ITMI950627A1 - Innesto a frizione con una disposizione di registrazione in particolare per autoveicoli - Google Patents

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ITMI950627A1
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Abstract

L'invenzione riguarda un innesto a frizione con una disposizione di registrazione.

Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda innesti a frizione, in particolare per autoveicoli con un anello di spinta il quale ? a prova di rotazione, per? ? spostabile limitatamente assialmente per mezzo di mezzi di azionamento e rispetto ad un corpo, ove ? previsto almeno un primo accumulatore di forza, mediante il quale l'anello di spinta ? alimentabile in direzione di un disco di innesto serrabile fra quest'ultimo ed un controanello di spinta, come un volano, ove ? presente una disposizione di registrazione, attraverso la quale pu? venire compensata almeno l'usura che si manifesta nella zona delle guarnizioni di attrito.
Simili innesti a frizione sono per esempio stati proposti dalla pubblicazione brevettuale DE-OS 4239289 nonch? dallo stato della tecnica in essa indicato.
Grazie all'impiego di simili innesti a frizione registrabili si tende ad ottenere, nonostante una forza di compressione elevata, una forza di disinnesto massima molto ridotta, ove questa forza di disinnesto deve venire mantenuta il pi? possibile costante per la durata dell'innesto, ci? significa in particolare per l'usura delle guarnizioni a frizione.
Per l'ottenimento di una forza di disinnesto massima ridotta rispettivamente di un andamento della forza di disinnesto basso, nella maggior parte dei casi vengono impiegate molle a tazza, che presentano, almeno su una parte considerevole del percorso di disinnesto, una caduta di forza rispettivamente un andamento forza-percorso decrescente. Con l'impiego di simili molle, in molti casi per? nell'andamento della forza di disinnesto ? presente un rialzo rispettivamente un massimo, ci? significa quindi che la forza di disinnesto da applicare lungo il percorso di disinnesto sale innanzitutto ad un massimo e cade quindi gradualmente ad un minimo, ove pu? essere notevole la differenza fra massimo di forza e minimo di forza. Il rapporto fra il massimo di forza e il minimo di forza pu? assumere in questo caso dei valori che sono dell'ordine di grandezza fra 1,5 e 2,5 o addirittura al di sopra.
Questa oscillazione nell'andamento della forza di disinnesto ? in molti casi indesiderata rispettivamente il rialzo nell'andamento della forza di disinnesto ha notevoli svantaggi per molti casi di applicazione. Cos?, a causa di un simile rialzo, ? necessaria una pi? elevata forza di disinnesto, cosa che nuovamente, in caso di impiego di motori di regolazione, necessita di una potenza maggiore degli stessi e quindi anche di uno spazio costruttivo pi? grande. Quindi i mezzi di azionamento rispettivamente i sistemi di disinnesto, a causa del presente rialzo nell'andamento della forza di disinnesto, devono venire eseguiti corrispondentemente pi? stabili rispettivamente pi? grandi. Quest'ultimo ? anche necessario per ridurre ad una misura accettabile le perdite nel sistema di disinnesto rispettivamente di azionamento dell'innesto a frizione, presenti a causa dell'elasticit? di questi componenti.
Alla base della presente invenzione vi ? il compito di evitare gli svantaggi precedentemente citati, cio? di realizzare un innesto a frizione che, lungo l'intero percorso di disinnesto incluse le possibili tolleranze, presenti una forza di disinnesto il pi? possibile bassa rispettivamente il pi? possibile costante su una parte sostanziale del percorso di disinnesto, rispettivamente un corrispondente andamento della forza di disinnesto. In particolare deve venire evitato che sul percorso di disinnesto massimo possibile sia presente un aumento di forza non consentito rispettivamente indesiderato. Deve anche venire il pi? possibile evitato un rialzo nell'andamento della forza di azionamento e rispettivamente questo rialzo deve venire ridotto ad una misura accettabile, ci? significa quindi che il rapporto fra un massimo di forza di disinnesto eventualmente presente e il minimo di forze di disinnesto deve venire compresso il pi? possibile al di sotto di 1,5. L'innesto a frizione secondo l'invenzione deve inoltre possedere una struttura semplice e un funzionamento migliorato, nonch? rendere possibile una produzione economica.
Secondo un'esecuzione secondo l'invenzione di un innesto a frizione, questo presenta una disposizione di registrazione che compensa automaticamente rispettivamente autonomamente almeno l'usura delle guarnizioni di attrito del disco di frizione, che provoca un'alimentazione di forza praticamente costante dell'anello di spinta grazie al primo accumulatore di forza, ove ? presente almeno un secondo accumulatore di forza, collegato in parallelo al primo accumulatore di forza, il quale ? montato precaricato nell'innesto a frizione in modo tale che esso, in caso di disinnesto dell'innesto a frizione, generi una forza coadiuvante questo processo almeno su una zona parziale del processo di disinnesto.
Secondo un'altra esecuzione secondo l'invenzione di un innesto a frizione del tipo menzionato all'inizio, ? previsto almeno un secondo accumulatore di forza collegato in parallelo al primo accumulatore di forza, che apporta una forza che coadiuva il processo di disinnesto dell'innesto a frizione, ove inoltre, fra le guarnizioni di attrito del disco di frizione, ? prevista una sospensione di guarnizione che coadiuva anch'essa il processo di disinnesto dell'innesto a frizione. Nel caso di una simile esecuzione possono trovare impiego anche disposizioni di compensazione a certe distanze, per esempio da registrare manualmente, per l'usura delle guarnizioni di attrito. Particolarmente idoneo ? anche quando negli innesti a frizione eseguiti in questo modo vengono impiegate disposizioni di compensazione da registrare automaticamente.
Secondo un'ulteriore esecuzione secondo l'invenzione di un innesto a frizione del tipo descritto all'inizio ? prevista una prima molla a tazza, alimentante l'anello di spinta in direzione di chiusura dell'innesto a frizione, nonch? una disposizione di registrazione, interagente con questa, per la compensazione almeno dell'usura delle guarnizioni di attrito, come pure almeno una seconda molla a tazza, efficace parallelamente alla prima molla a tazza, la quale ? montata precaricata nell'innesto a frizione in modo tale che essa, al disinnesto dell'innesto a frizione, generi almeno su una zona parziale del processo di disinnesto una forza coadiuvante questo processo. In una simile costruzione dell'innesto a frizione la disposizione di registrazione pu? essere azionabile manualmente. E' per? particolarmente conveniente quando questa disposizione si registra automaticamente rispettivamente autonomamente.
Per la costruzione e il funzionamento degli innesti a frizione secondo l'invenzione pu? essere particolarmente vantaggioso quando il secondo accumulatore di forza rispettivamente la seconda molla a tazza, su almeno una zona parziale del percorso di disinnesto necessario per il disinnesto della frizione, possiede un andamento forza-percorso crescente, quindi positivo.
Inoltre, in modo vantaggioso, il secondo accumulatore di forza pu? essere formato da una molla a tazza, ove pu? essere idoneo quando questa ? montata nell'innesto a frizione in modo tale che essa, durante un processo di disinnesto dell'innesto a frizione, possieda predominantemente un andamento forza-percorso in caduta, quindi decrescente. L'impiego di una molla a tazza come primo accumulatore di forza rende possibile analogamente una costruzione vantaggiosa per il funzionamento di un innesto a frizione secondo l'invenzione.
Il primo accumulatore di forza pu? essere formato in modo vantaggioso da un componente a m? di molla a tazza, che pu? possedere un corpo di base di forma anulare e, a partire da questo, linguette orientate radialmente verso l'interno, che servono come mezzo di azionamento per l'innesto a frizione. Il secondo accumulatore di forza pu? essere realizzato, dal punto di vista della sua forma, analogamente, dal punto di vista delle caratteristiche elastiche ? per? pi? debole.
Per il funzionamento e l'esecuzione di un innesto a frizione secondo l'invenzione pu? essere di particolare vantaggio quando il primo accumulatore di forza, almeno su una parte del percorso di disinnesto, possiede un andamento forza-percorso decrescente. Al disinnesto dell'innesto a frizione l'anello di spinta viene spostato di un percorso che pu? venire suddiviso dal punto di vista dell'effetto in due sezioni parziali, ove nella prima sezione parziale la forza di alimentazione esercitata dall'anello di spinta sul disco di frizione viene smaltita, e nella seconda sezione parziale viene regolato un gioco assiale fra il disco di frizione e l'anello di spinta nonch? il controanello di spinta, il secondo accumulatore di forza possiede almeno nella prima sezione parziale un andamento forza-percorso crescente, quindi positivo. La diminuzione graduale della forza di alimentazione agente sul disco di frizione avviene gradualmente in conseguenza dell'elasticit? dei singoli componenti. La diminuzione della forza di alimentazione sulla prima sezione parziale pu? venire modulata rispettivamente adattata al rispettivo caso di applicazione mediante corrispondente disposizione, in particolare della sospensione delle guarnizioni presente fra le guarnizioni di attrito, dell'elasticit? del corpo dell'innesto nonch? dell'elasticit? delle linguette elastiche a tazza del primo accumulatore di forza eventualmente presenti. Al posto di una sospensione delle guarnizioni prevista fra le guarnizioni di attrito pu? venire prevista anche una sospensione che sostituisce quest'ultima in un altro punto. Una simile sostituzione per la sospensione delle guarnizioni pu? venire prevista dal punto di vista dell'efficacia per esempio fra il primo accumulatore di forza e l'anello di spinta. In modo vantaggioso, il secondo accumulatore di forza ? organizzato e disposto rispettivamente montato precaricato, in modo tale che questo sia efficace almeno sull'intera prima sezione parziale. E' particolarmente idoneo quando il secondo accumulatore di forza ? efficace almeno anche su una zona parziale della seconda sezione parziale. In questo caso pu? essere vantaggioso quando il secondo accumulatore di forza ? efficace almeno approssimativamente fino al minimo dell'andamento forza-percorso decrescente della linea caratteristica sinusoidale del primo accumulatore di forza formato da una molla a tazza.
Per l'organizzazione del secondo accumulatore di forza e la costruzione dell'innesto a frizione pu? essere particolarmente vantaggioso quando il secondo accumulatore di forza, dal punto di vista dell'efficacia, ? serrato fra il corpo e i mezzi di azionamento dell'innesto a frizione. Pu? anche per? essere conveniente quando il secondo accumulatore di forza ? disposto in modo tale che questo sia serrato dal punto di vista dell'efficacia fra il corpo e il primo accumulatore di forza, se il secondo accumulatore di forza e il primo accumulatore di forza sono formati ciascuno da una molla a tazza, allora la seconda molla a tazza in modo vantaggioso pu? essere sostenuta assialmente sul corpo sul suo bordo esterno, e alimentare con zone poste ulteriormente internamente radialmente la seconda molla a tazza rispettivamente le linguette di azionamento della seconda molla a tazza. In questo caso pu? essere particolarmente vantaggioso quando il sostegno fra le due molle a tazza ha luogo almeno approssimativamente nella zona del diametro di alimentazione della seconda molla a tazza per l'organo di disinnesto rispettivamente il supporto di disinnesto.
Il secondo accumulatore di forza, in modo vantaggioso, pu? essere supportato nello stato innestato dell'innesto a frizione in una posizione precaricata, nella quale esso, rispetto alla forza assiale applicata dal primo accumulatore di forza, applica una forza relativamente ridotta in direzione assiale dell'innesto a frizione. A tale scopo, in modo vantaggioso, il secondo accumulatore di forza pu? essere formato da una molla a tazza, che possiede un andamento forza-percorso sinusoidale e nello stato innestato dell'innesto a frizione ? precaricata almeno approssimativamente al suo minimo di forza. Per il funzionamento dell'innesto a frizione pu? per? anche essere idoneo quando nello stato innestato dell'innesto a frizione il secondo accumulatore di forza applica ancora una forza definita in direzione di disinnesto.
Il secondo accumulatore di forza, efficace come servomolla, ? vantaggiosamente montato nell'innesto a frizione in modo tale che, considerato sul processo di disinnesto rispettivamente sull'azionamento di disinnesto dell'innesto a frizione, questo secondo accumulatore di forza venga scaricato, ove innanzitutto la sua forza aumenta in direzione di disinnesto rispettivamente in direzione assiale e diminuisce nuovamente dopo un percorso di disinnesto parziale, ove dopo un percorso di disinnesto sull'anello di spinta rispettivamente sui mezzi di azionamento dell'innesto a frizione, in cui viene raggiunto all'incirca il minimo della forza di disinnesto, il secondo accumulatore di forza rispettivamente la servomolla non applica pi? alcuna rispettivamente praticamente nessuna forza assiale. Al proseguimento del processo di disinnesto fino al raggiungimento del pieno percorso di disinnesto viene poi serrato rispettivamente deformato soltanto il primo accumulatore di forza rispettivamente la molla a tazza principale. Nell'ultima sezione del pieno percorso di disinnesto deve venire quindi vinta soltanto la forza applicata dal primo accumulatore di forza.
Pu? essere particolarmente vantaggioso quando all'inizio del processo di disinnesto rispettivamente del percorso di disinnesto, cio? con frizione innestata, la servomolla possiede ancora una ridotta forza in direzione di disinnesto. La servomolla genera cos? sempre una forza positiva in direzione di disinnesto nella zona di percorso fra innesto completamente innestato rispettivamente accoppiato e il punto del percorso di disinnesto che corrisponde al servoaccumulatore di forza completamente scarico. Lo scaricamento del servoaccumulatore di forza pu? per? venire limitato anche mediante un corrispondente arresto, che per esempio pu? essere previsto sul corpo, cosicch? il servoaccumulatore di forza nello stato completamente disinnestato dell'innesto a frizione pu? essere tenuto almeno leggermente precaricato.
Per alcuni casi di applicazione pu? essere anche vantaggioso quando nello stato innestato dell'innesto a frizione il servoaccumulatore di forza esercita una forza in direzione di innesto dell'innesto a frizione. A tale scopo pu? essere idoneo quando il servoaccumulatore di forza possiede un minimo di forza negativo. Nel caso di una simile organizzazione dell'innesto a frizione ? idoneo quando la servomolla ? supportata fissa in direzione assiale, per? orientabile, sia rispetto al corpo sia anche rispetto al primo accumulatore di forza rispettivamente alla molla a tazza principale. Perci? all'inizio del processo di disinnesto dell'innesto a frizione avviene un trascinamento forzato del servoaccumulatore di forza rispettivamente della servomolla a tazza.
Per ottenere una diminuzione progressiva del momento torcente trasmissibile dal disco di frizione al disinnesto dell'innesto a frizione, pu? essere particolarmente vantaggioso quando il disco di frizione presenta una sospensione delle guarnizioni. Questa sospensione delle guarnizioni pu? essere formata per esempio da segmenti elastici previsti fra le guarnizioni di attrito. Questa sospensione delle guarnizioni provoca anche una crescita graduale del momento trasmissibile dal disco di frizione durante il processo di innesto dell'innesto a frizione. Una simile sospensione, collegata in serie con il primo accumulatore di forza, procura anche un aiuto durante il processo di disinnesto dell'innesto a frizione. Questo effetto di aiuto completa l'effetto provocato dal servoaccumulatore di forza.
Con l'aiuto delle figure da 1 a 9 si ? spiegata pi? in dettaglio 11 invenzione.
In questo caso:
la figura 1 mostra un innesto a frizione secondo l'invenzione in sezione,
la figura 2 mostra una sezione considerata in direzione perimetrale lungo la linea II?II di figura 1,
le figure 3 e 4 mostrano un diagramma con diverse curve caratteristiche, dalle quali si pu? ricavare l'interazione dei singoli elementi elastici e di registrazione dell'innesto a frizione secondo la figura 1, le figure 5 e 6 mostrano un innesto a frizione spinto eseguito secondo l'invenzione,
le figure 7 e 8 mostrano un'ulteriore possibilit? di esecuzione di un innesto a frizione secondo l'invenzione del tipo costruttivo spinto, e la figura 9 mostra un'ulteriore variante di esecuzione di un innesto a frizione eseguito secondo l'invenzione.
L'innesto a frizione 1 rappresentato nelle figure 1 e 2 possiede un corpo rispettivamente coperchio 2 e un anello di spinta 3 connesso con questo a prova di rotazione, per? spostabile limitatamente assialmente. Assialmente fra l'anello di spinta 3 e il coperchio 2 ? precaricata una molla a tazza di spinta 4, che ? orientabile intorno ad un supporto di orientamento 5 di forma anulare, portato dal corpo 2, e alimenta l'anello di spinta 3 in direzione di un controanello di spinta 6, connesso solidalmente con il corpo 2, come per esempio un volano, per cui le guarnizioni di attrito 7 del disco di frizione 8 vengono serrate fra le superfici di attrito dell'anello di spinta 3 e del controanello di spinta 6.
L'anello di spinta 3 ? connesso a prova di rotazione con il corpo 2 mediante mezzi di articolazione orientati in direzione perimetrale rispettivamente tangenzialmente sotto forma di molle a balestra. Nell'esempio di esecuzione rappresentato, il disco di frizione 8 possiede cosiddetti segmenti elastici di guarnizione 10, i quali assicurano una crescita di momento torcente progressiva all'innesto dell'innesto a frizione, in quanto essi, su uno spostamento assiale limitato delle due guarnizioni di attrito 7 in direzione una verso l'altra, rendono possibile una crescita progressiva delle forze assiali agenti sulle guarnizioni di attrito 7.
Nell'esempio di esecuzione rappresentato, la molla a tazza 4 possiede un corpo di base 4a di forma anulare, che esercita la forza di spinta, da cui partono linguette di azionamento 4b estendentisi radialmente verso l'interno. La molla a tazza 4 in questo caso ? montata in modo tale che essa, con zone poste radialmente ulteriormente verso l'esterno rispettivamente con la zona di bordo esterna, sia ribaltabile intorno al supporto di orientamento 5 e alimenti l'anello di spinta 3 con zone poste radialmente ulteriormente verso l'interno. Il supporto di orientamento 5 comprende un appoggio di orientamento 11, che qui ? formato da un anello di filo metallico centrato sul corpo 2. La molla a tazza di azionamento 4 ? centrata rispetto al corpo 2 e assicurata contro la rotazione.
L'accoppiamento 1 possiede una disposizione di registrazione 12, che compensa l'usura assiale sulle superfici di attrito dell'anello di spinta 3, del controanello di spinta 6 nonch? delle guarnizioni di attrito 7, la quale ? costituita da un dispositivo di compensazione di usura 13, previsto fra molla a tazza di spinta 4 e anello di spinta 3, nonch? da un dispositivo sensore 14 che determina un'usura. I due dispositivi 13 e 14 sono previsti almeno approssimativamente sullo stesso diametro. Inoltre i dispositivi 13 e 14 sono disposti assialmente l'uno sopra l'altro.
Il dispositivo 14, efficace come sensore di usura, possiede una pluralit? di sensori di usura distribuiti in direzione perimetrale preferibilmente in maniera uniforme. I sensori di usura 15 possiedono rispettivamente un elemento 16 spostabile assialmente, che nell'esempio di esecuzione rappresentato ? formato da una bussola rispettivamente un manicotto 16. Un tale manicotto 16 che serve come componente del sensore, ? alloggiato su una sporgenza assiale dell'anello di spinta 3, che nell'esempio di esecuzione rappresentato ? formato da una spina 17. La spina 17 si estende assialmente ed ? alloggiata solidamente in un foro dell'anello di spinta 3. Il manicotto 16 ? accoppiato con la spina 17 tramite una connessione ad attrito. A tale scopo il manicotto 16 pu? essere fessurato in direzione longitudinale e molleggiare radialmente, ove nello stato scarico del manicotto 16 il suo diametro interno ? minore del diametro esterno della spina 17, cosicch? il manicotto 16 ? alloggiato sulla spina 17 precaricato radialmente, per cui fra il manicotto 16 e la spina 17 ? data una resistenza di attrito determinata dal precarico del manicotto 16 in direzione assiale. Il manicotto 16 possiede un arresto 19 formato da un collare radiale, il quale si sostiene assialmente sul corpo 2 almeno in caso di usura manifestantesi sulle guarnizioni di attrito 7. Il collare di arresto 19 ? previsto sul lato del corpo 2 opposto all'anello di spinta 3. La spina 17 e il manicotto 16 si estendono attraverso un'apertura prevista nella zona di fondo del coperchio 2. Inoltre, la spina 17 nonch?, in modo vantaggioso, anche il manicotto 16 si estendono attraverso un'apertura prevista nella molla a tazza 4. All'innesto dell'innesto a frizione e in presenza di usura delle guarnizioni di attrito 7, il componente sensore 16 viene a contatto con il suo arresto 19 sul corpo 2, per cui viene assicurato che l'anello di spinta 3 venga spostato assialmente corrispondentemente all'usura di guarnizione presente rispetto al componente sensore 16.
II.dispositivo di compensazione di usura 13 possiede un componente di compensazione alimentato dalla molla a tazza 4 sotto forma di un anello di lamiera 20 eseguito con sezione trasversale a forma di U. L'anello di lamiera 20 viene alimentato nello stato innestato dell'innesto a frizione 1 dalla molla a tazza 4 e trasmette la forza assiale, esercitata dalla molla a tazza 4, all'anello di spinta 3.
Tra l'anello di compensazione 20 e l'anello di spinta 3 ? previsto un dispositivo di compensazione 21, il quale al disinnesto dell'innesto a frizione 1 e in presenza di usura delle guarnizioni rende possibile una registrazione autonoma dell'anello di compensazione 20 e agisce in modo autobloccante all'innesto della frizione, quindi in modo bloccante. Perci? viene assicurato che, durante la fase di innesto dell'innesto a frizione 1, l'anello 20 mantenga una posizione assiale definita rispetto all'anello, di spinta 3. Questa posizione definita pu? variare soltanto durante un processo di disinnesto e corrispondentemente all'usura delle guarnizioni che si manifesta.
Il dispositivo di registrazione 21 comprende pi? coppie di rampe 22, 23 (figura 2), distribuite preferibilmente uniformemente sul perimetro, che si estendono in direzione perimetrale e - considerata in direzione assiale dell'innesto a frizione 1 - coprono una differenza di altezza. Nell'esempio di esecuzione rappresentato, la prima disposizione a rampa 22 ? formata direttamente sul componente 20 di forma anulare. A tale scopo la zona di bordo 24 esterna dell'anello 20, estendentesi assialmente, ? provvista di corrispondenti formature rispettivamente intagli. La seconda disposizione di rampa 23 ? formata direttamente sull'anello di spinta 3. Questa disposizione di rampa 23 ? formata da camme rispettivamente sporgenze assiali, che sono previste dal lato dell'anello di spinta 3 rivolto verso il coperchio 2. Nell'esempio di esecuzione rappresentato, le rampe 22, 23 associate a coppie si sostengono immediatamente l'una contro l'altra. Le rampe di arrivo 22, 23 sono precaricate l'una rispetto all'altra. A tale scopo, come visibile in figura 2, sono previsti accumulatori di forza sotto forma di molle elicoidali 25, le quali, considerate in direzione perimetrale dell'innesto a frizione 1, sono precaricate fra l'anello di compensazione 20 e l'anello di spinta 3.
L'anello di compensazione rispettivamente di registrazione 20 ? girevole rispetto all'anello di spinta 3, e cio? in modo tale che, in caso di una rotazione, le disposizioni di rampa 22 e 23 giungano l'una contro l'altra. Per rendere possibile una simile rotazione dell'anello 20, in questo sono previste aperture 26 (figura 2) allungate, estendentisi in direzione perimetrale, attraverso le quali si estendono assialmente le spine 17.
L'angolo di cuneo rispettivamente la pendenza 27 delle rampe di arrivo 22, 23 rispetto ad un piano perpendicolare all'asse di rotazione dell'innesto a frizione ? scelto in modo tale che, spingendo l'una contro l'altra le rampe di arrivo 22, 23, l'attrito che si crea impedisca uno scivolamento fra queste rampe. A seconda dell'accoppiamento di materiale nella zona delle rampe di arrivo 22, 23, l'angolo 27 pu? trovarsi nel campo fra 4 e 15?, preferibilmente nell'ordine di grandezza fra 4 e 8". Le rampe di arrivo 22, che sona a prova di rotazione con l'anello 20, sono disposte in modo tale che la punta dell'angolo di pendenza di queste rampe 22 sia puntata in una direzione di rotazione 28 dell'anello 20 rispetto all'anello di spinta 3, che provoca una registrazione del dispositivo di compensazione 13.
Il precarico da parte degli accumulatori di forza 25 delle rampe di arrivo 22, 23 nonch? l'angolo di pendenza 27 sono adattati l'uno all'altro in modo tale che la forza assiale risultante, agente sull'anello di registrazione 20, sia sostanzialmente minore della forza di spostamento necessaria per i sensori di usura 15.
Se fra l'anello di spinta 3 ed un componente fisso assialmente, come in particolare il corpo 2, non sono previsti alcuni arresti limitanti il movimento di disinnesto dell'anello di spinta 3, ? utile quando la risultante forza assiale precedentemente menzionata, che agisce sull'anello di registrazione 20, ? dimensionata, rispetto agli elementi di molla a balestra che collegano l'anello di spinta 3 con il corpo 2 a prova di rotazione, tuttavia in maniera assialmente spostabile, in modo tale che la funzione di registrazione del dispositivo di compensazione 13 sia assicurata. A tale scopo pu? essere idoneo quando gli elementi di molla a balestra, previsti fra il corpo 2 e l'anello di spinta 3, nello stato disinnestato dell?innesto a frizione 1 in pratica non presentano pi? alcuna forza di precarico assiale rispettivamente la forza di precarico assiale ancora presente di questi elementi di molla a balestra ? minore della forza di registrazione assiale agente sull'anello di registrazione 20.
Per la maggior parte dei casi di applicazione ? per? idoneo quando il movimento di disinnesto rispettivamente il percorso di disinnesto dell'anello di spinta 3 viene limitato mediante almeno un arresto 29 su preferibilmente un percorso costante. Questo arresto 29 viene anch'esso spostato corrispondentemente all'usura manifestantesi rispetto all'anello di spinta 3. Questo arresto, in questo caso, pu? essere integrato direttamente nel dispositivo sensore 14. Questo pu? avvenire per esempio mediante la previsione di un contorno di arresto 29 sul componente sensore rispettivamente sul manicotto 16, che al disinnesto dell'innesto a frizione 1 dopo un percorso definito si arresta sul coperchio 2. Un tale arresto 29 dopo un percorso di disinnesto 30 da circa 1,5 a 3 mm dell'anello di spinta 3 viene a contatto con le zone del coperchio di innesto 2, confinanti con un'apertura del coperchio 2. A seconda del caso di applicazione, il percorso di disinnesto, limitato da arresti 29, dell'anello di spinta 3 pu? presentare anche un valore minore o maggiore. Inoltre, i mezzi di arresto, che limitano il percorso di disinnesto dell'anello di spinta 3, possono essere formati da mezzi propri. Simili mezzi sono stati resi noti per esempio dalla pubblicazione brevettuale US-PS 4.207.972.
Inoltre, nella disposizione della molla a tazza 4 si deve tener conto del fatto che la forza di spinta che questa deve applicare per l'anello di spinta 3 deve venire aumentata della forza di spostamento necessaria per il sensore di usura 16 e della forza di precarico delle molle a balestra eventualmente previste fra coperchio e anello di spinta 3. Simili elementi di molla a balestra rispettivamente mezzi di trasmissione di momento torcente fra corpo 2 e anello di spinta 3 sono stati resi noti per esempio dalla pubblicazione brevettuale US-PS 4.615.424.
Preferibilmente gli elementi di trasmissione di momento torcente, presenti fra l'anello di spinta 3 e il corpo 2, come in particolare molle a balestra, sono precaricati in direzione assiale in modo tale che essi al disinnesto dell'innesto a frizione 1 spostino l'anello di spinta 3 in direzione del corpo 2. Perci? pu? venire assicurato che praticamente durante l'intera fase di disinnesto rispettivamente fino al divenire efficace dei mezzi di limitazione 29 eventualmente presenti, l'anello 20 rimane a contatto con la molla a tazza 4. Come si deriva dalla figura 1, la disposizione di registrazione 12 ? eseguita in modo tale che le zone di contatto fra le rampe 22 e 23, la zona di sostegno di forma anulare fra il componente di compensazione 20 e la molla a tazza 4, nonch? i punti di sostegno rispettivamente di contatto fra il componente di compensazione 20 e i componenti di sensore 16 - considerati in direzione assiale - siano disposti almeno approssimativamente uno sull'altro rispettivamente almeno approssimativamente siano previsti su un diametro uguale. Nell'esempio di esecu-. zione rappresentato anche le zone di arresto 19 e 29 dei componenti di sensore 16 sono previste almeno approssimativamente sul diametro precedentemente menzionato.
In caso di impiego di mezzi di arresto rispettivamente di limitazione di percorso 29, il percorso di disinnesto dell'innesto nella zona delle punte delle linguette 4c ? dimensionato preferibilmente in modo tale che, con innesto disinnestato, la molla a tazza 4 si sollevi dall'anello 20 di una quantit? ridotta. Ci? significa anche che al disinnesto dell'innesto a frizione 1 il percorso di molla a tazza nella zona di diametro 38 dell'alimentazione dell'anello di spinta da parte della molla a tazza 4 ? maggiore del percorso di sollevamento 30 dell'anello di spinta 3, fissato dai mezzi di limitazione di percorso 29.
L'innesto a frizione 1 possiede un accumulatore di forza 31 supplementare, formato da un componente a m? di molla a tazza. Il componente 31 a m? di molla a tazza ha un corpo di base 32 di forma anulare, da cui partono bracci sotto forma di linguette 33 estendentisi radialmente verso l'interno. Il componente 31 a m? di molla a tazza ? sostenuto rispettivamente tenuto radialmente esternamente sul coperchio 2 in modo orientabile. Radialmente internamente il componente 31 a m? di molla a tazza ? articolato rispettivamente sostenuto tramite le linguette 33 sulla molla a tazza 4. A tale scopo, nell'esempio di esecuzione rappresentato, nella zona delle linguette 4b della molla a tazza 4 sono previsti rivetti 35, che possiedono zone di sostegno sotto forma di teste 36, alle quali si sorreggono assialmente le linguette 33 del componente 31 a m? di molla a tazza.
Nello stato montato sul controanello di spinta 6 dell'innesto a frizione 1, il componente 31 a m? di molla a tazza ? precaricato assialmente di un percorso determinato, e cio? preferibilmente in modo tale che il componente 31 a m? di molla a tazza sia precaricato almeno approssimativamente al suo minimo di forza elastica. Questo minimo di forza elastica ? presente nel caso di un componente 31 a m? di molla a tazza, che possiede un andamento di forza-percorso presentante una forma sinusoidale. Nello stato innestato dell'innesto a frizione 1 la forza assiale, esercitata dal componente 31 a m? di molla a tazza sulla molla a tazza 4, deve ammontare preferibilmente all'incirca a zero. Particolarmente vantaggioso pu? essere quando il componente 31 a m? di molla a tazza, che serve come servomolla, con innesto 1 innestato, esercita una ridotta forza in direzione di disinnesto 37 sulla molla a tazza 4. La servomolla 31, che aiuta l'azionamento dell'innesto a frizione 1, possiede cos? sempre una forza positiva in direzione di disinnesto 37 dei mezzi di azionamento dell'innesto a frizione 1, formati dalle linguette di molla a tazza 4b.
In caso di un processo di disinnesto dell'innesto a frizione 1, la servomolla rispettivamente il componente 31 a m? di molla a tazza viene scaricato lungo il percorso di disinnesto, ove la forza, esercitata dalla servomolla 31 in direzione di disinnesto 37 sulla molla a tazza 4, innanzitutto aumenta e dopo un percorso di disinnesto parziale, in cui viene raggiunto all'incirca il minimo dell'andamento della forza di disinnesto, questa servoforza cade rispettivamente diminuisce nuovamente. Durante il processo di disinnesto, il componente 31 a m? di molla a tazza pu? assumere una posizione completamente scarica. Al proseguimento del movimento di disinnesto nella zona delle punte di linguette 4c, la molla a tazza principale 4 viene allora variata da sola dal punto di vista della sua conicit?. Ci? significa che la forza di disinnesto allora da applicare rispettivamente l'andamento della forza di disinnesto allora ancora presente viene determinato principalmente dalla molla a tazza 4.
In relazione alle curve caratteristiche rappresentate nei diagrammi secondo le figure 3 e 4 per il caso di impiego in un autocarro, si ? allora spiegato pi? in dettaglio il funzionamento dell'innesto a frizione 1 precedentemente descritto.
La linea 40 rappresenta l'andamento di forza assiale risultante, in funzione di una variazione di conicit? della molla a tazza 4 e tenendo conto dei mezzi di sollevamento, come in particolare elementi di molla a balestra, eventualmente agenti sull'anello di spinta 3, e cio? in caso di deformazione della molla a tazza 4 dalla posizione completamente scarica fra due sostegni, la cui distanza radiale corrisponde alla distanza radiale fra il supporto di orientamento 5 e il diametro di sostegno 38, posto radialmente ulteriormente verso l'interno, sull'anello di spinta 3. Sull'ascissa ? rappresentato il percorso assiale relativo fra i due supporti e sull'ordinata la forza risultante generata dalla molla a tazza 4 e dagli elementi di molla a balestra eventualmente presenti fra coperchio 2 e anello di spinta 3. Il punto 41 rappresenta la posizione di montaggio della molla a tazza 4 con innesto 1 chiuso, quindi la posizione in cui la molla a tazza 4 per la corrispondente posizione di montaggio esercita la forza di spinta massima sull'anello di spinta 3. Il punto 41 pu? venire spostato verso l'alto o verso il basso mediante variazione della posizione di montaggio conica della molla a tazza 4 lungo la linea 40.
La linea 42 rappresenta la forza di allargamento assiale applicata dai segmenti elastici delle guarnizioni 10, che agisce fra le due guarnizioni di attrito 7. In questa curva caratteristica sono inoltre contenuti tutti gli effetti elastici che sono efficaci allo stesso modo della sospensione delle guarnizioni, come per esempio elasticit? del coperchio, elasticit? del supporto di orientamento o eventualmente mezzi elastici fra molla a tazza e appoggio dell'anello di spinta o simili. Questa forza di allargamento assiale si oppone alla forza assiale esercitata sull'anello di spinta 3 dalla molla a tazza 4. E' vantaggioso quando la forza assiale, necessaria per la deformazione elastica massima possibile dei segmenti elastici 10, corrisponde almeno alla forza esercitata dalla molla a tazza 4 sull'anello di spinta 3 nello stato innestato dell'innesto a frizione 1. Al disinnesto dell'innesto a frizione 1 i segmenti elastici 10 si scaricano, e cio? sul percorso 43. La molla a tazza 4 e i segmenti elastici 10 sono collegati in serie dal punto di vista dell'effetto. Sul percorso 43, corrispondente anche ad uno spostamento assiale corrispondente dell'anello di spinta 3, viene aiutato il processo di disinnesto dell'innesto 1 mediante la sospensione 10, ci? significa quindi che deve venire applicata una forza di disinnesto massima minore di quella che corrisponderebbe al punto di montaggio 41 in caso di assenza dei segmenti elastici delle guarnizioni 10. Al superamento del punto 44, le guarnizioni di attrito 7 vengono liberate, per cui, sulla base della zona delle curve caratteristiche decrescente della molla a tazza 4, la forza di disinnesto ancora da applicare ? notevolmente ridotta rispetto a quella che corrisponderebbe al punto 41. Come visibile dall'andamento della forza di disinnesto secondo la linea 45, la forza di disinnesto riferita al diametro di sostegno 38 fra molla a tazza 4 e anello di spinta 3 per l'innesto 1 - senza il servoaiuto della molla 31 - innanzitutto aumenta e ricade successivamente, ad esempio al superamento del punto 44, e cio? fino a che non ? raggiunto il punto 46 che si trova sull'asse delle ascisse. Al superamento del minimo rispettivamente del punto di valle 46 della curva caratteristica 40 sinusoidale durante un processo di disinnesto dell'innesto a frizione 1, la forza applicata dalla molla a tazza 4 aumenta nuovamente.
Come si rileva dall'andamento di forza secondo la linea 45 e dalla sezione di linea estendentesi attraverso i punti 44, 46, 47, senza la molla supplementare 31 - almeno dopo la liberazione delle guarnizioni di attrito 7 mediante sollevamento assiale dell'anello di spinta 3 - ? presente ancora una sostanziale variazione di forza nell'andamento della forza di disinnesto.
In figura 4 ? rappresentato l'andamento della forza di disinnesto 48, corrispondente all'andamento di forza secondo la linea 45 e alla sezione di linea estendentesi attraverso i punti 44, 46, 47, per? riferito al diametro di azionamento 4d nella zona delle punte di linguetta 4c.
Il percorso di disinnesto 49 necessario rispettivamente possibile nella zona delle punte di linguetta 4c rispettivamente del diametro di contatto 4d, ad esempio per un organo di disinnesto 39, per l'innesto a frizione 1 ? corrispondentemente ingrandito rispetto al percorso di spostamento 50 assiale possibile, ricavabile dalla figura 3, dell'anello di spinta 3 intorno alla trasmissione a leva della molla a tazza 4. Questa molla a tazza - rispettivamente trasmissione a leva - corrisponde al rapporto della distanza radiale fra supporto di orientamento 5 e diametro di azionamento rispettivamente di contatto 4d verso la distanza radiale fra il supporto di orientamento 5 e il diametro di sostegno 38 fra molla a tazza 4 e anello di spinta 3 rispettivamente anello 20. Questo rapporto di trasmissione ammonta nella maggior parte dei casi ad un ordine di grandezza fra 3:1 e '6:1, per? per alcuni casi di applicazione pu? essere anche maggiore o minore. Nell'esempio di esecuzione rappresentato secondo la figura 1 questo rapporto di trasmissione ? nell'ordine di grandezza di 6.
L'andamento 48 della forza di disinnesto lungo l'intero percorso di disinnesto 49 possibile, riferito al diametro di azionamento 4d nella zona delle punte di linguetta 4c, ? anch'esso ridotto corrispondentemente al rapporto di trasmissione precedentemente citato rispetto a quello rappresentato in figura 3.
In figura 3, l'andamento della linea 45 fino al punto 44 corrisponde all'andamento di forza da applicare per il disinnesto dell'innesto a frizione 1 lungo il percorso di scarico 43 degli elementi elastici 10 nella zona del diametro di contatto 38 fra anello di spinta 3 e molla a tazza 4. Questo andamento di forza corrisponde alla differenza dell'andamento di forza secondo la linea 40 fra i punti 41 e 44 e l'andamento di forza 42 dei segmenti elastici 10.
Il punto 44 in figura 3 corrisponde a quel punto del percorso di disinnesto complessivo 50, in cui ? assicurata almeno approssimativamente una liberazione del disco di frizione 8 rispettivamente delle guarnizioni di attrito 7. Il punto 44 rappresenta quindi lo stato di azionamento dell'innesto a frizione 1, in cui le guarnizioni di attrito 7 non sono pi? serrate rispettivamente praticamente non pi? fra le superfici di attrito dell'anello di spinta 3 e del controanello di spinta 6, quindi uno stato dell'innesto a frizione 1 in cui praticamente non pu? venire trasmesso alcun momento torcente dal controanello di spinta 6 al disco di frizione 8. In questo stato di azionamento dell'innesto a frizione 1 i segmenti elastici delle guarnizioni 10 sono scarichi. Al superamento del punto 44 in direzione di disinnesto pu? ancora venire coperto un percorso aereo 51 dall'anello di spinta 3.
Anche se grazie al dispositivo di registrazione 12 ed ai segmenti elastici delle guarnizioni 10 nell'innesto a frizione 1 secondo l'invenzione pu? venire fortemente abbassato l'andamento della forza di disinnesto rispetto a innesti tradizionali, dai due diagrammi, in particolare dall'andamento di forza di disinnesto secondo la linea 48 della figura 4, ? visibile che, considerato sul percorso di disinnesto complessivo 49, fra massimo di forza di disinnesto 52 e minimo di forza di disinnesto 53 ? presente ancora una sostanziale differenza rispettivamente dispersione di forza. Nell'esempio di esecuzione rappresentato il rapporto fra il massimo di forza di disinnesto 52 e il minimo di forza di disinnesto 53 ammonta a circa 1,7. Questo fattore pu? per? assumere anche un valore maggiore a seconda della disposizione dell'innesto a frizione. Come visibile dai diagrammi, la forza di disinnesto, considerata sul percorso di disinnesto, aumenta innanzitutto ad un livello determinato e cade poi nuovamente ad un minimo. Le sostanziali variazioni di forza nell'andamento della forza di disinnesto, ancora presenti in molti casi fra il massimo di forza di disinnesto 52 e il minimo di forza di disinnesto 53, possono costituire uno svantaggio, poich? ? difficile un dosaggio preciso del percorso di innesto e di disinnesto, questo sia nel caso di innesti a frizione azionati a pedale sia anche in particolare nel caso di innesti a frizione azionati da un motore di regolazione. Inoltre, in caso di impiego di un motore di regolazione, come per esempio un motore elettrico, per l'azionamento dell'innesto a frizione 1, questo ? da disporre al massimo di forza corrispondente al punto 52, cosicch? questo ? relativamente grande e presenta un assorbimento di potenza sostanzialmente maggiore rispettivamente un consumo di energia pi? elevato.
Per eliminare gli svantaggi precedentemente menzionati rispettivamente per ottenere un andamento di forza di disinnesto desiderato sul percorso di disinnesto 49 necessario, ? previsto il componente 31 a m? di molla a tazza, il quale nell'esempio di esecuzione rappresentato provoca una curva caratteristica per forza-percorso secondo la linea 54 in figura 4. Nell'andamento di forza 54 riportato in figura 4 l'alimentazione di forza, esercitata dalla molla a tazza 31 sulle teste 36 dei rivetti 35, ? stata ricalcolata come alimentazione di forza generante lo stesso effetto nella zona del diametro 4d. Si ? quindi tenuto conto dei corrispondenti rapporti di leva. Come visibile dalla figura 4, la servomolla a tazza 31, su una zona parziale 55 del percorso di disinnesto complessivo 49, genera una forza che aiuta il processo di disinnesto dell'innesto a frizione 1. La molla a tazza 4 e la servomolla a tazza 31 hanno in questo caso, rispetto all'asse delle ascisse, un andamento forza-percorso opposto. Nello stato innestata dell'innesto a frizione 1, la servomolla a tazza 31 si trova almeno approssimativamente in una posizione precaricata, che corrisponde al-1'incirca ad un minimo di forza 56. In questo caso ? particolarmente vantaggioso quando, in questa posizione precaricata, la molla a tazza 31 provoca ancora una forza residua rispettivamente una forza positiva in direzione di disinnesto, quindi in direzione della freccia 37 di figura 1. Lungo il percorso 55, la molla a tazza 31 si scarica, ove innanzitutto la forza assiale applicata dalla molla a tazza 31 aumenta, e cio? fino al massimo 57. Al superamento di questo massimo 57 la forza assiale applicata dalla molla a tazza 31 diminuisce nuovamente. Al raggiungimento del punto 58 la molla a tazza 31 ? completamente scarica. In questa posizione, la molla a tazza 31 viene supportata dal coperchio 2. La molla a tazza 31 per?, mediante un arresto, pu? venire limitata nel suo scaricamento in modo tale che essa presenti un precarico residuo. Ci? significa quindi che la molla a tazza non si pu? scaricare pienamente fino al punto 58. A tale scopo possono essere previsti per esempio arresti corrispondenti sul coperchio 2. In figura 1 ? rappresentato schematicamente un simile arresto 2a per la molla a tazza 31. Al superamento del punto 58 in direzione di disinnesto la servomolla 31 rimane ferma nella sua posizione scarica, mentre invece la molla a tazza 4 pu? venire orientata ulteriormente. A tale scopo, fra le zone interne rispettivamente le punte di linguetta della molla a tazza 31 e le zone opposte assialmente della molla a tazza 4 ? previsto un corrispondente gioco 36a.
L'andamento di forza che si ottiene mediante sovrapposizione rispettivamente somma delle curve caratteristiche 48 e 54 ? caratterizzato con 59. Questo andamento comincia all'inizio del processo di disinnesto. In figura 3 ? tracciato l'andamento 60 corrispondente all'andamento 59 secondo la figura 4 tenendo conto dei rapporti di leva presenti.
Come visibile in particolare dalla figura 4, il livello dell'andamento di forza di disinnesto pu? venire sostanzialmente ridotto mediante impiego di una servomolla 31. L'impiego di una tale servomolla 31 rende possibile linearizzare rispettivamente eguagliare l'andamento di forza di disinnesto e spostarlo contemporaneamente nel campo di forze minori. E' visibile che, mediante l'impiego di una servomolla 31, pu? essere evitato il rialzo 52 nell'andamento di forza di disinnesto. Inoltre manca il lavoro rispettivamente l'energia rappresentata dal campo tratteggiato della figura 4. Grazie alla esecuzione secondo l'invenzione dell'innesto a frizione 1 pu? venire quindi impiegato un servomotore pi? piccolo per l'azionamento dell'innesto a frizione.
La posizione relativa dei singoli componenti, rappresentata nelle figure 1 e 2, corrisponde allo stato nuovo dell'innesto a frizione. Con usura assiale, in particolare delle guarnizioni di attrito 7, la posizione dell'anello di spinta 3 si sposta in direzione del controanello di spinta 6, per cui innanzitutto si manifesta una variazione della conicit? e quindi anche della forza di spinta applicata dalla molla a tazza nello stato innestato dell'innesto a frizione 1, e cio? preferibilmente nel senso di un aumento. Questa variazione fa s? che l'anello di spinta 3 vari la sua posizione assiale rispetto ai sensori di usura 16 sorreggentisi assialmente sul corpo 2. In conseguenza della forza della molla a tazza agente sull'anello 20, questo anello 20 segue lo spostamento assiale, provocato dal1 usura delle guarnizioni, del controanello di spinta 6, per cui l'anello 20 si solleva assialmente dai sensori di usura 16, e cio? di una quantit? che corrisponde sostanzialmente all'usura delle guarnizioni. L'anello di compensazione 20 mantiene la sua posizione assiale durante un processo di innesto rispetto all'anello di spinta 3, poich? esso viene alimentato dalla molla a tazza 4 in direzione dell'anello di spinta 3, e il dispositivo di compensazione di usura 13 ? autobloccante durante il processo di innesto, quindi agisce come blocco assiale. In caso di disinnesto dell'innesto a frizione 1 l'anello di spinta, per esempio mediante molle a balestra precaricate assialmente, viene alimentato in direzione del corpo 2, e spostato fino a che i mezzi di limitazione di percorso 29 non giungono a contatto con il corpo 2. Fino a questo percorso di disinnesto, che corrisponde al percorso di sollevamento dell'anello di spinta 3, la posizione assiale dell'anello 20 rispetto all'anello di spinta 3 rimane mantenuta. Al proseguimento del processo di disinnesto, l'anello di spinta 3 rimane fermo assialmente, mentre invece l'anello 20, mediante rotazione assiale, segue il movimento di disinnesto della molla a tazza 4 nella zona del diametro di alimentazione 38, e cio? fino a che le zone di arresto dell'anello 20 non giungono nuovamente a contatto con le controzone di arresto del sensore di usura 16. Se la molla a tazza 4 viene orientata ulteriormente in direzione di disinnesto, allora questa si solleva dall'anello di registrazione 20, poich? quest'ultimo, come gi? descritto, viene trattenuto indietro assialmente dal sensore di usura 16 rispetto all'anello di spinta 3. Un simile sollevamento, almeno pi? ridotto, della molla a tazza 4 rispetto all'anello di registrazione 20 durante un processo di disinnesto ? particolarmente vantaggioso per il funzionamento del sistema di registrazione 12.
Grazie alla disposizione secondo l'invenzione della disposizione di registrazione viene assicurato che anche in caso di sovrapercorso nella zona dei mezzi di disinnesto 4b o in caso di oscillazioni assiali dell'anello di spinta 3, non possa verificarsi alcuno spostamento della disposizione di registrazione 12.
Grazie alla disposizione di registrazione 12 secondo l'invenzione viene assicurato che lungo l'intera durata dell'innesto la molla a tazza 4 e la servomolla a tazza 31 funzionino praticamente nello stesso campo delle curve caratteristiche. Nello stato innestato dell'innesto a frizione queste due molle 4 e 31 possiedono una posizione di precarico che rimane praticamente costante, cosicch? la forza di spinta agente sull'anello di spinta 3 nonch? l'andamento di forza di disinnesto rimangono anch'essi praticamente uguali per la durata dell'innesto a frizione.
L'impiego secondo l'invenzione di una servomolla 31, che ottimizza l'andamento di forze di disinnesto, non ? limitato all'esempio di esecuzione rappresentato. Una simile servomolla a tazza pu? trovare applicazione in modo vantaggioso in generale in innesti a frizione che possiedono una disposizione di registrazione, che compensa almeno l'usura delle guarnizioni. Simili innesti sono per esempio resi noti dalle pubblicazioni brevettuali DE-OS 4239389, DE-OS 4239291, DE-OS 4306505
e DE-OS 4322677 nonch? dallo stato della tecnica riportato in queste pubblicazioni.
La servomolla 31 nello stato innestato dell'innesto a frizione pu? presentare anche una posizione precaricata tale che essa presenti un minimo di forza elastica negativo, quindi nello stato innestato dell'innesto a frizione 1 eserciti una forza in direzione di innesto sulla molla a tazza 4. Nella forma di esecuzione costruttiva secondo la figura 1, per impedire uno scatto della servomolla a tazza 31 in direzione della molla a tazza 4, fra le linguette 33 e la molla a tazza 4 dovrebbe essere previsto un corrispondente distanziatore che riempie il traferro 36a, oppure per? potrebbe venire previsto anche un accumulatore di forza tra la molla a tazza principale 4 e la servomolla 31, preferibilmente nella zona del traferro 36a rispettivamente il sostegno della molla 31 sulle teste di rivetto 36. Questo accumulatore di forza supplementare fa allora s? che le linguette 33 della servomolla 31 vengano alimentate rispettivamente precaricate contro le teste di rivetto rispettivamente i sostegni 36. Al superamento del percorso di disinnesto, corrispondente alla posizione completamente scarica della servomolla 31, questo accumulatore di forza supplementare dovrebbe allora venire per? compresso oppure la servomolla a tazza 31 dovrebbe venire orientata ulteriormente, cosa che in questa zona di percorso comporterebbe di nuovo un aumento della forza di disinnesto.
Poich? ? indesiderato un rialzo della forza di disinnesto nella zona finale del percorso di disinnesto 49, a tale scopo pu? venire impiegata una cosiddetta molla di compensazione, che eguaglia rispettivamente livella l'andamento. Simili molle di compensazione sono state proposte dalla domanda di brevetto tedesca P 4317586.4.
In innesti a frizione eseguiti secondo l'invenzione, che sono dotati di una disposizione di registrazione compensante rispettivamente bilanciante automaticamente rispettivamente autonomamente l'usura delle guarnizioni di attrito, per il trasporto e/o il montaggio dell'innesto a frizione devono essere previsti dei mezzi che tengono la disposizione di registrazione nella sua posizione di partenza rispettivamente nella sua posizione arretrata. Questi mezzi, che impediscono una registrazione indesiderata durante il trasporto o il montaggio, possono essere allontanati dopo il montaggio dell'innesto a frizione, oppure il loro effetto pu? essere eliminato alla messa in servizio dell'innesto, per esempio mediante trasmissione di momento torcente o mediante il primo azionamento dell'innesto a frizione. Simili mezzi sono descritti nello stato della tecnica precedentemente menzionato. Questi mezzi assicurano che almeno un elemento della disposizione di registrazione, come per esempio l'anello 20 e/o la molla a tazza 4 e/o l'anello di spinta 3 presentino, rispetto al corpo 2, una posizione angolare definita rispettivamente una posizione assiale prima del montaggio dell'innesto a frizione 1, per cui la disposizione di registrazione 12 si trova in uno stato corrispondente allo stato nuovo dell'innesto a frizione.
Le curve caratteristiche rappresentate nei diagrammi secondo le figure 3 e 4 rappresentano soltanto una delle molte possibilit? di adattamento fra i singoli elementi elastici interagenti. Possono quindi venire ottenuti anche altri andamenti di forza di disinnesto, ove possono manifestarsi anche forze negative sul percorso di disinnesto, ci? significa quindi che, considerato sul percorso di disinnesto complessivo, almeno su una zona parziale di questo percorso di disinnesto, l'andamento di forza di disinnesto, per esempio 59 secondo la figura 4, si estende almeno parzialmente al di sotto dell'asse delle ascisse. In questa zona allora l'innesto deve venire aperto forzatamente, cosa che per?, in conseguenza della disposizione e delle ridotte forze con ci? connesse, pu? essere ottenuta con un motore di regolazione, per esempio un motore elettrico, senza grandi problemi. Sono possibili anche disposizioni nelle quali nello stato innestato dell'innesto a frizione 1 la servomolla 31 applica una forza in direzione di innesto dell'innesto a frizione. In caso di disinnesto dell'innesto a frizione, almeno su una ridotta zona parziale del percorso di disinnesto, la servomolla viene allora orientata forzatamente contro la sua forza, ove al superamento di questa zona parziale la direzione di effetto della forza applicata dalla servomolla si inverte, cosicch? la servomolla applica allora una forza che aiuta il processo di disinnesto dell'innesto a frizione.
In innesti del tipo costruttivo presentato, ai quali appartiene l'innesto rappresentato in figura 1, considerata per la durata dell'innesto a frizione, la molla a tazza principale 4 non si sposta, cosicch? la relazione fra la molla a tazza principale 4 e la servomolla 31 rimane praticamente invariata per l'intera durata. In contrapposizione a ci?, nel caso di innesti del tipo costruttivo spinto, come rappresentati nelle figure da 5 a 8, e che presentano una disposizione di registrazione con sensori di forza, la posizione della molla a tazza entro l'innesto non ? costante, poich? questa - considerata per la durata dell'innesto a frizione - ? sottoposta ad uno spostamento assiale rispetto al coperchio dell'innesto rispettivamente al corpo. Per simili casi deve essere presente una disposizione che assicuri una corrispondente compensazione di percorso per la servomolla, affinch? rimanga praticamente costante l'effetto della servomolla per la durata dell?innesto a frizione.
L'innesto a frizione 101, eseguito secondo le figure 5 e 6, possiede un corpo 102, un anello di spinta 103 nonch? una molla a tazza di spinta 104 precaricata fra questi. La molla a tazza 104 alimenta con zone esterne radiali l'anello di spinta 103, per cui le guarnizioni di attrito 107 del disco di frizione 108 vengono serrate fra l'anello di spinta 103 e un controanello di spinta connesso solidalmente con il corpo 102. All'azionamento dell'innesto a frizione rispettivamente all'orientamento della molla a tazza 104 quest'ultima, analogamente ad una leva a due bracci, viene ribaltata intorno ad una zona di orientamento 105 posta radialmente ulteriormente verso l'interno. La molla a tazza di azionamento 104, dal suo lato opposto al coperchio 102 rispettivamente rivolto verso l'anello di spinta 103, viene alimentata da un accumulatore di forza sotto forma di una molla a tazza 106 precaricata, che fra la molla a tazza di azionamento 104 e il corpo 102 ? disposto precaricato assialmente. La forza assiale applicata dalla molla a tazza 106 ? in questo caso dimensionata in modo tale che questa forza sia maggiore delle forze di disinnesto manifestantisi normalmente durante il processo di disinnesto dell'innesto a frizione 101, le quali agicono sulle punte 110 delle linguette 111 della molla a tazza per l'azionamento dell'innesto a frizione 101. Nell'esempio di esecuzione rappresentato la molla a tazza di sostegno 106 alimenta, tramite linguette 106a previste radialmente internamente, la molla a tazza di azionamento 104 ad altezza radiale del supporto di orientamento 105. Grazie alla molla a tazza di sostegno 106, agente sulla molla a tazza di azionamento 104 e che serve come molla di sensore di forza, viene assicurato che sul percorso di disinnesto normale dell'innesto a frizione 101 rispettivamente sull?angolo di orientamento normale della molla a tazza 104, questa molla a tazza venga alimentata contro il contatto di sostegno 109 dal lato del coperchio e poggi quindi contro questo con una forza assiale determinata.
Il contatto di sostegno rispettivamente il sostegno 109 di forma anulare dal lato del corpo per la molla a tazza 104 ? componente di una disposizione di registrazione 112, alla quale appartiene anche la molla del sensore di forza 106. Questa disposizione di registrazione 112 provoca uno spostamento assiale della molla a tazza 104 corrispondente all'usura che si manifesta sulle guarnizioni di attrito 107 e/o sulla superficie di attrito dell'anello di spinta 103 rispettivamente del controanello di spinta non rappresentato.
La disposizione di registrazione 112 comprende un elemento di registrazione alimentato a molla in direzione perimetrale sotto forma di un componente 113 di forma anulare, che forma un anello di compensazione di usura. Questo anello di compensazione di usura 113 possiede in direzione perimetrale rampe di arrivo estendentisi assialmente e in salita, che sono distribuite sul perimetro del componente 113 e interagiscono con controrampe di arrivo portate dal corpo 102. La disposizione di registrazione 112 possiede un ulteriore componente 114 a mo' di anello, anch'esso dotato di rampe di arrivo, che interagiscono con controrampe di arrivo portate dal corpo 102.
Al componente 114 di forma anulare si sostiene la servomolla 131, disposta precaricata dal punto di vista dell'efficacia, fra la molla a tazza 104 e il corpo 102. Radialmente internamente la servomolla 131 si sostiene assialmente alle linguette 111 della molla a tazza 104.
I due anelli 113 e 114 sono sollecitati rispettivamente alimentati perimetralmente nella direzione di rotazione di registrazione mediante accumulatori di forza 115, 116. I due anelli 113, 114 sono collegati in serie dal punto di vista dell'efficacia, ove l'anello di sostegno 113 serve come sicurezza antirotazione rispettivamente freno per l'anello 114. A tale scopo, come visibile in figura 6, in corrispondenza degli anelli 113, 114 sono previsti corrispondenti arresti rispettivamente camme 113a, 114a. L'anello 114a e gli accumulatori di forza sotto forma di molle elicoidali 116, che sono precaricate fra questo anello e il corpo 102, assicurano una registrazione della servomolla 131 in caso di uno spostamento assiale della molla a tazza di azionamento 104 che ha luogo a seguito di usura. Nel caso di un simile spostamento assiale;della molla a tazza 104 innanzitutto ruota l'anello 113, di una quantit? che dipende dall'usura presente, in particolare alle guarnizioni di attrito 107. Questo spostamento ha luogo durante il processo di disinnesto dell'innesto a frizione 101, cosicch? la servomolla 131, sulla base della forza assiale da questa applicata, assicura l'anello 114 innanzitutto contro una rotazione. In questa fase, gli arresti 113a dell'anello 113 si sollevano dagli arresti 114a dell'anello 114. All'innesto dell'innesto la molla a tazza 104 assume nuovamente la posizione angolare rappresentata in figura 4, ove allora la servomolla a tazza 131 presenta uno stato precaricato, in cui la forza assiale da questa applicata ? molto ridotta rispettivamente pu? essere praticamente zero, per cui l'anello 114 pu? venire ruotato sulla base del precarico delle molle 116, fino a che gli arresti 114a non giungono a contatto con gli arresti 113a. Cos? anche la servomolla a tazza 131 ? stata portata nuovamente nella sua posizione originariamente precaricata e contemporaneamente registrata assialmente in maniera corrispondente.
Per quanto concerne il modo di funzionamento preciso di una disposizione di registrazione 112 con un sensore di accumulatore di forza e un anello di registrazione 113 si rimanda alle pubblicazioni brevettuali DE-OS 4239291 e DE-OS 4239289. Si rinuncia quindi ad una descrizione dettagliata del processo di registrazione rispettivamente dell'efficacia della disposizione di registrazione 112 nella presente domanda.
Nel caso di una esecuzione di un cosiddetto innesto a frizione stampato secondo le figure 7 e 8, la funzione assunta dall'anello 114 ? stata integrata nel componente che forma la servomolla 231. Il componente 231 forma sostanzialmente anch'esso una molla a tazza con un corpo di base di forma anulare il quale presenta radialmente e internamente un braccio rispettivamente una linguetta. Le rampe 214 necessarie per la registrazione del servoaccumulatore di forza 231 sono formate direttamente su questo componente. A tale scopo, sul servoaccumulatore di forza 231 a no' di molla a tazza radialmente esternamente sono previste zone sotto forma di bracci 214, che sono realizzati in modo tale che essi formino direttamente le rampe necessarie per la registrazione del servoaccumulatore di forza 231. Le controrampe sono, come gi? descritto in connessione alle figure 5 e 6, portate dal corpo 202 rispettivamente formate direttamente su questo. I bracci 214 servono contemporaneamente come arresti 214a, che interagiscono con i controarresti 231a dell'anello 213. L'anello di registrazione 213 nonch? la servomolla 231 sono nuovamente alimentati mediante accumulatori di forza sotto forma di molle elicoidali 215, 216 in direzione di registrazione. La registrazione avviene in modo simile, come descritto in connessione alle figure 5 e 6. Per?, al posto dell'anello 114, l'accumulatore di forza 231 a mo1 di molla a tazza viene ruotato sia rispetto al corpo 202 sia anche rispetto alla molla a tazza di azionamento 204.
Il gruppo di innesto rappresentato in figura 9 possiede un innesto a frizione 201 con un corpo 202 e un anello di spinta 203 connesso a prova di rotazione con questo, per? spostabile limitatamente assialmente. Assialmente fra l'anello di spinta 203 e il coperchio 202 ? serrata una molla a tazza di spinta 204, che ? orientabile intorno ad un supporto di orientamento 205 di forma anulare, portato dal corpo 202, e alimenta l'anello di spinta 203 in direzione di un controanello di spinta 206, connesso solidalmente con il corpo 202. Perci?, le guarnizioni di attrito 207 del disco di frizione 208 vengono serrate fra le superfici di attrito dell'anello di spinta 203 e del controanello di spinta 206. L'anello di spinta 203 ? connesso a prova di rotazione con il corpo 202 mediante molle a balestra 209 rivolte in direzione perimetrale rispettivamente tangenzialmente. Il disco di frizione 208 possiede cosiddetti segmenti elastici delle guarnizioni 210, che assicurano una diminuzione di momento torcente progressiva all'innesto dell'innesto a frizione 201, in quanto essi rendono possibile uno spostamento assiale limitato delle guarnizioni di attrito 207 in direzione l'una dell'altra verso un aumento progressivo delle forze assiali agenti sulle guarnizioni di attrito 7.
Il supporto di orientamento 205 comprende due appoggi di orientamento 211, 212, fra i quali la molla a tazza 204 ? tenuta assialmente rispettivamente serrata in modo orientabile. In modo simile, come descritto in relazione alla figura 5, l'appoggio di orientamento 211, previsto sul lato della molla a ta2za 204 rivolta verso l'anello di spinta 203, viene alimentato assialmente con forza in direzione del corpo 202. A tale scopo, l'appoggio di orientamento 211 ? parte di una molla a tazza rispettivamente di un componente 213 a mo' di molla a tazza.
L'appoggio di orientamento 212 dal lato del corpo ? sorretto mediante una disposizione di registrazione 216 sul corpo 2. Questa disposizione di registrazione 216 assicura che, nel caso di uno spostamento assiale degli appoggi di orientamento 211 e 212 in direzione dell'anello di spinta 203 rispettivamente in direzione del controanello di spinta 206, non possa manifestarsi alcun gioco indesiderato fra l'appoggio di orientamento 212 e il corpo 202, rispettivamente fra l'appoggio di orientamento 212 e la molla a tazza 204. L'innesto a frizione 201 rispettivamente il gruppo di innesto comprende inoltre una disposizione di compensazione 220 che assicura che i mezzi di disinnesto formati dalle linguette elastiche a tazza 204b dell'innesto a frizione 1 possano venire azionate senza gioco in direzione assiale e in questo caso possano venire spostate di un percorso costante. La disposizione di compensazione 220 ? efficace fra un organo di disinnesto 220a, comprendente un supporto di disinnesto, e le punte delle linguette 204c. Dal punto di vista del modo di funzionamento nonch? delle possibili possibilit? di esecuzione costruttive dell'innesto a frizione 201 rispettivamente della disposizione di registrazione 216 e della disposizione di compensazione 220 si rimanda al gi? menzionato stato della tecnica, in particolare alla pubblicazione brevettuale DE-OS 4322677. La servomolla a tazza 231, coadiuvante il processo di disinnesto dell'innesto a frizione 201, ? disposta rispettivamente prevista dal punto di vista dell'efficacia fra il corpo 202 e un componente 230 della disposizione di compensazione 220, spostabile assialmente all'azionamento dell'innesto a frizione 201. Il componente 230 ? parte costituente di un anello, che serve alla limitazione del percorso di azionamento assiale delle punte di linguetta elastica a tazza 204b. La zona radialmente interna della servomolla a tazza 231 ? supportata orientabilmente su questo anello 230 e sorretta assialmente. La zona radialmente esterna della servomolla a tazza 231 ? sorretta assialmente rispetto al corpo 201 e supportata in maniera orientabile. Come visibile dalla figura 9, la servomolla a tazza 231, all'azionamento dell'innesto a frizione 201, viene variata dal punto di vista della sua conicit?, cosicch? essa, analogamente come descritto in relazione ai diagrammi secondo le figure 3 e 4, genera una servoforza coadiuvante il processo di disinnesto dell'innesto a frizione 201, almeno su una zona parziale del percorso di disinnesto. La servomolla a tazza 231 quindi, durante un processo di disinnesto, pu? esercitare una forza assiale sul compon?nte 230, ove questo componente trasmette nuovamente questa forza ai mezzi di azionamento rispettivamente alle punte di linguetta elastica a tazza 204b. Fra il componente 230 e la molla a tazza 204 ? previsto un anello di compensazione 230a, che compensa uno spostamento assiale della molla a tazza 204.
Come descritto in relazione alle figure, ? vantaggioso quando la servomolla coadiuvante il processo di disinnesto rispettivamente il processo di azionamento dell'innesto a frizione, ? integrata nell'innesto a frizione. La servomolla rispettivamente servomolla a tazza eseguita secondo l'invenzione pu? per? venire disposta anche all'esterno dell'innesto a frizione. Cos?, una simile servomolla pu? essere prevista in un punto qualsiasi del sistema di disinnesto interagente con l'innesto. Con sistema di disinnesto sono da intendere quei gruppi rispettivamente componenti mediante i quali viene avviata rispettivamente applicata la forza di azionamento per l'innesto a frizione, e viene trasmessa ai mezzi di azionamento dell'innesto a frizione, come per esempio le linguette elastiche a tazza 4b. Il sistema di disinnesto pu? comprendere quindi per esempio almeno due dei seguenti componenti, cio? pompa idraulica, cilindro di presa, supporto di disinnesto, regolatore idraulico rispettivamente pneumatico, motore elettrico, tiranteria di trasmissione rispettivamente conduttura di trasmissione rispettivamente tirante Bowden, leva di azionamento e/o pedale di azionamento.
L'invenzione non ? limitata agli esempi di esecuzione rappresentati e descritti, bens? comprende anche delle varianti che possono venire formate mediante combinazioni di singole caratteristiche rispettivamente elementi descritti in connessione con le diverse forme di esecuzione e/o lo stato della tecnica riportato. Inoltre, singole caratteristiche rispettivamente modi di funzionamento, descritti in connessione con le figure, possono rappresentare, presi per s? soltanto, un'invenzione autonoma. Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di una protezione brevettuale ulteriore. La Richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori caratteristiche, pubblicate finora soltanto nella descrizione, di significato sostanziale per l'invenzione.

Claims (21)

  1. R IVEND ICAZ ION I 1. Innesto a frizione, in particolare per autoveicoli, con un anello. di spinta a prova di rotazione rispetto ad un corpo, per? spostabile limitatamente assialmente, ove ? previsto almeno un primo accumulatore di forza, mediante il quale ? alimentatile l'anello di spinta in direzione di un disco di frizione serrabile fra quest'ultimo e un controanello di spinta, come un volano, ? presente una disposizione di registrazione compensante automaticamente almeno l'usura delle guarnizioni di attrito del disco di frizione, inoltre sono presenti mezzi di azionamento per lo spostamento dell'anello di spinta nonch? almeno un secondo accumulatore di forza collegato in parallelo al primo accumulatore di forza, ove il seconda accumulatore di forza ? montato precaricato nell'innesto a frizione in modo tale che esso, al disinnesto dell'innesto a frizione, almeno su una zona parziale del processo di disinnesto generi una forza coadiuvante questo processo.
  2. 2. Innesto a frizione, in particolare per autoveicoli, con un anello di spinta a prova di rotazione rispetto ad un corpo, per? spostabile limitatamente assialmente, ove ? prevista una prima molla a tazza, mediante la quale l'anello di spinta ? alimentatile in direzione di un disco di frizione, serrabile fra quest'ultimo e un controanello di spinta, come un volano, ? presente una disposizione di registrazione per la compensazione almeno dell'usura delle guarnizioni di attrito del disco di frizione, mediante la quale ? regolabile l'alimentazione di forza dell'anello di spinta mediante la prima molla a tazza, inoltre sono previsti mezzi di azionamento per lo spostamento dell'anello di spinta nonch? almeno una seconda molla a tazza, collegata in parallelo alla prima molla a tazza, ove la seconda molla a tazza ? montata precaricata in modo tale che essa, al disinnesto dell'innesto a frizione, almeno su una zona parziale del processo di disinnesto, generi una forza coadiuvante questo processo.
  3. 3. Innesto a frizione, in particolare per autoveicoli, con un anello di spinta a prova di rotazione rispetto ad un corpo, per? spostabile limitatamente assialmente, ove ? previsto almeno un primo accumulatore di forze, mediante il quale l'anello di spinta ? alimentabile in direzione di un disco di frizione, serrabile fra quest'ultimo e un controanello di spinta, come un volano, ? presente una disposizione di registrazione per la compensazione almeno dell'usura che si manifesta sulle guarnizioni di attrito del disco di frizione, inoltre sono previsti mezzi di azionamento per lo spostamento dell'anello di spinta nonch? almeno un secondo accumulatore di forza, collegato in parallelo al primo accumulatore di forza, ove il secondo accumulatore di forza applica una forza coadiuvante il processo di disinnesto dell'innesto a frizione e inoltre, fra le guarnizioni di attrito del disco di frizione, ? prevista una sospensione delle guarnizioni coadiuvante anch'essa il processo di disinnesto dell'innesto a frizione.
  4. 4. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza, su almeno una zona parziale del percorso di disinnesto necessario per il disinnesto dell'innesto, possiede un andamento forza-percorso crescente.
  5. 5. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni 1 e 3, 4, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza ? formato da una molla a tazza.
  6. 6. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni 1 e 3, 5, caratterizzato dal fatto che il primo accumulatore di forza ? formato da una molla a tazza.
  7. 7. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che il primo accumulatore di forza presenta un corpo di base di forma anulare e possiede linguette orientate da questo radialmente verso l'interno, che servono come mezzi di azionamento per l'innesto a frizione.
  8. 8. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che il primo accumulatore di forza, su almeno una parte del percorso di disinnesto, possiede un andamento forza-percorso decrescente.
  9. 9. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, ove al disinnesto dell'innesto a frizione l'anello di spinta percorre un percorso di disinnesto che ? suddiviso in due sezioni parziali, ove nella prima sezione parziale la forza di alimentazione esercita dall'anello di spinta sul disco di frizione viene diminuita e nella seconda sezione parziale viene regolato un gioco assiale fra il disco di frizione e l'anello di spinta nonch? il controanello di spinta, ove il secondo accumulatore di forza, almeno nella prima sezione parziale, presenta un andamento forzapercorso crescente (positivo).
  10. 10. Innesto a frizione secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza ? efficace almeno sull'intera prima sezione parziale.
  11. 11. Innesto a frizione secondo la rivendicazione 9 oppure 10, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza ? efficace almeno anche su una zona parziale della seconda sezione parziale.
  12. 12. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza, dal punto di vista dell'efficacia, ? precaricato fra il corpo e i mezzi di azionamento dell'innesto a frizione.
  13. 13. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza ? precaricato, dal punto di vista dell'efficacia, fra il corpo e il primo accumulatore di forza.
  14. 14. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza nello stato innestato dell'innesto a frizione si trova in una posizione precaricata, nella quale esso non applica praticamente alcuna forza agente in direzione assiale dell'innesto a frizione. /
  15. 15. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza, nello stato innestato dell'innesto a frizione, si trova in una posizione precaricata, nella quale esso applica una forza relativamente ridotta in direzione assiale dell'innesto a frizione.
  16. 16. Innesto a frizione secondo le rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto che il secondo accumulatore di forza presenta una curva caratteristica forza-percorso sinusoidale, e nello stato innestato dell'innesto a frizione ? precaricato almeno approssimativamente al suo minimo di forza.
  17. 17. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 16 caratterizzato dal fatto che, nello stato innestato dell'innesto a frizione, il secondo accumulatore di forza precaricato applica una forza in direzione di disinnesto.
  18. 18. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzato dal fatto che il disco di frizione presenta una sospensione delle guarnizioni.
  19. 19. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 18, caratterizzato dal fatto che la molla a tazza che forma il secondo accumulatore di forza ? supportata orientabile sul corpo.
  20. 20. Innesto a frizione secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che la molla a tazza ? supportata in maniera orientabile con zone radialmente esterne.
  21. 21. Innesto a frizione secondo una delle rivendicazioni 2 e da 5 a 20, caratterizzato dal fatto che la molla a tazza con zone radialmente interne alimenta i mezzi di azionamento dell'innesto a frizione in direzione di disinnesto.
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