ITTO980002A1 - Attacco per tavole da neve (snow-board) ad aggancio automatico. - Google Patents

Attacco per tavole da neve (snow-board) ad aggancio automatico.

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ITTO980002A1
ITTO980002A1 IT98TO000002A ITTO980002A ITTO980002A1 IT TO980002 A1 ITTO980002 A1 IT TO980002A1 IT 98TO000002 A IT98TO000002 A IT 98TO000002A IT TO980002 A ITTO980002 A IT TO980002A IT TO980002 A1 ITTO980002 A1 IT TO980002A1
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IT
Italy
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boot
engagement
snowboard
engagement element
base
Prior art date
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IT98TO000002A
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James Laughlin
David J Dodge
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Burton Corp
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale
SFONDO DELL'INVENZIONE
CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un attacco per snow-board per collegare uno scarpone ad uno snow-board.
DESCRIZIONE DELLA TECNICA RELATIVA
I sistemi di attacco più convenzionali per scarponi morbidi per snow-board non sono sistemi ad attacco rapido che possono venire azionati automaticamente dall'utilizzatore semplicemente inserendosi nell'attacco. Questi attacchi comprendono tipicamente un pezzo posteriore rigido nel quale viene introdotto il tacco dello scarpone, ed uno o più nastri che fissano lo scarpone all'attacco. Tali attacchi possono talvolta non essere convenienti da utilizzare poiché, dopo ogni corsa, l'utilizzatore deve sbloccare ciascun nastro per liberare lo scarpone quando deve servirsi della seggiovia, e deve ribloccare ciascun nastro prima della corsa successiva .
Sono stati sviluppati altri attacchi per scarponi morbidi che non utilizzano nastri, ma elementi di impegno rigidi per impegnare in modo distaccabile lo scarpone all'attacco. Questi sistemi comprendono tipicamente una maniglia o leva che deve essere azionata per spostare uno degli elementi di impegno in e fuori impegno con lo scarpone dello snow-board, e quindi non sono sistemi ad attacco rapido azionati automaticamente dall'utilizzatore con il semplice inserimento nell'attacco. L'esigenza che la maniglia o la leva venga azionata meccanicamente per bloccare lo scarpone all'attacco rende meno conveniente e richiede più tempo l'impegno degli scarponi dell'utilizzatore con la tavola da neve ogni volta che l'utilizzatore completa una corsa.
Inoltre, attacchi più convenzionali che impiegano elementi di impegno rigido ed una maniglia o leva di azionamento utilizzano generalmente una grossa molla che agisce sull'attacco per trattenerlo nella posizione chiusa. Quindi, per aprire l'attacco, l'utilizzatore deve esercitare una forza importante sulla maniglia o sulla leva, rendendo difficile l'utilizzazione dell'attacco.
In considerazione di quanto precede, uno scopo della presente invenzione consiste nel provvedere un attacco rapido per uno scarpone su uno snowboard.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Secondo una realizzazione illustrativa dell'invenzione, si provvede un attacco per snowboard per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board. L'attacco comprende una base, un primo elemento di impegno, montato mobile sulla base, atto ad impegnare un primo lato dello scarpone ed un secondo elemento di impegno, montato mobile sulla base, atto ad impegnare un secondo lato dello scarpone opposto al primo lato.
In un'altra realizzazione illustrativa dell'invenzione, si provvede un attacco per snowboard che comprende una base, un primo elemento di impegno, montato sulla base, atto ad impegnare un primo lato dello scarpone, un secondo elemento di impegno, montato mobile sulla base, atto ad impegnare un secondo lato dello scarpone opposto al primo lato ed un supporto posteriore alto montato sulla base.
Secondo un'altra realizzazione illustrativa, si provvede un attacco per snow-board comprendente una base che comprende una piastra di base atta a ricevere la suola dello scarpone da snow-board; un primo elemento di impegno, montato sulla base, atto ad impegnare un primo lato dello scarpone ed una coppia di diti di impegno, atti ad impegnare un secondo lato dello scarpone opposto al primo lato, la coppia di diti di impegno comprendendo un dito di impegno frontale ed un dito di impegno posteriore, la coppia di diti di impegno essendo montata ruotabile sulla base per un movimento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa, la coppia di diti di impegno essendo montata in modo che il dito di impegno posteriore si estende a distanza maggiore al di sopra della piastra di base di quella del dito di impegno frontale, quando i diti di impegno sono in posizione aperta.
Secondo un'altra realizzazione illustrativa dell'invenzione, si provvede un attacco per snowboard che comprende una base; un elemento di impegno mobile, montato sulla base, atto a spostarsi tra una posizione aperta ed una posizione chiusa in cui l'elemento di impegno mobile fissa lo scarpone all'attacco; ed un meccanismo di bloccaggio sopracentro atto a bloccare l'elemento di impegno mobile nella posizione chiusa, il meccanismo di bloccaggio comprendendo una superficie di camma che è meccanicamente accoppiata all'elemento di impegno mobile ed uno zoccolo di camma atto a ricevere la superficie di camma quando l'elemento di impegno mobile si trova in posizione chiusa, il meccanismo di bloccaggio essendo tale e qualsiasi forza di sollevamento generata sull'elemento di impegno mobile dallo scarpone dello snow-board quando l'elemento di impegno si trova in posizione chiusa, agisce per trattenere la superficie di camma nello zoccolo a camma, mantenendo così l'elemento di impegno nella posizione chiusa.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L'invenzione verrà meglio compresa ed attrezzata dalla seguente descrizione dettagliata di sue realizzazioni illustrative e dai disegni allegati, in cui:
La figura 1 è una vista prospettica di due attacchi secondo la presente invenzione, ciascuno montato su uno snow-board e racchiudente uno scarpone;
La figura 2 è una sezione trasversale, presa lungo la linea 2-2 della figura 3, che mostra il modo in cui un utilizzatore si inserisce in un attacco secondo una realizzazione della presente invenzione;
La figura 3 è una vista prospettica della realizzazione a doppia leva della presente invenzione;
La figura 4 è una vista dall'alto dell'attacco della figura 3;
La figura 5 è una sezione trasversale, presa lungo la linea 5-5 della figura 4, di un meccanismo di bloccaggio dell'attacco secondo una realizzazione dell'invenzione;
La figura 6A è una sezione trasversale, presa lungo 6-6 della figura 5, che illustra il meccanismo di bloccaggio nella posizione chiusa;
La figura 6B è una sezione trasversale, presa lungo 6-6 della figura 5, che illustra il meccanismo di bloccaggio nella posizione pronta per il bloccaggio; la figura 6C è una sezione trasversale, presa lungo 6-6 della figura 5, che illustra il meccanismo di bloccaggio in posizione aperta;
La figura 7 è una vista semplificata dall'alto che illustra un certo numero di angoli rilevanti per il montaggio degli elementi di impegno e dei bilancieri del meccanismo di bloccaggio secondo una realizzazione della presente invenzione;
La figura 8 è una vista schematica in pianta dall'alto, semplificata e parzialmente asportata, per mostrare i dettagli del meccanismo di bloccaggio secondo una realizzazione della presente invenzione;
La figura 9 è una sezione trasversale, presa lungo la linea 9-9 della figura 8, che mostra uno scarpone che si inserisce nella realizzazione a doppia leva della presente invenzione con ambedue i meccanismi di bloccaggio in posizione aperta;
La figura 10 è una sezione trasversale, presa lungo la linea 9-9 della figura 8, che illustra uno scarpone impegnato dalla realizzazione a doppia leva della presente invenzione, con ambedue i meccanismi di bloccaggio in posizione chiusa;
La figura 11 è una vista in pianta dall'alto, parzialmente asportata, della realizzazione a leva singola della presente invenzione;
La figura 12 è una vista in sezione trasversale, presa lungo la linea 12-12 della figura 11, che mostra la realizzazione a leva singola in configurazione aperta;
La figura 13 è una sezione trasversale, presa lungo la linea 12-12 della figura 11, che mostra la realizzazione a leva singola nella configurazione chiusa;
La figura 14 è una sezione trasversale, presa lungo la linea 12-12 della figura 11, che mostra la realizzazione a leva singola della presente invenzione che impedisce la chiusura del meccanismo di bloccaggio sul lato mediale dell'attacco poiché il meccanismo di bloccaggio dal lato laterale non ha ancora raggiunto la posizione di chiusura.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento ed apparecchiatura per impegnare uno scarpone da snow-board in uno snow-board. Secondo una realizzazione illustrativa dell'invenzione, si provvede un attacco che viene automaticamente chiuso quando un utilizzatore impegna l'attacco. Inoltre, l'attacco provvede vantaggiosamente una forza di bloccaggio sostanziale pur richiedendo una bassa forza di apertura.
La figura 1 è una vista prospettica schematica di una coppia di scarponi 1 da snow-board montati su uno snow-board 5 per mezzo di una coppia di attacchi 3 secondo una realizzazione illustrativa della presente invenzione. Gli attacchi 3 comprendono ciascuno una coppia di elementi di impegno per impegnare i lati laterali degli scarponi, ed una impugnatura 41. L'attacco è costruito e disposto in modo che gli elementi di impegno blocchino automaticamente lo scarpone 1 sull'attacco quando l'utilizzatore impegna l'attacco, senza richiedere l'azionamento dell'impugnatura 41. L'impugnatura 41 viene usata soltanto per spostare l'attacco da una posizione bloccata ad una posizione non bloccata, e questo può essere fatto senza applicazione, da parte dell'utilizzatore, di una forza importante.
L'attacco della presente invenzione consente un impegno ed un disimpegno rapido e facile degli scarponi dell'utilizzatore con la tavola. Prima di iniziare una discesa, l'utilizzatore impegna semplicemente gli attacchi 3, per cui gli elementi di impegno fissano automaticamente gli scarponi 1 alla tavola 5. Completata la corsa, 1'utilizzatore può sollevare l'impugnatura 41 dell'attacco posteriore per disimpegnare l'attacco e liberare lo scarpone posteriore, consentendo così all'utilizzatore di usare la gamba posteriore per spingere lo snow-board lungo la seggiovia. Dopo che l'impugnatura 41 è stata sollevata e l'utilizzatore ha estratto il piede, l'attacco 3 assume automaticamente la posizione aperta in cui è pronto a ricevere ed impegnare automaticamente lo scarpone. Quindi, dopo la discesa dall'impianto di risalita, 1'utilizzatore può semplicemente inserire il piede nell'attacco per bloccare automaticamente lo scarpone in posizione ed iniziare la corsa successiva.
Sebbene l'attacco della presente invenzione non sia limitato sotto questo aspetto, esso assicura un significativo vantaggio quando un supporto alto posteriore per la gamba è attaccato all'attacco. In particolare, alcuni sistemi di scarpone e di attacco, comprendenti alcuni sistemi automatici a scarpone morbido, attaccano il sostegno posteriore allo scarpone, anziché all'attacco nel modo convenzionale. Questi sistemi comprendono tipicamente un elemento di impegno dell'attacco disposto su ciascun lato dell'attacco per l'impegno con una corrispondente caratteristica di accoppiamento dello scarpone da snow-board. Convenzionalmente, l'elemento di impegno dell'attacco su un lato dello scarpone è fisso e l'elemento di impegno sull'altro lato è mobile tra una posizione aperta che consente all'utilizzatore di impegnare l'attacco ed una posizione chiusa che blocca lo scarpone nell'attacco. Per impegnare tale attacco, 1'utilizzatore abbassa tipicamente il suo scarpone da una posizione direttamente sovrastante l'attacco ed allinea le corrispondenti caratteristiche di accoppiamento dello scarpone con l'elemento di impegno fisso. L'utilizzatore abbassa quindi l'altro lato dello scarpone, e può attivare un elemento di comando per spostare l'elemento di impegno mobile nella posizione chiusa se l'attacco è un sistema automatico. Se l'attacco non è un sistema automatico, l'utilizzatore aziona una impugnatura o leva per spostare l'attacco alla configurazione chiusa.
Per allineare le caratteristiche di accoppiamento dello scarpone con l'elemento di impegno fisso nel suddescritto sistema di attacco convenzionale, l'utilizzatore deve tipicamente angolare lo scarpone verso il lato dell'attacco sul quale è montato l'elemento di impegno fisso, in modo che lo scarpone sia inizialmente più basso da quel lato dell'attacco, che non dall'altro. Solo dopo che l'elemento di impegno fisso si è accoppiato con la caratteristica corrispondente dello scarpone, l'utilizzatore può abbassare l'altro lato dello scarpone in impegno con l'attacco. Questa fase è relativamente semplice quando il sostegno posteriore è montato sullo scarpone. Tuttavia, si incontrerebbero difficoltà nell'impegnare un attacco con un elemento di impegno fisso se il supporto posteriore fosse montato direttamente sull'attacco. In particolare, il supporto posteriore è opportunamente angolato verso l'alto e in avanti dal tallone dell'attacco, cosicché un sostegno posteriore montato sull'attacco presenterebbe un ostacolo per l'utilizzatore nel tentare di abbassare lo scarpone nell'attacco anche angolando lo scarpone nel modo necessario per allineare le sue caratteristiche di accoppiamento con l'elemento di impegno fisso dell'attacco. Sebbene sia possibile per l'utilizzatore realizzare questo allineamento e completare il procedimento di inserirsi nell'attacco, il procedimento di inserimento sarebbe meno comodo e più difficoltoso di quanto desiderato.
Per superare i problemi precedenti, una realizzazione della presente invenzione si riferisce ad un attacco automatico in cui l'elemento di impegno da ciascun lato è mobile da una posizione aperta ad una posizione chiusa, sebbene non sia limitata sotto questo aspetto, questa realizzazione della presente invenzione facilita l'inserimento nell'attacco quando l'attacco comprende un supporto posteriore fisso. Attaccando direttamente il supporto posteriore all'attacco, anziché allo scarpone, si ha uno scarpone ed un sistema di attacco più convenzionali e famigliari per gli utilizzatori, poiché, come si è detto prima, gli attacchi a nastro convenzionali per scarponi morbidi per snowboard comprendono tipicamente un supporto posteriore alto che è attaccato al tallone dell'attacco. Inoltre, l'eliminazione dell'attacco posteriore dallo scarpone rende lo scarpone più semplice da costruire e più confortevole per camminarci, il che è una caratteristica significativa per utilizzatori che si sono abituati alla comodità di camminare con gli scarponi morbidi da snow-board.
Le figure 2-11 illustrano una realizzazione di un attacco secondo la presente invenzione. Il modo in cui 1'utilizzatore impegna l'attacco viene descritto facendo riferimento alla figura 2, che illustra lo scarpone 1 per snow-board nel procedimento di impegno dell'attacco 3 che è montato sullo snow-board 5. La figura 2 è una sezione trasversale laterale dell'attacco che mostra soltanto uno della coppia di elementi di impegno mobili 7 in posizione aperta. L'attacco 3 comprende inoltre una piastra di base 9 sulla quale è montato l'elemento di impegno mobile 7, come pure un semicerchio 11 per il tallone che è pure montato sulla piastra di base. Nella realizzazione illustrata, gli elementi di impegno 7 sono montati a rotazione sulla piastra di attacco 9 per rotazione tra la posizione aperta della figura 2, in cui l'elemento di impegno è ruotato verso l'alto e distaccato dallo scarpone, alla posizione chiusa illustrata nella figura 6A in cui l'elemento di impegno è ruotato verso il basso in una posizione in cui impegna lo scarpone e si estende in una configurazione sostanzialmente orizzontale, praticamente parallela alla piastra di base 9.
Nella realizzazione illustrata nelle figure, ciascun elemento di impegno mobile 7 ha una coppia di diti di impegno 14 e 17, ed è atto ad impegnare uno scarpone da snow-board avente una coppia di cavità 19 e 21 disposte sui lati mediale e laterale dello scarpone. Le cavità laterali possono essere ricavate nello scarpone per mezzo di una interfaccia 23, come descritto nella domanda di brevetto in corso US n. 08/584.053 che è qui incorporata per riferimento, che è una parte in plastica stampata in un singolo pezzo fissata alla suola dello scarpone. Si comprenderà tuttavia che l'invenzione non è limitata sotto questo aspetto, e che l'attacco della presente invenzione può venire usato con scarponi che sono adattati in altri modo a impegnare gli elementi di impegno dell'attacco. Inoltre, sebbene l'uso di due diti di impegno distanziati su un lato dello scarpone sia vantaggioso poiché mantiene più fermo l'impegno tra l'attacco e lo scarpone, particolarmente quando le cavità nello scarpone sono formate in una interfaccia di plastica, si può comprendere che la presente invenzione non è limitata ad un attacco che usa un elemento di impegno con due diti di impegno da un lato dello scarpone.
Per inserire l'attacco delle figure 2-11, l'elemento di impegno 7 da ciascun lato dell'attacco viene portato dapprima alla posizione aperta nel modo descritto nel seguito. Successivamente, l'utilizzatore inserisce lo scarpone davanti all'attacco e fa scorrere il tallone all'indietro nella direzione indicata dalla freccia A nella figura 2. Mentre fa scorrere all'indietro lo scarpone nell'attacco, l'utilizzatore mantiene la punta del piede 24 a contatto con uno spessore 29 che è disposto sulla tavola per ragioni spiegate in seguito e fa scorrere all'indietro lo scarpone fino a quando il tallone impegna il supporto posteriore della gamba, ed a questo punto le cavità 19 e 21 sono allineate con e disposte sopra i diti di impegno 15 e 17. A questo punto l'utilizzatore abbassa il tacco dello scarpone, facendo scattare gli elementi di impegno mobili 7 nel modo descritto più avanti cosicché questi vengono ad impegnarsi con lo scarpone e bloccano l'utilizzatore nell'attacco.
Quando 1'utilizzatore inserisce l'attacco nel modo suddescritto, lo scarpone è angolato come illustrato nella figura 2, cosicché il tallone dello scarpone è sollevato rispetto alla piastra dì base più di quanto lo sia la punta. In una realizzazione dell'invenzione, l'attacco viene adattato, in un modo descritto in seguito per facilitare l'impegno con lo scarpone nel suo orientamento. In particolare, come si vede nella figura 2, quando l'attacco è in configurazione aperta, il dito di impegno posteriore 15 si estende sopra la piastra di base 9 di più di quanto faccia il dito di impegno anteriore 17, adattandosi così alla configurazione delle cavità posteriore e frontale 19 e 21 quando l'utilizzatore si inserisce nell'attacco. Tuttavia, nella configurazione chiusa, i diti di impegno posteriore ed anteriore 15 e 17 sono allo stesso livello (cioè si trovano alla stessa altezza al di sopra della piastra di base) per adattarsi alla configurazione delle cavità dello scarpone quando il tallone dello scarpone è stato abbassato sulla piastra dell'attacco.
La realizzazione della presente invenzione illustrata nelle figure 2-11 è un gruppo di attacco che comprende un certo numero di caratteristiche che, sebbene vantaggiose, non sono essenziali. Per esempio, il gruppo comprende un disco di fissaggio 25 (figura 3) che è alloggiato in una apertura (non illustrata) nella piastra di.base 9 dell'attacco, e comprende un certo numero di fori per l'inserimento di viti 27 che collegano l'attacco allo snow-board 5. Il disco di fissaggio consente l'orientamento rotazionale della piastra di base rispetto alla tavola. Il gruppo di attacco comprende inoltre il cuscinetto 29 che è disposto sia davanti che dietro alla piastra di base 9. Il cuscinetto 29 ha uno spessore sostanzialmente uguale allo spessore della piastra di base, e contribuisce ad assicurare una area stabile per lo scarpone quando viene inserito nell'attacco. Un sostegno posteriore alto 13 può essere attaccato all'anello 11 del tallone da ciascun lato dell'attacco per mezzo di una vite 31, con il relativo dado 33, che è sistemata in una scanalatura allungata 35. La scanalatura 35 consente di regolare il punto di fissaggio dell'attacco lungo ciascun lato dell'attacco sia in avanti che indietro.
Questa regolabilità consente di far ruotare l'attacco attorno ad un asse che è sostanzialmente normale alla piastra di base 9, che assicura vari vantaggi come descritto nel brevetto US n.
5.356.170, qui incorporato per riferimento.
L'anello del tallone 11 è montato sulla piastra di base 9 con una serie di 4 viti 37 (figure 3-4). In una realizzazione dell'invenzione, si provvede una regolabilità tale che la posizione dell'anello del tallone può venire regolata lungo l'asse longitudinale della piastra di base 9. In tal modo, una singola combinazione di anello del tallone e piastra di base può essere regolata per adattarsi a scarponi di dimensioni differenti. Nella realizzazione illustrata, la regolabilità è assicurata da una pluralità di fori 39 ricavati nell'anello del tallone 11 per ciascuna vite 37. Si comprenderà tuttavia che la regolabilità può essere assicurata in vari altri modi, come per esempio provvedendo una pluralità di fori distanziati nella piastra di base anziché nell'anello del tallone, per ricevere ciascuna delle viti 37.
Come si è detto prima, una realizzazione dell'invenzione comprende un elemento di impegno mobile 7 disposto sui lati mediale e laterale dell'attacco. Questi elementi di impegno sono identici a quelli descritti nella domanda di brevetto in corso US n. 08/655.021, che è qui incorporata per riferimento. Come illustrato nelle figure, in una realizzazione dell'invenzione i diti di impegno sono atti ad essere compatibili con uno scarpone in cui le superfici superiori 19U e 21U (figure 2 e 6A-C) delle cavità dello scarpone sono angolate verso l'alto dalla parte posteriore della cavità al bordo dello scarpone e le superfici inferiori della cavità 19L e 21L sono angolate verso il basso, cosicché ciascuna cavità è allargata alla sua periferìa esterna per rendere più facile l'inserimento dell'elemento di impegno 7. La superficie inferiore di ciascun dito di impegno 15 e 17 può anche essere angolata verso l'alto per accoppiarsi all'angolo delle superfici della cavità inferiore 19L e 21L, come illustrato in 17L nella figura 6A, per facilitare ulteriormente l'accoppiamento delle cavità con gli elementi -di impegno. Quando questi angoli sono accoppiati, la superficie inferiore 17L dell'elemento di impegno si trova a filo con la superficie inferiore 21L della cavità quando l'attacco è chiuso. Esempi di angoli adatti per le superfici della cavità e i diti dell'elemento di impegno comprendono angoli compresi tra 10 e 25°. Si comprenderà tuttavia che la presente invenzione non è limitata a qualsiasi campo particolare di angoli o anche al richiedere che la cavità e/oppure i diti di impegno siano angolati affatto. Tutto quello che si richiede è che l'elemento di impegno e la cavità abbiano forme compatibili che consentano all'utilizzatore di collegare l'attacco e assicurare forze di impegno sufficienti per trattenere lo scarpone nell'attacco quando questo è chiuso.
Ciascuno degli elementi di impegno mobili 7 è accoppiato meccanicamente ad un sistema a scatto 39 in un modo descritto nel seguito, tale che, quando 1'utilizzatore abbassa il sistema a scatto 39, i diti di impegno 15 e 17 vengono spostati in impegno con le cavità sui lati dello scarpone. In una realizzazione dell'invenzione, l'attacco comprende un meccanismo di bloccaggio attivo per ciascun elemento di impegno, cosicché, dopo che 1'utilizzatore ha abbassato il .sistema a scatto 39 ed avanza oltre un punto instabile del sistema, il meccanismo di bloccaggio porta attivamente l'elemento di impegno mobile 7 alla posizione totalmente chiusa, in cui l'attacco è chiuso e lo scarpone viene trattenuto tra gli elementi di impegno sui lati mediale e laterale dell'attacco . Successivamente, l'attacco può venire aperto azionando la coppia di impugnature 41, che sono pure meccanicamente accoppiate agli elementi di impegno nel modo descritto in seguito.
Nelle realizzazioni illustrate nelle figure, lo scarpone 1 è dotato di una cavità 43 nella suola (figure 2 e 6A-6C) da .ciascun lato dello scarpone che è atta a ricevere l'elemento di comando 39. Questa cavità può essere ricavata nell'interfaccia 23, o in numerosi altri modi. La cavità 43 permette di mantenere piatto il fondo dello scarpone sulla piastra dell'attacco 9 quando l'attacco è del tutto chiuso, come illustrato nelle figure 6A e 10, senza interferenza con l'elemento di comando 39. Inoltre, l'utilizzatore può usare le cavità 43 per allineare lo scarpone con l'attacco onde assicurare che lo scarpone sia opportunamente posizionato per ricevere l'estremità degli elementi di impegno 7 quando l'utilizzatore abbassa il piede sull'elemento di comando .
Tuttavia, sebbene le cavità nella suola assicurino numerosi vantaggi, si comprenderà che l'invenzione non è limitata all'uso con uno scarpone che comprende tali cavità. Per esempio, il meccanismo di attacco può essere costruito in modo che l'elemento di comando non sia parallelo alla piastra di attacco nella posizione chiusa, ma piuttosto venga alloggiato in una cavità ricavata nella piastra di attacco quando l'attacco si trova in posizione bloccata.
Nelle realizzazioni illustrative dell'invenzione rappresentate nelle figure, l'attacco comprende un bilanciere 45 che accoppia meccanicamente l'elemento di impegno 7 con l'elemento di comando 39. Il bilanciere è imperniato, attorno ad un asse 18 (figure 5 e 6A-C), alla piastra di base 9. L'elemento di comando 39 è fissato al bilanciere 45. Queste parti possono essere formate da un singolo pezzo in plastica stampata o da altri materiali adatti. Nella realizzazione illustrata, l'elemento di impegno 7 è un pezzo metallico che è attaccato rigido al bilanciere ruotabile per mezzo di una coppia di aste 47. Le aste 47 si estendono attraverso fori nell'elemento di impegno 7 e nel bilanciere 45 e sono pinnate su una rondella (non illustrata) sotto il bilanciere. Si può comprendere che gli elementi di impegno possono essere alternativamente attaccati all'attacco in vari altri modi. Per esempio, gli elementi di impegno 7 possono anche essere stampati ad iniezione come parti di un monopezzo comprendente il bilanciere 45 e l'elemento a scatto 39.
Il bilanciere 45, l'elemento di impegno 7 e l'elemento di comando 39 sono disposti in modo che, quando l'attacco è in posizione aperta, l'utilizzatore può inserire il piede nell'attacco e sull'elemento di comando .39 nel modo precedentemente descritto senza interferenza da parte dell'elemento di impegno 7. Inoltre, quando l'attacco si porta alla posizione chiusa, l'elemento 7 viene portato in impegno con le cavità 19 e 21 dello scarpone. Il bilanciere 45, l'elemento di impegno 7 e l'elemento di comando 39 sono preferibilmente dimensionati e configurati in modo che lo scarpone, l'elemento di comando e l'elemento di impegno si accoppino tra di loro come un ingranaggio quando l'utilizzatore inserisce il piede nell'attacco. In una realizzazione dell'invenzione, il bilanciere 45, e conseguentemente l'elemento di comando 39 e l'elemento di impegno 7 che .sono fissati a questo, ruotano dalla posizione aperta alla posizione chiusa attraverso un angolo A (figura 6C) uguale a circa 30°. Tuttavia, si comprenderà che, cambiando le dimensioni dell'elemento di comando 39 e dell'elemento di impegno 7, come pure l'angolo di rotazione del bilanciere, si possono ottenere varie configurazioni differenti. Tutto quanto è richiesto è che l'attacco sia tale che, quando si trova in posizione aperta, l'utilizzatore possa inserire il piede nell'attacco e sull'elemento di comando 39 senza interferenza con l'elemento di impegno 7, e quindi l'azione sull'elemento di comando porta l'elemento 7 in impegno con le cavità dello scarpone mentre il tallone viene fatto avanzare verso il basso nell'attacco .
La forma della cavità 43 nella suola (figure 6A-6C) sullo scarpone può essere manipolata per controllare la velocità alla quale l'elemento di impegno 7 si chiude, quando lo scarpone si abbassa sull'elemento di comando. Nelle realizzazioni illustrate, la superficie superiore della cavità è arcuata dall'interno del piede verso l'esterno e si accoppia con un raggio sulla superficie superiore dell'elemento di comando. In una realizzazione, il raggio per .ciascun arco è di circa 15 mm. L'arco sulla superficie superiore della cavità provoca la chiusura più rapida dell'elemento di impegno di quella che si avrebbe con una cavità di forma rettangolare. L'elemento di comando si estende leggermente oltre l'elemento di impegno, ed in una realizzazione ha una lunghezza di circa 25 mm.
Per raggiungere lo scopo suddetto di adattare la configurazione dei diti di impegno 15 e 17 alle cavità dello scarpone quando l'utilizzatore inserisce il piede nell'attacco, ciascun elemento di impegno 7 è montato sul bilanciere 45 secondo un angolo rispetto all'asse di rotazione del bilanciere, tale che i diti 14 di impegno posteriore sono spostati rispetto all'asse di rotazione del bilanciere di più verso lo scarpone di quanto lo siano i diti di impegno frontali 17. Come risultato di questa posizione sfalsata dei diti di impegno rispetto all'asse di rotazione del bilanciere, quando il bilanciere ruota alla posizione aperta, i diti 14 di impegno posteriore si sollevano al di sopra della superficie della piastra di base più in alto di quanto fanno i diti di impegno anteriori 17. In una realizzazione dell'invenzione illustrata nella figura 7, ciascun elemento di impegno 7 è disposto rispetto al bilanciere in modo tale che una linea 73 che passa attraverso i punti centrali 75 dei raggi che definiscono i diti di impegno 15 e 17 è spostata di un angolo C rispetto all'asse di rotazione 77 del bilanciere. In una realizzazione dell'invenzione, l'angolo C ha un valore compreso tra 0 e 15°, ed in una realizzazione particolare è uguale a circa 6,1°.
Si può comprendere che lo scarpone è sagomato in modo diverso dai lati mediale e laterale. Così, per assicurare che gli elementi di impegno 7 si accoppino adeguatamente con lo scarpone da ambedue i lati, in una realizzazione dell'invenzione l'orientamento degli assi di rotazione per il bilanciere differisce dai lati mediale e laterale dell'attacco. In particolare, ciascun bilanciere è orientato in modo che, nella posizione chiusa, il centro 75 del raggio di ciascuno dei diti di impegno si trova all'incirca al centro del raggio per la corrispondente cavità 19, 21 dello scarpone. Dal lato laterale, lo scarpone è angolato in modo che la linea 73 che passa attraverso i due punti centrali 75 dei diti di impegno e la cavità è disposta secondo un angolo D rispetto all'asse centrale della piastra dell'attacco. In una realizzazione dell'invenzione, le cavità formate dal lato laterale dello scarpone sono tali che l'angolo D è uguale a circa 4,5°. Dal lato mediale, la linea 73 che passa attraverso i punti centrali 75 dei diti di impegno e delle cavità è disposta secondo un angolo più acuto E rispetto alla linea centrale dello scarpone. In una realizzazione dell'invenzione, l'angolo E è uguale a circa 12,6°.
Come si può notare da quanto precede, per assicurare che i diti di impegno abbiano l'orientamento suddetto rispetto alla linea centrale dell'attacco quando si trovano in configurazione chiusa, e per assicurare che l'elemento di impegno posteriore sale nella configurazione aperta per incontrare lo scarpone dell'utilizzatore quando il tacco è sollevato al di sopra nella piastra di attacco, i bilancieri sono montati sulla piastra di attacco in modo tale che i loro assi di rotazione 77 siano angolati rispetto all'asse centrale della piastra di attacco. In particolare sul lato laterale dello scarpone, il bilanciere è montato in modo che il suo asse di rotazione si trovi orientato secondo un angolo A uguale a circa 1,6°, con questo angolo che viene determinato sottraendo l'angolo D di 4,5° richiesto per essere compatibile con l'angolo delle cavità nello scarpone da 6,1° di spostamento angolare il che assicura che il dito di impegno posteriore sale più in alto dell'elemento di impegno anteriore quando l'attacco viene aperto. Analogamente, il bilanciere viene disposto sul lato mediale dello scarpone secondo un angolo B uguale a circa 6,5°, determinato sottraendo lo spostamento angolare di 6,1° che compie l'innalzamento dell'elemento di impegno posteriore dall'angolo di 12,6° che corrisponde al lato mediale dello scarpone .
In una realizzazione alternativa dell'invenzione, le disposizioni relative agli elementi di impegno dai lati mediale e laterale dell'attacco possono essere ulteriormente regolate per facilitare l'impegno con lo scarpone quando 1'utilizzatore introduce il piede nell'attacco. In particolare è stato scoperto che, quando impegnano un attacco, alcuni utilizzatori angolano il loro scarpone in modo tale che il lato mediale dello scarpone è più basso (cioè più vicino alla piastra di attacco) nell'area del tacco che non dal lato laterale. Quindi, in una realizzazione dell'invenzione, l'attacco è tale che, nella posizione aperta, il dito di impegno posteriore dal lato laterale dell'attacco si alza di più del dito di impegno posteriore dal lato mediale. Si può notare che questo può venire effettuato cambiando gli angoli C secondo i quali sono montati i diti di impegno rispetto all'asse di rotazione del bilanciere, cosicché l'angolo è più grande dal lato laterale che dal lato mediale.
La descrizione precedente è stata fornita a semplice scopo illustrativo, e si comprenderà che gli angoli del bilanciere rispetto alla piastra dell'attacco e dei diti di impegno rispetto ai bilancieri possono variare senza allontanarsi dallo scopo della presente.invenzione.
Il meccanismo che blocca in posizione chiusa l'elemento di impegno imperniato 7 da ciascun lato dell'attacco viene ora descritto con riferimento alle figure 5-10. Il meccanismo di bloccaggio comprende la leva 41 e il bilanciere 45 precedentemente descritto, ed un braccio 53 che è integralmente collegato (cioè fissato) alla leva. La leva e il braccio sono incernierati al bilanciere 45 attorno ad un asse 55 (figure 6A-C). Una coppia di rulli 57 è a sua volta imperniata al braccio 53 attorno ad un asse 59. I rulli 57 sono atti ad impegnarsi con una coppia di zoccoli a camma nella piastra di base, compreso uno zoccolo a camma superiore 61 ed uno zoccolo a camma inferiore 63.
Nella realizzazione illustrata nelle figure, gli zoccoli a camma 61 e 63 sono formati con un pezzo separato avvitato in impegno con la piastra dell'attacco. Tuttavia, si può comprendere che sono possibili altre disposizioni, e che gli zoccoli a camma 61 e 63 possono essere formati integralmente nella piastra di base, per esempio mediante stampaggio dell'intera piastra di base e della struttura a camma come singolo pezzo. Inoltre, nella realizzazione illustrata, gli zoccoli a camma 61 e 63 si trovano in una superficie contigua che impegna ambedue i rulli 57 i quali, come si vede nella figura 5, sono disposti su lati opposti della leva 41. Si comprenderà tuttavia che ciascuno degli zoccoli a camma 61 e 63 può alternativamente essere suddiviso in una coppia di zoccoli ciascuna atta ad impegnare solo uno dei rulli 57.
Nelle realizzazioni illustrate nei disegni, ciascuno dei rulli forma una superficie a camma atta ad accoppiarsi con gli zoccoli a camma 61 e 63. Tuttavia, si comprenderà che non è necessario impiegare rulli girevoli. Sotto questo aspetto, il braccio 53 può essere dotato di superfici a camma che non ruotano rispetto al braccio, ma sono tali da accoppiarsi con gli zoccoli a camma 61 e 63 realizzando la stessa funzione dei rulli 57.
Quando l'attacco è nella posizione aperta illustrata nella figura 6C, i rulli 57 sono inseriti nello zoccolo definito dalla superficie a camma inferiore 63. L'attacco viene mantenuto nella posizione aperta da una molla di compressione 65 disposta in un canale tra il bilanciere 45 ed il braccio 53. La molla 65 agisce allontanando il braccio ed il bilanciere l'uno dall'altro. Così, quando i rulli 57 sono inseriti nello zoccolo a camma inferiore 63, la molla impedisce,che il bilanciere ruoti in senso orario, nella figura 6C, attorno al suo asse di rotazione 18, mantenendo così il bilanciere nella posizione aperta. La rotazione in senso antiorario del bilanciere 45 è limitata dall'impegno della leva 41 con una scanalatura 66 in una parete laterale della piastra di base di configurazione adatta a ricevere la leva 41.
La figura 6B illustra il movimento dei componenti di bloccaggio mentre l'utilizzatore impegna l'attacco e sull'elemento di comando 39. Nella figura 6B, la superficie interna della cavità 43 dell'elemento di comando dello scarpone 1 dell'utilizzatore è venuta a contatto ed ha spostato l'elemento di comando 39 di circa 10° in senso orario, per cui l'angolo A tra il fondo dell'elemento di comando e la piastra dell'attacco è di circa 20°. Poiché il bilanciere 45 e l'elemento di impegno 7 sono fissati all'elemento di comando 39, anche essi ruotano di circa 10°. Questa rotazione del bilanciere 45 in senso orario attorno all'asse a perno 18 porta l'asse a perno 55 attorno al quale il braccio 53 è montato sul bilanciere, a sollevarsi, il che a sua volta provoca il sollevamento dei rulli 57 attaccati al braccio 53 a sollevarsi dallo zoccolo inferiore 63 alla posizione illustrata nella figura 6B, in cui i rulli 57 sono a contatto dello spigolo 67 tra gli zoccoli a camma superiore ed inferiore 61 e 63. Nella posizione della figura 6B, il contatto tra i rulli e le superfici a camma è instabile, poiché i rulli non sono inseriti in nessuno degli zoccoli a camma. In questa posizione, la forza della molla di compressione 65 costringe automaticamente i rulli a scattare nella posizione illustrata nella figura 6A, in cui il meccanismo di bloccaggio blocca l'elemento di impegno 7 nelle cavità 19 e 21 dello scarpone per bloccare lo scarpone nell'attacco.
Nella posizione totalmente bloccata della figura 6A, i rulli 57 sono alloggiati nello zoccolo definito dalla superficie a camma 61. Quando lo scarpone genera una forza di sollevamento che tende a far ruotare il bilanciere in senso antiorario alla posizione aperta, il bilanciere trasferisce la forza lungo una linea di forza F (figura 6A) che si estende tra gli assi 55 e 59 attorno ai quali il braccio è rispettivamente montato al bilanciere 45 ed ai rulli 57. La linea di forza agisce per inserire i rulli 57 nello zoccolo 61, impedendo così la rotazione del bilanciere in senso antiorario e l'apertura dell'attacco. Sotto questo aspetto, tutto quanto è teoricamente necessario per assicurare che i rulli 57 rimangano inseriti nello zoccolo a camma 61 è che la superficie a camma curva 61 si estenda nella direzione antioraria della figura 6A di un piccolo numero di gradi oltre il punto in cui la linea di forza F passa attraverso la superficie a camma 61. In una realizzazione dell'invenzione, la superficie a camma prosegue per circa 5-20° oltre questo punto di intersezione con la linea di forza F per assicurare che, nonostante le tolleranze di fabbricazione, i rulli 57 rimangano inseriti nello zoccolo nonostante l'applicazione di forze di sollevamento- sull'elemento 7 di impegno dell'attacco durante l'uso della tavola. Si può notare che il meccanismo di bloccaggio è una disposizione sovracentro, poiché quando l'elemento di comando 39 è stato abbassato sufficientemente per far avanzare i rulli 57 oltre il picco 67 ed entro la superficie di camma superiore 61, qualsiasi forza di sollevamento sull'attacco tende ad inserire i rulli 57 nello zoccolo formato dalla superficie di camma superiore 61, mantenendo così l'attacco nella configurazione chiusa. Inoltre, questo meccanismo di bloccaggio è vantaggioso poiché, se il materiale che forma la superficie di camma 61 si flette in risposta all'applicazione di una forza di sollevamento sull'elemento di impegno 7, tale flessione serve non ad aprire l'attacco, ma piuttosto ad inserire ancora più fermamente il rullo 57 nella camma, assicurando così che il meccanismo di bloccaggio rimarrà bloccato. Come si vede da quanto precede, sono le forme e le configurazioni della superficie a camma 61 e dei rulli 57 che assicurano che l'attacco rimanga bloccato, cosicché la molla di compressione 65 non è necessaria per mantenere l'attacco bloccato. Quando l'attacco è bloccato, esso rimane in tale condizioni anche se la molla non è presente. Quindi, la molla 65 deve soltanto assicurare una spinta sufficiente per mantenere l'attacco aperto, come descritto in precedenza con riferimento alla figura 6C, e per far scattare l'attacco alla posizione chiusa dalla posizione instabile della figura 6B, quando l'elemento di comando è stato abbassato a sufficienza. Come risultato, la molla non presenta una resistenza significativa all'utilizzatore quando tenta di aprire l'attacco .
Per aprire il meccanismo di bloccaggio, l'utilizzatore applica una spinta verso il basso sulla leva 41 nella direzione indicata dalla freccia B nella figura 6A. Questa spinta sulla leva 41 si traduce parzialmente in una forza diretta verso il basso lungo la linea di forza F, che non agisce per aprire l'attacco come descritto in precedenza.
Tuttavia, la spinta sulla leva 41 si traduce pure in un momento che provoca la rotazione della leva 41 e del braccio 53 che vi è attaccato, nel senso antiorario della figura 6A attorno all'asse 55 su cui sono montati il braccio 53 e il bilanciere 45. Quando questo momento è sufficiente a superare la forza della molla di compressione 65, il braccio 53 ruota in senso antiorario attorno all'asse 55,-' spostando così i rulli 57 fuori dall'impegno con lo zoccolo definito dalla superficie a camma 61. Quando i rulli 57 si spostano per una distanza sufficiente dalla superficie a camma 61 affinché la linea di forza F oltrepassi il picco 63 che definisce la fine della superficie a camma 61, i rulli 57 si liberano dallo zoccolo superiore e passano alla configurazione aperta della figura 6C.
Come si può notare da quanto precede, la configurazione sovracentro della realizzazione suddescritta della presente invenzione assicura un impegno sicuro dello scarpone dell'utilizzatore, tale che l'attacco non si può aprire involontariamente durante l'uso. Quindi, ciascun elemento di impegno 7 blocca lo scarpone nell'attacco in modo non rilasciabile, per cui l'attacco non si apre durante una corsa. Tuttavia, è necessaria solo una spinta relativamente piccola da parte dell'utilizzatore per aprire l'attacco quando desiderato. Per ruotare la leva alla posizione aperta, l'utilizzatore deve soltanto vincere la spinta relativamente piccola della molla di compressione che agisce sulla leva, e quindi generare una forza sufficiente a spostare i rulli 57 fuori della posizione sovracentro.
Le leve .da ambedue i lati dell'attacco possono essere fatte ruotare verso il basso per liberare ognuno dei meccanismi di bloccaggio, consentendo all'utilizzatore di liberarsi semplicemente dall'attacco. Alternativamente, l'utilizzatore può semplicemente azionare la leva dal lato laterale dello scarpone per aprire il meccanismo di bloccaggio laterale, il che assicura uno spazio sufficiente per consentire all'utilizzatore di uscire dall' attacco.
Dopo essere uscito dall'attacco, l'utilizzatore può azionare la leva dal lato mediale dello scarpone, sia a mano che con lo scarpone, per aprire il meccanismo di bloccaggio mediale e facilitare il rientro.
La figura 8 è una vista schematica dall'alto semplificata e parzialmente asportata per illustrare il modo in cui il bilanciere 45 è montato nella piastra dell'attacco, ed il modo in cui la molla 65 è montata tra il braccio 53 ed il bilancere 45. La figura 8 illustra pure un'asta 66 che passa attraverso aperture (non illustrate) nel braccio 53 e nei rulli 57 e viene utilizzata per montare i rulli sul braccio.
Le figure 9 e 10 sono sezioni trasversali complete, prese lungo la linea 9-9 della figura 8, che illustrano il modo in cui i meccanismi di bloccaggio sia sul lato laterale che mediale dell'attacco rispondono all'inserimento di uno scarpone nell'attacco passando dalla posizione aperta illustirata nella figura 9 alla posizione bloccata illustrata nella figura 10.
Si comprenderà che la presente invenzione non è limitata alla particolare configurazione di bloccaggio illustrata nelle figure, poiché sono possibili altre configurazioni. Tuttavia, questa disposizione di bloccaggio viene impiegata in una realizzazione dell'invenzione poiché assicura una. dimensione ridotta. In particolare, il dispositivo di bloccaggio non impegna lateralmente una distanza significativa dai lati dell'attacco, il che è vantaggioso in qualsiasi dispositivo di attacco, ma particolarmente quando l'attacco comprende meccanismi di bloccaggio sia sul lato mediale che laterale. Per esempio, il braccio 53 che agisce per impedire la rotazione del bilanciere quando l'attacco è bloccato, si estende principalmente in direzione verticale anziché orizzontale. Così, quando l'attacco è nella posizione chiusa della figura 6A, l'angolo H al quale l'asse del braccio è disposto rispetto alla verticale è relativamente piccolo. Questo angolo è preferibilmente non superiore a 30° e, in una realizzazione dell'invenzione, è uguale a circa 19°.
In una realizzazione dell'invenzione, un certo numero dei componenti usati per costituire i meccanismi di bloccaggio sui lati laterale e mediale dell'attacco viene condiviso per ridurre i costi di fabbricazione. In particolare singoli componenti possono venire usati per formare ciascuno degli elementi di impegno 7, il braccio 53, i rulli 57, le superfici di camma 61 e 63 e la molla 65 sui lati mediale e laterale dell'attacco sia per lo scarpone sinistro che destro. In una realizzazione dell'invenzione, si usano componenti separati dai lati mediale e laterale dell'attacco per il bilanciere 45, ma i bilancieri mediale e laterale possono ciascuno venire usato sia sull'attacco sinistro che destro.
Una realizzazione alternativa dell'invenzione è illustrata con riferimento alle figure 11-14. Questa realizzazione è sotto molti aspetti simile alla realizzazione precedentemente descritta e, per descrivere elementi simili, si usano riferimenti uguali. La differenza principale tra la realizzazione delle .figure 11-14 e quella suddescritta è che la disposizione a doppia leva è stata sostituita con una singola leva 91 che viene usata per azionare ambedue gli elementi di impegno mobili.
Nella realizzazione illustrata nelle figure 11-14, il meccanismo di bloccaggio dell'attacco è dotato di un meccanismo di accoppiamento che impedisce il bloccaggio di ambedue i lati a meno che e fino a quando l'altro lato è pronto ad impegnare la posizione bloccata. Questa caratteristica della realizzazione a leva singola dell'invenzione è vantaggiosa nell'impedire che un utilizzatore blocchi inavvertitamente un lato dell'attacco, vedendo dalla leva che l'attacco sembra bloccato, e constatando solo dopo l'inizio di una corsa che lo scarpone non è fissato nell'attacco. Questo non è un problema nella realizzazione a doppia leva suddescritta, poiché ciascuna leva assicura una indicazione visiva indipendente per 1'utilizzatore del bloccaggio del relativo lato dell'attacco.
La singola leva 91 è montata su un prolungamento 93 (figure 12-14) della piastra dell'attacco attorno ad un asse 95. La leva 91 è inoltre incernierata ad una coppia di bracci 97 e 99 rispettivamente accoppiati ai bracci 53 del meccanismo di bloccaggio .dai lati laterale e mediale dell'attacco. Il braccio 97 è incernierato al braccio 93 dal lato laterale dell'attacco attorno ad un asse a perno 101 allineato con l'asse attorno al quale sono montati i rulli 93 sul braccio laterale 53. Analogamente, il braccio 99 è montato sul braccio 53 dal lato mediale dell'attacco attorno ad un asse a perno 103 che è allineato con i rulli 57 del meccanismo di bloccaggio dal lato mediale. Il braccio 99 è articolato in 105 per le ragioni che verranno descritte nel seguito.
L'accoppiamento della leva 91 ai bracci 53 dei meccanismi di bloccaggio da ambedue i lati dell'attacco mediante i bracci 97 e 99 impedisce ad ambedue i meccanismi di bloccaggio di bloccarsi a meno che e fino a quando l'altro è pure pronto ad impegnare la posizione bloccata. Le figure 12 e 13 mostrano rispettivamente l'attacco nelle sue configurazioni aperta e bloccata. Come si vede dalla figura 12, quando l'attacco è aperto, la leva 91 viene ruotata in senso antiorario attorno al suo asse 95 ad una posizione tale che un punto di collegamento 107 sulla leva alla quale è attaccato il braccio 97 ruota verso il basso, consentendo al rullo 57 attaccato all'altra estremità del braccio 97 di inserirsi nello zoccolo a camma inferiore 61. Analogamente, in questa configurazione, il punto di attacco 109 in cui il braccio 99 è collegato alla leva, è in posizione tale che il braccio 99 si può estendere completamente dalla leva 91 al braccio mediale 53 quando il rullo mediale 57 è pure inserito nella superficie a camma inferiore 61.
Al contrario, nella posizione bloccata illustrata nella figura 13, la leva 91 è stata ruotata in senso orario attorno al suo asse a perno 95, per cui il punto di attacco 107 per il braccio 97 si è spostato in avanti allontanandosi dalle superfici di bloccaggio a camma 61 e 63, e facendo ruotare il punto di attacco 109 per il braccio 99 verso le superfici a camma 61 e 63 dal lato mediale dell'attacco. Così, quando l'utilizzatore spinge verso il basso l'elemento di comando 39 da ambedue i lati dell'attacco, i bilancieri 45 dei meccanismi di bloccaggio ruotano verso il basso nel modo suddescritto con riferimento alla realizzazione a doppia leva, fino a quando si raggiunge la posizione instabile con i rulli 57 presso il picco tra le superfici a camma 61 e 63. Quando questa posizione instabile pronta al bloccaggio viene raggiunta da ambedue i lati dell'attacco, le molle 57 agiscono attivamente sui meccanismi di bloccaggio facendoli scattare alla posizione chiusa. Quando i meccanismi di bloccaggio si spostano dalla posizione instabile alla posizione bloccata, il braccio 53 dal lato laterale dell'attacco ruota in senso antiorario attorno al suo asse a perno 55, che spinge il braccio 57 facendolo agire sulla leva 91, cosicché la leva ruota in senso orario attorno al suo asse a perno 95. Analogamente, quando il meccanismo di bloccaggio dal lato mediale dell'attacco si sposta alla posizione bloccata, il braccio 53 ruota in senso orario attorno all'asse a perno 55, esercitando così una trazione sul braccio 99, che agisce pure sulla leva 91 per farla ruotare in senso orario attorno al suo asse a perno 95 portandola alla posizione chiusa illustrata nella figura 13. Come si vede nella figura 13, nella posizione chiusa il braccio 99 si estende dal suo punto di attacco 109 sulla leva, in cui si trova al di sotto della superficie 110 di appoggio dello scarpone sulla piastra di base, al punto di attacco 103 sulla leva mediale 53 che è al dì sopra del piano della superficie di base 110. L'articolazione 105 consente al braccio 99 di estendersi tra questi due punti nella configurazione chiusa, senza passare attraverso la superficie 110 della piastra di base di appoggio dello scarpone.
Come si può vedere da quanto precede, ciascuno dei bracci 97 e 99 è collegato alla leva, cosicché se uno dei bracci di bloccaggio 53 si trova nella posizione aperta e non pronta al bloccaggio, esso impedisce alla leva di raggiungere la posizione chiusa, il che a sua volta impedisce all'altro braccio 53 di passare sopracentro e raggiungere lo stato bloccato. Questa vantaggiosa caratteristica della realizzazione delle figure 11-14 è illustrata nella figura 14, in cui il meccanismo di bloccaggio dal lato mediale dell'attacco è stato abbassato più rapidamente che non dal lato laterale, ed ha raggiunto la posizione instabile pronta al bloccaggio. Tuttavia, poiché il meccanismo di bloccaggio dal lato laterale dell'attacco non ha raggiunto la posizione pronta al bloccaggio, il braccio 97 impedisce alla leva 91 di ruotare in senso orario, il che a sua volta impedisce al braccio 99 di spostarsi verso il lato mediale dell'attacco. Così, il braccio 99 impedisce al braccio 53 dal lato mediale dell'attacco di sollevare il rullo 53 nel suo zoccolo superiore a camma 63. Questo si può verificare soltanto quando il meccanismo di bloccaggio dal lato laterale dell'attacco ha pure raggiunto la posizione pronta al bloccaggio suddescritta.
Nella realizzazione illustrata nelle figure, la leva 91 è disposta dal lato laterale dell'attacco per facilità di accesso. Tuttavia, si può comprendere che l'invenzione non è limitata sotto questo aspetto, e che la leva può essere alternativamente disposta dal lato mediale dell'attacco.
Si comprenderà che, ad eccezione dell'uso di una leva singola 91 e dei bracci di attacco 97 e 99, la realizzazione a leva singola delle figure 11-14 è identica alla realizzazione a doppia leva suddescritta, e può opzionalmente comprendere tutti i vantaggi opzionali e le disposizioni alternative suddescritte con riferimento alla realizzazione a doppia leva.
Sebbene, nelle realizzazioni illustrative suddescritte, gli elementi di impegno 7 siano ruotabili rispetto alla piastra di attacco per spostarsi dalla configurazione aperta alla configurazione chiusa, si comprenderà che la presente invenzione non è limitata sotto questo aspetto. Per facilitare l'inserimento in un attacco con un supporto posteriore alto collegato, una caratteristica vantaggiosa della presente invenzione consiste nel fatto che gli elementi di impegno da ambedue i lati dello scarpone sono mobili cosicché ciascuno può portarsi in impegno con lo scarpone quando questo si inserisce nell'attacco, senza necessità dell' accoppiamento tra uno degli elementi di impegno e lo scarpone prima di azionare l'altro elemento di impegno. Oltre agli elementi di impegno ruotabili 7 descritti in questa sede, si comprenderà che vantaggi simili possono essere ottenuti con elementi di impegno che scorrono o in altro modo si spostano rispetto alla piastra di attacco 9 tra configurazioni aperte e chiuse.
Come indicato in precedenza, un certo numero di componenti dell'attacco (per esempio l'elemento di impegno 7) può essere prodotto in metallo. La presente invenzione non è limitata ad alcun particolare tipo di metallo, ma esempi di metalli comprendono acciaio inossidabile, acciaio al carbonio ed alluminio. Analogamente, un certo numero di componenti può essere formato da qualsiasi materia plastica adatta stampata. In una realizzazione dell'invenzione, le parti in plastica stampata sono formate da materiali caricati con fibre di vetro lunghe, come nylon, poliuretano, policarbonato e polipropilene. I materiali caricati con fibre di vetro lunghe sono vantaggiosi poiché mantengono la loro resistenza all'urto a temperature relativamente basse quando altri materiali possono diventare fragili. Tuttavia, la presente invenzione non è limitata all'uso con tali materiali. Avendo così descritto certe realizzazioni della presente invenzione, gli esperti del settore potranno facilmente apportare vari cambiamenti, modifiche e miglioramenti. Tali cambiamenti, modifiche e miglioramenti sono compresi nello spirito e nello scopo dell'invenzione. Per conseguenza, la descrizione precedente ha semplice valore di esempio, e non intende essere limitativa. L'invenzione è limitata soltanto dalle rivendicazioni seguenti e loro equivalenti .

Claims (35)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Attacco per snow-board per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board, comprendente: una base atta a ricevere lo scarpone da snowboard; un primo elemento di impegno montato sulla base per un movimento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa, in cui il primo impegno è atto ad impegnare un primo lato laterale dello scarpone; un primo meccanismo di bloccaggio sovracentro atto a bloccare il primo elemento di impegno nella sua posizione chiusa; un secondo elemento di impegno montato sulla base per spostamento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa in cui il secondo impegno è atto ad impegnare un secondo lato laterale dello scarpone opposto al primo lato laterale dello scarpone; e un secondo meccanismo di bloccaggio sovracentro atto a bloccare il secondo elemento di impegno nella sua posizione chiusa.
  2. 2. Attacco automatico per snow-board per fissare uno scarpone di snow-board ad uno snow-board, comprendente: una base atta a ricevere lo scarpone da snowboard; un primo elemento di impegno, montato sulla base, atto a passare da una posizione aperta ad una posizione chiusa in cui il primo elemento di impegno impegna un primo lato laterale dello scarpone; un secondo elemento di impegno, montato sulla base, atto ad impegnare un secondo lato laterale dello scarpone opposto al primo lato laterale dello scarpone; e un supporto posteriore alto della gamba montato sulla base.
  3. 3. Attacco per snow-board per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board, comprendente: una base; un primo elemento di impegno, montato sulla base, atto a spostarsi tra una posizione aperta ed una posizione chiusa in cui il primo elemento di impegno fissa lo scarpone nell'attacco; e un primo meccanismo di bloccaggio sovracentro atto a bloccare il primo elemento di impegno nella posizione chiusa, il primo meccanismo di bloccaggio comprendendo una superficie a camma che viene accoppiata meccanicamente al primo elemento di impegno ed un primo zoccolo a camma atto a ricevere la superficie a camma quando il primo elemento di impegno si trova nella posizione chiusa, il primo meccanismo di bloccaggio essendo disposto in modo tale che qualsiasi forza di sollevamento esercitata sul primo elemento di impegno da parte dello scarpone da snow-board quando l'elemento di impegno si trova nella posizione chiusa, agisce per inserire la superficie a camma nel primo zoccolo a camma, mantenendo così l'elemento di impegno nella posizione chiusa.
  4. 4. Attacco automatico per snow-board, per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board, comprendente : una base atta a ricevere lo scarpone da snowboard; un primo elemento di impegno senza cinghia, montato sulla base, atto a spostarsi tra una posizione aperta ed una posizione chiusa in cui il primo elemento di impegno impegna lo scarpone da snowboard; e una sede per il tacco atta a ricevere il tacco di uno scarpone da snow-board, la sede per il tacco essendo montata in modo regolabile sulla base per adattarsi a scarponi da snow-board di dimensioni differenti .
  5. 5. Attacco automatico per snow-board per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board, comprendente: una base atta a ricevere lo scarpone da snowboard; un primo elemento di impegno senza cinghia, montato sulla base, atto a spostarsi tra una posizione aperta ed una posizione chiusa in cui il primo elemento di impegno impegna lo scarpone da snowboard; e una sede per il tacco atta a ricevere il tacco di uno scarpone da snow-board, la sede per il tacco essendo montata sulla base in corrispondenza dell' almeno un punto di attacco che si trova davanti all'almeno un elemento di impegno senza cinghia.
  6. 6. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-5 in cui il primo elemento di impegno è montato a rotazione sulla base.
  7. 7. Attacco per snow-board per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board, comprendente : una base; un primo elemento di impegno, montato a rotazione sulla base, atto a ruotare tra una posizione aperta e una posizione chiusa in cui il primo elemento di impegno fissa lo scarpone nell'attacco; e un primo meccanismo di bloccaggio atto a bloccare il primo elemento di impegno nella posizione chiusa, il meccanismo di bloccaggio comprendendo una superficie a camma che è accoppiata meccanicamente al primo elemento di impegno, il primo meccanismo di bloccaggio comprendendo inoltre un primo zoccolo a camma atto a ricevere la superficie a camma quando il primo elemento di impegno si trova nella posizione chiusa ed un secondo zoccolo a camma atto a ricevere la superficie a camma quando il primo elemento di impegno si trova nella posizione aperta.
  8. 8. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3-7, in cui il primo elemento di impegno è atto ad impegnare un primo lato laterale dello scarpone, ed in cui l'attacco comprende inoltre un secondo elemento di impegno atto ad impegnare un secondo lato laterale dello scarpone opposto al primo lato laterale dello scarpone.
  9. 9. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2 e 8, in cui il secondo elemento di impegno è imperniato alla base per un movimento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa .
  10. 10. Attacco per snow-board secondo la rivendicazione 9, in cui l'attacco comprende inoltre un gruppo di collegamento che accoppia meccanicamente il primo elemento di impegno al secondo elemento di impegno ed è tale da impedire che il primo elemento di impegno raggiunga la sua posizione chiusa a meno che il secondo elemento di impegno sia pronto ad entrare nella sua posizione chiusa.
  11. 11. Attacco per snow-board secondo la rivendicazione 9, in cui l'attacco comprende inoltre indicatori visivi separati per indicare separatamente quando il primo ed il secondo, elementi di impegno sono nelle loro posizioni chiuse.
  12. 12. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 e 4-6, in cui l'attacco comprende inoltre un primo meccanismo di bloccaggio che è atto a bloccare il primo elemento di impegno nella posizione chiusa.
  13. 13. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 12, in cui il primo meccanismo di bloccaggio comprende una superficie a camma che è accoppiata meccanicamente al primo elemento di impegno ed un primo zoccolo a camma atto a ricevere la superficie a camma quando il primo elemento di impegno si trova nella posizione chiusa, il primo meccanismo di bloccaggio essendo tale che qualsiasi forza di sollevamento esercitata sul primo elemento di impegno da parte dello scarpone da snow-board quando il primo elemento di impegno si trova nella posizione chiusa, agisce per assestare la superficie a camma nel primo zoccolo a camma, mantenendo così il primo elemento di impegno nella posizione chiusa.
  14. 14. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3, 7 e 13, in cui la superficie a camma è accoppiata meccanicamente al primo elemento di impegno per mezzo di un braccio che mantiene un orientamento sostanzialmente verticale quando il primo elemento di impegno si sposta tra le posizioni aperta e chiusa.
  15. 15. Attacco per snow-board secondo la rivendicazione 14, in cui il braccio è montato ruotabile rispetto all'elemento di impegno.
  16. 16. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 14-15, in cui la superficie a camma è un rullo che è montato ruotabile sul braccio.
  17. 17. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 14-16, in cui il primo meccanismo di bloccaggio comprende inoltre una molla tale da mantenere il primo elemento di impegno nella posizione aperta e spostare il primo elemento di impegno da una posizione instabile alla posizione chiusa.
  18. 18. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 14-17, comprendente inoltre una leva atta a spostare il primo elemento di impegno dalla posizione chiusa alla posizione aperta, la leva essendo meccanicamente accoppiata al primo elemento di impegno e montata a rotazione rispetto a questo, la leva essendo montata fissa sul braccio.
  19. 19. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 e 13-18, in cui il primo meccanismo di bloccaggio comprende inoltre un secondo zoccolo a camma atto a ricevere la superficie a camma quando l'elemento di impegno si trova nella posizione aperta.
  20. 20. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3, 7 e 13-19, in cui il primo zoccolo a camma è tale da estendersi di almeno 5° oltre un punto di intersezione con una linea di forza generata sulla superficie a camma quando si applica una forza di sollevamento da parte dello scarpone sul primo elemento di impegno.
  21. 21. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3, 7 e 13-20, in cui il primo zoccolo a camma è fissato alla base.
  22. 22. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-17, comprendente inoltre una leva atta a spostare il primo elemento di impegno dalla posizione chiusa alla posizione aperta, la leva essendo meccanicamente accoppiata al primo elemento di impegno e montata a rotazione rispetto a questo.
  23. 23. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2, 3, 7 e 12, 22, in cui il secondo elemento di impegno è montato alla base per un movimento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa, in cui il secondo elemento di impegno fissa lo scarpone nell'attacco; e in cui l'attacco comprende inoltre un secondo meccanismo di bloccaggio atto a bloccare il secondo elemento di impegno nella posizione chiusa.
  24. 24. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 23, in cui il secondo meccanismo di bloccaggio è sostanzialmente identico al primo meccanismo di bloccaggio.
  25. 25. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 3-24, comprendente inoltre un supporto posteriore alto per gamba montato sulla base.
  26. 26. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3 e 6-25, comprendente inoltre una sede per il tacco atta a ricevere un tacco di uno scarpone da snow-board
  27. 27. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 e 26, in cui la sede per il tacco è montata sulla base in corrispondenza di almeno un punto di attacco che si trova davanti al primo elemento di impegno.
  28. 28. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 e 26, in cui la sede per il tacco è montata sulla base in corrispondenza di una coppia di punti di attacco su un primo lato laterale della base, la coppia di punti di attacco comprendente un punto di attacco anteriore che si trova davanti al primo elemento di impegno e un punto di attacco posteriore che si trova dietro al primo elemento di impegno.
  29. 29. Attacco per snow-board secondo la rivendicazione 28, in cui la sede per il tacco comprende una parte che va dal punto di attacco anteriore al punto di attacco posteriore ed è disposta sopra l'almeno un elemento di impegno senza cinghia.
  30. 30. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 e 26-29, in cui la sede per il tacco è montata in modo regolabile sulla base, per adattarsi a dimensioni differenti di scarpone da snow-board.
  31. 31. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-30, in cui il primo elemento di impegno comprende una superficie di impegno atta ad impegnare lo scarpone da snow-board, la superficie di impegno essendo angolata verso l'alto in allontanamento dalla suola di uno scarpone da snow-board secondo un angolo compreso tra 10° e 25° quando l'attacco si trova nella posizione chiusa.
  32. 32. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-31, comprendente inoltre un primo comando meccanicamente accoppiato al primo elemento di impegno ed atto a venire azionato dallo scarpone da snow-board per spostare il primo elemento di impegno dalla posizione aperta alla posizione chiusa quando lo scarpone da snow-board viene inserito nell'attacco.
  33. 33. Attacco per snow-board secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-32, in cui il primo elemento di impegno comprende una coppia di diti di impegno atti ad impegnare il primo lato laterale dello scarpone, la coppia di diti di impegno comprendendo un dito di impegno frontale ed un dito di impegno posteriore, la coppia di diti di impegno essendo montata a rotazione sulla base per un movimento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa, la coppia di diti di impegno essendo montata in modo che il dito di impegno posteriore si estenda ad una distanza maggiore al di sopra della piastra di base rispetto al dito di impegno posteriore quando i diti di impegno si trovano nella posizione aperta.
  34. 34. Attacco per snow-board secondo la rivendicazione 33, in cui il primo elemento di impegno comprende una coppia di diti di impegno atti ad impegnare lo scarpone, in cui l'attacco è atto ad impegnare uno scarpone da snow-board avente una coppia di cavità ciascuna di forma definita secondo un raggio di curvatura, in cui la coppia di diti di impegno hanno ciascuno una forma definita secondo un raggio di curvatura, ed in cui l'attacco è tale che, quando la coppia di diti di impegno si trova nella posizione chiusa, i centri dei raggi di curvatura della coppia di diti di impegno si sovrappongono ai centri dei raggi di curvatura della coppia di cavità.
  35. 35. Attacco per snow-board per fissare uno scarpone da snow-board ad uno snow-board, comprendente : una base che comprende una piastra di base atta a ricevere la suola di uno scarpone da snowboard; un primo elemento di impegno, montato sulla base, atto ad impegnare un primo lato laterale dello scarpone; e una coppia di diti di impegno, atta ad impegnare un secondo lato laterale dello scarpone opposto al primo lato laterale dello scarpone, la coppia di diti di impegno comprendendo un dito di impegno frontale ed un dito di impegno posteriore, la coppia di diti di impegno essendo imperniata alla base per un movimento tra una posizione aperta ed una posizione chiusa, la coppia di diti di impegno essendo montata in modo che il dito di impegno posteriore si trova ad una distanza maggiore al di sopra della piastra di base rispetto a quella del dito di impegno frontale, quando i diti di impegno si trovano nella posizione aperta.
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