ITMI961440A1

ITMI961440A1 - Dispositivo di azionamento per l'azionamento automatizzato di frizio- ne e/o cambio particolarmente per autoveicoli

Info

Publication number: ITMI961440A1
Application number: IT96MI001440A
Authority: IT
Inventors: Wolfgang Reik; Norbert Esly
Original assignee: Luk Getriebe Systeme Gmbh
Priority date: 1995-07-12
Filing date: 1996-07-11
Publication date: 1998-01-11
Also published as: CN1198133A; ITMI961440A0; JPH10508367A; WO1997002963A3; NO312885B1; GB9705144D0; FR2736594B1; DE19627980A1; NO971020L; FR2736594A1; GB2308874A; WO1997002963A2; KR100569940B1; JP4301572B2; MX9701889A; US6439362B2; US20010006921A1; NO971020D0; US6230862B1; GB2308874B

Description

DESCRIZIONE

L'invenzione riguarda un dispositivo di azionamento in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come frizione ad attrito, ed un cambio, come per esempio un cambio di velocità.

Inoltre l’invenzione riguarda un procedimento per il comando, come comando o regolazione, di un azionamento di un sistema di trasmissione di momento torcente e/o di una trasmissione per l’azionamento automatizzato di questi gruppi.

Tali dispositivi di azionamento allo scopo dell'azionamento automatizzato di cambio e/o frizione offrono il vantaggio di un processo di cambio e/o di disinnesto confortevole, che può venire iniziato dal guidatore del veicolo, come in particolare autoveicolo passeggeri o autocarro, oppure può venire avviato automaticamente sulla base di un programma implementato sulla base delle condizioni di funzionamento e delle grandezze di stato di funzionamento.

Tali dispositivi di azionamento sono divenuti noti per l'azionamento automatizzato del processo di cambio e di selezione di un cambio di velocità.

Questi dispositivi di azionamento, che automatizzano in particolare l'azionamento di cambio e di selezione, presentano per la direzione sia di cambio sia di selezione rispettivamente un attuatore, come un cilindro idraulico, cosicché un azionamento in direzione di cambio rispettivamente in direzione di selezione può avvenire indipendentemente l'uno dall altro. Inoltre, in caso di cambi automatizzati, è necessario un ulteriore attuatone per l'azionamento della frizione, cosa che complessivamente per ciascuna funzione di azionamento rende necessario un attuatore proprio.

Inoltre è divenuto noto un dispositivo di azionamento del tipo menzionato precedentemente, che esegue l'azionamento dei processi di cambio e di selezione mediante cilindri di cambio. Simili cilindri di cambio sono disposti entro la trasmissione.

Per il comando mirato della trasmissione può essere idoneo se in un processo di cambio automatizzato degli stadi di trasmissione della trasmissione si tiene conto di funzioni di protezione. Tali funzioni proteggono per esempio la trasmissione e/o il dispositivo di azionamento da un danneggiamento, se si manifesta un errore nell'azionamento per esempio all'introduzione di dentature. La presente invenzione si riferisce inoltre alla domanda precedente DE 19609924, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Inoltre secondo l'invenzione può essere idoneo se il sistema di trasmissione di momento torcente menzionato precedentemente viene comandato per esempio secondo il metodo dell'inseguimento di momento. Il metodo dell'inseguimento di momento determina il momento torcente trasmissibile comandato sostanzialmente secondo il momento del motore presente, ove il momento torcente trasmissibile, come momento di frizione, nel campo di certe tolleranze o limiti predeterminabili, è al di sotto, attorno o al di sopra del momento del motore attualmente presente. La presente invenzione si riferisce inoltre alla domanda DE 19504847, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Alla base della presente invenzione vi era il compito di realizzare dispositivi tali, che siano fabbricati con un ridotto dispendio di pezzi e dispendio di materiale, e possano venire applicati in modo semplice per l'azionamento di cambio, di selezione e/o di innesto automatizzato su una trasmissione o su una campana di frizione.

Inoltre alla base dell'invenzione vi era il compito di realizzare un sistema di azionamento integrato, mediante il quale possa venire comandata mirataraente una trasmissione ed un sistema di trasmissione di momento torcente .

Inoltre alla base dell'invenzione vi era il compito di realizzare un dispositivo di azionamento il quale, mediante impiego di trasmissioni, riduca il numero degli attuatori.

Inoltre alla base dell'invenzione vi era il compito di realizzare un dispositivo, il quale, grazie allo sfruttamento di periodicità nel processo di cambio e/o di selezione e/o di disinnesto, possa venire costruito in modo più semplice e perciò per esempio presenti una grandezza ridotta e necessiti perciò di uno spazio di montaggio ridotto.

Inoltre dovrebbe venire realizzato un dispositivo che possa venire fabbricato semplicemente ed economicamente.

Secondo l'invenzione, nel caso di un dispositivo di azionamento menzionato precedentemente, in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come frizione ad attrito, ed una trasmissione, il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto o per il comando del momento torcente, trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro piste di cambio eventualmente un terzo mezzo per il comando del processo di selezione fra le piste di cambio, questo viene ottenuto per il fatto che di volta in volta un attuatore viene comandato da un apparecchio di comando elettronico, il quale aziona rispettivamente un mezzo dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizioni:, del processo di cambio o di selezione.

Inoltre, nel caso di un dispositivo di azionamento menzionato precedentemente, in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come frizione ad attrito, ed una trasmissione, il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto o per il comando del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro piste di cambio eventualmente un terzo mezzo per il comando al processo di selezione fra le piste di cambio, può essere idoneo se due attuatori vengono comandati da un apparecchio di comando elettronico, ove un attuatore aziona in maniera mirata due mezzi dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione, ed il secondo attuatore aziona in maniera mirata il terzo mezzo per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione.

Inoltre può essere idoneo se due attuatori vengono comandati da un apparecchio di comando elettronico, ove un primo attuatore aziona in man era mirata due mezzi dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione ed un secondo attuatore aziona in maniera mirata due mezzi dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione.

Secondo l'invenzione è vantaggioso se il primo attuatore aziona i mezzi per l'innesto e la selezione ed il secondo attuatore aziona i mezzi per l'innesto ed il cambio.

Analogamente è vantaggioso secondo l'invenzione se il primo attuatore aziona i mezzi per il cambio e la selezione ed il secondo attuatore aziona i mezzi per l'innesto ed il cambio.

Secondo l'invenzione è inoltre vantaggioso se il primo attuatore aziona i mezzi per l'innesto e la selezione ed il secondo attuatore i mezzi per il cambio e la selezione.

Inoltre può essere idoneo che un attuatore venga comandato da un apparecchio di comando elettronico, che aziona in maniera mirata i tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione.

Inoltre questo, secondo la presente invenzione, viene ottenuto per il fatto che il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto della frizione ad attrito o per il comando del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un albero, come un albero di cambio e selezione, che viene azionato per la selezione e/o il cambio entro un glifo di cambio, con un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro le piste di cambio e con un terzo mezzo per il comando dui processo di selezione fra le piste di cambio per l'inserzione di una trasmissione, ove un attuatore viene comandato da un apparecchio di comando elettronico ed aziona almeno due dei mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione.

Può essere inoltre idoneo che un primo attuatore ed un secondo attuatore vengano comandati da un apparecchio di comando elettronico con unità di calcolatore o computer centrale, ove il primo attuatore aziona due dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione ed il secondo attuatore aziona il primo mezzo per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione, che non viene azionato dal primo attuatore.

Corrispondentemente al concetto inventivo, può essere vantaggioso che il dispositivo di azionamento, oltre ad almeno due delle tre funzioni, come processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione, esegua anche in modo automatizzato ulteriori azionamenti.

Può essere vantaggioso che un primo attuatore comandi il processo di cambio e di selezione ed un secondo attuatore comandi il processo di azionamento della frizione. Analogamente può essere vantaggioso che un primo attuatore comandi il processo di azionamento della frizione e di cambio ed il secondo attuatore comandi il processo di selezione. Corrispondentemente può essere vantaggioso che un primo attuatore comandi il processo di azionamento della frizione di selezione ed un secondo attuatore comandi il processo di cambio.

In un'ulteriore esecuzione dell'invenzione può essere vantaggioso che l'azionamento o il comando della frizione e del processo di cambio e di selezione con un attuatore sia configurato in modo tale che sostanzialmente una sequenza temporale predeterminata dell'azionamento dei singoli mezzi sia fissata dalla configurazione dell'attuatore, come la configurazione di camme a disco o trasmissioni a passi a croce maltese.

Corrispondentemente al concetto inventivo può essere vantaggioso se nel caso di dispositivo di azionamento del tipo menzionato precedentemente, il comando del processo di cambio e di selezione tramite l'almeno un attuatole è configurato in modo tale che i cambi di marcia avvengano sequenzialmente.

Inoltre può essere vantaggioso se, con l'ausilio di dispositivi di azionamento del tipo menzionato precedentemente, il comando del processo di cambio e di selezione e la configurazione dell'almeno un attuatore è realizzato in modo tale che un cambio di marcia possa avvenire da una marcia inserita in una qualsiasi altra marcia inserita.

Corrispondentemente al concetto inventivo è opportuno se nel caso di dispositivi di azionamento con almeno un primo attuatore con un elemento di azionamento, come per esempio motore o motore elettrico, questo converte un movimento di azionamento dell'elemento di azionamento, per mezzo di almeno una trasmissione, in un rispettivo movimento di almeno due dei mezzi per l'azionamento del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione.

Inoltre può essere vantaggioso se una trasmissione a camme, una trasmissione a camme a disco o una trasmissione a passi a croce maltese o una manovella a glifo oscillante o una disposizione di camme di sollevamento o una trasmissione a coclea o un rotismo epicicloidale viene impiegato come trasmissione per almeno un azionamento del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione.

Corrispondentemente può essere vantaggioso se almeno una trasmissione è una trasmissione a camme agente monolateralmente. Inoltre può essere vantaggioso se almeno una delle trasmissioni è una trasmissione a camme con innesto ad accoppiamento di forma o guida forzata. Corrispondentemente può essere idoneo se l'innesto ad accoppiamento di forma è realizzato per esempio mediante una leva che si impegna in una scanalatura.

Inoltre può essere vantaggioso se, in caso di dispositivi di azionamento, almeno uno dei mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione viene comandato tramite una trasmissione a camme con percorso di camma assiale o radiale, e viene provocato uno spostamento o movimento di orientamento di un braccio orientabile o spintore, come per esempio una leva a rulli. Analogamente può essere idoneo se la trasmissione a camme è eseguita in modo tale che un rullo rotoli su/lungo una traiettoria curva o una piastra e comandi attraverso uno spostamento assiale o radiale un mezzo per il comando di frizione o trasmissione.

Secondo il concetto inventivo può essere vantaggioso se un movimento di azionamento, come rotazione, avvitamento o scorrimento, viene convertito tramite una trasmissione in un movimento di azionamento per l'innesto e/o il cambio e/o la selezione, e la cinematica dell'attuatore genera la caratteristica dell'azionamento. La cinematica dell'attuatore può contenere periodicità, le quali vengono eseguite all'azionamento di movimenti di innesto, selezione o di cambio. In caso di sistematiche manifestantisi sempre nuovamente nel caso dei processi automatizzati, possono venire inserite in maniera mirata pause, per generare periodicità che vengono consciamente sfruttate e impiegate per mezzo della cinematica dell'attuatore.

Secondo il concetto inventivo può essere vantaggioso se viene eseguito uno svolgimento funzionale per il comando di almeno due dei processi come innesto, cambio o selezione con una disposizione idrostatica, ove un movimento di spostamento di uno stantuffo comandato a percorso mediante fori, aziona per esempio l'azionamento della frizione ed il cambio di marcia.

Coirispondentemente può essere idoneo se viene eseguito un comando di almeno due delle funzioni come innesto, cambio o selezione con l'ausilio di una disposizione idraulica, ove vengono comandate valvole adeguate per il comando del rispettivo azionamento di processo di innesto, cambio o selezione. Inoltre può essere idoneo se il modo di funzionamento schematico per l’azionamento del processo di innesto, di cambio e/o di selezione su una circonferenza o in direzione assiale di un cilindro vengono riprodotti periodicamente o in serie, e in caso di un comando del cilindro in direzione circonferenziale o assialmente, l'azionamento di frizione o trasmissione avviene con la periodicità in sequenza corretta.

Sotto periodicità in sequenza corretta è da intendere per esempio quando nel caso di un azionamento del processo di innesto e del processo di cambio, avviene un azionamento della frizione per il disinnesto prima di un azionamento del processo di cambio, ed al termine del processo di cambio avviene rispettivamente nuovamente un innesto. Un azionamento in sequenza corretta può suonare corrispondentemente: disinnestare la frizione - processo di-commutazione·in folle - cambio di pista eventuale mediante processo di selezione - cambio in una marcia - innesto della frizione.

Nel caso di un'ulteriore esecuzione dell'invenzione può essere idoneo se per mezzo dello sfruttamento di periodicità per l'azionamento di processo di innesto, cambio o di selezione, può venire ottenuta una posa multipla di camme di comando mediante svolgimento ripetuto di una camma di comando.

Un vantaggio del dispositivo di azionamento secondo l'invenzione può essere ottenuto quando mediante lo sfruttamento di periodicità nel comando, l'attuatore o il dispositivo di azionamento può venire eseguito più piccolo e richiedente meno spazio di montaggio.

In conseguenza di un ulteriore concetto inventivo, il dispositivo di azionamento per il comando di una trasmissione e/o di una frizione per l'automatizzazione del processo di cambio, di selezione e di innesto, può essere disposto all'esterno della trasmissione, ed impegnarsi per mezzo di mezzi di trasmissione nel senso del comando nella trasmissione su per esempio l'albero di cambio/selezione.

Corrispondentemente può essere idoneo se la disposizione degli attuatori rispettivamente del dispositivo di azionamento è realizzata all'interno o all'esterno della campana della frizione, però non entro la trasmissione.

Secondo un ulteriore concetto inventivo, può essere in particolare idoneo se l'attuatore o gli attuatori rispettivamente il dispositivo di azionamento vengono disposti ed articolati in modo tale che sostanzialmente con un tale dispositivo di azionamento possano venire automatizzati camb di velocità manuali, senza dover apportare modifiche sostanziali alla trasmissione.

Inoltre, nel caso di dispositivi secondo l'invenzione del tipo menzionato precedentemente, può essere vantaggioso che il dispositivo di azionamento sia montabile come parte supplementare, come componente "addon" su cambi di velocità manuali presenti.

Secondo un ulteriore concetto inventivo può essere idoneo se un dispositivo di azionamento è eseguito in modo tale che sia presente almeno un accumulatore di forza per la compensazione di forza e/o il sostegno di forza, che coadiuva la forza di azionamento dell'almeno una unità di azionamento.

Secondo un ulteriore concetto secondo l'invenzione, un dispositivo di azionamento può essere eseguito opportunamente in modo tale che sia previsto un accumulatore di forza per la compensazione di forza e/o il sostegno di forza, che coadiuva la forza di azionamento dell'almeno una unità di azionamento per mezzo di un profilo a camma. La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19622643, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Secondo un concetto inventivo può essere idoneo che sia prevista almeno un'unità a sensori, che rivela una forza di azionamento e/o una grandezza che rappresenta almeno un azionamento, come un percorso di azionamento; La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19622641, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

inoltre, secondo un ulteriore concetto inventivo, un dispositivo di azionamento può essere eseguito vantaggiosamente in modo tale che entro il dispositivo di azionamento siano presenti in maniera mirata elasticità, che vengono sollecitate per compensare per esempio tolleranze di percorso. La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19613525, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Inoltre può essere idoneo se un procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente per mezzo di un'unità di comando viene realizzato in modo tale che il sistema di trasmissione del momento torcente venga comandato in modo tale che in caso di freno non azionato, pedale del gas e marcia di partenza inserita nella trasmissione e con motore di azionamento in funzione, il veicolo avanzi lentamente. La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19616055, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Inoltre può essere vantaggioso un procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente per mezzo di un'unità di comando, quando il sistema di trasmissione di momento torcente viene comandato in modo tale che, durante un processo di avviamento dopo un ciclo di valutazione, viene aumentato il momento del motore presente dal lato del motore. La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19611147, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Analogamente, nel caso di un procedimento secondo l'invenzione per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente e/o una trasmissione, ove almeno un'unità di comando con un'unità di elettronica di un'elettronica di motore è in collegamento di segnale, può essere idoneo che l'uniità di comando comandi un aumento/riduzione del momento del motore in caso di un processo di avanzamento lento. La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19621106, il cui contenuto appartiene: espressamente al contenuto della descrizione della presente domanda.

Inoltre può essere idoneo quando un procedimento secondo l'invenzione per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente e/o una trasmissione, ove almeno un'unità di comando è in collegamento di segnale con un'unità di elettronica di un'elettronica di motore, viene impiegato in modo tale che l'unità di comando comandi un aumento/riduzione del momento del motore o del numero di giri del motore in caso di una marcia in folle inserita nella trasmissione. La presente invenzione si riferisce inoltre alla precedente domanda DE 19624008, il cui contenuto appartiene espressamente al contenuto della descrizione della presente invenzione.

Secondo un ulteriore concetto inventivo, in un procedimento per il comando di un sistema di trasmissione del momento torcente e/o di una trasmissione per l'impiego di un dispositivo di azionamento può essere idoneo se avviene un comando per mezzo di un dispositivo di azionamento menzionato precedentemente.

L'invenzione viene illustrata con l'aiuto di un esempio di esecuzione. In questo caso:

la figura 1 mostra un disegno in sezione di un dispositivo secondo l 'invenzione,

le figure 2a - 2c mostrano un attuatore in sezione,

la figura 3 mostra un glifo di cambio,

la figura 4 mostra un disegno schematico del comando di frizione e trasmissione come funzione del percorso di azionamento,

le figure 5a - 5b mostrano un disegno schematico del comando di frizione e trasmissione come funzione del percorso di azionamento,

la figura 6 mostra una sezione di un dispositivo secondo l'invenzione, la figura 7 mostra una sezione di un dispositivo secondo l'invenzione, la figura 8 mostra una rappresentazione schematica di funzioni di azionamento di frizione e trasmissione come funzione dell'azionamento di attuatore e

la figura 9 mostra una rappresentazione schematica di funzioni di azionamento di frizione e trasmissione come funzione dell'azionamento dell 'attuatore,

la figura 10 mostra una rappresentazione di un dispositivo di azionamento e di una trasmissione e di un sistema di trasmissione di momento torcente:,

la figura 10a mostra una sezione di figura 10,

la figura 11 mostra una rappresentazione di un dispositivo di azionamento e di una trasmissione e di un sistema di trasmissione di momento torcente,

la figura 11a mostra una sezione di figura 11,

la figura 12a mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura-12b mostra una sezione di figura 12a,

la figura 13a mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura 13b mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura 13c mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura 13d mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura 13e mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura 13f mostra una rappresentazione schematica di un dispositivo di azionamento,

la figura 14a mostra una rappresentazione di una trasmissione con dispositivo di azionamento,

la figura 14b mostra una rappresentazione di una trasmissione con dispositivo di azionamento,

la figura 15 mostra un diagramma,

le figure da 16a a 16c mostrano schemi a blocchi,

le figure da 17a a 17d mostrano glifi di commutazione,

la figura 18 mostra un diagramma,

la figura 19 mostra una vista parziale di una trasmissione,

la figura 20a mostra un glifo di cambio,

la figura 20b mostra una rappresentazione schematica di un elemento di una trasmissione,

la figura 20c mostra una rappresentazione schematica di un elemento di una trasmissione,

la figura 21a mostra un glifo di cambio,

la figura 21b mostra una rappresentazione schematica di un elemento di una trasmissione,

la figura 21c mostra una rappresentazione schematica di un elemento di una trasmissione,

le figure da 22a a 25b mostra diagrammi,

la figura 26 mostra un dispositivo di azionamento,

la figura 27 mostra un dispositivo di azionamento,

la figura 28 mostra un dispositivo di azionamento,

la figura 29 mostra un dispositivo di azionamento,

la figura 30 mostra un dispositivo di azionamento, e

la figura 31 mostra un dispositivo di azionamento.

La figura 1 mostra un volano 1 in più parti con una massa volanica 2 sul lato primario ed una massa volanica 3 sul lato secondario nonché un ammortizzatore di oscillazioni torsionali 4 disposto nel flusso di forza fra la massa volanica sul lato primario e quella sul lato secondario. Sul lato secondario 3 del volano è disposta una frizione 5, come frizione ad attrito, in modo resistente a rotazione, per esempio rivettata o avvitata o saldata, con una molla a tazza 6, una piastra di compressione 7 ed un disco di frizione 8 con rivestimenti di attrito 9.

Il momento torcente presente dal lato dell'ingresso di per esempio un motore a combustione interna viene ulteriormente condotto nel flusso di forza dal lato primario del volano 2 diviso, attraverso l'ammortizzatore di oscillazioni torsionali 4, al volano 3 sul lato del secondario nonché alla piastra di compressione 7 della frizione 5, ove i rivestimenti di attrito 9 a contatto di attrito, trasmettono il momento torcente attraverso il disco di frizione 8 ad una parte di ingresso 12, come albero di ingresso della trasmissione, di una trasmissione collegata in cascata.

La molla a tazza viene sollecitata assialmente per l'innesto o il disinnesto rispettivamente per il comando del momento torcente, trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, nella zona delle linguette della molla a tazza, cosicché la piastra di compressione 7 si solleva dal rivestimenti di attrito 9 e li può rilasciare. Le linguette 13 della molla a tazza vengono sollecitate in una zona radialmente interna da un cuscinetto di disinnesto 14, che viene azionato da una forcella di disinnesto 15. La forcella di disinnesto 15 è supportata in maniera ribaltabile o orientabile in un punto di supporto 16, e carica il cuscinetto di disinnesto, ove nella zona 17 la forcella di disinnesto 15 viene azionata o comandata per mezzo di un attuatore 20.

L'attuatore 20 presenta un motore elettrico 21 ed una trasmissione a coppia ruota-vite con vite elicoidale o coclea e ruota a vite 22, ove una camma a disco 23 è disposta coassialmente rispetto alla ruota a vite 22. La ruota a vite 22 e la camma a disco 23 possono essere eseguite anche in un sol pezzo, ove nella zona radialmente interna è prevista una zona di alloggiamento per un albero 24.

La forcella di disinnesto 15 presenta, nella zona 17, una zona di alloggiamento, che è connessa con un perno 25, il quale è sollecitato contro la camma a disco 23. La sollecitazione della forcella di disinnesto contro la camma a disco 23 avviene a causa del precarico della molla a tazza 6 Il perno 25 nella zona di estremità 17 della forcella di disinnesto può essere rivettato, saldato, presellato o incollato o essere eseguito in un sol pezzo con questa, ove nella zona dell'appoggio del perno sulla camma a disco può essere eseguito un rivestimento o mantello costituito da materiale antifrizione.

La ruota a vite 22 può essere eseguita in un sol pezzo con la camma a disco 23, o entrambe le parti sono connesse tra loro. In questo caso è vantaggioso in particolare se la ruota a vite 22 è eseguita in un sol pezzo con la camma a disco come pezzo in materiale plastico, in particolare come pezzo stampato ad iniezione. Può essere anche vantaggioso che la ruota a vite sia fabbricata in metallo e la camma a disco 23 sia fabbricata in metallo o materiale plastico.

L'attuatore 20 con motore elettrico 21 può essere disposto all'esterno della campana della trasmissione, ove la meccanica si impegna nello spazio della campana della trasmissione attraverso un'apertura, e comanda sia la frizione sia l'albero di cambio/selezione. La trasmissione dell'attuatore può essere disposta anch'essa all'esterno della campana della trasmissione, ove in questo caso avverrebbe un comando di forcella di disinnesto e/o di albero di cambio/selezione attraverso una rispettiva tiranteria.

Inoltre in figura 1 si può riconoscere l'albero di cambio/selezione, come asta di cambio 30, della trasmissione, che presenta una dentatura 31 nella zona anteriore 31a assiale, ove in questa dentatura 31 si impegna una controdentatura di un innesto a denti frontali 32, che tramite sostanzialmente una trasmissione a passi a croce maltese ed una camma a disco provoca lo spostamento assiale dell'albero di cambio/selezione 30.

Le figure da 2a a 2c mostrano il dispositivo di azionamento secondo l'invenzione in sezione, ove si riconoscono il motore elettrico 21, l'albero motore 40 e la coclea 41. Inoltre esiste un supporto 42 dell'albero 40 del motore elettrico 21. La ruota a vite 22 viene ingranata dalla coclea 41 ed è supportata in maniera girevole per mezzo di un asse 24.

La camma a disco 23, supportata in maniera girevole intorno all'albero 24, presenta una zona 23a, che possiede il raggio minimo, nonché una zona 23b, che possiede il raggio massimo. Fra le zone 23a e 23b il raggio aumenta sostanzialmente continuamente.

In un'ulteriore esecuzione dell'invenzione, la camma a disco 23 fra le zone 23a e 23b può presentare anche zone che sono eseguite con un raggio costante. Tali zone possono essere necessarie per esempio nella marcia in folle della trasmissione.

Il perno 25, eventualmente munito di uno strato di mantello 26, che è fissato sulla forcella di disinnesto 15 come è rappresentato in figura 2a, viene sollecitato contro la camma a disco 23. Nella figura 2a il perno 25 viene a contatto con la zona 23a della camma a disco 23. In questa zona 23a della camma a disco, a frizione premuta, la frizione è innestata. A frizione tirata un tale meccanismo è impiegabile con guida forzata.

Contemporaneamente in figura 23a si riconosce il perno 45, il quale è connesso non girevolmente con la camma a disco 23 o con l'ingranaggio a vite 22. Questo perno 45, in caso di una rotazione della camma a disco, può impegnarsi nell'innesto a denti frontali 46 del braccio orientabile 47, ove il braccio orientabile o bilanciere 47 è disposto in maniera girevole intorno all'albero 48. Sulla zona di bordo inferiore del bilanciere 47 è disposta o praticata una dentatura 49, che si impegna in una dentatura 50 dell'albero di cambio/o selezione 51. In caso di orientamento del bilanciere 47 intorno all'asse di rotazione 48, contemporaneamente l'asta di cambio 51 viene spostata in direzione assiale.

Il bilanciere 47 rappresenta una forma semplice di una trasmissione a passi a croce maltese, in cui è presente soltanto un innesto a denti frontali o una apertura 46. Il perno 45 si impegna nell'innesto a denti frontali 46 e ruota l'innesto a denti frontali rispettivamente il bilanciere 47, prima che esso ruoti nuovamente fuori dall'innesto a denti frontali.

La posizione del bilanciere 47 in figura 2a corrisponde ad una posizione finale dell'asta di cambio 51 in una pista di cambio della trasmissione. La figura 2b mostra in confronto alla figura 2a una posizione della camma a disco rispettivamente dell'ingranaggio a vite 22, 23, che è ruotata di una misura angolare, cosicché il perno 25 viene a contatto in una zona 231) con raggio massimo e la frizione è aperta grazie all'orientamento da ciò provocato della forcella di disinnesto. Inoltre il perno 25 inizia ad impegnarsi nell'innesto a denti frontali 46 del bilanciere 47. La posizione del bilanciere 47 ed anche dell'albero di cambio 51 in confronto alla figura 2a è sostanzialmente invariata.

La figura 2c mostra una camma a disco 23 rispettivamente un ingranaggio a vite 22, nuovamente ruotata/ruotato di una misura angolare in confronto alla figura 2b. La frizione è ulteriormente disinnestata, cosa che è da riconoscersi dal fatto che il perno 25 sollecita ulteriormente la camma a 'disco in una zona 23b con grande raggio e quindi la forcella di disinnesto viene ritenuta ulteriormente in una posizione che tiene la frizione disinnestata. La rotazione della camma a disco con il perno 25 ha provocato un orientamento dell'innesto a denti frontali 46 del bilanciere 47 in modo tale che l'asta di cambio 51 della trasmissione tramite la dentatura 49, 50 è stata spostata assialmente e l'asta di cambio in figura 2c si trova nella seconda posizione di estremità. La posizione dell'asta di cambio in figura 2a rispettivamente 2b può corrispondere per esempio ad una posizione di una prima marcia, ove l'asta di cambio nella figura 2c è in una posizione corrispondente ad una posizione per esempio della seconda marcia.

A partire dalla figura 2c, una rotazione della camma a disco 23 intorno all'asse di rotazione 24 in senso antiorario provoca nuovamente una chiusura o innesto della frizione ad attrito, ove non viene eseguito alcun movimento di cambio.

La figura 3 mostra un glifo di cambio di un cambio di velocità, ove le piste di cambio 50a, 50b, 50c sono connesse insieme mediante i percorsi di selezione 51a e 51b. Le marce 1, 3 e 5 si trovano nelle piste di cambio anteriori, ove le marce 2, 4 e R si trovano nelle piste di cambio posteriori e nella zona intermedia del percorso di selezione è disposta la zona folle.

La figura 4 mostra uno schema di svolgimento di un attuatore rispettivamente di un dispositivo per l'azionamento di un cambio di velocità e di una frizione, come per esempio secondo le figure da 1 a 2c. Sul percorso di azionamento dell'attuatore è rappresentata schematicamente la posizione rispettivamente lo stato di innesto della frizione ed anche la posizione dell'albero di cambio/selezione nel percorso di cambio del glifo di cambio. La curva 60 mostra lo stato della frizione, ove in caso di un percorso di azionamento rispettivamente di una posizione di azionamento dell'attuatore 61 la frizione è chiusa rispettivamente innestata. In caso di un azionamento dell'attuatore dal percorso di azionamento 61 al percorso di azionamento 62, la frizione, corrispondentemente all’esempio di esecuzione, viene disinnestata secondo l'andamento della curva 60. Inoltre possono venire realizzate varianti corrispondenti alle curve 60a rispettivamente 60b. Inoltre sono possibili anche altre funzioni di disinnesto come funzione del percorso di azionamento.

In caso di un azionamento dell1attuatore dal percorso di azionamento rispettivamente dalla posizione 62 alla posizione 63, in particolare fino alla posizione 68, non avviene alcuna variazione nello stato di disinnesto della frizione, ove nella zona dalla posizione 68 fino alla posizione 69 la frizione, corrispondentemente agli andamenti di curva 60, 60a e 60b o un altro andamento di curva, viene nuovamente innestata rispettivamente può venire innestata.

La curva 70 mostra l'andamento della posizione per esempio dell'asta di cambio in una delle piste di cambio da 50a a 50c del glifo di cambio della trasmissione, ove il valore 71 corrisponde ad una posizione corrispondente ad una seconda, quarta o marcia indietro (2, 4, R) e la posizione 72 corrisponde alla zona folle, ove la posizione 73 corrisponde ad una posizione corrispondente alle marce 1, 3 o 5.

In caso di un azionamento dell'attuatore nella zona delle posizioni da 61 a 63, il cambio si trova nella zona delle marce 2, 4, R. Nella zona del percorso di azionamento da 63 a 64 l'asta di cambio 51 viene spostata in modo tale che essa si trovi nella 2ona folle. Nel percorso di azionamento fra la posizione 64 e sostanzialmente 66 ed in caso di un percorso di azionamento fra le osizioni 66 e 67, l'asta di cambio viene spostata in direzione delle marce 1, 3, 5. In caso di un percorso di azionamento a partire dalla posizione 67 è inserita una marcia delle marce 1, 3, 5.

La figura 4 mostra nella zona fra la posizione 62 e 63 un percorso di azionamento in cui la frizione è già completamente disinnestata ed il processo di cambio non è ancora avviato.

La figura 5a mostra una sezione del diagramma secondo la figura 4, ove nella sezione inferiore è rappresentato il percorso di azionamento della frizione fra lo stato innestato e disinnestato, e nel diagramma superiore è rappresentata la posizione del percorso di cambio nelle piste di cambio del glifo di cambio. Fra la posizione 80 e la posizione 81 la frizione è innestata, ove la curva 90, che rappresenta lo stato di innesto della frizione, è allo stesso livello. Nel caso della posizione 81 viene avviato il processo di disinnesto, che è terminato alla posizione 82 e quindi la curva 90 della posizione 83 come funzione del percorso di azionamento rimane allo stesso livello. La curva 91, che rappresenta il processo di cambio rispettivamente il percorso di cambio si trova dall'istante 80 all'istante 82 nella zona delle marce 2, 4, R ed in caso di un percorso di azionamento presso la posizione 82 viene avviato un processo di cambio, che nella posizione 83 si trova nella zona folle. Nell'istante 82 è terminato il processo di disinnesto ed è iniziato rispettivamente avviato il processo di cambio. Perciò in figura 5a è realizzato un azionamenti che è confrontabile con l'azionamento della figura 4, ove le posizioni 62 e 63 della figura 4, che sono distanziate, coincidono in figura 5a in una posizione, come per esempio la posizione 82,

La figura 5b mostra un comportamento di azionamento corrispondente alle figure 4 e 5a, ove la frizione nella zona fra le posizioni 84 e 85 è innestata, e viene disinnestata nella zona delle posizioni fra 85 e 86, ed a partire dalla posizione 86 la frizione è completamente disinnestata. Il processo di cambio viene iniziato nella posizione 87 e termina nella posizione 88 innanzitutto nella zona folle. Nella figura 5b si può riconoscere chiaramente che la posizione 87 viene raggiunta prima della posizione 86 e quindi viene iniziato il processo di cambio, prima che la frizione sia disinnesterà completamente.

Le figure 5a e 5b mostrano rispettivamente soltanto una sezione dell 'azionamento del processo di cambio e del processo di azionamento della frizione, ove il comportamento a processo di cambio concluso ed a processo di azionamento della frizione concluso può venire comandato corrispondentemente alle figure 4, 5a o 5b.

Grazie alla connessione resistente a rotazione fra la ruota a vite 22 dell'esempio di esecuzione e della camma a disco 23, grazie al comando del motore elettrico 20 viene comandata sia la frizione mediante la camma a disco sia il movimento di cambio mediante i perni 45 ed il bilanciere 47. La posizione relativa e la configurazione tra il perno 45 e la camma a disco 23 determina la correlazione fra il processo di azionamento della frizione, cioè la funzione fra percorso di azionamento e stato di innesto, sia anche il processo di cambio come funzione del percorso di azionamento. A seconda della configurazione dell'attuatore può essere realizzato un comando come funzione del percorso di azionamento secondo le figure 4, 5a o 5b, ove con la configurazione la funzione dell'azionamento della frizione e dell'azionamento di cambio è stabilita come funzione del percorso di azionamento.

Corrispondentemente all'esecuzione delle figure 1 e da 2a a 2c, mediante il bilanciere 47 ed il perno 45, come per esempio una trasmissione a passi a croce maltese, può venire azionato o comandato anche il percorso di selezione entro il glifo di cambio. Di conseguenza, in caso di un azionamento della frizione e del percorso di selezione con un attuatore, per esempio l'asta di cambio 51 verrebbe ruotata rispettivamente azionata in direzione circonferenziale, ove l'azionamento in direzione assiale cioè in direzione di cambio, è indipendente dal comando del percorso di selezione.

La figura 6 mostra una vista dell'attuatore 100 sia per l'azionamento della frizione sia per l'azionamento del processo di cambio, nonché di un ulteriore attuatore 101 per l'azionamento del processo di selezione. L'albero di uscita del motore elettrico 110 aziona una coclea 111, che aziona una ruota a vite 112. La ruota a vite 112 è connessa non girevolmente o è eseguita in un sol pezzo con una camma a disco 113, ove la ruota a vite 112 e la camma a disco 113 sono supportate in maniera girevole per mezzo di un albero 114. La forcella di disinnesto 115, che, supportata in maniera orientabile nel punto 115a, può azionare il cuscinetto di disinnesto della frizione, è sollecitata tramite un perno 116 contro la camma a disco, ove il precarico della molla a tazza provoca questa sollecitazione.

La rotazione della camma a disco provoca un movimento di orientamento della forcella di disinnesto 115, che innesta e/o disinnesta la frizione.

Inoltre da un ribaltamento del bilanciere 117 come nell'esempio di esecuzione delle figure 1, da 2a a 2c viene provocato un movimento assiale dell'asta di cambio 118, ove il processo di cambio viene comandato entro le piste di cambio del glifo di cambio. La figura 6 mostra inoltre un ulteriore attuatore 101, che effettua il comando del processo di selezione, ove l'attuatore 101 è costituito sostanzialmente da un motore elettrico 120 con un albero di uscita 121 del motore ed un manicotto filettato 122, ove sotto la rotazione dell'albero motore il manicotto filettato 122 viene spostato assialmente e un elemento di azionamento 123, girevole coassialmente rispetto all'asta di cambio, viene azionato. Grazie alla rotazione dell'elemento di azionamento 123 viene eseguito il movimento di selezione sotto forma di una rotazione dell'asta di cambio.

L'esempio di esecuzione della figura 6 mostra perciò un attuatore 100, il quale in caso di un azionamento disinnesta innanzitutto la frizione, successivamente esegue un processo di cambio nella zona folle, ove dopo di che per mezzo dell'attuatore 101 può venire cambiata la piste di cambio per mezzo del processo di selezione, prima che un ulteriore processo di cambio commuti nella marcia da inserire e successivamente la frizione viene nuovamente chiusa.

Il sistema attuatore è costituito perciò da due attuatori, ove un attuatore assume la funzione di cambio e di innesto, rispettivamente la esegue, ed un secondo attuatore assume o aziona la funzione di selezione. Una tale disposizione porta ad un processo di cambio e di innesto automatizzato, senza azionamento sequenziale, cioè è possibile in ogni istante cambiare da una marcia inserita momentaneamente in una marcia successiva qualsiasi.

Il sistema attuatore rispettivamente il dispositivo di azionamento secondo la figura 6 può essere disposto entro la campana della trasmissione o all'esterno della campana della trasmissione. Un tale dispositivo di azionamento potrebbe venire collegato ad un cambio manuale tradizionale, cosicché verrebbe a mancare un cambio di marcia per movimento di selezione/cambio manuale per mezzo della leva di selezione.

La figura 7 mostra un dispositivo di azionamento per l'azionamento del percorso di selezione e di cambio in modo sequenziale. Un motore elettrico 200 aziona attraverso un albero 201 una coclea 202, che ingrana con una ruota a vite 203 e la mette perciò in movimento di rotazione, ove la trasmissione a coppia ruota-vite riduce il movimento di rotazione del motore. Coassialmente rispetto alla ruota a vite 203 è disposta una camma a disco 204, ove la ruota a vite 203 e la camma a disco 204 ruotano intorno all'albero rispettivamente asse 205. La camma a disco 204 presenta una zona con raggio 204a minimo, ed una zona con raggio 204b massimo, ove le zone 204a e 204b sono opposte in questo esempio di esecuzione. Altre esecuzioni della camma a disco possono anche prevedere che la camma a disco presenti per esempio due o più zone con raggio minimo e due o più zone con raggio massimo. Inoltre con la camma a disco 204 è disposto resistente a rotazione un perno 206 sporgente in direzione assiale. Il dispositivo comprende inoltre una trasmissione a passi a croce maltese 207, presentante un disco con posizioni di arresto o aperture 208 praticate in esso, nonché il perno 206, che si impegna nelle posizioni di arresto 208. In caso di rotazione della camma a disco intorno all'asse 205, il disco 207 viene ruotato intorno all'asse 209, fino a che il perno 206 non si impegna nella posizione di arresto 208.

In caso di un movimento di rotazione della camma a disco con il perno 206 orientato assialmente, il disco 207 viene ulteriormente ruotato fino a che il perno 206 non esce dalla posizione di arresto 208. In caso di un'ulteriore rotazione della camma a disco, il disco 207 rimane fermo, fino a che la camma a disco non è stata ruotata in modo tale che il perno 206 possa impegnarsi nella successiva posizione di arresto. Grazie all'esecuzione della camma a disco e della trasmissione a passi a croce maltese, il disco 207 per ogni rotazione della camma a disco ruota soltanto della misura angolare fra ogni due posizioni di arresto, cioè in questo esempio di esecuzione ogni volta di 90 gradi. Corrispondentemente allora tramite la camma a disco 203 nonché tramite il disco 207 della trasmissione a passi a croce maltese 207 viene comandato il movimento di cambio rispettivamente di selezione, per rendere possibile un azionamento sequenziale del cambio di velocità.

Ad una rotazione della ruota a vite 203 la camma a disco ruota anch'essa una volta intorno all'asse 205. Questo fa sì che una leva articolata al contorno della camma a disco esegua un beccheggio avanti e indietro. Contemporaneamente il disco 207 viene ruotato ulteriormente di 80 gradi.

L'albero di carabio/selezione 210 della trasmissione può venire ruotato in direzione circonferenziale mediante la leva 211, e può venire azionato in direzione assiale mediante la leva 212; La rotazione dell'albero di cambio/selezione 210 tramite la leva 211 avviene mediante l'appoggio della leva 211 nella zona 213 sulla camma a disco 204, ove la zona 213 della leva 211 si sostiene sostanzialmente sul bordo esterno della camma a disco 204 rispettivamente carica quest 'ultima. In caso di una rotazione della camma a disco, la zona 213 della leva 211 viene a contatto rispettivamente in un'altra zona del perimetro alla camma a disco, e poiché la camma a disco presenta di volta in volta un raggio dipendente dal luogo rispettivamente dall'angolo, la leva 211 viene orientata in funzione della posizione angolare della camma a disco. In questo esempio di esecuzione della figura 7, la zona 213, che può essere eseguita a scorrimento o a rotolamento, ad una rotazione dalla camma a disco 204 ogni volta giunge una volta in una zona con raggio minimo 204a ed una volta in una zona 204b con raggio massimo.

L'orientamento dell'albero di cambio/selezione in direzione assiale per mezzo della leva 212 avviene in modo tale che la leva 212 sia supportata in maniera girevole nella zona 215, e nella zona 216 presenti una zona di rotolamento 217, che scorre o rotola lungo una camma di sollevamento assiale sul disco a croce di Malta 207, cosicché mediante il movimento di rotazione del disco a croce di Malta viene comandato un movimento assiale dell'albero di cambio/selezione.

La figura 8 mostra schematicamente la posizione dell'albero di cambio-selezione rispettivamente il comando durante il cambio e la selezione in funzione dell'azionamento dell 'attuatore. La curva 250 mostra la posizione rispettivamente la posizione dell'albero di cambio/selezione in direzione di selezione, ove la funzione di selezione stabilisce la regolazione dell'albero di cambio/selezione nella rispettiva pista di cambio 1, 2, 3.

La curva 251 rappresenta la posizione dell'albero di cambio/selezione in direzione di cambio, cioè entro una pista di cambio qualsiasi in avanti in direzione delle marce 1, 3, 5 rispettivamente in posizione folle nella zona centrale o all'indietro in direzione delle marce 2, 4, R, corrispondentemente alla figura 3. La posizione di cambio 1 rappresenta il cambio in avanti, la posizione di cambio 2 il cambio all'indietro.

Dalla rappresentazione della curva 251 si riconosce che la funzione di cambio è periodica. L'andamento di cambio può essere periodico, se la posizione alternata di avanti-indietro corrisponde alla sequenza di cambio, vedere la figura 3. Questo riguarda la sequenza di posizione folle -marcia (avanti) - folle - marcia indietro (nella stessa pista) - folle -cambio c.i marcia in folle.

A partire dalla prima marcia, che è inserita disposta anteriormente nella pista di cambio 1 (vedere la figura 3), la camma a disco 204 si muove ora in modo tale che la leva 211 si muova e l'albero di cambio/selezione giunga dalla posizione della prima marcia nella posizione folle della pista di cambio 1 (vedere la curva 50a della figura 3). La zona intorno al folle (vedere zona 253), viene mantenuta per ragioni di simmetria, anche se nel processo di cambio dalla prima nella seconda marcia non ha luogo alcun cambio di pista di cambio, cioè nessun processo di selezione. Ad una ulteriore rotazione della camma a disco 204, la zona 213 della leva 211 giunge nella zona 204a, la zona del raggio minimo della camma a disco. A partire nuovamente dalla prima marcia e ad un movimento di cambio intenzionale dalla prima marcia nella marcia indietro, la camma a disco ruota corrispondentemente nella direzione opposta in confronto al cambio di marcia dalla prima marcia nella seconda marcia.

Un cambio di marcia dalla seconda marcia nella terza marcia è connesso con un processo di selezione, cioè con un cambio della pista di cambio.

La posizione della camma a disco 20 presso la posizione 254 (cioè seconda marcia) viene modificata mediante un movimento di rotazione. Con ciò viene disinserita la seconda marcia e regolata in folle. Al raggiungimento dalla posizione folle, il meccanismo a passi a croce maltese viene ruotato e mediante la camma di sollevamento assiale, formata nella zona 217, tramite la leva 212 viene azionato l'albero di cambio/selezione 210 e cambiata la pista, prima che l'ulteriore rotazione della camma a disco 204 inserisca la terza marcia.

Un cambio di marcia dalla terza marcia nella quarta marcia corrisponde al cambio di marcia prima-seconda marcia. Un cambio di marcia quartaquinta marcia è quasi equivalente al cambio di marcia seconda-terza marcia o rispettivamente in direzione inversa.

Una trasmissione rispettivamente un'attuatorica, che oltre al processo di cambio e di selezione comanda anche la frizione, deve essere configurata in modo tale che le camme 250 e 251 vengano sostanzialmente mantenute, ove la funzione di innesto apertura-chiusura deve poter avvenire per ciascuna marcia inserita. Perciò sono necessari tempi di attesa nella zona delle punte della curva 251, vedere figura 9 nelle zone 300. In queste zone, secondo la funzione della curva 301, la frizione viene aperta rispettivamente chiusa. Non appena viene iniziato un cambio di marcia, la frizione apre, prima che l'attuatore effettui una variazione nella posizione dell'albero di cambio/selezione.

La figura 10 mostra un dispositivo di azionamento per l'azionamento di una trasmissione, come per il cambio e/o la selezione di una trasmissione, e/o una trasmissione di momento torcente nel ramo o tratto di azionamento di un veicolo non rappresentato.

La figura 10 mostra un dispositivo di azionamento 400 per il comando di un azionamento di un sistema di trasmissione di momento torcente 401 nonché eli una trasmissione 402. Il sistema di trasmissione di momento torcente 401 è eseguito in questo esempio di esecuzione come frizione ad attrito con un disco di frizione 403 con rivestimenti di attrito 404, ove la frizione·,presenta ulteriormente una piastra di compressione 405, un coperchio di frizione 406 nonché un accumulatore di forza, con una molla a tazza 407. Per mezzo di un elemento di azionamento, come cuscinetto di disinnesto 408, le linguette della molla a tazza 409 vengono azionate per l'innesto e/o il disinnesto del sistema di trasmissione di momento torcente, come la frizione 401. La frizione 401 è fissata su un volano 410, che è connesso operativamente dal lato di azionamento per esempio con un albero a manovella di un motore a combustione interna. Il volano 410 può essere eseguito come volano in un pezzo oppure, come rappresentato in figura 10, come volano in più pezzi. La frizione può essere eseguita anche come frizione magnetica o come altra frizione.

Un volano in più pezzi presenta una massa volanica 411 dal lato primario, che è fissata resistente a rotazione per esempio sull'albero a ma- novella di una motore a combustione interna per mezzo dei mezzi di fissaggio 412. La massa volanica primaria 411 presenta una camera 413, nella quale possono essere alloggiati accumulatori di forza 414 orientati in direzione perimetrale. Fra gli accumulatori di forza si impegna una flangia 415, che è connessa non girevolmente con la massa volanica secondaria 416 per mezzo di mezzi di fissaggio 417. A partire dal volano primario 411, un momento torcente viene trasmesso attraverso l'accumulatore di forza 414 alla flangia 415 ed al volano secondario 416 o alla massa volanica secondaria 416, da dove il momento torcente viene trasmesso attraverso la frizione all'albero di ingresso della trasmissione 420. Il volano a due masse presenta un supporto 421, che supporta le due masse volaniche in modo mobile l'una rispetto all'altra in direzione periferica almeno su una zona angolare limitata, però in maniera assialmente fissa. Gli accumulatori di forza 414 sono alloggiati in una zona spaziale 413, ove gli accumulatori di forza possono essere alloggiati e lubrificati in queste zone per mezzo di lubrificanti. Inoltre possono essere previsti dispositivi di smorzamento delle oscillazioni di torsione 422.

La trasmissione è riconoscibile soltanto in una rappresentazione parziale, ove l'albero di ingresso della trasmissione 420 è collegabile con ruote di marcia 430, 431, 432 o 433, ove queste ruote di marcia sono connesse a loro volta resistenti a rotazione con ingranaggi non rappresentati di un albero di uscita della trasmissione. Inoltre si riconoscono manicotti di cambio 434 e 435, che sono spostabili in direzione assiale e realizzano una connessione resistente a rotazione fra le ruote di marcia e l'albero di ingresso della trasmissione, nonché una sincronizzazione.

I nanicotti scorrevoli od i manicotti di cambio sono spostabili in direzione assiale mediante forcelle di cambio 436, 437, ove le forcelle per mezzo di una guida 438 sono supportate in maniera spostabile assialmente su un'asta di guida 439.

In figura 10 si può riconoscere che il manicotto scorrevole 435 è spostato dalla posizione di riposo verso sinistra ed il manicotto scorrevole 434 è disposto nella sua posizione di riposo. Perciò il manicotto scorrevole 405 provoca una connessione resistente a rotazione fra l'albero di ingresso 420 della trasmissione e la ruota di marcia 432, ove le ruote di marcia 430, 431 e 433 non sono connesse resistenti a rotazione con l'albero di ingresso della trasmissione.

Il dispositivo di azionamento 400 presenta un'unità di azionamento, come un motore elettrico 450, il quale per mezzo dell'albero di azionamento 451 aziona un ingranaggio 452. L'ingranaggio 452 si impegna con la sua dentatura nella dentatura dell'anello esterno 453 del meccanismo del cuscinetto di disinnesto. L'anello esterno 453 è fissato in direzione assiale per mezzo dell'anello 454 sul coperchio 406 della frizione. L'anello 455 interno del meccanismo del cuscinetto di disinnesto porta il cuscinetto di disinnesto 408. L'anello interno 455 è connesso con l'anello esterno 453 tramite corpi di rotolamento 456, ove in caso di una rotazione relativa dell'anello interno 455 rispetto all'anello esterno 453, l'anello interno è spostabile in direzione assiale. Lo spostamento dell'elemento 455 avviene grazie a dispositivi a rampa ed a controrampa fra l'elemento 455 e l'elemento 453, ove l'anello interno 455 è disposto sostanzialmente resistente a rotazione. Perciò alla rotazione dell'anello esterno può venire comandato in maniera mirata uno spostamento assiale dell'anello interno, ove perciò è azionabile in maniera mirata il sistema di trasmissione di momento torcente.

La figura 10a mostra questo comando del cuscinetto di disinnesto 408 in un ingrandimento, ove inoltre si può riconoscere un elemento 460 spostabile assialmente, che è spostabile per esempio per mezzo degli elettromagneti o dei motori elettrici 461 e 462. Grazie al comando mirato degli elettromagneti 461 e 462, il cuscinetto di disinnesto può venire sollecitato in direzione assiale in modo tale che la frizione rimanga disinnestata, anche se l'anello 453 viene ruotato e a causa della rotazione non avverrebbe un disinnesto della frizione. Fra l'elemento 455 ed il cuscinetto di disinnesto 408 sono disposti corpi di rotolamento 463.

Il cuscinetto 464 supporta l'albero di ingresso 420 della trasmissione rispetto al corpo 465.

In figura 10 è inoltre rappresentato un cilindro 470, che è supportato in maniera girevole nel corpo 465 per mezzo dei cuscinetti 471. Il cilindro 470 viene azionato per mezzo dell'ingranaggio 472, ove l'ingranaggio 472 si ingrana nella dentatura dell'elemento 453. Perciò per mezzo del motore elettrico 450 e dell'ingranaggio 452, mediante l'ingranaggio 453 viene azionato il cilindro 470. Il cilindro 470 presenta scanalature 473 e 474, in cui si impegnano spallamenti 475 e 476 delle forcelle di cambio 473 e 436. A motivo delle forme delle scanalature, considerate in direzione circonferenziale del cilindro 470, ad una rotazione del cilindro può avvenire uno spostamento assiale delle forcelle di cambio 436, 437.

Un comando del motore elettrico 450 aziona perciò in sequenza il sisterna di trasmissione di momento torcente nonché la trasmissione, ove ri spettivamente viene aperto innanzitutto il sistema di trasmissione di momento torcente, successivamente viene estratta una marcia, la trasmissione è in folle e successivamente può venire inserita una marcia e successivamente può venire nuovamente chiuso il sistema di trasmissione di momento torcente. Inoltre fra il processo estrarre la marcia ed il processo inserire la marcia, la frizione può venire nuovamente chiusa e nuovamente aperta. Le marce della trasmissione possono venire cambiate in sequenza 1-2-3-4-5-R o R-1-2-3-4-5.

Per mezzo di un attuatore ausiliario da 460 a 462, come per esempio un elettromagnete, può venire impedita nel frattempo una chiusura e un'apertura della frizione in caso di un processo di cambio su più marce, ove in caso di un processo di cambio per esempio dalla quinta marcia nella prima marcia, la frizione viene innanzitutto aperta, successivamente avviene un cambio dalla quinta marcia attraverso la quarta, terza, seconda nella prima marcia, e successivamente eventualmente viene chiusa la frizione. L'attuatore ausiliario per l'apertura intermedia della frizione durante un processo di cambio sequenziale può essere eseguito come attuatore azionato elettromagneticamente o come attuatore azionato a motore elettrico.

Le scanalature 473 e 474 del cilindro di cambio 470 sono eseguite in modo tale che possa avvenire un cambio della forcella di cambio da una prima marcia nella seconda marcia o in una zona folle. Ciò significa che per ogni forcella di cambio è presente una scanalatura, che consente un cambio di due ruote di marcia. In una trasmissione a cinque marce o a sei marce sono perciò presenti tre o quattro forcelle di cambio.

La figura 11 mostra un dispositivo di azionamento 500 per l'azionamento di un sistema di trasmissione di momento torcente 501 e/o di una trasmissione 502. La trasmissione presenta ruote di marcia 503a, 503b, 503c e 503d, che possono venire connesse operativamente con l'albero di ingresso 510 della trasmissione per mezzo dei manicotti scorrevoli 505a e 505b. In questo caso i manicotti scorrevoli 500a e 500b vengono azionati in direzione assiale per mezzo delle forcelle di cambio 504a e 504b. Questo azionamento avviene tramite aste di cambio 506, che vengono sollecitate da forza per esempio da un attuatore 507, ove l'attuatore viene comandato da una unità di comando 508. L'attuatore 507 può contenere un'unità di azionamento, come per esempio un motore elettrico o una pluralità di essi, ove inoltre possono essere presenti trasmissioni entro l'attuatore. Il comando del sistema di trasmissione di momento torcente avviene mediante il meccanismo di un cuscinetto di disinnesto 520, come già illustrato in figura 10.

In figura 11a è rappresentato ancora una volta ingrandito il meccanismo 520, ove un anello 521 esterno è in connessione operativa con un anello 523 interno tramite corpi di rotolamento 522 e dispositivi a rampa e controrampa. L'anello 521 esterno è supportato fisso assialmente, ma in modo girevole, sul coperchio 524 del sistema di trasmissione di momento torcente. L'anello 523 interno è disposto con un cuscinetto di disinnesto in modo tale che esso solleciti le linguette della molla a tazza 525 e dell'accumulatore di forza del sistema di trasmissione di momento torcente. L'anello 521 esterno presenta uno spinotto 526, che si impegna in una scanalatura 527 della tiranteria, come asta di cambio 506.

La scanalatura 527 è eseguita modulata in modo tale che una rotazione in direzione circonferenziale dell'anello 521, in caso di un azionamento di un'asta di cambio 506 in direzione assiale, avvenga in modo tale che possa avvenire un innesto e/o disinnesto mirato del sistema di trasmissione di momento torcente prima e dopo un processo di cambio. La scanalatura 527 presenta una componente assiale ed una componente circonferenziale.

La figura 12a mostra un dispositivo di azionamento 600 per l'azionamento di un sistema di trasmissione di momento torcente 601 e di una trasmissione. Il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un coperchio della frizione 602, un accumulatore di forza 603, una piastra di compressione 604, nonché un disco di frizione 605. La frizione 601 è connessa non girevolmente con un volano 606, ove il volano 606 è connesso con una presa di moto, come albero a manovella, di un motore a combustione interna. La frizione viene azionata per mezzo di un cuscinetto di disinnesto 607, ove il cuscinetto di disinnesto 607 carica la molla a tazza 603 della frizione per l'innesto e/o il disinnesto. Il cuscinetto di disinnesto 607 viene azionato per mezzo di una leva di disinnesto 608, che si sostiene nella zona radialmente interna sul cuscinetto di disinnesto 607. La leva di disinnesto 608 è supportata in maniera orientabile nella zona 609. Inoltre, la leva di disinnesto 608 sollecita sulla sua zona di estremità 610 lontana dalla frizione, un profilo a camma 611, che è disposto nella zona dell'elemento 612. Il profilo a camma 611 sollecitabile è modulato, come funzione della direzione circonferenziale, in direzione assiale, cosicché esso, in caso di rotazione dell'elemento 612, esegue uno spostamento assiale del punto di sollecitazione. Con ciò avviene un ribaltamento della leva 608 nella zona del cuscinetto orientabile 609, cosicché avviene un azionamento della frizione, come per l'innesto e/o il disinnesto.

La rotazione dell'elemento 612 con il profilo a camma 611 avviene mediante l'unità di azionamento 613, come un motore elettrico.

Il motore elettrico viene comandato dall'unità di comando 614. Inoltre, è presente un secondo attuatore 615, come un attuatore ausiliario, che può sollecitare, fissare o bloccare una frizione disinnestata in modo tale che essa, nonostante un azionamento retratto dell'attuatore 600 per mezzo del profilo a camma, rimanga disinnestata. L'attuatore 600 aziona la frizione per l'innesto e l'attuatore 615 blocca la frizione disinnestata in punti di funzionamento comandati in maniera mirata.

L'attuatore 615 è in collegamento di segnale per mezzo del conduttore di segnale 616 con l'unità di comando 614, ove l'unità di comando 614 è in collegamento di segnale attraverso il conduttore di segnale 617 con il motore elettrico.

L'attuatore ausiliare 615 per mantenere aperta in modo mirato la frizione, può venire realizzato per esempio mediante un elettromagnete ed un bloccaggio comandato da esso o mediante un motore elettrico ed un bloccaggio corrispondente.

Inoltre l'attuatore 600 presenta un elemento 620 simile ad un cilindro, il quale sostanzialmente sulla sua circonferenza esterna 621 presenta una scanalatura 622 variante in direzione assiale come funzione dell'angolo di rotazione. Nella scanalatura 622 si impegna un perno 623, che è connesso operativamente con un elemento di azionamento 624 di una trasmissione. L'elemento di azionamento 624 è mobile in direzione assiale grazie alla modulazione della scanalatura 622 e l'impegno del perno. L'elemento 624 è un elemento di azionamento per l'azionamento, come per il cambio e la selezione di una trasmissione o di una marcia nella trasmissione.

Quando la trasmissione presenta un tipico schema di cambio a H ampliato con piste di cambio nel percorso di selezione fra le piste di cambio, allora per mezzo dell'elemento 624 e l'azionamento assiale può venire eseguito per esempio un cambio entro una pista di cambio. Per esempio si può cambiare entro la pista di cambio da una posizione di marcia in una posizione folle o in un'altra posizione di marcia, analogamente da una posizione folle si può cambiare in una posizione di marcia.

Inoltre l'unità di azionamento 613 aziona un cilindro 625, il quale sulla sua circonferenza esterna presenta un profilo di camma modulato in direzione radiale, quando avviene una rotazione del cilindro.

Su questo profilo di camma si sostiene un elemento 627. Questo elemento 627 è connesso sostanzialmente resistente a rotazione con l'elemento di azionamento 624. Un sostegno nella zona di sostegno sul profilo di camma 626 può avvenire per esempio per mezzo di un rullo o per mezzo di una scarpa di scorrimento 628. Grazie al sostegno nella zona del profilo di camma modulato può avvenire una rotazione dell'elemento 624, come elemento di azionamento. Perciò per esempio può avvenire un processo di selezione della trasmissione fra piste di cambio.

La figura 12b mostra una sezione del cilindro 625 con il profilo di camma 626, nonché con la leva 627 e con il rullo 628.

Le figure da 13a a 13f mostrano varianti per l'azionamento automatizzato di una trasmissione di un sistema di trasmissione di momento torcente. In questo caso può essere idoneo che un attuatore azioni le funzionalità innesto, cambio e selezione in modo automatizzato. Inoltre può essere idoneo che un attuatore azioni in modo automatizzato le funzionalità innesto e cambio ed un ulteriore attuatore azioni in modo automatizzato la funzionalità selezione. Inoltre può essere idoneo che un attuatore azioni in modo automatizzato le funzionalità innesto e selezione ed un ulteriore attuatore azioni in modo automatizzato la funzionalità cambio. Inoltre può essere idoneo che un attuatore azioni in modo automatizzato le funzionalità cambio e selezione ed un ulteriore attuatore azioni in modo automatizzato la funzionalità innesto.

Secondo un ulteriore esempio di esecuzione vantaggioso dell'invenzione può essere idoneo se di volta in volta un attuatore comanda in modo mirato le funzionalità innesto, cambio e selezione. Analogamente può essere idoneo che un attuatore venga impiegato per l'innesto e la sezione ed un altro attuatore venga impiegato per l'innesto ed il cambio. Analogamente può essere vantaggioso, secondo una variante idonea, che un attuatore azioni le funzioni innesto e selezione ed un secondo attuatore azioni cambio e selezione. Inoltre può essere idoneo che un attuatore azioni innesto e cambio ed un ulteriore attuatore cambio e selezione.

In caso di impiego di tre attuatori, l'uno o l'altro attuatore può azionari;più di una funzione di innesto, cambio e/o selezione.

La figura 13a mostra uno schema a blocchi per la rappresentazione schematica di azionamenti possibili secondo l'invenzione di un cambio di velocità automatizzato e di un sistema di trasmissione di momento torcente automatizzato. A partire da un attuatore di azionamento 701, come unità di azionamento a motore elettrico, questo attuatore aziona una trasmissione 702 con una ripartizione di potenza, ove i singoli percorsi di potenza 703, 704 della ripartizione di potenza 702, possono presentare eventualmente trasmissioni 1 e differenti. La trasmissione 702 può essere per esempio una trasmissione a sovrapposizione, come per esempio un rotismo epicicloidale. Prima o dopo la trasmissione sono previsti eventualmente interruttori 705, 706, che sono disposti rispettivamente nei singoli percorsi di potenza. Questi interruttori 705, 706 possono essere eseguiti per esempio come innesti o freni o come altri interruttori meccanici. I due interruttori possono essere accoppiati tra loro in modo tale che l'azionamento della frizione venga fissato, quando si commuta per l'azionamento del processo di cambio e/o del processo di selezione. Analogamente può venire fissato l'azionamento del processo di cambio e/o di selezione, quando per l'azionamento della frizione si commuta. Nel percorso di azionamento per l'azionamento della frizione è inoltre inserita una trasmissione 707, che esegue per esempio una conversione di un movimento di rotazione in un movimento di spinta. Una tale conversione può venire eseguita per esempio per mezzo di una trasmissione a camme e/o una trasmissione a manovella e/o una trasmissione a vite motrice.

Il percorso di azionamento 708 viene impiegato per il comando dell'azionamento della frizione. Il percorso di azionamento 709 viene impiegato per il comando del processo di cambio e/o di selezione, ove può avvenire una combinazione del processo di cambio e di selezione in modo sequenziale o non sequenziale. Un accoppiamento degli azionamenti di cambio e di selezione può avvenire per esempio per mezzo di una trasmissione. La figura 13b mostra un esempio di esecuzione costruttivo secondo la figura 13a, ove l'unità di azionamento 701 è eseguita per esempio come motore elettrico. L'albero di uscita 710 dell'unità di azionamento aziona una ruota planetaria 711 di un rotismo epicicloidale 712. Le ruote planetarie 713 sono in connessione di azionamento tramite il supporto planetario 714 con un elemento 715, ove l'elemento 715 presenta un profilo a camma 716.

Un comando della frizione 717 avviene tramite una leva 718, che nella zona 719 radialmente interna si appoggia sulla camma a disco 716. Grazie alla modulazione della camma a disco come funzione dell'angolo di rotazione può avvenire un comando mirato, come un innesto o disinnesto mirato della frizione. Per mezzo della frizione o freno 706 può venire disaccoppiato l'azionamento della frizione.

La ruota dentata interna 720 del rotismo epicicloidale 712 è connessa tramite uno stadio di ruota dentata 721 con un albero di presa di moto 722 per il cambio e/o la selezione della trasmissione. Per mezzo del freno o di un frizione 705, l'azionamento di cambia e/o di selezione può venire bloccate o disaccoppiato.

La figura 13c mostra un'immagine strutturale di un dispositivo di azionamento con un'unità di azionamento 740, come un motore elettrico, e con una trasmissione 741. Alla trasmissione è collegata in cascata una divisione dei rami di azionamento 742 e 743, che suddivide l'azionamento in un ramo di azionamento della frizione 742 ed in un ramo di azionamento del cambio della selezione 743. Nel ramo di azionamento della frizione 742 è inoltre rappresentato e disposto un interruttore, come un freno o una frizione 744, ove questo interruttore può essere collegato in cascata ad una trasmissione 745. La trasmissione 745 può essere una trasmissione per la trasformazione di un movimento di rotazione in un movimento assiale.

La figura 13d mostra schematicamente un esempio di esecuzione corrispondente alla figura 13c, ove è rappresentata un'unità di azionamento 740, come per esempio un motore elettrico. A questa unità di azionamento è collegata in cascata una trasmissione con la moltiplicazione i. Dopo la trasmissione nel percorso di azionamento sono disposti due elementi 746 e 747 a mo' di cilindro, ove gli elementi a mo' di cilindro presentano rispettivamente una scanalatura, orientata in direzione circonferenziale, con una modulazione eseguita in direzione assiale. In queste scanalature 748 e 739 si impegnano elementi 750 e 751 a mo' di leva, mediante i quali può venire comandato un azionamento del processo di cambio e del processo di selezione della trasmissione. Sull'albero di presa di moto sono applicati i cosiddetti cilindri o cilindri di cambio e/o camme a disco accoppiate. Per ogni rotazione dell'albero di uscita della trasmissione possono venire cambiate tutte le marce della trasmissione, ove fra ciascun cambio possono venire previste zone di arresto per l'azionamento della frizione. Collegata in cascata a questi cilindri è una trasmissione a camme 752 con un profilo a camma 753. Per l'azionamento del sistema di trasmissione di momento torcente, come la frizione 754, una leva 755 si sostiene nella zona del profilo a camma 753. La leva 755 è orientabile nella zona di un cuscinetto orientabile 756. Inoltre la leva, nella sua zona di sollecitazione 757, può presentare un contatto a scorrimento o a rotolamento per sollecitare il profilo a camma. Per l'accoppiamento od il disaccoppiamen della trasmissione a camme, un mozzo 758 spostabile, per esempio con innesti a denti frontali è previsto come interruttore, ove un elettromagnete 759 può commutare questo mozzo spostabile da un lato in modo fisso sul corpo o dall'altro lato in modo resistente a rotazione con il trascinatore 760, che viene azionato dall'unità di azionamento.

La figura 13e mostra un ulteriore esempio di esecuzione, in cui è presente un'unità di azionamento 755. All'unità di azionamento è collegata in cascata una trasmissione 776 con la moltiplicazione i. La trasmissione divide il ramo di azionamento dell'azionamento della frizione dal ramo di azionamento dell'azionamento del cambio di selezione, ove in entrambi i rami di azionamento è presente una trasmissione 777, 778, per ottenere un adattamento del numero di giri o dell'azionamento corrispondente. Inoltre è presente un interruttore 779 per disattivare o attivare un azionamento della frizione. Nell'azionamento del processo di cambio e/o di selezione è inoltre prevista una trasmissione 780.

La figura 13f mostra un esempio di esecuzione secondo la figura 13e. All'unità di azionamento 775 è collegata in cascata una trasmissione 776. Mediante una trasmissione a passi a croce maltese 781, 782 viene azionato l'albero 787 per il cambio e la selezione. Il comando della frizione avviene mediante il mozzo 783 spostabile in connessione con il comando di un elettromagnete 784, ove viene azionato un elemento 785 con un profilo a camma 788. Grazie alla modulazione del profilo a camma 788, per mezzo della leva 786 si ottiene un azionamento comandato della frizione.

Per l'azionamento del sistema di trasmissione di momento torcente, come frizione, e/o per l'azionamento del processo di cambio e/o di selezione, i movimenti di azionamento possono venire trasmessi per mezzo di leve, tiranti Bowden o percorsi idrostatici o pneumatici. Perciò una trasmissione può comandare per esempio un tirante Bowden o un percorso idraulico, mediante il quale viene comandato un movimento di azionamento a partire dalla trasmissione all'unità azionabile.

Come rappresentato negli esempi precedenti, un cambio di velocità automatizzat può venire realizzato con un attuatore, in cui il processo di innesto è disaccoppiabile mediante un comando mirato, per esempio un freno o un interruttore o una frizione, cosicché in una zona parziale dell'intera zona di funzionamento possa avvenire soltanto un azionamento del processo di selezione e di cambio. Analogamente può essere idoneo se un attuatore è eseguito in modo tale che si possa scegliere fra il processo di azionamento "innesto" ed il processo di azionamento "cambio". Inoltre, si dimostra idoneo che un autobloccaggio di elementi della trasmissione o frizioni o freni venga iniziato in caso di necessità, per esempio sia coraandabile in funzione del percorso. Come forma di esecuzione vantaggiosa vale il mozzo spostabile per l'attivazione e la disattivazione dell'azionamento della frizione, ove in caso di una disattivazione dell'azionamento della frizione è opportuno un autobloccaggio, affinchè la frizione possa venire tenuta aperta contro la forza di precarico, per esempio di una molla a tazza della frizione.

Inoltre è idoneo se un attuatore di un cambio di velocità automatizzato è caratterizzato da un cilindro con gruppi planetari integrati, ove inoltre è prevista un'unità di azionamento, come un motore elettrico, per comandare l'almeno un cilindro. In questo caso può essere idoneo che l'unità di azionamento possa venire utilizzata separatamente per l'innesto, il cambio o la selezione ed in ogni combinazione di questi tre modi di azionamento.

Le figure 14a e 14b mostrano rispettivamente rappresentazioni di un cambio di velocità automatizzato, in cui un azionamento automatizzato di un sistema di trasmissione di momento torcente è disposto nel ramo di azionamento fra un'unità di azionamento, come un motore a combustione interna, e la trasmissione. Inoltre, la selezione di trasmissione della trasmissione viene eseguita in modo automatizzato.

La trasmissione 800 comandata in modo automatizzato presenta un'unità di azionamento, come per esempio un motore elettrico 801, che è applicato o flangiato sul corpo 805. L'albero di presa di moto 802 del motore aziona un elemento 803 rotante, ove l'elemento 803 rotante presenta un profilo a camma 804, che serve per l'azionamento del sistema di trasmissione del momento torcente. Il profilo a camma 804 dell'elemento rotante 803 in questo caso è eseguito in modo tale che avvenga una modulazione del profilo a camma 804 in direzione assiale, quando l'elemento viene ruotato in direzione circonferenziale. Per l'azionamento della frizione, un perno 806 è articolato nella zona del profilo a camma 804, ove al perno 806 nella zona della superficie di contatto può essere associato un rullo, con il quale il perno si sostiene sulla camma a disco o sul profilo a camma. Grazie alla modulazione del profilo a camma avviene un orientamento della leva 807, la quale, tramite la connessione 808a, 808b è in connessione operativa con il perno.

Se la frizione è in una posizione completamente aperta o completamente chiusa, allora per il fissaggio di questa posizione un bullone 809 può impegnarsi in un'apertura 810 dell'elemento 808b e fissare così l'elemento 808b, e quindi la leva 807, nella sua posizione attuale. Il bullone 809 può venire azionato in direzione assiale per esempio mediante un attuatore, come per esempio un elettromagnete 811 o un motore elettrico, affinchè il bullone possa impegnarsi nell'apertura 810 o l'impegno del bullone venga ritirato nella zona dell'apertura.

L'elemento 803 rotante presenta un perno 815 sporgente in direzione assiale. L'elemento 803, sostanzialmente a forma di anello circolare, forma con il perno 815 e l'elemento 816, sostanzialmente a forma di disco, una trasmissione a passi, come per esempio una trasmissione a croce di Malta. In questo caso il perno 815 si impegna in zone 817 a mo' di fessura del disco 816. Il disco 816, sostanzialmente a forma di anello circolare, presenta in questo caso fessure 817a, che sono orientate per esempio in direzione radiale. Le fessure sono distribuite sostanzialmente uniformemente sul disco. L'esempio di esecuzione della figura 14b mostra un disco con quattro zone fessurate orientate in direzione radiale, ove le fessure sono disposte rispettivamente sfalsate di 90".

Il disco 816 fessurato è connesso resistente a rotazione con un ingranaggio o ruota dentata 817, come una ruota dentata cilindrica, ove questa ruota dentata cilindrica 817 aziona l'ingranaggio 818 mediante la dentatura. Grazie all'azionamento dell'ingranaggio 818 viene azionato il cilindro 820, che è supportato mediante i cuscinetti 821 e 822. Il cilindro 820 presenta scanalature 823, 824, 825 e 826, nelle quali si impegnano zone di articolazione di forcelle di cambio, ove in caso di modulazione la scanalatura in direzione assiale avviene uno spostamento assiale delle forcelle di cambio 827, cosicché è inseribile una marcia, come una trasmissione. Le singole scanalature da 823 a 826 soddisfano le esigenze di un cambio sequenziale di una trasmissione a cinque marce con marcia indietro. Le forcelle di cambio 827 presentano le zone di articolazione 828, che si impegnano per esempio per mezzo di un rullo nelle scanalature da 823 a 8.26. In caso di sostanzialmente una rotazione del cilindro, tutte le marce vengono cambiate sequenzialmente.

Si riconoscono inoltre le ruote di marcia da 850 a 854, che realizzano una connessione di azionamento con trasmissione adeguata.

Può essere idoneo, nel caso della forma di esecuzione rappresentata precedentemente, che un attuatore venga impiegato come interruttore fra l'azionamento del processo di innesto ed il processo di cambio. Analogamente può essere particolarmente idoneo se la frizione può venire fissata in una posizione aperta o chiusa, come per esempio è rappresentato mediante il meccanismo delle figure 14a e 14b. Con ciò si può ottenere che la frizione, in caso di una trasmissione a cambio sequenziale, possa venire fissata nello stato aperto e possa avvenire un cambio su più marce, senza che la frizione nel frattempo venga chiusa e nuovamente aperta.

Analogamente può essere vantaggioso se un comando di un cilindro 820, come cilindro di cambio, avviene mediante una trasmissione a passi, come per esempio una trasmissione a croce di Malta. Questo ha il vantaggio che può avvenire un comando mirato del cilindro di una misura angolare predefinita.

L'.attuatore ausiliario, rappresentato in figura 14b, per il fissaggio della frizione in una posizione aperta o chiusa, può venire realizzato mediante uno spinotto azionato da un motore elettrico, come un bloccaggio, o mediante uno spinotto comandato da un elettromagnete, che è spostabile nella sua posizione assiale e può impegnarsi in un'apertura di un elemento o può venire estratto da questa apertura. Può essere idoneo se lo spinotto viene introdotto nell'apertura e così è fissato l'azionamento della frizione. Inoltre può essere idoneo che lo stadio di trasmissione, che viene inserito per eseguire per esempio l'azionamento del processo di cambio e/o del processo di selezione, sia realizzato per l'adattamento del numero delle fasi di movimento della trasmissione a passi.

La figura 15 mostra un diagramma di svolgimento, in cui l'azionamento della frizione è rappresentato come funzione del processo di cambio della trasmissione. La frizione, come il sistema di trasmissione di momento torcente, viene regolata o azionata in maniera mirata nella zona di funzionamento fra una posizione aperta ed una posizione chiusa. Nella metà di figura superiore è rappresentato un processo di innesto e di cambio, in cui per esempio a partire dalla marcia indietro vengono cambiate le singole marce da 1 a 5. Il processo di cambio avviene in questo esempio sequenzialmente, ove fra ciascun processo di cambio la frizione è aperta ed al raggiungimento della rispettiva marcia viene chiusa, almeno per breve tempo, e nuovamente aperta.

La metà di figura inferiore mostra un esempio di esecuzione in cui, a partire dalla prima marcia, si cambia nella terza marcia e nella zona della seconda marcia la frizione è fissata o bloccata nella posizione aperta in modo tale che nella zona della seconda marcia la frizione non venga chiusa e nuovamente aperta.

Questo fissaggio della frizione nello stato aperto in caso di un processo d:i cambio, per esempio oltre la seconda marcia, può avere come conseguenza un processo di cambio più rapido, poiché si possono risparmiare i tempi per l'innesto ed il disinnesto nella zona della seconda marcia.

Le figure da 16a a 16c mostrano rappresentazioni schematiche di un dispositivo di azionamento per l'azionamento automatizzato di un sistema di trasmissione di momento torcente di una trasmissione. La figura 16a mostra un motore di azionamento 900 con un sistema di trasmissione di momento torcente 901 ed una trasmissione 902. Inoltre è rappresenta un'unità di comando o un apparecchio di comando 903, che comanda almeno gli attuatori 904 e 905, ove l'unità di comando 903 è in collegamento di segnale con altre unità di elettronica e per esempio anche sensori attraverso il conduttore di segnale 906. Altre unità elettroniche possono essere per esempio una elettronica del motore o unità elettroniche di sistemi antibloccaggio (ABS) o regolazioni antislittamento (ASR).

L'unità di comando può essere un'unità di comando integrata del comando della trasmissione e della frizione, ove però possono venire impiegate anche unità di comando separate per il comando della trasmissione e della frizione.

In figura 16a è rappresentato un attuatore 904, il quale viene impiegato per il comando dell'azionamento del sistema di trasmissione di momento torcente, come la frizione 901. Inoltre è rappresentato un attuatore 905, che è comandabile dall'unità di comando 903 e comanda il processo di cambio di selezione per la scelta della trasmissione. Questo attuatore può essere equipaggiato ad esempio con un cilindro di cambio, che consente un cambio sequenziale delle marce della trasmissione.

La figura 16b mostra una variazione di un dispositivo di azionamento della figura 16a, ove l'attuatore 907 viene utilizzato per il comando del sistema di trasmissione di momento torcente 901 e per il comando del processo di cambio della trasmissione, e l'attuatore 908 viene impiegato per l'azionamento del processo di selezione.

La figura 16c mostra una variante della figura 16a, ove l'attuatore 904 comanda l'azionamento del sistema di trasmissione di momento torcente. L 'attuatore 909 aziona per esempio l'albero di cambio centrale della trasmissione 902 per il cambio e per la selezione, ove può avvenire un cambio sequenziale o non sequenziale delle marce della trasmissione. L'attuatore può essere eseguito come attuatore add-on, come parte di montaggio su un cambio di velocità manuale tradizionale o sostanzialmente invariato, che viene applicato sull'albero di cambio centrale della trasmissione, ove anziché una meccanica per il cambio manuale della trasmissione, viene impiegata l ' attuatorica. L'attuatorica è costituita da almeno un attuatore, il quale per mezzo per esempio di trasmissioni presenti, aziona l'albero di cambio centrale per il cambio e/o la selezione.

La figura 17a mostra uno schema circuitale 910 di una trasmissione a cinque marce tipica, ove la posizione della marcia indietro non è disegnata. Lo schema circuitale viene descritto sulla base di una figura circuitale a forma di H ampliata, ove sono raprpesentate piste di cambio 911 ed un percorso di selezione 912. Le posizioni delle marce dalla prima marcia 913 fino alla quinta marcia 917 sono rappresentate corrispondentemente a questa immagine circuitale a H ampliata. Per la disposizione di una marcia indietro R sono rappresentate le seguenti tre varianti preferite.

La figura 17b mostra la posizione della marcia indietro nella pista di cambio 911 della quinta marcia. La figura 17c mostra la posizione della marcia indietro R 918 in una pista di cambio 911 vicino alla pista di cambio 1-2. ove l'azionamento della marcia indietro avviene nella stessa direzione di azionamento delle marce 1, 3 e 5- La figura 17d msotra una variazione; di questa immagine circuitale, ove la marcia indietro è disposta nella pista 911 vicino alla pista di cambio 1-2, ove la marcia indietro viene inserita nella direzione di azionamento corrispondente alle marce 2 e 4. Questo schema circuitale corrisponde ad uno schema per l'azionamento esterno per esempio di un albero di cambio centrale, ove le disposizioni dei gruppi di ruote e per esempio di forcelle di commutazione sono eseguite nella trasmissione in modo tale che risulti un tale schema per l'azionamento. Una trasformazione per esempio da uno schema della figura 17c in uno schema della figura 17d o viceversa può avvenire per esempio mediante un rinvio dell'articolazione della marcia indietro, cosicché il movimento esterno in direzione della prima marcia può venire realizzato in un movimento esterno in direzione della seconda marcia per esempio mediante un rinvio a leva.

Una.variazione dello schema circuitale per l'azionamento per esempio di un albero di cambio centrale può essere idoneo nel caso di una trasmissione modificata soltanto leggermente, per sfruttare periodicità o simmetrie nel movimento di azionamento in maniera mirata.

La figura 18 mostra uno svolgimento di un processo di cambio a partire da una marcia inserita a frizione chiusa. Nel blocco 950 è inserita una marcia e la frizione è chiusa. Nel caso di un processo di cambio iniziato, per esempio mediante un segnale dal lato del guidatore come il segnale di interruttore o in caso di un segnale di cambio dato dall'unità di comando per esempio secondo curve caratteristiche del cambio, viene innanzitutto aperta la frizione, cosa che è rappresentata nel blocco 951. La marcia inserita all'inizio, che viene rappresentata dal blocco 952, è sempre ancora inserita, ove mediante l'azionamento corrispondente alla freccia 953 la marcia 952 viene disinserita e nel blocco 954 nella trasmissione viene inserita una posizione folle. Successivamente, a partire dalla pista di cambio 955 attualmente presente, può venire selezionata un'ulteriore pista di cambio 956, che è o uguale alla pista di cambio originaria o è una pista di cambio direttamente vicina oppure una pista di cambio per la cui posizione si devono superare più piste. Quando la pista è selezionata in 956, allora dalla posizione folle della trasmissione 957 può venire eseguito un processo di cambio in direzione di una posizione di marcia corrispondente a 958, cosicché la frizione nella posizione 959 aperta può venire trasferita nella posizione innestata 960. Dalla posizione di marcia 952 la nuova posizione di marcia 958 può venire selezionata in modo tale che la posizione di marcia 958 sia uguale alla posizione di marcia 952 o che venga selezionata una marcia nella stessa pista di cambio o che venga selezionata una marcia in un'altra pista di cambio e/o che venga selezionata una marcia con stessa posizione di marcia corrispondentemente ad una posizione di marcia anteriore o posteriore nello schema circuitale.

La figura 20 mostra una sezione di una trasmissione 1000 con un duomo di azionamento 1001 per l'azionamento o per il cambio della trasmissione. Il duomo di azionamento 1001 viene fissato sul corpo della trasmissione 1002 per esempio mediante mezzi di fissaggio 1003 come viti, ed attraverso un albero di cambio 1004 centrale agisce per l'azionamento dell'albero di cambio 1004 centrale per il cambio e/o la selezione di posizioni di marcia. L'albero di cambio centrale è sollecitato da forza per esempio mediante accumulatori di forza 1005 e/o accumulatori di forza 1006 in direzione assiale o in direzione circonferenziale, cosicché viene assunta una posizione predefinibile dell'albero di cambio 1004 centrale come posizione energeticamente la più favorevole nella situazione di funzionamento non azionata. All'albero di cambio centrale sono associati bracci 1007 o camme 1008 o sono connessi resistenti a rotazione con questo, che interagiscono con elementi di cambio interni alla trasmissione, per inserire o estrarre posizioni di marce. Per esempio sono previste zone di alloggiamento 1010, 1011, 1012 per l'azionamento di una prima, seconda, terza, quarta e quinta marcia e/o elementi di cambio 1013 interni alla trasmissione per l'azionamento della marcia indietro R. Per l'azionamento delle marce avanti da 1 a 5, la camma 1008 si impegna in un'apertura 1020 di un'asta di cambio 1021 od in un'apertura, a tal scopo prevista, di una zona di alloggiamento di una forcella di cambio da 1010 a 1012. Grazie ad una rotazione dell'albero di cambio 1004 centrale, in caso di un impegno in una zona di alloggiamento può avvenire un orientamento o spostamento di un elemento di cambio interno alla trasmissione, come per esempio da 1010 a 1012, cosicché il manicotto scorrevole della trasmissione esegue un processo di cambio rispetto alle ruote di marcia della trasmissione. Un processo di cambio corrisponde perciò ad una rotazione dell'albero di cambio 1004 centrale in caso di posizione assiale data. Un processo di selezione corrisponde ad un movimento assiale dell'albero di cambio 1004 centrale per la selezione dell'impegno della camma 1008 nelle zone di alloggiamento degli elementi di cambio da 1010 a 1012 o 1013 centrali, ove per azionamento della marcia indietro viene impiegata la sporgenza 1007.

L'attuatore non rappresentato aziona l'albero di cambio centrale sia in direzione circonferenziale, cioè in direzione del processo di cambio, sia in direzione assiale, cioè corrispondentemente in direzione del processo di selezione. Le figure da 20a e 20c illustrano queste circostanze ancora una volta mediante rappresentazioni schematiche, ove la figura 20a rappresenta uno schema circuitale che viene posto alla base della realizzazione nel caso delle figure 20b e 20c. L'albero di cambio 1004 centrale sollecitabile può venire azionato sia in direzione assiale per la selezione sia anche in direzione circonferenziale per il cambio. Sia la camma 1008 sia il braccio di azionamento 1007 vengono in contatto operativo con elementi di cambio 1010, 1011 e 1012 nonché 1013 interni alla trasmissione, ove la camma 1008 può impegnarsi in un'apertura degli elementi 1010, 1011 o 1012. Inoltre, il braccio di azionamento 1007 può impegnarsi in un'apertura 1021 dell'elemento 1013, a seconda della posizione assiale dell'albero di cambio 1004 centrale. L'esempio di esecuzione delle figure da 20a a 20c mostra che per l'azionamento della quinta marcia e della marcia indietro l'albero di cambio 1004 centrale deve venire azionato nella stessa direzione, anche se l'elemento 1013 deve venire azionato in senso opposto alla direzione di azionamento dell'elemento 1010. Questo avviene in questo modo poiché gli elementi di azionamento 1010 e 1013 sono posti l'uno di fronte all'altro rispetto all'asse di rotazione dell'albero di cambio centrale.

Le figure da 21a a 21c mostrano la variante di esecuzione, che può venire eseguita preferibilmente sulla base di una modifica dell'albero di cambio 1004 centrale. Uno schema circuitale della figura 20a può venire trasformato in uno schema circuitale della figura 21a, ove è variata la posizicne della marcia indietro, in quanto l'articolazione dell'elemento di cambio 1013 interno alla trasmissione, a partire dall'albero di cambio 1004 centrale, avviene mediante una leva 1030. All'albero di cambio centrale viene aggiunto un braccio 1031, che presenta una zona di alloggiamento 1032, in cui può impegnarsi un perno 1033 del braccio di leva 1030. Il braccio di leva è supportato in maniera orientabile nella zona del cuscinetto orientabile 1034 e la zona 1035 si impegna nell'apertura 1036 dell'elemento 1013. L'azionamento delle marce da 1 a 5 avviene ulteriormente mediante l'elemento 1008, come perno, che può impegnarsi in aperture degli elementi di cambio da 1010 a 1012 interni alla trasmissione. Un azionamento della marcia indietro avviene mediante una rotazione dell'albero di cambio centrale nella direzione opposta rispetto al caso di un azionamento della quinta marcia, poiché la trasmissione di leva converte un azionamento dell'elemento di cambio 1013 interno alla trasmissione corrispondentemente all'azionamento corretto della marcia indietro.

In caso di una trasmissione data, mediante un'esecuzione corrispondente dell'albero di cambio centrale con una trasmissione di leva, per esempio per mezzo della leva 1030, può venire eseguita una variazione dello schema circuitale per l'azionamento esterno della trasmissione, senza che dal lato della trasmissione debbano venire eseguite modifiche maggiori.

Una tale minima variazione dell'albero di cambio centrale rispettivamente dei punti di articolazione per l'azionamento degli elementi di cambio interni alla trasmissione può consentire un impiego o sfruttamento preferenziale di periodicità per la semplificazione dell’attuatore di azionamento.

La figura 22a mostra un esempio di esecuzione in caso di impiego di un attuatore per l'azionamento del movimento della frizione e del movimento di selezione della trasmissione, nonché di un ulteriore attuatore per l'azionamento del movimento di cambio. Il comando della frizione ed il comando di selezione avviene in modo combinato per cui, in presenza di una posizione della trasmissione in una pista di cambio precedentemente data, viene innanzitutto aperta la frizione, corrispondentemente alla curva 1101, prima che con frizione 1102 aperta possa avvenire un cambio di pista per esempio 1103 dalla pista 1 alla pista 2. Analogamente in questa zona può avvenire un cambio di pista 1104, ove questo viene eseguito in funzione dello schema circuitale posto alla base. Un azionamento o un cambio di pista corrispondentemente alla curva 1103 dalla pista 1 nella pista 2 corrisponde per esempio agli schemi circuitali delle figure 17c e 17d, ove un cambio di pista dalla pista 4 nella pista 2 corrisponde per esempio ad uno schema circuitale della figura 17b, ove per esempio viene eseguito un processo di cambio da una marcia indietro in una prima marcia. Successivamente può venire eseguito per esempio un processo di cambio, prima che la frizione venga chiusa in caso di un'impostazione nella pista 2. La frizione è chiusa nel punto 1105. Successivamente la frizione può venire nuovamente aperta e può venire eseguito, corrispondentemente alla curva 1106, nuovamente un cambio di pista, prima che successivamente la frizione sia chiusa nuovamente nel punto 1107. Il modo di procedere può venire ripetuto in modo tale che la frizione, a partire dal punto 1107, venga nuovamente aperta, fino a che essa non è aperta sul livello 1108 e viene eseguito un cambio di pista corrispondentemente alla curva 1109. In caso di un cambio di più piste, per esempio anche la frizione può venire fissata o bloccata nello stato aperto, cosicché al raggiungimento di una pista, la frizione viene chiusa nuovamente e viene aperta nuovamente non forzatamente, prima che si possa cambiare nella successiva pista. Se la frizione è aperta e si è selezionato in una pista di cambio predeterminata, allora il secondo attuatore, per l'azionamento del processo di cambio entro la pista di cambio, a partire dalla zona folle 1120, può venire comandato in una posizione di marcia corrispondente ad una posizione anteriore nello schema circuitale 1121 o una posizione di marcia corrispondente ad una posizione posteriore nello schema circuitale 1122.

Le rappresentazioni delle figure 22a e 22b mostrano che sostanzialmente prima dell'avviamento di un processo di cambio di selezione innanzitutto la frizione viene aperta almeno parzialmente, ove una marcia può venire estratta già in caso di frizione parzialmente aperta. Se la frizione è apèrta, allora può avvenire un processo di cambio dalla posizione di marcia presente nella zona folle corrispondentemente da 1121 a 1120, prima che venga eseguito un cambio di pista corrispondentemente alla trasmissione in-sequenze desiderata. Successivamente può venire comandata la nuova posizione della trasmissione, come la nuova marcia obiettivo, a partire dal punto 1120 in direzione dei punti 1121 o 1122, prima che la frizione venga nuovamente chiusa. Grazie ad una suddivisione rispettivamente combinazione degli azionamenti innesto e selezione per mezzo di un attuatore e cambio per mezzo di un secondo attuatore, si può evitare un processo di cambio sequenziale, ove le marce possono venire cambiate direttamente in sequenza qualsiasi, senza che vengano inserite marce intermedie, che vengono inserite soltanto nel frattempo nella trasmissione.

La figura 22b mostra, a partire dalla pista 1, nel caso dell’andamento della linea 1130 continua, un'immagine simmetrica o parzialmente simmetrica, ove all'inizio si può riconoscere un livello medio, che viene seguito da un cambio della pista, successivamente segue un livello, successivamente nuovamente un cambio di pista, successivamente nuovamente un livello, cosa che viene seguita da un cambio di pista e successivamente un mezzo livello. Questo andamento quasi periodico mediante trasmissioni adeguate, come per esempio trasmissioni a camme, può essere depositato in un attuatore in modo tale che di volta in volta debba venire azionato soltanto un percorso parziale, corrispondentemente alla linea 1131 a tratti e punti, ove questo processo di azionamento corrispondente alla linea 1131 viene eseguito però più volte, per coprire l'intero schema per la selezione delle piste. In caso di uno schema circuitale corrispondente alla curva 1104 dal cambio della pista 4 alla pista 2, per esempio nel caso di uno schema della figura 17b, una tale periodicità favorevole può venire impiegata soltanto limitatamente, per configurare il più possibile semplicemente la struttura dell'attuatore di azionamento. Però in questo caso da uno schema della figura 17b si possono riconoscere anche ulteriori periodicità, ove il cambio doppio dalla pista 2 alla pista 3, rispettivamente dalla pista 3 alla pista 4, è sostanzialmente dello stesso tipo.

La figura 23 mostra uno schema di svolgimento per la selezione ed il cambio di posizioni di marcia. Lo schema di svolgimento 1150 mostra una curva 1151 ed una curva 1152, ove la curva 1151 rappresenta il processo di selezione come funzione della posizione di marcia e la curva 1152 il processo di cambio come funzione della posizione di marcia. A partire dalla curva 1153 e da una pista R corrispondente alle figure 17c e 17d, avviene un processo di selezione nelle piste 1-2 rispettivamente nelle piste 3-4 o nella pista 5. In caso di uno schema circuitale corrispondente alla figura 17b, viene comandata la curva 1154 tratteggiata, ove la pista 5 in questo caso è una pista cinque/R e manca la pista R sola. In questo caso la quinta marcia e la marcia indietro sono presenti in una pista. La curva 1152 mostra il processo di cambio fra una posizione anteriore nella pista di cambio, una posizione folle nel centro della pista di cambio ed una posizione posteriore nella pista di cambio, ove la curva 1155 corrisponde ad una variante delle figure 17b e 17d, in cui la marcia indietro è disposta posteriormente in una pista. Le marce uno, tre e cinque sono disposte anteriormente nella pista e le marce due e quattro posteriormente nella pista. Una disposizione corrispondente alla figura 17c viene rappresentata dalla curva 1156, che è rappresentata a tratti e punti, ove la marcia indietro è disposta anteriormente in una pista. Negli andamenti di curva 1151 e 1152 si riconoscono parti chiaramente periodiche, che sono ricorrenti e che possono venire attraversate più volte con impiego di trasmissioni funzionanti periodicamente, per comandare processi di cambio rispettivamente di selezione. Quando vengono azionati gli andamenti di curva a tratti e punti o tratteggiati, allora in questa zona si possono ottenere periodicità per esempio anche per il fatto che avvengono rinvii mirati, per generare da uno schema circuitale senza periodicità ideali uno schema circuitale che presenta tali periodicità ideali. Un tale rinvio o impiego di un rinvio è rappresentato per esempio in confronto alle figure da 20a a 20c e da 21a a 21c.

La figura 24 mostra uno svolgimento dell'azionamento di una frizione e di un processo di cambio come funzione del percorso dell'attuatore, ove la frizione può venire azionata da uno stato disinnestato, come aperto, in uno stato innesto, come chiuso, ed il processo di cambio, a partire da un punto folle, può avvenire per esempio in una pista di cambio in avanti ed in una pista di cambio all'indietro. La curva 1200 inizia nel caso di una posizione chiusa, ove nella prima zona parziale la frizione viene aperta, mentre la curva 1201 non presenta alcun azionamento o alcun azionamento sostanziale. Se la frizione è aperta, per esempio nel caso del percorso dell'attuatore 1202, l'azionamento del processo di cambio inizia per esempio nella zona folle 1203. In questa zona l'azionamento può venire interrotto almeno temporaneamente, per eseguire un processo di selezione. Successivamente, a partire dal punto 1203, si cambia nuovamente in una pista di cambio in avanti o all'indietro, prima che a partire dal percorso di azionamento 1204 fino al percorso di azionamento 1205 venga nuovamente chiusa la frizione. La figura 24 mostra perciò un accoppiamento preferito dei modi di azionamento innesto e cambio, ove il modo di azionamento selezione è eseguibile mediante un secondo attuatore.

Inoltre può essere idoneo che trovino impiego attuatori, ove il primo attuatore viene impiegato per il comando della funzione di innesto e di selezione, ed il secondo attuatore viene impiegato soltanto per il comando della funzione di innesto e di cambio, ove rispettivamente viene innanzitutto aperta la frizione, prima che venga eseguito un processo di cambio o di selezione, successivamente dall'attuatore viene eseguito un processo di cambio o di selezione e successivamente viene nuovamente chiusa la frizione. Se è presente per esempio una prima marcia nella trasmissione, allora un attuatore può aprire la frizione, successivamente l’attuatore per l'innesto ed il cambio può cambiare dalla marcia presente nella posizione folle, successivamente il secondo attuatore, che ha già eseguito il suo azionamento della frizione, può eseguire un processo di selezione, prima che il secondo attuatore esegua successivamente il processo di cambio per esempio nella seconda marcia, prima che il processo di innesto dell'attuatore di cambio chiuda nuovamente la frizione. In caso di processi di cambio per esempio dalla prima marcia nella terza marcia o nella quarta marcia, in cui vengono saltate una o due marce, può essere idoneo se mediante il secondo attuatore, che esegue anch'esso l'azionamento della frizione, viene soppressa una chiusura e nuova apertura non intenzionale della frizione, in quanto la frizione viene azionata parallelamente dai due attuatori, come aperta o chiusa. Può essere inoltre idoneo se mediante un meccanismo di trasmissione si ottiene una connessione OR dei due azionamenti di frizione, per il fatto che l'attuatore di innesto di cambio consente un azionamento del processo di selezione soltanto in folle con contemporaneo azionamento della frizione in caso di un azionamento dell'attuatore di cambio in direzione del folle, ove la frizione può rimanere aperta tramite l ' attuatore di innesto e di cambio, anche se l’attuatore di innesto e di selezione chiuderebbe la frizione.

Con ciò si ottiene in una variante semplice che possa venire comandata una sequenza di marcia completamente libera e sia consentita una sovrapposizione libera di innesto e di cambio. Perciò grazie al comando della frizione mediante entrambi gli attuatori per il cambio e la selezione si può ottenere una sovrapposizione dell'azionamento della frizione e dell'azionamento del cambio, in modo tale che il processo di cambio venga già avviato per l'estrazione di una marcia, anche se la frizione è compietamente aperta. Analogamente può essere idoneo che la frizione venga già chiusa leggermente, prima che sia inserita al 100% la posizione di marcia, ma è già raggiunto un sottosquadro di dentatura nel caso delle coppie corrispondenti di ingranaggi e di manicotti scorrevoli. Perciò può avvenire un processo di cambio rapido, poiché grazie alla sovrapposizione possono venire realizzati risparmi di tempo. Questa semplice esecuzione mediante un attuatore per l'innesto e la selezione e un secondo attuatore per l'innesto ed il cambio è illustrata con l'aiuto delle figure 25a e 25b. La figura 25a mostra il processo di innesto dell'attuatore di innesto e di selezione, ove la curva 1250 rappresenta il movimento di apertura o di chiusura come funzione del percorso dell'attuatore. Si può riconoscere un primo processo di disinnesto della frizione, ove nella zona 1251 la frizione è aperta. Successivamente la frizione può venire nuovamente chiusa. Corrispondentemente nella zona 1251 avviene un cambio di pista, per esempio dalla pista 1 alla pista 2 o dalla pista 4 alla pista 2, in funzione dello schema circuitale presente. Nella zona 1252 e nella zona 1253 avviene nuovamente un cambio di pista. Nella figura 25b è rappresentato il processo di innesto dallo stato innestato fino allo stato disinnestato come funzione del percorso dell'attuatore di innesto e dì cambio. La curva 1260 mostra l'azionamento della frizione, ove la curva 1261 traccia il movimento di cambio. In caso di un iniziale disinnesto avviene un cambio della posizione di marcia per esempio da una posizione di marcia anteriore nella pista di cambio nella zona folle, ove la frizione è completamente aperta in questo stato. Successivamente può avere luogo un processo di selezione, che viene comandato dall' attuatore di innesto e di selezione, prima che venga comandato il processo di cambio per esempio in una posizione nella pista di cambio anteriore o posteriore, e successivamente viene chiusa la frizione.

La. figura 26 mostra un attuatore 1300 per il cambio e la selezione della trasmissione con un'unità di azionamento, come un motore elettrico 1301. L'albero di uscita della trasmissione presenta una vite motrice 1302, che è supportata nella zona 1303. La vite motrice aziona un dado 1304 supportato resistente a rotazione, ma mobile assialmente, che presenta almeno un perno 1305. Il perno 1305 si impegna in un innesto a denti frontali 1306, che presenta una zona 1307 di forma anulare. La zona 1307 di forma anulare alloggia per esempio l'albero di cambio centrale della trasmissione, ove in caso di uno spostamento del dado 1304 l'albero di cambio centrale fissato assialmente è sottoposto ad un movimento di orientamento. Il dado, che è impedito a ruotare, converte perciò il movimento di rotazione dell'albero motore, rispettivamente della vite motrice, in un movimento lineare del dado, ove mediante la leva girevole, come innesto a denti frontali 1306, un movimento lineare del dado viene convertito in un movimento di cambio o di selezione di un albero 1308.

La figura 27 mostra un dispositivo di azionamento 1400 con una trasmissione 1401. Il dispositivo di azionamento per l'azionamento automatizzato di un sistema di trasmissione di momento torcente per il cambio e/o selezione automatizzata della trasmissione viene comandato da due attuatori 1402, 1403, come motori elettrici. L'attuatore 1402 aziona il processo di innesto ed il processo di cambio, ove l'attuatore 1403 aziona il processo di selezione. Gli assi degli attuatori sono disposti l'uno rispetto all'altro ad angolo retto, ove gli assi degli attuatori possono essere disposti anche parallelamente o coassialmente. Il dispositivo di azionamento è eseguito come dispositivo di azionamento 1400 integrato con un corpo 1404 comune, che è fissato per mezzo di mezzi di fissaggio 1406, come viti o simili, sul corpo della trasmissione 1405 e della trasmissione 1401. L'attuatore 1403 è fissato o integrato con il corpo 1404, ove l'albero di azionamento 1407 sporge entro il corpo 1404. L'albero di azionamento 1407 è eseguito come asta filettata internamente, in cui può impegnarsi un'asta filettata 1408. In caso di una rotazione comandata dell'asta filettata internamente 1407, la vite motrice 1408, connessa a prova di rotazione con l'albero di cambio 1409 centrale della trasmissione 1401, viene spostata in direzione assiale in su ed in giù. Poiché l'asta filettata 1408 è connessa non girevolmente con l'albero di cambio 1409 centrale, cioè è avvitata e fissata con il dado 1410, in caso di un movimento di sollevamento assiale dell'asta 1408, l'albero di cambio 1409 centrale viene azionato in direzione assiale nel senso di un processo di selezione.

L'albero di cambio 1409 centrale presenta entro la trasmissione diti di cambio 1411, 1412, che possono venire a contatto di azionamento con elementi di azionamento 1413, 1414, 1415 e 1416, per esempio della forcella di cambio 1417, e sono portabili in questa. I diti di cambio sono spallamenti dell'albero di cambio centrale, che sporgono sostanzialmente in direzione radiale dall'albero di cambio centrale e possono impegnarsi in zone di alloggiamento degli elementi di azionamento. Grazie al movimento assiale comandabile in modo mirato, come spostamento, dell'albero di cambio 140S centrale, il dito di cambio, che giunge in contatto operativo con una zona di alloggiamento degli elementi di azionamento, è variabile, vale a dire che così viene eseguita una selezione delle forcelle di cambio della trasmissione. Grazie al comando dell'attuatore 1403 si può ottenere un processe di selezione fra piste di cambio della trasmissione.

L'attuatore 1402 comanda l'azionamento della frizione e del processo di cambio, ove la frizione è azionabile mediante una camma a disco per mezzo di uno spintore che si sostiene sulla camma a disco. Le figure seguenti mostrano maggiori dettagli.

Il processo di cambio viene comandato dal comando del cilindro 1420 in modo tale che l'attuatore 1402 possa azionare il cilindro mediante una trasmissione a coclea con una ruota a vite. Il cilindro 1420 presenta sulla sua circonferenza esterna una scanalatura 1421, in cui si impegna un perno 1422. Il perno 1422 può venire spostato grazie alla modulazione della scanalatura 1421 in direzione circonferenziale e/o in direzione assiale del cilindro 1420, cosicché il dispositivo di trascinamento 1423, connesso con il perno ruota l'albero di cambio 1409 di una misura angolare predeterminabile e comanda così un processo di cambio della trasmissione. Il trascinatore 1423 presenta una dentatura interna 1424, in cui si impegna una dentatura esterna dell'albero di cambio centrale, affinchè uno spostamento assiale dell'albero di cambio centrale in caso di un processo di selezione non sia influenzato dal movimento di rotazione in caso di un processo di cambio. Nel caso di un processo di cambio l'albero di cambio centrale viene ruotato nell'una o nell'altra direzione intorno al suo asse proprio, cosicché i diti di cambio sollecitano le zone di alloggiamento delle forcelle di cambio e spostano le forcelle di cambio 1417 per cambiare una marcia. Inoltre è previsto un cuscinetto 1425, che supporta l'albero di cambio centrale.

Il dispositivo di azionamento è un'unità integrata, che è montabile come gruppo sulla trasmissione, ove la trasmissione può essere un cambio di velocità manuale senza articolazione del processo di cambio azionato a mano.

La figura 28 mostra una vista del dispositivo di azionamento della figura 27, ove si può riconoscere l'attuatore, come il motore 1402. L'albero di presa di moto 1430 del motore aziona una coclea 1431, che ingrana con un ingranaggio a vite 1432. L'ingranaggio a vite 1432 è connesso resistente a rotazione con una camma a disco 1433 nonché tramite il distanziatore 1435 con un'ulteriore camma a disco 1437. Inoltre l'ingranaggio a vite è connesso con il cilindro 1420, ove il cilindro 1420 può essere connesso con la camma a disco 1434. Analogamente può essere idoneo che l'ingranaggio a vite nonché le camme a disco 1433, 1434, il distanziatore 1435 ed il cilindro 1420 siano eseguiti in un sol pezzo, per esempio come pezzo stampato ad iniezione o come pezzo metallico. Il cilindro 1420 presenta nella sua superficie di mantello una scanalatura 1421, in cui si impegna un perno 1422 di un elemento di orientamento 1423. In caso di una rotazione del cilindro 1420 il punto di impegno del perno 1422 nella zona della scanalatura 1421 viene spostato sostanzialmente in direzione assiale, cosicché l'elemento 1423 viene orientato. L'elemento 1423 e l'albero di cambio 1409 centrale sono in impegno per esempio mediante una dentatura, cosicché in caso di un orientamento dell'elemento 1423 viene orientato l'albero di cambio centrale. Con ciò può venire comandato in maniera mirata un processo di cambio della trasmissione.

Per il comando del sistema di trasmissione di momento torcente, come frizione, viene azionata una pompa idraulica 1440 tramite uno spintore 1441 e viene azionata un'articolazione tramite la camma a disco 1434. A questo proposito si rimanda alla figura 29.

Inoltre per compensare la forza o per incrementare la forza dell'attuatore 1402 è impiegato un accumulatore di forza 1450, che agisce anch'esso tramite uno spintore sugli elementi azionabili, vedere la figura 30

La figura 29 mostra l'attuatore 1400 in una rappresentazione in sezione, ove si può riconoscere il motore di azionamento 1402, cioè l'attuatore. L'attuatore 1402 tramite una trasmissione a coclea aziona l'ingranaggio a vite 1432. Inoltre si può riconoscere la camma a disco 1434 con il suo profilo di camma 1460. Il profilo di camma è eseguito in modo tale che il raggio del profilo di camma non vari su una rotazione parziale della camma a disco 1443 e su una seconda rotazione parziale vari da un raggio massimo ad un raggio minimo e da un raggio minimo ad un raggio massimo.

Inoltre si può riconoscere una leva 1461, che è supportata in maniera orientabile nella zona 1462. Sulla leva 1461 è supportata in maniera girevole o scorrevole una scarpa di scorrimento o un rullo 1463, che si sostiene nella zona del profilo di camma 1460. Contemporaneamente alla leva 1461 è articolato lo spintore 1441 dello stantuffo della pompa idraulica 1440, cosicché mediante la rotazione della leva 1461, grazie al profilo di camma 1460, avviene un comando della pompa idraulica 1440. Grazie al comando della pompa idraulica 1440 si ottiene una trasmissione del movimento di azionamento del sistema di trasmissione di momento torcente per mezzo del percorso idraulico o di un altro percorso di mezzo in pressione.

Il profilo di camma 1460 è eseguito in modo tale che l'orientamento della leva 1461 venga sollecitato su una prima zona parziale per il disinnesto della frizione, successivamente l'orientamento viene mantenuto sostanzialmente costante, per mantenere la frizione nello stato disinnestato e su una terza zona parziale è eseguito in modo tale che la frizione venga innestata dall'orientamento della leva 1461.

La figura 30 mostra una sezione di un dispositivo di azionamento 1400 con l'attuatore 1402 nonché il corpo 1404. L'albero motore 1430 aziona la coclea 1431, che ingrana con l'ingranaggio a vite 1432. L’albero motore è supportato per mezzo dei cuscinetti 1470 e 1471. Con la ruota a vite 1402 è connessa sostanzialmente resistente a rotazione la camma a disco 1433.

La leva 1472 è supportata in maniera orientabile nella zona 1473 e presenta nella zona 1474 una scarpa di scorrimento o un rullo per sollecitare il profilo a camma 1475 della camma a disco 1433. Sulla leva 1472 è prevista una zona di articolazione 1476, come per esempio un perno, su cui può agire lo spintore 1477 dell'accumulatore di forza 1450. L'accumulatore di forza 1450 è alloggiato entro un corpo 1478, ove sono previste zone di ritenuta 1479 e 1480, che si impegnano almeno parzialmente nelle zone di estremità radialmente interne dell'accumulatore di forza. La zona 1480 è eseguita in un sol pezzo con il corpo o connessa con questo, ove la zona 1479 è connessa con lo spintore 1477. Inoltre lo spintore presenta una zona di battuta 1481, su cui avviene un sostegno dell'accumulatore di forza. Grazie all'appoggio della zona di azione 1474 nella zona del profilo di camma 1475 avviene in caso di una rotazione della camma a disco 1433 una modulazione di percorso dello spintore 1477 e perciò dell'accumulatore di forza 1450. L'effetto di forza dell'accumulatore di forza avviene perciò in modo modulato sul profilo di camma della camma a disco. L'accumulatore di forza coadiuva perciò, almeno su una zona parziale del movimento di azionamento, il motore elettrico, come attuatore 1402. L'ausilio di forza può avvenire per l'azionamento di cambio e/o per l'azionamento di frizione.

La figura 31 mostra una sezione dell'attuatore 1400, ove sono rappresentati l'albero di presa di moto 1430 del motore e la ruota a vite 1431. La ruota a vite 1431 ingrana con l'ingranaggio a vite 1432 per l'azionamento di un movimento di azionamento entro la trasmissione e del sistema di trasmissione di momento torcente. L'ingranaggio a vite 1432 è supportato in maniera girevole su un albero 1480, ove l'albero 1480 è supportato in maniera girevole per mezzo dei cuscinetti 1481 e 1482, come cuscinetti a rotolamento o cuscinetti ad attrito radente o cuscinetti a rullìni. Con l'ingranaggio a vite 1432 l'elemento 1433, 1434, 1435 è connesso nella zona dei mezzi di fissaggio 1485, 1486, ove i mezzi di fissaggio possono essere viti o rivetti o una connessione ad innesto o una connessione a scatto. L'elemento 1433, 1434, 1435 è eseguito in un sol pezzo in questo esempio di esecuzione, ove le camme a disco 1433 e 1434 sono connesse mediante un distanziatore 1435. Inoltre le camme a disco ed il distanziatore sono alloggiati in maniera girevole nella zona dell'asse 1480. La camma a disco 1434 è connessa resistente a rotazione tramite un mezzo di fissaggio 1484 con il cilindro 1420, che dal canto suo è supportato nuovamente in maniera girevole per mezzo dell'asse 1480. Il cilindro 1420 presenta almeno una scanalatura 1421, in cui si impegna il perno 1422. Grazie alla rotazione del cilindro 1420 e alla modulazione della scanalatura 1421 avviene un orientamento dell'elemento 1423 e quindi un orientamento dell'albero di cambio 1409 centrale. Perciò il dito di cambio 1412 nella regione delle zone di azionamento delle forcelle di cambio da 1413 a 1415 viene azionato in modo tale che le forcelle di cambio siano azionabili per il cambio delle marce della trasmissione.

Fra il corpo 1404 ed il cilindro 1420 è disposto un accumulatore di forza 1483, che è eseguito per esempio come molla a spirale o molla di torsione. Le zone di estremità 1483a e 1483b sono da un lato fisse sul corpo e dall'altro, almeno su zone parziali del movimento del cilindro 1420, sono connesse con il cilindro almeno ad accoppiamento di forma o ad accoppiamento ad attrito. Perciò si ottiene che un effetto di forza per aiutare l'unità di azionamento, come l'attuatore, 1402, sia previsto per il cambio o per l'innesto o il disinnesto della frizione. La connessione ad accoppiamento di forma fra l'estremità dell'accumulatore di forza 1483b ed il cilindro può essere eseguita in modo tale che l'accumulatore di forza sia inefficace su una zona parziale senza connessione ad accoppiamento di forza e su un'altra zona parziale per mezzo di una connessione ad accoppiamento di forza trasmetta una forza di azionamento o di ausilio al cilindro. Questo effetto di forza, mediante la connessione ad accoppiamento di forma scelta nelle diverse zone parziali del movimento di azionamento, può presentare di volta in volta un effetto di forza in direzioni di azione opposte.

Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La Richiedente si riserva di rivendicare ulteriori caratteristiche, rese note finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni.

Riferimenti impiegati in sottorivendicazioni rimandano all'ulteriore configurazione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; essi non sono da intendere come rinuncia all'ottenimento di una protezione autonoma, oggettiva, per le caratteristiche delle sottorivendicazioni di riferimento.

Gli oggetti di queste sottorivendicazioni formano però anche invenzioni autonome, che presentano una configurazione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.

L'invenzione inoltre non è limitata al/agli esempio/i di esecuzione della descrizione. Invece nell'ambito dell'invenzione sono possibili numerose variazioni e modifiche, in particolare tali varianti, elementi e combinazioni e/o materiali che sono inventivi per esempio mediante combinazione o variazione di singole caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento in connessione con le caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento, contenuti nella descrizione generale e forme di esecuzione nonché descritte nelle rivendicazioni e contenute nei disegni, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto o a nuovi passi di procedimento rispettivamente sequenze di passi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di esame e di lavoro.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di azionamento in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come una frizione ad attrito, ed una trasmissione, il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto o per il comande del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un secondo mezzo per il comande del processo di cambio entro piste di cambio eventualmente un terzo mezzo per il comando del processo di selezione fra le piste di cambio, caratterizzato dal fatto che di volta in volta un attuatore viene comandato da un apparecchio di comando elettronico, il quale aziona in maniera mirata rispettivamente un mezzo dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione.
2. Dispositivo di azionamento in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come una frizione ad attrito, ed una trasmissione, il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto o per il comando del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro piste di cambio, eventualmente un terzo mezzo per il comando del processo di selezione fra le piste di cambio, caratterizzato dal fatto che due attuatori vengono comandati da un apparecchio di comando elettronico, ove un attuatore aziona in maniera mirata du.e mezzi dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione, ed il secondo attuatore aziona in maniera mirata il terzo mezzo per il comando del processo di azionamento to della frizione, di cambio e/o di selezione.
3. Dispositivo di azionamento in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come una frizione ad attrito, ed una trasmissione, il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto o per il comando del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro piste di cambio, eventualmente un terzo mezzo per il comando del processo di selezione fra le piste di cambio, caratterizzato dal fatto che due attuatori vengono comandati da un apparecchio di comando elettronico, ove un primo attuatore aziona in maniera mirata due mezzi dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione, ed un secondo attuatore aziona in maniera mirata due mezzi dei tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione.
4. Dispositivo di azionamento in particolare secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il primo attuatore aziona i mezzi per l'innesto e la selezione ed il secondo attuatore aziona i mezzi per l'innesto ed il cambio.
5. Dispositivo di azionamento in particolare secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il primo attuatore aziona i mezzi per il cambio e la selezione ed il secondo attuatore aziona i mezzi per l'innesto ed il cambio.
6. Dispositivo di azionamento in particolare secondo la rivendicazio ne 3, caratterizzato dal fatto che il primo attuatore aziona i mezzi per l'innesto e la selezione ed il secondo attuatore aziona i mezzi per il cambio e la selezione.
7. Dispositivo di azionamento in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come una frizione ad attrito, ed una trasmissione, il sistema di trasmissione di momento torcent2 presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto o per il comando del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro piste di cambio, eventualmente un terzo mezzo per il comando del processo di selezione fra le piste di cambio, caratterizzato dal fatto che un attuatore viene comandato da un apparecchio di comando elettronico, il quale aziona in maniera mirata i tre mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio e/o di selezione.
8. Dispositivo di azionamento in particolare per autoveicoli con un motore, un sistema di trasmissione di momento torcente, come una frizione ad attrito ed una trasmissione, come un cambio di velocità, il sistema di trasmissione di momento torcente presenta un primo mezzo per l'innesto e/o il disinnesto della frizione ad attrito o per il comando del momento torcente trasmissibile dal sistema di trasmissione di momento torcente, la trasmissione presenta almeno un albero, come albero di cambio/selezione, che viene azionato per la selezione e/o il cambio entro un glifo di cambio, con un secondo mezzo per il comando del processo di cambio entro le piste di cambio e con un terzo mezzo per il comando del processo di selezione fra le piste di cambio per l'inserzione della trasmissione, caratterizzato dal fatto che un attuatore viene comandato da un apparecchio di comando elettronico ed aziona almeno due dei mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione.
9. Dispositivo di azionamento secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che un primo attuatore ed un secondo attuatore vengono comandati da un apparecchio di comando elettronico con unità di calcolo centrale, ove il primo attuatore aziona due dei tre mezzi per il comando dell'azionamento del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione, ed il secondo attuatore aziona il primo mezzo per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione, che non viene azionato dal primo attuatore.
10. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che un primo attuatore comanda il processo di cambio di selezione ed un secondo attuatore comanda il processo di azionamento della frizione.
11. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che un primo attuatore comanda il processo di azionamento della frizione e di cambio ed un secondo attuatore comanda il processo di selezione.
12. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che un primo attuatore comanda il processo di azionamento della frizione e di selezione, ed un secondo attuatore comanda il processo di cambio.
13. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che l'azionamento e il comando della frizione e del processo di cambio o di selezione con un attuatore. è previsto in modo tale che sia fissata una sequenza temporale predeterminata degli azionamenti dei singoli mezzi mediante la configurazione degli attuatori.
14. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto che il comando del processo di cambio e di selezione è eseguito mediante l'almeno un attuatore, in mode tale che i cambi di marcia avvengano sequenzialmente.
15. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che il comanda del processo di cambio e di selezione e l'esecuzione dell'almeno un attuatore sono realizzati in modo tale che possa avvenire un cambio di marcia da una marcia inserita in una qualsiasi altra marcia inserita.
16. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, con almeno un primo attuatore con un elemento di azionamento, come per esempio un motore, che converte un movimento di azionamento dell'elemento di azionamento, per mezzo di almeno una trasmissione, in rispettivamente un movimento di almeno due dei mezzi per l'azionamento del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione.
17. Dispositivo di azionamento in particolare secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che viene impiegata una trasmissione a camme, una trasmissione a camme a disco o una trasmissione a passi a croce maltese o una trasmissione a glifo oscillante o una disposizione a camme di sollevamento o una trasmissione a coclea o un rotismo epicicloidale come trasmissione per almeno un azionamento del processo di innesto, cambio o selezione.
18. Dispositivo di azionamento secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che almeno una trasmissione è una trasmissione a camme agente da un lato.
19. Dispositivo di azionamento secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che almeno una delle trasmissioni è una trasmissione a camme con accoppiamento di forma o guida forzata.
20. Dispositivo di azionamento secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che l'accoppiamento di forma è realizzato per esempio mediante una leva irapegnantesi in una scanalatura.
21. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la trasmissione a camme provoca uno spostamento assiale o radiale o un movimento di orientamento di un braccio orientabile o spintore, come per esempio una leva a rulli.
22. Dispositivo di azionamento per l'azionamento di almeno uno dei mezzi per il comando del processo di azionamento della frizione, di cambio o di selezione, in particolare secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la trasmissione a camme è eseguita in modo tale che un rullo rotoli su/lungo una traiettoria curva o una piastra, e tramite uno spostamento assiale o radiale comandi un mezzo.
23. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che un movimento di azionamento, come rotazione, avvitamento o scorrimento, viene convertito mediante una trasmissione in un movimento di azionamento per l'innesto e/o il cambio e/o la selezione, e la cinematica dell ' attuatore genera la caratteristica dell'azionamento.
24. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che uno svolgimento di funzione per il comando di almeno due dei processi come innesto, cambio o selezione, viene eseguito con una disposizione idrostatica, ove un movimento di spostamento di uno stantuffo comandato come percorso attraverso fori aziona per esempio l'azionamento di frizione ed il cambio di marcia.
25. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che un comando di almeno due delle funzioni come innesto, cambio o selezione, viene eseguito con l'ausilio di una disposizione idraulica, ove vengono comandate valvole adeguate per il comando del rispettivo azionamento del processo di innesto, cambio o selezione.
26. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i modi di funzionamento schematici per l'azionamento del processo di innesto, cambio e/o selezione vengono riprodotti periodicamente o in serie, su una circonferenza o in direzione assiale di un cilindro, ed in caso di un comando del cilindro in direzione circonferenziale o assiale avviene il comando di frizione e trasmissione nella periodicità di sequenza corretta.
27. Dispositivo di azionamento secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che per mezzo dello sfruttamento di periodicità per l'azionamento del processo di innesto, cambio e/o selezione, si può ottenere una posa multipla di camme di comando mediante svolgimento ripetuto di una camma di comando.
28. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di azionamento per il comando di una trasmissione e/o di una frizione per l'automatizzazione del processo di cambio, di selezione e di innesto, è disposto all'esterno della trasmissione, e mediante mezzi di trasmissione agisce nella trasmissione su per esempio l'albero di cambio/selezione. 2S.
Dispositivo di azionamento in particolare secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che la disposizione degli attuatori è realizzata all'interno o all'esterno della campana della frizione, però non entro la trasmissione.
30. Dispositivo di azionamento per l'azionamento automatizzato di frizione e trasmissione, in particolare secondo una precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che gli attuatori vengono disposti ed articolati in modo tale che sostanzialmente con un tale dispositivo di azionamento possano venire automatizzati cambi manuali, ove non devono venire apportare modifiche sostanziali alla trasmissione.
31. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di azionamento è montabile come parte supplementare, come componente add-on, su una trasmissione presente, come un cambio di velocità manuale.
32. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è previsto almeno un accumulatore di forza per la compensazione di forza e/o l'ausilio di forza, che aiuta la forza di azionamento dell'almeno una unità di azionamento.
33.. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è previsto almeno un accumulatore di forza per la compensazione di forza e/o l'ausilio di forza, che aiuta la forza di azionamento dell'almeno una unità di azionamento per mezzo di un profilo di camma.
34. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è prevista almeno un'unità a sensori, che rivela una grandezza che rappresenta almeno una forza di azionamento e/o un azionamento, come un percorso di azionamento.
35. Dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che entro il dispositivo di azionamento sono presenti elasticità mirate, che vengono sollecitate per compensare per esempio tolleranze di percorso.
36. Procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente e/o di una trasmissione per l'impiego di un dispositivo di azionamento in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni.
37. Procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente per mezzo di un'unità di comando, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il sistema di trasmissione di momento torcente viene comandato in modo tale che in caso di freno, pedale del gas non azionati ed in caso di marcia di avviamento inserita nella trasmissione e con motore di azionamento in funzione, il veicolo avanza lentamente.
38. Procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente per mezzo di un'unità di comando, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il sistema di trasmissione di momento torcente viene comandato in modo tale che in caso di un processo di avviamento secondo un ciclo di valutazione, il momento del motore presente dal lato del motore viene aumentato.
39. Procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente e/o di una trasmissione, ove almeno un'unità di comando è in collegamento di segnale con un'unità elettronica di un'elettronica di motore, caratterizzato dal fatto che l'unità di comando comanda un aumento/una riduzione del momento del motore in caso di un processo di avanzamento lento.
40. Procedimento per il comando di un sistema di trasmissione di momento torcente e/o di una trasmissione, ove almeno un'unità di comando è in collegamento di segnale con un'unità elettronica di un'elettronica di motore, caratterizzato dal fatto che l'unità di comando comanda un aumento/una riduzione del momento del motore o del numero di giri del motore in caso di una marcia folle inserita nella trasmissione.