ITMI960774A1

ITMI960774A1 - Filatoio a tazze

Info

Publication number: ITMI960774A1
Application number: IT96MI000774A
Authority: IT
Inventors: Karl Koltze; Hans-Jurgen Heinrich; Roland Volker; Peter Voidel
Original assignee: Schlafhorst & Co W
Priority date: 1995-06-01
Filing date: 1996-04-22
Publication date: 1997-10-22
Also published as: US5699658A; IT1283754B1; CH692667A5; IN188126B; CN1066787C; ITMI960774A0; CN1155596A; JPH08325854A; JP3825500B2

Description

Descrizione del trovato

L'invenzione si riferisce ad un procedimento di un dispositivo per la filatura con tazze o vasi su una macchina con una pluralità di tazze di filatura ruotanti durante la filatura e con un guidafilo associato a ciascuna tazza di filatura e fornente il materiale di fibre filato dalla sua bocca, laddove il paletto di filato, deposto sulla superficie interna rotante della tazza, dopo la conclusione dell'operazione di filatura, oppure in caso di rottura del filo, viene avvolto su un tubetto di riavvolgimento. L'invenzione concerne inoltre un dispositivo per l'esecuzione del procedimento.

La filatura in o con tazze viene definita anche filatura a centrifuga, pertanto si parla di filatoi a tazze, ovvero vasi, oppure filatoi a centrifughe. Siffatte macchine possiedono o tazze di forma tubolare, le cui tazze sospese, presentanti le due estremità all'incirca di uguale grandezza, e le quali possiedono un'apertura per il prelevamento del filato filato sul lato inferiore, oppure tazze fisse, la cui apertura per il prelevamento del filato filato si trova sul lato superiore della tazza. A tale scopo si rimanda al DE 41 08 929 Al. Esistono inoltre filatoi a tazze, nei quali dopo la produzione del panetto di filato nella tazza dapprima il guidafilo viene estratto dalla tazza e poi, per l'avviamento o inizio dell'operazione di riavvolgimento, un tubetto viene inserito, ovvero innestato nella tazza (confronta il brevetto CV-360 004). Esistono anche filatoi a tazze con tazze di filatura cilindriche aperte superiormente e inferiormente, attraverso la cui apertura superiore durante la filatura viene introdotto il guidafilo e attraverso la cui apertura inferiore viene introdotto, per il riavvolgimento, un tubetto di incannatura corrispondente (confronta DE 43 24 039 Al). Infine esistono filatoi a tazze, nei quali il tubetto di riavvolgimento già durante la filatura viene tenuto pronto coassialmente sul guidafilo, rispettivamente sul tubo di guidafilo; in relazione a ciò si può trattare di tazze di filatura in piedi oppure aperte cilindricamente in modo passante (confronta il brevetto DD-21 834 e DE 43 24 039 Al). Per tutti questi tipi di filatoi a centrifughe, rispettivamente a tazze, è impiegabile la presente invenzione.

In ogni caso per l'avviamento dell'operazione di riavvolgimento il tubetto di riavvolgimento viene inserito nella tazza. Già da parecchio tempo è noto in questa correlazione il fatto di afferrare, con l'ausilio di una scanalatura prevista sull'estremità longitudinale del tubetto di riavvolgimento, l'ala di filo fornita dalla bocca del guidafilo (brevetto US 802 161, pagina 2, righe 58/59). Inoltre sono noti mezzi meccanici, i quali afferrano manualmente (confronta brevetto CH 348 346, pagina 1, righe 18 e seguenti) oppure attraverso un meccanismo oscillabile (confronta brevetto DE 842 916, pagina 4, righe 13 fino a 23) gli strati interni di fili del panetto di filato, ed avviano così l'operazione di riavvolgimento.

In tutti questi dispositivi noti, i quali avviano l'operazione di riavvolgimento dopo la rottura del filo, strati di filo vengono disposti, parzialmente in modo irregolare, sul tubetto di riavvolgimento. Gli strati di filo irregolari portano a considerevoli disturbi nel successivo processo di incannatura, essi non sono in generale più svolgibili dal tubetto. Per questo si viene ad originare uno scarto addizionale e i tubetti devono essere puliti in modo speciale.

Nel DE-GM 76 25 081 viene descritto un tubetto di incannatura tubolare, il quale è completamente cilindrico e in corrispondenza di una sua estremità longitudinale possiede sulla superficie esterna una fessura di afferramento del filo, nella direzione circonferenziale, alla quale può essere associato un elemento di trattenimento del filo. Una fessura di intercettazione del filo estendentesi analogamente viene divulgata nel DE 2717 189 Al per un tubetto di incannatura pure cilindrico. In quest'ultimo caso la fessura di intercettazione del filo può essere prevista anche in corrispondenza del bordo di lato frontale (pagina 7, paragrafo 4). Una fessura di intercettazione del filo con mezzo integrato di bloccaggio del filo in corrispondenza di un'estremità longitudinale di un tubetto di incannatura cilindrico viene indicata nel EP 0 524 545 Bl. Tutte queste note fessura di intercettazione del filo possono e devono afferrare e trattenere solamente un filo, il quale viene premuto, sotto tensione, all'incirca radialmente nella rispettiva fessura.

Inoltre, nel DE-GM 17 56 665 viene descritto un corpo di incannatura per il riavvolgimento di bobine con strati conici, il quale in corrispondenza di un'estremità longitudinale è allargato conicamente. Vicino al bordo longitudinale dell'estremità di tubetto allargata conicamente, sulla sua superficie interna viene prevista una scanalatura perimetrale per l'inserimento di un anello elastico bloccante radialmente verso l'esterno. Questo noto dispositivo di bloccaggio serve a fissare sulla superficie interna una calza conica risvoltata sull'estremità conica del tubetto.

Infine nel brevetto DD 58022 (confronta in particolare la colonna 2, riga 2 e seguenti) viene descritto un filatoio a tazze con tazze di filatura fisse e guidafili movibili ad andirivieni, il quale sul tubo di guida del filo possiede, addizionalmente al tubetto di riavvolgimento, un elemento di presa del filo. Questo nel corso della filatura viene tirato a ritroso nel tubetto di riavvolgimento (la sua circonferenza è più piccola della luce interna di cilindro del tubetto di riavvolgimento) e per l'aw iainento del riavvolgimento (comandato dal tubetto di riavvolgimento) viene abbassato nella posizione di funzionamento. In tal modo si deve evitare il fatto che cosiddette trazioni trasversali, originantesi durante la formazione del panetto di filato, le quali rappresentano parti di filo estendentesi a guisa di corde attraverso la tazza, durante il movimento di zettatura del guidafilo entrino in contatto con il guidafilo, che strappino il filato o che aw iino un'operazione di riavvolgimento difettosa.

Alla base dell'invenzione è posto il compito di eliminare gli svantaggi menzionati più sopra e di aw iare l'operazione di riavvolgimento, in particolare dopo la rottura del filo, anche se tra la bocca del guidafilo e il panetto di filato non è più presente alcuna ala di filato circolante. Ciò significa di avviare l'operazione di riavvolgimento in modo tale per cui tutto il materiale di filo deposto nella centrifuga di filatura, rispettivamente nella tazza di filatura, venga aw olto in modo ordinato sul tubetto di riavvolgimento, e successivamente sia nuovamente svolgibile da questo in modo esente da perdite.

La soluzione secondo l'invenzione consiste, per il procedimento di filatura a tazze menzionato nella parte introduttiva, nel fatto che per l'avviamento dell'operazione di riavvolgimento viene utilizzata un'estremità di filo appoggiantesi, come tratto di filo di corda, in direzione circonferenziale sulla superficie interna del panetto di filato. Miglioramenti e ulteriori conformazioni dell'invenzione vengono descritti nelle rivendicazioni dipendenti.

Secondo l'invenzione quindi in caso di rottura del filo, oppure in caso di un'analoga interruzione della filatura, per l'avviamento dell'operazione di riavvolgimento al posto dell'ala di filato non più esistente estendentesi, nel funzionamento di filatura normale, radialmente tra la bocca del tubo di guidatilo e il panetto di filato filato, viene impiegato un altro pezzo di filo, vale a dire un pezzo di filo che ha già abbandonato il percorso di deposizione estendentesi radialmente e si è deposto già in modo sciolto sulla parete interna del panetto di filato. Secondo l'invenzione una tale estremità del filo, la quale dopo una rottura del filo o similari, si applica sulla parete interna del panetto di filato non esattamente in forma di cerchio, bensì in parte in forma di corda, la quale estremità di filo si estende sostanzialmente in un piano radiale della tazza, quindi anche della bobina, e in tal modo all'incirca lungo la circonferenza di un relativo piattello di bobina, viene sfruttata per avviare l'operazione di riavvolgimento.

Conformemente ad un'ulteriore esecuzione dell'invenzione, un dispositivo per l'esecuzione del procedimento consiste nel fatto che il tubetto di riavvolgimento, perlomeno in corrispondenza di una delle sue estremità longitudinali, possiede un allargamento sporgente radialmente, in forma di piattello, con un intaglio di afferramento posizionato quasi a contatto vicino al diametro interno del panetto di filato e coperto parzialmente da un elemento di molla. In tal modo viene conseguito il fatto che il pezzo di filo di corda previsto secondo l'invenzione per l'avviamento del riavvolgimento, e il quale si estende sostanzialmente parallelamente rispetto alla direzione circonferenziale, rispettivamente nel piano del piattello della bobina, può essere trattenuto saldamente.

Questo risultato è sorprendente: intagli di afferramento tradizionali in tubetti di riavvolgimento non possono notoriamente trattenere in modo corretto le corde di filo e utilizzarle per lo svolgimento ordinato. Il rispettivo pezzo di corda poggia invero (nel piano radiale del mezzo di afferramento) solamente in modo lasco e senza tensione sulla superficie interna del pannello di filato. I mezzi di afferramento noti sono concepiti in effetti in modo tale che il pezzo di corda, se esso viene soprattutto toccato, scivola in modo sciolto attraverso l'intaglio di afferramento .

La fusione funzionale delle caratteristiche impiegate preferibilmente per la costruzione del dispositivo secondo l'invenzione, vale a dire il raggio massimo possibile del piattello della bobina, l'intaglio di afferramento previsto sul bordo del piattello, come pure l'elemento di molla dell'intaglio di afferramento portano tuttavia ad un successo complessivo che risolve il compito posto alla base dell'invenzione, però non era da prevedere sin dall'inizio dalle caratteristiche singole.

Come detto, si prevede preferibilmente che l'intaglio di afferramento venga posizionato il più possibile vicino al diametro interno del pannello di filato, per poter afferrare un grande numero delle corde di filo che si formano. Secondo una forma di esecuzione preferita dell'invenzione, è particolarmente favorevole se l'allargamento in forma di piattello (piattello della bobina) è lavorato sulla sua superficie esterna assiale verso l'interno per l'accoglimento di un elemento di molla e se ad una distanza, misurata dal lato esterno assiale, la quale è uguale o maggiore di un diametro del filo, l'elemento di molla copre parzialmente l'intaglio di afferramento. Come elemento di molla viene previsto preferibilmente un anello elastico.

L'invenzione viene spiegata più dettagliatamente nel seguito in base ad un esempio di esecuzione illustrato nel disegni. In particolare:

la figura 1 mostra schematicamente il punto di filatura di un filatoio e tazze, parzialmente in sezione,

la figura 2 mostra un dettaglio del tubetto di riavvolgimento secondo l'invenzione, in una scala di misura ingrandita,

la figura 3 mostra il tubetto di riavvolgimento secondo la direzione di visione della freccia X in figura 2.

Il punto di filatura 10, illustrato schematicamente in figura 1, di un filatoio a tazze possiede una tazza o vaso di filatura 12 ruotante in cuscinetti 11 attorno ad un asse 21. In relazione a ciò il tipo dei cuscinetti non ha importanza, è tuttavia noto il fatto di impiegare, per esempio per la supportazione di tazze di filatura azionate con motore elettrico, supporti magnetici.

Al disopra della tazza di filatura 12 è installato un dispositivo di deformazione del nastro di fibre, per esempio uno stiratoio 13, al quale viene addotto un nastro di fibre 14. Il filo 15, venentesi ad originare sotto l'azione della tazza di filatura 12 ruotante, perviene, attraverso un tubo guidaiilo 16 supportato movibile assialmente, nell'interno della tazza di filatura 12 e si applica, con formazione di un pannello di filato 17, sulla parete interna 18 della centrifuga di filatura.

Sul tubo guidatilo 16 è fissato, in una posizione di prontezza 19, un tubetto di riavvolgimento 1. Il tubetto di riavvolgimento 1 viene fissato in tal caso per mezzo di un dispositivo a chiavistello 20, il quale, comandabile in modo definito, consente uno spostamento del tubetto di riavvolgimento 1 in una posizione di riavvolgimento (non illustrata) .

Come è rilevabile dalle figure 2 e 3, il tubetto di riavvolgimento 1 possiede un allargamento 2 in forma di piattello con perlomeno un intaglio 3 di afferramento del filo. L'allargamento 2 in forma di piattello viene lavorato internamente in modo tale che, nella distanza a dal bordo inferiore 5, si può applicare un elemento di molla 4, il quale copre parzialmente l'intaglio di afferramento 3. La distanza a deve essere preferibilmente uguale o maggiore del diametro di filo del filo da afferrare. L'elemento di molla 4 è conformato preferibilmente come anello elastico o similare.

Funzionàmento del dispositivo:

nel caso di una rottura del filo, o similare, l'estremità del filato fuoriuscita dalla bocca del guidafilo si pone sul panello di filato 17 in generale non in modo liscio, bensì in corde 6, 7. Se un pezzo di filo trovantesi come corda 6 o 7 sul panello di filo 17 perviene nella zona dell'allargamento 2 in forma di piattello del tubetto di riavvolgimento 1, allora esso viene afferrato da un dispositivo di afferramento del filo disposto in questa zona e presentante, secondo l'invenzione, un intaglio di afferramento 3 con un elemento di molla 4, ed esso viene bloccato mediante l'elemento di molla 4, senza che il pezzo di filo abbia dovuto essere precedentemente tesato. Ciò significa, poiché la tazza di filatura in questo istante ruota, che viene avviato automaticamente un processo di riavvolgimento. In tal caso l'intero panetto di filato 17 deposto nella tazza di filatura viene incannato in modo ordinato sul tubetto di riavvolgimento 1 e successivamente è svolgibile da questo in modo esente da perdite.

In un procedimento per la filatura in tazze l'operazione di riavvolgimento può essere iniziata dopo il raggiungimento della desiderata quantità di filo nella tazza di filatura, però anche dopo la rottura del filo già con strati di filo deposti sin dall'inizio in modo ordinato sul tubetto di riavvolgimento, se per l'aw iamento dell'operazione di riavvolgimento viene utilizzata un'estremità di filo appoggiantesi, come pezzo di filo di corda, sostanzialmente in direzione circonferenziale sulla superficie interna del panetto di filato deposto sulla parete interna della tazza.

Claims

Rivendicazioni 1. Procedimento per la filatura in tazze su una macchina con una pluralità di tazze di filatura ruotanti durante la filatura e con un guidafilo associato a ciascuna tazza di filatura e fornente il materiale di fibra filato dalla sua bocca, laddove il panello di filato deposto sulla superficie interna ruotate della tazza viene avvolto, dopo il termine dell'operazione di filatura oppure in caso di rotture del filo, su un tubetto di riavvolgimento, caratterizzato dal fatto, che per l'avviamento dell'operazione di riavvolgimento viene utilizzata un'estremità di filo appoggiantesi, come pezzo di filo di corda (6, 7), sostanzialmente in direzione circonferenziale sulla superficie interna del panello di filato (17).
2. Dispositivo per l'esecuzione del procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il tubetto di riavvolgimento (1) possiede, perlomeno in corrispondenza di una delle sue estremità longitudinali, un allargamento (2) in forma di piattello sporgente radialmente con un mezzo di afferramento del filo e di bloccaggio posizionato quasi a contatto vicino al diametro interno del panello di filato.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che come mezzo di afferramento del filo e di bloccaggio viene impiegato un intaglio di afferramento (3), il quale sul suo lato interno è coperto parzialmente da un elemento di molla (4).
4. Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che nell'allargamento (2) in forma di piattello è praticato un alloggiamento (9) per l'elemento di molla (4), e dal fatto che ad una distanza (a), misurata dal bordo esterno assiale (5), la quale distanza è uguale o maggiore di un diametro del filo, l'elemento di molla (4) copre parzialmente l'intaglio di afferramento (3).
5. Dispositivo secondo le rivendicazioni da 2 fino a 4, caratterizzato dal fatto che l'elemento di molla (4) è conformato come anello elastico.