ITMI932673A1 - Frizione con piastra di spinta particolarmente per autoveicoli - Google Patents

Frizione con piastra di spinta particolarmente per autoveicoli Download PDF

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ITMI932673A1
ITMI932673A1 IT002673A ITMI932673A ITMI932673A1 IT MI932673 A1 ITMI932673 A1 IT MI932673A1 IT 002673 A IT002673 A IT 002673A IT MI932673 A ITMI932673 A IT MI932673A IT MI932673 A1 ITMI932673 A1 IT MI932673A1
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Paul Maucher
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Luk Lamellen & Kupplungsbau
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
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    • F16D13/583Diaphragm-springs, e.g. Belleville
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Description

D E S C R I Z I O N E
L?invenzione di riferisce ad una frizione, in particolare per autoveicoli, con una piastra di spinta collegata in modo solidale alla rotazione con un corpo e tuttavia traslabile parzialmente in senso assiale, e dove una molla a tazza ? attiva fra il corpo e la piastra di spinta e mediante questa molla la piastra di spinta pu? essere sollecitata in direzione di un disco di frizione bloccabile fra questa piastra ed una piastra di spinta contrapposta, e la frizione pu? essere innestata e disinnestata mediante elementi d'azionamento (in particolare le linguette della molla a tazza) con un dispositivo di ripresa che compensa automaticamente l'usura almeno delle guarnizioni del disco di frizione. Tali frizioni, quali ad esempio quelle note da DE-OS 4092382, devono garantire che anche in presenza di guarnizioni usurate del disco di frizione la pressione di spinta della frizione resti sempre uguale e precisamente mediante un dispositivo di ripresa previsto fra la molla a tazza e la piastra di spinta, sotto forma di due anelli traslabili assialmente, che deve correggere l'altezza assiale del punto di appoggio della molla a tazza sulla piastra di spinta in funzione dell'usura della guarnizione, cosicch? la molla a tazza deve restare sempre nella posizione corrispondente allo stato a nuovo delle guarnizioni.
In un tale dispositivo a frizione le distanze radiali degli appoggi della molla a tazza fra l'anello d'appoggio esterno e quello interno sono troppo piccole.
A causa delle tolleranze di fabbricazione, soprattutto per la graduazione in altezza degli anelli nonch? a causa dell?usura che si verifica -nel corso dell'esercizio - fra la molla a tazza ed il piano d'appoggio, una regolazione e registrazione precisa non ? possibile. Un ampliamento drastico della distanza fra il piano d'appoggio esterno e quello interno non ? possibile in quanto la corsa in aria della piastra di spinta verrebbe ridotta in maniera inammissibile non garantendo cos? pi? il funzionamento della frizione.
Un altro svantaggio consiste nel fato che la piastra di spinta della frizione, che ? fissata in modo noto al corpo della frizione attraverso molle a lamina, in condizioni di disinnesto della frizione pu? oscillare assialmente, cosicch? gli anelli di appoggio si possono muovere relativamente alla piastra di spinta verso la molla a tazza, qualora la piastra di spinta si muova allontanandosi dalla molla a tazza. Dopo il reinnesto della frizione la molla a tazza avrebbe una posizione errata (parzialmente disinnestata), e come conseguenza una forza di spinta variata ed un disinnesto completo non pi? garantito.
Compito dell'invenzione ? di realizzare un dispositivo di ripresa del tipo citato all'inizio, che abbia una configurazione semplice, garantisca una ripresa del gioco affidabile e con il quale sia escluso uno spostamento involontario. Il dispositivo di ripresa deve avere dimensioni contenute nella sua configurazione ed essere fabbricabile a basso costo. Inoltre il dispositivo di ripresa deve essere adatto sia per frizioni a trazione che per frizioni a spinta.
Tutto ci? si raggiunge secondo la presente invenzione combinando almeno due delle seguenti caratteristiche e precisamente:
- il dispositivo di ripresa presenta due anelli previsti coassiali uno all'altro e distanziati radialmente uno dall'altro, traslabili assialmente nella direzione della molla a tazza per il fatto che essi si trovano sotto l'azione di un dispositivo di ripresa, come un dispositivo a rampa con rampe e rampe complementari, ruotabile in direzione periferica sotto l'influsso di elementi di trasporto,
- la molla a tazza si appoggia con una prima zona radiale con frizione innestata ad un primo anello che pu? essere contrassegnato come anello di compensazione di usura, impedendo cos? una rotazione del dispositivo di ripresa ad essa corrispondente (ci? significa che la registrazione di questo anello di compensazione dell'usura corrispondentemente all'usura almeno delle guarnizioni del disco di frizione pu? avvenire solo in una posizione della molla a tazza che si discosta dallo stato innestato),
- il dispositivo di ripresa di questo primo anello viene liberato da un blocco per una rotazione soltanto durante una fase di disinnesto che segue un'usura, dopo ed in funzione di una precedente rotazione del dispositivo di ripresa del secondo anello che pu? essere contrassegnato come anello di rilevamento dell'usura,
- il dispositivo di ripresa del secondo anello ? assoggettato ad un dispositivo di arresto avente un sensore e che impedisce una rotazione, la cui azione in presenza di un'usura con frizione innestata pu? essere eliminata in funzione dell'usura, permettendo cos? una traslazione assiale del secondo anello proporzionale all'usura ruotando corrispondentemente il dispositivo di ripresa, e questo dispositivo di arresto ? ancora presente durante il disinnesto della frizione, e opportunamente viene amplificato addirittura in dipendenza della fase di disinnesto.
Il dispositivo di ripresa pu? essere realizzato in modo che gli anelli presentino essi stessi le rampe e siano assoggettati agli accumulatori di forza attivi in direzione periferica.
L'azione del dispositivo di arresto pu? essere eliminata od almeno ridotta in dipendenza di diversi criteri, ad esempio in dipendenza di una variazione della conicit? della molla a tazza che avvenga in funzione dell'usura oppure in dipendenza della disposizione degli elementi di disinnesto che possono essere formati opportunamente dalle stesse linguette della molla a tazza. Inoltre l'azione del dispositivo di arresto pu? essere eliminata o perlomeno ridotta in dipendenza di una variazione della posizione assiale della piastra di spinta che si verifica in funzione dell'usura.
Il dispositivo di ripresa contenente i due anelli ruotabili in direzione perimetrale pu? essere previsto su uno dei componenti della frizione traslabile assialmente, quale ad esempio la piastra di spinta, oppure su un componente fisso assialmente della frizione, quale ad esempio il coperchio e, a seconda del caso di impiego, essere attivo fra la piastra di spinta e la molla a tazza ed essere disposto fra di loro nel vano assiale. Per altri casi di impiego pu? essere opportuno che il dispositivo di ripresa sia attivo fra la molla a tazza ed il coperchio e sia disposto assialmente fra di loro.
Il dispositivo di arresto che pu? essere realizzato ad esempio a guisa di freno, pu? essere formato dallo stesso sensore. In tal caso ? particolarmente vantaggioso se il sensore, in funzione della fase di disinnesto della frizione, esercita sul secondo anello una azione rafforzata, ad esempio un'azione frenante, ed in tal caso la configurazione pu? far s? che il sensore con frizione innestata garantisca un riposizionamento dell'anello di rilevamento dell'usura in direzione assiale (cosa che pu? avvenire consentendo la rotazione dell'anello) in funzione della variazione della conicit? della molla a tazza (o degli elementi di disinnesto), oppure della posizione assiale della piastra di spinta rispetto al coperchio, in tal caso il sensore pu? esser composto da almeno un elemento cedevole elasticamente in direzione assiale, il quale, con frizione innestata e ancora nuova oppure con dispositivo di ripresa riposizionato corrispondentemente all'usura, si appoggia in uno dei componenti della frizione - coperchio, molla a tazza o piastra di spinta - ed al secondo anello con una tale componente di forza da impedire una rotazione e quindi una traslazione assiale di questo anello che sta sotto l'azione del dispositivo di trasporto attivo in direzione perimetrale, mentre la superficie di appoggio del sensore scarica perlomeno il secondo anello in presenza di una variazione della conicit? della molla a tazza dovuta all'usura o di una variazione della posizione assiale della piastra di spinta con frizione innestata, o addirittura la zona di appoggio viene distaccata dall'anello (l'azione frenante viene almeno ridotta) ed il secondo anello viene ruotato dal dispositivo di trasporto e pu? quindi venire traslato assialmente.
Un tale sensore pu? essere formato in modo vantaggioso da un componente a forma di molla a tazza, che pu? essere fissato sulla molla a tazza. In tal caso il sensore con la sua zona radiale pu? essere fissato sul lato della molla a tazza e con un'altra zona radiale pu? sovrastare assialmente la molla a tazza e sull'altro lato della molla a tazza appoggiarsi con una seconda zona di appoggio al secondo anello.
Il sensore e cio? ad esempio un componente a forma di molla a tazza, pu? essere tuttavia incernierato anche al coperchio e con la sua zona di appoggio opposta al secondo anello essere contrapposto ad una zona di battuta del coperchio con zona superabile nella fase di disinnesto, ci? significa che durante il disinnesto il secondo anello portato dalla piastra di spinta si muove verso il coperchio, aumentando cos? l'azione frenante del sensore realizzato elasticamente e fissato ad esempio in modo da poter ruotare sull'altro lato del coperchio.
L'elemento di trasporto per ruotare gli anelli di ripresa pu? essere formato per almeno uno di essi da una molla. In tal caso pu? essere vantaggiose se le molle sono inserite in serie, ed in tal caso la molla per il primo anello si appoggia al coperchio e la molla per il secondo anello al primo anello. E' vantaggioso in tal caso che la molla del primo anello sia pi? forte di quella del secondo anello.
Una configurazione particolarmente semplice si ha qualora il dispositivo di blocco, che permette una rotazione del primo anello soltanto dopo l'avvenuta rotazione del secondo anello e precisamente in funzione della rotazione del secondo anello, ? formato da una camma d'arresto radiale del secondo anello a cui si contrappone, vista in direzione periferica, una camma radiale susseguente del primo anello.
Una configurazione particolarmente vantaggiosa si ottiene qualora il secondo anello con frizione disinnestata sia bloccato rispetto ad una rotazione. Ci? pu? avvenire ad esempio facendo si che fra il secondo anello ed una zona di battuta su un componente fra questo ed il secondo anello avvenga un movimento relativo assiale durante la fase di innesto e di disinnesto, superando la distanza a frazione disinnestata, cosicch? il secondo anello ? bloccato nei confronti di una rotazione in quanto va ad aderire a questa zona di battuta. In una forma esecutiva nella quale il secondo anello ? presente nel coperchio, il dispositivo pu? essere realizzato in modo che a frazione disinnestata la molla a tazza si appoggi al secondo anello. In una configurazione del dispositivo nella quale il secondo anello ? previsto sulla piastra di spinta, a frizione disinnestata e con piastra di spinta traslata assialmente una zona prevista sul coperchio pu? appoggiarsi a questo secondo anello e bloccarlo rispetto ad una rotazione
tine frizione secondo la presente invenzione pu? essere realizzata a guisa di frizione cosiddetta tirata a trazione, con molla a tazza attiva a guisa di leva ad un solo braccio, mentre il secondo anello ? disposto radialmente all'interno del primo anello ed entrambi gli anello sono previsti assialmente fra la molla a tazza ed il coperchio.
Un'altra forma di esecuzione pu? aversi facendo si che con una molla a tazza a trazione il secondo anello sia disposto radialmente all'esterno del primo anello ed entrambi gli anelli assialmente fra la molla a tazza e la piastra di spinta.
Un'altra forma esecutiva pu? essere realizzata in modo che la frizione sia una frazione cosiddetta a spinta, con molla a tazza realizzata a guisa di leva a due bracci, dove il secondo anello ? disposto assialmente all'interno del primo anello ed entrambi gli anelli sono previsti assialmente fra la molla a tazza e la piastra di spinta. Nella forma di esecuzione con frizione a guisa di frizione a spinta, il secondo anello pu? essere disposto radialmente all'esterno del primo anello ed entrambi gli anelli assialmente fra la molla a tazza ed il coperchio.
Come gi? menzionato, gli anelli possono presentare essi stessi le rampe e le rampe complementari possono essere formate in modo particolarmente semplice da rampe impresse nel coperchio della frizione. In tal caso per la reazione della frizione pu? essere particolarmente vantaggioso che fra le singole rampe e cio? nella zona delle cornici delle rampe poste a mo' di copertura, siano previste delle interruzioni nel materiale del coperchio, in tal caso l'inclinazione delle rampe ? scelta opportunamente in modo che durante la rotazione della frizione si produca una corrente d'aria nella camera interna della frizione. Si ? constatato che in tal modo viene notevolmente migliorata soprattutto la durata delle pastiglie.
Indipendentemente dalla configurazione della frizione pu? essere particolarmente vantaggiose e il primo anello, l'anello di compensazione dell'usura, presenta o forma contemporaneamente l'appoggio oscillante per la tazza.
Indipendentemente dalle caratteristiche dell'invenzione precedentemente indicate, l'idea dell'invenzione consiste nel fatto che per una frizione del tipo citato all'inizio il dispositivo di ripresa ? previsto fra il coperchio della frizione e la molla a tazza e precisamente nello spazio assiale fra queste due parti, ed il dispositivo pu? essere previsto anche nello spazio radiale fra il coperchio e la molla a tazza.
Un'altra idea dell'invenzione a se stante per frizioni del tipo citato all'inizio consiste nel fatto che il dispositivo di ripresa possiede
due anelli previsti concentricamente uno all'altro a distanza radiale,
ognuno dei quali sotto l'azione di un dispositivo di ripresa, quale ad
esempio un dispositivo a rampe con rampe e rampe complementari, ruotabile
sotto l'influsso di elementi di trasporto in direzione periferica, pu? essere traslabile assialmente ed in direzione della molla a tazza,
la molla a tazza con frizione innestata si appoggia con una prima zona radiale ad un primo anello, l'anello di compensazione dell'usura, impedendo cos? una rotazione del suo dispositivo di ripresa,
Il dispositivo di ripresa del secondo anello, l'anello sensore dell'usura, ? sottoposto ad un dispositivo di arresto avente un sensore e che
impedisce una rotazione facendolo aderire al secondo anello in una zona
distante dalla prima zona radiale, la cui azione in presenza di un'usura e
con frizione innestata pu? essere perlomeno ridotta permettendo una traslazione assiale corrispondente all'usura del secondo anello tramite una
corrispondente rotazione del dispositivo di ripresa ed aumentando durante
il disinnesto l'azione del dispositivo di arresto.
Con l'ausilio delle Figure da 1 a 22 l'invenzione sar? descritta pi?
in dettaglio.
La Figura 1 mostra una sezione parziale di una frizione secondo l'invenzione,
la Figura 2 mostra una vista parziale di una sezione secondo le frecce II?II della Figura 1,
la Figura 3 mostra una sezione secondo le frecce III-III della Figura 2, le Figure da 4 a 8 mostrano diverse fasi dell'azionamento della frizione che riportano la frizione di singoli componenti formanti il dispositivo di ripresa,
le Figure da 4a a 8a mostrano le posizioni associate alle Figure da 4 a 8 del dispositivo di compensazione dell'usura e dell'anello sensore dell'usura del dispositivo di ripresa,
le Figure 9 e 10 mostrano rispettivamente un'altra possibilit? di realizzazione di una frizione secondo l'invenzione,
le Figure da 11 a 13 mostrano un'altra possibilit? di realizzazione di una frazione secondo l'invenzione,
le Figure 14 e 15 mostrano rispettivamente un'altra possibilit? di realizzazione di una frazione,
le Figure 16 e 17 mostrano una possibilit? di realizzazione di un sensore di usura secondo l'invenzione,
le Figure 18 e 19 mostrano diagrammi con diverse curve caratteristiche, dalle quali si pu? ricavare l'interazione dei singoli elementi elastici e di ripresa della frizione secondo l'invenzione,
la Figura 20 mostra una possibilit? di realizzazione di un anello del sensore dell'usura, che contemporaneamente ? eseguito come sensore di usura, e
le Figure 21 e 22 mostrano un'ulteriore possibilit? di realizzazione di una frizione secondo l'invenzione.
Una frizione 1 realizzata secondo le Figure da 1 a 3 possiede un corpo 2 ed un disco di spinta 3 collegato ad esso solidale alla rotazione e tuttavia traslabile e limitatamente in senso assiale. Fra il disco di spinta 3 ed il corpo 2 realizzato a guisa di coperchio in lamiera ? bloccata assialmente una molla a tazza di spinta 4, che sollecita con zone radiali esterne il disco di spinta 3 in direzione di una contropiastra di spinta 6, quale ad esempio un volano, collegata rigidamente al corpo 2, e che si appoggia assialmente con zone poste radialmente pi? all'interno ad un appoggio 5 di forma anulare portato dal coperchio. Questo appoggio 5 nell'esempio di esecuzione rappresentato ? formato da un anello di filo. Azionando la frizione o rispettivamente ruotando la molla a tazza 4, la molla a tazza 4, attiva a guisa di leva a due bracci, viene ribaltata attorno all'appoggio 5 di forma anulare, e si appoggia pertanto, al variare della sua conicit?, all'appoggio 5 di forma anulare. In virt? della forza assiale esercitata dalla molla a tazza 4 con frizione innestata le guarnizioni 7 del disco di frizione 8 vengono bloccate tra le superfici di attrito del disco di spinta 3 e della contropiastra di spinta 6. La molla a tazza d'azionamento 4 viene sollecitata sul suo lato, opposto all'appoggio da scorrimento 5, da un accumulatore di forza sotto forma di una molla a tazza 9 precompressa, che ? serrata assialmente fra la molla a tazza d'azionamento 4 ed il corpo 2. La forza assiale esercitata dalla molla a tazza 9 ? dimensionata preferibilmente in modo che questa forza sia maggiore della forza di disinnesto massima necessaria per disinnestare la frizione 1 che agisce sulle punte 10 delle linguette della molla a tazza 11 per azionare la frazione 1. Le linguette della molla a tazza 11 si raccordano in modo noto al corpo di base della molla a tazza elastico e di forma anulare. Nell'esempio di esecuzione rappresentato la molla a tazza d'appoggio 9 sollecita la molla a tazza d'azionamento 4 all'altezza radiale della camma della piastra di spinta 13, cosicch? attraverso la molla a tazza d'appoggio 9 si trasferisce alla molla a tazza 4 un momento contrapposto che ? indirizzato in senso opposto al momento esercitato dalla molla a tazza 4. In tal modo la forza assiale esercitata attraverso la molla a tazza 4 sulla camma 13 o sul disco di spinta 3 ? minore della forza effettivamente esercitata dalla molla a tazza 4. Ci? deve essere considerato nel dimensionamento della molla a tazza 4, affinch? la piastra di spinta 3 venga sollecitata effettivamente con una forza che garantisca una sufficiente capacit? di trasmissione del momento torcente della frizione 1. La molla a tazza di appoggio 9 possiede radialmente ed all'interno delle singole linguette 9a piegate assialmente in direzione della molla a tazza, che si allungano, vista in direzione perimetrale, fra le singole camme della piastra di spinta 13. La molla a tazza 9 pu? essere collegata al coperchio 2 attraverso un meccanismo di blocco a mo' di baionetta. Allo scopo il corpo di base di forma anulare della molla a tazza d'appoggio 9 pu? presentare radialmente ed all'esterno delle sporgenze 9b che si appoggiano assialmente a zone del corpo 2 corrispondentemente modellate.
Per realizzare il blocco a guisa di baionetta fra la molla a tazza d'appoggio 9 ed il corpo 2 la molla a tazza 9 viene dapprima precompressa in direzione assiale, cosicch? le sue zone radiali pi? esterne o le sporgenze 9b vanno ad aderire assialmente alle zona di appoggio 2b del corpo 2. Successivamente mediante una corrispondente rotazione relativa fra il componente 9 a mo' di molla a tazza ed il corpo 2 le sporgenze 9b possono essere portate assialmente ad aderire alle zone di appoggio 2b. Le zone di appoggio 2b sul lato del corpo possono essere formate tuttavia anche da impronte ricavate nella zona assiale del corpo 2 o da intagli a forma di linguette che vengono spinte mediante deformazione del materiale sotto la zona perimetrale esterna del componente 9 dopo l'inserimento e bloccaggio di questo componente 9 a forma di molla a tazza. Si possono anche utilizzare altri componenti che vengono fissati al coperchio.
La molla a tazza d'appoggio 9 pu? essere realizzata anche in modo che essa sostenga la molla a tazza d'azionamento 4 radialmente pi? all'interno, ed in tal caso per alcuni casi di impiego pu? essere particolarmente vantaggioso che l'appoggio avvenga all'altezza radiale dell'appoggio 5 sul lato del coperchio o del sostegno come ? indicato in Figura 5 e contrassegnato on 14. Con un tale sostegno attraverso la molla a tazza 9 non si trasferisce alla molla a tazza 4 alcun aumento contrapposto che possa ridurre la forza di spinta ella molla a tazza 4.
Il disco di spinta 3 ? collegato rigidamente al corpo 2 tramite molle a piatto 15 indirizzate in senso perimetrale o tangenziale. Nell'esempio di esecuzione rappresentato il disco di frizione 8 possiede dei cosiddetti segmenti elastici 16 delle guarnizioni, che garantiscono una crescita progressiva del momento torcente durante l'innesto della frizione 1, in quanto essi per una traslazione assiale limitata delle due guarnizioni 7 nel senso di un loro avvicinamento permettono una crescita progressiva delle forze assiali che agiscono sulle guarnizioni 7. Durante il disinnesto della frizione 1 si ottiene in modo simile una diminuzione progressiva del
momento torcente trasmissibile. In relazione ad una frizione secondo l'invenzione si possono utilizzare tuttavia anche dischi di frizione nei quali
le guarnizioni 7 sono applicate praticamente rigide ad un disco di supporto.
Mediante la molla a tazza di sostegno 9 agente sulla molla a tazza d'azionamento 4 si garantisce che lungo la normale corsa di disinnesto della frizione 1 o lungo il normale angolo di oscillazione della molla a tazza 4 questa molla a tazza 4 venga spinta contro la superficie di appoggio 5 sul lato del coperchio ed aderisca a questa con una certa forza assiale.
Il componente a forma di molla a tazza o rispettivamente la molla a tazza 9 ? realizzato preferibilmente quale molla sensoriale, che produce lungo una predeterminata corsa di lavoro una forza almeno sostanzialmente praticamente costante. Attraverso questa molla 9 viene assorbita perlomeno in gran parte al forza di disinnesto della frizione agente sulle punte delle linguette 10. Sotto forza di disinnesto si deve intendere la forza massima che viene esercitata sulle punte delle linguette 10 o sulla leva di disinnesto durante l'azionamento della frizione 1 e che viene indirizzata sulla molla a tazza 9. Per permettere un funzionamento perfetto della frizione, la forza assiale risultante prodotta dal componente 9 a forma di molla a tazza ed eventualmente da altri componenti quali ad esempio le molle a piatto 15, la quale forza agisce sula molla a tazza 4 deve essere maggiore della massima forza di disinnesto e tuttavia minore della forza restante esercitata sul disco di spinta 3 della molla a tazza 4. La forza della molla a tazza di sostegno 9 deve assorbire d'altra parte anche le possibili forze disturbanti quali ad esempio le forze di inerzia che si verificano a causa di oscillazioni assiali. Il componente 9 a forma di molla a tazza pu? essere realizzato in modo vantaggioso in maniera tale che esso eserciti una forza assiale sulla molla a tazza di azionamento 4 che ? dell'ordine di grandezza da 1,1 fino a 1,4 volte la massima forza di disinnesto.
Il sostegno a forma anulare sul lato del corpo o l'appoggio oscillante 5 ? integrato in un dispositivo di ripresa 17. Questo dispositivo di ripresa 17 provoca dapprima una traslazione assiale della molla a tazza 4 corrispondente all'usura delle guarnizioni 7 e/o delle superfici d'attrito del disco di spinta 3 o rispettivamente del volano e garantisce inoltre che per una traslazione assiale della molla a tazza 4 in direzione del disco di spinta 3 o in direzione della contropiastra di spinta 6 non possa nascere un gioco indesiderato fra l'appoggio oscillante 5 e il corpo 2 o rispettivamente fra l'appoggio oscillante 5 e la molla a tazza 4. Si garantisce in tal modo che non si sviluppino corse morte od a vuoto indesiderate nell'azionamento della frizione 1, ottenendo cos? un rendimento ottimale e quindi un azionamento perfetto della frizione 1. Il funzionamento della ripresa automatica del supporto oscillante 5 verr? descritto pi? in dettaglio in relazione alle Figure da 4 8 e da 4a a 8a.
Il dispositivo di ripresa 17 comprende un elemento di ripresa sollecitato da una molla in direzione perimetrale sotto forma di un componente 18 di forma anulare, che forma un anello di compensazione dell'usura. L'anello di compensazione dell'usura 18 possiede delle rampe di smorzamento 19 che si sviluppano in direzione perimetrale e crescenti assialmente, distribuite lungo il perimetro del componente 18 similmente a quanto rappresentato in Figura 3 in relazione ad un altro componente 20 di forma anulare anch'esso parte componente del dispositivo di ripresa 17. L'anello di compensazione dell'usura 18 ? montato nella frizione 1 in modo tale che le rampe di smorzamento 19 sono rivolte al fondo del corpo 2a. Sul lato dell'anello di compensazione dell'usura 18 opposto alle rampe di smorzamento 19 l'appoggio oscillante 5 formato da un anello di filo ? posizionato concentrico in un alloggiamento a forma di scanalatura. L'appoggio oscillante 5 pu? essere realizzato tuttavia anche in un sol pezzo con l'anello di compensazione dell'usura 18.
Le rampe di smorzamento 19 si appoggiano assialmente alle rampe di smorzamento complementari 21 che, nell'esempio di esecuzione rappresentato, sono introdotte direttamente nel corpo 2 e precisamente nel fondo del coperchio 2a, similmente a quanto ? rappresentato in Figura 3 in relazione alle rampe di smorzamento complementare 22 per il componente 20 di forma anulare. Questo componente 20 di forma anulare possiede delle rampe di smezzamento 23 che sono formate, similmente alle rampe di smorzamento 19 dell'anello di compensazione dell'usura 18, da impronte 24 a forma di cuneo o di camme.
Le rampe di smorzamento complementari 21 e 22 sono formate da impronte assiali ricavate nel coperchio, ed in tal caso, guardando in direzione perimetrale, fra le zone formanti le rampe complementari di smorzamento possono essere presenti delle aperture assiali od interruzioni 25, come ? mostrato in Figura 3 in relazione alle zone del coperchio 26 formanti le rampe di smorzamento complementari 22. Le impronte 26 sono realizzate in tal caso in modo che guardando nel senso di rotazione della frizione 1, le zone anteriori di un'impronta 26 sporgono assialmente rispetto alle zone del coperchio adiacenti o rispettivamente rispetto alle zone posteriori dell'impronta 26 adiacente, cosicch? le impronte o le modellatura 26 agiscono similmente alle pale di una soffiante. Attraverso le aperture o le interruzioni 25, cio? durante la rotazione della frizione 1, si provoca necessariamente una circolazione d'aria che sfocia nella camera interna della frizione, riducendo cos? notevolmente la sollecitazione termica della frizione e soprattutto delle guarnizioni 7 allungando corrispondentemente la sua durata. I componenti 18 e 20 di forma anulare possono essere fabbricati in plastica quale ad esempio una termoplastica resistente al calore. Questi componenti 18 e 20 si possono cos? produrre in modo semplice quali componenti stampati. Questi componenti possono tuttavia essere formati anche da elementi in lamiera stampata od elementi sinterizzati. Sistemando opportunamente le aperture di aerazione 25 viene notevolmente ridotta anche la sollecitazione termica dei componenti 18 e 20 di forma anulare, il che pu? essere particolarmente importante soprattutto utilizzando plastica.
Le rampe di smorzamento 19 e 23 nonch? le rampe complementari di smorzamento 21 e 22 ad esse associate sono realizzate in direzione perimetrale in modo che queste permettano per lo meno un angolo di rotazione dell'anello di compensazione dell'usura 18 e dell'anello sensore dell'usura 20 rispetto al corpo 2, che garantisce per l'intera vita utile della frizione perlomeno una compensazione dell'usura che si verifica sulle superfici d'attrito del disco di spinta 3, della contropiastra di spinta 6 e delle guarnizioni 7. Si deve considerare a tal proposito che al raggiungimento della massima usura complessiva ammissibile il contatto superficiale ancora presente fra le singole rampe 19, 21 e 22, 23 ? sufficientemente grande per assorbire le forze assiali agenti su di esse. Quest'ultimo fatto ? importante soprattutto in relazione all'anello di compensazione dell'usura 18 che assorbe l'intera forza di spinta della molla a tazza 4. L'angolo di rotazione o rispettivamente di ripresa pu? essere, a seconda del dimensionamento delle rampe di smorzamento 19, 23 e delle rampe di smorzamento 21, 22, dell'ordine di grandezza fra 10 e 90 gradi, e preferibilmente dell'ordine di grandezza fra 30 e 80 gradi. L'angolo assiale in alzata o l'angolo di smorzamento 27 delle rampe di smorzamento 19, 23 e delle rampe complementari di smorzamento 21, 22 pu? essere in modo vantaggioso dell'ordine di grandezza fra 4 e 30 gradi, e preferibilmente dell'ordine di grandezza fra 4 e 15 gradi. Nell'esempio rappresentato l'angolo 27 ammonta a circa 12 gradi. E' particolarmente opportuno che questo angolo 27 sia scelto in modo che nel comprimere una sull'altra le rampe di smorzamento 19, 23 e le rampe di smorzamento complementari 21, 22 l'attrito che si sviluppa impedisca uno slittamento fra le rampe poste una sopra l'altra, realizzando cos? praticamente mediante attrito un autobloccaggio.
Nel fissare l'angolo 27 si devono considerare anche le forze esercitate in direzione periferica dalle molle di ripresa 28 e 29 sull'anello di compensazione dell'usura 18 e/osull'anello sensore dell'usura 20. L'angolo di smorzamento 27 pu? essere uguale per le rampe di smorzamento e le rampe di smorzamento complementari associate all'anello di compensazione dell'usura ed all'anello sensore dell'usura. A questi due anelli possono tuttavia venire associate anche rampe che sono di diversa grandezza e possiedono un diverso angolo di smorzamento 27.
L'angolo di compensazione dell'usura 18 ? sollecitato da una molla in direzione perimetrale e precisamente nel senso di rotazione di ripresa e cio? in quella direzione che, a seguito dell'aderenza delle rampe 19 alle rampe complementari 21, causa una traslazione assiale dell'anello di compensazione dell'usura 18 in direzione del disco di spinta 3 e cio? in direzione assiale allontanandosi dal tratto radiale del corpo 2a. In maniera simile anche l'anello sensore dell'usura 20 ? sollecitato da una molla in senso perimetrale nella direzione di rotazione della ripresa. Nell'esempio di esecuzione rappresentato nelle Figure 1 e 2 la sollecitazione mediante molla dell'anello di compensazione dell'usura 18 ? garantita da almeno ima molla elicoidale 28. Nell'esempio di esecuzione rappresentato i due anelli 18 e 20 sono disposti in serie dietro l'interposizione della molla 29, cosicch? mediante la molla 28 avviene ancora un riposizionamento dell'anello sensore dell'usura 20. La molla elicoidale 28 ? alloggiata su una linguetta 30 realizzata in un sol pezzo con il coperchio di frizione 20. La linguetta 30 ? ricavata per deformazione dal materiale in lamiera del coperchio 2 formando ad esempio un intaglio 2c a forma di U. La linguetta 30 si allunga, vista in direzione perimetrale, a forma d'arco o tangenzialmente ed ? prevista preferibilmente perlomeno approssimativamente alla stessa altezza assiale delle zone del coperchio immediatamente adiacenti. La larghezza della linguetta 30 ? dimensionata in modo che la molla elicoidale 28 prevista su di essa sia guidata sia in direzione radiale che in direzione assiale.
L'anello di compensazione dell'usura 18 sollecitato dalla molla 28 nella direzione della ripresa possiede nella sua periferia interna almeno una sporgenza 31 rivolta radialmente versi l'interno che si sviluppa fra il coperchio 2 e la molla a tazza 4. La sporgenza 31 possiede radialmente ed all'interno una forcella indirizzata in senso assiale o rispettivamente un'impronta 32 a forma di U, i cui due bracci 33 indirizzati in senso assiale circondano su entrambi i lati la linguetta di guida della molla 30. Allo scopo i due bracci 33 si estendono assialmente nel o rispettivamente attraverso l'intaglio 2c del coperchio 2. All?impronta 32 o rispettivamente ai suoi bracci 33 si appoggia la molla di ripresa 28 caricando cos? l'anello di compensazione dell'usura 18 in direzione periferica e, in relazione alle rampe 19 e alle rampe complementari 21 corrispondentemente inclinate si sviluppa una componente assiale sull'anello 18 e quindi sull'appoggio 5 che si allontana dal coperchio 2 ed ? rivolta verso la molla a tazza 4.
Radialmente ed all'esterno l'anello di compensazione dell'usura 18 possiede almeno una sporgenza radiale 34 la quale, vista in direzione perimetrale, si sovrappone radialmente ad una sporgenza 35 prevista nella zona radiale pi? interna dell'anello sensore dell'usura 20.
Nelle sporgenze 34 e 35 sono previste delle cavit? o fori 36, nelle quali ? alloggiata la molla elicoidale 29 precaricata almeno leggermente fra i due anelli 18 e 20. Aderendo alla sporgenza 34 ed alla sporgenza 35 si pu? limitare la rotazione relativa dell'anello di compensazione dell'usura 18 rispetto all'anello sensore dell'usura 20.
La frizione 1 possiede inoltre un sensore di usura 37 formato, nell'esempio di esecuzione rappresentato secondo la Figura 1, da un componente 37 a forma di molla a tazza od a forma d? membrana. Il componente 37 a forma di membrana si sviluppa con la sua zona elastica 38 di forma anulare sul lato della molla a tazza 4 rivolto al disco di spinta 3 e si appoggia a quest'ultimo preferibilmente con un certo precarico assiale in direzione dell'anello sensore dell'usura 20. Il componente 38 a forma di membrana ? collegato rigidamente radialmente ed all'interno alla molla a tazza 4 e precisamente tramite collegamenti chiodati 39. Si potrebbero prevedere tuttavia anche altri collegamenti quale ad esempio un blocco a mo' di baionetta fra la molla a tazza 4 ed il componente 37 a forma di membrana. La zona 38 elastica di forma anulare possiede all'altezza radiale delle linguette 9a della molla a tazza di sostegno 9 delle aperture 40 attraverso le quali si possono sviluppare assialmente le zone di appoggio delle linguette 9a. Si garantisce in tal modo che le linguette 9a non pregiudichino una deformazione elastica della membrana 37. Il componente 37 a forma di membrana ha radialmente ed all'esterno delle zone assiali 41 che formano le zone di appoggio assiale per l'anello sensore dell'usura 20.
Il precarico con il quale il componente 37 a forma di membrana si appoggia all'anello 20 ed al bordo esterno della molla a tazza 4 ? scelto in modo che l'anello sensore dell'usura con frizione chiusa ed in condizioni non ancora d'usura oppure con usura gi? compensata non possa ruotare. Nel dimensionare la molla od i componente 37 a forma di membrana si debbono considerare anche le forze perturbatrici quali le forze d'inerzia esercitate durante l'esercizio della frizione da diversi componenti 37. Si deve cio? garantire mediante la pre-tensione del componente 37, che ad esempio le forze assiali provocate ad esempio dal componente 20 a seguito di vibrazioni assiali possano venire assorbite senza deformazione del componente 37 e ci? soprattutto con frizione innestata.
Si deve evitare un sollevamento del sensore d'usura 37 dall'anello sensore dell'usura 20 non riconducibile ad un'usura ed in particolare ad un'usura delle pastiglie in quanto altrimenti c'? il pericolo che avvenga una rotazione non voluta od un riposizionamento dell'anello sensore dell'usura 20 ed il sensore dell'usura 37 resti pertanto tensionato per cui potrebbe avvenire un riposizionamento incontrollato della frizione 1. In relazione delle Figure da 4 a 8 e da 4a a 8a verr? ora descritto pi? in dettaglio il funzionamento del dispositivo di ripresa 17.
Nelle Figure 4 e 4a ? rappresentata la posizione dei componenti, che essi presentano con frazione 1 nuova o con guarnizioni 7 nuove del disco di frizione 8, e precisamente con frizione 1 innestata. In questo stato la distanza L fra il bordo esterno della molla a tazza 4 e la superficie di battuta o di appoggio 20a ad essa rivolta dell'anello sensore dell'usura 20 corrisponde alla normale corsa in aria prescritta, che determina la prescritta corsa di sollevamento del disco di spinta 3. In questo stato a nuovo il componente 37 a forma di membrana formante il sensore di usura aderisce assialmente alla molla a tazza 4 nella zona del diametro esterno ed impedisce la rotazione dell'anello sensore dell'usura 20. L'anello sensore dell'usura 18 ? trattenuto dal ruotare ad opera della forza di appoggio esercitata dalla molla a tazza 4.
Come si pu? vedere da Figura 4a, le camme 34 e 35 formanti le battute di limitazione aderiscono una all'altra. In tal modo anche l'anello 18 viene impedito a compiere una rotazione. La molla 29 prevista fra i due anelli 18 e 20 ? compressa a causa della forza esercitata dalla molla di ripresa 28. La forza di ripresa esercitata dalla molla 28 deve cio? essere maggiore per l'intera vita utile e cio? per l'intera corsa di rotazione o di ripresa degli anelli 18 e 20 della forza esercitata dalla molla 29 nella sua posizione compressa secondo la Figura 4a.
Nel disinnestare la frazione 1 dalla posizione rappresentata in Figura 4, la molla a tazza ruota attorno all'appoggio di scorrimento 5 e va in battuta, come si pu? vedere da Figura 5, dopo una corsa di disinnesto X con il suo bordo esterno contro la superficie d'arresto 20a dell'anello sensore dell'usura 20. In tal caso il disco di spinta 3 ? traslato assialmente per la corsa in aria L1 e cio? allontanandosi dalla posizione 0. Durante questa fase di disinnesto della frizione 1 il componente 37 elastico viene oltre a ci? compresso assialmente. Si garantisce in tal modo che durante il disinnesto della frizione l'anello sensore dell'usura 20 venga sollecitato dapprima lungo la corsa di oscillazione del bordo esterno della molla a tazza corrispondente alla distanza L con una forza maggiore in direzione del coperchio 2, cos? da evitare un indesiderato riposizionamento dell'anello 20. Come si pu? vedere da Figura 5a, la posizione angolare dei due anelli 18 e 20 non ? variata. La corsa 5 corrisponde alla minima corsa di disinnesto per ottenere il sollevamento L1 del disco di spinta 3 e alla corsa minima necessaria a garantire la funzione di ripresa.
Per ottenere questa corsa minima di sollevamento nel sistema di disinnesto di un veicolo sono previste di regola delle corse di disinnesto leggermente maggiori di X, e possono inoltre aumentare, in questo caso della corsa ?X, a causa di tolleranze e vibrazioni. Al superamento della minima corsa di disinnesto X la molla a tazza 4 si solleva dall'appoggio a rotolamento 5, cosicch? tra questa molla a tazza 4 e l'appoggio a rotolamento 5 resta un meato 42.
Un riposizionamento dell'anello di compensazione dell'usura 18 non ? tuttavia possibile in quanto, come si pu? vedere da Figura 6a, le due camme d'arresto 34 e 35 si toccano e l'anello di compensazione dell'usura 20 ? assicurato inoltre nei confronti di una rotazione dalla molla a tazza 4 o rispettivamente dalla molla di appoggio 9 che preme la molla a tazza 4 contro l'anello 20. Come si pu? ricavare dalla Figura 4, 5 e 6 durante il disinnesto della frizione 1 la molla di appoggio 9 varia anche la sua conicit?.
Qualora si verifichi un'usura ad esempio sulle guarnizioni 7 durante l'azionamento della frizione o durante l'innesto della frazione, il disco di spinta 3 si sposta assialmente in direzione del controdisco di spinta 6 per un ammontare 43 (Figura 7) corrispondente all'usura. In virt? di questo spostamento assiale varia la conicit? o rispettivamente l'angolo di inclinazione della molla a tazza 4 e della molla di appoggio 9, e la molla a tazza 4 si sposta assialmente verso destra nella zona delle punte delle linguette 10 di un ammontare ?Y rispetto alla posizione rappresentata in Figura 4. In virt? della variazione della conicit? della molla a tazza 4 anche le zone di appoggio 41 del sensore d'usura 37 vengono spostate assialmente verso sinistra allontanandosi dall'anello sensore 20 e precisamente per l'ammontare 44. In tal modo anche l'anello di compensazione dell'usura 20 viene scaricato o rispettivamente reso libero per una rotazione sotto l'azione della molla 29 e spostato assialmente sopra le rampe 22 e 23. La rotazione dell'anello sensore dell'usura 20 avviene fin tanto che la forza delle molle 29 non ? pi? sufficiente a ruotare ulteriormente l'anello 20 che va a smorzarsi nelle zone di appoggio 41. Non ? tuttavia possibile una rotazione dell'anello di compensazione dell'usura 18 in guanto questo ? sollecitato assialmente dalla molla a tazza 4. Mediante la rotazione dell'anello sensore dell'usura 20 sorge, come si pu? vedere da Figura 7a, fra le due camme d'arresto 34 e 35 un meato o una distanza 45. Questa distanza 45 corrisponde approssimativamente allo spostamento assiale 44 dell'anello sensore dell'usura 20 diviso dalla tangente dell'angolo 27 di una rampa di smorzamento o di una rampa complementare di smorzamento 22.
A causa dell'usura 43 la corsa di innesto Y ? aumentata rispetto alla corsa X ?? dell'ammontare ???
In una fase di disinnesto della frizione che segue con usura alla fase di innesto precedentemente descritta, l'anello di compensazione dell'usura 18 viene scaricato similmente a quanto descritto nella Figura 6, dove tuttavia, a causa della distanza 45 ora presente secondo la Figura 7a fra le due camme d'arresto 34 e 35, l'anello di compensazione dell'usura 18 pu? riposizionarsi. Questo riposizionamento avviene in virt? del precarico della molla 28 che esercita una forza maggiore di quella necessaria a comprimere la molla 29. In virt? del riposizionamento dell'anello di compensazione dell'usura 18 le camme 34 e 35 vanno di nuovo ad aderire, cosicch?, come si pu? vedere da Figura 8, dopo il reinnesto o chiusura della frizione la molla a tazza 4, nonostante che essa sia stata spostata assialmente in direzione assiale di un ammontare corrispondente all'usura, riprende praticamente la stessa posizione angolare di montaggio come in Figura 4. Da Figura 8a si pu? vedere che i due anelli 18 e 20 tuttavia sono ruotati nella direzione di ripresa rispetto alla originaria posizione angolare secondo la Figura 4a. Da Figura 8 si pu? anche vedere che a causa dell'avvenuto riposizionamento da usura anche il componente 9 a forma di molla a tazza ? stato variato nella sua conicit?.
Il riposizionamento descritto in relazione alle Figure da 4 a 8 e da 4a a 8a avviene in pratica in passi molto piccoli; avviene cio? entro la vita utile un riposizionamento continuo, cosicch? gli spostamenti che si verificano in pratica a causa dell'usura sono molto piccoli. Nelle Figure le corrispondenti distanze o riposizionamenti sono stati rappresentati corrispondentemente grandi soltanto per una migliore comprensione. Come gi? descritto in relazione alla Figura 5 e 6, la molla a tazza 4 dopo una certa corsa di disinnesto X si appoggia radialmente all'esterno all'anello sensore dell'usura 20, cosicch? la linea di rotazione della molla a tazza 4 viene spostata dall'appoggio a rotolamento 5 radialmente verso l'esterno nella zona della superficie di appoggio 20a. La molla a tazza 4 pu? cio? venire ruotata dapprima, similmente ad una leva a due bracci attorno all'appoggio a rotolamento 5 alla sua altezza radiale; al superamento della corsa del disinnesto X, la molla a tazza ? supportata similmente ad una leva ad un braccio in quanto essa ? supportata o tenuta in modo da poter ruotare praticamente nella sua zona perimetrale radiale pi? esterna. In tal modo varia il rapporto della molla a tazza nella frizione almeno approssimativamente da i a i+1, essendo i il rapporto fra la distanza radiale dell'appoggio a rotolamento 5 ed il diametro di sollecitazione della forza di disinnesto nella zona delle punte delle linguette 10, e la distanza radiale fra l'appoggio a rotolamento 5 ed il diametro di sollecitazione fra la molla a tazza 4 ed il disco di spinta 3. Inoltre in questa considerazione l'appoggio fra la molla a tazza 4 e l'anello sensore dell'usura 20 deve avvenire almeno approssimativamente alla stessa altezza radiale dell'appoggio tra la molla a tazza 4 ed il disco di spinta 3. Variando od aumentando il rapporto di trasformazione della molla a tazza si pu? appiattire l'andamento della forza in funzione della corsa di queta molla a tazza, ci? significa che non appena il rapporto di trasformazione diventa maggiore si pu? ridurre la variazione della forza in funzione della corsa e cio? la molla a tazza nella zona della trasformazione maggiore possiede un andamento della forza in funzione della corsa pi? appiattito o pi? dolce. Pu? avvenire in tal modo anche una riduzione dell'andamento della forza di disinnesto in questa zona.
La frizione 101 rappresentata in Figura 9 forma anch'essa una cosiddetta frizione a spinta. La molla a tazza 104 ? supportata in modo da poter ruotare fra due appoggi a rotolamento 105 e 105a collegati rigidamente assialmente al coperchio 102. Per assicurare assialmente i due appoggi oscillanti 105 e 105a e la molla a tazza 104 prevista fra di essi sono previsti degli elementi di fissaggio 102b collegati al coperchio 102. Nell'esempio di esecuzione rappresentato gli elementi di fissaggio 102b sono realizzati da linguette 102b ricavate per deformazione in un sol pezzo dal coperchio, che si allungano assialmente attraverso la molla a tazza 104 e afferrano posteriormente ed assialmente l'appoggio a rotolamento 105a previsto sul lato della molla a tazza 104 rivolto al disco di spinta 103.
La frizione 101 possiede a sua volta un sensore di usura 137, che ha una zona 138 di forma anulare deformabile elasticamente fissata al fondo del coperchio 102a mediante ad esempio collegamenti chiodati. Il sensore di usura 137 possiede delle zone 141 ad andamento assiale che si allungano assialmente attraverso cavit? nella molla a tazza 104. Le zone 141 formano delle zone di appoggio 141a per l'anello sensore dell'usura 120.
Fra l'anello sensore dell'usura 120 e la zona inferiore delle linguette 102b ? presente assialmente un gioco assiale L, definisce lo spostamento assiale del disco di spinta 103 durante il disinnesto della frizione 101.
La molla a tazza 104 si appoggia radialmente ed all'esterno ad un anello di filo 118a, portato dall'anello di ripresa dell'usura 118.
L'anello di compensazione dell'usura 118 e l'anello sensore dell'usura 120 si appoggiano assialmente al disco di spinta 103 attraverso rampe 119, 123 e rampe complementari di smorzamento 121, 122. Le rampe 119, 123 e le rampe complementari 121, 122, per quanto riguarda il loro andamento in direzione perimetrale ed il loro angolo di inclinazione, sono realizzate in maniera simile a quanto descritto in relazione alle Figure da 1 a 8. Anche per la forma di esecuzione secondo la Figura deve pertanto essere presente preferibilmente un autobloccaggio nel dispositivo di ripresa 117 che agisce in senso opposto alla direzione di ripresa.
Le rampe complementari di smorzamento 121 e 122 possono essere ricavate per deformazione direttamente sul disco di spinta 103 e tuttavia pu? essere anche previsto perlomeno assialmente fra uno degli anelli 118 e 120 ed il disco di spinta 103 un componente, che forma le rampe complementari di smorzamento e che pu? essere realizzato anch'esso di forma anulare. Questo componente ? collegato preferibilmente solidale alla rotazione con il disco di spinta 103. Tuttavia anche l'anello 118 e/o 120 pu? essere collegato solidale alla rotazione con il disco di spinta 103, ma traslabile assialmente, ed il componente formante le rampe complementari di smorzamento pu? essere ruotabile rispetto al disco di spinta 103.
L'anello sensore dell'usura 120 interagisce con un sensore d'usura 137 formato da almeno un componente cedevole assialmente. Il sensore d'usura 137 pu? essere formato da uno o pi? ganci distribuiti in direzione perimetrale e deformabili elasticamente in direzione assiale oppure da un componente che possiede un corpo di base 138 elastico di forma anulare da cui partono radialmente all'interno delle singole linguette 141 che aderiscono all'anello sensore dell'usura 120. Il sensore d'usura 137 cedevole elasticamente deve presentare una forza di deformazione di base o rispettivamente un precarico di base che garantisce continuamente che in assenza di un'usura l'anello sensore dell'usura 120 non possa riposizionarsi. Le singole molle che agiscono sull'anello di compensazione dell'usura 118 e/o sull'anello sensore dell'usura 120 devono cio? essere corrispondentemente dimensionate.
Il disco di spinta 103 ? tensionato attraverso elementi elastici rispetto al corpo 102 in modo tale che si garantisca sempre che anche con frizione 101 disinnestata il disco di spinta 103 resti sempre spinto contro la molla a tazza 104 e cio? che l'appoggio a rotolamento 118a resti sempre aderente alla molla a tazza 104. Questi elementi di spinta possono essere formati ad esempio da elementi elastici, quali ad esempio elementi di molla a lamina, che possono essere montati con un corrispondente precarico, similmente a quanto indicato in Figura 1. Nel dimensionamento della molla a tazza 104 si deve considerare la forza esercitata da questi elementi che agisce in senso contrapposto alla forza della molla a tazza 104.
Inoltre nel dimensionamento degli elementi che spingono assialmente il disco di spinta 103 ed il corpo 102 si debbono considerare quelle forze, che si sviluppano in virt? dell'inerzia dei componenti mobili assialmente, come ad esempio specialmente il disco di spinta 103, e delle accelerazioni di queste parti che si verificano a seguito di vibrazioni.
Per limitare la corsa di sollevamento del disco di spinta 103 durante il disinnesto della frizione 101 ? previsto un arresto, che nell'esempio di esecuzione rappresentato avviene facendo aderire le zone di sostegno 141a alle zone inferiori delle linguette 137. La corsa in aria della piastra di spinta 103 ? definita dal gioco L.
La funzione di ripresa del dispositivo di ripresa 117 ? confrontabile con quella del dispositivo di ripresa 17 secondo le Figure da 1 a 8. La Figura 9 rappresenta la frizione 101 allo stato nuovo montata su una contropiastra di spinta. Non appena sorge un'usura sulle guarnizioni, non meglio rappresentate, il disco di spinta 103 si sposta verso sinistra corrispondentemente all'usura, cosicch? l'anello sensore dell'usura 120 si pu? riposizionare corrispondentemente a questa usura. Nasce in tal modo un gioco perimetrale fra le camme di battuta dei due anelli 118 e 120 similmente a quanto rappresentato in Figura 7a per le camme 34, 35. Nel disinnestare la frizione 101 il disco di spinta 103 ed i due anelli 118 e 120 si spostano assialmente dapprima insieme in direzione del fondo del coperchio 102a cosicch? il sensore 1378 viene deformato plasticamente. Al superamento del gioco L il disco di spinta 103 e l'anello sensore dell'usura 120 spinto contro questo disco dal sensore d'usura 137 si arrestano. La corsa di disinnesto della frizione 102 ? dimensionata in modo che almeno in presenza di usura dopo aver percorso il gioco L la molla a tazza 104 viene ancora variata nella sua conicit? per un certo angolo cosicch? l'anello di ripresa dell'usura 118 viene scaricato assialmente e pu? riposizionarsi corrispondentemente all'usura prente nelle pastiglie, e fa ci? mediante una rotazione corrispondente alla precedente rotazione dell'anello sensore dell'usura 120. Dopo questa rotazione gli arresti dei due anelli 118 e 120 aderiscono di nuovo uno all'altro similmente a quanto rappresentato in Figura 8a per le camme di arresto 34, 35. In virt? di questa limitazione dell'arresto, la molla a tazza 104 pu? scaricare completamente l'anello 118 in quanto questo non pu? riposizionarsi incontrollatamente a causa delle battute.
La frizione 201 rappresentata in Figura 10 forma una cosiddetta frazione a spinta la cui molla a tazza d'azionamento 204 viene premuta o tirata contro l'appoggio oscillante 205 sul lato del coperchio, allo scopo ? previsto un accumulatore di forza sotto forma di una molla a tazza 209 bloccato fra il corpo della frizione o rispettivamente il coperchio 202 ed il disco di spinta 203. La molla a tazza 209 ? disposta sul lato esterno del coperchio 202 opposto alla molla a tazza d'azionamento 204 e collegata attraverso dispositivi di collegamento 209a al disco di spinta 203. Gli elementi di collegamento 209a si sviluppano assialmente attraverso cavit? previste nella molla a tazza 204. La molla a tazza 209 potrebbe tuttavia essere disposta anche direttamente fra il coperchio 202 ed il disco di spinta 203. La forza assiale esercitata dall'accumulatore di forza 209 ? dimensionata in modo che questa forza ? maggiore della forza di disinnesto massima necessaria a disinnestare la frizione 1, forza che ? necessaria a ruotare la molla a tazza 204 montata nella frizione 201. Pu? essere opportuno che per l'intera vita utile della frizione 201 la forza di pre-tensione elastica esercitata dall'accumulatore di forza 209 sul disco di spinta 203 corrisponda almeno a 1,1 volte la massima forza di disinnesto. La forza assiale esercitata dall'accumulatore di forza 209 pu? essere tuttavia anche notevolmente maggiore. E' opportuno che la molla a tazza 209 per l'intera vita utile della frizione 201 o lungo la massima corsa possibile di compensazione del dispositivo di ripresa 217 presenti un andamento della corsa in funzione della forza praticamente costante, cosicch? la forza di spinta esercitata dalla molla a tazza 204 sul disco di spinta 203 resta praticamente costante. Pu? essere tuttavia anche vantaggioso che la molla a tazza 209 lungo la zona di ripresa del dispositivo 217 possieda una prescritta caratteristica forza in funzione della corsa, per compensare ad esempio la forza di spinta delle molle a lamina crescente al crescere dell'usura delle pastiglie, le quali molle a lamina trasmettono il momento torcente fra il corpo 202 ed il disco di spinta 203. Tali molle a lamina sono rappresentate schematicamente in Figura 1 ed indicate con 15.
Il dispositivo di compensazione dell'usura 217 previsto assialmente fra la molla a tazza 204 ed il disco di spinta 203 possiede un anello di compensazione dell'usura 218 ed un anello sensore dell'usura 220 disposti ed attivi similmente ai due anelli 118 e 1220 secondo la Figura 9. I due anelli 218 e 220 si appoggiano attraverso rampe di smorzamento 223 alle rampe complementari di smorzamento 221, 222 del disco di spinta 203. Il sensore d'usura 237 ? formato da un componente a forma di membrana od a forma di molla a tazza, fissato radialmente all'interno alla molla a tazza 204 attraverso collegamenti sotto forma di collegamenti chiodati 239. zona 238 elastica ad esempio di forma anulare del sensore d'usura 237 possiede rispetto alla molla a tazza 204 una distanza L che definisce la corsa di sollevamento del disco di spinta 203 durante il disinnesto della frizione 201. Il sensore di usura 237 precaricato elasticamente si appoggia radialmente ed all'esterno alla molla a tazza 204 sul lato di questa opposto agli anelli 218, 220. Allo scopo 238 elastica possiede radialmente ed all'esterno delle linguette 241 ad andamento assiale, guidate attraverso cavit? assiali della molla a tazza 204 e che si appoggiano alla molla a tazza 204 sul lato di questa opposto alla zona 238 elastica. Il sensore d'usura 237 elastico ? serrato elasticamente sulla molla a tazza d'azionamento 204. Tramite il sensore d'usura 237 si evita un riposizionamento indesiderato dell'anello sensore dell'usura 220. I due anelli 218 e 220 sono sollecitati in direzione perimetrale da accumulatori di forza similmente a quanto descritto in relazione alle precedenti Figure.
Nel disinnestare la frazione 201 dalla posizione di innesto rappresentata in Figura 10, la molla a tazza 204 viene ruotata attorno all'appoggio 205 di forma anulare, cosicch? il disco di spinta 203 viene scaricato e traslato nella direzione di disinnesto attraverso l'accumulatore di forza 209. Durante la fase di disinnesto l'anello sensore dell'usura 210 viene spostato in direzione della molla a tazza 204 cosicch? il sensore d'usura 237 viene deformato elasticamente e precisamente fin tanto che la zona 238 elastica di forma anulare non vada ad aderire alla molla a tazza 204, cosicch? lo spostamento assiale del disco di spinta 203 nella direzione di disinnesto termina praticamente, ed in presenza di un'ulteriore deformazione della molla a tazza 204 nella direzione di disinnesto l'anello di compensazione dell'usura 218 viene scaricato qualora non si abbia alcuna usura delle guarnizioni, e l'anello di compensazione dell'usura 218 si arresta rispetto a disco di spinta 203 in quanto le battute dei due anelli 218 e 220 si toccano similmente a quanto mostrato nelle Figure da 4a a 6a per le camme di arresto 34, 35. L'anello sensore dell'usura 220 ? sollecitato a sua volta dal sensore d'usura 237 contro il disco di spinta 203 cosicch? anche questo non pu? ruotare.
Non appena si verifica ad esempio usura sulle guarnizioni, il disco di spinta 203 si sposta verso sinistra, cosicch? anche la molla a tazza 204 varia leggermente la sua conicit?. In virt? di questo spostamento l'anello sensore dell'usura 220 viene scaricato, cosicch? questo si pu? riposizionare corrispondentemente all'usura ed il riposizionamento viene limitato dal sensore d'usura 237. Qualora la frizione 201 venga di nuovo disinnestata, l'anello di compensazione dell'usura 218 viene scaricato similmente da quanto descritto dalla Figura 9, cosicch? questo anello pu? riposizionarsi e precisamente fin tanto che non divento attive le battute figura i due anelli 218 e 220.
Le singole fasi del riposizionamento fra gli anelli 218 e 220 secondo la Figura 9 nonch? 218 e 220 secondo la Figura 10 corrispondono a quelle rappresentate nelle Figure da 4a a 8a.
La frizione 301 rappresentata nelle Figure da 11 a 13 forma una cosiddetta frazione a trazione. La molla a tazza 304 si appoggia radialmente all'esterno ad un anello di compensazione dell'usura 318 previsto fra le zone radiali 302a del corpo 302 e la molla a tazza 302. La molla a tazza 304 sollecita con zone radiali poste pi? all'interno le camme 313 di un disco di spinta 303. Sul lato della molla a tazza 304 opposto al disco di spinta 303 ? previsto un sensore d'usura 337 portato dalla molla a tazza 304 e bloccato con questa attraverso un collegamento a baionetta. Allo scopo il sensore d'usura 337 realizzato a guisa di molla a tazza possiede radialmente ed all'esterno delle sporgenze 341 assiali realizzate a mo' di ganci che formano, unitamente a cavit? 304 assiali previste nella molla a tazza, un collegamento ruotante ad innesto bloccante assialmente. Per fissare i due componenti 304 e 337 nella posizione che provoca un blocco la molla a tazza 337 possiede radialmente ed all'interno nella zona delle punte delle linguette, dei lembi 341 ad andamento assiale che, dopo che la molla a tazza 337 ? stata serrata assialmente in direzione della molla a tazza 304 e dopo che fra i due componenti 337 e 304 ? avvenuto un blocco che causa la rotazione, si innestano in cavit? 304b della molla a tazza 304 per bloccare la rotazione. Il sensore d'usura 337 impedisce che l'anello sensore d'usura 320 si possa riposizionare in assenza di un'usura. L'anello sensore dell'usura 320 ? previsto concentrico e radiale all'interno dell'anello di compensazione dell'usura 318.
I due anelli 318 e 320 sono sostenuti assialmente, similmente a quanto descritto in relazione alle precedenti Figure e soprattutto alle Figure 1 e 2, attraverso rampe di smorzamento 319 e 223 da rampe complementari di smorzamento 321 e 322 portate dal corpo 302.
Come si pu? vedere da Figura 12, i due anelli 318 e 320 similmente agli anelli 18 e 20 possiedono delle camme di arresto 334, 335 fra le quali ? bloccata una molla elicoidale 329.
Come si pu? vedere da Figura 12, l'anello di compensazione dell'usura 318 viene sollecitato nella direzione di riposizionamento da un accumulatore di forza sotto forma di una molla elicoidale 328.
La molla elicoidale 328 ? prevista nella zona radiale fra il corpo di base di forma anulare dei due anelli 318 e 320. La molla 328 ? alloggiata, similmente a quanto descritto nella Figura 1 e 2, su una linguetta od una piattina 330 del coperchio 302. L'anello di ripresa dell'usura 318 possiede anche, similmente all'anello 18 secondo le Figure 1 e 2, delle sporgenze 331 che possiedono un'impronta 332 a forma di forcella per sostenere la molla 328. Anche qui la molla 328, l'anello di compensazione dell'usura 318, la molla 329, l'anello sensore dell'usura 320 ed il sensore di usura 337 sono montati in modo da agire in serie.
Il sensore di usura 337 impedisce in assenza di usura un posizionamento inammissibile dell'anello sensore dell'usura 320, che impedisce a sua volta un riposizionamento inammissibile dell'anello di compensazione dell'usura 318.
Partendo dallo stato a nuovo rappresentato in Figura 11 della frizione 301 montata su una contropiastra di spinta con l'interposizione del disco di frizione 316, nel disinnestare la frizione 301 la molla a tazza 304 viene ruotata radialmente ed all'interno verso destra, cosicch? la molla a tazza 304 si appoggia radialmente all'esterno sull'appoggio a rotolamento 305 portato dall'anello di compensazione dell'usura 318. Durante la fase di disinnesto la molla a tazza sensoriale 337 viene serrata assialmente fra la molla a tazza 304 e l'anello sensore dell'usura 320 fin tanto che non si sia consumato il gioco L che definisce il sollevamento del disco di spinta 303 fra la zona esterna del tratto di sensore 338 elastico di forma anulare e la molla a tazza 304, e cio? fin tanto che la molla a tazza 304 non si appoggi assialmente all'anello sensore dell'usura 320. Proseguendo il movimento di disinnesto la molla a tazza 304 viene ruotata attorno alla zona di appoggio 320a di forma anulare presente sull'anello sensore dell'usura 320, cosicch? l'appoggio a rotolamento 304 radiale pi? esterno viene scaricato dalla molla a tazza 304, e quindi in presenza di usura questa possa essere compensata da un corrispondente riposizionamento assiale dell'anello 318. La molla a tazza 308 pertanto durante la fase di disinnesto viene ruotata dapprima attorno all'appoggio a rotolamento 305 pi? esterno similmente ad una leva ad un braccio. Al superamento del gioco L la zona di rotazione di forma anulare della molla a tazza 304 viene spostata radialmente verso l'interno nella zona 320 dell'anello sensore dell'usura 320, cosicch? proseguendo un movimento di disinnesto la molla a tazza 304 viene ruotata od ? attiva similmente ad una leva a due bracci. In virt? di questo spostamento radiale dell'appoggio a rotolamento di forma anulare della molla a tazza 304 durante l'azionamento della frizione 301 il rapporto di trasformazione od il rapporto tra i bracci di leva che determina la forza necessaria all'azionamento della molla a tazza 304 varia da i a i-1, cosicch?, non appena la molla a tazza 304 si appoggia all'anello sensore dell'usura 320, pu? verificarsi un aumento della forza di disinnesto. Per rapporto di trasformazione i si intende il rapporto fra la distanza della zona d'attacco della forza di disinnesto nella zona delle punte delle linguette della molla a tazza 310 e la zona di contatto fra la molla a tazza 304 e l'appoggio a rotolamento 305 rispetto alla distanza fa questa zona di contatto e la zona di sollecitazione della molla a tazza 304 per le camme 313 del disco di spinta 303. La variazione sopra menzionata della trasformazione si basa sull'ipotesi che l'appoggio fra la molla a tazza 304 ed il disco di spinta 303 avviene almeno approssimativamente sullo stesso diametro dell'appoggio della molla a tazza 304 all'anello sensore dell'usura 320. Quanto pi? la zona di appoggio fra la molla a tazza 304 e l'anello sensore dell'usura 320 viene spostata radialmente verso l'esterno in direzione dell'appoggio a rotolamento 305, tanto minore sar? la crescita della forza di disinnesto quando la molla a tazza 304 aderisce all'anello sensore dell'usura 320.
Non appena si verifica un'usura sulle guarnizioni 307 durante una fase di innesto, la molla a tazza 304 varia la sua conicit? e quindi le punte delle linguette 310 si spostano verso sinistra. In virt? di questa variazione di conicit? anche l'anello sensore dell'usura 320 viene scaricato, cosicch? questo pu? riposizionarsi conformemente all'usura verificatasi sulle guarnizioni. Al comparire di un'usura pertanto l'anello sensore dell'usura 320 precede dapprima l'anello di compensazione dell'usura 318 come ? rappresentato in Figura 12. Ruotando l'anello sensore dell'usura 320 fra le camme di arresto 334 e 335 dei due anelli 318 e 320 sorge una distanza 345 proporzionale all'usura. Durante una successiva fase di disinnesto l'anello di ripresa dell'usura 318 viene scaricato dalla molla a tazza 304 come ? stato gi? descritto con l'ausilio delle Figure precedenti, cosicch? questo si pu? riposizionare conformemente al gioco 345. In tal modo la molla a tazza 304 riassume una conicit? o posizione piana corrispondente al suo stato a nuovo. Al cresce dell'usura la molla a tazza 304 viene traslata assialmente allontanandosi dal fondo del coperchio 302a, cosicch? lungo l'intera zona di riposizionamento avviene una corrispondente variazione dell'angolo della posizione di montaggio della molla a tazza. La correzione corrispondente ? rispettivamente in funzione dell'usura determinata o misurata dall'anello sensore dell'usura 320.
Il dispositivo di ripresa 417 rappresentato parzialmente in Figura 14 ? realizzato e disposto similmente al dispositivo di ripresa dell'usura 317 secondo le Figure 11 e 12. La differenza principale rispetto ad una forma di realizzazione secondo la Fig. 11 consiste nel fatto che l'anello sensore dell'usura 420 ? previsto nella zona radiale fra l'appoggio della molla a tazza 404 alle camme 413 del disco di spinta 403 e l'appoggio della molla a tazza 404 all'appoggio oscillante 405 disposto radialmente all'esterno. L'anello sensore dell'usura 420 possiede pertanto un diametro maggiore cosicch? l'appoggio che avviene durante una fase di disinnesto della frizione fra la molla a tazza 404 e l'anello sensore dell'usura 420 si trova pi? vicino all'anello di ripresa dell'usura 418. In tal modo la crescita della forza di disinnesto che si verifica quando la molla a tazza 404 aderisce all'anello sensore dell'usura 420 viene ridotta rispetto alla forma di esecuzione della Figura 11. La molla a tazza sensoriale 438 ? fissata alla molla a tazza 404 attraverso un collegamento a baionetta similmente alla molla a tazza 338.
In una forma di esecuzione secondo la Figura 14 la distanza S percorribile dal sensore 438 all'altezza radiale del diametro di appoggio fra l'anello sensore dell'usura 420 e la molla a tazza 404 deve essere dimensionata in modo che la corsa di sollevamento o la corsa in aria compiuta dal disco di spinta 403 al disinnesto della frizione moltiplicata per il rapporto L2/L1 corrisponde almeno approssimativamente allo spostamento S del sensore 438? Pertanto tra il possibile spostamento S del sensore 438 all'altezza radiale del diametro di appoggio tra anello 420 e molla a tazza 404 e la corsa completa di sollevamento, rispettivamente corsa in aria "V" della piastra di spinta 403 deve esistere almeno approssimativamente la seguente relazione
La frizione 501 a trazione rappresentata in Figura 15 possiede un dispositivo di ripresa 517 disposto assialmente fra la molla a tazza 504 ed il disco di spinta 503. La molla a tazza 504 si appoggia radialmente all'esterno ad un appoggio oscillante 505 portato dal coperchio della frizione 502 e sollecita con zone poste radialmente pi? all'interno l'anello di compensazione dell'usura 518 che si appoggia assialmente al disco di spinta 503. L'anello di compensazione dell'usura 518 ? circondato dall'anello sensore dell'usura 520. Gli anelli 518, 520 possiedono a loro volta rampe di smorzamento 519 e 523, che si appoggiano assialmente a rampe complementari di smorzamento 521, 522 che vengono portate dal disco di spinta 503. Fra la molla a tazza 504 e l'anello sensore dell'usura 520 ? previsto di nuovo assialmente un sensore di usura 537 formato da un componente a forma di membrana. Il componente 537 elastico viene portato dalla molla a tazza 504 ed ? dimensionato o montato in modo che la forza necessaria a bloccare questo componente 537 sia maggiore della forza di spostamento che agisce in direzione assiale sull'anello sensore dell'usura 520. Al fine di garantire che in presenza di vibrazioni assiali la piastra di spinta 503 o l'anello di ripresa dell'usura 518 non possa sollevarsi dalla molla a tazza 504, la piastra di spinta 503 ? sollecitata assialmente rispetto al corpo 502 da un dispositivo elastico sotto forma di una molla a tazza 509, e precisamente in direzione dell'appoggio a rotolamento 505 lato coperchio. Si garantisce anche in tal modo che l'anello sensore d'usura 520 non possa sollevarsi dal sensore dell'usura 537.
Non appena si verifica un'usura delle guarnizioni, varia la posizione angolare o rispettivamente la conicit? della molla a tazza 504 in modo tale che le zone radiali pi? interne della molla a tazza 504 vengano ruotate verso sinistra corrispondentemente allo spostamento assiale del disco di spinta 503. In tal modo l'anello sensore dell'usura 520 viene scaricato cosicch? questo si pu? riposizionare conformemente all'usura, e questo riposizionamento viene limitato dal sensore dell'usura 537. Durante una successiva fase di disinnesto non appena si raggiunga la corsa di sollevamento predeterminata della piastra di spinta 503, l'anello di ripresa dell'usura 518 viene scaricato dalla molla a tazza 504 cosicch? questo possa spostarsi conformemente alla corsa di ripresa predeterminata dall'anello sensore dell'usura 520.
La limitazione della corsa assiale di disinnesto della piastra di spinta 503 pu? avvenire mediante battuta contro le zone pi? esterne della molla a tazza 504. Una limitazione della corsa da parte di una battuta pu? verificarsi tuttavia anche in un altro punto. Cos? ad esempio direttamente fra il corpo 502 ed il disco di spinta 503 pu? essere prevista una battuta corrispondente. La forza necessaria a caricare il sensore 537 ? notevolmente minore della forza assiale esercitata dalla molla a tazza 509 sul disco di spinta 503. Il sensore dell'usura 537 viene cio? caricato attraverso la molla a tazza 509 durante il disinnesto della frizione 501.
Per la maggior parte dei casi di impiego sar? vantaggioso che la distanza radiale fra le zone di rotolamento o di appoggio dell'anello sensore dell'usura e dell'anello di ripresa dell'usura sia all'incirca uguale alla distanza radiale fra l'appoggio della molla a tazza d'azionamento al coperchio ed il punto di sollecitazione fra la molla a tazza di azionamento ed il disco di spinta. Si pu? garantire in tal modo che nel corso di una ripresa dell'usura anche la corsa assiale percorsa dall'anello sensore dell'usura sia almeno approssimativamente uguale all'usura verificatasi assialmente.
Nelle Figure 16 e 17 ? rappresentato un elemento di rilevamento dell'usura realizzato a guisa di graffa elastica 637. Pu? essere previsto un certo numero di tali elementi sensoriali 637 uniformemente lungo il perimetro del corpo anulare elastico della molla a tazza d'azionamento 604. Come si pu? vedere da Figura 16, una tale graffa elastica 637 ? collegata alla molla a tazza 604 attraverso un collegamento a scatto o mediante infilamento delle zone terminali dei due bracci esterni 637a ed incastro del braccio mediano 637b sotto il bordo esterno della molla a tazza 604. Elementi sensori dell'usura secondo le Figure 126 e 17 possono trovare impiego ad esempio in una forma di esecuzione di una frizione secondo la Figura 1.
Come gi? descritto in relazione alla Figura 1 ? vantaggioso che la frizione presenti un dispositivo che causi una riduzione continua del momento trasmissibile dalla frizione durante una fase di disinnesto, in guanto in tal modo si pu? ottenere una riduzione o minimizzazione dell'andamento della forza di disinnesto o rispettivamente della massima forza di disinnesto necessaria. Nella frizione rappresentata in Figura 1 questo dispositivo ? formato dai segmenti elastici 16 delle guarnizioni previsti
fra le guarnizioni 7. Tali segmenti elastici sono stati resi noti dal DE-OS 3631863.
Un'altra possibilit? di ottenere una riduzione progressiva del momento o rispettivamente una crescita progressiva del momento durante il disinnesto o rispettivamente l'innesto di una frizione ? stato proposto dal
DE-OS 3164 297. In questa soluzione il volano ? realizzato in due parti
ed il componente formante la contropiastra di spinta ? sostenuto assialmente elasticamente rispetto al componente collegato all'albero condotto
del motore a combustione interna.
Il dispositivo che sostituisce un sistema elastico delle guarnizioni
pu? essere anche previsto nel flusso di forze tra la molla di spinta 4 ed
il disco di spinta 3. Una tale configurazione ? stata proposta ad esempio
dal DE-OS 3742 354 e DE-OS 1450201. Inoltre il dispositivo che sostituisce un sistema elastico delle guarnizioni pu? essere previsto nel flusso di forze fra la molla a tazza di spinta 4 ed i punti di fissaggio, quali ad esempio collegamenti a vite del corpo 2 alla contropiastra di spinta 6.
Al fine di ottenere il desiderato effetto della riduzione della forza
di disinnesto, il sistema elastico delle guarnizioni o rispettivamente il
dispositivo che lo sostituisce deve essere disposto in serie con la molla
a tazza di azionamento 4. Ci? significa che il sistema elastico delle
guarnizioni od il dispositivo che lo sostituisce ? deformabile elasticamente dalla forza applicata dalla molla a tazza 4.
Il funzionamento di un sistema elastico delle guarnizioni o di un suo sostituto verr? ora descritto pi? in dettaglio in relazione alla forma di esecuzione secondo le figure 1 e 2 ed alle curve caratteristiche riportate nei diagrammi secondo le Figure 18 e 19.
La linea 50 di Figura 18 mostra una zona parziale della forza assiale esercitata nel complesso dalla molla a tazza 4 sul disco di spinta 3 in funzione della variazione di conicit? di questa molla a tazza 4. La zona 50 corrisponde ad una deformazione assiale del corpo di base 12 di forma anulare della molla a tazza 4 fra il supporto oscillante 5 e l'appoggio radiale esterno al disco di spinta 3. Nella zona 50 sono considerate le forze esercitate dalla molla a tazza di appoggio 9 ed eventualmente da altri elementi quali ad esempio le molle a lamina 15, che influenzano o favoriscono la deformazione della molla a tazza 4. L'effettivo andamento della forza in funzione della corsa della molla a tazza 4 ? rappresentato in Figura 18 dalla linea 50a tratteggiata. La molla a tazza 4 possiede cio? effettivamente un andamento della forza in funzione della corsa pi? elevato di quello della linea 50.
Il punto 51 rappresenta la posizione di montaggio della molla a tazza 4 con frizione 1 chiusa nuova e cio? la posizione nella quale la molla a tazza 4 esercita, per la corrispondente posizione di montaggio, la massima forza di spinta sul disco di spinta 3. Il punto 51 pu? venire traslato verso l'alto o verso il basso lungo la linea 50 variando la posizione di montaggio conica della molla a tazza 4 nella nuova frizione.
La linea 52 rappresenta l'andamento della forza d'allargamento assiale esercitata dai segmenti elastici delle guarnizioni 16, che agisce fra le due guarnizioni 7 e che agisce sul disco di spinta 3. Questa forza d?allargamento assiale agisce in senso contrapposto alla forza assiale esercitata sul disco di spinta dalla molla a tazza 4. Pu? essere vantaggioso che la forza assiale massima esercitabile mediante la deformazione elastica dei segmenti elastici 16 corrisponda per lo meno alla forza massima esercitata sul disco di spinta 3 dalla molla a tazza 4, ed in tal caso questa pu? essere anche maggiore, cosicch? con frizione 1 completamente chiusa i segmenti elastici 16 presentino ancora una riserva elastica e cio? siano ancora deformabili elasticamente per un certo tratto. Nel disinnestare la frazione 1 i segmenti elastici 16 si distendono e precisamente lungo la corsa 53. Da questa corsa 53 corrispondente ad una traslazione assiale del disco di spinta 3 viene favorita anche la fase di disinnesto della frizione 1. Si deve cio? applicare una forza di disinnesto massima minore di quella che corrisponderebbe al punto di montaggio 51 in mancanza di una elasticit? delle guarnizioni 16. Al superamento del punto 54 le guarnizioni 7 vengono liberate, cosicch? in virt? della zona decrescente e della curva caratteristica della molla a tazza 4 la forza di disinnesto ancora da applicarsi ? notevolmente ridotta rispetto a quella che corrisponderebbe al punto 51. La forza di disinnesto per la frizione 1 decresce fin tanto che non si sia raggiunto il minimo od il punto pi? basso 55 della curva caratteristica 50. Al superamento del minimo 55 cresce di nuovo la necessaria forza di disinnesto, e la corsa di disinnesto nella zona delle punte delle linguette 10 ? scelta in modo che anche al superamento del minimo 55 la forza di disinnesto non diventi maggiore di quella della forza di sostegno prodotta dalla molla a tazza 9. Ci? ? necessario in quanto altrimenti si avrebbe un sollevamento indesiderato del sensore dell'usura 37 dall'anello sensore dell'usura 20 durante la fase di disinnesto e quindi si verificherebbe uno spostamento del dispositivo di compensazione 17 che avrebbe come conseguenza che la frizione non potrebbe pi? venire disinnestata completamente, nel caso estremo non potrebbe addirittura pi? venire disinnestata, e quindi non sarebbe pi? possibile un'interruzione del momento torcente o del flusso delle forze da parte della frizione. La molla a tazza di appoggio 9 ha un andamento della forza in funzione della corsa corrispondente alla linea 57 di Figura 19. Questa linea caratteristica 57 corrisponde a quella che viene prodotta se il componente 9 a forma di molla a tazza viene variato nella sua conicit? a partire dalla posizione distesa e precisamente fra due appoggi oscillanti che possiedono una distanza radiale corrispondente alla distanza radiale fra l'appoggio oscillante sul lato del coperchio e l'appoggio oscillante sul lato della molla a tazza di azionamento. Dalla curva caratteristica 57 si pu? vedere che il componente 9 a forma di molla a tazza possiede una corsa elastica 58 lungo la quale la forza assiale da esso prodotta resta praticamente costante. La forza prodotta lungo questa zona 58 pu? essere scelta in modo che essa sia sempre maggiore della massima forza di disinnesto che si verifica lungo la vita utile della frizione 1 nella zona delle punte 10 delle linguette della molla a tazza. La forza di sostegno da applicarsi da parte della molla sensoriale 9 ? in funzione del rapporto di leva della molla a tazza 4. Questo rapporto ? nella maggior parte dei casi dell'ordine di grandezza di 1 a 3 fino da 1 a 5, ma per alcuni casi di impiego pu? anche essere maggiore o minore. Il citato rapporto della molla a tazza corrisponde al rapporto della distanza radiale fra il supporto oscillante 5 ed il diametro di appoggio delle due molle a tazza 4 e 9 rispetto alla distanza radiale fra l'appoggio oscillante 5 ed il diametro di appoggio per un elemento d'azionamento quale ad esempio un cuscinetto di disinnesto nella zona delle punte 10 delle linguette.
La posizione di montaggio dell'elemento 9 a forma di molla a tazza nella frizione 1 ? scelta in modo che questo lungo la corsa di disinnesto possa ritornare elasticamente e possieda inoltre anche una corsa elastica assiale in direzione delle guarnizioni 7, corrispondente almeno alla corsa di riposizionamento assiale del disco di spinta 3 in direzione della contropiastra di spinta 6 che si sviluppa a seguito dell'usura sulle superfi-
Ci di attrito e sulle guarnizioni. E' opportuno che lungo questa corsa elastica della molla 9 si garantisca che la forza assiale esercitata da questa molla 9 sulla molla a tazza 4 sia maggiore della forza necessaria a disinnestare la frizione. In tal caso pu? essere vantaggioso che la zona 58 della curva caratteristica 57 presenti per lo meno una lunghezza che corrisponda alla corsa massima di usura, e preferibilmente sia maggiore di questa corsa d'usura in quanto in tal modo si possono compensare almeno parzialmente anche tolleranze di montaggio.
Utilizzando molle a lamina 9 precaricate, che causano un sollevamento del disco di spinta 3, il disco di spinta 3 viene pressato contro la molla a tazza 4 da queste molle a lamina 9, cosicch? attraverso le molle a lamina 9 pu? venir favorita anche la fase di disinnesto. La forza assiale esercitata dalle molle a lamina 9 si sovrappone cio? alla forza assiale esercitata dalla molla a tazza 9. Gli elementi di molla a lamina 9 possono essere montati pertanto fra il coperchio 2 e la piastra di spinta 3 in modo che al crescere dell'usura della guarnizione 7 la forza assiale esercitata dal piattello 9 sulla molla a tazza d'azionamento 4 diventi maggiore. Cos? ad esempio lungo la corsa 58 secondo la Figura 19 e quindi anche lungo la corsa di compensazione dell'usura del dispositivo di ripresa 17 la forza assiale esercitata dalla molle a lamina 15 pu? presentare un andamento secondo la linea 57b. Le molle a lamina 15 producono quindi al crescere dell'usura delle guarnizioni 7 una forza di ritorno sulla molla a tazza di azionamento 4 che diventa maggiore. Qualora si desideri un andamento secondo la linea 57, la molla a tazza 9 deve essere dimensionata in modo che questa presenti un andamento della curva caratteristica corrispondente alla linea 57c.
Si menziona anche il fatto che l'accumulatore di forza che preme la molla a tazza di azionamento 4 contro l'appoggio a rotolamento 5, ad esempio il componente 9 a forma di molla a tazza, pu? presentare anche andamenti della forza in funzione della corsa diversi da quelli secondo la Figura 19. Cos? l'andamento della forza in funzione della corsa prodotto da questa molla almeno nella zona 58 pu? essere anche crescente o calante. E' importante a tal proposito che in ogni caso si garantisca che la forza di appoggio risultante per la molla a tazza di azionamento 4 esercitata da questa molla 9 ed eventualmente da altri elementi elastici ad esempio le molle a lamina 15 sia maggiore della forza di disinnesto per la frizione che agisce in senso opposto a questa forza.
In figura 20 ? rappresentato un anello sensore di usura 720, che ? costituito da almeno due componenti 720a, 720b, tra i quali ? disposto assialmente almeno un mezzo elastico 738. L'anello 720 pu? venir utilizzato per esempio al posto dell'anello sensore d'usura 720 di figura 1, ove tuttavia i componenti adiacenti devono venir corrispondentemente adattati. I componenti 720a, 720b che formano l'anello 720 possono avere forma anulare ed essere fissati l'uno relativamente all'altro a distanza assiale mediante mezzi di fissaggio sotto forma di chiodi 739. I mezzi elastici 738 sotto forma di molel a tazza poste attorno ai chiodi 739 spingono i due anelli 720a, 720b assialmente in allontanamento l'uno dall'altro, ove tuttavia, come gi? detto, questi due anelli 729a, 720b sono tenuti ad una prestabilita distanza ad opera dei chiodi 739. L'anello 720a possiede rampe 723, che possono interagire per esempio con controrampe di un coperchio, analogamente a quanto descritto a proposito delle figure da 1 a 8a. I mezzi elastici 738, in combinazione con i due componenti 720a, 720b - analogamente al conmponente 37 in combinazione con il componente 20 di figura 1 - assumono la funzione di un sensore di usura. La molla a tazza 704 carica, almeno al disinnesto del corrispondente giunto, il componente 720b di forma per esempio anulare, per cui all'atto del disinnesto i mezzi elastici 738 vengono caricati. In questo modo si evita un indesiderato riposizionamento dell'anello 720. Dopo un prestabilito spostamento assiale del componente 720b, che per esempio pu? corrispondere ad un valore L, il componente 720b viene fissato assialmente rispetto al componente 720a, cosicch? poi, in modo analogo a quanto descritto a proposito delle figure da 1 a 8a, la molla a tazza 704 pu? appoggiarsi assialmente al componente 720b, per cui l'anello di compensazione dell'usura (per esempio 18 secondo figura 1), che interagisce con l'anello sensore di usura 720, all'ulteriore rotazione della molla a tazza 710 viene scaricato da questa. Nel caso di una precedente usura sulle guarnizioni della frizione, l'anello di compensazione dell'usura pu? quindi riposizionare l'anello sensore di usura 720 corrispondentemente alla precedente rotazione.
Nella forma di esecuzione, rappresentata nelle figure 21 e 22, di una frizione 801, il dispositivo di riposizionamento o ripresa 817, analogamente alla forma di realizzazione secondo la figura 15 ? disposto assialmente tra la molla a tazza 804 ed il disco di spinta 803, ove tuttavia il componente 837 fungente da sensore di usura ? fissato sul lato della molla a tazza 804 opposto al coperchio 802. Le controrampe 821, 822 interagenti con le rampe 819, 823 degli anelli 818, 820 e previste sul lato della piastra di spinta sono costituite da un pezzo di lamiera 803a, che ? portato dal disco di spinta 803. Il pezzo di lamiera 803a presenta, tra le singole controrampe 821 e/o 822 adiacenti in senso periferico, passaggio 803b, che consentono una circolazione d'aria tra disco di spinta 803 e pezzo di lamiera 803a. Il disco di pressione 803 possiede anch'esso avvallamenti 803c, che consentono una circolazione d'aria tra pezzo di lamiera 803a e disco di spinta 803 e cos? garantiscono un miglior raffreddamento del disco di spinta 803.
Per realizzare un montaggio semplice di frizioni secondo l'invenzione ? opportuno che l'anello sensore dell'usura e/o l'anello di compensazione dell'usura possieda delle zone di attacco per un elemento di rotazione o di riposizionamento mediante il quale il dispositivo di ripresa dell'usura pu? venire riportato nella posizione arretrata e cio? nella posizione che corrisponde allo stato a nuovo della frizione. In una forma di esecuzione secondo la Figura 1 ? sufficiente che nella fabbricazione o nel montaggio della frizione 1 l?anello sensore dell'usura venga ruotato nella sua posizione arretrata mediante un attrezzo, in quanto in virt? della rotazione dell'anello sensore dell'usura 20 viene automaticamente ruotato all'indietro anche l'anello di compensazione dell'usura 18. In questa posizione arretrata quindi almeno l'anello sensore dell'usura 20 viene fissato mediante un elemento di sicurezza che viene asportato dopo il montaggio della frizione 1 sulla contropiastra di spinta 6, attivando cos? il dispositivo di ripresa 17. In modo simile si debbono assicurare anche gli anelli di ripresa dell'usura e/o gli anelli sensori dell'usura per le frizioni secondo le altre Figure.
Un'altra possibilit? di fissare un dispositivo di compensazione dell'usura nella sua posizione di partenza corrispondente allo stato nuovo della frizione consiste nel prevedere fra il disco di spinta ed il corpo rispettivamente fra la molla a tazza d'azionamento ed il corpo per lo meno un elemento del riposizionamento che tiene il disco di spinta e/o la molla a tazza di spinta in una posizione rispetto al corpo arretrata o bloccata, che corrisponde per lo meno a quella posizione di questi componenti, che questi presentano questa dopo il montaggio della corrispondente frizione sulla contropiastra di spinta. Allo scopo, tra il corpo e la piastra di spinta o fra il corpo e la molla a tazza di spinta possono essere previsti ad esempio degli elementi che delimitano la corsa, quali per esempio griffe o rosette, che impediscono una distensione non ammissibile della molla a tazza di spinta.
L'invenzione non ? limitata agli esempi di esecuzione rappresentati e descritti, ma comprende anche varianti che possono essere formate dalla combinazione di singole caratteristiche od elementi descritti in relazione alle diverse forme di esecuzione. Inoltre singole caratteristiche o modi di funzionamento descritti in relazione alle Figure possono rappresentare, presi singolarmente, un'invenzione autonoma.

Claims (59)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Frizione, in particolare per veicoli, con una piastra di spinta che ? collegata in modo da ruotare solidalmente con un corpo e tuttavia traslabile limitatamente in senso assiale, dove fra il corpo e la piastra di spinta ? attiva una molla a tazza, attraverso la quale la piastra di spinta pu? essere sollecitabile in direzione di un disco di frizione serrabile fra questa e una contropiastra di spinta e la frizione pu? essere innestata e disinnestata mediante elementi di azionamento, con un dispositivo di ripresa che compensa automaticamente almeno l'usura delle guarnizioni del disco di frizione, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa presenta due anelli portati sullo stesso componente (coperchio, piastra di spinta) previsti a distanza radiale uno dall'altro, ognuno dei quali pu? essere traslato assialmente in direzione della molla a tazza sotto l'azione di un dispositivo di ripresa ruotabile in direzione periferica sotto l'influsso di elementi di trasporto.
  2. 2. Frizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la molla a tazza si appoggia con una prima zona radiale, con frizione innestata, ad un primo anello, l'anello di compensazione dell'usura impedendo cos? una rotazione del suo dispositivo di ripresa.
  3. 3. Frizione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa del secondo anello, l'anello sensore dell'usura, ? assoggettato ad un dispositivo di arresto avente un sensore che impedisce una rotazione, la cui azione in presenza di un'usura e con frizione innestata pu? essere eliminata, permettendo cos? uno spostamento assiale del secondo anello corrispondente all'usura ruotando corrispondentemente il dispositivo di ripresa e caratterizzata dal fatto che durante il disinnesto ? presente l'azione del dispositivo di arresto.
  4. 4. Frizione secondo la rivendicazione da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa del primo anello durante una fase di disinnesto seguente ad un'usura pu? essere liberato da un blocco per una rotazione dopo e corrispondentemente ad una rotazione precedentemente avvenuta del dispositivo di ripresa del secondo anello.
  5. 5. Frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che gli anelli stessi presentano delle rampe e sono assoggettati agli accumulatori di forza attivi in direzione periferica.
  6. 6. Frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che l'azione del dispositivo d'arresto pu? essere eliminata in funzione di una variazione della conicit? della molla a tazza che avviene in funzione di una usura.
  7. 7. Frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'azione del dispositivo di arresto pu? essere eliminata in funzione di una variazione della posizione assiale della piastra di spinta che avviene in funzione di un'usura.
  8. 8. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa ? attivo fra il coperchio di frizione e la molla a tazza.
  9. 9. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1a 7, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa ? attivo fra la molla a tazza e la piastra di spinta.
  10. 10. Frizione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa ? previsto nello spazio assiale fra il coperchio di frizione e la molla a tazza.
  11. 11. Frizione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa ? previsto nello spazio assiale fra la molla a tazza e la piastra di spinta.
  12. 12. Frizione secondo almeno lina delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che entrambi gli anelli sono portati da un componente della frizione quale la piastra di spinta solidale alla rotazione e traslabile assialmente.
  13. 13. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che entrambi gli anelli sono portati da un componente assiale fisso della frizione quale il coperchio.
  14. 14. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il sensore forma esso stesso il dispositivo di arresto.
  15. 15. Frizione caratterizzata dal fatto che l'azione del dispositivo di arresto pu? essere aumentata in funzione della fase di disinnesto della frizione.
  16. 16. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il sensore d'usura che permette con frizione innestata un riposizionamento dell'anello sensore dell'usura in direzione assiale - ruotando il suo dispositivo di ripresa in direzione periferica e in funzione della variazione della conicit? o della posizione assiale della piastra di spinta rispetto al coperchio - ? composto da almeno un elemento cedevole elasticamente in direzione assiale, che si appoggia con frizione innestata e allo stato nuovo o nello stato del dispositivo di ripresa riposizionato corrispondentemente all'usura con una tale componente di forza ad uno dei componenti della frizione e al secondo anello da impedire una rotazione e quindi uno spostamento assiale di questo sotto l'azione del dispositivo di trasporto attivo in direzione periferica e dell'inerzia dell'anello fisso, e in presenza di una variazione dovuta all'usura della conicit? della molla a tazza o di una variazione della posizione assiale della piastra di spinta con frizione innestata la zona di appoggio del sensore scarica o solleva per lo meno il secondo anello e l'anello viene ruotato e quindi spostato assialmente dal dispositivo di trasporto.
  17. 17. Frizione secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il sensore ? formato da un componente elastico a forma ad esempio di una molla a lamina o di una molla a tazza.
  18. 18. Frizione secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che il sensore ? formato da un componente elastico precaricato.
  19. 19. Frizione secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che il sensore ? fissato sulla molla a tazza.
  20. 20. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il sensore ? incernierato su una molla a tazza in una zona radiale e si appoggia al secondo anello con un'altra zona radiale.
  21. 21. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il sensore si appoggia inoltre alla molla a tazza con una terza zona.
  22. 22. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il sensore ? incernierato fisso al coperchio e la sua zona di appoggio contrapposta al secondo anello ? contrapposta ad una zona di battuta del coperchio con distanza superabile durante il disinnesto.
  23. 23. Frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il sensore ? previsto sull'anello sensore dell'usura.
  24. 24. Frizione secondo la rivendicazione 23, caratterizzata dal fatto che il sensore con sensore d'usura ? composto da due anelli paralleli serrati elasticamente e assialmente uno contro l'altro.
  25. 25. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'anello sensore dell'usura ? realizzato a guisa di componente elastico.
  26. 26. Frizione secondo la precedente rivendicazione, caratterizzata dal fatto che l'anello sensore dell'usura ? realizzato a guisa di elemento formato a mo' di molla ondulata.
  27. 27. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che gli elementi di trasporto per almeno uno degli anelli di ripresa sono formati da una molla.
  28. 28. Frizione secondo la rivendicazione 27, caratterizzata dal fatto che almeno una molla si appoggia al componente, dal quale sono portati gli anelli.
  29. 29. Frizione secondo la rivendicazione 28, caratterizzata dal fatto che le molle dei due anelli sono inserite in serie.
  30. 30. Frizione secondo la rivendicazione 29, caratterizzata dal fatto che le molle per un primo o secondo anello si appoggiano al componente che porta gli anelli e le molle per l'altro anello, secondo o primo, si appoggiano ad un anello.
  31. 31. Frizione secondo una delle rivendicazioni da 27 a 30, caratterizzata dal fatto che la molla che sostiene un anello sul componente che porta gli anelli ? pi? robusta della molla dell'altro anello.
  32. 32. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di blocco, che permette una rotazione del primo anello soltanto dopo l'avvenuta tazione del secondo anello, ? formato da una camma d'arresto del secondo anello a cui ? opposta una camma del primo anello, successiva vista in direzione periferica.
  33. 33. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che con frizione disinnestata il secondo anello ? bloccato alla rotazione.
  34. 34. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il secondo anello con frizione innestata presenta una distanza assiale, superabile nello stato disinnestato, da una zona d'arresto su un componente, fra il quale e il secondo anello avviene un movimento assiale relativo.
  35. 35. Frizione secondo la rivendicazione 33, caratterizzata dal fatto che la molla a tazza nello stato disinnestato e ruotato si appoggia al secondo anello.
  36. 36. Frizione secondo la rivendicazione 33 o 34, caratterizzata dal fatto che il secondo anello nello stato disinnestato ? premuto contro il
  37. 37. Frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il secondo anello previsto sulla piastra di spinta ? premuto contro la molla a tazza - nello stato disinnestato e traslato assialmente.
  38. 38. Frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il secondo anello previsto sulla piastra di spinta ? premuto contro il coperchio nello stato disinnestato e traslato assialmente.
  39. 39. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 38, caratterizzata dal fatto che la distanza radiale L2 fra il primo anello e il secondo anello ? maggiore del 30% della distanza L1 fra l'appoggio della molla a tazza al primo anello e l'appoggio della molla a tazza sul componente contrapposto.
  40. 40. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 39, caratterizzata dal fatto che la distanza radiale fra il primo e il secondo anello ? almeno approssimativamente uguale alla distanza fra l'appoggio della molla a tazza sul primo anello e quella sul componente contrapposto.
  41. 41. Frizione secondo la rivendicazione da 1 a 40, caratterizzata dal fatto che la corsa elastica L del sensore corrisponde almeno approssimativamente alla corsa in aria L1 della piastra di spinta della frizione.
  42. 42. Frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 40, caratterizzata dal fatto che la corsa elastica del sensore 5 rispetto alla corsa in aria della piastra di spinta della frizione SD forma il rapporto
    (Fig. 14).
  43. 43. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che essa forma una cosiddetta frizione a trazione con una molla a tazza attiva quale leva ad un solo braccio, che il secondo anello ? disposto all'interno del primo anello, e caratterizzata dal fatto che entrambi gli anelli sono previsti assialmente fra la molla a tazza e il coperchio.
  44. 44. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 43, caratterizzata dal fatto che essa forma una cosiddetta frizione a trazione con molla a tazza attiva quale leva ad un solo braccio e il secondo anello ? disposto radialmente all'esterno del primo anello, essendo entrambi gli anelli previsti assialmente fra la molla a tazza e la piastra di spinta.
  45. 45. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 36, caratterizzata dal fatto che essa forma una frizione cosiddetta a pressione con molla a tazza attiva quale leva a due bracci e il secondo anello ? disposto radialmente all'interno del primo anello, e caratterizzata dal fatto che entrambi gli anelli sono previsti assialmente fra la molla a tazza e la piastra di spinta.
  46. 46. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 36, caratterizzata dal fatto che essa forma una frizione cosiddetta a spinta con molla a tazza attiva quale leva a due bracci e il secondo anello ? disposto radialmente all'esterno del primo anello, essendo disposti i due anelli assialmente fra la molla a tazza e il coperchio.
  47. 47. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che le rampe complementari per il dispositivo di ripresa sono formate da rampe impresse nel coperchio della frizione.
  48. 48. Frizione secondo la rivendicazione 30, caratterizzata dal fatto che tra le singole rampe sono previste aperture nel materiale del coperchio
  49. 49. Frizione secondo la rivendicazione 45, caratterizzata dal fatto che le rampe complementari per il dispositivo di ripresa sono formate da rampe sulla piastra di spinta.
  50. 50. Frizione secondo la rivendicazione 49, caratterizzata dal fatto che le rampe sulla piastra di spinta sono formate da un elemento in lamiera, nel quale sono impresse le singole rampe.
  51. 51. Frizione secondo la rivendicazione 50, caratterizzata dal fatto che fra la piastra di spinta e il componente in lamiera che porta le rampe sono previsti dei canali ad andamento radiale.
  52. 52. Frizione secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che un anello, l'anello di compensazione dell'usura, presenta contemporaneamente l'appoggio oscillante per la molla a tazza.
  53. 53. Frizione secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 48, caratterizzata dal fatto che, con una frizione azionata a pressione, dove il dispositivo di ripresa ? disposto fra una molla a tazza e il coperchio, la molla a tazza ? sostenuta da una molla di sostegno sul lato opposto al dispositivo di ripresa.
  54. 54. Frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la molla di sostegno nel disinnestare la frizione forma per la molla a tazza una posizione oscillante per la prima parte della corsa di disinnesto (Fig 1.).
  55. 55. Frizione secondo la rivendicazione 54, caratterizzata dal fatto che dopo che la molla a tazza appoggia all'anello sensore con il bordo pi? esterno e nella seconda parte della corsa di disinnesto ruota attorno all'appoggio sull'anello sensore, la molla a tazza si solleva dall'appoggio del primo anello e deforma elasticamente la molla di sostegno in direzione della piastra di spinta.
  56. 56. Frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 52, caratterizzata dal fatto che, con una frizione, nella quale il dispositivo di ripresa ? disposto fra la molla a tazza e la piastra di spinta, la piastra di spinta ? serrata con il coperchio mediante una molla.
  57. 57. Frizione, in particolare per autoveicoli, con la piastra di spinta collegata solidale a rotazione, ma traslabile assialmente con un componente fisso assialmente quale ad esempio un corpo, dove fra il corpo e la piastra di spinta ? attiva una molla a tazza, attraverso la quale la piastra di spinta pu? essere sollecitata in direzione di un disco di frizione serrabile fra questa piastra e la contropiastra di spinta, e la frizione pu? essere innestata e disinnestata mediante elementi di azionamento, con un dispositivo di ripresa che compensa automaticamente l'usura delle guarnizioni del disco di frizione, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa ? previsto fra il coperchio della frizione e la molla a tazza.
  58. 58. Frizione, in particolare per autoveicoli, con una piastra di spinta collegata solidale a rotazione, ma traslabile assialmente con un componente fisso assialmente quale ad esempio un corpo, dove fra il corpo e la piastra di spinta ? attiva una molla a tazza, attraverso la quale la piastra di spinta pu? essere sollecitata in direzione di un disco di frizione serrabile fra questa piastra e una contropiastra di spinta e la frizione pu? essere innestata e disinnestata attraverso elementi di azionamento, con un dispositivo di ripresa, che compensa automaticamente almeno l'usura delle guarnizioni del disco di frizione, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di ripresa possiede due anelli previsti a distanza radiale e concentrici uno all'altro, ognuno dei quali sotto l'azione di un dispositivo di riposizionamento, quale ad esempio un dispositivo a rampe con rampe e rampe complementari, ruotabile in direzione periferica sotto l'influsso di elementi di trasporto, pu? essere spostato assialmente in direzione della molla a tazza, la molla a tazza si appoggia con frizione innestata con una prima zona radiale ad un primo anello, l'anello di compensazione dell'usura, impedendo cos? una rotazione del suo dispositivo di ripresa, il dispositivo di ripresa del secondo anello, anello sensore dell'usura, ? assoggettato ad un dispositivo di arresto avente un sensore che impedisce una rotazione facendo aderire il secondo anello in una zona distante dalla prima zona radiale, la cui azione pu? essere per lo meno ridotta in presenza di un'usura e con frizione innestata, permettendo cos? uno spostamento assiale del secondo anello corrispondente all'usura ruotando corrispondentemente il dispositivo di ripresa e caratterizzato dal fatto che durante la fase di disinnesto viene rafforzata l'azione del dispositivo di arresto.
  59. 59. Frizione, in particolare per autoveicoli, con una piastra di spinta collegata ad un corpo in modo da poter ruotare rigidamente, ma traslabile limitatamente in senso assiale, dove fra il corpo e la piastra di spinta ? attiva una molla a tazza attraverso la quale la piastra di spinta pu? essere sollecitata in direzione di un disco di frizione serrabile fra questa piastra e una contro piastra di spinta e la frizione pu? essere inserita e disinserita mediante elementi di azionamento, con un dispositivo di ripresa che compensa automaticamente perlomeno l'usura delle pastiglie del disco di frizione, caratterizzata dalla combinazione di almeno due delle caratteristiche seguenti e precisamente: - il dispositivo di ripresa presenta due anelli previsti a distanza radiale uno dall'altro, ognuno dei quali pu? essere spostato assialmente in direzione della molla a tazza sotto l'azione di un dispositivo di ripresa quale un dispositivo a rampa ruotabile in direzione periferica sotto l'influsso di elementi di trasporto, - la molla a tazza si appoggia con una prima zona radiale con frizione innestata ad un primo anello, l'anello di compensazione dell'usura e impedisce cos? una rotazione del suo dispositivo di ripresa, - il dispositivo di ripresa del secondo anello, l'anello sensore dell'usura, ? assoggettato ad un dispositivo d'arresto avente un sensore che impedisce una rotazione, la cui azione pu? essere eliminata in presenza di un'usura e nello stato innestato, permettendo cos? una traslazione assiale del secondo anello corrispondente all'usura mediante relativa rotazione del dispositivo di ripresa, e caratterizzata dal fatto che durante la fase di disinnesto ? presente l'azione dei dispositivo di arresto, - il dispositivo di ripresa del primo anello durante una fase di disinnesto seguente ad una usura pu? essere liberato da un blocco per una rotazione dopo e conformemente ad una precedentemente avvenuta rotazione del dispositivo di ripresa del secondo anello.
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