ITTO990637A1 - Perfezionamenti relativi ad una cisterna a tenuta e termicamente iso- lante con pannelli prefabbricati. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo "PERFEZIONAMENTI RELATIVI AD UNA CISTERNA A TENUTA E TERMICAMENTE ISOLANTE CON PANNELLI PREFABBRICATI"

La presente invenzione si riferisce alla realizzazione di cisterne a tenuta e termicamente isolanti integrate in una struttura portante, in particolàre la scafo di una nave destinata al trasporto dei gas naturali liquefatti, e in particolare al trasporto dei gas naturali liquefatti con forte tenore di metano.

Nella domanda di brevetto francese η°·2 724 623 è stata proposta una cisterna a tenuta e isolante integrata in una struttura portante, in particolare di nave, la suddetta cisterna comprendendo due barriere di tenuta successive, una primaria in contatto con il prodotto contenuto nella cisterna e l’altra secondaria disposta tra la barriera primaria e la struttura portante, queste due barriere di tenuta essendo alternate con due barriere termicamente isolanti, la barriera di tenuta primaria essendo costituita da fasciami metallici con bordi rialzati verso l'interno della cisterna, i suddetti fasciami essendo realizzati in lamiera sottile con basso coefficiente di dilatazione ed essendo saldati bordo contro bordo, mediante i loro bordi rialzati, sulle due facce di un supportò di saldatura che è trattenuto meccanicamente sulla barriera isolante primaria e costituisce una giunzione scorrevole, nella quale cisterna le barriere secondarie e la barriera isolante primaria sono essenzialmente,costituite da un gruppo di pannelli prefabbricati fissati sulla struttura portante, ciascun pannello essendo formato in primo luogo da una piastra rigida che porta uno strato di isolante termico e che costituisce con esso un elemento di barriera isolante secondaria, in secondo luogo da una falda flessibile che aderisce sostanzialmente su tutta la superficie dello strato di isolante termico dell'elemento di barriera isolante secondaria sopra citato, la suddetta falda essendo costituita da un materiale composito i cui due strati esterni,sono dei tessuti di fibre di vetro e il cui strato intermediò è un fòglio di alluminio sottile deformabile con spessore di 0,1 mm, il suddetto foglio formando un elemento di barriera di tenuta secondaria, in terzo luogo da un secondo strato di isolante termico, che ricopre almeno parzialmente la falda Sopra citata e che aderisce ad essa, e in quarto luogo da una seconda piastra rigida che ricopre il secondo strato di isolante termico e che costituisce con esso la barriera di isolamento primario, le zone di giunzione di due pannelli adiacenti essendo otturate in modo da realizzare almeno la continuità della barriera di tenuta secondaria. La flessibilità del foglio di alluminio, grazie al suo piccolo spessore, gli permette di seguire le deformazioni dei pannelli dovute a•lla defo/rmazione dello scafo durante il moto ondoso o al raffreddamento della cisterna.

Questa struttura di cisterna nota permette:

- da una parte di utilizzare una barriera di isolante primaria con piccolo spessore che comprende una piastra rigida che garantisce una buona resistenza rispetto agli urti prodotti Sulle pareti della cisterna dai movimenti del liquidò durante il trasporto, il piccolo spessore di questa barriera di isolamento avendo, in caso di fuoriuscita al livello della barriera di tenuta primaria, il vantaggio che la zona fredda accidentale è tanto più lontana dal doppio scafo quanto più la barriera isolante secondaria è spessa;

— e dal1'altra parte di ridurre in modo considerevole il prezzo di costo di tale cisterna utilizzando dei pannelli prefabbricati, che permettono in una sola operazione di realizzare il posizionamento delle due barriere secondarie e della barriera di isolamento primaria della cisterna: adottando tale struttura si può ottenere una diminuzione di circa il 25% del prezzo di costo.

Inoltre, per realizzare la continuità della tenuta della barriera di tenuta secondaria, si prevede che, in corrispondenza delle giunzioni tra pannèlli, i bordi periferici adiacenti di due pannelli adiacenti siano ricoperti da un nastro di falda flessibile che comprende almeno un sottile foglio metallico continuo, il suddetto nastro aderendo sui due bordi periferici adiacenti e realizzando con il suo foglio metàllico la continuità della tenuta. Per realizzare la continuità della barriera di isolamento primaria si prevede che la zona periferica, che esiste tra gli elementi di barriera di isolamento primaria di due pannelli adiacenti, sia otturata per mezzo di piastrine isolanti ciascuna delle quali è costituita da uno strato di isolante termico ricoperto dà una piastra rigida, ciascuna piastrina essendo incollata sul nastro di falda flessibile dal lato del suo strato di isolante e avendo lo spessore della barriera di isolamento primaria, di modo che dopo l’assemblaggio le piastre delle piastrine isolanti e le seconde piastre rigide dei pannelli costituiscono una parete sostanzialmente continua suscettibile di sostenere la barriera di tenuta primaria.

E’ noto che, quando la nave si sposta durante il moto ondoso, la deformazione della trave che la costituisce genera, al livello della barriera di tenuta primaria e di quella secondaria, delle sollecitazioni di -trazione molto grandi che di fatto si aggiungono alle sollecitazioni di trazione generate in queste barriere di tenuta durante il raffreddamento della cisterna.

Con la struttura di cisterna descritta nella domanda di brevetto francese n° 2 7.24623, la barriera di tenuta primaria, che è costituita da fasciami di Invar, trasmette una sollecitazione di trazione, generata dalla contrazione termica, dell’ordine di 10 tonnellate per metro lineare sugli anelli di raccordo negli angoli di cisterna e sulle paratie trasversali della struttura portante, mentre la struttura di tenuta secondaria, che è costituita dalla falda flessibile, trasmette solo una sollecitazione di trazione dell'ordine di 5 tonnellate per metro lineare. Questa differenza tra le sollecitazioni generate nella barriera di tenuta primaria e in quella secondaria pud provocare dei problemi al livello delle giunzioni tra i pannelli, ciò che rende fragile la continuità della barriera di tenuta secondaria.

Nella domanda di brevetto francese n° 269i 520 le zone di giunzione tra gli strati isolanti della barriera di isolamento secondaria sono ricoperte da un nastro che è interposto ed incollato tra gli strati isolanti secondari e gli strati isolanti primari. La barriera di tenuta secondaria viene ottenuta rendendo ermeticamente solidali gli strati isolanti secondari, i tappi di chiusura dei pozzi e i raccordi di materiale termicamente isolante intercalati tra i pannelli adiacenti, di mòdo che lo strato isolante secondario forma, dopo il suo assemblaggio e il suo incollaggio, una barriera secondaria continua e dunque perfettamente a tenuta. Dato che è lo strato isolante secondario che garantisce un buon confinamento del fluido all'interno della struttura in caso di fessuraziorie nella barriera di tenuta primaria, i nastri di sovrapposizione delle zone di giunzione non sono né a tenuta né fissati ermeticamente agli strati isolanti secondari. Questi nastri di sovrapposizione hanno la funzione principale di mantenere assemblate le piastrine isolanti della barriera isolante primaria agli strati isolanti secondari. A questo scopo il nastro di sovrapposizione è un tessuto di fibre di vetro o analogo. Una delle facce del suddetto nastro di sovrapposizione è incollato in modo definii tivo alle piastrine isolanti e l'altra sua faccia è incollata agli strati isolanti secondari. Inoltre in questa domanda di brevetto francese n° 2691 520 i pannelli sono incollati alla struttura portante della cisterna mediante una pluralità di pattini di appoggio .

L'invenzione ha lo scopo di proporre una cisterna a tenuta e termicamente isolante in cui le barriere secondarie e la barriera isolante primaria sono costituite da un gruppo di pannelli prefabbricati perfezionati, per evitare i problemi dovuti alla concentrazione di sollecitazioni nelle zone di giunzioni tra i pannelli.

A questo scopo la presente invenzione ha per oggetto una cisterna a tenuta e isolante integrata in urta struttura portante, in particolare di nave, la suddetta cisterna comprendendo due barrière di tenuta successive, una primaria in contatto con il prodotto contenuto nella cisterna e l'altra secondaria disposta tra la barriera primaria la struttura portante, queste due barriere di tenuta essendo alternate con due barriere termicamente isolanti, la barriera di tenuta primaria essendo costituita da lamiere metalliche sottili trattenute meccanicamente sulla barriera isolante primaria, le barriere secondarie e la barriera isolante primaria essendo essenzialmente costituite da un gruppo di pannelli prefabbricati fissati meccanicamente sulla struttura portante ma non incollati ad essa, ciascun pannello comprendendo in successione una prima piastra rigida che forma il fóndo del pannello, un primo strato di isolante termico, che è portato dalla suddetta piastra di fondo e che costituisce con essa un elemento di barriera isolante secondaria, un secondo strato di isolante termico, che ricopre parzialmente il primo strato sopra citato, e una seconda piastra rigida'che fórma il coperchio del pannello e che ricopre il secondo strato di isolante termico che costituisce con la suddetta seconda piastra un elemento di barriera di isolamento primaria, le zone di giunzione tra gli elementi di barriera isolante primaria di due pannelli adiacenti essendo otturate da piastrine isolanti costituite ciascuna da uno strato di isolante termico ricoperto da una piastra rigida, le piastre rigide delle piastrine isolanti e le seconde piastre rigide dei pannelli costituendo una zona sostanzialmente continua atta a sostenere la barriera di tenuta primaria, le zone di giunzione tra gli elementi di barriera isolante secondaria essendo otturate per mezzo di un raccordo di materiale isolante termico, caratterizzata dal fatto che la continuità della barriera di tenuta secondaria viene realizzata nelle zone di giunzione di due pannelli adiacenti mediante dei nastri flessibili che sono a tenuta rispetto al gas e al liquido e che possono comprendere almeno un sottile foglio metallico continuo deformabile, ciascun nastro essendo collegato ermeticamente, dal lato della sua faccia rivolta verso la barriera isolante secondaria, da una parte ad un elemento di barriera isolante secondaria di un pannello, mediante una zona marginale laterale del suddetto nastro, e dall’altra parte ad un elemento di barriera isolante secondaria del pannello adiacente mediante una zona marginale laterale opposta del suddetto nastro, di modo che la zona centrale del suddetto nastro, che ricopre la zona di giunzione tra i due elementi di barriera isolante secondaria sopra citati, sia libera di deformarsi elasticamente e/o di allungarsi rispetto alle piastrine isolanti (soprastanti) e al raccordo isolante (sottostante), i pannelli essendo trattenuti sulle pareti della struttura portante con una libertà di spostamento limitata in piani paralleli alle suddette pareti. L’allungamento accettabile dei nastri flessibili di giunzione permette di annullare o di ridurre molto nettamente le sollecitazioni di trazióne e di tensione esercitate dalla barriera di tenuta secondaria sulle paratie portanti sotto l'azione della deformazione dello scafo durante il moto ondoso, del raffreddamento della cisterna o dei movimenti del carico.

Vantaggiósamente il fissaggio di un pannello prefabbricato sulla struttura portante viene effettuato grazie a dei mezzi di fissaggio regolarmente ripartiti sul contorno dell’elemento di barriera isolante secondària, i suddetti mezzi di fissaggio essendo delle viti prigioniere saldate sostanzialmente perpendicolarmente sulla struttura portante, le suddette viti prigioniere avendo Ciascuna la loro estremità lìbera filettata, la disposizione relativa dei pannelli e delle viti prigioniere essendo realizzata in modo che le viti prigioniere si trovano ih corrispondenza del contorno dell’elemento di barriera isolante secondaria, un pozzo essendo ricavato in corrispondenza di ciascuna vite prigioniera attraverso il primo strato di isolante termico, il fondo del pozzo essendo costituito dalla prima piastra rigida del pannello e comprendendo un orifizio che permette il passaggio di una vite prigioniera, un mezzo elasticamente deformabile assialmente essendo posizionato sulla vite prigioniera per poggiare sul fondo del pozzo ed essendo trattenuto mediante un dado avvitato sulla vite prigioniera, il suddetto mezzo elasticamente deformabile permettendo una certa oscillazione dei pannelli in una direzione perpendicolare alla struttura portante. Ad esempio il mezzo elasticamente deformabile assialmente è costituito da almeno una rondella metallica troncoconica attraversata da una vite prigioniera e intercalata tra il fondo di un pozzo e il dado associato.

Preferibilmente il primo strato di isolante termico di un pannello è una schiuma alveolare, in particolare di poliuretano, non rinforzata, che ha ad esempio una densità,di circa 105 Kg/m<3>, mentre il secondo strato di isolante tèrmico del suddetto pannello è fatto di schiuma alveolare rinforzata, ad esempio con fibre di vetro, con ad esempio una densità di circa 120 Kg/m<3>.

Come variante il primo e il secondo strato di isolante termico di un pannello sono fatti di schiuma alveolare non rinforzata, in particolare di poliuretano, ad esempio con una densità di circa 105 Kg/m<3>.

In una forma particolare dell'invenzione ciascun pannello ha la forma generale di un parallelepipedo rettangolo, la prima piastra rigida e il primo strato di isolante termico avendo, visti in pianta, la forma di un primo rettangolo, il secondo strato di isolante termico ,e la seconda piastra rigida avendo, visti in pianta, la fórma di un secondo rettangolo, i due rettangoli avendo i loro lati.sostanzialmente.paralleli, la lunghezza e la larghezza del secondo rettangolo essendo inferiori rispettivamente alla lunghezza e alla larghezza del primo rettangolo, un bordo perifèrico essendo cosi ricavato su ciascun pannello intorno all'elemento di barriera di isolamento primaria del suddetto pannello, di modo che le suddette Zone marginali di' ciascun nastro sono incollate ermeticamente sui suddetti bordi periferici dei pannèlli; è ovvio che la forma rettangolare sopra menzionata jper la prima e la seconda piastra rigida e gli strati di isolante termico, che corrispondono ad esse, include la forma quadrata; si può prevedere che i due rettangoli, che definiscono visti in pianta gli elementi di barriera isolante primaria e di quella secondaria di uno stesso pannello, abbiano sostanzialmente lo stesso centro, il bordo periferico del suddetto pannello avendo allora una larghezza sostanzialmente costante.

In una prima variante i pozzi sopra citati sboccano sui suddetti bordi periferici dei pannelli di modo che i suddétti nastri ricoprono i pozzi con le loro zone marginali dì incollaggio per chiudere i pozzi.

In una seconda variante i pozzi sopra citati sboccano sui suddetti bordi periferici dei pannelli di modo che i suddetti nastri ricoprono i pozzi con la loro zona centrale non incollata, senza chiudere i pozzi.

E’ chiaro che al livello di ciascun pozzo, quando i pannelli sono assemblati sulla struttura portante, non esiste più alcuna continuità della barriera isolante secondaria; dunque si prevede che, per realizzare la continuità della barriera di isolamento secondaria, ciascun pozzo viene chiuso, dopo il fissaggio di un pannello sulla struttura portante, per mezzo di un tappo di materiale isolante termico.

Vantaggiosamente la zona centrale di ciascun nastro ha una larghezza superiore a quella della zona di giunzione tra gli elementi di barriera isolante secondaria adiacenti.

In una forma dì attuazione particolare le piastre rigide delle piastrine isolanti e le seconde piastre rigide dei pannelli sono collegate tra di loro mediante delle graffe metalliche a cavallo sulle piastrine e sui pannelli.

In un'altra forma di attuazione le piastrine isolanti comprendono sulle loro pareti laterali opposte una scanalatura longitudinale e i pannelli comprendono, sulle pareti laterali opposte dei loro elementi di barriera isolante primaria, una scanalatura longitudinale corrispondente, allo scopo di collegare le piastrine ai pannelli mediante delle chiavette disposte in modo discontinuo lungo i pannelli, ciascuna chiavetta estendendosi da una scanalatura di piastrina ad una scanalatura di pannello.

Secóndo un'altra caratteristica le piastrine isolanti sono provvisoriamente trattenute sul nastro flessibile mediante dei punti di colla distaccabili, prima del posizionamento della barriera di tenuta primaria, oppure lateralmente su uno dei pannelli adiacenti mediante dei punti di colla. In modo noto, in una forma di attuazione particolare, la barriera di tenuta primaria essendo costituita da fasciami metallici con bordi rialzati verso l'interno della cisterna, i suddetti fasciami essendo realizzati ih lamiera sottile con basso coefficiente di dilatazione ed essendo saldati bordo contro bordo, mediante i loro bordi rialzati, sulle due facce di un supporto di saldatura, che è trattenuto meccanicamente sulla barriera isolante primaria e costituisce una giunzione scorrevole, il supporto di saldatura associato ai fasciami metallici della barriera di tenuta primaria è vantaggiosamente un profilato che ha una sezione retta a squadra, una delle alette della squadra essendo saldata ai bordi rialzati di.due fasciami metallici adiacenti della barriera di tenuta primaria* mentre l'altra aletta è impegnata in una scanalatura ricavata nello spessore della seconda piastra rigida di un pannello; secondo una disposizione vantaggiosa ciascuna seconda piastra rigida di un pannello comprende due scanalature parallele che ricevono eiascuna un supporto di saldatura, le zone centrali delle seconde piastre rigide di due pannelli adiacenti essendo ricoperte ciascuna da un fasciame della barriera di tenuta primaria mentre un altro fasciame con la stessa larghezza realizza la giunzione tra i due fasciami sopra citati. ;secondo una forma di attuazione il nastro flessibile, che realizza la continuità della barriera di tenuta secondaria in ciascuna zona di giunzione tra due pannelli adiacenti, è costituito da tre strati, i due strati estremi essendo dei tessuti di fibre di vetro mentre lo strato intermedio è un foglio metallico; il fogliò metallico può vantaggio-Semente essere un foglio di alluminio che ha uno spessore di circa 0,1 mm. ;Il secondo strato di isolante termico dei pannelli è vantaggiosamente costituito da un materiale plàstico alveolare, quale una schiuma di poliuretano rinforzata da fibre di vetro per mezzo di blocchetti, di tele, di tessuti, di fili o altro; quest’ultimo strato può comprendere, parallelamente alle sue facce maggiori, una pluralità di tessuti di fibre di vetro che formano dei foglietti sostanzialmente paralleli; in questi strati i foglietti possono essere equidistanti, ma si può anche prevedere che i foglietti siano disposti con un distanziamento tanto più ridotto quanto più bassa è la temperatura in servizio, nella zona considerata dello strato, per realizzare un rinforzo ottimale nella zona in cui le sollecitazioni meccaniche dovute al raffreddamento della cisterna sono massime. In modo noto si può prevedere che ciascun pannello poggia sulla struttura portante tramite degli elementi di resina polimerizzabile che permettono di ricuperare le imperfezioni delle pareti della struttura portante di modo che, indipendentemente dalle deformazioni locali della suddetta struttura portante, si possa ottenere, grazie alle seconde piastre dei pannelli e alle piastre delle piastrine isolanti posizionate in corrispondenza dei bordi periferici dei pannelli, una superficie continua regolare che costituisce un appoggio soddisfacente per le lamiere metalliche della barriera di tenuta primaria, i suddetti elementi di resina non aderendo alla struttura portante, ad esempio mediante l 'interposizione di un foglio di carta. ;In modo noto il raccordo di angoló della barriera primaria e di quella secondaria, nelle zone in cui le pareti della struttura portante si riuniscono angolarmente, viene realizzato sotto la forma di un anello di raccordo la cui struttura resta sostanzialmente costante lungo tutto lo spigolo di intersezione delle pareti della struttura portante. ;In una prima forma di attuazione un foglio metallico continuo, realizzato in lamiera sottile con basso coefficiente di dilatazione, viene intercalato tra il primo e il secondo strato di isolante termico dei pannelli, il suddetto foglio aderendo sostanzialmente su tutta la superficie del primo strato di isolante termico in modo da formare un elemento di barriera di tenuta secondaria, il secondo strato di isolante termico aderendo sostanzialmente su tutta la sua superficie al suddetto foglio. ;In una seconda forma di attuazione una falda flessibile, che è a tenuta rispetto al gas e al liquido e che può comprendere un foglio di alluminio sottile deformabile continuo, è intercalata tra il primo e il secondo strato di isolante termico dei pannelli, la suddetta falda aderendo sostanzialmente su tutta la superficie del primo strato di isolante termico in modo da formare un elemento di barriera di teriuta secondaria, il secondo strato di isolante termico aderendo sostanzialmente su tutta la sua superficie alla suddetta falda. ;In una.terza forma di attuazione la barriera di tenuta secondaria è costituita da una parte dal primo strato di isolante termico dei pannelli, che è costituito da una schiuma con celle chiuse, e dall'altra parte dai suddetti nastri flessibili. ;Per fare comprendere meglio .l'oggetto dell'invenzione saranno ora descritte, a titolo puramente illustrativo e non limitativo, due forme di attuazione rappresentate sul disegno allegato. Su questo disegno: ;- la figura 1 è una vista in prospettiva esplosa di un pannèllo della cisterna conforme ad una prima forma di attuazione dell'invenzione; ;- là figura 2 è una vista in prospettiva del pannello della figura 1 nel suo stato prefabbricato, pronto per 1'impiego; ;- le figure 3 a 5 sono delle viste ingrandite di un particolare della figura 2, rispettivamente secondo le frecce III, IV e V; ;- la figura 6 è una vista parziale e in sezione trasversale, che illustra la zona di giunzione tra due pannelli adiacenti; ;- la figura 7 è un grafico che illustra la curva di allungamento del nastro flessibile di giunzione di due pannelli in funzione della trazione; ;- la figura 8 è una vista parziale e in prospettiva di una seconda forma di attuazione della cisterna dell'invenzione, prima del posizionamento dei nastri flessibili elasticamente deformabili; ;- la figura 9 è una vista ingrandita e in sezione di un particolare della figura 8, che rappresenta il fissaggio di un pannello alla struttura portante; ;- la figura 10 è una vista parziale e in sezione longitudinale di una cisterna secondo la seconda forma di attuazione dell’invenzione; ;- la figura li è una vista ingrandita di un particolare della figura 10, come indicato dalla freccia XI; ;- la figura 12 è una vista ingrandita di un particolare della figura 10, che rappresenta la zona intorno al nastro flessibile deformabile, in posizione esplosa. ;Facendo riferimento alla prima forma di attuazione, illustrata sulle figure 1 a 7 e più particolarmente nella figura 6, si vede che è stata indicata con 1 la parete del doppio scafo della nave in cui è installata la cisterna secondo l’invenzione Che sarà descritta. E' noto che uno scafo di nave comprende anche delle paratie trasversali che suddividono lo scafo in compartimenti, queste paratie essendo ugualmente doppie. Le pareti le le paratie costituiscono la struttura portante della cisterna descritta. Esse portano ciascuna delle viti prigioniere che sono saldate su di esse perpendicolarmente e la cui estremità libera è filettata. Le viti prigioniere sono disposte secondo delle.linee parallele allo spigolo costituito dall’intersezione delle pareti 1 con le paratie trasversali. ;Si realizzano le due barriere secondarie e la barriera di isolamento primaria per mezzo di pannelli indicati con 2 nel loro insieme. Un pannello 2 ha sostanzialmente la forma di un parallelepipedo rettangolo; esso è costituito da una prima piastra 3 di compensato con spessore di 9 mm sormontata da un primo strato di isolante termico 4, a àua volta sormontato da un primo tessuto di fibre di vetro; sul tessuto 5 è disposto un foglio 6 di Invar con spessore di 0,4 mm, che è a sua volta parzialmente ricoperto da un secondo tessuto di fibre di vetro 7; su questo secondo tessuto 7 viene incollato con una colla di poliuretano un secondo strato di isolante termico 8 che porta a sua volta una seconda piastra di compensato 9 con spessore di 12 mm. il sottogruppo 7 a 9 costituisce un elemento di barriera di isolamento primaria ed ha, visto in pianta, una forma rettangolare i cui lati sono paralleli a quelli del sottogruppo 3 a 6; i due sottogruppi hanno, visti in pianta, la forma di due rettangoli che hanno lo stesso centro, un bordo periferico 10 con lunghezza costante esistendo tutto intorno al sottogruppo 7 a 9 ed essendo costituito dal bordo del sottogruppo 3 a 6. Il sottogruppo 3 a 5 costituisce un elemento di barriera di isolamento secondaria. Il foglio 6, che ricopre questo sottogruppo 3 a 5, costituisce uh elemento di barriera di tenuta secondaria. ;Il pannello 2 che è stato descritto può essere prefabbricato per costituire un gruppo in cui i diversi elementi costitutivi sono incollati gli uni sugli altri nella disposizione indicata in precedenza; questo gruppo forma dunque le barriere secondarie e la barriera di isolamento primario. Gli strati di isolante termico 4 e 8 possono essere costituiti da un materiale plastico alveolare quale una schiuma di poliuretano a cui si conferiscono delle buone proprietà meccaniche inserendovi delle fibre di vetro per rinforzarla. Nella domanda di brevetto francese n° 2 724 623, che è incorporata qui a titolo di riferimento, si preferisce, per realizzare questi strati di isolante termico, disporre i tessuti di fibre di vetro nello spessore dello strato di modo che essi costituiscono dei foglietti paralleli alle facce maggiori degli strati 4 e 8, cioè alle facce maggiori del pannello 2. Questi foglietti possono avere un distanziamento tanto minore quanto più ci si trova vicino all'interno della cisterna in cui esiste una temperatura di circa -160"C. Come variante i foglietti possono avere un distanziamento costante su tutto lo spessore delio strato. Ovviamente è possibile impiegare una tecnica per il primo strato di un pannello e un'altra tecnica per il secondo strato. ;Per realizzare il fissaggio dei pannelli 2 sulla struttura portante si prevedono, regolarmente ripartiti sui due bordi longitudinali del pannello, dei pozzi 11 che sonò delle sfinestrature con sezione a forma di U ricavate nel bordo periferico 10 attraverso il foglio 6, il tessuto 5 e lo strato di isolante 4 fino alla piastra di compensato 3; il fondo di un pozzo 11 è dunque costituito dalla prima piastra rigida 3 del pannello 2; Il fondo del pozzo 11 viene perforato per formare un orifizio 12 il cui diàmetro è sufficiente per lasciare passare una vite prigioniera; le viti prigioniere e gli orifizi 12 sono disposti in modo tale che, se si porta un pannello 2 di fronte alla parete 1 o ad una paratia della struttura portante, si può posizionare il suddetto pannello rispetto alla parete in modo che una vite prigioniera si trova di fronte a ciascun orifizio 12. I pozzi 11 sono aperti sulle pareti longitudinali del sottogruppo 4 a 6. ;E' noto che le pareti 1 e le paratie di una nave presentano delle differenze rispetto alla superficie teorica prevista per la struttura portante semplicemente a,,causa delle imprecisioni di fabbricazione. In modo noto si ricuperano queste differenze disponendo in appoggio i pannelli 2 contro la struttura portante tramite dei cordoni di resina polimerizzabile 13 che permettono, a partire da una superficie di struttura portante imperfetta, di ottenere un rivestimento costituito da pannelli 2 adiacenti che presentano delle seconde piastre 9 che nel loro insieme definiscono una superficie praticamente senza differenza rispetto alla superficie teorica desiderata. A questo scopo un foglio di carta 25 viene intercalato tra i dordoni 13 e la parete 1 per evitare di incollare i pannelli alla struttura portante. ;Quando si presentano così i pannelli 2 contro la struttura portante cori interposizione dei cordoni di resina 13, le viti prigioniere penetrano negli orifizi 12 e si posizionano, sull'estremità filettata delle,viti prigioniere, una rondella di appoggio e un dado di serraggio. La rondella viene applicata mediantè il dado contro la prima piastra rigida 3 del pannello 2 al fondo del pozzo 11. Pertanto si ottiene Un fissaggio di ciascun pannello 2 contro la struttura portante mediante una pluralità di punti ripartiti sulla periferia del pannello, cidiche è favorevole sul piano meccanico. ;Quando tale fissaggio è stato realizzato, si chiudono i pozzi 11 inserendovi dei tappi di materiale isolante termico, questi tappi affiorando al livello del primo strato di isolante termico 4 del pannello. Inoltre si pud posizionare, nelle zone di giunzione che separano i sottogruppi (3 a 5) di due pannelli 2 adiacenti, un materiale di isolamento termico costituito ad esempio .da un foglio di schiuma plàstica ripiegato su se stesso a forma di U e inserito a forza nella zona di giunzione. Tuttavia, sé la continuità della barriera di isolamento secondaria è stata così ripristinata, la stessa cosa non si verifica per la continuità della barriera di tenuta secondaria formata dal foglio 6, poiché questo è stato perforato in corrispondenza di ciascun pozzo 11. Per ripristinare la continuità della barriera di tenuta secondaria si posiziona, sul bordo periferico 10 che esiste tra due sottogruppi 7 a 9 di due pannelli 2 adiacenti, un nastro flessibile 20 e si incolla il nastro 20 sui bordi periferi i 10 in modo da otturare le perforazioni situate in corrispondenza di ciascun pezzo 11 e le giunzioni tra pannelli, ciò che ripristina la continuità della barriera di tenuta secondaria. Il nastro flessibile 20 secondario è costituito da un materiale composito che comprende tre strati: i due strati esterni sono dei tessuti di fibre di vétro e lo strato intermedio è un foglio metallico sottile, ad esempio un foglio di alluminio con uno spessore di circa 0,1 mm. Questo foglio metallico realizza la continuità della barriera di tenuta secondaria; la sua flessibilità, a causa del suo piccolo spessore, gli permette di seguire le deformazioni dei pannelli 2 dovute alla deformazione dello scafo durante il moto ondoso o al raffreddamento della cisterna. ;Tra i sottogruppi (7 a 9) di due pannèlli 2 adiacenti riraàne allora una zona in depressione situata in corrispondenza dei bordi periferici 10, questa depressione avendo sostanzialmente una profondità uguale allo spessore della barriera di isolante primaria (7 a 9). Si otturano queste zone di depressione posizionandovi delle piastrine isolanti 14 costituite ciascuna da uno strato di isolante termico 15 e da una piastra rigida di compensato 16. Le piastrine isolanti 14 hanno una dimensione tale che esse riempiono totalmente la zona situata al di sopra dei bordi periferici 10 di due pannelli 2 adiacenti, queste piastrine isolanti sono semplicemente posate sui nastri 20 dal lato del loro strato 15 di modo che, dopo il loro posizionamento, la loro piastra 16 realizza una continuità tra le piastre 9 di due pannelli 2 adiacenti. Queste piastrine isolanti 14, la cui larghezza è imposta dalla distanza tra due sottogruppi 7 a 9 di due pannelli adiacenti, possono avere una lunghezza più o meno grande, ma si preferisce che la lunghezza sia ridotta affinché all'occorrenza le si possano posizionare facilmente anche nell’ipotesi di un leggero disallineamento di due pannelli 2 adiacenti. E’ essenziale che le piastrine 14 non vengano rese solidali con il nastro 20 per permettere una deformazione di questo nastro. In compenso esse possono essere incollate mediante dei cordoni di rèsina non aderenti al nastro 20, ad esempio intercalando un foglio di carta. ;Sulla figura 6 si vede che delle graffe 51, rappresentate con linee tratteggiate, sono aggraffate a Cavallo sulla parte superiore della piastra 16 e delle piastre 9 per -collegare le piastrine ai pannelli. ;Come variante delle scanalature 8a e 15a possono essere ricavate negli strati isolanti 8 e 15, che si trovano l'uno di fronte all'altro, per ricevere delle chiavette di collegamento 52. Queste Scanalature sono disposte lungo le pareti laterali dei pannelli e delle piastrine, sulla parte superiore degli strati isolanti, al livello dell'interfaccia con le piastre superiori 9, 16. Queste scanalature servono anche per guidare delle attrezzature specifiche di fabbricazione. ;Così, mediante il posizionamento dei pannelli 2 contro la struttura portante, sono state costituite in una sola fase la barriera di .isolamento secondaria, la barriera di tenuta secondaria e la barriera di isolamento primaria. E' chiaro che la quantità di manodopera richiesta viene pertanto considerevolmente ridotta per il posizionamento di queste tre barriere rispetto alle realizzazioni dello stato della tecnica. Ovviamente i pannelli 2 possono essere prefabbricati in serie in officina, cid che migliora ancora il carattere economico di questa realizzazione . ;E' stata così realizzata una faccia sostanzialmente continua costituita dalle piastre rigide 9 e 16 dei pannelli 2 e delle piastrine isolanti 14. Resta da posizionare la barriera di tenuta primaria che sarà sostenuta dà queste piastre rigide. A questo scopo si è previsto, al momento della fabbricazione dei pannelli 2, di ricavare nelle piastre 9 delle scanalature 17 che hanno una sezione retta a forma di T rovesciata, l'anima della T essendo perpendicolare alla faccia della piastra 9, che si trova di fronte all'interno della cisterna, e le due alette della T essendo parallele alla suddetta faccia. In queste scanalature 17 si posiziona un supporto di saldatura costituito da un profilato 18 a L che ha una sezione retta a squadra, il lato maggiore della L essendo saldato ai bordi rialzati 19a di due fasciami metallici 19 adiacenti della barriera di tenuta primaria, mentre il lato minore della L è impegnato nella parte della scanalatura 17 che è parallela al piano medio della piastra 9. In modo noto i fasciami 19 sono costituiti da lamiere di Invar con spessore di 0,7 mm. Il supporto di saldatura 18 può scorrere all’interno della scanalatura 17 di modo che è stata così realizzata una giunzione scorrevole che permette uno spostamento relativo dei fasciami 19 della barriera di tenuta primaria rispetto alle piastre rigide 9 e 16 che la sostengono. Ciascuna piastra 9 di un pannello 2 comprende due scanalature parallele 17 distanziate della larghezza di un fasciame e disposte simmetricamente rispetto all'asse longitudinale del pannello 2. Il dimensionamento dei pannelli 2 viene realizzato in modo che la distanza tra due alette di saldatura 18 adiacenti, posizionate in due pannelli 2 adiacenti, è uguale alla larghezza di un fasciame 19; si può così posizionare un fasciame 19 in corrispondenza della zona centrale di ciascuna piastra 9 e un fasciame 19 tra i due fasciami 19 che ricoprono le zone centrali di due pannelli 2 adiacenti. ;Conviene osservare che secondo l’invenzione la barriera di tenuta primaria è sostenuta da una piastra rigida, ciò che permette una buona resistenza agli urti dovuti ai movimenti del liquido nella cistèrna. ;A titola di esempio numerico, si possono impiegare dei pannelli 2 che hanno una lunghezza di 2,970 metri a meno di 1 mm e una larghezza di 999 mm a meno -di 0,5 mm, lo spessore della barriera di isolamento secondaria essendo di 180 mm e quella della barriera di isolamento primaria essendo di 90 mm. La larghezza dei fasciami 19 tra due bordi rialzati è di 500 mm e la loro lunghezza di 1 mm. ;Come è visibile sulle figure 2 e 5, nel secondo strato di isolante termico 8 e nella seconda piastra rigida 9 sono ricavate una pluralità di fessure 21 che si estendono nella direzione trasversale, cioè parallelamente al lato minore del pannello 2, le suddette fessure 21 essendo distanziate l'una dall'altra nella direzione longitudinale di una distanza di circa 1 m, ciascuna fessura 21 estendendosi fino a circa 5 mm dal fondo del secondo strato di isolahte termico 8 e avendo una larghezza inferiore a 4 mm. Tre fessure 21 sono previste sul pannello 2, la fessura intermedia trovandosi al centro del pannello mentre le altre fessure si trovano in prossimità dei lati minori della piastra 9. La presenza di queste fessure ha lo scopo di evitare che la barriera isolante primaria si fessuri in modo incontrollato durante il raffreddamento della cisterna. ;Sulla figura 7 è stata rappresentata la curva di allungamento del nastro flessibile 20 durante una prova di trazione. ;A partire dal punto A, a riposo, si esercita una forza di trazione dell'ordine di 5 kN sul nastro flessibile, ciò che genera una deformazione del nastro fino al punto B in cui sì osserva un grande allungamento dell'ordine di 11 mm. Poi si annulla la sollecitazione sul nastro, si constata una reversibilità della deformazione del nastro lungo la linea BC, il nastro flessibile conservando nel punto C un allungamento plàstico residuo permanente dell'ordine di 7 mm. ;Se si riprende il nastro flessibile nel suo stato nel punto C, si constata che, per una forza di trazione con la stessa intensità, il nastro flessibile si deforma in modo reversibile e sostanzialmente lineare tra i punti C e B, per un allungamenti elastico dell'ordine di 4 mm. ;Se una forza di trazione con intensità superiore dovesse essere esercitata sul nastro flessibile, ci si dovrebbe attendere un allungamento plastico con valore superiore, ovviamente il nastro flessibile ha un limite di rottura superiore alla sollecitazione massima che esso può subire a causa della deformazione dello scafo, dei movimenti del carico e del raffreddamento della cisterna. ;In queste condizioni, quando i nastri flessibili 20 Subiranno una sollecitazione di trazione con una data intensità, essi manterranno una deformazione permanente come è indicato dalla forma sostanzialmente ad ala di gabbiano del nastro flessibile 20 sulla figura 6. Poi, per le successive sollecitazioni di trazione con la stessa intensità o con intensità inferiore, il nastro flessibile 20 si comporterà in modo elastico di modo Che le sollecitazioni generate dal raffreddamento della cisterna, dai movimenti del carico e dalle deformazioni dello scafo durante il modo ondoso non saranno trasmesse o saranno poco trasmesse dalla barriera di tenuta secondaria alle paratie trasversali. ;Facendo riferimento ora alle figure 8 a 12, sarà descritta una seconda forma di attuazione dèlia cisterna dell'invenzione. Su queste figure gli elementi identici o analoghi a quelli della prima forma di attuazione porteranno le stesse cifre di riferimento aumentate di un centinaio. ;Sulla figura 10 la barriera di tenuta primaria 119 è formata da elementi sottili di metallo quali lamiera di acciaio inossidabile o di alluminio. Il riferimento numerico 119à indica delle nervature trasversali è longitudinali che sporgono dalle suddette lamiere, mentre la cifra di riferimento 119b indica la zona di raccordo mediante sovrapposizione tra due elementi adiacenti della barriera di tenuta primaria 119. Le nervature 119a permettono alla suddetta barrièra di tenuta primaria di essere sostanzialmente flessibile, allo scopo di potersi deformare sotto l'effetto delle sollecitazioni, in particolare termiche, generate dal fluido immagazzinato nella cisterna. ;Sulla figura 10 si vede la parete interna 1 del doppio scafo della nave, come pure una paratia trasversale 101 che suddivide lo scafò dèlia nave in compartimenti. Le pareti 1 e le paratie 101 costituiscono la struttura portante della cisterna e portano ciascuna delle viti prigioniere 130 che sono saldate perpendicolarmente alla struttura portante e là cui estremità libera è filettata. Le viti prigionière 130 sono disposte secondo delle linee parallele allo spigolo A costituito dall'intersezione delle pareti 1 con le paratie trasversali 101. ;In modo noto le piastre rigide inferiori 103 dei pannelli 102 si trovano in appoggio contro la struttura portante tramite dei cordoni di resina polimerizzabile 113. Questi cordoni non aderiscono al doppio scafo grazie ad esempio all'interposizione di un foglio di carta. Delle zeppe 133, visibili sulla figura 9, possono anche essere intercalate tra la parete 1 e la piastra rìgida 103 da una parte e dall'altra di una vite prigioniera 130 che attraversa l’orifizio 112 della suddetta piastra 103. Gli orifizi 112 sboccano in pozzi 111 don forma sostanzialmente cilindrica che si estendono su tutta l'altezza del primo strato di isolante termico 104 della barriera di isolamento secondario . Almeno una rondella metallica troncoconica elasticamente deformabile viene posizionata, ad esempio tre rondelle dette Belleville 134 vengono posizionate capovolte sull’estremità filettata della vite prigioniera 130 in modo che la base maggiore di una prima rondella 134 si trova in appoggio contro il fondo del pozzo 111 e la base minore della rondella superiore 134 si trova in appoggio contro una rondella piana 135. Un dado di serraggio 136 serra il gruppo della rondella piana 135 e delle rondelle coniche 134 contro il fondo del pozzo 111. Poi dei tappi di materiale isolante 137 vengono posizionati nei pozzi 111 per realizzare la continuità della barriera isolante secondaria. Questi tappi 137 presentano una sfinestratura 137a alla loro base per ospitarvi la vite prigioniera 130, le sue rondelle 134 e 135 e il suo dado 136. Così le viti prigioniere 130 servono solo a trattenere i pannelli 102 rispetto alla struttura portante in una direzione perpendicolare a questa, una libertà limitata di spostamento dei pannelli 102 essendo possibile nella direzione longitudinale e trasversale della cisterna rispetto alla struttura portante. Inoltre le rondelle deformabili 134 permettono anche una certa oscillazione ,dei pannelli 102 in una direzione perpendicolare alla struttura portante. ;Sulla figura 10 si osserva che, in un angolo definito tra la parete 1 e la paratia trasversale 101, la barriera isolante primaria comprende una struttura di angolo costituita da un profilato angolare metallico 140 che forma un angolo di circa 90°, sulla quale viene fissata la barriera di tenuta 119, il suddetto profilato angolare 140 essendo fissato mediante delle,viti 141 a delle piastre di legno 142 che hanno sostanzialmente lo stesso spessore dei secondi strati di isolante termico 108 dei pannelli 102. Tra le due piastre di legno 142 è incollata una piastra isolante 143 che forma il cuneo della barriera isolante primaria al livello dell'angolo. La barriera isolante secondaria è formata da parte Sua da due piastre di materiale isolante 144 che hanno una sezione sostanzialmente a trapezio rettangolo sulla figura 10. Le piastre 144 vengono incollate su delle piastre rigide di legno 103. La forma generale della struttura di angolo della cisterna illustrata sulla figura 10 è sostanzialmente analoga a quella illustrata e descritta nella domanda di brevétto ne 2691 520 che è incor·*-porata qui a titolo di riferimento. Dunque essa non sarà descritta in modo più particolareggiato. Si noterà semplicemente che le piastre rigide inferiori 103 vengono fissate alla struttura portante tramite delle viti prigioniere 130 e dei dadi 136 senza interposizione delle rondelle deformabili 134. Inoltre le piastre rigide 103 della struttura di angolo si -trovano anche in appoggio sui cordoni di resina polimerizzabile 113 sopra citati. La struttura di angolo è posizionata rispetto ai pannelli 102 mediante uno scontro di posizionamento costituito da una zeppa metallica 145 saldata alla struttura portante e da una zeppa di legno compensato o laminato 146 collegato alla suddetta zeppa metallica 145 mediante un raccordo di mastice intermedio .

Come si può vedere meglio sulla figura 8, un nastro di metallo inossidabile 118 si estende longitudinalmente sulla piastra rigida superiore 109 di un pannello 102 e un nastro di metallo inossidabile 148 si estende trasversalmente alla suddetta piastra 109 per permettere l’ancoraggio della membrana di tenuta primaria 119 sulle suddette piastre 109. Questi nastri di ancoraggio 118 e 148 sono preferibilmente rivettati sulla piastra superiore 109 dei pannelli 102. Inoltre le piastre superiori 109 possono anche cgmprendere una pluralità di inserti metallici 149 per permettere in particolare il fissaggio di utensili.

Nel secondo strato di isolante termico 108 e nella seconda piastra rigida 109 sono ricavate una pluralità di fessure longitudinali e trasversali 121, le suddette fessure estendendosi fino a circa 5 mm dal fondo del secondò strato di isolante termico 108 ed avendo una larghezza inferiore a 4 mm allo scopo di evitare che la barriera isolante primaria si fessuri in modo incontrollabile durante il raffreddamento della cisterna.

Dei nastri di materiali termicamente isolanti 150, ad esempio di lana di vetro, sono intercalati nelle zone di giunzione tra gli elementi della barriera isolante secondaria.

Facendo riferimento ora alla figura 12, si vede che il nastro flessibile 120 presenta sulla sua faccia inferiore due zone marginali laterali opposte 120a e 120b che sono destinate ad essere incollate sul bordo periferico 110 di due pannelli adia-’ centi 1Ó2, la zona centràle 120c del suddetto nastro 120 essendo destinata a ricoprire senza incollaggio il materiale di riempimento 150 come pure una parte del Suddetto bordo periferico 110 di ciascun pannello. A titolo di esempio il nastro 120 può avere una larghezza di 270 mm, con una zòna centrale 120c che ha una larghezza di 110 mm, mentre il nastro di materiale isolante 150 ha una larghezza solamente di 30 mm. Cosi si può permettere una deformazione elastica e/o un allungamento del nastro 120 superiore alla larghezza della zona di giunzione tra gli elementi di barriera isolante secondaria. Questo nastro flessibile 120 ha preferibilmente la stessa lunghezza dei pannelli 102.

E’ stato indicato con la cifra di riferimento 106 sulla figura 8 un foglio metallico destinato a servire come elemento di barriera di tenuta secondaria tra i due strati di isolante termico 104 e 108 di un pannello 102, ma si potrebbe anche sopprimere questo foglio metallico 106 poiché, dato che lo strato isolante secondario 104 è una schiuma con cella chiusa, esso realizza di per se stesso la funzione di tenuta secondaria a condizione che il nastro flessibile 120 ricopra bene i pozzi 111 e i raccordi 150.

Si potrà constatare che gli strati di materiale isolante 108, 115 e 143 della barriera isolante primaria sono fatti di schiuma di poliuretano rinforzata da fibre di vetro con una densità di 120 Kg/m<3 >. C'è anche da notare che gli strati di materiale isolante 144 della barriera isolante secondarla, al livello della struttura di angolo, sono anche fatti di schiuma rinforzata, contrariamente agli strati 104 della barriera isolante secondaria dei pannelli 102.

Infatti, grazie all’utilizzazione delle rondelle deformabili 134, al livello del fissaggio dei pannelli 102 sulle viti prigioniere 130, lo strato isolante secondario 104 dei pannelli 102 subisce delle sollecitazioni meno grandi e ρuò dunque èssere realizzato senza rinforzo con fibre di vetro.

Con riferimento alle figure 11 e 12, si vede che le piastrine isolanti 114 sono semplicemente posate sui nastri flessibili 120 senza incollaggio per permettere la libera deformazione elastica e/o l’allungamento di questi ultimi, di modo che è necessario fissare le piastrine isolanti 114 agli elementi di barriera isolante primaria dei pannelli 102.

In una prima variante delle graffe 151, illustrate con linee tratteggiate sulla figura 11, sono aggraffate a cavallo sulla parte superiore della piastra rigida 116 della piastrina isolante 114 e della piastra rigida superiore 109 del pannello 102 adiacente .

In un'altra variante la piastra rigida 116 della piastrina isolante 114 presenta una scanalatura longitudinale nel suo spessore, la suddetta scanalatura essendo aperta verso la piastra rigida superiore 109 del pannello adiacente 102, che comprende in modo corrispondente una scanalatura longitudinale, in modo da inserire attraverso le suddette scanalature una pluralità di chiavette di legno 152. A titolo di esempio per una piastrina con lunghezza di 340 mm può bastare una sola chiavetta mentre per una piastrina con lunghezza di 480 mm due chiavette distanziate possono essere inserite nelle scanalature. Benché cid non sia rappresentato le scanalature potrebbero anche essere previste nella massa degli strati isolanti 115 e 108 al posto delle piastre rigide 116 e 109. Queste scanalature servono anche come guida meccanica per una macchina di incollaggio del nastro flessibile 120 sull’elemento di barriera isolante secondaria sottostante.

La barriera di tenuta primaria 119, con le sue nervature trasversali e longitudinali 119a, forma all’interno della cisterna una membrana con superficie goffrata.

Benché l’invenzione sia stata descritta in connessione con più forme di attuazione particolari, è evidente che essa non è assolutamente limitata da queste e òhe comprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi descritti come pure le loro combinazioni se queste rientrano nell’ambito dell'invenzione.

Claims (18)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cisterna a tenuta e isolante integrata in una struttura portante, in particolare di nave, la suddetta cisterna comprendendo due barriere di tenuta successive, una primaria (19, 119) in contatto con il prodotto contenuto nella cisterna e l'altra secondaria (6, 106) disposta tra la barriera primaria e la struttura portante (1, 101), queste due barriere di tenuta essendo alternate con due barriere termicamente isolanti, la barriera di tenuta primaria essendo costituita da lamiere metalliche Sottili (19, 119) trattenute meccanicamente sulla barriera isolante primaria, le barriere secondarie e la barriera isolànte primaria essendo essenzialmente costituite da un gruppo di pannelli (2, 102) prefabbricati fissati meccanicamente sulla struttura portante ma non incollati ad essa, ciascun pannello comprendendo in successione una prima piastra rigida (3, 103).che forma il fondo del pannello, un primo strato (4, 104)- di isolante termico che è portato dalla suddetta piastra di fondo e che costituisce con essa un elemento di barriera isolante secondaria, un secondo strato di isolante termico (8, 108), che ricopre parzialmente il primo strato sopra citato, e una seconda piastra rigida (9, 109) che forma il coperchio del pannello e che ricopre il secondo strato di isolante termico che costituisce con la suddetta seconda piastra un elemento di barriera di isolamento primaria, le zone di giunzione tra gli elementi di barriera isolante primaria di due pannelli adiacenti essendo Otturate da piastrine isolanti (14, 114) costituite ciascuna da uno strato di isolànte termico (15, 115) ricoperto da una piastra rigida (.16, 116), le piastre rigidé delle piastrine isolanti e le seconde piastre rigide dei pannelli costituendo una parete sostanzialmente continua atta a sostenere la barriera di tenuta primaria, le zone di giunzione tra gli elementi di barriera isolante secondaria essendo otturate per mézzo di un raccordo di materiale isolante termico (150), caratterizzata dal fatto che la continuità della barriera di tenuta secondaria viene realizzata nelle zone di giunzione di due pannelli adiacenti mediante dei nastri flessibili (20, 120) che sonò a tenuta rispetto al gas e al liquido e che possono comprendere almeno un sottile foglio metàllico continuo deformabile, ciascun nastro essendo collegato ermeticamente, dal lato della sua faccia rivolta verso la barriera isolante secondaria, da una parte ad un elemento di barriera isolaute secondaria di un pannello, mediante una zona marginale laterale (120a) del suddetto nastro, e dall'altra parte ad un elemento di barriera isolante secondaria del pannello adiacente mediante una zona marginale laterale (120b) opposta del suddetto nastro, in modo che la zona centrale (120c) del suddetto nastro che ricopre la zona di giunzione tra i due elementi di barriera isolante secondaria sopra citati sia libera di deformarsi elasticamente e/o di allungarsi rispetto alle piastrine isolanti e al raccordo isolante, i pannelli essendo trattenuti sulle pareti della struttura portante con una libertà di spostamento limitata in piani paralleli alle suddette pareti.
2. 2. Cisterna secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il fissaggio di un pannello prefabbricato (102) sulla struttura portante (1, 101) viene effettuato grazie a dei mezzi di fissaggio regolarmente ripartiti sul contorno dell'elemento di barriera isolante secondaria, i suddetti mezzi di fissaggio essendo delle viti prigioniere (130) saldate sostanzialmente perpendicolarmente sulla struttura portante, le suddette viti prigioniere avendo ciascuna la loro estremità libera filettata, la disposizione relativa dei pannelli e delle viti prigitìniere essendo realizzata in modo che le viti prigioniere si trovano in corrispondenza del contorno dell'elemento di barriera isolante secondaria, un pozzo (Ili) essendo ricavato in corrispondenza di ciascuna vite prigioniera attraverso il primo strato di isolante termico (104), il fondo del pozzo essendo costituito dalla prima piastra rigida (103) del pannello e comprendendo un orifizio (112) che permette il passaggio di Una vite prigioniera, un mezzo elasticamente deformabile assialmente (134) essendo posizionato sulla vite prirgioniera per poggiare sul fondo del pozzo ed essendo trattenuto da un dado (136) avvitato sulla vite prigioniera, ,il suddetto mezzo elasticamente deformabile permettendo una certa oscillazione dei pannelli in una direzione perpendicolare alla struttura portante.
3. 3. Cisterna secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il mezzo elasticamente deformabile assialmente è costituito da almeno Una rondella metallica troncoconica (134) attraversata da una vite prigioniera (130) e intercalata tra il fondo di un pozzo (111) e il dado (136) associato.
4. 4. Cisterna secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che il primo strato di isolante termico (104) di Un pannello (102) è una schiuma alveolare, in particolare di poliuretano, non rinforzata, che ha ad esempio una densità di circa 105 Kg/m<3>, mentre il secondo strato di isolante termico (108) del suddetto pannello è fatto di schiuma alveolare rinforzata, ad esempio con fibre di vetro, con ad esemplo una densità di circa 120 Kg/m<3>.
5. 5. Cisterna secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che il primo e il secondo strato di isolante termico (104, 108) di un pannello (102) sono fatti di schiuma alveolare non rinforzata, in particolare di poliuretano, ad esempio con,una densità di circa 105 Kg/m3.
6. 6. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 5, caratterizzata dal fatto che ciascun pannello (2, 102) ha la forma generale di un parallelepipedo rettangolo, la prima piastra rigida (3, 103) e il primo strato di isolante termico (4, 104) avendo, visti in piànta, la forma di un primo rettangolo, il secondo strato di isolante termico (8, 108) e la seconda piastra rigida (9, Ì09) avendo, visti ih pianta, la forma di un secondo rettàngolo, i due rettangoli avendo i loro lati sostanzialmente paralleli, la lunghezza e la larghezza del Secondo rettangolo essendo inferiori rispettivamente alla lunghezza e alla larghezza del primo rettangolo, un bordo periferico (10, 110) essendo così ricavato su ciascun pannello intorno all'elemento di barriera di isolamento primaria del suddetto pannello, in modo che le suddette zone marginali (120a, 12Gb) di ciascun nastro siano incollate ermeticamente sui suddetti bordi periferici dei pannelli.
7. 7 . Cisterna secondo le rivendicazioni 2 e 6 prèse in combinazione, caratterizzata dal fatto che i pozzi sopra citati (111) sboccano sui suddetti bordi periferici (110) dei pannelli (102) di modo che i suddetti nastri (120) ricoprono i pozzi con le lorp zone marginali di incollaggio (120a, 120b) per chiudere i pozzi.
8. 8. Cisterna secondo le rivendicazioni 2 e 6 prese in combinazione, caratterizzata dal fatto che i pozzi sopra citati (111) sboccano sui suddetti bordi periferici dei pannelli (110), di modo che i suddetti nastri (120) ricoprono i pozzi con la loro zona centrale (120c) non incollata, senza chiudere i pozzi.
9. 9. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzata dal fatto che la zona centrale (120c) di ciascun nastro (120) ha una larghezza superiore a quella della zona di giunzione (150) tra gli elementi di barriera isolante secondària adiacenti. Ì0.
10. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 9, caratterizzata dal fatto che le piastre rigide (116) delle piastrine isolanti (114) e le seconde piastre rigide <109) dei pannelli (102) sono collegate tra di loro mediante delle graffe metalliche (151) a cavallo sulle piastrine e sui pannelli.
11. 11. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 9, caratterizzata dal fatto che le piastrine isolanti (14, 114) comprendono sulle loro pareti laterali opposte una scanalatura longitudinale (15a) e i pannelli (2, 102) comprendono, sulle pareti laterali opposte dei loro elementi di barriera isolante primaria, una scanalatura longitudinale corrispondente (8a) allo scopo di Collegare le piastrine ai pannelli mediante delle chiavette (52, 152) disposte in modo discontinuo lungo i pannelli, ciascuna chiavetta estendendosi da una scanalatura di piastrina ad una scanalatura di pannèllo.
12. 12. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 11, caratterizzata dal fatto che le piastrine isolanti (14, 114) sono provvisoriamente trattenute lateralmente su uno dèi pannelli adiacènti mediante dei punti di colla.
13. 13. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 12, caratterizzata dal fatto che il nastro flessibile (20, 120) è costituito da tre strati, i due strati estremi èssendo dei tessuti di fibre di vetro mentre lo strato intermedio è costituito dal suddetto foglio metallico.
14. 14. Cisterna secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che il foglio metallico è un foglio di alluminio che ha uno spessore di circa 0,1 mm.
15. 15. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 14, caratterizzata dal fatto che un foglio metallico continuo (6) realizzato in lamiera sottile con basso coefficiente di dilatazione è intercalato tra il primo strato (4) e il secondo strato (8) di isolante termico dèi pannelli (2), il suddetto fogliò aderendo sostanzialmente su tutta la superficie del primo strato di isolànte termico in modo da formare un elemento di barriera di tenuta secondaria, il secondo strato di isolante termico aderendo sostanzialmente su tutta la sua superficie al suddetto foglio.
16. 16. Cisterna secondo una delle rivendicazioni i a 14, caratterizzata dal fatto che una falda flessibile (106), che è a tenuta rispetto al gas e al liquido e che può comprendere un foglio di alluminio sottile deformàbile continuo, è intercalata tra il primo strato (104) e il secondo strato (108) di isolante termico dei pannelli (102), la suddetta falda aderendo sostanzialmente su tutta la superficie del primo strato di isolante termico in modo da formare un elemento di barriera di tenuta secondaria, il secondo strato di isolante termico aderendo sostanzialmente su tutta la Sua superficie alla suddetta falda.
17. 17. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 14, caratterizzata dal fatto che la barriera di tenuta secondaria è Costituita da una parte dal primo strato di isolante termico (104) dei pannelli (102), che è costituito da una schiuma con celle chiuse, e dall'altra parte dai suddetti nastri flessibili (120).
18. 18. Cisterna secondo una delle rivendicazioni 1 a 17, caratterizzata dal fatto che i pannelli (2, 102) si trovano in appoggio contro la struttura portante (1, 101) tramite dei cordoni di resina polimerizzabile (13, 113) che permettono di ricuperare le differenze tra i pannelli e la superficie imperfetta di struttura portante, i suddetti cordoni non aderendo alla struttura portante, -ad esempio mediante interposizione di un foglio di carta (25).