ITTO991061A1 - Dispositivo per il fissaggio di elementi attivi alla barra di un telaio per maglieria in catena e relativo utensile per l'estrazione e l'ins - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo :
"Dispositivo·per il fissaggio di elementi attivi alla barra di un telaio per maglieria in catena e relativo utensile:per l'estrazione e l'inserzione degli elementi attivi"
Descrizione.
L'invenzione si riferisce ad un dispositivo per il fissaggio di elementi attivi alla barra di un telaio per maglieria in catena, in cui la barra presenta incavi trasversali per alloggiare ciascuno un tratto di guida degli elementi attivi ed una scanalatura longitudinale per l'alloggiamento di tratti di ritegno degli elementi attivi, come pure si riferisce ad un relativo utensile per lo smontaggio ed il montaggio degli elementi attivi.
Siffatti elementi attivi possono essere aghi per maglieria ,spintori , platine di abbattimento, aghi di petti natura, aghi di inserzione e molti altri.
Un dispositivo di fissaggio rientrante nella categorie è noto dal brevetto DE 813741. In questo, i tratti di guida degli elementi attivi si trovano in incavi tras verseli, sul cui lato posteriore si estende una-strette scanalature longitudinale, nelle quale si impegnano corti prolungamenti in qualità di parti di ritegno. Gli elementi attivi sono ricoperti a guisa di segmenti da una piastra di pressione, le quale può essere attirata mediante una vite contro la barra ed in questo modo blocca gli elementi attivi. Qui, è bensì rinunciato ai priombini altrimenti in uso per il fissaggio degli elementi attivi. Ma la piastra di pressione unitamente a viti aumenta il peso della barra e limita perciò la velocità di lavoro del telaio per maglieria in catena.
Dal documento brevettuale US 3952 551 è noto di provvedere, in una platina di spinta associata ad un ago ad uncino, un prolungamento, il quale sporge entro u na scanalatura'longitudinale ed in questa è liberamente spostabile.· In questo modo, la posizione dell'ago a spin ta deve regolarsi automaticamente nella posizione corretta. Le pareti della scanalatura longitudinale sono profilate; le profilature corrispondono a quelle del prolungamento. In questa maniera si evita una caduta della platina di spinta, ma allo stesso tempo una sostituzione della platina di spinta è resa difficoltosa.
L'invenzione è basata sul problema di indicare un dis positivo di fissaggio del tipo descritto inizialmente, in cui gli elementi attivi siano ritenuti, con un peso minimo, senza gioco ed in posizione esatta nella.barra ed, in ulteriore elaborazione, siano resi possibili uno smontaggio ed un montaggio semplici degli elementi atti vi.
Questo problema è risolto secondo l'invenzione attra verso il fatto che la scanalatura longitudinale presenta un'apertura di introduzione scoperta, accanto a questa sono disposti gli incavi trasversali ed i tratti di rite gno sono bloccati sotto forza di molla nella scanalatura longitudinale .
Con questa costruzione, gli elementi attivi possono semplicemente essere spinti entro la scanalatura longitu dinaie. Poi sono tenuti fissi nella scanalatura longitudinale mediante il bloccaggio a molla. Poiché l'introduzione può avere-'luogo soltanto se i tratti di guida sono allineati con gli incavi trasversali, risulta una posi -zione esente da gioco ed esatta. Il peso è minimo, poiché non sono richiesti mezzi di fissaggio supplementari. In molti casi sono sufficienti forze di molla relativamente piccole, particolarmente quando l'elemento attivo è posto.sotto carico trasversalmente alla direzione di introdu zione. Ma anche quando il carico susseguente procede parallelamente ella direzione:di introduzione non sono richiesti provvedimenti supplementari, se non caso mai esi gui per ritenere gli elementi attivi-con sicurezza fissi alla barra.
Preferibilmente, gli elementi attivi sono formati co me platine. Questa forma di costruzione, in cui gli eie menti attivi sono di forma piatta, è affermata e può es sere adottata anche nel caso presente.
Preferibilmente, le dimensioni sono scelte in modo che il tratto di guida si impegna nell'incavo trasversale associato prima che, all'introduzione del tratto di ritegno nella scanalatura longitudinale, la forza di mol la sia attivata. Attraverso queste dimensioni è assicura to che l'introduzione dell'elemento attivo nella scansia tura longitudinale per principio ha luogo soltanto quando i tratti di guida hanno già assunto la loro dovuta posizione.di distanza.
In una forma di attuazione preferita è previsto che la forza di molla è prodotta da un ponte a molla formato su ciascun elemento attivo. Un siffatto ponte a molla è assai facilmente realizzabile mediante tranciatura.
E’ particolarmente conveniente quando la scanalatura longitudinale ha una sezione trasversale all'incirca ret tangolare, ed il ponte a molla cooperante con una parete laterale della scanalatura longitudinale allo stato scarico produce,una leggera maggiorazione della larghezza del tratto di ritegno rispetto alla larghezza della scanalatura longitudinale. Già una piccola maggiorazione, per esempio di cinque centesimi di mm, è sufficiente per fissare il tratto di ritengo con sicurezza nella,scanala tura longitudinale.
Una alternativa parimenti preferita'consiste nel fatto che la forza di molla è prodotta mediante una molla prevista aggiuntivamente, la quale poggia da un lato con tro l'elemento attivo e dall'altro lato contro la parete delle scanalatura longitudinale.. Ciò fornisce una maggio re libertà nella progettazione. Per esempio, è anche pos sibile.di utilizzare,una molla per una pluralità di elementi attivi.
Una soluzione molto conveniente di questo tipo di cos truzione consiste·nel fatto che una molla a lamina da un lato penetra in una fessura dell'elemento attivo e dall' altro lato poggia contro una superficie cuneiforme della parete· della scanalatura longitudinale, esercitando una forza ed una coppia torcente sull'elemento attivo in modo che il tratto di guida viene spinto contro il fondo dell' incavo trasversale ed il tratto di ritegno viene spinto in un angolo della scanalatura longitudinale.
Inoltre è conveniente quando una molla di bloccaggio è disposta sul lato esterno della barra e si applica sul la to libero del tratto di guida. Questa molla di bloccaggio provvede affinché anche sotto carichi superiori contra -riamente alla direzione di introduzione l'elemento attivo mantiene la sua posizione stabile.
Preferibilmente, più elementi attivi sono riuniti in un segmento.Siffatti segmenti allora possono anche esse re montati e smontati come unità.
Al riguardo è particolarmente raccomandabile che gli elementi attivi del segmento siano collegati tra di loro attraverso almeno una spina cava, parallela alla barra. Attraverso le spine cave di collegamento si ottiene una sicurezza supplementare della posizione dei singoli uten sili attivi. Se si adottano due o più spine cave per ogni segmento, si ottengono segmenti straordinariamente stabili, tuttavia poveri di peso. Per quanto concerne la strut tura di siffatti segmenti con collegamento a spine cave, si fà riferimento alla domanda anteriore 19753 590.9 della stessa depositante.
Un utensile per lo smontaggio ed il montaggio degli e lomenti attivi è caratterizzato secondo l'invenzione da un primo trascinatore, retto da un manico, adattato ad un primo arresto sull'elemento attivo e destinato alla estrazione della parte dì ritegno fuori della scanalatura longitudinale. Attraverso l'attacco del primo trascinatore al primo arresto, l'elemento attivo ovvero il segmento viene estratto in modo semplice fuori della scanalatura longitudinale.
Vantaggiosamente è previsto in modo simile un secondo trascinatore retto da un manico, adattato ad un secondo arresto sull'elemento attivo e destinato a spingere il tratto di ritegno entro la scanalatura longitudinale.
Attraverso l'attacco del secondo trascinatore al secon do arresto, l'elemento attivo od il segmento viene spin to entro la scanalatura longitudinale.
Convenientemente, il primo trascinatore è disposto vicino ad uno spigolo di rovesciamento che può trovare appoggio su una superficie di sopporto adiacente alla scanalatura longitudinale. Allora, il trascinatore si trova sull'estremità di un corto braccio di leva, mentre il manico è applicato al braccio di leva più lungo. Un breve movimento del manico è sufficiente per fare uscire l 'elemento1attivo od il segmento dalla scanalatura longitudinale.
E' anche conveniente il fatto che i trascinatori sono adattati alle spine cave, utilizzate come arresti. Attra verso l'uso delle,spine cave come arresti, la forza di estrazione si distribuisce uniformemente su tutti gli elementi attivi del rispettivo segmento.
Inoltre è vantaggioso il fatto che i trascinatori sono.ricavati su due strisce di lamiera disposte adiacenti tra di loro e le quali con supèrfici.oblique previste sul la loro estremità libera possono essere spinte su una pia tina di un elemento attivo. Così risulta una specie di pinza d'ago, la quale tiene fisso l'elemento attivo od il segmento disimpegnato dalla scanalatura longitudinale fino alla successiva manipolazione.
L'invenzione è descritta in quanto segue con maggiore dettaglio in base ad esempi di attuazione·preferiti, illustrati nel disegno, in cui:
La fig. 1 mostra una sezione della zona di lavoro di un telaio per maglieria in catena;
la fig. 2 mostra una sezione parziale di·una barra reggi- spintori;
la fig. 3 è una vista laterale di un segmento di elementi attivi;
la fig. 4 è una vista dall'alto della fig. 3'»
la fig. 5 mostra il segmento della fig. 3 allo stato montato ;
la fig. 6 è una vista dall'alto della fig. 5;
la fig. 7 mostra il segmento della fig. 5 allo stato spinto in fuori;
la fig. 8 mostra una sezione parziale di una forma mo dificata di una barra reggi- spintori con un utensile per l' estrazione e la inserzione;
la fig. 9 è una vista laterale di un utensile di es -trazione' e di inserzione;
la fig. 10 è una vista dall'alto dell'utensile della fig. 9;
la fig. 11 mostra l'utensile delle fig. 9 e 10 all'at to di estrazione di un segmento; e
la fig. 12 mostra l'utensile delle:fig. 9 e IO all' atto di inserzione di un segmento.
La fig. 1 mostra una zona di lavoro 1 di un telaio per maglieria in catena, in cui più elementi attivi co operano tra di loro, cioè aghi ad.uncino 2 su una barra reggi-aghi 3, la quale si muove verso l'alto ed il basso in direzione della freccia 4, spintori 5 su una barra reggi-spintori 6, la quale si muove verso l'alto ed il basso in direzione della freccia 7, platine di in clusione/abbattimento 8 su una barra reggi-platine 9, la quale si muove in avanti ed indietro all'incirca orizzontalmente in direzione della freccia 10, come pure aghi di inserzione 11, 12 e 13 su barre di inserzio ne.14, '15 e 16,'le quali si muovono in direzione della freccia in moto alterno e si spostano verticalmente al piano di disegno. Gli aghi ad uncino 2 e gli aghi di in serzione 11, 12 e 13 sono fissati in modo consueto alle rispettive barre. Gli elementi attivi 18 eseguiti come spintori e gli elementi attivi 19 eseguiti come platine di.inclusione/abbettimento corrispondono all'invenzione.
Questa è descritta in base alle figure.1 a 6 in corre lezione con gli elementi attivi 18. La barra reggi-spintori 6 presenta una scanalatura longitudinale 20 con sezione trasversale all·'incirca rettangolare, la quale è 8perts verso l'esterno, cioè presente une aperture di introduzione’ e spinte libere. In queste scanalature longitudinale 20'viene inserito e spinte un tratto di ritegno 21 dell'elemento attivo 18, il quale tratto su un lato presenta un ponte e molla 22 che è formato mediante intaglio di un foro 23· Il ponte a molla 22 pre sente, rispetto alla.larghezza delle scanalature longi tudinele 20 une maggiorazione A che ammonta, per esempio, e cinque centesimi di mm. Accento all'apertura di introduzione e spinta si trovano intagli trasversali 24, nei quali gli elementi attivi 18 sono ritenuti con i loro tratti di ritegno 25 a distanza esatta, le dìmen sioni sono scelte in modo che, poco prima dell'attivazione del ponte a molla 22, gli elementi attivi si tro vano già con i loro tratti di guida 25 negli incavi trasversali 24. Attraverso una semplice spinta degli elementi attivi 18 éntro la scanalatura longitudinale ha luogo il loro arresto nella posizione dovuta. La fig.
2 mostra la situazione poco prima della spinta entro la posizione di fine corsa, mentre nella fig. 1 è illus trata.la posizione di fine corsa.
Come mostrano le fig. 3 e 4, più platine costituenti gli elementi attivi 18 sono riunite in un segmento 26. Ciò avviene con l'aiuto di spine cave 27 e 28, le quali sono fatte passare attraverso fori negli elementi atti vi 18 e si collegano sulle periferie esterne, per·esempio mediente allargamento, con gli elementi attivi. Siffatti segmenti hanno un'elte stabilità, ma un basso peso.
La fig. 5 corrisponde alla zona di fissaggio secondo la fig. 1 e mostra, in combinazione con la fig. 6, il fat to che più segmenti 26, mantenendo una distanza B tra spi ne cave 27 a 28 adiacenti, possono essere introdotti a spinta nella scanalatura longitudinale 20 della barre reggì-spintori 6.
Nella fig. 7 è illustrato un utensile 29 in forma di un nastro piatto di acciaio 30 che si estende da un manico 31 ad uno epigono di rovesciamento 32, al quale si rac corda un corto braccio di leva 33 con un trascinatore 34 sulla estremità libera. Esercitando sul manico 31 un movi mento di leva, il trascinatore 34 va.a poggiare contro un arresto 35 dell'elemento attivo 18 e lo spigolo di rovesciamento contro una superficie di appoggio 36 della barra reggi-spintori 6. Così, l'elemento attivo 18 ovvero il seg mento 26 viene spinto con forza straordinariamente grande fuori della scanalatura longitudinale 20 nella posizione illustrata nella fig. 7·
Nella forme di attuazione secondo la fig. 8, per parti analoghe sono adottati segni di riferimento aumentati di 100 rispetto alle fig. 1 a 7. Differente è essenzialmente il fatto che la forza di serraggio è prodotta da una molla 122 utilizzate aggiuntivamente. Con une sue estremità, le stesse’è innestrata in une fessure 137 degli,eie menti attivi 118 e.·, con l'altra sue estremità, poggie contro une superficie:e cuneo 138 delle scen8leture lon gitudinele 120..Inoltre, le sceneleture longitudinale presente un vertice 139 formante un angolo di meno di 90°. La molle a lemine 122 produce in bese elle superfi eie e cuneo 138 une forze che preme il tratto di rite -gno 121 dell'elemento attivo 118 nell’angolo 139, ed in oltre,une coppie torcente che preme il trotto,di ritegno 121 contro le superficie di fondo della scanelatura lon gitudinale 120 e spinge il tratto di guide 125 nel rispettivo incavo trasversale associato.
Un utensile 129 presente, in abbinamento ad un manico 131, un trascinatore 134. Spingendo questo trascinatore tre la spine cava 127 e la molle a lamine 122, allora il segmento 126 può essere,mosso leggermente verso l’alto. Così, il tratto di ritegno 121 si libera fuori dell'a ngolo 139 e si può estrarre il segmento 126 fuori delle scanalatura longitudinale 120. Per l'introduzione a spin ta-, si-procede nell’ordine di successione inverso. Il trescinatore 134 viene nuovamente piazzato tra la spina cave 127 e la lolla a lemina 122, il segmento 126 viene alzato e, quando he avuto luogo uno spostamento sufficien te, il segmento 126 viene fatto oscillare leggermente ver so destra, ove il tretto di ritegno 121 giunge nuovamente in impegno con 1'angolo 139.
Le fig. 9 e 10 mostrano un utensile preferito 229 per lo smontaggio,ed.il montaggio degli elementi attivi se -condo le fig. 1 a 7. Per parti uguali sono utilizzati gli stessi segni di riferimento, per parti analoghe ques ti sono aumentati di 200 rispetto alle fig. 1 a 7· L'u -tensile presenta un manico 231 e due strisce di lamiera 230, 230' poste l'una sull'altra. Queste formano il primo trascinatore 234- e lo spigolo di rovesciamento 232.
Come mostra la sezione X-X, le due strisce di lamiera 230, 230' presentano ciascuna sull’estremità libera una superficie obliqua 240, 241. Perciò, possono essere spinte assai semplicemente su un elemento attivo 18 ed essere in -trodotte di tanto da farle poggiare contro un arresto che è formato dalla spina cava 27, come illustra la fig. 11, ove il segmento·26 è già estratto in parte fuori della scanalatura longitudinale 20. Per il montaggio si può utilizzare lo spigolo,posteriore 229 come trascinatore 24-2, come illustre la fig. 12, in cui questo trascinatore coopera con un arresto 24-3 sull'elemento attivo 18.
Mentre le parti finora descritte hanno riguardato eie menti attivi 18 che sono posti sotto carico .trasversalmen te alla direzione di avanzamento, l'elemento attivo 19 il lustrato nella fig. 1 riguarda una platina rappresentante l'elemento attivo 19 e la quale è mossa di moto alterno nella direzione di introduzione a spinta. Il fissaggio degli elementi attivi 19 nella scanalatura longitudinale e negli incavi trasversali corrisponde a quello degli elementi attivi 18. Si aggiunge soltanto un bloccaggio supplementare attraverso una molla 44, la quale si esten de sul lato esterno delle barra 9 e con una estremità 45 si impegna in una scanalatura della barra 9, mentre con l'altra estremità 46 impegna superiormente il tratto di guide dell'elemento attivo 19· Attraverso questo bloccag gio supplementare anche forze elevate in direzione della freccia 10 non possono provocare alcun disimpegno del collegamento .
Claims (14)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il fissaggio di elementi attivi al la barra di un telaio per maglieria in catena, in cui la barra presenta incavi trasversali per alloggiare ciascuno un tratto di guida degli elementi attivi ed una scena latura longitudinale per l'alloggiamento di tratti di ri tegno degli elementi attivi, caratterizzato dal fatto che.la scanalatura longitudinale (20; 120) presenta una apertura di introduzione a spinta in posizione libera, accanto a questa sono disposti gli incavi trasversali (24), ed i tratti di ritegno (21; 121) sono bloccati nel la scanalatura longitudinale (20; 120) attraverso forza dii molla.
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, carette -rizzato dal fatto che gli elementi attivi (18, 19; 118) sono formati da platine.
- 3· Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che le dimensioni sono scelte in modo che il tratto di guida (25; 125) penetra nel ria pettivo incavo trasversale (24) prima che, all'introduzio ne.a spinta del tratto di ritegno (21; 121) nella scanalatura (20; 120) la forza di molla sia attivata.
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che la forza di molla è prodotta da un ponte a molla (22; 122) formato su ciascun elemento attivo (18; 118).
- 5· Dispositivo secondo la rivendicazione·4-, caratteriz zato dal fatto che la scanalatura longitudinale (20; 120.) ha una sezione trasversale all'incirca rettangolare, ed il ponte a molla (22; 122) cooperante con una parete late rale della scanalatura longitudinale presenta, allo stato scarico una piccola maggiorazione (A) della larghezza del tratto di ritegno (21; 121) rispetto alla larghezza della scanalatura longitudinale (20; 120).
- 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che la forza di molla è prodotta da una molla (122) prevista aggiuntivamente, la quale da un lato poggia contro l'elemento attivo (118) e dall'altro lato contro 1Θ parete della scanalatura longitudinale(120).
- 7· Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratteriz zato dal fatto che una molla a lamina (122) da un lato pe netra in una fessura (137) dell'elemento attivo (118) e. dall'altro lato poggia contro una superficie a cuneo (138) della parete della scanalatura longitudinale.(120), mentre, esercita una forza ed una coppia torcente sull'elemento at tivo (118) in modo che il tratto di guida (125) viene spin to- contro il fondo dell'incavo trasversele ed il tratto di ritegno (121) in un angolo (139) della scanalatura longitu dinaie (120).
- 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto che una molla di bloccaggio (44) è disposte sul lato esterno della barra (6) ed agisce sul lato libero del tratto di guida (25)·
- 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che più elementi attivi (18) sono riuniti in un segmento (26).
- 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, carette rizzato dal fatto che gli elementi attivi ,(18; 118) del segmento (26; 126) sono collegati tra di loro attraverso almeno una spina cava (27, 28; 127) parallela alla barra (6; 106).
- 11. Utensile per lo smontaggio ed il montaggio degli elementi attivi secondo.una delle rivendicazioni 1 a 10, caratterizzato da un primo trascinatore (34; 134; 234 sopportato da un manico (31; 131; 231) ed;il quale è adettato ad un primo arresto (35) sull'elemento attivo e serve per l'estrazione del tratto di ritegno (21;121) fuori della scanalatura longitudinale (20; 120).
- 12. Utensile secondo la rivendicazione 11, caratteriz zato da un secondo trascinatore (242) sopportato da un manico (31; 131, 231) ed il quale è adattato ad un secon do-arresto (243) sull'elemento attivo (18) e serve per introdurre a spinta il tratto di ritegno (21) nella sca nalatura longitudinale (20).
- 13· Utensile secondo la rivendicazione a1 oppure 12, carstterizzato dal fatto che il primo trascinatore (34; 134; 234) è disposto vicino ed uno spigolo di rovesciamento (32; 13.2; 232) che può essere fatto poggiare su una superficie di sostegno (36) adiacente alla scanalatura longitudinale .
- 14. Utensile secondo una delle rivendicazioni 11 a 13, caratterizzato dal fatto che i trascinatori (34;134) sono adattati alle spine cave (27; 127) utilizzate come arresti. 13· Utensile secondo una delle rivendicazioni 11 a 14, caratterizzato dal fatto che i trascinatori sono ri cavati su due strisce di lamiera (230) disposte adiacen ti tra di loro, le quali con superfici oblique (240;241) previste sulle loro estremità libera sono spostabili su una platina di un elemento attivo (18).
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