ITRE980129A1 - Dispositivo di abbrancamento di circuiti integrati modulari per manipolatori di circuiti integrati modulari. - Google Patents

Dispositivo di abbrancamento di circuiti integrati modulari per manipolatori di circuiti integrati modulari. Download PDF

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ITRE980129A1
ITRE980129A1 IT1998RE000129A ITRE980129A ITRE980129A1 IT RE980129 A1 ITRE980129 A1 IT RE980129A1 IT 1998RE000129 A IT1998RE000129 A IT 1998RE000129A IT RE980129 A ITRE980129 A IT RE980129A IT RE980129 A1 ITRE980129 A1 IT RE980129A1
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IT
Italy
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modular
lifting block
slider
jacks
lifting
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IT1998RE000129A
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Sang Soo Lee
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Mirae Corp
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01RMEASURING ELECTRIC VARIABLES; MEASURING MAGNETIC VARIABLES
    • G01R1/00Details of instruments or arrangements of the types included in groups G01R5/00 - G01R13/00 and G01R31/00
    • G01R1/02General constructional details
    • G01R1/04Housings; Supporting members; Arrangements of terminals
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01RMEASURING ELECTRIC VARIABLES; MEASURING MAGNETIC VARIABLES
    • G01R31/00Arrangements for testing electric properties; Arrangements for locating electric faults; Arrangements for electrical testing characterised by what is being tested not provided for elsewhere
    • G01R31/26Testing of individual semiconductor devices
    • HELECTRICITY
    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01LSEMICONDUCTOR DEVICES NOT COVERED BY CLASS H10
    • H01L22/00Testing or measuring during manufacture or treatment; Reliability measurements, i.e. testing of parts without further processing to modify the parts as such; Structural arrangements therefor
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo: "DISPOSITIVO DI ABBRANCAMENE DI CIRCUITI INTEGRATI MODULARI PER MANIPOLATORI DI CIRCUITI INTEGRATI MODULARI",
SETTORE DEL TROVATO
Campo_del trovato
Il presente trovato si riferisce, in modo del tutto generale, ad un manipolatore per circuiti integrati (CI) modulari atto ad essere utilizzato all'atto della ispezione o controllo delle prestazioni o efficienza di un CI modulare, e, più in particolare, esso concerne un dispositivo di abbrancamento di CI modulari per manipolatori di CI modulari il quale è preposto a sostenere un CI modulare all'atto del trasferimento del CI modulare da una cassetta per CI modulare ad una unità di prova, e, terminata la prova, a sostenere lo stesso CI modulare durante il suo trasferimento dalla detta unità di prova ad una cassetta vuota.
Tecnica anteriore nota
In generale, un circuito integrato (CI) modulare comprende una pluralità di circuiti integrati (CI) e di componenti che sono saldati per brasatura su una o entrambe le facce di un substrato circuitale, in guisa da rendere disponibile un circuito indipendente che viene montato su un substrato circuitale principale onde ampliarne o le prestazioni o una specifica funzione.
Visto che il detto CI modulare presenta un valore aggiunto che è superiore a quello che compete ad ogni singolo CI, i fabbricanti di CI lo sviluppano e lo vendono quale prodotto principale.
Dal momento che l'affidabilità del prodotto CI modulare è molto importante, il'detto CI modulare viene assoggettato ad una rigorosa fase di controllo della qualità, e ciò allo scopo di selezionare solo quei prodotti che hanno una buona qualità, e di rettificare o scartare quei prodotti che si sono rivelati difettosi.
Non si conoscono dispositivi capaci di automaticamente caricare un CI modulare completo su una unità o stazione di prova, far iniziare la prova, classificare automaticamente il CI modulare in funzione dei risultati della stessa prova, e scaricare il CI modulare per poi disporlo entro una cassetta .
Per questa ragione è previsto un addetto che toglie manualmente uno alla volta i CI modulari dalle rispettive cassette, li dispone sulla unità di prova, conduce la prova, classifica gli stessi circuiti in funzione dei risultati di quest ' ultima, e scarica i medesimi disponendoli nelle rispettive cassette.Di conseguenza la fase di prova dei CI modulari presenta una bassa efficienza operativa, il che si traduce in una bassa 'produttività.
Per questi motivi la Richiedente ha proposto un manipolatore capace di raccogliere un CI modulare completo da una cassetta tramite un mezzo di abbrancamento, disporlo automaticamente su una stazione di prova o controllo, far iniziare la prova, .effettuare l'automatica classificazione dello stesso, e scaricare il medesimo entro una cassetta vuota concordemente! ai risultati della prova (vedi i Brevetti Coreani a libera ispezione pubblica No. 97-072236 e No. 97-072275, e il Modello di Utilità Coreano a libera ispezione pubblica No. 97-059865).
L'allegata FIG. 1 mostra una vista frontale di un organo di carico del manipolatore di CI modulari di cui al Brevetto Coreano a libera ispezione No. 97-072275 a nome della stessa Richiedente, e la FIG. 2 è una vista laterale dell'organo di carico mostrato in FIG. 1, il quale organo presenta un sostegno 2 che è associato all'albero di un robot e che è atto a scorrere verticalmente verso l'alto e verso il basso, un pezzo 3 di sollevamento che è accoppiato al .detto sostegno in modo dà scorrere verticalmente, ed almeno un mezzo di abbrancamento di CI modulari che è impostato al di sotto di detto pezzo di sollevamento, e che si prolunga da una parte e dall'altra di esso in modo da potersi spostare verticalmente verso l'alto e verso il basso durante 1'afferraggio di un CI modulare 4 posto in una cassetta o su una unità di prova (questi ultimi non mostrati).
Qui di seguito viene descritto il detto mezzo di abbrancamento dì CI modulari. Al di sotto del detto pezzo 3 di sollevamento si trova almeno un blocchetto 5 di sollevamento che è mobile verso l'alto e verso il basso.
Tra il detto pezzo 3,di sollevamento e il detto blocchetto 5 di sollevamento è previsto un martinetto 6 principale che è preposto a far scorrere verso l'alto e verso il basso il blocchetto 5 secondo una corsa prefissata e conformemente al ciclo operativo del detto martinetto 6 principale.
Il detto blocchetto 5 di sollevamento è dotato di un organo di presa per 1'abbrancamento di un CI modulare posto in una cassetta o su una unità di prova. Detto organo noto di presa viene qui di seguito descritto con riferimento alle allegate FIGG . 3 e 4.
A tale scopo sono previsti martinetti 7 secondari a scorrimento orizzontale, i quali sono impostati alle estremità contrapposte del detto blocchetto 5 di sollevamento. Allo stelo 7a di ognuno dei detti martinetti secondari è associato un cursore 8, atto appunto a scorrere su comando del rispettivo martinetto, e detti cursori portano fissate rispettive ganasce 9 reciprocamente affacciate che sono preposte ad impegnarsi con i fianchi contrapposti del substrato di un CI modulare 4.
Inoltre, una di dette ganasce 9 presenta un sensore a contatto 10 che è atto a rilevare la presenza di un CI modulare, e a comandare l'azionamento di detti martinetti 7 secondari. Le allegate FIGG. 4 e 5 mostrano in modo più dettagliato i detti martinetti 7 secondari per l'azionamento di dette ganasce 9.
Per un corretto movimento del cursore 8 fissato allo stelo 7a, su entrambi ι fianchi dello stesso cursore 8 sono ricavate delle scanalature 8a con sezione trasversale conformata a "V", ed anche il rispettivo martinetto 7 secondario è corredato di scanalature 7b con sezione trasversale a "V" che sono prospicienti alle scanalature 8a presenti sul cursore 8.
Per minimizzare l'attrito di scorrimento del cursore 8, tra le dette scanalature reciprocamente affacciate conformate a "V" sono interposte’ le sfere indicate con 11. Inoltre i detti martinetti 7 secondari sono costituiti da due parti, segnatamente un corpo 12 ed un coperchio 13, in guisa da permettere l'assemblaggio del cursore 8 mediante le viti 14. Qui di seguito si descrive il funzionamento del su delineato dispositivo noto di abbrancamento.
Il blocchetto 5 di sollevamento, che è atto a spostarsi verticalmente verso l'alto e verso il basso su comando del detto martinetto 6 'principale, si trova al proprio fine corsa superiore quando il dispositivo di abbrancamento non ha ancora afferrato un CI modulare, e le ganasce 9, che sono atte a spostarsi .orizzontalmente secondo un moto di reciproco avvicinamento e allontanamento su comando dei detti martinetti 7 secondari, si trovano nella configurazione di massima apertura, in cui sono distanziate di una quantità che è superiore alla corrispondente dimensione di un CI modulare, come la larghezza del corrispondente substrato.
E, vedi meglio la FIG. 2, nel caso in cui il manipolatore è provvisto di una pluralità di blocchetti 5 di sollevamento preposti alla movimentazione di una corrispondente pluralità di CI modulari 4, i blocchetti 5 di sollevamento mostrati a destra sono reciprocamente leggermente distanziati, in modo da abbrancare prima ideila prova o controllo i CI modulari posti entro rispettive cassette reciprocamente leggermente distanziate, mentre i blocchetti 5 di sollevamento mostrati a sinistra sono disposti con un passo di distribuzione più grande, in modo da poter abbrancare CI modulari associati ad unità di prova che sono corrispondentemente distanziate con un passo più grande.
Quando il detto martinetto 6 principale viene attivato per comandare l'abbassamento del blocchetto 5 di sollevamento, e ciò allo scopo di abbrancare un CI modulare, le ganasce 9 vengono disposte da :una parte e dall'altra del CI modulare in quanto si trovano nella configurazione di massima apertura .
All'atto della attivazione dei detti martinetti 7 secondari associati al detto blocchetto 5 di sollevamento, e ciò mediante l'alimentazione· di aria compressa inviata attraverso rispettivi tubi flessibili, le dette ganasce 9 completamente aperte si avvicinano reciprocamente per abbrancare il CI modulare su entrambi i fianchi.
Solo quando il blocchetto 5 di sollevamento è stato abbassato su comando del martinetto 6 principale, e il sensore di contatto 10 posto a lato della ganascia 9 è stato spinto dal CI modulare in guisa da rilevare la sua presenza, i martinetti 7 secondari del blocchetto di sollevamento vengono azionati per abbrancare il detto CI modulare, mentre in sua mancanza gli stessi non vengono attivati.
Quando i blocchetti 5 di sollevamento sono abbassati, e i CI modulari presenti nelle cassette o sulle unità provatrici sono stati abbrancati, i detti martinetti 6 principali vengono attivati di .nuovo per richiamare i blocchetti 5 di sollevamento precedentemente abbassati, col che si completa la raccolta dei CI modulari.
Tuttavia il su descritto dispositivo noto di abbrancamento presenta i seguenti problemi.
In primo luogo una .superficie superiore della ganascia 9 viene posta a diretto contatto con una faccia laterale del cursore 8 durante l'assemblaggio dei due. Pertanto la mancanza di una superficie di riferimento può dare luogo ad un assemblaggio ove le ganasce sono sconvenientemente inclinate, il che sovente non consente di abbrancare il CI modulare nei punti corretti.
In secondo luogo, visto che il corpo 12 di detti martinetti 7 secondari risulta Idistorto o deformato in corrispondenza di porzioni finite quando lo stesso corpo 12 viene assoggettato a trattamenti a caldo, il detto corpo 12 di detti martinetti secondari di norma non viene trattato a caldo, mentre viene assoggettato a trattamento a caldo solo il coperchio 13. Di’ conseguenza, quando il dispositivo di abbrancamento viene ! utilizzato per un lungo periodo di tempo, il corpo 12 dei martinetti 7, che non ha subito trattamenti a caldo, risulta seriamente danneggiato per effetto dell 'attrito :con le sfere che vengono fatte scorrere dal cursore, con conseguenti malfunzionamenti dei detti martinetti secondari, ed intempestivo sganciamento di un CI modulare dalle ganasce 9 durante l'effettuazione di una fase operativa.
In terzo luogo, visto che il sensore 10 preposto a rilevare la presenza di un CI modulare da abbrancare è del tipo contatto, si possono verificare situazioni in cui il sensore non è in grado di rilevare la presenza di un CI modulare, e ciò a causa della forte usura dovuta ad un uso prolungato. In quarto luogo i due lunghi tubi flessibili per l'aria compressa che sono collegati ad ognuno dei detti martinetti 7 secondari a doppio effetto interferiscono coi movimenti dei blocchetti 5 di sollevamento e degli stessi martinetti 7 secondari .
COMPENDIO DEL TROVATO
Conformemente a ciò, il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di abbrancamento di CI modulari per un manipolatore di CI modulari, il quale è atto a sostanzialmente eliminare uno o più dei problemi inerenti gli svantaggi e gli inconvenienti di cui alle tecnica anteriore nota.
Uno scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile un dispositivo di abbrancamento di CI modulari per manipolatori di CI modulari il quale è atto ad effettuare un sicuro e corretto abbrancamento di un CI modulare per mezzo di ganasce.
Altre caratteristiche e pregi del trovato verranno puntualizzati nella descrizione che segue, ed in parte risulteranno evidenti dalla stessa, o potranno essere dedotti dalla pratica attuazione dell'invenzione.
Gli scopi ed altri vantaggi del trovato verranno raggiunti ed ottenuti grazie alla struttura evidenziata in mòdo particolareggiato nella descrizione· e nelle rivendicazioni,
così come nelle allegate tavole disegni.
Per il raggiungimento di detti ed altri vantaggi, ed in
conformità con gli scopi di cui alla presente invenzione,
così come individuata e descritta, il dispositivo di
abbrancamento di CI, modulari per un manipolatore di CI
modulari comprende un blocchetto di sollevamento atto a
spostarsi verticalmente verso l'alto e verso il basso per un
certo tratto, e dotato di due porzioni terminali e di una
parete divisoria centrale, delle barre di guida orizzontali
che sono impostate sul detto blocchetto di sollevamento, una
coppia di gruppi a scorrimento orizzontale che sono
singolarmente associati a corpo unico alle dette porzioni , terminali del detto blocchetto di sollevamento, una coppia
di cursori che sono scorrevolmente accoppiati con dette
barre di guida onde scorrere orizzontalmente secondo un moto
di reciproco avvicinamento e allontanamento su comando didetti gruppi, una coppia di ganasce che sono singolarmente
associate ai detti cursori, e mezzi di rilevamento che sono
associati al detto blocchetto di sollevamento onde
riscontrare la presenza o meno di un CI modulare.
I detti mezzi di rilevamento comprendono un tastatore che è
accolto entro la detta parete divisoria centrale del detto
blocchetto di sollevamento, in guisa da spostarsi verso
l'alto e verso il basso in funzione della presenza o meno del suo contatto con il detto CI modulare, ed un rilevatore fotoelettrico che è associato ad ognuna delle dette porzioni terminali del detto blocchetto di sollevamento, in guisa da risultare attivato quando il tastatore si sposta verso l'alto e verso il basso.
In questo modo il dispositivo di abbrancamel o di CI modulari per manipolatori di CI modulari secondo il trovato può afferrare in modo'accurato o preciso un CI modulare.
Si fa notare che sia la descrizione generale che precede, sia la dettagliata descrizione che segue, sono semplicemente esemplificative ed esplicative, e non intendono limitare il trovato così come esso è rivendicato.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le allegate tavole disegni, che sono incluse per consentire una migliore comprensione del trovato, e sono incorporate nella, e costituiscono parte della, descrizione che segue, mostrano una particolare forma di attuazione del trovato, e assieme alla descrizione servono a meglio spiegare lo stesso. In esse:
La FIG . 1 mostra una vista frontale di una parte di carico di un manipolatore di CI modulari secondo la tecnica nota. La FIG. 2 è una vista laterale della parte di carico di cui a FIG. 1.
La FIG. 3 è una vista frontale di un dispositivo di abbrancamento associato al manipolatore di CI modulari secondo la tecnica nota.
La FIG. 4 è una vista posteriore che mostra il sistema di accoppiamento tra un martinetto secondario e il rispettivo cursore previsti nel dispositivo di abbrancamento del manipolatore di CI modulari secondo la tecnica nota.
La FIG. 5 è una vista laterale che mostra l'accoppiamento tra il detto martinetto secondario e il detto cursore di cui a FIG. 4.
La FIG. 6 è una vista prospettica esplosa che mostra un dispositivo di abbrancamento di CI modulari per manipolatori di CI modulari secondo una preferita forma di attuazione della presente invenzione.
Le FIGG. 7A e 7B mostrano rispettive viste in sezione di un dispositivo di abbrancamento di CI modulari per manipolatori di CI modulari secondo una preferita forma di attuazione del trovato, di cui la prima 7A mostra il dispositivo nella posizione in cui le ganasce non hanno ancora afferrato il CI modulare, e la seconda 7B mostra lo stesso nella posizione in cui ha afferrato il CI modulare.
La FIG. 8 è la sezione ottenuta secondo il piano di traccia A-A di cui a FIG. 7A.,
DETTAGLIATA DESCRIZIONE DELLA PREFERITA FORMA DI ATTUAZIONE Qui appresso viene fatto riferimento in modo particolareggiato ad una preferita forma di attuazione del trovato, un cui esempio di realizzazione è illustrato nelle allegate tavole disegni.
In FIG. 6 è mostrata una vista prospettica esplosa di un dispositivo di abbrancamento di un CI modulare per un manipolatore di CI modulari, e ciò secondo una preferita forma di attuazione della presente invenzione, le FIGG. 7A e 7B mostrano rispettive sezioni del dispositivo di abbrancamento di CI modulari per un manipolatore di CI modulari secondo il presente trovato, ove la FIG. 7A mostra il detto dispositivo nella posizione in cui esso si trova prima dell'afferraggio di un CI modulare mediante le ganasce, mentre la FIG. 7B mostra lo stesso nella posizione in cui le dette ganasce hanno afferrato il detto CI modulare, e la FIG. 8 mostra la sezione ottenuta secondo il piano con traccia A-A di cui a FIG. 7A.
Parti del trovato che sono identiche a parti appartenenti a dispositivi di cui alla tecnica anteriore nota verranno richiamate con gli stessi riferimenti numerici, e la descrizione di dette partì identiche verrà omessa.
Come è ben illustrato, è previsto un blocchetto 16 di sollevamento che presenta due porzioni terminali contrapposte rispettivamente 16a e 16b, ed una parete 22 divisoria intermedia, tra le quali risultano definite due luci 18.
In corrispondenza di ogni singola porzione terminale 16a e 16b del detto blocchetto di sollevamento 16 si trova, ottenuto in un sol' pezzo con essa, un martinetto 17 secondario a scorrimento orizzontale, ed un cursore 19, che è atto a scorrere solidalmente con quest'ultimo, è accolto in una rispettiva luce 18 del blocchetto di sollevamento in guisa da scorrere orizzontalmente lungo una coppia di barre di guida 20.
Il detto martinetto 17 secondario è preferibilmente del tipo a semplice effetto, benché lo stesso possa essere del tipo a doppio effetto.
Grazie al fatto di essere presente un solo condotto flessibile 15 di adduzione dell'aria compressa che fa capo al blocchetto di sollevamento 16, durante le fasi operative vengono minimizzate le interferenze imputabili al detto condotto flessibile.
Visto che viene impiegato un martinetto 17 secondario del tipo a semplice effetto, a lato del cursore 19 sarà previsto un organo elastico 21, come una molla compressa, la cui funzione sarà quella di riposizionare il cursore 19 quando viene disalimentato il detto martinetto.
Per disporre il detto organo 21 elastico a lato del detto cursore 19, sullo' stesso cursore è ricavata una corrispondente sede 19a di alloggiamento dell'organo elastico, che sarà dimensionata e/o conformata in modo tale da assicurare il contatto con la parete divisoria 22.
Le barre 20 che assicurano la guida a scorrimento dei cursori 19 sono accolte entro scanalature 23 ricavate sul blocchetto 16 di sollevamento, ed ivi fissate mediante le viti 24.
E, come è ben illustrato in FIG. 7A, tra i cursori 19 e le barre di guida 20 sono interposti dei cuscinetti 25 radiali a sfere con scorrimento assiale, e ciò allo scopo di garantire uno scorrimento dolce o delicato dei detti cursori 19 .
Mediante i mezzi di blocco indicati con 26, sulla parte inferiore del cursore 19 è fissata una ganascia 9 che è atta a muoversi su comando del detto martinetto secondario per abbrancare un CI modulare.
Una porzione 19b conformata a scalino e prevista in corrispondenza della zona laterale della parte inferiore del cursore 19, ed una porzione 9a di connessione prevista sulla ganascia e coniugata alla detta porzione a scalino, sono reciprocamente collegate in guisa che una superficie 9b di riferimento della ganascia 9 viene posta a diretto contatto con una rispettiva faccia inferiore del cursore 19, onde evitare assemblaggi imprecisi che potrebbero comportare abbrancamenti poco corretti dei CI modulari 4.
Contestualmente il presente trovato è corredato di mezzi di rilevamento che sono atti a controllare il funzionamento del martinetto 17 secondario quando la ganascia 9 ha afferrato il CI modulare 4. I detti mezzi di rilevamento vengono descritti con riferimento alle FIGG. 6 e 8.
La parete divisoria 22 del blocchetto 16 di sollevamento presenta una insenatura 22a ove è accolto un tastatore 27 atto a scorrere verticalmente verso l'alto e verso il basso, e alle estremità del detto blocchetto di sollevamento sono impostati due rilevatori 30 fotoelettrici.
Sono altresì previste, poste alla stessa quota, vale a dire in un punto situato al di sopra della estremità del tastatore 27 quando quest'ultimo si trova in corrispondenza del proprio fine corsa inferiore, tacche 22b, sedi 29 dei sensori e luci 28 libere, grazie alle quali viene permesso il passaggio della luce emessa dai detti rilevatori fotoelettrici 30.
In dettaglio, la detta parete divisoria 22 del detto blocchetto di sollevamento presenta le dette tacche 22b, sulle dette porzioni terminali 16a e 16b sono ricavate le dette sedi 29 per i sensori, ed i cursori 19 presentano le dette luci 28 libere.
Inoltre, le citate sedi 29 ricavate sul blocchetto di sollevamento 16 sono corredate dei detti rilevatori 30 fotoelettrici. Sul tastatore 27 è ricavata un'asola 27a a sviluppo verticale, 'ed una vite 31, avente un diametro esterno inferiore alla larghezza della detta asola 27a verticale, è immaschiata nella parete 22 divisoria ed è accolta, secondo um accoppiamento di libero scorrimento, entro la citata asola.
Quindi, se nessuna forza agisce sul tastatore 27, lo stesso resta sempre in corrispondenza del proprio fine corsa inferiore grazie all'azione del proprio peso.
Il funzionamento del'la sopra descritta preferita forma di attuazione del trovato viene qui di seguito descritto con riferimento alle allegate FIGG. 7A e 7B.
Con riferimento alla FIG. 7A, quando il blocchetto 16 di sollevamento si trova in corrispondenza del proprio fine corsa superiore, e i martinetti secondari 17 sono disalimentati, i due cursori 19 sono completamente aperti o distanziati grazie alle spinte di riposizionamento rese disponibili dalle molle compresse 21. Contestualmente il tastatore preposto al rilevamento della presenza di un CI modulare si trova in corrispondenza del proprio fine corsa di abbassamento grazie alla azione del proprio peso.
Vale a dire che le ganasce 9 sono distanziate di una quantità che è superiore alla larghezza di un CI modulare 4, ossia di una quantità atta a permettere l'inserimento e l'afferraggio di detto CI modulare 4 tra le dette ganasce 9.
A partire da detta configurazione, i martinetti principali, non mostrati, vengono attivati onde comandare l'abbassamento del blocchetto· 16 di sollevamento, e poi afferrare un CI modulare 4 posto entro una rispettiva cassetta. In questo momento le ganasce 9 sono distanziate di una quantità atta a permettere loro di afferrare la CI modulare presente nella cassetta (vedi FIG. 7A).
Quando il blocchetto di sollevamento 16 viene abbassato, l'estremità inferiore del tastatore 27, che, come detto, si trova al proprio fine corsa inferiore, trova appoggio contro la faccia superiore del CI modulare 4, ed il successivo abbassamento dello stesso blocchetto comporta il contestuale J sollevamento del tastatore 27.
Al termine della corsa di abbassamento, quando cioè il blocchetto di sollevamento è completamente abbassato, la sommità del tastatore 27 intercetta le tacche 22b, quindi interrompe il fascio luminoso che corre tra la fonte di luce e il ricevitore del rilevatore fotoelettrico 30.
A seguito di ciò il detto rilevatore fotoelettrico 30 informa un regolatore automatico (non mostrato) relativamente al fatto che il CI modulare si trova nella condizione o posizione adatta per il suo abbrancamento . Dopo il detto rilevamento, da parte di detto rilevatore fotoelettrico 30, di detta adatta condizione di abbrancamento , i martinetti 17 secondari vengono alimentati con aria compressa.
Quindi lo stelo 17a di ogni singolo martinetto 17 secondario spinge il rispettivo cursore 19 in guisa che i due cursori scorrono verso l'interno e l'uno verso l'altro lungo le barre di guida 20, con contestuale compressione degli organi elastici "21, con il risultato che anche le due ganasce 9 si avvicinano in modo da afferrare su entrambi i fianchi il CI modulare come è ben illustrato in FIG. 7B.
Dopo l'abbassamento del blocchetto 16 di sollevamento e 1'abbrancamento del CI modulare 4 presente nella cassetta, l'aria compressa servita ai martinetti principali viene commutata in guisa da portare il detto blocchetto 16 in corrispondenza del proprio fine corsa superiore, col che viene completata la fase di raccolta del CI modulare dalla cassetta.
Dopo di questo, e similmente a quanto avviene secondo la tecnica nota, il blocchetto 16 di sollevamento, che porta il CI modulare, viene spostato lungo l'albero del robot dal proprio sostegno, verso un punto in cui si viene a trovare al di sopra di una unità di prova o controllo.
Dopo il detto trasferimento del blocchetto 16 al di sopra di detta unità di prova, i detti martinetti principali vengono comandati per portare il blocchetto di sollevamento in corrispondenza del proprio fine corsa inferiore, come
spiegato in precedenza.
Quando viene interrotta l'alimentazione di aria compressa ai
martinetti secondari 17, e ciò a seguito del raggiungimento
del fine corsa di abbassamento del blocchetto 16 di
sollevamento, il quale fine corsa viene rilevato da un . opportuno sensore (non mostrato), i cursori 19 scorrono
secondo un moto di reciproco allontanamento, disponendosi di
nuovo nella posizione iniziale grazie alle spinte di
riposizionamento degli organi elastici 21, col che il CI
modulare compreso tra le ganasce 9 viene caricato sulla
detta unità di prova.
Il su riportato ciclo operativo si riferisce alle fasi
preposte a trasferire un CI modulare da una rispettiva
cassetta ad una unità di prova o controllo, ed il ciclo
operativo preposto a trasferire un CI modulare già
assoggettato al rispettivo test, dalla unità di prova ad una
altra cassetta, come una cassetta vuota, si svolge con le
stesse modalità.
Va da sè che le fasi di cui sopra si susseguono in modo
continuativo mentre il rispettivo manipolatore è in
funzione, e durante il detto funzionamento o un CI modulare
appena formato e accolto in una rispettiva cassetta viene
trasferito su una unità di prova tramite il blocchetto 16 di
sollevamento, o un CI modulare su cui è stato appena effettuato il relativo test in corrispondenza della detta unità di prova viene scaricato e posto entro una rispettiva cassetta vuota sulla base dei risultati di detto test.
L'invenzione sopra descritta presenta i seguenti vantaggi rispetto alla tecnica anteriore nota.
In primo luogo, l'assemblaggio della ganascia 9 e del cursore 19, attuato tramite la porzione conformata a scalino situata in corrispondenza della zona laterale della parte inferiore del cursore, e la porzione di connessione della ganascia che è preposta ad unirsi alla detta porzione a scalino in guisa che una superficie di riferimento della ganascia viene disposta a diretto contatto con una faccia inferiore del cursore, migliora la precisione di montaggio della ganascia.
In secondo luogo la realizzazione, a guisa di corpo unico con il blocchetto di sollevamento, del martinetto secondario 17 a scorrimento orizzontale, rende più preciso il funzionamento del trovato.
In terzo luogo l'usura superficiale per attrito riferita alla corse di andata e ritorno dei cursori viene minimizzata grazie alla adozione dei cuscinetti radiali 25 a sfere con scorrimento assiale.
In quarto luogo l'utilizzazione di un solo tubo o condotto flessibile per aria compressa per ogni singolo martinetto 17 secondario, derivante dal fatto che vengono adottati martinetti del tipo a semplice effetto, minimizza i tratti di tubo di servizio presenti, quindi si evitano le interferenze tra i detti tubi flessibili 15 per l'aria compressa e i blocchetti 16 di sollevamento e i martinetti 17 secondari durante le corse della ganasce 9.
A coloro che sono esperti nel settore specifico risulterà evidente che al dispositivo di abbrancamel o di CI modulari per manipolatori di CI modulari secondo il trovato possono essere apportate diverse varianti e modifiche senza per questo fuoriuscire dallo scopo o ambito dell'invenzione.
Pertanto si intende che il presente trovato ricomprende dette modifiche e varianti dell'invenzione, così come i loro equivalenti, purché rientranti nell'ambito delle rivendicazione che seguono.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di abbrancamento di CI modulari per manipolatori di CI modulari, comprende: - un blocchetto (16) di sollevamento che è atto a scorrere verticalmente per un certo tratto verso l'alto e verso il basso, e che è provvisto di due porzioni terminali contrapposte (16a, 16b) e di una parete (22) divisoria centrale, - delle barre orizzontali(20) di guida che sono impostate sul detto blocchetto di sollevamento, - una coppia di martinetti (17) a scorrimento orizzontale che sono singolarmente associati, a guisa di corpo unico,^ad una rispettiva porzione terminale del detto blocchetto di sollevamento, - una coppia di cursori (19) che sono scorrevolmente montati sulle dette barre di guida in guisa da spostarsi secondo un moto di reciproco avvicinamento e allontanamento su comando dei detti martinetti, - una coppia di ganasce (9) che sono singolarmente associate ad un rispettivo cursore, nonché - mezzi (30) di rilevamento che sono impostati sul detto blocchetto di sollevamento, e che sono preposti a riscontrare la presenza dei CI modulari (4).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di rilevamento comprendono: un tastatore (27) che è associato alla detta parete centrale del detto blocchetto di sollevamento in modo da potersi spostare in senso verticale allorché esso viene in contatto con un CI modulare, ed - un rilevatore (30) fotoelettrico che è associato alle dette porzioni terminali del detto blocchetto di sollevamento, e che è atto ad essere attivato a seguito delle corse di sollevamento e abbassamento del detto tastatore .
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto di comprendere: - delle tacche, delle sedi per sensore, e delle luci libere, che sono previste, rispettivamente, sulla detta parete centrale, su entrambe le dette porzioni terminali, e su detti cursori, e che sono preposte al passaggio della luce emessa da detto rilevatore fotoelettrico, nonché - una insenatura che è ricavata sulla detta parete centrale divisoria del detto blocchetto di sollevamento, e che è atta a ricevere il detto tastatore.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detti martinetti secondari sono del tipo a semplice effetto, e per il fatto che tra la detta parete centrale e i detti cursori sono interposti degli organi (21) elastici.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che tra ogni singolo cursore e le dette barre di guida sono interposti dei cuscinetti radiali (25) a sfere con scorrimento assiale.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di comprendere una porzione conformata a scalino che è prevista su una zona laterale della parte inferiore di ciascun- cursore, ed una porzione di collegamento che è prevista sulla rispettiva ganascia, che è preposta ad essere connessa alla detta porzione a scalino, e che è atta a rendere disponibile una superficie di riferimento onde consentire alla ganascia di appoggiarsi direttamente contro una rispettiva superficie inferiore del detto cursore.
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