Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo "Impianto per il trattamento ad immersione di scocche" a nome GEICO SPA con sede in Via Pelizza da Volpedo, 109/111 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
* ;La presente invenzione si riferisce ad un impianto per il trattamento ad immersione di scocche, in particolare scocche di autoveicoli, trasportate sequenzialmente mediante “skid” lungo una o più vasche di trattamento. Nella tecnica sono ben conosciuti trattamenti di scocche ad immersione in opportuni liquidi per eseguire ad esempio pre-trattamenti anticorrosivi e cataforesi. ;Nel tempo sono state proposte svariate tipologie di impianti che permettono il trasporto e l’immersione sequenziale di scocche nelle vasche di trattamento. ;Nei vari sistemi noti la presenza del sistema di trasporto e di immersione obbliga però comunque ad avere vasche relativamente larghe con spreco di liquido di processo e di spazio nell’impianto. Inoltre, avere il sistema di trasporto ed immersione sopra e dentro la vasca genera problemi sia di affidabilità e pulizia (a causa dell’esposizione del sistema ai liquidi di processo), sia di inquinamento dei liquidi di processo a causa delle possibili particelle di sporco trasportate sopra e nella vasca dallo stesso sistema di trasporto degli skid. Anche la normale usura del sistema di trasporto produce inoltre particelle che possono cadere nel liquido di processo al passaggio sopra la vasca di trattamento. ;Ad esempio, un impianto noto prevede l’impiego di una linea di trasporto degli skid che lungo il percorso varia di quota per immergersi completamente in una o più vasche di trattamento. In tale modo, le scocche seguono l’andamento della linea di trasporto ed entrano ed escono gradualmente dalle vasche lungo il percorso. Oltre ai sopra accennati problemi di pulizia e di inquinamento dei liquidi nelle vasche, tale sistema ha lo svantaggio di essere molto lento e di necessitare di vasche molto lunghe per permettere l’ingresso, l’uscita e la permanenza in immersione della scocca trasportata, con conseguenti problemi sia di ingombro dell’impianto sia di necessità di elevate quantità di liquidi di processo. In WO2009/083081 e WO2009/103400 è stato proposto l’impiego di un complesso trasportatore aereo che scorre superiormente alle vasche ed è dotato di una pluralità di carri con bracci elevatori che pendono verso il basso e che terminano con un supporto, ruotabile secondo un asse orizzontale e al quale viene vincolata la scocca. La linea di trasporto non entra così nel liquido ma l’impianto è ingombrante e soffre comunque di una media produttività. Inoltre, le operazioni di carico e scarico delle scocche dal supporto rotante sospeso sono necessariamente lente e il complesso sistema di trasporto continua a passare sopra la verticale delle vasche. ;In EP 2192989 è stato proposto di impiegare una piattaforma supportata agli angoli da quattro colonne dotate ciascuna di un elevatore indipendente, cosicché la piattaforma si muove solo verticalmente e può essere inclinata mediante un comando indipendente dei quattro elevatori. Un sistema di trasporto orizzontale sporge sopra la vasca per il carico e lo scarico della piattaforma e poi si ritira in modo che la piattaforma, grazie al comando separato dei quattro elevatori, può immergere verticalmente la scocca con varie inclinazioni, variabili a seconda della scocca trattata. ;La soluzione è efficace, ma ha comunque un certo costo ed ingombro a causa dei quattro elevatori indipendenti e del sistema di trasporto per il carico e lo scarico che deve potere essere portato dentro la verticale della vasca. ;In WO 03/070545 è descritto un impianto con una linea di trasporto orizzontale che ha delle zone di rotazione verso il basso delle scocche in corrispondenza delle vasche di trattamento. Ogni scocca è montata a sbalzo su una unità di trasporto che comprende una via di corsa laterale. L’impianto però offre un difficile controllo dell’immersione. Inoltre, l’unità di trasporto è complessa, ingombrante e pesante, ed è sottoposta a sforzi non indifferenti a causa della struttura a sbalzo. Data la forma dell’unità di trasporto essa non è inoltre adatta ad essere agevolmente impiegata per trasportare le scocche lungo l’intero impianto senza sprechi di spazio e di materiali e necessita perciò di sistemi di carico e scarico delle scocche nei pressi della vasca. ;Scopo generale della presente invenzione è ovviare ai problemi della tecnica nota fornendo un impianto di trattamento ad immersione che permetta ingombri e costi relativamente ridotti con buona flessibilità, qualità di trattamento e affidabilità. ;In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un impianto per il trattamento ad immersione di scocche, comprendente: almeno uno skid destinato a supportare una scocca da trattare; almeno una vasca di liquido di processo; una linea di trasporto dello skid; un sistema di ribaltamento e immersione della scocca sullo skid che è giunto sopra la vasca per mezzo della linea di trasporto;e caratterizzato dal fatto che la linea di trasporto comprende vie di corsa parallele disposte lungo l’esterno di due bordi laterali della vasca e lo skid comprende, su suoi due corrispondenti lati contrapposti, elementi laterali di appoggio (che si appoggiano sulle vie di corsa parallele per il sostegno e il movimento dello skid sopra la vasca. ;Vantaggiosamente, il sistema di ribaltamento e immersione comprende sullo skid un supporto per la scocca, il quale è solidale ad un albero disposto trasversale alla linea di trasporto e che è ruotabile attorno ad un asse per ribaltare la scocca fra una prima posizione superiore di avanzamento e una seconda posizione inferiore immersa nella vasca, il sistema di ribaltamento e immersione comprendendo inoltre un gruppo motore di rotazione comandata dell’albero e che è disposto esternamente alla vasca lungo uno dei due bordi laterali della vasca e che è dotato di mezzi di innesto per la connessione all’albero dello skid sulla vasca per il comando dall’esterno della rotazione dell’albero attorno all’asse così da produrre il movimento della scocca fra la prima e la seconda posizione. Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni: ;-figura 1 rappresenta una vista schematica in alzata laterale di una prima realizzazione di un impianto di trattamento secondo l’invenzione; ;-figura 2 rappresenta una vista schematica in pianta dell’impianto di figura -figura 3 rappresenta una vista schematica in sezione trasversale presa secondo la linea III-III di figura 2; ;-figure 4 e 5 rappresentano viste schematiche ingrandite in due posizioni di un dispositivo di innesto e rotazione nell’impianto di figura 1; ;-figura 6 rappresenta una vista schematica ingrandita di un dispositivo di blocco della rotazione nell’impianto di figura 1; ;-figure 7 e 8 rappresentano viste schematiche in alzata laterale di una seconda realizzazione di un impianto di trattamento secondo l’invenzione; -figura 9 rappresenta una vista schematica in sezione trasversale presa secondo la linea IX-IX di figura 8; ;-figura 10 rappresenta una vista schematica ingrandita di un dispositivo di innesto e rotazione nell’impianto di figura 9; ;-figura 11 rappresenta una vista schematica in alzata laterale di una terza realizzazione di un impianto di trattamento secondo l’invenzione; ;-figura 12 rappresenta una vista schematica in sezione trasversale presa secondo la linea XII-XII di figura 11. ;Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato schematicamente un primo esempio di impianto per il trattamento ad immersione di scocche, indicato genericamente con 10, realizzato secondo l’invenzione. ;L’impianto 10 comprende almeno uno skid 11 destinato a supportare una scocca 12 da trattare. Solitamente gli skid saranno una pluralità circolante lungo l’impianto, ciascuno skid con una propria scocca da trattare. ;L’impianto comprende anche almeno una vasca 13 di liquido di processo nella quale la scocca deve essere immersa, ad esempio per un pretrattamento anticorrosivo e di cataforesi. Sebbene nella descrizione si farà riferimento ad una vasca, è chiaro che le vasche possono essere più di una disposte lungo l’impianto. ;L’impianto comprende anche una linea di trasporto 14 per il trasporto sequenziale degli skid lungo l’impianto e sopra le vasche. La linea di trasporto può essere ad esempio realizzata con rulli motorizzati sui quali appoggiano e scorrono gli skid. Come si vede bene in figura 2, la linea di trasporto 14 ha un tratto 14a di arrivo a monte di un estremo della vasca, un tratto di uscita 14b a valle dell’altro estremo della vasca e, almeno nel tratto coincidente con la vasca, comprende vie di corsa parallele 40 e 41 che sono disposte lungo l’esterno dei due bordi laterali 15, 16 della vasca. ;Lo skid 11 comprende a sua volta un telaio di base 17 con degli elementi laterali di appoggio o pattini 18, 19 disposti sui suoi due corrispondenti lati contrapposti e che si appoggiano sulle vie di corsa parallele motorizzate 40, 41 per il sostegno e il movimento dello skid lungo la vasca. Lo skid è perciò realizzato per essere più largo della vasca. L’intera linea di trasporto può essere realizzata con una unica larghezza e gli skid possono appoggiarsi con i pattini 18, 19 sulla linea di trasporto anche fuori dalle zone con le vasche. ;Le vie di corsa possono essere vantaggiosamente realizzate con una sequenza di rulli motorizzati. Ad esempio, tali rulli di ciascuna via di corsa possono essere connessi tutti ad un unico motore per mezzo di un sistema a catena, come facilmente immaginabile dal tecnico esperto e come è intuibile dalle figure. Stessa struttura possono avere i tratti di arrivo e di uscita 14a e 14b. ;L’impianto comprende inoltre un sistema motorizzato per il ribaltamento e l’immersione della scocca su uno skid giunto sopra la vasca per mezzo della linea di trasporto 14. ;Il sistema di ribaltamento comprende su ciascuno skid 11 un supporto 20 dotato di noti sistemi per il vincolo alla parte inferiore della scocca da trattare, il quale è solidale ad un albero 21 supportato trasversalmente sopra il telaio di base 17 per essere assialmente ruotabile attorno ad un asse di ribaltamento 22 trasversale alla linea di trasporto. ;Come si vede bene nelle figure 1 e 3, ruotando il supporto 20 attorno all’asse 22 la scocca può essere spostata da una prima posizione superiore, che è di normale avanzamento lungo l’impianto, ad una seconda posizione inferiore ribaltata e che è di immersione della scocca nella vasca. ;Vantaggiosamente, come si vede bene in figura 2, il telaio di base dello skid ha in pianta una forma ad H, con i lati della H formati dai pattini 18 e 19 e la traversa formata dall’albero ruotabile 21 e dai suoi relativi supporti al telaio, così da agevolare il passaggio e la rotazione della scocca, la quale è più stretta della distanza fra i pattini 18 e 19. ;Un gruppo motore 23 è disposto esternamente alla vasca 13 lungo un bordo laterale della vasca stessa ed è dotato di mezzi di innesto che comprendono un innesto 24 per la connessione ad un complementare innesto 25 dell’albero 21 di uno skid che giunge nell’adatta posizione sulla vasca, così da potere comandare dall’esterno della vasca la rotazione dell’albero 21 attorno all’asse di ribaltamento. Vantaggiosamente, i mezzi di innesto collegano automaticamente l’albero di ribaltamento al gruppo motore al reciproco avvicinamento da una prestabilita direzione. ;In tale modo, uno skid può essere trasportato dalle vie di corsa motorizzate 40 e 41 fino a che il suo albero 21 si innesta con il gruppo motore 23. Il gruppo motore può poi essere azionato per ribaltare la scocca con velocità e ampiezze di movimento prestabilite e anche complesse. ;Ad esempio, il movimento può essere sia di ribaltamento completo sia di oscillazione della scocca ribaltata, in modo da favorire l’evacuazione delle bolle d’aria e il completo contatto della scocca con il liquido di trattamento. Il movimento può essere inoltre sia di 360° (con eventuale sosta per un tempo prestabilito quando la scocca è completamente immersa) o può essere di andata e di ritorno della scocca fra le due posizioni superiore ed inferiore, o anche combinazioni di tali movimenti, come facilmente immaginabile dal tecnico esperto. ;Nella realizzazione di figura 1, il gruppo motore vantaggiosamente innesta l’albero dello skid quando lo skid è giunto con l’albero in una posizione a metà della lunghezza vasca. Ciò permette di ridurre al minimo la lunghezza della vasca. ;Una volta terminato il trattamento di immersione, la scocca è riportata nella posizione superiore e lo skid può proseguire lungo la linea di trasporto per le eventuali successive lavorazioni. ;In figura 4 è mostrato un ingrandimento di una realizzazione preferita degli innesti 24, 25 per la connessione fra gruppo motore e albero di rotazione dello skid. ;In particolare, sul lato della vasca dove è presente il gruppo motore l’albero 21 termina al proprio estremo con una sede 26 che è aperta in direzione trasversale all’asse dell’albero per individuare un canale rettilineo che, quando il supporto 20 per la scocca è nella posizione superiore, viene a trovarsi orientato parallelo alla direzione di scorrimento dello skid sulle vie di corsa. ;Il gruppo motore 23 ha un albero motore 27 con all’estremità libera un elemento o inserto di innesto 28 realizzato complementare alla sede 26. L’elemento di innesto 28 e la sede 26 sono disposti in modo che con il movimento dello skid lungo le vie di corsa (come mostrato dalla freccia nella figura 4) l’elemento 28 entra scorrevolmente nella sede 26 attraverso l’apertura della sede 26 che è anteriore rispetto alla direzione di movimento dello skid. La prestabilita direzione di innesto è perciò in questo caso parallela alla direzione di movimento dello skid sulle vie di corsa. ;Una volta che l’asse 22 di ribaltamento della scocca viene a trovarsi allineato all’asse dell’albero motore 27, il trasporto dello skid può essere interrotto e il gruppo motore 23 può ruotare l’albero 21 dello skid come schematicamente mostrato in figura 5. ;Terminato il trattamento ad immersione, il gruppo motore riporta la scocca nella posizione superiore di trasporto e il sistema di trasporto viene riazionato cosicché lo skid prosegue la sua corsa verso l’uscita 14b e l’elemento di innesto 28 si sfila automaticamente dalla sede 26 attraverso l’apertura laterale della sede che è posteriore alla direzione di movimento dello skid. ;Per evitare una rotazione incontrollata dell’albero 21 quando l’albero non è innestato al gruppo motore, può essere vantaggiosamente previsto un dispositivo di blocco della rotazione dell’albero che viene disabilitato quando l’albero è innestato dal gruppo motore. ;In figura 6 è ad esempio mostrato schematicamente un possibile vantaggioso dispositivo di blocco meccanico 29 che comprende una leva 30 imperniata in 31 al telaio dello skid e dotata di un dito di innesto 32 che, grazie all’azione di una molla 33, si inserisce in una complementare sede periferica 34 presente sull’albero 21 così da bloccarlo. La sede 34 e il dito 32 sono reciprocamente disposti in modo che l’innesto avviene quando il supporto della scocca è nella sua posizione superiore. ;Un elemento di camma 35 è disposto su un lato della vasca (ad esempio vincolato ad un supporto del gruppo motore) in modo da spostare la leva 30 contro l’azione della molla 33 e disinnestare il dito 32 dalla sede 34 quando gli innesti 24 e 25 sono reciprocamente innestati. ;In tale modo, quando lo skid giunge nella posizione di ribaltamento sopra la vasca, l’albero di ribaltamento viene innestato dal gruppo motore e automaticamente viene liberato dal dispositivo di blocco e quando lo skid abbandona la posizione di ribaltamento l’albero 21 viene automaticamente nuovamente bloccato dal dispositivo di blocco prima che l’albero di ribaltamento venga completamente liberato dal gruppo motore. ;In figura 7 è mostrata una seconda realizzazione di impianto, indicato genericamente con 110, secondo l’invenzione. ;Per comodità descrittiva, elementi della seconda realizzazione simili a quelli della prima realizzazione saranno indicati con uguale numerazione aumentata di 100. ;Analogamente all’impianto 10, l’impianto 110 comprende almeno uno skid 111 (e, vantaggiosamente, una pluralità di skid) destinato a supportare una scocca 112 da trattare, almeno una vasca 113 di liquido di processo nella quale la scocca deve essere immersa e una linea di trasporto 114 per il trasporto sequenziale degli skid lungo l’impianto e sopra le vasche. La linea di trasporto può essere ad esempio realizzata sempre con rulli motorizzati sui quali appoggiano e scorrono gli skid. Gli skid 111 sono simili agli skid 11. ;Come nella realizzazione precedente, la linea di trasporto 114 comprende un tratto di arrivo 114a e un tratto di partenza 114b e, almeno nel tratto coincidente con la vasca, vie di corsa parallele 140 e 141 che sono disposte lungo l’esterno dei due bordi laterali 115, 116 della vasca. ;Gli skid 111 a loro volta comprendono un telaio di base 117 con degli elementi laterali di appoggio o pattini 118, 119 che si appoggiano sulle vie di corsa parallele per il sostegno e il movimento dello skid lungo la vasca. Rispetto alla realizzazione precedente, le vie di corsa 140, 141 su ciascun lato della vasca sono due sovrapposte, indicate rispettivamente con 140a, 140b e 141a, 141b montate solidalmente su un telaio a movimento verticale 150, così da formare due coppie sovrapposte di vie di corsa 140a, 141a e 140b e 141b. Le vie di corsa possono essere realizzate ad esempio sempre con file allineate di rulli motorizzati. ;Il telaio 150 può muoversi verticalmente a comando in modo da allineare le vie di corsa inferiori 140b, 141b (figura 7) o le vie di corsa superiori 140a, 141a (figura 8) ai tratti di ingresso e uscita 114a, 114b della linea di trasporto. ;Uno skid in arrivo può così essere caricato selettivamente sulle via di corsa inferiori o sulle vie di corsa superiori, come si vede nelle figure 7 e 8. ;Le vie di corsa inferiori realizzano un percorso operativo, sul quale lo skid giunge per immergere la scocca nella vasca, secondo una modalità simile a quanto descritto per la prima realizzazione. ;Le vie di corsa superiori realizzano invece un percorso di scavalcamento della vasca, sul quale uno skid giunge per potere superare la vasca e proseguire sul tratto di uscita 114b anche quando la vasca è già impegnata con una scocca sottoposta a trattamento. ;Ciò permette ad esempio di avere due vasche poste in sequenza lungo la linea di trasporto e uno skid può dirigersi verso la seconda vasca quando la prima è già impegnata. ;Il sistema di ribaltamento e immersione della scocca su uno skid è comunque vantaggiosamente simile a quello precedentemente descritto e comprende su ciascuno skid 111 un supporto 120 sul quale è montata la scocca da trattare e che è solidale ad un albero 121 supportato sopra il telaio di base 117 trasversalmente allo skid per essere ruotabile attorno ad un asse di ribaltamento 122 che è trasversale alla linea di trasporto. ;Un gruppo motore 123 è disposto esternamente alla vasca lungo un bordo laterale della vasca ed è dotato di mezzi di innesto con un innesto 124 per la connessione ad un complementare innesto 125 dell’albero 121 dello skid che giunge nella posizione di ribaltamento. Gli innesti possono essere simili a quelli descritti con riferimento alle figure 4 e 5. ;Vantaggiosamente, per l’innesto del gruppo motore all’albero di ribaltamento dello skid può essere sfruttato il movimento verticale delle vie di corsa come è immaginabile dal confronto delle figure 7 e 8. In altre parole, la direzione prestabilita di innesto è in questo caso verticale. ;In tale caso, come si vede bene in figura 10, il sistema di innesto è realizzato ruotato di 90° rispetto al sistema di innesto mostrato nella figura 4 e il canale trasversale formato dalla sede 126 dell’elemento di innesto 125 viene così a trovarsi verticale quando il telaio di supporto dello skid è in posizione superiore di avanzamento. ;L’elemento di innesto 128 dell’albero motore 127 può così entrare nella sede 126 grazie al movimento verticale delle vie di corsa prodotto dallo spostamento comandato del telaio di supporto 150. ;Nell’uso, come si vede schematicamente in figura 7, con le vie di corsa nella posizione superiore uno skid viene caricato sulle vie di corsa inferiori e fatto avanzare fino a che l’innesto dell’albero 121 viene a trovarsi allineato verticalmente con l’innesto del gruppo motore 123. Le vie di corsa vengono poi abbassate e l’albero di ribaltamento si innesta perciò nell’albero del gruppo motore. In tale condizione il gruppo motore può comandare il ribaltamento della scocca attorno all’asse 122 secondo un ciclo programmato di trattamento. ;Con la scocca ribaltata verso il basso, le vie di corsa superiori sono libere e allineate con i tratti di arrivo e di uscita 114a e 114b del sistema di trasporto. Se giungono altri skid lungo il sistema di trasporto tali skid sono perciò indirizzati sulle vie di corsa 140a e possono passare sulla vasca e proseguire verso l’uscita, come mostrato schematicamente in figura 8. Liberate le vie di corsa superiori e terminato il trattamento della scocca sullo skid presente sulle via di corsa inferiori, la scocca viene ruotata nuovamente nella sua posizione superiore e le vie di corsa si risollevano, sconnettendo l’albero di ribaltamento dal gruppo motore. Le vie di corsa possono così essere azionate per portare verso l’uscita 114b lo skid con la scocca trattata. ;Per evitare una rotazione incontrollata dell’albero 121 quando l’albero non è innestato al gruppo motore, sullo skid può vantaggiosamente essere previsto sempre un dispositivo di blocco della rotazione dell’albero che si disabilita quando il gruppo motore è innestato all’albero di ribaltamento. Tale dispositivo può essere ad esempio simile a quello impiegato nella precedente realizzazione, ma con disabilitazione comandata dal movimento verticale di innesto dell’albero di ribaltamento con il gruppo motore. Un tale sistema è ora facilmente immaginabile dal tecnico è non è perciò qui mostrato o descritto in ulteriore dettaglio. A titolo di esempio esso può essere simile a quello di figura 6 ma ruotato di 90° per essere azionato da un movimento verticale relativo fra leva e camma di azionamento. ;Nelle figure 11 e 12 è mostrata una ulteriore realizzazione di esempio di un impianto secondo l’invenzione, indicato genericamente con 210. ;Per comodità, elementi di tale ulteriore realizzazione simili a elementi della prima realizzazione saranno indicati con stessa numerazione aumentata di 200. ;Analogamente all’impianto 10, l’impianto 210 comprende almeno uno skid 211 (vantaggiosamente una pluralità di skid) destinato a supportare una scocca 212 da trattare, almeno una vasca 213 di liquido di processo nella quale la scocca deve essere immersa e una linea di trasporto 214 per il trasporto sequenziale degli skid lungo l’impianto e sopra le vasche. La linea di trasporto può essere ad esempio realizzata sempre con rulli motorizzati sui quali appoggiano e scorrono gli skid. Gli skid 211 sono simili agli skid 11. ;Come nelle realizzazioni precedenti, la linea di trasporto 214 comprende un tratto di arrivo 214a e un tratto di partenza 214b e, almeno nel tratto coincidente con la vasca, vie di corsa parallele 240 e 441 che sono disposte lungo l’esterno dei due bordi laterali 215, 216 della vasca. ;Gli skid 211 a loro volta comprendono un telaio di base 217 con degli elementi laterali di appoggio o pattini 218, 219 che si appoggiano sulle vie di corsa parallele per il sostegno e il movimento dello skid lungo la vasca. Il sistema di ribaltamento e immersione della scocca su uno skid è almeno in parte vantaggiosamente simile a quello precedentemente descritto per la prima realizzazione e comprende su ciascuno skid 211 un supporto 220 per la scocca che è solidale ad un albero 221 supportato sopra il telaio di base 217 trasversalmente allo skid per essere ruotabile attorno ad un asse di ribaltamento 222 trasversale alla linea di trasporto. ;Almeno un gruppo motore 223 è disposto esternamente alla vasca lungo un bordo laterale della vasca ed è dotato di mezzi di innesto che comprendono un innesto 224 per la connessione ad un complementare innesto 225 dell’albero 221 dello skid. Anche in questo caso, i mezzi di innesto possono essere realizzati per innestarsi reciprocamente all’avvicinamento uno all’altro secondo una direzione prestabilita. ;A differenza delle precedenti realizzazioni, la vasca 213 è più lunga e la scocca sottoposta a trattamento può essere anche spostata orizzontalmente in immersione o anche compiere movimenti complessi di emersione ed immersione uniti a traslazioni. ;Per tale scopo, il gruppo motore 223 non è fisso ma è mobile lungo una traiettoria parallela alle vie di corsa per seguire in innesto l’albero di uno skid che scorre lungo le vie di corsa. A tale scopo il gruppo motore è vantaggiosamente supportato da un sistema laterale di trasporto 260 che può spostare il gruppo motore lungo il bordo della vasca in direzione parallela e sincronizzata con il movimento del sistema di trasporto dello skid lungo la vasca. ;Vantaggiosamente, come mostrato in figura 11, i gruppi motore 223 possono essere almeno due, disposti distanziati lungo un percorso ad anello in modo che al termine di un percorso attivo di un gruppo motore fra una posizione di innesto di uno skid (a tratto pieno in figura 11) e una posizione di rilascio (tratteggiata con scocca diritta in figura 11) un altro gruppo motore è già pronto nella posizione di innesto per un successivo skid in arrivo. Nel caso i gruppi motore comprendano motori elettrici l’alimentazione elettrica può ad esempio essere fornita ai gruppi motore mediante contatti striscianti. In alternativa, i gruppi motore possono anche essere connessi meccanicamente (mediante opportune note trasmissioni che ne permettono il movimento) a motori fissi a terra. ;Come si vede bene in figura 12, il trasportatore laterale 260 può comprendere un trasportatore a catena chiuso ad anello con una catena 261 di trascinamento azionata da un motore 262 e con carrelli 263 scorrevoli lungo opportune guide e supportanti i gruppi motore 263. Come si vede sempre in figura 12, i tratti superiori e i tratti inferiori di guide e catena possono essere fra loro lateralmente sfalsati in modo che il gruppo motore che percorre il tratto attivo superiore è avvicinato alla linea dello skid mentre il gruppo motore che percorre il tratto di ritorno inferiore è allontanato dalla linea dello skid. ;Il movimento di avvicinamento e allontanamento può anche essere impiegato per innestare il gruppo motore all’albero di ribaltamento di uno skid, in aggiunta o in sostituzione al movimento orizzontale in direzione parallela alla direzione di movimento degli skid. Anche il movimento dovuto alla salita e discesa dei gruppi motore fra i due rami di andata e ritorno del trasportatore 260 può essere impiegato per l’innesto e il disinnesto. ;A seconda del movimento di avvicinamento scelto per l’innesto, gli innesti possono essere simili a quelli descritti con riferimento a una o all’altra delle realizzazioni precedenti e non saranno perciò qui ulteriormente descritti o mostrati nei particolari. ;Per evitare una rotazione incontrollata dell’albero di ribaltamento quando l’albero non è innestato al gruppo motore, può vantaggiosamente essere previsto un dispositivo di blocco della rotazione dell’albero come precedentemente descritto. La disabilitazione del dispositivo può essere fornita sempre dal movimento di innesto al gruppo motore, similmente a quanto già precedentemente descritto. La eventuale camma di disabilitazione dovrà vantaggiosamente traslare assieme al gruppo motore. Durante il funzionamento dell’impianto, uno skid in arrivo nella posizione di innesto all’inizio della vasca 213 verrà innestato dal gruppo motore in arrivo sul trasportatore 260 e la scocca verrà ruotata ed eventualmente mossa per il trattamento, anche con una o più emersioni durante lo scorrimento verso l’altro estremo della vasca. ;All’arrivo all’altro estremo della vasca, la scocca verrà riportata nella posizione superiore di trasporto, lo skid sarà disinnestato dal gruppo motore di ribaltamento e lo skid potrà proseguire verso eventuali successivi trattamenti. ;A questo punto è chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati. ;Si vede bene dalle figure che la vasca di trattamento può essere anche solo di poco più grande della dimensione delle scocche da trattare, lateralmente avendo bisogno solo di un piccolo gioco fra pareti della vasca e pareti laterali della scocca e anteriormente e posteriormente solo dello spazio per permettere il movimento circolare di ribaltamento della scocca e, se previsto come in figura 11, per il movimento di traslazione con scocca immersa. La quantità di liquido di trattamento può essere perciò molto ridotta (con una riduzione ad esempio di circa il 15% rispetto alla maggior parte dei sistemi tradizionali). Inoltre, un impianto secondo l’invenzione consente una riduzione di ingombro in larghezza che può essere ad esempio di circa il 25% rispetto agli impianti con bracci e/o elevatori di immersione scocche). ;Gli skid sono a tutti gli effetti sia il mezzo di trasporto che il mezzo di ribaltamento scocche e quindi si elimina sia il classico skid che il classico carrello di trasporto impiegati nella tecnica nota. ;Lo skid può essere realizzato con soli organi meccanici (non necessitando ad esempio di dispositivi elettrici o elettronici) e quindi può essere utilizzato per il trasporto scocche non solo nell’ impianto di pretrattamento e cataforesi ma anche nei successivi forni di essicazione e polimerizzazione. ;Inoltre, il sistema di trasporto e ribaltamento rimane tutto fuori dalla verticale della vasca e può essere facilmente protetto contro il contatto con i liquidi di trattamento. ;Poiché il sistema di trasporto non è sulla verticale della vasca, si evita anche qualsiasi inquinamento del liquido a causa di eventuali impurità trasportate dall’impianto o che possono cadono dal sistema di trasporto a causa di usura delle parti in movimento. ;Il sistema è inoltre molto semplice, con poche parti in movimento e di ridotto costo sia di produzione sia di manutenzione. ;Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. ;Ad esempio, nei tratti che non coincidono con le vasche di trattamento secondo l’invenzione, il sistema di trasporto degli skid può essere di un qualsiasi differente tipo noto. E’ anche facilmente immaginabile come le varie realizzazioni descritte possano essere fra loro combinate per realizzare trattamenti complessi e/o con immersioni di una scocca in successive vasche di trattamento. Il dispositivo di blocco e i mezzi di innesto fra gruppo motore e asse di ribaltamento possono essere anche differenti da come mostrato e anche avere sistemi di azionamento “attivi” ad esempio elettrici, pneumatici o idraulici. Naturalmente, gli innesti descritti sull’albero di ribaltamento e sul gruppo motore possono anche essere scambiati fra loro. ;La linea di trasporto può anche essere realizzata con sistemi differenti dai rulli motorizzati sui quali appoggiano e scorrono gli skid. Ad esempio possono essere impiegati altri sistemi quali i motori lineari o i rulli frizione, come ora immaginabile dal tecnico. *