ITBG20130001A1 - Dispositivo di pretrattamento. - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI PRETRATTAMENTO

DESCRIZIONE

La presente invenzione à ̈ relativa a un dispositivo di pretrattamento di oggetti da verniciare. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo di pretrattamento che può essere parte di un impianto di verniciatura di oggetti moventi lungo un percorso di pretrattamento e verniciatura.

Impianti di pretrattamento e verniciatura di manufatti o di oggetti in genere, in particolare di profilati metallici, sono ampiamente noti. Essi sono normalmente costituiti da una o più sezioni di pretrattamento dei profilati e da una o più sezioni di verniciatura degli stessi, dette sezioni essendo realizzate mediante cabine, vasche o tunnel di pretrattamento o verniciatura.

Nella sezione di pretrattamento, che può avvenire per immersione o irrorazione, i profilati vengono preparati per la successiva verniciatura, ad esempio a polvere o a liquido. Il pretrattamento risulta necessario a preparare idoneamente gli oggetti da sottoporre alle successive fasi di verniciatura. In particolare, le stazioni di pretrattamento sono previste per l’implementazione di uno o più stadi di pretrattamento, quali la pulizia dei manufatti e/o l’applicazione di eventuali prodotti chimici, ad esempio sgrassanti, decapanti e cromatanti, atti a preparare l’adesione del substrato successivo, migliorando l’adesione dei prodotti rivestenti applicati in fase di verniciatura o di ulteriore pretrattamento. L’insieme degli stadi di pretrattamento applicati ai manufatti à ̈ comunemente definito ciclo di pretrattamento. A pretrattamento terminato, il manufatto viene sottoposto ad una o più trattamenti, quali rivestimenti successivi, ad esempio uno o più stadi di verniciatura, o ancora ad uno o più stadi di cottura e/o reticolazione. In pratica, il pretrattamento à ̈ costituito da una serie di fasi chimiche (o stadi), sgrassaggi, decapaggi acidi e/o alcalini, conversioni a base cromo o non cromiche, intercalate da più lavaggi e la somma di tali fasi chimiche e lavaggi à ̈ comunemente definita ciclo di pretrattamento. Ad oggi, sono note e sono in uso innumerevoli tipologie di cicli di pretrattamento, a partire da pochi stadi fino a 12 o più stadi.

L’impianto di verniciatura comprende usualmente una pluralità di stadi successivi e, conseguentemente, à ̈ provvisto di una pluralità di dette porzioni utilizzate per il trattamento che può essere principalmente effettuato mediante immersione o spruzzo.

Lo spostamento degli oggetti da trattare tra una stazione e la successiva à ̈ realizzato normalmente mediante carroponti, nel caso dell’immersione ovvero mediante convogliatori aerei quali, ad esempio, trasportatori aerei del tipo monorotaia, birotaia, a linea singola o a doppia linea parallela o mezzi simili nel caso dello spruzzo. Il percorso di avanzamento realizzato da detti mezzi consente di effettuare lo spostamento degli oggetti tra una stazione e la successiva.

Gli impianti ad immersione possono effettuare il pretrattamento fuori linea o in linea in apposite vasche di pretrattamento.

Negli impianti fuori linea i manufatti da pretrattare non avanzano lungo una linea continua lungo la quale sono eseguiti gli stadi di pretrattamento ma questi sono attuati agganciando i manufatti o, nel caso di profilati, caricandoli in apposite ceste e, mediante carroponti manuali od automatici, movimentandoli in vasche contenenti il liquido di trattamento. Gli impianti fuori linea consentono di rendere sufficientemente flessibile la produzione in quanto lo stadio di trattamento può essere attuato su comando dell’operatore in relazione alle necessità. Svantaggio principale di tale tipologia di impianti à ̈ la disomogenea applicazione del liquido di pretrattamento durante la fase di immersione nei punti di contatto tra i profilati e le ceste di contenimento.

Negli impianti in linea i manufatti sono trasferiti, su apposite bilancelle già predisposte in maniera ottimale per il trattamento, dal convogliatore ai carriponte. Questi immergono i manufatti nelle vasche di pretrattamento e, successivamente, rendono i manufatti nuovamente disponibili per il trasferimento inverso dai carriponte al convogliatore.

Dal momento che i manufatti sono separati tra loro e predisposti in modo ottimale per il pretrattamento, tale tipologia di impianti garantisce una maggiore omogeneità nell’applicazione del liquido di pretrattamento. Al contempo, però, lo svantaggio principale risulta nella necessità di movimentare i manufatti dal convogliatore ai carriponte e viceversa, aumentando tempi e costi di produzione.

Ulteriore svantaggio degli impianti ad immersione risulta nell’impossibilità di applicare più stadi di pretrattamento nella medesima vasca in quanto, essendo ogni vasca riempita con un solo prodotto di pretrattamento, ciascuna vasca à ̈ idonea all’applicazione di un solo prodotto di pretrattamento.

Gli impianti dotati di pretrattamento a spruzzo possono effettuare il pretrattamento mediante movimentazione dei manufatti passo-passo in apposite vasche o mediante attraversamento di tunnel di pretrattamento nuovamente in modalità passo-passo o in continuo.

Negli impianti a vasche con movimentazione passo-passo le bilancelle con i manufatti sono caricate ortogonalmente tra due catene parallele e movimentate fino a giungere in corrispondenza delle vasche di pretrattamento; in tale posizione, a seconda della struttura dell’impianto, possono essere traslate verticalmente nelle suddette vasche, ove il pretrattamento avviene a spruzzo, o, in alternativa, possono essere predisposti appositi teli, mobili verticalmente da una posizione compressa ad una posizione estesa, in grado di creare attorno ai manufatti le pareti della vasca in grado di effettuare il pretrattamento a spruzzo. Svantaggio principale di entrambe le soluzioni esposte risulta, ancora, la disomogeneità di trattamento in quanto i manufatti ricevono il liquido spruzzato mediante appositi ugelli sempre dalla medesima posizione, lasciando in ombra, ovvero non esposte al trattamento, alcune porzioni superficiali difficili da raggiungere.

Nel caso di pretrattamento in tunnel le bilancelle risultano in asse con il trasportatore e il trattamento può avvenire secondo modalità a spruzzo passo-passo, in appositi tunnel a celle, o in continuo. Se i manufatti prevedono numerosi stadi di pretrattamento l’estensione del tunnel può generare un percorso di pretrattamento estremamente lungo, il quale a sua volta obbliga ad una notevole estensione del layout di impianto destinato alle fasi di pretrattamento. Uno dei principali svantaggi che si riscontra negli impianti del tipo suddetto risulta, infatti, dalle elevate dimensioni richieste dagli stessi, soprattutto in termini di area occupata.

In base a queste considerazioni, compito principale della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di pretrattamento di manufatti che consenta di superare gli inconvenienti descritti.

All’interno di questo compito, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di pretrattamento di manufatti che sia di dimensioni compatte e consenta una sostanziale riduzione del plant layout destinato a tali operazioni.

Ancora uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di pretrattamento di manufatti che richieda un numero di personale il più ridotto possibile per la sua gestione.

Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di pretrattamento di manufatti che possa essere facilmente integrato in un sistema di verniciatura.

Altro scopo della presente invenzione risulta quello di fornire un dispositivo di pretrattamento di manufatti in grado di realizzare un’applicazione omogenea dei prodotti di pretrattamento necessitati.

Non ultimo scopo di quanto forma oggetto della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di pretrattamento di manufatti che abbia elevata affidabilità, di facile realizzazione ed in grado di trattare manufatti a costi competitivi.

Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti attraverso un dispositivo di pretrattamento di manufatti secondo la rivendicazione 1. In particolare, in una sua forma di realizzazione il dispositivo di pretrattamento di oggetti da verniciare avanzanti in sospensione lungo una linea di trasporto aerea, comprende:

− una prima struttura fissa posizionata sotto la linea di trasporto aerea;

− una seconda struttura mobile tra almeno una prima posizione operativa in cui à ̈ accoppiata alla prima struttura fissa in corrispondenza della linea di trasporto aerea e una seconda posizione non operativa in cui à ̈ disaccoppiata dalla prima struttura fissa, il movimento tra la prima e la seconda posizione avvenendo mediante scorrimento su un piano;

la seconda struttura mobile comprendendo una prima e una seconda parete laterale e, eventualmente, uno o più elementi verticali che realizzano uno o più compartimenti di pretrattamento all’interno della seconda struttura mobile, mezzi di erogazione di liquidi di pretrattamento essendo previsti in detti uno o più compartimenti.

In tal modo, il dispositivo secondo l’invenzione, grazie alla sua struttura e funzionalità, consente di contenere lo spazio occupato entro limiti molto ristretti e risulta facilmente integrabile negli impianti di verniciatura.

Con il termine posizione operativa si intende, nella presente invenzione, la posizione in cui le due differenti strutture componenti il dispositivo di pretrattamento, una fissa e l’altra mobile rispetto a quella fissa, sono accoppiate tra loro consentendo al dispositivo di pretrattamento stesso di attuare le fasi di lavorazione previste.

Allo stesso modo, con il termine posizione non operativa si intende, nella presente invenzione, la posizione in cui le due differenti strutture suddette non sono accoppiate l’un l’altra sicché il dispositivo di pretrattamento non à ̈ in grado di attuare le fasi di lavorazione previste.

Preferibilmente, il movimento della seconda struttura mobile tra la prima e la seconda posizione avviene lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento degli oggetti. Ancor più preferibilmente, la linea di trasporto si muove con movimento del tipo passo-passo, e il movimento della seconda struttura mobile tra la prima e la seconda posizione à ̈ sincronizzato con il movimento passo-passo.

In tal modo, il movimento passo-passo del trasportatore aereo à ̈ possibile solo quando la seconda struttura mobile trasla completamente sino alla seconda posizione non operativa, e la sincronizzazione consente di ottimizzare le esigenze produttive, automatizzando l’avanzamento dei manufatti nelle successive fasi del ciclo di pretrattamento.

Con il termine sincronizzato si intende, nella presente invenzione, un movimento del tipo dipendente. In particolare, il movimento del trasportatore aereo risulta dipendente dal movimento delle seconda struttura mobile in quanto solo a posizionamento della stessa nella seconda posizione non operativa sarà libera la via di trascinamento.

Preferibilmente, nella prima posizione operativa la seconda struttura mobile à ̈ posizionata al di sotto della linea di trasporto aereo, evitando in tal modo che i mezzi del trasportatore aereo siano soggetti all’irrorazione con i liquidi di pretrattamenti destinati ai manufatti che trascinano.

In una possibile forma di realizzazione del dispositivo secondo l’invenzione, la struttura mobile comprende bacini di raccolta dei liquidi di pretrattamento posizionati alla base di detti uno o più compartimenti di pretrattamento. In altre parole, in base alla suddetta forma di realizzazione, i singoli compartimenti prevedono sempre una base realizzata dai bacini di raccolta.

In una ulteriore forma di realizzazione, la seconda struttura mobile ha un fondo aperto, e la prima struttura fissa à ̈ provvista di bacini di raccolta dei liquidi di pretrattamento posizionati in corrispondenza di detti uno o più compartimenti di pretrattamento quando la seconda struttura mobile si trova nella prima posizione operativa.

In tal modo, la struttura di fondo (base) dei compartimenti viene a costituirsi solo quando la seconda struttura mobile à ̈ posizionata nella prima posizione operativa.

Preferibilmente, il dispositivo di pretrattamento comprende mezzi di ricircolo dei liquidi di pretrattamento tra i bacini di raccolta e corrispondenti mezzi di erogazione dei liquidi.

Preferibilmente, i mezzi di erogazione di liquidi comprendono ugelli erogatori per spruzzare gli oggetti con i liquidi di pretrattamento. Secondo una possibile forma di realizzazione, almeno in corrispondenza della prima posizione operativa, i mezzi di erogazione dei liquidi di trattamento possono essere mobili rispetto agli oggetti da trattare, migliorando quindi e rendendo più omogenea l’applicazione dei liquidi di pretrattamento. In tal modo, la mobilità degli ugelli erogatori garantisce un’uniformità di pretrattamento sull’intera superficie dei manufatti. Alternativamente, l’omogeneità di applicazione può essere garantita muovendo la seconda porzione mobile di un passo predeterminato avanti e indietro lungo la sua direzione di movimentazione, mantenendo fissi gli ugelli erogatori, oppure ancora consentendo agli stessi una movimentazione fulcrata.

Preferibilmente, la seconda struttura mobile presenta una parete di estremità di chiusura di una prima estremità della seconda struttura mobile. Ancor più preferibilmente, la prima struttura fissa presenta una parete di chiusura di una seconda estremità della seconda struttura mobile, quando la seconda struttura mobile à ̈ posizionata nella prima posizione operativa. In tal modo, à ̈ possibile realizzare dei compartimenti di pretrattamento a tenuta di liquido, evitando contaminazioni tra liquidi di pretrattamento differenti.

Gli elementi verticali, quando presenti, possono vantaggiosamente essere realizzati da una pluralità di lamelle pieghevoli o da elementi avvolgibili, eventualmente incorporanti i mezzi di erogazione, così da compattare gli stessi rispetto alla direzione verticale. In tal modo, lo spazio occupato dal dispositivo di pretrattamento risulta maggiormente ridotto consentendo l’applicazione anche in impianti preesistenti.

Il dispositivo secondo l’invenzione à ̈ particolarmente adatto alla verniciatura di profilati e lamiere metallici. Tuttavia, il dispositivo secondo l’invenzione può essere utilizzato anche per la verniciatura di altri tipi di manufatti.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione della forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo di pretrattamento secondo l’invenzione, illustrate a titolo esemplificativo nelle allegate figure, in cui:

- la Figura 1 à ̈ una vista schematica in pianta di un impianto provvisto di una prima forma di realizzazione del dispositivo di pretrattamento secondo la presente l’invenzione;

- la Figura 2A à ̈ una vista in pianta laterale di una prima forma di realizzazione del dispositivo di pretrattamento secondo la presente invenzione quanto la seconda struttura mobile à ̈ nella prima posizione operativa;

- la Figura 2B à ̈ una vista in pianta dall’alto del dispositivo di pretrattamento di Figura 2A;

- la Figura 3 Ã ̈ una vista in sezione frontale parziale del dispositivo di pretrattamento di Figura 2A;

- la Figura 4A à ̈ una vista in sezione laterale di una prima forma di realizzazione del dispositivo di pretrattamento secondo la presente invenzione quanto la seconda struttura mobile à ̈ nella seconda posizione non operativa;

- la Figura 4B à ̈ una vista in pianta dall’alto del dispositivo di pretrattamento di Figura 4A;

- la Figura 5 à ̈ una vista in sezione laterale di una seconda forma di realizzazione del dispositivo di pretrattamento secondo la presente invenzione. Come illustrato nella Figura 1, il dispositivo 10 di pretrattamento di oggetti 12 da verniciare, secondo la presente invenzione, à ̈ inserito in una linea di un impianto 1 di verniciatura, a monte delle fasi di verniciatura stesse. Gli oggetti 12, manufatti o di altro genere, da pretrattare risultano avanzanti lungo l’impianto 1 in sospensione mediante una linea di trasporto 14 aerea. In tal modo, la movimentazione da una fase alla successiva avviene in maniera automatica in relazione al tempo ciclo di progetto che deve tener conto dei tempi operativi necessari ad ogni trattamento.

La linea di trasporto 14 aerea dei manufatti 12 può comprendere un convogliatore aereo a catene parallele movimentabile su un sistema monorotaia, birotaia o simili. In ogni caso, per favorire il drenaggio dei liquidi di pretrattamento dai manufatti 12 pretrattati le catene possono vantaggiosamente essere poste a diversa altezza in modo tale da inclinare i manufatti 12, creando con tale inclinazione un piano di sgocciolamento per gravità.

Nella forma di realizzazione ivi descritta, il dispositivo 10 di pretrattamento à ̈ utilizzato per l’attuazione di cinque pretrattamenti successivi, come nel seguito dettagliatamente descritto, ma lo stesso dispositivo 10 può ugualmente essere utilizzato per l’esecuzione di un numero maggiore o minore di fasi.

Il dispositivo 10 di pretrattamento, secondo la presente invenzione, comprende due strutture distinte in grado di accoppiarsi reciprocamente per realizzare gli opportuni compartimenti atti alle fasi di pretrattamento suddette. Una prima struttura fissa 110 à ̈ posizionata al di della sotto della linea di trasporto 14 aerea, posta sul piano pavimento corrispondente alla stessa. Una seconda struttura 120 mobile può traslare sul piano 11, rispetto alla prima struttura 110 fissa, tra una prima posizione operativa e una seconda posizione non operativa. In particolare, la prima posizione operativa concerne la posizione in cui la seconda struttura 120 mobile à ̈ accoppiata alla prima struttura 110 fissa in corrispondenza della linea di trasporto 14 aerea, generando dei compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 di pretrattamento completi e atti all’implementazione delle fasi di pretrattamento; la seconda posizione non operativa concerne, invece, la posizione in cui la seconda struttura 120 mobile à ̈ disaccoppiata dalla prima struttura 110 fissa, impedendo che le fasi di pretrattamento possano essere effettuate nei rispettivi compartimenti.

Il movimento tra la prima posizione operativa e la seconda posizione non operative, e viceversa, avviene mediante scorrimento su un piano 111 che, nella forma di realizzazione preferita, risulta inclinato rispetto al piano pavimento. In particolare, l’inclinazione del piano 111 di scorrimento della seconda struttura 120 mobile realizza una rampa inclinata in modo tale che i liquidi di trattamento possano fluire per gravità dalla seconda struttura 120 mobile alla prima struttura 110 fissa mediante la stessa rampa, creando dunque un piano inclinato di sgocciolamento.

Secondo una prima forma di realizzazione, illustrata nelle suddette Figure 2A-4B, la seconda struttura 120 mobile comprende una prima 121 e una seconda 122 parete laterale e una pluralità di elementi verticali che realizzano la compartimentazione della seconda struttura 120 mobile tra le due pareti 121, 122 laterali. In particolare, la seconda struttura 120 mobile à ̈ provvista di quattro elementi 123, 124, 125, 126 verticali che compartimentano la seconda struttura 120 mobile in cinque porzioni 221, 222, 223, 224, 225 di pretrattamento eguali per dimensione. La compartimentazione può essere realizzata impiegando un numero maggiore o minore di elementi verticali, in tal modo, aumentando o diminuendo in proporzione il numero degli stadi realizzabili, se questi necessitano ognuno di un singolo compartimento.

In tale forma di realizzazione, le pareti 123, 124, 125, 126 verticali sono realizzate impiegando leghe d’acciaio inox, materiali plastici o leghe metalliche differenti in grado di resistere all’aggressione chimica dei prodotti impiegati in ogni singolo pretrattamento. Per minimizzare gli ingombri quando non il dispositivo 10 non risulta operativo, gli elementi 123, 124, 125, 126 verticali possono essere realizzati da una pluralità di lamelle pieghevoli o da elementi avvolgibili, così da compattare gli stessi rispetto alla direzione verticale.

Per effettuare agevolmente gli specifici pretrattamenti in ogni compartimento 221, 222, 223, 224, 225, gli elementi 123, 124, 125, 126 verticali, ed eventualmente le pareti 121, 122 laterali, sono provvisti su entrambi i lati di opportuni mezzi 521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’ di erogazione di liquidi di pretrattamento. Questi pescano i liquidi di pretrattamento da opportuni bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta, successivamente descritti, previsti per il dispositivo 10 di pretrattamento. In particolare, i mezzi 521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’ di erogazione dei liquidi comprendono, nella forma di realizzazione preferita, ugelli erogatori per spruzzare gli oggetti con i suddetti liquidi di pretrattamento.

Come illustrato nelle Figure 2A e 4A, gli ugelli erogatori sono previsti su file verticali parallele lungo l’estensione orizzontale degli elementi verticali con cui sono accoppiati. In ognuna delle file sono previsti una pluralità di ugelli in modo da coprire anche l’intera estensione verticale delle medesime pareti 123, 124, 125, 126. In tal modo, gli ugelli erogatori sono posizionati in modo da coprire l’intera area del manufatto 12 da trattare.

Nella forma di realizzazione preferita, ogni compartimento 221, 222, 223, 224, 225 della seconda struttura 120 mobile attua un pretrattamento differente e successivo in fase rispetto al precedente. Allo stesso modo, i compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 possono attuare anche fasi non diverse tra loro, realizzando più volte uno stesso trattamento in fasi successive o non successive.

La seconda struttura 120 mobile può altresì essere realizzata con un numero di elementi verticali maggiore o minore rispetto alla forma di realizzazione illustrata. In tal caso, il numero di compartimenti varierà, rispettivamente in aumento o in diminuzione, senza modificare il concetto inventivo.

La seconda struttura 120 mobile comprende, nella forma di realizzazione preferita, una pluralità di pareti superiori, indipendenti, previste in corrispondenza di ciascuno dei compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 realizzati. Tali pareti superiori sono realizzate, ognuna, mediante due elementi 721’, 721’’, 722’, 722’’, 723’, 723’’, 724’, 724’’, 725’, 725’’ superiori distinti ma speculari e ognuno solidale ad un’estremità con una delle due pareti laterali conformanti il compartimento. Tali coppie di elementi 721’, 721’’, 722’, 722’’, 723’, 723’’, 724’, 724’’, 725’, 725’’ superiori risultano accoppiabili in corrispondenza della posizione centrale del compartimento di cui formano la parete superiore. Gli elementi 721’, 721’’, 722’, 722’’, 723’, 723’’, 724’, 724’’, 725’, 725’’ superiori suddetti sono preferibilmente realizzati in materiale plastico resistente agli eventuali agenti chimici utilizzati durante le fasi di pretrattamento stesso e sono provvisti di idonee guarnizioni o spazzole di tenuta contrapposte. Allo stesso modo i suddetti elementi possono essere realizzati in lega d’acciaio inox o leghe metalliche similari.

In tal modo, come successivamente descritto, la movimentazione dalla seconda posizione non operativa alla prima posizione operativa, e viceversa, della seconda struttura 120 mobile non à ̈ ostacolata dal trasportatore aereo in quanto le pareti superiori sono in grado di modificare la sua conformazione, consentendo l’inserimento degli elementi di sostegno dei manufatti 12 accoppiati con il trasportatore 14 aereo e, al contempo, mantenendo la chiusura degli stessi. In particolare, quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ accoppiata nella prima posizione operativa con la prima struttura 110 fissa, detta seconda struttura mobile 120 à ̈ posizionata al di sotto della linea di trasporto aereo, creando, dunque, una serie di compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 chiusi entro cui sono inseriti solo gli elementi 12 da trattare e non i mezzi del trasportatore 14 aereo.

Secondo la forma di realizzazione illustrata, i compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 di pretrattamento non sono, invece, forniti di pareti di fondo, (ovvero, preferibilmente, presentano un fondo costituito da segmenti inclinati in corrispondenza di un’apertura centrale in modo da favorire il deflusso del liquido in eccesso in scolo al centro del bacino sottostante) in quanto la seconda struttura 120 mobile su cui sono realizzati i compartimenti à ̈ provvista di un fondo aperto. In tal caso, i suddetti bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta non sono integrati alla seconda struttura 120 mobile ma sono provvisti come elemento di fondo detta prima struttura 110 fissa, come dettagliatamente descritto in seguito.

È pure possibile realizzare la seconda porzione mobile in modo tale che i compartimenti siano dotati di pareti di fondo inclinate verso i bacini di raccolta.

Infine, la seconda struttura 120 mobile presenta una parete 620 di estremità di chiusura di una prima estremità della stessa. Tale parete 620 di estremità risulta posizionata in modo da fungere da parete di chiusura di estremità quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ posta nella prima posizione operativa, dunque accoppiata alla prima struttura 110 fissa. In tal modo, tale prima parete 620 di estremità consente la tenuta dei liquidi erogati entro il compartimento relativo. In particolare, la prima parete 620 di estremità può essere realizzata in più parti consentendo la sua apertura a richiesta dell’operatore per esigenze operative o di manutenzione. Tale prima parete 620 di estremità può essere realizzata, come per le altre porzioni della seconda struttura 120 mobile, con materiale plastico o leghe metalliche resistenti agli attacchi chimici dei liquidi di pretrattamento.

Secondo la forma di realizzazione preferita illustrata nelle suddette Figure 2A-4B, la prima struttura 110 fissa comprende una pluralità di bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta posti al di sotto della linea di trasporto 14 aerea. In particolare, nella forma di realizzazione illustrata, la prima struttura 110 fissa à ̈ provvista di cinque bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta distinti in corrispondenza di ciascuno dei cinque compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 realizzati mediante la seconda struttura 120 mobile. Ognuno dei cinque bacini 321, 322, 323, 324, 325 realizza, dunque, la parete di fondo dei compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 quando la seconda struttura 120 mobile si trova accoppiata alla prima struttura 110 fissa nella seconda posizione operativa. Ogni bacino 321, 322, 323, 324, 325 funge da contenitore per ciascuna delle diverse tipologie di liquido utilizzabili nella fasi di pretrattamento attuate in ciascun compartimento 221, 222, 223, 224, 225 e, al contempo, raccoglie il liquido erogato in eccesso e, dunque, in sgocciolamento dai manufatti 12 pretrattati. Il liquido in eccesso viene raccolto perché direttamente in scolo sui bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta, quando i manufatti 12 si trovano in corrispondenza dei bacini 321, 322, 323, 324, 325 stessi, o perché lo stesso liquido sgocciolante dalle pareti 121, 122, 123, 124, 125, 126 verticali raggiunge i bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta fluendo per gravità sulla rampa 111 inclinata precedentemente descritta. In tal modo, la raccolta dei liquidi in eccesso può essere realizzata anche quando le due strutture fissa 110 e mobile 120 sono separate nella seconda posizione non operativa.

Il dispositivo 10 di pretrattamento comprende, dunque, mezzi 421, 422, 423, 424, 425 di ricircolo dei liquidi di pretrattamento pescati entro i bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta suddetti e portati in corrispondenza dei mezzi 521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’ di erogazione dei liquidi, quali gli ugelli erogatori provvisti su ognuna delle pareti 121, 122, 123, 124, 125, 126 verticali. In particolare, la prima struttura 110 fissa comprende almeno una pompa 421, 422, 423, 424, 425 per ogni bacino 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta, la quale consente il pescaggio e il ricircolo dei liquidi di pretrattamento.

Una forma di realizzazione alternativa (non illustrata) prevede che la seconda struttura mobile sia provvista di una pluralità di bacini di raccolta dei liquidi di pretrattamento da erogare agli oggetti da pretrattare. In particolare, essendo divisa in cinque differenti compartimenti adiacenti, la seconda struttura mobile potrebbe comprendere cinque bacini di raccolta dei liquidi di pretrattamento, posti alla base di ciascun compartimento tra due elementi verticali opposti, o tra un elemento verticale e una delle due pareti laterali nel caso dei compartimenti posti alle estremità. I bacini costituirebbero, dunque, le pareti di fondo di ciascun compartimento e sarebbero solidali con gli stessi compartimenti durante il movimento dalla prima posizione operativa alla seconda posizione non operativa e viceversa. Ogni bacino fungerebbe da contenitore per ciascuna delle diverse tipologie di liquido utilizzabili nella fasi di pretrattamento attuate in ciascun compartimento e, al contempo, raccoglierebbe il liquido erogato in eccesso e, dunque, in sgocciolamento dai manufatti pretrattati. Anche in tal caso, il numero dei compartimenti può essere variato a seconda delle esigenze del ciclo di pretrattamento da eseguire.

Anche in tale forma di realizzazione alternativa, il dispositivo di pretrattamento può vantaggiosamente comprendere opportuni mezzi di ricircolo dei liquidi di pretrattamento pescati entro i bacini di raccolta suddetti e portati in corrispondenza dei mezzi di erogazione dei liquidi, quali gli ugelli erogatori provvisti su ognuna delle pareti verticali.

Nella forma di realizzazione illustrata, la prima struttura 110 fissa presenta, inoltre, una parete 610 di chiusura di una seconda estremità della seconda struttura 120 mobile, quando la medesima seconda struttura 120 mobile à ̈ posizionata nella prima posizione operativa. In tal modo, considerando la chiusura realizzata all’estremità opposta dalla prima parete 620 di chiusura, sul fondo dai bacini 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta e, in posizione opposta, dalle pareti superiori 521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’, quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ accoppiata alla prima struttura 110 fissa nella prima posizione operativa questa realizza compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 a tenuta in grado di erogare i liquidi di pretrattamento evitando contaminazioni tra un compartimento e i compartimenti adiacenti.

In corrispondenza della seconda parete 610 di estremità della prima struttura 110 fissa à ̈ preferibilmente previsto, infine, un sistema di aspirazione (non illustrato) per il dispositivo 10 di pretrattamento. Tale sistema diviene operativo quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ accoppiata alla prima struttura 110 fissa in corrispondenza nella prima posizione operativa. In tal modo, gli eventuali vapori ed esalazioni generati durante le fasi di pretrattamento sono aspirati dai compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 impiegando un sistema di aspirazione singolo, minimizzando i costi di costruzione e manutenzione del dispositivo 10 di pretrattamento.

Nella forma di realizzazione illustrata, il dispositivo 10 Ã ̈ del tipo in linea passo-passo con bilancelle caricate ortogonalmente fra due catene parallele (monorotaia o birotaia). Queste, sono preferibilmente poste a due altezze diverse per favorire il drenaggio del liquido dai manufatti durante la fase di sgocciolamento al di sopra delle opportune vasche.

Allo stesso modo la movimentazione dei manufatti può essere realizzata anche mediante sistemi differenti, quali, ad esempio, sistemi con attacco in singola catena come rappresentato in figura 5.

Lo scorrimento della seconda struttura 120 mobile rispetto alla prima struttura 110 fissa avviene, vantaggiosamente, su vie di corsa (non illustrate) poste sul piano 111 pavimento, inclinato secondo quando descritto in precedenza. Preferibilmente, la movimentazione avviene utilizzando un motoriduttore elettrico o pneumatico che consente lo scorrimento della seconda struttura 120 mobile su ruote o binari. La movimentazione può, altresì, essere realizzata utilizzando vie di corsa realizzate sulla prima struttura 110 fissa, ad esempio mediante vie di corsa poste sul bordo della struttura fissa delle vasche 321, 322, 323, 324, 325.

Quando il dispositivo 10 di pretrattamento non deve essere utilizzato nel ciclo di lavorazione, la prima struttura fissa 110 e la seconda struttura 120 mobile sono poste in posizioni differenti, separate l’una dall’altra. Ciò consente di lasciar libero l’avanzamento dei manufatti 12 mediante la linea di trasporto 14 aerea, attraversando interamente la prima struttura 110 fissa posta al di sotto della stessa.

Il pretrattamento dei manufatti 12 viene posto in essere quando il dispositivo 10 di pretrattamento à ̈ in condizioni operative, ovvero quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ accoppiata alla prima struttura 110 fissa in corrispondenza della prima posizione operativa. L’avanzamento dei manufatti 12 lungo la linea di trasporto 14 aerea avviene quindi con modalità del tipo passo-passo in corrispondenza dell’ingresso degli stessi nei compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 che verranno realizzati mediante l’accoppiamento delle due strutture. Nella presente forma di realizzazione, ogni compartimento 221, 222, 223, 224, 225 realizza una fase di pretrattamento differente. Pertanto, in corrispondenza dell’ingresso nel primo compartimento 221, i manufatti avanzano passo-passo al completamento del tempo di pretrattamento più lungo nel ciclo.

Allo stesso modo, se il tempo ciclo del pretrattamento lo consente, à ̈ possibile suddividere i bacini di raccolta in più comparti di bacino ciascuno dei quali connesso a una pompa a sua volta collegata a differenti circuiti di mezzi erogati utilizzati alternativamente, ovvero una pompa, e i relativi mezzi di erogazione collegati, per volta. Suddividendo il tempo ciclo in più frazioni si applica il primo prodotto azionando la prima pompa; ad irrorazione completata, si fa sgocciolare il primo prodotto erogato in eccesso nel primo compartimento relativo del bacino di raccolta. Una volta sgocciolato si sposta un coperchio deviatore posto al di sopra del bacino in modo da coprire il primo compartimento, contenente il primo prodotto, e scoprire il secondo compartimento, contenente il secondo prodotto. Viene dunque azionata la seconda pompa applicando così il secondo prodotto e successivamente facendolo sgocciolare il secondo prodotto erogato in eccesso nel relativo secondo compartimento del bacino.

Inoltre, risulta anche possibile che i compartimenti 221, 222, 223, 224, 225 realizzino tutti (o solo in parte) il medesimo stadio di pretrattamento.

All’ingresso della prima serie di manufatti 12 in corrispondenza del primo bacino 321 di raccolta viene azionata la movimentazione della seconda struttura 120 mobile. Il movimento della seconda struttura 120 mobile tra la prima posizione non operativa e la seconda posizione operativa avviene, mediante l’ausilio degli opportuni motoriduttori, lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento degli oggetti 12 mediante la linea di trasporto 14 aerea. Ad accoppiamento completato, il dispositivo 10 di pretrattamento à ̈ in grado di realizzare il pretrattamento previsto entro il primo compartimento 221 occupato dalla prima serie di manufatti 12.

Quando la seconda struttura 120 mobile raggiunge la prima posizione operativa vengono, dunque, azionati gli ugelli erogatori 521’, 521’’ che applicano il liquido di pretrattamento sulla superficie dei manufatti 12. Il liquido in eccesso in sgocciolamento dai manufatti 12 trattati confluisce nel relativo bacino 321, 322, 323, 324, 325 di raccolta posto al di sotto dei manufatti 12 stessi. Vantaggiosamente, gli ugelli provvisti sulle pareti verticali possono ruotare sul proprio asse o essere incernierate per oscillare lungo la direzione libera. In tal modo, l’applicazione dei liquidi di pretrattamento può avvenire in maniera più omogenea migliorando e velocizzando le singole fasi. In alternativa, gli ugelli possono essere montati su una specifica struttura, accoppiata agli elementi verticali ma mobile rispetto a questi lungo la direzione orizzontale. In tal caso, durante la fase di pretrattamento, quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ accoppiata nella prima posizione operativa con la prima struttura fissa, la struttura mobile degli ugelli può avanzare e arretrare per un corsa predeterminata, in un tempo predeterminato, in modo da assicurare l’omogeneità di pretrattamento. Ancor più vantaggiosamente l’omogeneità del pretrattamento può essere ottenuta semplicemente movimentando di un passo predeterminato, avanti e indietro, la seconda porzione mobile quando nella prima fase operativa. In particolare, il passo di avanzamento predeterminato à ̈ funzione della distanza di separazione orizzontale tra due serie consecutive di mezzi erogatori, ad esempio la distanza che intercorre tra due serie successive di ugelli spruzzatori. Ulteriori movimentazione degli ugelli, o accoppiamenti degli stessi rispetto agli elementi 121, 122, 123, 124, 125, 126 verticali, risultano ugualmente impiegabili senza modificare il concetto inventivo.

Per consentire l’avanzamento dei manufatti 12 di un passo, ovvero delle bilancelle collegate al trasportatore 14 aereo fino al compartimento successivo, la seconda struttura 120 mobile viene interamente retratta sino a raggiungere la seconda posizione non operativa. In tal modo, la via di trascinamento del trasportatore 14 aereo risulta nuovamente libera ed à ̈, dunque, possibile spostare la prima serie di manufatti 12 al secondo compartimento, facendo avanzare una nuova seconda serie di manufatti 12 entro il primo compartimento 221 liberato.

Ad avanzamento di un passo avvenuto, la seconda struttura 120 mobile viene nuovamente movimentata fino a raggiungere la prima posizione operativa. Ad accoppiamento delle due strutture nuovamente realizzato verranno azionati contestualmente gli ugelli provvisti nel primo e nel secondo compartimento. In tal modo, mentre alla prima serie di manufatti viene applicato il secondo pretrattamento previsto nel secondo compartimento, alla seconda serie di manufatti viene applicato il pretrattamento previsto nel primo compartimento.

Terminata nuovamente la fase del ciclo, per consentire l’ulteriore avanzamento dei manufatti di un passo, la seconda struttura 120 mobile viene interamente retratta sino a raggiungere la seconda posizione non operativa. Ad avanzamento di un passo avvenuto, la seconda struttura 120 mobile viene nuovamente movimentata fino a raggiungere la prima posizione operativa, effettuando le fasi del ciclo previste. Tali operazioni sono ripetute fino al completamento dell’ultima fase di pretrattamento nell’ultimo compartimento 225 per l’ultima serie di manufatti 12 introdotta nel dispositivo 10 di pretrattamento.

Per consentire una migliore automazione del processo, la linea di trasporto 14 aerea movimenta i manufatti 12 trascinati con spostamento del tipo passo-passo, sincronizzando lo spostamento passo-passo con la movimentazione della seconda struttura 120 mobile. In particolare, il movimento del trasportatore 14 aereo di un passo à ̈ realizzato quando la seconda struttura 120 mobile à ̈ movimentata fino alla seconda posizione non operativa, liberando completamente la via di trascinamento.

Una seconda forma di realizzazione à ̈ illustrata in Figura 5. In tale forma di realizzazione il dispositivo 20 non presenta una pluralità di compartimenti ma un compartimento 200 unico definito dalle pareti laterali. In tale forma di realizzazione, il bacino 720 di raccolta à ̈ suddiviso in più comparti di bacino ciascuno dei quali connesso a una pompa a sua volta collegata a differenti circuiti di mezzi erogati utilizzati alternativamente. Dunque, le pompe, e i relativi mezzi di erogazione a queste collegati, sono azionate una per volta consentendo la realizzazione di più stadi del ciclo di pretrattamento nel medesimo compartimento. Suddividendo il tempo ciclo in più frazioni si applica il primo prodotto azionando la prima pompa; ad irrorazione completata, si fa sgocciolare il primo prodotto erogato in eccesso nel relativo primo compartimento del bacino di raccolta. Una volta sgocciolato si sposta un coperchio deviatore posto al di sopra del bacino in modo da coprire il primo compartimento, contenente il primo prodotto, e scoprire il secondo compartimento, contenente il secondo prodotto. Viene dunque azionata la seconda pompa applicando così il secondo prodotto e successivamente facendolo sgocciolare il secondo prodotto erogato in eccesso nel relativo secondo compartimento del bacino.

I dispositivi secondo l’invenzione, in base a quanto precedentemente descritto, risultano particolarmente idonei per la realizzazione di una pluralità di stadi di pretrattamento ante rivestimento. In particolare, l’impiego di tali dispositivi risulta economicamente vantaggioso per il pretrattamento di manufatti di lunghezza elevata (anche superiore ai 6-7 metri), o al trattamento di lotti ridotti, al limite di singoli manufatti.

La compattezza dei dispositivi sopra descritti consente la minimizzazione del costo relativo alla realizzazione dell’impianto di produzione entro cui sono inseriti. In particolare, la riduzione delle dimensioni permette di minimizzare il costo della manodopera necessaria al controllo dell’impianto.

In base a quanto sopra descritto il dispositivo secondo l’invenzione, assolve i compiti e gli scopi prefissati.

Sulla base della descrizione data, altre caratteristiche, modifiche o miglioramenti sono possibili ed evidenti al tecnico medio. Tali caratteristiche, modifiche e miglioramenti sono perciò da considerarsi parte della presente invenzione. In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica. Inoltre, il numero dei compartimenti e gli stadi di pretrattamento in questi attuati potranno essere differenti in relazione alle esigenze produttive specifiche.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10) di pretrattamento di oggetti (12) da rivestire avanzanti in sospensione lungo una linea (14) di trasporto aerea, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una prima struttura (110) fissa posizionata sotto detta linea (14) di trasporto aerea; - una seconda struttura (120) mobile tra almeno una prima posizione operativa in cui à ̈ accoppiata a detta prima struttura (110) fissa in corrispondenza di detta linea (14) di trasporto aerea e una seconda posizione non operativa in cui à ̈ disaccoppiata da detta prima struttura (110) fissa, il movimento tra detta prima e seconda posizione avvenendo mediante scorrimento su un piano (111); detta seconda struttura (120) mobile comprendendo una prima (121) e una seconda (122) pareti laterali e, eventualmente, uno o più elementi (123, 124, 125, 126) verticali, realizzando uno o più compartimenti (221, 222, 223, 224, 225) di pretrattamento all’interno di detta seconda struttura (120) mobile, mezzi (521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’) di erogazione di liquidi di pretrattamento essendo previsti in detti uno o più compartimenti (221, 222, 223, 224, 225).
2. 2. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto movimento di detta seconda struttura (120) mobile tra detta prima e seconda posizione avviene lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente perpendicolare a detta direzione di avanzamento di detti oggetti (12).
3. 3. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta linea (14) di trasporto si muove con movimento del tipo passo-passo, il movimento di detta seconda struttura (120) mobile tra detta prima e seconda posizione essendo sincronizzato con detto movimento passo-passo.
4. 4. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detta prima posizione operativa detta seconda struttura (120) mobile à ̈ posizionata al di sotto di detta linea (14) di trasporto aereo.
5. 5. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda struttura (120) mobile comprende uno o più bacini di raccolta di detti liquidi di pretrattamento posizionati alla base di detto uno o più compartimenti (221, 222, 223, 224, 225) di pretrattamento.
6. 6. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta seconda struttura (120) mobile ha un fondo aperto, detta prima struttura (110) fissa essendo provvista di bacini (321, 322, 323, 324, 325) di raccolta di detti liquidi di pretrattamento posizionati in corrispondenza di detti due o più compartimenti (221, 222, 223, 224, 225) di pretrattamento quando detta seconda struttura (120) mobile si trova in detta prima posizione operativa.
7. 7. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (421, 422, 423, 424, 425) di ricircolo di detti liquidi di pretrattamento tra detti bacini (321, 322, 323, 324, 325) di raccolta e corrispondenti mezzi (521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’) di erogazione di detti liquidi.
8. 8. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’) di erogazione di liquidi comprendono ugelli erogatori per spruzzare detti oggetti con detti liquidi di pretrattamento.
9. 9. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda struttura (120) mobile presenta una parete (620) di estremità di chiusura di una prima estremità di detta seconda struttura (120) mobile.
10. 10. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima struttura (110) fissa presenta una parete (610) di chiusura di una seconda estremità detta seconda struttura (120) mobile, quando detta seconda struttura (120) mobile à ̈ posizionata in detta prima posizione operativa.
11. 11. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi (123, 124, 125, 126) verticali sono realizzati da una pluralità di lamelle pieghevoli o da elementi avvolgibili, così da compattare gli stessi rispetto alla direzione verticale.
12. 12. Dispositivo (10) di pretrattamento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno in corrispondenza di detta prima posizione operativa detti mezzi (521’, 521’’, 522’, 522’’, 523’, 523’’, 524’, 524’’, 525’, 525’’) di erogazione di detti liquidi di trattamento sono mobili rispetto a detti oggetti (12).