ITBG20110033A1 - Tunnel di pretrattamento - Google Patents

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ITBG20110033A1
ITBG20110033A1 IT000033A ITBG20110033A ITBG20110033A1 IT BG20110033 A1 ITBG20110033 A1 IT BG20110033A1 IT 000033 A IT000033 A IT 000033A IT BG20110033 A ITBG20110033 A IT BG20110033A IT BG20110033 A1 ITBG20110033 A1 IT BG20110033A1
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tunnel
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liquid
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IT000033A
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Giovanni Giardini
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Trasmetal Spa
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    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B14/00Arrangements for collecting, re-using or eliminating excess spraying material
    • B05B14/40Arrangements for collecting, re-using or eliminating excess spraying material for use in spray booths
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B16/00Spray booths
    • B05B16/20Arrangements for spraying in combination with other operations, e.g. drying; Arrangements enabling a combination of spraying operations
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B05B16/40Construction elements specially adapted therefor, e.g. floors, walls or ceilings
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
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    • B05B16/90Spray booths comprising conveying means for moving objects or other work to be sprayed in and out of the booth, e.g. through the booth
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    • C23CCOATING METALLIC MATERIAL; COATING MATERIAL WITH METALLIC MATERIAL; SURFACE TREATMENT OF METALLIC MATERIAL BY DIFFUSION INTO THE SURFACE, BY CHEMICAL CONVERSION OR SUBSTITUTION; COATING BY VACUUM EVAPORATION, BY SPUTTERING, BY ION IMPLANTATION OR BY CHEMICAL VAPOUR DEPOSITION, IN GENERAL
    • C23C22/00Chemical surface treatment of metallic material by reaction of the surface with a reactive liquid, leaving reaction products of surface material in the coating, e.g. conversion coatings, passivation of metals
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C23COATING METALLIC MATERIAL; COATING MATERIAL WITH METALLIC MATERIAL; CHEMICAL SURFACE TREATMENT; DIFFUSION TREATMENT OF METALLIC MATERIAL; COATING BY VACUUM EVAPORATION, BY SPUTTERING, BY ION IMPLANTATION OR BY CHEMICAL VAPOUR DEPOSITION, IN GENERAL; INHIBITING CORROSION OF METALLIC MATERIAL OR INCRUSTATION IN GENERAL
    • C23GCLEANING OR DE-GREASING OF METALLIC MATERIAL BY CHEMICAL METHODS OTHER THAN ELECTROLYSIS
    • C23G3/00Apparatus for cleaning or pickling metallic material
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C23COATING METALLIC MATERIAL; COATING MATERIAL WITH METALLIC MATERIAL; CHEMICAL SURFACE TREATMENT; DIFFUSION TREATMENT OF METALLIC MATERIAL; COATING BY VACUUM EVAPORATION, BY SPUTTERING, BY ION IMPLANTATION OR BY CHEMICAL VAPOUR DEPOSITION, IN GENERAL; INHIBITING CORROSION OF METALLIC MATERIAL OR INCRUSTATION IN GENERAL
    • C23GCLEANING OR DE-GREASING OF METALLIC MATERIAL BY CHEMICAL METHODS OTHER THAN ELECTROLYSIS
    • C23G5/00Cleaning or de-greasing metallic material by other methods; Apparatus for cleaning or de-greasing metallic material with organic solvents

Description

TUNNEL DI PRETRATTAMENTO
DESCRIZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad un tunnel di pretrattamento di manufatti destinati ad una successiva operazione di verniciatura, che à ̈ provvisto di caratteristiche migliorate rispetto ai tunnel di tipo noto.
Come noto, gli impianti di verniciatura industriale di manufatti comprendono generalmente almeno una sezione di pretrattamento del manufatto, in cui i manufatti da verniciare vengono sottoposti ad una azione di trattamento superficiale (ad esempio sgrassaggio acido, sgrassaggio alcalino, cromatazione, o fosfatazione, intervallate da uno o più trattamenti di lavaggio con acqua civile, industriale o demineralizzata) che precede la sezione di verniciatura vera e propria. I manufatti da verniciare, ad esempio pezzi metallici di configurazione oblunga, tipo barre rettilinee di varie sezioni oppure lastre o lamiere, vengono fatti avanzare nelle varie sezioni dopo essere stati appesi ad un trasportatore aereo.
Normalmente i tunnel di pretrattamento, generalmente delimitati da pareti perimetrali, comprendono dispositivi di erogazione dei liquidi di trattamento, quali ad esempio rampe verticali provviste di ugelli di erogazione e/o mezzi di erogazione dall’alto dei liquidi di trattamento, nonché di dispositivi accessori per il funzionamento del tunnel stesso, quali ad esempio pompe, filtri, e scambiatori di calore per il riscaldamento e/o raffreddamento dei liquidi di trattamento.
I tunnel di tipo noto sono caratterizzati dal fatto che le pompe, i filtri, e gli scambiatori di calore sono posti lateralmente a ciascuno stadio di trattamento rispetto alla direzione di movimentazione dei manufatti. Considerato che i tunnel tradizionali hanno sviluppi lineari di parecchie decine di metri, la disposizione laterale dei dispositivi accessori costringe i responsabili del reparto di verniciatura a lunghi percorsi a piedi per mantenere il controllo dell'efficienza di pompe, filtri, scambiatori e simili, particolarmente nel caso in cui i tunnel siano di tipo lineare (e cioà ̈, tunnel in cui il trasportatore aereo ha un percorso sostanzialmente rettilineo e le varie sezioni di trattamento sono disposte in successione, una di seguito all’altra).
Nel caso in cui i tunnel abbiano una disposizione non lineare ma tortuosa (e cioà ̈, tunnel in cui il trasportatore aereo ha un percorso con una o più inversioni di direzione e almeno alcune delle sezioni risultano affiancate), il posizionamento laterale dei dispositivi accessori non segue l’ordine con cui sono disposte le sezioni, per cui può succedere che, ad esempio, che le pompe e i filtri della prima sezione siano seguite dalle pompe e filtri della quarta sezione, quindi dalle pompe e filtri della seconda sezione e così via, con una successione che non riflette l’ordine di trattamento, complicando così il controllo e la manutenzione dell’impianto.
Un ulteriore problema dei tunnel di tipo tortuoso à ̈ dato dal fatto che può succedere che una sezione di trattamento ad una determinata temperatura sia affiancata ad una sezione di trattamento con una temperatura molto diversa. Conseguentemente, tali sezioni si potrebbero scaldare o raffreddare a vicenda ed in tal modo una delle due potrebbe uscire dal suo range di temperatura di esercizio ottimale.
Un problema di tipo generale che si riscontra nei tunnel di tipo noto à ̈ dato dalla caduta accidentale dei manufatti a seguito, ad esempio, degli scuotimenti cui sono soggetti durante i trattamenti con i liquidi. Nei tunnel di tipo noto non à ̈ normalmente possibile ispezionare l’interno del tunnel stesso durante i trattamenti, per cui non à ̈ possibile sapere se e dove i manufatti sono caduti dal trasportatore. Inoltre, a seguito della caduta, i manufatti solitamente finiscono nella vasca di raccolta del liquido di trattamento, per cui il loro recupero à ̈ possibile solo fermando l’impianto
Un altro problema di tipo generale à ̈ dato dalla notevole occupazione del suolo richiesta dai tunnel di tipo tradizionale, siano essi lineari o tortuosi.
Allo stato attuale, i tunnel di tipo noto, pur assolvendo la loro funzione, presentano quindi dei problemi di gestione delle operazioni, manutenzione, occupazione del suolo, costi di realizzazione.
In base a queste considerazioni emerge chiaramente la necessità di fornire un tunnel di pretrattamento che permetta di eliminare o ridurre al minimo gli inconvenienti sopra citati.
Compito del presente trovato à ̈ quindi quello di realizzare un tunnel di pretrattamento di manufatti che superi, o riduca al minimo, i problemi dei tunnel di tipo noto.
In particolare, nell’ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato, à ̈ quello di realizzare un tunnel di pretrattamento di manufatti che presenti una disposizione razionale delle sezioni di trattamento e dei relativi dispositivi accessori.
Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che consenta di ridurre al minimo possibile l’occupazione del suolo.
Ancora uno scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che consenta un agevole controllo e manutenzione dei dispositivi accessori (pompe, filtri, scambiatori e simili)
Ancora uno scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che consenta una facile ispezione del suo interno anche quando l’impianto à ̈ in funzione.
Un ulteriore scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che consenta un facile recupero dei manufatti eventualmente caduti dal trasportatore.
Un altro scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che consenta di minimizzare gli scambi e le dispersioni termiche tra le varie sezioni.
Ancora un ulteriore scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che presenti una struttura facilmente adattabile agli spazi disponibili.
Non ultimo scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un tunnel di pretrattamento di manufatti che sia di facile realizzazione e a costi competitivi.
La presente invenzione à ̈ pertanto relativa ad un tunnel di pretrattamento di manufatti che si caratterizza dal fatto di comprendere un trasportatore aereo per la movimentazione di detti pezzi e uno o più moduli di trattamento comprendenti una prima zona di trattamento con un primo liquido e una seconda zona di trattamento con un secondo liquido affiancata e parallela a detta prima zona; nel tunnel secondo l’invenzione detti manufatti percorrono la prima zona lungo una prima direzione e la seconda zona lungo una seconda direzione parallela ed opposta a detta prima direzione, detti uno o più moduli essendo delimitati da pareti laterali che si sviluppano parallelamente a dette prima e seconda direzione e da una prima e una seconda parete di fondo e comprendendo inoltre una parete intermedia che separa detta prima zona di trattamento da detta seconda zona di trattamento; il tunnel secondo l’invenzione comprende inoltre primi mezzi di erogazione di detto primo liquido e secondi mezzi di erogazione di detto secondo liquido rispettivamente posizionati in detta prima e seconda zona di trattamento; inoltre detti uno o più moduli di trattamento comprendono una vasca di raccolta di detti liquidi di trattamento che à ̈ posizionata inferiormente a detti moduli, e mezzi di pompaggio di detti liquidi di trattamento che sono posizionati in corrispondenza di detta prima parete di fondo.
In questo modo, come meglio descritto nel seguito, grazie alla struttura modulare del tunnel ed al posizionamento di almeno alcuni dispositivi accessori (ad esempio le pompe dei liquidi di trattamento) in corrispondenza di una delle pareti di fondo, ad esempio la parete frontale, vengono risolti i problemi e gli inconvenienti dei tunnel di tipo noto.
In pratica, in ogni modulo di trattamento il trasportatore aereo ha un percorso ad U., vale a dire che entra nel tunnel e dopo un certo tratto rettilinee compie una inversione di direzione e torna verso il punto di partenza.
Ad esempio, nel tratto di andata i pezzi possono essere convenientemente irrorati con almeno un prodotto chimico di pretrattamento mentre nel tratto di ritorno sono vantaggiosamente sottoposti ad almeno un lavaggio con acqua di rete o industriale o demineralizzata a seconda dei casi.
Preferibilmente, detta vasca di raccolta comprende una prima parete di separazione che si sviluppa longitudinalmente in corrispondenza di una soprastante parete intermedia. In pratica, in questa forma di realizzazione, la vasca di raccolta di base del modulo viene preferenzialmente suddiviso a metà longitudinalmente, cioà ̈ parallelamente ai rami di andata e ritorno del trasportatore. Nel caso in cui il primo trattamento avvenga con un prodotto chimico e il secondo con acqua di lavaggio, la semi-vasca di andata conterrà il liquido chimico e la semi-vasca di ritorno conterrà l’acqua di lavaggio.
Una forma di realizzazione particolarmente preferita del tunnel di pretrattamento di manufatti secondo l’invenzione prevede che detti uno o più moduli di trattamento comprendano una terza zona di trattamento con un terzo liquido contigua a detta seconda zona di trattamento e terzi mezzi di erogazione di detto terzo liquido. Ulteriori zone di trattamento sono ovviamente possibili. In pratica, in questa forma di realizzazione nel tratto di andata i pezzi possono essere convenientemente irrorati con almeno un prodotto chimico di pretrattamento mentre nel tratto di ritorno i lavaggi sono due (o più). In tal modo il primo lavaggio trovando i pezzi rivestiti di uno strato superficiale del prodotto chimico si inquina molto rapidamente. Il secondo lavaggio, trovando i pezzi già lavati dal primo, si inquina molto meno. I reintegri di acqua pulita possono essere vantaggiosamente immessi solo nell'ultimo lavaggio che tracimando a ritroso reintegra i lavaggi precedenti.
In questo caso preferibilmente, la vasca di raccolta comprende una seconda parete di separazione che si sviluppa parallelamente a detta prima parete di separazione. In altre parole, in questa forma di realizzazione, la semi-vasca di ritorno à ̈ a sua volta divisa in tante parti quanti sono i lavaggi di quel modulo.
Sebbene il tunnel di pretrattamento secondo l’invenzione possa essere costituito da un unico modulo, vantaggiosamente tale tunnel comprende di preferenza una pluralità di moduli di trattamento tra loro affiancati. In questa forma di realizzazione, il trasportatore aereo, all’uscita del primo modulo e in ingresso al secondo modulo compie una inversione a U e percorre la prima zona di trattamento del secondo modulo in direzione equiversa rispetto alla prima zona di trattamento del primo modulo, al termine della quale compie una inversione a U e percorre la seconda zona di trattamento del secondo modulo in direzione equiversa rispetto alla seconda zona di trattamento del primo modulo, e così via per i moduli successivi.
In questa forma di realizzazione in cui il tunnel comprende una pluralità di moduli, detti moduli possono vantaggiosamente avere una delle pareti laterali in comune col modulo adiacente, con conseguente risparmio dei costi di realizzazione e installazione.
Inoltre, in un tunnel composto da diversi moduli, il fatto di avere una disposizione alternata di stadi chimici e lavaggi in affiancamento tra loro consente di beneficiare dell'isolamento termico determinato dall'interposizione di una vasca contenente liquido di lavaggio (che di norma non ha richieste particolari di temperatura, lavorando a temperatura ambiente qualunque essa sia) tra due vasche con stadi chimici, ciascuno dei quali al contrario potrebbe avere differenti range di temperatura di esercizio. Negli impianti di tipo tradizionale, quando due vasche con liquidi chimici di trattamento sono accostate, si verifica scambio termico tra le due, ed in tal modo una delle due potrebbe uscire dal suo range ottimale. L'interposizione di una vasca con acqua di lavaggio minimizza tale problema.
Nel caso in cui il tunnel di pretrattamento di manufatti secondo l’invenzione comprenda una pluralità di moduli di trattamento, la seconda parete di fondo può essere vantaggiosamente posizionata in modo da coprire parzialmente le porzioni di fondo di due moduli adiacenti. In altre parole, la seconda parete di fondo può essere convenientemente posta a cavallo della parete laterale che delimita due moduli adiacenti, chiudendo una metà di fondo di ciascuno dei due moduli adiacenti.
Inoltre, in un tunnel composto da diversi moduli la seconda parete di fondo (che à ̈ opposta al lato pompe) potrebbe, vantaggiosamente, essere costituita da un unico portale apribile, eventualmente motorizzato e in materiali adatti a resistere all'attacco dei prodotti chimici utilizzati (ad esempio, in acciaio inossidabile o in PVC o simili materiali plastici), ad esempio con sollevamento di tipo arrotolato o impaccato. Ciò consentirebbe manutenzioni drasticamente più agevoli a tunnel spento, garantendo un'accessibilità totale. Alternativamente à ̈ possibile realizzare aperture individuali (ad esempio a tapparella) per ciascun modulo in modo da poter consentire di spegnere selettivamente un modulo ed accedervi per situazioni di emergenza, ad esempio a seguito di caduta pezzi tale da intralciare il passaggio a quelli successivi.
La prima parete di fondo (e cioà ̈ quella sul lato in cui sono posizionate le pompe) può vantaggiosamente presentare parti trasparenti in modo da consentire la verifica visiva del processo di pretrattamento, e può essere dotata di portelli per l'eventuale recupero dei pezzi caduti tramite ad esempio lunghe pinze.
I primi e/o secondi e/o terzi mezzi di erogazione possono comprendere rampe verticali provviste di una pluralità di ugelli di erogazione di detti liquidi di trattamento.
Alternativamente o in aggiunta, detti primi e/o secondi e/o terzi mezzi di erogazione possono comprendere collettori orizzontali, interposti tra detto trasportatore aereo e la sommità di detti manufatti, da cui fuoriescono detti liquidi di trattamento. Tale fuoriuscita può avvenire per tracimazione da un canale aperto oppure da una pluralità di fori, fessure o ugelli previsti in detti collettori orizzontali.
Una forma di realizzazione particolare del tunnel di pretrattamento di manufatti secondo l’invenzione prevede che detta vasca di raccolta comprenda mezzi di recupero di manufatti caduti da detto trasportatore aereo.
Ad esempio, può essere prevista sopra ogni semi-vasca (parte chimica e parte lavaggi) la disposizione di un nastro orizzontale in rete inox o plastica che sia movimentabile mediante rulli disposti nel lato pompe e nel lato opposto. Le semi-vasche possono infatti avere dei coperchi con una o più aperture in corrispondenza delle zone di irrorazione, in modo che il liquido spruzzato o versato vi ricada; sopra tale coperchio à ̈ possibile porre un grigliato calpestabile per consentire l'accesso manutentivo. In questo caso, i rulli possono essere fissati alle due estremità di tale grigliato con il nastro orizzontale in rete che al di sopra ed al di sotto di esso. In caso di caduta pezzi l'operatore, azionando i rulli da fuori del tunnel, rende possibile il trasferimento del pezzo caduto in prossimità della prima parete di fondo o della seconda parete di fondo, in funzione della possibilità di aprire una o entrambe tali pareti, da cui, al momento opportuno, il manufatto può essere recuperato agevolmente.
Una forma di realizzazione largamente preferita del tunnel di pretrattamento di manufatti secondo l’invenzione prevede la presenza di uno o più scambiatori di calore posizionati in corrispondenza di detta seconda parete di fondo. In altre parole, in questa forma di realizzazione, tutte le pompe, filtri, mezzi di alimentazione e scarico dei liquidi di trattamento sono posizionati in corrispondenza della prima parete di fondo (ad esempio la parete frontale del tunnel), mentre tutti gli scambiatori di calore, e in generale i mezzi di riscaldamento/raffreddamento dei liquidi di trattamento sono posizionati in corrispondenza della seconda parete di fondo (ad esempio la parete posteriore del tunnel) con una disposizione estremamente razionale ed efficace, sia per il controllo che per la manutenzione di tutti questi dispositivi. Tutti i componenti sono infatti raccolti in uno spazio minimo sul fronte o sul retro del tunnel e sono disposti secondo il medesimo ordine di successione dei trattamenti. Sul fronte del tunnel si trovano infatti in successione, nel primo modulo, la pompa del primo liquido di trattamento, la pompa del primo liquido di lavaggio, eventualmente la pompa del secondo liquido di lavaggio; nel secondo modulo, la pompa del secondo liquido di trattamento, la pompa del secondo (o terzo, in funzione del numero di lavaggi nel primo modulo) liquido di lavaggio, e così via.
La realizzazione con moduli in cui il primo liquido di trattamento à ̈ un liquido di trattamento chimico e detto secondo e/o terzo liquido di trattamento à ̈ un liquido di lavaggio consente di ottenere una struttura di tunnel di pretrattamento estremamente razionale e adattabile alle circostanze, aggiungendo o togliendo moduli in funzione delle esigenze operative..
Per gli scopi della presente invenzione, i termini trattamento e pretrattamento sono da considerarsi equivalenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme realizzative preferite, ma non esclusive, della presente invenzione, illustrate a titolo esemplificativo negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista dall’alto di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 3 mostra una vista frontale di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra una vista posteriore di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 5 mostra una vista di un primo dettaglio della parte superiore di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 6 mostra una vista di un secondo dettaglio della parte superiore di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 7 mostra una vista di un terzo dettaglio della parte superiore di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 8 mostra una vista di un primo dettaglio della parte inferiore di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione;
- la figura 9 mostra una vista di un secondo dettaglio della parte inferiore di un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle allegate figure, un tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione, designato con il numero di riferimento 1, nella sua forma di realizzazione più generale comprende un trasportatore aereo 2 per il trasporto aereo di detti manufatti lungo una direzione di avanzamento.
Il tunnel di pretrattamento 1 comprende uno o più moduli di trattamento 11, 21, 31, 41 che a loro volta comprendono una prima zona di trattamento 111, 211, 311, 411 con un primo liquido e una seconda zona di trattamento 112, 212, 312, 412) con un secondo liquido che à ̈ affiancata e parallela a detta prima zona 111, 211, 311, 411.
I manufatti appesi al trasportatore aereo 2 percorrono la prima zona 111, 211, 311, 411 lungo una prima direzione di avanzamento e la seconda zona 112, 212, 312, 412 lungo una seconda direzione di avanzamento che à ̈ parallela ed opposta a detta prima direzione.
Nella forma di realizzazione più generale, i moduli 11, 21, 31, 41 sono delimitati da pareti laterali 71, 72, 73, 74, 75 che si sviluppano parallelamente a dette prima e seconda direzione di avanzamento. Nel caso in cui il tunnel 1 preveda una pluralità di moduli affiancati, tali pareti laterali possono essere condivise tra due moduli adiacenti.
I moduli 11, 21, 31, 41 sono inoltre delimitati da una prima 61, 62, 63, 64 e una seconda 22, 32, 42 parete di fondo e comprendono inoltre una parete intermedia 81, 82, 83, 84 che separa la prima zona di trattamento 111, 211, 311, 411 dalla seconda zona di trattamento 112, 212, 312, 412. La prima parete di fondo à ̈, ad esempio, la parete frontale del tunnel, la seconda parete di fondo costituendo quindi la parete posteriore di detto tunnel.
Il tunnel 1 secondo l’invenzione comprende inoltre primi mezzi di erogazione 51 di detto primo liquido e secondi mezzi di erogazione 52 di detto secondo liquido che sono rispettivamente posizionati in detta prima 111, 211, 311, 411 e seconda 112, 212, 312, 412 zona di trattamento.
Inoltre, detti uno o più moduli di trattamento 11, 21, 31, 41 comprendendo una vasca di raccolta 9 di detti liquidi di trattamento che à ̈ posizionata inferiormente a detti moduli 11, 21, 31, 41.
Una delle caratteristiche peculiari del tunnel di pretrattamento 1 secondo l’invenzione à ̈ data dal fatto di comprendere mezzi di pompaggio 3 di detti liquidi di trattamento che sono posizionati in corrispondenza di detta prima parete di fondo 61, 62, 63, 64.
In prossimità di detta prima parete di fondo 61, 62, 63, 64 possono convenientemente essere posizionati anche i mezzi 300 di scarico e reintegro dei liquidi di trattamento.
Preferibilmente, detta vasca di raccolta 9 comprende una prima parete di separazione che si sviluppa longitudinalmente in corrispondenza di una soprastante parete intermedia 81, 82, 83, 84, suddividendo detta vasca 9 in due semi-vasche.
Vantaggiosamente detti uno o più moduli di trattamento 11, 21, 31, 41 comprendono una terza zona di trattamento con un terzo liquido contigua a detta seconda zona di trattamento 112, 212, 312, 412 e corrispondenti terzi mezzi di erogazione 53 di detto terzo liquido.
In questo caso, detta vasca di raccolta 9 comprende una seconda parete di separazione che si sviluppa parallelamente a detta prima parete di separazione. In pratica, la vasca di raccolta 9 risulta essere suddivisa in due semi-vasche, una delle quali serve per la raccolta del primo liquido di trattamento (ad esempio liquido di trattamento chimico), mentre la seconda à ̈ a sua volta divisa a metà per la raccolta del secondo e terzo liquido di trattamento (ad esempio due liquidi di lavaggio).
Detta vasca 9 può avere vantaggiosamente un fondo inclinato 90 per facilitare il ritorno del liquido di trattamento in direzione delle pompe 3.
Come evidenziato in figura 2 e 4, quando il tunnel 1 di pretrattamento comprende una pluralità di moduli di trattamento 11, 21, 31, 41, la seconda parete di fondo 22, 32, 42 à ̈ vantaggiosamente posizionata a cavallo delle pareti laterali di due moduli adiacenti in modo da coprire parzialmente le porzioni di fondo di due moduli 11, 21, 31, 41 adiacenti. Nel caso illustrato in figura, la parete 22 chiude metà del fondo dei moduli 11 e 21, la parete 32 chiude metà del fondo dei moduli 21e 31, la parete 42 chiude metà del fondo dei moduli 31 e 41.
Con riferimento alle figure 6-8, detti primi 51 e/o secondi 52 e/o terzi 53 mezzi di erogazione comprendono rampe verticali provviste di una pluralità di ugelli 513 di erogazione di detti liquidi di trattamento. Alternativamente, o in aggiunta, detti primi 51 e/o secondi 52 e/o terzi 53 mezzi di erogazione comprendono collettori orizzontali 511,512; 521,522; 531,532, interposti tra il trasportatore aereo 2 e la sommità di detti manufatti, da cui fuoriescono detti liquidi di trattamento.
Nel caso illustrato nelle citate figure, i primi mezzi di erogazione 51 comprendono rampe verticali provviste di una pluralità di ugelli 513 e due collettori orizzontali 511, 512 da cui fuoriesce il primo liquido di trattamento (ad esempio liquido di trattamento chimico); i secondi 52 e/o terzi 53 mezzi di erogazione comprendono invece collettori orizzontali 521,522, e 531,532, interposti tra il trasportatore aereo 2 e la sommità dei manufatti, da cui fuoriescono rispettivamente il secondo e terzo liquido di trattamento (ad esempio due liquidi di lavaggio). Altre combinazioni sono ovviamente possibili.
Con riferimento alla figura 9, nel tunnel di pretrattamento 1 di manufatti secondo l’invenzione detta vasca di raccolta 9 può vantaggiosamente comprendere mezzi di recupero 91 di manufatti caduti da detto trasportatore aereo 2, costituiti ad esempio da un rete su rulli azionabile da un operatore esterno nella maniera precedentemente descritta.
Una ulteriore caratteristica peculiare del tunnel di pretrattamento 1 di manufatti l’invenzione, à ̈ data dal fatto che detto tunnel comprende uno o più scambiatori di calore 92 vantaggiosamente posizionati in corrispondenza di detta seconda parete di fondo 22, 32, 42, realizzando in questo modo una struttura estremamente razionale con in vantaggi precedentemente descritti..
Come si evince dalla descrizione data, le soluzioni tecniche adottate per il tunnel di pretrattamento di manufatti secondo la presente invenzione consentono di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati.
Il tunnel di pretrattamento di manufatti così concepito si presta a numerose possibili varianti, tutte rientranti nell’ambito della presente invenzione. In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti caratterizzato dal fatto di comprendere un trasportatore aereo (2) per la movimentazione di detti pezzi e uno o più moduli di trattamento (11, 21, 31, 41) comprendenti una prima zona di trattamento (111, 211, 311, 411) con un primo liquido e una seconda zona di trattamento (112, 212, 312, 412) con un secondo liquido affiancata e parallela a detta prima zona (111, 211, 311, 411), detti manufatti percorrendo la prima zona (111, 211, 311, 411) lungo una prima direzione e la seconda zona (112, 212, 312, 412) lungo una seconda direzione parallela ed opposta a detta prima direzione, detti uno o più moduli (11, 21, 31, 41) essendo delimitati da pareti laterali (71, 72, 73, 74, 75) che si sviluppano parallelamente a dette prima e seconda direzione e da una prima (61, 62, 63, 64) e una seconda (22, 32, 42) parete di fondo e comprendendo inoltre una parete intermedia (81, 82, 83, 84) che separa detta prima zona di trattamento (111, 211, 311, 411) da detta seconda zona di trattamento (112, 212, 312, 412), detto tunnel (1) comprendendo inoltre primi mezzi di erogazione (51) di detto primo liquido e secondi mezzi di erogazione (52) di detto secondo liquido rispettivamente posizionati in detta prima (111, 211, 311, 411) e seconda (112, 212, 312, 412) zona di trattamento, detti uno o più moduli di trattamento (11, 21, 31, 41) comprendendo inoltre una vasca di raccolta (9) di detti liquidi di trattamento posizionata inferiormente a detti moduli (11, 21, 31, 41), mezzi di pompaggio (3) di detti liquidi di trattamento essendo previsti in corrispondenza di detta prima parete di fondo (61, 62, 63, 64).
  2. 2. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta vasca di raccolta (9) comprende una prima parete di separazione che si sviluppa longitudinalmente in corrispondenza di una soprastante parete intermedia (81, 82, 83, 84).
  3. 3. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti uno o più moduli di trattamento (11, 21, 31, 41) comprendono una terza zona di trattamento con un terzo liquido contigua a detta seconda zona di trattamento (112, 212, 312, 412) e terzi mezzi di erogazione (53) di detto terzo liquido.
  4. 4. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detta vasca di raccolta (9) comprende una seconda parete di separazione che si sviluppa parallelamente a detta prima parete di separazione.
  5. 5. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di moduli di trattamento (11, 21, 31, 41) e dal fatto che detta seconda parete di fondo (22, 32, 42) à ̈ posizionata in modo da coprire parzialmente le porzioni di fondo di due moduli (11, 21, 31, 41) adiacenti.
  6. 6. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi (51) e/o secondi (52) e/o terzi (53) mezzi di erogazione comprendono rampe verticali provviste di una pluralità di ugelli (513) di erogazione di detti liquidi di trattamento.
  7. 7. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi (51) e/o secondi (52) e/o terzi (53) mezzi di erogazione comprendono collettori orizzontali (511,512; 521,522; 531,532), interposti tra detto trasportatore aereo (2) e la sommità di detti manufatti, da cui fuoriescono detti liquidi di trattamento.
  8. 8. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vasca di raccolta (9) comprende mezzi di recupero (91) di manufatti caduti da detto trasportatore aereo (2).
  9. 9. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere uno o più scambiatori di calore (92) posizionati in corrispondenza di detta seconda parete di fondo (22, 32, 42).
  10. 10. Tunnel di pretrattamento (1) di manufatti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detto primo liquido di trattamento à ̈ un liquido di trattamento chimico e detto secondo e/o terzo liquido di trattamento à ̈ un liquido di lavaggio.
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