ITMI20110703A1 - Stazione per il trattamento ad immersione di scocche - Google Patents

Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo "Stazione per il trattamento ad immersione di scocche"

La presente invenzione si riferisce ad una stazione per il trattamento ad immersione di scocche, in particolare per autoveicoli e simili.

Nella tecnica sono conosciuti trattamenti ad immersione di scocche per eseguire ad esempio pre-trattamenti anticorrosivi e cataforesi.

La qualità finale del trattamento ad immersione dipende in larga misura dalle modalità di immersione dell’elemento da trattare. Ad esempio, per l’uniformità del trattamento à ̈ molto importante evitare che bolle d’aria possano rimanere imprigionate durante l’immersione. Infatti, le bolle imprigionate impedirebbero l’adeguato contatto del liquido di trattamento con la scocca immersa. Inoltre, à ̈ importante che non rimangano zone di eccessivo ristagno di liquido alla emersione della scocca, sia per evitare inutili sgocciolamenti lungo la linea sia per evitare coperture non uniformi ed eccessive. La difficoltà di raggiungere soddisfacenti risultati à ̈ aumentata nelle parti più difficili degli scatolati.

Inoltre, le modalità e velocità di immersione ed emersione sono importanti anche per minimizzare le sollecitazioni meccaniche indotte sulla scocca dalle resistenze idrodinamiche e che possono portare a deformazioni inaccettabili, oltre che a eccessiva sollecitazione della struttura di movimentazione.

Per contro, à ̈ anche di interesse che la stazione esegua il trattamento nel modo più veloce possibile, così da ottimizzare i tempi ed aumentare la produttività. La velocità di trattamento si scontra però con la necessità di assicurare l’evacuazione di tutta l’aria, evitare il ristagno di liquido e avere ridotte sollecitazioni idrodinamiche.

Un esempio di stazione nota prevede l’impiego di vie di corsa lungo le quali sono trasportate opportune unità di trasporto, dette “skid†, che supportano ciascuna una scocca da sottoporre a trattamenti. La linea di trasporto à ̈ sostanzialmente continua e lungo il percorso varia di quota per immergersi in una o più vasche di trattamento. In tale modo, le scocche, seguendo l’andamento della linea di trasporto, entrano ed escono dalle vasche lungo il percorso. Tale sistema ha lo svantaggio, di essere molto lento e di necessitare di vasche relativamente lunghe per permettere l’ingresso e l’uscita del sistema di trasporto e anche un adeguato tempo di permanenza in immersione della scocca trasportata. Oltre che per l’ingombro, la lunghezza delle vasche à ̈ un problema anche a causa dell’elevato volume di liquido di processo che à ̈ necessario impiegare, con i conseguenti elevati costi per il suo acquisto e per il suo successivo smaltimento. Inoltre, al variare delle scocche da trattare non vi à ̈ modo di ottimizzare i movimenti di immersione ed emersione per favorire l’evacuazione dell’aria, evitare il permanere di bolle e ottimizzare le sollecitazioni.

In WO 03/070545 à ̈ descritta una linea di trasporto orizzontale che ha delle zone di rotazione verso il basso delle scocche in corrispondenza di vasche di trattamento. Una tale linea à ̈ però costosa e lenta e offre solo la possibilità di rotazione delle scocche attorno ad un asse trasversale mediano, con scarso controllo dell’immersione per evitare bolle d’aria ed eccesso di liquido accumulato.

In WO2009/083081 e WO2009/103400 à ̈ stato proposto l’impiego di un complesso trasportatore aereo con una pluralità di carri dotati di bracci elevatori che pendono verso il basso e che terminano con un supporto, ruotabile secondo un asse orizzontale e al quale viene vincolata la scocca. Il trasportatore aereo scorre lungo una linea e passa sopra una o più vasche di processo. Quando un carro si trova sulla verticale della vasca abbassa il supporto con la scocca per immergere la scocca nella vasca mentre la inclina o la ruota per mezzo del supporto motorizzato. Il movimento orizzontale del carro può proseguire con la scocca in immersione fino a farla emergere all’estremità opposta della vasca. Tale impianto à ̈ molto ingombrante e costoso e soffre tuttavia di una bassa produttività, poiché il numero di carri deve essere necessariamente limitato a causa del costo e dell’ingombro. Per permettere l’inclinazione o la rotazione della scocca e la sufficiente permanenza della scocca in immersione le vasche devono comunque essere alquanto lunghe, con i conseguenti problemi già sopra menzionati. Inoltre, le operazioni di carico e scarico delle scocche dal supporto rotante sospeso sono necessariamente relativamente lente.

Altri sistemi che prevedono un sistema separato dal trasportatore per il ribaltamento delle scocche entro le vasche non risolvono il problemi di un rapido carico e scarico delle scocche nel sistema di ribaltamento e/o non forniscono una adeguata flessibilità nei movimenti di immersione per evitare bolle e ristagni.

In EP 2192989 à ̈ stato proposto di impiegare una piattaforma supportata agli angoli da quattro colonne dotate ciascuna di un elevatore indipendente, cosicché la piattaforma si muove solo verticalmente e può essere inclinata mediante un comando indipendente dei quattro elevatori. Un sistema di trasporto orizzontale carica e scarica la piattaforma, la quale, grazie al comando separato dei quattro elevatori, può immergere verticalmente la scocca con varie inclinazioni, variabili a seconda della scocca trattata. La vasca di processo può così essere piccola, essendo sufficiente che possa accogliere la scocca, e si ha un buon controllo sulla evacuazione dell’aria e sul ristagno del liquido. Il costo, l’ingombro e l’efficienza sono notevolmente migliori rispetto alla soluzione precedente ed à ̈ anche possibile predisporre più vasche in serie, ciascuna con una propria piattaforma a movimento verticale. La soluzione non à ̈ però ancora ottimale per l’immersione di tutti i tipi di scocca e ha comunque un certo costo ed ingombro a causa dei quattro elevatori indipendenti.

Scopo generale della presente invenzione à ̈ fornire una stazione di trattamento ad immersione che permetta, con ingombro e costo relativamente ridotti, una elevata flessibilità e qualità di trattamento anche con una ampia gamma di scocche differenti.

In vista di tale scopo si à ̈ pensato di realizzare, secondo l'invenzione, una stazione di trattamento ad immersione di scocche, comprendente una vasca di liquido di processo; una linea di trasporto sequenziale di una pluralità di skid dentro e fuori dalla stazione, gli skid essendo destinati a supportare ciascuno una scocca da trattare, la linea di trasporto comprendendo unità a rulli di scorrimento di uno skid che sono mobili fra una posizione operativa di sostegno e scorrimento dello skid sopra la vasca e una posizione ritirata non operativa per l'immersione nella vasca dello skid con la scocca; un sistema di movimentazione verticale di uno skid giunto sopra la vasca per mezzo della linea di trasporto per il movimento dello skid con la scocca dentro e fuori dalla vasca; caratterizzata dal fatto che il sistema di movimentazione verticale comprende una piattaforma di appoggio e aggancio dello skid la quale à ̈ supportata su un asse trasversale motorizzato di rotazione, l’asse sporgendo prossimo alla estremità inferiore di un braccio verticale di sostegno, il braccio verticale essendo motorizzato per il movimento verticale della piattaforma dentro e fuori dalla vasca.

Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista laterale schematica parzialmente sezionata di una stazione secondo l’invenzione;

-figura 2 rappresenta una vista frontale schematica parzialmente sezionata della stazione di figura 1;

-figura 3 rappresenta una vista in pianta schematica parzialmente sezionata della stazione di figura 1;

-figura 4 rappresenta una vista schematica frontale ingrandita di una parte di movimentazione nella stazione secondo l’invenzione;

-figure 5 e 6 rappresentano viste schematiche parziali di un meccanismo di aggancio della stazione secondo l’invenzione in due fasi di funzionamento; -figura 7 rappresenta una vista in pianta di una variante realizzativa di una stazione secondo l’invenzione.

Con riferimento alle figure, in figura 1 à ̈ mostrata una stazione, indicata genericamente con 10, per il trattamento ad immersione di scocche, in particolare di autoveicoli o simili. Nelle presente descrizioni verrà fatto riferimento ad una scocca di autovettura, ma resta inteso che i principi innovativi della presente invenzione possono essere applicati anche nel caso di scocche diverse, quali ad esempio scocche per furgoni.

La stazione 10, comprende una vasca 11 di adatta dimensione, piena di noto liquido di processo adatto alla particolare applicazione sulla scocca, ad esempio per un trattamento o pretrattamento anticorrosivo o cataforesi. Una linea di trasporto sequenziale 12 trasporta sequenzialmente dentro e fuori dalla stazione una pluralità di skid 13 (di cui, per semplicità, uno solo à ̈ mostrato nei disegni) con sopra una scocca 14. In particolare, la linea porterà uno skid con una scocca da trattare nella stazione da una estremità di ingresso 15 ed evacuerà lo skid con la scocca dopo il trattamento da una opposta estremità di uscita 16.

Ciascuno skid à ̈ destinato a supportare una scocca da trattare e prevederà opportuni noti sistemi di fissaggio della scocca su di sé, qui non ulteriormente descritti o mostrati essendo facilmente immaginabili dal tecnico esperto. Come noto gli skid comprendono una coppia di pattini inferiori paralleli 17 destinati a scorrere su vie a rulli.

La linea di trasporto 12 comprende corrispondenti vie a rulli 18, 19 che arrivano all’ingresso 15 e partono dall’uscita 16 della stazione.

La linea comprende inoltre nella stazione 10 unità a rulli 20 di scorrimento dello skid entro la stazione che sono mobili, come sarà chiaro nel seguito, fra una posizione operativa di sostegno e scorrimento dello skid sopra la vasca 11 fra le vie di corsa 18 e 19 e una posizione ritirata non operativa nella quale à ̈ possibile il passaggio verticale dello skid con la scocca per la sua immersione nella sottostante vasca 11.

La stazione comprende anche un sistema 21 di movimentazione verticale di uno skid giunto sopra la vasca per mezzo della linea di trasporto 12 per il movimento dello skid con la scocca dentro e fuori dalla vasca 11.

Come bene si vede nelle figure 1, 2 e 3 (per chiarezza in figura 2 lo skid à ̈ solo tratteggiato, mentre in figura 3 non sono mostrate le via a rulli 18 e 19), il sistema di movimentazione verticale 21 comprende una piattaforma 22 di appoggio e aggancio dello skid, la quale à ̈ supportata su un singolo asse motorizzato di rotazione 23 che à ̈ orizzontale e trasversale all’estensione dello skid (e quindi in generale alla direzione di movimento dello skid fra ingresso e uscita).

L’asse di rotazione à ̈ preferibilmente disposto intermedio alle estremità anteriore e posteriore della piattaforma e, vantaggiosamente, sfalsato rispetto alla precisa mezzeria della piattaforma per agevolare la rotazione in un senso.

L’asse 23 à ̈ a sua volta supportato per sporgere prossimo all'estremità inferiore 24 di almeno un braccio verticale di sostegno 25 motorizzato per scorrere verticalmente per il movimento verticale della piattaforma dentro e fuori dalla vasca. Vantaggiosamente, per lo scorrimento il braccio verticale ha l’estremità superiore supportata da un carro motorizzato di scorrimento verticale 26 lungo opportuna guida verticale. Vantaggiosamente, un motore 27 comanda, attraverso una trasmissione a catena o cinghia dentata 28, il movimento verticale del carro 26, mentre un motore 29 comanda, attraverso una trasmissione a catena o cinghia dentata 30, la rotazione della piattaforma. Vantaggiosamente, il motore 29 à ̈ disposto all’estremità superiore del braccio 25 che non si immerge nella vasca e la trasmissione a catena à ̈ sigillata, così da evitare deleteri contatti fra liquido di trattamento e motorizzazione della piattaforma.

La piattaforma può così a comando ruotare attorno all’asse 23 per inclinare la scocca.

Vantaggiosa, la piattaforma può ruotare a comando attorno al detto asse trasversale motorizzato fino a compiere una rotazione di ribaltamento della scocca sullo skid. Come si vede a tratteggio in figura 1, tale rotazione può essere vantaggiosamente almeno di 180° per avere anche il completo ribaltamento della scocca, quando desiderato o necessario per la qualità del trattamento.

Sempre vantaggiosamente, il carro 26 scorre lungo un pilastro verticale 35 disposto lateralmente alla vasca e fissato a terra.

Per permettere l’inclinamento e il ribaltamento della scocca, la piattaforma 22 comprende mezzi di aggancio dello skid, così da evitare inopportuni movimenti à ̈ cadute dello skid sulla piattaforma.

Nella realizzazione preferita qui descritta, per realizzare tali mezzi di aggancio la piattaforma comprende ganci 31 che sono mobili fra una posizione operativa di stabile aggancio dello skid sulla piattaforma e una posizione non operativa di sgancio. Per l’aggancio dello skid, lo skid può prevedere vantaggiosamente perni lateralmente sporgenti 32 che vengono innestati dai ganci.

Mezzi di movimentazione dei ganci fra posizione operativa e non operativa sono anche presenti nella stazione per muovere a comando i mezzi di aggancio nei giusti momenti per l’aggancio dello skid sulla piattaforma prima dell’immersione con rotazione e per lo sgancio dello skid dopo il trattamento.

Vantaggiosamente, i mezzi di aggancio possono essere comandati, come sarà chiaro dal seguito, dal movimento delle unità a rulli 20 fra la posizione operativa e la posizione non operativa.

Perni di centraggio 33 sporgenti verticalmente dalla piattaforma possono anche essere vantaggiosamente previsti per innestare in corrispondenti sedi di centraggio 34 nello skid per assicurare il corretto posizionamento reciproco, evitare movimenti paralleli al piano della piattaforma e non sollecitare eccessivamente di taglio i ganci.

I ganci devono così agire solo nel senso di allontanamento fra piattaforma e skid in direzione normale al piano della piattaforma (vale a dire parallela all’asse di perni di centraggio) e sono perciò semplificati.

Come si vede bene in figura 4 i ganci sono vantaggiosamente quattro, disposti a coppie prossimi agli spigoli e sui due lati della piattaforma. Lo skid avrà corrispondentemente quattro perni di aggancio 32 sporgenti lateralmente.

Come si vede bene nelle figure 2 e 3, le unità a rulli 20 sono vantaggiosamente realizzate per comprendere un’unità laterale 20a, 20b su ciascun lato della via di corsa del sistema di trasporto (vale a dire su ciascun lato della direzione longitudinale di scorrimento di ingresso/uscita della scocca). Sempre vantaggiosamente, ciascuna unità laterale 20a e 20b à ̈ formata rispettivamente da un gruppo rulli anteriore 36a e 36b e da un gruppo rulli posteriore 37a e 37b lungo la direzione di trasporto della via di corsa e ciascun gruppo rulli comprende almeno una coppia di rulli motorizzati di scorrimento 38 che sono supportati a sbalzo verso la mezzeria longitudinale della vasca e che sono affrontati a corrispondenti rulli dell’unità laterale sull’altro lato della via di corsa.

La rotazione dei rulli delle unità 20 à ̈ vantaggiosamente comandata da rispettivi motori 44, attraverso opportune cinghie dentate 45.

Come si vede bene sempre nelle figure 2 e 3, le unità a rulli sono mobili per spostare i rulli 38 da una posizione avanzata operativa (mostrata a tratteggio nelle figure) nella quale i pattini dello skid appoggiano sui rulli e lo skid può essere fatto scorrere da opportuni noti mezzi di traslazione lungo la via di corsa, ad una posizione ritirata non operativa (mostrato a tratto pieno nelle figure) nella quale i rulli liberano la verticale sopra la vasca in modo da permettere il passaggio verticale senza ostacoli dello skid e della scocca fra le due unità a rulli per il trattamento nella vasca. Vantaggiosamente, la traslazione fra posizione operativa e non operativa delle unità a rulli avviene mediante rispettivi motori 46 e opportune trasmissioni a cremagliera 47.

Naturalmente prima del ritiro delle unità a rulli verso la posizione non operativa, lo skid deve essere preso in carico dalla piattaforma 22.

Come si vede in particolare nelle figure 1, 2 e 3 e, ingrandito, nelle figure 5 e 6, vantaggiosamente ciascuna unità a rulli comprende camme di azionamento 40 per l’azionamento dei ganci di blocco 31. Vantaggiosamente, le camme sono realizzate in forma di piastre con una fessura di camma 41 nella quale può inserirsi e scorrere opportunamente un perno di azionamento 42 sporgente lateralmente da una estremità di manovra del gancio, supportato rotante attorno ad un asse 43 parallelo all’asse di rotazione della piattaforma.

Come si vede bene dal confronto delle figure 5 e 6, l’azionamento avviene così nel senso di comandare l’aggancio automatico dello skid quando la piattaforma solleva lo skid dai rulli 38 e di comandare lo sgancio automatico dello skid quando la piattaforma riappoggia lo skid sui rulli 38. Come si vede in figura 7, dove à ̈ mostrata una variante realizzativa della stazione (indicata genericamente con 110) possono anche essere previsti due bracci 25a, 25b di sollevamento della piattaforma 22 i quali sono posti ai due estremi dell’albero 23 di rotazione della piattaforma, in sostanza duplicando specularmente il sistema di movimentazione verticale della stazione 10, mediante l’impiego di due carri 26a, 26b che scorrono sincronizzati su affrontati pilastri verticali 35a, 35b ai due lati della via di corsa.

Ciò può essere utile nel caso ad esempio di scocche particolarmente pesanti.

La stazione 110 non verrà per il resto descritta nei particolari, poiché, a parte la duplicazione del sistema di movimentazione verticale e le conseguenti evidenti modifiche all’unità laterale a rulli 20b (che diviene specularmente uguale all’unità 20a), i vari componenti della stazione 110 sono sostanzialmente uguali a quelli già sopra descritti per la stazione 10, come ora facilmente immaginabile per il tecnico esperto.

Nell’uso della stazione (10 o 110), si avrà che all’inizio di un ciclo di trattamento di una scocca la piattaforma à ̈ nella posizione mostrata in figura 5, con le unità a rulli nelle posizioni operative e i ganci aperti. In tale condizione la piattaforma (posta subito sotto il piano di scorrimento della linea di trasporto) non ostacola la traslazione sui rulli dello skid in arrivo. Quando lo skid giunge in posizione sulla piattaforma come in figura 5, la piattaforma può essere sollevata (avendo dimensioni che permettono il suo scorrimento verticale senza interferire con i rulli in posizione operativa, come si vede bene in figura 3). Gli eventuali perni di centraggio 32 entrano nelle sedi 34 sullo skid e lo skid viene sollevato dalla piattaforma. Quando il sollevamento à ̈ sufficiente, i perni di azionamento 42 abbandonano completamente le fessure di camma 41 e lo skid à ̈ bloccato e completamente preso in carico dalla piattaforma, come si vede bene in figura 6.

Dopo di ciò, le unità a rulli possono ritirarsi nelle proprie posizioni non operative mostrate a tratto pieno nelle figure 2 e 3.

La piattaforma può così muoversi verticalmente per immergere la scocca nel liquido della vasca, eventualmente con rotazione della piattaforma per avere movimenti di inclinazione programmati (ad esempio per immergere la scocca inclinata di punta) e anche per ribaltarla completamente (come mostrato a tratteggio in figura 1). La scocca può anche essere riportata orizzontale e diritta o venire immersa orizzontale e diritta, come mostrato a tratteggio in figura 2. Anche combinazioni di tutti questi movimenti possono essere previste per avere la più rapida evacuazione dell’aria dalla scocca e una uniforme ricopertura con il liquido di processo. La stazione può anche essere opportunamente programmata per eseguire facilmente movimenti ottimali differenti a seconda della scocca da processare.

Vantaggiosamente, nel caso di scocca avente forma che permette il completo ribaltamento, l’asse di rotazione della piattaforma può essere mantenuto fuori dalla vasca (come si vede bene in figura 1) durante i movimenti di oscillazione e rotazione. La tenuta idraulica attorno all’albero à ̈ così meno sollecitata.

Se desiderato, anche nel caso di immersione con scossa solo inclinata la rotazione dell’albero può essere eseguita solo prima e dopo l’immersione In tale modo, le guarnizioni di tenuta idraulica fra albero e supporti possono essere meno complesse, non dovendo fornire tenuta idraulica in condizioni dinamiche ma solo statiche.

Dopo il termine della fase di trattamento in immersione, la piattaforma può essere risollevata (ancora una volta con tutti i movimenti di rotazione e/o inclinazione che si ritengono opportuni per la scocca sottoposta a processo) fino a riportala orizzontale nella posizione emersa di figura 6.

Le unità a rulli possono quindi essere riportate nelle loro posizioni operative avanzate e la piattaforma può riabbassarsi nella posizione di figura 5 con il contemporaneo impegno dei perni 42 dei ganci nelle rispettive camme e il conseguente sgancio dello skid dalla piattaforma e il suo libero riappoggio sui rulli di trasporto. L’azionamento dei motori di rotazione dei rulli spinge lo skid con la scocca verso l’uscita dalla stazione che si ritrova così pronta per il successivo skid con una nuova scocca da processare.

A questo punto à ̈ chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati. Ad esempio, una stazione realizzata secondo i principi della presente invenzione, permette una elevata flessibilità, potendo eseguire movimenti della scocca durante le fasi di immersione, emersione e stazionamento sotto il liquido che sono stati trovati ottimali per ottimizzare velocità, qualità del trattamento e stress sulla scocca. Inoltre, la stazione à ̈ relativamente semplice e di ingombro limitato.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione à ̈ riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Ad esempio, l’uscita e l’ingresso delle scocche può avvenire anche da un solo estremo della stazione (anche se ciò può essere svantaggiosa in termini di velocità di ingresso e uscita delle scocche). Inoltre, possono essere previsti altri sistemi di blocco dello skid sulla piattaforma, ad esempio prevedendo attuatori motorizzati di ganci di blocco.

Infine, qui con skid si intende un generico elemento che permette la movimentazione e l’aggancio di una scocca e può essere diverso da come mostrato, potendo al limite anche almeno parzialmente mancare o essere parte della scocca stessa.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Stazione di trattamento ad immersione di scocche, comprendente: • una vasca (11) di liquido di processo; • una linea (12) di trasporto sequenziale di una pluralità di skid (13) dentro e fuori dalla stazione, gli skid essendo destinati a supportare ciascuno una scocca (14) da trattare, la linea di trasporto comprendendo unità a rulli (20) di scorrimento di uno skid che sono mobili fra una posizione operativa di sostegno e scorrimento dello skid sopra la vasca e una posizione ritirata non operativa per l'immersione nella vasca dello skid con la scocca; • un sistema (21) di movimentazione verticale di uno skid giunto sopra la vasca per mezzo della linea di trasporto per il movimento dello skid con la scocca dentro e fuori dalla vasca; caratterizzata dal fatto che il sistema di movimentazione verticale (21) comprende una piattaforma (22) di appoggio e aggancio dello skid la quale à ̈ supportata su un asse trasversale motorizzato di rotazione (23), l’asse sporgendo prossimo alla estremità inferiore di un braccio verticale di sostegno (25), il braccio verticale essendo motorizzato per il movimento verticale della piattaforma dentro e fuori dalla vasca.
2. 2. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la piattaforma può ruotare a comando attorno al detto asse trasversale motorizzato per compiere una rotazione di ribaltamento della scocca sullo skid.
3. 3. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la piattaforma comprende mezzi (31) di aggancio comandato dello skid che sono comandati dal movimento delle unità a rulli fra la posizione operativa e la posizione non operativa.
4. 4. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la piattaforma comprende ganci (31) che sono mobili fra una posizione operativa di stabile aggancio dello skid sulla piattaforma e una posizione non operativa di sgancio, mezzi di movimentazione dei ganci fra posizione operativa e non operativa essendo presenti nella stazione per l’aggancio e lo sgancio dello skid sulla piattaforma.
5. 5. Stazione secondo rivendicazioni 4, caratterizzata dal fatto che ciascuna unità a rulli comprende camme (40) di azionamento dei ganci (31), nel senso di comandare l’aggancio automatico dello skid quando la piattaforma solleva lo skid dai rulli e di comandare lo sgancio automatico dello skid quando la piattaforma riappoggia lo skid sui rulli.
6. 6. Stazione secondo rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che i ganci (31) sono quattro, disposti a coppie prossimi agli spigoli e sui due lati opposti della piattaforma.
7. 7. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'asse (23) di rotazione della piattaforma à ̈ cinematicamente connesso, attraverso una trasmissione a catena o cinghia dentata, ad un motore di rotazione (29) disposto prossimo all'estremità superiore del braccio verticale di sostegno.
8. 8. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il braccio verticale di sostegno à ̈ supportato superiormente ad un carro motorizzato (26) che scorre lungo un pilastro di guida verticale (35) disposto lateralmente alla vasca.
9. 9. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le unità a rulli comprendono un’unità laterale (20a, 20b) su ciascun lato della linea di trasporto.
10. 10. Stazione secondo rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che ciascuna unità laterale comprende da un gruppo rulli anteriore (36a) e un gruppo rulli posteriore (36b) lungo la direzione di trasporto della linea di trasporto e ciascun gruppo rulli comprende almeno una coppia di rulli motorizzati (38) di scorrimento dello skid e che sono supportati a sbalzo verso la mezzeria longitudinale della vasca e che sono affrontati a corrispondenti rulli dell’unità laterale sull’altro lato della linea di trasporto.
11. 11. Stazione secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i bracci verticali di sostegno sono due (25a, 25b), disposti ai lati della piattaforma (22) per supportare a due opposti estremi l’asse trasversale motorizzato di rotazione (23).