ITMO20090131A1 - Apparato di collegamento tra almeno due unita' di lavoro su ruote gommate di veicoli - Google Patents

Apparato di collegamento tra almeno due unita' di lavoro su ruote gommate di veicoli Download PDF

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ITMO20090131A1
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Gino Ferrari
Franco Maioli
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione riguarda un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su pneumatici, ad esempio una macchina smontagomme ed una macchina equilibratrice, che è predisposto per muovere ruote gommate di veicoli tra le varie fasi di lavoro sulle gomme limitando lo sforzo fisico richiesto agli operatori.
Stato della Tecnica
Attualmente, lo smontaggio, il montaggio e la equilibratura di ruote gommate di veicoli avviene utilizzando apposite macchine denominate rispettivamente macchine smontagomme e macchine equilibratrici.
Le macchine smontagomme comprendono un telaio di base sui quale sono montati una piattaforma di lavoro, azionabile in rotazione con un albero motorizzato disposto verticale, oppure sostanzialmente verticale, su cui le ruote vengono bloccate per permettere lo smontaggio ed il montaggio delle gomme, ed una torretta operativa che si prolunga verso l’alto dal telaio di base e che è dotata di bracci operativi provvisti di attacchi per gli attrezzi che gli operatori devono utilizzare per eseguire le operazioni di smontaggio e montaggio.
Le macchine equilibratrici comprendono anch’esse un telaio di base che si prolunga verso l’alto per una altezza prestabilita e dal quale sporge lateralmente oppure frontalmente un albero orizzontale di equilibratura che è azionato girevole con organi di motorizzazione sistemati sul telaio di base.
L’albero di equilibratura è posto ad una certa altezza dal terreno per permettere di supportare verticalmente ruote che hanno diametri diversi, quindi da piccoli diametri fino a grandi diametri, senza che questo possa creare interferenza tra le gomme delle ruote da equilibrare ed il terreno.
Per eseguire le operazioni di montaggio e smontaggio delle gomme dai rispettivi cerchi e di equilibratura finale delle ruote gommate, gli operatori sono costretti ad usare la propria forza fisica per sollevare le ruote dal terreno e posizionarle prima sulla piattaforma di lavoro della macchina smontagomme, poi completare le operazioni di smontaggio e montaggio delle gomme ed infine rimuovere dalla piattaforma le ruote dotate di nuove gomme montate.
Successivamente, ancora con uno sforzo manuale, gli operatori devono sollevare la ruota da equilibrare fino all’altezza dell’albero di equilibratura, infilare il foro centrale presente nel cerchio sull’albero e fissarlo a quest’ultimo con apposite flange di serraggio.
Quando la equilibratura della ruota gommata è completata, dopo aver sbloccato le flange di serraggio, la devono afferrare nuovamente e, dopo averla sfilata dall’albero di equilibratura, appoggiarla sul terreno per poi montarla infine sul veicolo.
Questo stato della tecnica presenta alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente è che le operazioni che devono essere eseguite per ogni veicolo che, normalmente, è dotato di quattro ruote, dovendo essere ripetute altrettante volte, diventano complessivamente molto faticose per gli operatori i quali eseguono ciclicamente queste operazioni su una pluralità di veicoli durante ogni giornata di lavoro.
Un altro inconveniente è che per rendere le operazioni meno faticose possibile, le macchine smontagomme e le macchine equilibratrici devono essere posizionate preferibilmente vicine tra loro, in modo tale che gli operatori non siano costretti a compiere con ciascuna ruota gommata spostamenti a forza di braccia eccessivamente lunghi, per limitare lo sforzo fisico richiesto; tuttavia questo posizionamento non è sempre possibile a causa di particolari conformazioni che possono avere gli edifici nei quali agiscono gli operatori.
Attualmente, per attenuare gli sforzi fisici richiesti vengono utilizzati dei carrelli porta-ruote sui quali queste vengono caricate per essere trasportate tra le macchine smontagomme ed equilibratrici. Questi carrelli hanno un piano di appoggio delle ruote che è predisposto per mantenerle in posizione sostanzialmente verticale e che può essere sollevato oppure abbassato secondo necessità.
Tuttavia, i passaggi tra il carrello e le macchine smontagomme oppure equilibratrice richiedono in ogni caso un intervento manuale da parte degli operatori e, in definitiva, ancora l’uso della forza fisica.
Presentazione dell'invenzione
Uno scopo dell’invenzione è migliorare lo stato della tecnica nota.
Un altro scopo dell’invenzione è realizzare un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli che permetta di ridurre in modo considerevole e sostanzialmente completo l’uso delia forza fisica sia durante le fasi di posizionamento delle ruote gommate sulle unità di lavoro, come macchine smontagomme oppure macchine equilibratrici, sia durante i trasferimenti tra queste delle ruote gommate.
Ancora un altro scopo dell’invenzione è realizzare un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli che permetta di realizzare spostamenti senza sostanziali interruzioni tra almeno due unità di lavoro.
Secondo un aspetto dell’invenzione è previsto, in accordo alla rivendicazione 1, un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli, comprendente: un organo ascensore per sollevare ruote gommate da una quota bassa ad una quota sollevata di spostamento, ottenendo ruote sollevate, mezzi di spostamento secondo una direzione di spostamento di dette ruote sollevate tra dette almeno due unità, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di spostamento comprendono almeno un piano di appoggio di dette ruote sollevate mobile tra una posizione di spostamento di dette ruote sollevate ed una posizione di rilascio di dette ruote sollevate su un piano di lavoro di almeno una di dette unità di lavoro.
L’invenzione consente, pertanto, di sollevare e spostare ruote gommate ad altezze desiderate, senza richiedere elevati sforzi fisici da parte degli operatori.
Inoltre, l’apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli potrà essere utilizzato anche in combinazione con unità di lavoro già in uso da tempo presso gli operatori, senza richiedere alcun adattamento strutturale per poter funzionare.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli secondo la presente invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista schematica laterale di un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli, secondo l’invenzione;
la FIG. 2 è una vista schematica dall'alto dell’ apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli di Fig. 1;
la Fig. 3 è una vista schematica laterale semplificata ed interrotta di una parte dell’apparato di collegamento di Fig. 1, in una configurazione di spostamento di ruote;
la Fig. 4 è una vista schematica laterale semplificata ed interrotta di una parte dell’apparato di collegamento di Fig. 1 , in una configurazione di rilascio di ruote.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, con 1 è indicato nel complesso un apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro su ruote gommate di veicoli, indicate con le linee tratteggiate 2, che nel caso specifico sono una macchina smontagomme 3 ed una macchina equilibratrice 4 di ruote gommate 2.
L’apparato di collegamento 1 comprende un telaio 5 che supporta su un fianco, come si vede nella fìg. 2, un primo organo ascensore 6 che serve per sollevare dal pavimento le ruote gommate 2 poste in posizione verticale, o sostanzialmente verticale, ed a ribaltarle su mezzi di appoggio e di spostamento 7.
(I primo organo ascensore 6 comprende, una coppia di forche 8 che sono rivolte verso l’esterno del telaio 5 e sulle quali è appoggiarle una ruota gommata 2.
La coppia di forche 8 è solidale ad una estremità rivolta verso il pavimento di un traliccio 9 di sostegno che ha la estremità opposta incernierata rotante ad un fianco del telaio 5 in modo tale da ruotare intorno ad un asse di rotazione “X” parallelo ad un asse longitudinale dell'apparato di collegamento 1.
I mezzi di spostamento 7 comprendono almeno un piano di appoggio 10 sul quale sono appoggiate le ruote 2 sollevate dal primo organo ascensore 6 per poter essere spostate tra la macchina smonta gomme 3 e la macchina equilibratrice 4.
il piano di appoggio 10 comprende una sezione mobile 110 ed una sezione fissa 210 che sono tra loro complanari e in prolungamento una dell’altra quando la sezione mobile 110 è mantenuta in una posizione sollevata di spostamento, per spostare le ruote 2.
La sezione mobile 110 è dotata di una doppia possibilità di movimento, sia in direzione verticale, sia in direzione orizzontale.
Per realizzare questi movimenti sono previsti corrispondenti primi e secondi organi di azionamento, indicati rispettivamente con 11A quelli che fanno muovere la sezione mobile 110 in direzione orizzontale e con 11 B quelli che la fanno muovere in direzione verticale, e che verranno meglio descritti nel seguito.
Con riferimento alle Figure 1 e 3 si nota che la macchina smontagomme 3 comprende, come è noto, una base 12 ed un organo 13 di appoggio e bloccaggio delle ruote 2 in una posizione coricata, sostanzialmente orizzontale, che si estende verso l’alto dalla base 12.
Come si può osservare nelle Figure, il piano Q1’ di appoggio individuato dall’organo 13 di appoggio e bloccaggio è posto ad una quota Q1 che è inferiore rispetto alla quota Q2 alla quale giace il piano di appoggio e di trasporto 10 quando quest’ultimo si trova in posizione sollevata per permettere gli scorrimenti delle ruote 2.
In dettaglio, sia la sezione mobile 110 sia la sezione fissa 210 del piano di appoggio e scorrimento 10 sono costituite, in una forma di realizzazione possibile, da due corsie parallele indicate con 14 e 15 che comprendono ciascuna una pluralità di rulli 16 supportati liberi di ruotare e tra loro paralleli lungo le corsie 14 e 15, con assi di rotazione trasversali rispetto ad una direzione di spostamento indicata con la doppia freccia "S” sia nella Fig. 1 sia nella Fig. 3.
Questi rulli 16, essendo liberi di ruotare, rendono il piano di appoggio e scorrimento 10 a basso attrito ed in questo modo le ruote 2 che sono appoggiate su quest'ultimo possono scorrere agevolmente nelle direzioni di scorrimento “S” senza richiedere una spinta elevata da parte degli operatori.
Tra le due corsie 14 e 15 rimane definito un corridoio libero 17 che è predisposto per ricevere al proprio interno l’organo 13 di appoggio e di bloccaggio della macchina smontagomme 3, tipicamente un albero verticale rotante che supporta una piattaforma orizzontale, quando la sezione mobile 110 viene fatta avanzare verso quest’ultima ed abbassata ad una quota Q3 inferiore alla quota Q2, come visìbile nella Fig. 1 , per depositare oppure prelevare una ruota 2 dal piano di appoggio deN'organo 13.
Sopra alla sezione fissa 210 è montata una stazione 18 di gonfiaggio di pneumatici delle ruote 2 la quale comprende un telaio 20 che supporta un elemento di bloccaggio 19, comprendente una perno dotato di una punta conica impegnabile in un cerchio della ruota 2, che è spostabile verticalmente tra una posizione sollevata inattiva ed una posizione abbassata attiva per bloccare ciascuna ruota 2 durante le fasi di gonfiaggio; quest’ultima operazione viene eseguita con un apparato di gonfiaggio, non illustrato perché noto al tecnico del settore.
L’elemento di bloccaggio 19 coopera con un cilindro di bloccaggio 19’ che è posto sottola sezione fissa 210 e che solleva le ruote 2 durante il loro bloccaggio per permetterne la espansione delle gomme che si crea con il gonfiaggio.
Alla estremità della sezione fissa 210 rivolta verso la macchina equilibratrice è montato un secondo organo ascensore 6’, sostanzialmente uguale all’organo ascensore 6, che è destinato a ricevere le ruote 2 dopo il loro gonfiaggio per scaricarle dal piano di appoggio 10, depositandole sul pavimento in posizione sostanzialmente verticale e pronte per essere inserite sull’albero di equilibratura 4' delia macchina equilibratrice 4
Come si vede nelle Figure, la sezione mobile 110 comprende due aste laterali 21 parallele che sono montate solidali ai fianchi esterni delle corsie 14 e 15 e che si prolungano fino in corrispondenza della sezione fissa 210.
Queste aste laterali 21 sono predisposte per cooperare con gli organi di azionamento 11A ed 1 1 B per permettere lo scorrimento avanti e indietro e il movimento su e giù della sezione mobile 110.
Con riferimento alla Figura 3 si osserva che i primi organi di azionamento 1 1 A, cioè quelli che fanno muovere la sezione mobile 110 in direzione orizzontale, comprendono una biella 22 ed una manovella 23 incernierate tra di loro ed un attuatore lineare 24 che ha la camicia 24’ incernierata ad un punto fisso 25 del telaio 5 e la estremità libera dello stelo 24" incernierata alla biella 22.
Quest’ultima è collegata ad una estremità, come detto, alla manovella 23 per mezzo di una cerniera comune 26 mentre, ad una estremità opposta è incernierata al telaio 5 con un’altra cerniera 27.
La manovella 23 ha una estremità opposta a quella incernierata alla biella 22 che è incernierata ad una flangia di attacco 28 che è solidale alle corsie 14 e 15.
I secondi organi di azionamento 1 1 B, cioè quelli che fanno muovere la sezione mobile 110 in direzione verticale, comprendono, per ciascuna corsia 14 e 15, una coppia di aste 30 e 31 , parallele tra loro, che giacciono in un piano verticale e che hanno i rispettivi piedi incernierati al telaio 5 con cerniere 32 e 33 e le estremità opposte dotate di carrelli 34 e 35, ognuno dei quali è composto da almeno una coppia di rullini 36 sovrapposti che definiscono un passaggio in cui è inserita in modo scorrevole una corrispondente asta 21.
Le aste 30 sono mosse da un attuatore lineare 37 fluidodinamico che ha una camicia 37A che è incernierata al telaio 5 con una cerniera 38 ed uno stelo 37B che è incernierato all’asta 30 con una cerniera 39.
II funzionamento dell’apparato di collegamento è il seguente: Quando si deve eseguire un lavoro su una ruota gommata, come ad esempio sostituire una gomma, si appoggia la ruota 2 sulla coppia dì forche 8 del primo organo ascensore 6 sistemato in una posizione abbassata con le forche 8 a contatto con il terreno.
Dopo aver sistemato la ruota 2 sul primo organo ascensore 6, questo viene fatto ruotare intorno all’asse di rotazione “X” con mezzi attuatori noti fino a che la ruota 2 si trova complanare al piano di appoggio 10.
Con una piccola spinta si trasferisce la ruota 2 su questo piano di appoggio 10 sul quale la ruota 2 può scorrere secondo le direzioni di scorrimento “S”.
Il primo organo ascensore 6 viene riportato nella posizione iniziale per non interferire con le successive operazioni.
Durante il caricamento della ruota 2 sul piano 10 di appoggio, la sezione mobile 110 di questo è mantenuta in una posizione complanare alla sezione fissa 210 e, pertanto, la ruota appoggia sul piano 10 che giace alla quota Q2.
Per rilasciare la ruota 2 sul piano 13 di appoggio e bloccaggio della macchina smontagomme 3, si azionano i primo organi di azionamento 11A che fanno spostare la sezione mobile 110 verso la macchina smontagomme 3, come indicato con linee tratteggiate nelle Figure 1 , 2, 3.
Lo spostamento avviene per la spinta che l'attuatore lineare 24 imprime alla biella 22 ed alla manovella 23 le quali ruotano e spingono la sezione mobile 110 che si sposta in modo guidato con lo scorrimento delle aste 21 tra i rullini 36 sovrapposti, portando la sezione mobile 110 sopra l’organo di appoggio e bloccaggio 13 della macchina smontagomme 3.
Si sposta poi la ruota 2 verso quest’ultima, facendola scorrere agevolmente con una piccola spinta manuale sui rulli 16 che praticamente non creano nessuna resistenza percepibile, essendo supportati alle corsie 14 e 15 liberi di ruotare intorno ai rispettivi assi di rotazione.
Quando la ruota 2 si trova in posizione allineata verticalmente e sostanzialmente coassiale all'organo 13 di appoggio e bloccaggio, si azionano i secondi organi di azionamento 1 1 B che fanno scendere la sezione mobile 110 ad una quota Q3 che è inferiore alla quota Q1 a cui si trova l’organo di appoggio e bloccaggio 13.
Durante questo abbassamento, quest’ultimo si infila nel corridoio libero 17 e riceve in appoggio la ruota 2 rilasciata dalle corsie 14 e 15 che sono spostate più in basso.
Si eseguono quindi le usuali operazioni di smontaggio e montaggio per sostituire il pneumatico della ruota 2 e se durante queste operazioni la sezione mobile 110 intralcia le manovre, questa può essere ritirata verso la sezione fissa 210, mantenendo comunque la posizione abbassata alla quota Q3, azionando nuovamente l’attuatore lineare 24 in direzione opposta alla precedente.
L'abbassamento della sezione mobile 110 viene eseguita azionando l’attuatore lineare 37 che fa ruotare l’asta 30, come indicato nella Fig. 4.
Di conseguenza, poiché l’insieme formato dal telaio 5, dalle aste 30 e 31 e dalle aste 21 forma una struttura a parallelogramma articolato, anche l’asta 31 è costretta a ruotare nello stesso verso dell’asta 30.
In questo modo, la sezione mobile 110 si abbassa mantenendosi sostanzialmente parallela a sé stessa.
Quando la sostituzione del pneumatico della ruota 2 è completata, si aziona nuovamente l’attuatore lineare 24 che fa scorrere nuovamente verso la macchina smontagomme 3 la sezione mobile 110, fino a disporre le corsie 14 e 15 ai lati dell’organo 13 di appoggio e serraggio.
Si aziona poi nuovamente l’attuatore lineare 37 che fa ruotare le aste 30 e 31 in direzione opposta alla precedente, facendo sollevare la sezione mobile 110 fino alla quota Q2, sostanzialmente complanare alla sezione fissa 210.
Quindi si aziona nuovamente l’attuatore lineare 24 che richiama la biella 22 e la manovella 23 e, con queste, la sezione mobile 110 verso la sezione fissa 210, fino a ripristinare la continuità del piano di appoggio 10.
Successivamente, sì fa spostare la ruota 2 nella direzione verso la macchina equilibratrice 4, imprimendole ancora una leggera spinta manuale, fino a posizionarla in corrispondenza verticale dell’elemento di bloccaggio 19 della stazione di gonfiaggio 18.
Si attiva questo elemento di bloccaggio che scende e impegnando con la propria punta il foro centrale del cerchio della ruota 2, la blocca sul piano di appoggio 10.
Quando la ruota è bloccata, si attiva un noto gruppo di gonfiaggio di cui è dotata la stazione di gonfiaggio 18, fino a raggiungere una pressione di gonfiaggio corretta del pneumatico della ruota 2.
Terminata la fase i gonfiaggio, l’elemento di bloccaggio 19 viene sollevato la ruota 2 è libera di essere spostata verso la macchina equilibratrice 4 fino a che si dispone sul secondo organo ascensore 6’ che preventivamente è ruotato in una posizione di ricevimento, sostanzialmente complanare al piano di appoggio 10.
Quando la ruota 2 è sistemata sul secondo organo ascensore 6’ questo viene fatto ruotare verso il terreno e la ruota 2 si dispone in posizione sostanzialmente verticale, pronta per essere caricata sull'albero di equilibratura 4’ della macchina equilibratrice 4.
Si è in pratica constato come l’invenzione raggiunga gli scopi prefissati.
L’invenzione è suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni potranno essere qualsiasi, senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Apparato di collegamento tra almeno due unità di lavoro (3, 4) su ruote (2) gommate di veicoli, comprendente: - un organo ascensore (6) per sollevare ruote (2) gommate da una quota bassa ad una quota sollevata di spostamento (Q2), ottenendo ruote (2) sollevate, - mezzi di spostamento secondo una direzione di spostamento (S) di dette ruote (2) sollevate tra dette almeno due unità di lavoro (3, 4), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di spostamento comprendono almeno un piano di appoggio (10, 110, 210) di dette ruote (2) sollevate mobile tra una posizione di spostamento (Q2) di dette ruote (2) sollevate ed una posizione di rilascio (Q1) di dette ruote (2) sollevate su un piano di lavoro (Q1) di almeno una (3) di dette unità di lavoro (3, 4).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detta posizione di spostamento è ad una altezza (Q2) maggiore della altezza (Q1) di detto piano di lavoro (Q1’) rispetto a detta quota bassa.
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui dette almeno due unità di lavoro comprendono rispettivamente una macchina smontagomme (3) che ha detto piano di lavoro (Q1 ’) supportato da un albero di supporto (13) sostanzialmente verticale, motorizzato girevole ed una macchina equilibratrice (4) di ruote (2) che ha un albero di equilibratura (4’) sostanzialmente orizzontale posto ad una quota di rotazione intorno ad un asse di rotazione.
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto piano di appoggio (10, 110, 210) comprende una superficie di appoggio a basso attrito.
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 1 oppure 4, in cui detta superficie di appoggio a basso attrito comprende una pluralità di rulli (16) paralleli e complanari che sono supportati liberamente girevoli con assi di rotazione sostanzialmente orizzontali e trasversali a detta direzione di spostamento (S).
  6. 6. Apparato secondo le rivendicazioni 1, 2 e 5, in cui detto piano di appoggio (10) comprende una sezione aggiuntiva fissa (210) di appoggio in prolungamento longitudinale continuo da una sezione (110) mobile di detto piano di appoggio (10) posta in detta configurazione di spostamento (Q2) ed corrispondenza della quale sono montati mezzi di gonfiaggio (18) di dette ruote (2) gommate, detta sezione aggiuntiva fissa (210) essendo orientata verso detta macchina equilibratrice (4) rispetto a detta sezione mobile (110).
  7. 7. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detta porzione aggiuntiva fissa (210) è complanare a detta sezione mobile (110) in detta posizione di spostamento (Q2) e definisce da parte opposta a detto sezione mobile (110) un fronte di scarico di ruote (2) gommate dotato di secondi mezzi ascensori (6’).
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui detta sezione aggiuntiva fissa (210) comprende mezzi di bloccaggio (19, 19’) di ruote (2) sistemati in sostanziale corrispondenza di detti mezzi di gonfiaggio (18).
  9. 9. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui almeno detta sezione mobile (110) comprende una coppia di corsie parallele (14, 15), complanari e distanziate che definiscono tra loro un corridoio centrale (17) libero, occupabile trasversalmente da detto albero di supporto (13) sostanzialmente verticale in detta posizione di rilascio (Q1).
  10. 10. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sezione mobile (110), detta sezione aggiuntiva fissa (210), detti mezzi ascensori (6, 6') sono supportati da un telaio di base (5).
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