IT201700000306A1 - Veicolo semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre - Google Patents

Veicolo semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre

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IT201700000306A1
IT201700000306A1 IT102017000000306A IT201700000306A IT201700000306A1 IT 201700000306 A1 IT201700000306 A1 IT 201700000306A1 IT 102017000000306 A IT102017000000306 A IT 102017000000306A IT 201700000306 A IT201700000306 A IT 201700000306A IT 201700000306 A1 IT201700000306 A1 IT 201700000306A1
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IT
Italy
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self
oscillating arm
propelled vehicle
vehicle according
longitudinal
Prior art date
Application number
IT102017000000306A
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English (en)
Inventor
Alessandro Negrin
Original Assignee
Italcarrelli S R L
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60PVEHICLES ADAPTED FOR LOAD TRANSPORTATION OR TO TRANSPORT, TO CARRY, OR TO COMPRISE SPECIAL LOADS OR OBJECTS
    • B60P3/00Vehicles adapted to transport, to carry or to comprise special loads or objects
    • B60P3/002Vehicles adapted to transport, to carry or to comprise special loads or objects for carrying glass plates

Description

“VEICOLO SEMOVENTE PER LA MOVIMENTAZIONE DI CAVALLETTI PORTA-LASTRE”
La presente invenzione è relativa ad un veicolo semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un carrello semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre adatti per ospitare lastre di vetro di grandi dimensioni. Impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, i carrelli semoventi per la movimentazione di cavalletti porta-lastre sono solitamente composti da un grande telaio porta-cavalletto anteriore e da una unità motrice posteriore, solidali tra loro ed entrambi dotati di ruote di appoggio al suolo.
In aggiunta i carrelli semoventi sono dotati di un sistema di sollevamento ad azionamento idraulico, che è in grado di variare a comando l’altezza dal suolo del telaio porta-cavalletto, mantenendo il telaio sempre parallelo a se stesso ed al suolo.
Il telaio porta-cavalletto, in particolare, consiste essenzialmente in una struttura rigida a forma di U, che si estende orizzontalmente in modo tale da formare, a cavallo del piano di mezzeria del veicolo, una grande fenditura rettilinea orizzontale che ha una lunghezza e larghezza tali da poter accogliere al suo interno un intero cavalletto porta-lastre, ed è aperta anteriormente in modo tale da permettere l’ingresso del cavalletto porta-lastre.
Due ruote di appoggio al suolo folli sono posizionate in corrispondenza delle estremità anteriori dei due longheroni longitudinali del telaio, mentre la parte posteriore del telaio porta-cavalletto è fissata saldamente all’unità motrice attraverso un sistema di accoppiamento che consente al telaio porta-cavalletto di muoversi liberamente rispetto all’unità motrice in direzione verticale.
L’unità motrice posteriore è invece dotata di una coppia di ruote di appoggio al suolo motrici e sterzanti, di un propulsore atto a trascinare in rotazione le ruote motrici e sterzanti, e di una cabina di guida che è destinata ad ospitare il conducente del veicolo e presenta al proprio interno il volante e gli altri organi di comando necessari alla guida del carrello.
Purtroppo la manovrabilità dei carrelli semoventi per la movimentazione di cavalletti porta-lastre è fortemente condizionata dalle dimensioni del veicolo.
I cavalletti porta-lastre, infatti, sono solitamente dimensionati per poter accogliere lastre di vetro che arrivano fino a 9 metri di lunghezza, per cui la fenditura longitudinale del telaio porta-cavalletto deve avere una lunghezza di circa 8 metri ed una larghezza di circa 1,5 metri.
La lunghezza complessiva di un carrello semovente, quindi, può superare ampiamente i 10 metri, rendendo estremamente difficile la guida del veicolo all’interno dello stabilimento.
Questi problemi di manovrabilità si sono acuiti con la recente comparsa di cavalletti porta-lastre in grado di accogliere lastre di vetro o marmo che arrivano anche a 15 metri di lunghezza. In questo caso, infatti, il carrello semovente dovrebbe avere una lunghezza complessiva di circa 16 metri.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare un carrello semovente per il sollevamento e la movimentazione di cavalletti porta-lastre di grandi dimensioni che possa ovviare agli inconvenienti sopra descritti.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un veicolo semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre come definito nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista assonometrica di un veicolo semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 è una vista laterale del veicolo semovente illustrato in figura 1, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza; mentre
- le figure 3 e 4 sono due viste laterali del veicolo semovente illustrato in figura 2 in due diverse configurazioni di funzionamento, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza.
Con riferimento alla figura 1, 2, 3 e 4, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un veicolo semovente specificamente strutturato per poter movimentare in sicurezza cavalletti porta-lastre 100 adatti a supportare lastre o pacchi di lastre di vetro o marmo di grandi dimensioni. In aggiunta il veicolo semovente 1 può essere anche utilizzato per movimentare in sicurezza pianali di carico adatti a supportare piastre ed altri manufatti in cemento armato di grandi dimensioni.
Più in dettaglio, il veicolo semovente 1 è particolarmente adatto a movimentare cavalletti porta-lastre 100 preferibilmente con struttura ad A o ad L, specificamente dimensionati per poter supportare un numero variabile di lastre di vetro (non illustrate) preferibilmente con lunghezza fino a 15 metri, disposte una accostata all’altra in posizione sostanzialmente verticale.
In altre parole, il veicolo semovente 1 è strutturato in modo tale da poter inforcare, sollevare, spostare orizzontalmente ed infine appoggiare nuovamente al suolo un cavalletto porta-lastre 100 adatto a supportare lastre di vetro preferibilmente con lunghezza fino a 15 metri.
Con riferimento alle figure 1 e 2, il veicolo semovente 1 comprende un telaio porta-cavalletto anteriore 2 ed una unità motrice posteriore 3 disposti uno adiacente all’ altro a cavallo del piano verticale di mezzeria del veicolo P, ed entrambi dotati di ruote di appoggio al suolo.
Più in dettaglio, il telaio porta-cavalletto anteriore 2 è in grado di accoppiarsi al cavalletto porta-lastre 100, ed è dotato di almeno due ruote di appoggio al suolo 4 disposte da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo P.
L’unità motrice posteriore 3, invece, è preferibilmente dotata di almeno due ruote di appoggio al suolo 5 disposte da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo P, ed è saldamente collegata al telaio portacavalletto 2 attraverso un organo meccanico di accoppiamento che consente al telaio porta-cavalletto 2 di muoversi rispetto all’unità motrice 3 in direzione sostanzialmente verticale, ossia ortogonalmente all’asse longitudinale del veicolo L, rimanendo sempre sul piano verticale di mezzeria del veicolo P.
Ancora più in dettaglio, l’unità motrice posteriore 3 è preferibilmente saldamente collegata al telaio portacavalletto anteriore 2 attraverso una articolazione a bracci oscillanti 6 che consente al telaio porta-cavalletto 2 di muoversi rispetto all’unità motrice 3 in direzione verticale, rimanendo sempre sul piano verticale di mezzeria del veicolo P.
Preferibilmente le due ruote di appoggio al suolo 4 e le due ruote di appoggio al suolo 5 sono inoltre disposte in posizione speculare da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo P.
In altre parole, il veicolo semovente 1 è preferibilmente dotato di almeno due ruote di appoggio al suolo anteriori 4 e di almeno due ruote di appoggio al suolo posteriori 5, posizionate sostanzialmente in corrispondenza dei vertici di un rettangolo.
Preferibilmente le ruote 4 collocate al disotto del telaio porta-cavalletto 2 sono folli e disposte parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, mentre le ruote 5 collocate al disotto dell’unità motrice 3 sono preferibilmente motrici e sterzanti.
In aggiunta il veicolo semovente 1 è provvisto anche di un apparato di sollevamento 7 preferibilmente ad azionamento idraulico o pneumatico, che è in grado di variare/ regolare a comando l’altezza dal suolo h del telaio portacavalletto 2.
Con riferimento alle figure 1 e 2, in particolare, il telaio porta-cavalletto 2 è atto ad accoppiarsi al cavalletto porta-lastre 100, e comprende una intelaiatura rigida oblunga 10 a forma sostanzialmente di U, preferibilmente realizzata in materiale metallico, che si estende a fianco dell’unità motrice 3 sostanzialmente parallela al suolo, ossia orizzontalmente, ed è dotata di due lunghi rebbi o longheroni longitudinali 11 che si estendono sostanzialmente orizzontalmente e parallelamente all’asse longitudinale del veicolo L, in posizione sostanzialmente speculare da bande opposte del piano di mezzeria del veicolo P.
Le ruote di appoggio al suolo anteriori 4 sono posizionate sostanzialmente in corrispondenza delle estremità anteriori/distali dei due rebbi o longheroni longitudinali 11, mentre la parte posteriore dell’intelaiatura rigida oblunga 10 è preferibilmente collegata all’unità motrice 3 attraverso la articolazione a bracci oscillanti 6.
L’apparato di sollevamento 7 è atto a variare/regolare a comando l’altezza dal suolo h della intelaiatura rigida oblunga 10, preferibilmente mantenendo anche l’intelaiatura rigida oblunga 10 sostanzialmente parallela a se stessa e/o al suolo.
Più in dettaglio, l’apparato di sollevamento 7 è atto a variare, a comando, l’altezza dal suolo h dell’intelaiatura rigida oblunga 10 tra un valore massimo (vedi figure 2 e 4) preferibilmente superiore a 0,3 metri, ed un valore minimo (vedi figure 1 e 3) in cui il telaio portacavalletto 2 si dispone grosso modo rasente al suolo.
Con riferimento alla figura 1, i due longheroni longitudinali 11, in aggiunta, formano/delimitano tra di loro una grande gola o fenditura rettilinea 12, che si estende parallelamente all’asse longitudinale del veicolo L, sostanzialmente a cavallo del piano verticale di mezzeria del veicolo P. La gola o fenditura rettilinea 12 è aperta anteriormente, ed ha una larghezza sostanzialmente uguale alla larghezza nominale dei cavalletti porta-lastre 100, in modo tale da essere impegnata a scorrimento da un cavalletto porta-lastre 100 disposto parallelamente all’ asse longitudinale del veicolo L.
Nell’esempio illustrato, in particolare, la gola o fenditura rettilinea 12 ha una larghezza preferibilmente compresa tra 1 e 2 metri, e preferibilmente, ma non necessariamente, uguale a circa 1,5 metri.
In aggiunta, ciascun longherone longitudinale 11 è anche strutturato in modo tale da potersi accoppiare ad un rispettivo fianco laterale maggiore del cavalletto portalastre 100 che si trova all’interno della gola o fenditura rettilinea 12, in modo tale da poter supportare/sostenere il cavalletto porta-lastre 100 quando l’intelaiatura rigida oblunga 10 si trova alla massima distanza dal suolo.
Più in dettaglio, i due longheroni longitudinali 11 dell’intelaiatura rigida oblunga 10 sono preferibilmente provvisti di una o più mensole sporgenti orizzontali 13 che si estendono a sbalzo all’interno della fenditura rettilinea 12 preferibilmente rimanendo complanari tra loro, e sono atte a posizionarsi al disotto degli adiacenti fianchi laterali maggiori del cavalletto porta-lastre 100 in modo tale da sorreggere il cavalletto porta-lastre 100 quando l’intelaiatura rigida oblunga 10 si trova alla massima distanza dal suolo.
In altre parole, la intelaiatura rigida oblunga 10 è strutturata in modo tale da poter inforcare un cavalletto porta-lastre 100 orientato parallelamente all’asse longitudinale del veicolo L, preferibilmente accoppiandosi a scorrimento con il medesimo cavalletto porta-lastre 100.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, ciascun longherone longitudinale 11 dell’intelaiatura rigida 10 è inoltre suddiviso in un segmento rettilineo anteriore 14 ed un segmento rettilineo posteriore 15, che sono saldamente accoppiati in modo assialmente scorrevole tra loro, in modo tale da poter variare la lunghezza assiale complessiva f del longherone longitudinale 11 tra un valore massimo ed un valore minimo prefissati e preferibilmente uguali rispettivamente a 9 e 15 metri.
I segmenti rettilinei posteriori 15 dei due longheroni longitudinali 11 sono collegati in modo rigido tra loro in modo tale da formare la sezione posteriore della intelaiatura rigida oblunga 10.
I segmenti rettilinei anteriori 14, invece, sono mobili parallelamente all’asse longitudinale del veicolo L, e supportano ciascuno almeno una rispettiva ruota di appoggio al suolo 4. In altre parole le ruote di appoggio al suolo anteriori 4 sono posizionate sui due segmenti rettilinei anteriori 14.
Più in dettaglio, il segmento rettilineo anteriore 14 di ciascun longherone longitudinale 11 è accoppiato in modo assialmente scorrevole ed angolarmente rigido al corrispondente segmento rettilineo posteriore 15, in modo tale da essere mobile parallelamente all’asse longitudinale L tra una posizione ritratta ed una posizione completamente estratta.
Nella posizione ritratta (vedi figure 1 e 2) il segmento rettilineo anteriore 14 è quasi interamente ritratto all’interno del corrispondente segmento rettilineo posteriore 15 e la lunghezza assiale complessiva f del longherone longitudinale 11 assume il valore minimo.
Nella posizione completamente estratta (vedi figure 3 e 4) il segmento rettilineo anteriore 14 sporge a sbalzo quasi interamente dal segmento rettilineo posteriore 15 e la lunghezza assiale complessiva f del longherone longitudinale 11 assume il valore massimo.
Con riferimento alle figure 1 e 2, la intelaiatura rigida oblunga 10 è pertanto suddivisa longitudinalmente in una sezione posteriore ed in una sezione anteriore. La sezione posteriore è sostanzialmente a forma di U, è adiacente all’unità motrice 3, ed è preferibilmente collegata stabilmente all’unità motrice 3 attraverso l’articolazione a bracci oscillanti 6. La sezione anteriore è accoppiata in modo assialmente scorrevole alla sezione posteriore ed ospita le ruote di appoggio al suolo 4.
Nell’esempio illustrato, in particolare, i segmenti rettilinei posteriori 15 dei due longheroni longitudinali 11 hanno preferibilmente una struttura scatolare per poter contenere i segmenti rettilinei anteriori 14.
In altre parole, i segmenti rettilinei anteriori 14 sono preferibilmente accoppiati in modo telescopico ai segmenti rettilinei posteriori 15.
Preferibilmente i segmenti rettilinei anteriori 14 sono inoltre dimensionati in modo tale da poter sporgere, quando si trovano nella posizione ritratta (vedi figure 1 e 2), all’esterno dei corrispondenti segmenti rettilinei posteriori 15 con la sola estremità distale 14a.
In aggiunta le ruote di appoggio al suolo anteriori 4 sono preferibilmente collocate in corrispondenza delle estremità distali 14a dei segmenti rettilinei anteriori 14 dei due longheroni longitudinali 11.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 2, 3 e 4, ciascuna ruota di appoggio al suolo 4 è fissata/ collegata al corrispondente segmento rettilineo anteriore 14, o meglio alla estremità distale 14a del corrispondente segmento rettilineo anteriore 14, attraverso una rispettiva sospensione a braccio oscillante 17.
In altre parole, ciascuna ruota di appoggio al suolo 4 è fissata in modo liberamente assialmente girevole in corrispondenza della estremità di un braccio oscillante 18 che si estende sostanzialmente parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, ed è infulcrato preferibilmente a bilanciere sul corpo del segmento rettilineo anteriore 14, preferibilmente in corrispondenza della estremità distale 14a, in modo tale da poter ruotare attorno ad un asse di rotazione A trasversale e sostanzialmente perpendicolare al piano verticale di mezzeria del veicolo P.
Il telaio porta-cavalletto 2 è quindi dotato di due bracci oscillanti 18, che sono preferibilmente disposti in posizione sostanzialmente speculare da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo P, e sono infulcrati a bilanciere sulle estremità distali 14a dei due longheroni longitudinali 11, in modo tale da poter separatamente ruotare/oscillare attorno ad uno stesso asse di rotazione A trasversale, rimanendo entrambi localmente sostanzialmente paralleli al piano verticale di mezzeria del veicolo P.
Con particolare riferimento alla figura 2, oltre al braccio oscillante 18, la sospensione a braccio oscillante 17 in aggiunta comprende anche un cilindro idraulico o pneumatico 19 a singolo o doppio effetto, che è interposto tra il braccio oscillante 18 ed il segmento rettilineo anteriore 14 ed è in grado di variare l’inclinazione del braccio oscillante 18 rispetto alla verticale.
L’apparato di sollevamento 7 è atto a pilotare il cilindro idraulico o pneumatico 19 in modo tale da poter controllare/variare l’inclinazione del braccio oscillante 18 rispetto alla verticale, e poter quindi regolare a comando l’altezza dal suolo della estremità distale 14a del segmento rettilineo anteriore 14.
Più in dettaglio, ciascuna ruota di appoggio al suolo 4 è preferibilmente alloggiata all’interno di una cavità o vano ruota presente all’interno della estremità distale 14a del segmento rettilineo anteriore 14 del longherone longitudinale 11.
Il braccio oscillante 18, invece, è preferibilmente sagomato sostanzialmente a forma di L, ed è infulcrato a bilanciere sul segmento rettilineo anteriore 14 del longherone longitudinale 11 in corrispondenza del suo gomito centrale, in modo tale da poter ruotare all’interno del vano ruota tra una posizione abbassata (vedi figure 2 e 4) ed una posizione sollevata (vedi figure 1 e 3).
Nella posizione sollevata il braccio oscillante 18 preferibilmente posiziona la ruota di appoggio al suolo 4 quasi interamente all’esterno del relativo vano ruota, in modo tale da disporre l’estremità distale 14a del segmento rettilineo anteriore 14 del longherone longitudinale 11 alla massima distanza dal suolo.
Nella posizione abbassata il braccio oscillante 18 preferibilmente posiziona la ruota di appoggio al suolo 4 quasi interamente all’interno del relativo vano ruota, in modo tale da disporre l’estremità distale 14a del segmento rettilineo anteriore 14 del longherone longitudinale 11 alla minima distanza dal suolo.
La ruota di appoggio al suolo 4 è preferibilmente fissata in modo assialmente girevole sulla estremità inferiore del braccio oscillante 18 a forma di L.
Il cilindro idraulico o pneumatico 19, invece, è preferibilmente alloggiato all’interno del segmento rettilineo anteriore 14 del longherone longitudinale 11, preferibilmente localmente sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale del longherone, ed è preferibilmente inter– posto tra l’estremità superiore del braccio oscillante 18 a forma di L ed il segmento rettilineo anteriore 14.
Con riferimento alle figure 1 e 2, preferibilmente l’articolazione a bracci oscillanti 6 invece comprende almeno un braccio oscillante 20 che si estende sostanzialmente parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, ha una estremità incernierata sulla scocca 21 dell’unità motrice 3 in modo tale da poter ruotare rispetto a quell’ultima parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, ed è infulcrato preferibilmente a bilanciere sulla sezione posteriore della intelaiatura rigida oblunga 10 in modo tale da poter ruotare rispetto a quest’ultima attorno ad un asse di rotazione B trasversale e sostanzialmente perpendicolare al piano verticale di mezzeria del veicolo P.
Più in dettaglio, la articolazione a bracci oscillanti 6 preferibilmente comprende: una coppia di bracci oscillanti 20, che sono disposti in posizione sostanzialmente speculare da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo P, hanno una estremità incernierata sulla scocca 21 dell’unità motrice 3 in modo tale da poter ruotare rispetto a quell’ultima parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, e sono infine infulcrati preferibilmente a bilanciere sulla sezione posteriore della intelaiatura rigida oblunga 10 in modo tale da poter ruotare rispetto a quest’ultima attorno ad un asse di rotazione B trasversale e perpendicolare al piano verticale di mezzeria del veicolo P; ed un organo di collegamento trasversale, che connette i due bracci oscillanti 20 in modo rigido tra loro per costringerli a ruotare rimanendo sempre reciprocamente allineati ed affacciati.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’organo di collegamento trasversale preferibilmente consiste in un albero 22, che si estende perpendicolarmente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, ed è fissato in modo assialmente girevole nella scocca 21 dell’unità motrice 3, ad un’altezza prestabilita dal suolo. I due bracci oscillanti 20 si estendono a sbalzo dall’albero 22 in direzione sostanzialmente radiale, ossia parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, e sono fissati in modo rigido alle due estremità dell’albero.
Preferibilmente ciascun braccio oscillante 20 è quindi fissato rigidamente all’albero trasversale 22 in modo tale da ruotare unitamente a quest’ultimo, ed è infulcrato sulla sezione posteriore dell’intelaiatura rigida oblunga 10 in modo tale da poter ruotare liberamente rispetto a quest’ ultima attorno all’asse di rotazione B.
Preferibilmente l’apparato di sollevamento 7 inoltre comprende, preferibilmente per ciascun braccio oscillante 20, un rispettivo cilindro idraulico o pneumatico 23 a singolo o doppio effetto, che è interposto tra il braccio oscillante 20 e la sezione posteriore dell’intelaiatura rigida oblunga 10, o meglio il segmento rettilineo posteriore 15 del longherone longitudinale 11, in modo tale da poter controllare/variare l’inclinazione del braccio oscillante 20 rispetto alla verticale, e poter quindi regolare a comando l’altezza dal suolo della sezione posteriore dell’intelaiatura rigida oblunga 10.
Pilotando in modo appropriato i cilindri idraulici o pneumatici 19 e 23, l’apparato di sollevamento 7 è quindi in grado di variare a comando l’altezza dal suolo h della intelaiatura rigida oblunga 10.
Più in dettaglio, con particolare riferimento alla figura 2, ciascun braccio oscillante 20 è preferibilmente sagomato sostanzialmente a forma di L, è incernierato a bilanciere sulla scocca 21 dell’unità motrice 3 in corrispondenza di una prima estremità, ed è infine infulcrato sulla sezione posteriore dell’intelaiatura rigida oblunga 10 in corrispondenza del suo gomito centrale, in modo tale da poter ruotare liberamente rispetto alla sezione posteriore attorno all’asse di rotazione B.
Il cilindro idraulico o pneumatico 23, invece, è preferibilmente alloggiato all’interno del segmento rettilineo posteriore 15 del longherone longitudinale 11, preferibilmente localmente sostanzialmente parallelo all’ asse longitudinale del longherone, ed è preferibilmente interposto tra la seconda estremità superiore del braccio oscillante 20 a forma di L ed il segmento rettilineo posteriore 15 del longherone longitudinale 11.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4, preferibilmente l’apparato di sollevamento 7 in aggiunta comprende anche due bielle longitudinali 25 che sono atte a collegare meccanicamente le due sospensioni a braccio oscillante 17 del telaio porta-cavalletto 2 con la articolazione a bracci oscillanti 6, in modo tale da obbligare i bracci oscillanti 20 dell’articolazione a bracci oscillanti 6 a muoversi in modo sincronizzato con i bracci oscillanti 18 delle sospensioni a braccio oscillante 17, così da poter variare l’altezza dal suolo h della intelaiatura rigida oblunga 10 mantenendo la intelaiatura rigida oblunga 10 sempre parallela al suolo.
Più in dettaglio, ciascun braccio oscillante 20 della articolazione a bracci oscillanti 6 è longitudinalmente allineato ad un rispettivo braccio oscillante 18 del telaio porta-cavalletti 2.
La biella longitudinale 25, invece, si estende lungo il longherone longitudinale 11, dalla sospensione a braccio oscillante 17 fino alla articolazione a bracci oscillanti 6, ed è incernierata di testa rispettivamente al braccio oscillante 18 della sospensione a braccio oscillante 17 e al braccio oscillante 20 della articolazione a bracci oscillanti 6 in modo tale da obbligare i due bracci oscillanti 18 e 20 a ruotare in modo sincronizzato.
Ancora più in dettaglio, ciascuna biella 25 ha le due estremità assiali incernierate una sul braccio oscillante 18 preferibilmente in prossimità del cilindro idraulico o pneumatico 19, e l’altra sul braccio oscillante 20 preferibilmente in prossimità del cilindro idraulico o pneumatico 23, in modo tale da obbligare i due bracci oscillanti 18 e 20 a ruotare attorno ai rispettivi assi di rotazione A e B in modo sincronizzato.
Nell’esempio illustrato, in particolare, ciascun braccio oscillante 20 è preferibilmente sostanzialmente complanare ad un rispettivo braccio oscillante 18, la corrispondente biella longitudinale 25 si estende più o meno parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo P, preferibilmente all’interno del corrispondente longherone longitudinale 11.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4, ciascuna biella longitudinale 25 in aggiunta comprende: due o più aste o barre rettilinee 26 preferibilmente realizzate in materiale metallico, che sono saldamente accoppiate una all’altra in modo assialmente scorrevole; ed un organo di bloccaggio 27, che è selettivamente atto a collegare le aste rettilinee 26 in modo rigido tra loro per impedire qualsiasi movimento relativo delle stesse aste.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato la biella 25 preferibilmente comprende due cannotti tubolari rettilinei 26 che sono inseriti in modo telescopico uno nell’altro, e sono incernierati di testa uno al braccio oscillante 18 e l’altro al braccio oscillante 20.
L’organo di bloccaggio 27, invece, è preferibilmente fissato stabilmente su uno dei due cannotti tubolari rettilinei 26, preferibilmente in corrispondenza della estremità assiale opposta a quella incernierata al braccio oscillante 18 o 20.
Preferibilmente l’organo di bloccaggio 27 è inoltre ad azionamento elettrico, idraulico o pneumatico.
Più in dettaglio, l’organo di bloccaggio 27 preferibilmente comprende: un chiavistello (non visibile nelle figure) che è mobile trasversalmente, o meglio ortogonalmente, all’asse longitudinale dei cannotti tra una prima posizione operativa in cui il chiavistello impegna preferi bilmente in modo passante entrambi i cannotti tubolari rettilinei 26 in modo tale da impedire qualsiasi movimento assiale relativo dei cannotti, ed una seconda posizione operativa in cui il chiavistello non impegna almeno uno dei due cannotti tubolari rettilinei 26 in modo tale da consentire ai due cannotti tubolari 26 di scorrere assialmente uno rispetto all’altro; ed un attuatore 29 a comando elettrico idraulico o pneumatico, che è atto a spostare, a comando, il chiavistello dalla prima alla seconda posizione operativa e viceversa.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’attuatore 29 è preferibilmente un cilindro idraulico o pneumatico a singolo o doppio effetto.
Con riferimento alle figure 1 e 2, preferibilmente l’unità motrice 3 invece ospita: il propulsore preferibilmente elettrico o a scoppio (non illustrato), che è atto a trascinare in rotazione le due ruote di appoggio al suolo posteriori 5; il meccanismo di sterzo delle due ruote di appoggio al suolo posteriori 5, ed infine la cabina di guida 29 che è destinata ad ospitare il conducente del veicolo e che preferibilmente presenta al proprio interno il volante e gli altri organi di comando necessari alla guida del veicolo semovente 1.
Il funzionamento generale del veicolo semovente 1 è analogo a quello di un tradizionale carrello semovente per la movimentazione di cavalletti porta-lastre di grandi dimensioni.
Diversamente dai carrelli semoventi attualmente sul mercato, tuttavia il veicolo semovente 1 è in grado di modificare la lunghezza assiale del telaio porta-cavalletto anteriore 2 in modo tale da poter inforcare, sollevare, spostare orizzontalmente ed infine appoggiare nuovamente al suolo anche cavalletti porta-lastre 100 adatti a supportare lastre di vetro con lunghezza di circa 15 metri.
Più in dettaglio, assumendo che il telaio portacavalletto anteriore 2 sia normalmente dimensionato per accogliere e movimentare cavalletti porta-lastre 100 adatti per lastre di vetro con lunghezza fino a 9 metri e che il veicolo semovente 1 debba temporaneamente movimentare un cavalletto porta-lastre 100 adatto a supportare lastre di vetro con lunghezza di circa 15 metri, l’operatore comanda agli organi di bloccaggio 27 delle due bielle longitudinali 25 di sbloccare lo scorrimento dei cannotti tubolari 26, e poi fa arretrare lentamente l’unità motrice 3 in modo tale da provocare l’estrazione dei segmenti rettilinei anteriori 14 dei due longheroni longitudinali 11.
Dopo aver portato i segmenti rettilinei anteriori 14 nella posizione completamente estratta, l’operatore comanda agli organi di bloccaggio 27 delle due bielle longitudinali 25 di bloccare lo scorrimento dei cannotti tubolari 26, così da ripristinare il normale funzionamento del veicolo e poter movimentare il cavalletto porta-lastre 100 per lastre di vetro con lunghezza di circa 15 metri.
I vantaggi correlati alla particolare struttura del carrello porta-lastre 2 sono notevoli.
Grazie ai due longheroni longitudinali 11 telescopici, il telaio porta-cavalletto 2 può essere rapidamente configurato per movimentare sia cavalletti porta-lastre 100 per lastre di vetro con lunghezza di 9 metri, che cavalletti porta-lastre 100 per lastre di vetro con lunghezza di 15 metri.
In aggiunta, la possibilità di ridurre all’occorrenza la lunghezza assiale del telaio porta-cavalletto 2 migliora sensibilmente la manovrabilità del veicolo semovente 1 in spazi ristretti, con tutti i vantaggi che questo comporta.
Infine, le due bielle longitudinali 25 telescopiche mantengono sempre il telaio porta-cavalletto 2 perfettamente parallelo al suolo, per cui l’autoveicolo semovente 1 non deve essere provvisto di un sistema elettroidraulico o elettropneumatico di controllo in grado di coordinare l’azione dei quattro cilindri 19 e 23. Sistema che ovviamente dovrebbe essere continuamente manutenuto con i costi che ne conseguono.
Risulta infine chiaro che al veicolo semovente 1 sopra descritto possono essere apportate modifiche e varianti, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, in una forma di realizzazione più sofisticata il telaio porta-cavalletto 2 può eventualmente comprendere anche un dispositivo di movimentazione preferibilmente ad azionamento idraulico o pneumatico, che è collocato a bordo della intelaiatura rigida oblunga 10, ed è in grado di spostare assialmente i segmenti rettilinei anteriori 14 dei due longheroni longitudinali 11 dalla posizione ritratta alla posizione completamente estratta e viceversa.
Più in dettaglio, il dispositivo di movimentazione potrebbe comprendere due cilindri idraulici o pneumatici a singolo o doppio effetto, che si estendono parallelamente all’asse longitudinale del veicolo L e sono posizionati sulla intelaiatura rigida oblunga 10 ciascuno a cavallo tra il segmento rettilineo anteriore 14 ed il segmento rettilineo posteriore 15 di un rispettivo longherone longitudinale 11, in modo tale da poter spostare assialmente il segmento rettilineo anteriore 14 dalla posizione ritratta alla posizione completamente estratta e viceversa.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Veicolo semovente (1) per la movimentazione di cavalletti porta-lastre (100) comprendente un telaio portacavalletto anteriore (2) ed una unità motrice posteriore (3), entrambi dotati di ruote di appoggio al suolo (4, 5); il telaio porta-cavalletto (2) comprendendo una intelaiatura rigida oblunga (10) a forma sostanzialmente di U, che è dotata di due longheroni longitudinali (11) i quali si estendono sostanzialmente orizzontalmente e parallelamente all’asse longitudinale del veicolo (L), in posizione sostanzialmente speculare da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo (P), in modo tale da formare una gola o fenditura rettilinea (12) atta ad essere impegnata da un cavalletto porta-lastre (100); l’unità motrice posteriore (3) essendo collegata al telaio portacavalletto (2) tramite mezzi meccanici di accoppiamento (6) che consentono al telaio porta-cavalletto (2) di muoversi verticalmente rispetto all’unità motrice (3); il veicolo semovente (1) essendo caratterizzato dal fatto che ciascun longherone longitudinale (11) è suddiviso in un segmento rettilineo anteriore (14) ed un segmento rettilineo posteriore (15), che sono accoppiati in modo assialmente scorrevole tra loro in modo tale da poter variare la lunghezza assiale complessiva (f) del longherone longitudinale (11) tra un valore massimo ed un valore minimo prefissati.
  2. 2. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi meccanici di accoppiamento (6) comprendono una articolazione a bracci oscillanti (6) che consente al telaio porta-cavalletto anteriore (2) di muoversi rispetto all’unità motrice posteriore (3) rimanendo sul piano verticale di mezzeria del veicolo (P).
  3. 3. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il telaio porta-cavalletto anteriore (2) è dotato di almeno due ruote di appoggio al suolo anteriori (4) che sono posizionate sui segmenti rettilinei anteriori (14) dei due longheroni longitudinali (11), da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo (P).
  4. 4. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna ruota di appoggio al suolo anteriore (4) è fissata/collegata al corrispondente segmento rettilineo anteriore (14) attraverso una rispettiva sospensione a braccio oscillante (17).
  5. 5. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la sospensione a braccio oscillante (17) comprende un braccio oscillante (18) che si estende sostanzialmente parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo (P), ed è infulcrato sul corpo del segmento rettilineo anteriore (14) in modo tale da poter ruotare attorno ad un asse di rotazione (A) trasversale e sostanzialmente perpendicolare al piano verticale di mezzeria del veicolo (P); la ruota di appoggio al suolo anteriore (4) essendo fissata in modo assialmente girevole in corrispondenza di una estremità del braccio oscillante (18).
  6. 6. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la sospensione a braccio oscillante (17) comprende anche un cilindro idraulico o pneumatico (19) che è interposto tra il braccio oscillante (18) ed il segmento rettilineo anteriore (14) ed è in grado di variare l’inclinazione del braccio oscillante (18) rispetto alla verticale.
  7. 7. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 4, 5 o 6, caratterizzato dal fatto di comprendere anche due bielle longitudinali (25) che sono atte a collegare meccanicamente le due sospensioni a braccio oscillante (17) con la articolazione a bracci oscillanti (6).
  8. 8. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che ciascuna biella longitudinale (25) è incernierata di testa rispettivamente ad un braccio oscillante (18) della sospensione a braccio oscillante (17) e ad un braccio oscillante (20) della articolazione a bracci oscillanti (6) in modo tale da obbligare detti bracci oscillanti (18, 20) a ruotare in modo sincronizzato.
  9. 9. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che ciascuna biella longitudinale (25) comprende: almeno due aste o barre rettilinee (26) saldamente accoppiate una all’altra in modo assialmente scorrevole; ed un organo di bloccaggio (27) selettivamente atto a collegare le aste rettilinee (26) in modo rigido tra loro per impedire qualsiasi movimento relativo delle stesse aste.
  10. 10. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l’organo di bloccaggio (27) è ad azionamento elettrico, idraulico o pneumatico.
  11. 11. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l’organo di bloccaggio (27) comprende: un chiavistello che è mobile trasversalmente alle aste o barre rettilinee (26) tra una prima posizione operativa in cui il chiavistello impegna le aste o barre rettilinee (26) in modo tale da impedire qualsiasi movimento assiale relativo delle aste o barre rettilinee (26), ed una seconda posizione operativa in cui il chiavistello non impegna almeno una delle due aste o barre rettilinee (26) in modo tale da consentire alle due aste o barre rettilinee (26) di scorrere una rispetto all’altra; ed un attuatore (29) a comando elettrico idraulico o pneumatico, che è atto a spostare, a comando, il chiavistello dalla prima alla seconda posizione operativa e viceversa.
  12. 12. Veicolo semovente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 11, caratterizzato dal fatto che la articolazione a bracci oscillanti (6) comprende almeno un braccio oscillante (20) che si estende sostanzialmente parallelo al piano verticale di mezzeria del veicolo P, ha una estremità incernierata sulla scocca (21) dell’unità motrice posteriore (3) in modo tale da poter ruotare rispetto a quell’ultima parallelamente al piano verticale di mezzeria del veicolo (P), ed è infulcrato sulla intelaiatura rigida oblunga (10) del telaio porta-cavalletto (2) in modo tale da poter ruotare rispetto a quest’ultima attorno ad un asse di rotazione (B) sostanzialmente perpendicolare al piano verticale di mezzeria del veicolo (P).
  13. 13. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la articolazione a bracci oscillanti (6) comprende: una coppia di bracci oscillanti (20), che sono disposti in posizione sostanzialmente speculare da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo (P), ciascuno allineato ad un rispettivo longherone longitudinale (11) della intelaiatura rigida oblunga (10), e sono rigidamente collegati tra loro.
  14. 14. Veicolo semovente secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto di comprendere anche almeno un secondo cilindro idraulico o pneumatico (23), che è interposto tra un rispettivo braccio oscillante (20) della articolazione a bracci oscillanti (6) e la intelaiatura rigida oblunga (10), in modo tale da poter controllare/ variare l’inclinazione del braccio oscillante (20) rispetto alla verticale.
  15. 15. Veicolo semovente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la unità motrice posteriore (3) è dotata di almeno due ruote di appoggio al suolo posteriori (5), che sono motrici e sterzanti e sono disposte da bande opposte del piano verticale di mezzeria del veicolo (P).
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