ITFI20150114A1 - "dispositivo per alimentare e ribaltare prodotti in una linea di alimentazione" - Google Patents

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    • B65G17/16Conveyors having an endless traction element, e.g. a chain, transmitting movement to a continuous or substantially-continuous load-carrying surface or to a series of individual load-carriers; Endless-chain conveyors in which the chains form the load-carrying surface comprising individual load-carriers which are pivotally mounted, e.g. for free-swinging movement

Description

DISPOSITIVO PER ALIMENTARE E RIBALTARE PRODOTTI IN UNA LINEA DI ALIMENTAZIONE
DESCRIZIONE
CAMPO DELL?INVENZIONE
La presente invenzione riguarda dispositivi per la manipolazione di prodotti o articoli in una linea di confezionamento. Alcune forme di realizzazione riguardano dispositivi per la manipolazione di confezioni di rotoli di carta tissue, come carta igienica, carta asciugatutto o simili.
ARTE ANTERIORE
Per confezionare molti prodotti industriali sono previste linee di confezionamento complesse, lungo le quali i prodotti vengono alimentati in sequenza e subiscono una o pi? manipolazioni. In alcune linee di confezionamento ? necessario avanzare e ribaltare i prodotti o gruppi di prodotti, ad esempio per portarli da un assetto di giacitura orizzontale ad un assetto verticale o viceversa.
EP2001772 descrive un dispositivo che trasferisce pacchi di articoli da un convogliatore in ingresso ad un convogliatore in uscita, modificando l?orientamento dei prodotti. Questo dispositivo noto, bench? efficiente, presenta alcuni limiti che possono creare difficolt? nell?interfacciamento con gli altri componenti della linea in cui il dispositivo viene inserito.
Vi ? pertanto la necessit? di realizzare dispositivi di manipolazione, in particolare di ribaltamento di prodotti o articoli in linee di lavorazione, che risultino efficaci, di poco ingombro, di costo limitato e che superino in tutto od in parte uno o pi? degli inconvenienti o limiti dei dispositivi della tecnica anteriore.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Secondo un aspetto, viene previsto un dispositivo per alimentare prodotti da una posizione di ingresso ad una posizione di uscita, comprendente un percorso chiuso, lungo cui si muovono organi ribaltatori configurati per prelevare i prodotti dalla posizione di ingresso e rilasciare i prodotti nella posizione di uscita; in cui gli organi ribaltatori sono configurati e disposti per eseguire, lungo un tratto di detto percorso chiuso, compreso tra la posizione di ingresso e la posizione di uscita, una rotazione di circa 90?, per ribaltare i prodotti mentre questi vengono traslati dagli organi ribaltatori dalla posizione di ingresso alla posizione di uscita lungo detto tratto di percorso.
Vantaggiosamente, la posizione di ingresso e la posizione di uscita sono circa alla stessa quota.
In alcune forme di realizzazione, gli organi ribaltatori sono suddivisi in almeno due gruppi. Ciascun gruppo di organi ribaltatori pu? essere combinato ad un rispettivo primo organo motore, che comanda un movimento di traslazione degli organi ribaltatori del rispettivo gruppo di organi ribaltatori lungo il percorso chiuso. Inoltre, ciascun gruppo di organi ribaltatori pu? essere combinato ad un rispettivo secondo organo motore, che comanda il movimento di rotazione degli organi ribaltatori del rispettivo gruppo di organi ribaltatori attorno a rispettivi assi di rotazione degli organi ribaltatori trasversali rispetto al percorso chiuso. In pratica, in questa forma di realizzazione viene previsto un numero di primi organi motori pari al numero di gruppi di organi ribaltatori, ed un numero di secondi organi motori pari al numero di gruppi di organi ribaltatori. Vantaggiosamente, tutti gli organi ribaltatori di un gruppo possono essere collegati al rispettivo primo organo motore tramite un primo organo flessibile continuo, ad esempio un convogliatore continuo, a cui gli organi ribaltatori possono essere fissati in maniera girevole ciascuno attorno ad un proprio asse di rotazione trasversale al percorso chiuso. Tutti gli organi ribaltatori di un gruppo possono poi cooperare con un secondo organo flessibile continuo azionato dal rispettivo secondo organo motore. Il secondo organo flessibile continuo, ad esempio una cinghia o una catena, pu? funzionare come una cremagliera flessibile, con cui cooperano ruote dentate calettate su un albero di rotazione trasversale di ciascun organo ribaltatore del rispettivo gruppo. In tal modo, il movimento del secondo organo flessibile comanda in sincronismo l?oscillazione di tutti gli organi ribaltatori del rispettivo gruppo. Il movimento di oscillazione o rotazione ? coordinato con il movimento di traslazione. Il moto combinato impartito dal primo organo motore e dal secondo organo motore definisce cos? il movimento complessivo degli organi ribaltatori in funzione della posizione lungo il percorso chiuso.
E? possibile, tramite combinazione dei moti dei due organi motori, far compiere tutti gli organi ribaltatori del gruppo rispettivo, un movimento di rototraslazione coordinato con la posizione lungo il percorso chiuso.
In vantaggiose forme di realizzazione, gli organi ribaltatori dei due gruppi sono tra loro intercalati, in maniera tale che coppie di organi ribaltatori consecutivi sono appartengono a due gruppi differenti e quindi eseguono movimenti differenti tra loro.
Il percorso chiuso di avanzamento degli organi ribaltatori pu? presentare un tratto attivo orizzontale o circa orizzontale, che si estende dalla posizione di ingresso alla posizione di uscita. Il percorso chiuso pu? presentare, inoltre, una porzione di ritorno, dalla posizione di uscita alla posizione di ingresso. Vantaggiosamente il movimento lungo il percorso chiuso degli organi ribaltatori pu? essere effettuato in modo tale che gli organi ribaltatori escono dal tratto orizzontale di avanzamento dei prodotti in modo verticale, cio? con un movimento di traslazione verticale. Cos? facendo essi non ostacolano il prodotto durante la fase di scarico del prodotto verso la stazione a valle. In questo modo non ? necessario attendere che il prodotto sia allontanato dalla posizione di uscita per poter iniziare il percorso di ritorno degli organi ribaltatori. Questo semplifica la configurazione del sistema di trasporto dei prodotti a valle del dispositivo.
Ulteriori caratteristiche e forme di realizzazione dell?invenzione sono descritte qui di seguito e ulteriormente definite nelle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione. La sopra riportata breve descrizione individua caratteristiche delle varie forme di realizzazione della presente invenzione in modo che la seguente descrizione dettagliata possa essere meglio compresa e affinch? i contribuiti alla tecnica possano essere meglio apprezzati. Vi sono, ovviamente, altre caratteristiche dell?invenzione che verranno descritte pi? avanti e che verranno esposte nelle rivendicazioni allegate. Con riferimento a ci?, prima di illustrare diverse forme di realizzazione dell?invenzione in dettaglio, si deve comprendere che le varie forme di realizzazione dell?invenzione non sono limitate nella loro applicazione ai dettagli costruttivi ed alle disposizioni di componenti descritti nella descrizione seguente o illustrati nei disegni. L?invenzione pu? essere attuata in altre forme di realizzazione e attuata e posta in pratica in vari modi. Inoltre si deve comprendere che la fraseologia e la terminologia qui impiegate sono soltanto ai fini descrittivi e non devono essere considerate limitative.
Gli esperti del ramo pertanto comprenderanno che il concetto su cui si basa la descrizione pu? essere prontamente utilizzato come base per progettare altre strutture, altri metodi e/o altri sistemi per attuare i vari scopi della presente invenzione. E? importante, quindi, che le rivendicazioni siano considerate come comprensive di quelle costruzioni equivalenti che non escono dallo spirito e dall?ambito della presente invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L'invenzione verr? meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell'invenzione. Pi? in particolare, nel disegno: le
Figg. 1 e 2 mostrano due viste assonometriche da lati contrapposti di un dispositivo secondo quanto qui descritto; la
Fig. 3 illustra una vista laterale del dispositivo delle Figg.1 e 2; le
Figg. 4 e 5 illustrano sezioni secondo le linee IV-IV e V-V di Fig. 3; le Figg. 6 e 7 illustrano viste secondo le linee VI-VI e VII-VII di Fig.3; le Figg. 8A-8E illustrano una sequenza di avanzamento e ribaltamento di un prodotto per mezzo di un dispositivo delle Figg.1 a 7.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME DI REALIZZAZIONE
La descrizione dettagliata che segue di forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano elementi uguali o simili. Inoltre, i disegni non sono necessariamente in scala. La descrizione dettagliata che segue non limita l?invenzione. Piuttosto, l?ambito dell?invenzione ? definito dalle rivendicazioni accluse.
Il riferimento in tutta la descrizione a ?una forma di realizzazione? o ?la forma di realizzazione? o ?alcune forme di realizzazione? significa che una particolare caratteristica, struttura o elemento descritto in relazione ad una forma di realizzazione ? compresa in almeno una forma di realizzazione dell?oggetto descritto. Pertanto la frase ?in una forma di realizzazione? o ?nella forma di realizzazione? o ?in alcune forme di realizzazione? in vari punti lungo la descrizione non si riferisce necessariamente alla stessa o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre le particolari caratteristiche, strutture od elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o pi? forme di realizzazione.
Qui di seguito viene descritto un dispositivo particolarmente dedicato alla manipolazione di pacchi di rotoli di carta tissue quali rotoli di carta igienica, rotoli asciugatutto o simili. Si deve peraltro comprendere che il dispositivo pu? essere utilizzato anche per la manipolazione di altri prodotti o articoli lungo linee di trasformazione, in particolare lungo linee di confezionamento, ogni qualvolta vi sia la necessit? di convogliare e ribaltare i prodotti, ad esempio per portarli da una prima posizione di ingresso, dove i prodotti sono orientati secondo una certa direzione, in una posizione di uscita, dove i prodotti sono orientati in una seconda direzione.
Il dispositivo, complessivamente indicato con 1 nelle varie figure, pu? essere disposto ad esempio fra una posizione di ingresso di prodotti P ed una posizione di uscita di detti prodotti P. Nelle figure allegate le posizioni di ingresso e uscita sono schematicamente rappresentate con piani 3 e 5. Con F ? indicata la direzione complessiva lungo cui avanzano i prodotti P.
In pratica, la posizione di ingresso 3 e la posizione di uscita 5 dei prodotti P possono trovarsi alla stessa quota rispetto ad un pavimento su cui ? installato il dispositivo 1. La posizione di ingresso 3 e la posizione di uscita 5 dei prodotti P possono essere costituite ad esempio dalla zona di scarico di un convogliatore di ingresso e dall?imbocco di un convogliatore di uscita, non rappresentati.
In vantaggiose forme di realizzazione, il dispositivo 1 pu? comprendere due contrapposte fiancate 7A e 7B. Le fiancate 7A e 7B possono essere orientate circa verticalmente e parallele tra loro. Come sar? meglio descritto in seguito, le fiancate 7A e 7B supportano organi e meccanismi che servono a movimentare, lungo un percorso chiuso, una pluralit? di organi ribaltatori 9. Nella forma di realizzazione illustrata il dispositivo 1 comprende quattro organi ribaltatori indicati con 9A, 9B, 9C e 9D. Il numero di organi ribaltatori 9 pu? essere diverso da quello illustrato.
Le fiancate 7A e 7B definiscono anche guide per gli organi ribaltatori, i quali vengono movimentati lungo un percorso chiuso che si sviluppa sostanzialmente secondo il bordo perimetrale delle fiancate 7A e 7B.
Come mostrato nelle Figg.1, 2 e 3 e nella sequenza delle Figg. 8A-8E, gli organi ribaltatori 9A-9D eseguono un movimento di traslazione e rotazione lungo il percorso chiuso che, in questo esempio, ? quadrato. Si comprender? da quanto di seguito descritto, che il percorso chiuso lungo cui avanzano gli organi ribaltatori 9A9D pu? avere anche una conformazione diversa, ad esempio rettangolare.
Una porzione o tratto del percorso chiuso lungo cui si muovono gli organi ribaltatori 9A-9D si estende fra la posizione di ingresso 3 e la posizione di uscita 5. Questo tratto del percorso chiuso ? preferibilmente rettilineo.
Lungo il tratto del percorso chiuso tra la posizione di ingresso 3 e la posizione di uscita 5 gli organi ribaltatori 9A-9D eseguono un movimento di roto-traslazione, tipicamente di circa 90?. Nell?esempio illustrato, per effetto della roto-traslazione, gli organi ribaltatori 9A-9D si portano ad esempio da un orientamento orizzontale (organo ribaltatore 9D in Fig.3) ad un orientamento verticale (organo convogliatore 9A in Fig. 3). In questo modo prodotti P che vengono alimentati verso il dispositivo 1 dalla posizione di ingresso 3 in assetto orizzontale vengono trasferiti alla posizione di uscita 5 in assetto verticale. Si deve comprendere che la rotazione dei prodotti P e degli organi ribaltatori 9A-9D pu? essere invertita, cos? da trasferire e ribaltare prodotti che vengono immessi nel dispositivo 1 in assetto verticale e scaricati dal dispositivo 1 in assetto orizzontale.
Ciascun organo ribaltatore 9A-9D pu? comprendere una pluralit? di diti o stecche 10. Questi diti o stecche 10 possono essere fissati, ad esempio ad incastro, su una traversa che pu? estendersi tra le due fiancate 7A, 7B. In alcune forme di realizzazione, ciascuna traversa pu? comprendere due travi 13, tra loro parallele e vincolate l?una all?altra. Vedasi in particolare Figg.1 e 2.
In vantaggiose forme di realizzazione, ciascun dito o stecca 10 presenta una rispettiva appendice 10A circa ortogonale al proprio sviluppo. In sostanza, in questo modo ogni organo ribaltatore 9A-9D presenta una superficie di appoggio dei prodotti P a forma di L, definita dalla serie di diti 10 e relative appendici 10A.
Come sar? chiarito in seguito, in questa forma di realizzazione gli organi ribaltatori 9A-9D non sono indipendenti l?uno dall?altro, bens? sono raggruppati a coppie, cos? che gli organi ribaltatori 9A, 9C eseguono movimenti sincroni tra loro, diversi dai movimenti degli organi ribaltatori 9B, 9D, che a loro volta si muovono in modo sincrono. In altre forme di realizzazione si pu? prevedere che ciascun organo ribaltatore 9A-9D sia indipendente dagli altri, e sia comandato nel movimento combinato di rotazione e traslazione tramite propri mezzi motori. In ancora altre forme di realizzazione, se il numero di organi ribaltatori ? maggiore, si pu? prevedere di raggruppare tra loro pi? di due organi ribaltatori, prevedendo mezzi motori comuni.
Come apparir? chiaro dalla descrizione dettagliata che segue, a ciascun gruppo di organi ribaltatori 9A-9D tra loro associati (nell?esempio illustrato gli organi ribaltatori 9A, 9C e gli organi ribaltatori 9B, 9D) ? dedicata una doppia motorizzazione. La combinazione dei moti forniti dalle due motorizzazioni consente di far avanzare e ruotare nel modo desiderato ed in sincronismo tra loro tutti gli organi ribaltatori di uno stesso gruppo. Le motorizzazioni possono essere realizzate in forma di motori elettrici, ad esempio motori elettrici rotativi. In altre forme di realizzazione i motori possono essere motori idraulici.
I componenti meccanici con cui si ottiene il movimento combinato di rototraslazione degli organi ribaltatori sono ora descritti con particolare riferimento alle Figg. 4 e 5, in combinazione con le Figg.1, 2, 6 e 7.
Come visibile nella sezione della Fig.4, fra le due fiancate 7A e 7B ? supportato un primo albero trasversale 21, che pu? essere supportato tramite cuscinetti 23, 24 in rispettive bussole 26A, 26B solidali alle fiancate 7A e 7B, rispettivamente. L?albero 21 pu? essere in realt? costituito da pi? sezioni di albero fra loro unite da giunti cardanici o simili. L?albero 21 ? portato in rotazione da un primo motore 25, rappresentato solo schematicamente in Fig.4.
Sull?albero 21 sono calettate una prima ruota dentata 27 e una seconda ruota dentata 29. Attorno alla ruota dentata 27 ? rinviata una catena 31 ed attorno alla ruota dentata 29 ? rinviata una catena 33. Le due catene 31, 33 costituiscono una coppia di organi flessibili continui che formano un primo convogliatore continuo, che si sviluppa lungo il percorso chiuso seguito dagli organi ribaltatori 9A-9D. In altre forme di realizzazione, anzich? catene continue 31, 33 possono essere usate cinghie continue, preferibilmente dentate.
La catena continua 31 ? rinviata, oltre che attorno alla ruota motrice 27, anche attorno a ruote dentate condotte 32, 34, 35 portate dalla fiancata 7A, vedasi in particolare Figg. 1 e 3. Analogamente la contrapposta catena 33, adiacente alla fiancata 7B, ? rinviata attorno alla ruota motrice 29 ed attorno a tre ruote condotte folli 37, 38 e 39 (vedasi anche Fig.2).
Alle due catene continue 31, 33 ? fissato l?organo ribaltatore 9D, come visibile in Fig.4, nonch? il contrapposto organo ribaltatore 9B (Fig.5). Pertanto quando le catene 31 e 33 vengono portate in movimento dal motore 25 per mezzo dell?albero 21, i due organi ribaltatori 9D e 9B eseguono lo stesso movimento lungo il percorso chiuso definito dalle catene 31 e 33.
Il collegamento meccanico tra gli organi ribaltatori 9B, 9D e le catene 31, 33 ? realizzato in modo che ciascun organo ribaltatore possa ruotare attorno ad un asse ortogonale ai piani su cui giacciono le catene 31, 33. Nella forma di realizzazione illustrata ciascun organo ribaltatore 9A-9D presenta un albero 8 (vedasi in particolare Figg. 4 e 5) che pu? essere realizzato in due porzioni indicate con 8A e 8B per ciascuno degli organi ribaltatori 9A-9D. Ciascuna porzione di albero 8A, 8B ? solidale alle corrispondenti travi 13 che formano la traversa del rispettivo organo ribaltatore 9A-9D. Inoltre, ciascun albero 8A, 8B ? supportato girevolmente in una bussola 12. Le bussole 12 e gli alberi 8, 8A, 8B formano cerniere di rotazione od oscillazione degli organi ribaltatori 9A-9D.
A ciascuna bussola 12 ? solidale una rispettiva staffa 14, tramite la quale il rispettivo organo ribaltatore 9A-9D ? vincolato alla corrispondente catena 31, 33. Le estremit? dell?albero 8, ovvero le estremit? delle due porzioni 8A, 8B formanti l?albero 8, sono accolte in rispettive guide 16 continue che possono essere realizzate sulle superfici interne delle due fiancate 7A, 7B, le due guide 16 essendo quindi rivolte l?una contro l?altra (Figg. 4 e 5). Le estremit? degli alberi o porzioni di albero 8A, 8B possono essere corredate di rullini, per cooperare con le rispettive guide 16, come mostrato nelle allegate figure.
Le traverse formate dalle travi 13, le bussole 12, gli alberi 8A, 8B e le staffe 14 formano rispettivi carrelli o slitte che sono vincolate agli organi flessibili continui 31, 33 per essere traslati lungo il percorso chiuso definito da detti organi flessibili continui 31, 33.
Si ottiene in questo modo la possibilit? di guidare gli organi ribaltatori lungo il percorso chiuso e di consentirne la rotazione attorno agli assi, indicati con B-B, dei rispettivi alberi 8, 8A, 8B. Le estremit? degli alberi 8A, 8B possono essere corredate di rullini per ridurre l?attrito in corrispondenza dell?impegno degli alberi stessi nelle guide 16.
I due organi ribaltatori 9A e 9C vengono movimentati lungo il percorso chiuso per mezzo di un secondo motore 41 schematicamente illustrato in Fig.5. Il motore 41 porta in rotazione un albero trasversale 43 che, analogamente all?albero 21, pu? essere formato da pi? sezioni unite da giunti cardanici o simili. L?albero 43 ? supportato tramite cuscinetti 45 e 47 sulle fiancate 7A e 7B rispettivamente, tramite bussole 46A e 46B.
Sull?albero 43 ? calettata una ruota dentata 49, in prossimit? dell?estremit? supportata sulla fiancata 7A. In prossimit? dell?estremit? opposta dell?albero 43, supportata sulla fiancata 7B ? calettata una seconda ruota dentata 51. Le ruote dentate 49 e 51 forniscono il movimento ad una catena 53 e ad una catena 55, rispettivamente. Queste due catene 53, 55 costituiscono organi flessibili continui che formano un secondo convogliatore, il cui movimento lungo il percorso chiuso provoca la traslazione degli organi ribaltatori 9A e 9C che sono vincolati ciascuno in due punti contrapposti alle due catene 53 e 55. In altre forme di realizzazione, gli organi flessibili continui 53, 55 possono essere realizzati da cinghie, preferibilmente dentate.
La catena 53 sulla fiancata 7A ? rinviata, oltre che attorno alla ruota motrice 49, anche attorno a ruote dentate folli 57, 59 e 61. Come visibile in Fig. 4, la ruota dentata 61 ? supportata folle attorno all?asse dell?albero 21 ed ? affiancata alla ruota dentata motrice 27.
La contrapposta catena 55, che prende il moto dalla ruota dentata motrice 51, ? rinviata, inoltre, attorno alle ruote folli 63, 65 e 67, la ruota 67 essendo montata folle sull?asse dell?albero 21 (Fig.4).
Alle catene 53 e 55 sono fissati gli organi ribaltatori 9A e 9C, i quali vengono quindi movimentati dal motore 41.
Per ottenere il movimento di ribaltamento dei prodotti P nel tragitto dalla posizione di ingresso 3 alla posizione di uscita 5, gli organi ribaltatori 9A-9D devono essere dotati di un movimento di rotazione attorno agli assi dei rispettivi alberi 8A, 8B, paralleli alle traverse formate dalle travi 13, coordinato rispetto al movimento di traslazione dei convogliatori continui formati dalle coppie di catene 31, 33 e 53, 55.
Per ottenere questo movimento di rotazione vengono previsti opportuni meccanismi di rotazione di seguito descritti. Come per il movimento di traslazione, in cui due motori 25, 41 controllano il movimento di quattro organi ribaltatori 9A-9D di traslazione lungo il percorso chiuso, nella forma di realizzazione illustrata anche per quanto concerne il movimento di rotazione degli organi ribaltatori 9A-9D rispetto ai convogliatori formati dalle catene 31, 33 e 53, 55, vengono previsti due soli motori. In questo modo il movimento di rotazione od oscillazione degli organi ribaltatori 9A-9D attorno agli assi degli alberi 8A, 8B viene controllato a coppie: un motore controlla l?oscillazione o rotazione degli organi ribaltatori 9A, 9C, l?altro motore controlla l?oscillazione o rotazione degli organi ribaltatori 9B, 9D.
In Fig. 5 ? mostrato un motore 69 che comanda la rotazione di un albero 71 supportato tramite cuscinetti 73 in una bussola 74 solidale alla fiancata 7B. Sull?albero 71 ? calettata una ruota dentata per catena 75. La ruota 75 ? preferibilmente una ruota a dentatura doppia, attorno alla quale ? rinviato un organo flessibile, vantaggiosamente ad esempio una cinghia o una catena doppia 77. Questa costituisce un organo flessibile continuo che trasmette il movimento dal motore 69 agli organi ribaltatori 9B, 9D come di seguito descritto. Nella forma di realizzazione illustrata la catena doppia 77 si trova all?interno della fiancata 7B ed ? rinviata, oltre che attorno alla ruota motrice 75, anche attorno a ruote dentate folli 79, 81 e 83 (vedasi in particolare Figg. 4 e 5) portate sulla fiancata 7B. La ruota dentata doppia 81 ? montata folle sull?albero 21, mentre la ruota dentata 83 ? montata folle su un supporto 85 solidale alla fiancata 7B.
Con la catena doppia 77 si impegnano pignoni dentati 87 e 89. Come visibile in particolare in Figg. 6 e 7, il pignone dentato 87 ? calettato sull?albero 8B dell?organo ribaltatore 9D. Il pignone dentato 89 ? calettato sull?albero 8B dell?organo ribaltatore 9B.
Il movimento della catena 77 comandato dal motore 69 ? coordinato con il movimento di avanzamento o traslazione lungo il percorso chiuso degli organi ribaltatori 9D e 9B determinato dal movimento del convogliatore formato dalla coppia di catene 31, 33 comandato dal motore 25. La combinazione di questi due moti determina un movimento di rotazione attorno ai rispettivi assi B-B degli organi ribaltatori 9D, 9B, che si combina al movimento di traslazione lungo il percorso chiuso definito dalle guide 16 e dal convogliatore 31, 33. Azionando opportunamente il motore 69 ? dunque possibile controllare la componente rotatoria del movimento degli organi ribaltatori 9D e 9B attorno al loro asse di rotazione degli alberi 8A, 8B.
Un meccanismo di rotazione sostanzialmente uguale ? previsto per gli organi ribaltatori 9A e 9C. Pi? in particolare, come si osserva in Fig.4, un quarto motore 91 aziona in rotazione un albero 93. L?albero 93 ? supportato sulla fiancata 7A da cuscinetti 94.
Sull?albero 93 (Fig.4) ? calettata una ruota dentata doppia per catena, indicata con 95. Attorno alla ruota 95 ? rinviata una cinghia o preferibilmente una catena doppia 97 che costituisce un organo flessibile continuo del meccanismo di rotazione degli organi ribaltatori 9A e 9C. La catena doppia 97 ? rinviata, oltre che attorno alla ruota motrice 95, anche attorno a ruote dentate 98, 101 e 103 (Figg.4 e 5). Le ruote dentate folli 98 e 103 sono montate coassiali agli alberi motori 43 e 21, mentre la ruota folle 101 ? supportata sulla fiancata 7A tramite un supporto ausiliario 105 (Fig.5).
Con la catena doppia 97 ingranano pignoni calettati sugli alberi 8A, 8B degli organi ribaltatori 9A, 9C. In particolare in Figg. 6 e 7 ? visibile un pignone dentato 99 calettato sull?albero 8A, 8B dell?organo ribaltatore 9C. Sempre in Figg. 6, 7, con 100 ? indicato un pignone dentato calettato sull?albero 8A, 8B dell?organo ribaltatore 9A. Il movimento impartito dal motore 91 alla catena doppia 97 permette quindi, in combinazione con il movimento di traslazione controllato dal motore 41, di far eseguire agli organi ribaltatori 9A, 9C il desiderato movimento di roto-traslazione.
In definitiva, nella forma di realizzazione illustrata si utilizzano quattro motori, 25, 41, 69 e 91 per controllare il movimento degli organi ribaltatori 9A-9D. Una prima coppia di motori 41, 25 comandano il movimento dei due convogliatori formati dalle catene od organi flessibili 31, 33 e 53, 55, rispettivamente. I due motori 69, 91 comandano il movimento dei due organi flessibili o catene continue 77 e 97. Il movimento dei convogliatori formati dalle catene continue 31, 33 e 53, 55 determina il trascinamento degli organi ribaltatori 9A-9D lungo le guide 16 definenti il percorso chiuso. I pignoni dentati 87, 89, 99 e 100 ingranano con le catene od organi flessibili continui 77 e 97. Il moto delle catene od organi flessibili continui 77, 97 coordinato con il moto dei convogliatori 31, 33 e 53, 55 impartisce il moto di rotazione degli organi ribaltatori 9A-9D attorno agli assi B-B dei relativi alberi 8, 8A, 8B.
Si deve comprendere che in altre forme di realizzazione pu? essere previsto un diverso numero di organi ribaltatori, ad esempio sempre un numero pari, i quali possono essere controllati tramite due sistemi di motorizzazione per la traslazione dei convogliatori continui a cui essi sono vincolati, e due sistemi di motorizzazione per controllare la rotazione od oscillazione degli organi ribaltatori. In altre forme di realizzazione si pu? prevedere, viceversa, che ciascun organo ribaltatore sia dotato di un proprio convogliatore continuo con una propria motorizzazione e di un proprio organo continuo autonomo con corrispondente motore che ne controlla la rotazione attorno all?asse dell?albero 8A, 8B.
La funzione di ciascun organo ribaltatore 9A-9D e il movimento di quest?ultimo possono essere meglio compresi dalla sequenza illustrata nelle Figg.
8A-8E. In queste figure ? mostrato un unico organo ribaltatore, indicato genericamente con 9. Gli altri sono stati omessi per chiarezza di rappresentazione, essendo comunque inteso che ciascun organo convogliatore 9A-9D esegue lo stesso movimento lungo il percorso chiuso definito dalle guide 16 e dai convogliatori 31, 33 e 53, 57.
In Fig.8A l?organo ribaltatore 9 si trova con i propri diti 10 in assetto sostanzialmente orizzontale di fronte alla posizione di ingresso 3 dei prodotti P. Un prodotto P si trova pronto su un piano rappresentante la posizione di ingresso 3 e pu? essere spinto da una barra di alimentazione 111, di per s? nota, che fa avanzare il prodotto P secondo la freccia F fino a portarlo sopra i diti 10 contro le appendici 10A, come mostrato in Fig. 8B. Le appendici 10A formano battute di arresto e posizionamento del prodotto P.
In Fig.8C ? mostrata la fase successiva, in cui l?organo ribaltatore 9 ha iniziato la sua corsa verso la posizione di uscita 5. Mentre esso trasla lungo il tratto di percorso chiuso orizzontale tra la posizione di ingresso 3 e la posizione di uscita 5, ha iniziato il suo movimento di rotazione secondo la freccia R. Il moto di rototraslazione dell?organo ribaltatore 9 ? controllato dalla combinazione del movimento impartito dal motore 41 o 25 e dal motore 69 o 91.
In Fig.8D il prodotto P ? arrivato sul piano o superficie che definisce la posizione di uscita 5, spinto dai denti 10 che hanno raggiunto l?assetto verticale. Il movimento dell?organo ribaltatore 9 continua lungo il tratto verticale discendente definito dalla guida 16, cos? da sfilarsi verso il basso fino a portarsi sotto il piano definente la posizione di uscita 5, come visibile in Fig.8E. Il movimento di semplice traslazione verso il basso eseguito dall?organo ribaltatore 9 nel movimento illustrato nelle Figg. 8D ed 8E ? ottenuto ancora dalla opportuna combinazione dei movimenti dei due motori che controllano la traslazione e la rotazione dell?organo ribaltatore 9.
Si comprende dalla comparazione delle Figg.8D, 8E che l?organo ribaltatore 9, essendo controllato con un movimento di semplice traslazione verticale verso il basso, pu? essere sfilato dalla traiettoria del prodotto P, senza interferire con esso, anche nel caso in cui il prodotto P rimanesse sul piano definente la posizione di uscita 5, oppure venisse allontanato solo lentamente da tale posizione. In sostanza, quindi, il movimento di defilamento o sfilamento dell?organo ribaltatore 9 non richiede che il prodotto P si allontani dalla posizione in cui esso viene rilasciato dall?organo ribaltatore 9 sul piano o superficie definente la posizione di uscita 5. Lo svincolo dell?organo ribaltatore 9 rispetto al prodotto P rilasciato nella posizione di uscita pu? dunque essere molto rapido ed indipendente da come viene movimentato il prodotto P una volta rilasciato sulla superficie di uscita nella posizione 5.
Dall?assetto di Fig. 8E l?organo ribaltatore 9 viene riportato nella posizione della Fig.8A passando attraverso le posizioni illustrate per gli organi ribaltatori 9B e 9C in Fig.3.
In definitiva, con la combinazione degli organi meccanici sopra descritti si ottiene lungo il percorso attivo, cio? lungo il tratto orizzontale del percorso chiuso definito dalle guide 16 un movimento di traslazione e ribaltamento dei prodotti P che arrivano sul piano 3 e vengono rilasciati sul piano 5, sostanzialmente alla stessa quota.
Utilizzando motori indipendenti per comandare il movimento dei convogliatori 31, 33 e 53, 57 da un lato, e il movimento degli organi flessibili costituiti dalle catene doppie 77, 97 dall?altro, consente di modificare il movimento degli organi convogliatori 9A-9D in funzione ad esempio delle esigenze dei diversi prodotti P da manipolare. Pi? in particolare pur essendo previsto che, in generale, ciascun organo ribaltatore 9A-9D si trovi in posizione orizzontale davanti alla posizione di ingresso 3 ed in posizione verticale davanti alla posizione di uscita 5, il movimento di rotazione secondo la freccia R tra le due posizioni 3 e 5 pu? essere opportunamente modulato, per ottimizzare la manipolazione dei prodotti P.
Ad esempio ? possibile modulare la rotazione di 90? in maniera uniforme lungo tutto il tratto rettilineo superiore tra la posizione di ingresso 3 e la posizione di uscita 5; oppure ? possibile effettuare una prima rotazione pi? veloce ed una seconda rotazione pi? lenta, per mantenere un controllo pi? sicuro sul prodotto, evitando che questo cada in avanti per inerzia.
In alcune realizzazioni pu? essere previsto un dispositivo per trattenere o frizionare il prodotto durante la rotazione per mantenerlo in contatto con l?organo ribaltatore ed evitare un inceppamento. Ad esempio possono essere usate spazzole o rotelle contro cui scorre la parte superiore del prodotto durante la rotazione.
In alcune forme di realizzazione ? possibile avere la posizione di ingresso 3 in modo tale da intersecare almeno parzialmente la traiettoria degli organi ribaltatori 9 in modo da caricare il prodotto P su di essi. Ad esempio potrebbe essere previsto di avere supporti fissi si cui scorre il prodotto P trasportato da una barra di traino oppure potrebbero essere usate cinghie preferibilmente a sezione tonda che trasportano il prodotto fino alle battute 10A.
Mentre le forme di realizzazione descritte dell?oggetto qui illustrato sono state mostrate nei disegni e descritte integralmente in quanto sopra con particolari e dettagli in relazione a diverse forme di realizzazione esemplificative, gli esperti nell?arte comprenderanno che molte modifiche, cambiamenti e omissioni sono possibili senza uscire materialmente dagli insegnamenti innovativi, dai principi e dai concetti sopra esposti, e dai vantaggi dell?oggetto definito nelle rivendicazioni allegate. Pertanto l?ambito effettivo delle innovazioni descritte deve essere determinato soltanto in base alla pi? ampia interpretazione delle rivendicazioni allegate, cos? da comprendere tutte le modifiche, i cambiamenti e le omissioni.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo per alimentare prodotti (P) da una posizione di ingresso (3) ad una posizione di uscita (5), comprendente un percorso chiuso, lungo cui si muovono organi ribaltatori (9; 9A-9D) configurati per prelevare i prodotti dalla posizione di ingresso (3) e rilasciare i prodotti nella posizione di uscita (5); in cui gli organi ribaltatori (9; 9A-9D) sono configurati e disposti per eseguire, lungo un tratto di detto percorso chiuso, compreso tra la posizione di ingresso (3) e la posizione di uscita (5), una rotazione di circa 90?, per ribaltare i prodotti mentre questi vengono traslati dagli organi ribaltatori (9; 9A-9D) dalla posizione di ingresso (3) alla posizione di uscita (5) lungo detto tratto di percorso.
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, in cui la posizione di ingresso (3) e la posizione di uscita (5) sono circa alla stessa quota.
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, in cui: gli organi ribaltatori sono suddivisi in almeno due gruppi (9A, 9C; 9B, 9D); ciascun gruppo di organi ribaltatori ? combinato ad un rispettivo primo organo motore (25; 41), che comanda un movimento di traslazione degli organi ribaltatori (9A, 9C; 9B, 9D) del rispettivo gruppo di organi ribaltatori lungo il percorso chiuso; e ciascun gruppo di organi ribaltatori ? combinato ad un rispettivo secondo organo motore (69; 91), che comanda il movimento di rotazione degli organi ribaltatori (9A, 9C; 9B, 9D) del rispettivo gruppo di organi ribaltatori attorno a rispettivi assi di rotazione (B-B) degli organi ribaltatori (9A, 9C; 9B, 9D) trasversali rispetto al percorso chiuso.
  4. 4. Dispositivo come da rivendicazione 3, in cui coppie di organi ribaltatori contigui lungo il percorso chiuso appartengono a due gruppi differenti di organi ribaltatori.
  5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, in cui: ciascun organo ribaltatore (9; 9A-9D) ? vincolato ad un rispettivo convogliatore continuo (31, 33; 53, 55) sviluppantesi lungo il percorso chiuso e azionato in movimento da un rispettivo primo motore (25; 41); ciascun organo ribaltatore (9: 9A-9D) ? articolato attorno ad un asse di rotazione (B-B) trasversale rispetto al percorso chiuso, cos? da poter ruotare attorno all?asse di rotazione rispetto al convogliatore continuo (31, 33; 53, 55) a cui ? vincolato; ed in cui ciascun organo ribaltatore (9: 9A-9D) coopera con un rispettivo meccanismo di rotazione, che controlla la rotazione dell?organo ribaltatore (9: 9A-9D) attorno al proprio asse di rotazione, in funzione della posizione dell?organo ribaltatore (9; 9A-9D) lungo il percorso chiuso.
  6. 6. Dispositivo come da rivendicazione 5, comprendente almeno due convogliatori continui (31, 33; 53, 55), a ciascuno dei quali ? vincolato almeno un organo ribaltatore (9; 9A-9D) e preferibilmente almeno due organi ribaltatori (9; 9A-9D); e comprendente due meccanismi di rotazione, ciascuno dei quali controlla la rotazione di almeno un organo ribaltatore (9; 9A-9D) e preferibilmente almeno due organi ribaltatori (9; 9A-9D).
  7. 7. Dispositivo come da rivendicazione 6, in cui la rotazione di tutti gli organi ribaltatori (9; 9A-9D) vincolati ad un rispettivo convogliatore continuo (31, 33; 53, 55) ? comandata da uno stesso meccanismo di rotazione, il dispositivo comprendendo un numero di meccanismi di rotazione uguale al numero di convogliatori continui.
  8. 8. Dispositivo come da rivendicazione 5, 6 o 7, in cui a ciascun convogliatore continuo (31, 33; 53, 55) sono associati pi? organi ribaltatori (9A, 9C; 9B, 9D).
  9. 9. Dispositivo come da rivendicazione 8, in cui organi ribaltatori (9A, 9B, 9C, 9D) contigui lungo il percorso chiuso sono comandati da convogliatori continui (31, 33; 53, 55) diversi.
  10. 10. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 5 a 9, in cui ciascun meccanismo di rotazione controlla la rotazione di pi? organi ribaltatori (9A, 9C; 9B, 9D).
  11. 11. Dispositivo come da rivendicazione 10, in cui la rotazione di organi ribaltatori (9A, 9B, 9C, 9D) contigui lungo il percorso chiuso ? comandata da meccanismi di rotazione diversi.
  12. 12. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 5 a 11, in cui ciascun convogliatore continuo comprende almeno una coppia di primi organi flessibili continui (31, 33; 53, 55) tra loro sostanzialmente paralleli e distanziati, ciascun organo ribaltatore essendo disposto fra i rispettivi primi organi flessibili continui (31, 33; 53, 55) e vincolato ad essi.
  13. 13. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 5 a 12, in cui ciascun meccanismo di rotazione comprende un secondo organo flessibile continuo (77; 97) azionato da un rispettivo secondo motore (69; 91); ed in cui il movimento del secondo organo flessibile continuo (77; 97) comandato dal secondo motore (69; 91) ed il movimento del convogliatore continuo (31, 33; 53, 55) comandato dal primo motore (25; 41) sono coordinati per provocare il movimento di traslazione e ribaltamento del rispettivo organo ribaltatore (9; 9A-9D) associato ad essi, tra la posizione di ingresso (3) e la posizione di uscita (5) dei prodotti (P).
  14. 14. Dispositivo come da rivendicazione 13, quando dipendente dalla rivendicazione 9, in cui il primo motore (25, 41) aziona in rotazione un albero motore (21; 43), su cui sono calettate ruote motorizzate (27, 29; 49, 51) per azionare la coppia di primi organi flessibili continui (31, 33; 53, 55), ed in cui su detto albero motore (21; 43) ? supportata folle una ruota di rinvio (79, 98; 81, 103) del secondo organo flessibile continuo (77; 97).
  15. 15. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 5 a 14, comprendente due fiancate (7A, 7B), su cui ? supportato il convogliatore continuo (31, 33; 53, 55), ed in cui dette fiancate comprendono guide (16) estendentisi lungo il percorso chiuso, per guidare gli organi ribaltatori (9; 9A-9D) lungo il percorso chiuso.
  16. 16. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 5 a 15, in cui ciascun organo ribaltatore (9; 9A-9D) comprende un carrello mobile lungo il percorso chiuso, comprendente preferibilmente una traversa, su cui sono fissati diti (10) di appoggio dei prodotti, la traversa essendo ruotante attorno al rispettivo asse di rotazione (B-B).
  17. 17. Dispositivo come da rivendicazione 16, in cui la traversa comprende due travi parallele (13, 13), supportate da almeno un albero di supporto (8A, 8B) sviluppantesi secondo l?asse di rotazione (B-B) e vincolato in maniera girevole a rispettivi supporti (12, 14) collegati al rispettivo convogliatore continuo (31, 33; 53, 55).
  18. 18. Dispositivo come da rivendicazione 17, in cui l?albero di supporto ? suddiviso in due porzioni (8A, 8B) tra loro collegate dalla traversa.
  19. 19. Dispositivo come da rivendicazione 17 o 18, quando dipendente dalla rivendicazione 12, in cui le estremit? dell?albero di supporto (8A, 8B) sono impegnate e guidate nelle guide (16) delle fiancate (7A, 7B).
  20. 20. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 5 a 19, comprendente una pluralit? di organi ribaltatori (9; 9A-9D) vincolati ad uno stesso convogliatore continuo (31, 33) azionato dal primo motore (25; 41).
  21. 21. Dispositivo come da rivendicazione 20, in cui gli organi ribaltatori (9; 9A-9D) vincolati ad uno stesso convogliatore continuo (31, 33) cooperano con uno stesso meccanismo di rotazione.
  22. 22. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui il percorso chiuso comprende almeno un tratto rettilineo estendentesi tra la posizione di ingresso (3) e la posizione di uscita (5), ed in cui detto tratto ? preferibilmente orizzontale.
  23. 23. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui il percorso chiuso comprende una porzione di ritorno dalla posizione di uscita (5) alla posizione di ingresso (3), che presenta un tratto sostanzialmente verticale, che inizia in prossimit? della posizione di uscita, lungo il quale tratto sostanzialmente verticale gli organi ribaltatori (9; 9A-9D) sono controllati in modo tale da eseguire un movimento di semplice traslazione verso il basso per portarsi senza ruotare sotto una superficie di rilascio dei prodotti in corrispondenza della posizione di uscita.
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