ITMI20011115A1 - Apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari - Google Patents

Apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari Download PDF

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ITMI20011115A1
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Francesco Ronchi
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari.
I tradizionali apparecchi per tingere o candeggiare filati sono costituiti da una caldaia verticale, dotata di una pompa e dispositivi per la circolazione reversibile di un bagno di trattamento. Tali apparecchi hanno un impiego universale in quanto sono atti a ricevere portamateriali per le diverse possibili confezioni di filato.
Specificatamente per le sole rocche o confezioni similari, vengono in alternativa impiegati particolari apparecchi costituiti da una serie di piccole caldaiette orizzontali, disposte affiancate oppure una sopra l'altra, in modo da formare una struttura parallelepipeda.
Ognuna di queste caldaiette può ricevere un'asta portarocche normalmente a struttura tubolare. Tale asta porta, per economicità costruttiva, generalmente da dieci a dodici rocche, secondo la lunghezza del loro supporto forato.
Questi apparecchi, rispetto a quelli tradizionali, hanno il vantaggio di operare con un rapporto di bagno molto corto ed inoltre non hanno bisogno né di una buca di installazione, né di paranco per movimentazione.
Tuttavia esse presentano una serie di problematiche relative alla qualità di tintura, alla praticità delle operazioni di carico e scarico delle rocche, e in generale di movimentazione delle aste portarocche .
Infatti l'operatore deve infilare le rocche una sopra l'altra sulle singole aste poste con l'asse in verticale. Essendo le caldaiette orizzontali, per immettervi tali aste, cariche di rocche e quindi molto pesanti, occorre prima posizionarle ad asse orizzontale su di un carrello.
Tali aste sono molto lunghe per l'elevato numero di rocche che ricevono e sono essenzialmente costituite da un tubo forato. Tale tubo ha un foro di base ed è forato, sulla sua superficie, in modo differenziato sulla lunghezza per cercare di uniformare il passaggio del bagno nelle singole rocche poste su di esse.
Tuttavia irrorare abbondantemente ed uniformemente l'elevato numero di rocche poste sulle aste presenta notevoli difficoltà; inoltre è molto probabile che qualche rocca sia di densità sensibilmente diversa dalle altre, contribuendo così a squilibrare il passaggio del bagno.
Per questa ragione e per altre inerenti il sistema di circolazione del bagno di tintura, questi apparecchi non sono indicati per la tintura di rocche molto compatte ad esempio di filato di cotone o di viscosa, in particolar modo di titoli fini destinati a tessuti o maglierie di tinte unite.
Sono quindi apparecchi complessi, con una circolazione di bagno irrazionale, poco pratici e che richiedono molte manipolazioni del filato; hanno inoltre un costo elevato, una difficile e costosa robotizzazione, e soprattutto una affidabilità tintoriale scarsa.
Risulta quindi evidente che, tolto il vantaggio della riduzione del rapporto di bagno, questi apparecchi non rappresentano certo quanto l'industria tintoria si aspetta oggigiorno da un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari. Se difatti l'aspetto ecologico è raggiunto grazie al basso rapporto di bagno con cui operano i citati apparecchi, risultano carenti invece gli aspetti relativi alla riduzione delle manipolazioni del filato, al fine di ridurre l'incidenza del costo della mano d'opera, e quelli legati alla praticità, razionalità, flessibilità operativa, facilità di robotizzazione e soprattutto la possibilità di trattare qualsiasi fibra con assoluta tranquillità.
Per ciò che riguarda le manipolazioni, è utile richiamare quanto prevede il ciclo operativo completo. Esso comprende il carico delle rocche, infilate una sopra all'altra, sulle singole aste poste in verticale, la rotazione di queste aste fino a raggiungere una posizione orizzontale, il trasferimento di queste aste su di un carrello di carico che porta le aste in posizione orizzontale, il posizionamento ed aggancio del carrello alla struttura dell'apparecchio di tintura, l'inserimento a spinta delle aste nelle singole caldaiette, lo sganciamento e la rimozione del carrello di carico, il trattamento di tintura nelle caldaiette, il riposizionamento ed aggancio del carrello alla struttura dell'apparecchio, l'estrazione delle aste dalle singole caldaiette, lo sganciamento del carrello, il riposizionamento in verticale delle singole aste, la rimozione delle rocche dalle stesse, l'immissione delle rocche in un apparecchio di idroestrazione, il trattamento di idroestrazione per la massima estrazione possibile dell'acqua dalle rocche, la rimozione delle stesse dall'apparecchio di idroestrazione, il caricamento delle rocche sulle aste del carrello dell'asciugatoio, l'introduzione del carrello nell'asciugatoio, l'asciugamento delle rocche, l'estrazione del carrello con lo scarico finale delle rocche trattate ed asciugate.
Appare quindi chiaro come la moderna industria tintoria ha bisogno di apparecchi che consentano di diminuire, se non di eliminare, le manipolazioni del filato in alcune fasi del ciclo produttivo suddetto, semplificandolo con conseguente riduzione dei costi di produzione.
A quanto sopra va aggiunta una nuova esigenza, imperativamente richiesta dal mercato, di un utilizzo sempre più flessibile di questi apparecchi, inteso nel senso di poterli impiegare non solo a piena capacità, ma anche, secondo le richieste, a capacità frazionali, e questo, naturalmente, a rapporto di bagno pressocchè costante.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, che consenta di minimizzare al massimo le manipolazioni da effettuare.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, che garantisca buoni risultati di trattamento, con un passaggio uniforme ed abbondante di bagno di trattamento in ogni confezione.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio che utilizzi un rapporto di bagno molto rido<'>tto, riducendo di conseguenza l'inquinamento atmosferico ed ambientale, ed i costi energetici.
Ancora un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio, che permetta una buona flessibilità di utilizzo, mantenendo un rapporto di bagno costante al variare dei carichi di materiale da trattare.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio particolarmente semplice e funzionale, con costi contenuti.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un apparecchio di tintura o candeggio, di filati avvolti su rocche o confezioni similari, come viene esposto nella rivendicazione 1. Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, secondo la presente invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una sezione in alzata laterale di un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche, secondo la presente invenzione, costituito da una pluralità di caldaiette di trattamento verticali, disposte su una circonferenza e contenenti ciascuna una asta portarocche;
la figura 2 mostra una sezione in alzata laterale ingrandita di un dispositivo di movimentazione di tutte le aste portarocche, recante due sole aste per semplicità;
le figure 3a e 3b mostrano una sezione in alzata laterale ingrandita di un particolare di un coperchio di una caldaietta dell'apparecchio di figura 1, rispettivamente in una fase precedente alla chiusura, e in posizione chiusa;
la figura 4 mostra uno schema di una circolazione di bagno di trattamento, dove si vedono le sezioni di alcune caldaiette dell'apparecchio di figura 1, alternativamente una riempita di asta portarocche, ed una vuota, esclusa dalla circolazione mediante valvole;
la figura 5 mostra una vista frontale dell'apparecchio di tintura di figura 1, inserito in una realizzazione produttiva di una linea per tintura, a monte di un apparecchio di idroestrazione centrifuga con paniere a sezione alveolare e di un asciugatoio con camera a sezione circolare;
le figure 6a, 6b e 6c mostrano tre diverse viste in pianta dall'alto di altrettante realizzazioni produttive di una linea per tintura, con rispettivi carrelli, e precisamente in figura 6a è schematizzata la linea di figura 5, in figura 6b si vede una linea con un asciugatoio tradizionale con camera a sezione rettangolare, e infine in figura 6c è mostrata una linea con un apparecchio di idroestrazione tradizionale e un asciugatoio tradizionale;
la figura 7 mostra una vista in pianta dall'alto dell'apparecchio di figura 1 privata di copertura, dove sono visibili la pluralità di caldaiette, i cui assi sono disposti su di una unica circonferenza.
Si deve premettere che nei disegni sono illustrate ed in seguito verranno descritte soltanto quelle parti di un apparecchio di tintura che sono essenziali per una completa comprensione dell'invenzione, mentre sono stati omessi tutti gli accessori, quali ad esempio apparecchiature di comando e controllo, che possono essere realizzati in modo tradizionale e ben noto nella tecnica.
Inoltre, si parlerà sempre di un apparecchio di tintura, ma si intende che potrebbe trattarsi anche di apparecchi per candeggio o altri trattamenti.
Con riferimento alle figure, viene mostrato una apparecchio di tintura, a rapporto di bagno ridotto, dotato di una pluralità di caldaiette 15 verticali ed indicato complessivamente con 10.
Tale apparecchio 10 comprende una struttura 65 di forma cilindrica ad asse verticale, appoggiata su sostegni 22. Su tale struttura 65 sono saldati internamente, in prossimità delle due basi del cilindro, un anello inferiore 66 e un anello superiore 67 che sostengono una pluralità di caldaiette di trattamento 15, di forma cilindrica ad asse verticale, i cui assi sono disposti su di una unica circonferenza interna alla struttura 65, concentrica con il suo asse come si vede in figura Le caldaiette cilindriche 15 sono dotate di un fondo 48 e sono aperte superiormente. Esse vengono chiuse attraverso una serie di coperchi circolari 11, montati su una struttura anulare di copertura 50, e disposti con i centri su di una unica circonferenza. Tale circonferenza è uguale a quella su cui sono disposti gli assi delle caldaiette 15.
La struttura anulare 50 è retta al suo centro da una estremità di una leva 51, fulcrata con un perno 43. La leva 51 è azionata da un cilindro di ribaltamento 20, applicato all'altra estremità. Inoltre la struttura 50 è dotata assialmente di un cilindro 21.
È previsto un dispositivo di circolazione di un bagno di tintura, secondo il senso indicato da frecce 46. Il dispositivo comprende nell'ordine, come si vede in figura 4, una pompa esterna 16, uno scambiatore di calore 17 per il raffreddamento ed il riscaldamento del bagno, e un invertitore di flusso 60 posto sull'asse dell'apparecchio 10. L'invertitore di flusso 60 è collegato a ciascuna caldaietta 15 con due tubazioni 70 e 70'.
Il fondo 48 di ciascuna caldaietta 15 è dotato centralmente di un pozzetto 49 cilindrico. Il pozzetto, da una estremità inferiore, è collegato alla tubazione 70. Sull'altra estremità termina invece con sedi a forma di cono rovesciato 25'.
Tali sedi ospitano una estremità inferiore conica 25, visibile in figura 2, di aste portarocche 13, su cui sono infilate rocche 12 da trattare. Nel caso di figura 2 le rocche 12 sono avvolte su supporti forati conici e sono separate da dischetti distanziatori 26. Nel caso di rocche 12 avvolte su particolari supporti forati cilindrici i dischetti 26 possono anche essere omessi.
In figura 2 è mostrato un dispositivo circolare 14 di movimentazione per tutte le aste 13 disposte circonferenzialmente , comprendente una struttura 32 che reca agganci per bloccare tutte le aste 13, costituiti ciascuno da una coppia di pistoncini 27, o da altri sistemi noti, che spingono due pinze 28 in corrispondenza di una estremità superiore scanalata 23, visibile nelle figure 3a e 3b, dell'asta 13.
In figura 3a e 3b è mostrato un particolare di una chiusura di un coperchio 11 su un bordo superiore di una caldaietta 15.
Su ogni coperchio 11 sono previsti dispositivi di bloccaggio e centraggio delle aste 13. Tali dispositivi sono costituiti da un perno 30, dotato di una molla 31, che termina con una sede conica 29, adatta a ricevere l'asta 13 che termina superiormente con una svasatura 24.
In figura 4 è mostrato uno schema di una circolazione di bagno di trattamento, con caldaiette 15 dell'apparecchio 10 riempite alternativamente di aste portarocche 13. Le caldaiette 15 che non contengono le aste 13 vengono escluse dalla circolazione mediante valvole 55 e 55' che intercettano i tubi 70 e 70'.
In figura 5 è mostrata, sotto ad un carroponte 35, una linea di tintura costituita da un carrello 36 che porta una serie di aste 13, disposte su una circonferenza, dall'apparecchio di tintura 10, da un apparecchio di idroestrazione centrifuga con paniere ad alveoli o tubi forati 37 e da un asciugatoio con camera a sezione circolare 38.
Nelle figure 6a, 6b e 6c sono mostrate altre realizzazioni della linea di tintura, in cui si notano, ulteriormente rispetto alla figura 5, un asciugatoio tradizionale con camera a sezione rettangolare 40, un apparecchio di idroestrazione tradizionale 41, ed un carrello rettangolare 42 che porta una serie di aste fisse.
Le rocche 12 da tingere, avvolte sui supporti forati conici, vengono infilate nelle aste 13, separate da dischetti 26. Queste aste 13 vengono posizionate sul carrello 36 per poi, tutte insieme, tramite il dispositivo 14, essere caricate nell'apparecchio di tintura 10.
In particolare, dette aste 13 vengono posizionate nelle caldaiette 15, che, come si vede in figura 1, hanno diametro interno di poco superiore al diametro massimo delle rocche 12.
La serie circonferenziale di sedi 25' sono dimensionate per ricevere le estremità inferiori coniche 25 delle aste 13.
Vantaggiosamente una serie di aste 13, nell'esempio della figura se ne hanno venti, possono essere posizionate simultaneamente, a riempire tutte le caldaiette 15, utilizzando il dispositivo 14 di movimentazione .
Tale dispositivo 14 ha una struttura circolare 32 che comprende una serie di coppie, una per ciascuna asta 13, di pistoncini 27, o altri mezzi noti, disposti lungo una circonferenza uguale a quella che passa per il centro delle caldaiette 15. I pistoncini 27 sono azionabili ad agganciare o a rilasciare l'estremità superiore scanalata 23 delle aste 13 stesse, attraverso le pinze 28, collegate mediante leve ai pistoncini 27, che possono incastrarsi nelle estremità scanalate 23.
Come si vede in figura 5, il dispositivo 14 aggancia tutte le aste 13 disposte circonferenzialmente ad esempio sul carrello 36, su una circonferenza uguale a quella che passa per il centro delle caldaiette 15, e le cala dall'alto nell'apparecchio di tintura attraverso il carroponte 35.
Una volta che le aste 13 sono inserite nelle sedi 25', la struttura di copertura 50 viene chiusa con due movimenti distinti, azionati dai due cilindri 20 e 21.
Il cilindro 20 aziona un ribaltamento della leva 51 attorno al perno 43, in una posizione indicata in figura 3a.
Successivamente il cilindro 21 attua l'abbassamento assiale della struttura 50 che porta i singoli coperchi 11, così da permettere una chiusura simultanea di tutte le caldaiette 15 dell'apparecchio 10. In questa fase avviene anche il bloccaggio delle aste 13 nelle loro posizioni. Ciò è attuato attraverso dispositivi formati dai perni 30, che terminano con sedi coniche 29: nella chiusura, visibile in figura 3b, dette sedi coniche 29 risultano forzate dalle molle compresse 31 verso le svasature 24 superiori delle aste 13, ottenendone così il serraggio ed anche il centraggio, grazie alla loro forma conica.
La chiusura meccanica ed ermetica delle caldaiette 15 viene effettuata bloccando i singoli coperchi 11 ai bordi superiori 44 mediante mezzi noti .
Come si vede chiaramente in figura 1, l'interno delle caldaiette 15, è praticamente privo di spazi morti quando in essa sono sistemate le aste 13.
In alternativa, sono possibili carichi parziali dell'apparecchio di tintura 10, utilizzando solo una parte delle caldaiette 15 ed escludendo le caldaiette vuote 15 dalla circolazione del bagno, mediante le valvole 55 e 55'. Si ottengono così diverse situazioni di carichi parziali.
Dopo la citata chiusura dei coperchi 11, le caldaiette 15 vengono riempite con il bagno di tintura .
Attraverso la pompa esterna 16, viene creata una circolazione del bagno, con la possibilità anche di invertire il senso del flusso nei tubi 70 e 70' mediante l'invertitore 60.
L'invertitore 60 è alimentato da una tubazione 19, proveniente dallo scambiatore di calore 17. Tale invertitore 60 è dotato di un dispositivo noto per indirizzare il flusso all'interno delle caldaiette 15 mediante i tubi 70 o 71, a seconda del verso di circolazione voluto. Il flusso attraversa poi le caldaiette 15 e, attraverso i tubi 71 o 70 rispettivamente, ritorna all'invertitore 60, da cui prosegue per la pompa 16, attraverso una tubazione 18.
Il bagno di tintura viene riscaldato o raffreddato attraverso lo scambiatore di calore 17.
Con l'apparecchio di tintura 10, è possibile anche razionalizzare la produzione. A questo proposito, in figura 5 e figura 6a è rappresentata una linea di tintura che prevede un carrello 36 dove sono disposte circonferenzialmente le aste 13 con le rocche 12 da trattare. Queste aste 13 vengono prelevate dal carroponte 35 che le cala, attraverso il dispositivo di movimentazione 14, nell'apparecchio di tintura 10. Dopo il ciclo nell'apparecchio 10, la serie delle aste 13 viene prelevata dal dispositivo di movimentazione 14 e calata nell'apparecchio di idroestrazione centrifuga 37, che può essere a paniere ad alveoli o a tubi forati, di dimensioni adatte per ospitare la serie circonferenziale delle aste 13. Al termine di questa fase, il dispositivo di movimentazione 14 preleva la serie delle aste 13 e le cala nell'asciugatoio 38, che ha una camera a sezione circolare di dimensioni adatte per ospitare la serie circonferenziale delle aste 13, dove viene completato il processo.
In alternativa, nella figura 6b la linea produttiva include, rispetto alla figura 6a, in sostituzione dell'asciugatoio con camera a sezione circolare 38, un asciugatoio tradizionale 40 con camera a sezione rettangolare, per cui, all'uscita dall'apparecchio di idroestrazione centrifuga 37, la serie circonferenziale delle aste 13 viene prelevata dal dispositivo di movimentazione 14 e poggiata su un carrello 36, che viene poi portato nell'asciugatoio 40.
In un'altra alternativa, nella figura 6c la linea produttiva include, rispetto alla figura 6a, un apparecchio di idroestrazione tradizionale 41 e un asciugatoio tradizionale 40 con camera a sezione rettangolare, per cui, all'uscita dell'apparecchio di tintura 10, la serie circonferenziale delle aste 13 viene prelevata dal dispositivo di movimentazione 14 e poggiata su un carrello 36. Dal carrello 36 le singole rocche 12 vengono sfilate dalle aste 13 e posizionate, manualmente o meccanicamente, nell'apparecchio di idroestrazione tradizionale 41. Al termine della fase di idroestrazione, le singole rocche 12 vengono prelevate e disposte, manualmente o meccanicamente, su un carrello 42, che viene poi portato nell'asciugatoio tradizionale 40 con camera a sezione rettangolare, per concludere il processo di lavorazione .
Va notato che la soluzione impiantistica realizzata in figura 6a è naturalmente quella ottimale, perché riduce al minimo le manipolazioni delle rocche 12 nel ciclo produttivo.
Il vantaggio che caratterizza questa particolare forma costruttiva dell'apparecchio di tintura con una pluralità di caldaiette verticali è quello di ricevere le rocche da tingere su singole aste portarocche amovibili, disposte su di una unica circonferenza. Tali aste possono essere estratte tutte contemporaneamente mediante un dispositivo circolare con pinze pneumatiche, o altro mezzo noto, e che possono quindi essere posizionate, senza manipolazioni intermedie, prima nell'apparecchio di idroestrazione centrifuga con paniere ad alveoli o tubi forati e poi nell'asciugatoio a camera circolare.
Per questa ultima operazione di asciugamento, è molto importante che l'umidità residua del filato dopo l'idroestrazione sia uniforme in tutte le rocche e questo, nel caso dell'apparecchio della presente invenzione, è garantito dal fatto che le aste portarocche sono disposte su una unica circonferenza, cosa non possibile negli apparecchi tradizionali o in quelli a caldaiette orizzontali.
Ulteriore vantaggio è la razionalizzazione della produzione, in quanto vengono eliminate le operazioni manuali di trasferimento delle rocche dall'apparecchio di tintura a quella di idroestrazione, e da quest'ultima all'asciugatoio. In pratica quindi si tinge, si centrifuga e si asciuga l'intera partita senza manipolazioni intermedie delle rocche.
A questo proposito, la disposizione delle aste portarocche su di una unica circonferenza, semplifica enormemente l'eventuale automatizzazione con robot delle operazioni del carico iniziale e dello scarico finale delle singole rocche dalle aste.
L'utilizzo dell'apparecchio con l'impiego anche di caldaiette vuote, in numero da due a circa la metà del totale (disposte simmetricamente rispetto al centro per consentire un successivo utilizzo equilibrato delle aste nell'apparecchio di idroestrazione centrifuga), permette di frazionare la capacità produttiva massima, mantenendo pressocchè costante il rapporto di bagno: la flessibilità operativa è quindi massima.
Infine, per trattare grosse partite, si possono realizzare apparecchi costruiti con una struttura modulare, abbinando o gemellando più apparecchi di tintura secondo la presente invenzione.
Inoltre, l'apparecchio di tintura oggetto della presente invenzione, pur conservando le prerogative essenziali degli apparecchi tradizionali, lavorando cioè a riempimento totale e con inversione del senso di circolazione del bagno, non solo ne riduce sensibilmente il rapporto di bagno, ma ne perfeziona ulteriormente le capacità tintoriali.
Ciò è stato reso possibile grazie alla innovativa disposizione, verticale e circonferenziale, delle caldaiette di tintura, che praticamente non hanno spazi morti.
La riduzione del rapporto di bagno porta alla simultanea diminuzione dei consumi di acqua, di energia, di vapore, dei prodotti chimici e degli scarichi inquinanti, atmosferici ed ambientali.
Inoltre si riducono i tempi di lavorazione in quanto, a parità di portata della pompa e di superficie di scambio termico rispetto agli apparecchi tradizionali, per effetto della sensibile riduzione del volume del bagno, aumentano i suoi ricicli al minuto nonché il gradiente di salita in temperatura, e quindi in teoria, e compatibilmente con le curve caratteristiche di esaurimento dei coloranti, si riducono i tempi di trattamento. In più, l'aumento dei cicli al minuto comporta anche un perfezionamento delle capacità tintoriali.
L'apparecchio di tintura così concepito è suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nell'invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, a rapporto di bagno ridotto, comprendente una pluralità di caldaiette di trattamento (15) chiuse su fondi (48) e dotate di coperchi di chiusura (11) amovibili, dette caldaiette (15) essendo dotate di tubi di entrata e/o uscita (70, 70') di un bagno di trattamento collegati ad una pompa di circolazione (16) e ad uno scambiatore di calore (17), entro ciascuna di dette caldaiette (15) essendo disposta una asta di supporto amovibile (13) in posizione centrale, sulla quale sono infilate una sopra l'altra rocche di filato o confezioni similari (12), caratterizzato dal fatto che dette caldaiette (15) hanno sezioni circolari, sono ad asse verticale, e gli assi di dette caldaiette (15) sono disposti su una unica circonferenza, ciascuna di dette aste di supporto (13) è in posizione verticale, ed è disposta tra alloggiamenti (29, 25') ricavati in prossimità di ciascun coperchio (11) e rispettivamente di ciascun fondo (48), in cui il diametro delle caldaiette (15) è di poco superiore al diametro massimo di ciascuna di dette rocche o confezioni similari (12).
  2. 2. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti coperchi (11) sono fissati ad una struttura anulare di copertura (50), mossa da un dispositivo (51, 20, 21, 43) di apertura o chiusura di tutte le caldaiette (15).
  3. 3. Apparecchio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di apertura o chiusura comprende una leva (51), che regge ad una estremità la struttura (50), detta leva (51) essendo fulcrata con un perno (43) e azionata da un cilindro di ribaltamento (20).
  4. 4. Apparecchio secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di apertura e chiusura comprende un cilindro (21), montato assialmente sulla struttura (50), che abbassa detti coperchi (11) verso le caldaiette (15) fino a chiuderle e contemporaneamente blocca le aste di supporto (13) attraverso gli alloggiamenti (29).
  5. 5. Apparecchio secondo la rivendicazione 1 o 4, caratterizzato dal fatto che detti coperchi (11) chiudono meccanicamente ed ermeticamente bordi superiori (44) delle caldaiette (15) con dispositivi di bloccaggio a denti sovrapposti, o con altri mezzi noti.
  6. 6. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti alloggiamenti (25', 29) sono costituiti da una serie di sedi coniche (25'), ricavate sui fondi (48) interni delle caldaiette (15), e disposte su una unica circonferenza che passa al centro delle stesse, e da una corrispondente serie di sedi coniche (29), ricavate sui coperchi (11), che, nella chiusura dei coperchi (11) sulle caldaiette (15), risultano coassiali con gli assi verticali che passano per ciascun centro delle sedi coniche (25') ricavate sui fondi delle caldaiette (15), e che si trovano su una superficie che si affaccia verso l'interno delle caldaiette (15).
  7. 7. Apparecchio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette aste di supporto (13) sono dotate inferiormente di estremità coniche (25), adatte per un alloggiamento amovibile nelle dette sedi coniche (25').
  8. 8. Apparecchio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette sedi coniche (29) presenti sui coperchi (11) sono montate su un perni (30) dotati di molle (31) di compensazione, tali da bloccare, all'atto della chiusura dei coperchi (11) sulle caldaiette (15), le aste di supporto (13) nelle sedi coniche (25') ricavate sui fondi (48) delle caldaiette (15), attraverso svasature (24) realizzate alle estremità superiori delle aste (13).
  9. 9. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che alcune di dette caldaiette (15) vengono escluse da una circolazione del bagno di trattamento mediante valvole (55, 55') che intercettano i tubi (70, 70').
  10. 10. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è previsto un invertitore di flusso (60), disposto al centro della circonferenza sulla quale sono collocati gli assi delle caldaiette (15), per invertire la circolazione del bagno di trattamento all'interno delle caldaiette (15).
  11. 11. Apparecchio secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che dette aste di supporto (13) presentano superiormente una estremità scanalata (23) che è adatta ad essere agganciata attraverso dispositivi dotati di pinze (28), mosse da pistoncini (27).
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