ITMI951922A1 - Macchina lavatrice, in particolare per il lavaggio di materiali tessili, del tipo a tunnel a lavaggio continuo - Google Patents

Abstract

La macchina comprende una pluralità di moduli (1) uniti fra loro tramite barre (4) filettate alle proprie estremità (5) disposte longitudinalmente attraverso i medesimi, i quali sono formati da un cestello (2) e da una vasca (3).Ciascun modulo (1) comprende guarnizioni perimetrali (21) e un anello (20) che le circonda, ciascuna delle guarnizioni (21) comprendendo un labbro (2la) che esegue contatto in modo dinamico con la periferia (2a) del cestello, un labbro (21b) accoppiato a pressione in una flangia (19) definita nella vasca (3), per cui le guarnizioni separano in tal modo il bagno di due moduli (1) contigui, e realizzano nel medesimo tempo una chiusura ermetica della vasca (3) rispetto all'esterno.Ciascuno dei cestelli (2) comprende una pluralità di orifizi (28) in cui vengono introdotti perni per il corretto posizionamento mutuo dei cestelli (2).In tal modo il processo di fabbricazione della macchina risulta semplificato, e il montaggio e il riposizionamento della guarnizione possono essere realizzati in maniera estremamente semplice.

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una macchina lavatrice, del tipo a tunnel a lavaggio continuo, in particolare per il lavaggio di materiali tessili, come biancheria o simili.

Le macchine lavatrici del tipo a tunnel a lavaggio continuo sono macchine concepite per lavare una gran quantità di biancheria nel minor tempo possibile. Esse trovano un ampio campo di applicazione particolarmente in ospedali e in grandi lavanderie.

Tali macchine sono caratterizzate principalmente dal fatto di presentare un ingresso per l'introduzione della biancheria ad una estremità e un'uscita alla propria estremità opposta, nel loro interno essendo attuato un procedimento sequenziale. La biancheria viene raggruppata in lotti, disposti in zone separate, in cui vengono eseguite le varie fasi del procedimento. Il lotto di biancheria avanza e occupa la zona contigua per essere sottoposto alla fase successiva del procedimento. Al termine del procedimento, se quest'ultimo è risultato corretto, la biancheria uscirà pulita.

Altra caratteristica importante di queste macchine è la loro somiglianza con le macchine lavatrici convenzionali, nel senso che il procedimento è realizzato tramite un movimento rotatorio di un cestello in combinazione con una immersione della biancheria in un bagno acquoso. Il lotto di biancheria viene disposto all'interno di detto cestello, suddividendo lo spazio con il bagno.

Convenzionalmente, esistono due tipi costruttivi preferiti per i tunnel di lavaggio, entrambi apparsi negli anni '70. La maggior parte dei fabbricanti costruiscono le proprie macchine conformemente ai menzionati tipi.

Entrambi sono simili per la forma sequenziale di disposizione dei propri comparti, o, in altre parole, delle zone fisicamente separate a cui è stato fatto riferimento, con un ingresso della biancheria sporca ad una estremità della macchina ed una uscita della biancheria pulita alla estremità opposta. In entrambi questi tipi, il lavaggio è realizzato tramite la rotazione di un cestello e l'azione chimica del bagno sulla biancheria.

Le tipologie costruttive menzionate sono quelle che corrispondono a "trasferimento mediante spirale di Archimede" e "trasferimento mediante cucchiaio centrale".

La macchina costruita in base alla tipologia a "trasferimento a spirale di Archimede" è essenzialmente un tubo con una spirale o simili montata nel suo interno in modo coassiale. Ciascun comparto è definito da una spira completa della menzionata spirale. Tali macchine sono abitualmente reversibili, cioè la biancheria può essere trasportata nei due sensi. Per attuare il lavaggio il cestella viene fatto oscillare. Per trasferire i lotti di biancheria, il cestello viene fatto ruotare in un determinato senso, i lotti essendo estratti dalla parte inferiore del cestello. Questo tipo di macchina è descritto nel brevetto statunitense US-4848107.

La macchina costruita secondo la tipologia di "trasferimento tramite cucchiaio centrale" può essere definita come una macchina costituita da un complesso di comparti, ciascuno dei quali contiene una sorta di cucchiaio o pala di forma elicoidale, chiamata pala di trasferimento. Per un determinato senso di rotazione, detta pala solleva il lotto trasferendolo al comparto successivo per effetto di gravità attraverso un orifizio coassiale al cestello, e di diametro minore. Questa macchina attua lavaggio quando il cestello esegue una rotazione oscillatoria, senza eseguire un giro completo, o una rotazione in senso contrario a quello di trasferimento.

Queste macchine lavatrici di tipo a tunnel sono descritte nei bevetti EP-0.063.476 a nome Pellerin Milnor Corporation, EP-0541464 a nome Angelo Fallone, ES-492.112 a nome Pellerin Milnor e ES-438.779 a nome Michel Bhavsar Guy.

Per migliorare il procedimento di fabbricazione di dette macchine, la maggior parte dei fabbricanti seguono o hanno seguito la tendenza di modularizzare la loro fabbricazione, progettandole a partire da elementi ripetitivi o moduli. Questa fabbricazione tramite moduli è possibile grazie al carattere sequenziale della macchina. Più particolarmente, in dette macchine modulari, i cestelli sono fatti ruotare rispetto ad una vasca che contiene il bagno.

Benché la disposizione modulare di queste macchine ne faciliti la fabbricazione, gli inconvenienti principali si presentano nella costruzione del cestello e nel suo collegamento con il resto della macchina. La fabbricazione dei cestelli è di difficile automazione a causa della gran quantità di operazioni manuali necessarie in conseguenza della loro progettazione.

Nei tunnel che includono guarnizioni perimetrali per evitare la fuoriuscita d'acqua all'esterno, come nel caso descritto nel brevetto ES-533.175 a nome Carbonell, Cia. Anma, sono utilizzate guarnizioni dinamiche, le quali hanno vita limitata a causa dell'attrito con il pezzo rispetto al quale esse ruotano.

Inoltre, sono utilizzate guarnizioni perimetrali dinamiche con la funzione di separare i bagni tra due cestelli contigui. Dette guarnizioni sono descritte nel brevetto EP 0541464 a nome Angelo Fellone.

Nel primo caso, quando le guarnizioni subiscono avaria, il tunnel manifesta perdite. Nel secondo caso, il riposizionamento risulta estremamente complesso.

Grazie alla macchina lavatrice secondo l'invenzione gli inconvenienti menzionati vengono eliminati, la macchina presentando altri vantaggi che saranno descritti.

La macchina lavatrice secondo l'invenzione è del tipo modulare descritto, e si caratterizza per il fatto che i moduli sono uniti tramite una pluralità di tiranti disposti longitudinalmente attraverso i moduli stessi.

Grazie a questa caratteristica, si semplifica il processo di fabbricazione della macchina lavatrice, poiché è sufficiente saldare i moduli fra loro o tenerli uniti mediante viti o simili, in un modo a coppie.

Tramite i tiranti tutti i moduli vengono uniti contemporaneamente, semplificando così il montaggio.

Tensionando i tiranti, i moduli vengono accoppiati comprimendosi fra loro. In questa maniera, è ottenuta una preliminare compressione suscettibile di contrastare gli sforzi di flessione a cui i moduli sono sottoposti durante il funzionamento della macchina.

Secondo una forma di realizzazione, i tiranti sono costituiti da barre filettate alle proprie estremità. In questo caso, la compressione è realizzata mediante la disposizione di dadi filettati alle estremità delle barre.

Vantaggiosamente, ciascun modulo comprende due guarnizioni perimetrali, ciascuna di tali guarnizioni comprendendo un labbro che esegue contatto in modo dinamico con la periferia del cestello e mezzi di ermeticità della vasca, dette guarnizioni separando così il bagno di due moduli contigui, e realizzando contemporaneamente la chiusura ermetica della vasca rispetto all'esterno.

Tale caratteristica consente alla guarnizione di realizzare la doppia funzione di ermetizzare l'interno delle vasche rispetto all'esterno e mantenere la separazione dei bagni tra i vari moduli. D'altro canto, il montaggio ed il posizionamento della guarnizione possono essere realizzati in modo semplice.

Preferibilmente, i mezzi di ermeticità di ciascuna guarnizione comprendono un labbro accoppiato a pressione in una flangia definita nella vasca.

Vantaggiosamente, la macchina secondo l'invenzione comprende per ciascuna coppia di moduli contigui un anello perimetrale che circonda le due guarnizioni corrispondenti a detti moduli.

Sempre vantaggiosamente, ciascuno dei cestelli comprende una pluralità di orifizi nei quali vengono introdotti perni per il corretto posizionamento dei cestelli l'uno rispetto all'altro al fine di facilitare il posizionamento dei tiranti che collegano i moduli.

Per una migliore comprensione di quanto esposto vengono allegati disegni in cui, schematicamente e solo a titolo esemplificativo e non limitativo, è rappresentata una forma di realizzazione della macchina lavatrice secondo 1' invenzione:

la figura Ί è una vista della sezione longitudinale della macchina lavatrice;

la figura 2 è una vista longitudinale della metà inferiore della macchina e della sezione della metà superiore;

la figura 3 è una vista in sezione del particolare di unione di cestelli e vasche;

la figura 4 è una vista in sezione trasversale della macchina lavatrice; e

la figura 5 è una vista frontale della macchina lavatrice.

In figura 1 è possibile osservare una forma di realizzazione della macchina lavatrice che comprende una serie di moduli 1, formati da un cestello 2 e da una vasca 3, entrambi di forma cilindrica.

I cestelli 2 sono montati tramite una serie di barre 4, le quali sono filettate alle proprie estremità 5 per cui, tramite dadi, è possibile ottenere una forza assiale di compressione su cestelli 2, così da tenerli uniti.

I cestelli 2 presentano nelle proprie pareti piane 2b parecchi fori concentrici chiamati bocche di trasferimento 6. La funzione principale dei cestelli 2 è quella di contenere i lotti 7 di biancheria o elementi da trattare, come pure quella di attuare il trasferimento di ciascuno di tali lotti al cestello 2 successivo attraverso le bocche di trasferimento 6. La funzione principale delle vasche 3 è quella di contenere il bagno, costituito dalla combinazione di prodotti detergenti, acqua e fluidi di riscaldamento, necessari per il procedimento di lavaggio dei lotti 7.

Il trasferimento da un cestello 2 al successivo è realizzato mediante la combinazione di una rotazione completa in un senso determinato e una pala di trasferimento 8 a pendenza variabile che solleva il lotto 7, sollevandolo dal bagno e trasferendolo a caduta al cestello 2 successivo.

Le vasche 3 comprendono nella propria parte inferiore elementi scatolari 9, il cui scopo è quello di attuare la connessione di condotti per l'immissione e l'evacuazione del bagno.

La biancheria, raggruppata in lotti 7, è introdotta nell'interno della macchina attraverso una delle sue estremità 10 ed è estratta dalla estremità opposta 11, in corrispondenza del quale momento il processo di lavaggio sarà considerato completato.

Come è possibile osservare in figura 2, il complesso dei cestelli 2 è fissato tra due piastre 13 con i propri rispettivi colli 14 coassiali all'asse dei cestelli 2, e di diametro interno leggermente superiore al diametro delle bocche di trasferimento 6. A loro volta, tali colli 14 poggiano su ruote 15, le quali sono montate su un telaio principale 16 che supporterà il complesso dei cestelli 2 e il suo contenuto.

Ciascuna vasca 3 è unita in modo solidale alla seguente ed è supportata mediante un sub-telaio 17 che, a sua volta, poggia sul telaio principale 16. Per ottenere la coassialità della vasca 3 rispetto al cestello 2, il sub-telaio 17 è dotato di elementi regolatori 18 che vengono regolati al momento del montaggio di tutto il complesso e quando il sistema lo richiede.

In figura 3 è possibile osservare che, al di sopra delle estremità di ciascuna vasca 3, sono state realizzate delle piegature in senso radiale rispetto all'asse dei cestelli 2 verso l'esterno formando flange 19 per l'unione tra vasche 3.

La menzionata unione è realizzata impegnando le flange 19 di due vasche 3 e circondando queste con un anello di unione 20, e disponendo tra due vasche 3 e tra ciascuna vasca 3 e l'anello di unione 20, due guarnizioni perimetrali elastomeriche 21. Come è stato descritto precedentemente, queste guarnizioni 21 hanno la doppia funzione di ermetizzare l'interno delle vasche 3 rispetto all'esterno e mantenere la separazione dei bagni tra i diversi moduli 1.

Le guarnizioni 21 hanno due labbri. Il labbro più grande 21a penetra nell'interno della vasca 3 e realizza ermeticità sulla periferia del cestello 2a in modo dinamico. Grazie all'azione di detto labbro 21a è ottenuta la separazione dei bagni tra due moduli 1.

Il labbro più corto 21b viene a disporsi attorno alla flangia 19 della vasca 3, alla quale si sigilla grazie alla pressione dell'anello di unione 20.

In figura si può osservare che la costruzione di ciascun cestello 2 è ottenuta unendo le sue facce piane 2b con il proprio perimetro 2a tramite saldatura, la quale è realizzata tra una flangia 27 definita alla periferia 2a e i prolungamenti delle pareti piane 2b verso il diametro di tali flange. La saldatura è realizzata su tutto il perimetro della zona esterna del cestello.

Il posizionamento mutuo dei cestelli 2 è realizzato tramite una pluralità di orifizi 28 disposti nelle pareti piane 2b di ciascun cestello 2, in cui vengono introdotti perni (non rappresentati) i quali sono rimossi dopo aver tensionato i tiranti 4.

In figura 4 è possibile osservare la disposizione delle barre di collegamento 4 attorno al perimetro di ciascun cestello 2. Queste barre 4 passano attraverso l'interno di pale di impatto 25a, 25b allineate da un modulo 1 agli altri. In questo modo tutti i cestelli 2 sono uniti in modo meccanicamente solidale, senza movimenti mutui relativi.

Le pale di impatto 25a, 25b si differenziano in due gruppi. Un primo gruppo 25a alloggia le barre 4 e impartisce azione meccanica ai lotti 7. Un secondo gruppo 25b possiede una geometria diversa, al fine di far sì, che oltre alla funzione precedente, abbia a facilitare il trasferimento dei lotti 7 grazie alla loro vicinanza alla pala di trasferimento 8.

Come è possibile osservare in figura 5, il collo 14 poggia al di sopra delle ruote 15, le quali a loro volta sono montate nel telaio 16.

Il sub-telaio 17 supporta il peso delle vasche 3 ed è dotato di elementi di regolazione 18 della coassialità delle vasche 3 rispetto ai cestelli 2. Nella parte inferiore delle vasche sono situate le cassette di connessione 9.

Il procedimento di lavaggio inizia con introduzione di un lotto 7 nella macchina lavatrice attraverso l'ingresso 10 (vedere la figura 1). Si procede alla prima fase del lavaggio nel primo modulo 1, all'interno del quale è presente il bagno corrispondente. Gli elementi che costituiscono il bagno sono introdotti attraverso le connessioni esistenti nella cassetta di connessione 9. Le proporzioni degli elementi che devono essere somministrate a ciascun bagno sono preliminarmente definite per ottenere un lavaggio adeguato alle esigenze dell'utente.

Dopo aver terminato la prima fase di lavaggio nel primo modulo 1, il primo lotto 7 viene trasferito al modulo successivo 1 tramite la pala di trasferimento 10. Quando il primo lotto 7 si trova all'interno del secondo modulo 1, si procede alla introduzione di un secondo lotto 7 nella macchina lavatrice.

Tale procedimento sarà ripetuto in modo continuo finché l'ultimo lotto introdotto non uscirà dalla macchina lavatrice attraverso l'uscita 11.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina lavatrice, del tipo a tunnel a lavaggio continuo, comprendente una pluralità di moduli (1) uniti fra loro, ciascuno formato da un cestello (2) in cui si introduce il lotto di biancheria (7) da lavare e da una vasca (3) che circonda il cestello (2) e contiene il bagno, il lavaggio essendo realizzato facendo ruotare il cestello (2), detto cestello (2) comprendendo inoltre mezzi (8) per trasferire il lotto di biancheria da un cestello (2) al successivo, caratterizzata dal fatto che i moduli (1) sono uniti tramite una pluralità di tiranti (4) disposti longitudinalmente attraverso il moduli (1).
2. 2. Macchina lavatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i tiranti (4) sono costituiti da barre filettate alle loro estremità (5).
3. 3. Macchina lavatrice secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che ciascun modulo (1) comprende due guarnizioni perimetrali (21), ciascuna guarnizione (21) comprendendo un labbro (21a) eseguente contatto in modo dinamico con la periferia del cestello (2a) e mezzi di ermeticità (21b) della vasca (3), dette guarnizioni separando così il bagno di due moduli contigui (1), e realizzando contemporaneamente la chiusura ermetica della vasca (3) rispetto all'esterno.
4. 4. Macchina lavatrice secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi di ermeticità di ciascuna guarnizione (21) comprendono un labbro (21b) accoppiato a pressione in una flangia (19) definita nella vasca (3).
5. 5. Macchina lavatrice secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto di comprendere, per ciascuna coppia di moduli contigui (1), un anello perimetrale (20) che circonda le due guarnizioni (21) corrispondenti a detti moduli (1).
6. 6. Macchina lavatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei cestelli (2) comprende una pluralità di orifizi (28) e in cui vengono introdotti corrispondenti perni per il corretto posizionamento mutuo dei cestelli (2).