ITMI20011116A1 - Apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari - Google Patents

Apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari Download PDF

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ITMI20011116A1
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IT2001MI001116A
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Francesco Ronchi
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Master S A S Di Ronchi Frances
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari.
I tradizionali apparecchi per tingere o candeggiare filati avvolti su rocche o confezioni similari sono costruiti in acciaio inossidabile resistente agli aggressivi chimici, e funzionano sotto pressione statica ad alta temperatura.
Sostanzialmente, gli apparecchi in questione sono costituiti da una caldaia di trattamento di forma cilindrica con fondo e coperchio bombati, di cui quest'ultimo è bloccabile con un dispositivo di chiusura a denti sovrapposti o similari, e ribaltabile mediante cilindro pneumatico. La caldaia è munita di una pompa per la circolazione reversibile del bagno di tintura e di un gruppo di scambio termico per il riscaldamento o il raffreddamento del bagno.
II gruppo di scambio termico, a vapore indiretto, è costituito o da un serpentino interno, posto generalmente sul fondo della caldaia, o da uno scambiatore di calore esterno posto sulla tubazione di collegamento della pompa alla caldaia. In particolare, nella soluzione con il serpentino, il riscaldamento avviene per passaggio di vapore in esso, mentre il raffreddamento è ottenuto col passaggio di acqua fredda.
L'apparecchio è completato da vari accessori, quali una pompetta per la pressione statica, un vaso di espansione esterno del bagno che funge anche da recipiente per l'introduzione degli ingredienti di tintura, e apparecchiature di comando e controllo che non interessano la presente invenzione e che quindi, in seguito, vengono trascurati.
All'interno della caldaia è sistemabile il portamateriale, estraibile, portante una pluralità di aste sulle quali sono montate le rocche da trattare.
Questi apparecchi lavorano con un rapporto di bagno che varia da 1/10 a 1/13 circa, ossia impiegano da 10 a 13 litri di acqua per ogni kg di materiale trattato, con un numero di cambi d'acqua variabile per ogni ciclo di tintura.
Il numero di cambi d'acqua in un ciclo di trattamento varia naturalmente in rapporto al tipo di materiale tessile da trattare ed alla classe di coloranti impiegati.
Questo numero di cambi d'acqua è quantificabile da un minimo di due ad un massimo che può superare anche la decina, dei quali la maggior parte con bagno caldo. Ne risulta evidente nei processi tintoriali il grande consumo di acqua e di vapore.
Il ciclo operativo completo prevede il carico delle rocche infilate una sopra all'altra sulle aste del portamateriale, l'inserimento del portamateriale nella caldaia, il trattamento di tintura nella caldaia, l'estrazione del portamateriale dalla caldaia, la rimozione delle rocche dalle aste, l'immissione delle stesse in una macchina di idroestrazione centrifuga, il trattamento di idroestrazione per la massima estrazione possibile dell'acqua dalle rocche, la rimozione delle stesse dalla macchina di idroestrazione, il caricamento delle rocche sulle aste del carrello dell'asciugatoio, l'introduzione del carrello nell'asciugatoio, l'asciugamento delle rocche, l'estrazione del carrello con lo scarico finale delle rocche trattate e asciugate.
Se si tiene conto dei problemi relativi all'ecologia, appare chiaro che la moderna industria tintoria ha bisogno di macchinari che riducano ogni forma di inquinamento atmosferico ed ambientale. Pensando poi al costo sia dell'energia che della manodopera, occorrono sempre di più apparecchiature che riducano i consumi ed il costo energetico per unità di produzione, e che consentano di diminuire, se non di eliminare, le manipolazioni del filato in alcune fasi del ciclo produttivo suddetto, semplificandolo con conseguente riduzione dei costi di produzione.
A quanto sopra va aggiunta una nuova esigenza, imperativamente richiesta dal mercato, di un utilizzo sempre più flessibile di questi apparecchi, inteso nel senso di poterli impiegare non solo a piena capacità, ma anche, secondo le richieste, a capacità frazionali, e questo, naturalmente, a rapporto di bagno pressocchè costante.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio per tintura o candeggio di filati, su rocche o confezioni similari, che consenta di minimizzare al massimo le manipolazioni da effettuare.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, che utilizzi un rapporto di bagno molto ridotto, riducendo di conseguenza l'inquinamento atmosferico ed ambientale, ed i costi energetici.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di tintura o candeggio, che permetta una buona flessibilità di utilizzo, mantenendo un rapporto di bagno costante al variare dei carichi di materiale da trattare.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio per tintura o candeggio particolarmente semplice e funzionale, con costi contenuti.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, secondo la presente invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una sezione in alzata laterale di una caldaia a sezione anulare di trattamento in configurazione chiusa di un apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche, secondo la presente invenzione, nella quale sono state inserite aste portarocche attraverso un dispositivo di movimentazione per tutte le aste portarocche, mostrato al di sopra della caldaia con una vista in alzata laterale, dove sono rappresentate, con linea tratteggiata, per semplicità due sole aste;
la figura 2 mostra una sezione in alzata laterale ingrandita di un dispositivo di movimentazione di tutte le aste portarocche, recante due sole aste per semplicità;
le figure 3a e 3b mostrano una sezione in alzata laterale ingrandita di un particolare di un coperchio dell'apparecchio di figura 1, rispettivamente in una fase precedente alla chiusura, e in posizione chiusa;
la figura 4 mostra una vista in pianta dall'alto della sola caldaia dell'apparecchio di figura 1 riempita di aste portarocche e profili cuneiformi; le figure 5a, 5b, 5c e 5d mostrano quattro viste in pianta dall'alto della sola caldaia dell'apparecchio di figura 1 riempita con quattro diversi carichi di aste portarocche e polmoncini cilindrici di riduzione bagno;
la figura 6 mostra una vista frontale dell'apparecchio di tintura di figura 1, inserito in una realizzazione produttiva di una linea per tintura, a monte di una macchina di idroestrazione centrifuga con paniere a sezione alveolare e di un asciugatoio con camera a sezione circolare;
le figure 7a, 7b e 7c mostrano tre diverse viste in pianta dall'alto di altrettante realizzazioni produttive di una linea per tintura, con rispettivi carrelli, e precisamente in figura 7a è schematizzata la linea di figura 6, in figura 7b si vede una linea con un asciugatoio tradizionale con camera a sezione rettangolare, e infine in figura 7c è mostrata una linea con una macchina di idroestrazione tradizionale e un asciugatoio tradizionale;
la figura 8 mostra una vista in pianta dall'alto della sola caldaia in configurazione aperta dell'apparecchio di figura 1, dove sono visibili due serie di denti interni ed esterni per l'aggancio di un coperchio di chiusura della caldaia e sedi per le aste portarocche.
Si deve premettere che nei disegni sono illustrate ed in seguito verranno descritte soltanto quelle parti di un apparecchio di tintura che sono essenziali per una completa comprensione dell'invenzione, mentre sono stati omessi tutti gli accessori che possono essere realizzati in modo tradizionale e ben noto nella tecnica.
Inoltre, si parlerà sempre di un apparecchio di tintura, ma si intende che potrebbe trattarsi anche di apparecchi per candeggio od altri trattamenti.
Con riferimento alle figure, viene mostrato un apparecchio di tintura, con caldaia a sezione anulare, indicato complessivamente con 10.
In figura 1 è rappresentata una caldaia di trattamento 15 di forma cilindrica ad asse verticale, con sezione a corona circolare, con un fondo appoggiato su appoggi 22, che è dotata di una camera di scambio termico interna 16 e di una camera di scambio termico esterna 17. La caldaia 15 viene chiusa con un coperchio 11, fulcrato su un perno 43, ed azionato da un cilindro di ribaltamento 20 e da un cilindro di abbassamento 21 del coperchio 11.
È previsto un dispositivo di circolazione di un bagno di tintura, secondo due sensi opposti indicati da frecce 46 e 47, costituito da una pompa esterna (non mostrata) collegata alla caldaia 15 con una tubazione laterale 18 e con una tubazione inferiore 19, che porta a un collettore anulare 49.
Sopra il collettore 49 sono previste sedi a forma di cono rovesciato 25'. Tali sedi ospitano una estremità inferiore conica 25, visibile in figura 2, di aste portarocche 13, su cui sono infilate rocche 12 da trattare. Nel caso di figura 2 dette rocche 12 sono avvolte su supporti forati conici e sono separate da dischetti distanziatori 26. Nel caso di rocche 12 avvolte su particolari supporti forati cilindrici detti dischetti 26 possono anche essere omessi.
In figura 2 è mostrato un dispositivo circolare 14 di movimentazione per tutte le aste 13 disposte circonferenzialmente, comprendente una struttura 32 che reca agganci per bloccare tutte le aste 13, costituiti ciascuno da una coppia di pistoncini 27, o da altri sistemi noti, che spingono due pinze 28 in corrispondenza di una estremità superiore scanalata 23, visibile nelle figure 3a e 3b, dell'asta 13.
In figura 3a e 3b è mostrato un particolare di una chiusura del coperchio 11 sulla caldaia 15, che avviene tra un bordo interno 44 ed un bordo esterno 45 di una estremità superiore della caldaia 15, e un bordo interno 44' ed un bordo esterno 45' di una estremità inferiore del coperchio 11. Sul coperchio 11 sono previsti, uno per ogni asta 13, dispositivi di bloccaggio e centraggio costituiti da un perno 30, dotato di una molla 31, che termina con una sede conica 29, per ricevere l'asta 13 che termina superiormente con una svasatura 24.
In figura 4 sono visibili profili cuneiformi 33 di riduzione del bagno di tintura, mentre nelle figure 5a, 5b. 5c e 5d sono mostrati polmoncini cilindrici 34, sempre per ridurre il bagno di tintura.
Detti profili 33 hanno una forma tale da occupare, all'interno della caldaia 15, spazio che non viene impegnato dalle rocche 12 di diametro esterno massimo, che sono infilate nelle aste 13. Sono così eliminati in gran parte gli spazi morti interni alla caldaia 15.
Un polmoncino 34 ha una forma cilindrica ed occupa uno spazio analogo a quello dell'asta 13 caricata di rocche 12 di diametro esterno massimo.
Ad una estremità superiore, il polmoncino 34 è dotato di una estremità scanalata e di una svasatura (non mostrate ma identiche rispetto a quelle dell'asta 13, che sono indicate rispettivamente con i numeri 23 e 24). Alla stessa maniera, il polmoncino 34 è dotato, da una parte opposta, di una estremità conica (non mostrata ma identica rispetto a quella dell'asta 13, che è indicata con il numero 25). In questo modo un polmoncino 34 risulta intercambiabile con un'asta 13.
In figura 6 è mostrata, sotto ad un carroponte 35, una linea di tintura costituita da un carrello 36 che porta una serie di aste 13, disposte su una circonferenza, dall'apparecchio di tintura 10, da una macchina di idroestrazione centrifuga con paniere ad alveoli o tubi forati 37 e da un asciugatoio con camera a sezione circolare 38.
Nelle figure 7a, 7b e 7c sono mostrate altre realizzazioni della linea di tintura, in cui si notano, ulteriormente rispetto alla figura 6, un asciugatoio tradizionale con camera a sezione rettangolare 40, una macchina di idroestrazione tradizionale 41, ed un carrello rettangolare 42 che porta una serie di aste fisse.
Nella figura 8 è illustrato un doppio sistema di chiusura meccanica ed ermetica dei bordi superiori interni 44 ed esterni 45 della caldaia 15 sui bordi inferiori interni 44' ed esterni 45' del coperchio 11, che a tal fine sono rispettivamente dotati, come si vede nelle figure 3a e 3b, la caldaia 15 di serie di denti superiori interni 60 ed esterni 61, e il coperchio 11 di serie di denti inferiori interni 60' ed esterni 61', che risultano nella chiusura sovrapposti ai denti interni 60 ed esterni 61.
Le rocche 12 da tingere, avvolte su supporto forato conico, vengono infilate nelle aste 13, separate da dischetti 26, e queste aste 13 vengono posizionate sul carrello 36 per poi, tutte insieme, tramite il dispositivo 14, essere caricate nell'apparecchio di tintura 10.
In particolare, dette aste 13 vengono posizionate nella caldaia 15, che, come si vede in figura 1 e 4, è dimensionata in modo che la sua sezione a forma di corona circolare ha uno spessore di poco superiore al diametro massimo delle rocche 12.
La caldaia 15 presenta, ricavate internamente in basso, su una circonferenza che passa al centro della corona circolare della caldaia 15, una serie di sedi 25'. Dette sedi 25' sono dimensionate per ricevere le estremità inferiori coniche 25 delle aste 13.
Vantaggiosamente una serie di aste 13, nell'esempio della figura 4 se ne hanno venti, possono essere posizionate simultaneamente, a riempire tutta la corona circolare, utilizzando il dispositivo 14 di movimentazione.
Tale dispositivo 14 ha una struttura circolare 32 che comprende una serie di coppie, una per ciascuna asta 13, di pistoncini 27, o altri mezzi noti, disposti lungo una circonferenza uguale a quella centrale della corona circolare della caldaia 15. I pistoncini 27 sono azionabili ad agganciare o a rilasciare l'estremità superiore scanalata 23 delle aste 13 stesse, attraverso le pinze 28, montate all'estremità dei pistoncini 27, che possono incastrarsi in dette estremità scanalate 23.
Come si vede in figura 6, il dispositivo 14 aggancia tutte le aste 13 disposte circonferenzialmente ad esempio sul carrello 36, su una circonferenza uguale a quella centrale della corona circolare della caldaia 15, e le cala dall'alto nell'apparecchio di tintura attraverso il carroponte 35.
Una volta che le aste 13 sono inserite nelle sedi 25', il coperchio 11 viene chiuso con due movimenti distinti, azionati dai due cilindri 20 e 21.
Il cilindro 20 aziona un ribaltamento del coperchio 11 attorno al perno 43, nella posizione indicata in figura 3a. Ciò avviene grazie a un braccio, recante ad una estremità il coperchio 11, che è fulcrato, in una zona esterna prossima ad un bordo esterno 45 della caldaia 15, attraverso il perno 43, e che è collegato dall'altra estremità al cilindro 20, a sua volta incernierato su una superficie esterna della caldaia 15.
Successivamente il cilindro 21 attua l'abbassamento del coperchio 11 ed in questa fase avviene anche il bloccaggio delle aste 13 nelle loro posizioni. Ciò è attuato attraverso dispositivi formati da perni 30, che terminano con sedi coniche 29: nella chiusura, visibile in figura 3b, dette sedi coniche 29 risultano forzate dalle molle compresse 31 verso le svasature 24 superiori delle aste 13, ottenendone così il serraggio ed anche il centraggio, grazie alla loro forma conica.
La chiusura meccanica ed ermetica della caldaia 15 viene effettuata bloccando il coperchio 11 con il doppio sistema a denti sovrapposti interni 60 e 60' ed esterni 61 e 61'.
Come si vede chiaramente in figura 4, l'interno della caldaia 15, dotato dei profili cuneiformi 33, è praticamente privo di spazi morti quando in essa sono sistemate le aste 13.
In alternativa, sono possibili carichi parziali dell'apparecchio di tintura 10, utilizzando i polmoncini cilindrici 34, che riempiono lo spazio che sarebbe occupato dalle aste 13 caricate di rocche 12 aventi il diametro esterno massimo. Nelle figure 5a, 5b, 5c e 5d sono visibili quattro diverse situazioni di carichi parziali.
Dopo la citata chiusura del coperchio 11, la caldaia viene riempita con il bagno di tintura.
Attraverso una pompa esterna, viene creata una circolazione del bagno, con la possibilità anche di invertire il senso del flusso. Secondo la direzione indicata dalle frecce 47, il bagno circola dalla tubazione 19 fino, attraverso il collettore anulare 49 e le rocche 12, alla tubazione 18. Invertendo il flusso, si ha la circolazione indicata dalle frecce 46, dalla tubazione 18 alla tubazione 19.
Il bagno di tintura viene riscaldato attraverso la camera di scambio termico interna 16. Viceversa, il raffreddamento del bagno avviene attraverso la camera di scambio termico esterna 17.
Con l'apparecchio di tintura 10, è possibile anche razionalizzare la produzione. A questo proposito, in figura 6 e figura 7a è rappresentata una linea di tintura che prevede un carrello 36 dove sono disposte circonferenzialmente le aste 13 con le rocche 12 da trattare. Queste aste 13 vengono prelevate dal carroponte 35 che le cala, attraverso il dispositivo di movimentazione 14, nell'apparecchio di tintura 10. Dopo il ciclo nell'apparecchio 10, la serie delle aste 13 viene prelevata dal dispositivo di movimentazione 14 e calata nella macchina di idroestrazione centrifuga 37, che può essere a paniere ad alveoli o a tubi forati, di dimensioni adatte per ospitare la serie circonferenziale delle aste 13. Al termine di questa fase, il dispositivo di movimentazione 14 preleva la serie delle aste 13 e le cala nell'asciugatoio 38, che ha una camera a sezione circolare di dimensioni adatte per ospitare la serie circonferenziale delle aste 13, dove viene completato il processo.
In alternativa, nella figura 7b la linea produttiva include, rispetto alla figura la, in sostituzione dell'asciugatoio con camera a sezione circolare 38, un asciugatoio tradizionale 40 con camera a sezione rettangolare, per cui, all'uscita dalla macchina di idroestrazione centrifuga 37, la serie circonferenziale delle aste 13 viene prelevata dal dispositivo di movimentazione 14 e poggiata su un carrello <' >36, che viene poi portato nell'asciugatoio 40.
In un'altra alternativa, nella figura 7c la linea produttiva include, rispetto alla figura la, una macchina di idroestrazione tradizionale 41 e un asciugatoio tradizionale 40 con camera a sezione rettangolare, per cui, all'uscita dell'apparecchio di tintura 10, la serie circonferenziale delle aste 13 viene prelevata dal dispositivo di movimentazione 14 e poggiata su un carrello 36. Dal carrello 36 le singole rocche 12 vengono sfilate dalle aste 13 e posizionate manualmente o meccanicamente nella macchina di idroestrazione tradizionale 41. Al termine della fase di idroestrazione, le singole rocche 12 vengono prelevate e disposte manualmente o meccanicamente su<' >un carrello 42, che viene poi portato nell'asciugatoio tradizionale 40 con camera a sezione rettangolare, per concludere il processo di lavorazione .
Va notato che la soluzione impiantistica realizzata in figura 7a è naturalmente quella ottimale, perché riduce al minimo le manipolazioni delle rocche 12 nel ciclo produttivo.
Il vantaggio che caratterizza questa particolare forma costruttiva dell'apparecchio di tintura, con caldaia a sezione anulare, è quello di ricevere le rocche da tingere su singole aste portarocche amovibili, disposte su di un'unica circonferenza, che possono essere estratte tutte contemporaneamente mediante un dispositivo circolare con pinze pneumatiche, o altro mezzo noto, e che possono quindi essere posizionate, senza manipolazioni intermedie, prima nella macchina di idroestrazione centrifuga con paniere ad alveoli o tubi forati e poi nell'asciugatoio a camera circolare.
Per questa ultima operazione di asciugamento, è molto importante che l'umidità residua del filato dopo 1'idroestrazione sia uniforme in tutte le rocche e questo, nel caso dell'apparecchio della presente invenzione, è garantito dal fatto che le aste portarocche sono disposte su un'unica circonferenza, cosa non possibile negli apparecchi tradizionali.
Ulteriore vantaggio è la razionalizzazione della produzione, in quanto vengono eliminate le operazioni manuali di trasferimento delle rocche dall'apparecchio di tintura a quello di idroestrazione, e da quest'ultimo all'asciugatoio. In pratica quindi si tinge, si centrifuga e si asciuga 1'intera partita senza manipolazioni intermedie delle rocche.
A questo proposito, la disposizione delle aste portarocche su di un'unica circonferenza, semplifica enormemente l'eventuale automatizzazione con robot delle operazioni del carico iniziale e dello scarico finale delle singole rocche dalle aste.
Inoltre, l'adozione, nell'apparecchio di tintura, di polmoncini riduttori in sostituzione di altrettante aste portarocche permette il trattamento di carichi parziali sempre a rapporto di bagno costante: la flessibilità operativa è quindi massima.
Infine, per trattare grosse partite, si possono realizzare apparecchi costruiti con una struttura modulare, abbinando o gemellando più apparecchi di tintura secondo la presente invenzione.
Inoltre, l'apparecchio di tintura oggetto della presente invenzione, pur conservando le prerogative essenziali degli apparecchi tradizionali, lavorando cioè a riempimento totale e con inversione del senso di circolazione del bagno, non solo ne riduce sensibilmente il rapporto di bagno, ma ne perfeziona ulteriormente le capacità tintoriali.
Ciò è stato reso possibile grazie alla innovativa forma della caldaia di tintura di sezione anulare, eventualmente completata con profilati cuneiformi di riduzione, che non solo praticamente non ha spazi morti, ma ha permesso anche di eliminare quello normalmente creato dal serpentino di riscaldamento posto sul fondo dei tradizionali apparecchi.
Difatti, questa nuova caldaia ha, in sostituzione del serpentino interno, due camere di scambio termico, costituite da due intercapedini anulari esterne al corpo della caldaia, impiegate una per riscaldare e l'altra per raffreddare il bagno di tintura, che inoltre consentono una maggior pulizia e sicurezza di gestione dell'apparecchio. In più, grazie alla grande superficie di scambio termico a disposizione, si ha un'ottima rapidità ed efficienza di riscaldamento e raffreddamento.
La riduzione del rapporto di bagno porta alla simultanea diminuzione dei consumi di acqua, di energia, di vapore, dei prodotti chimici e degli scarichi inquinanti, atmosferici ed ambientali.
Inoltre si riducono i tempi di lavorazione in quanto, a parità di portata della pompa e di superficie di scambio termico rispetto agli apparecchi tradizionali, per effetto della sensibile riduzione del volume del bagno, aumentano i suoi ricicli al minuto nonché il gradiente di salita in temperatura, e quindi in teoria, e compatibilmente con le curve caratteristiche di esaurimento dei coloranti, si riducono i tempi di trattamento. In più, l'aumento dei cicli al minuto comporta anche un perfezionamento delle capacità tintoriali.
L'apparecchio di tintura così concepito è suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nell'invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio per tintura o candeggio di filati avvolti su rocche o confezioni similari, a rapporto di bagno ridotto, comprendente una caldaia di trattamento (15) chiusa su un fondo e dotata di un coperchio di chiusura (11) amovibile, detta caldaia essendo dotata di tubazioni di entrata e/o uscita (18, 19) di un bagno di trattamento collegate ad una pompa di circolazione e di un gruppo di scambio termico (16, 17), entro detta caldaia ad asse verticale essendo disposte una pluralità di aste di supporto (13) ad asse parallelo, su ciascuna delle quali sono infilate una sopra l'altra rocche di filato o confezioni similari (12), caratterizzato dal fatto che detta caldaia (15) ha una sezione anulare e dette aste di supporto (13) sono amovibili e disposte circonferenzialmente ciascuna tra alloggiamenti (29, 25') ricavati in prossimità di detto coperchio (11) e rispettivamente di detto fondo, in cui lo spessore radiale di detta sezione anulare è di poco superiore al diametro massimo di ciascuna di dette rocche o confezioni similari (12).
  2. 2. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto coperchio (11) è dotato di un bordo circolare interno (44') e di un bordo circolare esterno (45') che vanno ad affacciarsi nella operazione di chiusura rispettivamente ad un bordo interno (44) e ad un bordo esterno (45) della caldaia (15).
  3. 3. Apparecchio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto coperchio (11) è azionato da un cilindro di ribaltamento (20, 43), e da un cilindro (21) montato esternamente sul suo asse centrale, che abbassa il coperchio (11) verso la caldaia (15) fino a chiuderla e contemporaneamente blocca le aste di supporto (13), attraverso una compressione delle molle (31).
  4. 4. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, per la chiusura meccanica ed ermetica della caldaia (15) con detto coperchio (11), è previsto un doppio sistema di chiusura meccanica ed ermetica di bordi superiori interni (44) ed esterni (45) della caldaia (15) su bordi inferiori interni (44') ed esterni (45') del coperchio (11), rispettivamente dotati la caldaia 15 di serie di denti superiori interni (60) ed esterni (61), e il coperchio (11) di serie di denti inferiori interni (60') ed esterni (61'), che risultano nella detta chiusura sovrapposti ai denti interni (60) ed esterni (61).
  5. 5. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti alloggiamenti (25', 29) sono costituiti da una serie di sedi coniche (25'), ricavate sul fondo interno della caldaia (15), e disposte su una unica circonferenza che passa al centro dello spessore della corona circolare della caldaia (15), e da una corrispondente serie di sedi coniche (29), ricavate sul coperchio (11), che, nella chiusura del coperchio (11) sulla caldaia (15), risultano coassiali con gli assi verticali che passano per il centro di ciascuna sede conica (25') ricavata sul fondo della caldaia (15), e che si trovano su una superficie che si affaccia verso l'interno della caldaia (15).
  6. 6. Apparecchio secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che dette aste di supporto (13) sono dotate inferiormente di estremità coniche (25), adatte per un alloggiamento amovibile nelle dette sedi coniche (25').
  7. 7. Apparecchio secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che dette sedi coniche (29) presenti sul coperchio (11) sono montate ciascuna su un perno (30) dotato di molla (31) di compensazione, tale da bloccare, all'atto della chiusura del coperchio (11) sulla caldaia (15), l'asta di supporto (13) nella sede conica (25') ricavata sul fondo della caldaia (15), attraverso una svasatura (24) realizzata all'estremità superiore dell'asta (13).
  8. 8. Apparecchio secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che tra alcuni di detti alloggiamenti (25', 29) sono disposti polmoncini cilindrici (34) che hanno inferiormente una estremità conica (25), adatta per la sede conica (25') della caldaia (15), e superiormente una svasatura (24), adatta per la sede conica (29) del coperchio (11), e che hanno un corpo di forma cilindrica avente diametro uguale al diametro massimo di ciascuna di dette rocche o confezioni similari (12), ed altezza per lo meno uguale alla somma delle altezze del numero massimo di rocche o confezioni similari (12) che sono infilate su una asta di supporto (13).
  9. 9. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella caldaia (15), almeno parzialmente in uno spazio non occupato dalle aste di supporto (13) che recano le rocche (12) e da polmoncini cilindrici (34), sono inseriti profili cuneiformi (33), a ridurre ulteriormente il bagno di trattamento.
  10. 10. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette aste di supporto (13) e polmoncini cilindrici (34) presentano superiormente una estremità scanalata (23) che è adatta ad essere agganciata attraverso dispositivi dotati di pinze (28), mosse da pistoncini (27).
  11. 11. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di scambio termico comprende una camera di scambio termico interna (16) con sezione a forma di corona circolare, che attua lo scambio termico con il bagno attraverso una parte di superficie cilindrica interna della caldaia (15).
  12. 12. Apparecchio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta camera interna (16) attua un riscaldamento del bagno attraverso vapore indiretto o altro fluido termico.
  13. 13. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di scambio termico comprende una camera di scambio termico esterna (17) con sezione a forma di corona circolare, che attua lo scambio termico con il bagno attraverso una parte di superficie cilindrica esterna della caldaia (15).
  14. 14. Apparecchio secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta camera esterna (17) attua un raffreddamento fredda.
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