IT202000005860A1 - Veicolo a sella cavalcabile provvisto di telaio con rigidezza ridotta verso i movimenti di imbardata. - Google Patents
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Description
VEICOLO A SELLA CAVALCABILE PROVVISTO DI TELAIO CON RIGIDEZZA
RIDOTTA VERSO I MOVIMENTI DI IMBARDATA
DESCRIZIONE
La presente invenzione rientra nell?ambito della realizzazione di un motociclo a sella cavalcabile, preferibilmente, ma non esclusivamente, della tipologia da deserto o pi? in generale da enduro. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un veicolo a sella cavalcabile provvisto di una struttura di telaio in cui la rigidezza opposta ai movimenti di imbardata del veicolo risulta ridotta rispetto a quella opposta ai movimenti di flessione e torsione dello stesso veicolo.
STATO DELL?ARTE
I veicoli a due ruote da enduro comprendono una struttura di telaio che include un canotto di sterzo al quale ? girevolmente connesso un gruppo di sterzo che comanda una ruota sterzante, o ruota anteriore. La struttura di telaio comprende una porzione centrale al quale ? incernierato, attraverso un perno un forcellone che sostiene una ruota motrice, o ruota posteriore. Fra la porzione centrale e il canotto di sterzo si sviluppa una parte anteriore della struttura di telaio alla quale ? tipicamente connesso un motore che genera una coppia motrice. Questa viene trasferita alla ruota posteriore attraverso una trasmissione meccanica, a catena o attraverso l?utilizzo di un albero di trasmissione. La struttura di telaio ? completata da una porzione posteriore che si sviluppa dalla porzione centrale verso la ruota posteriore e che tipicamente sostiene la sella del veicolo.
Il brevetto EP2818391 ? relativo ad un veicolo comprendente una struttura di telaio come sopra descritto. In particolare, la parte anteriore della struttura comprende due lati di telaio sostanzialmente speculari rispetto ad un piano verticale contenente l?asse del canotto di sterzo. Ciascuno di detti lati di telaio comprende un componente principale saldato anteriormente al canotto di sterzo e posteriormente ad un fianco della porzione centrale della struttura di telaio. Per ciascun lato di telaio ? inoltre previsto un componente di rinforzo collegato anteriormente al canotto di sterzo e posteriormente al corrispondente elemento principale in modo da rimanere comunque al di sotto dello stesso. Per ciascun lato di telaio ? inoltre previsto un componente di collegamento che si estende dal componente di rinforzo e che comprende una estremit? libera alla quale ? collegato una parte del motore.
La parte anteriore del telaio comprende infine un elemento trasversale che si estende fra i due lati di telaio nel senso della larghezza del veicolo. In particolare, tale elemento trasversale ? collocato in una posizione prossima a quella in cui ciascun componente di rinforzo ? collegato al corrispondente componente principale del corrispondente lato di telaio.
Nella soluzione descritta in EP2818391 il motore ? anteriormente collegato alla parte anteriore del telaio attraverso i componenti di collegamento sopra descritto. Il motore ? invece collegato alla porzione centrale principalmente attraverso lo stesso perno che consente la rotazione del forcellone. Nella soluzione in questione ? inoltre prevista una coppia di staffe di sostegno, ciascuna delle quali collegata al lato interno del componente principale di uno dei lati di telaio della parte anteriore. Tali staffe di sostegno sono configurate a V e il vertice della staffa ? collegato ad un lato del gruppo motore.
Nella soluzione descritta, cos? come in altre concettualmente simili, la struttura del telaio ? configurata in modo da presentare la stessa rigidezza nei confronti a tutte le sollecitazioni a cui il telaio e pi? in generale il motoveicolo ? sottoposto. In particolare, la struttura di telaio ? tipicamente progettata per offrire una elevata rigidezza alle sollecitazioni di torsione, flessione e imbardata. Per sollecitazione di ?torsione? di intende le oscillazioni a cui ? sottoposto il motociclo intorno ad un asse longitudinale (ortogonale all?asse di rotazione della ruota motrice) passante per il baricentro. Con il termine ?flessione? si intende l?oscillazione intorno ad un asse trasversale, cio? ortogonale all?asse longitudinale, mentre il termine ?imbardata? vuole indicare l?oscillazione intorno ad un asse verticale sempre passante per il baricentro del veicolo.
La Richiedente ha rilevato la sempre pi? frequente richiesta da parte dei piloti delle moto da enduro di diversificare, in particolare diminuire, la rigidezza della struttura del telaio nei confronti delle sollecitazioni di imbardata, rispetto alla rigidezza opposta verso i movimenti di torsione e flessione.
SOMMARIO
Compito precipuo della presente invenzione ? dunque fornire un veicolo a sella cavalcabile che consenta di superare i limiti sopra indicati e in particolare di rispondere alle esigenze dei piloti sopra indicate. Nell?ambito di questo compito, un primo scopo della presente invenzione ? quello di fornire un veicolo a sella cavalcabile la cui struttura del telaio conferisca al veicolo una rigidezza all?imbardata minore della rigidezza offerta alla flessione e alla torsione. Altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire un veicolo a sella cavalcabile che sia affidabile e di facile realizzazione a costi competitivi.
La richiedente ha constatato che il compito e gli scopi prefissati possono essere raggiunti attraverso l?impiego di piastre di collegamento che collegano, in modo indiretto, il gruppo motore al telaio e utilizzando, per tali piastre di collegamento, un materiale meno rigido rispetto a quello con cui viene realizzato il telaio. In particolare, il compito e gli scopi prefissati sono raggiunti attraverso un veicolo a sella cavalcabile comprendente un gruppo motore e un telaio al quale ? connesso il gruppo motore, laddove detto telaio comprende: - un canotto di sterzo al quale ? girevolmente connesso un gruppo di sterzo che comanda una ruota anteriore;
- una porzione centrale alla quale ? imperniata una prima estremit? di un forcellone che comprende anche una seconda estremit? collegata in modo girevole una ruota posteriore; - una parte anteriore che si estende fra detto canotto di sterzo e detta porzione centrale, in cui tale parte anteriore comprende un primo lato di telaio e un secondo lato di telaio separati nella direzione della larghezza del veicolo e laddove detti lati di telaio sono realizzati in un primo materiale metallico.
Il veicolo secondo l?invenzione ? caratterizzato dal fatto di comprende almeno una coppia di piastre di collegamento in cui una prima piastra collega il gruppo motore al primo lato di telaio e una seconda piastra collega il gruppo motore al secondo lato di telaio. Le piastre sono realizzate in un secondo materiale metallico avente un modulo di elasticit? inferiore a quello del primo materiale costituente i lati del telaio della parte anteriore del telaio.
Si ? visto che questa soluzione consente di soddisfare le esigenze dei piloti ovvero aumentare la manovrabilit? del veicolo senza ridurre la rigidezza alla flessione e alla torsione del telaio particolarmente necessarie nei motoveicoli per fuoristrada. Le due piastre dissociano, in termini di struttura e di rigidezza, il telaio dal gruppo motore rendendo il veicolo meno rigido nei confronti dei movimenti di imbardata.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, i lati di telaio sono realizzati in acciaio e le piastre di collegamento sono realizzate in una lega di alluminio o in un?altra lega leggera. Preferibilmente, detto secondo materiale, con cui sono realizzate le piastre, presenta un modulo di elasticit? di un ordine di grandezza inferiore a quello del primo materiale costituente il telaio.
In accordo ad una forma di realizzazione, ciascuna delle piastre ? definita da un corpo comprendente due superfici principali e in cui lo spessore di detto corpo ? individuato dalla distanza fra dette superfici principali; ciascuna piastra ? collegata al corrispondente lato di telaio e al gruppo motore in modo che lo spessore della piastra stesso resti sostanzialmente orientato nel senso della larghezza del veicolo.
In una forma di realizzazione preferita, i lati di telaio di detta parte anteriore del telaio presentano una conformazione sostanzialmente speculare rispetto ad un piano verticale di riferimento contenente un asse di sterzo di detto gruppo di sterzo. Preferibilmente, ciascuna piastra di collegamento ? collegata al corrispondente lato di telaio attraverso primi mezzi di fissaggio e a detto gruppo motore attraverso secondi mezzi di fissaggio; dette piastre di collegamento sono disposte in una posizione sostanzialmente speculare rispetto ad un piano verticale di riferimento contenente un asse di sterzo di detto gruppo di sterzo.
In accordo ad una forma di realizzazione, il gruppo motore comprende almeno un motore termico che include un basamento e una testata che emerge da detto basamento, in cui detto basamento ? collegato, in prossimit? di una parte posteriore, a detta porzione centrale del telaio attraverso una pluralit? di elementi di collegamento. Ciascuna piastra di collegamento collega un corrispondente lato di telaio della parte anteriore del telaio alla testata e/o ad una parte anteriore del basamento.
In una forma di realizzazione, la parte anteriore del telaio comprende almeno un elemento trasversale che si sviluppa nella direzione della larghezza del veicolo e che collega detti due lati di telaio e in cui la parte anteriore comprende una prima porzione, la quale si estende a partire dal canotto di sterzo fino all?elemento trasversale, e una seconda porzione che si estende fra la prima porzione e la parte centrale del telaio. In questa forma di realizzazione il veicolo comprende almeno una coppia di prime piastre di collegamento ciascuna delle quali preposta a collegare il gruppo motore alla prima porzione di un corrispondente lato di telaio della parte anteriore di detto telaio.
In una possibile variante della forma di realizzazione appena sopra, il veicolo comprende una coppia di seconde piastre di collegamento ciascuna preposta a collegare il gruppo motore alla seconda parte di un corrispondente di detti lati di telaio
In una sua forma di realizzazione, la seconda porzione di ciascun lato di telaio presenta una configurazione monocomponente che si estende fra detta corrispondente prima porzione e detta parte centrale del telaio. Detta prima porzione di ciascun lato di telaio presenta invece una configurazione a traliccio, in cui ciascuna delle piastre di collegamento collega un componente della prima porzione del lato di telaio ad una porzione di una testata e/o del basamento del gruppo motore.
In una sua possibile forma di realizzazione, per ciascun lato di telaio, la corrispondente prima porzione comprende:
- un primo componente collegato, per saldatura, ad una porzione superiore del canotto di sterzo;
- un secondo componente del quale una estremit? anteriore ? collegata, sempre tramite saldatura, ad una porzione inferiore del canotto di sterzo;
- un terzo componente che si estende da una estremit? posteriore del secondo componente fino a collegarsi alla superficie inferiore del primo componente in prossimit? di dove inizia la seconda porzione;
- un quarto componente che collega tra loro il primo componente e il secondo componente. In una forma di realizzazione, per ciascuno di detti lati di telaio, una di dette prime piastre di collegamento collega il terzo componente e/o detto secondo componente a detta testata e/o a detto basamento di detto gruppo motore.
In una loro possibile configurazione, ciascuna di dette prime piastre comprende una sezione superiore e una sezione inferiore fra le quali si estende una sezione centrale. Tale sezione superiore ? fissata al primo lato di telaio attraverso elementi di fissaggio a vite, mentre la sezione inferiore ? fissata al gruppo motore attraverso secondi elementi di fissaggio.
Preferibilmente, i primi elementi di fissaggio a vite comprendono un primo elemento di fissaggio a vite e un secondo elemento di fissaggio a vite che fissano la corrispondente piastra di collegamento in prossimit? della regione di giunzione fra il terzo componente e il secondo componente della prima porzione della parte anteriore del telaio.
Preferibilmente, i secondi elementi di fissaggio comprendono un primo elemento di fissaggio a vite e un secondo elemento di fissaggio a vite che fissano la corrispondente piastra di collegamento rispettivamente ad una porzione della testata e ad una porzione di una parte anteriore del basamento del gruppo motore.
In accordo ad una possibile forma di realizzazione, il veicolo comprende un radiatore collegato a dette piastre di collegamento in modo da occupare una posizione compresa fra il gruppo di sterzo il gruppo motore.
ELENCO DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno meglio evidenti dall?esame della seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, del veicolo, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
- le Figure da 1 a 3 sono viste da punti di osservazione differenti di alcune componenti di un veicolo a sella cavalcabile secondo la presente invenzione;
- la Figura 4 ? una ulteriore vista del veicolo delle Figure 3 e 4 in cui sono visibili ulteriori componenti del veicolo;
- la figura 5 ? una vista di un gruppo di componenti costituito da un telaio e da piastre di collegamento del motore di un veicolo secondo la presente invenzione
- le Figure da 6 a 8 sono viste da punti di osservazioni differenti del gruppo di componenti di Figura 5;
- la Figura 9 ? una vista ingrandita di una prima porzione del veicolo di Figura 3;
- la Figura 10 ? una vista esplosa di una seconda porzione del veicolo di Figura 3, comprendente anche detta prima porzione di Figura 9;
- le Figure 11A e 11B mostrano una possibile forma di realizzazione di piastra di collegamento del motore di un veicolo secondo la presente invenzione.
Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle citate figure, la presente invenzione ? dunque relativa ad un veicolo a sella cavalcabile volendo indicare con questa espressione un qualsiasi ciclomotore o motociclo a due ruote, ossia provvisto di una ruota anteriore e di una ruota posteriore. Nel prosieguo il veicolo 1 verr? indicato anche con l?espressione motoveicolo 1 o motociclo 1. Il motociclo 1 comprende un gruppo motore 2 e un telaio 10 alla quale ? connesso il gruppo motore 2. Il telaio 10 comprende un canotto di sterzo 11 al quale ? collegato, in modo girevole, un gruppo di sterzo 5 che comanda una ruota sterzante 3 (o ruota anteriore 3). La configurazione del gruppo di sterzo, nota ad un tecnico del ramo, non ? rilevante per la presente invenzione e pertanto non viene descritta in dettaglio.
Il telaio 10 comprende una parte centrale 12 alla quale ? imperniato una prima estremit? 8A di un forcellone 8. Ad una seconda estremit? 8B del forcellone 8 ? collegata in modo girevole una ruota motrice 4 (o ruota posteriore 4). Secondo una soluzione tecnica ampiamente nota, e per questo non descritta in dettaglio, la coppia motrice generata dal gruppo motore 2 ? trasferita alla ruota motrice 4 attraverso una trasmissione meccanica, ad esempio del tipo a catena.
Il telaio 10 comprende una parte anteriore 15 che si estende fra il canotto di sterzo 11 e la parte centrale 12. La parte anteriore 15 include un primo lato di telaio 15A e un secondo lato di telaio 15B che sono distanziati fra loro nella direzione della larghezza del veicolo. Per gli scopi della presente invenzione, con l?espressione ?larghezza X?, ?direzione della larghezza X? o ?direzione trasversale X? si vuole indicare una direzione sostanzialmente parallela all?asse di rotazione T della ruota posteriore. Invece, con l?espressione ?direzione della lunghezza? o ?direzione longitudinale Y? si vuole indicare una direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione trasversale (cio? ortogonale a detto asse di rotazione Y).
I due lati di telaio 15A,15B della parte anteriore 15 sono realizzati in un primo materiale metallico, ad esempio acciaio, e comprendono una pluralit? di elementi collegati fra loro, tipicamente saldati, cos? da ottenere un corpo unico.
Secondo l?invenzione, il veicolo 1 comprende almeno una coppia di piastre di collegamento 16A,16B in cui una prima piastra 16A collega il gruppo motore 2 al primo lato di telaio 15A e una seconda piastra 16B collega il gruppo motore 2 al secondo lato di telaio 15B. Secondo l?invenzione, dette piastre 16A,16B sono realizzate in un secondo materiale avente un modulo di elasticit? inferiore a quello di detto primo materiale costituente i due lati di telaio 15A,15B. La definizione di modulo di elasticit? (normalmente indicato anche come modulo di Young) ? ampiamente nota al tecnico del ramo ed esprime il rapporto fra la tensione e la deformazione (legge di Hooke) nel caso di condizioni di carico monoassiale e in caso di comportamento elastico del materiale.
Per gli scopi della presente invenzione, con l?espressione ?piastra? si vuole genericamente indicare un corpo in cui due dimensioni (larghezza e lunghezza) sono prevalenti rispetto ad una terza dimensione (spessore). Le due dimensioni prevalenti definiscono due superfici principali SP distanziate dallo spessore S (si veda Figura 9) della piastra (terza dimensione). Differentemente dall?arte nota, nel veicolo 1 secondo l?invenzione il gruppo motore 2 non ? dunque collegato direttamente alla parte anteriore 15 del telaio 10, ma indirettamente attraverso almeno una coppia di piastre 16A,16B realizzate, di fatto, in un materiale meno rigido rispetto a quello utilizzato per il telaio. Le piastre 16A,16B non rappresentano quindi solo l?interfaccia di collegamento del gruppo motore 2 con la parte anteriore 15 del telaio 10, ma per effetto del diverso materiale rendono il gruppo motore 2 maggiormente indipendente dal telaio 10, almeno per quanto riguardata le oscillazioni generate dai movimenti di imbardata.
In particolare, per gli scopi della presente invenzione e al fine di accentuare l?effetto desiderato (ridurre la rigidezza verso l?imbardata) e al fine di garantire una elevata rigidezza alla flessione e alla torsione, le piastre 16A,16B sono di preferenza orientate in modo che il loro spessore s (indicato in Figura 9) sia orientato sostanzialmente nel senso della larghezza X del veicolo 1 ovvero in modo che le loro superfici principali SP siano orientate sostanzialmente nel senso di un piano longitudinale del veicolo (cio? parallelo alla direzione longitudinale Y).
Di preferenza, ciascuna delle piastre 16A,16B sono collegate alla parte esterna del corrispondente lato di telaio 15A, 15B cio? in modo che i due lati di telaio 15A,15B restino compresi fra le piastre stesse nel senso della larghezza X del veicolo. In alternativa comunque, le piastre 16A,16B potrebbero essere collegate anche sulla parte interna, in modo cio? da rimanere trasversalmente contenute fra i due lati di telaio 15A,15B.
In accordo ad una possibile forma di realizzazione, i due lati di telaio 15A, 15B sono realizzati in acciaio, mentre le due piastre 16A,16B sono realizzate in una lega di alluminio, ad esempio attraverso un processo di fusione o di forgiatura. In alternativa all?alluminio, le due piastre 16A,16B potrebbero essere realizzate anche in un'altra lega leggera, ad esempio in una lega di magnesio.
In generale, in accordo ad una forma di realizzazione preferita, le piastre 16A-16B di collegamento sono realizzate in un materiale avente un modulo di elasticit? di un ordine di grandezza inferiore a quello del materiale usato per realizzare i due lati 15A,15B del telaio 10. Con riferimento ancora alle Figure da 5 a 9, preferibilmente, i due lati di telaio 15A,15B della parte anteriore 15 presentano una conformazione sostanzialmente speculare rispetto ad un piano verticale PV di riferimento contenente l?asse di sterzo 401 (indicato in Figura 2). Con l?espressione ?asse di sterzo? si vuole indicare l?asse di rotazione configurato dal canotto di sterzo 11 per il gruppo di sterzo 5.
Come visibile nelle Figure, in particolare dalla Figura 10 pi? avanti commentata, ciascuna delle piastre 16A,16B ? collegata al corrispondente lato di telaio 15A,15B attraverso primi mezzi di fissaggio e al gruppo motore 2 attraverso secondi mezzi di fissaggio. Preferibilmente, i primi e/o i secondi mezzi di fissaggio sono del tipo ?a vite? volendo indicare con questo termine non solo elementi a vite in senso stretto, ma qualsiasi altro elemento di fissaggio funzionalmente equivalente.
Le due piastre 16A,16B si collegano al gruppo motore 2 in corrispondenza di un punto dello stesso che si colloca nello stesso semispazio del corrispondente lato di telaio 15A, 15B, laddove detto semispazio ? individuato da detto piano verticale PV. In sostanza, in uso, le due piastre 16A,16B si dispongono ciascuna su un semispazio individuato dal piano verticale PV senza attraversare lo stesso
Di preferenza, anche le due piastre 16A, 16B sono disposte in una posizione sostanzialmente speculare rispetto al piano verticale PV. Di preferenza, anche i primi mezzi di fissaggio e i secondi mezzi di fissaggio relativi alla prima piastra 16A sono collocati in una posizione sostanzialmente speculare a quella posizione occupata dai primi mezzi di fissaggio e dai secondi mezzi di fissaggio relativi alla seconda piastra 16B laddove tale posizione ? valutata sempre rispetto a detto piano verticale PV.
Di preferenza, il gruppo motore 2 comprende almeno un motore termico 2A, che genera la coppia motrice trasferita alla ruota motrice 4 attraverso la trasmissione sopra citata. Il motore termico 2A comprende un basamento 21 e una testata 22 che emerge al di sopra del basamento 21. Con il termine ?testata 22? si vuole indicare la parte superiore del motore che fa da chiusura ai cilindri e incorpora le camere di combustione. Per gli scopi della presente invenzione, con il termine ?basamento? si vuole invece indicare il resto del gruppo motore 2 dunque non solo la parte nella quale ruota l?albero motore, ma anche le altre parti di trasmissione del moto comprese fra l?albero motore e la trasmissione alla ruota posteriore 4. Fra queste ?parti di trasmissione? rientrano dunque la frizione e il cambio delle marce, laddove la frizione, come noto, sar? interposta fra l?albero motore e il cambio per consentire una partenza graduale e al per effettuare il cambio marce.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, la porzione posteriore 21B del basamento 21 del gruppo motore 2 ? collegata, preferibilmente in modo diretto e, alla parte centrale 12 del telaio 10 attraverso una pluralit? di elementi di collegamento 91, 92, 93. Le piastre 16A,16B sono invece preposte a sostenere la testa 22 del motore termico 22A e/o la porzione anteriore 21A del basamento 21.
Per gli scopi della presente invenzione, i termini ?anteriore? e ?posteriore? utilizzati in riferimento ad una estremit? o una parte di un elemento strutturale del telaio, o ad una parte del gruppo motore 2 o pi? in generale ad un componente di un veicolo, indicano l?orientamento della stessa rispetto alla direzione longitudinale Y e dunque se tale parte ? rivolta verso la ruota anteriore 3 (anteriormente) o verso alla ruota posteriore 4 (posteriormente).
Attraverso gli elementi di collegamento 91,92,93, il gruppo motore 2 resta stabilmente collegato alla parte centrale 12 del telaio 10 che cos? mantiene elevate caratteristiche di rigidezza alla torsione e flessione. Invece, per effetto delle piastre 16A, 16B di collegamento il gruppo motore 2 resta invece maggiormente dissociato dalla parte anteriore 15 del telaio 10 durante le oscillazioni determinate dai movimenti di imbardata. Si ? visto che per il pilota, questa condizione si traduce in una pi? facile manovrabilit? del veicolo.
Con riferimento in particolare alle Figure da 1 a 4, il telaio 10 comprende anche una parte posteriore 18 che si estende dalla parte centrale 12 verso la ruota posteriore 4. La parte posteriore 18 ha la funzione di sostenere la sella 400 (tratteggiata solo in Figura 4) del moto veicolo 1. Una forma di realizzazione della parte posteriore 18 viene pi? avanti brevemente descritta a commento della Figura 5. Tuttavia, la configurazione della parte posteriore 18 non ? rilevante nei confronti della presente invenzione.
Con riferimento in particolare alle Figure da 5 a 8, in accordo ad una possibile forma di realizzazione, la parte anteriore 15 del telaio 10 comprende almeno un elemento trasversale 15C che si sviluppa nella direzione X del veicolo e che collega i due lati di telaio 15A, 15B. Per ciascuno di detti lati di telaio 15A,15B, la posizione dell?elemento trasversale 15C individua una prima porzione 151A, 151B che si estende a partire dal canotto di sterzo 11 fino appunto alla posizione dell?elemento trasversale 15C e una seconda porzione 152A-152B che si estende fra la corrispondente prima parte 151A, 151B e la parte centrale 12 del telaio 10. Con riferimento in particolare alla vista in pianta di Figura 8, sostanzialmente in prossimit? della posizione longitudinale dell?elemento trasversale 15C, la parte anteriore 15 del telaio 10 presenta la sua massima estensione nel senso della larghezza X. La prima porzione 151A del primo lato di telaio 15A e la prima porzione 151B del secondo lato di telaio 15B convergono verso il canotto di sterzo 11. Invece la seconda porzione 152A del primo lato di telaio 15A e la seconda porzione 152B del secondo lato di telaio convergono verso la parte centrale 12. Si osserva comunque che, per ciascun lato di telaio 15A,15B, l?inclinazione della prima porzione 151A,151B verso il piano verticale PV (contenente l?asse di sterzo) ? maggiore rispetto all?inclinazione della corrispondente seconda porzione 152A,152B verso lo stesso piano. La seconda porzione 152A-152B presenta una configurazione monocomponente (cio? comprendente un unico componente 55A, 55B) che si estende fra la corrispondente prima porzione 151A, 151B e la parte centrale 12 del telaio 10. Tale seconda porzione 152A-152B ? definita dunque da unico elemento strutturale comprendente una estremit? anteriore 155A,155B collegata ad un elemento strutturale della corrispondente prima porzione 151A, 151B, e una estremit? posteriore 156A,156B collegata alla parte centrale 12 del telaio 10. Come mostrato nelle figure, in accordo ad una sua possibile forma di realizzazione, la prima porzione 151A, 151B presenta una configurazione sostanzialmente reticolare o traliccio in cui ? possibile individuare una pluralit? di componenti 51A-51B, 52A-52B, 53A-53B, 54A-54B. Di preferenza, questi componenti presentano una forma tubolare.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, le piastre di collegamento 16A,16B (di seguito indicate anche con l?espressione ?prime piastre 16A,16B?) collegano il gruppo motore 2 alla prima porzione 151A-151B di un corrispondente lato di telaio 15A, 15B della parte anteriore 15. Di preferenza, le prime piastre 16A,16B collegano un elemento strutturale 51A-51B, 52A-52B, 53A-53B, 54A-54B della prima porzione 151A,51B ad una porzione della testata 22 e/o ad una porzione del basamento 21 del gruppo motore 2.
In una possibile forma di realizzazione, sempre visibile nelle figure, il motoveicolo pu? comprendere anche una seconda coppia di piastre 17A, 17B di collegamento (di seguito indicate anche con l?espressione ?seconde piastre 17A,17B?) ciascuna delle quali preposta a collegare il gruppo motore 2, preferibilmente la testata 22 dello stesso, ad una seconda parte 152A,152B di un corrispondente lato di telaio 15A-15B. Vantaggiosamente, anche le seconde piastre 17A, 17B possono essere realizzate in un materiale avente un modulo di elasticit? minore di quello del materiale costituente la parte anteriore 15 del telaio 10.
In accordo dunque ad una forma di realizzazione preferita mostrata nelle figure, per ciascun lato di telaio 15A, 15B della parte anteriore 15 si individua una piastra anteriore 16A fra dette prime piastre 16A,16B e una piastra posteriore fra dette seconde piastre 17A, 17B. Nel complesso, questa soluzione fornisce, per ciascun lato di telaio 15A,15B due punti di connessione con una corrispondente parte del gruppo motore 2 che si trova nel suo stesso semispazio (individuato dal piano verticale di riferimento PV).
Come sopra gi? indicato, i due lati di telaio 15A,15B della parte anteriore 15 presentano una conformazione sostanzialmente speculare rispetto al piano verticale PV di riferimento sopra definito (Figure 8 e 9). Con riferimento in particolare alle Figure 5 e 7 viene di seguito descritta una possibile, e pertanto non esclusiva forma di realizzazione del primo lato di telaio 15A. Quanto segue ? pertanto da considerarsi valido, mutatis mutandi, anche per detto secondo lato di telaio 15B.
La prima porzione 151A del primo lato di telaio 15A comprende un primo componente 51A superiore collegato, per saldatura, ad una porzione superiore 11A del canotto di sterzo 11. Detto primo componente 51A ? realizzato in un unico pezzo tubolare con il componente 55A definente la seconda porzione 152A. In particolare, l?asse di detto unico pezzo tubolare si sviluppa su un primo piano inclinato P1. Gli altri elementi della pima porzione 151A si collocano in una posizione sottostante a detto primo piano inclinato P1 (si veda in proposito Figura 6).
La prima porzione 151A comprende altres? un secondo componente 52A di cui una estremit? anteriore 511 ? collegata, sempre tramite saldatura, ad una porzione inferiore 11B del canotto di sterzo 11. Un terzo componente 53A ? collegato alla estremit? posteriore 512 del secondo componente 51B e si estende fino a collegarsi alla superficie inferiore del primo componente 51A in prossimit? del punto in cui inizia la seconda porzione 151B monocomponente. La prima porzione 151A comprende altres? un quarto componente 54A che collega tra loro il primo componente 51A al secondo componente 52A. In particolare, tale quarto componente 54A si estende sostanzialmente fra una porzione centrale del primo componente 51A e una porzione centrale del secondo componente 52A.
In accordo ad una possibile forma di realizzazione, per ciascuno di detti lati di telaio 15A,15B, una delle piastre di collegamento 16A,16B ? collegata alla parte esterna del terzo componente 53A e/o alla parte esterna del secondo componente 52A, preferibilmente dove lo stesso si unisce al terzo componente 53A. Rientra comunque nell?ambito della presente invenzione la possibilit? di collegare le prime piastre 16A,16B ad un altro componente della corrispondente prima porzione 151A,151B.
In accordo ad una possibile forma di realizzazione (ben visibile ad esempio in figura 5), il terzo componente 53A e il secondo componente 52A sono collegati attraverso un manicotto 59. Questo ultimo pu? essere costituito, ad esempio, da un corpo forgiato collegato all?estremit? di ciascuno dei due componenti 53A, 52A. Il manicotto 59 definisce in sostanza un raccordo fra tali componenti 53A, 52A. Preferibilmente, una corrispondente piastra di collegamento 16A ? collegata al manicotto 59.
Ancora con riferimento alle Figure da 5 a 8, in una forma di realizzazione preferita, la parte centrale 12 del telaio 10 comprende un primo fianco 121 e un secondo fianco 122 fra loro opposti. Tali fianchi 121,122 sono formati da corpi piastri-formi e sono collegati da un perno inferiore 31 e da un perno superiore 32 che si estendono nel senso della larghezza X del veicolo. Rispetto al piano verticale PV sopra definito, il primo fianco 121 si colloca dalla stessa parte del primo lato di telaio 15A della parte anteriore 15, mentre il secondo fianco 122 si colloca dalla stessa parte del secondo lato di telaio 15B. l primo lato di telaio 15A e il secondo lato di telaio 15A sono collegati, preferibilmente saldati, al perno superiore 32 della porzione centrale 12 rispettivamente in prossimit? di una prima estremit? 32A e di una seconda estremit? 32B dello stesso perno superiore 32.
In accordo ad una forma di realizzazione (visibile in particolare nelle figure 1, 2 e 4), la porzione posteriore 21B del basamento 21 del gruppo motore 21 ? collegata alla porzione centrale 12 attraverso un primo elemento di collegamento 91 coincidente con il perno di oscillazione del forcellone 8, ovvero della ruota posteriore 4, rispetto al telaio 10. Detta parte posteriore 21B ? collegata a ciascun fianco 121, 122 della porzione centrale 21 anche attraverso un secondo elemento di collegamento 92 e un terzo elemento di collegamento 93 disposti rispettivamente al di sopra e al di sotto della posizione in cui si colloca il primo elemento di collegamento 91 sopra indicato. Preferibilmente, il secondo 92 e il terzo elemento di collegamento 93 sono definiti da viti prigionieri, da perni o da altri elementi funzionalmente equivalenti.
Con riferimento in particolare alle figure 5 e 6, il primo fianco 121 presenta una prima sezione 121A, dall?estremit? superiore della quale si estende il perno superiore 32, e una seconda sezione 121B che si estende al di sotto della prima porzione 121A. Dall?estremit? inferiore della seconda sezione 121B si estende il perno inferiore 31 sopra indicato. La seconda sezione 121B comprende una porzione di piede 125 che si estende verso la ruota anteriore 3. Tale porzione di piede 125 pu? essere collegata al resto della seconda porzione 121B, o realizzata in pezzo unico con la stessa.
Il secondo elemento di collegamento 92 si colloca in una posizione verticalmente compresa fra il primo elemento di collegamento 91 e il perno superiore 32 e longitudinalmente pi? avanzata, verso la ruota anteriore, rispetto al primo elemento di collegamento 91. Il terzo elemento di collegamento 93 occupa una posizione verticalmente sottostante quella del forcellone 8 e longitudinalmente pi? avanzata di quella del primo elemento di collegamento 91.
Nel complesso dunque, per ciascun fianco 121, 122 della porzione centrale 12, sono vantaggiosamente previsti ben tre punti di collegamento (91, 92, 93) con la porzione 21B del basamento 21. Questa condizione consente di ottenere la rigidezza alla torsione e alla flessione richiesta al motoveicolo. Il sostegno della porzione anteriore 21A del gruppo motore 2 (testata 22 e/o basamento 21) ? invece demandato alle prime piastre 16A,16B e, quando presenti, anche alle seconde piastre 17A,17B. In accordo ai principi sopra esposti, per la loro struttura e per le loro caratteristiche meccaniche (materiale), almeno le prime piastre 16A, 16B, ma eventualmente anche le seconde piastre 17A,17B rendono meno rigido il sistema telaio-gruppo motore verso i movimenti di imbardata.
Come sopra accennato, le Figure da 5 a 8 consentono di osservare anche una possibile, e pertanto non esclusiva, forma di realizzazione della parte posteriore 18 del telaio 10, la quale comprende un primo lato di telaio posteriore 18A e un secondo lato di telaio posteriore 18B rispettivamente collegati al primo fianco 121 e al secondo fianco 122 della parte centrale 12 (si veda Figura 5). I due lati di telaio posteriore 18A,18B sono collegati fra loro nel senso della larghezza del veicolo attraverso uno o pi? elementi trasversali di collegamento 19. In generale, la porzione posteriore 18 pu? essere realizzata da una pluralit? di componenti tubolari saldati tra loro e realizzati nello stesso materiale in cui sono realizzate le altre porzioni 12, 15 del telaio 10.
Ciascun lato di telaio posteriore 18A, 18B comprende un elemento superiore 181A,181B e un elemento inferiore 182A,182B collegato a quello superiore attraverso un elemento di collegamento 183A,183B. L?elemento superiore 181A,181B ? collegato, preferibilmente saldato, al perno superiore 32 della porzione centrale 12 dalla parte opposta a quella a cui ? saldato il corrispondente lato di telaio 15A, 15B della parte anteriore 15. L?elemento inferiore 182A,182B si estende invece dal corrispondente fianco 121, 122 (preferibilmente saldato fra le regioni 121A,121B del corrispondente fianco) della parte centrale 12 in posizione sottostante al primo elemento superiore 181A, 181B per poi unirsi allo stesso in prossimit? della estremit? a sbalzo 190A, 190B.
Le Figure da 9 a 11 mostrano una forma di realizzazione preferita delle prime piastre 16A, 16B e dei mezzi di fissaggio delle stesse. Per meglio descrivere l?installazione, nel prosieguo, con l?espressione ?piastra destra 16A? si indica quella collegata al primo lato di telaio 15A che si colloca sul lato destro del piano verticale di riferimento PV rispetto ad un punto di osservazione frontale del veicolo (stesso punto di osservazione di Figura 7 alla quale si rimanda). Analogamente, con l?espressione ?piastra sinistra 16B? si indica quella collegata al secondo lato di telaio 15B che si colloca dunque sull?altro lato dello stesso piano verticale PV. La vista in dettaglio di Figura 9 mostra la piastra destra 16A nella sua posizione di installazione in cui risulta collegata, attraverso i primi mezzi di fissaggio 411A- 412A, ad almeno un componente 52A, 53A della prima porzione 151A del primo lato del telaio 15A e, attraverso i secondi mezzi di fissaggio 421A-422A, alla testata 22 e alla parte anteriore 21A del basamento 21. La vista prospettica di Figura 9 consente di osservare proprio la configurazione della piastra destra 16A, in particolare lo spessore S della stessa marcatamente inferiore rispetto alle superfici principali SP della piastra stessa. La Figura 9 consente di osservare anche l?orientamento della piastra destra per cui lo spessore S ? nel verso della larghezza X del veicolo 1.
La Figura 11A mostra la sola piastra destra 16A da un punto di osservazione corrispondente a quello di Figura 1. La Figura 11B mostra invece la piastra sinistra (nascosta in Figura 1).
Viene di seguito descritta la piastra destra 16A, ma tale descrizione ? da considerarsi valida anche per la piastra sinistra 16B. In proposito, le parti indicate in Figura 11A riferite alla piastra destra 16A, sono indicate riportate anche in Figura 11B con il suffisso B in quanto si riferiscono appunto alla piastra sinistra 16B.
La piastra destra 16A comprende una sezione superiore 171A e una sezione inferiore 172A fra le quali si estende una sezione centrale 173A. La sezione superiore 171A ? fissata al primo lato di telaio 15A attraverso i primi mezzi di fissaggio 411A-412A, mentre la sezione inferiore 172A ? fissata al gruppo motore 22 attraverso i secondi mezzi di fissaggio 421A-422A.
Preferibilmente, i primi mezzi di fissaggio 411A-412A comprendono una pluralit? di elemento di fissaggi a vite (ben visibili in Figura 10) che attraversano corrispondenti fori 71A definite attraverso la sezione superiore 171A della piastra destra 16A. Analogamente anche i secondi mezzi di fissaggio 421A-422A comprendono una pluralit? di elementi di fissaggio a vite che attraverso corrispondenti fori 72A definiti attraverso detta sezione inferiore 172A.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, i primi elementi di fissaggio 411A,412A comprendono un primo elemento di fissaggio a vite 411A e un secondo elemento di fissaggio a vite 412A che fissano la piastra destra 16A alla prima porzione 151A del primo lato di telaio in prossimit? della regione di giunzione fra il terzo componente 53A e il secondo componente 52A. Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, tale regione di giunzione, ? definita dal manicotto 59 sopra indicato che collega le estremit? dei componenti 52A, 53A. Tale manicotto 59 costituisce una sorta di interfaccia di collegamento fra la prima porzione 151A del primo lato di telaio15A e la piastra destra 16A definendo le sedi 58A utili all?avvitamento dei relativi elementi di fissaggio 411A, 412A.
Sempre in accordo ad una forma di realizzazione, i secondi elementi di fissaggio 421A-422A comprendono un primo elemento di fissaggio a vite 421A e un secondo elemento di fissaggio a vite 422A che fissano la piastra destra 16A rispettivamente ad una porzione 221A della testata 22 e ad una porzione 222A della porzione anteriore 21A del basamento 21. In alternativa, i due elementi di fissaggio a vite 421A, 422A potrebbero collegare la sezione inferiore 172A della piastra destra 16A alla sola testata 22 o alla sola parte anteriore 21A del basamento 21.
Nella forma di realizzazione mostrata in Figura 11A, le tre sezioni 171A,172A,173A della piastra destra 16 configurano un andamento sostanzialmente a linea spezzata per la quale, in uso, la sezione superiore 171A si colloca in una posizione pi? avanzata rispetto alla sezione inferiore 172A. In particolare, in uso, la sezione superiore si estende ?in avanti? (cio? verso la ruota sterzante 3) rispetto alla sezione centrale, mentre la sezione inferiore 172A si sviluppa all?indietro (cio? verso la ruota motrice 4). Fra la sezione superiore 171A e quella centrale 173A si sviluppa una parte a gomito 175A definente una sede per un elemento di fissaggio a vite 411A che collega la piastra destra 16A al terzo componente 53A del primo lato di telaio 15A. Come visibile da Figura 1, anche per effetto della porzione a gomito 175, in seguito al suo fissaggio, la piastra 16A si configura come una sorta di prolungamento verso il basso del secondo componente 52A.
Come sopra indicato, la piastra sinistra 16B presenta una conformazione sostanzialmente analoga a quella della piastra destra 16A cos? come restano analoghe le modalit? di fissaggio della piastra alla parte anteriore 15 del telaio 10 e/o al gruppo motore 2, come si pu? osservare da Figura 10. In proposito, anche in questa figura i riferimenti numerici riconducibili alla forma e alla modalit? di installazione della piastra sinistra 16B sono indicati con il suffisso B anzich? A.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, visibile in Figura 4, le prime piastre 16A,16B sono collegate al corrispondente lato di telaio 15A,15B in modo tale che la testata 22 del gruppo motore 2 resti sostanzialmente compresa, in senso longitudinale, fra la posizione delle piastre stesse e la parte centrale 12 del telaio 10. In questo modo, nello spazio compreso fra il gruppo di sterzo 5 e le prime piastre 16A,16B si colloca un radiatore 200 che, come noto ad un tecnico del ramo, ? utilizzato per il raffreddamento del gruppo motore 2. Secondo la forma di realizzazione mostrata in Figura 4, il radiatore 200 ? collegato alle prime piastre 16A,16B di collegamento ovvero sostenuto dalle piastre stesse. Come visibile dalle Figure 11A,11B le prime piastre 16A,16B comprendono estremit? di collegamento 191A,191B che, in una condizione di uso, si estendono verso la ruota anteriore 3. Opportuni mezzi di fissaggio 201 consentono la stabile connessione del radiatore 200 alle prime piastre 16A,16B.
Ancora con riferimento a Figura 4, le prime piastre 16A,16B possono vantaggiosamente fornire anche un punto di fissaggio per il serbatoio 300 del veicolo 1. Con riferimento nuovamente alle Figure 11A, 11B, preferibilmente, le prime piastre 16A,16B comprendono una estremit? forata 73A,73B alla quale viene fissato il serbatoio 300 attraverso ulteriori mezzi di fissaggio a vite 202. Preferibilmente, per ciascuna piastra 16A,16B tale estremit? forata 73A,73B coincide con l?estremit? della sezione superiore 171A,171B della piastra stessa.
In generale dunque, in una possibile forma di realizzazione, le piastre 16A,16B sono multifunzionali potendo essere utilizzate non solo per sostenere il gruppo motore 2, ma anche per collegare altri componenti del veicolo (ad esempio il radiatore 200 e il serbatoio 300) funzionali al gruppo motore 2.
Le soluzioni tecniche sopra descritte consentono di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati. In particolare, l?impiego di piastre di collegamento per collegare i lati del telaio alla porzione anteriore del gruppo motore consente di disporre di un veicolo il cui telaio conferisce comunque una elevata resistenza alla torsione e alla flessione, ma una minore resistenza alle sollecitazioni di imbardata favorendo dunque la manovrabilit? del veicolo da parte del pilota.
Claims (16)
- RIVENDICAZIONI 1. Veicolo (1) a sella cavalcabile comprendente un gruppo motore (2) e un telaio (10) al quale ? connesso detto gruppo motore (2), in cui detto telaio (10) comprende: - un canotto di sterzo (11) al quale ? girevolmente connesso un gruppo di sterzo che comanda una ruota anteriore (3); - una parte centrale (12) alla quale ? imperniata una prima estremit? (8A) di un forcellone (8) che comprende anche una seconda estremit? (8B) collegata in modo girevole una ruota posteriore (4); - una parte anteriore (15) che si sviluppa fra detto canotto di sterzo (11) e detta porzione centrale (12), in cui detta parte anteriore (15) comprende un primo lato di telaio (15A) e un secondo lato di telaio (15B) separati nella direzione della larghezza (X) del veicolo, in cui detti lati di telaio (15A, 15B) sono realizzati in un primo materiale metallico avente un primo modulo di elasticit?, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di piastre (16A, 16B) di collegamento in cui una prima piastra (16A) collega detto gruppo motore (2) a detto primo lato di telaio (15A) e una seconda piastra (16B) collega detto gruppo motore (2) a detto secondo lato di telaio (15B), dette piastre (16A, 16B) essendo realizzate in un secondo materiale metallico avente un secondo modulo di elasticit? inferiore a detto primo modulo di elasticit? di detto primo materiale costituente detti lati di telaio (15A,15B) di detta parte anteriore (15) di detto telaio (10).
- 2. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti lati di telaio (15A, 15B) sono realizzati in acciaio e dette piastre (16A, 16B) sono realizzate in una lega di alluminio.
- 3. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto secondo materiale presenta un modulo di elasticit? di un ordine di grandezza inferiore a quello di detto primo materiale.
- 4. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui ciascuna di dette piastre (16A,16B) ? definita da un corpo comprendente due superfici principali e in cui lo spessore di detto corpo ? sostanzialmente la distanza fra dette superfici principali, ciascuna di dette piastre (16A,16B) essendo collegata al corrispondente lato di telaio (15A, 15B) e al gruppo motore (2) in modo che lo spessore della piastra stesso resti sostanzialmente orientato nel senso della larghezza (X) del veicolo.
- 5. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detti lati di telaio (15A,15B) di detta parte anteriore (15) presentano una conformazione sostanzialmente speculare rispetto ad un piano verticale di riferimento (PV) contenente un asse di sterzo (401) per detto gruppo di sterzo (5).
- 6. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui ciascuna di dette piastre (16A, 16B) ? collegata al corrispondente lato di telaio (15A,15B) attraverso primi mezzi di fissaggio e a detto gruppo motore (2) attraverso secondi mezzi di fissaggio, in cui dette piastre (16A,16B) sono disposte in una posizione sostanzialmente speculare rispetto ad un piano verticale di riferimento (PV) contenente un asse di sterzo (401) per detto gruppo di sterzo (5).
- 7. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto gruppo motore (2) comprende almeno un motore termico (2A) che include un basamento (21) e una testata (22) che emerge da detto basamento (21), in cui detto basamento (21) ? collegato, in prossimit? di una porzione posteriore (21B), a detta parte centrale (12) di detto telaio (10) attraverso una pluralit? di elementi di collegamento (91, 92, 93) e in cui ciascuna piastra di detta coppia di piastre (16A-16B) collega un corrispondente lato di telaio (15A,15B) di detta parte anteriore (15) a detta testata (22) e/o ad una porzione anteriore (21A) di detto basamento (21).
- 8. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detta parte anteriore (15) di detto telaio (10) comprende almeno un elemento trasversale (15C) che si sviluppa nella direzione della larghezza (X) del veicolo e che collega detti due lati di telaio (15A, 15B) e in cui detta parte anteriore (15) comprende una prima porzione (151A, 151B) che si estende a partire da detto canotto di sterzo (11) fino a detto elemento trasversale (15C) e una seconda porzione (152A, 152B) che si estende fra detta prima porzione (151A, 151B) e detta parte centrale (12) di detto telaio (10), in cui ciascuna piastra di detta coppia di piastre (16A,16B) di collegamento collega detto gruppo motore (2) a detta prima porzione (151A, 151B) di un corrispondente lato di telaio (15A, 15B) di detta parte anteriore (15) di detto telaio (10).
- 9. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detto veicolo (1) comprende una ulteriore coppia di piastre (17A, 17B) di collegamento ciascuna preposta a collegare detto gruppo motore (2) a detta seconda porzione (152A, 152B) di un corrispondente di detti lati di telaio (15A,15B).
- 10. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detta seconda porzione (152A, 152B) presenta una configurazione monocomponente che si estende fra una corrispondente prima porzione (151A, 151B) e detta parte centrale (12) e in cui detta prima porzione (151A, 151B) presenta una configurazione a traliccio, in cui ciascuna piastra di detta coppia di piastre (16A-16B) collega un componente (51A-51B, 52A-52B, 53A-53B, 54A-54B) di detta prima porzione (151A-151B) di un corrispondente lato di telaio (15A,15B) ad una porzione di una testata (22) e/o di un basamento (21) di detto gruppo motore (2).
- 11. Veicolo (1) secondo una delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui detta prima porzione (151A, 151B) comprende: - un primo componente (51A) collegato, per saldatura, ad una porzione superiore (11A) di detto canotto di sterzo (11); - un secondo componente (52A) del quale una estremit? anteriore (511) ? collegata, sempre tramite saldatura, ad una porzione inferiore (11B) di detto canotto di sterzo (11); - un terzo componente (53A) che si estende da una estremit? posteriore (512) di detto secondo componente (51B) fino a collegarsi alla superficie inferiore di detto primo componente (51A) in prossimit? di dove inizia detta seconda porzione (152A, 152B); - un quarto componente (54A) che collega tra loro detto primo componente (51A) a detto secondo componente (52A).
- 12. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 11, in cui, per ciascuno di detti lati di telaio (15A, 15B), una di dette prime piastre (16A-16B) collega detto terzo componente (53A,53B) e/o detto secondo componente (52A,52B) a detta testata (22) e/o a detto basamento (21) di detto gruppo motore (2).
- 13. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12, in cui ciascuna di dette prime piastre (16A,16B) comprende una sezione superiore (171A, 171B) e una sezione inferiore (172A, 172B) fra le quali si estende una sezione centrale (173A,173B), in cui detta sezione superiore (171A,171B) ? fissata al primo lato di telaio (15A) attraverso elementi di fissaggio a vite (411A-412A, 411B-412B), mentre detta sezione inferiore (172A,172B) ? fissata a detto gruppo motore (2) attraverso secondi elementi di fissaggio a vite (421A-422A, 421B-422B).
- 14. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 13, in cui detti primi elementi di fissaggio a vite (411A-412A, 411B-412B) comprendono un primo elemento di fissaggio a vite (411A, 411B) e un secondo elemento di fissaggio a vite (412A, 412B) che fissano la corrispondente piastra (16A, 16B) ad una regione di giunzione fra detto terzo componente (53A, 53B) e detto secondo componente (52A, 52B).
- 15. Veicolo (1) secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui detti secondi elementi di fissaggio (421A-422A, 421B-422B) comprendono un primo elemento di fissaggio a vite (421A,421B) e un secondo elemento di fissaggio a vite (422A, 422B) che fissano la corrispondente piastra (16A,16B) rispettivamente ad una porzione (221A,221B) della testata (22) e ad una porzione (222A-222B) di una porzione anteriore (21A) di detto basamento (21).
- 16. Veicolo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 15, in cui detto veicolo (1) comprende un radiatore (200) collegato a dette piastre (16A,16B) in modo da occupare una posizione compresa fra detto gruppo di sterzo (5) e detto gruppo motore (2).
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