IT201800004119A1 - Pettinatrice di una linea di preparazione alla filatura e metodo di lavoro - Google Patents

Pettinatrice di una linea di preparazione alla filatura e metodo di lavoro Download PDF

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IT102018000004119A
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Girolamo Prandini
Luca Soliani
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Marzoli Machines Textile Srl
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    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01GPRELIMINARY TREATMENT OF FIBRES, e.g. FOR SPINNING
    • D01G19/00Combing machines
    • D01G19/06Details
    • D01G19/14Drawing-off and delivery apparatus
    • D01G19/18Roller, or roller and apron, devices, e.g. operating to draw-off fibres continuously

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  • Preliminary Treatment Of Fibers (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
Forma oggetto della presente invenzione una pettinatrice di una linea di preparazione alla filatura.
In una linea di preparazione alla filatura, dopo le fasi iniziali di apertura e pulizia della fibra, è prevista una lavorazione di cardatura ad opera di macchine cardatrici, a seguito della quale la fibra si presenta sotto forma di velo.
Dopo una eventuale lavorazione su uno stiro-riunitore, in cui più nastri separati sono uniti ad ottenere una tela, il velo o la tela è pettinato da una pettinatrice, al fine di ottenere un velo in cui le fibre sono altamente parallelizzate e pulite.
Stato dell’arte
Le operazioni fondamentali di pettinatura, che nelle macchine di più recente realizzazione si susseguono al ritmo di 500 - 550 colpi al minuto, sono:
- alimentazione intermittente della tela;
- pettinatura, mediante un pettine rotativo, della testa della ciocca entrante, a pinza chiusa;
- sovrapposizione e congiunzione della testa della ciocca al velo già pettinato nel ciclo precedente, opportunamente retrocesso, tramite cilindri strappatori durante la loro rotazione indietro;
- pettinatura della coda della ciocca mediante un pettine rettilineo della pinza, a pinza aperta;
- avanzamento della ciocca pettinata ad opera dei cilindri strappatori durante la loro rotazione avanti. I cilindri strappatori hanno pertanto un moto rotatorio alternato. Gli organi di movimentazione dei cilindri strappatori, che a partire da un motore elettrico comandano i cilindri strappatori e che consentono il movimento alternato, costituiscono una delle parti più problematiche della progettazione e realizzazione di una pettinatrice.
Tali organi devono infatti resistere ad intense sollecitazioni dinamiche, poiché sottoposti a ripetuti arresti e ripartenze. All’aumentare della velocità della macchina, aumenta proporzionalmente la velocità di rotazione, in un verso e nell’altro dei cilindri strappatori. Le sollecitazioni dinamiche diventano pertanto sempre più gravose.
Tali organi presentano inoltre notevole ingombro e incidono almeno fra il 30% ed il 40% sul costo finale della pettinatrice.
Esistono documenti brevettuali che illustrano soluzioni di pettinatrici con movimento rotatorio unidirezionale dei cilindri strappatori. Si consideri, ad esempio, il documento EP-A1-1553219.
Tuttavia, la Richiedente, replicando a scopo sperimentale la soluzione illustrata nel documento EP-A1-1553219, ha potuto constatare come il risultato della pettinatura non sia soddisfacente dal punto di vista della qualità del velo ottenuto.
Un ulteriore esempio di realizzazione di una macchina pettinatrice con cilindri strappatori dotati di moto unidirezionale è descritto nella domanda di brevetto italiano No. 102018000001987, a nome della Richiedente. Infine, esistono ulteriori soluzioni di pettinatrici in cui i cilindri strappatori sono comandati da un motore elettrico controllato elettronicamente per l’ottenimento del moto rotatorio alternato; in tal caso, non sono necessari i complicati organi di movimentazione meccanica dei cilindri strappatori di cui si è detto. Tuttavia, tali soluzioni presentano notevoli inconvenienti, legati principalmente al consumo energetico, al riscaldamento dei motori elettrici, alla durata di tali motori e alla risposta del controllo della movimentazione.
Scopo dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pettinatrice con cilindri strappatori aventi moto rotatorio continuo (con velocità costante o variabile, ma unidirezionale), che sia in grado di assicurare un soddisfacente livello qualitativo del velo pettinato. Tale scopo è raggiunto da una pettinatrice realizzata secondo la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti descrivono vantaggiose ulteriori forme di realizzazione dell’invenzione.
Descrizione delle figure
Le caratteristiche ed i vantaggi della pettinatrice secondo la presente invenzione saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata, data a titolo esemplificativo e non limitativo, in accordo con le tavole allegate, in cui:
- la figura 1 rappresenta schematicamente una testa di pettinatura di una pettinatrice, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
- le figure da 2 a 10 raffigurano schematicamente fasi di lavoro della testa di pettinatura secondo la presente invenzione;
- le figure da 11 a 15 illustrano ulteriori forme di realizzazione della testa di pettinatura secondo la presente invenzione.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Prima forma di realizzazione (figure da 1 a 10)
Una pettinatrice secondo la presente invenzione comprende un telaio fisso ed una pluralità di teste di pettinatura, in cui ciascuna testa di pettinatura comprende una pinza 4, supportata dal telaio fisso.
La pinza 4 comprende una mascella inferiore 6, una mascella superiore 8 ed un pettine rettilineo 10, generalmente solidale alla mascella inferiore 6.
Inoltre, la pinza 4 comprende un cilindro di alimentazione 12, ruotabile a comando in maniera intermittente, supportato dalla mascella inferiore 6. La testa di pettinatura comprende inoltre, a valle della pinza 4, almeno una coppia di cilindri strappatori.
Ad esempio, preferibilmente, subito a valle della pinza 4, di fronte a questa, è posta una coppia 20’ di cilindri strappatori 20a’, 20b’, sovrapposti, preferibilmente a contatto a pressione, dotati di moto rotatorio continuo (con velocità costante oppure variabile, ma non invertibile), tale da trascinare un tratto di velo fuoriuscito dalle mascelle, strappare una ciocca dal velo e portarla a valle.
Secondo tale forma di realizzazione, a valle della coppia 20’ di cilindri strappatori 20a’, 20b’ è posta una coppia 20 di cilindri ausiliari, comprendente un cilindro ausiliario superiore 20a ed un cilindro ausiliario inferiore 20b, generalmente accoppiato a pressione con il cilindro ausiliario superiore 20a e preferibilmente trascinato in rotazione da questo.
Fra i cilindri ausiliari 20a, 20b, dalla parte di monte, definito un piano ingresso P1 immaginario tangente ai due cilindri ausiliari 20a, 20b, si individua una luce di ingresso 22 fra detto piano ingresso P1 e le superfici laterali dei cilindri ausiliari 20a, 20b. Da parte opposta, ossia dalla parte di valle, definito analogamente un piano uscita P2, si individua invece una luce di uscita 24.
I cilindri ausiliari 20a, 20b hanno un moto rotatorio continuo (con velocità costante oppure variabile, ma non invertibile), tale da trascinare un tratto di velo offerto dai cilindri strappatori 20a’, 20b’, strappare una ciocca dal velo e portarla dalla luce di ingresso 22 verso la luce di uscita 24.
Detti cilindri ausiliari 20a, 20b presentano uguale velocità periferica Vd e rispettive velocità angolari Wa, Wb.
Inoltre, la testa di pettinatura comprende un dispositivo principale 26, posto di fronte alla luce di uscita 24 dei cilindri ausiliari 20a, 20b, munito di una superficie principale 28 mobile, ad esempio traslante, contro la quale, ed in particolare contro una zona di impatto 29 di detta superficie principale 28, impatta una ciocca uscente dai cilindri ausiliari 20a, 20b.
La superficie principale 28 è dotata di una velocità principale Va, in particolare nella zona di impatto 29. Ad esempio, detto dispositivo principale 26 comprende un cilindro principale 30, dotato di moto rotatorio continuo (con velocità costante oppure variabile, ma comunque unidirezionale), in verso orario oppure antiorario, disposto a valle dei cilindri ausiliari 20a, 20b, di fronte a questi, affacciato alla luce di uscita 24.
Il cilindro principale 30 presenta una superficie laterale 30’, che costituisce detta superficie principale 28 del dispositivo principale 26.
La superficie laterale 30’, ossia la superficie principale 28, è impermeabile all’aria. In altre parole, su detta superficie non sono previsti fori o luci di aspirazione.
Il cilindro principale 30 presenta generalmente un diametro maggiore del diametro dei cilindri strappatori principali 20a, 20b e una velocità periferica Vm, cui corrisponde una velocità angolare Wm.
La velocità periferica Vm del cilindro principale 30 è minore della velocità periferica Vs dei cilindri ausiliari 20a, 20b.
Ad esempio, la velocità periferica Vm del cilindro principale è fra il 20 – 40% della velocità periferica Vs dei cilindri ausiliari, ad esempio fra il 25 – 35%, ad esempio fra i 28 – 32%, ad esempio circa il 30%.
Preferibilmente, definito un terzo piano P3 immaginario, tangente ai cilindri ausiliari 20a, 20b e passante per la direttrice di contatto fra questi, l’asse di rotazione 30’’ del cilindro principale 30 è disposto al di sotto o al di sopra del terzo piano P3, concordemente alla velocità principale Va ovvero al verso di rotazione del cilindro principale 30 di fronte alla luce di uscita 24. Ad esempio, nella rappresentazione della figura 2, il verso di rotazione del cilindro principale 30 di fronte alla luce di uscita 24 è verso il basso e l’asse di rotazione 30’’ di detto cilindro principale 30 è posto al di sotto del terzo piano P3.
In altre parole, il terzo piano P3 definisce una direzione di uscita della ciocca S’ dalla luce di uscita 24.
La testa di pettinatura comprende inoltre un dispositivo di trasferimento 40 sul quale, come si vedrà più avanti, si porta una ciocca di velo che abbandona la superficie principale 28 del dispositivo principale 26, ovvero la superficie laterale 30’ di detto cilindro principale 30; detta ciocca si porta in una zona di trasferimento 42 di detto dispositivo di trasferimento 40.
Preferibilmente, il dispositivo di trasferimento 40 è impegnato con la superficie principale 28 del dispositivo principale 26; ad esempio, detto dispositivo di trasferimento 40 è tangente alla superficie laterale 30’ di detto cilindro principale 30 lungo una linea di impegno L.
Preferibilmente, detto dispositivo di trasferimento 40 è piano in un intorno di detta linea di impegno L.
Preferibilmente, inoltre, detta zona di trasferimento 42 del dispositivo di trasferimento 40 è piana.
Definito un piano inferiore dei centri P4 immaginario passante per l’asse di rotazione del cilindro ausiliario inferiore 20b e del cilindro principale 30, detto piano inferiore dei centri P4 interseca le superfici laterali del cilindro ausiliario inferiore 20b e del cilindro principale 30, definendo un passaggio inferiore 32 attraversato dalla ciocca che si stacca dalla superficie principale 28, ossia dalla superficie laterale 30’, per portarsi sul dispositivo di trasferimento 40.
Si definisce altresì un piano superiore dei centri P5 immaginario passante per l’asse di rotazione del cilindro ausiliario superiore 20a e del cilindro principale 30; detto piano superiore dei centri P5 interseca le superfici laterali del cilindro ausiliario superiore 20a e del cilindro principale 30, definendo un passaggio superiore 34.
Il passaggio inferiore 32, attraverso il quale transita la ciocca che si stacca dalla superficie principale 28, ossia dalla superficie laterale 30’, per portarsi sul dispositivo di trasferimento 40, è più stretto del passaggio superiore 34.
In altre parole, la ciocca che si stacca dalla superficie principale 28, ossia dalla superficie laterale 30’, per portarsi sul dispositivo di trasferimento 40 attraversa il passaggio più ristretto (definito passaggio di uscita) fra i due passaggi realizzati dal cilindro ausiliario inferiore 20b e dal cilindro ausiliario superiore 20a rispetto alla superficie principale 28 del dispositivo principale 26, ossia la superficie laterale 30’.
La zona di trasferimento 42 è posta di fronte al passaggio inferiore 32, ad esempio a monte della linea di impegno L, con riferimento al verso della velocità principale Va ovvero della velocità periferica Vm del cilindro principale 30 in detta linea di impegno L.
Preferibilmente, inoltre, detto dispositivo di trasferimento 40 è mobile, ossia dotato di una predefinita velocità di supporto Vs nella zona di impegno 42.
Ad esempio, la pettinatrice è munita di un tappetino 50 mobile che compie un percorso chiuso, preferibilmente esternamente al cilindro principale 30, e che, per almeno un tratto, realizza detto dispositivo di trasferimento 40.
La velocità del tappetino 50 nella zona di impegno 42 corrisponde a detta velocità supporto Vs ed è concorde in verso con la velocità principale Va ovvero con la velocità periferica del cilindro principale 30 nella linea di impegno L.
Ad esempio, nella linea di impegno L, il tappetino 50 è tangente alla superficie principale 28 ovvero alla superficie laterale 30’ del cilindro principale 30.
Preferibilmente, il tappetino 50, per definire il proprio percorso chiuso, si avvolge attorno ad almeno un cilindro deviatore, preferibilmente una coppia 60 di cilindri deviatori 60a, 60b, ad esempio disposti al di sotto dei cilindri ausiliari 20a, 20b, e ad un ulteriore cilindro 60c, preferibilmente disposto a valle del cilindro principale 30.
Preferibilmente, la testa di pettinatura comprende, inoltre, una coppia 70 di cilindri di pressione 70a, 70b, accoppiati a pressione, fra i quali transita il velo W pettinato portato dal dispositivo di trasferimento 40 per appiattirsi e regolarizzare lo spessore.
Preferibilmente, almeno uno 70b di detti cilindri di pressione 70a, 70b coincide con l’ulteriore cilindro 60c sul quale si avvolge il tappetino 50.
Preferibilmente, inoltre, la testa di pettinatura comprende una coppia 80 di cilindri terminali 80a, 80b, accoppiati a pressione, fra i quali transita il velo W, preferibilmente dopo essere stato appiattito e regolarizzato, per uscire dalla zona di pettinatura, e dopo aver deviato la propria traiettoria.
Preferibilmente, almeno uno 80b di detti cilindri terminali 80a, 80b coincide con l’ulteriore cilindro 60c sul quale si avvolge il tappetino 50.
In definitiva, secondo la forma di realizzazione illustrata, il cilindro di pressione 70a ed il cilindro terminale 80a sono esterni al percorso del tappetino 50 e sono accoppiati a pressione con l’ulteriore cilindro 60c su cui si avvolge detto tappetino 50, definendo insieme una traiettoria arcuata.
La testa di pettinatura comprende inoltre un pettine circolare 90, generalmente disposto al di sotto della pinza 4, dotato di moto rotatorio continuo, a velocità costante o variabile, sempre nello stesso verso.
La pettinatrice è provvista di uno o più motori elettrici e di una pluralità di organi di trasmissione adatti a trasferire il moto da detto almeno un motore elettrico ai componenti di cui si è detto sopra.
In particolare, la pinza ha un movimento di andata e ritorno e le mascelle hanno un movimento di apertura e chiusura con una predefinita velocità di lavoro.
Inoltre, la pinza 4 è dotata di moto alternato di andata e ritorno fra una posizione limite avanzata, in cui le mascelle 6, 8 sono prossimali ai cilindri strappatori 20a’, 20b’ e una posizione limite arretrata, in cui dette mascelle 6, 8 sono distali da detti cilindri strappatori 20a’, 20b’.
Nel contempo, le mascelle 6, 8 sono munite di un moto alternato di apertura e chiusura, mentre il cilindro di alimentazione 12 è dotato di un moto rotatorio intermittente che consente la fuoriuscita dalla pinza di un tratto di velo.
Quando la pinza è nella posizione limite avanzata, un settore di pettinatura del pettine circolare pettina la testa del tratto di velo sporgente dalle mascelle e detta testa viene presa fra i cilindri strappatori 20a’, 20b’, provocando lo strappo di una ciocca S’, che viene portata da monte a valle dalla rotazione dei cilindri 20a’, 20b’ e trasferita ai cilindri ausiliari 20a, 20b (figura 2). Per la ciocca S’ si definisce un tratto di testa Hs’ ed un tratto di coda Ts’. Il tratto di coda Ts’ della ciocca S’ viene pettinato dal pettine rettilineo 10.
La rotazione continua dei cilindri ausiliari 20a, 20b con velocità Vd fa avanzare la ciocca S’ dalla luce di ingresso 22 verso la luce di uscita 24, fino a far impattare il tratto di testa Hs’ contro la superficie principale 28 del dispositivo principale 26 ovvero contro la superficie laterale 30’ del cilindro principale 30 (figura 3).
In virtù del rapporto fra la velocità periferica Vd dei cilindri strappatori 20a, 20b, dalla quale dipende la modalità con cui la ciocca S’ impatta contro la superficie principale 28, e la velocità principale Va, il tratto di testa Hs’ della ciocca S’ si dispone sulla superficie principale 28, ovvero sulla superficie laterale 30’ del cilindro principale 30, ed indirizzata verso il passaggio più stretto, ossia il passaggio inferiore 32, mentre il tratto di coda Ts’ si dispone sulla superficie laterale del cilindro ausiliario superiore 20a. Fra il tratto di testa Hs’ ed il tratto di coda Ts’ si forma una risacca R’, fra il cilindro ausiliario superiore 20a ed il cilindro principale 30, ossia dalla parte del passaggio più ampio, ossia del passaggio superiore 34 (figura 4).
Progressivamente, dal tratto di testa verso il tratto di coda, la ciocca S’ si porta sulla superficie principale 28 del dispositivo principale 26, ovvero sulla superficie laterale 30’ del cilindro principale 30 (figura 5) ed è da questa trasportata.
Durante il trascinamento, la ciocca S’non è soggetta ad alcuna corrente d’aria di aspirazione che la faccia aderire alla superficie principale 28.
Il tratto di testa Hs’ della ciocca S’ comincia a staccarsi dalla superficie principale 28, ovvero dalla superficie laterale 30’ del cilindro principale 30, attraversando il passaggio inferiore 32 e dirigendosi verso la zona di trasferimento 42 del dispositivo di trasferimento 40 (figura 6).
Progressivamente, la ciocca S’ impatta con il tratto di testa Hs’ contro il dispositivo di trasferimento 40 e progressivamente il tratto di coda Ts’ si stacca dalla superficie principale 28, ovvero dalla superficie laterale 30’ del cilindro principale 30, mentre una ulteriore ciocca S’’ viene trasferita ai cilindri ausiliari 20a, 20b dai cilindri strappatori 20a’, 20b’ (figura 7).
L’ulteriore ciocca S’’ presenta un rispettivo tratto di testa Hs’’ ed un rispettivo tratto di coda Ts’’. Nel frattempo, il tratto di testa Hs’ della ciocca S’ è trascinato dal dispositivo di trasferimento 40.
Analogamente alla ciocca S’, il tratto di testa Hs’’ dell’ulteriore ciocca S’’ si dirige verso il dispositivo principale 26, ovvero verso il cilindro principale 30, impattando contro il tratto di coda Ts’ della ciocca S’ (figura 8). Il tratto di testa Hs’ della ciocca S’ continua ad essere trascinato dal dispositivo di trasferimento 40.
Il tratto di testa Hs’’ dell’ulteriore ciocca S’’ si accavalla al tratto di coda Ts’ della ciocca S’, per un tratto di accavallamento S* (figura 9). Il tratto di testa Hs’ della ciocca S’ continua ad essere trascinato dal dispositivo di trasferimento 40, mentre l’ulteriore ciocca S’’ forma la risacca R’’. ;Progressivamente, il tratto di accavallamento S* si stacca dalla superficie principale 28, ovvero dalla superficie laterale 30’ del cilindro principale 30, e, attraversando il passaggio più stretto, ossia il passaggio inferiore 32, si dirige verso la zona di trasferimento 42 del dispositivo di trasferimento 40. Tramite l’accavallamento del tratto di testa Hs’’ dell’ulteriore ciocca S’’ al tratto di coda Ts’ della ciocca S’, si forma il velo W pettinato e continuo, trasportato dal dispositivo di trasferimento 40.
Per chiarezza, si precisa che il tratto di testa Hs’’ dell’ulteriore ciocca S’’ si accavalla al tratto di coda Ts’ della ciocca S’, ma è sottoposto a questo, ossia si dispone al di sotto di questo, come appare evidente per il velo pettinato W che transita sul dispositivo di trasferimento. Vantaggiosamente, ciò migliora la trasportabilità del velo sul dispositivo di trasferimento, poiché il tratto di testa Hs’’ dell’ulteriore ciocca S’’ non tende a sollevarsi dal tratto di coda Ts’ della ciocca S’.
Preferibilmente, il velo pettinato W transita dapprima fra il cilindro principale 30 ed il dispositivo di trasferimento 40, attraverso la linea di impegno L, subendo una prima compattazione.
Successivamente, preferibilmente, il velo pettinato W passa fra i cilindri di compattazione 70a, 70b, per poi uscire dalla zona di pettinatura attraverso i cilindri terminali 80a, 80b.
Secondo una forma preferita di realizzazione, la pettinatrice secondo la presente invenzione comprende una pluralità di teste di pettinatura, ad esempio allineate lungo un asse trasversale, movimentate da un unico albero pettine circolare per i rispettivi pettini circolari, un unico albero strappatore superiore ed un unico albero strappatore inferiore per i cilindri strappatori, e così per i cilindri ausiliari.
Seconda forma di realizzazione (figura 11)
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, che riprende sostanzialmente quanto descritto sopra, il dispositivo di trasferimento 40 è impegnato con la superficie principale 28 del dispositivo principale 26 per una porzione arcuata di impegno Ai, ad esempio per una porzione arcuata della superficie laterale 30’ del cilindro principale 30, definito in cooperazione con un cilindro di trasferimento 200.
Ad esempio, il percorso del tappetino 50 del dispositivo di trasferimento 40 è definito da detto cilindro di trasferimento 200.
In tale forma di realizzazione, la ciocca S’, e così il velo pettinato, non si stacca dalla superficie principale 28 per portarsi, non supportata, verso il dispositivo di trasferimento 40, ma si stacca dalla superficie principale 28 solo alla fine della porzione arcuata di impegno Ai, quando è già supportata dal dispositivo di trasferimento 40.
Terza forma di realizzazione (figura 12)
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, che riprende sostanzialmente quanto descritto sopra, il dispositivo principale 26 comprende un nastro principale 100 mobile lungo un percorso chiuso, di fronte alla luce di uscita 24 dei cilindri ausiliari 20a, 20b.
Ad esempio, il percorso del nastro principale 100 è definito da un cilindro principale inferiore 102 ed un cilindro principale superiore 104, sui quali il nastro principale 100 si avvolge.
Il nastro principale 100 presenta una superficie esterna che, in un tratto di fronte alla luce di uscita 24, realizza detta superficie principale 28 del dispositivo principale 26, contro la quale impatta la ciocca proveniente dai cilindri ausiliari 20a, 20b.
Una porzione della superficie principale 28 realizza setta zona di impatto 29.
La superficie principale 28 è impermeabile all’aria, ossia non sono previsti fori o luci per una corrente di aspirazione destinata a trattenere la ciocca trasportata da detta superficie principale.
Quarta forma di realizzazione (figura 13)
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, che riprende sostanzialmente quanto descritto sopra, la testa di pettinatura 1 comprende un cilindro di uscita 110, disposto a valle della zona di impatto 29 fra la ciocca S’ e la superficie principale 28 del dispositivo principale 26.
E’ definito il piano di uscita P5 immaginario, passante per l’asse di rotazione del cilindro di uscita 110 e del cilindro principale 30. Detto piano di uscita P5 interseca le superfici laterali del cilindro di uscita 110 e del cilindro principale 30, definendo un passaggio di uscita 112 attraversato dalla ciocca S’ per proseguire sul dispositivo di trasferimento 40.
Il passaggio di uscita 112 è più stretto del passaggio inferiore 32 formato dal cilindro ausiliario inferiore 20b con il cilindro principale 30, nonché del passaggio superiore 34 formato dal cilindro ausiliario superiore 20a con il cilindro principale 30.
Preferibilmente, il dispositivo di trasferimento 40 è impegnato con la superficie principale 28 del dispositivo principale 26 per una porzione arcuata di impegno Ai, ad esempio per una porzione arcuata della superficie laterale 30’ del cilindro principale 30, definito in cooperazione con detto cilindro di uscita 110.
Ad esempio, il percorso del tappetino 50 del dispositivo di trasferimento 40 è definito anche dal cilindro di uscita 110.
In tale forma di realizzazione, la ciocca S’ non si stacca dalla superficie principale 28 per portarsi, non supportata, verso il dispositivo di trasferimento 40, ma si stacca dalla superficie principale 28 solo alla fine della porzione arcuata di impegno Ai, quando è già supportata dal dispositivo di trasferimento 40.
Quinta forma di realizzazione (figura 14)
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, che riprende sostanzialmente quanto descritto sopra, il dispositivo di trasferimento 40 impegna la superficie principale 28 solo lungo detta linea di impegno L e, attraversato il passaggio di uscita 112, la ciocca S’ si stacca dalla superficie principale 28 e, non supportata, si porta verso il dispositivo di trasferimento 40.
Sesta forma di realizzazione (figura 15)
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, che riprende sostanzialmente quanto descritto sopra, la testa di pettinatura comprende un dispositivo ausiliario 300 che trasferisce la ciocca S’ strappata dai cilindri strappatori 20a’, 20b’ al dispositivo principale 26.
Nelle forme di realizzazione sopra descritte, il dispositivo ausiliario 300 comprende detti cilindri ausiliari 20a, 20b.
Nella forma di realizzazione della figura 15, il dispositivo ausiliario 300 comprende invece un cilindro ausiliario superiore 20a ed un gruppo ausiliario inferiore 302, accoppiato con il cilindro ausiliario superiore 20a, comprendente una cinghietta ausiliaria 304 che corre lungo un percorso chiuso, definito ad esempio da deviatori ausiliari 306, 308, 310, quali cilindri, rullini, elementi angolari e simili.
Ad esempio, il cilindro ausiliario superiore 20a è motorizzato e a contatto di pressione con la cinghietta ausiliaria 304, per provocarne il moto.
La superficie esterna della cinghietta ausiliaria 304, che trasporta la ciocca S’, realizza una superficie ausiliaria 320 del dispositivo ausiliario 300, avente una velocità di traslazione Vd.
Fra la superficie laterale del cilindro ausiliario superiore 20a e il percorso della cinghietta ausiliaria 304, si definisce il piano uscita P2 e, conseguentemente, la luce di uscita 24.
Il passaggio secondario 32 è definito dalla minima distanza della superficie ausiliaria 320 dalla superficie principale 28.
Ulteriori forme di realizzazione
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, la coppia 20 di cilindri ausiliari 20a, 20b è posta direttamente a valle della pinza 4, di fronte a questa, e svolgono pertanto funzione di cilindri strappatori, come sopra descritto.
In tale forma di realizzazione, lo strappo della ciocca S’ è compiuto direttamente dai cilindri ausiliari 20a, 20b, che poi trasferiscono la ciocca S’ dalla luce di ingresso 22 alla luce di uscita 24.
In una ulteriore forma di realizzazione, il verso di rotazione del cilindro principale di fronte alla luce di uscita è rivolto verso l’alto e l’asse di rotazione di detto cilindro principale è posto al di sopra del terzo piano.
In tale forma di realizzazione, il cilindro ausiliario superiore 20b è più vicino alla superficie principale 28 rispetto al cilindro ausiliario inferiore 20a, il passaggio superiore è più stretto del passaggio inferiore e la ciocca attraversa il passaggio superiore. Secondo una ulteriore forma di realizzazione, la pettinatrice comprende mezzi di regolazione elettronici adatti a regolare la velocità della superficie principale 28, ovvero la velocità di rotazione del cilindro principale 30. Vantaggiosamente, tramite detto controllo di velocità è possibile regolare l’entità dell’accavallamento fra le ciocche.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, la posizione della superficie principale 28, ovvero la posizione dell’asse di rotazione 30’’ del cilindro principale 30, è registrabile, preferibilmente verticalmente e/o orizzontalmente. Vantaggiosamente, tale possibilità di registrazione consente di lavorare fibre più corte oppure fibre più lunghe, secondo la distanza fissata rispetto ai cilindri strappatori principali.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, la testa di pettinatura comprende un dispositivo ausiliario comprendente un cilindro ausiliario inferiore e un gruppo ausiliario superiore, avente di preferenza le caratteristiche strutturali e funzionali sopra descritte.
Secondo una forma di realizzazione ancora ulteriore, il dispositivo ausiliario comprende un gruppo ausiliario superiore ed un gruppo ausiliario inferiore, aventi di preferenza le caratteristiche strutturali e funzionali sopra descritte.
Le forme di realizzazione sopra descritte non devono intendersi esclusive; al contrario, le caratteristiche descritte per una forma di realizzazione sono combinabili, insieme o separatamente, con una o più delle caratteristiche descritte per le altre forme di realizzazione.
Innovativamente, la pettinatrice secondo la presente invenzione soddisfa le esigenze del settore, in quanto i cilindri strappatori hanno moto unidirezionale; ciò consente di eliminare i cinematismi necessari per ottenere un movimento a passo del pellegrino.
Vantaggiosamente, inoltre, la pettinatrice secondo l’invenzione, proprio in virtù della semplificazione dei cinematismi di cui si è detto, consente di raggiungere elevate velocità di lavoro, ad esempio di 700 battute/minuto.
E’ chiaro che un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze contingenti, potrebbe apportare modifiche alla pettinatrice sopra descritta, tutte contenute nell’ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Testa di pettinatura di una pettinatrice, comprendente: - un dispositivo ausiliario (300;20a,20b), avente una luce di uscita (24) in cui transita una ciocca (S’) pettinata e strappata ad un velo, provvisto di almeno una superficie ausiliaria (320) che trasporta detta ciocca (S’), dotata di moto continuo con una predefinita velocità (Vd); - un dispositivo principale (26) munito di una superficie principale (28) mobile con una predefinita velocità principale (Va) minore della velocità (Vd) della superficie ausiliaria (320), detta superficie principale (28) essendo disposta in modo che detta ciocca (S’) in uscita da detta luce di uscita (24) impatti contro una zona di impatto (29) di detta superficie principale (28); - un passaggio secondario (34;32) definito dalla minima distanza della superficie ausiliaria (320) dalla superficie principale (28); - un passaggio di uscita (32;112) dal quale fuoriesce detta ciocca (S’), più ristretto di, o uguale a, detto passaggio secondario (34;32).
  2. 2. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo ausiliario (300) comprende una coppia (20) di cilindri ausiliari (20a,20b).
  3. 3. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 2, in cui il passaggio di uscita (32) è definito fra la superficie principale (28) ed il cilindro ausiliario inferiore (20b).
  4. 4. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo ausiliario (300) comprende un cilindro ausiliario (20a,20b) e un gruppo ausiliario (302) provvisto di una cinghietta ausiliaria (304) che corre lungo un percorso chiuso, in cu ila superficie esterna della cinghietta ausiliaria (304) realizza detta superficie ausiliaria (320).
  5. 5. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo ausiliario (300) comprende un gruppo ausiliario superiore ed un gruppo ausiliario inferiore, in cui almeno uno di detti gruppi ausiliari è provvisto di una cinghietta ausiliaria (304) che corre lungo un percorso chiuso, in cui la superficie esterna della cinghietta ausiliaria (304) realizza detta superficie ausiliaria (320).
  6. 6. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il passaggio di uscita (112) è definito fra la superficie principale (28) ed un cilindro di uscita (110).
  7. 7. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, definita una direzione di uscita della ciocca (S’) dalla luce di uscita (24), la zona di impatto (29) della superficie principale (28) è disposta al di sotto o al di sopra di detta direzione di uscita, concordemente al verso di moto della superficie di contatto (28) di fronte alla luce di uscita (24).
  8. 8. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo principale (26) comprende un cilindro principale (30) munito di moto rotatorio continuo, con velocità costante o variabile, in cui una superficie laterale (30’) del cilindro principale (30) realizza detta superficie principale (28).
  9. 9. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 8, in cui il cilindro principale (30) presenta un diametro maggiore del diametro dei cilindri ausiliari (20a,20b).
  10. 10. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui il dispositivo principale (26) comprende un nastro principale (100) mobile lungo un percorso chiuso, avente una superficie esterna che in un tratto di fronte alla luce di uscita (24) realizza detta superficie principale (28).
  11. 11. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo di trasferimento (40) per il trasporto di un velo costituito dall’accavallamento di una pluralità di ciocche (S’).
  12. 12. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 11, in cui il dispositivo di trasferimento (40) è impegnato con la superficie principale (28) lungo una linea di impegno (L).
  13. 13. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 12, in cui il dispositivo di trasferimento (40) è impegnato con la superficie principale (28) lungo una porzione arcuata di impegno (Ai).
  14. 14. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui il dispositivo di trasferimento (40) è mobile con una predefinita velocità supporto (Vs).
  15. 15. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 14, in cui il dispositivo di trasferimento (40) è un tappetino (50) mobile.
  16. 16. Testa di pettinatura secondo la rivendicazione 15, in cui il tappetino (50) compie un percorso chiuso esternamente al dispositivo principale (26).
  17. 17. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la posizione della superficie principale (28) è registrabile orizzontalmente e/o verticalmente.
  18. 18. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la velocità principale (Va) della superficie principale (28) è regolabile.
  19. 19. Testa di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la superficie principale (28) è impermeabile all’aria.
  20. 20. Pettinatrice comprendente una pluralità di teste di pettinatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, allineate lungo un asse trasversale.
  21. 21. Metodo di lavoro di una testa di pettinatura, comprendente le fasi di - strappare una ciocca (S’) di velo tramite una coppia di cilindri strappatori (20a’,20b’) ovvero ausiliari (20a,20b) in rotazione continua; - eventualmente, trasferire la ciocca (S’) dai cilindri strappatori (20a’,20b’) ai cilindri ausiliari (20a,20b) ovvero ad un dispositivo ausiliario (300); - inviare la ciocca (S’) tramite i cilindri ausiliari (20a,20b) ovvero tramite il dispositivo ausiliario (300) ad un dispositivo principale (26) avente una superficie principale (28) mobile con velocità principale (Va) minore di quella (Vd) dei cilindri ausiliari (20a,20b) o del dispositivo ausiliario (300); - far impattare la ciocca (S’) contro una zona di impatto (29) della superficie principale (28) e farla trascinare da detta superficie principale (28); - strappare una ulteriore ciocca (S’’), inviare detta ulteriore ciocca (S’’) tramite detti cilindri ausiliari (20a,20b) o detto dispositivo ausiliario (300) verso la superficie principale (28), in modo che un tratto di testa (Hs’’) dell’ulteriore ciocca (S’’) si accavalla ad un tratto di coda (Ts’) della ciocca (S’), formando un velo pettinato (W) continuo; - far fuoriuscire il nastro pettinato (W) da un passaggio di uscita (32;112); - trasferire il velo pettinato (W) ad un dispositivo di trasferimento (40) in modo che, sul dispositivo di trasferimento (40), il tratto di testa (Hs’’) dell’ulteriore ciocca (S’’) è accavallato e sottoposto al tratto di coda (Ts’) della ciocca (S’).
  22. 22. Metodo di lavoro secondo la rivendicazione 21, in cui, durante la fase di far trascinare la ciocca (S’) dalla superficie principale (28), la ciocca (S’) non è soggetta ad alcuna corrente d’aria di aspirazione.
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