ITTO950789A1 - Fotocamera stereoscopica. - Google Patents

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Abstract

Fotocamera stereoscopica per la fotografia stereoscopica, la quale riduce le perdite nello schermo quando viene catturata un'immagine a breve distanza e consente un effetto stereoscopico ottimale senza la necessità di regolare la distanza fra le diapositive che sono montate. Un corpo di fotocamera è provvisto di mirini reflex ottenuti mediante una coppia di obiettivi fotografici e pentaprismi destri e sinistri. La distanza fra gli assi ottici degli obiettivi fotografici è regolata da un meccanismo di spostamento orizzontale. Piastre di messa a fuoco del mirini destro e sinistro sono contrassegnate centralmente con linee verticali ed ai lati destro e sinistro di esse. La distanza fra gli assi ottici è regolata a seconda della distanza dal soggetto e le linee verticali delle piastre di messa a fuoco destra e sinistra sono portate in accordo. Quindi, le aree fotografiche destra e sinistra sono portate praticamente in accordo sullo sfondo reale e sullo schermo non avviene nessuna perdita (Fig.2).

Description

Descrizione del Brevetto d'invenzione Industriale, avente per titolo:
"Fotocamera stereoscopica",
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una fotocamera stereoscopica e, particolarmente, ad una fotocamera stereoscopica provvista di una funzione per la correzione della parallasse.
Una fotocamera stereoscopica cattura simultaneamente due parti di un'immagine utilizzando due obiettivi fotografici separati fra di loro nella direzione destra e sinistra. Un completo comprendente due parti di diapositive, in cui un'immagine è catturata utilizzando una pellicola invertibile, è inserito in un supporto per diapositiva stereo, ed un osservatore.,è in grado di osservare un'immagine tridimensionale utilizzando un visore di diapositive stereo.
I due obiettivi fotografici della fotocamera stereoscopica sono montati in modo tale che i loro assi ottici si trovino paralleli; la parallasse si verifica sulle due parti di diapositiva 1L ed 1R, sulle quali è catturata simultaneamente un'immagine come illustrato nella Fig..1Z, a causa della distanza fra gli assi ottici dei due obitettivi fotografici. Come illustrato In Fig.12., inoltre,-le due parti di diapositiva IL ed IR sono montate-su un supporto 2 per diapositiva stereo, e la diapositiva del lato sinistro è vista dall'occhio sinistro e la diapositiva del lato destro è vista dall'occhio destro, simultaneamente, utilizzando un visore di diapositiva stereo per ottenere un'immagine tridimensionale. Quando la distanza fra il soggetto A e la fotocamera stereoscopica è ridotta, tuttavia, le parti sovrapponentesi 3a diminuiscono nelle aree fotografiche delle diapositive destra e sinistra, come illustratonella Fig.13. Quando le diapositive sono inserite nel supporto per diapositiva stereo avente finestre con aree aperte che sono pressoché uguali alle aree di schermo delle diapositive, i bordi, delle finestre del supporto 2 per diapositiva si presentano sovrapposti sulle porzioni non sovrapponentesi 3b all'aumento dell'area delle porzioni non sovrapponentesi 3b causando un fastidio all'occhio.
Pertanto si à tentato di occultare le porzioni non sovrapponet esi 3b restringendo la larghezza delle finestre del supporto per diapositiva stereo ed utilizzando supporti per diapositiva stereo aventi diverse larghezze di finestra a seconda che la visione fosse lontana o ravvicinata.· Pertanto, sono nesessari molti tipi di supporti per diapositiva stereo aventi diverse larghezze di finestra a seconda della visione lontana e ravvicinata e, in particolare, dell'aumento nella perdita nelle aree fotografiche in caso della visione a distanza ravvicinata. Inoltre, la parallasse varia a seconda della posizione relativa alla quale vengono montate le diapositive destra e sinistra, con il risultato di una variazione nell'effetto tridimensionale, che rende molto difficoltoso determinare le posizioni per il montaggio delle diapositive.
Per rimuovere i summenzionati difetti, è stata inoltre proposta in letteratura una fotocamera stereoscopica secondo la quale un meccanismo per la messa a fuoco degli obiettivi fotografici è sincronizzato ad un meccanismo di regolazione della distanza fra le ottiche degli obiettivi fotografici. Secondo questa fotocamera stereoscopica, 1 due obiettivi fotografici sono portati l'uno vicino all'altro quando i fuochi degli obiettivi fotografici sono spostati verso la posizione a distanza ravvicinata, ciò per cui la. distanza fra gli assi ottici diminuisce e si evita, il formarsi di porzioni non sovrapponentesi sugli schermi, indipendentemente dalla distanza dal soggetto .
Una fotocamera stereoscopica provvista di meccanismo di regolazione della distanza fra le ottiche sincronizzato con un meccanismo di messa a fuoco, è in grado di regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici indipendentemente dalla distanza a cui si fotografa e rende possibile la riduzione della perdita nelle aree della fotografia stereoscopica. Tuttavia, dal momento che. non viene ottenuta una distanza ottimale fra le ortiche per i soggetti diversi da quello su cui avviene la messa a fuoco, si verifica il seguènte inconveniente. Cioè, la distanza fra le ottiche influenza poco durante la fotografia di una., scena a distanza infinita. Quando la distanza del soggetto diventa ravvicinata, tuttavia, l'effetto della distanza fra le ottiche aumenta. Pertanto, quando mediante il visore per diapositive stereo sono visualizzate diapositive stereo che contengono soggetti di immagini lontane e a distanza ravvicinata, fotografate utilizzando la fotocamera, stereoscopica, il soggetto a distanza ravvicinata risulta sporgere oltre lo schermo e le porzioni non sovrapponente si delle diapositive destra e sinistra risultano essere sovrapposte sui bordi delle finestre del supporto per diapositiva come descritto in precedenza.
Nel montaggio delle diapositive sul supporto per diapositiva stereo, inoltre, solo colui che ha catturato l'immagine può giudicare se il soggetto principale si trova nella visione a distanza o in quella ravvicinata. Quando il supporto viene portato al laboratorio di sviluppo, pertanto, la distanza per il montaggio della coppia di, diapositive destra e sinistra può spesso non essere quella desiderata cosi che non sarà ottenuto un soddisfacente effetto stereo.
Diviene pertanto necessario risolvere ,questo problema tecnico per permettere a colui che effettua la fotografia di regolare la distanza fra le ottiche degli obiettivi fotografici al momento della fotografia,. di verificare l'effetto in anticipo, di ottenere un effetto stereoscopico ottimale evitando la necessità, di regolane la distanza fra le diapositive montando semplicemente le diapositive sul supporto per diapositiva stereo in corrispondenza di posizioni predeterminate rispetto alle finestre, e migliorare l'efficenza dell'operazione e la qualità uniformando l'operazione di montaggio. 1,0 scopo della presente invenzione à di risolvere il suddetto problema.
Per raggiungere lo scopo suddetto, la presente invenzione prevede una fotocamera stereoscopica avente due obiettivi. fotografici montati in parallelo in un corpo di fotocamera, in cui due sistemi di mirini reflex sono alloggiati nel corpo di fotocamera mantenendo una distanza pressoché uguale alla distanza fra gli occhi umani in modo che l'immagine incidente sui due obiettivi fotografici possa essere vista da due occhi, i due obiettivi fotografici sono provvisti, rispettivamente, di un meccanismo di spostamento orizzontale per regolare la distanza fra gli assi ottici dei due obiettivi fotografici, e contrassegni della stessa forma sono ottenuti alle stesse posizioni sulle piastre di messa a fuoco dei due sistemi di mirini reflex. L'invenzione prevede inoltre una fotocamera stereoscopica in cui i contrassegni,delle piastre di messa a fuoco sono realizzati, mediante una pluralità di linee verticali.
La fotocamera stereoscopica della presente invenzione ha una struttura in cui gli obiettivi fotografici ed il mirino reflex di una fotocamera reflex ad un solo obiettivo, sono disposti in due sistemi ed i mirini destro e sinistro sono disposti mantenendo una distanza pressoché uguale alla distanza fra gli occhi umani. Un'immagine incidente sui due obiettivi fotografici, quando vista attraveso i mirini destro e sinistro,,può essere vista come un'immagine tridimensionale. I due obiettivi fotografici possono essere spostati, rispettivamente, utilizzando il meccanismo di spostamento orizzontale. Regolando la distanza fra gli assi ottici dei due obiettivi fotografici, i campi visivi dei due obiettivi fotografici sono fatti concordare in funzione della distanza di fotografia, e l'effetto di regolare la distanza fra fra gli assi ottici può essere verificato attraverso i mirini. Cioè, spostando gli obiettivi fotografici, le posizioni del soggetto nei mirini si muove nella direzione orizzontale. Quando le posizioni del soggetto rispetto ai contrassegni della,smessa forma e alle stesse posizioni, nelle piastre di messa a fuoco destra e sinistra, divengono pressoché uguali negli schermi destro e sinistro, 1 contrassegni sulle piastre di messa,a. fuoco destra e sinistra risulteranno In accordo.. Quando la differenza nella posizione alimenta, 1 contrassegni destro e sinistro risulteranno In disaccordo l'uno rispetto all'altro.. Catturando un'Immagine con 1 contrassegni destro e sinistro in accordo, le aree fotografiche degli obiettivi fotografici destro e sinistro saranno pressoché in accordo. Quando le diapositive fotografate sono visualizzate utilizzando il visore per diapositiva stereo, pertanto, nessuna parte di finestra apparirà sovrapposta alle estremità destra e sinistra dello schermo. Pertanto, potranno essere ottenute diapositive stereoscopiche aventi un buon effetto stereoscopico.
La Fig.1 è una vista frontale di' una fotocamera stereoscopica secondo una realizzazione della presente invenzione;
la Fig.2 è un diagramma illustrante la realizzazione della fotocamera stereoscopica illustrata in Fig.1;
la Fig.3 è un diagramma illustrante un meccanismo di spostamento orizzontale nella. fotocamera stereoscopica;
la Fig.4-è una vista frontale delle piastre di messa a fuoco;
la Fig.5 è un diagramma dei mirini della fotocamera stereoscopica quando visti da due occhi, in cui la Fig.5(a) illustra un caso in cui la distanza fra gli assi ottici è regolata correttamente, e la Fig.5(b) illustra un caso in cui la distanza non è correttamente regolata;<1>
la Fig.6 è un diagramma illustrante lo spostamento dell'immagine ottenuto regolando la distanza fra gli assi ottici;
la Fig.7 è una vista frontale delle piastre di messa a fuoco della fotocamera stereoscopica secondo la rivendicazione 2y
la Fig.8 è un diagramma delle piastre di messa a fuoco della Fig.7 quando viste da due occhi, in cui la Fig.8(a) illustra un caso in cui la distanza fra gli assi ottici è regolata correttamente, e la Fig.8(b) illustra un caso in cui la distanza non è correttamente regolata;
la Fig.9 è una vista frontale illustrante le piastre di messa a fuoco secondo una ulteriore realizzazione;
la Fig.10 è un diagramma delle piastre di messa a fuoco della Fig.9 quando viste da due occhi, in cui la Fig.10(a) illustra un caso in cui la distanza fra gli assi ottici è correttamente regolata, e la Fig.10(b) illustra un caso in.cui la distanza non è correttamente regolata;:
la Fig.11 è una vista frontale illustrante le piastre di messa a fuoco secondo una ulteriore realizzazione ;
la Fig.12 è una vista frontale di un supporto per diapositiva stereo; e
la Fig. 13 è un diagramma illustrante le perdite degli schermi in una fotografia stereoscopica tradizionale.
Verrà ora descritta dettagliatamente una realizzazione della presente invenzione con. riferimento ai disegni da 1 a 11.
Nel seguito della descrizione, per motivi di chiarezza, sono stati utilizzati gli stessi riferimenti numerici per indicare le , parti simmetriche.
Le Fig.e 1 e 2 illustrano una fotocamera stereoscopica 11 che incorpora due mirini reflex 13, 14 e due obiettivi fotografici 15, 16 montati in un corpo 12 di fotocamera in una configurazione corrispondente a due fotocamere reflex ad obiettivo singolo accoppiate insieme in parallelo.. Gli obiettivi fotografici 15 e 16 sono montati su piastre 17 e 18 di supporto degli obiettivi..Con riferimento alla Fig.3, le piastre 17 e 18 disupporto degli obiettivi si impegnano con binari di guida 20 e 21. disposti nella, direzione destra e sinistra in un telaio frontale 19 di diapositiva della fotocamera stereoscopica 11. Cremagliere 22.e 23, parallele rispetto ai binari di guida 20 e 21, sono previste superiormente rispetto alle piastre 17 e 18 di supporto degli obiettivi con le superile! dentate delle due cremagliere 22 e 23 rivolte l'una verso l'altra. Un ingranaggio pignone 24, supportato dal telaio frontale 19 di diapositiva, è collocato fra le due cremagliere 22. e 23 e si trova ingranato con le cremagliere superiore ed inferiore 22 e 23. Quando un pomello 25 di spostamento degli obiettivi, connesso frontalmente all'ingranaggio pignone 24., come illustrato in Fig.1, è ruotato mediante un,dito, i due obiettivi fotografici 15 e 16 sono fatti avvicinare o allontanare l'uno rispetto all'altro, e la distanza fra gli assi ottici degli obiettivi fotografici 15 e 16 è liberamente regolata.
Con riferimento alla Fig.2, il telaio frontale 19 di diapositiva è incorporato nel corpo 12 della fotocamera in modo da scorrere in avanti e all'indietro . Ruotando il pomello 26 di regoalzione della messa a fuoco illustrato in Fig-1,.il fuoco è spostato in avanti e all'indietro, e regolato, attraverso un meccanismo di messa a fuoco (non illustrato) . Nella Fig-2.i numeri di riferimento 27 e 28 indicano dei pentaprismi e il numero di riferimento 29 denota una pellicola fotografica..
Un'immagine incidente sugli obiettivi fotografici 15 e 16 è messa a fuoco sulle piastre di messa a fuoco, che verranno menzionate nel. seguito, attraverso specchi a ritorno rapido (non illustrati) disposti sotto i pentaprismi 27 e 28, e un'immagine diritta, invertita dall'alto in basso e. da destra a sinistra dai pentaprismi 27 e 28, può essere osservata attraverso gli oculari destro e sinistro 30 e 31.
Con riferimento alla Fig.2, gli intervalli di spostamento orizzontale degli obiettivi fotografici 15 e 16 sono determinati in una direzione in cui i due obiettivi fotografici 15 e 16 si avvicinano l'uno all'altro dalle posizioni in cui gli assi ottici degli obiettivi 15 e 16 sono in accordo con i centri delle immagini sulla pellicola nella direzione sinistra e destra, e le posizioni di spostamento massimo sono designate a seconda della minima distanza di fotografia degli obiettivi 15 e 16.
Con riferimento alla Fig.4 le piastre di messa a fuoco 32 e 32 sono contrassegnate centralmente con cerchi 33 e 34 nelle loro posizioni centrali* Mantenendo massima la distanza fra gli assi ottici, cioè, impostando a zero il valore dello spostamento, la fotocamera steroscopica 11 si trova predisposta all'infinito o per uno sfondo liscio. In questo caso, se i mirini destro e sinistro sono visti da entrambi gli occhi, le parallassi dei riferimenti circolari destro e sinistro 33 e 34 si troveranno in accordo; cioè, i riferimenti circolari 33 e 34 delle piastre di messa a fuoco destra e sinistra 32 e 32 saranno in accordo come illustrato nella Fig.5(a).
Dall'altro lato, in una situazione in .cui il soggetto è collocato a breve distanza, la relazione fra la posizione del soggetto e dei contrassegni circolari 33 e 34 è differente a seconda delle piastre di messa a fuoco 32, 32 destra e sinistra, ed i contrassegni circolari 33 e 34 si presentano come due cerchi, disassati, come illustrato in Fig.5(b), a causa dell'azione di collimazione di una persona che focalizza il soggetto..In questo caso, se il pomello 25 di spostamento degli, obiettivi è fatto ruotare per accorciare la distanza fra gli assi, ottici degli obiettivi 15 e 16, le immagini-li e Za del soggetto si muoveranno in una direzione di avvicinamento l.'una rispetto all'altra sui piani di messa a fuoco destro e sinisto PI e P2, come illustrato in Fig.6. Pertanto, le parallassi sono corrette relativamente ai contrassegni circolari 33 e 34 delle piastre di. messa a fuoco destra e sinistra 32 e 32, ed.i segni circolari 33 e 34 saranno in accordo come illustrato in Fig.5(a). Se una fotografia è effettuata in questa configurazione, i campi visivi degli obiettivi destro e sinistro 15 e 16 diventano pressoché in accordo l'uno rispetto all'altro ad una distanza dal soggetto.
Quando le diapositive cosi catturate . sono inserite nel supporto per diapositiva stereo, le porzioni non sovrapponentesi non necessitano di essere occultate dal momento che le aree di fotografia delle diapositive destra e sinistra sono pressoché in accordo. Ne consegue che può essere utilizzato un supporto porr diapositiva stereo
avente finestre di misura pressoché uguale alla
misura dello schermo, e le perdite di schermo
possono essere minimizzate. Nel montaggio delle
diapositive nel supporto per diapositiva stereo,
inoltre, le diapositive sono montate in. corrispondenza di posizioni di riferimento in cui i
centri delle finestre del supporto per diapositiva
stereo, nella direzione destra e sinistra, sono in
accordo con i centri delle diapositive nella
direzione destra e sinistra, consentendo in tal
modo di ottenere l'effetto stereo verificato
attraverso i mirini al momento della fotografia e
le posizioni per il montaggio delle diapositive non
dovranno essere regolate a seconda della distanza
dal soggetto.
La Fig.7 illustra le piastre di messa a fuoco
destra e sinistra 35 e 35 della fotocamera
OLIMPIA VERGNANO
stereoscopica secondo la rivendicazione 2, ciascuna (<|N P>R<OPRIO >E <PER >G<U ALTRI) >delle quali è contrassegnata con tre .■ , linee
verticali 36, 36, 36, 37, 37, 37 al centro ed ai
lati destro e sinistro di esse. Quando si ossera
con i due occhi attraverso i mirini di questa
fotocamera stereoscopica e quando la distanza fra
gli assi ottici non è opportunamente regolata
rispetto alla distanza del soggetto, le linee
verticali-36, 37 delle piastre di messa a. fuoco
destra e sinistra 35, 35 risultano spostate come,
illustrato nella Fig.8(b). In. questo caso la
distanza fra gli assi ottici è regolata come nella
fotocamera stereoscopica summenzionata in modo tale
che le linee verticali 36, 37 delle piastre di-messa a fuoco destra e sinistra 35, 35 sono portate
in accordo come illustrato nella Fig.8(a)..
Conseguentemente, dal momento che le linee
verticali 36, 37 sono disposte nel centro e ai lati
destro e sinistro, le posizioni relative fra le
linee verticali 36, 37 e la.distanza di immagine
dell'immagine stereoscopica del soggetto possono
essere verificate indipendentemente dalla posizione
dell'immagine del soggetto sullo schermo, e la.
regolazione della distanza fra gli assi ottici può
essere confermata.
OLIMPIA VERGNANO (IN PROPRIO E PER ULi ALTRI) Durante la regolazione della distanza fra gli
assi ottici, è possibile verificare che la
posizione del soggetto si muove all'indietro e in
avanti relativamente ai contrassegni o alle linee
verticali in funzione del movimento in un
intervallo di spostamento degli obiettivi in cui i
contrassegni circolari 33, 34 o le linee verticali
36, 37 delle, pietre di messa a fuoco destra, e sinistra si trovano in accordo..Γη un intervallo in cui i contrassegni destro e sinistro sono in accordo, si ottiene un buon effetto stereoscopico indipendentemente dall'ampiezza dello spostamento.. Eccettuato il caso in cui si voglia ottenere un'effetto speciale quale quello in cui il soggetto ravvicicinato fuoriesce dallo schermo, la distanza fra gli assi, ottici dovrebbe essere regolata in modo tale che l'intera scena appaia ad una distanza dietro i.riferimenti circolari 33, 34 o le linee verticali 36, 37 cosi che possano essere ottenute diapositive stereoscopiche aventi un effetto stereoscopico naturale senza permettere che l'immagine tridimensionale di un soggetto ravvicinato venga messo a fuoco ad una distanza, prossima quando le diapositive stereo sono visualizzate utilizzando il visore di diapositive stereo.
La Fig.9 illustra un'ulteriore realizzazione in cui le piastre di messa a fuoco 38, 38 sono contrassegnate con tre linee verticali 39, 39, 39 e contrassegni circolari 40, 41 sono aggiunti alle linee verticali centrali 39 centralmente nella direzione alto-basso di esse. Quando la distanza fra gli assi ottici è regolata utilizzando le piastre di messa a fuoco 35, illustrate nelle Fig.e 7 e 8, aventi solo linee verticali e azionando il pomello 25 di spostamento degli obiettivi, può risultare spesso difficoltoso giudicare se le linee vericali 36, 37 che devono essere portate: in accordo, si stanno muovendo in una direzione che le. porta in accordo o in una direzione che le separa l'una rispetto all'altra. Le piastre di messa a fuoco 38 illustrate in Fig.9, tuttavia, rendono agevole giudicare la direzione di spostamento grazie al fatto che i contrassegni circolari 40 e 41 si avvicinano o si separano fra di loro come illustrato nella Fig.10(b). La Fig..10(a) illustra un'immagine attraverso il mirino nel caso in cui la distanza fra gli assi ottici è appropriata.
La Fig. 11 illustra ancora un'altra realizzazione in cui le piastre di messa a fuoco 42, 42 presentano linee laterali 43 al centro delle linee verticali destra e sinistra 39, 39. delle piastre di messa a fuoco 38 illustrate in Fig.9, rendendo agevole individuare il parallelismo rispetto all'orizzonte del soggetto.
La presente invenzione non è limitata solamente alle realizzazioni summenzionate. Per esempio, IL meccanismo per-spostare gli obiettivi fotografici può essere costituito da viti, senza fine comprendenti una vite destra ed una vite sinistra. Inoltre-, il numero di linee verticali delle piastre di messa a fuoco 35 può non essere limitato a trae, ma può essere modificato in vari modi senza allontanarsi dallo scopo dell 'invenzione.
Secondo la presente invenzione, come descritto sopra in dettaglio mediante le realizzazioni preferite, la distanza fra gli assi ottici della coppia di obiettivi fotografici della fotocamera stereoscopica viene modificata arbitrariamente per accordarsi alla distanza del soggetto, regolando in questo modo la parallasse del soggetto, portanto in accordo le aree fotografiche degli schermi di destra e sinistra, e l'effetto è verificato attraverso i mirini. Pertanto, non c'è alcun bisogno dì utilizzare supporti per diapositiva stereo aventi finestre di varia larghezza per occultare porzioni non sovrapponentesi delle diapositive destra e sinistra che diventerebbero un ostacolo nella visualizzazione delle diapositive stereo utilizzando il visore per diapositive stereo. Ciò consente pertanto di ottenere diapositive stereo senza perdita nelle aree dello schermo.
Nel montare le diapositive sul supporto per diapositive stereo, inoltre, non vi è alcun bisogno di regolare le posizioni delle diapositive-destra e sinistra rispetto alle finestre del supporto per diapositive stereo, e l'effètto stereoscopico verificato attraverso i mirini al momento della cattura dell'immagine è ottenuto montando semplicemente le diapositive in corrispondenza di posizioni di riferimento e l'operazione di montaggio ne risulta facilitata.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Fotocamera stereoscopica avente due obiettivi fotografici nontati in parallelo in un corpo di fotocamera, in cui due gruppi di mirini reflex sono disposti nel.corpo di fotocamera ad una distanza pressoché uguale alla distanza fra gli occhi umani in modo tale che l'immagine incidente sui due obiettivi fotografici può essere vista da due occhi, i due obiettivi fotografici sono provvisti, rispettivamente, di un meccanismo di spostamento orizzontale per regolare la distanza fra gli assi ottici dei due obiettivi fotografici, e contrassegni della stessa forma sono formati alle stesse posizioni sulle piastre di messa a fuoco dei due gruppi di mirini reflex.
  2. 2. Fotocamera steroscopica secondo la rivendicazione 1, in cui i contrassegni delle piastre di messa a fuoco sono formati da una pluralità di linee verticali.
IT95TO000789A 1994-10-18 1995-10-03 Fotocamera stereoscopica. IT1280948B1 (it)

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