ITTO960717A1 - Macchina fotografica per stereoscopia - Google Patents

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Minoru Inaba
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Minoru Inaba
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Description

Descrizione dell'invenzione Industriale avente per titolo: "Macchina fotografica per stereoscopia".
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina fotografica per stereoscopia e, partico1armente ad una macchina fotografica per stereoscopia avente un meccanismo per la regolazione della distanza fra gli assi ottici (assi principali) di due obiettivi fotografici.
In generale in una macchina fotografica per stereoscopia per la fotografia simultanea di due immagini mediante una coppia di obiettivi destro e sinistro la distanza fra gli assi ottici dei due obiettivi è fissa. In una macchina fotografica per stereoscopia di questo tipo in cui la distanza fra gli assi ottici è fissa, la deviazione di posizione dell'immagine di un soggetto in corrispondenza delle immagini fotografate destra e sinistra è incrementata dalla parallasse dei due obiettivi a mano a mano che la distanza del soggetto diminuisce, e regioni di non sovrapposizione si vengono a creare in corrispondenza delle parti esterne delle regioni stereofotografate delle immagini fotografate destra e sinistra. Dal momento che le regioni di non sovrapposizione diventano fastidiose a vedersi quando la pellicola fotografica è montata in un telaio per diapositive stereoscopiche per la visione attraverso un proiettore di diapositive stereoscopiche, vengono impiegati mezzi per schermare le regioni di non sovrapposizione delle immagini destra e sinistra selezionando un telaio per diapositive stereoscopiche avente una larghezza di finestra idonea fra una pluralità di tipi diversi di telai per diapositive steroscopiche aventi differenti larghezze di finestra. Conseguentemente, è noto che la perdita di larghezza dell immagine rappresenta uno svantaggio e che la determinazione della zona dell'immagine che va schermata nel montaggio sul telaio ed il posizionamento laterale non è facile.
Pertanto, l'autore della presente invenzione ha già proposto una macchina fotografica reflex per stereoscopia in cui la distanza fra gli assi ottici dei due obiettivi fotografici è regolabile in modo che il risultato della correzione della parallasse possa essere visivamente apprezzato attraverso un mirino. In questa macchina fotografica per stereoscopia, per eliminare le regioni di non sovrapposizione delle immagini destra e sinistra e formare in tal modo una diapositiva stereoscopica avente un ottimo effetto stereoscopico senza perdita di immagine, la distanza fra gli assi ottici degli obiettivi è regolata fino a far concordare l'uno con l'altro i riferimenti di collimazione segnati nelle stesse posizioni sui vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro.
L'autore della presente invenzione ha anche proposto una macchina fotografica reflex per stereoscopia avente un prisma composito in cui le mezze immagini esterne dei campi fotografati degli obiettivi destro e sinistro sono rovesciate simmetricamente da destra verso sinistra per sintetizzare un'immagine diritta, in modo che le immagini destra e sinistra possano essere osservate da un solo occhio per migliorare la visibilità.
In questa macchina fotografica per stereoscopia viene anche proposto che il meccanismo di regolazione del fuoco ed il meccanismo per la regolazione della distanza fra gli assi ottici degli obiettivi siano interconnessi per correggere automaticamente la parallasse a seconda della distanza di fotografia.
Poiché la macchina fotografica per stereoscopia, avente il summenzionato meccanismo di regolazione del fuoco ed il meccanismo per regolare automaticamente la distanza fra gli ;assi ottici interconnessi, può regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici indipendentemente dalla distanza a cui viene scattata la fotografia, la perdita di immagine nella fotografia stereoscopica può essere ridotta ed il risultato dell'istantanea è eccellente. Tuttavia, non sempre i soggetti nelle immagini si trovano ad uguale distanza, ma sono frequentemente mischiati soggetti a varie distanze. Conseguentemente, se viene messo a fuoco il soggetto principale che si trova lontano la correzione della distanza fra gli assi ottici degli obiettivi diviene insufficiente rispetto ad un soggetto che si trovi a distanza ravvicinata nelle stesse immagini. Pertanto al momento della proiezione attraverso un proiettore di diapositive stereoscopiche, il soggetto che si trovava a distanza ravvicinata proiettato da questa immagine sarà visualizzato in modo innaturale. Per correggere questo difetto, al momento del montaggio, le regioni esterne delle immagini destra e sinistra devono essere opportunamente mascherate.
Dall'altro lato in una macchina fotografica per stereoscopia in cui è possibile regolare la distanza fra gli assi ottici indipendentemente dalla regolazione del fuoco, un fotografo può riprendere un'immagine correggendo la parallasse mentre osserva l'immagine nel mirino, ma la regolazione del fuoco e la regolazione della distanza fra gli assi ottici deve essere effettuata separatamente. Questo non crea problemi nel caso in cui l'immagine sia una natura morta o un panorama, ma non si adatta al caso di una rapida istantanea.
Come descritto in precedenza, la macchina fotografica per stereoscopia avente il meccanismo per la regolazione della distanza fra gli assi ottici presenta un vantaggio ed uno svantaggio a seconda dell'oggetto da fotografare. Tuttavia la necessità di disporre di due tipi di macchine fotografiche per stereoscopia è un inconveniente e contribuisce ad aumentare i costi.
Nasce pertanto il problema tecnico di come migliorare la funzionalità del meccanismo per regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici permettendo. mediante una sola macchina fotografica per stereoscopia, che la regolazione della distanza fra gli assi ottici possa essere eseguita anche manualmente per adattarsi sia al caso in cui è richiesta una rapida istantanea sia al caso in cui è richiesta una completa correzione della parallasse. Lo scopo della presente invenzione è quello di risolvere il problema summenzionato.
Per raggiungere lo scopo summenzionato la presente invenzione prevede una macchina fotografica reflex per stereoscopia comprendente un corpo di macchina fotografica avente una struttura integrante due sistemi ottici di una macchina fotografica reflex a singolo obiettivo, due obiettivi fotografici, un meccanismo di regolazione <' >del fuoco per regolare il fuoco mediante l'interconnessione di una coppia di portaobiettivo per il montaggio di detti obiettivi paraileiamente all'asse ottico degli obiettivi, ed un meccanismo per regolare la distanza fra gli assi ottici per regolare la distanza di detti portaobiettivo, in cui camme di spostamento degli obiettivi sono previste simmetricamente su un telaio di base per il supporto di detti portaobiettivo e di detto meccanismo di regolazione del fuoco in modo che le superfici di camma di dette camme si trovino l'una di fronte all'altra, porzioni di impegno essendo previste poste a contatto con dette camme di spostamento degli obiettivi su detta coppia di portaobiettivo, detta coppia di portaobiettivo essendo spinta da una molla nella direzione di allontanamento degli obiettivi in modo che dette porzioni di impegno siano spinte contro dette camme di spostamento degli obiettivi definendo un meccanismo per regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici mantenendo i campi visualizzati degli obiettivi destro e sinistro sempre in accordo indipendentemente dalle quantità di avanzamento degli obiettivi prodotte da dette camme di spostamento degli obiettivi, ed in cui è previsto un meccanismo di espansione e di contrazione per variare la distanza di una coppia di mezzi di spostamento degli obiettivi quali una vite di avanzamento o simile, detta coppia di portaobiettivo essendo disposta fra detta coppia di mezzi di spostamento degli obiettivi per realizzare un meccanismo di regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici.
L'invenzione prevede inoltre una macchina fotografica per stereoscopia in cui sono previsti per essere intercambiati sia un'unità a mirino binoculare avente una coppia di pentaprismi destro e sinistro montati su una coppia di vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro di detta macchina stereofotografica e sia un'unità mirino monoculare avente un prisma composito per sintetizzare un'immagine diritta capovolgendo simmetricamente da destra verso sinistra le mezze immagini interne della coppia di vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro.
La Figura 1 è una vista prospettica di un corpo e dell'unità degli obiettivi di una macchina fotografica per stereoscopia secondo l'invenzione;
la Figura 2 è una vista prospettica dell'unità degli obiettivi;
la Figura 3 è un diagramma che illustra la relazione fra il fuoco degli obiettivi e la distanza fra gli assi ottici al momento della correzione della parallasse;
la Figura 4 è un diagramma illustrante una macchina fotografica per stereoscopia su cui è montata un'unità mirino binoculare;
la Figura 5 illustra la parallasse binoculare di un vetro smerigliato di messa a fuoco mediante un'unità mirino binoculare, in cui la Figura 5(a) illustra lo stato in cui la distanza fra gli assi ottici è corretta e la Figura 5(b) è un diagramma illustrante lo stato in cui la distanza fra gli assi ottici non è corretta;
la Figura 6 è un diagramma che illustra uno spostamento dell'immagine ottenuto con la regolazione della distanza fra gli assi ottici;
la Figura 7 è un diagramma illustrante una macchina fotografica per stereoscopia su cui è montata un'unità mirino monoculare;
la Figura 8 è una vista prospettica di un prisma composito;
la Figura 9 è un diagramma illustrante la relazione fra la dimensione del prisma composito ed il passo dei vetri smerigliati di messa a fuoco;
la Figura 10 è una vista prospettica illustrante un'altra reaiizzazione del prisma composito;
la Figura 11(a) è un diagramma illustrante un soggetto, e le Figure 11(b), 11(c) e 11(d) sono diagrammi illustranti le immagini attraverso i mirini dei soggetti in un'unità a mirino monoculare, e
la Figura 12 è un diagramma circuitale di un circuito di segnalazione di allarme.
Verranno ora descritte in dettaglio alcune rea!izzazioni preferite dell'invenzione. La Figura 1 illustra un corpo di macchina fotografica 2 ed un'unità smontabile 3 degli obiettivi di una macchina fotografica per stereoscopia 1. Il corpo della macchina fotografica presenta una struttura in cui sono previsti integrati in parallelo i meccanismi dei sistemi ottici di due sisterni ottici di una macchina fotografica reflex a singolo obiettivo. Specchi reflex a 45’ 5R e 5L per riflettere all'insù i raggi di luce incidenti attraverso gli obiettivi 4R e 4L delle unità degli obiettivi 3 sono disposti in corrispondenza dei lati destro e sinistro, ed un otturatore piano focale (non illustrato) è posto poster-iormente agli specchi reflex 5R e 5L che ruotano nella direzione verticale. Vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L sono disposti sopra gli specchi reflex 5R e 5L ed unità mirino che verranno descritte nel seguito sono montate sui vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L.
Con riferimento alla Figura 2, un telaio scorrevole scatolato 8 è montato in un telaio di base 7 dell'unità degli obiettivi 3 per scorrere avanti e indietro, e portaobiettivo destro e sinistro 9R e 9L sono montati di fronte al telaio scorrevole 8. Previa rotazione di un pomello di messa a fuoco 10 montato sul telaio di base 7, il telaio scorrevole 8 è mosso avanti e indietro paraileiamente agli assi ottici degli obiettivi 4R e 4L attraverso un meccanismo di avanzamento di tipo noto (non illustrato) quale un meccanismo a camma o a cremagliera e pignone o simile. Il telaio scorrevole 8 può essere guidato mediante l'impegno con una guida formata sul telaio di base 7 o impegnandosi con la boccola di una rotaia di guida montando la rotaia di guida sul telaio di base 7 e la boccola sul telaio scorrevole 8. La superficie verticale posteriore del telaio di base 7 ed il telaio scorrevole 8 sono accoppiati mediante una struttura scorrevole a tubo di espansione o manicotto formato in modo da non permettere alla luce esterna di penetrare nello spazio interno del telaio scorrevole 8.
Il telaio scorrevole 8 ed i portaobiettivo 9R e 9L sono accoppiati mediante un meccanismo di guida 11 a coda di rondine ed i portaobiettivo 9R e 9L sono scorrevoli in una direzione perpendicolare all'asse ottico. Un albero 12 di spostamento degli obiettivi montato sulla superficie superiore del telaio scorrevole 8 nella direzione perpendicolare all'asse ottico è previsto simmetricamente rispetto al centro del telaio con una vite destrorsa ed una vite sinistrorsa, mezzi 13 di spostamento degli obiettivi provvisti di filettature interne si accoppiano con la vite destrorsa e la vite sinistrorsa. Quando un pomello 14 dell'albero 12 di spostamento degli obiettivi è ruotato, i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi si avvicinano o si allontanano simmetricamente in risposta alla direzione di rotazione.
Molle elicoidali compresse 15 sono collocate in corrispondenza dei portaobiettivo destro e sinistro 9R e 9L allo scopo di spingere i portaobiettivo destro e sinistro 9R e 9L nella direzione di espansione e bracci 16 previsti sulle superfici superiori dei portaobiettivo destro e sinistro 9R e 9L sono posti di fronte ai lati interni dei mezzi 13 di spostamento degli obiettivi.
Camme piane 17R e 17L di spostamento degli obiettivi sono montate simmetricamente davanti al telaio di base 7 per spingere rulli 18 previsti sotto i portaobiettivo 9R e 9L in modo che detti rulli 18 siano premuti contro le camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi mediante l'azionamento del pomello 14 di spostamento degli obiettivi. In altre parole, quando il pomello 14 di spostamento degli obiettivi è ruotato nella direzione di separazione dei portaobiettivo 9R e 9L, i portaobiettivo 9R e 9L si muovono verso l’esterno sotto la pressione della molla a spirale 15, cosi che i rulli 18 premono le camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi ed i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi si muovono u1teriormente verso l'esterno per separarsi dai bracci dei portaobiettivo 9R e 9L.
Quando il pompello 14 di spostamento degli obiettivi è ruotato nella direzione opposta, i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi premono i bracci 16 dall'esterno per avvicinare i portaobiettivo 9R e 9L ed i rulli 18 sono separati dalle camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi.
Le camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi sono realizzate in modo che i campi fotografati dagli obiettivi destro e sinistro 4R e 4L ad una determinata distanza focale siano in accordo indipendentemente delle quantità di avanzamento degli obiettivi 4R e 4L. La Figura 3 illustra la relazione fra il fuoco dell'obiettivo e la distanza fra gli assi ottici. Si supponga ora che come obiettivo venga utilizzata una lente sottile e che:
La distanza focale della lente sia - f La distanza fra il soggetto ed .il punto principale della lente sia - L La distanza dal fuoco della lente alla posizione di formazione dell'immagine sia
Pertanto ciò porta a 4if=f<1>/(<L >- f)e quindi la distanza fra il punto principale della lente e la superficie della pellicola diventa f+A if.
Inoltre se il passo fra le superfici di esposizione destra e sinistra della macchina fotografica per stereoscopia è P·,, la quantità di spostamento Sn degli obiettivi destro e sinistro che serve a portare i campi di fotografia destro e sinistro in accordo è data da:
Ciò significa che gli obiettivi destro e sinistro possono essere spostati nella direzione di avvicinamento l'uno rispetto all'altro di una quantità S, calcolata in base all’equazione di cui sopra diminuendo la distanza fra 11 soggetto ed il punto principale della lente.
La forma delle camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi illustrate in Figura 2 è basata sull'equazione summenzionata, gli obiettivi 4R e 4L sono disposti alla posizione focale corrispondente all'infinito mediante il pomello 10 di messa a fuoco, il pomello 14 di spostamento degli obiettivi è ruotato nella direzione di separazione dei portaobiettivo 9R e 9L. Quando i rulli 18 sono premuti contro le camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi per separare i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi rispetto ai bracci 16 viene raggiunta la condizione per la regolazione automatica della distanza fra gli assi ottici.
In questa condizione la distanza fra gli assi ottici degli obiettivi 4R e 4L essendo interconnessa con la regolazione del fuoco attuata dal pomello 10 di messa a fuoco, è variata lungo le superfici di camma delle camme 17R e 17L in modo che i campi di fotografia degli obiettivi destro e sinistro 4L e 4R siano sempre in accordo fra loro. Il passo delle immagini esposte destra e sinistra ed il passo degli assi ottici massimi degli obiettivi 4R e 4L sono preferibilmente di circa 63.5 mm corrispondenti alla distanza fra gli occhi umani. Il corpo di macchina fotografica 2 può essere accoppiato con qualsiasi tipo di obiettivo avente diversa distanza focale predisponendo le forme delle camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi in modo che siano adatte alla distanza focale dell'obiettivo.
Quando viene montato un mirino monoculare, che verrà descritto nel seguito insieme alla deviazione delle mezze immagini destra e sinistra del mirino,, per regolare il fuoco è necessario regolare il fuoco nella condizione di regolazione automatica della distanza fra gli assi ottici, ma allo scopo di visualizzare un segnale di allarme quando i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi spingono i bracci 16 in modo che i rulli 18 siano separati dalle camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi, è previsto un mierointerruttore 19 esternamente all'intervallo di movimento del braccio 16 della superficie del telaio scorrevole 8. Quando i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi sono spostati verso la posizione esterna in cui detti mezzi 13 di spostamento degli obiettivi non si trovano a contatto con il braccio 16 neppure in corrispondenza della posizione focale all'infinito, i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi premono il pulsante del mierointerruttore 19 per segnalare la condizione per la regolazione automatica della distanza fra gli assi ottici.
Gli elettrodi del microinterruttore 19 sono collegati ai contatti (non illustrati) sulla superficie posteriore del telaio di base 7 attraverso conduttori 20. Con riferimento alla Figura 1 un contatto 21corrispondente al contatto dell'unità 3 degli obiettivi è previsto al centro della superficie frontale del corpo di macchina fotografica 2. Quando l'unità 3 degli obiettivi è montata sul corpo di macchina fotografica 2, il mierointerruttore 19 è connesso ad un'unità di comando del corpo di macchina fotografica 2. Un contatto fotometrico 22 connesso ad un elemento fotometrico dell'unità mirino, un contatto di riconoscimento 23 dell’unità mirino per identificare il tipo di unità mirino descritta nel seguito ed un elemento 24 emettitore di luce per visualizzare un segnale di allarme sono disposti in prossimità dei bordi interni dei vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L del corpo di macchina fotografica 2.
Con riferimento alla Figura 4 è illustrata una macchina fotografica per stereoscopia 1 sulla quale è montata un'unità mirino binoculare 31 corrispondente ad uno dei due tipi di untà mirino. L'unità mirino binoculare 31 presenta pentaprismi 33R e 33L corrispondenti ai vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L del corpo di macchina fotografica 2 montati in un'unità involucro 32. L'elemento fotometrico 34 è montato in un pentaprisma 33. Il contatto 35 dell'elemento fotometrico 34 è a contatto con il contatto fotometrico 22 del corpo di macchina fotografica 2. Un'unità di comando comanda la velocità di scatto di un otturatore o un diaframma automatico dell'obiettivo o entrambi per fornire la quantità di esposizione adatta ad una pellicola fotografica realizzando in tal modo un noto meccanismo di esposizione automatica.
Un contatto corrispondente al contatto di riconoscimento 23 dell'unità mirino del corpo di macchina fotografica 2 non è previsto nell'unità mirino binoculare 31. Quando l'unità mirino binoculare 31 è montata il contatto di riconoscimento 23 dell'unità mirino si trova nello stato aperto.
I raggi di luce che incidono sugli obiettivi 4R e 4L formano Immagini sui vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L attraverso gli specchi reflex 5R e 5L e immagini raddrizzate, ottenute capovolgendo le immagini capovolte da destra a sinistra mediante i pentaprismi 33R e 33L, possono essere osservate sui vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L attraverso gli oculari destro e sinistro EP. Con riferimento alla Figura 1, i vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L sono contrassegnati con contrassegni di collimazione MR ed ML aventi tre linee verticali al centro e lati destro e sinistro ed un segno circolare corrispondente alla posizione centrale. Quando i fuochi degli obiettivi 4R e 4L sono posti all'infinito gli obiettivi 4R e 4L sono posti all'infinito nella condizione di regolazione automatica della distanza fra gli assi ottici per separare i mezzi 13 di spostamento degli obiettivi dai bracci 16 muovendoli verso l'esterno come descritto in precedenza, e sia l’immagine del mirino destro e sinistro sono viste da entrambi gli occhi, si osservano i contrassegni di collimazione MR ed ML dei vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro 6R e 6L in accordo come illustrato nella Figura 5(a).
Quando il pomello di messa a fuoco 10 è ruotato per far avanzare gli obiettivi 4R e 4L, gli obiettivi 4R e 4L sono spostati nella direzione di avvicinamento lungo le camme 17R e 17L di spostamento degli obiettivi, in modo che i campi di fotografia destro e sinistro siano posti automaticamente in accordo indipendentemente dalla distanza di fotografia. Conseguentemente, le parallassi degli obiettivi 4R e 4L per il soggetto sono corrette automaticamente indipendentemente dalla distanza di fotografia, in modo che il soggetto alla posizione focale è fotografato alla stessa posizione sulle immagini destra e sinistra. Pertanto non è praticamente necessario correggere la parallasse regolando il passo della pellicola al momento del montaggio della pellicola nel supporto per diapositive stereoscopiche. Dal momento che le regioni di non sovrapposizione delle immagini destra e sinistra che devono essere schermate dalle finestre del supporto per diapositive sono ridotte, può essere formata una diapositiva stereoscopica avente ridotte perdite di immagine.
Tuttavia, se il soggetto si trova a distanze differenti nelle immagini, quando è messo a fuoco il soggetto che si trova lontano, le posizioni relative fra i1 soggetto ravvicirinato ed n contrassegni di collimazione MR e ML sono diverse in corrispondenza dei vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro 6R e 6L e, quindi. i contrassegni di collimazione destro e sinistro MR e ML non sono in accordo, ma sono visti sdoppiati come illustrato nella Figura 5(b) come conseguenza della collimazione umana che si nota in corrispondenza di un soggetto ravvicinato. In questa circostanza quando il pomello 14 di spostamento degli obiettivi è ruotato per ridurre la distanza fra gli assi ottici degli obiettivi 4R e 4L, come illustrato nella Figura 6, i soggetti ravvicinati IR ed IL si muovono nella direzione di avvicinamento in corrispondenza dei vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L mentre i soggetti ravvicinati IR ed IL si muovono nella direzione di allontanamento dalle immagini dei vetri smerigliati di messa a fuoco in un'immagine diritta del mirino capovolta da destra a sinistra dai pentaprismi 33R e 33L. Le parallassi dei contrassegni di collimazione MR ed ML dei vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L sono corrette, come illustrato nella Figura 5(a), viene raggiunto un punto in cui i contrassegni di collimazione MR e ML sono in accordo e i campi visivi degli obiettivi 4R e 4L sono praticamente in accordo in corrispondenza della distanza dei soggetti ravvicinati.
In caso di regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici viene percepito visivamente che la posizione relativa in avanti e indietro del soggetto rispetto ai contrassegni di collimazione MR e ML è variata in risposta alla quantità di spostamento nel campo di spostamento dell'obiettivo dove i contrassegni di collimazione MR e ML dei vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L si trovano in accordo. Si ottiene un effetto stereoscopico eccellente all'interno del campo di spostamento degli obiettivi in cui i contrassegni di collimazione MR e ML si trovano in accordo indipendentemente dalla quantità di spostamento, ma tranne il caso in cui si desidera un effetto speciale per lasciar fuori il soggetto ravvicinato dall'immagine, se la quantità di spostamento viene regolata in modo che l'intero soggetto sia osservato allontanato dai contrassegni di collimazione MR e ML portati in accordo, l'immagine stereoscopica del soggetto ravvicinato non è messa a fuoco ad una distanza ravvicinata nel caso di visualizzazione attraverso un proiettore di dispositive stereoscopiche, ma viene ottenuta una diapositiva stereoscopica di effetto stereoscopico naturale.
Quando la diapositiva stereoscopica fotografata come descritto in precedenza è montata nel supporto per diapositive stereoscopiche, la parallasse è corretta nel modo migliore per il soggetto nelle immagini destra e sinistra e, pertanto, non sarà necessario schermare le regioni di non sovrapposizione, ma potrà essere usato un supporto per diapositive stereoscopiche avente circa la stessa dimensione della finestra dell’immagine reale e, pertanto, la perdita di immagine può essere eliminata.
Quando le diapositive sono montate nel supporto per diapositive stereoscopiche, se le diapositive sono montate in corrispondenza di posizioni di riferimento in cui i centri destro e sinistro della finestra del supporto per diapositive stereoscopiche è in accordo con i centri destro e sinistro delle diapositive, l'effetto stereoscopico confermato dal mirino al momento della fotografia è ottenuto e non sarà necessario regolare la posizione di montaggio della diapositiva in risposta alla distanza di fotografia del soggetto.
Con riferimento alla Figura 7 è illustrata una macchina fotografica per stereoscopia 1 sulla quale è montata un'unità mirino monoculare. Un prisma composito 43 montato in un'unità involucro 42 è un prisma per sintetizzare una immagine diritta capovolgendo simmetricamente da destra a sinistra la mezza immagine esterna nei campi fotografati degli obiettivi destro e sinistro della macchina fotografica per stereoscopia proposta in precedenza dall'autore della presente invenzione.
L'unità mirino monoculare 41 presenta un elemento fotometrico 4 lateralmente al prisma composito 43 ed un contatto 45 dell'elemento fotometrico 43 è posto a contatto con il contatto 22 del corpo di macchina fotografica 2. Inoltre è previsto un contatto 46 che si trova a contatto con il contatto di riconoscimento 23 dell'unità mirino del corpo di macchina fotografica 2.
Il prisma composito 43 è realizzato in resina ottica o in vetro ottico e comprende due prismi a riflessione totale formati simmetricamente in una struttura unitaria. Con riferimento alla Figura 8 unità prismatiche 48R e 48L con riflessione a 90’ per introdurre i raggi di luce provenienti dal basso sono unite alle mezze regioni esterne dei piani di incidenza delle due unità prismatiche a 180‘ di riflessione 47R e 47L che sono unite in parallelo. Le mezze regioni interne delle unità prismatiche a 180' di riflessione 47R e 47L costituiscono un piano di proiezione continuo 49.
Con riferimento alla Figura 9, il passo P2 fra i vertici delle unità a 180’ di riflessione 47R e 47L del prisma composito 43 è metà del passo P-,fra i centri delle immagini esposte destra e sinistra e la larghezza totale W è leggermente maggiore del passo P-,delle immagini.
Con riferimento alla Figura 8 il prisma composito 43 è tale che i piani di incidenza delle unità prismatiche a riflessione totale di 90' destra e sinistra 48R e 48L sono disposti sui vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro essendo di fronte alle mezze regioni interne dei vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L, in modo che i raggi di luce incidenti sulle unità prismatiche a 90' di riflessione 48R e 48L provenienti dal basso siano totalmente riflessi tre volte e vengano emessi nella direzione orizzontale dal piano di proiezione 49.
Le -Immagini capovolte dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra che sono passate attraverso gli obiettivi 4R e 4L sono capovolte dall'alto verso il basso dagli specchi reflex 5R e 5L ed immagini diritte, capovolte da destra a sinistra sono formate sui vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L. Le immagini delle mezze regioni interne dei vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro 6R e 6L sono capovolte simmetricamente da destra a sinistra, cioè, le mezze regioni esterne dei campi fotografati degli obiettivi destro e sinistro 4R e 4L sono capovolte simmetricamente da destra a sinistra dal prisma 43. Pertanto, l'immagine diritta della mezza regione esterna nel campo fotografato dell'obiettivo sinistro 4L è proiettata sulla mezza regione sinistra del piano di proiezione 49 del prisma 43 e l'immagine diritta della mezza regione esterna nel campo fotografato dell'obiettivo destro 4R è proiettata sulla metà destra del piano di proiezione 49 sintetizzando in tal modo un'immagine. Non è necessario che i vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L abbiano la stessa dimensione dell'immagine, ma possono avere una dimensione uguale o leggermente più grande di quella del piano di incidenza del prisma che ha una dimensione circa metà della dimensione dell'immagine.
La Figura 10 illustra un'altra realizzazione del prisma composito di un'unità mirino monoculare. Contrariamente al prisma 43 noto attraverso la Figura 7, questo prisma composito 51 presenta le mezze porzioni interne dei piani di proiezione delle unità prismatiche a 180’ di riflessione 53R s 53L unite alle mezze porzioni destra e sinistra dell'unità prismatica centrale 52 a 90' di riflessione. Come il prisma 43 illustrato in Figura 7, i raggi di luce sono completamente riflessi tre volte. Il passo fra i vertici delie unità prismatiche a 180‘ di riflessione 53R e 53L e la larghezza totale sono le stesse del prisma 43.
Quando l'unità mirino monoculare 41 sopra descritta è montata, l'unità 3 degli obiettivi è posta nello stato per la regolazione automatica della distanza fra gli assi ottici e, quindi, è possibile determinare la condizione di messa a fuoco mediante la deviazione dell'immagine del mirino della mezza regione laterale, tranne nel caso in cui la condizione di messa a fuoco sia visivamente individuata dalle immagini dei vetri smerigliati di messa a fuoco 6R e 6L, e la regolazione del fuoco può essere facilmente ottenuta anche in condizioni di fotografia in oscurità.
Con riferimento alla Figura 11(a) è illustrato un soggetto e con riferimento alle Figure 11(b), 11(c) e 11(d) sono illustrate le immagini attraverso il mirino in un'unità mirino monoculare 41. Quando la macchina fotografica per stereoscopia è ruotata nella direzione orizzontale ed il soggetto illustrato nella Figura 11(a) è disposto al centro dell'immagine, se il soggetto è messo a fuoco, il soggetto disposto in corrispondenza dell'intersezione dei campi visivi degli obiettivi destro e sinistro è visto in una forma reale come illustrato in Figura 11(b).
Quando il soggetto è posto ad una distanza lontana dalla posizione messa a fuoco, cioè ad una distanza lontana dall'Intersenzione dei campi visivi degli obiettivi destro e sinistro, il soggetto è visualizzato come illustrato nella Figura 11(c) e quando il soggetto è posto ancora più lontano il soggetto è visualizzato come immagine sdoppiata lateralmente a destra e a sinistra. Dall'altro lato quando il soggetto è collocato in una posizione ravvicinata rispetto all'intersezione dei campi visivi degli obiettivi destro e sinistro, la regione in corrispondenza dell'angolo morto del centro è mascherata e vista di larghezza ridotta come illustrato nella Figura 11(d). In tal modo il pomello di messa a fuoco 10 è ruotato fino a quando .-il soggetto nell'immagine del mirino è visto in forma reale mettendo cosi a fuoco l'immagine.
A seconda del soggetto, inoltre, la parallasse può non essere facilmente correggibile <' >ed il fuoco può non evssere facilmente regolabile. In particolare quando il soggetto è una linea verticale o orizzontale può essere difficile determinare lo stato di messa a fuoco e la parallasse. In tal caso la macchina fotografica per stereoscopia deve;essere inclinata dalla posizione orizzontale o verso destra o verso sinistra per assicurarsi facilmente della posizione in cui il fuoco ò regolato.
Quando gli obiettivi destro e sinistro 4R e 4L della macchina fotografica per stereoscopia 1 sono messi a fuoco all'infinito, gli assi ottici sono disposti in corrispondenza dei centri delle immagini e sposte destra e sinistra. Quando l'unità mirino monoculare 41 è montata, attraverso il mirino è visualizzata l'immagine sintetizzata dalla metà esterna dei campi visivi degli obiettivi destro e sinistro 4R e 4L e, pertanto, la regione centrale diretta verso i centri dei campi fotografati destro e sinistro della larghezza uguale al passo degli assi ottici degli obiettivi 4R e 4L è fuori dal campo visivo. Tuttavia, il campo che non può essere visto dagli occhi è una regione lineare molto stretta e non vi è praticamente alcun soggetto che sia nascosto in questo campo. Quando la macchina fotografica per stereoscopia è inclinata nella direzione orizzontale, l'intero· soggetto di tutti i campi fotografati può essere visualizzato e, pertanto, non vi sono problemi nel catturare un’immagine.
Quando l'unità mirino monoculare 41 è montata per effettuare la fotografia nella condizione per regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici, la parallasse è automaticamente corretta essendo interconnessa alla regolazione della messa a fuoco e, pertanto, non esiste praticamente nessuna regione di non sovrapposizione sulle immagini destra e sinistra, ma quando il soggetto che si trova lontano è messo a fuoco e fotografato nello stato in cui la correzione della parallasse sul soggetto che si trova a distanza ravvicinata è insufficiente, è necessario correggere la parallasse mascherando le parti esterne delle pellicole destra e sinistra al momendo del montaggio come avviene convenzionalmente . Tuttavia, confrontata con le comuni macchine stereofotografiche non aventi alcun meccanismo per la regolazione della distanza fra gli assi ottici, l'area delle regioni di non sovrapposizione delle immagini destra e sinistra è notevolmente ridotta e , pertanto , può essere ottenuta una diapositiva stereoscopica avente perdite molto ridotte di immagine .
Quando è montata l'unità mirino monoculare 41 per la regolazione del fuoco mediante la deviazione della mezza immagine laterale dell'immagine del mirino, se la distanza fra gli assi ottici degli obiettivi 4R e 4L è corretta manualmente, anche se è ottenuta la stessa posizione del fuoco dalla variazione della parallasse delle immagini destra e sinistra, la deviazione della mezza immagine laterale è variata, e la regolazione del fuoco diviene impossibile rispetto alla deviazione dell'immagine e , pertanto, è necessario impostare la condizione per la regolazione automatica della distanza fra gli assi ottici. Conseguentemente, se erroneamente ci si trova nella condizione di regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici al momento del montaggio dell'unità mirino monoculare 41, è preferibile che sia visualizzato un segnale di allarme con un mezzo qualunque.
Con riferimento alla Figura 12 è illustrata una realizzazione di un circuito per la visualizzazione di un segnale di allarme. Quando l'unità mirino monoculare 41 è montata sul corpo di macchina fotografica 2 il contatto 46 dell'unità mirino monoculare 41 è posto a contatto con il contatto 23 di riconoscimento dell'unità mirino del corpo di macchina fotografica 2. Il microinterruttore 19 della summezionata unità 3 degli obiettivi è normalmente chiuso, un emettitore di un transistor Q1 per comandare un LEO 24 di un elemento emettitore di luce è collegato al polo negativo attraverso una linea di terra nella condizione per la regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici al momento del montaggio dell'unità mirino monoculare 41, cioè la condizione ON in cui il pulsante del microinterruttore 19 non è premuto.
Conseguentemente, il circuito di visualizzazione del segnale di allarme è alimentato, un multivibratore astabile 25 è attivato, il transistor Qi è comandato, il LEO 24 si illumina per un intervallo di tempo predeterminato per avvisare l'utilizzatore della condizione per la regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici.
Dall'altro lato, con riferimento alla Figura 4, dal momento che un contatto corrispondente al contatto di riconoscimento 23 dell'unità mirino non è previsto in un'unità mirino binoculare 31, il LED 24 non é illuminato indipendentemente dalla condizione per la regolazione della distanza fra gli assi ottici al momento del montaggio dell'unità mirino binoculare 31 e le codizioni automatica e manuale possono essere arbitrariamente 'commutate par eseguire la fotografia. Ovviamente il LED 24 non è illuminato nella condizione in cui le unità mirino 31 e 41 non sono montate sul corpo di macchina'fotografica 2.
La presente invenzione non è in alcun modo limitata solo alle forme realizzatìve sopra menzionate, ma essa può essere modificata in una varietà di modi senza uscire dall'ambito tecnico dell'invezione e si sottolinea che la presente invenzione comprende naturalmente tali forme realizzative modificate.
Con la macchina fotografica per stereoscopia della presente invenzione come sopre descritto in dettaglio, è previsto un meccanismo per regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici degli obiettivi interconnesso con la regolazione del fuoco, pur consentendo I3 regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici. Conseguentemente quando il meccanismo per regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici è utilizzato, i campi di fotografia degli obiettivi destro e sinistro in corrispondenza della distanza focale sono portati in accordo solo dalla regolazione del fuoco, le parallassi destra e sinistra del soggetto della distanza messa a fuoco sono corrette in modo appropriato e le regioni di non sovrapposizione delle immagini destra e sinistra, cioè fotografate nella condizione di perdita della stereofotografia, sono soppresse.
Quando vi siano un soggetto lontano ed un soggetto ravvicinato, la regolazione della distanza fra gli assi ottici è ottenuta manualmente, e la fotografia viene effettuata nella migliore condizione mentre viene confermato l'effetto della correzione della parallasse mediante la regolazione della distanza fra gli assi ottici attraverso l'unità mirino binoculare. Pertanto, le funzioni summenzionate sono utilizzate in risposta alla diversa situazione ed una stereofotografia di alta qualità può essere ottenuta facilmente contribuendo al progresso della stereofotografia.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina fotografica reflex per stereoscopia comprendente un corpo di macchina fotografica avente una struttura integrante due sistemi ottici di macchina fotografica reflex a singolo obiettivo, due obiettivi fotografici, un meccanismo di regolazione del fuoco per regolare il fuoco mediante l'interconnessione di una coppia di portaobiettivo per il montaggio di detti obiettivi paraileiamente all'asse ottico degli obiettivi, ed un meccanismo per regolare la distanza fra gli assi ottici per regolare la distanza di detti portaobiettivo, in cui camme di spostamento degli obiettivi sono previste simmetricamente su un telaio di basa per · il supporto di detti portaobiettivo e di detto meccanismo di regolazione del fuoco in modo che le superfici di camma di dette camme si trovino l'una di fronte all'altra, porzioni di impegno essendo previste poste a contatto con dette camme di spostamento degli obiettivi su detta coppia di <'>portaobiettivo, detta coppia di portaobiettivo essendo spinta da una molla nella direzione di allontanamento degli obiettivi in modo che dette porzioni di impegno siano spinte contro dette camme di spostamento degli obiettivi definendo un meccanismo per regolare automaticamente la distanza fra gli assi ottici mantenendo i campi visualizzati degli obiettivi destro e sinistro sempre in accordo indipendentemente dalle quantità di avanzamento degli obiettivi prodotte da dette camme di spostamento degli obiettivi, ed in cui è previsto un meccanismo di espansione e di contrazione per variare la distanza di una coppia di mezzi di spostamento degli obiettivi quali una vite di avanzamento o simile, detta coppia di portaobiettivo essendo disposta fra detta coppia di mezzi di spostamento degli obiettivi per realizzare un meccanismo di regolazione manuale della distanza fra gli assi ottici.
  2. 2. Macchina fotografica per stereoscopia secondo la rivendicazione 1, in cui sono previsti per essere intercambiati sia un'unità mirino binoculare avente una coppia di pentaprismi destro e sinistro montati su una coppia di vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro di detta macchina fotografica per stereoscopia ed un'unità mirino monoculare avente un prisma composito per sintetizzare un'immagine diritta capovolgendo simmetricamente da destra a sinistra le mezze immagini interne della coppia di vetri smerigliati di messa a fuoco destro e sinistro.
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