ITTO970467A1 - Macchina fotografica per stereoscopia - Google Patents

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ITTO970467A1
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Minoru Inaba
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Minoru Inaba
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale avente per titolo: "MACCHINA FOTOGRAFICA PER STEREOSCOPIA"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una macchina fotografica per stereoscopia, e in particolare una macchina fotografica per stereoscopia avente un mirino a prisma per sintetizzare una immagine a partire dalle mezze porzioni delle immagini fotografiche delle lenti destra e sinistra.
E' nota una macchina fotografica per stereoscopia dotata di due lenti fotografiche allineate in parallelo in un corp di macchina, in particolare una macchina fotografica per stereoscopia di tipo reflex, che consente di osservare in modo separato le immagini delle lenti fotografiche destra e sinistra mediante pentaprismi destro e sinistro, e una macchina fotografica per stereoscopia del tipo a telemetro .che consente di osservare i campi fotografici mediante un mirino del tipo a telemetro, oppure mediante un mirino del tipo ad immagine reale.
La macchina fotografica per stereoscopia di tipo reflex presenta il vantaggio che l'ut i1i zzator e può vedere l'effettiva immagine fotografica attraverso lenti fotografiche, tuttavia, con una struttura in cui i due mirini sono osservati contemporaneamente dai due occhi è difficile ottenere un facile funzionamento da una struttura in cui un mirino è visto da un singolo occhio. In particolare, riesce difficile guardare contemporaneamente attraverso i due mirini di una macchina fotografica per stereoscopia quando il passo tra i mirini destro e sinistro è maggiore della distanza (circa 63,5 mm) tra gli occhi, con le limitazioni derivanti dal diametro esterno della lente e dalle dimensioni del meccanismo su cui la lente è montata.
In una convenzionale macchina fotografica per stereoscopia, in cui la distanza tra le lenti destra e sinistra è fissa, all'esterno delle immagini destra e sinistra vengono generate aree di non sovrapposizione a causa della differenza tra i campi fotografici delle lenti destra e sinistra. Ne consegue lo svantaggio di una forte perdita dell'immagine, in quanto è necessario mascherare le aree di non sovrapposizione, che quindi non contribuiscono all'effetto stereoscopico nel montaggio sul telaio della diapositiva.
Conseguentemente, l'inventore della presente invenzione ha proposto una macchina fotografica per stereoscopia in cui è previsto un prisma composito per sintetizzare una immagine, introducendo le mezze porzioni esterne (le mezze porzioni interne della superficie di esposizione della pellicola) dei campi fotografici delle lenti fotografiche destra e sinistra, che consente di osservare l'immagine sintetizzata attraverso un solo mirino, in cui è previsto un meccanismo per regolare la distanza tra gli assi ottici delle lenti, asservito ad un meccanismo di regolazione del punto focale o fuoco, così che i campi fotografici delle lenti destra e sinistra ad una distanza focale vengano sempre fatti corrispondere fra loro per eliminare la perdita di immagine (Domanda di brevetto giapponese No. 8-053476).
Dal momento che questa macchina fotografica per stereoscopia porta i campi fotografici delle lenti destra e sinistra alla distanza focale, il fuoco si può regolare osservando la deviazione laterale dell'immagine delle mezze porzioni destra e sinistra dell'immagine di mirino sintetizzate dalle mezze porzioni dei campi fotografici destro e sinistro, e non si hanno deviazioni dell'immagine dell'oggetto delle mezze aree destra e sinistra dell'immagine di mirino. Quando le mezze porzioni destra e sinistra dell'immagine di mirino diventano una sola immagine normale, l'oggetto è a fuoco.
Nella Fig. 19(a), viene mostrato un oggetto circolare e nelle Figg. 19(b), 19(c) e 19(d) sono riportate le immagini di mirino della macchina fotografica per stereoscopia. Quando l'oggetto della Fig. 19(a) è posizionato al centro dell'immagine di mirino, l'oggetto che si trova a fuoco appare nella forma reale, come mostrato in Fig. 19(b). L'oggetto che si trova più lontano della distanza focale, appare invece allargato come mostrato in Fig. 19(c). L'oggetto che si trova più vicino della distanza focale, appare contratto, come mostrato in Fig. 19{d) . Il fuoco può essere regolato osservando la deviazione laterale dell'immagine di mirino delle due mezze porzioni destra e sinistra dell'immagine di mirino .
Tuttavia, non esiste una situazione in cui tutti gli oggetti da fotografare sono realmente disposti alla distanza focale, e frequentemente gli oggetti sono distribuiti a varie distanze. Quando un certo oggetto è a fuoco, un altro oggetto presente nella stessa immagine, ma a distanza minore, viene fotografato in condizioni tali per cui l'entità della correzione di distanza interottica assiale delle lenti può risultare insufficiente rispetto all'oggetto più vicino nelle stesse immagini. Poiché il senso visivo umano è capace di collimazione per individuare un oggetto a distanza ravvicinata, quando un utilizzatore osserva una diapositiva stereoscopica in cui gli oggetti sono disposti a diverse distanze, l'oggetto a distanza ravvicinata viene messo a fuoco alla distanza minima estrema, con una osservazione innaturale. Per correggere l'inconveniente, durante il montaggio della diapositiva è necessario mascherare opportunamente le aree esterne delle immagini destra e sinistra.
Pertanto, nel caso di fotografia a distanza ravvicinata oppure nel caso in cui nella fotografia a distanza ravvicinata in cui non esistano altri oggetti tra l'oggetto principale e le lenti, si potrebbe effettivamente eliminare la perdita di immagine se la macchina fotografica per stereoscopia è in grado di far corrispondere le distanze dei campi fotografati delle lenti destra e sinistra ad una distanza minore della distanza focale.
In Fig. 20, la curva esponenziale A mostrata a tratteggio illustra la regolazione distanza interottica assiale/fuoco del punto principale delle lenti destra e sinistra per cui le distanze dei campi fotografici delle lenti destra e sinistra vengono sempre fatte coincidere alla distanza focale. In Fig. 21 è illustrata la curva esponenziale A della situazione in cui la distanza focale delle lenti è di 36 mm, ed il passo tra le superfici di esposizione destra e sinistra è di 66 mm.
Si supponga di utilizzare un pezzo di lente sottile, e che:
Distanza focale della lente - f Distanza tra l'oggetto e il punto principale della lente - L Distanza tra fuoco della lente e posizione
di formazione dell'immagine - Δif.
Pertanto, vale la relazioneΔif = f^/(L - f) e, come conseguenza, la distanza tra il punto principale della lente e la superficie della pellicola diventa: f +Δif
Inoltre, se il passo tra le superfici di esposizione destra e sinistra della macchina fotografica per stereoscopia è l'entità dello spostamento SI delle lenti destra e sinistra per far coincidere i campi fotografati destro e sinistro è data da:
SI = (P1/2) x (f Δif)/(L+ f Δif).
In altre parole, le lenti destra e sinistra possono essere spostate nella direzione di avvicinamento reciproco di una quantità di scostamento SI, calcolata tramite l'equazione che precede, diminuendo la distanza L tra l'oggetto e il punto principale della lente. La curva esponenziale A è il luogo geometrico della equazione sopra riportata.
In Fig. 21, la linea a tratto pieno B è una linea retta che collega i punti di scostamento verso l'interno delle lenti destra e sinistra dalla curva esponenziale A, in corrispondenza di una posizione focale Fj posta all'infinito, per far coincidere i campi fotografici delle lenti destra e sinistra nella posizione Fs di minima distanza focale e, con l'eccezione della posizione Fs di minima distanza focale, i campi fotografici delle lenti destra e sinistra vengono fatti coincidere a distanza ravvicinata dalla distanza focale. Se la costruzione è tale per cui le lenti destra e sinistra vengono spostale verso l'interno, lungo il segmento degli scostamenti, di quantità maggiori nell'intera area della linea continua B, oppure dell'intervallo di regolazione del fuoco, si ottiene una sensazione di. distanza grande o piccola, adatta alle reali condizioni di una fotografia in cui esistono altri oggetti a distanza più vicina dell'oggetto nel fuoco.
Tuttavia, quando la macchina fotografica per stereoscopia per sintetizzare la singola immagine di mirino dalle mezze porzioni esterne delle sopra menzionate immagini fotografate destra e sinistra, è dotata di un meccanismo di regolazione della distanza interottica assiale e del fuoco, del tipo a spostamento lineare, le lenti destra e sinistra vengono ulteriormente spostate verso l'interno dalla posizione in cui le distanze dei campi fotografici vengono fatte coincidere alla posizione focale Fs di distanza minima (nel caso della linea continua), oppure per tutte le distanze del punto focale (nel caso di più segmenti di linea di scostamento verso l'interno dalla linea a tratto pieno B) . Come conseguenza, l'immagine dell'oggetto alla distanza focale viene vista allargata, come mostrato in Fig. 19(c), anche se l'immagine dell'oggetto è a fuoco. Pertanto, ne deriva l'inconveniente di non poter mettere a fuoco l'oggetto osservando la deviazione dell'immagine di mirino.
Si rende quindi necessario risolvere il sopra menzionato problema tecnico, in modo che le immagini fotografiche destra e sinistra possano essere viste attraverso un unico mirino, ed ottenere una macchina fotografica per stereoscopia avente un meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco, di correzione della distanza interottica assiale, idonea alle reali condizioni di fotografia e che consenta di regolare accuratamente il fuoco mediante l'immagine di mirino. Lo scopo della presente invenzione è pertanto quello di risolvere il sopra menzionato problema tecnico.
Per conseguire lo scopo sopra indicato, la presente invenzione realizza una macchina fotografica per stereoscopia comprendente due sistemi ottici di una macchina reflex a singola lente, disposti in parallelo in un corpo di macchina, ciascuno comprendente un mirino di tipo a prisma per sintetizzare una immagine dalle mezze porzioni esterne dei campi fotografici delle lenti fotografiche destra e sinistra, un meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco per spostare obliquamente le lenti fotografiche destra e sinistra lungo una linea per collegare una posizione focale a distanza infinita con una posizione focale a distanza minima ridotta, in corrispondenza di una distanza interottica assiale per correggere automaticamente la collimazione, in cui detto prisma è scorrevolmente montato secondo una direzione di avvicinamento ed allontanamento dalle mezze porzioni destra e sinistra dell'immagine di mirino attraverso un meccanismo di spostamento per prisma, un meccanismo di asservimento per asservire detto meccanismo di spostamento per prisma al meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco, così che detto meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco sia costituito in modo che un punto a distanza focale su una linea parallela ai due assi ottici destro e sinistro sia sempre posizionato al centro delle immagini destra e sinistra dei mirini a prisma attraverso l'intermedio degli assi ottici delle lenti fotografiche destra e sinistra.
L'invenzione realizza inoltre una macchina fotografica per stereoscopia in cui detto mirino di tipo a prisma è costituito da una pluralità di prismi o una combinazione di un prisma e uno specchio, così che il prisma o lo specchio per sintetizzare le mezze immagini destra e sinistra in una immagine sia montato scorrevolmente secondo una direzione di avvicinamento e allontanamento dalle mezze porzioni destra e sinistra dell ' immagine di mirino attraverso detto meccanismo di spostamento per prisma.
La Figura 1 è una vista frontale di una macchina fotografica per stereoscopia che illustra la forma realizzativa dell'invenzione secondo la rivendicazione 1;
la Figura 2 è una vista in sezione della macchina fotografica per stereoscopia di Figura 1;
la Figura 3 è una vista in prospettiva della macchina fotografica per stereoscopia di Figura 1;
la Figura 4 mostra il prisma di Figura 3, in cui la Figura 4(a) è una vista in pianta, la Figura 4(c) è una vista di fondo, la Figura 4(d) è una vista posteriore, la Figura 4 (e) è una vista secondo la linea A-A di Figura 2 (b) , e la Figura 4 (f) è una vista laterale;
la Fig . 5 è una vista in sezione del meccanismo a camma per lo spostamento della lente nella macchina fotografica per stereoscopia di Fig. 1 ;
la Fig . 6 illustra un esempio convenzionale , ed è una vista esplicativa che illustra la relazione tra un prisma fisso e una immagine di mirino;
la Fig. 7 è una vista esplicativa che illustra la relazione tra il prisma di tipo scorrevole della Fig. 3 ed una immagine di mirino;
la Fig. 8 illustra un'altra forma realizzativa dell'invenzione, secondo la rivendicazione 2, ed è una vista frontale di una macchina fotografica per stereoscopia;
la Fig. 9 è una vista in prospettiva di una unità prismatica della macchina fotografica per stereoscopia di Fig. 8;
la Fig. 10 mostra l’unità prismatica della Fig. 9, in cui la Fig. 10(a) è una vista posteriore, la Fig. 10(b) è una vista in pianta, la Fig. 10(c) è una vista frontale, la Fig. 10(d) è una vista di fondo, la Fig. 10(e) è una vista secondo la linea A-A di Fig. 10(b), e la Fig. 10(f) è una vista laterale;
la Fig. 11(a) è una vista in pianta del prisma centrale di Fig. 9, e la Fig. 11(b) è una vista in sezione laterale di un meccanismo di scorrimento del prisma centrale;
la Fig. 12 è una vista esplicativa che illustra la relazione tra l'unità prismatica di Fig. 8 e le immagini di mirino;
la Fig. 13 è una vista in prospettiva che illustra un'altra forma realizzativa di unità prismatica;
la Fig. 14 è una vista in prospettiva che illustra un'altra forma realizzativa di unità prismatica;
la Fig. 15 illustra l'unità prismatica di Fig. 14, in cui la Fig. 15(a) è una vista in pianta, la Fig. 15(b) è una vista frontale, la Fig. 15(c) è una vista di fondo, la Fig. 15(d) è una vista posteriore, la Fig. 15(e) è una vista secondo la linea A-A di Fig. 15(b), e la Fig. 15(f) è una vista laterale;
la Fig. 16(a) è una vista anteriore del prisma centrale di Fig. 14, e la Fig. 16(b) è una vista in sezione laterale di un meccanismo di scorrimento del prisma centrale;
la Fig. 17 è una vista esplicativa che illustra la relazione tra l'unità prismatica di Fig. 14 e l'immagine di mirino;
la Fig. 18 è una vista in prospettiva che illustra ancora un'altra forma realizzativa dell'unità prismatica;
la Fig. 19(a) mostra un oggetto da fotografare, e le Figg. 19(b), 19(c) e 19(d) sono viste esplicative che illustrano l'immagine di mirino della macchina fotografica per stereoscopia dotata di un meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco;
la Fig. 20 è una vista esplicativa che illustra il meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco per far sempre coincidere le distanze dei campi fotografici delle lenti destra e sinistra della macchina fotografica per stereoscopia; e
la Fig. 21 è un grafico esplicativo che mostra i luoghi geometrici dei principali punti delle lenti destra e sinistra, in cui con A è indicata una curva esponenziale tale da far coincidere sempre le distanze dei campi fotografici delle lenti destra e sinistra alla distanza focale, mentre la curva a tratto pieno B indica il luogo geometrico di molti scostamenti .
Forme realizzative della presente invenzione verranno ora descritte in dettaglio. Le Figg. 1 e 2 illustrano una macchina fotografica per stereoscopia 1, in cui lenti fotografiche 4R e 4L sono montate su portalente destro e sinistro 3R e 3L della superficie anteriore dì un corpo di macchina 2, e un prisma 5 è disposto al centro, tra le parti destra e sinistra del corpo di macchina 2. Un meccanismo di mirino comprende un oculare 6, il prisma 5, e specchi verticali 7R e 7L di tipo reflex, disposti a destra e sinistra del prisma 5.
Con riferimento alle Figg. 3 e 4, il prisma 5 è realizzato in una resina o un vetro ottici mediante stampaggio integrale. Unità prismatiche di riflessione laterale a 90°, 9R e 9L, sono collegate alle mezze porzioni destra e sinistra dei piani inferiori di incidenza di una unità prismatica 8 con riflessione a 180°, per spostare i cammini ottici della luce incidente e della luce riflessa parallelamente nelle direzioni superiore ed inferiore. I piani verticali diretti lateralmente verso l'esterno delle unità prismatiche 9R e 9L di riflessione a 90° sono piani di incidenza, e l'intera larghezza del prisma 5 è la stessa oppure è leggermente allargata, rispetto all'immagine di esposizione della macchina fotografica per stereoscopia 1.
Con riferimento alla Fig. 2, gli specchi reflex 7R e 7L disposti a destra e sinistra del prisma S ruotano in direzione orizzontale attorno a punti (o assi) 10R e 10L nei centri di rotazione. A-l momento di scattare una fotografia, gli specchi reflex 7R e 7L ruotano lateralmente rispetto al prisma 5, dalla posizione di riposo a 45° rispetto all'asse ottico, e si ritirano dal percorso ottico tra le lenti 4R e 4L e la superficie della pellicola.
Con riferimento alla Fig. 3, quando gli specchi reflex 7R e 7L sono nelle posizioni di riposo, le immagini delle mezze porzioni esterne (mezze porzioni interne delle superfici di esposizione) delle distanze (range) fotografiche delle lenti destra e sinistra, vengono invertite da sinistra a destra dagli specchi reflex 7R e 7L, e incidono sulle unità prismatiche 9R e 9L di riflessione a 90° del prisma 5. Le immagini vengono completamente riflesse tre volte dalla superficie riflettenti RP1 delle unità prismatiche 9R e-9L di riflessione a 90°, e dalle superfici riflettenti RP2 e RP3 dell'unità prismatica 8 di riflessione a 180°, ed una immagine aerea viene sintetizzata dall'immagine eretta della mezza porzione esterna delle distanze fotografiche della lente sinistra, e dall'immagine eretta della mezza porzione esterna delle distanze fotografiche della lente destra, in corrispondenza del piano superiore di.proiezione 8a dell'unità prismatica 8 di riflessione a 180°. Quando i piani di incidenza delle unità prismatiche 9R e 9L di riflessione a 90° del prisma 5 sono opacizzate a superfici focali, il fuoco si può regolare osservando le immagini reali focalizzate delle superfici focali.
Con riferimento alla Fig. 2, il prisma 5 e i portalente destro e sinistro 3R e 3L si impegnano con guide scorrevoli 1IR e 1IL del tipo a movimento obliquo, formate sulla superficie anteriore del corpo di macchina 2. Il prisma 5 è montato sulla guida scorrevole centrale 12 con possibilità di movimento rettilineo alternativo, e le guide scorrevoli 11R e 11R dei portalente 3R e 3L sono formate con una coniigurazione tale per cui i luoghi geometrici dei punti principali delle lenti fotografiche 4R e 4L formano la linea a tratto pieno B, come mostrato in Fig. 21.
Bracci di guida 13R e 13L, che si estendono all'indietro dai portalente destro e sinistro 3R e 3L, sono impegnati da un albero a camme 14, disposto nella direzione verso destra o verso sinistra nel corpo di macchina 2. Il prisma 5 viene azionato posteriormente da una molla (non mostrata) che preme il braccio di guida 13 montato sul fondo del prisma 5 verso la camma 16 dell'albero a camme 14 per lo spostamento del prisma.
Con riferimento alla Fig. 5, vengono illustrati il braccio di guida 13 e l ' albero a camme 14 dei portalente . La camma 17 (con profilo a evolvente) dell ' albero a camme 14 viene impegnata dalla scanalatura a sezione rettangolare 13a stampata sul braccio di guida 13, il gioco tra la camma a evolvente 16 e la scanalatura a sezione rettangolare I3a viene ridotto al minimo possibile per eliminarne il lasco, e si ottiene così una precisa regolazione del fuoco.
Quando 1'utilizzatore ruota con le dita una manopola 18, prevista ad una estremità dell'albero a camme 14 mostrato in Fig. 2, i portalente destro e sinistro 3R e 3L si spostano obliquamente avanti e indietro, avanzando nella direzione di avvicinamento, oppure arretrando nella direzione di allontanamento. Il prisma 5 si sposta avanti e indietro in risposta alla rotazione dell'albero a camme 14, analogamente ai portalente 3R e 3L.
Il meccanismo a camma del prisma 5 è costruito in modo che il punto della distanza focale, su una linea parallela agli assi ottici delle lenti fotografiche destra e sinistra 4R e 4L, sia sempre disposto al centro tra le immagini destra e sinistra del mirino, attraverso il centro del prisma destro e sinistro 5, in tutte le posizioni sul luogo definito dalla linea a tratto pieno B del punto principale della lente, come mostrato in Fig. 21, così che quando il prisma 5 si sposta avanti e indietro in sincronismo con la direzione del fuoco a distanza ravvicinata, anche il prisma 5 viene asservito e fatto avanzare.
Benché non mostrato nei disegni, si possono impiegare portalente e meccanismi a camma del prisma con forme diverse, e la forma non è limitata.
Verrà ora descritta la relazione tra la posizione del prisma 5 e l'immagine di mirino. La Fig. 6 è una vista esplicativa di una convenzionale macchina fotografica per stereoscopia del tipo a prisma fisso, e la Fig. 7 è una vista esplicativa della macchina fotografica per stereoscopia secondo la presente invenzione.
Come mostrato in Fig. 6, l'immagine dell'oggetto sul prolungamento passante per il centro tra la destra e sinistra della macchina fotografica per stereoscopia, viene indirizzata verso il centro, tra le superfici di esposizione destra e sinistra 22R e 22L, dalle lenti fotografiche 21R e 21L, quindi ruotata dagli specchi reflex 23R e 23L, e immessa nel piano di incidenza sul lato di un prisma 24. Il prisma 24 è situato in una posizione in cui i vertici dei centri delle unità prismatiche di riflessione a 90° destra e sinistra che si intersecano 25R e 25L vengono a coincidere (corrispondere) con il centro delle immagini destra e sinistra. Le lenti fotografiche 21R e 21L si spostano lungo la curva esponenziale A in modo che le distanze dei campi fotografici destro e sinistro vengano sempre fatte corrispondere in un intervallo di regolazione del fuoco, mostrato in Fig. 20. Conseguentemente, le posizioni delle lenti fotografiche 21R e 2IL sono nella stessa posizione sulle immagini destra e sinistra dell'oggetto ad una distanza focale nell'intero intervallo dalla posizione lontana all'infinito alla posizione fotografica più prossima e, come mostrato in Fig. 19, il fuoco viene regolato osservando la deviazione di posizione dell 1immagine di mirino.
D'altra parte, poiché le lenti fotografiche 4R e 4L della macchina fotografica per stereoscopia 1 della presente invenzione si spostano in modo lineare ed obliquo, lungo la linea a tratto pieno B come mostrato in Fig. 7, l'oggetto in una posizione focale viene spostato verso l'interno sulla superficie di esposizione nella posizione, esclusa la distanza fotografica minima. Pertanto, la luce proveniente dall'oggetto ad una distanza infinita risulta parallela all'asse ottico al centro delle lenti fotografiche 4R e 4L, in modo che la distanza all <1 >infinito venga messa a fuoco come mostrato in Fig. 7, e la luce riflessa dagli specchi reflex 7R e 7L e incidente sul prisma 5 venga spostata all'indietro (verso il basso in Fig. 7), rispetto al caso di focalizzazione a distanza ravvicinata, come indicato dalla linea a tratto pieno, ma il prisma 5 viene fatto arretrare dall'asservimento delle lenti fotografiche 4R e 4L da parte del meccanismo a camma. Il meccanismo a camma fa arretrare il prisma 5 di un tratto uguale all'arretramento del cammino ottico. L'immagine del punto a distanza focale sul prolungamento passante per il centro della macchina fotografica per stereoscopia viene fatta coincidere con i vertici dei centri che intersecano le rispettive unità prismatiche 9R e 9R di riflessione a 90° destra e sinistra, dell'alimentazione delle lenti e, come mostrato in Fig. 19(b), viene osservata come una immagine completa, ed il fuoco può essere regolato osservando la deviazione di posizione dell'immagine di mirino, in modo analogo a quanto avviene in una macchina fotografica per stereoscopia di tipo convenzionale.
Con riferimento alla Fig. 8, viene illustrata ancora un'altra forma realizzativa di macchina fotografica per stereoscopia secondo la presente invenzione. In questa macchina fotografica per stereoscopia 31, il meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco ha la stessa costruzione di quello della macchina fotografica per stereoscopia 1 di Fig 2, ed i portalente 32R e 32R e le lenti fotografiche 33R e 33L vengono spostati obliquamente lungo la linea a tratto pieno B. Tuttavia, analogamente a quanto avviene in una macchina reflex generica a singola lente, si ha una struttura in cui la porzione posteriore viene usata come fulcro per la rotazione verso l'alto o verso il basso, e la luce riflessa al di sopra degli specchi reflex destro e sinistro 34R e 34L incide su una unità prismatica 35 nel corpo di macchina.
Con riferimento alle Figg. 9 e 10, l'unità prismatica 35 comprende tre prismi 36, 37R e 37L, ed il prisma centrale 36 ha una forma tale per cui due prismi con riflessione a 90° vengono uniti in una forma planare M con movimento alternativo, tramite un meccanismo di scorrimento descritto più oltre. I prismi 37R e 37L a destra e sinistra del prisma centrale 36 sono disposti in forma simmetrica, così che le due unità prismatiche da 90° siano ruotate di 90° fra loro. La larghezza complessiva dell'unità prismatica 35 è uguale o leggermente maggiore del passo delle superfici di esposizione destra e sinistra della macchina fotografica per stereoscopia 31, e anche la larghezza complessiva del prisma centrale 36 è uguale o leggermente maggiore della larghezza di una immagine.
I prismi destro e sinistro 37R e 37L sono disposti in piani di incidenza delle loro superfici inferiori sulle lamine focali destra e sinistra 38R e 38L, verso le mezze regioni interne delle lamine 35R e 38L, per ruotare la luce incidente attraverso le lamine focali 38R e 38L verso il centro ed immettere la luce lateralmente nel prisma centrale 36. Come mostrato in Fig. 9, i raggi di luce incidenti dal basso sui prismi destro e sinistro 37R e 37L vengono riflessi tre volte, e proiettati orizzontalmente all' indietro dal piano di proiezione 35a del prisma centrale 36 (nella direzione di questo lato di questo foglio in Fig. 9) . Le superfici inferiori dei prismi destro e sinistro 37R e 37L sono realizzate in forma di vetro molato di piano focale, e le lamine focali 38R e 38L possono essere omesse.
Le immagini rovesciate ed invertite da destra a sinistra che hanno attraversato le lenti fotografiche 33R e 33R vengono rovesciate dagli specchi reflex 34R e 34L, e sulle lamine focali 38R e 48L vengono formate immagini diritte da destra a sinistra. Le immagini delle mezze porzioni interne delle lamine focali destra e sinistra 33R e 33L vengono invertite simmetricamente da destra a sinistra, ossia le mezze porzioni esterne delle distanze fotografiche delle lenti fotografiche destra e sinistra 33R e 33R vengono invertite simmetricamente da destra a sinistra dal prisma 36. Pertanto l'immagine diritta della mezza porzione esterna nell' intervallo fotografico della lente fotografica sinistra 33L viene proiettata sulla mezza porzione sinistra del piano di proiezione 36a del prisma centrale 36, e l'immagine diritta della mezza porzione esterna nell'intervallo fotografico della lente destra 33R viene proiettata sulla mezza porzione destra del piano di proiezione 36a, per sintetizzare cosi una singola immagine.
Con riferimento alla Fig. il, viene mostrato un meccanismo di scorrimento del prisma centrale 36. Il prisma centrale 36 è montato su una guida di scorrimento 39, e spinto in avanti da una molla di compressione 40. Una camma 42 di spostamento per prisma è prevista coassialmente alla stessa camma di regolazione fuoco/distanza interottica assiale (non mostrata) , come nella macchina fotografica per stereoscopia 1 mostrata in Fig. 2, sull'albero a camme 41, e la camma 41 di spostamento del prisma è accoppiata al prisma :centralè 36 tramite una leva 43.
Il prisma centrale 36 viene spostato nella direzione opposta a quella del movimento in avanti e indietro di un meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco in senso opposto alla macchina fotografica per stereoscopia 1 mostrata in Fig. 2 e, come mostrato in Fig. 12, l'immagine dell'oggetto ad una distanza focale sul prolungamento passante per il centro della macchina fotografica per stereoscopia viene fatta corrispondere al vertice del centro che interseca le rispettive unità prismatiche con riflessione a 90° destra e sinistra del prisma centrale 36 delle posizioni delle lenti fotografiche 33R e 33L e, come mostrato in Fig. 19(b), viene osservato come una immagine completa, e il fuoco può essere regolato grazie alla deviazione di posizione dell'immagine di mirino.
Con riferimento alla Fig. 13, viene mostrata ancora un'altra forma realizzativa dell'unità prismatica mostrata in Fig. 9. Invece del prisma centrale 36, è previsto uno specchio triangolare 44 con la stessa funzione del prisma centrale. Lo specchio 44 viene spostato da un meccanismo di scorrimento asservito al meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco mostrato in Fig. 11, ed il fuoco viene regolato grazie alla deviazione di posizione dell’immagine di mirino in modo analogo a guanto mostrato in Fig. 12.
Con riferimento alle Figg. 14 e 15, viene mostrata ancora un'altra forma realizzativa dell'unità prismatica. L'unità prismatica 51 è costituita da un prisma fisso 52 e da un prisma superiore centrale 53 scorrevole verso l'alto o il basso, per riflettere completamente i raggi di luce tre volte a 90° in modo analogo all'unità prismatica 35 mostrata in Fig. 9 .
Il prisma fisso 52 è formato con una configurazione ottenuta da due unità prismatiche trapezoidali 54R e 54L con riflessione a 90°, collegate in modo simmetrico ai lati destro e sinistro di un prisma centrale inferiore 54C con riflessione a 90°. Il prisma centrale 53 è un prisma con superficie anteriore M collegata ad un prisma con riflessione a 90° in parallelo. Il prisma centrale 53 è inserito nello spazio superiore delle unità prismatiche 54R e 54L con riflessione a 90° destra e sinistra del prisma fisso 52 per lo scorrimento verticale in su e giù.
Come mostrato in Fig. 14, le mezze immagini interne delle lamine focali destra e sinistra 55R e 55L incidono sulle superfici inferiori dei prismi trapezoidali destro e sinistro 54R e 54L con riflessione a 90°, del prisma fisso 52 installati sulle lamine focali 55R e 55L per la riflessione completa tre volte da parte delle superfici riflettenti RP1, RP2.e RP3, ed una immagine diritta viene sintetizzata in una immagine a partire dalle mezze immagini destra e sinistra del piano verticale di proiezione 52a delle parti inferiori centrali .
Con riferimento alla Fig. 16, viene mostrato un meccanismo di scorrimento del prisma centrale 53. Il prisma centrale 53 è montato sulla guida 56 di scorrimento, e spinto da una molla di compressione 57. Analogamente al meccanismo di scorrimento per prisma mostrato in Fig. Il, una camma 59 per lo spostamento del prisma è prevista coassialmente alla camma di regolazione distanza interottica assiale /fuoco (non mostrata) su un albero a camme 58, e la camma 59 per lo spostamento del prisma è collegata al prisma centrale superiore 53 attraverso una leva 60 e un'asta di punteria 61.
Il prisma centrale 53 è scorrevole verso l'alto o verso il basso rispetto al movimento in avanti e indietro delle lenti fotografiche mediante la rotazione della manopola del meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco. Come mostrato in Fig. 17, il prisma centrale 53 viene spostato tra la posizione terminale inferiore quando le lenti fotografiche 63R e 62L vengono fatte avanzare alla distanza fotografica minima nella posizione sollevata al momento di fotografare ad una distanza infinita. L'immagine dell'oggetto ad una distanza focale sul prolungamento passante per il centro della macchina fotografica per stereoscopia viene fatta corrispondere ai vertici dei centri che intersecano le unità prismatiche riflettenti a 90° destra e sinistra del prisma centrale superiore 53 delle posizioni delle lenti ,e come mostrato in Fig. 19(b) , e se il fuoco è spostato, viene osservato come nelle Figg. 19(c) e 19(d) , ed il fuoco può essere regolato grazie alla deviazione di posizione dell'immagine di mirino.
Con riferimento alla Fig. 18, invece del prisma centrale superiore 53 dell'unità prismatica 51 mostrata in Fig. 14, è previsto uno specchio triangolare 63 avente la stessa funzione del prisma centrale superiore 53 . Lo specchio 63 viene spostato verso l'alto o verso il basso tramite 1 ' asservimento alla regolazione distanza interottica assiale/ fuoco , dal meccanismo di scorrimento mostrato in Fig. 16, e il fuoco è regolato dalla deviazione di posizione dell'immagine di mirino in modo analogo a quanto mostrato in Fig. 17.
Nella macchina fotografica per stereoscopia della presente invenzione sopra descritta, il prisma per sintetizzare una immagine di mirino dalle mezze porzioni esterne delle immagini fotografiche destra e sinistra viene spostato asservito al meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco per correggere automaticamente la collimazione, e l'oggetto alla distanza focale è sempre disposto al centro delle immagini di mirino destra e sinistra in posizione intermedia agli assi ottici delle lenti fotografiche destra e sinistra. Conseguentemente, l'oggetto alla distanza focale può essere focalizzato a seconda della condizione dell'immagine dell'oggetto, osservando la situazione reale mediante l'immagine di mirino, indipendentemente dall'impostazione di correzione della distanza interottica rispetto alla distanza focale. Pertanto, si realizza una macchina fotografica per stereoscopia di elevate prestazioni ed eccellente funzionamento, senza gli svantaggi delle macchine fotografiche per stereoscopia convenzionali dovuti a difficoltà di incompletezza della correzione di collimazione e di focalizzazione.
La presente invenzione non è in alcun modo limitata dalle sopra menzionate forme realizzative , ma può essere modificata in una varietà di modi senza uscire dall'ambito dell 'invenzione.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina fotografica per stereoscopia dotata di due sistemi ottici di macchina reflex a singola lente, disposti in parallelo in uno corpo di macchina, ciascuno comprendente: un mirino di tipo a prisma per sintetizzare una immagine dalle mezze porzioni esterne dei campi fotografici delle lenti fotografiche destra e sinistra, un meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco per spostare obliquamente le lenti fotografiche destra e sinistra lungo una linea per collegare una posizione focale a distanza infinita con una posizione focale a distanza minima ridotta, in corrispondenza di una distanza di interottica assiale per correggere automaticamente la collimazione, in cui detto prisma è scorrevolmente montato secondo una direzione di avvicinamento ed allontanamento delle mezze porzioni destra e sinistra dell'immagine di mirino attraverso un meccanismo di spostamento per prisma, un meccanismo di asservimento per asservire detto meccanismo di spostamento per prisma al meccanismo di regolazione distanza interottica ass iale/fuoco , così che detto meccanismo di regolazione distanza interottica assiale/fuoco sia costituito in modo che un punto a distanza focale su una linea parallela ai due assi ottici destro e sinistro sia sempre posizionato al centro delle immagini destra e sinistra dei mirini a prisma attraverso l'intermedio degli assi ottici delle lenti fotografiche destra e sinistra.
  2. 2 . Macchina fotografica per stereoscopia secondo la rivendicazione 1, in cui detto mirino di tipo a prisma è costituito da una pluralità di prismi o una combinazione di un prisma e uno specchio, così che il prisma o lo specchio per sintetizzare le mezze immagini destra e sinistra in una immagine è montato scorrevolmente secondo una direzione di avvicinamento e allontanamento delle mezze porzioni destra e sinistra dell'immagine di mirino attraverso detto meccanismo di spostamento per prisma.
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