ITRM20000358A1 - Complesso di stabilizzazione per autoveicoli. - Google Patents

Complesso di stabilizzazione per autoveicoli. Download PDF

Info

Publication number
ITRM20000358A1
ITRM20000358A1 IT2000RM000358A ITRM20000358A ITRM20000358A1 IT RM20000358 A1 ITRM20000358 A1 IT RM20000358A1 IT 2000RM000358 A IT2000RM000358 A IT 2000RM000358A IT RM20000358 A ITRM20000358 A IT RM20000358A IT RM20000358 A1 ITRM20000358 A1 IT RM20000358A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
stabilizer
connection
coupling member
actuator
friction welding
Prior art date
Application number
IT2000RM000358A
Other languages
English (en)
Inventor
Rudolf Reinhardt
Bernd Acker
Werner Busch
Thomas Szell
Original Assignee
Daimler Chrysler Ag
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Daimler Chrysler Ag filed Critical Daimler Chrysler Ag
Publication of ITRM20000358A0 publication Critical patent/ITRM20000358A0/it
Publication of ITRM20000358A1 publication Critical patent/ITRM20000358A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1315950B1 publication Critical patent/IT1315950B1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60GVEHICLE SUSPENSION ARRANGEMENTS
    • B60G11/00Resilient suspensions characterised by arrangement, location or kind of springs
    • B60G11/18Resilient suspensions characterised by arrangement, location or kind of springs having torsion-bar springs only
    • B60G11/20Resilient suspensions characterised by arrangement, location or kind of springs having torsion-bar springs only characterised by means specially adapted for attaching the spring to axle or sprung part of the vehicle
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60GVEHICLE SUSPENSION ARRANGEMENTS
    • B60G21/00Interconnection systems for two or more resiliently-suspended wheels, e.g. for stabilising a vehicle body with respect to acceleration, deceleration or centrifugal forces
    • B60G21/02Interconnection systems for two or more resiliently-suspended wheels, e.g. for stabilising a vehicle body with respect to acceleration, deceleration or centrifugal forces permanently interconnected
    • B60G21/04Interconnection systems for two or more resiliently-suspended wheels, e.g. for stabilising a vehicle body with respect to acceleration, deceleration or centrifugal forces permanently interconnected mechanically
    • B60G21/05Interconnection systems for two or more resiliently-suspended wheels, e.g. for stabilising a vehicle body with respect to acceleration, deceleration or centrifugal forces permanently interconnected mechanically between wheels on the same axle but on different sides of the vehicle, i.e. the left and right wheel suspensions being interconnected
    • B60G21/055Stabiliser bars
    • B60G21/0551Mounting means therefor
    • B60G21/0553Mounting means therefor adjustable
    • B60G21/0555Mounting means therefor adjustable including an actuator inducing vehicle roll
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16FSPRINGS; SHOCK-ABSORBERS; MEANS FOR DAMPING VIBRATION
    • F16F1/00Springs
    • F16F1/02Springs made of steel or other material having low internal friction; Wound, torsion, leaf, cup, ring or the like springs, the material of the spring not being relevant
    • F16F1/14Torsion springs consisting of bars or tubes
    • F16F1/16Attachments or mountings
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60GVEHICLE SUSPENSION ARRANGEMENTS
    • B60G2206/00Indexing codes related to the manufacturing of suspensions: constructional features, the materials used, procedures or tools
    • B60G2206/01Constructional features of suspension elements, e.g. arms, dampers, springs
    • B60G2206/40Constructional features of dampers and/or springs
    • B60G2206/42Springs
    • B60G2206/427Stabiliser bars or tubes
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60GVEHICLE SUSPENSION ARRANGEMENTS
    • B60G2206/00Indexing codes related to the manufacturing of suspensions: constructional features, the materials used, procedures or tools
    • B60G2206/01Constructional features of suspension elements, e.g. arms, dampers, springs
    • B60G2206/80Manufacturing procedures
    • B60G2206/82Joining
    • B60G2206/8201Joining by welding
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60GVEHICLE SUSPENSION ARRANGEMENTS
    • B60G2206/00Indexing codes related to the manufacturing of suspensions: constructional features, the materials used, procedures or tools
    • B60G2206/01Constructional features of suspension elements, e.g. arms, dampers, springs
    • B60G2206/80Manufacturing procedures
    • B60G2206/82Joining
    • B60G2206/8201Joining by welding
    • B60G2206/82013Friction or heat welding

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)
  • Mechanical Operated Clutches (AREA)
  • Pressure Welding/Diffusion-Bonding (AREA)
  • Control Of Electric Motors In General (AREA)

Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione dal titolo: ,,COMPLESSO DI STABILIZZAZIONE PER AUTOVEICOLI '’
L'invenzione concerne un complesso di stabilizzazione per autoveicoli, in particolare per autovetture, per l'accoppiamento di due ruote di una linea di assi di veicolo, con i particolari del preambolo della rivendicazione 1. L'invenzione concerne, inoltre, un procedimento per la produzione di un tale complesso di stabilizzazione.
Di regola, uno stabilizzatore serve a migliorare il comportamento di rollio in un veicolo. Dal brevetto DE-PS 11 05 290 è noto un sistema stabilizzatore del tipo indicato avanti, il quale presenta un primo elemento di stabilizzazione associato ad una ruota nonché un secondo elemento di stabilizzazione associato all'altra ruota. Un attuatore oppure attivatore accoppia i due elementi dello stabilizzatore, laddove il primo elemento dello stabilizzatore è collegato in modo non girevole con un primo attacco dell'attuatore, ad esempio con il rotore, e il secondo elemento dello stabilizzatore è collegato in modo non girevole con un secondo attacco dell 'attuatore, ad esempio con lo statore. Attraverso una rotazione pilotata tra il rotore e lo statore si può applicare in modo mirato un precarico degli elementi dello stabilizzatore in modo da poter ottenere una stabilizzazione del rollio del veicolo. Inoltre, con un tale sistema stabilizzatore si può influenzare, in linea di massima, anche il comportamento di beccheggio del veicolo. Inoltre, un tale complesso di stabilizzazione può presentare anche la funzione di un dispositivo di regolazione di livello oppure di un martinetto.
Nel noto complesso di stabilizzazione citato, il collegamento 'non girevole tra l'attuatore e ciascun elemento dello stabilizzatore avviene, di volta in volta, attraverso una dentatura. In questo caso, una dentatura esterna, realizzata di volta in volta su ciascuna estremità dello stabilizzatore, fa presa in una dentatura interna, realizzata su ciascun attacco dell 'attuatore. Per realizzare una tale dentatura esterna all'estremità dello stabilizzatore si deve prima ricalcare l'estremità dello stabilizzatore per ottenere un ispessimento del materiale. Giusto successivamente si può realizzare la dentatura mediante una corrispondente lavorazione per asportazione di truciolo. Una tale procedura è relativamente costosa e inadatta ad essere impiegata in grande serie.
La forma di realizzazione di una tale dentatura ad andamento assiale per l'accoppiamento non girevole degli elementi dello stabilizzatore con l'attuatore è mostrata anche nella DE 4443 809 Al nonché nella DE 44 42 223 C2.
Nella DE 43 37 771 Al, 1'accoppiamento non girevole di un elemento dello stabilizzatore con l'attuatore è realizzato per il fatto che all'estremità dell'elemento dello stabilizzatore da collegare con l'attuatore è realizzata una piastra da innesto appiattita, la quale è inserita in una corrispondente fenditura di supporto in ciascun attacco dell 'attuatore, laddove sono previsti tiranti a vite che stringono la piastra da innesto. Anche questa forma di realizzazione è relativamente costosa per un impiego in grande serie.
Dalla DE 43 37 813 Al è noto realizzare una flangia a forma di disco su ciascuna estremità degli elementi dello stabilizzatore, la quale poi è connessa mediante un giunto saldato anulare al rotore dell 'attuatore. Per la connessione dello statore, a questo è attaccata una flangia a forma di disco per mezzo di un giunto saldato anulare alla quale viene fissata una flangia che si adatta a ciascuna estremità del relativo elemento dello stabilizzatore. Anche la realizzazione di tali giunti saldati è relativamente dispendiosa .
La presente invenzione si occupa del problema di indicare una forma di esecuzione per un complesso di stabilizzazione del tipo citato avanti, in grado di essere realizzato in grande serie.
Questo problema viene risolto, secondo l'invenzione, con un complesso di stabilizzazione con i particolari della rivendicazione 1 e con il procedimento con i particolari delle rivendicazioni 6 e rispettivamente 7.
Un particolare vantaggio del complesso di stabilizzazione secondo l'invenzione può essere dato dal fatto che elementi dello stabilizzatore realizzati, formati, strutturati in modo diverso, possono essere collegati sempre con gli stessi organi di accoppiamento e rispettivamente con gli stessi attacchi dell 'attuatore in modo da poter ridurre il numero di elementi. Questi accorgimenti facilitano, in particolare, la logistica di una produzione in grande serie .
E' notevolmente economico ottenere separatamente gli organi di accoppiamento, ad esempio una flangia oppure un perno profilato, da spezzoni corrispondenti e applicarli, ad esempio con il procedimento di saldatura ad attrito, all'estremità dell'elemento dello stabilizzatore anziché realizzare, all'estremità dell'elemento dello stabilizzatore, prima mediante un procedimento di ricalcatura o simile, prima le premesse per la realizzazione di un organo di accoppiamento, applicato per formatura all'elemento dello stabilizzatore. Comple ssivamente, in questo modo si possono risparmiare costi e tempi di produzione, cosa che si rivela particolarmente vantaggiosa nell'ambito di un lavorazione in grande serie.
Con l'unione di almeno un elemento dello stabilizzatore con il relativo attacco dell'attuatore e rispettivamente con un relativo elemento di accoppiamento per mezzo di un collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio con un collegamento mediante saldatura ad attrito oppure con un collegamento mediante saldatura laser, viene proposta una tecnica di giunzione ad alta resistenza, la quale è utilizzabile in misura particolare nell'ambito di una produzione in grande serie poiché, ad esempio, nel procedimento di saldatura ad attrito oppure nella saldatura laser, gli organi di accoppiamento prefabbricati possono essere collegati, in modo non girevole, con ciascun elemento dello stabilizzatore senza che, a questo scopo, sia necessaria, ad esempio, una ricalcatura dell'elemento dello stabilizzatore. Un collegamento di saldatura ad attrito può aver luogo anche in modo relativamente rapido. Attraverso il collegamento in materiale della stessa specie ad alta resistenza, non svincolabile, dell'organo di accoppiamento con l'elemento dello stabilizzatore si ottiene un gruppo strutturale a pezzo unico, il quale può essere collegato completamente in modo usuale con l’attuatore.
E' evidente che ciascun elemento dello stabilizzatore può essere applicato anche direttamente sull 'attuatore e rispettivamente su uno dei suoi attacchi, ad esempio, mediante il procedimento di saldatura ad attrito.
Un procedimento di saldatura ad attrito si contraddistingue, rispetto ad altri procedimenti di saldatura, ad esempio, per il fatto che anche acciai ad alta lega possono essere uniti senza incrinature, senza preriscaldamento e senza postriscaldo. Inoltre, anche parti già bonificate possono essere collegate fra loro mediante saldatura ad attrito. Inoltre, ,con un procedimento di saldatura ad attrito è possibile collegare indissolubilmente fra loro mediante accoppiamento in materiale della stessa specie, metalli diversi e rispettivamente leghe di metallo diverse. Ad esempio, in questo modo si può impiegare un acciaio per molle pregiato, costoso, per la produzione degli elementi dello stabilizzatore, mentre l'elemento di accoppiamento, applicato per formatura a pezzo unico su di esso, è costituito da un altro acciaio economico.
Ciascun elemento di accoppiamento può essere già prefabbricato nell'ambito della sua produzione a tal punto che, per la connessione successiva con l'attuatore, non sono necessarie ulteriori fasi di lavorazione. Ad esempio, una flangia può essere equipaggiata già con relativi fori di collegamento a vite e, allo stesso modo, un elemento da innesto con dentatura esterna può essere equipaggiato già con denti assiali.
Secondo un procedimento di produzione particolarmente vantaggioso, detto procedimento per la realizzazione del collegamento in materiale· della stessa specie, ad esempio la saldatura ad attrito, può essere gestito in modo che, per la conclusione del processo di saldatura ad attrito, la rotazione tra gli elementi da saldare fra loro venga fermata in modo da ottenere una posizione relativa predefinita tra l'organo di accoppiamento e l'elemento dello stabilizzatore per ottenere, in questo modo, una posizione relativa desiderata tra l'attuatore e l'elemento stabilizzatore, in seguito fissato ad asso. In questo modo si possono risparmiare metodi di misura supplementari .
Altri particolari importanti e vantaggi del complesso di stabilizzazione secondo l'invenzione nonché del procedimento secondo 1'invenzione emergono dalle rivendicazioni dipendenti, dai disegni e dalla descrizione delle figure relative con riferimento ai disegni.
E evidente che i particolari citati avanti e ancora da illustrare in seguito non sono utilizzabili soltanto nella combinazione di volta in volta indicata ma anche nelle altre combinazioni oppure da soli, senza abbandonare l’ambito della presente invenzione.
Esempi di esecuzione preferiti dell'invenzione sono rappresentati nei disegni e vengono illustrati più dettagliatamente nella descrizione seguente. Nei disegni, di volta in volta schematicamente,
La figura 1 mostra una vista dall'alto di un complesso di stabilizzazione, laddove due elementi dello stabilizzatore non sono ancora collegati con un attuatore relativo,
la figura 2 mostra una vista dall'alto di un complesso di stabilizzazione secondo la figura 1, laddove gli elementi dello stabilizzatore sono collegati con l’attuatore,
la figura 3 mostra una vista analoga alla figura 2, però di un'altra forma di esecuzione con elementi dello stabilizzatore sagomati in modo complicato,
la figura 4 mostra una vista laterale dall'alto di un organo di accoppiamento, realizzato come un elemento da innesto con dentatura esterna,
la figura 5 mostra una vista come nella figura 4, laddove però l'elemento da innesto è equipaggiato con un'appendice,
la figura 6 mostra una vista laterale dall'alto di un organo di accoppiamento realizzato a guisa di flangia con un'appendice e
la figura 7 mostra una vista come nella figura 6, laddove la flangia è realizzata senza appendice.
Corrispondentemente alle figure da 1 a 3, un complesso di stabilizzazione 1 secondo 1'invenzione è costituito da un primo elemento di stabilizzazione 2, il quale è associato ad una ruota non rappresentata di un autoveicolo anch'esso non rappresentato. Inoltre, il complesso di stabilizzazione l presenta una secondo elemento di stabilizzazione 3, il quale è associato ad un'altra ruota appartenente alla stessa linea di assi del veicolo e anch'essa non rappresentata. Inoltre, il complesso di stabilizzazione 1 comprende un attuatore 4 che, preferibilmente, è realizzato a guisa di gruppo rotore-statore. Per l'accoppiamento non girevole degli elementi 2 e 3 dello stabilizzatore con attacchi dell 'attuatore, cioè con un primo attacco 5 dell 'attuatore e con un secondo attacco 6 dell 'attuatore, le estremità 7 e 8 degli elementi 2 e 3 dello stabilizzatore rivolte verso 1'attuatore 4 sono munite, di volta in volta, di un organo di accoppiamento, cioè di un primo organo di accoppiamento 9 e di un secondo organo di accoppiamento 10.
Mentre il primo organo di accoppiamento 9 è realizzato a forma di elemento da innesto, equipaggiato con una dentatura esterna assiale, il secondo organo di accoppiamento 10 è formato da una flangia, in particolare, a forma di disco. Ad esempio, il secondo organo di accoppiamento a forma di flangia 10 viene fissato in modo non girevole al secondo attacco 6 dell 'attuatore, che ad esempio è un elemento costitutivo del rotore, mediante un corrispondente collegamento a vite, il quale è indicato, nelle figure 2 e 3, con linee a punti e tratti il. Diversamente da questo, il primo organo di accoppiamento 9, realizzato a guisa di elemento da innesto, viene fissato in modo non girevole al primo attacco 5 dell 'attuatore innestando assialmente detto organo di accoppiamento nell'attacco 5 dell'attuatore, laddove il primo attacco 5 dell'attuatore presenta una corrispondente dentatura interna. Il primo attacco 5 dell'attuatore è poi, ad esempio, un elemento costitutivo dello statore.
L'unione degli organi di accoppiamento 9 e 10 con ciascun elemento 2 e 3 dello stabilizzatore avviene, nel seguente esempio di esecuzione, attraverso un collegamento di saldatura ad attrito 12, il quale è rappresentato da una linea nelle figure da 1 a 3, la quale simbolizza un cordone di saldatura ad attrito che si forma durante l'esecuzione di un procedimento,di saldatura ad attrito.
In alternativa, l'organo di accoppiamento '9, 10 può essere connesso con il relativo elemento 2, 3 dello stablizzatore anche mediante un qualsiasi altro collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio mediante un procedimento di saldatura laser. A seconda della presente combinazione di materiali, si può impiegare un collegamento per brasatura, un collegamento per incollaggio oppure un collegamento a morsetto .
Mentre negli esempi di esecuzione rappresentati, gli elementi 2 e 3 dello stabilizzatore sono collegati di volta in volta indirettamente in modo non girevole con 1 'attuatore 4 tramite il relativo organo di accoppiamento 9, 10, in un'altra forma di esecuzione può essere senz'altro opportuno collegare almeno uno degli elementi 2 oppure 3 dello stabilizzatore direttamente con ciascun attacco 5 oppure 6 dell 'attuatore 4, laddove poi il collegamento di saldatura ad attrito 12 viene realizzato, in modo opportuno, tra il relativo elemento 2, 3 dello stabilizzatore e il relativo attacco .5, 6 dell 'attuatore.
Corrispondentemente alla figura 3, in particolari forme di esecuzione del complesso di stabilizzazione 1 può essere necessario realizzare forme di elementi di stabilizzazione 2 e 3 relativamente complicate, in particolare tridimensionali. Se ciascun elemento 2 e 3 dello stabilizzatore può essere diviso, come nell'esempio della figura 3, in segmenti 13, 14 e rispettivamente 15 sagomati in modo semplice e in segmenti’ 16 e rispettivamente 17 sagomati in modo complicato, può essere vantaggioso, dal punto di vista della tecnica lavorativa, realizzare separatamente questi segmenti 13, 14, 15, 16, 17 e, successivamente, assiemarli, laddove, in questo caso, ciò viene realizzato, vantaggiosamente, di nuovo per mezzo di un collegamento di saldatura ad attrito 12.
Corrispondentemente alla figura 4, un organo di accoppiamento 9, realizzato a guisa di perno profilato o di un elemento da innesto, può presentare una grandezza standardizzata che presenta una struttura ottimizzata per l’attacco all'attuatore 4. Per la connessione di ciascun elemento dello stabilizzatore, in questo caso l'elemento di stabilizzazione 2, si allineano coassialmente superfici frontali 18 e 19, parallele fra loro, dell'estremità 7 dell'elemento dello stabilizzatore e dell’organo di accoppiamento 9 e le stesse vengono collegate fra loro con un metodo di saldatura ad attrito. Il diametro esterno dell'elemento 2 da attaccare dello stabilizzatore può presentare, in questo caso, un numero di valori diversi in modo che per un numero di complessi di stabilizzazione 1 realizzato in modo diverso si possano impiegare sempre gli identici organi di accoppiamento 9.
Per una migliore trasmissione di forze e rispettivamente di coppie, l'organo di accoppiamento 9 realizzato a guisa di elemento da innesto può essere equipaggiato, corrispondentemente alla figura 5, anche con un'appendice 20, che presenta un diametro esterno adattato all'elemento 2 dello stabilizzatore in corrispondenza delle superfici frontali 18 e 19.
Allo stesso modo, un organo di accoppiamento 10 realizzato a guisa di flangia può essere equipaggiato, corrispondentemente alla figura 6, con una tale appendice 21 che consente una trasmissione di forza e rispettivamente di coppia con punte di forza e rispettivamente di coppia ridotte.
Secondo la figura 7 è anche possibile equipaggiare l'organo di accoppiamento flangiforme 10 senza una tale appendice 21 (cfr. fig. 6), in modo da poter saldare anche qui di nuovo per attrito ciascun elemento dello stabilizzatore, in questo caso l'elemento 3 dello stabilizzatore, avente all'incirca un diametro esterno qualsiasi, con l'organo di accoppiamento flangifore 10.
Secondo l'invenzione, la realizzazione del complesso di stabilizzazione 1 può aver luogo come segue :
Gli elementi 2 e 3 dello stabilizzatore e l'attuatore 4 nonché gli organi di accoppiamento 9 e 10 vengono realizzati di volta in volta separatamente, laddove gli organi di accoppiamento 9 e 10 possono essere realizzati, corrispondentemente ad una prima alternativa, in modo completo oppure, corrispondentemente ad una seconda alternativa, senza i relativi mezzi di fissaggio, ad esempio, senza la dentatura oppure senza i fori di collegamento a vite.
Prima del fissaggio degli elementi 2 e 3 dello stabilizzatore all 'attuatore 4 si fissano, mediante accoppiamento in materiale della stessa specie, gli organi di accoppiamento 9 e 10 a ciascun elemento 2 e rispettivamente 3 dello stabilizzatore mediante un metodo di saldatura ad attrito. Se i rispettivi mezzi di fissaggio sopraccitati non sono ancora realizzati sugli organi di accoppiamento 9 e 10, essi vengono applicati in una seconda fase di lavorazione successiva laddove, inoltre, si deve tener conto della posizione relativa desiderata tra 1'attuatore 4 e gli elementi 2 e 3 dello stabilizzatore fissati ad esso succesivamente . In caso di organi di accoppiamento 9 e 10 già approntati, cioè in caso di organi di accoppiamento 9, 10 già equipaggiati con i rispettivi mezzi di fissaggio, il metodo di saldatura ad attrito viene eseguito, preferibilmente, in modo che gli elementi strutturali rotanti l'uno rispetto all'altro durante la saldatura ad attrito vengano fermati e rispettivamente arrestati in modo che tra l'elemento 2 e rispettivamente 3 dello stabilizzatore e l'organo di accoppiamento relativo 9 e rispettivamente '10 si ottenga una determinata posizione relativa, corrispondente alla posizione relativa desiderata per la connessione dell'elemento 2 e rispettivamente 3 dello stabilizzatore con l'attuatore 4.
E' evidente che la connessione degli elementi 2 e rispettivamente 3 dello stabilizzatore può essere eseguita anche direttamente con i raccordi 5 e rispettivamente 6 dell 'attuatore 4, laddove poi il metodo di saldatura ad attrito viene eseguito in modo opportunamente adattato.
Un cordone di saldatura realizzato nell'ambito del collegamento di saldatura ad attrito può .essere eliminato, alla fine del processo di saldatura ad attrito, per mezzo di un punzone.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Complesso di stabilizzazione per autoveicoli, in particolare per autovetture, per l'accoppiamento di due ruote di una linea assiale di veicolo, con un primo elemento di stabilizzazione (2), associato ad una ruota, e con un secondo elemento di stabilizzazione (3), associato all'altra ruota, nonché con un attuatore (4) che accoppia gli elementi (2, 3) dello stabilizzatore, il quale consente un precarico degli elementi (2, 3) dello stabilizzatore, laddove il primo elemento (2) dello stabilizzatore è collegato in modo non girevole con un primo attacco (5) dell'attuatore e laddove il secondo elemento (3) dello stabilizzatore è collegato in modo non girevole con un secondo attacco (6) dell'attuatore, caratterizzato dal fatto che almeno uno degli elementi (2, 3) dello stabilizzatore è collegato indirettamente, tramite un organo di accoppiamento (5, 10) attaccato in modo non girevole all'elemento (2, 3) dello stabilizzatore, con il relativo attacco (5, 6) dell'attuatore.
  2. 2 . Complesso di stabilizzazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'attacco non girevole dell'organo di accoppiamento (9, 10) all'elemento (2, 3) dello stabilizzatore è realizzato mediante un collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio mediante collegamento di saldatura ad attrito (12) oppure mediante collegamento di saldatura laser.
  3. 3. Complesso di stabilizzazione secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che almeno uno degli elementi (2, 3) dello stabilizzatore è costituito da almeno due segmenti (13, 14, 15, 16, 17), i quali sono connessi fra loro mediante un collegamento in materiali della sessa specie, ad esempio mediante un collegamento di saldatura laser oppure un collegamento di saldatura ad attrito (12).
  4. 4. Complesso di stabilizzazione secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che l'organo di accoppiamento (9, 10), collegato tramite il collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio il collegamento di saldatura laser oppure il collegamento di saldatura ad attrito (12), con ciascun elemento (2, 3) dello stabilizzatore, è realizzato come una flangia con fori di collegamento a vite oppure come un elemento da innesto con un contorno esterno profilato, ad esempio una dentatura esterna, adatto a trasmettere coppie.
  5. 5 . Complesso di stabilizzazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che l'organo di accoppiamento (9, 10) presenta un' appendice (20 , 21) , su cui è realizzato il collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio il collegamento di saldatura laser oppure il collegamento di saldatura ad attrito (12), con l'elemento (2, 3) dello stabilizzatore e la quale, ad una estremità rivolta verso l'elemento (2, 3) dello stabilizzatore, presenta lo stesso diametro esterno dell'elemento (2, 3) dello stabilizzatore.
  6. 6 . Complesso di stabilizzazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che l'elemento (2, 3) dello stabilizzatore, il quale è collegato mediante il metodo di giunzione, ad esempio il metodo di saldatura ad attrito oppure il metodo di saldatura laser, con il relativo organo di accoppiamento (9, 10), è costituito da un metallo oppure da una lega di metallo diverso(a) dall'organo di accoppiamento (9, 10).
  7. 7. Procedimento per la produzione di un complesso di stabilizzazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, laddove un primo e un secondo elemento di stabilizzazione (2, 3) vengono collegati in modo non girevole con un attuatore (4), caratterizzato dal fatto che almeno un organo di accoppiamento (9, 10) viene prodotto separatamente dall'elemento (2, 3) relativo dello stabilizzatore e, successivamente, viene fissato in modo non girevole all'elemento (2, 3) relativo dello stabilizzatore e, successivamente, il gruppo strutturale formato dall'elemento (2, 3) dello stabilizzatore e dall'organo di accoppiamento annesso (9, 10) viene collegato con l'attuatore (4).
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l'attacco non girevole dell'organo di accoppiamento (9, 10) all'elemento (2, 3) dello stabilizzatore viene realizzato con una tecnica di giunzione per la realizzazione di un collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio di un metodo di saldatura ad attrito oppure,di un metodo di saldatura laser.
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 7 oppure 8, caratterizzato dal fatto che il procedimento di collegamento eseguito per la realizzazione del giunto in materiale della stessa specie, ad esempio il metodo di saldatura laser oppure il metodo di saldatura ad attrito, viene gestito in modo che tra l'elemento (2, 3) dello stabilizzatore e l'organo di accoppiamento (9, 10) collegato con esso sia impostata un posizione relativa prestabilita.
  10. 10 . Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che si elimina un cordone di saldatura ad attrito, realizzato mediante un processo di saldatura ad attrito .
  11. 11. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 7 a 10, caratterizzato dal fatto che dopo la realizzazione del collegamento in materiale della stessa specie, ad esempio il collegamento di saldatura ad attrito (12) oppure il collegamento di saldatura laser, viene eseguito un processo di bonifica almeno per un segmento contenente il collegamento in materiale della stessa specie del gruppo strutturale formato dall'elemento (2, 3) dello stabilizzatore e dall'organo di accoppiamento annesso (9, 10).
IT2000RM000358A 1999-07-02 2000-06-30 Complesso di stabilizzazione per autoveicoli. IT1315950B1 (it)

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
DE19930444A DE19930444C5 (de) 1999-07-02 1999-07-02 Stabilisatoranordnung für ein Kraftfahrzeug

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITRM20000358A0 ITRM20000358A0 (it) 2000-06-30
ITRM20000358A1 true ITRM20000358A1 (it) 2001-12-30
IT1315950B1 IT1315950B1 (it) 2003-03-26

Family

ID=7913358

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2000RM000358A IT1315950B1 (it) 1999-07-02 2000-06-30 Complesso di stabilizzazione per autoveicoli.

Country Status (4)

Country Link
US (1) US6435531B1 (it)
DE (1) DE19930444C5 (it)
FR (1) FR2796007B1 (it)
IT (1) IT1315950B1 (it)

Families Citing this family (47)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE19936541C2 (de) * 1999-07-02 2001-08-02 Daimler Chrysler Ag Stabilisatoranordnung für ein Kraftfahrzeug
DE19936540C2 (de) * 1999-08-03 2001-05-31 Daimler Chrysler Ag Stabilisatoranordnung für ein Kraftfahrzeug
FR2797808B1 (fr) 1999-08-03 2003-03-28 Daimler Chrysler Ag Agencement de stabilisateur pour un vehicule automobile
DE10001087A1 (de) * 2000-01-13 2001-07-19 Bayerische Motoren Werke Ag Elektromechanischer Stabilisator für das Fahrwerk eines Fahrzeuges
DE10148095B4 (de) * 2001-09-28 2017-07-13 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Aktiver Stabilisator für ein Kraftfahrzeug
DE10210306A1 (de) 2002-03-08 2003-09-18 Volkswagen Ag Anordnung zur aktiven Rollstabilisierung eines Kraftfahrzeugs
US6698767B2 (en) * 2002-03-11 2004-03-02 Ford Global Technologies, Llc Adjustable suspension stabilizer bar
DE10225035B4 (de) * 2002-06-06 2004-11-04 ZF Lemförder Metallwaren AG Geteilter Stabilisator und Verfahren zur Herstellung einer verzahnten Anbindung des äußeren Drehteils an einen der beiden Stabilisatorteile
DE10225294A1 (de) * 2002-06-07 2003-12-18 Bayerische Motoren Werke Ag Stabilisatoranordnung für das Fahrwerk eines Kraftfahrzeugs
DE10225297A1 (de) * 2002-06-07 2003-12-18 Bayerische Motoren Werke Ag Geteilter Kraftfahrzeugstabilisator mit einem eingebauten Schwenkmotor
DE10231013A1 (de) * 2002-07-09 2004-02-05 ZF Lemförder Metallwaren AG Stabilisator für Kraftfahrzeuge
DE10233499B4 (de) * 2002-07-24 2017-07-13 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Geteilter, aktiver Kraftfahrzeugstabilisator mit einem Aktuator zur Wankregelung
DE10237103A1 (de) * 2002-08-13 2004-02-26 Bayerische Motoren Werke Ag Stabilisatoranordnung für das Fahrwerk eines Kraftfahrzeugs und Verfahren zu deren Herstellung
DE10304071B4 (de) * 2003-01-31 2005-06-23 Gather Industrie Gmbh Verfahren zur Befestigung einer Magnethalterung an einer ein Zahnrad antreibenden Welle einer magnetgekuppelten Zahnradpumpe
DE102004002550A1 (de) * 2004-01-17 2005-08-04 Dr.Ing.H.C. F. Porsche Ag Doppelter Schwenkmotor und Verfahren zur Ansteuerung
JP4336217B2 (ja) * 2004-02-12 2009-09-30 アイシン精機株式会社 スタビライザ制御装置
DE102004057429B4 (de) 2004-11-27 2009-10-01 Thyssenkrupp Bilstein Suspension Gmbh Verfahren zum Herstellen von geteilten Rohrstabilisatoren mit Schwenkmotor und geteilter Rohrstabilisator mit Schwenkmotor
DE102005031037A1 (de) * 2005-07-02 2007-01-25 Bayerische Motoren Werke Ag Aktiver, geteilter Kraftfahrzeugstabilisator mit eingebautem elektrischem Schwenkmotor
DE102007024769A1 (de) 2007-05-26 2008-11-27 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Aktives Fahrwerk für ein Kraftfahrzeug
DE102007024770A1 (de) 2007-05-26 2008-11-27 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Aktives Fahrwerk für Kraftfahrzeuge
DE102007028852A1 (de) 2007-06-22 2008-12-24 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Radaufhängung für ein Kraftfahrzeug
DE102007040185A1 (de) 2007-08-25 2009-02-26 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Radaufhängung für Kraftfahrzeuge
DE102008009875A1 (de) 2008-02-19 2009-03-12 Zf Friedrichshafen Ag Stabilisatoranordnung mit einem Schwenkmotor
DE102008046588A1 (de) 2008-09-10 2010-03-11 Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Aktiver Kraftfahrzeugstabilisator
DE202008012581U1 (de) 2008-09-22 2010-02-18 Asturia Automotive Systems Ag Stabilisatoranordnung
US20110101630A1 (en) * 2009-11-04 2011-05-05 Tadashi Sakai Bend shape for anti-roll bar
US20110198820A1 (en) * 2010-02-16 2011-08-18 Benteler Automobiltechnik Gmbh Stabilizer and a method for producing a stabilizer
DE102010008164A1 (de) 2010-02-16 2011-09-08 Benteler Automobiltechnik Gmbh Verfahren zur Anbindung einer Rohrstabilisatorhälfte und Rohrstabilisator
DE102010044799A1 (de) 2010-09-09 2012-04-26 Benteler Automobiltechnik Gmbh Stabilisator und Verfahren zum Herstellen eines Stabilisators
EP2368730A3 (de) * 2010-03-15 2013-05-22 Benteler Automobiltechnik GmbH Stabilisatoranordnung
DE102010020132A1 (de) 2010-05-11 2011-11-17 Hydac Electronic Gmbh Antriebssystem mit zumindest einem hydraulischen Aktuator
DE102010036513A1 (de) * 2010-07-20 2012-01-26 Benteler Automobiltechnik Gmbh Verfahren zur Herstellung eines Stabilisators und Stabilisator
DE102010035524A1 (de) 2010-08-25 2012-03-01 Benteler Automobiltechnik Gmbh Faserverbundwerkstoffstabilisator
DE102010056331A1 (de) * 2010-12-27 2012-02-16 Magna Powertrain Ag & Co. Kg Wankstabilisator
DE102011084349B4 (de) 2011-10-12 2024-06-06 Schaeffler Technologies AG & Co. KG Aktive Wankdämpfung für ein Fahrzeug
DE102011116092A1 (de) * 2011-10-18 2013-04-18 Benteler Automobiltechnik Gmbh Stabilisatoranordnung
JP5901940B2 (ja) * 2011-11-08 2016-04-13 Ntn株式会社 等速自在継手の外側継手部材の溶接方法
DE102011056340A1 (de) 2011-12-13 2013-06-13 Benteler Automobiltechnik Gmbh Stabilisatoranordnung für ein Kraftfahrzeug und Verfahren zur Herstellung eines Stabilisatorabschnitts
DE102013000753A1 (de) * 2013-01-17 2013-12-12 Audi Ag Stabilisator zur Wankstabilisierung von Kraftfahrzeugen
DE102013005750A1 (de) 2013-04-05 2014-10-09 Benteler Automobiltechnik Gmbh Regelungsanordnung für ein Stabilisatorsystem
DE102013207421A1 (de) 2013-04-24 2014-10-30 Schaeffler Technologies Gmbh & Co. Kg Stabilisatoranordnung für ein Kraftfahrzeug
DE102013207423A1 (de) 2013-04-24 2014-10-30 Schaeffler Technologies Gmbh & Co. Kg Verfahren zur Herstellung einer Stabilisatoranordnung für ein Kraftfahrzeug
JP5961223B2 (ja) * 2014-04-10 2016-08-02 日本発條株式会社 パイプ状部材およびその端部封止方法
DE102014216717A1 (de) 2014-08-22 2016-02-25 Zf Friedrichshafen Ag Aktives Wankstabilisierungssystem für ein Kraftfahrzeug
DE102016203950A1 (de) * 2016-03-10 2017-09-14 Schaeffler Technologies AG & Co. KG Wankstabilisator für ein Kraftfahrzeug
US10618370B2 (en) * 2016-09-02 2020-04-14 Mando Corporation Active roll stabilizer
DE102017126580A1 (de) 2017-11-13 2019-05-16 Schaeffler Technologies AG & Co. KG Anordnung, umfassend ein Bauteil aus nicht-metallischem Material und ein Anschlussteil zur Befestigung an einem weiteren Maschinenteil

Family Cites Families (26)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE1408269A1 (de) * 1958-07-09 1968-10-24 Linde Ag Verfahren und Einrichtung zur Erzeugung und Sicherstellung derselben Zaehigkeitseigenschaften in den benachbarten Zonen eines metallischen Werkstuecks,vorzugsweise Stahls
DE1105290B (de) * 1959-10-31 1961-04-20 Daimler Benz Ag Vorrichtung zur Kurvenstabilisierung des Wagenkastens bei Kraftfahrzeugen, insbesondere solchen mit Luftfederung
US3391722A (en) * 1964-01-10 1968-07-09 David R. Ligh Motion transforming actuator particularly for hatch covers
GB1585163A (en) * 1976-06-24 1981-02-25 Gkn Transmissions Ltd Universal joint and shaft assemblies
DE2920381A1 (de) 1979-05-19 1980-11-27 Gerhard Dr Ing Schueler Triebwerk
DE3131055C2 (de) * 1981-08-05 1983-05-26 Max Planck Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften e.V., 3400 Göttingen Verfahren und Vorrichtung zum Bolzenschweißen
JPS5834243A (ja) * 1981-08-19 1983-02-28 Horikiri Bane Seisakusho:Kk スタビライザ
JPS5893617A (ja) * 1981-11-30 1983-06-03 Nhk Spring Co Ltd 自動車用中空スタビライザ
DE3226362C2 (de) * 1982-07-14 1984-08-16 Kuka Schweissanlagen + Roboter Gmbh, 8900 Augsburg Verfahren zum Abbremsen von Reibschweißmaschinen beim Reibschweißen von Teilen mit genauer Winkelposition nach dem Schweißen
DE3618139A1 (de) * 1986-05-30 1987-12-03 Loehr & Bromkamp Gmbh Radlager-gleichlaufgelenk-einheit
DE3737735C1 (en) * 1987-09-10 1988-06-23 Daimler Benz Ag Bearing of a stabiliser which is mounted on the body of a motor vehicle
DE3730334A1 (de) * 1987-09-10 1989-03-23 Daimler Benz Ag Stabilisator fuer kraftfahrzeuge
DE3740244A1 (de) * 1987-11-27 1989-06-08 Daimler Benz Ag Stabilisator fuer kraftfahrzeuge
FR2654391B1 (fr) * 1989-11-13 1994-06-03 Peugeot Dispositif anti-devers pour vehicule automobile.
DE4229025A1 (de) * 1992-09-01 1994-03-03 Fichtel & Sachs Ag Schwenkmotor für einen Kraftfahrzeugstabilisator
DE4337771C2 (de) * 1993-11-05 1996-01-25 Fichtel & Sachs Ag Hydraulischer Schwenkmotor
DE4337813C2 (de) * 1993-11-05 1996-04-18 Fichtel & Sachs Ag Schwenkmotor
DE4435491C2 (de) * 1993-11-05 1997-07-03 Fichtel & Sachs Ag Stabilisatoranordnung mit einem Schwenkmotor
DE4442223C2 (de) * 1994-11-26 1996-09-12 Fichtel & Sachs Ag Schwenkmotor für einen geteilten Stabilisator
DE4443809A1 (de) * 1994-12-09 1996-04-04 Fichtel & Sachs Ag Stabilisatoranordnung für ein Fahrwerk eines Kraftfahrzeugs
DE29503814U1 (de) * 1995-03-09 1995-06-01 Fa. Muhr und Bender, 57439 Attendorn Stabilisator
DE19523240C1 (de) * 1995-06-27 1997-03-27 Kuka Schweissanlagen & Roboter Verfahren und Vorrichtung zum Reibschweißen von Werkstücken
DE19644241C2 (de) * 1996-01-26 1998-05-14 Mannesmann Sachs Ag Stabilisatoranordnung für ein Fahrwerk eines Kraftfahrzeuges
DE19758292C2 (de) * 1997-05-12 2003-07-03 Muhr & Bender Kg Stabilisator
JP3209170B2 (ja) * 1997-12-02 2001-09-17 日本軽金属株式会社 アルミニウム合金製中空部材の摩擦圧接方法及び継手
DE19815313C2 (de) * 1998-04-06 2000-03-02 Daimler Chrysler Ag Fahrstabilisator für Kraftfahrzeuge

Also Published As

Publication number Publication date
ITRM20000358A0 (it) 2000-06-30
IT1315950B1 (it) 2003-03-26
FR2796007A1 (fr) 2001-01-12
DE19930444C2 (de) 2001-06-07
US6435531B1 (en) 2002-08-20
DE19930444C5 (de) 2005-10-20
FR2796007B1 (fr) 2002-08-30
DE19930444A1 (de) 2001-01-11

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITRM20000358A1 (it) Complesso di stabilizzazione per autoveicoli.
US6086162A (en) Motor vehicle rear axle and method
US8496258B2 (en) Hybrid component
US8910365B2 (en) Method for the production of a steering spindle portion forming a section of a steering spindle
DE102016004822A1 (de) Austauschbares Fahrradkettenrad
US20100320038A1 (en) Opposed-piston caliper body
JP2010126095A (ja) アーム部材及びその製造方法
US20030160372A1 (en) Fixing element with multifunctional fixing component
EP3310594B1 (de) Strebe für eine radaufhängung
WO2014040887A1 (de) Lenkereinheit und verfahren zur herstellung einer lenkereinheit
EP1925382B1 (en) Manufacturing method for a fastening system for steering apparatus
US3347112A (en) Low bicycle pedal
US6866280B2 (en) Process for making a bicycle frame part, and bicycle frame including the bicycle frame part
CN109996635A (zh) 具有接合辅助元件的构件、至少两个构件的构件组合体以及用于制造的方法
JP2000154842A (ja) ナックルブラケット
EP1415737B1 (de) Verfahren zur Herstellung eines Fahrzeugrades
US7665746B2 (en) Method of mounting a king pin at an end of a hollow axle
KR101490926B1 (ko) 자전거용 프레임 유닛 및 그 제작방법
KR20210012765A (ko) 차량 조향 시스템의 스티어링 컬럼 샤프트
CN105143031A (zh) 曲柄轴组件及制造方法
RU2656929C2 (ru) Элемент подвески и способ его изготовления
CN103534502A (zh) 用于汽车的传动系系统的万向接头组件
US7819304B2 (en) Solid brazed laminate structures
DE112016004407T5 (de) Fahrzeugrad
JPS5973364A (ja) ステアリングリンケ−ジ用リレ−ロツド