ITRE20060111A1 - Metodo ed impianto per la fabbricazione di piastrelle ceramiche - Google Patents

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ITRE20060111A1
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Marcello Fontanini
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L B Officine Meccaniche Spa
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Description

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DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“METODO ED IMPIANTO PER LA FABBRICAZIONE DI PIASTRELLE CERAMICHE”
a nome L.B. – OFFICINE MECCANICHE - S.P.A.
5 con sede in 41042 FIORANO MODENESE (MO).
* * * * *
La presente invenzione riguarda in generale un metodo ed un impianto per la fabbricazione di piastrelle ceramiche.
Come è noto, le piastrelle ceramiche sono fabbricate a partire da una 10 piastrella cruda di materiale ceramico in polvere, la quale viene sottoposta a successive fasi di essiccazione e cottura fino ad ottenere il prodotto finito.
La presente invenzione riguarda in particolare la realizzazione della piastrella cruda.
15 Di norma la piastrella cruda è realizzata tramite la pressatura del materiale ceramico in polvere all’interno della cavità di formatura di uno stampo ceramico.
Schematicamente, lo stampo ceramico comprende un tampone inferiore che è scorrevolmente inserito all’interno di una matrice laterale 20 atta a definire la detta cavità di formatura, ed un sovrastante tampone superiore che si muove verticalmente rispetto al tampone inferiore per effettuare la pressatura.
Negli impianti tradizionali, il materiale ceramico in polvere viene alimentato all’interno della cavità di formatura mediante un apposito 25 cassetto di caricamento, il quale è atto a traslare su un piano di 28434 dep.doc SM
scorrimento posto a filo con la matrice dello stampo.
In particolare, la traslazione del cassetto di caricamento avviene tra una posizione arretrata, in cui è posizionato al di sotto di una tramoggia di alimentazione del materiale in polvere, ed una posizione 5 avanzata, in cui è sovrapposto al tampone inferiore dello stampo ceramico per rilasciare il materiale in polvere nella cavità di formatura.
Un inconveniente di questo sistema consiste nel fatto che i numerosi movimenti del cassetto di caricamento creano lunghi tempi morti 10 durante il funzionamento dello stampo ceramico che, inevitabilmente, limitano la produttività dell’intero sistema.
Nell’ottica di superare il menzionato inconveniente, sono stati proposti impianti in linea atti a realizzare lastre precompattate di materiale ceramico in polvere, le quali vengono successivamente 15 alimentate alla cavità di formatura dello stampo.
Detti impianti comprendono generalmente una linea di trasporto orizzontale atta a fare avanzare una sequenza di piattaforme d’appoggio attraverso una serie di stazioni di lavoro.
Dette stazioni di lavoro comprendono una o più stazioni di 20 alimentazione, una stazione di compattazione ed una stazione di trasferimento.
Le stazioni di alimentazione sono atte a rilasciare su ciascuna piattaforma una pluralità di strati sovrapposti di materiale ceramico in polvere per formare una lastra soffice.
25 La stazione di compattazione è atta a compattare detta lastra soffice 28434 dep.doc SM
in modo da eliminare l’aria in essa contenuta e ottenere una lastra precompattata.
La stazione di trasferimento è infine atta a trasferire la lastra precompattata all’interno della cavità di formatura dello stampo 5 ceramico.
Un’esigenza connessa con questi impianti in linea è quella di realizzare nella lastra soffice motivi decorativi volti a migliorare l’aspetto del prodotto finito, così come avviene negli impianti di tipo tradizionale.
10 Per realizzare detti motivi decorativi, lo strato della lastra soffice destinato a rimanere in vista nella piastrella finita è generalmente ottenuto con polveri ceramiche colorate che vengono distribuite secondo un prefissato disegno.
Per questa ragione, la stazione di alimentazione preposta alla 15 realizzazione del suddetto strato è spesso provvista di apposite testine di erogazione, le quali sono atte a muoversi al di sopra dell’elemento d’appoggio in modo da poter riprodurre i desiderati disegni.
Una caratteristica di queste testine è tuttavia quella di realizzare 20 disegni aventi generalmente contorni poco definiti e sfumati che sono idonei, ad esempio, a riprodurre le venature tipiche della pietra naturale, ma non permettono di ottenere le figure nitide tipiche delle decorazioni geometriche.
In particolare, le menzionate testine non permettono di realizzare in 25 modo soddisfacente le cosiddette decorazioni a mosaico, ossia le 28434 dep.doc SM
decorazioni formate da un insieme di zone adiacenti aventi colorazioni differenti e contorni ben delimitati.
Scopo della presente invenzione è quello di superare il menzionato inconveniente nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal 5 costo contenuto.
Tale scopo è raggiunto dall’invenzione così come si caratterizza nelle rivendicazioni indipendenti.
In particolare si rende disponibile un metodo per la fabbricazione di piastrelle ceramiche, in cui la realizzazione della lastra soffice di 10 materiale ceramico in polvere comprende le fasi di:
fare avanzare orizzontalmente una superficie d’appoggio in un prefissato percorso operativo,
appoggiare sopra detta superficie d’appoggio (13) un corpo sagomato dotato di elementi divisori che definiscono una pluralità di 15 celle,
depositare all’interno di ciascuna cella del corpo sagomato un materiale ceramico in polvere,
distanziare il corpo sagomato dalla superficie d’appoggio, in modo da lasciare su quest’ultima uno strato di materiale ceramico in 20 polvere.
Grazie a questa soluzione, il menzionato strato risulta formato in pianta da una pluralità di zone adiacenti di polveri ceramiche, le quali riproducono la forma delle celle della griglia di separazione e risultano separate da linee di contorno nette e precise.
25 Pertanto, sagomando opportunamente le celle del corpo sagomato e 28434 dep.doc SM
distribuendo all’interno di esse polveri ceramiche aventi almeno una caratteristica differente, ad esempio di diverso colore, si rilascia sulla superficie d’appoggio uno strato variegato che può efficacemente realizzare qualunque decorazione geometrica ed in 5 particolare, ma non solo, qualunque decorazione a mosaico.
In particolare, è previsto che ciascuna cella del corpo sagomato possa essere riempita di materiale ceramico di colore diverso da quello presente nelle celle adiacenti, ovvero che una o più celle adiacenti possano essere riempite di materiale dello stesso colore, a 10 seconda del disegno geometrico che si intende realizzare.
Il metodo secondo l’invenzione consente inoltre di realizzare efficacemente sia piastrelle ceramiche decorate in tutta massa, sia piastrelle ceramiche decorate solo sulla faccia in vista.
Nel primo caso è previsto che lo strato variegato depositato tramite 15 il corpo sagomato costituisca l’intero spessore della lastra soffice destinata a realizzare la piastrella.
Nel secondo caso, è invece previsto che lo strato variegato realizzi solo la faccia destinata a rimanere in vista della piastrella, e che lo spessore della lastra soffice sia pertanto completato con almeno 20 un secondo strato di materiale ceramico avente generalmente caratteristiche esteticamente inferiori.
Detto secondo strato può essere depositato direttamente sopra lo strato variegato; oppure può essere realizzato per primo, in modo da definire esso stesso la superficie d’appoggio su cui viene 25 successivamente rilasciato lo strato variegato.
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Secondo l’invenzione, il metodo di cui sopra può essere eseguito tramite un impianto comprendente:
un trasportatore atto a fare avanzare orizzontalmente una superficie d’appoggio in un percorso operativo,
5 un corpo sagomato dotato di elementi di separazione che definiscono una pluralità di celle,
mezzi di movimentazione per appoggiare detto corpo sagomato sulla superficie d’appoggio e per sollevarlo rispetto a quest’ultima, e
10 mezzi di caricamento per depositare all’interno delle celle del corpo sagomato materiale ceramico in polvere, in modo da lasciare sulla superficie d’appoggio uno strato di materiale ceramico in polvere.
Infine, l’invenzione rende disponibile un dispositivo per la 15 deposizione di materiale ceramico in polvere su una superficie d’appoggio traslante orizzontalmente.
Detto dispositivo comprende un corpo sagomato dotato di elementi di separazione che definiscono una pluralità di celle, mezzi di movimentazione per muovere il corpo sagomato in direzione verticale, 20 e mezzi di caricamento per rilasciare all’interno delle celle del corpo sagomato un materiale ceramico in polvere.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure 25 illustrate nelle tavole allegate, in cui:
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- la figura 1 è una vista schematica di un impianto secondo l’invenzione;
- la figura 2 è una vista prospettica di una piattaforma atta a ricevere una lastra soffice di materiale ceramico;
5 - la figura 3 è la vista indicata con III in figura 2;
- la figura 4 è una vista prospettica della stazione di decorazione indicata con 3 in figura 1;
- la figura 5 è una vista in pianta della stazione di figura 4;
- la figura 6 è la vista indicata con VI in figura 5;
10 - la figura 7 è la sezione VII-VII di figura 6;
- la figura 8 è una vista prospettica che mostra la faccia inferiore del corpo sagomato 21 appartenente al dispositivo di deposizione 20 presente nella stazione di figura 4;
- la figura 9 è la sezione IX-IX di figura 8;
15 - la figura 10 è una vista prospettica esplosa di alcuni componenti dei mezzi di caricamento 27 del dispositivo di deposizione 20;
- la figura 11 è una vista prospettica esplosa di alcuni altri componenti dei mezzi di caricamento 27 del dispositivo di deposizione 20;
20 - la figura 12 è una vista prospettica dei mezzi di movimentazione 26 del dispositivo di deposizione 20;
- la figura 13 è una vista in pianta dei mezzi di figura 12;
- la figura 14 è la vista XIV di figura 13 dove alcuni elementi sono stati omessi per evidenziare altri dettagli del trovato;
25 - la figura 15 è la sezione di traccia XV-XV di figura 5;
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- la figura 16 è un dettaglio ingrandito di figura 15;
- le figure da 17 a 20 sono un dettaglio di figura 7 mostrato durante altrettante fasi del funzionamento del dispositivo di deposizione 20. - la figura 21 è una sezione effettuata secondo un piano verticale di 5 una piattaforma atta a ricevere la lastra soffice, conforme ad una forma di attuazione preferita dell’invenzione;
- la figura 22 mostra la piattaforma di figura 21 durante la fase di deposizione del materiale ceramico in polvere nella stazione di decorazione 3 dell’impianto di figura 1.
10 L’impianto 1 per la fabbricazione di piastrelle ceramiche illustrato nelle menzionate figure, comprende un trasportatore 2 atto a fare avanzare orizzontalmente una sequenza di piattaforme 10 attraverso una serie di stazioni di lavoro, arrestandole di volta in volta in ciascuna di esse.
15 Nell’esempio mostrato, il trasportatore 2 è costituito da un nastro trasportatore, tuttavia quest’ultimo potrebbe essere efficacemente sostituito da qualunque altro idoneo sistema di trasporto avente le medesime caratteristiche funzionali.
Le stazioni di lavoro comprendono due stazioni di alimentazione, 20 rispettivamente di decorazione 3 e di completamento 4, le quali sono globalmente atte a realizzare su ciascuna piattaforma 10 una lastra soffice di materiale ceramico in polvere.
In particolare, la stazione di decorazione 3 è atta a depositare sulla piattaforma 10 lo strato di materiale in polvere che è 25 destinato a rimanere in vista nella piastrella finita.
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La seconda stazione di completamento 4 è atta a depositare un secondo strato di materiale ceramico in polvere sopra a quello depositato dalla stazione di alimentazione 3, in modo da completare lo spessore della lastra soffice.
5 A valle della stazione di completamento 4 è presente una stazione di compattazione 5, la quale è provvista di una pressa 9 atta a compattare la lastra soffice per eliminare l’aria in essa contenuta ed ottenere una lastra compattata trasportabile.
Infine, a valle della stazione di compattazione 5 è presente una 10 stazione di trasferimento 6 in cui sono installati mezzi, di per sé noti, atti a trasferire ogni lastra compattata verso la cavità di uno stampo ceramico 7, dove viene assoggettata alla pressatura vera e propria, prima di essere inoltrata alle fasi di essiccatura e cottura finali.
15 Come illustrato nelle figure 2 e 3, ogni piattaforma 10 comprende una base allargata 11 al centro della quale è fissato un tampone 12 la cui faccia superiore definisce una superficie d’appoggio 13 orizzontale per il materiale ceramico in polvere.
Nell’esempio illustrato, il tampone 12 è a pianta rettangolare, 20 tuttavia esso potrebbe essere anche a pianta quadrata o di qualunque altra forma.
Il tampone 12 è inserito a misura all’interno di una relativa matrice di contenimento 14, la quale è mobile verticalmente rispetto alla sottostante base allargata 11.
25 In particolare, la matrice di contenimento 14 è provvista di una 28434 dep.doc SM
serie di steli verticali 15 sporgenti dalla propria faccia inferiore, ciascuno dei quali è infilato all’interno di un rispettivo cilindro cavo 16 fissato alla base allargata 11.
Detti steli verticali 15 sporgono al di sotto della base allargata 11 5 senza interferire con il nastro trasportatore 2.
Tra ogni stelo verticale 15 ed il relativo cilindro 16 sono interposti mezzi di ritegno ad attivazione comandata (non mostrati), atti a generare un attrito sufficiente per impedire ogni movimento verticale indesiderato della matrice di contenimento 14 rispetto al 10 tampone 11.
I movimenti verticali della matrice di contenimento 14 sono invece provocati da appositi dispositivi di sollevamento 8, comprendenti ad esempio una serie di martinetti, i quali sono posizionati sotto il nastro trasportatore 2 e agiscono sui tratti sporgenti degli steli 15 verticali 15 (v. fig.1).
In particolare, detti dispositivi di sollevamento 8 sono posti in corrispondenza di entrambe le stazioni di alimentazione 3,4 del materiale ceramico in polvere.
Come illustrato in figura 4, la stazione di decorazione 3 è 20 provvista di uno speciale dispositivo di deposizione del materiale ceramico in polvere, indicato globalmente con 20.
Detto dispositivo di deposizione 20 comprende un corpo sagomato a forma di griglia 21, il quale è orientato orizzontalmente ed è posto ad una quota superiore rispetto alla sottostante superficie 25 d’appoggio 13 della piattaforma 10.
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Detto corpo sagomato 21 (v. fig.8) comprende un reticolo di pareti divisorie a sviluppo verticale 23, le quali definiscono una cornice perimetrale 22 a pianta sostanzialmente rettangolare il cui spazio interno è suddiviso in una pluralità di celle separate 24.
5 La cornice 22 presenta in pianta un perimetro laterale avente la stessa forma e sostanzialmente le stesse dimensioni del perimetro in pianta del tampone 12 delle piattaforme 10, in modo da potersi inserire sostanzialmente a misura all’interno delle matrici 14.
I bordi inferiori delle pareti divisorie 23 sono posti tutti alla 10 stessa quota, in modo da poter contemporaneamente appoggiare sulla superficie d’appoggio 13.
Inoltre, la sezione trasversale delle pareti divisorie 23 presenta l’estremità inferiore rastremata, in modo che lo spessore in corrispondenza del bordo inferiore sia minimo, preferibilmente 15 dell’ordine di alcuni decimi di millimetro (v. fig.9).
Il corpo sagomato 21 è fissato ad una cornice di supporto 21’, tramite la quale è collegato ad un telaio rigido di sostegno 25.
Detto telaio rigido di sostegno 25 è a sua volta associato a mezzi di movimentazione 26 per muovere il corpo sagomato 21 in direzione 20 verticale rispetto alla sottostante superficie d’appoggio 13.
Sul telaio di sostegno 25 sono impostati mezzi di caricamento, indicati globalmente con 27, atti a rilasciare all’interno di ciascuna cella 24 del corpo sagomato 21 un materiale ceramico in polvere.
25 In particolare, è previsto che i mezzi di caricamento 27 possano 28434 dep.doc SM
rilasciare in ciascuna cella 24 un materiale ceramico di colore diverso da quello delle celle 24 adiacenti, ovvero che possano rilasciare in una o più celle 24 adiacenti materiali ceramici dello stesso colore, a seconda del disegno decorativo che si intende 5 realizzare.
Come illustrato in figura 10, detti mezzi di caricamento 27 comprendono una tramoggia di raccolta 28 del materiale ceramico in polvere, la quale presenta un profilo in pianta coincidente con il profilo in pianta della cornice perimetrale 22 del corpo sagomato 21 10 ed è posta verticalmente al di sopra del corpo sagomato 21 stesso.
Il volume interno della tramoggia di raccolta 28 è suddiviso da un reticolo di setti separatori 29 a tutta altezza che definiscono una pluralità di distinti vani di contenimento 30 a sviluppo verticale, ciascuno dei quali è atto a contenere un materiale ceramico in 15 polvere.
In particolare, i setti separatori 29 della tramoggia di raccolta 28 sono disposti in pianta a formare una reticolo avente la stessa forma e le stesse dimensioni del reticolo di pareti divisorie 23 del corpo sagomato 21.
20 La tramoggia di raccolta 28 è chiusa superiormente da un coperchio 31 che presenta una serie di fori d’ingresso 32, ciascuno dei quali sfocia all’interno di un rispettivo vano di contenimento 30.
Ai fori d’ingresso 32 sono associati rispettivi manicotti 33 che, tramite una serie di tubi spiralati flessibili (non mostrati), sono 25 collegati ad un sistema di alimentazione centralizzato del materiale 28434 dep.doc SM
ceramico in polvere.
In fondo di ciascun vano di contenimento 30 è sovrapposto ad una rispettiva cella 24 del corpo sagomato 21, ed è aperto per consentire l’uscita ed il trasferimento diretto del materiale ceramico 5 all’interno di detta cella 24.
Alla tramoggia di raccolta 28 sono associati mezzi per selettivamente aprire e chiudere il fondo dei vani di contenimento 30 del materiale ceramico in polvere.
Detti mezzi comprendono una prima lastra traforata 35 che chiude il 10 fondo della tramoggia di raccolta 28 in modo da intercettare tutti i vani di contenimento 30, ed una sottostante seconda lastra traforata 36 affacciata a contatto della prima lastra traforata 35.
Dette prima e seconda lastra traforata 35,36 sono reciprocamente scorrevoli l’una sull’altra tra una configurazione di apertura, in 15 cui rendono disponibile una pluralità di passaggi per il materiale ceramico in polvere, ed una posizione di chiusura, in cui chiudono completamente detti passaggi.
In particolare, la seconda lastra traforata 36 è saldamente fissata al telaio di sostegno 25, mentre la prima lastra traforata 35 e 20 fissata alla tramoggia di raccolta 28 la quale è montata sul telaio di sostegno 25 tramite due guide di scorrimento 37 che le consentono di muoversi in direzione orizzontale.
Detti movimenti sono comandati da appositi mezzi attuatori 38 che sono atti a far compiere alla tramoggia di raccolta 28 un movimento 25 alternativo di piccola corsa tra dette posizioni di apertura e 28434 dep.doc SM
chiusura.
Nell’esempio illustrato, detti mezzi attuatori 38 comprendono un martinetto pneumatico che è installato sul telaio di sostegno 25, in modo da agire su un fianco laterale della tramoggia di raccolta 28. 5 Come illustrato in figura 11, i mezzi di caricamento 27 comprendono inoltre un telaio vibrante 39, posto al di sotto delle lastre traforate 35,36 il quale è collegato al telaio di sostegno 25 tramite apposite sospensioni elastiche, ad esempio tramite strisce di gomma morbida e amorfa.
10 Detto telaio vibrante 39 è conformato sostanzialmente come una cornice, la quale presenta una sagoma in pianta coincidente con la sagoma in pianta della cornice 22 del corpo sagomato 21, ed è verticalmente sovrapposta ad essa.
Il telaio vibrante 39 inquadra una rete di setacciatura 40 che 15 risulta così interposta tra il fondo d’uscita dei vani di contenimento 30 del materiale ceramico in polvere e le celle 24 del corpo sagomato 21.
Più in particolare, lo spazio interno del telaio vibrante 39 è suddiviso da un reticolo di setti divisori 41 in una pluralità di 20 aree separate 42, ciascuna delle quali comunica con una rispettiva cella 24 del corpo sagomato 21 ed è chiusa dalla rete di setacciatura 40.
Detti setti divisori 41 sono disposti in pianta a formare un reticolo avente la stessa forma e le stesse dimensioni del reticolo di pareti 25 divisorie 23 del corpo sagomato 21, ed hanno uno sviluppo verticale 28434 dep.doc SM
superiore rispetto allo spessore della rete di setacciatura 40, la quale è posizionata in posizione intermedia rispetto alla loro altezza.
La vibrazione del telaio vibrante 39 è generata da una coppia di 5 usuali vibratori 43 che generano un’oscillazione verticale del telaio 39 stesso sul telaio di sostegno 25.
Nell’esempio illustrato, detti vibratori 43 sono di tipo elettromeccanico a masse eccentriche controrotanti, con risultante verticale e/o orizzontale della forza centrifuga.
10 La vibrazione indotta da detti motovibratori può essere regolata agendo sulla posizione angolare delle masse eccentriche rispetto all’albero rotante, oppure variando la velocità di rotazione del motore.
In alternativa, i vibratori 43 possono essere di tipo 15 elettromagnetico con l’armatura fissata al telaio di sostegno 25 e la parte vibrante fissata al telaio vibrante 39.
La vibrazione indotta da detti vibratori elettromagnetici può essere regolata variando la distanza tra l’armatura e la parte vibrante, oppure variando l’intensità di corrente della bobina di eccitazione 20 tramite opportuni sistemi potenziometrici.
Come illustrato in figura 11, i mezzi di caricamento 27 comprendono infine un tunnel distanziatore 44 a sviluppo verticale, avente l’estremità superiore fissata al telaio di sostegno 25 e l’estremità inferiore fissata alla cornice di supporto 21’ del corpo 25 sagomato 21.
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Detto tunnel distanziatore 44 comprende un involucro esterno 45 che presenta un profilo in pianta coincidente con il profilo in pianta della cornice 21’ cui è fissato.
Il volume interno dell’involucro 45 è suddiviso da un reticolo di 5 setti ripartitori verticali 46 a tutta altezza che definiscono una pluralità di distinti corridoi di caduta 47 a sviluppo verticale, ciascuno dei quali pone in comunicazione l’uscita di un rispettivo vano di contenimento 30 ad una rispettiva cella 24 del corpo sagomato 21 in modo da guidare in discesa il relativo materiale ceramico in 10 polvere.
In particolare, i setti ripartitori 46 dell‘involucro esterno 45 sono disposti in pianta a formare una reticolo avente la stessa forma e le stesse dimensioni del reticolo di pareti divisorie 23 del corpo sagomato 21.
15 Il tunnel distanziatore 44 è suddiviso trasversalmente in una pluralità di identici segmenti modulari sovrapposti 48, i quali possono essere montati e smontati per variare l’altezza globale del tunnel distanziatore 44.
Come illustrato in figura 12, i mezzi di movimentazione 26 del 20 dispositivo di deposizione 20 comprendono un gruppo traslante 49 su cui è montato il telaio di sostegno 25 del corpo sagomato 21, e mezzi di azionamento 50 atti a muovere verticalmente detto gruppo traslante 49.
In gruppo traslante 49 comprende un telaio rettangolare piano 51, 25 all’interno del quale è fissata un’incastellatura di supporto 52 per 28434 dep.doc SM
il telaio di sostegno 25 del corpo sagomato 21.
Detta incastellatura di supporto 52 comprende quatto colonne verticali 53 disposte in pianta sostanzialmente ai vertici di un rettangolo, le quali sono fissate inferiormente al telaio piano 51 e 5 sono reciprocamente unite alla sommità tramite quattro travi orizzontali 54.
Il telaio di sostegno 25 è appoggiato su due travi orizzontali 54 contrapposte, ciascuna delle quali è provvista di due perni verticali 55 sporgenti verso l’alto che si inseriscono scorrevolmente 10 all’interno di un rispettivo foro passante 56 del telaio di sostegno 25 (v anche fig.11).
Detti perni verticali 55 sporgono al di sopra del telaio di sostegno 25 dove presentano una testa allargata 57 che comprime contro la superficie superiore del telaio di sostegno 25 stesso una rispettiva 15 sospensione elastica 58, nella fattispecie una molla (v. figg.15 e 16).
In questo modo, il collegamento scorrevole tra i perni 55 e i fori 56 consente al telaio di sostegno 25 di compiere piccoli movimenti in direzione verticale rispetto all’incastellatura di supporto 52.
20 Detti movimento sono limitati in sollevamento dalle sospensioni elastiche 58, mentre in abbassamento dall’appoggio che si realizza tra il telaio di sostegno 25 e le travi orizzontali 54 dell’incastellatura di supporto 52.
Come illustrato nelle figure 13 e 14, i mezzi di azionamento 50 che 25 muovono verticalmente il gruppo traslante 49, comprendono un primo ed 28434 dep.doc SM
un secondo albero rotante, rispettivamente 59 e 60, i quali sono disposti parallelamente lungo due lati opposti del telaio rettangolare piano 51.
Su detti alberi rotanti 59,60 sono calettate due rispettive coppie di 5 identiche camme 61, ciascuna delle quali è atta ad agire contro un relativo elemento seguicamma 62 che sporge dal lato ad essa adiacente del telaio piano 51.
Le camme 61 calettate su uno stesso albero rotante 59 sono tra loro perfettamente in fase e sono disposte specularmente rispetto alle 10 camme 61 calettate sull’albero opposto 60.
Il primo ed il secondo albero rotante 59,60 sono cinematicamente collegati tramite due identici sistemi articolati 63.
Detti sistemi articolati 63 sono configurati in modo da impegnare gli alberi rotanti 59,60 a ruotare in verso opposto secondo angoli 15 uguali.
Entrambi gli alberi rotanti 59,60 sono azionati da uno stesso motore 64, il quale è calettato in un punto intermedio del primo albero rotante 59.
Quando gli alberi rotanti 59,60 vengono azionati, le rispettive camme 20 61 ruotano in versi opposti sollevando o abbassando il telaio piano 51, mantenendolo sempre parallelo a se stesso.
Nel seguito viene illustrato il funzionamento del dispositivo di deposizione 20 con riferimento alle figure da 17 a 20.
La piattaforma 10 giunge nella stazione di decorazione 3 con la 25 matrice di contenimento 14 posta a filo con la superficie d’appoggio 28434 dep.doc SM
13 del tampone 12, e si arresta esattamente al di sotto del corpo sagomato 21.
I mezzi di movimentazione 26 del dispositivo di deposizione 20 abbassano il corpo sagomato 21 sulla superficie d’appoggio 13, 5 collocandolo all’interno della matrice di contenimento 14.
Grazie al collegamento cedevole realizzato tra l’incastellatura di supporto 52 ed il telaio di sostegno 25, che consente a quest’ultimo piccoli spostamenti in direzione verticale, il corpo sagomato 21 viene abbassato sino a farlo completamente appoggiare sulla 10 superficie d’appoggio 13, compensando eventuali piccoli errori di planarità di quest’ultima e permettendo al dispositivo 20 di adattarsi a qualunque altezza del tampone 11.
Il corpo sagomato 21 suddivide la superficie d’appoggio 13 in una pluralità di zone distinte e reciprocamente separate, le quali sono 15 delimitate dalle pareti divisorie 23 a sviluppo verticale e dalla cornice perimetrale 22.
Ciascun vano di contenimento 30 della tramoggia di raccolta 28 viene riempito con un materiale ceramico in polvere avente un colore differente da quello dei vani contenimento 30 adiacenti.
20 A questo punto, la tramoggia di raccolta 28 viene spostata in posizione di apertura, cosicché le lastre traforate 35,36 che intercettano le uscite dei vani di contenimento 38 definiscano una serie di passaggi da cui il materiale ceramico in polvere cade per gravità verso il basso.
25 Il materiale ceramico uscente da ciascun vano di contenimento 30 28434 dep.doc SM
passa quindi sulla rete di setacciatura 40, rimanendo separato dagli altri materiali grazie alla presenza dei setti divisori 41 del telaio vibrante 39.
In questa fase il telaio vibrante 39 viene posto in vibrazione dai 5 relativi vibratori 43 in modo che la rete di setacciatura 40 distribuisca uniformemente il materiale su tutta la relativa area 22, e generi una pluralità di filetti sostanzialmente verticali di materiale che dall’alto cadono sulla sottostante superficie d’appoggio 13 attraverso il tunnel distanziatore 44.
10 Anche nel tunnel distanziatore 44, i materiali ceramici provenienti da ciascun vano di contenimento 33 rimangono completamente isolati tra loro, guidati dal relativo corridoio di caduta 47 e separati dai setti ripartitori 46.
La funzione del tunnel distanziatore 44 è quella di fare acquistare 15 al materiale ceramico in polvere un’energia cinetica sufficiente affinché, a seguito dell’urto sulla superficie d’appoggio 13, esso possa spargersi su tutta l’area definita dalla relativa cella 24 del corpo sagomato 21.
Pertanto, l’altezza di detto tunnel distanziatore 44 dipende 20 sostanzialmente dal tipo di materiale in polvere utilizzato e può essere efficacemente variata scegliendo il numero dei segmenti modulari 48 che lo compongono.
Quando il materiale ceramico in polvere raggiunge la superficie d’appoggio 13, crea su quest’ultima uno strato variegato formato da 25 una pluralità di zone distinte e reciprocamente accostate aventi 28434 dep.doc SM
colori differenti.
Durante questa fase, a mano a mano che il materiale si deposita sulla superficie d’appoggio 13, i dispositivi di sollevamento 8 posti sotto il nastro trasportatore 2 sollevano progressivamente la matrice di 5 contenimento 14 rispetto al tampone 12, così da creare un recinto laterale per il materiale stesso (v. fig.19).
Terminata la deposizione, i mezzi di movimentazione 36 sollevano il corpo sagomato 21 distanziandolo dalla superficie d’appoggio 13, in modo da lasciare su quest’ultima lo strato variegato di materiale 10 ceramico.
A seguito di tale sollevamento, in corrispondenza delle pareti divisorie 23 si assiste ad un certo rimescolamento del materiale in polvere di ciascuna zona con quello delle zone adiacenti.
Tuttavia, grazie al sottilissimo spessore del bordo inferiore delle 15 pareti divisorie 23, tale rimescolamento è talmente ridotto da risultare sostanzialmente impercettibile e da lasciare sulla superficie d’appoggio 13 zone distinte e molto ben delimitate.
In alternativa è possibile prevedere che durante la fase di deposizione del materiale ceramico in polvere sulla superficie 20 d’appoggio 13, la matrice di contenimento 14 rimanga ferma a filo della superficie d’appoggio 13 stessa.
Terminata la deposizione, opportuni mezzi di azionamento (non mostrati giacché di per sé usuali) potrebbero abbassare il tampone 12 rispetto al corpo sagomato 21 che rimane fermo, in modo da 25 distanziare il corpo sagomato 21 dalla superficie d’appoggio 13 28434 dep.doc SM
lasciando su quest’ultima lo strato variegato di materiale ceramico.
Dopo la realizzazione dello strato variegato sulla superficie d’appoggio 13, il nastro trasportatore 2 fa avanzare la piattaforma 10 e la arresta in corrispondenza della stazione di completamento 4, 5 dove sopra lo strato variegato viene depositato almeno un ulteriore strato di materiale ceramico in polvere per completare lo spessore della lastra soffice.
In detta stazione di completamento 4 possono essere presenti usuali mezzi di caricamento del materiale ceramico in polvere, ad esempio 10 una semplice tramoggia dotata di una serranda di chiusura.
Detto strato di completamento è ottenuto con materiale ceramico avente qualità generalmente inferiore rispetto a quello utilizzato per lo strato variegato, giacché è destinato a rimanere nella parte nascosta della piastrella finita.
15 Durante questa fase, il dispositivo di sollevamento 8 solleva ulteriormente la matrice di contenimento 14 rispetto al tampone 12, in modo da trattenere lateralmente anche il nuovo strato di materiale in polvere.
Quindi, la piattaforma 10 con la lastra soffice passa alla 20 stazione di compattazione 5, arrestandosi al di sotto della pressa 9 che esegue la compattazione.
In particolare, la traversa della pressa 9 sostiene un piatto premente 90 di dimensioni superiori a quelle della matrice di contenimento 14 che, durante l’azione premente, viene spinta verso il 25 basso vincendo l’attrito che normalmente la mantiene in posizione.
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Infine, la piattaforma 10 passa nella stazione di trasferimento 6, dove la lastra compatta viene prelevata e trasferita allo stampo ceramico 7 per essere sottoposta alla pressatura vera e propria.
Nel seguito viene descritto un perfezionamento dell’invenzione 5 che consente di distribuire in modo più uniforme il materiale ceramico in polvere sulla superficie d’appoggio 13, evitando efficacemente la formazione di accumuli e consentendo così di creare uno strato di spessore sostanzialmente uniforme anche in corrispondenza dei bordi.
10 Come illustrato in figura 21, questo perfezionamento prevede che la faccia superiore del tampone 12 delle piattaforme 10 presenti un’incameratura in cui è alloggiata a misura una piastra rigida 17 di materiale poroso, la quale definisce l’intera superficie d’appoggio orizzontale 13 per il materiale ceramico in polvere.
15 Detta piastra porosa 17 è realizzata con materiale indeformabile avente diametro medio dei pori generalmente inferiore alla granulometria del materiale ceramico in polvere, in modo da trattenere efficacemente quest’ultimo sulla superficie d’appoggio 13 evitando contemporaneamente che esso possa ostruire i pori.
20 La piastra porosa 17 può ad esempio essere realizzata in acciaio sinterizzato.
Sul fondo dell’incameratura del tampone 12 è ricavata una pluralità di canali reciprocamente comunicanti che si sviluppano uniformemente per tutta l’estensione della superficie inferiore della piastra 25 porosa 17.
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Detto reticolo di canali definisce un’intercapedine 18 chiusa tra la piastra porosa 17 ed il tampone 12.
Detta intercapedine 18 è posta in comunicazione con l’esterno attraverso un condotto passante 19, il quale è ricavato nel tampone 5 12 e sfocia all’esterno in corrispondenza di giunto di collegamento cui vengono associati mezzi di adduzione (non mostrati) atti ad alimentare un gas all’interno dell’intercapedine 18.
Detti mezzi di adduzione sono collocati in corrispondenza della stazione di decorazione 3 e sono preferibilmente atti ad alimentare 10 aria.
Come illustrato in figura 22, durante la fase di deposizione del materiale ceramico in polvere da parte del dispositivo 20 nella stazione di decorazione 3, i mezzi di adduzione alimentano aria all’interno dell’intercapedine 18.
15 La conformazione a reticolo dell’intercapedine 18 consente all’aria di fluire e di distribuirsi sotto tutta la piastra porosa 17, per poi fuoriuscire liberamente attraverso i pori di quest’ultima.
In questo modo, si ottiene una corrente d’aria che si diffonde in modo sostanzialmente uniforme da tutta la superficie d’appoggio 13 20 verso l’alto.
Pertanto, detta corrente d’aria investe il materiale ceramico depositato in ciascuna cella 24 del corpo sagomato 21, provocando un rimescolamento di esso che consente di distribuirlo in modo omogeneo anche in corrispondenza delle pareti divisorie 23.
25 In conclusione, si desidera osservare che la stazione di 28434 dep.doc SM
completamento 4 potrebbe essere collocata anche a monte della stazione di decorazione 3.
In questo caso, verrebbe depositato per primo lo strato di completamento di materiale “povero” e, successivamente, al di sopra 5 di detto strato verrebbe realizzato, secondo le stesse modalità descritte in precedenza, lo strato variegato di materiale colorato che comunque rimarrebbe destinato e realizzare la parte in vista della piastrella finita.
Si desidera inoltre osservare che il corpo sagomato 21 è smontabile e 10 che può pertanto essere efficacemente sostituito con un altro corpo analogo di forma differente, per ottenere una diversa distribuzione e/o forma delle zone colorate di materiale ceramico nello strato variegato.
Infine, si prevede una variante dell’impianto 1 in cui la stazione di 15 compattazione 5 è eventualmente assente, ed in cui la stazione di trasferimento 6 è dotata di mezzi di per sé usuali atti a trasferire la lastra soffice di materiale ceramico in polvere direttamente all’interno dello stampo ceramico 7, senza che detta lastra soffice sia preliminarmente sottoposta ad alcuna fase di compattazione.
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Claims (67)

  1. 28434 dep.doc SM RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la fabbricazione di piastrelle ceramiche comprendente la fase di fare avanzare orizzontalmente una superficie d’appoggio (13) in un percorso operativo, caratterizzato per il fatto che comprende 5 le fasi di: (a) appoggiare sopra detta superficie d’appoggio (13) un corpo sagomato (21) dotato di elementi divisori (23) che definiscono una pluralità di celle (24), (b) depositare all’interno delle celle (24) del corpo sagomato 10 (21) un materiale ceramico in polvere, (c) distanziare reciprocamente il corpo sagomato (21) dalla superficie d’appoggio (13), in modo da lasciare su quest’ultima uno strato di detto materiale ceramico in polvere.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che 15 detta fase di distanziare reciprocamente il corpo sagomato (21) dalla superficie d’appoggio (13), comprende la fase di sollevare il corpo sagomato (21) rispetto alla superficie d’appoggio (13).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che prevede di contenere lateralmente detto strato di materiale ceramico 20 in polvere mediante una cornice di contenimento (14) che avanza assieme alla superficie d’appoggio (13).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che prevede di collocare il corpo sagomato (21) all’interno di detta cornice di contenimento (14). 25
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che 28434 dep.doc SM prevede di eseguire le fasi (a), (b) e (c) mantenendo la superficie d’appoggio (13) ferma in una stessa posizione lungo il percorso operativo.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che 5 comprende la fase di trasferire detto strato di materiale ceramico lasciato dal corpo sagomato (21) all’interno della cavità di uno stampo ceramico (7).
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di compattare detto strato di materiale ceramico 10 lasciato dal corpo sagomato (21), prima della detta fase di trasferimento all’interno della cavità di uno stampo ceramico (7).
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di realizzare almeno un’ulteriore strato di materiale ceramico in polvere sopra lo strato di materiale ceramico 15 in polvere lasciato dal corpo sagomato (21), in modo da formare una lastra unica di materiale ceramico in polvere.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di trasferire detta lastra unica di materiale ceramico in polvere all’interno della cavità di uno stampo ceramico 20 (7).
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di compattare detta lastra unica di materiale ceramico in polvere, prima della detta fase di trasferimento all’interno della cavità di uno stampo ceramico (7). 25
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto 28434 dep.doc SM che la detta superficie d’appoggio è definita da almeno uno strato di materiale ceramico in polvere precedentemente depositato, lo strato di materiale ceramico in polvere lasciato dal corpo sagomato formando con detto strato precedentemente depositato una lastra unica di 5 materiale ceramico in polvere.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di trasferire detta lastra unica di materiale ceramico in polvere all’interno della cavità di uno stampo ceramico (7). 10
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di compattare detta lastra unica di materiale ceramico in polvere, prima della detta fase di trasferimento all’interno della cavità di uno stampo ceramico (7).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto 15 che prevede di depositare all’interno di ciascuna cella (24) del corpo sagomato (21) un materiale ceramico in polvere avente almeno una caratteristica differente dal materiale depositato nelle celle (24) adiacenti.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato per il fatto 20 che detta almeno una caratteristica differente del materiale ceramico in polvere è il colore.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che comprende la fase di generare una corrente gassosa che si diffonde dalla superficie d’appoggio (13) ed investe il materiale 25 ceramico depositato all’interno delle celle (24) del corpo sagomato 28434 dep.doc SM (21).
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato per il fatto che detta corrente gassosa è una corrente d’aria.
  18. 18. Impianto per la fabbricazione di piastrelle ceramiche 5 comprendente mezzi per realizzare una lastra di materiale ceramico in polvere, detti mezzi comprendendo un trasportatore (2) atto a fare avanzare orizzontalmente una superficie d’appoggio (13) in un percorso operativo, caratterizzato per il fatto che detti mezzi per realizzare una lastra di materiale ceramico in polvere comprendono: 10 un corpo sagomato (21) dotato di elementi divisori (23) che definiscono una pluralità di celle (24), mezzi di movimentazione (26) per appoggiare detto corpo sagomato (21) sulla superficie d’appoggio (13) e per sollevarlo rispetto a quest’ultima, e 15 mezzi di caricamento (27) per depositare all’interno delle celle (24) del corpo sagomato (21) un materiale ceramico in polvere, in modo da lasciare sulla superficie d’appoggio (24) uno strato di materiale ceramico in polvere.
  19. 19. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il 20 fatto che detti mezzi di caricamento (27) sono montati su un telaio di sostegno (25) rigidamente fissato al corpo sagomato (21).
  20. 20. Impianto secondo la rivendicazione 19, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di caricamento (27) comprendono una pluralità di distinti vani di contenimento (30) del materiale ceramico in 25 polvere, i quali sono posti al di sopra del corpo sagomato (21) e 28434 dep.doc SM sono singolarmente dotati di un’uscita del materiale ceramico in polvere che è in comunicazione con una rispettiva cella (24) del corpo sagomato (21).
  21. 21. Impianto secondo la rivendicazione 20, caratterizzato per il 5 fatto che detti vani di contenimento (30) sono definiti da una tramoggia di raccolta (28), la quale è dotata di setti separatori (29) che definiscono al suo interno detti vani di contenimento (30).
  22. 22. Impianto secondo la rivendicazione 21, caratterizzato per il fatto che la disposizione in pianta di detti setti separatori (29) 10 coincide con la disposizione in pianta degli elementi divisori (23) del corpo sagomato (21).
  23. 23. Impianto secondo la rivendicazione 21, caratterizzato per il fatto che detta tramoggia di raccolta (28) è chiusa superiormente da un coperchio (31) che presenta una serie di fori (32), ciascuno dei 15 quali sfocia all’interno di un rispettivo vano di contenimento (30) per l’ingresso del materiale ceramico in polvere.
  24. 24. Impianto secondo la rivendicazione 21, caratterizzato per il fatto che a detta tramoggia di raccolta (28) sono associati mezzi (36,37) per selettivamente aprire e chiudere le uscite dei vani di 20 contenimento (30) del materiale ceramico in polvere.
  25. 25. Impianto secondo la rivendicazione 24, caratterizzato per il fatto che detti mezzi comprendono una prima lastra traforata (36) fissata alla tramoggia (28) in modo da intercettare l’uscita di tutti i vani di contenimento (30), una seconda lastra traforata (37) 25 affacciata a detta prima lastra traforata (36), e mezzi attuatori 28434 dep.doc SM (38) per fare reciprocamente scorrere dette prima e seconda lastra traforata (36,37) tra una configurazione di apertura, in cui rendono disponibile una pluralità di passaggi per il materiale ceramico in polvere, ed una posizione di chiusura, in cui chiudono detti 5 passaggi.
  26. 26. Impianto secondo la rivendicazione 25, caratterizzato per il fatto che detta seconda lastra traforata (37) è fissata al telaio di sostegno (25) del corpo sagomato (21), e che i mezzi attuatori (38) sono atti a muovere la tramoggia di raccolta (28) rispetto al telaio 10 di sostegno (25) stesso.
  27. 27. Impianto secondo la rivendicazione 20, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di caricamento (27) comprendono un telaio vibrante (39) atto a supportare una rete di setacciatura (40) interposta tra le uscite dei vani di contenimento (30) ed il corpo 15 sagomato (21).
  28. 28. Impianto secondo la rivendicazione 27, caratterizzato per il fatto che detto telaio vibrante (39) è conformato a cornice ed è provvisto di setti divisori (41) che definiscono una pluralità di aree separate (41) all’interno di detta cornice, ciascuna di dette 20 aree essendo intercettata dalla rete di setacciatura (40) ed essendo in comunicazione con una rispettiva cella (24) del corpo sagomato (21).
  29. 29. Impianto secondo la rivendicazione 28, caratterizzato per il fatto la disposizione in pianta di detti setti divisori (41) coincide 25 con la disposizione in pianta degli elementi divisori (23) del corpo 28434 dep.doc SM sagomato (21).
  30. 30. Impianto secondo la rivendicazione 27, caratterizzato per il fatto che i mezzi di caricamento (27) comprendono una pluralità di distinti corridoi di caduta (47) a sviluppo verticale, interposti tra 5 il corpo sagomato (21) ed il telaio vibrante (39), ciascuno dei quali pone in comunicazione l’uscita di un rispettivo vano di contenimento (30) ad una rispettiva cella (24) del corpo sagomato (21).
  31. 31. Impianto secondo la rivendicazione 30, caratterizzato per il fatto che detti corridoi di caduta (21) sono definiti da un involucro 10 tubolare a sviluppo verticale (44), il quale è dotato di setti ripartitori (46) atti a definire al suo interno detti corridoi di caduta (21).
  32. 32. Impianto secondo la rivendicazione 31, caratterizzato per il fatto che la disposizione in pianta di detti setti ripartitori (46) 15 coincide con la disposizione in pianta degli elementi divisori (23) del corpo sagomato (21).
  33. 33. Impianto secondo la rivendicazione 32, caratterizzato per il fatto che detto involucro tubolare (45) è un corpo modulare comprendente una pluralità di elementi sovrapposti, i quali sono 20 smontabili e rimontabili in modo da variare l’altezza dell’involucro tubolare (45) stesso.
  34. 34. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di movimentazione (26) comprendono un gruppo traslante (49) su cui è montato un telaio di sostegno (25) fissato al 25 corpo sagomato (21), e mezzi di azionamento (50) atti a muovere detto 28434 dep.doc SM gruppo traslante (49) in direzione verticale.
  35. 35. Impianto secondo la rivendicazione 34, caratterizzato per il fatto che detto telaio di sostegno (25) del corpo sagomato (21) è montato sul gruppo traslante (49) tramite mezzi di collegamento (55-5 58) atti a consentire alla telaio di sostegno (25) di compiere movimenti in direzione verticale rispetto al gruppo traslante (49).
  36. 36. Impianto secondo la rivendicazione 35, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di collegamento comprendono una pluralità di sospensioni elastiche (58). 10
  37. 37. Impianto secondo la rivendicazione 34, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di azionamento (50) comprendono due sistemi a camma (59,60,61) atti a tradurre il movimento rotatorio di un rispettivo albero rotante (59,60) nella traslazione verticale del gruppo traslante (49), detti alberi rotanti (59,60) essendo azionati 15 da uno stesso motore (64) ed essendo cinematicamente collegati tra loro da almeno un sistema articolato (63) atto a far loro compiere rotazioni identiche in versi opposti.
  38. 38. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detti mezzi per realizzare una lastra di materiale ceramico 20 in polvere comprendono mezzi per depositare almeno uno strato di materiale ceramico in polvere sopra detto strato di materiale ceramico in polvere lasciato dal corpo sagomato (21).
  39. 39. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detti mezzi per realizzare una lastra di materiale ceramico 25 in polvere comprendono mezzi per depositare sul trasportatore (2) 28434 dep.doc SM almeno uno strato di materiale ceramico in polvere atto a definire detta superficie d’appoggio (13).
  40. 40. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che comprende una pressa (9) per compattare sul trasportatore 5 (2) la detta lastra di materiale ceramico in polvere.
  41. 41. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che comprende mezzi per trasferire detta lastra di materiale ceramico in polvere all’interno della cavità di uno stampo ceramico (7). 10
  42. 42. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detta superficie d’appoggio (13) è inserita all’interno di una cornice di contenimento (14) atta a trattenere lateralmente il materiale ceramico in polvere.
  43. 43. Impianto secondo la rivendicazione 42, caratterizzato per il 15 fatto che detta cornice di contenimento (14) è mobile in direzione verticale rispetto alla superficie d’appoggio (13).
  44. 44. Impianto secondo la rivendicazione 42, caratterizzato per il fatto che il corpo sagomato (21) è atto ad inserirsi a misura all’interno della detta cornice di contenimento (14). 20
  45. 45. Impianto secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto che detta superficie d’appoggio (13) è definita da un corpo poroso (17) atto a trattenere il materiale ceramico in polvere ed atto ad essere attraversato da un flusso di gas.
  46. 46. Impianto secondo la rivendicazione 45, caratterizzato per il 25 fatto che detto corpo poroso (17) è associato ad un elemento di 28434 dep.doc SM supporto (12) con il quale definisce un’intercapedine (18) che è messa in comunicazione con l’esterno tramite almeno un condotto (19) atto ad essere associato con mezzi di adduzione di detto gas.
  47. 47. Impianto secondo la rivendicazione 46, caratterizzato per il 5 fatto che detti mezzi di adduzione sono atti ad alimentare aria.
  48. 48. Dispositivo per la deposizione di materiale ceramico in polvere su una superficie (13) traslante orizzontalmente, caratterizzato per il fatto che comprende un corpo sagomato (21) dotato di elementi divisori (23) che definiscono una pluralità di celle (24), mezzi di 10 movimentazione (26) per muovere detto corpo sagomato (21) in direzione verticale, e mezzi di caricamento (27) per rilasciare all’interno delle celle (24) del corpo sagomato (21) un materiale ceramico in polvere.
  49. 49. Dispositivo secondo la rivendicazione 48, caratterizzato per il 15 fatto che detti mezzi di caricamento (27) sono montati su un telaio di sostegno (25) rigidamente fissato al corpo sagomato (21).
  50. 50. Dispositivo secondo la rivendicazione 49, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di caricamento (27) comprendono una pluralità di distinti vani di contenimento (30) del materiale ceramico in 20 polvere, i quali sono posti al di sopra del corpo sagomato (21) e sono singolarmente dotati di un’uscita del materiale ceramico in polvere che è in comunicazione con una rispettiva cella (24) del corpo sagomato (21).
  51. 51. Dispositivo secondo la rivendicazione 50, caratterizzato per il 25 fatto che detti vani di contenimento (30) sono definiti da una 28434 dep.doc SM tramoggia di raccolta (28), la quale è dotata di setti separatori (29) che definiscono al suo interno detti vani di contenimento (30).
  52. 52. Dispositivo secondo la rivendicazione 51, caratterizzato per il fatto che la disposizione in pianta di detti setti separatori (29) 5 coincide con la disposizione in pianta del corpo sagomato (21).
  53. 53. Dispositivo secondo la rivendicazione 51, caratterizzato per il fatto che detta tramoggia di raccolta (28) è chiusa superiormente da un coperchio (31) che presenta una serie di fori (32), ciascuno dei quali sfocia all’interno di un rispettivo vano di contenimento (30) 10 per l’ingresso del materiale ceramico in polvere.
  54. 54. Dispositivo secondo la rivendicazione 51, caratterizzato per il fatto che a detta tramoggia di raccolta (28) sono associati mezzi (36,37) per selettivamente aprire e chiudere le uscite dei vani di contenimento (30) del materiale ceramico in polvere. 15
  55. 55. Dispositivo secondo la rivendicazione 54, caratterizzato per il fatto che detti mezzi comprendono una prima lastra traforata (36) fissata alla tramoggia (28) in modo da intercettare l’uscita di tutti i vani di contenimento (30), una seconda lastra traforata (37) affacciata a detta prima lastra traforata (36), e mezzi attuatori 20 (38) per fare reciprocamente scorrere dette prima e seconda lastra traforata (36,37) tra una configurazione di apertura, in cui rendono disponibile una pluralità di passaggi per il materiale ceramico in polvere, ed una posizione di chiusura, in cui chiudono detti passaggi. 25
  56. 56. Dispositivo secondo la rivendicazione 55, caratterizzato per il 28434 dep.doc SM fatto che detta seconda lastra traforata (37) è fissata al telaio di sostegno (25) del corpo sagomato (21), e che i mezzi attuatori (38) sono atti a muovere la tramoggia di raccolta (28) rispetto al telaio di sostegno (25) stesso. 5
  57. 57. Dispositivo secondo la rivendicazione 50, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di caricamento (27) comprendono un telaio vibrante (39) atto a supportare una rete di setacciatura (40) interposta tra le uscite dei vani di contenimento (30) ed il corpo sagomato (21). 10
  58. 58. Dispositivo secondo la rivendicazione 57, caratterizzato per il fatto che detto telaio vibrante (39) è conformato a cornice ed è provvisto di setti divisori (41) che definiscono una pluralità di aree separate (41) all’interno di detta cornice, ciascuna di dette aree essendo intercettata dalla rete di setacciatura (40) ed essendo 15 in comunicazione con una rispettiva cella (24) del corpo sagomato (21).
  59. 59. Dispositivo secondo la rivendicazione 58, caratterizzato per il fatto che la disposizione in pianta di detti setti divisori (41) coincide con la disposizione in pianta degli elementi divisori (23) 20 del corpo sagomato (21).
  60. 60. Dispositivo secondo la rivendicazione 57, caratterizzato per il fatto che i mezzi di caricamento (27) comprendono una pluralità di distinti corridoi di caduta (47) a sviluppo verticale, interposti tra il corpo sagomato (21) ed il telaio vibrante (39), ciascuno dei quali 25 pone in comunicazione l’uscita di un rispettivo vano di contenimento 28434 dep.doc SM (30) ad una rispettiva cella (24) del corpo sagomato (21).
  61. 61. Dispositivo secondo la rivendicazione 60, caratterizzato per il fatto che detti corridoi di caduta (21) sono definiti da un involucro tubolare (45), il quale è dotato di ripartitori (46) atti a definire 5 al suo interno detti corridoi di caduta (21).
  62. 62. Dispositivo secondo la rivendicazione 61, caratterizzato per il fatto che la disposizione in pianta di detti setti ripartitori (46) coincide con la disposizione in pianta degli elementi divisori (23) del corpo sagomato (21). 10
  63. 63. Dispositivo secondo la rivendicazione 62, caratterizzato per il fatto che detto involucro tubolare (45) è un corpo modulare comprendente una pluralità di elementi sovrapposti, i quali sono smontabili e rimontabili in modo da variare l’altezza dell’involucro tubolare (45) stesso. 15
  64. 64. Dispositivo secondo la rivendicazione 48, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di movimentazione (26) comprendono un gruppo traslante (49) su cui è montato un telaio di sostegno (25) fissato al corpo sagomato (21), e mezzi di azionamento (50) atti a muovere detto gruppo traslante (49) in direzione verticale. 20
  65. 65. Dispositivo secondo la rivendicazione 64, caratterizzato per il fatto che detto telaio di sostegno (25) del corpo sagomato (21) è montato sul gruppo traslante (49) tramite mezzi di collegamento (55-58) atti a consentire alla telaio di sostegno (25) di compiere movimenti in direzione verticale rispetto al gruppo traslante (49). 25
  66. 66. Dispositivo secondo la rivendicazione 65, caratterizzato per il 28434 dep.doc SM fatto che detti mezzi di collegamento comprendono una pluralità di sospensioni elastiche (58).
  67. 67. Dispositivo secondo la rivendicazione 64, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di azionamento (50) comprendono due sistemi a 5 camma (59,60,61) atti a tradurre il movimento rotatorio di un rispettivo albero rotante (59,60) nella traslazione verticale del gruppo traslante (49), detti alberi rotanti (59,60) essendo azionati da uno stesso motore (64) ed essendo cinematicamente collegati tra loro da almeno un sistema articolato (63) atto a far loro compiere 10 rotazioni identiche in versi opposti.
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