IT202100023540A1 - Apparato e metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da un impasto base e da un impasto complementare ed impianto per la produzione di lastre - Google Patents
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Description
Descrizione dell?invenzione industriale dal titolo "Apparato e metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da un impasto base e da un impasto complementare ed impianto per la produzione di lastre"
La presente invenzione si riferisce al settore tecnico della produzione di lastre in conglomerato di materiale lapideo e/o di materiale ceramico e/o di pietra sinterizzata a partire da almeno un impasto.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un apparato per la realizzazione di inclusioni, costituite preferibilmente da venature, in lastre prodotte a partire da almeno un impasto base e da almeno un impasto complementare.
In particolare, le inclusioni nelle lastre sono ottenute a partire da accumuli di impasto complementare e le venature nelle lastre sono ottenute a partire da cordoni di venatura di impasto complementare.
L?impasto base e l?impasto complementare sono destinati a subire almeno una fase di compattazione per la realizzazione delle lastre, in particolare per la realizzazione di lastre con venature.
L?impasto complementare presenta almeno un aspetto esteriore ed una colorazione differenti dall?impasto base.
La presente invenzione ha altres? per oggetto un impianto per la produzione di lastre, in particolare lastre con effetto venato, e comprendente il suddetto apparato ed un metodo per la realizzazione di inclusioni nelle lastre.
La produzione di lastre in conglomerato di materiale lapideo e/o di materiale ceramico e/o di pietra sinterizzata a partire da un impasto base ? nota da tempo; tale produzione prevede, ad esempio, l?impiego della tecnologia Bretonstone<?>, ampiamente nota nel settore.
Le macchine e gli apparati impiegati per produrre lastre a partire da un impasto comprendono generalmente un distributore di un impasto in uno o pi? supporti temporanei, quali ad esempio stampi o vassoi.
L?impasto comprende principalmente un materiale lapideo e/o litoide e/o ceramico e/o pietra sinterizzata in polvere e/o granulato ed un legante, ad esempio un legante di tipo inorganico o una resina induribile.
Il distributore pu? essere costituito da una tramoggia atta a contenere una quantit? predeterminata di impasto da distribuire nei supporti temporanei e da un nastro estrattore atto a ricevere l?impasto dalla tramoggia ed a distribuirlo nei supporti temporanei in movimento relativo rispetto al distributore.
Tali macchine possono anche comprendere uno o pi? erogatori di un colorante sull?impasto in modo da realizzare lastre con inclusioni di colorante, aventi in particolare un effetto venato.
In particolare, tali erogatori di colorante sono posizionati superiormente al nastro estrattore per distribuire uno o pi? coloranti, liquidi o in polvere, sull?impasto base prima che quest?ultimo venga distribuito nei supporti temporanei.
Le macchine e gli apparati sopra descritti, bench? ampiamente noti e apprezzati nel settore, non sono esenti da alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente ? rappresentato dal fatto che la distribuzione del colorante sull?impasto avviene in modo casuale. Tale inconveniente impedisce quindi di realizzare lastre aventi inclusioni, in particolare venature, con un profilo o disegno predefinito.
Un altro inconveniente ? rappresentato dal fatto che queste macchine e questi apparati non consentono di realizzare venature nelle lastre aventi lunghezza variabile n? un effetto venato a macchia, vale a dire con aree prefissate aventi tonalit? o sfumature cromatiche differenti rispetto al resto della lastra.
Per ovviare a questi inconvenienti, le macchine sopra descritte possono comprendere una o pi? teste di lavorazione comprendenti ciascuna un utensile di lavorazione dell?impasto ed un dispositivo erogatore di colorante liquido o in polvere. In particolare, l?utensile di lavorazione pu? essere costituito da un vomere o da un solcatore ed ? destinato a realizzare solchi nello spessore dell?impasto precedentemente distribuito sul supporto temporaneo.
Il colorante viene distribuito dall?erogatore nei solchi precedentemente realizzati dall?utensile di lavorazione per realizzare le inclusioni, in particolare le venature. Un esempio di tali macchine ? descritto nel documento WO2016113652; la macchina ivi descritta comprende, oltre al vomere, anche un frullino per il rimescolamento dell?impasto nelle zone in cui il colorante liquido o in polvere viene erogato.
Tuttavia, anche queste ultime soluzioni non sono esenti da alcuni inconvenienti. Un primo inconveniente ? rappresentato dal fatto che tali ulteriori macchine non consentono di realizzare inclusioni, in particolare venature, di colorante con larghezze particolarmente rilevanti, ad esempio prossime ad alcune decine di centimetri, ed aventi allo stesso tempo un colore marcato rispetto all?impasto.
Un altro inconveniente ? rappresentato dal fatto che la larghezza delle venature realizzabili pu? variare solamente entro un intervallo di valori limitato e compreso tra 2 mm e 20 mm.
Per superare ulteriormente questi ultimi inconvenienti sono state messe a punto macchine ed apparati in cui il colorante distribuito nei solchi per realizzare le inclusioni o le venature ? formato da un impasto simile all?impasto base ma avente una colorazione ed un aspetto differenti dall?impasto base; tale impasto ? altres? definito impasto complementare o impasto di colorazione o impasto di venatura. Un esempio di tali macchine ? descritto nella domanda di brevetto WO2020115644.
La macchina descritta in tale domanda di brevetto comprende almeno un utensile di lavorazione dell?impasto base per la realizzazione dei solchi ed almeno un dispositivo erogatore per la distribuzione dell?impasto complementare all?interno dei solchi, l?impasto complementare essendo atto a formare le venature nelle lastre finite.
L?almeno un utensile di lavorazione e l?almeno un dispositivo erogatore sono collocati su teste di lavorazione montate a loro volta su bracci antropomorfi robotizzati.
Un inconveniente di quest?ultima soluzione ? rappresentato dal fatto che i tempi complessivi per la produzione delle lastre sono particolarmente lunghi.
Un ulteriore inconveniente ? rappresentato dal fatto che quest?ultima soluzione consente di incrementare solo limitatamente la larghezza delle venature nelle lastre e non consente di realizzare venature con contorni nitidi e definiti.
Un ulteriore esempio di impiego di un impasto complementare quale colorante per la realizzazione delle inclusioni e delle venature nelle lastre ? descritto nella domanda di brevetto WO2019/101823.
In particolare, in quest?ultimo documento il sistema per la distribuzione degli impasti e la produzione di lastre a partire dagli impasti impiega una dima di riempimento atta ad essere posizionata nei supporti temporanei.
Tale dima di riempimento comprende una pluralit? di profilati sagomati che si estendono a partire da una cornice rigida ed una pluralit? di aree esterne ai profilati delimitate dalla cornice e dagli stessi profilati.
L?utilizzo del sistema descritto in WO2019/101823 prevede sostanzialmente le seguenti fasi:
- posizionamento della dima di riempimento all?interno di un supporto temporaneo; - distribuzione mediante un distributore di un impasto base nelle aree della dima di riempimento esterne ai profilati e quindi esterne alle aree destinate a realizzare le inclusioni e le venature;
- compressione dell?impasto base mediante un coperchio di pressatura posto a contatto con la superficie superiore dell?impasto base;
- rimozione della dima di riempimento dal supporto temporaneo in modo da ottenere uno strato di impasto base provvisto di solchi corrispondenti ai profilati della dima di riempimento;
- distribuzione di un impasto complementare all?interno dei solchi, l?impasto complementare essendo atto a formare le venature nelle lastre al termine del processo di produzione.
Successivamente, l?impasto base e l?impasto complementare distribuiti nel supporto temporaneo subiscono una fase di vibro-compressione sottovuoto ed una fase di indurimento per completare la produzione della lastra.
Quest?ultima soluzione presenta i seguenti inconvenienti:
- la particolare configurazione della dima di riempimento ostacola lo scorrimento dell?impasto base in corrispondenza dei fianchi dei profilati; tale inconveniente impedisce di realizzare venature nelle lastre aventi una larghezza maggiorata rispetto alle venature realizzate con le altre tecniche note dallo stato dell?arte;
- la distribuzione successiva dell?impasto complementare rispetto all?impasto base non consente di ottenere venature con contorni nitidi nelle lastre finite;
- il sistema non consente una distribuzione uniforme dell?impasto base e dell?impasto complementare rispettivamente nelle aree esterne ai profilati e nei solchi formati nello strato di impasto base;
- la fase di compressione determina un accumulo di impasto base a fianco delle zone precedentemente occupate dai profilati della dima di riempimento; tale inconveniente rende la fase successiva di compattazione particolarmente difficoltosa, con il rischio eventuale di formazione di difetti sulle lastre.
Lo scopo principale della presente invenzione ? quello di fornire un apparato ed un metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da un impasto base e da un impasto complementare ed un impianto per la produzione di lastre che consentano di risolvere gli inconvenienti sopra indicati.
Un compito particolare della presente invenzione ? quello di fornire un apparato ed un metodo del tipo descritto in precedenza che consentano di realizzare inclusioni, in particolare venature, nelle lastre finite con larghezze maggiorate rispetto all?arte nota.
Un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato ed un metodo del tipo descritto in precedenza che consentano di ridurre i tempi complessivi di lavorazione.
Un altro compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato ed un metodo del tipo descritto in precedenza che consentano di realizzare inclusioni e venature nelle lastre con bordi nitidi e definiti.
Un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato ed un metodo del tipo descritto in precedenza che consentano di rendere particolarmente efficace la fase di compattazione sottovuoto degli impasti per produrre le lastre, senza il rischio di generare difetti sulle lastre.
Un altro compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato ed un metodo del tipo descritto in precedenza che consentano di distribuire gli impasti in modo uniforme sui supporti temporanei.
Un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato del tipo descritto in precedenza che presenti una complessit? limitata e costi di realizzazione ridotti rispetto agli apparati noti nel settore.
Lo scopo e i compiti principali sopra descritti sono raggiunti con un apparato ed un metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da un impasto base e da un impasto complementare in accordo rispettivamente con la rivendicazione 1 e con la rivendicazione 19 e con un impianto per la produzione di lastre in accordo con la rivendicazione 18.
Per rendere pi? chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, si descriver? di seguito, con l'aiuto delle figure allegate, una realizzazione esemplificativa dell?apparato oggetto della presente invenzione. In particolare, nelle figure:
- la figura 1 ? una vista frontale schematica dell?apparato per la realizzazione delle inclusioni nelle lastre oggetto della presente invenzione;
- le figure 2-5 sono viste frontali schematiche e con rispettivi ingrandimenti di una stazione dell?apparato di figura 1 in differenti configurazioni operative;
- le figure 6-9 sono viste frontali schematiche e con rispettivi ingrandimenti di un?ulteriore stazione dell?apparato di figura 1 in differenti configurazioni operative; - le figure 10-12 sono viste prospettiche di ulteriori componenti dell?apparato illustrati schematicamente nelle figure precedenti.
La presente descrizione, fornita solamente a scopo illustrativo e non limitativo dell?ambito di tutela dell?invenzione, si riferisce ad un apparato per la realizzazione di inclusioni, preferibilmente venature, in lastre prodotte a partire da almeno un impasto base e da almeno un impasto complementare.
In particolare, le inclusioni nelle lastre sono ottenute a partire da accumuli di impasto complementare distribuiti su un supporto temporaneo e le venature nelle lastre sono ottenute a partire da cordoni di venatura realizzati nell?impasto base a partire dall?impasto complementare.
L?impasto base e l?impasto complementare sono destinati a subire successivamente almeno una fase di compattazione per la produzione delle lastre. L?impasto base ? destinato a formare il corpo pieno delle lastre al termine del processo di produzione, come noto dallo stato dell?arte.
Le lastre sono realizzate in conglomerato di materiale lapideo e/o materiale ceramico e/o pietra sinterizzata a partire dall?impasto base e dall?impasto complementare, tali impasti comprendendo granulati e/o frammenti e/o polveri di materiale lapideo e/o di materiale ceramico e/o di pietra sinterizzata ed un legante induribile.
A tale riguardo, gli impasti sopra descritti sono destinati a subire anche una fase di indurimento del legante per la realizzazione delle lastre, come descritto ulteriormente nel seguito con riferimento all?impianto di produzione delle lastre.
Inoltre, l?impasto complementare differisce dall?impasto base principalmente per la colorazione e per l?aspetto esteriore; tali caratteristiche definiscono poi la tonalit? e l?aspetto esteriore delle inclusioni, ovvero delle venature, presenti nelle lastre finite. Tuttavia, l?impasto complementare e l?impasto base possono anche differire tra loro in termini di composizione o di caratteristiche chimico-fisiche, senza per questo uscire dall?ambito di tutela della presente invenzione.
L?apparato del tipo descritto in precedenza ? indicato globalmente con il numero di riferimento 1 nelle figure allegate ed implementa un metodo, descritto anch?esso nel seguito della presente descrizione, per la realizzazione di inclusioni, preferibilmente venature a partire da cordoni di impasto complementare, nelle lastre.
Inoltre, l?apparato 1 pu? essere preferibilmente predisposto in un impianto per la produzione di lastre, in particolare per la produzione di lastre con effetto venato; tale impianto forma un ulteriore oggetto della presente invenzione.
In modo in s? noto l?impianto comprende, a valle dell?apparato 1 descritto in precedenza, una stazione per la compattazione dell?impasto base e dell?impasto complementare precedentemente distribuiti su almeno un supporto temporaneo, una stazione per realizzare l?indurimento degli impasti ed una linea di trasporto dell?almeno un supporto temporaneo contenente gli impasti tra l?apparato 1 e le stazioni di compattazione ed indurimento.
Preferibilmente, la compattazione degli impasti nella stazione corrispondente ? realizzata mediante vibro-compressione sottovuoto. Invece, la stazione per l?indurimento del legante dell?impasto pu? comprendere un forno di catalisi nel caso in cui il legante sia costituito da una resina. Inoltre, la linea di trasporto pu? comprendere uno pi? nastri trasportatori ed almeno una navetta.
La stazione di compattazione e la stazione di indurimento dell?impianto non sono illustrate nelle figure allegate mentre la linea di trasporto 3 ? illustrata solo parzialmente nelle figure allegate e limitatamente all?apparato 1, come visibile in figura 1.
In particolare, i mezzi di movimentazione 10 dell?apparato 1 descritti nel seguito rappresentano la porzione della linea di trasporto 3 visibile nelle figure allegate.
In una forma preferita dell?invenzione, l?apparato 1 comprende almeno un supporto temporaneo 2 per la distribuzione degli impasti, ovvero dell?impasto complementare M1 e dell?impasto base M2. Vantaggiosamente, il supporto temporaneo 2 pu? essere formato da un vassoio o da uno stampo in gomma.
L?apparato 1 comprende inoltre una prima stazione 6 per la distribuzione dell?almeno un impasto complementare M1 sull?almeno un supporto temporaneo 2, una seconda stazione 8 per la distribuzione dell?almeno un impasto base M2 sull?almeno un supporto temporaneo 2 ed i mezzi 10 per la movimentazione relativa tra l?almeno un supporto temporaneo 2, la prima stazione di distribuzione 6 e la seconda stazione di distribuzione 8.
In particolare, l?impasto base M2 viene distribuito sull?almeno un supporto temporaneo 2 in corrispondenza della seconda stazione di distribuzione 8 in quantit? tale da ottenere lo spessore desiderato della lastra da realizzare in seguito alla fase di compattazione.
La prima stazione 6 ? illustrata nel dettaglio in differenti configurazioni operative nelle figure 2-5 e la seconda stazione 8 ? illustrata nel dettaglio in differenti configurazioni operative nelle figure 6-9.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione 10 comprendono una serie di nastri trasportatori 12 per l?avanzamento dell?almeno un supporto temporaneo 2 lungo una direzione di avanzamento e definenti un piano di appoggio sostanzialmente orizzontale per il supporto temporaneo 2 in avanzamento.
L?almeno un supporto temporaneo 2 presenta al suo interno, in particolare in corrispondenza della prima stazione di distribuzione 6, almeno un incavo 9 ed aree 11 esterne all?almeno un incavo 9.
Come meglio illustrato ad esempio in figura 2, nella prima stazione di distribuzione 6 l?almeno un supporto temporaneo 2 presenta al suo interno una pluralit? di incavi 9 ed aree 11 esterne agli incavi 9.
In accordo con un aspetto peculiare dell?invenzione, la prima stazione di distribuzione 6 comprende mezzi 14 per la distribuzione dell?almeno un impasto complementare M1 all?interno dell?almeno un incavo 9, in quantit? proporzionale all?impronta dell?almeno un incavo 9, in modo da realizzare almeno un accumulo C di impasto complementare M1 corrispondente ad almeno un?inclusione da ottenere nella lastra.
In particolare, la quantit? di impasto complementare M1 da distribuire all?interno dell?almeno un incavo 9 corrisponde sostanzialmente al volume dell?incavo 9.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure che prevede una pluralit? di incavi 9, i mezzi 14 sono atti a distribuire l?almeno un impasto complementare M1 all?interno di tali incavi 9 per realizzare una pluralit? di accumuli C, e quindi di inclusioni da ottenere nelle lastre, di impasto complementare M1.
Inoltre, la seconda stazione di distribuzione 8 comprende mezzi 16 per la distribuzione dell?impasto base M2 nelle aree del supporto temporaneo 2 corrispondenti alle aree 11 esterne all?almeno un incavo 9, ovvero agli incavi 9, in quantit? proporzionale all?impronta di tali aree 11.
Per realizzare la configurazione appena descritta, la prima stazione di distribuzione 6 ? posizionata a monte rispetto alla seconda stazione di distribuzione 8 in modo che gli accumuli C di impasto complementare M1 siano formati prima della distribuzione dell?impasto base M2 sull?almeno un supporto temporaneo 2, come illustrato in figura 1.
Come anticipato, le inclusioni nelle lastre sono costituite preferibilmente da venature e gli accumuli C di impasto complementare M1 sono costituiti preferibilmente da cordoni di venatura C di impasto complementare M1. In questa forma di realizzazione preferita, l?impasto complementare M1 ? altres? definito impasto di venatura.
Inoltre, in questa forma di realizzazione gli incavi 9 dell?almeno un supporto temporaneo 2 sono formati da una pluralit? di scanalature 9 ed i mezzi di distribuzione 14 della prima stazione di distribuzione 6 sono atti a distribuire l?almeno un impasto complementare M1 nelle scanalature 9 per realizzare una pluralit? di cordoni C di impasto complementare M1 corrispondenti alle venature da ottenere nelle lastre. Le figure allegate illustrano solamente questa forma di realizzazione preferita.
Le venature cos? ottenute presentano una larghezza maggiore rispetto alle venature ottenute con i procedimenti noti nel settore, nonch? bordi ben definiti e nitidi.
Tuttavia, le inclusioni da realizzare nelle lastre possono anche essere differenti dalle venature e possono anche presentare una forma non allungata.
Vantaggiosamente, l?apparato 1 comprende almeno una dima di riempimento 4 destinata ad essere posizionata sull?almeno un supporto temporaneo 2, in particolare in corrispondenza della prima stazione di distribuzione 6.
Il supporto temporaneo 2 e la dima di riempimento 4 sono meglio illustrati in combinazione tra loro in figura 10 e in figura 12.
Vantaggiosamente, la dima di riempimento 4 pu? essere realizzata in materiale plastico, metallico, composito o altro materiale similare.
Come illustrato in particolare nelle figure 10 e 12, l?almeno una dima di riempimento 4 comprende coppie di profilati 7 sagomati ed affiancati ed atti a delimitare e definire rispettivi incavi o scanalature 9, del tipo descritto in precedenza con riferimento al supporto temporaneo 2.
In particolare, le coppie di profilati 7 si estendono a partire da una cornice periferica 5 e le aree 11 esterne alle scanalature 9 sono definite tra la cornice 5 ed i profilati 7. In una forma di realizzazione non illustrata nelle figure, la dima di riempimento 4 pu? comprendere solamente una scanalatura 9 formata da un?unica coppia di profilati 7, in modo da realizzare una venatura unica nella lastra finita.
Ancora, in accordo con una forma di realizzazione non illustrata nelle figure, la dima pu? anche essere costituita da un pannello continuo nel quale sono ricavate una o pi? aperture sagomate corrispondenti agli incavi o alle scanalature.
Con riferimento alle caratteristiche della dima di riempimento 4 indicate in precedenza, la distanza tra i profilati affiancati 7 determina la larghezza delle scanalature 9 e quindi la larghezza delle venature ottenibili nelle lastre finite.
La larghezza delle venature ottenibili mediante l?apparato 1 della presente invenzione ? compresa preferibilmente tra 10 mm e 300 mm.
Gli incavi e le scanalature 9 presentano forme irregolari in modo che le inclusioni e le venature ottenibili nelle lastre riproducano l?effetto venato naturale comunemente presente nella pietra naturale.
Vantaggiosamente, i profilati affiancati 7 sono montati sulla dima di riempimento 4 con un?inclinazione predeterminata rispetto alla direzione verticale, in modo da essere leggermente convergenti verso l?alto.
Tale accorgimento favorisce la rimozione della dima di riempimento 4 dal supporto temporaneo 2 prima della distribuzione dell?impasto base M2 e consente di evitare che i bordi dei cumuli e dei cordoni C di impasto complementare M1 franino prima della distribuzione dell?impasto base M2.
Inoltre, l?almeno una dima di riempimento 4 pu? comprendere una serie di elementi distanziatori 18 posizionati nelle scanalature 9 ed aventi estremit? fissate ai profilati affiancati 7.
Tali elementi distanziatori 18 sono meglio visibili nelle figure 10 e 12 e consentono di irrigidire la struttura dei profilati sagomati 7. Queste ultime due forme di realizzazione si riferiscono in particolare alla produzione di lastre provviste di venature.
In alternativa, la dima di riempimento 4 pu? comprendere uno o pi? incavi di forma irregolare e differente dalle scanalature 9 descritte in precedenza e delimitati da rispettivi profilati.
Tale configurazione alternativa consente la distribuzione di accumuli di impasto complementare M1 aventi forma differente dai cordoni di impasto complementare M1 e quindi la realizzazione di inclusioni nelle lastre aventi forma e distribuzione differenti dalle venature.
In accordo con un?ulteriore forma di realizzazione non illustrata nelle figure, la dima di riempimento 4 pu? comprendere in combinazione sia profilati 7 atti a delimitare incavi 9 sia profilati 7 atti a delimitare scanalature 9.
I mezzi di distribuzione 14 dell?impasto complementare M1 nella prima stazione 6 possono comprendere un contenitore 26 con un?apertura inferiore 28 per la fuoriuscita e la distribuzione dell?impasto complementare M1 richiudibile selettivamente, come illustrato nelle figure 1-4.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, il contenitore 26 ? montato in corrispondenza dell?estremit? di un braccio robotizzato 30 mobile superiormente al nastro trasportatore 12 dei mezzi di movimentazione 10 della prima stazione 6.
In alternativa, il braccio robotizzato 30 pu? anche essere sostituito con dispositivi di movimentazione di tipo cartesiano noti nel settore.
Il contenitore 26 pu? comprendere eventualmente al suo interno un raschiatore rotante a bracci, non illustrato nelle figure, per favorire la fuoriuscita dell?impasto complementare M1; inoltre, il contenitore 26 pu? comprendere una serie di dispositivi, non illustrati nelle figure allegate, per il controllo del peso dell?impasto da distribuire negli incavi o nelle scanalature 9.
Inoltre, la prima stazione 6 di distribuzione impiega almeno un coperchio di pressatura 20 atto ad essere accoppiato con l?almeno una dima di riempimento 4 per la pressatura e la compattazione parziale degli accumuli o dei cordoni C di impasto complementare M1 distribuiti all?interno degli incavi o delle scanalature 9.
Tale accorgimento consente di conferire agli accumuli o ai cordoni C di impasto complementare M1 una consistenza tale da mantenerne la forma ed evitare che franino in corrispondenza dei bordi prima della distribuzione dell?impasto base M2. Il coperchio di pressatura 20 ? illustrato singolarmente in figura 11 ed in combinazione con la dima di riempimento 4 ed il supporto temporaneo 2 in figura 12. Come illustrato nelle figure, l?almeno un coperchio di pressatura 20 comprende preferibilmente una serie di sporgenze 22 aventi profilo complementare e speculare al profilo dell?almeno un incavo 9 o delle scanalature 9.
Tali sporgenze 22 possono presentare una serie di intagli 24, del tipo illustrato in figura 11, disposti in posizioni corrispondenti alle posizioni degli elementi distanziatori 18 dei profilati sagomati 7 definenti le scanalature 9.
Tale configurazione consente l?inserimento delle sporgenze 22 nelle scanalature 9 per effettuare la pressatura dei cordoni C di impasto complementare M1 distribuito nelle scanalature 9.
La prima stazione 6 dell?apparato 1 comprende, oltre ai mezzi di distribuzione 14 dell?impasto complementare M1, mezzi per il posizionamento dell?almeno una dima di riempimento 4 sull?almeno un supporto temporaneo 2 prima della distribuzione dell?impasto complementare M1 nell?almeno un incavo 9 o nelle scanalature 9.
In particolare, tali mezzi di posizionamento sono atti a movimentare la dima di riempimento 4 da una posizione inoperativa rialzata rispetto al supporto temporaneo 2 (si veda ad esempio la figura 1) ad una posizione operativa abbassata in cui la dima di riempimento 4 ? posizionata sul supporto temporaneo 2, e viceversa. Quest?ultima posizione operativa ? illustrata nelle figure 2-4.
Inoltre, la prima stazione 6 pu? comprendere mezzi di posizionamento e spinta del coperchio di pressatura 20 sulla dima di riempimento 4; in questa posizione le sporgenze 22 sono inserite negli incavi o nelle scanalature 9 dopo che l?impasto complementare M1 ? stato distribuito all?interno delle stesse, in modo da pressare e/o compattare parzialmente l?impasto. Questa posizione operativa ? illustrata nel dettaglio in figura 4.
In particolare, tali ulteriori mezzi di posizionamento sono atti a movimentare il coperchio di pressatura 20 da una posizione inoperativa sollevata (si veda ad esempio la figura 1) alla posizione operativa abbassata in cui il coperchio di pressatura 20 ? a contatto con l?impasto complementare M1 e lo pressa contro i profilati 7, e viceversa.
I mezzi di posizionamento dell?almeno una dima di riempimento 4 e del coperchio di pressatura 20 non sono illustrati nelle figure allegate.
Come illustrato in figura 1, l?apparato 1 pu? anche comprendere una stazione 32 per la spruzzatura di vernice colorata sugli accumuli o sui cordoni C di impasto complementare M1, in particolare sui loro fianchi. La stazione di spruzzatura 32 ? interposta tra la prima stazione di distribuzione 6 e la seconda stazione di distribuzione 8.
Quindi, la verniciatura degli accumuli o dei cordoni C di impasto complementare M1 ? realizzata successivamente alla distribuzione ed alla pressatura degli accumuli o dei cordoni C di impasto complementare M1 sul supporto temporaneo 2 e prima di distribuire l?impasto base M2 sul supporto temporaneo 2.
Inoltre, prima di trasferire l?almeno un supporto temporaneo 2 con gli accumuli o con i cordoni C di impasto complementare M1 dalla prima stazione di distribuzione 6 alla stazione di spruzzatura 32, la dima di riempimento 4 ed il coperchio di pressatura 20 sono portati nella rispettiva posizione inoperativa e quindi separati dal supporto temporaneo 2.
Come illustrato in figura 1, la stazione di spruzzatura 32 comprende preferibilmente uno o pi? ugelli di spruzzatura 33 montati su una testa 35, la quale ? supportata a sua volta da un braccio robotizzato 37 di tipo antropomorfo o cartesiano.
Successivamente, il supporto temporaneo 2 con gli accumuli o con i cordoni C di impasto complementare M1, eventualmente verniciati, ? trasferito alla seconda stazione di distribuzione 8.
La seconda stazione di distribuzione 8 impiega almeno un elemento 34 per la copertura dell?almeno un accumulo o dei cordoni C di impasto complementare M1 precedentemente distribuito/distribuiti sull?almeno un supporto temporaneo 2.
Tale elemento di copertura 34 comprende preferibilmente una serie di profili ad ?U? 36 fissati ad una struttura di sostegno 38 e corrispondenti agli accumuli o ai cordoni C di impasto complementare M1 distribuiti sul supporto temporaneo 2 (si vedano le figure 1 e 6), come meglio precisato nel seguito.
Nella seconda stazione di distribuzione 8 sono previsti mezzi per il posizionamento dell?elemento di copertura 34 superiormente agli accumuli o ai cordoni C di impasto complementare ed atti a movimentare l?elemento di copertura 34 da una posizione inoperativa sollevata ad una posizione operativa abbassata, e viceversa.
In posizione operativa, illustrata nelle figure 6-8, i profili ad ?U? 36 coprono e racchiudono i rispettivi accumuli o cordoni C di impasto complementare M1; inoltre, in tale posizione operativa i profili ad ?U? 36, andando a contatto con gli accumuli o con i cordoni C, esercitano una pressione sugli stessi e spingono l?impasto complementare M1 in corrispondenza delle sue pareti.
I mezzi di posizionamento dell?elemento di copertura 34 non sono illustrati nelle figure allegate.
L?elemento di copertura 34 ? mantenuto in posizione operativa fino a quando l?impasto base M2 non ? stato distribuito nelle aree dell?almeno un supporto temporaneo 2 corrispondenti alle aree 11 esterne agli accumuli o ai cordoni di venatura C ricoperti dall?elemento di copertura 34 mediante i mezzi di distribuzione 16 della seconda stazione 8.
La presenza dell?elemento di copertura 34 nel supporto temporaneo 2 durante la distribuzione dell?impasto base M2 evita la distribuzione di quest?ultimo sugli accumuli o sui cordoni C di impasto complementare M1, in modo che le venature rimangano ben visibili nelle lastre finite.
Inoltre, i profili ad ?U? 36 dell?elemento di copertura 34 consentono di compattare ulteriormente gli accumuli o i cordoni C di impasto complementare M1 prima della distribuzione dell?impasto base M2.
A tale riguardo, i profili ad ?U? 36 dell?elemento di copertura 34 presentano preferibilmente un?altezza interna leggermente inferiore rispetto all?altezza dei cordoni C di impasto complementare M1 ed una larghezza interna leggermente maggiore rispetto alla larghezza dei cordoni C di impasto complementare M1.
In accordo con una forma di realizzazione non illustrata nelle figure, i profili dell?elemento di copertura 34 possono anche presentare una forma differente da quella descritta in precedenza, in particolare nel caso in cui gli accumuli presentino una forma differente dai cordoni C di impasto complementare M1.
Eventualmente, in accordo con una forma di realizzazione non illustrata nelle figure, il posizionamento dell?elemento di copertura 34 con i profili ad ?U? 36 per l?ulteriore compattazione dei cordoni C pu? essere eseguita prima della spruzzatura della vernice sui cordoni C realizzata mediante gli ugelli 33 della stazione 32.
Quest?ultima fase alternativa verrebbe realizzata dopo aver distribuito l?impasto base M2 sul supporto temporaneo 2 e dopo aver rimosso l?elemento di copertura 34.
L?elemento di copertura 34 pu? anche comprendere una gabbia 52, eventualmente fissata alla struttura di sostegno 38 dell?elemento di copertura 34, illustrata schematicamente nelle figure 6-8 e la cui funzione verr? descritta nel seguito.
Tale gabbia 52 ? composta preferibilmente da una serie di fili di metallo trasversali e paralleli tra loro o da una serie di fili intrecciati.
I mezzi di distribuzione 16 della seconda stazione 8, come meglio illustrato nelle figure 6-9, sono formati preferibilmente da un distributore volumetrico rasante 40 che sfiora la superficie dell?elemento di copertura 34 durante la distribuzione dell?impasto base M2. Il distributore volumetrico 40 comprende:
- una tramoggia 42 con parete sagomata atta ad essere riempita con una quantit? predeterminata di impasto base M2;
- un contenitore 44, preferibilmente cilindrico, atto a ricevere la quantit? predeterminata di impasto base M2 dalla tramoggia 42 per distribuirlo nelle aree dell?almeno un supporto temporaneo 2 esterne agli accumuli o ai cordoni C di impasto complementare M1;
- un nastro estrattore 50 interposto tra la tramoggia 42 ed il contenitore 44 e destinato al trasporto dell?impasto base M2 dalla tramoggia 42 al contenitore 44. Tale distributore volumetrico 40 ? atto a realizzare un movimento relativo di traslazione rispetto al nastro di trasporto 12 della seconda stazione 8 ed al supporto temporaneo 2 che poggia sul nastro di trasporto 12, in particolare lungo una direzione parallela alla direzione di avanzamento dell?almeno un supporto temporaneo 2; durante tale movimento il distributore volumetrico 40 realizza una rasatura dell?impasto ad un?altezza corrispondente approssimativamente all?altezza dei profili ad ?U? 36 dell?elemento di copertura 34.
Il movimento di traslazione relativa pu? avvenire mediante spostamento del distributore volumetrico 40 oppure mediante spostamento del supporto temporaneo 2.
La funzione della gabbia 52 dell?elemento di copertura 34 ? quella di favorire la distribuzione uniforme dell?impasto base M2 all?interno dell?almeno un supporto temporaneo 2, evitando gli accumuli di tale impasto durante l?avanzamento del distributore volumetrico rasante 40.
Vantaggiosamente, il contenitore 44 ? dotato di pale rotanti 46 con una rispettiva motorizzazione 47 per favorire la fuoriuscita e la distribuzione dell?impasto base M2 da un?apertura inferiore 48.
Il distributore volumetrico rasante 40 della seconda stazione 8 ? anche dotato di un coperchio di chiusura 54 atto a chiudere selettivamente l?apertura inferiore 48 del contenitore 44.
Tale coperchio 54 ? destinato ad essere agganciato ad una porzione fissa della seconda stazione 8 prima che il distributore volumetrico rasante 40 inizi a distribuire l?impasto base M2 nel supporto temporaneo 2 (si veda in particolare la figura 7).
Tale accorgimento consente di liberare gradualmente l?apertura inferiore 48 del contenitore 44 dal coperchio 54 durante la distribuzione dell?impasto base M2 per consentire la fuoriuscita dell?impasto base M2.
In questo modo, l?apertura inferiore 48 ? completamente libera dal coperchio 54 solamente quando il distributore volumetrico rasante 40 ? interamente posizionato sopra al supporto temporaneo 2 (si veda in particolare la figura 8).
Il distributore volumetrico rasante 40 pu? anche eseguire un movimento di traslazione in direzione opposta durante il quale continua a distribuire l?impasto base M2 in modo da riempire in modo uniforme l?almeno un supporto temporaneo 2.
Successivamente il coperchio 54, precedentemente agganciato alla porzione fissa della seconda stazione 8, si riaccoppia al contenitore 44 che trasla a ritroso, chiudendo nuovamente l?apertura inferiore 48.
L?apparato 1 pu? comprendere anche un?ulteriore stazione, non illustrata nelle figure allegate, posta a valle rispetto alla seconda stazione di distribuzione 8 e a monte rispetto alla stazione di compattazione dell?impianto.
Tale ulteriore stazione pu? comprendere mezzi per la realizzazione di venature nell?impasto base M2 aventi larghezza inferiore rispetto ai cordoni di venatura C realizzati in precedenza con l?impasto complementare M1.
Nonostante nella precedente descrizione sia stato indicato almeno un supporto temporaneo 2, naturalmente l?apparato 1 oggetto della presente invenzione pu? operare simultaneamente su pi? supporti temporanei 2.
A tale riguardo e come illustrato in figura 1, mentre un supporto temporaneo 2 ? collocato nella prima stazione 6 per ricevere l?impasto complementare M1, un altro supporto temporaneo 2 con gli accumuli o con i cordoni C di impasto complementare M1 precedentemente distribuiti pu? essere collocato nella stazione di spruzzatura 32 ed un ulteriore supporto temporaneo 2 pu? essere collocato nella seconda stazione di distribuzione 8 per ricevere l?impasto base M2.
La prima stazione di distribuzione 6, la seconda stazione di distribuzione 8, la stazione di spruzzatura 32 ed i mezzi di movimentazione 10 sono collegati ad un?unit? di controllo, non illustrata nelle figure, per l?azionamento selettivo degli stessi.
Forma oggetto della presente invenzione anche un metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da almeno un impasto base M2 e da almeno un impasto complementare M1, gli impasti M1, M2 essendo atti a subire successivamente almeno una fase di compattazione ed una fase di indurimento per produrre le lastre.
Il metodo comprende preferibilmente le seguenti fasi:
a) predisposizione di almeno un supporto temporaneo 2 avente al suo interno almeno un incavo 9 ed aree 11 esterne all?almeno un incavo 9, l?almeno un supporto temporaneo 2 essendo mobile lungo una direzione di avanzamento mediante mezzi di movimentazione 10;
b) distribuzione di almeno un impasto complementare M1 all?interno dell?almeno un incavo 9 per realizzare almeno un accumulo C di impasto complementare M1 corrispondente ad almeno un?inclusione da ottenere nella lastra;
c) distribuzione di almeno un impasto base M2 sull?almeno un supporto temporaneo 2 nelle aree corrispondenti alle aree 11 esterne all?almeno un incavo 9.
Come gi? indicato in precedenza con riferimento all?apparato 1, l?almeno un supporto temporaneo 2 presenta al suo interno una pluralit? di incavi 9 e l?impasto complementare M1 viene distribuito negli incavi 9 per realizzare una pluralit? di accumuli C di impasto complementare M1 corrispondenti ad una pluralit? di inclusioni da ottenere nella lastra.
Preferibilmente, le inclusioni nelle lastre sono costituite da venature realizzate nelle lastre e gli accumuli C di impasto complementare sono costituiti da cordoni di venatura C; a tale scopo gli incavi 9 del supporto temporaneo 2 sono formati da scanalature 9 all?interno delle quali ? distribuito l?impasto complementare M1 per realizzare i cordoni di venatura C.
Preferibilmente, il metodo prevede una fase di posizionamento di una dima di riempimento 4 sull?almeno un supporto temporaneo 2, la dima di riempimento 4 essendo del tipo descritto in precedenza e comprendendo una cornice 5 e coppie di profilati 7 sagomati ed affiancati che si estendono dalla cornice 5 per definire e delimitare gli incavi o le scanalature 9 descritte in precedenza.
Inoltre, la cornice 5 e le coppie di profilati 7 definiscono tra loro le aree 11 esterne ai profilati 7 e quindi alle scanalature 9.
Il metodo comprende anche una fase di rimozione della dima di riempimento 4 dall?almeno un supporto temporaneo 2. La fase di posizionamento e la fase di rimozione della dima di riempimento 4 sono realizzate rispettivamente a monte e a valle della fase b) di distribuzione dell?almeno un impasto complementare M1.
Con riferimento all?apparato 1 descritto in precedenza:
- la fase di posizionamento e la fase di rimozione della dima di riempimento 4 sono realizzate mediante i mezzi di posizionamento presenti nella prima stazione 6, la fase di rimozione essendo illustrata nel dettaglio in figura 5;
- la fase b) ? realizzata mediante i mezzi di distribuzione 14 della prima stazione 6 descritti in precedenza ed ? illustrata nel dettaglio in figura 2;
- la fase c) ? realizzata mediante i mezzi di distribuzione 16 della seconda stazione 8 descritti in precedenza, in particolare mediante il distributore volumetrico rasante 40; tale fase ? illustrata nel dettaglio nelle figure 7 e 8.
A monte della fase di rimozione della dima di riempimento 4 pu? essere preferibilmente prevista una fase di pressatura e compattazione parziale degli accumuli o dei cordoni C di impasto complementare M1.
Tale fase di pressatura ? realizzata mediante il coperchio di pressatura 20 descritto in precedenza; tale coperchio di pressatura 20 comprende sporgenze 22 con profilo complementare e speculare all?almeno un incavo 9, ovvero alle scanalature 9, ed atte ad essere inserite nell?almeno un incavo 9, ovvero nelle scanalature 9; la fase di pressatura ? illustrata nel dettaglio in figura 4.
Il metodo pu? comprendere anche una fase di spruzzatura, realizzata a valle rispetto alla fase di pressatura, di una o pi? vernici sui fianchi degli accumuli o dei cordoni C. Tale fase di spruzzatura ? realizzata mediante la stazione di spruzzatura 32 dell?apparato 1 descritta in precedenza.
Inoltre, il metodo comprende una fase di copertura e protezione degli accumuli o dei cordoni C di impasto complementare M1 distribuiti durante la fase b), tale fase di copertura essendo realizzata a valle della fase di rimozione della dima 4 ed a monte della fase c) di distribuzione dell?impasto base M2.
Tale fase ? realizzata mediante l?elemento di copertura 34 della seconda stazione 8 descritto in precedenza ed ? illustrata nel dettaglio in figura 6.
Da quanto sopra esposto ? ora chiaro come l?apparato, il metodo e l?impianto della presente invenzione consentano di raggiungere vantaggiosamente gli scopi prefissati.
In particolare, gli accorgimenti di depositare l?impasto complementare prima dell?impasto base e di pressare gli accumuli o i cordoni di impasto complementare prima della distribuzione dell?impasto base consente di ottenere inclusioni e venature nelle lastre aventi larghezza maggiore rispetto alle inclusioni ed alle venature ottenute con i procedimenti noti nel settore.
Tali accorgimenti consentono inoltre di realizzare inclusioni e venature aventi bordi definiti e nitidi all?interno del corpo della lastra, ottenendo un effetto estetico simile a quello della pietra naturale.
Inoltre, la configurazione sopra descritta consente di semplificare la struttura dell?apparato della presente invenzione rispetto agli apparati noti nel settore, limitandone i costi di realizzazione.
Naturalmente, la precedente descrizione delle realizzazioni che applicano i principi innovativi della presente invenzione ? riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perci? essere presa come limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.
Claims (24)
1. Apparato (1) per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da almeno un impasto base (M2) e da almeno un impasto complementare (M1), gli impasti (M1, M2) essendo destinati a subire almeno una fase di compattazione per produrre le lastre, l?apparato (1) comprendendo:
- almeno uno supporto temporaneo (2) per la distribuzione degli impasti (M1, M2);
- una prima stazione (6) per la distribuzione dell?almeno un impasto complementare (M1) su detto almeno un supporto temporaneo (2);
- una seconda stazione (8) per la distribuzione dell?impasto base (M2) su detto almeno un supporto temporaneo (2);
- mezzi (10) per la movimentazione relativa tra detto almeno un supporto temporaneo (2) e dette stazioni di distribuzione (6, 8);
in cui detto almeno un supporto temporaneo (2) presenta al suo interno almeno un incavo (9) ed aree (11) esterne all?almeno un incavo (9);
caratterizzato dal fatto che detta prima stazione (6) comprende mezzi (14) per la distribuzione dell?almeno un impasto complementare (M1) all?interno di detto almeno un incavo (9) per realizzare almeno un accumulo (C) di impasto complementare (M1) corrispondente ad almeno un?inclusione da ottenere nella lastra, detta seconda stazione (8) comprendendo mezzi (16) per la distribuzione dell?impasto base (M2) sul supporto temporaneo (2) nelle aree corrispondenti alle aree (11) esterne all?almeno un incavo (9).
2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta prima stazione di distribuzione (6) ? posizionata a monte di detta seconda stazione di distribuzione (8).
3. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un supporto temporaneo (2) presenta al suo interno una pluralit? di incavi (9) ed aree (11) esterne agli incavi (9), detti mezzi di distribuzione (14) di detta prima stazione di distribuzione (6) essendo atti a distribuire l?almeno un impasto complementare (M1) in detti incavi (9) per realizzare una pluralit? di accumuli (C) di impasto complementare (M1) corrispondenti ad una pluralit? di inclusioni da ottenere nella lastra.
4. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che dette inclusioni nelle lastre sono costituite da venature e detti accumuli (C) di impasto complementare (M1) sono costituiti da cordoni di venatura (C), gli incavi (9) di detto almeno un supporto temporaneo (2) essendo formati da una pluralit? di scanalature (9) e detti mezzi di distribuzione (14) di detta prima stazione di distribuzione (6) essendo atti a distribuire l?almeno un impasto complementare (M1) in dette scanalature (9) per realizzare i cordoni (C) di impasto complementare (M1) corrispondenti ad una pluralit? di venature da ottenere nella lastra.
5. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una dima di riempimento (4) destinata ad essere posizionata su detto almeno un supporto temporaneo (2), detta almeno una dima di riempimento (4) comprendendo coppie di profilati (7) affiancati per delimitare e definire detti incavi (9) o dette scanalature (9).
6. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta prima stazione di distribuzione (6) comprende mezzi per il posizionamento di detta almeno una dima di riempimento (4) su detto almeno un supporto temporaneo (2) prima della distribuzione dell?almeno un impasto complementare (M1) in detti incavi o in dette scanalature (9).
7. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima stazione di distribuzione (6) impiega almeno un coperchio di pressatura (20) degli accumuli o cordoni (C) di impasto complementare (M1), detto coperchio di pressatura (20) comprendendo una serie di sporgenze (22) aventi profilo complementare e speculare al profilo di detto almeno un incavo (9) o di dette scanalature (9).
8. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta prima stazione di distribuzione (6) comprende mezzi per il posizionamento di detto almeno un coperchio di pressatura (20) su detta almeno una dima di riempimento (4) e con le sporgenze (22) inserite in detto almeno un incavo (9) o in dette scanalature (9) dopo che l?impasto complementare (M1) ? stato distribuito all?interno di detto almeno un incavo (9) o di dette scanalature (9).
9. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda stazione di distribuzione (8) impiega almeno un elemento (34) di copertura degli accumuli o dei cordoni (C) di impasto complementare (M1) distribuiti su detto almeno un supporto temporaneo (2).
10. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura (34) comprende una serie di profili ad ?U? (36) fissati ad una struttura di sostegno (38) e corrispondenti agli accumuli o ai cordoni (C) di impasto complementare (M1) cos? da essere atti a coprire e racchiudere gli accumuli o i cordoni (C) di impasto complementare (M1).
11. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9 e 10, caratterizzato dal fatto che detta seconda stazione di distribuzione (8) comprende mezzi per il posizionamento di detto almeno un elemento di copertura (34) superiormente agli accumuli o ai cordoni (C) di impasto complementare (M1).
12. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-6, caratterizzato dal fatto che detta almeno una dima di riempimento (4) comprende una serie di elementi distanziatori (18) posizionati in dette scanalature (9) ed aventi estremit? fissate a detti profilati affiancati (7).
13. Apparato (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 5-6, caratterizzato dal fatto che i profilati affiancati (7) atti a delimitare e definire detti incavi o dette scanalature (9) sono montati su detta almeno una dima di riempimento (4) con un?inclinazione predeterminata rispetto alla direzione verticale.
14. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una stazione (32) per la spruzzatura di vernice sui fianchi degli accumuli o dei cordoni (C) di impasto complementare (M1), detta stazione di spruzzatura (32) essendo interposta tra detta prima stazione di distribuzione (6) e detta seconda stazione di distribuzione (8).
15. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di distribuzione (16) dell?impasto base (M2) di detta seconda stazione (8) consistono in almeno un distributore volumetrico rasante (40) che sfiora la superficie dell?elemento di copertura (34).
16. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto almeno un distributore volumetrico rasante (40) comprende:
- una tramoggia (42) atta ad essere riempita con l?impasto base (M2);
- un contenitore (44) atto a ricevere l?impasto base (M2) da detta tramoggia (42) per distribuirlo nelle aree dell?almeno un supporto temporaneo (2) corrispondenti alle aree (11) esterne all?almeno un incavo (9) o alle scanalature (9), detto contenitore (44) essendo dotato di pale rotanti (46) per favorire la fuoriuscita dell?impasto base (M2);
- un nastro estrattore (50) interposto tra detta tramoggia (42) e detto contenitore (44) e destinato al trasporto dell?impasto base (M2) da detta tramoggia (42) a detto contenitore (44).
17. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (44) comprende un?apertura inferiore (48) per la fuoriuscita e la distribuzione dell?impasto base (M2), essendo previsto un coperchio di chiusura (54) destinato ad essere agganciato ad una porzione fissa di detta seconda stazione (8) per liberare gradualmente detta apertura inferiore (48) durante la distribuzione dell?impasto base (M2), consentendo cos? la fuoriuscita dell?impasto base (M2).
18. Impianto per la produzione di lastre, in particolare di lastre con effetto venato, a partire da almeno un impasto base (M2) ed almeno un impasto complementare (M1) distribuiti su almeno un supporto temporaneo (2), comprendente:
- un apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 17 per la realizzazione di inclusioni nelle lastre;
- una stazione per la compattazione degli impasti (M1, M2) distribuiti sull?almeno un supporto temporaneo (2);
- una stazione di indurimento degli impasti (M1, M2) distribuiti sull?almeno un supporto temporaneo (2) posizionata a valle di detta stazione di compattazione;
- una linea di trasporto (3) dell?almeno un supporto temporaneo (2) con gli impasti (M1, M2) da detto apparato (1) a detta stazione di compattazione e a detta stazione di indurimento.
19. Metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da almeno un impasto base (M2) e da almeno un impasto complementare (M1), gli impasti (M1, M2) essendo destinati a subire almeno una fase di compattazione per produrre lastre, comprendente le seguenti fasi:
a) predisposizione di almeno un supporto temporaneo (2) avente al suo interno almeno un incavo (9) ed aree (11) esterne all?almeno un incavo (9);
b) distribuzione dell?almeno un impasto complementare (M1) all?interno di detto almeno un incavo (9) per realizzare almeno un accumulo (C) di impasto complementare (M1) corrispondente ad almeno un?inclusione da ottenere nella lastra;
c) distribuzione di almeno un impasto base (M2) sull?almeno un supporto temporaneo (2) nelle aree corrispondenti alle aree (11) esterne all?almeno un incavo (9).
20. Metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto almeno un supporto temporaneo (2) presenta al suo interno una pluralit? di incavi (9), l?impasto complementare (M1) essendo atto ad essere distribuito all?interno di detti incavi (9) durante detta fase b) per realizzare una pluralit? di accumuli (C) di impasto complementare (M1) corrispondenti ad una pluralit? di inclusioni da ottenere nella lastra.
21. Metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che le inclusioni sono costituire da venature e gli accumuli (C) di impasto complementare (M1) sono costituiti da cordoni (C) di impasto complementare (M1), i recessi (9) di detto almeno un supporto temporaneo (2) essendo costituiti da una pluralit? di scanalature (9) in cui ? distribuito detto almeno un impasto complementare (M1) per realizzare i cordoni (C) di impasto complementare (M1) corrispondenti ad una pluralit? di venature da ottenere nella lastra.
22. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 20 e 21, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di posizionamento di almeno una dima di riempimento (4) su detto almeno un supporto temporaneo (2), detta dima di riempimento (4) comprendendo una pluralit? di profilati (7) atti a delimitare e definire detti incavi (9) o dette scanalature (9) e dal fatto di comprendere una fase di rimozione di detta dima di riempimento (4) da detto almeno un supporto temporaneo (2), detta fase di posizionamento e detta fase di rimozione essendo realizzate rispettivamente a monte ed a valle di detta fase b) di distribuzione dell?almeno un impasto complementare (M1).
23. Metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di posizionamento di almeno un elemento di copertura (34) degli accumuli o dei cordoni (C) di impasto complementare (M1) distribuiti su detto almeno un supporto temporaneo (2), detta fase di posizionamento essendo realizzata a monte di detta fase c) di distribuzione dell?impasto di base (M2).
24. Metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta fase c) di distribuzione dell?impasto base (M2) ? realizzata mediante un distributore volumetrico rasante (40) che sfiora la superficie dell?elemento di copertura (34).
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IT102021000023540A IT202100023540A1 (it) | 2021-09-13 | 2021-09-13 | Apparato e metodo per la realizzazione di inclusioni in lastre prodotte a partire da un impasto base e da un impasto complementare ed impianto per la produzione di lastre |
PCT/IB2022/058510 WO2023037305A1 (en) | 2021-09-13 | 2022-09-09 | Apparatus and method for performing inclusions and/or veins in slabs manufactured from a base mix and additional mix and plant for manufacturing slabs |
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IT202300009579A1 (it) | 2023-05-12 | 2024-11-12 | Dario Toncelli | Apparato e procedimento per la realizzazione di venature in lastre ed impianto per la produzione di lastre con effetto venato |
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- 2021-09-13 IT IT102021000023540A patent/IT202100023540A1/it unknown
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