ITBO970239A1

ITBO970239A1 - Apparecchiatura per la pressatura di piastrelle ceramiche a due strati

Info

Publication number: ITBO970239A1
Application number: IT97BO000239A
Authority: IT
Inventors: Pietro Rivola
Original assignee: Sacmi
Priority date: 1997-04-23
Filing date: 1997-04-23
Publication date: 1998-10-23
Also published as: EP0873832A1; ITBO970239A0; IT1292873B1

Description

Titolo: APPARECCHIATURA PER LA PRESSATURA DI PIASTRELLE CERAMICHE A DUE STRATI

La presente invenzione ha per oggetto un'apparecchiatura per la pressatura di piastrelle ceramiche a due strati.

In campo ceramico è sentita l'esigenza di produrre piastrelle aventi diverse caratteristiche ornamentali e fisiche per soddisfare esigenze estetiche e di utilizzazione.

La presente invenzione ha per compito quello di offrire un'apparecchiatura per mezzo della quale è possibile ottenere effetti estetici e caratteristiche fisiche durante la fase di pressatura operando sulla distribuzione del materiale che compone lo strato superficiale delle piastrelle.

Tale compito viene raggiunto con un'apparecchiatura per la pressatura di piastrelle ceramiche composta da una pressa avente uno stampo inferiore comprendente una matrice provvista di aperture e contropunzoni guidati in dette aperture per delimitare vani di formatura destinati ad essere riempiti con quantità predeterminate di polveri ed a ricevere i punzoni di pressatura, e da un dispositivo di caricamento delle polveri costituito da un carrello dotato di una griglia di contenimento delle polveri, azionato fra una prima posizione in cui detta griglia si trova sotto ad una dispositivo di alimentazione per ricevere la polvere da pressare ed una seconda posizione sovrastante detta matrice in corrispondenza della quale detti contropunzoni vengono abbassati per consentire lo scarico di detta polvere da detta griglia in detti vani di formatura e la formazione di un primo strato caratterizzato dal fatto che su detto carrello, davanti a detta griglia, è disposto un cassetto atto ricevere da un dispositivo di alimentazione ausiliario una quantità di polvere ausiliaria quando detta griglia si trova in detta prima posizione, detti contropunzoni essendo comandati in modo che quando la griglia si sposta verso la posizione di sovrapposizione a detti vani di formatura, detti contropunzoni sono complanari alla superficie di detta matrice per consentire a detto cassetto ausiliario di superare detti vani senza scaricare in questi ultimi detta polvere ausiliaria, mentre, quando la griglia ha raggiunto detta seconda posizione, detti contropunzoni si abbassano per consentire lo scarico di detta polvere in detti vani ed infine, quando la griglia ritorna in detta prima posizione, detto cassetto consente la deposizione di detta polvere ausiliaria sopra lo strato formato con detta prima polvere.

Ulteriori vantaggi e caratteristcihe della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue sulla base degli uniti disegni in cui: la figura 1 mostra schematicamente una vista in alzato laterale dell'apparecchiatura;

le figure da 2 a 7 mostrano l'apparecchiatura in successive fasi operative;

le figure da 8 a 11 mostrano una sequenza operativa dell'apparecchiatura diversa da quella delle figure 2-7;

la figura 12 mostra una variante dell'apparecchiatura di figura 1;

le figure da 13 a 17 mostrano l'apparecchiatura della figura 12 in sequenza operativa.

Facendo riferimento alla figura 1 l'apparecchiatura secondo l’invenzione comprende una pressa schematicamente contrassegnata con 1 ed un dispositivo di caricamento schematicamente indicato con 2,

La pressa 1 ha una struttura del tutto tradizionale e pertanto non viene descritta in dettaglio in seguito. Essa comprende un semistampo inferiore 3 composto da una matrice 4 nella quale è ricavata una serie di aperture 5 aperte verso l'alto, nelle quali sono guidati i contropunzoni 6.

Tramite appositi comandi i contropunzoni 6 possono venire sollevati fino ad una posizione in cui la loro superficie superiore attiva è complanare a quella della matrice 4 ed abbassati con una o più corse per definire all'interno delle aperture 5 dei vani di contenimento e formatura delle piastrelle. Nei disegni, per motivi di chiarezza, i vani sono indicati con lo stesso riferimento 5 delle aperture.

Sopra alla matrice 4 ed in allineamento con i vani 5 sono disposti i punzoni 7 di pressatura che sono montati sulla traversa mobile della pressa.

Il dispositivo di caricamento delle polveri da pressare per la formazione delle piastrelle è costituito da un carrellò composto da un telaio guidato mediante ruote su binari orizzontali e motorizzato di moto di va e vieni nella direzione A da un dispositivo di comando . Anche tali organi, essendo sostanzialmente tradizionali, non vengono descritti in dettaglio. A titolo informativo sulla struttura e movimentazione del carrello si rimanda al brevetto italiano n.

1.235.906 della stessa richiedente.

Il telaio movimenta frontalmente una griglia 8 di contenimento della polvere chiusa inferiormente dal piano 9 su cui la griglia scorre durante il movimento alternativo del carrello. Il piano di scorrimento 9 è complanare alla faccia superiore della matrice 4 cossicchè la griglia può passare, durante i suoi movimenti dal piano 9 sulla matrice e viceversa. Davanti alla griglia 8, è posizionato un cassetto 10 chiuso inferiormente dal piano 9 su cui scorre. Il cassetto 10 è installato in modo da poter venire avvicinato o allontanato orizzontalmente rispetto alla griglia 8 per mezzo di appositi attuatori.

Fra il cassetto 10 e la griglia 8 è interposto un rullo 11, avente una superficie sagomata, girevole secondo un asse orizzontale perpendicolare alla direzione A di scorrimento della griglia 8. Il rullo 11 è montato sul carrello in modo da poter venire sollevato sopra al piano di scorrimento oppure abbassato sotto allo stesso piano quando, come si vedrà in seguito, esso si trova in corrispondenza dei vani 5.

Il cassetto 10 è destinato al contenimento di un quantitativo di polvere ausiliario rispetto a quello trasferito alla griglia 8.

La polvere per l'alimentazione della griglia 8 e del cassetto 10 viene fornita da due rispettive tramogge 12 e 13 dotate di saracinesche di scarico comandate da mezzi di controllo tradizionali.

11 funzionamento dell'apparecchiatura descritta è il seguente. Quando il carrello si trova all'esterno della pressa (posizione di figura 1) la griglia 8 ed il cassetto 10 vengono riempiti con polveri alimentate dalla rispettive tramoggie 12,13. Quindi mantenendo i contropunzoni 6 sollevati in posizione di complanarità con la faccia superiore della matrice, al carrello viene impartita una corsa di avanzamento tale da portare la griglia 8 in allineamento al di sopra dei contropunzoni 6, mentre il cassetto 10 si verrà a trovare a valle degli stessi.

In questa posizione, rappresentata in figura 2, si provvede a comandare l'abbassamento dei contropunzoni 6 dell’entità desiderata corrispondente al quantitativo di polvere che si vuole trasferire nei vani 5 (vedi figura 3).

Completato il riempimento dei vani di formatura, la griglia 8 viene richiamata nella posizione di partenza sotto la tramoggia 12 in modo da rimuovere per rasamento l'eccesso di polvere e determinare la formazione di uno strato 14 di polvere uguale all'altezza dei vani 5.

Durante tale corsa di ritorno della griglia 8 viene comandato l'abbassamento del rullo 11 all'interno dei vani di formatura 5. Si otterrà così una leggera compressione della polvere precedentemente depositata nei vani 5 e la formazione di un'impronta complementare alla sagomatura superficiale del rullo 11 (vedi figura 4).

Completata la sagomatura superficiale dello strato 14, viene comandato il ritorno del cassetto 10 il quale, passando sopra allo strato 14, forma un nuovo strato 15 con la polvere ausiliaria scaricata dal cassetto 10 mano a mano che questo si sposta verso la tramoggia 13.

Lo strato 15 riempie gli incavi dell'impronta formata dal rullo 11 sullo strato sottostante 14 e presenta una superficie superiore complanare con quella della matrice 4 per l'effetto di rasamento ottenuto dal cassetto 10 (vedi figura 5).

Quando il cassetto 10 si è portato a monte della pressa 1 i contropunzoni vengono abbassati sul bancale della pressa (vedi figura 6) e si procede con la pressatura della polvere contenuta nei vani di formatura 5 mediante la compressione esercitata dai punzoni superiori 7 (vedi figura 7).

La fase finale del procedimento di formazione delle piastrelle prevede l'espulsione delle piastrelle dai vani 5 mediante sollevamento dei contropunzoni 6 fino al livello della faccia superiore della matrice 4.

Come si riconosce l'apparecchiatura descritta raggiunge perfettamente gli scopi preposti. In particolare è da osservare che con un'unica corsa di va e vieni del carrello di caricamento dello stampo è possibile ottenere la formazione di piastrelle a due strati di cui quello superiore formato con polvere scelta sulla base di esigenze fisiche, come ad esempio maggiore resistenza all'usura, oppure estetiche.

L’apparecchiatura descritta è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nello stesso concetto inventivo. La figura 1 mostra una variante che prevede il montaggio sul carrello, a monte e a valle del rullo 11 di sagomatura, di spazzole 16,17 fisse o rotanti, supportate girevoli secondo assi paralleli a quello del rullo 11, per la pulizia della superficie dei punzoni 7 superiori e dei contropunzoni 6 inferiori.

Le figure da 8 a 11 mostrano una diversa sequenza operativa dell'apparecchiatura che prevede, dopo la sagomatura superficiale dello strato inferiore 14 di polvere ad opera del rullo 11, la discesa dei contropunzoni 6 per poter depositare con il cassetto 10 una maggiore quantità di polvere ausiliaria sullo strato precedentemente formato e quindi ottenere uno strato superiore di maggiore spessore.

Infine le figure da 12 a 17 mostrano una ulteriore configurazione dell'apparecchiatura che prevede una griglia 8 che contiene la quantità di polvere sufficiente per realizzare lo strato di base. La griglia avanza mentre i contropunzoni 6 sono sollevati in posizione di complanarità con la faccia superiore della matrice (Fig. 13).

Quando la griglia 8 è posizionata in corrispondenza dei vani 5 i contropunzoni vengono abbassati mediante apposito comando, di una quota tale da consentire il completo svuotamento della griglia 8 (Fig. 14) e il successivo deposito di un secondo strato di polvere.

La griglia viene poi richiamata nella posizione di caricamento iniziale, immediatamente seguita dal cassetto 10 (Fig. 15) che durante il percorso di ritorno completa il riempimento dei vani 5 con un secondo strato di polvere effettuandone contemporaneamente il rasamento. Quando il cassetto 10 si trova a monte della pressa, come avviene nelle configurazioni precedentemente descritte, i contropunzoni 6 vengono abbassati (Fig. 10) e si procede alla pressatura (Fig. 17) ed alla successiva estrazione della piastrella così formata.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Apparecchiatura per la pressatura di piastrelle ceramiche composta da una pressa avente uno stampo inferiore comprendente una matrice provvista di aperture e contropunzoni guidati in dette aperture per delimitare vani dì formatura destinati ad essere riempiti con quantità predeterminate di polveri ed a ricevere i punzoni di pressatura, e da un dispositivo .di caricamento delle polveri costituito da un carrello dotato di una griglia di contenimento delle polveri, azionato fra una prima posizione in cui detta griglia si trova sotto ad una dispositivo di alimentazione per ricevere la polvere da pressare ed una seconda posizione sovrastante detta matrice in corrispondenza della quale detti contropunzoni vengono abbassati per consentire lo scarico di detta polvere da detta griglia in detti vani di formatura e la formazione di un primo strato caratterizzato dal fatto che su detto carrello, davanti a detta griglia, è disposto un cassetto atto ricevere da un dispositivo di alimentazione ausiliario una quantità di polvere ausiliaria quando detta griglia si trova in detta prima posizione, detti contropunzoni essendo comandati in modo che quando la griglia si sposta verso la posizione di sovrapposizione a detti vani di formatura, detti contropunzoni sono complanari alla superficie di detta matrice per consentire a detto cassetto ausiliario di superare detti vani senza scaricare in questi ultimi detta polvere ausiliaria, mentre, quando la griglia ha raggiunto detta seconda posizione, detti contropunzoni si abbassano per consentire lo scarico di detta polvere in detti vani ed infine, quando la griglia ritorna in detta prima posizione, detto cassetto consente la deposizione di detta polvere ausiliaria sopra lo strato formato con detta prima polvere.
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che su detto carrello, fra detta griglia e detto cassetto, è disposto un rullo girevole secondo un asse perpendicolare alla direzione di spostamento di detto carrello, detto rullo essendo supportato su detto carrello in modo da poter venire sollevato sopra al piano di scorrimento della detta griglia oppure abbassato sotto allo stesso piano quando si trova in corrispondenza degli alveoli.
3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detto rullo presenta una superficie sagomata.
4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 o 3 caratterizzata dal fatto che, dopo che detto rullo ha costipato detta polvere, detti contropunzoni compiono un movimento verso il basso prima che detto cassetto ausiliario passi sopra a detti vani.
5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta griglia viene completamente svuotata durante la fase di scarico della polvere in detti vani di formatura e che detto cassetto durante la corsa di ritorno completa il riempimento dei vani con detto strato di polvere ausiliaria effettuandone contemporaneamente il rasamento.
6. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto su detto carrello monte e a valle di detto cassetto sono disposte spazzole fisse o rotanti per la pulizia della superficie di detta matrice e detti punzoni.
7. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto cassetto è supportato in modo da poter venire spostato orizzontalmente rispetto alla detta griglia per mezzo di appositi attuatori.
8. Apparecchiatura per la pressatura di piastrelle ceramiche a due strati secondo guanto desumibile dalla descrizione che precede e dai disegni allegati.