ITBO20000130A1 - Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche dotate di venature e attrezzatura per l' attuazione di detto procedimento . - Google Patents

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Description

Titolo: "PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PIASTRELLE CERAMICHE DOTATE DI VENATURE E ATTREZZATURA PER
L'ATTUAZIONE DI DETTO PROCEDIMENTO
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche dotate di venature mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa di polvere conposta da almeno due tipi di polvere e depositata nello stampo della pressa secondo una distribuzione precostituita. L'invenzione concerne inoltre un'attrezzatura per la composizione di detta massa.
Nella produzione di piastrelle ceramiche a partire da polveri semisecche atomizzate,macinate o rigranulate, con particolare riferimento alle piastrelle in gres porcellanato, è sentita l'esigenza di definire compiutamente l'estetica del prodotto fin dalla fase di formatura nella pressa.
La ricerca estetica è sempre più volta all'imitazione delle pietre naturali, come marmi, graniti e pietre caratterizzate dalla presenza di venature continue e ad andamento casuale che interessano l'intero spessore della piastrella.
Il carpito tecnico della presente invenzione è pertanto quello di proporre un procedimento che consenta di realizzare piastrelle ceramiche aventi morfologie tipiche delle pietre naturali, quali venature irregolari e non ripetitive, ancorché simili, a partire da una massa composta da due o più polveri.
Nell'ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione la realizzazione di un'attrezzatura che consenta di predisporre le polveri che conpongono la massa da compattare secondo una predeterminata distribuzione zonale. Tale compito e tale scopo vengono ottenuti con un procedimento ed un'apparecchiatura le cui caratteristiche sono definite nelle rivendicazioni.
Ulteriori particolari risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue in base agli uniti disegni in cui, a titolo esemplificativo, non limitativo
la figura 1 mostra una vista schematica., in pianta di un'apparecchiatura per la realizzazione di piastrelle dotate di velature secondo l'invenzione;
la figura 2 è una vista in alzato secondo il piano II-II di figura 1;
le figure da 3 e 8 mostrano l'apparecchiatura in successive situazioni operative;
la figura 9 mostra una vista schematica in pianta di una variante dell'apparecchiatura;
la figura 10 nostra una seconda variante;
la figura 11 mostra una terza variante ed infine la figura 12 mostra una vista secondo il piano di sezione XII-XII di figura 11.
Facendo riferimento alle figure 1 e 2 con 1 è indicata complessivamente un'attrezzatura secondo l'invenzione, operativamente associata ad una pressa 2 per la fabbricazione di piastre lle.
La pressa 2 è di tipo tradizionale e compre nde uno stampo inferiore 3 dotato di cavità 4 nelle quali viene trasferita la massa di polvere semisecca da compattare, preparata dall'attrezzatura 1.
La compattazione viene effettuata per mezzo di punzoni montati su una traversa sovrastante lo stampo 3 ed azionata lungo colonne verticali 5 in modo da portare i punzoni ad impegnare le cavità 4 e comprimere in queste la massa di polvere per dar luogo alle piastrelle.
Le piastre lle così formate vengono poi espulse dalle cavità mediante sollevamento del fondo delle cavità 4 fino al livello della faccia superiore 6 dello stampo 3.
L'attrezzatura 1 comprende una mensola 7 complanare alla faccia superiore 6 dello stampo 3, sulla cui superficie è in appoggio di scorrimento un carre llo 8. Il carre llo 8 è mobile nella direzione X perpendicolare alla pressa 2 e, tramite mezzi di azionamento tradizionali, ad esempio costituiti da un meccanismo del tipo a biella e manovella, può venire spostato avanti e indietro nella direzione X di core e prestabilite. Il carre llo 8 è ccrposto da due spalle o fiancate 9 parallele ad X e perpendicolari alla mensola 7, fra le quali è fissato un cassetto 10 rettangolare aperto verso l'alto e verso il basso, il cui vano è suddiviso da una griglia 11 in una pluralità di alveoli.
Fra le estremità delle fiancate 9 rivolte verso la pressa 2 è uno spintore 12 costituito da un listello di sezione rettangolare perpendicolare alla direzione X, il cui bordo inferiore sfiora la superficie della mensola 7. A ridosso dello spintore 12 è disposto un rullo rotante 12a avente la funzione di tenere pulita la faccia 6 dello stampo.
Sui bordi superiori delle fiancate 9 sono fissate due rotaie 13 di guida e scorrimento per una coppia di carrelli 14,15 dotati di mezzi di azionamento, anche questi tradizionali e pertanto non illustrati, per la loro movimentazione lungo le rotaie 13.
Il carrello 14 è composto da due telai 16 dotati di ruote 17 scorrevoli sulle rotaie 13 e collegati fra di loro da una barra 18 perpendicolare alla direzione X.La barra 18 funge da guida di scorrimento per una slitta 19 che supporta a sbalzo un dispositivo erogatore di polveri complessivamente indicato con 20 e composto da una pluralità di condotti verticali 21 giacenti in un piano parallelo alla direzione x ed atti a contenere vari tipi di polvere e scaricarli attraverso la bocca inferiore che è a quota di raramente sulla griglia 11 del cassetto 10.
La slitta 19, mediante mezzi di azionamento di tipo noto e non illustrati, è mobile lungo la barra 18 così da potersi spostare da una fiancata 19 all'altra del carrello 8.
Il movimento combinato del carrello 14 lungo le rotaie 13 nella direzione X e della slitta 19 lungo la barra 18 nella direzione Y, ortogonale alla direzione X, consente di far compiere al dispositivo erogatore 20 una traiettoria qualsiasi sopra al cassetto 10.
Il carrello 15 è interposto fra il carrello 14 ed il rullo 12a e supporta un ulteriore dispositivo erogatore costituito da una tramoggia 22 avente una bocca inferiore d'uscita 23 controllata da una saracinesca 24 di tipo oscillante.
La tramoggia 22 appoggia sulle rotaie 13 per mezzo di ruote 25 motorizzate e la sua bocca d'uscita si estende nella direzione Y per una lunghezza non inferiore alla lunghezza del cassetto 10 nella stessa direzione.
Sopra la tramoggia 22 è disposto un alimentatore di polvere 26 in grado di spostarsi sopra la bocca d'ingresso della tramoggia 22 nella direzione Y per riempire quest'ultima con polvere.
L’alimentatore 26 può ad esempio essere del tipo descritto nel brevetto italiano n. 1.293.223 della stessa richiedente, che viene richiamato come parte integrante della presente invenzione. Tale alimentatore 26 consente di miscelare polveri diverse e comprende una pluralità di tubi verticali ognuno collegato con una rispettiva alimentazione di polvere. I tubi hanno rispettive bocche di scarico inferiori controllate da un otturatore comprendente un disco dotato di almeno un’apertura e supportato girevole secondo un asse verticale ad una quota di chiusura delle bocche di scarico dei tubi.Con la rotazione del disco i tubi vengono a trovarsi ciclicamente in allineamento con le aperture del disco stesso consentendo lo scarico delle polveri in essi contenute nella tramoggia 22. Nel contempo lo spostamento dell'alimentatore 26 nella direzione Y consente di ottenere nella tramoggia 22 una miscelazione delle varie polveri scaricate dai tubi dell'alimentatore .
Il funzionamento dell'apparecchiatura descritta è il seguente. Si supponga di partire dalla condizione di partenza rappresentata in figura 3 nella quale il carrello 8 si trova nella posizione in cui lo spintore 12 è in prossimità dello stampo 3 della pressa 2 ed il carrello 15 è a ridosso del rullo 12a.
Si supponga inoltre che il carrello 14 si trovi in adiacenza di una fiancata 13 del carrello 8 e che uno o più condotti 21 del dispositivo erogatore 20 e la tramoggia 22 siano stati caricati con le previste polveri di formazione delle piastrelle.
In una prima fase viene spostato il carrello 14 nella direzione X lungo le rotaie 13 e l'erogatore 20 nella direzione Y. La conbinazione dei due spostamenti determina il deposito negli alveoli del cassetto 10 di una quantità di polveri provenienti dai condotti 21. Nel cassetto si forma pertanto una vena 27 che si allunga verso la superficie della mensola 7 e presenta un andamento più o meno ondulato a seconda delle velocità del carrello 14 e della slitta 19 e dell'ampiezza degli spostamenti compiuti.
E' da osservare che la polvere che fuoriesce dai condotti 21 centrali dell'erogatore 20 rimane sostanzialmente contenuta fra quelle che fuoriescono dai condotti esterni e che, invece, possono espandere nel cassetto 10, come risulta più chiaramente dalla figura 2.
Quando il carrello 14 ha raggiunto la fiancata 9 opposta del carrello 8 (vedi figura 4), il carrello 14 viene allontanato dal carrello 15 della tramoggia 22 in moda da liberare il cassetto 10 (vedi figura 5) che pertanto rimane ora posizionato fra i due carrelli 14,15.
A questo punto si provvede a spostare il carrello 15 verso il carrello 14.
Quando la tramoggia 22 si trova sopra al cassetto 10, viene aperta la saracinesca 24 consentendo ad una quantità di polvere, contenuta nella tramoggia 22, di riempire il cassetto 10 sovrapponendosi alla polvere scaricata nello stesso dai condotti 21 dell'erogatore (vedi figura 6),
Mediante opportuni rasatori solidali alla tramoggia 22, la polvere eccedente il bordo superiore del cassetto 10 viene rimossa, formando all'interno del cassetto 10, una massa stratiforme o strato di polvere 28 proveniente dalla tramoggia 22, dalla quale traspare la nervatura 27.
Completato il riempimento del cassetto 10, mediante azionamento del carrello 8 verso la pressa 2, il cassetto 10 viene trasferito sullo stampo 3 della pressa 2 e portato in allineamento con le cavità 4 (vedi figura 7). Con l'abbassamento del fondo delle cavità 4 la polvere contenuta nel cassetto 10 viene trasferita nelle cavità stesse e, dopo la corsa di ritorno del carrello 8 (vedi figura 8), conpattata dai punzoni in seguito alla discesa della traversa.
E' da osservare durante lo spostamento del carrello 8 verso la pressa 2, lo spintore 12 espelle dallo stanpo 3 le piastrelle precedentemente compattate ed estratte dalle cavità 4 mediante sollevamento del fondo delle cavità 4 al livello della superficie dello stanpo 3. Inoltre è da osservare che se le piastrelle vengono stampate a rovescio, cioè con la superficie destinata a rimanere in vista, rivolta verso la mensola 7, la nervatura 27 avrà una larghezza maggiore.
Le fasi operative si ripetono quindi secondo le modalità cicliche sopradescritte.
Come si riconosce l'apparecchiatura descritta raggiunge pienamente gli scopi preposti. In particolare la venatura 27 può avere un andamento qualsiasi variando opportunamente la velocità della slitta 19 lungo la barra 18 e la velocità e la corsa del carrello 14 lungo le rotaie 13.
Il processo realizzativo delle piastrelle può essere completato prevedendo una fase di levigatura dei "biscotti" all'uscita della pressa 2 per far risaltare meglio l'estetica della venatura 27.Tuttavia la levigatura delle piastrelle può essere effettuata anche dopo la cottura delle stesse.
L'attrezzatura descritta è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nello stesso concetto inventivo. La figura 9 mostra una variante in cui i carrelli 14 e 15 sono solidali fra di loro. In questo modo il movimento dell'erogatore 20 secondo l'asse X è fornito dallo stesso gruppo che muove la tramoggia 22.
La figura 10 nostra una ulteriore soluzione che prevede il supporto articolato dell'erogatore 20 sulla slitta 19. L'erogatore 20 è comandato attorno ad un perno 29 ad asse verticale per mezzo di un dispositivo che ne controlla l'orientamento rispetto alla barra 8. In tal mocb è possibile variare lo spessore della venatura 27 durante la sua formazione.
Questa soluzione è particolarmente efficace prevedendo condotti 21 aventi una bocca d’uscita della polvere allungata nella direzione X così da ottenere venature di spessore compreso fra le dimensioni massima e minima della bocca d'uscita.Tali condotti possono avere una sezione rettangolare o ellittica.
Le figure 11 e 12 mostrano una ulteriore variante in cui i condotti 21 sono controllati da una saracinesca 30 in grado di intercettare o parzializzare il flusso di polvere che fuoriesce dai condotti 21 e quindi variare a piacere lo spessore della venatura 27 e eventualmente determinarne la formazione discontinua.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche dotate di venature mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa predeterminata di polvere ceramica caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di -depositare nel cassetto di un carrello di alimentazione di una pressa una prima quantità di polvere ceramica seguendo una traiettoria comprendente una componente trasversale alla direzione di spostamento di detto carrello, -depositare in detto cassetto almeno una seconda quantità di polvere ceramica di almeno un tipo fino al riempimento del detto cassetto, -rimuovere per raramente la polvere eccedente detto cassetto per ottenere all'interno del cassetto detta massa predeterminata di polvere ceramica avente uno spessore uniforme, -spostare detto carrello verso detta pressa fino al posizionamento di detto cassetto su detto stampo, -scaricare in detto stampo detta massa di polvere ceramica, -compattare detta massa di polvere scaricata in detto stanpo per ottenere dette piastrelle, -espellere dette piastrelle da detto stanpo.
  2. 2. Procedimento secando la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le piastrelle vengono sottoposte ad una levigatura finale della faccia destinata a rimanere in vista.
  3. 3. Attrezzatura per la realizzazione di piastrelle ceramiche dotate di venature secondo il procedimento di rivendicazione 1 mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa predeterminata di polvere ceramica, composta da almeno due tipi di polvere ceramica e trasferita in detto stampo da un cassetto di un carrello di alimentazione mobile fra una posizione di detto cassetto esterna a detta pressa ed una » interna di sovrapposizione a detto stampo,caratterizzata dal fatto che comprende un primo dispositivo erogatore di almeno una prima quantità di polvere ceramica di almeno un tipo, detto dispositivo essendo supportato ed azionato in modo da scaricare detta prima quantità in detto cassetto seguendo una traiettoria comprendente una componente trasversale alla direzione di spostamento di detto carrello, un secondo dispositivo di erogazione di almeno una seconda quantità di polvere ceramica di almeno un tipo, detto secondo dispositivo essendo supportato ed azionato in modo da scaricare detta seconda quantità sopra detta prima quantità, mezzi per rimuovere per raramente la polvere eccedente detto cassetto ed ottenere all'interno del cassetto detta massa predeterminata di polvere ceramica avente uno spessore uniforme, mezzi per imprimere a detto carrello una corsa di andata verso detta pressa per posizionare detto cassetto su detto stampo e consentire lo scarico di detta massa in detto stampo ed una corsa di ritorno per riportare detto carrello nella posizione di caricamento di detta prima quantità di polvere.
  4. 4. Attrezzatura secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto primo dispositivo erogatore è montato su una slitta scorrevole su un carrello mobile su detto carrello di alimentazione, essendo previsti mezzi per azionare detto carrello in una direzione concorde alla direzione di spostamento di detto carrello di alimentazione e detta slitta in una direzione ortogonale a quella di detto carrello.
  5. 5. Attrezzatura secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto secondo dispositivo di erogazione è costituito da una tramoggia scorrevole su detto carrello di alimentazione in direzione concorde alla direzione di quest'ultimo, detta tramoggia avendo una bocca di scarico controllata da una saracinesca in modo da depositare detta seconda quantità di polvere in detto cassetto fino al riempimento dello stesso.
  6. 6. Attrezzatura secondo una delle rivendicazioni 3 ,4 caratterizzata dal fatto che detto primo dispositivo erogatore è costituito da un gruppo di condotti verticali giacenti in un piano perpendicolare alla direzione di scorrimento di detta slitta.
  7. 7. Attrezzatura secondo una delle rivendicazioni 3,4 caratterizzata dal fatto che detto primo dispositivo erogatore è costituito da un gruppo di condotti verticali giacenti in un piano girevole secondo un asse verticale, essendo previsti mezzi -per azionare detto gruppo di condotti attorno a detto asse.
  8. 8. Attrezzatura secondo una delle rivendicazioni 6,7 caratterizzata dal fatto che detti condotti sono controllati da una saracinesca di intercettazione o parzializzazione.
  9. 9 . Attrezzatura secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che detta tramoggia ha una bocca d'ingresso della polvere estendentesi in direzione ortogonale a quella di detto carrello ed è alimentata da un alimentatore scorrevole lungo detta bocca d'ingresso, essendo previsti mezzi per muovere detto alimentatore lunga detta bocca.
  10. 10. Attrezzatura secondo la rivendicazione 9 caratterizzata dal fatto che detto alimentatore è un miscelatore di polveri.
  11. 11. Attrezzatura secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti carrelli di supporto di detti dispositivi erogatori sono solidali fra di loro.
  12. 12. Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche dotate di venature mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa di polvere conposta da almeno due tipi di polvere e depositata nello stampo della pressa secondo una distribuzione precostituita ed attrezzatura per l'attuazione di detto procedimento secando quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.
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