ITMI20002065A1 - Imbuto per velo - Google Patents

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Gohler Wolfgang
Weisigk Lars
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Rieter Ingolstadt Spinnerei
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    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01GPRELIMINARY TREATMENT OF FIBRES, e.g. FOR SPINNING
    • D01G15/00Carding machines or accessories; Card clothing; Burr-crushing or removing arrangements associated with carding or other preliminary-treatment machines
    • D01G15/02Carding machines
    • D01G15/12Details
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01HSPINNING OR TWISTING
    • D01H5/00Drafting machines or arrangements ; Threading of roving into drafting machine
    • D01H5/18Drafting machines or arrangements without fallers or like pinned bars
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  • Preliminary Treatment Of Fibers (AREA)
  • Feeding, Discharge, Calcimining, Fusing, And Gas-Generation Devices (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"IMBUTO PER VELO"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un imbuto per velo, che è disposto ad una distanza predeterminata dopo i cilindri di uscita di un gruppo di stiro di una macchina tessile, in particolare carda, in cui il lato longitudinale è chiuso lateralmente da una superficie di conduzione e delimita una superficie deflettrice bombata, che al punto più basso della superficie deflettrice presenta uno sbocco per l'alloggiamento di un condotto dell'imbuto e la superficie deflettrice presenta una linea di intersezione con una superficie a rampa realizzata di fronte alla superficie di conduzione.
L’imbuto per velo viene definito in pratica anche come ugello per velo. Al fine di mantenere un'uniformità terminologica nel seguito si parlerà soltanto di imbuto per velo.
Un imbuto per velo di tale tipo è noto dalla pubblicazione DE 196 18 642 Al. L'imbuto per velo descritto in essa deve garantire velocità di erogazione nettamente superiori ai 900 m/min. in stiratoio senza influenzare la qualità del nastro di carda e senza disturbi del trasporto del nastro di carda.
Nello sviluppo tecnico dello stiratoio l’aumento della velocità di erogazione del nastro di carda era un requisito di grande importanza. A tale proposito alcune considerazioni fondamentali: davanti a un gruppo di stiro di uno stiratoio vengono posti di regola più nastri di carda, che vengono binati in modo da formare un nastro di carda. Nel gruppo di stiro avviene lo stiro di un nastro di carda piegato. La coppia di cilindri erogatori è la coppia di cilindri di uscita di un gruppo di stiro ed eroga un nastro di carda disteso. Il tecnico del ramo definisce velo di carda il nastro di carda disteso. Questo velo di carda viene trasportato nell'imbuto per velo con un'alta velocità di erogazione (> 900 m/min.) La velocità di erogazione viene impartita al velo di carda dalla velocità periferica della coppia di cilindri erogatori. L'imbuto per velo deve raccogliere questo velo di carda, arrotolare il velo di carda all'interno, asportando l'aria dal velo di carda, per inviarlo nello sbocco dell'imbuto, e inserirlo in esso. Inserendo il velo di carda nello sbocco dell'imbuto si forma nuovamente un nastro di carda compresso. Lo sviluppo finora raggiunto dell'imbuto per velo mostra realizzazioni costruttive differenti.
Date le alte velocità di erogazione (fino a circa 1000 m/min.) negli stiratoi, ci si è occupati intensamente anche della forma dell'imbuto per velo. Al riguardo si è constatato che l'imbuto per velo, oltre ad altri organi di lavoro dello stiratoio, gioca un ruolo fondamentale per il raggiungimento della velocità di erogazione desiderata. Alle velocità nettamente più alte del velo di carda trasportato dai cilindri erogatori l'imbuto per velo deve essere inoltre in grado di svolgere questo velo e di continuare a trasportarlo come nastro di carda in modo sicuro e senza influenzare la qualità.
Questi imbuti per velo descritti venivano usati■anche in gruppi di stiro, che sono montati su una carda. In questo caso si è mostrato che l'imbuto per velo progettato per alte velocità di erogazione del nastro di carda non garantisce 1'infilamento automatico di un nastro di carda di una carda nell'imbuto per velo.
Scopo dell'invenzione è realizzare un imbuto per velo dopo un gruppo di stiro in modo tale che il nastro di carda uscente dal gruppo di stiro venga introdotto senza intervento manuale e automaticamente nell'imbuto per velo, preferibilmente ad una bassa velocità del nastro di carda.
Lo scopo dell’invenzione viene raggiunto dalle particolarità caratterizzanti della rivendicazione 1. Realizzazioni vantaggiose dell'invenzione sono descritte nelle sottorivendicazioni.
L'invenzione riguarda un imbuto per velo, che è disposto ad una distanza predeterminata dopo i cilindri di uscita di un gruppo di stiro di una macchina tessile, in particolare carda, ove un lato longitudinale dell'imbuto è chiuso lateralmente da una superficie di conduzione e delimita una superficie deflettrice bombata, che nel punto più basso della superficie deflettrice presenta uno sbocco per 1'alloggiamento di un condotto dell'imbuto, e la superficie deflettrice forma una linea di intersezione con una superficie a rampa realizzata di fronte alla superficie di conduzione. Secondo l'invenzione, la superficie deflettrice presenta una pendenza rispetto allo sbocco del condotto dell'imbuto da qualsiasi punto della linea di intersezione comune della superficie deflettrice e della superficie a rampa. In altre parole, la linea di intersezione forma un vertice o una specie di spigolo, ai cui due lati sia la superficie a rampa che la superficie deflettrice sono realizzate con una inclinazione. Grazie all'aggiuntiva superficie deflettrice inclinata il nastro di carda proveniente da un gruppo di stiro o l’inizio del nastro di carda viene guidato automaticamente allo sbocco dell'imbuto. L'infilamento del nastro di carda avviene così in modo completamente automatico.
Dopo il passaggio dell'inizio del nastro di carda attraverso un gruppo di stiro di regola chiuso, l'inizio del nastro di carda giunge sulla superficie deflettrice e scorre senza altri interventi verso rispettivamente lo sbocco e il condotto dell'imbuto. L'introduzione finora manuale del nastro di carda nell'imbuto può avvenire ora automaticamente. Durante l'avviamento della macchina tessile il nastro di carda viene introdotto dapprima in un gruppo di stiro chiuso e dopo il gruppo di stiro viene convogliato automaticamente nell'imbuto per velo. Per questo, in modo opportuno il nastro di carda viene leggermente ritorto nella sua parte iniziale, cosicché viene realizzata una punta convergente o rastremata. Questa testa del nastro di carda convergente rende inoltre possibile una introduzione più facile del nastro di carda nel gruppo di stiro e nell'imbuto per velo.
Inoltre è vantaggioso che fra la superficie deflettrice e la superficie di conduzione sia realizzata una linea di intersezione, in modo tale che la superficie deflettrice sia realizzata anch'essa con una pendenza da ogni punto di questa linea di intersezione e verso lo sbocco dell'imbuto. Ciò fa sì che nel complesso sia realizzata una superficie deflettrice a forma di imbuto o conica dell'imbuto, cosicché l'inizio del nastro di carda viene condotto anche dalla superficie di conduzione e dalla superficie deflettrice confinante nello sbocco dell’imbuto.
In una realizzazione perfezionata, le linee di intersezione si toccano in modo tale che le linee di intersezione siano chiuse e siano realizzate in modo da girare attorno al bordo esterno della superficie deflettrice. In questo modo viene realizzata complessivamente una linea di intersezione comune. Un facile scorrimento di un nastro di carda viene garantito in particolare per il fatto che le due linee di intersezione presentano la stessa curvatura nei punti di contatto comune. Altresì è possibile che la superficie deflettrice dal lato della superficie a rampa e la superficie deflettrice dal lato della superficie di conduzione disposta di fronte ad essa formino una fessura o una scanalatura nella zona del loro contatto comune. Preferibilmente il passaggio è liscio e senza intagli o simili.
L'imbuto per velo può essere fabbricato con un pezzo se dalla linea di intersezione periferica verso lo sbocco dell'imbuto o verso il bordo dello sbocco dell'imbuto è realizzata una forma sferica o conica dell'imbuto. In questa forma dell'imbuto non si verificano spigoli o fosse, cosicché il nastro di carda può essere condotto particolarmente bene dalle zone periferiche laterali dell'imbuto per velo verso lo sbocco dell'imbuto.
Lo scorrimento dell'inizio del nastro di carda e dell'intero nastro di carda viene facilitato inoltre per il fatto che la superficie deflettrice presenta una superficie liscia e/o lucidata. Grazie a questa superficie il coefficiente d’attrito e l'attrito fra il nastro di carda e la superficie deflettrice viene ridotto notevolmente, per cui il nastro di carda viene infilato automaticamente in modo rapido e senza problemi.
Un ulteriore miglioramento dell'infilamento automatico del nastro di carda nell'imbuto viene raggiunto per il fatto che in una sezione di un piano perpendicolare alla superficie di conduzione con la linea di intersezione il punto di intersezione più vicino alla superficie di conduzione è più basso del corrispondente punto di intersezione più distante dalla superficie di conduzione rispetto allo sbocco dell'imbuto. Ciò significa che la linea di intersezione dal lato della superficie a rampa generalmente è sempre "più alta" della superficie deflettrice dal lato della superficie di conduzione. Generalmente la superficie deflettrice inclinata dal lato della superficie di conduzione è delimitata dalla superficie di conduzione, che sporge sulla superficie deflettrice contrapposta. Se il nastro di carda incontra la superficie di conduzione durante 1'infilamento, il nastro di carda viene rinviato alla superficie deflettrice confinante e da lì viene guidato senza difficoltà nello sbocco dell'imbuto in conseguenza dell'inclinazione della superficie deflettrice realizzata.
Le condizioni favorevoli per l'introduzione automatica del nastro di carda nell'imbuto sono date quando l'angolo di apertura formato dall'asse longitudinale dell’apertura dell'imbuto o del condotto dell'imbuto e dalla superficie deflettrice varia fra 10° e 75°. Questi angoli di apertura garantiscono un buon compromesso fra la superficie di raccolta a forma di imbuto e l'inclinazione della superficie, che fa sì che l'attrito venga ridotto con l'aumentare dell'angolo d'apertura. Se l'angolo è scelto troppo grande, allora la superficie di raccolta si riduce notevolmente, per cui viene complicato 1’infilamento automatico. Nel caso di una grande superficie di raccolta la punta del nastro di carda viene "catturata" più facilmente.
In modo vantaggioso sull'imbuto per velo gli angoli di apertura delle superfici deflettrici sono inoltre realizzati simmetricamente ad un piano perpendicolare all'asse longitudinale dello sbocco dell’imbuto e della superficie di conduzione. In questo modo la costruzione viene semplificata notevolmente.
Complessivamente l'oggetto dell'invenzione rende possibile una introduzione facile e affidabile di una punta del nastro di carda in un imbuto per velo. Inoltre l'introduzione del nastro avviene automaticamente senza i mezzi manuali. Per favorire 1'infilamento della punta del nastro di carda può essere anche prevista una aspirazione pneumatica. Per comprimere il nastro di carda, il diametro dello sbocco dell'imbuto è di solito inferiore allo spessore del nastro di carda. Per l'introduzione il nastro di carda viene dotato tuttavia di una punta nella sua parte iniziale, per esempio torcendo il nastro di carda. Come alternativa è altresì possibile sfrangiare o sfoltire il nastro di carda.
Esempi esecutivi dell'invenzione verranno illustrati più dettagliatamente in base ai seguenti disegni. In essi:
la figura 1 mostra un imbuto per velo secondo lo stato della tecnica (DE 19618 642 Al);
la figura 2 mostra 1'imbuto per velo della figura 1 in sezione trasversale;
la figura 3 mostra un imbuto per velo secondo l'invenzione; la figura 4 mostra una vista frontale di un inserto dell'imbuto;
la figura 5 mostra una vista dall'alto della figura 4; e la figura 6 mostra una sezione trasversale attraverso l'inserto (fig. 4).
La figura 1 mostra in una rappresentazione prospettica l'imbuto per velo 300 noto come stato della tecnica dal brevetto DE 19618 642 Al. L'imbuto per velo 300 possiede una superficie deflettrice 309 con tre porzioni superficiali FI, F2, F3. Ad entrambi i lati della porzione superficiale piana FI si dispongono le porzioni superficiali curvate F2, F3. Nel centro della porzione superficiale FI è disposto uno sbocco dell'imbuto, che possiede un asse longitudinale LA.
La superficie deflettrice 309 viene chiusa su un lato longitudinale da una superficie di conduzione 310, ove le due superfici (superficie di conduzione, superficie deflettrice) 309, 310 formano un angolo di 90°. Di fronte alla superficie di conduzione 110 si trova una superficie a rampa inclinata 302, che ha una linea di intersezione SL comune con la superficie deflettrice 309.
La figura 2 mostra l'imbuto per velo 300 della figura 1 in sezione trasversale. L'imbuto 300 risolveva il problema che i nastri di carda erogati ad un'alta velocità di erogazione (circa 1000 m/min.) portavano con sè aria, che faceva sì che il nastro di carda formasse un pallone prima di entrare nell'imbuto per velo.
Nello sbocco dell’imbuto è introdotto un inserto di ugello 301 con un condotto 304 dell'imbuto, che viene tenuto sull'imbuto per velo 300 mediante un collegamento a vite 308. L'estremità dell'inserto di ugello 301 presenta una superficie di articolazione sferica 309, che può essere eseguita a mo' di articolazione poggiando in un relativo guscio dell'articolazione per l'orientamento dell'imbuto 300. Inoltre è applicata all'imbuto per velo 300 una staffa di afferraggio 306 per una migliore manipolazione.
La figura 3 mostra un esempio esecutivo di imbuto per velo 100 secondo l'invenzione. L’imbuto per velo 100 possiede una superficie a rampa 102 inclinata verso l’esterno che forma una linea di intersezione SI con una superficie deflettrice 109 inclinata.
Di fronte alla superficie deflettrice 109 è disposta una superficie deflettrice 111 e una superficie di conduzione 110, che delimita la superficie deflettrice 111 anch'essa inclinata.
Le superfici deflettrici 109, 111 inclinate si rastremano verso il punto centrale dello sbocco M dell’imbuto. Nello sbocco dell'imbuto è inserito un inserto di ugello 90 con un condotto 91. L'imbuto per velo 100 si trova in posizione di funzionamento al di sotto di una disposizione di cilindri di un gruppo di stiro chiuso. La freccia F illustra la direzione di uscita di un nastro di carda erogato dal gruppo di stiro chiuso.
La punta del nastro di carda cade in caso di erogazione sulle superfici deflettrici 109, 111 e viene guidata verso lo sbocco M dell'imbuto mediante l'inclinazione di queste superfici 109, 111, preferibilmente lucidate. Inoltre il nastro di carda può essere aspirato pneumaticamente, per cui viene migliorato notevolmente anche l'infilamento automatico.
La superficie di conduzione 110 e la superficie deflettrice 111 inclinata confinante formano anch'esse una linea di intersezione S2. Preferibilmente la linea di intersezione SI è realizzata ad un livello più alto rispetto alla linea di intersezione S2 cosicché il nastro di carda erogato può essere raccolto meglio dalla superficie deflettrice 109 "più alta". La superficie di conduzione 110 disposta di fronte alla superficie deflettrice 109 serve anch'essa per raccogliere il nastro di carda.
La figura 4 mostra un particolare di un inserto 120 dell’imbuto in una vista frontale. L'inserto 120 possiede due linee di intersezione SI, S2, che si toccano in punti PI, P2 posti l'uno di fronte all'altro e si trasformano lì l'una nell'altra. Le due linee di intersezione SI, S2 hanno curvature differenti nella proiezione della vista frontale. La linea di intersezione S2 anteriore si collega direttamente ad una superficie di conduzione qui non rappresentata. La linea di intersezione SI posteriore viene formata da una superficie deflettrice 109 inclinata e dalla superficie a rampa anch'essa inclinata .
La figura 5 mostra una vista dall'alto dell'inserto 120 dell'imbuto della figura 4. Si può riconoscere che la linea di intersezione SI è altresì curvata in questa proiezione e si trasforma direttamente nei punti PI e P2 nella linea di intersezione S2 anch'essa curvata. Inoltre le superfici deflettrici 109, 111 sui due lati longitudinali dell'inserto 120 dell'imbuto si trasformano l'una nell'altra nei punti PI, P2 cosicché si ottiene un restringimento a forma di imbuto o conico nell'inserto 120.
La figura 6 mostra l'inserto 120 dell'imbuto rappresentato nelle figure 4 e 5 in sezione trasversale. Nello sbocco dell'imbuto viene introdotto un inserto d'ugello. La linea di intersezione SI rappresenta uno spigolo stretto fra le due superfici a rampa 102, 109 inclinate. Sulla superficie deflettrice 111 disposta di fronte e anch’essa inclinata viene applicata anche una superficie di conduzione come chiusura. Fra la superficie deflettrice 111 e la superficie di conduzione viene quindi realizzata la linea di intersezione S2.
L'invenzione consente ai nastri di fibre di carde che girano con una bassa velocità di erogazione, in un gruppo di stiro, di giungere dopo il passaggio attraverso il gruppo di stiro in un imbuto per velo senza aiuto manuale.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. imbuto per velo (120), disposto ad una distanza predeterminata dopo i cilindri di uscita di un gruppo di stiro di una macchina tessile, in particolare carda, dove il lato longitudinale è chiuso lateralmente da una superficie di conduzione (110) e delimita una superficie deflettrice (109, 111) bombata, che nel punto più profondo della superficie deflettrice (109, 111) presenta uno sbocco per la ricezione di un condotto dell'imbuto, e la superficie deflettrice (109, 111) forma una linea di intersezione (Si) con una superficie a rampa (102) realizzata di fronte alla superficie di conduzione (110), caratterizzato dal fatto che la superficie deflettrice (109) presenta una pendenza da qualsiasi punto ad arbitrio della linea di intersezione (SI) verso lo sbocco (M) dell'imbuto.
  2. 2. Imbuto per velo (120) secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che una linea di intersezione (S2) fra la superficie deflettrice (111) e la superficie di conduzione (110) è realizzata in modo tale che la superficie deflettrice (111) è realizzata con una pendenza da ogni punto di questa linea di intersezione (S2) verso lo sbocco (M) dell'imbuto.
  3. 3. Imbuto per velo (120) secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che le linee di intersezione (SI, S2) si toccano in modo tale che le linee di intersezione (SI, S2) siano chiuse ossia siano realizzate in modo da girare perifericamente attorno al bordo esterno della superficie deflettrice (109, 111).
  4. 4. Imbuto per velo (120) secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che dalla linea di intersezione periferica (SI, S2) verso il punto centrale dello sbocco (M) rispettivamente fino al bordo dello sbocco dell'imbuto è realizzata una forma sferica o conica dell'imbuto.
  5. 5. Imbuto per velo (120) secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che la superficie deflettrice (109, 111) presenta una superficie liscia e/o lucidata.
  6. 6. Imbuto per velo secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che nel caso di una sezione di un piano perpendicolare alla superficie di conduzione (110) con la linea di intersezione (SI, S2) il punto di intersezione più vicino alla superficie di conduzione (110) è più basso del corrispondente punto di intersezione rivolto alla superficie di conduzione rispetto allo sbocco (M) dell'imbuto.
  7. 7. Imbuto per velo (120) secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che l'angolo di apertura formato dall'asse longitudinale dello sbocco (M) dell'imbuto e dalla pendenza delle superfici deflettrici (109, 109) varia fra 10° e 75°.
  8. 8. Imbuto per velo (120) secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che gli angoli di apertura delle superfici deflettrici (109, 111) sono realizzati simmetricamente ad un piano perpendicolare all'asse longitudinale dello sbocco (M) dell'imbuto e alla superficie di conduzione (110).
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