IT9009504A1

IT9009504A1 - Apparecchiatura per incollare il lembo finale di rotoli di materiale nastriforme

Info

Publication number: IT9009504A1
Application number: IT009504A
Authority: IT
Inventors: Guglielmo Biagiotti
Original assignee: Perini Navi Spa
Priority date: 1990-10-17
Filing date: 1990-10-17
Publication date: 1992-04-17
Also published as: EP0581331A3; IT1241807B; DE69112429T2; CA2053495C; EP0581331B1; BR9104485A; DE69101768T2; JPH04282229A; IT9009504A0; DE69101768D1; USRE37039E1; EP0581331A2; IL99654A; CA2053495A1; JP2871234B2; USRE35729E; US5259910A; ES2076822T3; EP0481929A1; EP0481929B1

Description

"APPARECCHIATURA PER INCOLLARE IL LEMBO FINALE DI RO-TOLI DI MATERIALE NASTRIFORME".

L'invenzione riguarda un'apparecchiatura per incollare il lembo finale di un nastro di materiale formante un rotolo o log comprendente: mezzi per svolgere il lembo finale dal materiale avvolto in rotolo; mezzi per applicare un collante sul materiale in nastro, detto collante servendo all'incollaggio del lembo finale sul rotolo; mezzi per riavvolgere il rotolo ed incollare il lembo finale; e mezzi per trasportare detto rotolo.

Un'apparecchiatura di questo tipo è descritta ad esempio in US-A-4,475, 974. Questa apparecchiatura comprende mezzi a catena sul quali sono sopportate coppie di rulli di appoggio. Sui rulli di appoggio vengono disposti i rotoli che devono essere incollati; ciascun rotolo o log viene trasportato per mezzo dell'organo flessibile attraverso una prima stazione in cui il lembo finale del rotolo viene svolto ed adagiato su una superficie piana, una seconda stazione in cui un ugello applica il collante sul lembo di materiale svolto muovendosi parallelamente all'asse del rotolo, ed una terza stazione in cui il rotolo viene posto in rotazione tra i due rulli di appoggio in modo tale da richiudere il lembo finale incollandolo sulla superficie del rotolo. A valle di queste stazioni sono disposti rulli di pressione e di chiusura del rotolo ed una superficie di scarico. Questa apparecchiatura consente di raggiungere elevate produzioni orarie in quanto in ogni istante risultano in lavorazione tre rotoli contemporaneamente nelle tre stazioni di svolgimento, applicazione della colla, e chiusura del rotolo rispettivamente. Tuttavia questo tipo di incollatore presenta una struttura piuttosto complessa e costosa.

Forma oggetto dell'invenzione un'apparecchiatura del tipo sopra menzionato che consenta di raggiungere elevate produzioni orarie con una struttura estremamente semplice e con un numero limitato di parti mobili.

L'apparecchiatura secondo il trovato è sostanzialmente caratterizzata dal fatto: che i mezzi per applicare il collante comprendono un organo erogatore presentante mezzi formanti un'apertura od una fessura aperta verso l'alto, dalla quale viene erogato il collante per tracimazione; e che i mezzi per trasportare il rotolo scaricano il rotolo stesso, con il lembo finale svolto da esso, provocandone un rotolamento sulla fessura. Detta fessura può essere di forma qualsiasi. Inoltre, possono essere anche previste più fessure consecutive .

In una forma particolarmente vantaggiosa di realizzazione, la fessura si sviluppa in direzione sostanzialmente parallela all’asse del rotolo e per almeno un tratto dello sviluppo longitudinale del rotolo stesso .

Con una disposizione di questo tipo, quando il rotolo viene scaricato esso rotola su una superficie di guida e passa durante il rotolamento sulla fessura da cui viene erogato in modo continuo o discontinuo il collante, cosicché in un punto prestabilito della superficie del rotolo viene applicata una striscia di collante di sviluppo pari alla fessura di erogazione e, poiché il rotolo continua a rotolare, il lembo finale viene automaticamente riavvolto sul rotolo e premuto sulla zona del rotolo in cui è stata applicata la colla. L'incollaggio avviene quindi in modo estremamente rapido e senza necessità di ugelli erogatori dotati di movimento longitudinale lungo il rotolo come accade nelle apparecchiature di tipo tradizionale. Infatti con il semplice rotolamento del log sulla fessura viene applicata la:colla su tutto il tratto desiderato, in specie su tutto lo sviluppo longitudinale del rotolo stesso; la stessa forza di gravità che provoca il rotolamento del log determina la successiva chiusura del lembo finale.

Per trasportare il rotolo dalla stazione di svolgimento del lembo finale alla stazione di applicazione del collante si può prevedere un organo flessibile portante almeno un mezzo di appoggio su cui viene disposto il rotolo, il quale mezzo di appoggio può essere fatto oscillare per scaricare in un punto predeterminato e su una superficie di rotolamento il rotolo stesso, la superficie di rotolamento presentando un'apertura in corrispondenza della quale è disposta la fessura dell'organo erogatore, dalla quale fuoriesce il collante. In pratica, si può prevedere come organo flessibile una coppia di catene parallele tra le quali sono disposte una o più culle articolate pendolarmente all’organo flessibile stesso; lungo il percorso dell'organo flessibile viene previsto inoltre un mezzo di guida atto a provocare l'oscillazione della culla attorno al proprio asse di articolazione all'organo flessibile provocando così lo scarico del rotolo quando la culla transita in un punto predeterminato lungo il mezzo di guida stesso. In questo modo non è necessario prevedere alcun:attuatore per provocare lo scarico del rotolo, in quanto è il movimento dell'organo flessibile stesso che provoca l'oscillazione della culla e quindi lo scarico del rotolo.

In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, l'organo erogatore del collante può comprendere un contenitore, in specie un contenitore tubolare, sviluppantesi trasversalmente rispetto alla traiettoria del rotolo nell'apparecchiatura, il quale è corredato di mezzi per definire la fessura di erogazione del collante ed è ulteriormente collegato a mezzi di alimentazione del collante stesso; al di sotto del contenitore tubolare viene disposta una vasca di raccolta del collante che tracima dalla fessura stessa, e sul fondo della vasca è previsto un condotto per il recupero del collante.

Vantaggiosamente, il detto contenitore può essere collegato ad un serbatoio di collante nel quale il livello del collante viene mantenuto al di sopra della quota della fessura di erogazione; in questo modo si ottiene un flusso continuo di collante dal serbatoio verso il contenitore e da questo verso la fessura di erogazione. La portata di collante viene determinata dalla differenza di quota tra il pelo libero del collante nel serbatoio e la fessura di erogazione, dalle perdite di carico lungo il percorso del collante (funzioni anche della viscosità del collante), e dalle dimensioni della fessura. Questo tipo di erogazione presenta il vantaggio di non necessitare di un mezzo di erogazione controllato, come ad esempio una pompa ed un ugello, ed inoltre consente di ottenere un flusso di collante continuo e facilmente regolabile dal serbatoio alla fessura, mentre l'eccesso di collante che tracima dalla fessura e che non viene raccolto dai logs che rotolano sulla fessura stessa viene raccolto nella sottostante vasca da cui può essere facilmente recuperato ed immesso nuovamente nel sovrastante serbatoio. Questo evita gli inconvenienti presentati dai mezzi erogatori ad ugello i quali, quando l'apparecchiatura viene fermata anche per tempi brevi, si bloccano a causa dell'essiccazione del collante, rendendo difficoltoso il successivo avviamento dell'apparecchiatura stessa. Con un flusso continuo di collante come si ottiene con l'erogatore della presente invenzione non si ha essiccazione indesiderata di collante durante le brevi soste dell'apparecchiatura in quanto l'erogazione non viene interrotta ed il collante rimane in circolo.

Ulteriori vantaggiose forme di realizzazione de1l'apparecchiatura secondo il trovato sono indicate nelle rivendicazioni “allegate. In particolare, in una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa l'apparecchiatura secondo il trovato presenta come mezzi per svolgere il lembo finale del rotolo una coppia di cilindri ruotanti attorno ad un asse fisso combinati ad una cassa aspirante con una superficie su cui appoggia il lembo finale svolto. Contrariamente alle apparecchiature di tipo noto, quindi, si ha in questo caso una unica stazione di svolgimento che rimane in una posizione fissa rispetto all'incastellatura della macchina, mentre il rotolo viene prelevato da questa stazione con il lembo finale già svolto per mezzo dell'organo flessibile sopra descritto.

L'invenzione riguarda anche un metodo per incollare il lembo finale di un materiale nastriforme avvolto in rotolo sul rotolo stesso, in cui: il lembo finale viene svolto di una entità prestabilita; sul materiale nastriforme viene applicato il collante; ed il lembo finale viene riavvolto sul rotolo ed incollato su di esso. Secondo l'invenzione questo metodo è ulteriormente caratterizzato dal fatto che il collante viene applicato su una zona del materiale nastriforme ancora avvolta sul rotolo (e non sul lembo finale svolto), facendo rotolare detto rotolo con il lembo finale aperto su una fessura da cui viene erogato il collante. Ulteriori e vantaggiose forme di esecuzione del metodo secondo il trovato sono indicate nelle allegate rivendicazioni.

L'invenzione riguarda inoltre un erogatore di collante, in specie per l'impiego in un'apparecchiatura per l'incollaggio del lembo finale di logs o rotoli di materiale nastriforme, comprendente un contenitore tubolare corredato di mezzi definenti una fessura dalla quale viene erogato il collante e mezzi per alimentare il collante a detto contenitore tubolare. Può essere prevista una vasca di raccolta sottostante al contenitore per raccogliere il collante che tracima da detta fessura. Vantaggiosamente, la vasca di raccolta può essere collegata ad un serbatoio di collante nel quale viene re-immesso il collante raccolto da detta vasca per essere successivamente immesso nel contenitore tubolare. Detto serbatoio può essere ad una altezza tale per cui il collante viene fatto defluire attraverso la fessura dell'erogatore per mezzo della differenza di quota tra la fessura ed il livello di collante nel serbatoio.

Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una possibile forma non limitativa di esecuzione del trovato.

Nel disegno, la

Fig.1 mostra una vista laterale complessiva dell'apparecchiatura secondo il trovato; la

Fig.2 mostra un particolare ingrandito della zona di svolgimento del lembo finale; la

Fig.3 mostra una vista laterale ingrandita della zona di applicazione del collante; la

Fig.4 mostra una sezione dell'erogatore di collante secondo un piamo perpendicolare all'asse dei rotoli; la

Fig.5 mostra una sezione secondo V-V di Fig.4; e le

Figg.6 e 7 mostrano schematicamente due forme di realizzazione dell'erogatore di collante.

Con iniziale riferimento alla Fig.l, l'apparecchiatura secondo il trovato comprende una superficie di rotolamento 3 sulla quale vengono scaricati, da una ribobinatrice disposta a monte e non mostrata, i rotoli di materiale avvolto. A valle della superficie di rotolamento 3 è disposto un distributore 5 ruotante che distribuisce i rotoli provenienti dalla superficie 3 alla successiva stazione di svolgimento del lembo finale L, genericamente indicata con 7.

La stazione di svolgimento del lembo finale del rotolo comprende una coppia di cilindri 9 e 11 ruotanti attorno ad assi fissi secondo le frecce indicate in figura. Al cilindro lì è associata una cassa aspirante 13 con superficie 15 su cui viene appoggiato il lembo finale del rotolo scaricato sui cilindri 9 e 11 durante l'operazione di svolgimento. Alla stazione di svolgimento 7 sono associati ugelli 17, 19 dai quali fuoriescono getti di aria che facilitano l'apertura del lembo finale e quindi il suo svolgimento sulla superficie 15. Al di sopra della superficie 15 è disposto un sensore indicato schematicamente con 21, il quale rileva la posizione del lembo finale sulla superficie di appoggio 15. Detto sensore 21 è montato tramite un pomello 22 ed un'asola in modo da poter essere facilmente spostato in direzione della doppia freccia f21. Spostando il sensore 21 si può regolare la lunghezza della coda svolta e quindi la posizione della riga di collante rispetto al bordo terminale del materiale nastriforme. La stazione di svolgimento opera sostanzialmente in modo analogo a quanto descritto nel citato brevetto US-A-4,475,974 e non viene quindi descritta in maggiore dettaglio.

L'apparecchiatura comprende inoltre un organo flessibile 23, formato in pratica da una coppia di catene tra loro parallele e disposte una su ciascun fianco della macchina, una sola delle quali è indicata a tratteggio in Fig.l. L'organo flessibile 23 è rinviato da una serie di-ruote o pulegge 25, 27, 29, 31, 33 e 35. Le ruote 25 a 35 definiscono un percorso dell'organo flessibile 23, per gli scopi appresso indicati. Nell'esempio illustrato la ruota 25 è comandata in rotazione tramite una cinghia o catena 37 che prende il moto da un motore o motoriduttore 39, mentre le altre ruote sono condotte.

All'organo flessibile 23 sono articolate culle di appoggio del rotolo. Nell'esempio illustrato sono previste sei culle 41 ciascuna delle quali è articolata in 43 pendolarmente all'organo flessibile 23. In pratica, ciascuna culla 41 è formata da una trave trasversale 40 collegata ai propri estremi a due fiancatine 42 vincolate in modo oscillante in 43 ai rispettivi organi flessibili 23. Ciascuna trave 40 porta una pluralità di profili a V 44 formanti una struttura di supporto a pettine. I cilindri 9, 11 presentano corrispondenti scanalature anulari per consentire il passaggio dei profili a V 44, per gli scopi appresso indicati.

Al di sopra della stazione di svolgimento 7 sono disposti mezzi genericamente indicati con 45, per applicare il collante al materiale in rotolo, ed a valle di questi sono disposti ulteriori mezzi 47 che servono a premere il lembo finale riav olto sul rotolo stabilizzandolo su quest'ultimo. A valle dei mezzi 47 è disposto un distributore 49 che scarica ad uno ad uno i rotoli su un piano inclinato 51 verso le ulteriori fasi di lavorazione. Il distributore 49 è sincronizzato con il moto degli organi flessibili 23, e quindi delle culle 41, in modo tale da scaricare i rotoli R quando nessuna delle culle 41 transita nella zona di scarico. In pratica, il distributore 49 scarica ad una frequenza tale da impedire l'accumulo di rotoli dopo la sezione di incollaggio.

I mezzi di applicazione del collante 45 sono mostrati in dettaglio nelle Figg.4 e 5. In sostanza questi mezzi comprendono un erogatore 53 costituito da un contenitore 55 realizzato in forma di tubolare a sezione quadra, superiormente forato in 57. I fori 57 del contenitore tubolare 55 sboccano in un vano cuneiforme 59 formato da una coppia di lamiere 61 inclinate, che definiscono nella zona superiore una fessura 63 dalla quale viene erogato il collante. La fessura 63 è disposta in corrispondenza di una superficie 65 di rotolamento del log o rotolo per consentire l'applicazione del collante nel modo che verrà descritto in seguito. La posizione della fessura di erogazione 63 rispetto alla superficie 65 è visibile in particolare in Figg.3 e 4, dove l'organo erogatore 53 è rappresentato in modo schematico. Come visibile in particolare in Fig.4, una delle due lamiere 61 è fissa sul contenitore tubolare 55, mentre l'altra può essere regolata in posizione secondo la freccia f61 per mezzo di una serie di organi a vite di regolazione 69 che si impegnano in boccole 71 solidali alla rispettiva lamiera 61. Profili 72 (Fig.5) servono a guidare il movimento della lamiera 61 durante la regolazione.

Il contenitore tubolare 55 si sviluppa per tutta la larghezza dell'apparecchiatura, mentre la fessura 63 definita dalle lamiere 61 si sviluppa per una lunghezza pari circa allo sviluppo assiale dei rotoli da incollare .

Al di sotto del contenitore tubolare 55 è disposta una vasca di raccolta 73 impegnata per mezzo di staffe 75 alle fiancate 77 (Fig.5) dell'apparecchiatura. Le staffe 75 presentano asole 79 per il passaggio dei mezzi a vite 31 di serraggio all'incastellatura della macchina in modo tale da rendere possibile una regolazione in altezza del complesso formato dalla vasca 73, dal contenitore 55 e dalle lamiere 61. La regolazione è ottenuta per mezzo di viti di regolazione 83. La vasca 73 presenta un fondo inclinato lateralmente (verso destra in Fig.5) ed è corredata, in corrispondenza del punto più basso del proprio fondo, di un raccordo 85 di collegamento ad un condotto 87 dal quale il collante raccolto nella vasca 73 viene prelevato e fatto ricircolare nel modo descritto nel seguito .

Al contenitore tubolare 55 si raccordano, tramite manicotti 89, condotti 91 di immissione del collante all'interno del contenitore tubolare 55 stesso. Il collante viene prelevato dai condotti 91 da un serbatoio che è schematicamente indicato con 93 in Fig.l, nel quale il pelo libero del collante raggiunge una quota più alta della fessura 63 definita dalle lamiere 61 solidali al contenitore tubolare 55. In questo modo il collante contenuto nel serbatoio 93 può fluire attraverso i condotti 91 all'interno del contenitore tubolare 55 e fuoriuscire tracimando dalla fessura 61 grazie alla differenza di quota tra il pelo libero del collante nel serbatoio 93 e la fessura di erogazione 63. La portata di collante può essere facilmente regolata modificando detta differenza di quota. Vantaggiosamente il collante viene fatto fluire in modo continuo, ed il collante in eccesso che tracima o stramazza dalla fessura 63 e che non viene applicato sul rotolo come descritto nel seguito, si raccoglie nella sottostante vasca di raccolta 73 e viene recuperato attraverso il condotto 87 e reimmesso nel serbatoio 93 per mezzo di un idoneo organo di pompaggio. La disposizione deiserbatoio 93 e del condotto 91 rispetto all'erogatore di collante è riportata schematicamente anche in Fig.6, nella quale è mostrato una pompa 92 per il ricircolo del collante. L'erogazione di collante può avvenire anche in modo diverso, con uno schema del tipo mostrato in Fig.7. In questa forma di realizzazione il serbatoio di collante, indicato con 93', è disposto a quota più bassa rispetto alla fessura di erogazione 63 ed al contenitore tubolare 55. Il collante in eccesso raccolto nella vasca 73 viene immesso direttamente nel contenitore 93' attraverso il condotto 87. Da questo serbatoio il collante viene prelavato, tramite una pompa a portata costante 94, per essere immesso tramite il condotto 91' nel contenitore tubolare 55.

L'apparecchiatura sopra descritta opera come segue. Il rotolo o log proveniente da una ribobinatrice a monte dell'apparecchiatura descritta viene fatto rotolare sulla superficie 3 e scaricato dal distributore 5 sui cilindri 9 ed 11 i quali, come descritto ad esempio nel citato brevetto US-A-4475974, provvedono a svolgere una porzione del lembo libero sulla superficie 15 della cassa aspirante 13 con l'ausilio degli ugelli 17, 19 e del sensore 21, il quale blocca la rotazione dei cilindri 9, 11 quando il lembo libero svolto ha raggiunto una posizione predeterminata sulla superficie di appoggio 15. A questo punto l'organo flessibile 23, che avanza nel verso indicato dalla freccia f23, porta una delle culle 41 al di sotto del rotolo appoggiato sui cilindri 9 ed 11 e lo solleva portandolo verso i mezzi di applicazione del collante indicati genericamente con 45. Come mostrato in particolare in Fig.2, quando il rotolo R viene sollevato dai cilindri 9 ed 11 per mezzo delle culle 41, il suo lembo finale L pende libero verso il basso. Lungo il percorso dell'organo flessibile 23 è disposta una superficie di guida 95 che provoca una oscillazione delle culle 41 quando queste arrivano all'altezza della superficie di rotolamento 65 per scaricare il rotolo R sulla superficie 65 stessa. La fase di scarico del rotolo è mostrata in particolare in Fig.3. La posizione di scarico del rotolo R sulla superficie 65 è determinata in modo tale che, quando il rotolo comincia a rotolare sulla superficie 65 stessa, esso entra in contatto con la fessura 63 definita dalle lamiere 61 nella posizione in cui deve venire incollato il lembo finale. Pertanto, quando il rotolo R comincia a rotolare sulla superficie 65 come visibile in Fig.3, esso tocca la fessura 63 e rimane impregnato nella zona I con collante in quantità sufficiente a consentire il successivo ancoraggio del lembo libero L che si accosta al corpo del rotolo quando questo continua il proprio rotolamento verso il basso secondo la freccia fR lungo la superficie 65. Ad una opportuna distanza dalla fessura 63 sono previsti due cilindri 97, 99 che fanno parte dei mezzi 47 di chiusura del rotolo. L'interdistanza tra i rulli 97, 99 è tale per cui quando il rotolo passa tra di essi viene premuto radialmente così da stabilizzare il lembo finale L sul rotolo. A tale scopo entrambi i cilindri 97, 99 sono motorizzati e vengono fatti ruotare a velocità periferiche leggermente diverse. La differenza delle velocità periferiche è tale da provocare una rotazione di uno o due giri del rotolo durante il passaggio di questo tra i cilindri 97, 99.

Il rotolo così chiuso viene scaricato come già descritto per mezzo del distributore 49 sul piano di scarico 51.

Per un corretto funzionamento dell'apparecchiatura sopra descritta è evidente che il lembo finale L del rotolo R deve essere piegato verso il basso quando il rotolo stesso viene scaricato sulla superficie 65 e passa sulla fessura 63 di erogazione del collante. Quando il materiale avvolto in rotolo è sufficientemente flessibile, il lembo finale L si dispone naturalmente nella posizione illustrata in Fig.2. Tuttavia, in certi casi ed in particolare quando il materiale avvolto sul rotolo R è più consistente e più rigido, può essere necessario prevedere mezzi che assicurino il corretto assetto del lembo finale del rotolo prima dello scarico di esso sulla superficie 65. Nell'esempio illustrato nel disegno questo è ottenuto per mezzo di una superficie formata da una prima lamiera 101 sostanzialmente verticale ed una seconda lamiera 103 inclinata. La lamiera 101 è regolabile per mezzo di organi a vite 105 e di un volantino di regolazione 107 per assumere rispetto al rotolo in transito una posizione tale da garantire sempre (anche al variare del diametro del rotolo) che il lembo finale L del rotolo stesso venga piegato verso il basso. Quando il rotolo R viene scaricato come mostrato in Fig.3, il lembo finale L si appoggia sulla lamiera inclinata 103 e scivola su di essa verso l'alto mentre il rotolo R rotola lungo la superficie 65.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1 Un'apparecchiatura per incollare il lembo finale di un nastro di materiale formante un rotolo comprendente: mezzi per svolgere il lembo finale dal materiale avvolto in rotolo; mezzi per applicare un collante sul materiale in nastro, detto collante servendo all'incollaggio del lembo finale sul rotolo; mezzi per riavvolgere il rotolo ed incollare il lembo finale; e mezzi per trasportare detto rotolo; caratterizzata dal fatto - che i mezzi per applicare il collante comprendono un organo erogatore (55-63) presentante mezzi (61) formanti almeno una fessura (63) aperta verso l'alto, dalla quale viene erogato il collante per tracimazione; - e che detti mezzi (23, 41) per trasportare il rotolo (R) scaricano il rotolo, con il lembo finale (L) svolto da esso, provocandone il rotolamento su detta fessura (63).
2. Un'apparecchiatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta fessura (63) si sviluppa in direzione-sostanzialmente parallela all'asse del rotolo (R), e per almeno un tratto dello sviluppo longitudinale di esso. Un'apparecchiatura come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che i mezzi per trasportare il rotolo (R) comprendono un organo flessibile (23) portante almeno un mezzo di appoggio (41, 43) per il rotolo (R), il quale mezzo di appoggio è atto ad oscillare per scaricare il rotolo (R) su una superficie di rotolamento (65), detta superficie di rotolamento presentando un'apertura in corrispondenza della quale è disposta la fessura (61) dell'organo erogatore (55-63) . Un’apparecchiatura come da rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto mezzo di appoggio (41, 43) è una culla articolata pendolarmente a detto organo flessibile (23), e che è previsto un mezzo di guida (95) atto a provocare l'oscillazione di detta culla attorno al proprio asse (43) di articolazione all'organo flessibile (23) per provocare lo scarico del rotolo (R) quando la culla transita in un punto predeterminato lungo il mezzo di guida (95). 5 Un'apparecchiatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo erogatore (55-63) comprende un contenitore (55) corredato dimezzi (61) definenti detta fessura (63) e collegato a mezzi (91) di alimentazione del collante, una vasca (73) disposta al di sotto di detto contenitore (55), per la raccolta del collante che tracima da detta fessura (63), ed un condotto (87) per il recupero del collante da detta vasca (73). 6 Un'apparecchiatura come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il contenitore (55) corredato di mezzi (61) definenti detta fessura (63) è collegato ad un serbatoio (93) di collante, in cui il livello del collante è mantenuto al di sopra della quota della fessura (63), il collante venendo erogato per caduta libera. 7. Un'apparecchiatura come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il condotto (87) per il recupero del collante da detta vasca (73) ricircola, tramite mezzi (92) appropriati, il collante nel serbatoio (93) di collante. Un'apparecchiatura come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il contenitore (55) corredato di mezzi (61) definenti detta fessura (63) è collegato ad un serbatoio (93') di collante disposto al di sotto della fessura (63) stessa, e che una pompa a portata costante (94) provvede a prelevare il colXante da detto serbatoio (93') per immetterlo nel detto contenitore (55). -Un'apparecchiatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'organo erogatore (55-63) presenta mezzi (83) per la regolazione della posizione della fessura (61) da cui viene erogato il collante. Un'apparecchiatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'organo erogatore (55-63) presenta mezzi (69, 71, 72) per regolare la larghezza della fessura (63) da cui viene erogato il collante. 11. Un'apparecchiatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che lungo il percorso del rotolo (R), tra i mezzi (7) per svolgere il lembo finale (L) ed i mezzi (45) per applicare il collante, è disposta una superficie (101, 103) per deviare verso il basso il lembo finale (L) svolto dal rotolo (R). 12. Un'apparecchiatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzata dal fatto che i mezzi (7) per svolgere il lembo finale del rotolo (R) sono disposti in una posizione fissa rispetto all 'incastellatura dell 1apparecchiatura. Un'apparecchiatura come da rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che i mezzi (7) per svolgere il lembo finale (L) -del rotolo (R) comprendono una coppia di cilindri (9, 11) ciascuno ruotante attorno ad un rispettivo asse fisso, sui quali viene appoggiato il rotolo (R), ed una cassa aspirante (13) fissa con una superficie (15) su cui si appoggia il lembo finale (L) svolto, detti mezzi (23, 41) per trasportare il rotolo prelevando il rotolo da detti cilindri ruotanti (9, 11). 14. Un'apparecchiatura come da rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che a detta superficie fissa (15) è associato un sensore (21) disposto in posizione regolabile, il quale rileva la posizione del lembo finale (L) svolto e blocca la rotazione dei cilindri (9, 11) quando detto lembo finale risulta svolto per una lunghezza prestabilita. Un'apparecchiatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (47) per riavvolgere il rotolo ed incollare il lembo finale (L) comprendono due cilindri contrapposti (97, 99) ruotanti con velocità periferiche leggermente diverse, per far compiere al rotolo (R) in transito tra detti due rulli una frazione di giro od un numero predeterminato di giri su sé stesso. 16. Metodo per incollare il lembo finale (L) di un materiale nastriforme avvolto in rotolo sul rotolo (R) stesso, in cui: il lembo finale (L) viene svolto di un'entità prestabilità; sul materiale nastriforme viene applicato il collante; ed il lembo finale viene riavvolto sul rotolo ed incollato su di esso; caratterizzato dal fatto che il collante viene applicato su una zona del materiale nastriforme ancora avvolta sul rotolo (R) facendo rotolare detto rotolo con il lembo finale (L) svolto su una fessura (63), da cui viene erogato il collante. Metodo come da rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il rotolo (R) viene fatto rotolare su una superficie (65), lungo la quale è disposta detta fessura (63), per un'entità tale da consentire di applicare il collante e di riavvolgere il lembo finale (L) sul rotolo (R). Metodo come da rivendicazioni 16 o 17, caratterizzato dal fatto che il collante viene fatto tracimare da detta fessura in modo continuo, e che l'eccesso di collante viene recuperato e fatto ricircolare. Metodo come da rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che il collante viene fatto tracimare da detta fessura (63) per caduta libera da un serbatoio (93) in cui il livello del collante raggiunge una quota più elevata rispetto alla quota di detta fessura. Un erogatore di collante, in specie per l'impiego in un'apparecchiatura per l'incollaggio del lembo finale di logs o rotoli di materiale nastriforme, caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore tubolare (55) corredato di mezzi (61) definenti una fessura (63) dalla quale viene erogato il collante, e mezzi (91) per alimentare il collante a detto contenitore tubolare (55) e da questo a detta fessura (63). Un erogatore di collante come da rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto di comprendere una vasca di raccolta (73) sottostante al contenitore tubolare (55), per raccogliere il collante che tracima da detta fessura (63). Un erogatore come da rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che la vasca di raccolta (73) è collegata ad un serbatoio di collante (93), nel quale viene re-immesso il collante raccolto da detta vasca per essere successivamente immesso nel contenitore tubolare(55). Un erogatore come da rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detto serbatoio (93) è disposto ad una altezza tale per cui il collante viene fatto defluire attraverso la fessura dell'erogatore per mezzo della differenza di quota tra la fessura (63) ed il livello del collante nel serbatoio (93).