IT8224793A1 - Metodo e sistema per la sgusciatura di crostacei - Google Patents

Metodo e sistema per la sgusciatura di crostacei Download PDF

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IT8224793A1 IT1982A24793A IT2479382A IT8224793A1 IT 8224793 A1 IT8224793 A1 IT 8224793A1 IT 1982A24793 A IT1982A24793 A IT 1982A24793A IT 2479382 A IT2479382 A IT 2479382A IT 8224793 A1 IT8224793 A1 IT 8224793A1
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Description

Descrizione dell invenzione avente per titolo
"" METODO E SISTEMA PER LA SGUSCIATURA DI CROSTACEI
RIASSUNTO
Per la sgusciatura di crostacei costituiti, ad esempio, da gamberetti di mare o dal cosiddetto "krill", costituito da vari piccoli crostacei pelagici simili ai gamberetti, della famiglia degli eufausiacei, i crostacei pre-bolliti vengono riscaldati, per un breve intervallo di tempo, ad una temperatura in corrispondenza della quale il liquido del corpo appena all?interno dei gusci risulta legger_ mente inferiore alla temperatura di ebollizione mentre , successivamente , i crostacei vengono sottoposti ad una improvvisa caduta di pressione , in modo tale che il liquido appena all 'interno dei gusci possa bollire vigorosamente . Con i gusci in tal modo allentati , i crostacei vengono spostati rapidamente contro la superficie di un bagno d'acqua in modo tale che i gusci allentati possano venire estratti dai corpi. Il prodotto nel bagno d' acqua viene separato ; mentre i crostacei parzialmente sgusciati possono venire riciclati per un nuovo trattamento .
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce alla rimo_ zione dei gusci da crostacei costituiti dai gamberet_ ti di mare ed anche dal cosiddetto "krill'* costituito da vari piccoli crostacri pelagici, simili ai gamberetti, della famiglia degli eufausiacei costi_ tuenti , nell'insieme, piccoli crostacei formante una immensa sorgente di proteine che si riscontra, in particolare, negli oceani antartici.
Tradizionalmente, i crostacei sono stati spellati, o sgusciati per mezzo di rulli in grado di sviluppare una determinata pressione meccanica utilizzata per rompere i gusci ma, come e' noto, questo tipo di spellatura risulta notevolmente inefficiente e richiede una notevole quantit? di lavoro di post-spella_ tura manuale?
Sono note varie proposte per migliorare i me_ todi ed i sistemi di spellatura ma, sinora, queste proposte non hanno comportato 1'ottenimento di risultati pratici? Pertanto, in accordo con i brevetti sta_ tunitensi US-PS 2.798.334 e 3.812.271, e* stata proposta la sgusciatura di granchi mediante congelamento degli stessi e, successivamente, mediante: a) esposizione degli stessi ad una caduta di pressione operando con un grado di vuoto molto spinto, b) immagazzina_ mento degli stessi ad una pressione di valore elevato per l'accumulo di una elevata pressione all'interno dei granchi, mentre, successivamente,la pressione viene improvvisamente scaricata per provocare l'esplosione del guscio, o c) immagazzinamento in una misce_ la di gas esplosivi, pressurizzata la quale si-diffonde nelle porzioni dei granchi all'interno del guscio mentre, successivamente,il gas viene acceso in fun_ zione dello scarico della pressione e, pertanto, i gusci possono venire rimossi per effetto dell'esplo_ sione derivante dalla combustione. Questi metodi sono complicati, ad esempio,per il fatto che comportano l'impiego di questa operazione di congelamento ,mentre il metodo comportante l'impiego di rulli meccanici comporta lo svantaggio che una porzione considerevole ed inevitabile del prodotto trattato, vale a dire tutti i crostacei che sono stati soltanto parzialmente sgusciati, devono venire sgusciati manualmente, poich?* un trattamento ripetuto dei crostacei parzialmente sgusciati non comporterebbe alcun risultato pratico.
Nel brevetto statunitense US-PS 4-251.902 e* stata descritta un*altra proposta, mentre un'altra soluzione e* stata riportata in DE-OS 3.000.072. In questo caso, i crostacei vengono sottoposti ad un getto di un liquido operativo, o di lavoro, inietta__ to in una corrente in movimento dei crostacei,in modo tale che l'elevata velocit? del getto liquido lungo i crostacri, prima che gli stessi vengano completamente accelerati, possa comportare una
sub-pressione creata immediatamente attorno ai crostacei con conseguente ottenimento di un effetto di allentamento del guscio. I crostacei accelerati vengono fatti passare attraverso una sezione a tubo presentante una parete ondulata la quale pu?* impegna^ re, con attrito, i crostacei, evidenziando in teli modo un certo effetto di spellatura sulle porzioni a guscio gi? allentate. Tuttavia, questo risulta valido soltanto per i crostacei pi? esterni nel flusso e, pertanto, l'efficienza del metodo deve essere considerata di basso valore. Inoltre, e' necessaria una post?spellatura manuale poich?* un trattamento ripetuto dei crostacei soltanto parzialmente sgusciati risulterebbe, probabilmente ancora meno efficiente e, a questo proposito deve essere rilevato che la soluzione nota non fa riferimento alcuno a questo aspetto specifico.
Lo scopo dell'invenzione e' quello di fornire un metodo perfezionato per la sgusciatura di crostacei operando in modo notevolmente semplice ed efficiente ,sulla base di un trattamento comportante l'adozione di una differenza di pressione seguito da un trattamento meccanico per separare le porzioni allentate del guscio dalle porzioni del corpo dei crostacei, in modo tale che l'intero processo risulti efficace non solo per tutti i crostacei, ma anche per quei crostacei che risultano soltanto parzialmente sgusciati, vale a dire in modo tale che sia realmente possibile trattare ulteriormente i crostacei parzialmente sgusciati, semplicemente con l'ausilio di un trattamento ripetuto.
In conformit? all'invenzione, i crostacei,in una condizione di pre?bollitura, vengono sottoposti ad una caduta di pressione da un livello di pressio_ ne, in corrispondenza della quale il liquido del corpo adiacente alla superficie dei corpi ed appena all'interno dei gusci possa esistere in una fase liquida, sino all'ottenimento di un livello di pressione di valore inferiore, sufficientemente basso da provocare una ebollizione del liquido del corpo appena all'interno dei gusci mentre, successivamente ,per lo svolgimento dell'operazione di trattamento meccanico, i crosta__ cei vengono spostati rapidamente contro, oppure entro un liquido di frenatura utilizzato per impegnare, con attrito, l'esterno dei crostacei in movimento, con conseguente pelatura o sgusciatura delle rispetti^ ve porzioni del guscio gi? allentate?
L'ebollizione derivante dalla caduta di pressione del liquido appena all'interno dei gusci, rappresenta un espediente molto semplice per allentare i gusci in modo ragionevolmente efficace^mentre il rapido movimento dei crostacei nel liquido di frenatura non solo rappresenta un semplice espediente , ma costituisce un modo per garantire che tutti i crostacei ven_ gano sottoposti ad un attrito superficiale alquanto efficace , quantunque dolce , con conseguente ottenimento di un'azione di spellatura. Tuttavia, i due espedienti, presi congiuntamente, consentono di garantire 1'importantissima possibilit? di ripetizione del trattamento
per crostacei che sono stati soltanto parzialmente sgusciati nel primo trattamento. Pertanto, l'ebolli_ zione derivante dalla caduta di pressione risulta efficace per l'allentamento dei gusci anche se una parte prevalente del guscio e* gi? stata rimossa e dopo che il guscio rimanente e? stato in tal modo ripetutamente allentato, non e' possibile evitare il contatto per attrito con il liquido di frenatura e, pertanto, nel secondo trattamento, il guscio verr? rimosso con un elevatissimo grado di probabilit?. Pertanto, poich?' entrambe le fasi del metodo risultano particolarmente adatte per un trattamento rinnovato di crostacei parzialmente sgusciati, non e? necessario che questi trattamenti presentino una efficienza estrema e, pertanto, questi trattamenti possono risultare corrispondentemente semplici.
Gli esperimenti hanno consentito di dimostra__ re che gi? per effetto di un singolo trattamento, e* possibile l'ottenimento di una resa considerevole di crostacei totalmente sgusciati,mentre con un solo trattamento ripetuto dei crostacei parzialmente sgusciati , la resa totale si approssima al 100% per cui un ulteriore trattamento ripetuto difficilmente pu?' comportare risultati utili.
Nelle due fasi del metodo proposto dall'in venzione, secondo quanto precedentemente indicato, i crostacei vengono manipolati in modo dolce ed e' stato osservato, come fatto sorprendente, che i corpi dei crostacei facilmente trattati possono evidenziare vari dettagli fini che verrebbero altrimenti inevitabilmente rimossi, dai corpi, utilizzan__ do un trattamento tradizionale di sgusciatura meccanica.
In particolare per consentire detto tratta_ mento ripetuto dei soli crostacei parzialmente sgusciati, e' importante, in pratica che questi crostacei vengano separati dai crostacei completamente sgusciati e dai gusci allentati gi? rimossi. E' stato riscontrato che e* possibile ottenere una separazione efficiente, in detto liquido di frenatura, quando viene impiegata una sub-pressione quantunque possa essere utilizzata una separazione esterna, come risulter? evidente agli esperti del settore. Tuttavia, un ulteriore aspetto dell*inven_ zione e' rappresentato dal fatto che la separazione corrispondente pu?* essere ottenuta,in modo molto semplice , in un liquido presentante una pressione inferiore a quella normale.
L?invenzione comprende pure un sistema
per la concretizzazione pratica del metodo descritto, secondo quanto definito,in modo specifico," nelle rivendicazioni riportate'in appendice.
La presente invenzione risulter? pi? evidente dall*analisi della seguente descrizione dettagliata, la quale deve essere considerata in unione ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 costituisce una vista schematica di un sistema conforme all'invenzione;
la figura 2 costituisce una vista prospettica di un sistema modificato, di tipo preferito, conforme all'invenzione;
la figura 3 rappresenta una vista laterale schematica del sistema proposto dall'invenzione;
la figura 4 rappresenta una vista prospettica di un separatore esterno, appartenente al sistema illustrato nelle figure 2 e 3;
la figura 5 rappresenta una vista laterale schematica del separatore rappresentato nella figura 4; e
la figura 6 costituisce una vista laterale schematica di un ulteriore sistema modificato, conforme all'invenzione?
Nella figura 1 dei disegni allegati e* stata rappresentata una vasca semicilindrica, riempita d'acqua, contraddistinta genericamente dal numero di riferimento 2, nella quale ruota un cilindro retorico 4 dotato di pale sporgenti 6, tali pale ruotando in modo tale da determinare il raschiamento delle stesse lungo la parte di fondo della vasca, dalla zona di sinistra, verso la zona di destra della stes_ sa? I crostacei preventivamente sottoposti a bollitura, vengono alimentati alla vasca, in corrispondenza del lato sinistro della stessa, secondo quanto indicato dalla freccia a e, per effetto dell*azione esercitata dalle pale 6, i crostacei vengono sposta_ ti attraverso la vasca 2 e vengono quindi sollevati ed allontanati dalla vasca in corrispondenza del lato destro della stessa,in modo tale da determina^ re 1?alimentazione degli stessi in un canale 8 diretto verso il basso, mentre in questo canale e* mon_ tata una valvola di arresto 10 attivata da un cilirtdro idraulico, o pneumatico 12? ?
Il canale 8 si raccorda con un cilindro verticale 14,la cui parte terminale superiore e? chiusa per mezzo di una valvola 16;mentre la parte inferiore di questo cilindro e? chiusa da una valvola 18, la parte di fondo del cilindro 14 essendo altrimenti collegata ad un serbatoio 20 contenente un bagno di acqua 22 parzialmente confinato da una parete terminale bassa di traciraamento 24? Adiacentemente alla parete 24 e* disposto un condotto di scarico 26 che parte dalla parte di fondo del bagno 22, detto condotto di scarico continuando in un sistema a chiuse 28 al quale risultano associate le corrispondenti valvole a saracinesca,mentre e* pure presente una uscita 30 appena al di sopra di uno scivolo inclinato, del tipo a rete 32. Adiacentemente all?altro lato della parete 24 e1 disposto un condotto di scarico 34 il quale risulta aperto verso l?alto, vale a dire verso il serbatoio chiuso 20 mentre prosegue, verso il basso, attraverso il sistema a chiuse 36, sino ad una uscita 38 presente appena al di sopra di un altro scivolo a rete 40? Il serbatoio 20 presenta una valvola 42 di immissione dell?acqua ed un tubo 44 collegato ad un impianto di vuotatura, non rappresentato? Nel bagno d?acqua e' disposto un convogliatore a raschia^ tori 46, del tipo a movimento alternativo, detto convogliatore venendo posto in movimento alternativo per mezzo di un cilindro operativo, o di lavoro 48, mentre lo stesso presenta una porzione superiore 50 disposta in modo tale da consentire lo spostamento di elementi che galleggiano sulla superficie del bagno, verso la parte sinistra ed al di sopra del bordo superiore della parete 24, per mezzo di lamelle 52 articolabil? unilateralmente;mentre e? pure presente una porzione 54, del convogliatore, disposta lungo la parte di fondo ed operabile,in modo corrispodente, per spostare i prodotti sedimentati sul fondo, verso la parte sinistra e nel condotto di scarico 26.
Nel funzionamento del complesso, ad esempio per le operazioni di sgusciatura di gamberetti di mare, i gamberetti vengono alimentati alla vasca 2 nel senso indicato dalla freccia a, tali gamberetti venendo quindi spostati attraverso la vasca per effetto della rotazione del cilindro 4. La vasca viene riscaldata per provocare la bollitura dei gamberetti o, preferibilmente , per riscaldare i gamberetti clie sono stati fatti bollire in precedenza, durante questo breve periodo di tempo in cui gli stessi vengono riscaldati soltanto superficialmente? I gamberetti in tal modo riscaldati vengono alimentati al_canale 8 ed una carica prestabilita di gamberetti viene in__ trodotta nel cilindro 14, attraverso la valvola 10 in posizione di apertura, tale valvola venendo successivamente chiusa/mentre la valvola superiore 16 e la valvola inferiore 18 rimangono chiuse. La valvola superiore 16 e1 disposta fra il cilindro 14 e 1*atmosfera o una sorgente di aria compressa, non rappresentata?
Successivamente, le valvole 16 e 18 vengono aperte e quando nel serbatolo 20 esiste una certa depressione, la carica di gamberetti verr? "sparata" verso il basso, in questa zona a depressione, tale carica venendo rapidamente accelerata verso il bagno d1acqua al di sotto del cilindro 14? Le condizioni di temperatura e di pressione vengono regolate in modo tale che per effetto del fatto che i gamberetti riscaldati vengono esposti ad una pressione di valore inferiore, esistente nel serbatoio 20, possa verificarsi una vigorosa bollitura del liquido del corpo dei gamberetti, appena all'interno dei gusci degli stessi,per cui i gusci vengono effettivamente allenta^ ti dai corpi dei gamberetti. Un ulteriore risultato e* rappresentato dal fatto che i gamberetti convogliati da un potente getto d'aria proveniente dall'alto, -verranno scagliati nel bagno d'acqua 22 e, pertanto, quest'acqua operer? come un liquido di frenatura in grado di decelerare, per attrito, i gamberetti, provocando in tal modo la spellatura, vale a dire l'allontanamento dai corpi delle porzioni precedentemente allentate del guscio, per effetto dell'inerzia dei gamberetti in movimento.
Adottando questo trattamento, parecchi gamberetti risulteranno completamente sgusciati mentre i gamberetti rimanenti risulteranno sgusciati soltan_ to parzialmente. Conseguentemente, nel bagno d'acqua 22 verranno raccolti i gamberetti totalmente sgusciati, i gamberetti parzialmente sgusciati ed i gusci dei gamberetti, che sono stati tolti dagli stessi e, ovviamente, e' necessario operare una determina_ ta separazione di questi prodotti allo scopo di ricuperare, in primo luogo, l'intera quantit? di gamberet_ ti sgusciati, realizzando in tal modo il processo principale dell'invenzione.
E' stato rilevato, come fatto notevole, che nel bagno 22 operante sotto vuoto, i gamberetti
si separano naturalmente, poich?' i gamberetti totalmente sgusciati si depositano in corrispondenza della parte di fondo del bagno, mentre i gusci
che sono stati tolti ed i gamberetti parzialmente sgusciati vengono raccolti in corrispondenza della superficie del bagno. Conseguentemente, quando opera il convogliatore 46, la porzione inferiore 54 dello stesso sposter? i gamberetti completamente sgusciati, verso il canale di scarico 26 mentre la porzione superiore 50 del convogliatore sposter? le porzioni esenti da guscio ed i gamberetti parzialmente sguscia^ ti, al di sopra della parete 24, con conseguente con_ vogliamento nel canale di scarico 34?
Pertanto, attraverso il sistema a chiuse 28, verranno alimentati i gamberetti completamente sgusciati, i quali verranno quindi convogliati verso lo scivolo a rete 32 mentre con l?acqua associata scari cata attraverso la rete, i gamberetti completamente sgusciati verranno alimentati, dallo scivolo 32, secondo quanto indicato dalla freccia di uscita A.
Attraverso il sistema a chiuse 36, le porzioni a guscio allentato ed i gamberetti parzialmente sguscia__ ti, unitamente ad un eccesso d'acqua, verranno ali_ mentati allo scivolo a rete 40 mentre l'acqua viene scaricata,il prodotto combinato viene alimentato ad una tramoggia 56 dalla quale questo prodotto procede verso un'area che viene influenzata,in senso incrocia^ to, da un flusso d'aria fornito da una soffiante 58 mentre i gusci allentati vengono allontanati dai get__ to d'aria, attraverso una uscita B, i gamberetti parzialmente sgusciati passando quindi attraverso il flusso d'aria trasversale, nel condotto di uscita C dal quale gli stessi vengono riciclati verso il lato di ingresso della vasca 2, attraverso un condotto 60i. Ovviamente, questo condotto pu?' essere collegato
ad un'appropriata soffiante o ad un appropriato con_ vogliatore per consentire detta operazione di riciclo.
Deve essere sottolineato il fatto che nell'o? perazione di riciclo dei gamberetti parzialmente sgusciati, questi gamberetti verranno sottoposti ad un nuovo processo di riscaldamento nella vasca 2 mentre, successivamente, gli stessi verranno nuova_ mente sottoposti ad un processo di ebollizione per effetto della caduta di pressione, tale processo di ebollizione interessando la parte liquida del corpo all'interno delle porzioni rimanenti del guscio; deve essere rilevato che si verificher? una ebollizione del liquido superficiale anche sulle porzioni gi? sgusciate del corpo ma, apparentemente, questo non provoca alcun effetto negativo, mentre il risul_ tato e* rappresentato da un nuovo effetto di allentamento sulle rimanenti porzioni del guscio. Quando, successivamente, i gamberetti colpiranno la massa d'acqua di frenatura, queste porzioni rimanenti del guscio verranno allontanate dai corpi, senza che que__ -sto comporti alcun effetto negativo sulle porzioni del corpo gi? sgusciate. Pertanto, il trattamento dei gamberetti, nella fase di riciclo, risulta dolce, quantunque efficace e, normalmente, e* sufficiente l'adozione di una o di due fasi di riciclo per ridurre la proporzione dei gamberetti non completamente sgusciati, ad un livello minimo pressoch?' trascurabbile
Questa operazione di riciclo pu?* verificarsi in modo continuo, vale a dire contemporaneamente al trattamento dei gamberetti nuovamente alimenta_ ti e sottoposti a pre-ebollizione.
Nelle figure 2 e 3 e# stata rappresentata una forma pratica realizzativa, di tipo preferito,di quella parte di un sistema conforme all'invenzione, nella quale i crostacei vengono sottoposti a processi di ebollizione per caduta di pressione e di sgusciatura. Come precedentemente definito con riferimento alla figura 1, il numero di riferimento 20 designa un serbatoio sotto vuoto il quale risulta collegato, per mezzo di un condotto 44, ad un serbatoio 64 della sorgente di vuotatura, corredato di una pompa di vuotatura 66. I crostacei vengono alimentati nel senso indicato dalla freccia a rappresentata nella figura 3, ad una vasca di riscaldamento 2 e vengono spostati, attraverso la vasca,per mezzo del convogliatore 4 il quale pu?' operare ad una velocit? variabile, in modo tale da consentire ai crostacei pre-bolliti e raffreddati, di venire riscaldati per un breve periodo di tempo, secondo quanto richiesto per aumentare la temperatura del guscio ad un livello desiderato,di valore superiore alla temperatura delle parti interne del corpo. I crostacei in tal modo riscaldati vengono alimentati ad una tramoggia 68 facente capo ad una camera sotto vuoto 70, attraverso una valvola 72. La camera 70 e1 disposta al di sopra della piastra superiore del serbatoio sotto vuoto 20, per la comunicazione con questo serbatoio attraverso un'altra valvola 74. Inoltre la camera 70 pu?' essere collegata ad una sorgen_ te di depressione separata, non rappresentata, attra_ verso una valvola 76 (figura 3) e con una sorgente di aria compressa, attraverso una valvola 78 , pure rappresentata nella figura 3.
Quando le valvole 74, 76 e 78 risultano chiuse e la valvola 72 risulta aperta, una carica pari, ad esempio, ad 1 kg di crostacei, viene introdotta nella camera 70, mentre, successivamente, la valvola 72 viene chiusa. Successivamente, viene aperta la valvola 76,in modo tale da ottenere la vuotatura della camera 70, tale depressione essendo tale da garantire un grado di vuoto inferiore al grado di vuoto presente nel serbatoio 20 ma sufficiente a pro_ vocare la rapida ebollizione precedentemente descrit_ ta del liquido caldo del corpo, appena all'interno dei gusci dei crostacei. Dopo un brevissimo intervallo di tempo pari, ad esempio, a 10 secondi, la valvo__ la 76 viene chiusa mentre vengono aperte le valvole 74 e 78 , in modo tale che la carica di crostacei possa venire "sparata" nel sottostante bagno d'acqua 22, accelerata dal flusso d'aria generato dall'aumento del grado di vuoto nel serbatoio 20 e dall'ali mentazione di aria compressa attraverso la valvola 78?
Al di sotto della camera 70, entro o attra_ verso la parte di fondo del serbatoio 20, e' disposto un cilindro verticale 80, aperto verso l'alto, tale cilindro essendo alquanto pi? largo della camera 70, mentre, in corrispondenza della parte inferiore, questo cilindro e* dotato di un condotto 82 di alimentazione dell'acqua, inclusa una valvola 84. Il cilindro viene completamente riempito con acqua, secondo quanto indicato in 22, mentre il serbatoio 20 risulta altrimenti mantenuto vuoto, come verr? in seguito descritto. Uno scopo dell'impiego del ci_ lindro 80, relativamente stretto, e* quello di garantire che i crostacei possano venire "sparati" verso il basso,in una superficie d'acqua che risulti il pi? possibile calma, poich?* questa condizione dell'acqua consente di promuovere l'azione di sgusciatura.
Dopo lo "sparo" dei crostacei, viene attivata una valvola 63 di annullo del vuoto,in modo tale da sfogare il serbatoio 20 nell'atmosfera, attraverso tuia luce 65, in modo tale che tutte le parti dei crostacei presenti nell*acqua possano sedimentare verso il basso. Tuttavia, immediatamente dopo l'operazione di "sparo", la valvola 84 di alimentazione dell'acqua viene aperta in modo tale da produrre un flusso d'acqua diretto verso l'alto, nel cilindro 80, in maniera tale che tutte le parti dei crostacei presenti nell'acqua contenuta nel cilindro, come pure l'acqua stessa, possano traboccare dal bordo superiore del cilindro 80, e portarsi nel serbatoio 20 circostante. In questo caso, le varie parti dei cro_ stacei scenderanno verso la parte di fondo del serbatoio 20, mentre la superficie dell'acqua del cilindro 80 verr? rapidamente pulita, entro pochi secondi e verr? quindi preparata per ricevere, in condizioni di quiete, una nuova "carica" di crostacei dalla camera 70li La valvola 63 di annullo della depressione viene commutata in modo tale da consentire la creazione del grado di vuoto richiesto nel serbatoio 20.
La parte di fondo del serbatoio 20 risulta inclinata verso il basso, vale a dire verso un sistema di chiuse di uscita 86, mentre l'acqua e le varie par ti dei crostacei presenti nel serbatoio 20 scenderanno naturalmente verso questo sistema a chiuse di uscita 86 il quale prosegue in un condotto di uscita 88 attraverso il quale i gusci allentati ed i crost?_ cei completamente sgusciati e parzialmente sgusciati vengono allontanati dall'apparato.
Per garantire un appropriato funzionamento del sistema a chiuse di uscita 86, una connessione di equalizzazione delle pressioni, indicata schematicamente in 90, e' disposta fra il sistema a chiuse di uscita ed il serbatoio sotto vuoto 20 in modo tale che il sistema a chiuse possa operare in modo tale da mantenere vuoto il serbatoio 20 anche quan_ do nel serbatoio esiste il grado di vuoto desiderato.
Ovviamente, tutte le valvole precedentemente descritte, possono venire controllate automaticamente per mezzo di una unit? di controllo, non illu__ strata mentre il processo di "sparo" di una carica di crostacei pre-riscaldati per un breve intervallo di tempo e fatti bollire per effetto della caduta di pressione, nell'acqua di frenatura del cilindro 80, pu?' venire ripetuto in modo continuo.
Il prodotto globale di uscita alimentato at_ traverso il tubo 88, pu?* venire separato in accordo con qualsiasi tecnica appropriata, prevalentemente per allontanare i gusci allentati e per selezionare i crostacei completamente sgusciati per l'ulteriore movimentazione e per il confezionamento degli stessi e, secondariamente, quantunque rappresenti una opera_ zione particolarmente importante, per selezionare i crostacei parzialmente sgusciati, allo scopo di con_ sentirne l'ulteriore trattamento. Un complesso classi__ ficatore o selezionatore corrispondente e? gi? stato descritto con riferimento alla figura 1 ma, tuttavia, deve essere rilevato che, in pratica, e* preferibile impiegare un dispositivo separatore separato secondo quanto rappresentato, a titolo di esempio, nelle figure 4 e 5. Questo dispositivo opera interamente sui principi precedentemente descritti con riferimento al complesso schematizzato nella figura 1?
Il dispositivo separatore rappresentato nelle figure 4 e 5, comprende un cilindro verticale 100 presentante un ingresso laterale 102 collegato ad una tramoggia di ricezione 104, attraverso un complesso a chiuse di ingresso 106. Nella parte inferiore del cilindro 100 e' disposto un sistema a chiuse di uscita 108 mentre e' pure presente una uscita 110, la parte superiore del cilindro sporgendo in una camera supe__ riore 112 presentante una parte inclinata di fondo 114 comunicante con un complesso a chiuse di uscita 116 al quale risulta associata una uscita 118? In corri_ spondenza della parte superiore, la camera superiore chiusa 112 e' dotata di una tubazione 120 collegata ad un impianto di vuotatura, non rappresentato?
Il prodotto alimentato dall'uscita 88 dell'apparato schematizzato nelle figure 2 e 3* viene ali_ mentato ad un classico separatore ad aria, non rappresentato, nel quale i gusci allentati vengono separati dal prodotto,mentre il prodotto rimanente, consistente di crostacei sgusciati e parzialmente sgusciati, viene alimentato,in un flusso d'acqua, alla tramoggia 104 del separatore schematizzato nelle figure 3 e 4. Il prodotto viene quindi introdotto, per cariche, nel cilindro 100, attraverso il sistema a chiuse 106.
In virt? della presenza della depressione nel cilindro 100, si verificher? lo stesso tipo di separazione precedentemente descritto con riferimento al bagno d'acqua 22 illustrato nella figura 1, nel senso che i crostacei sgusciati sedimenteranno in corrispondenza della parte di fondo mentre i crostacei parzialmente sgusciati saliranno verso la parte ter_ minale superiore del cilindro 100? ?er mezzo dell'im_ missione di ulteriore acqua attraverso la tramoggia 104, verr? creata una condizione di tracimamento dalla parte superiore del cilindro e, di conseguenza, i crostacei parzialmente sgusciati entreranno nella camera superiore 112 per venire infine alimentati attraverso il sistema a chiuse 116, verso l'uscita 118. A sua volta,questa uscita 118 e' collegata alla vasca di ingresso 2 rappresentata nelle figure 2 e 3, in modo tale da consentire il riciclo precedentemente descritto, dei crostacei parzialmente sgusciati.
I crostacei completamente sgusciati vengono alimentati verso l'uscita di fondo 110 del cilindro 100, attraverso il sistema di chiuse 108. Anche questa uscita pu?* venire riciclata, nel caso in
cui lo si ritenesse opportuno.
Deve essere particolarmente enfasizzato il fatto che vari tipi differenti di crostacei possono venire separati, in modo invertito nel cilindro, nel senso che per alcuni tipi, i corpi completamente sgusciati possono salire verso la parte superiore mentre i corpi parzialmente sgusciati sedimenteranno in corrispondenza della parte di fondo. Inoltre, per una separazione perfetta, pu?' essere necessario regolare il grado di vuoto,in accordo con le carat_ terittiche del prodotto trattato.
Preferibilmente, l'acqua nel cilindro 100
deve essere mantenuta ad una temperatura appena inferiore alla temperatura di ebollizione dell'acqua in corrispondenza del particolare grado di vuoto,
in modo tale che possa verificarsi una certa produ_ zione di bolle nell?acqua poich?' queste bolle
che si spostano verso l'alto, promuovono una effettiva separazione.
Deve essere sottolineato il fatto che il separatore illustrato nelle figure 2 e 3 pu?* venire vantaggiosamente applicato indipendentemente dal modo secondo il quale i crostacei sono stati altri_ menti trattati per la sgusciatura degli stessi.
Nella figura 6 e* stata rappresentata un?altra modifica del sistema di sgusciatura realizzato in conformit? ai principi della presente invenzione.
Questo sistema comprende un cilindro pressurizzato 130 presentante una valvola di ingresso 132 per l?immissione dei crostacei ed una valvola di uscita di fondo 134 disposta, ad esempio, a 50 cm al di sopra della superficie di un bagno d?acqua, a pelo libero 136 in una vasca 138? Il cilindro 130 presenta pure una valvola superiore 140 per collegare la parte superiore del cilindro ad una camera ad aria compres__ sa 142. Inoltre,il cilindro 130 presenta una valvola inferiore 144 per l'immissione di vapore acqueo ed una valvola superiore di sfogo 146. Nella vasca 138 e' disposto un convogliatore di fondo 148 utilizzato per il convogliamento dei prodotti precipitati verso un sistema ricevitore rappresentato, ad esempio, da un convogliatore di classificazione 150.
Quando una carica di crostacei e* stata introdotta nel cilindro 130,la valvola di ingresso 132 viene chiusa,mentre vengono aperte la valvola 144 per il vapore acqueo e la valvola di sfogo 146. La valvola di sfogo 146 viene chiusa quando il vapore riempie il cilindro 130 e, successivamente ,una pressione del vapore dell'ordine di 2-4 atmosfere viene rapidamente crata all'interno del cilindro, impiegar^ do vapore acqueo ad una temperatura pari, all'incirca, a 120?C. Dopo un breve intervallo di tempo ossia, ad esempio, dopo 10 secondi, viene chiusa la valvola 144 di immissione del vapore acqueo ,mentre viene aperta la valvola 140 per l'aria compressa in modo tale che la pressione nel cilindro 130 possa ulteriormente aumentare. Appena dopo, o immediatamente dopo, viene aperta la valvola di fondo di uscita 134 in modo tale che la carica di crostacei possa venire "sparata" verso il basso, nel bagno di acqua 136. Secondo quanto rappresentato nella figura 1, i crostacei verranno sottoposti ad una improvvisa caduta di pressione, in questo caso sino al raggiungimento della pressione ambiente e, in una condizione di pre-risealdemento,in modo tale che possa verificarsi detta ebollizione vigorosa appena all?interno dei gusci mentre, rapidamente dopo, i crosta__ cei raggiungeranno il bagno di acqua 136, con conse_ guente possibilit? di sgusciatura dei crostacei.
Poich?? il bagno d'acqua si trova alla pressione ambientale, lo stesso non comporta, normalmente, alcun effetto di separazione per flottazione e tutte le parti del prodotto sedimenteranno verso la parte di fondo,dalla quale le parti in questione vengono convogliate con l'ausilio del convogliatore 148 ed alimentate al convogliatore di classificazione 150.
L'invenzione in oggetto verr? ulteriormente, evidenziata dai seguenti esempi specifici.
Esempio 1
Sgusciatura di gamberetti del mare del Nord appena pescati.
I gamberetti vengono bolliti in -acqua a 100?C per 2 minuti e vengono quindi raffreddati in acqua fredda corrente, in modo tale da consentire un completo raffreddamento degli stessi. Immediatamente prima del processo di sgusciatura, i gamberetti vengono fatti passare attraverso la vasca 2 dell'apparato rappresentato nella figura 3, con un tempo di permanenza pari, all'incirca, a 5 secondi, attraverso l'acqua a 100?C, mentre una carica, pari, all'incirca, ad 1 kg, viene mantenuta nella camera 70 il cui volu_ me e? pari, all*incirca, a 4-5 litri. La pressione nella camera viene abbassata sino al raggiungimento di un grado di vuoto pari, all?incirca, a 500 mra di Hg e, immediatamente dopo, la carica viene sparata nel serbatoio 20 nel quale regna un grado di vuoto pari, all'incirca a 700 mm Hg. Il prodotto contenuto nel bagno 22 viene quindi trasferito in uscita, attra_ verso un sistema a chiuse, consentendo in tal modo la separazione esterna ed il riciclo dei gamberetti parzialmente sgusciati. Alternativamente, la separa_ zione pu?* essere condotta in acqua di frenatura, operando sotto vuoto (figura l).
Esempio 2
Sgusciatura del "krill" congelato e sgelato,non fatto bollire.
Il "krill" secondo quanto precedentemente definito, congelato in blocchi, viene sgelato in acqua corrente, per circa 3 ore. Il liquido in eccesso viene eliminato ed il "krill" viene accuratamente ri__ sciacquato con acqua fredda. Immediatamente prima del trattamento di sgusciatura, il "krill" viene riscaldato, a lotti (1 kg) per circa 15 secondi, in acqua a 40?C e viene quindi alimentato alla camera sotto vuoto 70 rappresentata nella figura 3 nella quale regna una depressione di 350 mm di Hg? Dalla camera 70, il " krill " viene sparato nel serbatoio 20 nel quale il grado di vuoto e' pari a 720 mm di Hg. Il prodotto combinato, alimentato attraverso la sezione di uscita 88 viene alimentato ad un ordinario separatore per flottazione, del tipo ad acqua il quale consente la separazione dei gusci allentati dal "krill" sgusciato e parzialmente sgusciato,mentre il "krill,,rimanente viene alimentato ad un separatore a depressione del tipo schematizzato nella figura 5? nel quale il "krill" completamente sgusciato viene separato dal "krill" parzialmente sgusciato o non sgusciato, operando
ad una temperatura dell'acqua di 20?C e con un grado di vuoto pari, all'incirca, a 720 mm di Hg.
Esempio 3
Sgusciatura di gamberetti bolliti con acqua di mare, congelati, della Groenlandia.
I gamberetti congelati sciolti vengono sgelati in acqua corrente per circa 20 minuti e vengono quindi alimentati ad un riscaldatore a vapore 130 , del tipo rappresentato nella figura 6. In questo ri_ scaldatore,i gamberetti vengono riscaldati mediante vapore acqueo a 3 atmosfere (121?C) per 10 secondi, mentre successivamente, questi gamberetti della Groenlandia vengono sparati in un bagno d'acqua a pressione e temperatura ambientali. Il prodotto combinato viene

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo per rimuovere i gusci da crostacei,in conformit? al quale i crostacei vengono sottoposti ad un trattamento comportante l?adozione di una differenza di pressione, per allentare i gusci dai porpi carnosi dei crostacei e sottoposti ad un tratta_ mento meccanico per separare efficacemente i gusci allentati dai corpi dei crostacei, caratterizzato dal fatto che detti crostacei vengono soggetti ad una caduta di pressione partendo da un livello di pres_ sione in corrispondenza del quale il liquido del corpo adiacentemente alla superficie dei corpi ed appena all?interno dei gusci, esiste in una fase liquida, sino ad un livello minore di pressione sufficientemente basso da provocare una ebollizione di detto li_ quido del corpo appena eli'interno dei gusci mentre, successivamente, i crostacei, per detto trattamento meccanico, vengono spostati rapidamente contro, o in un liquido di frenatura utilizzato per impegnare, con attrito , la zona esterna della massa di crostacei in movimento, con conseguente spellatura o elimina_ zio ne dei gusci gi? allentati dei crostacei.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, carette^ rizzato dal fatto che i crostacei, immediatamente prima di detta caduta di pressione, vengono riscaldati dall 'esterno,per un breve periodo di tempo,per cui la temperature^del liquido del corpo appena all'in_ terno del guscio, risulta maggiore della temperatura del nucleo rimanente dei crostacei, quando i crosta_ cei vengono sottoposti a detta caduta di pressione.
3? Metodo secondo la rivendicazione 1, in conformit? al quale i crostacei vengono sottoposti a detto livello inferiore di pressione in un primo contenitore (70) il quale pu?' venire aperto verso un secondo contenitore (20) contenente detto liquido di frenatura mentre il rapido movimento dei crostacei contro il liquido di frenatura viene ottenuto per mezzo dell'apertura del primo contenitore quando nel secondo contenitore e? stato stabilito un livello di pressione ancora inferiore.
4 Metodo secondo la rivendicazione 1, caratte rizzato dal fatto che i crostacei soltanto parzialmente sgusciati per effetto del trattamento meccanico, vengono separati dai crostacei completamente sgusciati,per flottazione nel liquido di frenatura, operando sotto vuoto, oppure in un liquido separato, sotto vuoto mentre, successivamente, vengono nuovamente riciclati per un successivo trattamento comportante l'assoggettamento ad una caduta di pressione, e cos? via?
5 Sistema per la concretizzazione pratica del metodo rivendicato nella rivendicazione 1, caratte_ rizzato dal fatto che comprende una prima camera, o zona di ricezione (2, 130) dotata di mezzi per aumentare temporaneamente la temperatura e/o la pressione di una carica ricevuta o di un flusso di crostacei, detta prima camera, o zona (2) potendo venire aperta verso una seconda camera, o zona
(70) nella quale la pressione risulta inferiore a quella esistente nella prima camera, o zona e comunicante con ?ma terza camera, o zona (20, 138) nella quale e? presente un liquido di frenatura (22), mentre vengono previsti mezzi per provocare un effet^ tivo rapido spostamento dei crostacei contro ed in detto liquido di frenatura, a partire da detta seconda camera, o zona?
6 Sistema secondo la rivendicazione 5, ulte riormente caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (46, 58, figura 5) per separare, in modo selettivo, da detto liquido di frenatura, i gusci allentati, i crostacei interamente sgusciati ed i crostacei parzialmente sgusciati, rispettivamente mentre comprende pure mezzi (60) per riciclare i crostacei parzialmente sgusciati verso detta prima camera di ricezione, o zona di ricezione (2, 130).
7? Sistema secondo la rivendicazione 5, carat__ terizzato dal fatto che detta seconda e detta terza camera, o zona, sono integrate come una singola camera (20, 138) in cui il liquido di frenatura (22, 136) risulta contenuto sotto una pressione di valore inferiore alla pressione esistente in detta prima camera, o zona (2, 14, 130).
8. Sistema secondo la rivendicazione 5, carat terizzato dal fatto che detta prima camera, o zona, e' costituita da una unit? di riscaldamento (2), mentre la seconda camera, o zona successiva e1 costi^ tuita, almeno parzialmente, da una camera sotto vuoto (70).
9. Sistema secondo la rivendicazione 8, carat terizzato dal fatto che la camera sotto vuoto (70) pu?* venire aperta verso un serbatoio sotto vuoto (20) contenente il liquido di frenatura (22) in ambiente sotto vuoto, in un cilindro (80) relativamente stretto, dotato di un ingresso inferiore (82) per l'acqua, il serbatoio sotto vuoto (20) al di fuori del cilindro (80) essendo dotato di mezzi (86) per alimentare, in uscita, attraverso un sistema di chiuse, 1 prodotti crostacei che tracimano dal cilindro (80), mediante immissione di acqua nella parte inferiore dello stesso, attraverso detto ingresso (82)?
10. Separatore, prevalentemente per l'impiego nel sistema conforma alla rivendicazione 6, carat_ terizzato dal fatto che comprende un cilindro (100) orientato sostanzialmente in senso verticale e presentante un ingresso (102)per i prodotti crostacei che devono venire separati nel cilindro (100) riempito d'acqua, un sistema inferiore di uscita (108) del tipo a chiuse, per i prodotti crostacei precipitati ed ima parte terminale superiore che si
fonde in una camera sotto vuoto (112) presentante un
sistema di uscita, del tipo a chiuse (116) per i prodotti che tracimano dalla parte terminale supe riore del cilindro (100) per effetto di un'aliment zione di acqua in eccesso allo stesso, detta camera sotto vuoto (112) essendo collegata ad un impianto di vuotatura, attraverso un condotto (120).
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