IT201800010247A1

IT201800010247A1 - Apparato e metodo di manipolazione di barre

Info

Publication number: IT201800010247A1
Application number: IT102018000010247A
Authority: IT
Inventors: Fabro Giorgio Del
Original assignee: M E P Macch Elettroniche Piegatrici Spa
Priority date: 2018-11-12
Filing date: 2018-11-12
Publication date: 2020-05-12
Also published as: EP3880587A1; AU2019378263A1; CN113286753B; DK3880587T3; US11865605B2; CN113286753A; EP3880587B1; HUE061338T2; FI3880587T3; BR112021009082A2; KR20210090689A; ES2940335T3; WO2020100174A1; PL3880587T3; US20210402458A1; JP2022509591A; PT3880587T

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"APPARATO E METODO DI MANIPOLAZIONE DI BARRE"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un apparato e metodo di manipolazione di barre.

In particolare, il presente trovato può essere impiegato per prelevare da un magazzino di fasci di barre, uno specifico fascio e successivamente per rimuovere da tale fascio una o più barre per volta e fornirle ad una zona di consegna, quale una o più macchine utilizzatrici poste a valle.

Con il termine barre si intendono in generale prodotti di forma oblunga quali vergelle, ferri di armatura, tondi, quadri, o simili, aventi forma della sezione trasversale circolare, poligonale o piatta.

Tali barre possono essere metalliche, e possono essere utilizzate, ad esempio, in campo edile.

STATO DELLA TECNICA

E nota l’alimentazione di barre a macchine utilizzatrici, quali macchine piegatrici, staffatrici, di saldatura, impianti di taglio, conteggio o altro ancora.

In particolare, è noto prelevare le barre mediante carri ponte o simili da opportuni magazzini e fornirle ad una stazione di alimentazione che le alimenta ad una macchina utilizzatrice finale.

A seconda del prodotto finale che si vuole ottenere, le barre da fornire alla macchina utilizzatrice possono essere anche di diversa tipologia, ad esempio di diverso diametro, materiale, forma, lavorazione superficiale o altro.

Normalmente ogni tipologia di barre viene fornita in fasci, per cui un primo fascio potrà essere formato da barre di una prima tipologia, un secondo fascio potrà essere formato da barre di una seconda tipologia, e così via.

Di volta in volta, ciascun fascio di barre viene prelevato con un carro ponte dal relativo magazzino in cui si trova e consegnato alla stazione di alimentazione. La stazione di alimentazione può essere provvista di un piano di supporto sul quale viene posto il fascio. Il piano di supporto permette di sparpagliare fra loro le barre per il successivo prelievo ed alimentazione alla macchina utilizzatrice mediante un dispositivo di manipolazione associato a tale piano di supporto.

Terminata l'esecuzione di una determinata gamma di prodotti, le barre rimanenti e sparpagliate sul piano di supporto vengono di nuovo ricomposte, e legate a formare un nuovo fascio di barre residue. Tale nuovo fascio viene prelevato dal carro ponte e riposto nel magazzino.

Con il carro ponte si preleva un altro fascio di barre, ad esempio di diversa tipologia, lo si trasferisce sul piano di supporto e pertanto il ciclo ricomincia come in precedenza.

La procedura di trasferimento delle barre dal magazzino al piano di supporto, e viceversa, si rivela, pertanto, estremamente complessa in quanto richiede l’utilizzo di strutture dedicate, la presenza di operatori per opportunamente guidare e posizionare, di volta in volta, la movimentazione delle barre dal magazzino al piano di lavoro.

Tale operazione di sostituzione della tipologia di barre, inoltre, può risultare anche molto dispendiosa in termini temporali e determinare anche eventuali fermi macchina delle macchine utilizzatrici poste a valle dell’apparato di fornitura considerato.

Uno scopo del presente trovato è pertanto la realizzazione di un apparato di manipolazione di barre che semplifichi e riduca le tempistiche di sostituzione della tipologia di barre da fornire alla macchina utilizzatrice finale.

È pure uno scopo del presente trovato realizzare un apparato di manipolazione con il quale barre di diversa tipologia possono essere opportunamente immagazzinate in corrispondenza della stazione di alimentazione, per poi essere disposte direttamente su tale stazione di alimentazione, senza quindi richiedere l’utilizzo di carroponti, dispositivi di prelievo, o altri mezzi atti a prelevare, di volta in volta, e secondo le necessità, barre di diversa tipologia da uno o più magazzini di stoccaggio delle barre.

Un ulteriore scopo del presente trovato è la realizzazione di un apparato di fornitura di barre nel quale un magazzino contenente una pluralità di barre di diversa tipologia possa essere associato direttamente almeno alla stazione di alimentazione dell’apparato.

E pertanto uno scopo del presente trovato quello di realizzare un apparato di fornitura di barre che permetta di fornire le barre a macchine utilizzatrici poste a valle evitando, ad esempio, i tempi di fermo macchina per permettere le operazioni di cambio formato delle barre. Un ulteriore scopo del presente trovato è la messa a punto di un efficace ed automatizzato metodo di fornitura di barre, in particolare barre metalliche di diversa tipologia.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un apparato di manipolazione di barre, secondo il presente trovato, comprende un piano di supporto configurato per supportate una pluralità di barre aventi sviluppo oblungo, e dispositivi di manipolazione configurati per prelevare una barra da una zona di prelievo del piano di supporto e consegnarlo ad una zona di consegna.

Al piano di supporto sono associati dispositivi di movimentazione configurati per distribuire sul piano di supporto le barre e per movimentarle verso la zona di prelievo.

In accordo con un aspetto del presente trovato, l’apparato di manipolazione comprende un magazzino provvisto di una pluralità di gruppi di contenimento aventi sviluppo oblungo lungo una direzione longitudinale, disposti affiancati fra loro lungo una direzione trasversale e ciascuno dei quali configurato per accogliere un rispettivo fascio di barre.

I fasci di barre possono essere diversi fra loro per tipologia di materiale, di dimensioni, di lunghezza o simili.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, l’apparato di manipolazione comprende almeno un gruppo di movimentazione configurato per movimentare almeno un fascio di barre contenuto in uno dei gruppi di contenimento in una direzione incidente rispetto al piano di supporto, fra una prima condizione posta sotto il piano di supporto ed una seconda condizione posta sopra il piano di supporto.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato almeno uno tra il piano di supporto ed il magazzino è selettivamente traslabile lungo la suddetta direzione trasversale, per disporre il piano di supporto ed il magazzino almeno in una prima posizione in cui sono sovrapposti almeno parzialmente fra loro ed una seconda posizione in cui sono almeno parzialmente affiancati uno all’altro lungo la direzione trasversale.

Coordinando in modo opportuno la movimentazione di uno o l’altro fra il piano di supporto ed il magazzino, con la movimentazione di uno o l’altro dei gruppi di contenimento dei fasci di barre è possibile eseguire le operazioni di carico e scarico delle barre di ciascuno dei fasci di barre. Forme realizzative del presente trovato si riferiscono anche ad un metodo di manipolazione di barre che prevede di:

- posizionare su un piano di supporto una pluralità di barre aventi sviluppo oblungo,

- distribuire le barre sul piano di supporto,

- movimentare le barre verso una zona di prelievo del piano di supporto e

- prelevare, con dispositivi di manipolazione una barra dalla zona di prelievo del piano di supporto e di consegnarla ad una zona di consegna. In accordo con un aspetto del trovato, il metodo prevede, inoltre, di movimentare, con almeno un gruppo di movimentazione, almeno un fascio di barre contenuto in uno dei gruppi di contenimento, in una direzione incidente rispetto al piano di supporto, fra una prima condizione posta sotto il piano di supporto ed una seconda condizione posta sopra il piano di supporto.

Inoltre, almeno uno tra il piano di supporto ed il magazzino viene selettivamente traslato lungo la direzione trasversale, per disporre il piano di supporto ed il magazzino almeno in una prima posizione in cui sono sovrapposti almeno parzialmente fra loro ed una seconda posizione in cui sono almeno parzialmente affiancati uno all’altro lungo la direzione trasversale.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 è una vista in pianta di un apparato di manipolazione di barre secondo il presente trovato;

- la fig. 2 è una vista laterale dell’apparato di manipolazione di barre di fig. 1;

- la fig. 3 è una variante realizzativa di fig. 2;

- le figg. 4-9 illustrano una sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 2;

- la fig. 10 è una vista in pianta di una possibile forma di realizzazione di un apparato di manipolazione di barre secondo il presente trovato;

- le figg. 11-16 illustrano una sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 10;

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.

Forme realizzative del presente trovato si riferiscono ad un apparato di manipolazione di barre B, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10.

Le barre B hanno sviluppo prevalentemente oblungo e dopo la manipolazione da parte dell’apparato di manipolazione 10 secondo il presente trovato, possono essere sottoposte a lavorazioni quali, piegatura, curvatura, staffatura, o saldatura.

L’apparato di manipolazione 10, secondo il presente trovato, comprende almeno un piano di supporto 1 1 configurato per supportare una pluralità delle barre B, ad esempio un fascio F delle barre B.

Il piano di supporto 11 può essere posizionato orizzontale per evitare che le barre B per gravità possano muoversi in modo non voluto.

Il piano di supporto 11 è provvisto di un primo bordo longitudinale 12, di un secondo bordo longitudinale 13 contrapposto al primo bordo longitudinale 12 e di due bordi laterali 14, interposti fra il primo bordo longitudinale 12 ed il secondo bordo longitudinale 13.

Il primo bordo longitudinale 12 ed il secondo bordo longitudinale 13 hanno una lunghezza sostanzialmente uguale, o maggiore, alla lunghezza delle barre B da processare.

Le barre B, infatti, vengono caricate sul piano di supporto 1 1 , secondo le modalità descritte nel prosieguo, sostanzialmente parallele al primo bordo longitudinale 12 ed al secondo bordo longitudinale 13.

Il piano di supporto 11 può essere provvisto di una zona di prelievo 15 in corrispondenza della quale le barre B vengono prelevate, secondo le modalità descritte nel prosieguo, per essere consegnate in una zona di consegna 16 posta a valle del piano di supporto 11.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, la zona di prelievo 15 è posizionata in corrispondenza del secondo bordo longitudinale 13 del piano di supporto 11.

Secondo un aspetto del presente trovato, al piano di supporto 11 sono associati dispositivi di movimentazione 17 configurati per distribuire in modo uniforme sul piano di supporto 11 le barre B e per movimentarle verso la zona di prelievo 15.

I dispositivi di movimentazione 17 sono configurati per movimentare le barre B in forma parallela fra loro.

I dispositivi di movimentazione 17 sono posizionati sul piano di supporto 11 distanziati fra loro lungo l’estensione in lunghezza del piano di supporto 11 e ciascuno di essi agisce su una porzione delle barre B per determinare la movimentazione di ciascuna delle barre B.

In particolare, le barre B, in fascio, possono essere scaricate sul piano di supporto 11 e, grazie alla presenza dei dispositivi di movimentazione 17, possono essere distribuite uniformemente su quest’ultimo evitando loro sovrapposizioni, o attorcigliamenti reciproci tali da compromettere il successivo prelievo della barra B.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, fra due dispositivi di movimentazione 17 adiacenti si viene a definire un interspazio 33 in cui le barre B non sono supportate.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, ciascun dispositivo di movimentazione 17 ha uno sviluppo oblungo lungo una direzione trasversale T, che è posta trasversalmente, vantaggiosamente ortogonalmente, allo sviluppo oblungo del primo bordo longitudinale 12 del piano di supporto 11.

In particolare, si può prevedere che ciascun dispositivo di movimentazione 17 presenti una prima estremità posta in corrispondenza del primo bordo longitudinale 12 ed una seconda estremità posta in corrispondenza del secondo bordo longitudinale 13.

In questo modo i dispositivi di movimentazione 17 sono in grado di ricevere tutte le barre B disposte sul piano di supporto 11.

In accordo con possibili forme realizzative del presente trovato, ciascun dispositivo di movimentazione 17 comprende un organo di trasmissione 18 selettivamente movimentabile ad anello chiuso attorno ad organi di rinvio 19.

L’organo di trasmissione 18 definisce, fra gli organi di rinvio 19, tratti di rinvio 20, almeno uno dei quali giace sul piano di supporto 11 ed è disposto lungo la suddetta direzione trasversale T.

In particolare, si può prevedere che il tratto di rinvio 20 degli organi di rinvio 19 presenti almeno una superficie di supporto, rivolta verso l’esterno e giacente sul piano di supporto 11. Ciascun tratto di rinvio 20 degli organi di trasmissione 18 è posto in contatto con una porzione delle barre B determinando la distribuzione e la movimentazione delle barre B sul piano di supporto 11.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, i tratti di rinvio 20 possono definire essi stessi il suddetto piano di supporto 11 in corrispondenza dei quali le barre B vengono supportate.

Secondo possibili forme realizzative del presente trovato, l’organo di trasmissione 18 può essere scelto in un gruppo comprendente almeno uno fra una catena, una cinghia, una fune.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nella fig. 1 , gli organi di trasmissione 18 comprendono una catena, ad esempio del tipo a rullini. La scelta di una catena a rullini, grazie all’ irregolarità della superficie di supporto definita dalle maglie che costituiscono la catena, permette di generare vibrazioni sulle barre B tali da indurre un’omogenea distribuzione di queste ultime sul piano di supporto 11.

La catena a rullini, infatti, durante la sua movimentazione nella direzione trasversale T, induce un’oscillazione delle barre B, le quali si svincolano fra loro e si distribuiscono, uno a fianco all’altro, sul piano di supporto 11, come illustrato nelle figg. 7-9.

Gli organi di rinvio 19 possono comprendere almeno uno fra ruote, pulegge, corone dentate, idonee a permettere l’avvolgimento dell’organo di trasmissione 18 attorno ad essi.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, gli organi di rinvio 19 comprendono corone dentate, non visibili nelle figure, sulle quali si ingranano le maglie delle catene a rullini. Tale soluzione realizzativa assicura che fra gli organi di rinvio 19 e gli organi di trasmissione 18 non vi sia uno scorrimento reciproco.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, illustrata in fig. 1 , i dispositivi di movimentazione 17 sono collegati ad un organo motore 21 configurato per azionare i dispositivi di movimentazione 17.

In accordo con la soluzione realizzativa illustrata nelle figg. 1, 3-7 l’organo motore 21 può essere collegato a dispositivi di sincronizzazione 22 configurati per sincronizzare la movimentazione di tutti i dispositivi di movimentazione 17 ottenendo, in questo modo, una traslazione uniforme, ed in forma parallela, delle barre B lungo la suddetta direzione trasversale T.

Secondo la soluzione realizzativa illustrata nelle figg. 1, 3-7, i dispositivi di sincronizzazione 22 comprendono un albero di trasmissione 23 collegato cinematicamente con l’organo motore 21 e con i dispositivi di movimentazione 17. Azionando l’organo motore 21, l’albero di trasmissione 23 viene portato in rotazione attorno al suo asse, determinando il contestuale azionamento, sincronizzato, di tutti i dispositivi di movimentazione 17.

Nella soluzione realizzativa illustrata in fig. 1, l’albero di trasmissione 23 è posizionato in corrispondenza del secondo bordo longitudinale 13 del piano di supporto 11.

L’albero di trasmissione 23 può essere posto sostanzialmente sullo stesso piano del piano di supporto 11 potendo in questo modo contenere sostanzialmente gli ingombri complessivi dell’apparato di manipolazione 10.

In accordo con un ulteriore aspetto del trovato, l’apparato di manipolazione 10 comprende dispositivi di manipolazione 24 configurati per prelevare, di volta in volta, una barra B dalla zona di prelievo 15 del piano di supporto 11 e consegnarla alla zona di consegna 16.

Secondo la soluzione realizzativa illustrata nelle figg. 1 e 2, i dispositivi di manipolazione 24 sono distanziati reciprocamente lungo lo sviluppo longitudinale del piano di supporto 11.

In questo modo, i dispositivi di manipolazione 24 agiscono ciascuno su una predefinita porzione longitudinale della barra B supportando quest’ultima lungo l’intera sua lunghezza, ed evitando oscillazioni della barra B a causa del peso proprio.

In accordo con un aspetto del presente trovato, i dispositivi di manipolazione 24 comprendono una pluralità di bracci di trasferimento 25 provvisti di elementi di trattenimento, ad esempio magnetico, configurati per trattenere magneticamente una delle barre B durante il suo trasferimento fra la zona di prelievo 15 e la zona di consegna 16. Gli elementi di trattenimento magnetico possono comprendere ad esempio magneti permanenti. Non si esclude, tuttavia, che in possibili soluzioni realizzative gli elementi di trattenimento magnetico comprendano elettromagneti selettivamente attivabili con l’induzione di un campo magnetico.

In accordo con un ulteriore aspetto del trovato, i bracci di trasferimento 25 sono mobili alternativamente fra la zona di prelievo 15 e la zona di consegna 16, e viceversa.

Secondo una possibile soluzione realizzativa del trovato (fig. 2), ciascun braccio di trasferimento 25 è provvisto di una prima estremità attorno alla quale viene fatto ruotare alternativamente il braccio di trasferimento 25 e di una seconda estremità alla quale è associato il rispettivo elemento di trattenimento.

I bracci di trasferimento 25 possono essere installati su un comune albero di rotazione 26 il quale è selettivamente ruotabile per portare simultaneamente i bracci di trasferimento 25 dalla zona di prelievo 15 alla zona di consegna 16, o viceversa.

In particolare, i bracci di trasferimento 25 sono calettati sull’albero di rotazione 26 con la loro prima estremità.

In accordo con una possibile soluzione realizzati va, l’albero di rotazione 26 è collegato ad un organo di attuazione 27 configurato per portare in rotazione, attorno al proprio asse, l’albero di rotazione 26 e, con esso, i bracci di trasferimento 25.

L’albero di rotazione 26 permette di sincronizzare la movimentazione di tutti di bracci di trasferimento 25 spostando, in modo uniforme e senza indurre deformazioni, la barra B.

In accordo con le forme realizzative illustrate nelle figg. 1-7, l’albero di rotazione 26 è installato affiancato parallelamente allo sviluppo oblungo del secondo bordo longitudinale 13, e si estende sostanzialmente per l’intera lunghezza di quest’ultimo.

La particolare conformazione dei bracci di trasferimento 25, nonché la loro attuazione, assicura la ricezione e presa da parte degli elementi di trattenimento di un prodotto alla volta. Inoltre, le barre B, alimentate ai bracci di trasferimento 25 mediante i dispositivi di movimentazione 17, vengono mantenuti sempre allineati e si evita che durante la spinta esercitata dai dispositivi di movimentazione 17, le barre B si accavallino.

Secondo possibili soluzioni realizzative, nella zona di prelievo 15 possono essere installati dispositivi di rilevazione, non visibili nelle figure, configurati per rilevare la presenza di una delle barre B a contatto con gli elementi di trattenimento.

Un’unità di controllo e comando, non illustrata nei disegni, può essere collegata elettricamente almeno ai dispositivi di rilevazione ed all’organo di attuazione 27 ed è configurata per comandare l’attivazione dei dispositivi di manipolazione 24, per portare la barra B dalla zona di prelievo 15 alla zona di consegna 16, unicamente quando tutti i dispositivi di rilevazione rilevano la presenza della barra B a contatto con il rispettivo elemento di trattenimento. Ciò evita che durante il trasferimento della barra B, dalla zona di prelievo 15 alla zona di consegna 16, si possa avere una perdita della presa, o un tratto della barra B non in presa, con i dispositivi di manipolazione 24.

La zona di consegna 16 è affiancata lateralmente alla zona di prelievo 15 del piano di supporto 1 1.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, la zona di consegna 16 definisce un piano di consegna inclinato verso il basso rispetto al piano di supporto 11. In questo modo, quando la barra B viene consegnata alla zona di consegna 16, essa viene scaricata, per gravità, verso una macchina utilizzatrice 28 a valle, nel caso illustrato una macchina di trasferimento.

In accordo con varianti realizzative, non illustrate, la suddetta zona di consegna 16 può essere definita dalla macchina utilizzatrice 28, o da una parte di essa.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del trovato (fig. 2), la zona di consegna 16 può comprendere una pluralità di staffe di supporto 29 distanziate fra loro lungo lo sviluppo longitudinale del primo bordo longitudinale 12.

Ciascuna staffa di supporto 29 può essere configurata a piano inclinato ed essere provvista di una superficie di appoggio idonea a supportare una porzione della barra B.

In accordo con possibili forme realizzative del presente trovato, l’apparato di manipolazione 10 comprende almeno un’unità di controllo e comando, non illustrata nei disegni e collegata almeno ai dispositivi di movimentazione 17 ed ai dispositivi di manipolazione 24 e configurati per sincronizzare la movimentazione reciproca di questi ultimi in funzione della sequenza temporale di operazioni da eseguire per il trasferimento delle barre B.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, l’apparato di manipolazione 10 comprende un magazzino 30 provvisto di una pluralità di gruppi di contenimento 31 aventi sviluppo oblungo lungo una direzione longitudinale L, disposti affiancati fra loro lungo la suddetta direzione trasversale T e ciascuno dei quali configurato per accogliere un rispettivo fascio F di barre B.

Nel caso illustrato nelle figure, il numero di gruppi di contenimento 3 1 è cinque, anche se non si esclude un numero diverso, ad esempio maggiore od inferiore.

I gruppi di contenimento 31 possono essere configurati per accogliere ciascuno una diversa tipologia di barre B, ad esempio di diverse dimensioni, diversa lunghezza, diversa tipologia di materiale, o simili. In accordo con un aspetto del presente trovato, il piano di supporto 11 , almeno in una condizione d’uso dell’apparato di manipolazione 10, è interposto fra il magazzino 30 e la macchina utilizzatrice 28. In particolare, si può prevedere che il magazzino 30, il piano di supporto 11 e la macchina utilizzatrice 28 siano allineate, nell’ordine, reciprocamente lungo la suddetta direzione trasversale T.

In accordo con possibili forme realizzative del presente trovato, ciascun gruppo di contenimento 31 ha una conformazione concava con concavità aperta verso l’alto per ricevere il fascio F di barre B.

Secondo possibili soluzioni realizzative, ciascun gruppo di contenimento 31 può comprendere una pluralità di intelaiature di supporto 32 affiancate e distanziate una rispetto all’altra lungo la suddetta direzione longitudinale L per supportare ciascuna una porzione del rispettivo fascio F di barre B.

In accordo con possibili forme realizzative del trovato, tra coppie di intelaiature di supporto 32 adiacenti di uno stesso gruppo di contenimento 31 può essere presente un interspazio 34 di separazione. Ciascuna intelaiatura di supporto 32 può essere provvista di una sede di alloggiamento 35 aperta, in uso, verso l’alto e con la quale supportare una porzione di fascio F di barre B.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, l’apparato di manipolazione 10 comprende almeno un gruppo di movimentazione 36 configurato per movimentare almeno un fascio F di barre B contenuto in uno dei gruppi di contenimento 31 in una direzione incidente rispetto al piano di supporto 11, fra una prima condizione posta sotto il piano di supporto 1 1 ed una seconda condizione posta sopra il piano di supporto 11.

In particolare, nella prima condizione il gruppo di contenimento 3 1 , con il rispettivo fascio F giace su un piano che è posto sotto il piano di supporto 11 ed in posizione non interferente con quest’ultimo.

Nella seconda condizione il gruppo di contenimento 31, con il rispettivo fascio F giace su un piano che è posto sopra il piano di supporto 11, ed in posizione non interferente con quest’ultimo.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato figg. 1-9, a ciascun gruppo di contenimento 31 è associato un rispettivo gruppo di movimentazione 36 previsto per movimentare, in modo distinto e separato, ciascun gruppo di contenimento 3 1 rispetto agli altri. In particolare si può prevedere che ciascun gruppo di contenimento 3 1 integri un rispettivo gruppo di movimentazione 36.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, l’almeno un gruppo di movimentazione 36 può essere configurato per movimentare il rispettivo gruppo di contenimento 3 1 in una direzione verticale, ovvero ortogonale alla suddetta direzione trasversale T ed alla direzione longitudinale L.

Secondo possibili soluzioni realizzative del trovato, il gruppo di movimentazione 36 può comprendere almeno uno fra un martinetto, un attuatore lineare, guide di scorrimento, meccanismi a catena, meccanismi a cremagliera o a vite senza fine, o simili.

Secondo possibili soluzioni realizzative, i gruppi di movimentazione 36 possono essere associati alle suddette intelaiature di supporto 32.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, almeno uno fra il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 è selettivamente traslabile in direzione parallela alla suddetta direzione trasversale T, per posizionare il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 almeno in una prima posizione in cui sono sovrapposti almeno parzialmente fra loro ed una seconda posizione in cui sono affiancati uno all’altro lungo la direzione trasversale T.

In accordo con la forma realizzativa illustrata in fig. 2, il piano di supporto 11 è selettivamente traslabile lungo la suddetta direzione trasversale T per posizionarsi nella prima posizione in cui è sovrapposto almeno parzialmente al magazzino 30 (figg. 5, 6 e 9), e nella seconda posizione in cui il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 sono posti adiacenti ovvero affiancati fra loro. Il magazzino 30, in questa soluzione realizzativa, è installato in posizione fissa.

In accordo con la variante realizzativa di fig. 3, il piano di supporto 11 è installato in posizione fissa mentre il magazzino 30 è selettivamente traslabile, lungo la suddetta direzione trasversale T per posizionarsi nella prima posizione in cui è posto sotto il piano di supporto 11 e nella seconda posizione in cui è posto affiancato, in direzione trasversale T, al piano di supporto 11.

Secondo un’ulteriore variante del presente trovato non illustrata, sia il piano di supporto 11 che il magazzino 30 sono selettivamente traslabili lungo la suddetta direzione trasversale T per portarsi nella prima e seconda posizione.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, ad almeno uno fra il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 è associato un dispositivo di traslazione 37 configurato per traslare almeno uno fra il piano di supporto 11 e il magazzino 30 lungo la suddetta direzione trasversale T.

Il dispositivo di traslazione 37 può comprendere un carro di supporto 38 sul quale è installato il piano di supporto 11 o il magazzino 30.

Il carro di supporto 38 può essere selettivamente traslabile lungo guide di traslazione poste sostanzialmente parallele alla suddetta direzione trasversale T.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, il carro di supporto 38 può comprendere attuatori, motori, o organi di movimentazione previsti per determinare la movimentazione del carro di supporto 38 lungo la direzione trasversale T.

In accordo con la forma realizzati va di fig. 2, il piano di supporto 1 1 è installato sul carro di supporto 38.

In accordo con tale soluzione realizzativa, il piano di supporto 11 è supportato sul carro di supporto 38 mantenendo il suo primo bordo longitudinale 12 a sbalzo.

In particolare, si può prevedere che il piano di supporto 11 sia installato sul carro di supporto 38 mediante un montante di supporto 39, che si collega al secondo bordo longitudinale 13 del piano di supporto 1 1 stesso, mantenendo il piano di supporto 11 supportato in corrispondenza del secondo bordo longitudinale 13 e lasciando libero, ovvero a sbalzo il primo bordo longitudinale 12.

In questo modo, durante la traslazione lungo la direzione trasversale T, il piano di supporto 11 può sovrapporsi al magazzino 30, evitando che sue parti diventino interferenti con la movimentazione.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, si può prevedere che il piano di supporto 11 abbia una lunghezza non supportata, ovvero a sbalzo, che è sostanzialmente uguale o maggiore rispetto alla larghezza, determinata lungo la suddetta direzione trasversale T, del magazzino 30.

Secondo possibili soluzioni realizzative del trovato tale lunghezza non supportata, si estende dal primo bordo longitudinale 12 fino al montante di supporto 39 di collegamento al carro di supporto 38.

Secondo la variante realizzativa di fig. 3, il magazzino 30 è installato sul carro di supporto 38.

In accordo con tale soluzione realizzativa, il piano di supporto 11 è supportato, rispetto ad un piano di appoggio, mediante una struttura di supporto 40.

La struttura di supporto 40 può essere collegata al piano di supporto 11 in corrispondenza del suo secondo bordo longitudinale 13, mantenendo il suo primo bordo longitudinale 12 libero, ovvero a sbalzo. In particolare, si può prevedere che la lunghezza del piano di supporto 1 1 libera, ovvero non supportata a sbalzo, abbia una lunghezza uguale o maggiore rispetto alla larghezza del magazzino 30.

In accordo con possibili soluzioni realizzative del trovato, almeno nella suddetta prima posizione, i dispositivi di movimentazione 17 del piano di supporto 11 si posizionano negli interspazi 34 presenti fra coppie adiacenti di intelaiature di supporto 32 evitando che, durante la movimentazione, il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 diventino interferenti fra loro.

Secondo una possibile soluzione realizzativa del trovato, il magazzino 30 può essere provvisto di una pluralità di elementi di sostegno 41 sui quali si posiziona, almeno durante la movimentazione, il piano di supporto 11, per scaricare le sollecitazioni agenti su quest’ultimo, ad esempio per il peso proprio e delle barre B che esso supporta.

Tali elementi di sostegno 41 sono posizionati in appoggio su una seconda superficie, contrapposta ad una prima superficie del piano di supporto 11. Sulla prima superficie viene posizionato, in uso, il fascio di barre B.

Gli elementi di sostegno 41 possono essere provvisti di elementi di rotolamento per agevolare lo scorrimento, in appoggio del piano di supporto 11.

Con riferimento alle figg. 4-9 viene ora illustrata una possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 2.

Quando viene richiesta l' alimentazione di una predefinita tipologia di barre B (fig. 4), il gruppo di contenimento 31 che accoglie il rispettivo fascio F di barre B della voluta tipologia viene sollevato, ovvero viene portato dalla sua prima condizione in cui giace sotto, ovvero ad una quota in altezza sotto il piano di supporto 11 , alla sua seconda condizione in cui giace sopra il piano di supporto 11. Il piano di supporto 11 è posizionato affiancato al magazzino 30 dal lato del primo bordo longitudinale 12 del piano di supporto 11 stesso.

Successivamente, almeno uno fra il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 vengono movimentati lungo la direzione trasversale T per disporre il piano di supporto 11 sovrapposto almeno parzialmente rispetto al magazzino 30. Nel caso illustrato in fig. 5 viene comandata la traslazione del piano di supporto 11 lungo la direzione trasversale T.

In tale condizione realizzativa, i gruppi di contenimento 31 che non sono stati movimentati rimangono sotto il piano di supporto 11 ovvero nella loro prima condizione, mentre il gruppo di contenimento 31 posto nella seconda condizione è posto sopra una porzione superficiale del piano di supporto 11.

Successivamente (fig. 6), quest’ultimo gruppo di contenimento 31 viene portato dalla sua seconda condizione alla sua prima condizione, in cui è posto sotto il piano di supporto 11. Durante questo passaggio e per interferenza con i dispositivi di movimentazione 17 del piano di supporto 1 1 , il fascio F di barre B viene trattenuto sul piano di supporto 11 mentre il gruppo di contenimento 31 che supportava tale fascio F è libero di posizionarsi sotto il piano di supporto 11. In questa condizione, pertanto, il fascio F di barre B è posizionato sul piano di supporto 11 e mediante azionamento dei dispositivi di movimentazione 17 è possibile separare, ovvero sparpagliare sul piano di supporto 11 le barre B per il successivo prelievo mediante i dispositivi di manipolazione 24.

Il piano di supporto 11 ed il magazzino 30 vengono portati nella loro seconda posizione in cui sono affiancati uno all’altro lungo la suddetta direzione trasversale T.

In particolare, si prevede di traslare, lungo la direzione trasversale T, almeno uno fra il piano di supporto 11 ed il magazzino 30, nel caso di specie il piano di supporto 11 (fig. 7).

Il piano di supporto 11 può essere portato, durante la sua traslazione, con il suo secondo bordo longitudinale 13 in corrispondenza della macchina utilizzatrice 28 in cui avviene lo scarico, singolarizzato, o eventualmente multiplo, delle barre B come illustrato in fig. 8.

Una volta terminato il prelievo delle barre B dal piano di supporto 1 1 e mediante i dispositivi di manipolazione 24, almeno uno fra il piano di supporto 11 ed il magazzino 30, nel caso illustrato il piano di supporto 11 viene traslato lungo la direzione trasversale T (fig. 9). Il primo bordo longitudinale 12 del piano di supporto 11 viene portato in corrispondenza di uno dei gruppi di contenimento 31, ad esempio lo stesso dal quale è stato prelevato il fascio F di barre B, e viene effettuato lo scarico delle barre B residue rimanenti sul piano di supporto 11.

Anche in tale condizione il piano di supporto 11 è sovrapposto almeno parzialmente al magazzino 30 per permettere in questo modo lo scarico delle barre B per gravità all'intemo del gruppo di contenimento 31.

In accordo con possibili forme di realizzazione, illustrate nelle figg.

10-16, Papparato di manipolazione 10 comprende un unico gruppo di movimentazione 36 affiancato, in almeno una condizione operativa al piano di supporto 11 , e configurato per movimentare almeno un fascio F di barre B di almeno uno dei gruppi di contenimento 31 che di volta in volta è posto in corrispondenza del gruppo di movimentazione 36.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, il gruppo di movimentazione 36 può essere installato in posizione fissa rispetto al piano di supporto 11 , ad esempio affiancato al primo bordo longitudinale 12 di quest’ultimo.

Secondo possibili soluzioni realizzative (figg. 10-17), il magazzino 30 è selettivamente traslabile, con il dispositivo di traslazione 37, nella suddetta direzione trasversale T, per disporre di volta in volta, almeno uno dei gruppi di contenimento 31 sovrapposto ad suddetto gruppo di movimentazione 36. In questo modo, il fascio F di barre B contenuto nel gruppo di contenimento 31 che è sovrapposto al gruppo di movimentazione 36 viene movimentato dalla suddetta prima condizione alla seconda condizione.

In accordo con tale soluzione realizzativa, si può prevedere che il piano di supporto 11 sia fisso.

Il gruppo di movimentazione 36, in questo caso può essere provvisto di una pluralità di culle di supporto 42 poste affiancate fra loro e ciascuna delle quali configurata per supportare una porzione di fascio F. Nella condizione di sovrapposizione del gruppo di movimentazione 36 con l’almeno un gruppo di contenimento 31 del magazzino 30, le culle di supporto 42 del gruppo di movimentazione 36 possono essere interposte alle intelaiature di supporto 32 del gruppo di contenimento 31.

Secondo una possibile implementazione del trovato, l’apparato di manipolazione 10 comprende, oltre al suddetto piano di supporto 11 , un piano ausiliario 44 affiancato al primo piano di supporto Il e configurato per supportare una pluralità di barre B.

Il piano ausiliario 44 è provvisto di un primo bordo longitudinale 45, affacciato, in uso, al primo bordo longitudinale 12 del piano di supporto 11 , e di un secondo bordo longitudinale 46 contrapposto al primo bordo longitudinale 45.

Il primo bordo longitudinale 45 ed il secondo bordo longitudinale 46 hanno una lunghezza sostanzialmente uguale, o maggiore, alla lunghezza delle barre B da processare. Le barre B, infatti, vengono caricate sul piano ausiliario 44 sostanzialmente parallele al primo bordo longitudinale 45 ed al secondo bordo longitudinale 46.

Il piano ausiliario 44 è selettivamente traslabile lungo la suddetta direzione trasversale T per frapporsi almeno parzialmente al piano di supporto 1 1 in modo che il piano di supporto 11 e il piano ausiliario 44 definiscano un unico piano di movimentazione per le barre B.

A tale scopo, il piano ausiliario 44 può essere provvisto di un gruppo di traslazione 47, sostanzialmente analogo al suddetto dispositivo di traslazione 37, per movimentare il piano ausiliario 44 lungo la direzione trasversale T.

Il piano ausiliario 44 può essere installato sul gruppo di traslazione 47 a sbalzo, in modo sostanzialmente analogo all’installazione del piano di supporto 11 sul dispositivo di traslazione 37.

Il piano ausiliario 44 può essere provvisto di una pluralità di dispositivi di movimentazione 17 sostanzialmente analoghi a quelli del piano di supporto 11.

Nella condizione frapposta del piano di supporto 11 e del piano ausiliario 44, i dispositivi di movimentazione 17 dell’uno sono interposti, almeno parzialmente, a quelli dell’altro, per evitare la caduta di barre B durante il passaggio delle barre B dal piano ausiliario 44 al piano di supporto l l, o viceversa, e per evitare interferenze reciproche.

Con riferimento alle figg. 11-12 viene descritta una possibile sequenza operativa di caricamento delle barre B nel magazzino 30.

Quando viene richiesto il caricamento di una predefinita tipologia di barre B in un gruppo di contenimento 31 del magazzino 30, un operatore, con l’ausilio di un carro ponte, posiziona un fascio F di barre B in corrispondenza del secondo bordo longitudinale 46 del piano ausiliario 44, provvedendo altresì al suo scioglimento.

Successivamente, i dispositivi di movimentazione 17 del piano ausiliario 44 distribuiscono in modo uniforme le barre B su quest’ultimo per movimentarle verso il primo bordo longitudinale 45.

In corrispondenza del primo bordo longitudinale 45 viene effettuato lo scarico delle barre B nel suddetto gruppo di contenimento 31, portato, per la sequenza operativa descritta, in corrispondenza del suddetto primo bordo longitudinale 45.

In questo caso (figg. 11-12) per evitare interferenza tra i gruppi di contenimento 31 ed il gruppo di movimentazione 36, quest’ultimo si trova in una posizione più bassa, in particolare in una posizione tale per cui le culle di supporto 42 del gruppo di movimentazione 36 si trovano in posizione più bassa rispetto alle sedi di alloggiamento 35 dei gruppi di contenimento 31.

Con riferimento alle figg. 13-16 viene descritta una possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di manipolazione 10 di fig.10. Quando viene richiesta l’alimentazione di una predefinita tipologia di barre B, il magazzino 30 viene traslato in modo che il gruppo di contenimento 31 che accoglie il rispettivo fascio F di barre B della voluta tipologia viene si dispone in corrispondenza del gruppo di movimentazione 36 per sovrapporsi a quest’ultimo che, per evitare interferenza, si trova in una posizione più bassa (fig. 13).

Successivamente, il gruppo di movimentazione 36 viene sollevato, ovvero viene portato da una quota in altezza sotto il piano di supporto 11 ed il piano ausiliario 44, ad una quota in altezza in cui giace sopra il piano di supporto 11 ed il piano ausiliario 44, determinando, con tale movimento, il sollevamento delle barre B contenute nel gruppo di contenimento 31 (fig. 14).

Il piano ausiliario 44 viene quindi traslato lungo la suddetta direzione trasversale T per frapporsi almeno parzialmente al piano di supporto 11 (fig. 15) mentre il gruppo di movimentazione 36 viene portato da una quota in altezza sopra il piano di supporto 11 ed il piano ausiliario 44, ad una quota in altezza in cui giace sotto il piano di supporto 11 ed il piano ausiliario 44, determinando, per interferenza con i dispositivi di movimentazione 17 del piano ausiliario 44 il trattenimento delle barre B su quest’ultimo (fig. 16).

Successivamente, le barre B, movimentate sul piano di supporto 11 , vengono movimentate in modo analogo a quanto descritto per le sequenze operative di figg. 4-9.

Secondo una variante realizzativa, non illustrata, il gruppo di movimentazione 36 può essere selettivamente movimentabile anche in una direzione parallela alla suddetta direzione trasversale T per permettere il prelievo e/o la consegna delle barre B da, o a, il piano di supporto 11, che può essere a sua volta selettivamente fisso oppure mobile. In tale soluzione realizzativa si può valutare l’opportunità di installare anche il piano ausiliario 44.

È chiaro che all’apparato di manipolazione 10 ed al procedimento di manipolazione di barre B fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparato di manipolazione 10 e di procedimento di manipolazione di barre B, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato di manipolazione di barre comprendente un piano di supporto (11) configurato per supportare una pluralità di barre (B) aventi sviluppo oblungo, e dispositivi di manipolazione (24) configurati per prelevare una barra (B) da una zona di prelievo (15) di detto piano di supporto (11) e consegnarlo ad una zona di consegna (16), a detto piano di supporto (11) essendo associati dispositivi di movimentazione (17) configurati per distribuire su detto piano di supporto (11) dette barre (B) e per movimentarle verso detta zona di prelievo (15), caratterizzato dal fatto che comprende un magazzino (30) provvisto di una pluralità di gruppi di contenimento (31) aventi sviluppo oblungo lungo una direzione longitudinale (L), disposti affiancati fra loro lungo una direzione trasversale (T) e ciascuno dei quali configurato per accogliere un rispettivo fascio (F) di barre (B), che detto apparato comprende almeno un gruppo di movimentazione (36) configurato per movimentare almeno un fascio (F) di barre (B) contenuto in uno dei gruppi di contenimento (31) in una direzione incidente rispetto al piano di supporto (11), fra una prima condizione posta sotto il piano di supporto (11) ed una seconda condizione posta sopra il piano di supporto (11), e che almeno uno tra il piano di supporto (11) ed il magazzino (30) è selettivamente traslabile lungo detta direzione trasversale (T), per disporre il piano di supporto (11) ed il magazzino (30) almeno in una prima posizione in cui sono sovrapposti almeno parzialmente fra loro ed una seconda posizione in cui sono almeno parzialmente affiancati uno all’altro lungo la direzione trasversale (T).
2. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ad almeno uno fra il piano di supporto (11) ed il magazzino (30) è associato un dispositivo di traslazione (37) configurato per traslare almeno uno fra il piano di supporto (11) e il magazzino (30) lungo detta direzione trasversale (T), e che detto dispositivo di traslazione (37) comprende un carro di supporto (38) sul quale è installato il piano di supporto (11) o il magazzino (30).
3. Apparato come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto piano di supporto (11) è installato sul carro di supporto (38) mediante un montante di supporto (39) configurato per supportare il piano di supporto (11) lasciando libero, ossia a sbalzo, un primo bordo longitudinale (12) del piano di supporto (11), e che detto montante di supporto (39) si collega ad un secondo bordo longitudinale (13) del piano di supporto (11) stesso.
4. Apparato come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto magazzino (30) è installato sul carro di supporto (38), e che detto piano di supporto (11) è supportato, rispetto ad un piano di appoggio, mediante una struttura di supporto (40), detta struttura di supporto (40) essendo collegata al piano di supporto (11) in corrispondenza di un suo secondo bordo longitudinale (13), mantenendo un suo primo bordo longitudinale (12) libero, ossia a sbalzo.
5. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di movimentazione (17) sono posizionati sul piano di supporto (11) distanziati fra loro lungo l’estensione in lunghezza del piano di supporto (11).
6. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo di contenimento (31) comprende una pluralità di intelaiature di supporto (32) affiancate e distanziate una rispetto all’altra lungo detta direzione longitudinale (L) per supportare ciascuna una porzione del rispettivo fascio (F) di barre (B), e che tra coppie di intelaiature di supporto (32) adiacenti di uno stesso gruppo di contenimento (31) è presente un interspazio (34) di separazione.
7. Apparato come nella rivendicazione 5 e 6, caratterizzato dal fatto che almeno in detta prima posizione, i dispositivi di movimentazione (17) del piano di supporto (11) sono posizionati in detti interspazi (34) evitando che, durante la movimentazione, detto piano di supporto (1 1) ed il magazzino (30) diventino interferenti fra loro.
8. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto magazzino (30) è selettivamente traslabile lungo detta direzione trasversale (T) e che detto apparato comprende un unico gruppo di movimentazione (36) affiancato, in almeno una condizione operativa a detto piano di supporto (11), e configurato per movimentare almeno un fascio (F) di barre (B) di almeno uno di detti gruppi di contenimento (31) che di volta in volta è posto in corrispondenza di detto gruppo di movimentazione (36).
9. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti gruppi di movimentazione (36) sono configurati per movimentare i gruppi di contenimento (31) in una direzione verticale, ovvero ortogonale a detta direzione trasversale (T) e detta direzione longitudinale (L).
10. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un piano ausiliario (44) affiancato a detto piano di supporto (11) e configurato per supportare una pluralità di barre (B), e che detto piano ausiliario (44) è selettivamente traslabile lungo detta direzione trasversale (T) per frapporsi almeno parzialmente a detto piano di supporto (11) in modo che detto piano di supporto (11) e detto piano ausiliario (44) definiscano un unico piano di movimentazione per dette barre (B).
11. Metodo di manipolazione di barre che prevede di posizionare su un piano di supporto (11) una pluralità di barre (B) aventi sviluppo oblungo, di distribuire dette barre (B) su detto piano di supporto (11), di movimentare dette barre (B) verso una zona di prelievo (15) di detto piano di supporto (11) e di prelevare, con dispositivi di manipolazione (24) una barra (B) da detta zona di prelievo (15) di detto piano di supporto (11) e di consegnarla ad una zona di consegna (16), caratterizzato dal fatto che prevede di posizionare una pluralità di fasci (F) di barre (B) in rispettivi gruppi di contenimento (31) di un magazzino (30), detti gruppi di contenimento (31) essendo disposti affiancati fra loro lungo una direzione trasversale (T), che prevede di movimentare con almeno un gruppo di movimentazione (36) almeno un fascio F di barre B contenuto in uno di detti gruppi di contenimento (31) in una direzione incidente rispetto al piano di supporto (11), fra una prima condizione posta sotto il piano di supporto (11) ed una seconda condizione posta sopra il piano di supporto (11), e che almeno uno tra il piano di supporto (11) ed il magazzino (30) viene selettivamente traslato lungo detta direzione trasversale (T), per disporre il piano di supporto (11) ed il magazzino (30) almeno in una prima posizione in cui sono sovrapposti almeno parzialmente fra loro ed una seconda posizione in cui sono almeno parzialmente affiancati uno all’altro lungo la direzione trasversale (T).
12. Metodo come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che quando detto piano di supporto (11) e detto magazzino (30) sono nella loro seconda posizione e almeno uno di detti gruppi di contenimento (31) è portato in corrispondenza dell' almeno un gruppo di movimentazione (36), detto gruppo di movimentazione (36) viene portato dalla sua prima condizione alla sua seconda condizione che, successivamente, detto piano di supporto (11) e detto magazzino (30) vengono disposti in detta prima posizione in cui sono sovrapposti almeno parzialmente fra loro, e che detto almeno un gruppo di movimentazione (36) viene portato dalla sua seconda condizione alla sua prima condizione per rilasciare il rispettivo fascio (F) di barre (B) su detto piano di supporto (11).