IT201900015165A1

IT201900015165A1 - Apparato e metodo per l'immagazzinamento di barre

Info

Publication number: IT201900015165A1
Application number: IT102019000015165A
Authority: IT
Inventors: Fabro Giorgio Del
Original assignee: A C M S R L Automatismi Costruzioni Mecc
Priority date: 2019-08-28
Filing date: 2019-08-28
Publication date: 2021-02-28
Also published as: EP4021657A1; PT4021657T; BR112022002846A2; DK4021657T3; WO2021038608A1; FI4021657T3; ES2963475T3; US20220348416A1; AU2020339119A1; EP4021657B1; CN114599594A; CN114599594B; JP2022546425A; KR20220051251A; PL4021657T3; HUE063671T2

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"APPARATO E METODO PER L'IMMAGAZZINAMENTO DI BARRE"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce a un apparato e ad un metodo per l' immagazzinamento di barre, in particolare di barre raggruppate in fasci.

In particolare, il presente trovato può essere impiegato per ricevere uno specifico fascio da un magazzino di fasci di barre, e successivamente per immagazzinare in modo omogeneo, ad esempio per diametro od altra caratteristica, le barre di tale fascio in attesa di fornirle, in corrispondenza di una zona di consegna, ad una o più macchine utilizzatrici poste a valle.

Con il termine barre s’intendono in generale prodotti di forma oblunga quali vergelle, ferri di armatura, tondi, quadri, o simili, aventi forma della sezione trasversale circolare, poligonale o piatta.

STATO DELLA TECNICA

È nota l’alimentazione di barre a macchine utilizzatrici quali macchine piegatrici, staffatrici, di saldatura, impianti di taglio, conteggio o altro ancora.

Soprattutto nel caso di impianti di taglio o di conteggio barre, è noto prelevare le barre mediante carri ponte, gru o simili da opportuni magazzini, o direttamente dai mezzi di trasporto, e fornirle ad una stazione di alimentazione che alimenta i suddetti impianti.

A seconda del prodotto finale che si vuole ottenere, le barre da fornire alla macchina utilizzatrice possono essere di diversa tipologia, ad esempio di diverso diametro, materiale, forma, lavorazione superficiale o altro. Una delle problematiche principali che rende difficile e complessa la loro movimentazione è che le barre possono avere lunghezze molto elevate, anche fino a 30m e più, tendono a flettere a causa del loro peso e ad attorcigliarsi fra loro a causa della loro conformazione oblunga.

Per ovviare almeno parzialmente a ciò, ogni tipologia di barre viene normalmente fornita in fasci, per cui un primo fascio può essere formato da barre di una prima tipologia, un secondo fascio di una seconda tipologia, e così via.

Di volta in volta, ciascun fascio di barre viene prelevato con un carro ponte dal relativo magazzino in cui si trova, o dal mezzo di trasporto, e consegnato alla stazione di alimentazione. La stazione di alimentazione può essere provvista di un piano di alimentazione sul quale viene posto il fascio. Il piano di alimentazione permette di sparpagliare fra loro le barre per il successivo prelievo ed alimentazione alla macchina utilizzatrice mediante uno o più dispositivi di manipolazione associati a tale piano di supporto.

Terminata l'esecuzione di una determinata gamma di prodotti da parte della macchina utilizzatrice, le barre rimanenti e sparpagliate sul piano di alimentazione vengono di nuovo ricomposte, e legate a formare un nuovo fascio di barre residue. Tale nuovo fascio viene prelevato dal carro ponte e riposto nel magazzino.

Con il carro ponte si preleva un altro fascio di barre, ad esempio di diversa tipologia, lo si trasferisce sul piano di alimentazione e il ciclo ricomincia come in precedenza.

La procedura di trasferimento delle barre dal magazzino al piano di alimentazione, e viceversa, si rivela, pertanto, estremamente complessa in quanto richiede l’utilizzo di strutture dedicate, nonché la presenza di operatori per guidare e posizionare opportunamente, di volta in volta, la movimentazione delle barre dal magazzino al piano di lavoro.

Tale operazione di variazione della tipologia di barre, inoltre, può risultare anche molto dispendiosa in termini temporali e determinare anche fermi macchina delle macchine utilizzatrici poste a valle dell’apparato di fornitura considerato.

Esiste pertanto la necessità di perfezionare un apparato per l immagazzinamento di barre che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.

In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato per l’immagazzinamento di barre che consenta di immagazzinare barre, alimentate in forma di fasci, in modo ordinato, rapido ed efficiente.

Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato per l’immagazzinamento di barre completamente automatizzato, ovvero che richieda un numero limitato di operatori per la sua gestione. Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato per l’immagazzinamento di barre che permetta di fornire le barre a macchine utilizzatrici poste a valle, ad esempio ad un impianto di taglio, evitando i tempi di fermo macchina per permettere le operazioni di cambio formato delle barre.

Un ulteriore scopo è quello di mettere a punto un metodo per l’ immagazzinamento di barre che permetta una gestione della movimentazione delle barre fra magazzino e macchina utilizzatrice che sia efficiente ed automatizzata.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, l’apparato per l immagazzinamento di barre, secondo il presente trovato, comprende un piano di supporto, una zona di alimentazione fascio ed una zona di consegna barre associate a rispettive estremità opposte contrapposti del piano di supporto.

Il piano di supporto comprende un gruppo di movimentazione delle suddette barre lungo una direzione di movimentazione almeno dalla suddetta zona di alimentazione fascio alla suddetta zona di consegna barre.

In accordo con un aspetto del presente trovato, l’apparato per l’immagazzinamento di barre comprende una pluralità di gruppi di contenimento e traslazione disposti affiancati l’uno all’altro rispetto alla direzione di movimentazione.

Ciascun gruppo di contenimento e traslazione comprende:

- almeno due elementi di contenimento distanziati ed allineati lungo una direzione longitudinale, trasversale alla direzione di movimentazione, coordinati fra loro e selettivamente movimentabili per passare da almeno una posizione di contenimento, nella quale sono posizionati inferiormente al piano di supporto e sono idonei a supportare un rispettivo fascio di barre, ad almeno una posizione di rilascio, nella quale sono posizionati superiormente al piano di supporto per rilasciare le barre sul piano di supporto;

- almeno due dispositivi di movimentazione posizionati in corrispondenza degli elementi di contenimento ed allineati lungo la direzione longitudinale in posizione sfalsata rispetto agli elementi di contenimento, coordinati fra loro per passare da almeno una condizione abbassata, nella quale sono paralleli al piano di supporto e consentono la movimentazione delle barre, ad almeno una condizione sollevata nella quale sono sollevati per consentire l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento.

In accordo con forme di realizzazione, i dispositivi di movimentazione possono essere componenti distinti ed autonomi rispetto ai rispettivi elementi di contenimento, in cui detti dispositivi di movimentazione sono mobili in modo indipendente da detti rispettivi elementi di contenimento per passare in modo indipendente rispettivamente dalla condizione abbassata alla condizione sollevata, e dalla posizione di contenimento alla posizione di rilascio eventualmente attraverso rispettive condizioni e posizioni intermedie.

In accordo con un’ulteriore forma di realizzazione, ciascun dispositivo di movimentazione, insieme al rispettivo elemento di contenimento, può costituire un unico corpo di movimentazione mobile per consentire ad una sua prima porzione, corrispondente al dispositivo di movimentazione, di passare da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata eventualmente attraverso possibili condizioni intermedie, e ad una sua seconda porzione, corrispondente all’elemento di contenimento, di passare da detta posizione di contenimento a detta posizione di rilascio eventualmente attraverso possibili posizioni intermedie.

Forme di realizzazione del presente trovato si riferiscono anche ad un metodo per l’immagazzinamento di barre che prevede di movimentare, tramite il gruppo di movimentazione, le barre sul piano di supporto lungo la direzione di movimentazione almeno fra una zona di alimentazione fascio ed una zona di consegna barre, associate a rispettive estremità opposte del piano supporto.

In accordo con un aspetto del presente trovato, il metodo prevede di immagazzinare le barre in una pluralità di gruppi di contenimento e traslazione disposti affiancati l’uno all’altro rispetto alla direzione di movimentazione. Ciascun gruppo di contenimento e traslazione prevede che:

- almeno due elementi di contenimento di detto gruppo di contenimento e traslazione, distanziati ed allineati lungo la direzione longitudinale, trasversale alla direzione di movimentazione, vengano movimentati in modo coordinato tra una posizione di contenimento, nella quale sono posizionati inferiormente al piano di supporto e supportano un fascio di barre, e una posizione di rilascio, nella quale sono posizionati superiormente al piano di supporto e rilasciano le barre sul piano di supporto,

- almeno due dispositivi di movimentazione di detto gruppo di contenimento e traslazione, associati a detti elementi di contenimento ed allineati lungo la direzione longitudinale in posizione sfalsata rispetto a detti elementi di contenimento, vengano movimentati in modo coordinato da una condizione abbassata, nella quale sono paralleli al piano di supporto e movimentano le barre, ad una condizione sollevata nella quale sono sollevati per consentire l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 è una vista in pianta di un apparato per l' immagazzinamento di barre secondo il presente trovato;

- la fig. 2 è una vista in pianta dall’alto di un particolare ingrandito di fig. i;

- le figg. 3-4 sono viste in alzato laterale di fig. 2;

- le figg. 5-8 sono viste in alzato laterale di una possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 1;

- le figg. 9-14 sono viste in alzato laterale di una ulteriore possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 1;

- le figg. 15-17 sono viste in alzato laterale di una possibile forma realizzativa di gruppi di contenimento e traslazione dell’apparato qui descritto;

- le figg. 18-21 sono viste in alzato laterale di una possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 1 provvisto dei gruppi di contenimento e traslazione di figg. 15-17;

- la fig. 22 è una vista laterale di una possibile disposizione operativa di due apparati per l’immagazzinamento di barre in accordo con forme di realizzazione.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione.

Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.

Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.

Forme realizzative del presente trovato si riferiscono ad un apparato per l’immagazzinamento di barre B, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10.

Le barre B hanno sviluppo prevalentemente oblungo e possono avere lunghezze anche di diversi metri, ad esempio fino a circa 30m, e avere diametri diversi. Le barre B sono tipicamente fomite all’apparato 10 in forma di fascio F, ovvero raggruppate in modo omogeneo e legate fra loro.

In accordo con forme di realizzazione, l’apparato per l’immagazzinamento 10 di barre B comprende un piano di supporto 11, una zona di alimentazione fascio 12 ed una zona di consegna barre 13 associate a rispettive estremità opposte 18, 19 del piano di supporto 11. Il piano di supporto 11 comprende un gruppo di movimentazione 14 delle suddette barre B lungo una direzione di movimentazione Z almeno dalla suddetta zona di alimentazione fascio 12 alla suddetta zona di consegna barre 13.

Il piano di supporto 11 può essere posizionato orizzontale per evitare che le barre B per gravità possano muoversi in modo non voluto.

Il piano di supporto 11 comprende due bordi laterali fra la prima estremità 18 e la seconda estremità 19.

La prima estremità 18 e la seconda estremità 19 hanno una lunghezza sostanzialmente uguale, o maggiore, alla lunghezza delle barre B da processare.

Le barre B, infatti, vengono caricate sul piano di supporto 11, secondo le modalità descritte nel prosieguo, sostanzialmente parallele allo sviluppo longitudinale della prima estremità 18 e della seconda estremità 19.

In particolare, le barre B vengono caricate sul piano di supporto 1 1 in corrispondenza della zona di alimentazione fascio 12 e vengono evacuate dal piano di supporto 11 in corrispondenza della zona di consegna barre 13.

Le barre B scaricate sul piano di supporto 11, grazie alla presenza del gruppo di movimentazione 14, possono essere distribuite uniformemente su quest’ultimo evitando loro sovrapposizioni o attorcigliamenti, nonché ordinate in modo omogeneo per almeno una loro caratteristica in zone di raccolta dedicate.

In accordo con un aspetto del presente trovato, l’apparato 10 comprende una pluralità di gruppi di contenimento e traslazione 15 disposti affiancati l’uno all’altro rispetto alla direzione di movimentazione Z.

Nel caso illustrato nelle figure, il numero di gruppi di contenimento e traslazione 15 è sei, anche se non si esclude un numero diverso, ad esempio maggiore od inferiore.

In accordo con forme di realizzazione, ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 comprende almeno due elementi di contenimento 16 distanziati ed allineati lungo una direzione longitudinale L, trasversale alla direzione di movimentazione Z, coordinati fra loro e selettivamente movimentabili per passare almeno da una posizione di contenimento, nella quale sono posizionati inferiormente al piano di supporto I l e sono idonei a supportare un rispettivo fascio di barre B, ad almeno una posizione di rilascio, nella quale sono posizionati superiormente al piano di supporto 11 per rilasciare le barre B sul piano di supporto 11.

Ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 comprende inoltre almeno due dispositivi di movimentazione 17 posizionati in corrispondenza degli elementi di contenimento 16 ed allineati lungo la direzione longitudinale L, coordinati fra loro per passare almeno da una condizione abbassata, nella quale sono paralleli al piano di supporto Il e consentono la movimentazione delle barre B, ad almeno una condizione sollevata nella quale sono sollevati per consentire l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento 16.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 2-14, i dispositivi di movimentazione 17 sono componenti distinti ed autonomi rispetto ai rispettivi elementi di contenimento 16, in cui detti dispositivi di movimentazione 17 sono mobili in modo indipendente da detti rispettivi elementi di contenimento 16 per passare in modo indipendente rispettivamente dalla condizione abbassata alla condizione sollevata e dalla posizione di contenimento alla posizione di rilascio, eventualmente attraverso rispettive condizioni e posizioni intermedie.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in fig. 1, ciascun dispositivo di movimentazione 17 è posizionato in configurazione sfalsata rispetto al rispettivo elemento di contenimento 16. In particolare, ciascun dispositivo di movimentazione 17 è sfalsato in direzione longitudinale L rispetto al rispettivo elemento di contenimento 16 in modo da evitare possibili interferenze reciproche durante la loro movimentazione reciprocamente indipendente.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 2-4, ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 comprende un primo albero di trasmissione 20 ed un secondo albero di trasmissione 21 paralleli alla suddetta direzione longitudinale L e ai quali sono associati i suddetti dispositivi di movimentazione 17 e i suddetti elementi di contenimento 16.

Ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 condivide, con quello adiacente, da un lato il primo albero di trasmissione 20 e dall’altro lato il secondo albero di trasmissione 21. Resta inteso che, solamente per comodità di descrizione, qui e nel seguito, si fa riferimento, per ogni gruppo di contenimento e traslazione 15, a primo 20 e secondo 21 albero di trasmissione anche se, come si può evincere negli esempi di figg. 3-4, esemplificativamente il secondo albero di trasmissione 21 condiviso con un adiacente gruppo di contenimento e traslazione 15 è il primo albero di trasmissione 20 di quest’ultimo.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 3-4, ciascun dispositivo di movimentazione 17 presenta una prima estremità imperniata al primo albero di trasmissione 20 e rispetto alla quale il suddetto dispositivo di movimentazione 17 è idoneo a ruotare per passare da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata e viceversa. Ciascun dispositivo di movimentazione 17 presenta una seconda estremità, contrapposta alla prima estremità, posizionata in corrispondenza del secondo albero di trasmissione 21 e selettivamente sollevabile dal rispettivo secondo albero di trasmissione 21 per consentire l’accesso all’elemento di contenimento 16.

Ciascun elemento di contenimento 16 presenta una porzione di imperniamento 34, imperniata al secondo albero di trasmissione 21, rispetto alla quale può ruotare per passare dalla suddetta posizione di contenimento alla suddetta posizione di rilascio e viceversa.

Ciascun elemento di contenimento 16 è configurato per ruotare in verso opposto al verso di rotazione del rispettivo dispositivo di movimentazione 17.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 3-4 e figg. 6-7 e fig. 9 e fig. 13, ciascun dispositivo di movimentazione 17 è sollevabile in rotazione rispetto al piano di supporto 11 di un angolo di rotazione compreso fra circa 1° e circa 90° e comunque sufficiente a permettere la rotazione degli elementi di contenimento 16 per lo scaricamento delle barre sul piano di supporto 11, senza che avvengano interferenze reciproche, o per consentire lo scaricamento delle barre B dal piano di supporto 11 negli elementi di contenimento 16.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 3-14, a ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 è associato almeno un rispettivo primo gruppo di attuazione 29, configurato per attivare i dispositivi di movimentazione 17 per movimentare le barre B sul piano di supporto 11, almeno un rispettivo secondo gruppo di attuazione 30, previsto per consentire il passaggio dei dispositivi di movimentazione 17 dalla suddetta condizione abbassata alla suddetta condizione sollevata e viceversa e almeno un terzo gruppo di attuazione 31 previsto per consentire il passaggio degli elementi di contenimento 16 dalla suddetta posizione di contenimento alla suddetta posizione di rilascio e viceversa.

In accordo con forme di realizzazione, il primo gruppo di attuazione 29, il secondo gruppo di attuazione 30 ed il terzo gruppo di attuazione 31 sono selettivamente attivabili/disattivabili in modo distinto e separato l’uno dall’altro.

In accordo con possibili forme di realizzazione, ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 può comprendere rispettivi dispositivi di sincronizzazione associati al primo gruppo di attuazione 29 e al secondo gruppo di attuazione 30 per garantire rispettivamente una traslazione uniforme, ed in forma parallela, delle barre B lungo la suddetta direzione di movimentazione Z, e per garantire un sollevamento/abbassamento angolarmente uniforme e contemporaneo dei dispositivi di movimentazione 17.

In accordo con possibili forme di realizzazione, ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 può comprendere ulteriori dispositivi di sincronizzazione associati al terzo gruppo di attuazione 31 per la movimentazione contemporanea degli elementi di contenimento 16.

Secondo possibili soluzioni realizzative del trovato, i gruppi di attuazione 29, 30, 31 possono comprendere almeno uno fra un martinetto, un attuatore lineare, guide di scorrimento, meccanismi a catena, meccanismi a cremagliera o a vite senza fine, o simili.

In accordo con forme di realizzazione, il primo gruppo di attuazione 29 comprende un dispositivo di azionamento 27 e un dispositivo di trasmissione 28, ad esempio del tipo a catena.

Il dispositivo di trasmissione 28 è configurato per trasmettere il moto generato dal dispositivo di azionamento 27 al primo albero di trasmissione 20 per attivare, in modo coordinato e contemporaneo, i dispositivi di movimentazione 17.

Il dispositivo di trasmissione 28 è associato da un lato al primo albero di trasmissione 20 e dall’altro lato ad un albero ausiliario 23 parallelo al primo albero di trasmissione 20 e connesso ai dispositivi di movimentazione 17 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15.

In accordo con forme di realizzazione, il secondo gruppo di attuazione 30 comprende un attuatore lineare che presenta una estremità operativa associata al suddetto albero ausiliario 23 per il sollevamento/abbassamento dei dispositivi di movimentazione 17.

In accordo con forme di realizzazione, il terzo gruppo di attuazione 3 1 comprende un meccanismo a catena 24 connesso rispetto ad una prima estremità al secondo albero di trasmissione 21 e rispetto ad una seconda estremità opposta alla prima estremità ad un albero motore 45 posto in rotazione da almeno un motore 46. L’albero motore 45 è parallelo al secondo albero di trasmissione 21 e può essere vantaggiosamente posizionato al di sotto di esso.

In accordo con possibili forme di realizzazione, ciascun dispositivo di movimentazione 17 può essere movimentato singolarmente e in modo autonomo rispetto agli altri. A tale scopo, a ciascun dispositivo di movimentazione 17 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 può essere associato un rispettivo primo gruppo di attuazione 29 ed un rispettivo secondo gruppo di attuazione 30.

In accordo con possibili forme di realizzazione, ciascun elemento di contenimento 16 può essere movimentato singolarmente e in modo autonomo rispetto agli altri. A tale scopo, a ciascun elemento di contenimento 16 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 può essere associato un rispettivo terzo gruppo di attuazione 3 1.

Vantaggiosamente, la movimentazione distinta e separata di ciascun dispositivo di movimentazione 17 e di ciascun elemento di contenimento 16 permette all’apparato 10 di essere molto versatile ed efficiente. Ad esempio, nel caso in cui sia richiesto l' immagazzinamento e il prelievo di barre B di lunghezza molto ridotta, è possibile azionare solamente i dispositivi di movimentazione 17 in corrispondenza delle barre B da prelevare/immagazzinare. In particolare, l’apparato 10 può essere equipaggiato con dispositivi di rilevazione configurati per rilevare la presenza di una delle barre B a contatto con i dispositivi di movimentazione 17.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 15-22, ciascun dispositivo di movimentazione 17, insieme al rispettivo elemento di contenimento 16, costituisce un unico corpo di movimentazione 47 mobile per consentire ad una sua prima porzione, corrispondente al dispositivo di movimentazione 17, di passare da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata, eventualmente attraverso possibili condizioni intermedie, e ad una sua seconda porzione, corrispondente allelemento di contenimento 16, di passare da detta posizione di contenimento a detta posizione di rilascio, eventualmente attraverso possibili posizioni intermedie.

Sebbene il corpo di movimentazione 47 sia fisicamente un unico componente come sopra descritto, nel seguito ci si riferirà, comunque, alla suddetta prima porzione, corrispondente al dispositivo di movimentazione 17 ed alla suddetta seconda porzione, corrispondente all’elemento di contenimento 16, che a livello funzionale continuano a svolgere azioni distinte e separate, ovvero diverse.

In particolare, in detta condizione sollevata la prima porzione, corrispondente al dispositivo di movimentazione 17, è inclinata verso l’alto, rispetto al piano di supporto 11, di un angolo di rotazione variabile fra circa 30° e circa 50°, in questo modo consentendo l’accesso al rispettivo elemento di contenimento 16 che si trova ancora in detta posizione di contenimento, fig. 18.

In accordo con forme di realizzazione, quando l’elemento di contenimento 16 si trova nella suddetta posizione di rilascio, il rispettivo dispositivo di movimentazione 17 è inclinato rispetto al piano di supporto 11 di un angolo di rotazione di circa 180°, trovandosi sostanzialmente in posizione ribaltata rispetto alla suddetta condizione abbassata e cooperando con il dispositivo di movimentazione 17 del gruppo di contenimento e traslazione 15 adiacente per consentire la movimentazione delle barre B sul piano di supporto 11, fig. 17 e fig. 20. A tale scopo, è necessario che i corpi di movimentazione 47 di gruppi di contenimento e traslazione 15 adiacenti siano sfalsati fra loro in direzione longitudinale L.

In accordo con forme di realizzazione, analogamente all’esempio descritto in figg. 2-14, ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 comprende un primo albero di trasmissione 20 ed un secondo albero di trasmissione 21 paralleli alla suddetta direzione longitudinale L.

In particolare, ciascun corpo di movimentazione 47 presenta, fra la prima porzione corrispondente al dispositivo di movimentazione 17 e la seconda porzione corrispondente all’elemento di contenimento 16, una porzione intermedia di impemiamento 48 rispetto alla quale il corpo di movimentazione 47 è ruotabilmente associato al rispettivo primo albero di trasmissione 20.

In accordo con forme di realizzazione, ciascun elemento di contenimento 16 può comprendere un supporto 50 fisso al telaio dell’apparato 10 e idoneo a supportare, almeno in parte, l’elemento di contenimento 16 quando si trova nella suddetta posizione di contenimento, in modo da evitare che un eccessivo peso delle barre B gravante sugli elementi di contenimento 16 possa provocare un eccessivo momento flettente sulle porzioni intermedie di impeniamento 48.

In accordo con forme di realizzazione, i corpi di movimentazione 47 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 si muovono in modo coordinato fra loro, ad esempio grazie all’ausilio di dispositivi di sincronizzazione, meccanici o elettronici.

In accordo con forme di realizzazione, a ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 è associato almeno un rispettivo primo gruppo di attuazione 29, configurato per attivare i dispositivi di movimentazione 17 per movimentare dette barre B sul piano di supporto 11 ed un assieme di attuazione 49, indipendente dal gruppo di attuazione 29, previsto per movimentare in rotazione il corpo di movimentazione 47.

In accordo con forme di realizzazione, l’assieme di attuazione 49 comprende, ad esempio, un meccanismo a catena connesso rispetto ad una prima estremità al primo albero di trasmissione 20 e rispetto ad una seconda estremità opposta alla prima estremità ad un albero motore da almeno un motore 46. Evidentemente, questa è solo una possibile forma realizzative dell’assieme di attuazione 49 che, per esempio, può comprendere un dispositivo di sollevamento idraulico, una vita senza fine o altro dispositivo di movimentazione idoneo.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 3-4 e figg. 15-17, ciascun dispositivo di movimentazione 17 comprende un organo di trasmissione 25 selettivamente movimentabile ad anello chiuso attorno ad organi di rinvio 26.

L’organo di trasmissione 25 definisce, fra gli organi di rinvio 26, tratti di rinvio, almeno uno dei quali giace sul piano di supporto 11 ed è disposto lungo la suddetta direzione di movimentazione Z.

In particolare, si può prevedere che il tratto di rinvio compreso fra gli organi di rinvio 26 presenti almeno una superficie di supporto, rivolta verso l’esterno e giacente sul piano di supporto 11.

Ciascun tratto di rinvio degli organi di trasmissione 25 è posto in contatto con una porzione delle barre B, determinando la distribuzione e la movimentazione delle barre B almeno su una porzione del piano di supporto 11.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in fig. 1, fra due dispositivi di movimentazione 17 adiacenti di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 si viene a definire un interspazio in cui le barre B non sono supportate.

In accordo con possibili forme di realizzazione, i suddetti interspazi possono avere tutti la stessa dimensione.

In accordo con ulteriori possibili forme di realizzazione, i suddetti interspazi possono avere dimensione variabile.

Secondo possibili forme realizzative del presente trovato, l’organo di trasmissione 25 può essere scelto in un gruppo comprendente almeno uno fra una catena, una cinghia, una fune.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nella figg. 3-4 e nelle figg. 15-17, gli organi di trasmissione 25 comprendono una catena, ad esempio del tipo a rullini. La scelta di una catena a rullini, grazie all’ irregolarità della superficie di supporto definita dalle maglie che costituiscono la catena, permette di generare vibrazioni sulle barre B tali da indurre un’omogenea distribuzione di queste ultime sul piano di supporto 1 1, ovvero su una sua porzione.

Gli organi di rinvio 26 possono comprendere almeno uno fra ruote, pulegge, corone dentate, idonee a permettere l' avvolgimento dell’organo di trasmissione 25 attorno ad essi.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, gli organi di rinvio 26 comprendono corone dentate, fig. 3, sulle quali si ingranano le maglie delle catene a rullini. Tale soluzione realizzativa assicura che fra gli organi di rinvio 26 e gli organi di trasmissione 25 non vi sia uno scorrimento reciproco.

In accordo con possibili forme di realizzazione, i gruppi di contenimento e traslazione 15 sono idonei ad accogliere ciascuno una diversa tipologia di barre B, ad esempio di diverse dimensioni, diversa lunghezza, diversa tipologia di materiale, o simili.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate ad esempio in figg. 3-4 e in figg. 15-17, ciascun elemento di contenimento 16 ha una conformazione concava con concavità aperta verso l’alto per ricevere, in cooperazione con gli altri elementi di contenimento 16, le barre B.

Ciascun elemento di contenimento 16 può essere provvisto di una sede di alloggiamento 32 aperta, in uso, verso l’alto e idonea a supportare una porzione delle barre B.

In particolare, ciascuna sede di alloggiamento 32 supporta, in parte, le barre B cosicché le barre B sono supportate in modo discontinuo, ma sostanzialmente per tutta la loro lunghezza.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 3-4, ciascuna sede di alloggiamento 32 ha una forma sostanzialmente ad “U”.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in figg. 15-17, ciascuna sede di alloggiamento 32 ha una forma sostanzialmente ad “L” provvista di una estremità terminale leggermente ricurva verso l’alto in modo da consentire il contenimento delle barre B anche in una condizione parzialmente ruotata.

Gli elementi di contenimento 16 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 sono posizionati alla stessa altezza in modo che le rispettive sedi di alloggiamento 32 definiscano un piano di alloggiamento P discontinuo per il supporto delle barre B immagazzinate, fig. 1.

Con particolare riferimento alle figg. 3-4, quando gli elementi di contenimento 16 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 si trovano nella suddetta posizione di contenimento, le sedi di alloggiamento 32 si trovano al di sotto del piano di supporto 11 e il piano di alloggiamento P è sostanzialmente parallelo al piano di supporto 11. Quando gli elementi di contenimento 16 di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione 15 si trovano nella suddetta posizione di rilascio, le sedi di alloggiamento 32 si trovano al di sopra del piano di supporto 11 e il piano di alloggiamento P è sostanzialmente inclinato rispetto al piano di supporto 11 per consentire lo scaricamento delle barre B sul piano di supporto 11.

In accordo con forme di realizzazione, l’apparato 10 comprende dispositivi di movimentazione ausiliari 38, 39 posizionati rispettivamente in corrispondenza della prima estremità 18 e della seconda estremità 19. In particolare, i dispositivi di movimentazione ausiliari 38 sono configurati per movimentare le barre B dalla zona di alimentazione fascio 12 verso i gruppi di contenimento e traslazione 15. 1 dispositivi di movimentazione 39 sono configurati per movimentare le barre B dai gruppi di contenimento e traslazione 15 verso la zona di consegna barre 13.

Vantaggiosamente, i dispositivi ausiliari 38 possono avere una estensione, lungo la direzione di movimentazione Z, idonea a consentire lo scaricamento delle barre B contenute nel gruppo di contenimento 15 più vicino e per consentire lo scaricamento delle barre B nello stesso.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, i dispositivi di movimentazione ausiliari 38, 39 possono avere la stessa conformazione e le stesse caratteristiche dei dispositivi di movimentazione 17 come sopra descritti. Eventualmente, i dispositivi di movimentazione ausiliari 38, 39 possono essere fissi non prevedendo, in posizione sottostante, elementi di contenimento 16. Tuttavia, è possibile prevedere una loro movimentazione in abbassamento/sollevamento, in modo analogo ai dispositivi di movimentazione 17 in caso sia necessario determinare una particolare inclinazione per evitare che le barre B possano cadere dal piano di supporto 11 in corrispondenza della prima estremità 18.

In accordo con forme di realizzazione, l’apparato 10 comprende mezzi di caricamento 36 posizionati in corrispondenza della zona di alimentazione fascio 12 e configurati per ricevere un fascio F di barre B, ad esempio movimentato con un carroponte, e per trasferirlo sul piano di supporto 11.

Vantaggiosamente, i mezzi di caricamento 36 sono disposti in corrispondenza della prima estremità 18 equi-spaziati lungo la suddetta direzione longitudinale L.

Ciascun mezzo di caricamento 36 comprende una sede di ricezione 37 idonea a supportare le barre B posizionate ad esempio con un carroponte o altri dispositivi di prelievo e movimentazione di per se noti. Le sedi di ricezione 37 definiscono un piano di ricezione discontinuo per il supporto delle barre B da posizionare sul piano di supporto 11.

I mezzi di caricamento 36 sono mobili in rotazione tra una posizione di ricezione esterna a detto piano di supporto Il e nella quale sono idonei a ricevere dette barre B, ad una posizione di scarico posta superiormente a detto piano di supporto Il e nella quale sono idonei a scaricare le barre sul piano di supporto 11.

In accordo con forme di realizzazione, i mezzi di caricamento 36 possono essere installati su un comune albero di rotazione 42 il quale è selettivamente ruotabile per portare simultaneamente i mezzi di caricamento 36 tra la posizione di ricezione e la posizione di scaricamento. A tale scopo, i mezzi di caricamento 36 possono comprendere dispositivi di sollevamento 40, di per se noti, scelti in un gruppo comprendente almeno uno fra un martinetto, un attuatore lineare, guide di scorrimento, meccanismi a catena, meccanismi a cremagliera o a vite senza fine, o simili.

In accordo con possibili forme di realizzazione, non illustrate, l’apparato 10 può comprendere un dispositivo automatizzato, eventualmente robotizzato posizionato in corrispondenza dei mezzi di caricamento 36 e configurato per liberare il fascio F di barre B, posizionato su detti mezzi di caricamento 36, dai cavi metallici che bloccano le barre B a definire il fascio F.

In accordo con forme di realizzazione, l’apparato 10 comprende dispositivi di manipolazione 41 configurati per prelevare, di volta in volta, una barra B dal piano di supporto Il e consegnarla alla zona di consegna barre 13.

I dispositivi di manipolazione 41 comprendono una pluralità di bracci di trasferimento provvisti di elementi di trattenimento, ad esempio magnetico, configurati per trattenere magneticamente una delle barre B durante il suo trasferimento fra il piano di supporto 11 e la zona di consegna barre 13.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, la zona di consegna barre 13 definisce un piano di consegna inclinato verso il basso rispetto al piano di supporto 11. In questo modo, quando la barra B viene consegnata alla zona di consegna barre 13, essa viene scaricata, per gravità, verso una macchina utilizzatrice a valle, ad esempio una macchina di trasferimento o direttamente una macchina di taglio.

In accordo con forme di realizzazione, illustrate in fig. 22, è possibile prevedere l’installazione di due o più apparati 10, ad esempio, disposti affacciati l’uno all’altro rispetto alle rispettive zone di alimentazione fascio 12 e aventi rispettive direzioni di movimentazione Z parallele fra loro.

Forme di realizzazione qui descritte, si riferiscono anche ad un metodo per l’immagazzinamento di barre B che prevede di movimentare tramite il gruppo di movimentazione 14 le barre B sul piano di supporto 11 lungo la direzione di movimentazione Z almeno fra una zona di alimentazione fascio 12 ed una zona di consegna barre 13, associate rispettivamente a estremità 18, 19 opposte del piano supporto 11.

In accordo con un aspetto del presente trovato, il metodo prevede di immagazzinare le barre B in una pluralità di gruppi di contenimento e traslazione 15 disposti affiancati l’uno all’altro rispetto alla direzione di movimentazione Z. Ciascun gruppo di contenimento e traslazione 15 prevede che:

- almeno due elementi di contenimento 16 di detto gruppo di contenimento e traslazione 15, distanziati ed allineati lungo la direzione longitudinale L, trasversale alla direzione di movimentazione Z, vengano movimentati in modo coordinato tra almeno una posizione di contenimento, nella quale sono posizionati inferiormente al piano di supporto Il e supportano un fascio di barre B, e almeno una posizione di rilascio, nella quale sono posizionati superiormente al piano di supporto Il e rilasciano le barre B sul piano di supporto 11,

- almeno due dispositivi di movimentazione 17 di detto gruppo di contenimento e traslazione 15, associati a detti elementi di contenimento 16 ed allineati lungo la direzione longitudinale L in posizione sfalsata rispetto a detti elementi di contenimento 16, vengano movimentati in modo coordinato da almeno una condizione abbassata, nella quale sono paralleli al piano di supporto Il e movimentano le barre B, ad almeno una condizione sollevata nella quale sono sollevati per consentire l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento 16.

Con riferimento alle figg. 5-8 viene ora illustrata una possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 1, in cui i dispositivi di movimentazione 17 e i rispettivi elementi di contenimento 16 sono distinti e separati l’uno dall’altro.

Quando viene richiesto l’immagazzinamento di un fascio F di barre B, il fascio F di barre B viene depositato, ad esempio tramite l’ausilio di un carroponte 43, nelle sedi di ricezione 37 dei mezzi di caricamento 36 che si trovano in posizione di ricezione, fig. 5.

Una volta posizionato il fascio F di barre B, un operatore provvede a liberare il fascio F dai cavi metallici che bloccano le barre B a definire il fascio F. Eventualmente, nel caso in cui l’apparato 10 sia equipaggiato con un dispositivo di taglio automatizzato, si prevede che tale dispositivo di taglio automatizzato provveda a sciogliere il fascio F e a rendere disponibili le barre B.

Successivamente, i mezzi di caricamento 36 sono movimentati in rotazione tra la posizione di ricezione, fig. 5, e la posizione di scaricamento, fig. 6, in corrispondenza della quale le barre B scivolano dalle sedi di ricezione 37 verso il piano di supporto 11. In particolare, le barre B vengono scaricate in corrispondenza dei mezzi di movimentazione ausiliari 38 che provvedono a movimentarle lungo la direzione di movimentazione Z.

Mentre le barre B vengono movimentate dai mezzi di caricamento 36 come appena descritto, i dispositivi di movimentazione 17 del gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all’immagazzinamento delle barre B appena caricate sul piano di supporto 1 1 , vengono movimentati dalla condizione abbassata, fig. 5, alla condizione sollevata, fig. 6.

Successivamente, vengono azionati i mezzi di movimentazione 17 dei gruppi di contenimento e traslazione 15 posizionati a monte del gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all’ immagazzinamento. I mezzi di movimentazione 17 distribuiscono in modo uniforme le barre B sul piano di supporto 11 e le movimentano lungo la direzione di movimentazione Z fino a determinarne la caduta all’ interno degli elementi di contenimento 16, fig. 7.

Una volta terminata la movimentazione delle barre B, le barre B sono posizionate all’interno degli elementi di contenimento 16, in particolare nelle sedi di alloggiamento 32 degli elementi di contenimento 16 in attesa di essere movimentate per essere utilizzate in seguito. Terminata detta movimentazione, i dispositivi di movimentazione 17 del gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all’immagazzinamento delle barre B vengono movimentati dalla condizione sollevata, fig. 7, alla condizione abbassata, fig. 8.

Con riferimento alle figg. 9-14 viene ora illustrata una ulteriore possibile sequenza operativa di funzionamento dell’apparato di fig. 1 , in cui i dispositivi di movimentazione 17 e i rispettivi elementi di contenimento 16 sono distinti e separati l’uno dall’altro.

Quando una macchina utilizzatrice posta a valle dell’apparato 10 richiede l’alimentazione di un determinato numero di barre B posizionate in uno specifico gruppo di contenimento e traslazione 15, i relativi dispositivi di movimentazione 17, vengono movimentati dalla condizione abbassata, alla condizione sollevata, fig. 9, in modo da rendere disponibile l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento 16. Detti elementi di contenimento 16 vengono portati nella suddetta condizione di rilascio per consentire lo scarico delle barre B, in essi contenute, sul piano di supporto 11, in particolare sulla parte di piano a monte del gruppo di contenimento e traslazione 15. Contemporaneamente, fig. 9, i mezzi di movimentazione 17 dei gruppi di contenimento e traslazione 15 a monte del suddetto gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato al prelievo, vengono azionati per movimentare le barre B in una direzione opposta a detta direzione di movimentazione Z in modo da sparpagliare uniformemente le barre B e disporle sul piano di supporto 11 ortogonalmente alla direzione di movimentazione Z.

Terminato lo scaricamento delle barre B sul piano di supporto 11, gli elementi di contenimento 16 vengono portati dalla condizione di rilascio alla condizione di contenimento e i rispettivi mezzi di movimentazione 17 vengono portati dalla suddetta condizione sollevata alla condizione abbassata, fig. 10.

Successivamente, il gruppo di movimentazione 14, ovvero complessivamente i dispositivi di movimentazione 17 dei gruppi di contenimento e traslazione 15, movimenta le barre B verso la zona di consegna barre 13 dove vengono prelevate per essere inviate alla macchina utilizzatrice posta a valle, ad esempio ad una macchina di taglio non illustrata, fig. 11.

Le rimanenti barre B non inviate alla macchina utilizzatrice, possono essere riposizionate nel corrispondente gruppo di contenimento e traslazione 15 dal quale sono state appena prelevate.

A tale scopo, le rimanenti barre B vengono movimentate a ritroso sul piano di supporto 11 in modo da superare il gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all’ immagazzinamento delle suddette rimanenti barre B, fig. 12.

Successivamente, i rispettivi mezzi di movimentazione 17 corrispondenti agli elementi di contenimento 16 che riceveranno le rimanenti barre B vengono portati dalla suddetta condizione abbassata alla condizione sollevata, fig. 13, e vengono azionati i mezzi di movimentazione 17 dei gruppi di contenimento e traslazione 15 posizionati a monte del gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all 'immagazzinamento delle rimanenti barre B in modo da movimentare le rimanenti barre B sul piano di supporto 11 lungo la direzione di movimentazione Z fino a determinarne la caduta all’ interno degli elementi di contenimento 16 che si trovano in posizione di contenimento.

Terminato lo scaricamento delle rimanenti barre B negli elementi di contenimento 16, i rispettivi mezzi di movimentazione 17 vengono portati dalla suddetta condizione sollevata alla condizione abbassata, fig.

14.

Con riferimento alle figg. 18-19 viene illustrata una possibile sequenza operativa per l’immagazzinamento di un fascio F di barre B nell’apparato di fig. 1, in cui i dispositivi di movimentazione 17 e i rispettivi elementi di contenimento 16 definiscono rispettivi corpi di movimentazione 47, come illustrato in figg. 15-17.

Il fascio F di barre B viene depositato, ad esempio tramite l’ausilio di un carroponte non illustrato, nelle sedi di ricezione 37 dei mezzi di caricamento 36 che si trovano prima in posizione di ricezione e poi in posizione di scaricamento rilasciando le barre B sul piano di supporto 11. Le barre B vengono movimentate tramite i dispositivi di movimentazione 17 dei gruppi di contenimento e traslazione 15 a monte del gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all’ immagazzinamento verso quest’ultimo. In particolare, la prima porzione corrispondente al dispositivo di movimentazione 17 è inclinato verso l’alto, rispetto al piano di supporto 11, di un angolo di rotazione di circa 45° consentendo l’accesso al rispettivo elemento di contenimento 16 che, seppur ruotato, si trova ancora in detta posizione di contenimento per ricevere le barre B, fig. 18.

Una volta terminata la movimentazione delle barre B, le barre B sono posizionate nelle sedi di alloggiamento 32 degli elementi di contenimento 16, in attesa di essere movimentate per essere utilizzate in seguito. Conclusa la fase di immagazzinamento delle barre B, i dispositivi di movimentazione 17 del gruppo di contenimento e traslazione 15 interessato all’immagazzinamento delle barre B vengono movimentati dalla condizione sollevata alla condizione abbassata, fig.

19.

Con riferimento alle figg. 20-21 viene illustrata una possibile sequenza operativa per l’alimentazione di un determinato numero di barre B, contenute in un gruppo di contenimento e traslazione 15, al piano di supporto 11.

Il corpo di movimentazione 47 del gruppo di contenimento e traslazione 15, contenente le barre B che devono essere processate, viene ruotato in modo che gli elementi di contenimento 16 si trovino nella suddetta posizione di rilascio e i rispettivi dispositivi di movimentazione 17 siano ribaltati di 180° rispetto al piano di supporto 11 essendo paralleli e complanari con quest’ultimo. Detti dispositivi di movimentazione 17 cooperano con i dispositivi di movimentazione 17 dei gruppo di contenimento e traslazione 15 posti a valle per consentire la movimentazione delle barre B sul piano di supporto 11 verso la zona di consegna barre 13, fig.20.

Una volta terminata la movimentazione delle barre B, il corpo di movimentazione 47 ruota in senso opposto fino a che i rispettivi elementi di contenimento 16 vengono riportati nella suddetta posizione di contenimento e i rispettivi dispositivi di movimentazione 17 vengono portati nella condizione abbassata.

È chiaro che all’apparato e metodo per l' immagazzinamento di barre fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.

E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di un apparato e di un metodo per l’immagazzinamento di barre, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato per l' immagazzinamento di barre (B), fomite a detto apparato in forma di fascio (F), detto apparato comprendendo un piano di supporto (11), una zona di alimentazione fascio (12) ed una zona di consegna barre (13) associate a rispettive estremità opposte (18, 19) di detto piano di supporto (11), in cui detto piano di supporto (11) comprende un gruppo di movimentazione (14) di dette barre (B) lungo una direzione di movimentazione (Z) almeno da detta zona di alimentazione fascio (12) a detta zona di consegna barre (13), caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di gruppi di contenimento e traslazione (15) disposti affiancati l’uno all’altro rispetto a detta direzione di movimentazione (Z), in cui ciascun gruppo di contenimento e traslazione (15) comprende: - almeno due elementi di contenimento (16) distanziati ed allineati lungo una direzione longitudinale (L), trasversale a detta direzione di movimentazione (Z), coordinati fra loro e selettivamente movimentabili per passare almeno da una posizione di contenimento, nella quale sono posizionati inferiormente a detto piano di supporto (11) e sono idonei a supportare un fascio di barre (B), ad almeno una posizione di rilascio, nella quale sono posizionati superiormente a detto piano di supporto (11) per rilasciare dette barre (B) su detto piano di supporto (11), - almeno due dispositivi di movimentazione (17) associati a detti elementi di contenimento (16) ed allineati lungo detta direzione longitudinale (L) essendo coordinati fra loro per passare almeno da una condizione abbassata, nella quale sono sostanzialmente paralleli a detto piano di supporto (11) e consentono la movimentazione di dette barre (B), ad almeno una condizione sollevata nella quale sono sollevati per consentire l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento (16).
2. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di movimentazione (17) sono distinti dai rispettivi elementi di contenimento (16), in cui detti dispositivi di movimentazione (17) sono mobili in modo indipendente da detti rispettivi elementi di contenimento (16) per passare in modo indipendente rispettivamente da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata e da detta posizione di contenimento a detta posizione di rilascio eventualmente attraverso rispettive condizioni e posizioni intermedie.
3. Apparato come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo di contenimento e traslazione (15) comprende un primo albero di trasmissione (20) ed un secondo albero di trasmissione (21) paralleli a detta direzione longitudinale (L) ed affacciati fra loro, ai quali sono associati rispettivamente detti dispositivi di movimentazione (17) e detti elementi di contenimento (16).
4. Apparato come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di movimentazione (17) presenta una prima estremità (25) imperniata a detto primo albero di trasmissione (20) e rispetto alla quale detto dispositivo di movimentazione (17) è idoneo a ruotare per passare da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata e viceversa, e dal fatto che ciascun rispettivo elemento di contenimento (16) presenta una porzione di impemiamento (34) imperniata a detto secondo albero di trasmissione (21) e rispetto alla quale è configurato per ruotare, in verso opposto al verso di rotazione di detto dispositivo di movimentazione (17), da detta posizione di contenimento a detta posizione di rilascio e viceversa.
5. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che a ciascun gruppo di contenimento e traslazione (15) è associato almeno un rispettivo primo gruppo di attuazione (29), configurato per attivare detti dispositivi di movimentazione (17) per movimentare dette barre (B) su detto piano di supporto (11), almeno un rispettivo secondo gruppo di attuazione (30), previsto per consentire il passaggio di detti dispositivi di movimentazione (17) da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata e viceversa e almeno un terzo gruppo di attuazione (31) previsto per consentire il passaggio di detti elementi di contenimento (16) da detta posizione di contenimento a detta posizione di rilascio e viceversa.
6. Apparato come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo gruppo di attuazione (29), secondo gruppo di attuazione (30) e terzo gruppo di attuazione (31) sono selettivamente attivabili/disattivabili in modo indipendente l’uno dagli altri.
7. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di movimentazione (17), insieme al rispettivo elemento di contenimento (16), costituisce un unico corpo di movimentazione (47) mobile per consentire ad una sua prima porzione, corrispondente al dispositivo di movimentazione (17), di passare da detta condizione abbassata a detta condizione sollevata, eventualmente attraverso possibili condizioni intermedie, e ad una sua seconda porzione, corrispondente all’elemento di contenimento (16), di passare da detta posizione di contenimento a detta posizione di rilascio eventualmente attraverso possibili posizioni intermedie.
8. Apparato come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo di contenimento e traslazione (15) comprende almeno un primo albero di trasmissione (20) parallelo a detta direzione longitudinale (L), e dal fatto che detto corpo di movimentazione (47) presenta, fra detta prima porzione corrispondente al dispositivo di movimentazione (17) e detta seconda porzione corrispondente all’elemento di contenimento (16), una porzione intermedia di impemiamento (48) rispetto alla quale è ruotabilmente associato detto corpo di movimentazione (47).
9. Apparato come nella rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che a ciascun gruppo di contenimento e traslazione (15) è associato almeno un rispettivo primo gruppo di attuazione (29), configurato per attivare detti dispositivi di movimentazione (17) per movimentare dette barre (B) su detto piano di supporto (11) ed un assieme di attuazione (49), indipendente da detto gruppo di attuazione (29), previsto per movimentare in rotazione detto corpo di movimentazione (47).
10. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun elemento di contenimento (16) comprende una sede di alloggiamento (32) aperta, in uso, verso l’alto e idonea a supportare un tratto delle barre (B), in cui gli elementi di contenimento (16) di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione (15) sono posizionati alla stessa altezza in modo che le rispettive sedi di alloggiamento (32) definiscano un piano di alloggiamento (P) discontinuo per il supporto di dette barre (B) immagazzinate.
11. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che quando gli elementi di contenimento (16) di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione (15) si trovano in detta posizione di contenimento, dette sedi di alloggiamento (32) si trovano al di sotto di detto piano di supporto (11) e detto piano di alloggiamento (P) è sostanzialmente parallelo a detto piano di supporto (11), quando gli elementi di contenimento (16) di uno stesso gruppo di contenimento e traslazione (15) si trovano nella suddetta posizione di rilascio, le sedi di alloggiamento (32) si trovano al di sopra del piano di supporto (11) e il piano di alloggiamento (P) è sostanzialmente inclinato ed incidente rispetto al piano di supporto (11) per consentire lo scaricamento di dette barre (B) sul piano di supporto (11).
12. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di caricamento (36) posizionati in corrispondenza di detta zona di alimentazione fascio (12) e configurati per ricevere un fascio (F) di barre (B) e per trasferire dette barre (B) su detto piano di supporto (11).
13. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno detti dispositivi di movimentazione (17) di detti gruppi di contenimento e traslazione (15), in condizione abbassata, definiscono detto gruppo di movimentazione (14).
14. Metodo per l immagazzinamento di barre (B) che prevede di movimentare tramite un gruppo di movimentazione (14) dette barre (B) su un piano di supporto (11) lungo una direzione di movimentazione (Z) almeno fra una zona di alimentazione fascio (12) ed una zona di consegna barre (13), associate ad estremità opposte (18, 19) di detto piano di supporto (11), caratterizzato dal fatto che prevede di immagazzinare dette barre (B) in una pluralità di gruppi di contenimento e traslazione (15) disposti affiancati l’uno all’altro rispetto a detta direzione di movimentazione (Z), in cui ciascun gruppo di contenimento e traslazione (15) prevede che: - almeno due elementi di contenimento (16), distanziati ed allineati lungo una direzione longitudinale (L), trasversale a detta direzione di movimentazione (Z), vengano movimentati in modo coordinato tra almeno una posizione di contenimento, nella quale sono posizionati inferiormente a detto piano di supporto (11) e supportano un fascio di barre (B), e almeno una posizione di rilascio, nella quale sono posizionati superiormente a detto piano di supporto (11) e rilasciano dette barre (B) su detto piano di supporto (11), - almeno due dispositivi di movimentazione (17) associati a detti elementi di contenimento (16) ed allineati lungo detta direzione longitudinale (L) vengano movimentati in modo coordinato da almeno una condizione abbassata, nella quale sono paralleli a detto piano di supporto (1 1) e movimentano dette barre (B), ad almeno una condizione sollevata nella quale sono sollevati per consentire l’accesso ai rispettivi elementi di contenimento (16).