ITTO20130454A1 - Impianto per il caricamento di un gruppo di barre metalliche - Google Patents

Impianto per il caricamento di un gruppo di barre metalliche

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ITTO20130454A1
ITTO20130454A1 IT000454A ITTO20130454A ITTO20130454A1 IT TO20130454 A1 ITTO20130454 A1 IT TO20130454A1 IT 000454 A IT000454 A IT 000454A IT TO20130454 A ITTO20130454 A IT TO20130454A IT TO20130454 A1 ITTO20130454 A1 IT TO20130454A1
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IT
Italy
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bars
supports
seats
plant
group
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IT000454A
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English (en)
Inventor
Stefano Peruzzo
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Oscam Spa
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21FWORKING OR PROCESSING OF METAL WIRE
    • B21F23/00Feeding wire in wire-working machines or apparatus
    • B21F23/005Feeding discrete lengths of wire or rod
    • B21F23/007Feeding discrete lengths of wire or rod using pick-up means, e.g. for isolating a predefined number of wires from a bundle

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Impianto per il caricamento di un gruppo di barre metallicheâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un impianto per il caricamento di un gruppo di barre metalliche, ad esempio barre per l’armatura di calcestruzzo, in una stazione di trattamento di dette barre, secondo una disposizione in cui le barre sono fra loro parallele e ad una data distanza le une dalle altre.
La stazione di trattamento menzionata può ad esempio essere una stazione di verniciatura, dove le barre vengono rivestite di uno strato protettivo contro fenomeni di ossidazione, ad esempio uno strato a base di materiale epossidico, oppure, ancora, una stazione di sabbiatura, una stazione di lavaggio, ecc.. In tale tipo di stazioni le barre devono essere disposte su una pista costituita da una serie di rulli sagomati su cui le barre sono mantenute, appunto, fra loro parallele e ad una data distanza le une dalle altre, per consentirne il corretto trattamento.
L’impianto qui descritto à ̈ dotato di mezzi per il posizionamento delle barre, comprendenti una pluralità di supporti disposti in successione, paralleli fra loro, lungo una prima direzione dell’impianto, e ciascuno recante una serie di sedi disposte in successione lungo una seconda direzione dell’impianto, trasversale alla suddetta prima direzione.
Le sedi di tali supporti sono configurate per ricevere una singola barra alla volta, e risultano allineate con sedi corrispondenti degli altri supporti, in modo che insieme possano supportare la singola barra lungo la sua lunghezza.
La pluralità dei supporti à ̈ movimentabile fra una postazione di carico, ove il gruppo di barre viene su di essi ordinato, e una postazione di scarico, ove le barre vengono depositate nella pista a rulli della stazione di trattamento.
Si noti che negli impianti di caricamento noti del tipo sopra indicato, le barre vengono disposte sui supporti in questione ancora manualmente. Tale operazione richiede evidentemente l'intervento di diversi addetti e comporta tempi di esecuzione decisamente lunghi.
La presente invenzione si propone quindi di realizzare un impianto del tipo in questione che sia in grado di prelevare un gruppo di barre da un fascio di barre in un magazzino, e poi di ordinarle sui supporti in questione, in modo automatizzato, senza alcun intervento manuale sulle barre.
Lo scopo indicato viene raggiunto tramite un impianto presentante le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1. La presente invenzione riguarda anche un metodo secondo la rivendicazione 10.
Le rivendicazioni formano parte integrante dell'insegnamento tecnico qui somministrato in relazione all'invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta in modo schematico come l’impianto qui descritto deposita il gruppo di barre su una pista a rulli di una stazione di trattamento;
- le figure 1A e 1B rappresentano due esempi di realizzazione dei supporti qui descritti;
- la figura 2 rappresenta in maniera schematica, secondo una vista in proiezione frontale, una prima forma di attuazione dell’impianto qui descritto;
- la figura 2A rappresenta un ingrandimento della figura 2;
- la figura 3 rappresenta in maniera schematica, secondo una vista in proiezione frontale, una seconda forma di attuazione dell’impianto qui descritto;
- la figura 4 à ̈ una vista prospettica dal basso del dispositivo di prelievo delle barre previsto ad una estremità dell'impianto,
- la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica del gruppo di prelievo con magnete, facente parte del dispositivo della figura 4,
- la figura 6 Ã ̈ una vista prospettica del gruppo di trasferimento delle barre mediante pinza, facente parte del dispositivo della figura 4,
la figura 7 Ã ̈ una vista prospettica del gruppo di alimentazione a rulli, facente parte del dispositivo della figura 4, e
le figure 8A-8F sono viste prospettiche che mostrano in successione le varie fasi operative del dispositivo di figura 4.
Nella seguente descrizione sono illustrati i vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o più dettagli specifici, o con altri metodi, componenti materiali, eccetera. In altri casi, strutture, materiali o operazioni noti sono stati descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti delle forme di attuazione.
I riferimenti utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono dunque l'ambito di tutela delle forme di attuazione.
Come detto, l’impianto qui descritto à ̈ in generale un impianto per il caricamento di un gruppo di barre metalliche, ad esempio barre per l’armatura di calcestruzzo, in una stazione di trattamento, secondo una disposizione in cui le barre sono fra loro parallele e ad una data distanza le une dalle altre.
Come accennato sopra, tale stazione di trattamento delle barre può, ad esempio, essere una stazione di verniciatura, una stazione di lavaggio, una stazione di sabbiatura, ecc.. In tale tipo di stazioni, le barre vengono disposte su una pista a rulli sagomati, atti a mantenere le barre ordinate parallele fra loro e ad una data distanza le une dalle altre, per consentire un corretto trattamento delle stesse.
L’impianto qui descritto ha il compito di caricare su tale pista un gruppo di barre, disponendole nella configurazione ordinata sopra indicata. In generale, l’impianto qui descritto può comunque essere vantaggiosamente utilizzato per caricare una qualsiasi struttura, anche diversa da una pista a rulli, su cui à ̈ allo stesso modo richiesto che le barre siano disposte nella suddetta disposizione ordinata.
L'impianto qui descritto à ̈ dotato di mezzi di posizionamento delle barre comprendenti una pluralità di supporti disposti in successione, paralleli fra loro, lungo una prima direzione dell’impianto, e ciascuno recante una serie di sedi disposte lungo una seconda direzione dell’impianto, trasversale alla suddetta prima direzione.
Le sedi di tali supporti sono configurate per ricevere ciascuna una singola barra alla volta, e risultano allineate con sedi corrispondenti degli altri supporti, in modo che insieme possano supportare la singola barra lungo la sua lunghezza.
La pluralità dei supporti à ̈ movimentabile fra una postazione di carico, dove le barre vengono su di essi ordinate, e una postazione di scarico, in cui le barre vengono depositate, tramite i supporti in questione, sulla pista a rulli sagomati sopra menzionata o su qualsiasi altra struttura di supporto e/o trasporto, della stazione di trattamento.
In figura 1 à ̈ illustrato in modo schematico un esempio di uno dei supporti del tipo in questione, indicato con il numero di riferimento 4, le cui sedi 4’, succedentisi lungo la direzione X dell’impianto, risultano già riempite da un gruppo di barre B. Gli altri supporti dell’impianto non sono visibili nella figura, succedendosi su piani paralleli lungo la direzione longitudinale Y dell’impianto.
In figura 1 à ̈ altresì illustrato un rullo 102 di una pista a rulli sagomati. Tale pista à ̈ costituita da una successione di rulli girevoli (nella figura ne à ̈ visibile solo uno, gli altri rulli trovandosi su piani paralleli al piano del disegno), recanti tutti uno stesso profilo sagomato definente una pluralità di sedi 102’ disposte lungo la direzione X dell’impianto. Le sedi 102’ mantengono le barre parallele fra loro e ad una data distanza le une dalle altre.
Le sedi 4’ dei supporti 4 sono configurate per individuare una disposizione reciproca delle barre corrispondente a quella definita dalle sedi 102’ dei rulli 102. Ciò consente ai supporti 4 di poter depositare le barre B sui rulli 102 tramite una semplice traslazione verticale dall'alto verso il basso.
In generale, le sedi 4’ dei supporti 4 presentano una data larghezza, che à ̈ individuata, per ciascuna sede, fra una rispettiva prima linea di estremità 4A’ e una rispettiva seconda linea di estremità 4B’ fra loro contrapposte, rappresentanti linee di delimitazione della sede nella direzione X. La larghezza delle sedi à ̈ tale per cui le sedi ricevono le barre orientate lungo la direzione Y dell’impianto. Nell’esempio illustrato nelle figure 1, 1A, 2 e 3, la serie delle sedi 4’ à ̈ definita da un profilo seghettato; in questo caso, come illustrato in Figura 1A, la prima linea di estremità 4A’ di ciascuna sede coincide con la seconda linea di estremità 4B’ della sede che la precede. Nell’esempio illustrato in figura 1B, invece, le sedi 4’ sono fra loro distanziate, per cui le linee 4A’ e 4B’ di due sedi successive non risultano coincidere. Le sedi 4’ possono comunque presentare un qualsiasi profilo trasversale adatto a ricevere le barre B, ad esempio semicircolare, trapezoidale, ecc..
La figura 1 illustra in modo schematico come avviene il deposito delle barre B sui rulli 102, e in particolare illustra il ciclo che i supporti 4 compiono nel funzionamento dell’impianto. Come si vede da tale figura, a partire dalla postazione di carico dove le barre sono state precedentemente disposte sui supporti 4 (posizione E), quest’ultimi si dispongono al di sopra della pista, in una posizione – la posizione A illustrata in figura - in cui le barre B nelle sedi 4’ risultano allineate alle sedi 102’ dei rulli 102, e in cui i supporti 4’ risultano, in pianta, o frapposti fra due rulli adiacenti della stessa pista o ad un'estremità di questa, in modo da evitare qualsiasi interferenza fra i supporti e la pista, durante il successivo movimento di abbassamento dei primi.
Da tale posizione, i supporti 4 vengono appunto movimentati verticalmente verso il basso per depositare le barre sui rulli 102; durante tale movimento, le barre vanno dapprima a contatto con le sedi 102’ dei rulli 102, rimanendo comunque poggiate sui supporti 4, poi per effetto dell’ulteriore abbassamento di questi, vengono infine rilasciate sui rulli 102 (si veda la posizione B illustrata in figura). Depositate le barre sui rulli, i supporti 4 ritornano nella postazione di carico, tramite un primo movimento orizzontale (nell’esempio illustrato in figura, dalla posizione C alla posizione D), per togliersi dal di sotto delle barre, ed un secondo movimento verticale a chiudere il ciclo (nell’esempio illustrato in figura, dalla posizione D alla posizione E).
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata (si veda in proposito la figura 2), i mezzi atti a movimentare i supporti 4 nel modo sopra indicato comprendono un telaio 12 recante almeno una guida verticale 14, su cui à ̈ montata scorrevole una prima slitta 16 che porta a sua volta un telaio 18, recante una pluralità di guide orizzontali 22 su cui sono montati scorrevoli i supporti 4. In funzione delle dimensioni del telaio 18 à ̈ possibile prevedere un numero di guide verticali e slitte adatto a garantire sufficiente stabilità al telaio.
Le guide orizzontali 22 si estendono per una lunghezza idonea a consentire ai supporti 4 di spostarsi orizzontalmente fra la postazione di carico e la postazione di scarico, come illustrato nella figura 1. La guida verticale 14 si estende invece per una lunghezza idonea a consentire la traslazione dei supporti 4 da una posizione al di sopra della pista 102 fino ad una posizione al di sotto di questa, come illustrato nella figura 1. I mezzi attuatori atti a comandare il movimento verticale della slitta 16, e quello orizzontale dei supporti 4, possono essere di una qualunque tipologia correntemente impiegata nel campo tecnico in questione. Tali mezzi attuatori possono essere portati entrambi dalla slitta 16.
L'impianto qui descritto à ̈ in grado di ordinare in modo automatizzato le barre sui supporti 4, prelevandole direttamente da un fascio di barre.
Come detto all’inizio, negli impianti di tipo noto le barre vengono invece caricate ancora manualmente su tale tipo di supporti. I mezzi di manipolazione e trasferimento delle barre ad oggi utilizzati nel campo tecnico in questione non sono infatti in grado di posizionare le barre in modo sufficientemente preciso per poterle ordinare nelle diverse sedi di tali supporti, secondo la disposizione richiesta; si voglia in proposito notare che le singole sedi dei supporti 4 presentano generalmente una larghezza di 5 cm e la loro distanza – calcolata fra i punti di fondo di due sedi adiacenti - à ̈ anch’essa di 5 cm. La disposizione ordinata delle barre entro spazi così ristretti à ̈ risultata finora impraticabile.
Al fine di raggiungere lo scopo suddetto, l’impianto qui descritto comprende mezzi per il trasferimento di un gruppo di barre da un magazzino di barre in fascio fino ai supporti 4 nella postazione di carico, i quali comprendono:
- un elemento distributore a caduta 5 per scaricare le barre in rispettive sedi dei supporti 4, configurato per definire una struttura di guida delle barre recante inferiormente un passaggio di fuoriuscita delle barre definito da due bordi longitudinali contrapposti 5†, orientati lungo una direzione parallela alla prima direzione Y dell'impianto, la distanza D fra detti bordi contrapposti essendo uguale o minore alla distanza sottesa, nei supporti 4, fra le prime linee 4A’ di due sedi consecutive;
- un gruppo di prelievo e trasferimento per prelevare detto gruppo di barre dal fascio nel magazzino, e scaricarle in detto elemento distributore;
in cui l’impianto comprende un’unità di controllo 100 configurata per comandare detto gruppo di prelievo e trasferimento per prelevare detto gruppo di barre dal fascio nel magazzino, e portarle una alla volta in detto elemento distributore. Si noti che nell’esempio di figura 1A la suddetta distanza fra le prime linee 4A’ di due sedi consecutive corrisponde alla larghezza massima delle sedi 4’.
Le figure 2 e 3 illustrano due forme di attuazione alternative dell’impianto qui descritto. L’elemento distributore 5 consente di far cadere le singole barre in modo controllato, indirizzandole precisamente in rispettive sedi corrispondenti dei vari supporti 4. Tali barre vengono ad esso portate, una alla volta, in successione, dal gruppo di prelievo e trasferimento menzionato. Si noti che la struttura di guida definita dall’elemento distributore 5 presenta preferibilmente un’estensione nella direzione longitudinale Y dell’impianto, almeno corrispondente all’estensione in tale direzione della successione dei supporti 4.
Come schematicamente rappresentato nelle figure 2 e 3, durante tale fase di caricamento dei supporti 4, quest’ultimi vengono movimentati in modo che ciascuna loro sede 4’ passi al di sotto del passaggio 5 per ricevere una rispettiva barra. In varie forme di attuazione preferite, la movimentazione dei supporti 4 à ̈ di tipo passo a passo in modo che ciascuna sede stazioni al di sotto del passaggio 5 per un tempo predeterminato. In forme di attuazione alternative à ̈ possibile prevedere la movimentazione dello stesso elemento distributore anziché dei supporti 4.
In varie forme di attuazione particolarmente preferite, l’unità di controllo dell’impianto à ̈ configurata per comandare i mezzi di movimentazione dei supporti in modo da portarli, in corrispondenza della postazione di carico, in una posizione verticale che à ̈ tale per cui la distanza verticale H (si veda la figura 2A) fra i bordi contrapposti 5†del passaggio 5’ e le linee di estremità 4A’, 4B’ delle sedi 4’, à ̈ uguale o inferiore alla distanza D sopra menzionata. In varie forme di attuazione, tale distanza verticale H à ̈ inferiore o uguale a 20 mm, e preferibilmente, à ̈ compresa fra 6 mm e 12 mm. In forme di attuazione ancora più preferite, tale distanza H à ̈ ridotta al punto di impedire il passaggio delle barre fra i suddetti bordi 5†e le linee di estremità 4A’, 4B’ delle varie sedi. In tali forme di attuazione, l’elemento distributore 5, oltre ad indirizzare le barre B nelle rispettive sedi dei supporti 4, ha quindi la funzione di costituire un telaio di contenimento in grado di evitare che le barre che cadono nelle rispettive sedi di alloggiamento fuoriescano da queste per rimbalzo, finendo in altre sedi oppure cadendo al suolo.
Per caricare un gruppo di barre di numero determinato nella stazione di trattamento, il funzionamento dell’impianto qui descritto prevede di:
a) azionare detto gruppo di prelievo e trasferimento per prelevare e separare dette barre da un fascio di barre;
b)tramite detto elemento distributore scaricare una barra di dette barre prelevate e separate su sedi libere corrispondenti di detti supporti;
c) verificare se à ̈ stato raggiunto, su detti supporti, detto numero determinato di barre;
se non à ̈ stato raggiunto detto numero determinato, d1) movimentare detti supporti rispetto a detto organo distributore in modo da disporre al di sotto di detto elemento distributore nuove sedi libere corrispondenti di detti supporti,
se à ̈ stato raggiunto detto numero determinato,
d2) azionare detti supporti per depositare dette barre in detta stazione di trattamento,
e) ripetere le fasi suddette fino al raggiungimento del numero di barre di detto gruppo.
In forme di attuazione preferite, per caricare un numero predeterminato di barre nella stazione di trattamento, il funzionamento dell’impianto prevede di:
a) azionare detto gruppo di prelievo e trasferimento per prelevare da un fascio di barre una singola barra;
b) azionare detto gruppo di prelievo e trasferimento per estrarre detta barra dal fascio di barre in modo da separare detta barra dalle barre rimanenti in detto fascio;
c)tramite detto elemento distributore scaricare detta barra su sedi libere corrispondenti di detti supporti; d) verificare se su detti supporti à ̈ stato raggiunto detto numero determinato di barre;
se non à ̈ stato raggiunto detto numero determinato, e1) movimentare detti supporti in modo da disporre al di sotto di detto elemento distributore nuove sedi libere corrispondenti di detti supporti,
se à ̈ stato raggiunto detto numero determinato,
e2) azionare detti supporti per depositare dette barre in detta stazione di trattamento,
f) ripetere le fasi suddette per il raggiungimento in detti supporti di detto numero determinato di barre.
Come si vedrà più avanti, per verificare il raggiungimento del numero determinato di barre, l’impianto qui descritto può prevedere, ad esempio, mezzi contatori atti a contare il numero di barre che vengono prelevate dal fascio nel magazzino, e l’unità di controllo à ̈ configurata per comandare i dispositivi dell’impianto in funzione del numero rilevato da detti mezzi contatori.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata nella figura 2, il gruppo di prelievo e trasferimento comprende:
- un dispositivo 300 di prelievo delle barre per estrarre dal magazzino una singola barra alla volta (che verrà descritto più avanti nel dettaglio con riferimento alle figure da 4 a 8);
- un canale 21 dove vengono ricevute le barre estratte da detto dispositivo, che si estende parallelamente a detta prima direzione di detto impianto ed à ̈ provvisto di un elemento di scarico di dette barre;
- almeno un organo trasportatore ad anello chiuso 7, presentante una pluralità di scomparti 7’ per l’alloggiamento di dette barre, i quali sono orientati in modo che le barre in essi disposte siano parallele a detta prima direzione dell'impianto, detto trasportatore estendendosi da una posizione al di sotto di detto canale fino ad una posizione al di sopra di detto passaggio di fuoriuscita .
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata in figura 2, l’organo trasportatore presenta sul suo ramo superiore un numero di scomparti maggiore o uguale al numero di sedi 4’ previste sui singoli supporti 4.
Il funzionamento di tali forme di attuazione prevede di:
- ricevere in detto canale ciascuna barra estratta dal suddetto dispositivo;
- attivare l’organo di scarico di detto canale e scaricare detta barra in uno scomparto di detto organo trasportatore;
- muovere detto organo trasportatore in modo da disporre al di sotto di detto canale un nuovo scomparto libero;
- muovere detto organo trasportatore per scaricare le barre in detti scomparti all’interno dell’elemento distributore.
Tale configurazione dell’impianto offre il vantaggio di essere in grado di effettuare un rapido caricamento dei supporti 4, potendo preventivamente distribuire il gruppo di barre da ordinare su di essi negli scomparti dell'organo trasportatore 7, quando i supporti 4 stanno nel frattempo ancora eseguendo il caricamento di un gruppo di barre precedente oppure sono ancora in movimento verso la postazione di carico. Quando poi i supporti 4 raggiungono tale postazione, l'organo trasportatore 7 viene azionato per far muovere gli scomparti 7’ pieni verso l’elemento distributore 5 e scaricare così ciascuna barra in una rispettiva sede dei vari supporti 4.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata in figura 3, l’unità di controllo 100 à ̈ configurata per coordinare il dispositivo di prelievo, l’elemento di scarico del canale e l’organo trasportatore, in modo che, ad ogni ciclo dell’organo trasportatore, all’interno di ciascuno dei suoi scomparti 7’ sia depositata un’unica barra. L’unità di controllo à ̈, inoltre, configurata per coordinare in modo opportuno l’organo trasportatore 7 e i supporti 4 perché vi sia il tempo sufficiente, per ciascuna barra, per depositarsi nella rispettiva sede, prima di procedere allo scarico della barra successiva da parte dell’organo trasportatore, e prima di far avanzare i supporti 4 per disporre sotto il passaggio 5’ nuove sedi libere.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata in figura 2, l'elemento distributore 5, l'organo trasportatore 7 ed il canale 21 sono associati ad una medesima struttura stazionaria 10 disposta a lato del telaio 12.
L'elemento distributore 5 risulta sporgere al di sopra delle guide orizzontali 22, in una posizione tale da consentire ai supporti 4 di posizionarsi sotto il passaggio 5’ con tutte le loro sedi. Esso presenta due pareti longitudinali contrapposte, orientate lungo la prima direzione dell'impianto, e reciprocamente inclinate. Tali pareti recano inferiormente i bordi contrapposti 5†.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata, l'organo trasportatore 7 comprende una struttura ad anello chiuso avvolta in un piano teorico verticale attorno a una coppia di ruote opposte 9, girevoli attorno a rispettivi assi orizzontali fra loro paralleli. Tale struttura reca sul lato esterno una serie di alette 11 che sono distribuite lungo l'intero perimetro della struttura stessa, e definiscono la serie di scomparti 7’. Tale struttura ad anello risulta, inoltre, disposta secondo un orientamento orizzontale, così da definire due rami orizzontali sovrapposti, e si estende a partire da una sua estremità in corrispondenza dell'elemento distributore 5, fino alla sua estremità opposta che si trova in corrispondenza del lato della struttura 10 opposto a tale elemento.
Per facilitare la costruzione dell’organo trasportatore 7, ed evitare che questo presenti dimensioni tali da renderne difficile la movimentazione, l’impianto può prevedere una pluralità di organi trasportatori del tipo sopra descritto, ciascuno atto a supportare una rispettiva porzione limitata delle singole barre che riceve; tali organi sono disposti allineati in serie lungo la prima direzione dell'impianto, e sono controllati in modo coordinato così che i rispettivi scomparti si mantengano allineati lungo tale direzione, definendo globalmente i singoli alloggiamenti delle barre.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata, il canale 21 à ̈ ricavato in corrispondenza di una porzione superiore della struttura stazionaria 10, in prossimità dell'estremità dell'organo 7 opposta a quella adiacente all’elemento distributore 5. In varie forme di attuazione, così come quella illustrata in figura 2, il canale 21 à ̈ formato da una costruzione scatolare ancorata alla struttura 10, il cui fondo 21’ risulta pivottante, comandato tramite un attuatore lineare 13 , per scaricare le barre nel canale sull'organo trasportatore 7.
La figura 3 illustra una forma di attuazione alternativa che à ̈ sprovvista dell'organo trasportatore.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata in figura 3, il gruppo di prelievo e trasferimento comprende il dispositivo di prelievo 300, per estrarre una alla volta detto gruppo di barre da detto fascio di barre nel magazzino (il quale dispositivo verrà descritto nel dettaglio più avanti con riferimento alle figure da 4 a 8), mentre l’elemento distributore comprende:
- un canale 15 dove vengono ricevute le barre estratte dal dispositivo, il quale si estende parallelamente a detta prima direzione di detto impianto;
- una parete fissa 19 disposta a fianco di detto canale
- un telaio piano 17 pivottante fra una posizione sollevata in cui va a costituire il fondo di detto canale 15, ed una posizione abbassata in cui va a costituire al di sotto di detto canale la struttura di guida dell’elemento distributore, insieme a detta parete fissa 19. Nelle forme di attuazione del tipo in questione, le barre scaricate dal canale 15 si ritrovano pertanto direttamente nella struttura di guida definita dall’elemento distributore 5.
In varie forme di attuazione così come in quella illustrata, nella suddetta posizione abbassata il telaio 17 si dispone inclinato rispetto alla parete fissa 19 in modo da definire, insieme a questa, il passaggio di fuoriuscita 5’. Tale passaggio à ̈ in particolare definito dai due bordi inferiori contrapposti rispettivamente del telaio 17 e della parete 19.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata in figura 3, l’unità di controllo 100 coordina le operazioni del dispositivo di prelievo e del telaio 17 in modo che il telaio 17 rimanga nella sua posizione sollevata durante la fase di ricezione della barra, e si porti nella posizione abbassata una volta che questa risulta completamente all’interno del canale 15.
L’unità di controllo à ̈ inoltre configurata perché dal canale 15 venga scaricata nell’elemento distributore 5 una sola barra alla volta, e per coordinare in modo opportuno i supporti 4 e il telaio 17 affinché vi sia il tempo sufficiente per la barra scaricata per depositarsi nelle rispettive sedi, prima di procedere allo scarico della barra successiva, e prima di far avanzare i supporti 4 per portare al di sotto del passaggio 5’ nuove sedi libere.
Qui di seguito verrà ora illustrato un esempio del dispositivo menzionato sopra, destinato a prelevare in modo automatico un numero predeterminato di barre da un magazzino e ad alimentarle in successione, una dopo l'altra, separatamente, al canale dell’impianto, il canale 21 nella forma di attuazione di figura 2, o il canale 15 nella forma di attuazione di figura 3.
Tale dispositivo à ̈ illustrato nel suo insieme nella figura 4, ed à ̈ indicato con il riferimento numerico 300.
Il dispositivo 300 presenta una incastellatura di supporto 25 che à ̈ a sua volta sostenuta ad un'estremità della struttura stazionaria 10.
Le figure 5, 6 e 7 mostrano separatamente tre gruppi facenti parte del dispositivo 300.
Con riferimento alla figura 5, il numero 26 indica nel suo insieme un gruppo per il prelievo delle barre mediante magnete, comprendente un magnete permanente 27 supportato in modo oscillante intorno ad un asse orizzontale al di sotto di un blocco di supporto (non visibile nel disegno) che à ̈ a sua volta guidato in modo scorrevole orizzontalmente entro un elemento di sostegno 28. Ciò consente al magnete 27 quando preleva una porzione di barra B e la solleva (vedere figure 8A e 8B) di inclinarsi secondo l'inclinazione assunta da una porzione di estremità della barra e nello stesso tempo di arretrare rispetto al blocco 28 (figura 8B) per effetto della resistenza opposta dalla barra B. Il blocco 28 à ̈ posto all'estremità di uno stelo 29 (vedere figura 8A) di un attuatore a fluido 30 la cui estremità superiore à ̈ ancorata alla traversa di una struttura a portale 31 assicurata alla incastellatura del dispositivo.
La figura 6 illustra in vista prospettica un gruppo di movimentazione delle barre B, comprendente un dispositivo di afferramento a pinza 32 comandato elettricamente e portato da una slitta 33 montata scorrevole verticalmente su guide 34. Il movimento verticale della slitta 33 à ̈ comandato da un motore 35 mediante una trasmissione a vite e madrevite. Le guide 34 e il motore 35 sono portate da una struttura 36 che a sua volta à ̈ montata a guisa di slitta in una direzione orizzontale trasversale rispetto alla direzione longitudinale delle barre, sopra guide 37 portate da una piastra 38 assicurata alla struttura stazionaria del dispositivo. Il movimento orizzontale della slitta 36 sopra le guide 37 à ̈ comandato da un attuatore a fluido 39.
La figura 7 illustra in vista prospettica un gruppo di avanzamento longitudinale delle barre, utilizzante un dispositivo di alimentazione a rulli. Tale gruppo, indicato nel suo insieme con il numero di riferimento 40, comprende una struttura stazionaria di supporto 41 sulla quale sono montati girevoli rulli inferiori motorizzati 42, azionati mediante una trasmissione a catena 43 da un motore elettrico 54 (vedere figura 8A). Le barre sono destinate ad essere ricevute una alla volta sopra i rulli inferiori motorizzati 42, e contenute in tale disposizione fra i fianchi 44 di un canale 45 la cui parete di fondo 46’ à ̈ interrotta per consentire ai rulli inferiori 42 di sporgere al di sopra di essa. Le barre che di volta in volta si trovano nel canale 45 sono destinate ad essere premute contro i rulli inferiori motorizzati 42 da tre rulli superiori 46 supportati in modo liberamente girevoli sopra due slitte 47 montate scorrevoli verticalmente sulla struttura stazionaria 41 e controllate da attuatori a fluido 48.
Ancora con riferimento al dispositivo di prelievo mediante magnete 26, esso à ̈ realizzato, nelle sue caratteristiche generali, secondo gli insegnamenti del brevetto europeo EP-B-1 980 341 della stessa Richiedente. In particolare, esso presenta un elemento selezionatore 49 (vedere figura 8A) definente un passaggio ristretto 50, preceduto da un'imboccatura d'invito a V 51, attraverso il quale devono passare le barre sollevate dal magnete 27. Secondo quanto già illustrato nel brevetto sopra menzionato, il passaggio ristretto 50 obbliga le barre che vengono prelevate dal magnete a disporsi fra loro sovrapposte in un piano verticale, in modo tale per cui il dispositivo sollevatore a magnete à ̈ in grado di portare sino alla posizione sollevata prescelta soltanto una barra per volta.
Il dispositivo 300 sopra descritto opera nel modo seguente:
con riferimento alla figura 8A, il magnete 27 del gruppo di prelievo 26 viene abbassato fino a entrare in impegno con una o più barre B (nella figura 8A à ̈ mostrata una sola barra per chiarezza), che sono presenti nel magazzino M (illustrato solo schematicamente nella figura 8A). Il magnete 27 viene quindi sollevato portando con sé una o più barre B sino al passaggio ristretto 50. La presenza di tale passaggio fa sì che un'unica barra riesca a rimanere attaccata al magnete 27 dopo che questo ha superato la posizione corrispondente al passaggio ristretto 50. Come visibile nella figura 8B, l'unica barra B rimasta attaccata al magnete 27 (che nel frattempo ha assunto la sua posizione arretrata ed inclinata) raggiunge una prima posizione sollevata, che à ̈ appunto rappresentata in figura 11B. Quando la porzione della barra B che viene portata dal magnete raggiunge la suddetta prima posizione sollevata (figura 8 B), la pinza 32 del gruppo pinza à ̈ già in una posizione abbassata, idonea per afferrare un’altra porzione della stessa barra B. La pinza 32 à ̈ in particolar modo comandata in tale posizione abbassata dai mezzi elettronici di controllo dell’impianto, i quali presentano istruzioni per le posizioni comandate della pinza, che dipendono dal diametro e dalla lunghezza delle diverse tipologie di barre che vengono manipolate. Nell'esempio di attuazione illustrato, alla pinza sono associati i mezzi sensori per inviare un segnale all'unità di controllo elettronico dell'impianto ogni volta che essa riceva entro di essa una barra. In tal modo, il sistema à ̈ in grado di contare le barre prelevate, a mano a mano che esse raggiungono la pinza, così da verificare che venga alimentato un qualsiasi numero prescelto di barre. Naturalmente, tuttavia, i mezzi contatori del numero di barre prelevate potrebbero essere anche del tutto diversi e predisposti in altri punti dell'impianto. E’ da notare che non appena i mezzi sensori associati alla pinza rilevano la presenza di una barra, il magnete 27 viene diseccitato al fine di rilasciare tale barra alla pinza 32.
Come visibile nella figura 8C, la pinza 32 viene quindi spostata trasversalmente sino a portare la barra B al di sopra del canale 45, così da poterla scaricare sopra di esso. La figura 8D mostra la fase in cui la pinza 32 si à ̈ aperta e la barra B à ̈ in fase di caduta sopra il canale 45 e sopra i rulli inferiori motorizzati 42. A questo punto, i rulli superiori 46 vengono abbassati per premere la barra B, o meglio la porzione di barra che à ̈ stata precedentemente afferrata dal magnete 27, sopra i rulli inferiori motorizzati 42. I rulli 42 e 46 sono così in grado di alimentare longitudinalmente verso l’avanti, nella direzione X illustrata nella figura 8F la porzione d'estremità della barra B precedentemente afferrata, così da separare completamente la barra B dal fascio nel magazzino M e alimentarla sopra il canale (figura 2 o 3) che à ̈ stato sopra descritto. Come anche visibile nella figura 8F, durante tale fase (o anche prima, ad esempio non appena il magnete rilascia la barra alla pinza 32), il magnete 27 torna nel frattempo nella sua posizione abbassata per prelevare una porzione d'estremità di una nuova barra B dal magazzino M. Come si vede quindi, il magnete 27 viene spostato alternativamente fra la sua posizione abbassata e la sua posizione sollevata, ogni volta che l'impianto debba operare per alimentare un numero predeterminato di barre ai supporti 4, tale operazione portando in successione una barra alla volta a raggiungere i canali 21 o 15.
Nelle forme di attuazione sopra descritte, l'alimentazione delle barre all'elemento distributore avviene in sequenza in modo che attraverso di esso avvenga la caduta di una barra alla volta, in modo coordinato con l'avanzamento del supporto 4. In forme di attuazione alternative à ̈ tuttavia possibile prevedere che l'elemento distributore sia configurato per contenere al suo interno una pluralità di barre fra loro sovrapposte che fuoriescono attraverso l'apertura inferiore una dopo l'altra ogni qualvolta una sede libera del supporto 4 si porta al di sotto di tale apertura. In questo caso il supporto 4 à ̈ ad un'altezza tale da risultare in immediata vicinanza all'apertura inferiore dell'elemento distributore in modo tale che la barra che va ad occupare la sede libera sottostante impedisce allo stesso tempo alle altre di fuoriuscire dall'apertura inferiore dell'elemento distributore.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse. In particolare, si noti che l’organo trasportatore 7 descritto con riferimento alla figura 2 potrebbe essere sostituito da un qualsiasi altro dispositivo, ad esempio una coclea, un piano inclinato dotato di fermi a scomparsa, ecc., in grado di trattenere le barre scaricate dal canale 21 mentre una barra precedentemente scaricata viene posizionata sui sopporti 4 tramite l’elemento distributore 5. Inoltre, il gruppo di prelievo e trasferimento potrebbe comprendere, al posto del dispositivo 300, un dispositivo di prelievo e separazione del tipo descritto nel brevetto tedesco DD219453A1. Tale tipo di dispositivo à ̈ in grado di prelevare dal fascio di barre una pluralità di barre alla volta e di contarle e separale dalle altre barre nel fascio. In tale forma di attuazione, le barre separate e contate vengono poi inviate una alla volta all’elemento distributore 5. Ad esempio, tali barre separate e contate vengono disposte su un elemento di trasferimento a vite, del tipo descritto nel brevetto IT1206893 di titolarità della stessa Richiedente, il quale le trasferisce all’elemento distributore 5, scaricandole in esso una alla volta, secondo le modalità sopra indicate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per il caricamento di un gruppo di barre metalliche, ad esempio barre per l’armatura di calcestruzzo, in una stazione di trattamento di dette barre, secondo una disposizione in cui le barre sono fra loro parallele e ad una data distanza le une dalle altre, detto impianto comprendendo mezzi di posizionamento comprendenti una pluralità di supporti (4) disposti in successione, paralleli fra loro, lungo una prima direzione dell’impianto (Y), e ciascuno recante una serie di sedi (4’) lungo una seconda direzione (X) dell’impianto trasversale a detta prima direzione, in cui le sedi di ciascuno di detti supporti risultano allineate con sedi corrispondenti degli altri di detti supporti, e presentano una data larghezza, individuata, per ciascuna sede, fra una rispettiva prima linea di estremità e una rispettiva seconda linea di estremità fra loro contrapposte (4A’, 4B’), in cui detti supporti sono movimentabili fra una postazione di carico, dove detto gruppo di barre vengono su di essi ordinate, e una postazione di scarico, dove detto gruppo di barre vengono depositate, tramite detti supporti, in detta stazione di trattamento, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi per il trasferimento di detto gruppo di barre da un fascio di barre fino a detti supporti in detta postazione di carico, detti mezzi di trasferimento comprendendo: - un elemento distributore a caduta (5) per scaricare le barre in rispettive sedi di detti supporti, configurato per definire una struttura di guida recante inferiormente un passaggio (5’) di fuoriuscita delle barre definito da due bordi longitudinali contrapposti (5†), orientati ciascuno lungo una rispettiva direzione sostanzialmente parallela a detta prima direzione dell'impianto, la distanza (D) fra detti bordi contrapposti essendo uguale o inferiore alla distanza sottesa, in detti supporti, fra le prime linee di estremità (4A’) di due sedi consecutive ; - un gruppo di prelievo e trasferimento (300, 21, 7; 300, 15) per prelevare detto gruppo di barre dal fascio nel magazzino e portarle in detto elemento distributore; detto impianto comprendendo un’unità di controllo (100) configurata per comandare detto gruppo di prelievo e trasferimento per prelevare detto gruppo di barre dal fascio nel magazzino, e portarle una alla volta in detto elemento distributore (5).
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura di guida presenta due pareti longitudinali contrapposte, orientate lungo detta prima direzione dell'impianto.
  3. 3. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto gruppo di prelievo comprende: - un dispositivo di prelievo (300) per estrarre detto gruppo di barre da detto fascio di barre nel magazzino; - un canale (21) dove vengono ricevute le barre estratte da detto dispositivo, che si estende parallelamente a detta prima direzione di detto impianto ed à ̈ provvisto di un elemento di scarico di dette barre al di sotto di detto canale; - almeno un organo trasportatore ad anello chiuso (7), presentante lungo la sua estensione una serie di scomparti (7’) di alloggiamento di dette barre, i quali sono orientati in modo che le barre in essi disposte siano parallele a detta prima direzione dell’impianto, detto trasportatore estendendosi da una posizione al di sotto di detto canale fino ad una posizione al di sopra di detto passaggio.
  4. 4. Impianto secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento di scarico di detto canale à ̈ costituito dal fondo pivottante (21’) di detto canale, il quale à ̈ mobile in una posizione abbassata in cui indirizza le barre in uno degli scomparti di detto organo trasportatore.
  5. 5. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui detto gruppo di prelievo e trasferimento comprende un dispositivo di prelievo (300) per estrarre detto gruppo di barre da detto fascio di barre nel magazzino; e in cui detto elemento distributore (5) comprende: - un canale (15) dove vengono ricevute le barre estratte da detto dispositivo, il quale si estende parallelamente a detta prima direzione di detto impianto, - una parete fissa (19) disposta a fianco di detto canale (15), - un telaio piano (17) pivottante fra una posizione sollevata in cui va a costituire il fondo di detto canale, ed una posizione abbassata in cui va a costituire al di sotto di detto canale detta struttura di guida, insieme a detta parete fissa (19).
  6. 6. Impianto secondo la rivendicazione 5, in cui in detta posizione abbassata detto telaio (17) si dispone inclinato rispetto a detta parete fissa (19) in modo da definire, insieme a questa, detta struttura di guida recante inferiormente detto passaggio (5’).
  7. 7. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente mezzi per la movimentazione di detti supporti al di sotto di detto elemento distributore in modo tale che ciascuna sede di detti supporti possa passare al di sotto di detto passaggio (5’).
  8. 8. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le sedi (4’) di ciascun supporto sono reciprocamente disposte in modo che la prima linea di estremità (4A’) di ciascuna sede di detta serie che à ̈ successiva alla prima sede, coincida con la seconda linea di estremità (4B’) della sede che la precede, e in cui detta distanza fra detti bordi contrapposti (5†) à ̈ uguale o minore della larghezza massima di ciascuna sede.
  9. 9. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta unità di controllo à ̈ configurata per comandare detti mezzi di movimentazione in modo da portare detti supporti, in corrispondenza di detta postazione di carico, in una posizione verticale che à ̈ tale per cui la distanza verticale (H) fra detti bordi contrapposti di detto passaggio (5’) e dette linee di estremità (4A’, 4B’) di dette sedi à ̈ uguale o inferiore a detta distanza fra le prime linee di estremità (4A’) di due sedi consecutive, o comunque à ̈ tale da impedire il passaggio di dette barre fra detti bordi contrapposti di detto passaggio (5’) e dette linee di estremità (4A’, 4B’) per effetto del rimbalzo di dette barre contro dette sedi o detta struttura di guida di detto elemento distributore (5).
  10. 10. Metodo per caricare un numero determinato di barre in una stazione di trattamento di dette barre, secondo una disposizione in cui le barre (B) sono fra loro parallele e ad una data distanza le une dalle altre, tramite un impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, detto metodo prevedendo le fasi di: a) azionare detto gruppo di prelievo e trasferimento (300, 21, 7; 300) per prelevare e separare dette barre da un fascio di barre; b)tramite detto elemento distributore (5) scaricare una barra di dette barre prelevate e separate su sedi (4’) libere corrispondenti di detti supporti (4); c) verificare se à ̈ stato raggiunto, su detti supporti (4), detto numero determinato di barre; se non à ̈ stato raggiunto detto numero determinato, d1) movimentare detti supporti rispetto a detto organo distributore in modo da disporre al di sotto di detto elemento distributore nuove sedi libere corrispondenti di detti supporti, se à ̈ stato raggiunto detto numero determinato, d2) azionare detti supporti per depositare dette barre in detta stazione di trattamento, e) ripetere le fasi suddette fino al raggiungimento del numero di barre di detto gruppo.
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