ITTV950165A1 - Struttura di dispositivo frenante, particolarmente per pattini - Google Patents

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ITTV950165A1
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Carlo Guerrera
Bruno Marchesin
Alessandro Pozzobon
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Nordica Spa
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Description

"STRUTTURA DI DISPOSITIVO FRENANTE, PARTICOLARMENTE PER PATTINI"
D E S C R I Z IO N E
La presente domanda ha per oggetto una struttura di dispositivo frenante, particolarmente utilizzabile per pattini a rotelle.
Oggi giorno sono noti pattini con ruote in linea i quali sono costituiti da uno scafo a cui è associabile un supporto per la suola di uno scafo rigido.
In tali pattini è sentita l'esigenza di disporre di dispositivi per conseguire la frenata.
Nei pattini a rotelle di tipo noto, infatti, siano essi costituiti da una calzatura associata ad un telaio di fulcraggio per due coppie di ruote disposte parallelamente tra loro o da una calzatura associata ad un telaio di fulcraggio per due o più ruote disposte in linea, risulta sentito il problema di conseguire la frenatura delle ruote stesse per potersi regolare la velocità del pattino stesso.
E' noto quindi l'utilizzo di predisposti tasselli o tamponi, realizzati usualmente in gomma, disposti in corrispondenza della zona della punta o del tacco della calzatura; quando l'utilizzatore impone una inclinazione alla calzatura, in avanti o all'in-1 dietro, si ha che l'estremità libera dei tasselli o tamponi viene ad interagire con il terreno e quindi si consegue la frenatura.
Tali soluzioni però risultano essere non ottimali in quanto richiedono, da parte dell'utilizzatore, l'imposizione di una rotazione della calzatura, e quindi del telaio ad essa associata, in corrispondenza della punta o del tacco, ciò potendo essere causa di perdite di equilibrio con conseguenti cadute.
E'anche noto il brevetto US5465984 in cui è illustrato un dispositivo di frenatura, particolarmente per pattini, comprendente una calzatura composta da un gambale articolato ad uno scafo il quale risulta a sua volta associato ad un telaio di fulcraggio e supporto per due o più ruote.
Il dispositivo include un elemento astiforme connesso al gambale e scorrevole rispetto allo scafo e ad una estremità soprastante o associato ad un elemento frenante, articolato in modo oscillante al telaio e selettivamente interagente con il terreno.
L'elemento astiforme vincola il movimento fra il gambale e l'elemento frenante, quest'ultimo essendo costituito da un supporto per un freno sul quale è connesso un tassello in gomma agente sul terreno.
Tale elemento astiforme, che collega il gambale al supporto per il freno, diventa equiparabile ad un puntone poiché risulta generalmente sollecitato da uno sforzo di compressione; questo impone al progettista di utilizzare un elemento di tipo rigido,, altrimenti l'elemento astiforme si piegherebbe senza trasmettere lo sforzo impresso dal gambale.
Le forme e le dimensioni dell'elemento astiforme dovranno essere studiate in funzione dello specifico impiego e delle relative sollecitazioni a cui sarà sottoposto durante l'esercizio della pratica sportiva, considerando anche gli eventuali urti laterali accidentali che potrà subire incrementando i costi di' progettazione e quindi il costo globale del pattino.
Infine, la conformazione estetica del pattino risulta' notevolmente influenzata, in senso peggiorativo, dalla presenza dell'elemento astiforme posta nella zona posteriore del pattino.
E' anche noto il brevetto italiano domanda N°TV92A000149 nel quale è illustrato una struttura di dispositivo di frenatura, particolarmente utilizzabile per pattini, costituiti da uno scafo associato ad un telaio per ruote in linea ed a cui è articolato, nella zona dei malleoli, un gambale; tale struttura comprende almeno un elemento di trazione che interconnette il gambale ad un elemento frenante cosi da permettere il conseguimento della frenata ad una sollecitazione imposta al gambale; tale elemento di trazione è costituito da un cavetto di comando.
Per motivi di stabilità di frenata, l'azione dell'elemento' frenante sul terreno deve essere prevista nella zona posteriore al telaio; inoltre, affinché la rotazione del gambale permetta il tensionamento del cavetto di comando e quindi l'azione del fren sul terreno, il cavetto deve necessariamente passare anteriormen te al punto di rotazione del gambetto sullo scafo.
Tale struttura di dispositivo di frenatura presenta tuttavi degli inconvenienti; la dislocazione del cavetto di comando nell zona laterale-anteriore del pattino comporta vincoli costruttiv ed estetici per la realizzazione del pattino stesso.
Infatti il cavetto di comando potrebbe essere inserito i una guaina fissata, con opportuni mezzi, allo scafo: in tal caso però la lunghezza della guaina dovrebbe essere comunque limitat per permettere al gambale di ruotare rispetto allo scafo e quin si dovrebbe lasciare scoperto una parte del cavetto che potrebb rovinarsi durante la pratica sportiva.
Alternativamente si potrebbe ricavare la sede per il cavetto direttamente sulle pareti dello scafo del pattino: in tal caso si dovrebbe però aumentare lo spessore dello scafo aumentandone così la rigidità nella zona mediana del piede, e ciò in contrasto con l'esigenza di disporre di una determinata morbidezza al fine di poter permettere all'utilizzatore di compiere al meglio l'esercizio della pratica sportiva.
Un altro inconveniente riscontrabile nell'ambito della tecnica nota consiste nel fatto che la presenza dell'elemento astiforme collocato nella zona posteriore del gambale può risultare di ostacolo durante la pratica sportiva e, in particolare, quando, soprattutto nella pratica del pattinaggio acrobatico, un pattino viene fatto passare dietro all'altro.
Compito principale di guanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata escogitando quindi una struttura di dispositivo frenante che risulti privo di un elemento di interconnessione tra gambale e supporto per un freno che presenti caratteristiche riconducibili ad un puntone.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di ottenere un dispositivo frenante che consenta di effettuare in condizione di sicurezza la pratica sportiva, ed in particolare quella del pattinaggio acrobatico.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta di conseguire un pattino che presenti uno scafo non eccessivamente rigido per agevolare i movimenti dell 'utilizzatore durante la pratica sportiva.
Ancora uno scopo è quello di realizzare un dispositivo che risulti strutturalmente semplice e di facile industrializzazione.
Non ultimo scopo è quello di ottenere una struttura di dispositivo frenante che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di risultare affidabile e sicuro nell'uso, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da una struttura di dispositivo frenante, particolarmente per pattini comprendenti una calzatura composta da un gambale articolato ad uno scafo a sua volta associato ad un telaio, di fulcraggio per due o più ruote, a cui è connesso posteriormente un supporto per un freno selettivamente interagente con una superficie frenante ad una rotazione all'indietro imposta a detto gambale, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da almeno un elemento di guida a cui è scorrevolmente associato almeno un attuatore costituito da un elemento flessibile alle estremità connesso a detto gambale e a detto supporto in modo tale che, ad una rotazione all'indietro imposta a detto gambale, si determina una spinta di compressione su detto elemento flessibile il quale, scorrendo lungo detto elemento di guida, porta detto freno a contatto con detta superficie frenante.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista laterale, un pattino con associata la struttura di dispositivo frenante;
la fig. 2 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 1, il pattino con il gambale parzialmente sezionato;
la fig. 3 illustra il pattino in una vista posteriore; la fig. 4 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 1, una ulteriore forma realizzativa;
la fig. 5 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 2, la soluzione di cui alla fig. 4;
la fig. 6 illustra il pattino di cui alla fig. 4 in una vista posteriore;
la fig. 7 illustra, in una vista laterale, una ulteriore forma realizzativa per il pattino,-la fig. 8 illustra il pattino di cui alle figure precedenti in una vista posteriore;
la fig. 9 illustra, in una vista laterale, una ulteriore forma realizzativa per il pattino;
la fig. 10 illustra, in una vista posteriore, il pattino di cui alla figura precedente.
Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il n. 1 un pattino costituito da una calzatura 2 composta da un gambale 3 il quale risulta articolato, in corrispondenza di una predisposta coppia di borchie 4, in corrispondenza di uno scafo 5 a sua volta inferiormente associato in corrispondenza di un predisposto telaio tra le cui ali 7 risultano fulcrate più ruote 8 disposte in linea tra loro.
Si è indicata con il numero 9 la struttura di dispositivo frenante, la quale è costituita da almeno un attuatore 10 che, nelle particolari soluzioni illustrate nelle figg- 1, 2 e 3, è costituito da una coppia di elementi flessibili, quali delle guaine Ila e llb le cui prime estremità 12a, 12b risultano vincolate in corrispondenza delle appendici laterali 13a, 13b di un supporto 14 per un freno 15 connesso al telaio; nella forma realizzativa illustrata il supporto 14 risulta girevolmente associato £olle in corrispondenza dell’asse di fulcraggio dell'ultima ruota 8 posteriore.
Ciascuna coppia di guaine Ila e llb presenta seconde estremità 16a, 16b vincolate in corrispondenza delle superfici laterali del gambale 3 in una zona preferibilmente soprastante le borchie 4.
A costituire la struttura di dispositivo concorre inoltre un elemento di guida 17 che, nella forma realizzativa illustrata nelle figg. 1, 2 e 3 è costituita da una coppia di cavetti 18a, 18b.
La coppia di guaine Ila e llb risulta scorrevolmente associata esternamente alla coppia di cavetti 18a e 18b i quali sporgono oltre le prime e le seconde estremità della coppia di guaine Ila e llb.
I cavetti 18a e 18b presentano quindi terze estremità 19 che, fuoriuscendo dalle seconde estremità 16a, 16b, risultano passare internamente al gambetto 3 per essere bloccate in corrispondenza delle superfici laterali 20 dello scafo 5 in una zona soprastante le borchie 4.
I cavetti 18a e 18b presentano, da parte opposta, quarte estremità 21a, 21b che, passanti in predisposti fori ricavati sulle appendici laterali 13a, 13b del supporto 14, vengono ad essere associate in corrispondenza di un predisposto elemento di riscontro 22.
Nella particolare forma realizzativa illustrata nelle figg.
1* 2 e 3 tale elemento di riscontro è costituito da una coppia di piastre 23a, 23b fulcrate in corrispondenza del perno dell'ultima ruota 8 posteriore, ed una cui quinta estremità 24, rivolta verso la calzatura 2, risulta vincolata in corrispondenza della rispettiva ala 7 e del telaio 6.
Ciascuna piastra 23a, 23b presenta una sesta estremità 25, rivolta in direzione del freno 15, in prossimità della quale risulta associata la quarta estremità 21a, 21b dei cavetti 18a, 18b.
Tra le appendici laterali 13a, 13b del supporto 14 e le piastre 23a, 23b risulta vantaggiosamente interposto un mezzo elasticamente deformabile costituito da una coppia di molle 26a, 26b, disposte coassialmente ai cavetti 18a, 18b.
L'utilizzo del trovato risulta essere il seguente: qualora durante la pratica sportiva il pattinatore spinga indietro il gambetto, si determinerà una spinta di compressione sull 'attuatore 10 e quindi sulla coppia di guaine Ila, llb: cosi facendo la coppia di guaine Ila, llb, scorrendo lungo i cavetti 18a, 18b, i quali fungono da elemento di guida, sospingeranno il supporto 14 in direzione di una superficie frenante costituita ad esempio dal suolo, sino a far interagire con quest'ultimo il freno 15.
Qualora l'utilizzatore riporti in posizione eretta o in avanti il gambale 3 si avrà il sollevamento, sempre imposto dalla coppia di guaine Ila, llb del supporto 14, questo essendo agevolato dalla presenza delle molle 26a, 26b.
Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di dispositivo frenante che permette di conseguire la frenata in modo rapido ed agevole, pur in assenza di un elemento avente funzioni e caratteristiche di un puntone rigido.
La mancanza di quest'ultimo rende sia più facile il passaggio di un pattino dietro l'altro nella pratica ad esempio del pattinaggio acrobatico, sia consente di evitare possibili rotture dovute ad urti accidentali.
Conseguendosi una azione di spinta per compressione sul supporto 14 mediante la dislocazione degli elementi nella zona posteriore del pattino può essere utilizzato uno scafo di rigidezza limitata dato che, diversamente dalla tecnica nota, si evita di dislocare tali elementi nella zona anteriore del pattino medesimo.
La mancanza dell'elemento avente caratteristica di puntone permette inoltre di migliorare l'aspetto estetico del pattino.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.
Cosi, ad esempio, nelle figg. 4, 5 e 6 è illustrata una seconda forma realizzativa per un pattino 101 ancora composto da una calzatura 102 comprendente un gambale 103 fulcrato, mediante una coppia di borchie 104, ad uno scafo 105 inferiormente associato in corrispondenza di un predisposto telaio 106 tra cui sono fulcrate delle ruote 108, disposte in linea tra loro.
Posteriormente al telaio 106 risulta connesso, ad esempio girevolmente fulcrato, in corrispondenza del perno dell'ultima ruota posteriore 108, un supporto 114 per un freno 115.
La struttura di dispositivo, indicata genericamente con il numero 109, risulta ancora costituita da un attuatore 110, costituito da un elemento flessibile quale una guaina 111, presentante una prima estremità 112 associata in corrispondenza di un predisposto perno 127 trasversalmente interposto al supporto 114 da parte opposta rispetto al freno 115.
La guaina 111 presenta quindi una seconda estremità 116 la quale risulta resa solidale in corrispondenza di un elemento di bloccaggio 128 associato in corrispondenza della zona posteriore del gambale 103.
Tale elemento di bloccaggio 128 risulta internamente cavo e comunica con l'interno del gambale 103.
La guaina 111 risulta inoltre vantaggiosamente alloggiata in corrispondenza di un primo manicotto 129 ed un secondo manicotto 130 rispettivamente sporgenti longitudinalmente e posteriormente allo scafo 105 e al supporto 114.
A costituire la struttura di dispositivo 109 concorre un elemento di guida 117 costituito da un cavetto passante attraverso un predisposto foro ricavato sul perno 127 e all'interno dell'elemento di bloccaggio 128 e del gambale 103.
Tale cavetto presenta quindi una terza estremità 119 la quale risulta resa solidale in corrispondenza della superficie laterale 120, destra o sinistra, dello scafo 105.
11 cavetto presenta quindi una quarta estremità 121 la quale viene resa solidale in corrispondenza di una predisposta piastra 123 posta internamente al supporto 114.
La guaina 111 risulta scorrevolmente associata esternamente al cavetto 117 il quale sporge oltre le estremità della guaina 111.
La quarta estremità 121 del cavetto risulta quindi fare battuta in corrispondenza del ponticello 131 raccordante le alette 132 della piastra 123, nel mentre tra detto ponticello 131 e l'affacciato perno 127 risulta interposto un mezzo elasticamente deformabile, quale una molla 126 disposta coassialmente al cavetto stesso ed atta a facilitare il ritorno del supporto 114 in posizione di non frenata una volta riportato il gambale 103 in posizione verticale.
Anche tale soluzione consente di raggiungere il compito e gli scopi prefissati.
Nelle figg. 7 e 8 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un pattino 201 il quale risulta costituito da una calzatura 202 comprendente un gambale 203 girevolmente fulcrato, in corrispondenza di una predisposta coppia di borchie 204, ad uno scafo 205 a sua volta inferiormente associato in corrispondenza di un telaio 206 tra le cui ali 207 risultano fulcrate folli più ruote 208 poste in linea tra loro.
Posteriormente al telaio 206 risulta connesso, ad esempio fulcrato in corrispondenza dell'asse dell'ultima ruota posteriore, un supporto 214 per un freno 215.
A costituire la struttura di dispositivo frenante 209 concorrono degli elementi di guida 210 costituiti da un primo manicotto 229 e da un secondo manicotto 230 disposti posteriormente e circa longitudinalmente rispettivamente allo scafo 205 e al telaio 206, per quest'ultimo in una zona soprastante il supporto 214.
A costituire la struttura di dispositivo frenante 209 concorre inoltre un attuatore 217 costituito da un cavetto in acciaio, di dimensioni opportune, il quale risulta scorrevolmente associato in corrispondenza del primo e del secondo manicotto e presenta una terza estremità 219 vincolata in corrispondenza di un elemento di bloccaggio 228 associato posteriormente al gambale 203 in una zona soprastante il primo manicotto 229.
Il cavetto presenta quindi una quarta estremità 221 la quale risulta vincolata in corrispondenza di una predisposta boccola 233 posta coassialmente ad un perno 227 trasversalmente associato in corrispondenza del supporto 214.
Anche in tale soluzione uno spostamento verso l'indietro del gambale comporterà lo scorrimento del cavetto 217 all'interno del primo e del secondo manicotto e quindi una rotazione del supporto 214 con la conseguente interazione del freno 215 con una superficie frenante quale il suolo.
Nelle figg. 9 e 10 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un pattino 301 ancora costituito da una calzatura 302 comprendente un gambale 303 fulcrato girevolmente, mediante una coppia di borchie 304, in corrispondenza di uno scafo 305.
Quest'ultimo risulta inferiormente associato in corrispondenza di un predisposto telaio 306 tra le cui ali 307 sono girevolmente fulcrate folli più ruote 308 disposte in linea tra loro.
In corrispondenza dell'ultima ruota posteriore risulta connesso, preferibilmente in corrispondenza dell'asse di fulcraggio, un supporto 314 per un freno 315.
A costituire la struttura di dispositivo frenante, indicata genericamente con il numero 309, concorre un elemento di guida 310 costituito da un primo manicotto 329 e da un secondo manicotto 330 ricavati posteriormente secondo un asse longitudinale rispettivamente allo scafo 305 e al telaio 306, per quest'ultimo in una zona soprastante il supporto 314.
Internamente al primo e al secondo manicotto risulta scorrevolmente associato un attuatore 317 costituito da una lama presentante una terza estremità 319 vincolata in corrispondenza di un elemento di bloccaggio 328 associato posteriormente al gambale 303 in una zona soprastante il primo manicotto 329.
La lama presenta quindi una quarta estremità 321, la quale risulta connessa solidalmente ad una boccola 333 posta coassialmente ad un predisposto perno 327 trasversalmente associato al supporto 314 per il freno 315.
Anche in questo caso tale soluzione consente di raggiungere il compito e gli scopi prefissati rendendo, nella fattispecie, ancora più compatta la forma del pattino, cosi da consentirne un incremento sia nella sicurezza di impiego per la mancanza di elementi sporgenti dal profilo del pattino stesso, sia un più gradevole aspetto estetico per la mancanza degli stessi.
Naturalmente i materiali, nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti la struttura, potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (24)

  1. R IV E N D I C A Z IO N I 1) Struttura di dispositivo frenante, particolarmente per pattini comprendenti una calzatura composta da un gambale articolato ad uno scafo a sua volta associato ad un telaio, di fulcraggio per due o più ruote, a cui è connesso posteriormente un supporto per un freno selettivamente interagente con una superficie frenante ad una rotazione all'indietro imposta a detto gambale, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da almeno un elemento di guida a cui è scorrevolmente associato almeno un attuatore costituito da un elemento flessibile alle estremità connesso a detto gambale e a detto supporto in modo tale che, ad una rotazione all'indietro imposta a detto gambale, si determina una spinta di compressione su detto elemento flessibile il quale, scorrendo lungo detto elemento di guida, porta detto freno a contatto con detta superficie frenante.
  2. 2) Struttura come alla rivendicazione 2 che si caratterizza per il fatto che detto attuatore é costituito da un elemento flessibile quale una coppia di guaine le cui prime estremità sono vincolate in corrispondenza delle appendici laterali di detto supporto.
  3. 3) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detta coppia di guaine presenta seconde estremità vincolate in corrispondenza delle superfici laterali di detto gambale in una zona preferibilmente soprastante predisposte borchie di fulcraggio di detto gambale a detto scafo.
  4. 4) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto elemento di guida è costituito da una coppia di cavetti, detta coppia di guaine essendo scorrevolmente associata esternamente a detta coppia di cavetti i quali sporgono oltre dette prime e seconde estremità di detta coppia di guaine.
  5. 5) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detti cavetti presentano terze estremità che, fuoriuscendo da dette seconde estremità, risultano passare internamente a detto gambetto per essere bloccate in corrispondenza delle superfici laterali di detto scafo in una zona soprastante dette borchie.
  6. 6) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detti cavetti presentano quarte estremità che, passando in predisposti fori ricavati su dette appendici laterali di detto supporto, sono associate in corrispondenza di un predisposto elemento di riscontro.
  7. 7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detto elemento di riscontro è costituito da una coppia di piastre, fulcrate in corrispondenza del perno dell'ultima ruota posteriore, ed una cui quinta estremità, rivolta verso detta calzatura, é vincolata in corrispondenza della rispettiva ala di detto telaio.
  8. 8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che ciascuna di dette piastre presenta una sesta estremità, rivolta in direzione di detto freno, in prossimità della quale risulta associata detta quarta estremità di detti cavetti.
  9. 9) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che tra dette appendici laterali di detto supporto e dette piastre é interposto un mezzo elasticamente deformabile costituito da una coppia di molle, disposte coassialmente a detti cavetti.
  10. 10) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto attuatore è costituito da un elemento flessibile quale una guaina presentante una prima estremità associata in corrispondenza di un predisposto perno trasversalmente interposto a detto supporto da parte opposta rispetto a detto freno.
  11. 11) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che detta guaina presenta una seconda estremità la quale é resa solidale in corrispondenza di un elemento di bloccaggio reso solidale o fulcrato in corrispondenza della zona posteriore di detto gambale, detto elemento di bloccaggio associato in corrispondenza della zona posteriore di detto gambale, detto elemento di bloccaggio essendo internamente cavo e comunicando con l'interno di detto gambale.
  12. 12) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che detta guaina é alloggiata in corrispondenza di un primo e di un secondo manicotto rispettivamente sporgenti longitudinalmente e posteriormente a detto scafo e a detto supporto.
  13. 13) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che detto elemento di guida é costituito da un cavetto passante attraverso un predisposto foro ricavato su detto perno e all'interno di detto elemento di bloccaggio e di detto gambale.
  14. 14) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 13 che si caratterizza per il fatto che detto cavetto presenta una terza estremità resa solidale in corrispondenza di detta superficie laterale, destra o sinistra, di detto scafo, ed una quarta estremità la quale viene resa solidale in corrispondenza di una predisposta piastra, presentante in sezione una conformazione essenzialmente ad H, posta internamente a detto supporto.
  15. 15) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta guaina risulta scorrevolmente associata esternamente a detto cavetto il quale sporge oltre le estremità di detta guaina.
  16. 16) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 14 che si caratterizza per il fatto che detta quarta estremità di detto cavetto fa battuta in corrispondenza del ponticello raccordante le alette di detta piastra, nel mentre tra detto ponticello e detto, affacciato, perno é vantaggiosamente interposto un mezzo elasticamente deformabile, quale una molla disposta coassialmente a detto cavetto stesso.
  17. 17) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti elementi di guida sono costituiti da un primo e da un secondo manicotto disposti posteriormente e circa longitudinalmente rispettivamente a detto scafo e a detto telaio, per quest'ultimo in una zona soprastante detto supporto.
  18. 18) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 17 che si caratterizza per il fatto che detto attuatore é costituito da un cavetto in acciaio, di dimensioni opportune, il quale risulta scorrevolmente associato in corrispondenza di detti primo e secondo manicotto e presenta una terza estremità vincolata in corrispondenza di un elemento di bloccaggio associato posteriormente a detto gambale in una zona soprastante detto primo manicotto.
  19. 19) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 18 che si caratterizza per il fatto che detto cavetto presenta una quarta estremità vincolata in corrispondenza di una predisposta boccola posta coassialmente ad un perno trasversalmente associato in corrispondenza di detto supporto.
  20. 20) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto elemento di guida é costituito da un primo e da un secondo manicotto ricavati posteriormente secondo un asse longitudinale rispettivamente a detti scafo e telaio, per quest'ultimo in una zona soprastante detto supporto.
  21. 21) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 20 che si caratterizza per il fatto che internamente a detti primo e secondo manicotto é scorrevolmente associato un attuatore costituito da una lama presentante una terza estremità vincolata in corrispondenza di un elemento di bloccaggio associato posteriormente a detto gambale in una zona soprastante detto primo manicotto.
  22. 22) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 21 che si caratterizza per il fatto che detta lama presenta una quarta estremità connessa solidalmente ad una boccola posta coassialmente ad un predisposto perno trasversalmente associato a detto supporto per detto freno.
  23. 23) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di essere costituita da almeno un elemento di guida, che interconnette detto gambale a detto supporto, a cui è associato almeno un attuatore alle estremità connesso a detto scafo e ad un elemento di riscontro solidale a detto telaio, tra detti elemento di riscontro e supporto essendo interposti mezzi elasticamente deformabili.
  24. 24) Struttura di dispositivo frenante come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto e illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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