ITTV980050A1 - Struttura perfezionata di pattino - Google Patents

Description

"STRUTTURA PERFEZIONATA DI PATTINO"

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto una struttura perfezionata di pattino.

Oggigiorno è assai sentito il problema, nell’ambito del pattinaggio sia su ruote che su ghiaccio, di ottimizzare la pattinata a fronte della struttura particolarmente rigida che va a costituire detti pattini.

A tal fine è noto il Brevetto US 1.228.544 in cui è illustrato un pattino da ghiaccio composto di una calzatura morbida, la cui suola risulta inferiormente solidalmente interconnessa in corrispondenza di una prima piastra anteriore ed in una seconda piastra posteriore.

La prima piastra, che interessa l'intera zona dell’avampiede sino alla zona del metatarso, risulta inferiormente resa solidale ad una prima lama nel mentre la seconda piastra risulta solidale ad una seconda lama, quest'ultima risulta ad una estremità interconnessa in modo scorrevole in corrispondenza della prima lama nella zona del metatarso.

In tale soluzione si ha che ad una flessione del piede e quindi della calzatura corrisponde una roto-traslazione della lama posteriore che così non crea alcuna resistenza alla flessione della calzatura.

Essendo però la zona metatarsiale una zona molto sollecitata durante la pattinata, in particolare durante la fase di spinta o di frenata e quindi quando al peso dell'utilizzatore si deve aggiungere anche la forza di spinta o la forza di inerzia del corpo, si ha che tale struttura può compromettere il preciso allineamento della lama anteriore rispetto alla lama posteriore, causando vibrazioni che di fatto diminuiscono la guidabìlità ed il comfort di utilizzo per il pattino invece che accrescerlo.

E1 anche noto il Brevetto US 1.603.588 in cui è illustrato un pattino da ghiaccio ed un pattino a rotelle comprendenti una calzatura inferiormente alla cui suola risulta resa solidale, nella zona dell'avampiede, una prima lama o un primo carrello portaruote.

In corrispondenza della zona del tacco della calzatura si riscontra invece una interconnessione rigida tra il tacco ed una seconda lama o carrello, la quale risulta girevolmente articolata alla precedente lama o carrello nella zona sottostante l'arco plantare.

In tale soluzione appare evidente come il movimento della rotazione della scarpa risulti, per evidenti motivi cinematici, impedito o comunque tale da provocare deformazioni e sollecitazioni sul pattino.

Infatti la sola rotazione della parte posteriore della lama o del telaio o delle ruote comporta la compressione longitudinale della suola durante il movimento del piede, questo fatto potendo essere causa di fastidiosi avvallamenti riscontrabili nella suola stessa.

Allo stesso tempo,proprio perchè compressa durante il movimento del piede, crea resistenza al movimento del piede stesso aumentando il grado di fatica dell'utilizzatore ed impedendo il libero movimento del piede.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando una struttura di pattino che permetta di assecondare efficacemente il movimento e il piegamento del piede e della calzatura durante la pratica sportiva, vuoi che essa sia effettuata sia su pista che su ghiaccio.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un pattino che permetta di evitare, durante la pratica sportiva, la formazione di avvallamenti della suola all'interno della calzatura.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare un pattino che permetta di mantenere inalterate le caratteristiche di rigidità del medesimo, caratteristica necessaria al corretto utilizzo dell'attrezzo sportivo.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un pattino che risuiti strutturalmente semplice, il medesimo essendo realizzabile con gli usuali e noti macchinari e impianti.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura perfezionata di pattino che si caratterizza per il fatto di comprendere una calzatura articolata nella zona del metatarso a definire una suola suddivisa in una parte anteriore ed un parte posteriore inferiormente rispettivamente associate solidalmente ad un primo telaio portaruote o lama e scorrevolmente ad un secondo telaio portaruote o lama tra loro articolati circa nella zona sottostante il metatarso.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista laterale, una struttura di pattino nella condizione non articolata;

la fig.2 illustra, in una vista analoga alla precedente, la condizione articolata per il pattino;

la fig. 3 illustra, in una vista dall'alto parzialmente sezionata, l'interconnessione scorrevole della parte posteriore della suola al secondo telaio;

la fig. 4 è una vista operata secondo il piano di sezione IV-IV di figura 3.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicata con il numero 1 una struttura di pattino, la quale risulta essere costituita da una calzatura 2 che risulta articolata in corrispondenza della zona del metatarso.

Nella particolare forma realizzativa si è illustrato un pattino con ruote in linea, la medesima soluzione potendo essere utilizzata per un pattino da ghiaccio.

Sempre nella particolare forma realizzativa la calzatura è costituita da uno scafo 4 di contenimento per una scarpetta morbida 5, detto scafo presentando dei lembi tra loro serrabili mediante predisposti e noti dispositivi quali delle leve o fasce 6.

La articolazione della zona 3 del metatarso è ottenuta dividendo, totalmente o parzialmente, la calzatura in corrispondenza di tale zona, l'interconnessione girevole ottenendosi vantaggiosamente mediante l'impiego di una predisposta coppia di perni o borchie Ί .

Tale suddivisione della calzatura in due parti definisce una suola 8 a sua volta suddivisa in una parte anteriore 9 ed in una parte posteriore 10.

La parte anteriore 9 della suola 8 risulta inferiormente e solidalmente associata in corrispondenza di un primo telaio 11 presentante preferibilmente conformazione ad U rovesciata e tra le cui ali risultano girevolmente fulcrate folli una o due ruote, indicate con il numero 12,mediante predisposti secondi perni 13.

La parte posteriore 10 della suola 8 risulta inferiormente scorrevolmente associata in corrispondenza di un secondo telaio 14 anch'esso conformato essenzialmente ad U tra le cui ali risultano girevolmente fulcrate folli delle ulteriori ruote 12, detto secondo telaio 14 presentando le estremità anteriori 15 girevolmente fulcrate folli in corrispondenza delle rispettive estremità posteriori 16 del primo telaio 11 mediante ad esempio uno dei secondi perni 13.

L’interconnessione scorrevole tra la parte posteriore 10 della suola 8 e il secondo telaio 14 avviene per mezzo di una coppia di viti 17 il cui gambo 18 passa in corrispondenza di predisposti fori 19 ricavati in corrispondenza della base piana 20 del secondo telaio 14 di appoggio per la parte posteriore 10 della suola 8.

Tali viti 17 presentano una testa, indicata con i numeri 21a, 21b avente come conformazione dischiforme, tale gambo 18 insistendo in corrispondenza di una predisposta coppia di asole 22a, 22b ricavate in corrispondenza della parte posteriore 10 della suola 8 attigua i fori 19.

La testa 21a, 21b di ciascuna vite 17, che risultano preferibilmente disposte in corrispondenza di un medesimo asse trasversale al secondo telaio 14, risultano giacere in corrispondenza di un predisposto scarico 23 ricavato sulla superficie della parte posteriore 10 e della suola 8 attigua alla scarpetta morbida 5.

In una forma realizzativa equivalente lo scarico 23 nonché le asole 22a, 22b potranno essere ricavate in corrispondenza di un unico inserto 24, presentante in sezione trasversale una conformazione preferibilmente a T, il quale risulta alloggiabile entro una predisposta e controsagomata sede ricavata in corrispondenza della parte posteriore 10 e della suola 8.

Naturalmente le asole 22a, 22b risultano disposte secondo un asse longitudinale al secondo telaio 14 e consentono, in caso di sollevamento di quest'ultimo rispetto al suolo, lo scorrimento in esse dei gambi 18 e delle viti 17.

Tali viti 17 inoltre risultano serrabili mediante predisposti dadi 25 associabili alle estremità terminali dei gambi 18 sporgenti oltre la superficie inferiore della base piana 20 del secondo telaio 14.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi realizzata una struttura di pattino che può efficacemente assecondare il movimento di' piegamento del piede e della calzatura, dato che la traslazione della parte posteriore 10 della suola 8 evita di conseguire una compressione della suola stessa, cosi da non creare piccoli avvallamenti all'interno della calzatura che quindi non opporrà resistenza al movimento di piegamento della stessa e quindi del piede.

Contestualmente si segnala come il primo telaio 11 non risulti in alcun modo indebolito, dato che i componenti atti a permettere lo scorrimento della parte posteriore 10 e della suola 8 sono alloggiati in corrispondenza del secondo telaio 14: si ha cosi che il primo telaio 11 risulta integro e permette di mantenere una ottimale rigidità nella zona che risulta maggiormente caricata durante la pratica sportiva.

Si consegue cosi una struttura che permette di migliorare l'adattamento del pattino al movimento naturale del piede.

Naturalmente il trovato è.suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesima concetto inventivo.

Naturalmente anche i materiali, nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato, potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura perfezionata di pattino che si caratterizza per il fatto di comprendere una calzatura articolata nella zona del metatarso a definire una suola suddivisa in una parte anteriore ed uniparte posteriore inferiormente associate rispettivamente in modo solidale ad un primo telaio portaruote o lama ed in modo scorrevole ad un secondo telaio portaruote o lama tra loro articolati circa nella zona sottostante il metatarso.
2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1, comprendente una calzatura costituita da uno scafo di contenimento per una scarpetta morbida, detto scafo presentando dei lembi tra loro serrabili mediante predisposti e noti dispositivi quali delle leve o fasce, che si caratterizza per il fatto che detta articolazione nella zona del metatarso è ottenuta dividendo, totalmente o parzialmente, detta calzatura in corrispondenza di tale zona, l'interconnessione girevole ottenendosi mediante l'impiego di una predisposta coppia di perni o borchie.
3. 3) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta suddivisione di detta calzatura in due parti definisce una suola a sua volta suddivisa in una parte anteriore ed in una parte posteriore, detta parte anteriore essendo inferiormente e solidalmente associata in corrispondenza di un primo telaio per delle ruote o per una prima lama.
4. 4) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta parte posteriore di detta suola é inferiormente scorrevolmente associata in corrispondenza di un secondo telaio di supporto per delle ruote o per una seconda lama.
5. 5) Struttura come ad una o più delle precedenti rivendicazioni che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo telaio sono preferibilmente conformati ad U, detto secondo telaio presentando le estremità anteriori girevolmente fulcrate folli in Corrispondenza delle rispettive estremità posteriori di detto primo telaio mediante uno dei perni di fulcraggio per dette ruote.
6. 6) Struttura come ad una o più delle precedenti rivendicazioni che si caratterizza per il fatto che detta interconnessione scorrevole tra detta parte posteriore di detta suola e detto secondo telaio avviene per mezzo di una coppia di viti il cui gambo passa in corrispondenza di predisposti fori ricavati in corrispondenza di una base piana costituente detto secondo telaio e di appoggio per detta parte posteriore di detta suola.
7. 7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che dette viti presentano una testa avente come conformazione dischiforme, detto gambo insistendo in corrispondenza di una predisposta coppia di asole ricavate in corrispondenza di detta parte posteriore di detta suola attigua detti fori.
8. 8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detta testa di ciascuna di dette viti. preferibilmente disposte in corrispondenza di un medesimo asse trasversale a detto secondo telaio, giacciono in corrispondenza di un predisposto scarico ricavato sulla superficie di detta parte posteriore di detta suola attigua a detta scarpetta morbida.
9. 9) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti scarico ed asole sono ricavate in corrispondenza di un unico inserto, presentante in sezione trasversale una conformazione preferibilmente a T, il quale risulta alloggiabile entro una predisposta e controsagomata sede ricavata in corrispondenza di detta parte posteriore di detta suola.
10. 10) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti cbe si caratterizza per il f atto che dette asole sono disposte secondo un asse longitudinale a detto secondo telaio e consentono, in caso di sollevamento di quest'ultimo rispetto al suolo, lo scorrimento in esse di detti gambi di dette viti, serrabili mediante predisposti dadi associabili alle estremità terminali di detti gambi sporgenti oltre la superficie inferiore di detta base piana di detto secondo telaio.
11. 11) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti cbe si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.