ITTV960167A1

ITTV960167A1 - Struttura di rinforzo per un pattino con ruote in linea o da ghiaccio

Info

Publication number: ITTV960167A1
Application number: IT96TV000167A
Authority: IT
Inventors: Alfred Pellegrini; Alessandro Morandin; Maurizio Tacchetto; Valerio Tonel
Original assignee: Nordica Spa
Priority date: 1996-12-24
Filing date: 1996-12-24
Publication date: 1998-06-24
Also published as: US6082745A; EP0850668B1; CA2225598A1; EP0850668A1; ATE232125T1; DE69718888T2; IT1289634B1; DE69718888D1

Description

"STRUTTURA DI RINFORZO PER UN PATTINO CON RUOTE IN LINEA 0 DA GHIACCIO"

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto una struttura di rinforzo per un pattino del tipo con ruote in linea o da ghiaccio; i pattini di tipo noto sono usualmente costituiti da un laio, di supporto per delle ruote od una lama da ghiaccio, a cui risulta superiormente associata una calzatura, ad esempio del tipo composta da uno scafo a cui è articolato un gambale, oppure da una calzatura morbida eventualmente inserita in un guscio rigido di contenimento.

Un problema tecnico sentito nei pattini di tipo noto risulta essere quello legato alla difficoltà di trasmettere, in modo ottimale, gli sforzi del piede e della gamba al telaio e quindi alle ruote od alla lama da ghiaccio.

A tal fine la medesima richiedente ha depositato in data 13 luglio 1994 una domanda n. MI94A001459 relativa ad una struttura di pattino con ruote in linea in cui lo scafo risulta lateralmente interconnesso al telaio di supporto per le ruote mediante delle staffe, conformate a V e le cui estremità libere sono articolate in corrispondenza dei perni di fulcraggio delle ruote anteriore e posteriore.

Anche tale soluzione però non risolve il problema evidenziato in quanto la trasmissione degli sforzi impressi non risulta ottimale a causa della discontinuità tra il telaio e lo scafo, connessi da elementi interposti, quali le staffe; inoltre tali staffe richiedono il preventivo assemblaggio in più punti allo scafo, questo incrementando i tempi e quindi i costi di lavorazione e potendo creare zone localizzate di pressione che limitano il comfort per l'utilizzatore.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata, e quindi escogitando un pattino che permetta di conseguire una ottimale trasmissione degli sforzi sia dalla gamba che dal piede al telaio di supporto per le ruote o per una lama da ghiaccio cosi da conseguire un miglioramento delle caratteristiche tecniche di conduzione e manovrabilità dell'attrezzo.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un pattino che consenta di raggiungere anche un maggior contenimento e resistenza laterale ed una ottimale riduzione delle vibrazioni sul telaio, annullando anche i movimenti laterali tra quest'ultimo e lo scafo stesso.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che presenti ottimali caratteristiche di confortevolezza.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un pattino che pre- , senti costi realizzativi contenuti e che sia strutturalmente semplice, il medesimo essendo realizzabile con gli usuali e noti macchinari e impianti.

Il compito e gli scopi sopra accennati,nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di rinforzo per un pattino, comprendente un telaio, di supporto per delle ruote od una lama da ghiaccio, a cui è associata una calzatura, composta da uno scafo a cui è articolato un gambale o da una tomaia morbida, avvolgente le zone del piede della parte bassa della gamba, che si caratterizza per il fatto di comprendere almeno un elemento rigido associato allo scafo e presentante una coppia di prime estremità libere estendentisi lateralmente dalla zona dei malleoli rispettivamente verso il tacco e la punta di detto scafo ed interconnesse con le spalle laterali di detto telaio

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune particolari, ma non esclusive, forme di realizzazione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista laterale, la struttura di rinforzo applicata ad un pattino;

la fig. 2 illustra, in una vista analoga alla precedente, il telaio svincolato dal resto della struttura;

la fig. 3 è una vista operata secondo il piano di sezione III-III di fig. 1;

la fig. 4 è una vista operata secondo il piano di sezione IV-IV di fig. 1;

la fig. 5 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 1, una ulteriore forma realizzativa.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicata con il numero 1 un pattino, costituito da un telaio 2 presentante una coppia di spalle laterali 3, parallele tra loro, tra cui risultano trasversalmente fulcrate predisposte ruote 4 o a cui risulta associata una predisposta lama da ghiaccio (non illustrata).

Le spalle laterali 3 del telaio 2 risultano raccordate da almeno una base di supporto per la suola di una calzatura 5; nella figura illustrata il telaio 2 presenta una prima base 6 ed una seconda base 7 di appoggio per la suola 8, nelle zone 9 della punta e 10 del tacco, di uno scafo 11 costituente detta calzatura.

Quest’ultima risulta anche costituita da un gambale 12, articolato mediante predisposte borchie laterali 13 allo scafo 2 nella zona 14 dei malleoli, internamente alla calzatura essendo posta una scarpetta morbida 15.

Alternativamente la calzatura 5 può essere costituita da una tomaia morbida avvolgente le zone del piede e della parte bassa della gamba.

La struttura di rinforzo per il pattino 1 comprende un primo elemento rigido 18 costituito da una coppia di staffe conformate essenzialmente ad L e disposte lateralmente allo scafo 11.

La struttura di rinforzo per il pattino 1 comprende inoltre un secondo elemento rigido 16 il quale avvolge lateralmente e posteriormente il gambale 12, detto secondo elemento presentando seconde estremità libere 17 interessanti la zona 14 dei malleoli.

La connessione tra il primo elemento rigido 18 ed il secondo elemento rigido 16 è di tipo girevole in corrispondenza delle seconde estremità libere 17 del secondo elemento rigido 16 alla zona di unione tra le ali 19a e 19b della coppia di staffe preferibilmente mediante le borchie 13 di articolazione tra lo scafo e il gambale.

L’interconnessione tra il primo e il secondo elemento rigido definisce per i medesimi una struttura complessiva conformata a lambda, le prime estremità libere 20a, 20b del primo elemento rigido 18 prolungandosi oltre la suola 8 dello scafo 11 e risultando interconnesse al telaio 2.

Tale conformazione a lambda del primo e del secondo elemento rigido segue, di fatto, le direzioni di maggiore sollecitazione impresse dalla gamba e dal piede attraverso il gambale e lo scafo; tali primo e secondo elemento rigido possono essere realizzati mediante connessione meccanica, sovrainiezione o tecnologie analoghe, oppure ottenuti maggiorando gli spessori del gambale e dello scafo nelle rispettive zone a definire comunque la medesima conformazione .

L'interconnessione tra le prime estremità libere 20a, 20b e, ad esempio, la prima base e la seconda base 7 del telaio 2 può avvenire mediante tecnologie e metodi tradizionali; a tal fine, come illustrato nelle figure allegate, potranno essere ricavate, nelle zone laterali a dette prima e seconda base, predisposte coppie di prime sedi 21 e seconde sedi 22 per l 'interconnessione ad incastro risultando naturalmente ad esse controsagomate le prime estremità libere 20a, 20b.

Alternativamente, come illustrato in figura 5 , le prime estremità libere 20a, 20b potranno essere associate in corrispondenza delle spalle laterali 3 e del telaio 2 mediante delle viti di fissaggio o in corrispondenza dei perni di fulcraggio delle ruote 4.

In corrispondenza dello scafo 11 è inoltre ricavata, nella zona 14 del malleoli in un tratto posto superiormente all ’asse 23 di articolazione delle borchie 13, una apertura 24 presentante una conformazione asolata ed arcuata, con concavità rivolta in direzione delle sottostanti ruote 4: tale conformazione dell ' apertura 24 consente il movimento del gambale 12, (eventualmente ivi inserito) o posto esternamente allo scafo, rispetto allo scafo 11 stesso, in corrispondenza della medesima essendo inseribili le seconde estremità libere 17 del secondo elemento rigido 16.

La presenza di tale apertura consente di creare delle tensioni sui materiali che aumentano le capacità di resistenza della struttura, in particolare alle flessioni laterali create durante la pratica sportiva.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi ottenuta una struttura di rinforzo per un pattino che permette una ottimale trasmissione degli sforzi al telaio impressi dalla gamba attraverso la zona delle caviglie e del piede, grazie alla particolare conformazione del primo e del secondo elemento rigido.

Risultano cosi migliorate tutte le caratteristiche tecniche di conduzione e manovrabilità, dato che la conformazione a lambda del primo e secondo elemento rigido interessa le direzioni di maggiore sollecitazione degli sforzi .

La struttura di rinforzo inoltre consente un maggiore contenimento e resistenza laterale e notevole riduzione delle vibrazioni sul telaio venendo anche annullati possibili movimenti laterali del telaio rispetto allo scafo, grazie al prolungamento delle prime estremità libere 20a, 20b e all ' interconnessione delle stesse con il telaio.

Infine si è ottenuto un miglioramento del comfort potendosi utilizzare materiale più confortevole a contatto con il piede, demandando la rigidezza dei componenti al solo primo e secondo elemento rigido.

Vantaggiosamente tra le prime estremità 20a e 20b del primo elemento rigido 18 può essere interposto, trasversalmente a detto scafo in corrispondenza della zona della punta del piede, un terzo elemento rigido.

Naturalmente i materiali, nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti la struttura potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Struttura di rinforzo per un pattino, comprendente un telaio, di supporto per delle ruote od una lama da ghiaccio, a cui è associata una calzatura, composta da uno scafo a cui è articolato un gambale o da una tomaia morbida, avvolgente le zone del piede e della parte bassa della gamba, che si caratterizza per il fatto di comprendere almeno un elemento rigido associato allo scafo e presentante una coppia di prime estremità libere estendentisi lateralmente dalla zona dei malleoli rispettivamente verso il tacco e la punta di detto scafo ed interconnesse con le spalle laterali di detto telaio.
2) Struttura di rinforzo per un pattino come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto primo elemento rigido è costituito da una coppia di staffe conformate essenzialmente ad L e disposte lateralmente a detto scafo o tomaia.
3) Struttura di rinforzo per un pattino come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto di comprendere un secondo elemento rigido avvolgente lateralmente e posteriormente detto gambale o tomaia, detto secondo elemento presentando seconde estremità libere interessanti la zona dei malleoli.
4) Struttura di rinforzo per un pattino come alla rivendicazione 3 che si caratterizza per il fatto che la connessione tra detto primo e secondo elemento rigido è di tipo girevole in corrispondenza delle seconde estremità libere di detto secondo elemento rigido alla zona di unione delle ali di detta coppia di staffe, preferibilmente mediante le borchie di articolazione tra detti scafo e gambale o tomaia.
5) Struttura di rinforzo per un pattino come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che la interconnessione tra detti primo e secondo elemento rigido definisce per i medesimi una struttura complessiva conformata a lambda, le prime estremità libere di detto primo elemento rigido prolungandosi oltre la suola di detto scafo e risultando interconnesse a detto telaio 6) Struttura di rinforzo per un pattino come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detta conformazione a lambda di detti primo e secondo elemento rigido segue le direzioni di maggiore sollecitazione impresse dalla gamba e piede attraverso detti gambale e scafo o tomaia. 7) Struttura di rinforzo per un pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo elemento rigido sono realizzati mediante connessione meccanica, sovrainiezione, o tecnologie analoghe, od ottenuti maggiorando gli spessori di detti gambale e scafo nelle rispettive zone a definire comunque la medesima conformazione. 8) Struttura di rinforzo per un pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che su detto telaio sono ricavate, nelle zone laterali, predisposte coppie di prime e seconde sedi per l'interconnessione ad incastro di dette prime estremità libere di detto primo elemento rigido. 9) Struttura di rinforzo per un pattino ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che dette prime estremità libere di detto primo elemento rigido sono associate in corrispondenza delle spalle laterali di detto telaio mediante delle viti di fissaggio o in corrispondenza dei perni di fulcraggio di dette ruote. 10) Struttura di rinforzo per un pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che su detto scafo è ricavata, nella zona dei malleoli, una sede od apertura per l' inserimento delle seconde estremità libere di detto secondo elemento rigido. 11) Struttura di rinforzo per un pattino come alla rivendicazione 10 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detto scafo è ricavata. nella zona dei malleoli ed in un tratto posto superiormente all 'asse di articolazione tra detti gambale e scafo, una sede o apertura presentante una conformazione asolata ed arcuata con concavità rivolta in direzione delle sottostanti ruote, detta conformazione di detta apertura consentendo il movimento di detto gambale rispetto a detto scafo, in corrispondenza di detta apertura essendo inseribili dette seconde estremità libere di detto secondo elemento rigido. 12) Struttura di rinforzo per un pattino come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che tra dette prime estremità di detto primo elemento rigido è posto, trasversalmente a detto scafo ed in corrispondenza della zona della punta del piede, un terzo elemento rigido. 13) Struttura di rinforzo per un pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti-che;.si caratterizza per quanto descritto'* ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.