ITRM960887A1 - Composizioni di esteri vinilici di novolacca - Google Patents

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ITRM960887A1
ITRM960887A1 IT96RM000887A ITRM960887A ITRM960887A1 IT RM960887 A1 ITRM960887 A1 IT RM960887A1 IT 96RM000887 A IT96RM000887 A IT 96RM000887A IT RM960887 A ITRM960887 A IT RM960887A IT RM960887 A1 ITRM960887 A1 IT RM960887A1
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novolac
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ethylenically unsaturated
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Frank V Apicella
Nancy A Dulzer
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Sandoz Ag
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Description

DESCRIZIONE
"Composizioni di esteri vinilici di novolacca"
ANTEFATTO DELL'INVENZIONE
1 . Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce a composizioni termoindurenti che polimerizzano a temperatura ambiente -per fornire rivestimenti aventi eccezionale resistenza chimica ad acidi, alcali e solventi aggressivi come il cloruro di metilene. Più in particolare, l'invenzione è diretta ad una composizione di resina di estere vinilico di novolacca termoindurente, utile per la formulazione di rivestimenti, incamiciature e pavimentazioni protettive per proteggere acciaio, ferro, calcestruzzo o altre sostanze dalla corrosione. 2 . Descrizione della tecnica anteriore
Le resine polimeriche termoindurenti di novolacca sono spesso utilizzate nella formulazione di rivestimenti anticorrosione, perché sono notevolmente più resistenti all'attacco chimico di molti altri tipi di polimeri termoindurenti. I tipi più comuni di resine di novolacca impiegati comprendono le resine epossidiche di novolacca e le resine di novolacca e le resine di esteri vinilici di novolacca.
Le resine epossidiche a base di novolacca vengono prodotte facendo reagire la resina di novolacca con un'epicloridrina. Sebbene queste resine termoindurenti, quando fatte polimerizzare con ammina a temperatura ambiente, diano materiali polimerizzati con un'eccellente resistenza agli alcali, ai sali, agli acidi deboli non ossidanti e ad alcuni deboli solventi, esse generalmente mostrano scarsa resistenza agli acidi organici, agli acidi inorganici concentrati (con l'eccezione dell'acido solforico al 98%), agli ossidanti e ai solventi aggressivi come il cloruro di metilene. Miglioramenti nella loro resistenza chimica possono essere ottenuti utilizzando temperature elevate durante il processo di polimerizzazione. Tuttavia, ciò non è pratico in molte situazioni per la difficiltà di riscaldare ampie aree in maniera uniforme, per non parlare del tempo e della spesa aggiuntivi associati con il processo di riscaldamento. Inoltre, basse velocità di polimerizzazione, brevi vite utili e alta viscosità sono inconvenienti addizionali associati con l'uso delle resine di novolacca epossidiche nella formulazione di rivestimenti anticorrosione.
Le resine di esteri vinilici di novolacca commercialmente disponibili sono resine di novolacca metacrilata prodotte dalla reazione di un acido metacrilico con una resina di novolacca epossidica. Queste resine vengono polimerizzate con un meccanismo a radicali liberi, normalmente innescato da perossidi, per produrre un materiale indurito. Le resine di esteri vinilici di novolacca sono state utilizzate per molti anni come rivestimenti resistenti alla corrosione, dato che esse mostrano generalmente una buona resistenza a molti agenti chimici compresi gli acidi, gli alcali, gli ipocloriti e molti solventi. Tuttavia, esse mostrano generalmente scarsa resistenza ai solventi organici, in particolare ai solventi organici clorurati come il cloruro di metilene, e all'acido solforico concentrato. Inoltre, le resine di esteri vinilici di novolacca sono materiali viscosi, cosa che le rende difficili da manipolare. Le resine di esteri vinilici di novolacca commercialmente disponibili sono generalmente disciolte in un monomero stirenico per ridurne la viscosità. Tuttavia, ciò dà come risultato composizioni con forte odore e infiammabili, che sono indesiderabili sia dal punto di vista della salute che da quello ambientale. Inoltre, le resine di esteri vinilici di novolacca hanno una breve durata in magazzino, generalmente non più lunga di 6 mesi, e usualmente meno di 3 mesi.
I brevetti USA Ni. 4.363.889 e 4.443.503 descrivono composizioni di rivestimento anticorrosione comprendenti una resina poliestere insatura, fiocchi di vetro di una dimensione specifica, un perossido di chetone e un idroperossido e/o estere perossidico. Tutti i poliesteri insaturi noti vengono descritti come utili nelle composizioni di rivestimento, comprese le resine poliestere ottenute per reazione di una resina epossidica con un acido monocarbossilico α,βetilenicamente insaturo (vedi colonna 4, righe 19-52). Le resine poliestere possono essere diluite con monomeri polimerizzabili che comprendono monomerì mono-, di- e multifunzionali, compresi il dimetacrilato di glicol etilenico e il trimetacrila.to di trimetilolpropano (vedere il paragrafo a cavallo delle colonne 4 e 5), sebbene lo stirene sia l'unico monomero usato specificamente negli esempi. I brevetti non offrono alcun suggerimento alla specifica combinazione di una resina di estere vinilico di novolacca con un monomero di- o multifunzionale a,β-etilenicamente insaturo, o al fatto che una tale combinazione darebbe come risultato rivestimenti polimerizzati aventi proprietà anticorrosione migliorate in confronto con altre composizioni di resina di poliestere insaturo/monomero.
Il brevetto USA No.4.083. 890 descrive genericamente composizioni polimerizzabili - comprendenti una resina poliestere insatura e un monomero copolimerizzabile. Tuttavia, non vi è alcun insegnamento circa la specifica combinazione di una resina di estere vinilico di novolacca con un monomero di- o multifunzionale a, β-etìlenicamente insaturo, né alcun accenno o sugge-rimento al fatto che una tale combinazione offrirebbe proprietà superiori rispetto ad altre combinazioni insature di resina poliestere/monomero.
SOMMARIO DELL' INVENZIONE
Secondo la presente invenzione, si è trovata una composizione a base di resina di estere vinilico di novolacca che polimerizza a temperatura ambiente per fornire un materiale avente resistenza agli effetti dei solventi organici come l'acetone, il metanolo, i solventi clorurati, ad es. cloruro di metilene, nonché gli acidi come l'acido solforico concentrato e l'acido nitrico al 50%, migliorata in confronto ai materiali ottenibili dalla polimerizzazione di composizioni anticorrosione commercialmente disponibili a base di epossidi ed esteri vinilici di novolacca. Inoltre, le composizioni della presente invenzione hanno generalmente una vita utile più lunga (uno studio accelerato di vita utile a 120°F (49°C) indicando una vita utile superiore a 9 mesi) in confronto con le composizioni tradizionali di esteri vinilici di novolacca. Inoltre, i componenti resina/monomero della presente invenzione mostrano basse viscosità senza la necessità di aggiungere stirene, e evitano gli inconvenienti tossicologici e ambientali delle resine di esteri vinilici di novolacca tradizionali (e quindi non richiedono etichette di pericolo per infiammabilità o corrosività) .
In modo specifico, la presente invenzione fornisce una composizione polimerizzabile comprendente:
(i) una o più resine di estere vinilico di novolacca, la (le) resina (e) di estere vinilico di novolacca contenendo almeno due siti a, β-etilenicamente insaturi per molecola.
<ii) uno o più monomeri reattivi, i monomeri reattivi contenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, e
(iii) un idroperossido organico, un perossido o miscele degli stessi.
In un'altra forma di realizzazione, l'invenzione fornisce una composizione formata combinando i materiali di cui sopra.
In un'ulteriore forma di realizzazione l'invenzione fornisce un metodo per formare un rivestimento su un substrato comprendente le fasi di:
A) applicare una composizione polimerizzabile su un substrato, detta composizione polimerizzabile comprendendo
(i) una o più resine di novolacca, la (le) resinaie) di novolacca contenendo almeno due siti α,βetilenicamente insaturi per molecola,
(ii) uno o più monomeri reattivi, i monomeri reattivi contenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, e
(iii) un idroperossido organico, un perossido o miscele degli stessi; e
B) permettere a tale composizione polimerizzabile di indurire.
L'invenzione fornisce inoltre substrati, ad es. substrati dì pavimentazione e substrati di rivestimento interno, ricoperti con un rivestimento prodotto con il metodo sopra menzionato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
Le resine di estere vinilico di novolacca utili nella presente invenzione hanno preferibilmente un peso molecolare calcolato da 300 a 5000 g/mole, preferibilmente da 1000 a 3000 g/mole, e contengono, in media, almeno due gruppi terminali a,β-etilenicamente insaturi per molecola. Se il peso molecolare è inferiore a 300 g/mole i materiali polimerizzati risultanti tendono ad essere fragili/ ed è molto difficile raggiungere buone prestazioni a causa del fatto che i rivestimenti fragili sono soggetti a frattura e generalmente presentano scarsa resistenza all'impatto. Dato che un aumento del peso molecolare generalmente incrementa la viscosità della resina, rendendo i materiali meno lavorabili, è preferibile usare materiali con pesi molecolari di 5.000 g/mole o meno. La resina di estere vinilico di novolacca preferita ha un campo di peso molecolare calcolato di 2.300-3.000 g/mole, una funzionalità superiore a 2,5 e una viscosità maggiore a 90.000 cps quando misurata a 25°C (77°F) con un viscosimetro Brookfield.
Le resine di esteri vinilici di novolacca utili in questa invenzione vengono preparate facendo reagire un acido monocarbossilico a,β-etilenicamente insaturo con una resina epossidica di novolacca. La resina epossidica di novolacca può essere sintetizzata facendo reagire un fenolo o un fenolo sostituito, ad es. un alchilfenolo come un cresolo, con formaldeide in presenza di un catalizzatore acido o alcalino, e facendo ulteriormente reagire la novolacca o il composto di cresolo risultante con epicloridrina o metil-epicloridrina. Acidi monocarbossilici a,β-etilenicamente insaturi utili comprendono l'acido acrilico, l'acido metacrilico, l'acido crotonico, i monoesteri di acidi policarbossilici insaturi e i monosteri dell'acido maleico. Gli acidi e i monoesteri insaturi possono essere utilizzati singolarmente o come miscela di due o più di essi.
La resina di estere vinilico di novolacca è presente nelle composizioni dell'invenzione in un quantità compresa tra il 20% e il 90%, preferibilmente tra il 30% e il 60%, in peso, basato sul peso dell'intera composizione.
I monomeri reattivi utili in questa invenzione sono acrilati e metacrilati contenenti almeno due siti a, β-etilenicamente insaturi per molecola, aventi bassa viscosità, generalmente inferiore a 500 cps misurata su un viscosimetro Brookfield a 25°C (77°F) e preferibilmente inferiore a 200 cps, e aventi un punto di infiammabilità superiore a 60°C (140°F), misurato con il metodo della coppa chiusa di Pensky-Martins. Monomeri reattivi preferiti hanno un peso molecolare calcolato da 150 a 1500 g/mole, più preferibilmente da.
200 a 300 g/mole. Se il peso molecolare è inferiore a circa 150 g/mole, i monomeri tendono ad essere altamente tossici e volatili, e quindi sono indesiderabili da un punto di vista ambientale. Se il peso molecolare è superiore a 1500 g/mole, i materiali tendono ad essere troppo viscosi, e di conseguenza i monomeri sono meno lavorabili ed hanno un ridotto potere solvente per la resina di estere vinilico di novolacca. Adatti monomeri comprendono, ma non sono ad essi limitati, diacrilato di 1,4-butandiolo, dimetacrilato di 1,4-butandiolo, diacrilato di 1,6-esandiolo, dimetacrilato di 1, 6-esandiolo, triacrilato di trimetilolpropano, triacrilato di trimetilolpropano etossilato, dimetacrilato di glicol etilenico, diacrilato di 1,3-butilenglicol e dimetacrilato di glicol dietilenico. Questi monomeri possono essere usati singolarmente o come miscela di due o più di essi. I metacrilati sono generalmente preferiti rispetto agli acrilati perché i rivestimenti risultanti tendono a mostrare resistenze migliorate alla corrosione da parte degli alcali.
I monomeri reattivi possono contenere altri gruppi che impartiscono certe caratteristiche al materiale polimerizzato finale. Ad esempio, uretani o siliconi a,β-etilenicamente insaturi possono essere utilizzati per aumentare la flessibilità del materiale utilizzato; monomeri a,β-etilenicamente insaturi contenenti fluoro possono essere usati per impartire migliorata resistenza all'olio e all'acqua, minore energia superficiale e incrementata resistenza a certi agenti chimici; e monomeri a,β-etilenicamente insaturi contenenti silani possono essere utilizzati per migliorare le proprietà di adesione e/o o di bagnabilità superficiale .
I monomeri reattivi sono presenti nelle composizioni in una quantità che varia dal 10% al 90%, preferibilmente dal 20% al 60% in peso, basato sul peso dell'intera composizione.
Gli agenti indurenti di perossidi o idroperossidi organici utili nella presente invenzione possono essere qualunque perossido o idroperossido organico noto nella tecnica. I perossidi e gli idroperossidi organici si decompongono producendo radicali liberi che innescano la reazione di polimerizzazione. Esempi specifici di perossidi e di idroperossidi utili sono quelli che contengono da 3 a 18 atomi di carbonio, come il perossido di benzoile, il perbenzoato di tertbutile, il perossido di metiletilchetone, il dilaurilperossido, il di (t-butilcicloesil) perossido, il bis(lidrossicicloesil) perossido, 1'idroperossido di tbutile, l'idroperossido di eumene, l'idroperossido di metiletilchetone, 1'idroperossido di diisopropilbenzene e miscele degli stessi.
II perossido, 1'idroperossido o la loro combinazione, se utilizzata, sono presenti nella composizione in una quantità compresa tra circa lo 0,2% e il 10,0%, preferibilmente tra l'l% e il 4%, in peso basato sul peso dell'intera composizione. L'agente indurente preferito è l'idroperossido di eumene.
La decomposizione degli agenti indurenti può essere effettuata per mezzo di calore o con l'uso di promotori e/o acceleranti, che accelerano la decomposizione ad una data temperatura. Quando le composizioni della presente invenzione vengono polimerizzate ad una temperatura al di sotto di 50°C (122°F), è generalmente preferito utilizzare promotori e/o acceleranti .
I promotori più comunemente utilizzati sono animine aromatiche, sebbene qualunque altro promotore possa essere utilizzato. Esempi di adatti promotori di ammine aromatiche sono quelli aventi la formula
in c ui Ri è H, CH3, CHO e R2 e R3 sono ciascuno·indipendentemente scelto tra -CH3, -CH2CH3, -CH2CH2OH. Preferiti promotori amminici sono l'anilina, la N,ridirnetilanilina, la Ν,Ν-dietilanilina, la N,N-di-(idrossietil)anilina, la N,N-dimetil-p-toluidina, la N,N-di {idrossietil)toluidina e la p-dimetilamminobendimetilamminobenzaldeide .
Se presenti, i promotori sono generalmente utilizzati in quantità comprese tra lo 0,01% e il 2% in peso, basato sul peso dell'intera composizione.
Gli acceleranti sono generalmente composti metallici polivalenti, compresi sali e complessi, che accelerano l'azione di un idroperossido organico e promuovono la polimerizzazione superficiale ossidativa. Questi sali o complessi metallici sono generalmente noti nella tecnica come "siccativi" o "essiccanti" (acceleranti di indurimento). I sali metallici polivalenti più utili sono i sali metallici degli acidi naftenici, dell'acido resinico, dell'acido abietico o di acidi alifatici aventi da 7 a 30 atomi di carbonio come l'acido 2-etilesanoico, l'acido laurico, l'acido palraitico, l'acido stearico, l'acido oleico, l'acido linoleico e l'acido monotannico. Il componente metallico polivalente dei sali è generalmente scelto tra calcio, rame, zinco, magnesio, manganese, piombo, cobalto, ferro, vanadio e zirconio. Si può utilizzare un sale metallico polivalente singolo o miscele di essi. L'accelerante preferito è l'ottoato di cobalto.
Se presenti, gli acceleranti sono generalmente utilizzati in quantità comprese tra lo 0,01% e il 2% in peso basato sul peso dell'intera composizione.
In aggiunta ai componenti sopra menzionati, le composizioni della presente invenzione possono comprendere altri ingredienti noti agli esperti nel ramo. Questi includono, ma non sono limitati ad essi, pigmenti come il biossido di titanio, ritardanti come il 2,4-pentandione, inibitori di corrosione come il fosfato di zinco, additivi fluidificanti e livellanti, modificanti di reologia come il "silica fumé", agenti bagnanti, disperdenti, antischiuma, stabilizzanti agli ultravioletti, rinforzi fibrosi come kevlar o vetro, inibitori come l idrochinone, additivi antimicrobici, antiossidanti, cariche conduttive come grafite o carbonio, cariche inorganiche come sabbia, ceramica, mica, scaglie di vetro e particelle metalliche.
Le composizioni di esteri vinilici di novolacca della presente invenzione, dopo la polimerizzazione a temperatura ambiente, danno come prodotto dei materiali con eccellente resistenza chimica agli acidi, agli alcali e ai solventi aggressivi come il cloruro di metilene. Inoltre, le composizioni hanno viscosità adatte per una agevole formulazione in materiali resistenti alla corrosione, come adesivi, strutture di materiale plastico rinforzato con fibre, laminati, composizioni da stampaggio, incapsulati, rivestimenti protettivi, incamiciature e pavimentazioni per proteggere acciaio, ferro, calcestruzzo e altri substrati dalla corrosione, senza i problemi tossicologici e ambientali associati con le composizioni contenenti monomeri stirenici. Le composizioni della presente invenzione sono particolarmente utili nella produzione di incamiciature protettive per il contenimento primario e secondario su substrati di acciaio e calcestruzzo.
Come sarà facilmente compreso dagli esempi e dai risultati sperimentali qui inclusi, le composizioni di resina della presente invenzione sono notevolmente migliori, per quanto riguarda la resistenza a corrosione, delle resine di novolacca convenzionali ad alta resistenza chimica. Si ritiene che questi effetti siano ottenuti per l'azione sinergica tra la resina di estere vinilico di novolacca a,β-etilenicamente insatura e il monomero multifunzionale a,β-etilenicamente insaturo.
Quelli che seguono sono esempi di composizioni della presente invenzione ma, naturalmente, non dovrebbero essere interpretati in alcun modo come limitativi dell'ambito della stessa.
ESEMPIO 1
Una composizione di resina comprendente i componenti della Tabella 1 viene preparata mescolando IRR1022 (resina di estere vinilico di novolacca) con SR206 (un monomero metacrilato difunzionale) e COPAC (cobalto al 6%) utilizzando metodi di miscelazione convenzionali. L'agente indurente di idroperossido di eumene viene addizionato poco prima dell'applicazione.
TABELLA 1
Una composizione di confronto comprendente i componenti elencati nella Tabella 2 viene preparata mescolando il DERAKANE (resina di estere vinilico di novolacca) , dimetilanilina, cobalto al 12% e MTBHQ (metil tert-butil idrochinone) utilizzando metodi di miscelazione convenzionali. L' idroperossido di eumene (2,0 g) viene aggiunto poco prima dell'applicazione.
(segue tabella)
TABELLA 2
Getti di 38 m di diametro e 3 min. di spessore vengono realizzati da ciascuna delle due composizioni di cui sopra. I getti vengono lasciati polimerizzare a temperatura ambiente per 7 giorni, quindi immersi in vari agenti chimici a diverse temperature per confrontare la resistenza chimica. Le variazioni percentuali di peso dopo 3, 7, 14 e 28 giorni a 21°C (70°F), 38°C (100°F) e 60°C (140°F) per i getti immersi nei vari agenti chimici sono riportate nella Tabella 3.
(segue tabella)
(continua tabella)
Come può essere facilmente compreso da questo esempio, in particolare dai dati della Tabella 3, la composizione di resina della presente invenzione presenta una resistenza alla corrosione estremamente migliorata rispetto alle resine di esteri vinilici di novolacca tradizionali, nei confronti di solventi organici come acetone e metanolo, solventi clorurati come cloruro di metilene, acido solforico concentrato e acido nitrico al 50% a temperature elevate .
ESEMPIO 2
Una composizione di rivestimento secondo la presente invenzione comprendente i componenti della Tabella 4 è preparata come segue :
(segue tabella)
TABELLA 4
La resina IRR 1032 viene conservata in una camera calda a circa 90°F(32°C) per 24 ore per ridurne la viscosità, e caricata in un recipiente di miscelazione pulito e asciutto. Si aggiunge quindi un 15% della quantità totale di SR214B richiesta e la miscela viene mescolata fino all'omogeneità. Il biossido di titanio viene aggiunto lentamente e disperso fino ad ottenere una granulometria Hegman pari a 7. I seguenti materiali vengono quindi aggiunti sotto agitazione: Byk A515, Coroc A-2201-M, colorante nero CC844-9960, Arcai AP 1375, idrochinone, Z-6030 e silica fumé. La miscela viene mescolata fino all'omogeneità. Quindi, si aggiunge il Byk R605 e si osserva un aumento nella viscosità e nella tissotropia nella resina. Vengono quindi aggiunte scaglie di vetro da 1/64 di pollice seguite da una miscela pre-mescolata del rimanente monomero SR214B, del cobalto al 12% in alcooli minerali e del 2,4-pentandione. Nella miscela risultante viene mescolata fino all'omogeneità.
La viscosità del componente di resina è di 3200-3800 cps a 77°F (25°C) come misurata su un viscosimetro Brookfield. Una prova di vita utile accelerata a 120°F (49°C) suggerisce che il componente di resina ha una vita utile superiore a 9 mesi. La resistenza al cedimento della composizione, come misurata in un misuratore anti-cedimento della Gardner Co., è di 20-24 mils (500-600 micron) . La composizione catalizzata viene versata in uno stampo e lasciata polimerizzare per sette (7) giorni. La resistenza a trazione della composizione polimerizzata è di 3600 psi (24,8 MPa), determinata secondo la norma ASTM D-638 e la resistenza a flessione è di 5200 psi (35,8 MPa), determinata secondo la norma ASTM D-790.
ESEMPIO 3
Una composizione di resina comprendente i componenti di cui alla Tabella 5 viene preparata come nell'esempio 1. Viene preparato un esempio comparativo comprendente i componenti di cui alla Tabella 6, nonché un confronto preparato utilizzando ì componenti elencati nella Tabella 7.
TABELLA 5
<•>
(segue tabella) TABELLA 6 (Esempio comparativo)
TABELLA 7 (confronto)
5 getti (38 mm.di diametro per 3 min di spessore) vengono realizzati da ciascuna formulazione di resina, lasciati polimerizzare a 21°C (70°F) per tre giorni, e quindi immersi in cloruro di metilene. I dati di cambiamento di peso percentuale medio sono riassunti nella Tabella 8 che segue.
(segue tabella)
TABELLA 8
I risultati dell'esempio 3, in particolare i dati della Tabella 8, dimostrano chiaramente che la composizione di resina della presente invenzione contenente il monomero difunzionale, cioè il dimetacrilato di 1,4-butandiolo, è superiore alla composizione comparativa che contiene il monomero monofunzionale, cioè lo stirene, per quanto riguarda la resistenza al cloruro di metilene. Sebbene le prestazioni del confronto {senza monomero reattivo) siano simili a quelle del prodotto della presente invenzione per quanto riguarda la resistenza al cloruro di metilene, la viscosità del componente di resina del confronto è stata superiore a 90,000 cps a 21°C (70°F) come misurata su un viscosimetro Brookfield, rendendone difficile l'applicazione per mezzo di attrezzature convenzionali, come rulli, pennelli o dispositivi da spruzzo, mentre la viscosità del componente di resina della composizione secondo la presente invenzione era inferiore a 1.000 cps a 21°C (70°F), come misurata su un viscosimetro Brookfield.
viscosimetro Brookfield.
ESEMPIO 4
Una composizione di resina secondo la presente invenzione viene preparata e prodotta in getti come nell'Esempio 3. Due getti di confronto vengono realizzati da composizioni di resina commercialmente disponibili. Il "Confronto A" è una composizione a base di resina di estere vinilico di novolacca e il "Confronto B" è una composizione a base di novolacca epossidica. I getti risultanti vengono immersi in vari agenti chimici a diverse temperature per confrontare la resistenza chimica. I cambiamenti di peso a l, 14 e 28 giorni a 21°C (70°F), 38°C (100°F) e 60°C (140°F) per i getti immersi in vari agenti chimici sono riportati nella Tabella 9.
(segue tabella) TABELLA 9
Come si può facilmente rilevare dall'esempio 4, in particolare dai dati della Tabella 9, i getti preparati dalle composizioni della presente invenzione sono ampiamente superiori ai getti preparati dalla resina di estere vinilico di novolacca commercialmente disponibile, in termini di resistenza alla corrosione da solventi organici, cioè acetone, metanolo e cloruro di metilene, nonché ai getti preparati dalla composizione a base di novolacca epossidica commercialmente disponibile, in termini di resistenza alla corrosione da cloruro di metilene e da acido nitrico al 50%. Mentre la resistenza alla corrosione dei getti preparati dalle composizioni secondo la presente invenzione è generalmente confrontabile con quella dei getti preparati sia dalla resina di estere vinilico di novolacca che dalla resina a base di novolacca epossidica in termini di resistenza agli acidi e alle basi, essa è ampiamente superiore in termini di resistenza alla corrosione da acido solforico concentrato, quando paragonata con i getti a base di esteri vinilici di novolacca .

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione polimerizzabile comprendente (i) una o più resine di estere vinilico di novolacca, la (le) resina(e) di estere vinilico di novolacca contenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, (ii) uno o più monomeri reattivi, i monomeri reattivi contenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, e (iii) un idroperossido organico, un perossido o miscele degli stessi.
  2. 2. Composizione polimerizzabile secondo la rivendicazione 1 in cui la resina di estere vinilico di novolacca ha un peso molecolare calcolato compreso tra 300 e 5.000 g/mole, preferibilmente tra 1.000 e 3.000 g/mole, più preferibilmente tra 2.200 e 3.000 g/mole.
  3. 3. Composizione polimerizzabile secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2 in cui la resina di estere vinilico di novolacca ha una funzionalità superiore a 2,5.
  4. 4. Composizione polimerizzabile secondo ognuna delle rivendicazioni 1-3 in cui il monomero reattivo è un acrilato o un metacrilato contenente almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola.
  5. 5. Composizione polimerizzabile secondo ognuna delle rivendicazioni 1-4 in cui il monomero reattivo ha un peso molecolare calcolato compreso tra 150 e 1.500 g/mole, più preferibilmente tra 200 e 300 g/mole.
  6. 6. Composizione polimerizzabile formata dal combinare : (i) una o più resine di estere vinilico di novolacca, la (le) resina (e) di estere vinilico di novolacca con-tenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, (ii) uno o più monomeri reattivi, i monomeri reattivi contenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, e (iìi) un idroperossido organico, un perossido o miscele degli stessi.
  7. 7. Metodo per formare un rivestimento su un substrato comprendente le fasi di: A) applicare una composizione polimerizzabile su un substrato, detta composizione polimerizzabile comprendendo : (i) una o più resine di novolacca, la (le) resinaie) di novolacca contenendo almeno due siti α, βetilenicamente insaturi per molecola, (ii) uno o più monomeri reattivi, i monomeri reattivi contenendo almeno due siti a,β-etilenicamente insaturi per molecola, e (iii) un idroperossido organico, un perossido o miscele degli stessi; e B) permettere a tale composizione polimerizzabile di indurire.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7 in cui il substrato è un substrato di pavimentazione.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 7 in cui il substrato comprende acciaio, ferro o calcestruzzo.
  10. 10. Substrato ricoperto con il rivestimento prodotto secondo il metodo della rivendicazione 7.
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