ITMI20010653A1 - Autoveicolo con cambio di velocita' automatizzato ad elevata semplicita' strutturale - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un autoveicolo con un motore di azionamento, un dispositivo di trasmissione di momento torcente con un dispositivo di manovra, un cambio di marcia con un dispositivo di manovra e un dispositivo di comando, in cui la manovra del dispositivo di trasmissione di momento torcente, e del cambio avviene in modo automatizzato mediante il dispositivo di comando. La manovra di tali cambi di marcia avviene di regola per mezzo di due componenti di movimento, quali una componente di selezione e una componente di cambio di rapporto.

E' noto l'associare a ciascuna di queste componenti di selezione un azionamento proprio. I movimenti di questi due azionamenti vengono convertiti in un movimento rotatorio e in un movimento traslatorio nell'albero del cambio con conversione dei rapporti di marcia e di forza.

Qui è problematica la connessione fra gli azionamenti e l'albero del cambio. Le esigenze inerenti alla via di trasmissione per quanto riguarda rapporti di marcia e di forza, velocità di cambio, tempo di cambio e confortevolezza di cambio, conducono a costruzioni dispendiose, che sono complicate e costose e il cui montaggio è dispendioso.

E' quindi scopo dell'invenzione realizzare un autoveicolo con un cambio di marcia automatizzato, che presenti un numero di pezzi ridotto, sia più economico e con mezzi semplici soddisfi le esigenze delle condizioni di marcia e di forza richieste, la velocità di cambio, il tempo di cambio e la confortevolezza di cambio. Il sistema deve presentare una forma costruttiva semplice, compatta, adattata allo spazio di ingombro, ed essere facile da montare.

Questo scopo viene raggiunto secondo l'invenzione per il fatto che la catena cinematica, di trasmissione per la conversione del movimento del primo azionamento in un movimento di selezione comprende uno stadio di cambio azionato dall’azionamento, integrato preferibilmente nell'azionamento, come una vite senza fine con ruota a vite, un trascinatore a valle di quest'ultima per la conversione del movimento rotatorio in un movimento assiale, un elemento per la trasmissione del movimento assiale ad un elemento a leva per la conversione del movimento assiale in un movimento di selezione rotatorio e la catena cinematica di trasmissione per la conversione del movimento dell'altro azionamento in un movimento di cambio presenta un primo stadio di cambio, azionato dall'azionamento, preferibilmente integrato nell'azionamento, come una vite senza fine con ruota a vite, una elasticità di cambio preferibilmente integrata nell'azionamento, presenta un secondo stadio di cambio a valle, per esempio formato da un ingranaggio cilindrico e una cremagliera, che converte il movimento rotatorio in un movimento traslatorio, un elemento per la trasmissione senza impedimenti del movimento assiale nonché una leva del cambio con essa connessa, girevole intorno ad un dispositivo di supporto, con connessione priva di serraggio per la conversione in un movimento di cambio assiale.

Perfezionamenti preferibili dell'invenzione sono oggetto delle sottorivendicazioni.

Il dispositivo di manovra per il cambio comprende, nell'esempio di esecuzione preferito dell'invenzione, una piastra di base, sulla quale esso è connesso con il cambio. Vantaggiosamente la piastra di base porta il primo e il secondo azionamento.

Con l'espressione piastra di base nell'ambito della presente invenzione non è da intendere necessariamente un elemento a forma di piastra, bensì piuttosto anche un elemento eseguito come sempre, che porta componenti importanti del dispositivo di .azionamento ed è connesso con il cambio direttamente o indirettamente.

Preferibilmente l'asse della ruota a vite, associata al primo e/o al secondo azionamento, è alloggiato almeno a sostegno nella piastra di base. L'alloggiamento forma un supporto per l'asse.

Secondo un perfezionamento vantaggioso dell'invenzione, la piastra di base forma un corpo per almeno uno stadio di cambio del cinematismo di cambio e/o di selezione, in particolare per il primo stadio di cambio, formato da ingranaggio cilindrico e cremagliera, del cinematismo di cambio.

Qualora dalla piastra di base sul cambio sia stata coperta una zona che deve essere accessibile, la piastra di base rende possibile vantaggiosamente un accesso, per esempio mediante aperture. Per esempio un tappo di riempimento con olio nel cambio può essere lasciato libero mediante un foro corrispondente in modo che, sia reso possibile un controllo del livello dell'olio o un riempimento con olio.

Un'esecuzione preferita dell'invenzione è eseguita come pezzo colato e presenta nervature. E' vantaggioso che le nervature si estendano ad un angolo tale rispetto alla direzione principale dell'utensile, quindi perpendicolarmente rispetto al piano di divisione dell'utensile di colata, che per l'esecuzione di aperture attraverso le nervature non sia necessario alcun elemento supplementare, come ad esempio tasselli, anime e simili, bensì la loro esecuzione possa avvenire soltanto mediante una configurazione dell'utensile di colata.

In un esempio di esecuzione preferito, per il fissaggio della piastra di base al cambio viene impiegato fra gli altri un elemento, che forma contemporaneamente il supporto per la leva del cambio girevole per la trasmissione del movimento di cambio. Vantaggiosamente questo elemento può essere eseguito per il supporto della leva del cambio a mo' di spinotto a forma di perno, e per il fissaggio della piastra di base, si può disporre di una zona a scalino o a collare allo scopo della trasmissione di forze di serraggio.

Secondo una forma di esecuzione preferita, la forza di precarico per il fissaggio della piastra di base al cambio impiega fra gli altri un elemento generante un precarico, come una vite o un rivetto, che è premontato in modo da impedirne la perdita. Prima del montaggio vero e proprio questo elemento viene ritenuto in modo facilmente separabile o fissabile nel punto previsto.

Un'esecuzione preferita dell'invenzione mostra il trascinatore per la conversione del movimento rotatorio in un movimento assiale nel percorso di trasmissione del movimento di selezione, come elemento a forma di disco o di leva con una connessione, disposta eccentricamente rispetto all'asse di azionamento, all'elemento di trasmissione successivo.

In un'esecuzione vantaggiosa dell'invenzione, l'elemento successivo al trascinatore per la trasmissione del movimento assiale è incluso nella catena cinematica per mezzo di connessioni a testa sferica, per esempio per rendere possibile una trasmissione di forza e una compensazione delle tolleranze senza impedimenti.

Vantaggiosamente l'ingranaggio cilindrico che con la cremagliera forma il secondo stadio di cambio nel percorso di trasmissione del movimento di cambio, per la trasmissione di forza ad accoppiamento di forma viene innestato in un'apertura corrispondente della elasticità del cambio.

In un'esecuzione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, la cremagliera presenta, nella zona di trasmissione del movimento di cambio, una zona di un materiale con elevato pianto di fusione, come metallo, che porta la dentatura, e una zona di un materiale con punto di fusione più basso, come materiale plastico, che è previsto per la connessione con l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali.

Secondo un perfezionamento particolarmente vantaggioso dell'invenzione, l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio presenta una zona di un materiale con elevato punto di fusione, come metallo, che è previsto per la connessione con la cremagliera, e una zona di un materiale con punto di fusione più basso, come materiale plastico, che è prevista per la connessione con la leva del cambio.

In una forma di esecuzione preferita, l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio è disposta fissa assialmente con la cremagliera, ma disposta in modo mobile almeno rotativamente intorno ad almeno due assi.

Vantaggiosamente questa connessione è eseguita come connessione a testa sferica e viene fabbricata mediante colata o stampaggio ad iniezione della sfera disposta sull'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali, nel percorso di trasmissione del movimento di cambio.

Inoltre può essere vantaggioso colare la sfera contemporaneamente con la parte della cremagliera portante la dentatura, e/o con la parte dell'elemento, prevista per la connessione con la leva del cambio, per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio.

In un altro esempio di esecuzione preferito, la cremagliera e/o l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio è costituita completamente da materiale plastico, ove possono venire impiegati materiali plastici con punti di fusione differenti.

Nell'esempio di esecuzione preferito vengono adottati accorgimenti affinchè l'articolazione sferica sia pienamente mobile nel campo di temperature previsto per il funzionamento. Così può essere vantaggioso, prima del processo di stampaggio a iniezione della testa sferica, circondare la testa sferica con un agente distaccante, come la cera. Può essere anche vantaggioso assicurare la mobilità fra testa sferica e sede sferica addizionalmente o esclusivamente mediante un processo di raffreddamento definito.

Nell'esempio di esecuzione viene impiegato preferibilmente, come materiale per la sede sferica un materiale plastico con poco ritiro al raffreddamento.

Per la cremagliera è vantaggioso che il piano della primitiva della dentatura si trovi nelle vicinanze dell'asse della cremagliera o, con particolare vantaggio, coincida con esso.

In una forma di esecuzione preferibile dell'invenzione, la connessione della leva del cambio girevole su un elemento per l'avviamento del movimento di cambio sull'albero del cambio, avviene per mezzo di una connessione a corsoio.

Secondo un esempio di esecuzione preferito può essere vantaggioso quando l'ultimo elemento nel percorso di trasmissione del movimento di selezione prima dell'immissione sull'albero di cambio è contemporaneamente l'ultimo elemento nel percorso di trasmissione del movimento di cambio prima dell'immissione sull'albero di cambio. Così attraverso questo elemento sono accoppiati insieme movimenti di selezione e di cambio.

In un perfezionamento preferito dell'invenzione, la variazione della posizione dell'azionamento di selezione, provocata dall'accoppiamento meccanico del cinematismo di cambio e di selezione per un movimento di cambio non viene interpretata dal dispositivo di comando come deviazione di posizione.

Questo per esempio vantaggiosamente può venire ottenuto per il fatto che il cinematismo di selezione è adattato in modo tale che la variazione della posizione dell'azionamento di selezione per un movimento di cambio sia almeno molto ridotta, in particolare vantaggiosamente minima.

Inoltre è vantaggioso che la variazione della posizione dell'azionamento di selezione per un movimento di cambio sia minore della somma dei giochi presenti nel cinematismo di selezione.

Di seguito un esempio di esecuzione preferito con perfezionamenti vantaggiosi viene illustrato più in dettaglio con l'aiuto dei disegni, La figura 1 mostra un veicolo con una catena di azionamento, dispositivo di manovra del cambio e dispositivo di comando in una rappresentazione schematica,

la figura 2 mostra un disegno in esploso del dispositivo di manovra del cambio,

la figura 3 mostra un dispositivo di manovra del cambio montato sul cambio,

la figura 4 mostra un cinematismo di un percorso di selezione, la figura 5 mostra un cinematismo di un percorso di cambio, la figura 6a mostra direzione di connessione e di carico in una connessione a testa sferica,

la figura 6b mostra una connessione a testa sferica con trasmissione di forza possibile aumentata in direzione di connessione,

la figura 6c mostra una staffa di assicurazione per connessioni a testa sferica,

la figura 6d mostra una connessione a testa sferica per trasmissione di forza assiale,

la figura 7a mostra una vista in pianta di una testa sferica stampata a iniezione,

la figura 7b mostra una vista laterale di una testa sferica stampata a iniezione,

la figura 7c mostra una sezione di una testa sferica stampata a iniezione

la figura 8 mostra una sezione di un punto di fissaggio della piastra di base sul cambio e supporto di una leva del cambio per la trasmissione del movimento di cambio, la figura 9 mostra un diagramma del cinematismo di un percorso di cambio,

la figura 10 mostra un diagramma del cinematismo di un percorso di selezione,

la figura 11 mostra un diagramma dell'effetto del movimento di cambio su un cinematismo di selezione, la figura 12 mostra una elasticità di cambio vista in pianta, due sezioni

la figura 13 mostra un soffietto,

la figura 14 mostra un elemento per il fissaggio della piastra di base e il supporto della leva del cambio,

la figura 15 mostra un elemento per la trasmissione di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di selezione.

la figura 16a mostra la connessióne di un azionamento ad una catena di selezione,

la figura 16b mostra una connessione di un azionamento ad una catena di cambio,

la figura 17 mostra tridimensionalmente una piastra di base, la figura 18 mostra in vista laterale una piastra di base, la figura 19 mostra una sezione dell'unità costituita da cremagliera e asta dello spintore,

la figura 20 mostra una piastra di connessione,

la figura 21 mostra un elemento di supporto con cinematismo sul cambio,

la figura 22 mostra un elemento di supporto con cinematismo, la figura 23 mostra un cinematismo di un percorso di selezione e la figura 24 mostra un cinematismo di un percorso di cambio.

La figura 1 mostra schematicamente un autoveicolo 1 con una catena di azionamento, che contiene un motore di azionamento 2, eseguito come motore a combustione interna, un giunto a frizione 4 e un cambio 6. Tramite un albero cardanico 8 e un differenziale 10 vengono azionate le ruote 12 del veicolo 1. Ovviamente, può trattarsi naturalmente anche di un veicolo con uno o più altri assi azionati.

Come schema a blocchi sono rappresentati un dispositivo di selezione del rapporto di trasmissione 60, come leva di selezione, con sensore 61 e un dispositivo di comando 18, 44. Il dispositivo di comando 18, 44 può essere eseguito cóme unità o in zone parziali separate costruttivamente e/o funzionalmente. Se il dispositivo di comando 18, 44 è eseguito in zone parziali separate costruttivamente e/o funzionalmente, queste possono essere collegate insieme per esempio attraverso un bus CAN 54 o un altro collegamento elettrico per lo scambio di dati. Il dispositivo di comando 18, 44 comanda per esempio l'azionamento automatizzato del cambio 6 e/o della frizione 4 o del motore 2, come il momento del motore, la selezione del rapporto di trasmissione del cambio, una posizione di parcheggio o una posizione in folle del cambio o il momento torcente trasmissibile dal giunto a frizione.

Il dispositivo per la variazione del rapporto di trasmissione del cambio comprende almeno un attuatore 48, 50 e un dispositivo di comando 44, ove il rapporto di trasmissione è variabile mediante un comando dell'attuatore 48, 50. Inoltre la frizione 4 può venire azionata in modo automatizzato per mezzo dell'attuatore 46.

La zona 44 del dispositivo di comando riceve segnali, che rappresentano almeno lo stato di trasmissione della frizione 2 e il rapporto di trasmissione impostato nel cambio 6, nonché segnali da un sensore 52 per il numero di giri della presa di moto e un sensore 61 sul dispositivo di selezione del rapporto di trasmissione 60. Questi segnali vengono determinati da sensori, come da un sensore di riconoscimento di marcia o da un sensore di corsa della frizione.

La zona 18 del dispositivo di comando comanda il motore a combustione interna 2 attraverso una regolazione della valvola a farfalla 30 e/o dell'iniezione. Vengono ricevuti segnali da sensori 26 per la pressione del tubo di aspirazione, 24 per la temperatura dell'acqua di raffreddamento, 28 per il numero di giri del motore, 20 per la posizione della valvola a farfalla 22 e 16 per una manovra del pedale del gas 14.

Il dispositivo per la variazione del rapporto di trasmissione del cambio comprende almeno un attuatore 48, 50, che comprende per esempio due motori elettrici, ove un motore elettrico viene comandato per la manovra del processo di selezione e un secondo motore elettrico viene comandato per la manovra del processo di cambio. A tal scopo, per mezzo dei motori elettrici lungo il percorso di selezione o il percorso di cambio viene effettuato uno spostamento di almeno un elemento di cambio dal lato del cambio.

La figura 2 mostra un disegno in esploso del dispositivo di manovra del cambio. L'elemento centrale, è la piastra di base 220, su cui sono disposti l'azionamento 201 per il movimento di selezione e 205 per il movimento di cambio. Il fissaggio dell'azionamento 201 avviene per mezzo di viti 223, il fissaggio dell'azionamento 205 avviene con le viti 224. Per la trasmissione del movimento di selezione al braccio di selezione 203 serve la sbarra di accoppiamento 202. Essa, per evitare impedimenti nel cinematismo, è articolata attraverso connessioni a testa sferica al braccio di selezione 203 e al trascinatore dell'azionamento 201.

La trasmissione del movimento di cambio avviene attraverso l'ingranaggio 207, che, è in impegno con una cremagliera 209, l'elemento di connessione 211 e la leva del cambio 215 sul braccio di selezione 203. Per il supporto dell'ingranaggio 207 vengono impiegate bussole di supporto in materiale plastico 208.

L'azionamento 205 comprende una elasticità di cambio 206 rappresentata in figura 12 e integrata, descritta più in dettaglio.

Per il supporto scorrevole della cremagliera 209 nella piastra di base 220 trovano impiego due manicotti di supporto 210. Un soffietto 212 serve per la protezione della dentatura da insudiciamento.

Come perno di supporto per il supporto girevole della leva del cambio 215 nella piastra di base 220 serve l'elemento 221 cilindrico cavo. La leva del cambio 215 è supportata a scorrimento per mezzo di un manicotto di supporto 216. Contemporaneamente l'elemento 221 cilindrico cavo serve per il serraggio della piastra di base 220 con il cambio per mezzo della vite 222.

Per l'articolazione dell'elemento 211 e del corsoio 218 alla leva del cambio 215 vengono impiegate teste sferiche 213 e 217. Un anello stampato 214 di materiale plastico protegge la connessione a testa sferica dell'elemento 214 dall'insudiciamento. Il corsoio 218 si inserisce nel braccio di selezione 203 per la trasmissione di forza senza impedimenti. Qui un soffietto 219 di gomma serve per la protezione dall'insudiciamento. La connessione a testa sferica fra il braccio di selezione 203 e la sbarra di accoppiamento 202 viene protetta dall'insudiciamento e mediante l'anello stampato 204.

In figura 3 il dispositivo di manovra del cambio è mostrato montato sul cambio. Il cambio comprende una scatola 303, una scatola intermedia 302 nonché un coperchio 301. La piastra di base 306 è fissata per mezzo delle tre viti 308, 309, 310, al cambio. La vite 310 serve contemporaneamente per il serraggio dell'elemento cilindrico cavo, che forma il supporto per la leva del cambio 311.

Inoltre, nella figura sono rappresentate la leva del cambio 312, la sbarra di accoppiamento 307 nonché l'albero di cambio 313.

La presente vista dell'esempio di esecuzione mostra l'albero del cambio 313 orizzontale posto anteriormente in basso, cosicché un movimento di cambio S corrisponde ad un movimento da destra a sinistra, una rotazione intorno all'asse orizzontale corrisponde ad un movimento di selezione W. Sull'estremità di destra dell'albero del cambio agisce la leva del cambio 312, attraverso cui viene introdotto sia il movimento di cambio S che anche il movimento di selezione W, l'estremità di sinistra dell'albero del cambio - qui non rappresentata - è in connessione con i manicotti di cambio attraverso diti di cambio e forcelle di cambio.

Il dispositivo di azionamento del cambio, comprendente fra l'altro la piastra di base 306 e gli azionamenti 304 e 305, è fissato anteriormente in questa vista, in modo tale che l'asse longitudinale degli azionamenti formi un angolo 314 di circa 45° con l'asse dell'albero di cambio 313, e possa avvenire la connessione di azionamento attraverso le catene cinematiche alla leva del cambio 312.·Analogamente l'asse dell'azionamento di selezione 304 e la sbarra di accoppiamento 307 formano un angolo di circa 45°, la sbarra di accoppiamento forma quindi con l'albero del cambio 313 all'incirca un angolo di 90°.

Così come gli assi degli azionamenti 304 e 305 si estendono parallelamente, anche gli assi degli elementi di trasmissione sono all'incirca paralleli alla sbarra di accoppiamento 307 nel percorso di trasmissione del movimento di selezione e alla cremagliera o all'elemento per la trasmissione senza impedimenti del movimento 320 assiale nel'percorso di trasmissione del movimento di selezione, cosicché anche la cremagliera e rispettivamente l'elemento per la trasmissione senza impedimenti del movimento assiale 320 sono disposte all'incirca perpendicolarmente .rispetto all'albero del cambio 313.

Il supporto della leva del cambio 311, il cui asse viene formato dalla vite 310, è perpendicolare all'asse dell'albero del cambio in un piano, assialmente rispetto all'albero del cambio, all'incirca all'altezza della leva del cambio 312, cosicché mediante una rotazione della leva del cambio 311 intorno all'asse formato con la vite 310, viene ottenuto un movimento di selezione W dell'albero del cambio 313 e un movimento assiale della sbarra di accoppiamento 307, che è connessa mobilmente per mezzo di una connessione a testa sferica 315 con leva del cambio 312, dà luogo ad una rotazione dell'albero del cambio, corrispondente ad un movimento di cambio S.

Gli azionamenti 304 e 305 comprendono i motori di azionamento 318 e 319, le cui sedi polari sono rappresentate nella figura, nonché zone 316 e 317, che formano ciascuna un corpo, aperto da un lato, per il primo stadio di cambio, formato da una vite senza fine e da una ruota a vite, nel percorso rispettivamente di selezione e di cambio. Gli azionamenti 304 e 305 sono connessi con interposizione della piastra di base 306 con la scatola del cambio 303 in modo tale che il lato aperto delle zone 316 e 317 sia rivolto verso il cambio.

L'azionamento del cambio 305 è più vicino alla leva del cambio 312, come elemento centrale per la trasmissione di movimento all'albero dì cambio, rispetto all'azionamento di selezione 304. Corrispondentemente più corta è anche la catena cinematica, cosa che è vantaggiosa particolarmente per quanto riguarda le forze di cambio, maggiori in confronto alle forze di selezione.

L'intera disposizione rende possibile un fissaggio dei motori di azionamento 318 e 319 isolato rispetto alle vibrazioni del motore a combustione interna, del cambio e/o del funzionamento in marcia.

In figura 4 è rappresentata la cinematica di selezione. Con l'ingranaggio 408 azionato dalla vite senza fine è connesso un disco 401, che porta un trascinatore 409, disposto eccentricamente rispetto all'asse della ruota a vite, eseguito come parte di una connessione a testa sferica. Nel caso del trascinatore 401 può trattarsi anche di un elemento a forma di leva o configurato in altro modo, che è adatto a convertire un movimento rotatorio in un movimento assiale.

Il movimento rotatorio del disco 401 viene convertito in un movimento assiale della sbarra di accoppiamento 402. Il movimento della sbarra di accoppiamento 402 viene trasmesso senza impedimenti, attraverso la connessione a testa sferica 410, al braccio di selezione 403 connesso con l'albero di cambio 404. La sbarra di accoppiamento 402 è rappresentata in figura 15 e descritta nel seguito.

Gli arresti nelle posizioni di estremità della direzione di selezione vengono realizzati mediante spostamento dello spinotto 406 entro il glifo di cambio 407. Nel caso di una rotazione dell'albero di cambio 404, provocata dall'azionamento, per la selezione della pista di cambio, corrispondentemente lo spinotto 406 viene spostato entro il glifo di cambio 407, mediante il quale viene limitato anche il movimento di selezione e viene fissata la posizione delle piste.

La cinematica del percorso di selezione è eseguita come quadrilatero tridimensionale. Vantaggiosamente vengono generate distorsioni, ridotte il piu possibile.

Nel caso della disposizione rappresentata gli assi a dell'ingranaggio a vite del primo stadio del cambio nel percorso di trasmissione del movimento di selezione, l'asse ak della sbarra di accoppiamento 402 e l'asse as della sbarra di cambio 404 formano ciascuno un angolo di circa 90°. Nel sistema di coordinate cartesiano 411 l'asse a è all'incirca parallelo rispetto all'asse y, l'asse ak è all'incirca parallelo rispetto all'asse z e l'asse as è all'incirca parallelo all'asse x.

La distanza perpendicolare degli assi a e ak è data dalla distanza d fra gli assi a della ruota a coclea del primo stadio del cambio nel percorso di trasmissione del movimento di selezione e l'asse ae del trascinatore eccentrico. La distanza perpendicolare fra gli assi as e ak viene determinata dalla lunghezza e della leva del cambio 403.

La connessione del primo azionamento al cinematismo di selezione è rappresentata in figura 16a. L'azionamento 1601, che può essere eseguito per esempio con un motore elettrico, aziona attraverso una vite senza fine 1602 una ruota a vite 1603, che è in connessione con un trascinatore 1604. Il trascinatore 1604 è eseguita a forma di disco e porta, eccentricamente rispetto all'asse della ruota a vite, una testa sferica 1605 per l'articolazione della sbarra di accoppiamento 402. Naturalmente, anche l'altra parte della connessione a testa sferica potrebbe essere disposto sul trascinatore 1604.

La figura 5 mostra il percorso di trasmissione del movimento di cambio. Attraverso l'ingranaggio 502, connesso con un asse 501, il movimento viene trasmesso alla cremagliera 503. Per la connessione con la leva del cambio 506 è previsto l'elemento 504, che è connesso con la leva del cambio 506 attraverso una connessione a testa sferica 505. La leva del cambio 506 è fissata in modo girevole attraverso l'elemento 507 cilindrico cavo, che è fissato al cambio per mezzo della vite 508. La leva del cambio 506 è eseguita in modo tale che nel cinematismo del movimento di cambio non si manifestino distorsioni o almeno, siano soltanto ridotte. Nella conversione, di un movimento assiale in un movimento rotatorio o viceversa si manifestano sempre distorsioni sinusoidali. Grazie alla doppia conversione attraverso la leva del cambio 506 le distorsioni si eliminano mutuamente, cosicché il movimento della cremagliera 503 può venire convertito qui vantaggiosamente in un movimento della leva del cambio 511.

Una connessione senza impedimenti con l'albero del cambio 511 avviene attraverso il braccio di selezione 509. Un corsoio connesso con la leva del cambio 506 per mezzo di ima connessione a testa sferica, è montato nel braccio di selezione 509 per la trasmissione del movimento.

Un arresto del cambio 512 definisce rispettivamente la posizione in folle e le posizioni delle marce inserite; le spalle 510 dell'albero del cambio formano arresti interni al cambio in direzione di cambio. Anche nel movimento di cambio lo spinotto 513 viene spostato corrispondentemente nel glifo di cambio 514.

La disposizione dell'intera catena cinematica per la trasmissione del movimento di cambio rende possibile una trasmissione, dei movimenti praticamente senza distorsioni.

La conversione di un movimento assiale della cremagliera 503 lungo l'asse c in un movimento assiale della sbarra di cambio 511 lungo l'asse a, posto all'incirca perpendicolarmente all'asse c, avviene attraverso la leva del cambio 506, che è orientabile intorno all'asse b, all'incirca perpendicolare rispetto agli assi a e c. Vantaggiosamente i due fianchi 506a e 506b della leva del cambio 506 sono almeno approssimativamente di uguale lunghezza, per evitare distorsioni nella trasmissione del movimento. Se è desiderata una variazione di rapporto e di forza mirata, può essere però anche giustificato che i fianchi 506a e 506b siano eseguiti di differente lunghezza.

Quando con la leva del cambio 506, come nell'esempio presente, non avviene alcuna variazione significativa del rapporto di trasmissione, è inoltre vantaggioso generare già con lo stadio di cambio formato dall'ingranaggio cilindrico 502 e dalla cremagliera 503, un movimento assiale, la cui corsa corrisponde a quella dell'albero di cambio in direzione di cambio fra le posizioni estreme, per esempio fra la prima e la seconda marcia.

La connessione dell'altro azionamento 1610 al cinematismo di cambio è rappresentata in figura 16b. Nell'esempio presente l'azionamento, eseguito come motore elettrico 1610, aziona attraverso una vite senza fine 1611 una ruota a vite 1612, che è in connessione efficace con una elasticità di cambio 1613. Con l'elasticità di cambio 1613 è connesso a innesto l'ingranaggio cilindrico 1614, che è supportato in modo girevole sull'asse 1616 per mezzo di bussole scorrevoli 1615.

Gli assi aa e ba dei due azionamento 1601 e 1610 sono all'incirca perpendicolari agli assi ab e bb delle ruote a vite associate. La distanza perpendicolare degli assi l'uno dall'altro viene determinata sostanzialmente dal raggio della rispettiva ruota a vite.

La figura 6a mostra una connessione a testa sferica nota, formata da una sede sferica 601, costituita per esempio da materiale plastico, e una testa sferica 602. Per la connessione di testa sferica 602 e sede sferica 601 entrambi i due pezzi vengono inseriti l'uno nell'altro in direzione di connessione 604. Il collare 606 della sede sferica 6Q1 presenta in questo caso un diametro leggermente minore del diametro della sfera 602. Con l'applicazione di una certa forza in direzione di connessione 604, il collare 606 si allarga elasticamente in modo tale che la testa sferica 602 possa innestarsi completamente nella sede sferica 601 e offre allora grazie al suo diametro minore una certa forza di ritenuta per la connessione.

Usualmente la direzione di connessione 604 e la direzione di lavoro 605 sono perpendicolari 1'una all'altra. Nel caso di una trasmissione di forza, che avviene in direzione di lavoro 605, la connessione, non viene sollecitata in direzione di connessione, è necessario soltanto una forza di ritenuta ridotta per la sfera 602 nella sede 601. E' chiaro che non è possibile una trasmissione di forza in direzione di connessione 604 con la connessione a testa sferica presente, poiché testa sferica 602 e sede sferica 601 si staccherebbero l'una dall'altra.

La figura 6b mostra una connessione a testa sferica, in cui è possibile una sollecitazione limitata anche in direzione di connessione 604. Questo viene ottenuto per il fatto che ima separazione di sede sferica 610 e testa sferica 611 è resa più difficile da un elemento 612 supplementare, costituito per esempio da metallo, come rappresentato più in dettaglio in figura 6c.

La sede sferica 610 presentemente non presenta alcun collare di diametro ridotto rispetto al diametro della sfera. Il fissaggio della testa sferica 611 nella sede sferica 610 avviene per mezzo dell'elemento 612 supplementare, rappresentato in figura 6c. Esso presenta una zona 613, che si impegna sotto la sfera e in caso di sollecitazione in direzione di connessione può assorbire una forza. Tramite la zona 614, che è eseguita a forma di staffa, ed è montata sul collare della sede sferica 612, viene sostenuta questa forza.

Quando per mezzo della connessione a testa sferica devono venire connessi assieme in modo mobile due elementi allungati, per esempio a forma di cilindro, una tale connessione può venire realizzata come rappresentato in figura 6d. Per le ragioni illustrate precedentemente è necessaria una separazione delle direzioni di lavoro e di connessione, cosa che conduce qui ad una struttura dispendiosa con una pluralità di elementi costruttivi e, ad un montaggio difficile. Il primo elemento è presentemente una cremagliera 621, che presenta per la trasmissione di forza una dentatura 622. Ad essa deve venire connesso in modo mobile un elemento 620, che comprende la sede sferica 624. La testa sferica 625 è eseguita come elemento autonomo e connessa con la cremagliera 621 tramite un supporto 623.

Una trasmissione di forza fra elementi, in cui la direzione di connessione è contemporaneamente la direzione di lavoro, viene resa possibile secondo l'invenzione con particolare vantaggio con la soluzione mostrata nelle figure 7a, 7b e 7c. In particolare questa soluzione è adatta per la connessione mobile di due elementi allungati, per esempio a forma di cilindro, che sono sottoposti ad una sollecitazione in direzione assiale.

Esemplificativamente è qui mostrata la connessione di una cremagliera 702 con una sbarra di spintore 701. La cremagliera presenta una dentatura 710, attraverso la quale può venire introdotta una forza; la sbarra di spintore 701, per la trasmissione di movimento ad ulteriori elementi, può presentare alla sua estremità non rivolta verso lo spintore, una sede sferica 704.

La connessione viene formata vantaggiosamente da un materiale deformabile termicamente, in particolare colabile, e/o stampabile a iniezione, per esempio un materiale plastico, come una sede sferica 705, costituita da un materiale plastico come PA 6.6-GF 30 o POM-GF 30, e una testa sferica 703 fabbricata in un materiale con plinto di fusione più elevato, come per esempio acciaio, cosicché per la fabbricazione della connessione, la testa sferica 703 può venire incorporata nella colata della sede sferica 705 oppure può venire stampata ad iniezione con il materiale che forma, l'acetabolo sferico 705.

Possono esservi anche esempi di esecuzione in cui è vantaggioso che il materiale dell'acetabolo sferico 705 rispetto al materiale della testa sferica 703 presenti un punto di fusione più elevato. In ogni caso è vantaggioso fabbricare per primo il componente che è costituito dal materiale con il punto di fusione più elevato, e quindi connettervi l'altro durante la sua fabbricazione.

E' anche pensabile un esempio di esecuzione in cui sia vantaggioso che entrambi gli elementi 705 e 703 presentino un punto di fusione approssimativamente uguale.

E' vantaggioso prevedere accorgimenti particolari che assicurino la piena mobilità fra gli elementi nel campo in temperature previsto per il funzionamento. Questo può essere l'applicazione di un agente distaccante, come per esempio cera e/o un processo di raffreddamento adeguato e definito e/o un altro procedimento e/o mezzi adeguati. Anche in caso di impiego di materiali con punti di fusione differenti può essere vantaggioso addirittura inevitabile l'impiego di questi accorgimenti.

Nell'esempio di esecuzione presente l'elemento 705 che forma la sede sferica presenta un collare 706, che presenta un diametro d sostanzialmente minore del diametro D della testa sferica 703. Così anche in caso di sollecitazione assiale viene assicurato un fissaggio sicuro dei due elementi 703 e 705. Il rapporto fra D e d è preferibilmente nel campo da 1,1 a 2,.in particolare circa pari a 1,43. Tanto maggiore è la sollecitazione assiale, tanto maggiore dovrebbe essere il rapporto D/d, per cui diviene chiaro che possono esservi anche esempi di esecuzione nei quali è vantaggioso un rapporto D/d maggiore di 2.

La zona 707 dell'elemento 705 è prevista a forma di imbuto ad angolo rispetto all'asse a affinchè sia possibile un movimento relativo fra gli elementi 705 e 709. Nelle posizioni di estremità del campo di orientamento il gambo 708 può poggiare sulla zona 707 a forma di imbuto.

Con la figura 19 è mostrata ima sezione dell'unità formata da cremagliera e sbarra di spintore. Nell'esempio di esecuzione rappresentato la parte della cremagliera 1904, che porta la dentatura, è costituita da metallo e presenta una zona 1903 colata di materiale plastico. Preferibilmente, contemporaneamente l'estremità 1908 costituita da metallo, eseguita a sfera per l'esecuzione di un collegamento a testa sferica, della sbarra di spintore 1902 viene colata insieme, per ottenere così una connessione mobile sollecitabile in direzione longitudinale. La sbarra di spintore 1902 presenta una zona 1901 colata fabbricata in materiale plastico, che può venire colata insieme alla zona 1903 della cremagliera eventualmente anche in un ciclo di lavoro proprio e rende possibile un'articolazione mobile con la leva del cambio. Per l'alloggiamento di un soffietto è eseguita la scanalatura 1905 nella zona 1901 della sbarra di spintore. Le zone di estremità rispettivamente della cremagliera e dello spintore alle loro estremità colate in materiale plastico sono eseguite opportunamente in modo tale che la connessione sia solida anche sotto sollecitazione. Per esempio le estremità a tale scopo sono munite di scanalature anulari per la formazione di sottosquadri 1906 e 1907.

In figura 8 è mostrato l'elemento 812 cilindrico cavo in connessione con la piastra di base 801 per il fissaggio al cambio e come supporto per la leva del cambio 807. La piastra di base 801, là dove è in sede l'elemento cilindrico cavo, è eseguita a forma di forcella con due fianchi 813 e 814. Nel fianco 813 è eseguito un foro passante, il cui diametro corrisponde al diametro d dell'elemento 812 cilindrico cavo, mostrato dettagliatamente in figura 14 con 1401; nel fianco 814 è eseguito un foro passante Con diametro d, cosicché l'elemento 1401 cilindrico cavo con la zona 1404 è in sede nel fianco 814 e con l'altra zona di estremità nel fianco 813. La superficie 1403 forma un arresto, che si sostiene sul lato interno del fianco 814 e attraverso cui la piastra di base 801 può venire serrata sulla scatola del cambio attraverso una vite 802 alloggiata nel passaggio 1406, tramite la cui testa 803 viene applicata una forza di serraggio sulla superficie 1402, e la cui filettatura 804 si impegna in una filettatura nella scatola del cambio.

E' vantaggioso che la vite 802 presenti un diametro piccolo e una grande lunghezza, cosa che è di vantaggio particolarmente per quanto riguarda, le sollecitazioni dinamiche, poiché la vite agisce come vite allungabile, in particolare il rapporto fra lunghezza e diametro ammonta a circa 10:1.

Un'ulteriore caratteristica vantaggiosa rende possibile un premontaggio a prova di perdita della vite 802 nell'elemento 812 cilindrico cavo. Fra la vite 802 e l'elemento 812 cilindrico cavo sono previsti mezzi mediante i quali i due elementi sono portabili facilmente nella posizione relativa desiderata, questa posizione è eventualmente correggibile e/o gli elementi possono essere separati nuovamente l'uno dall'altro, contemporaneamente però questa posizione relativa viene mantenuta in modo sicuro. La vite 802 può venire premontata nell'elemento 812 cilindrico cavo, affinchè al montaggio dell'intero dispositivo di azionamento del cambio premontato, costituito da piastra di base, azionamenti, elementi cinematici ed eventualmente ulteriori elementi, la vite si trovi già in modo non perdibile nel punto previsto e non debba venire innanzitutto avvicinata. Per questo scopo può essere previsto un elemento che provoca un attrito aumentato fra vite 802 ed elemento 812 cilindrico cavo, per esempio un anello di materiale plastico 806, applicato a schiuma sulla vite 802; può essere anche opportuno schiumare il materiale plastico all'interno sull'elemento 812 cilindrico cavo. Può essere anche di vantaggio un esempio di esecuzione in cui l'elemento che provoca un attrito aumentato fra vite 802 e l'elemento 812 cilindrico cavo è eseguito come elemento proprio, ad esempio come anello di materiale plastico di gomma; può essere anche vantaggioso impiegare più elementi di tale tipo.

La superficie 1405 serve, vantaggiosamente con l'impiego di una bussola di supporto scorrevole 805, per il supporto della leva del cambio 807 girevole.

Inoltre in figura 8 è rappresentato un braccio della leva del cambio 807, che effettua la connessione fra la leva del cambio 807 e il braccio di selezione. Connesso con la leva del cambio 807 è un perno sferico 808. La testa del perno sferico 808 porta un corsoio 809 costituito per esempio da materiale plastico, che forma l'acetabolo sferico, sul cui è aggraffata la testa sferica ed è insediata nel braccio di selezione per la trasmissione di forza senza impedimenti.

Nel perno sferico 808 è eseguita una scanalatura 810, in cui può essere insediato un soffietto 811 per la protezione della connessione a corsoio. Il perno sferico 808 è rivettato per esempio con la leva del cambio 807, in quanto la sua estremità 815 viene allargata plasticamente. Può essere vantaggioso che il perno sferico 808 sia fabbricato in materiale duro o temprato, per assicurare una lunga durata della testa sferica, può essere senz'altro effettuato l'allargamento dell'estremità 815 del perno sferico 808 mediante lavorazione fuori piano.

L'asse del perno sferico è preferibilmente parallelo all'asse di rotazione della leva del cambio 807.

Anche l'altro braccio della leva del cambio 807 - qui non visibile -alloggia vantaggiosamente un perno sferico, come descritto precedentemente, per l'articolazione.

La figura 9 mostra un diagramma del cinematismo del percorso di cambio. Il percorso di cambio s_SW è riportato qui rispetto all'angolo di rotazione dell'albero dell'indotto del motore di cambio phi_SM. Con una rotazione dell'albero dell'indotto del motore di cambio viene ottenuta una variazione lineare del percorso di cambio, in modo tale che con il campo di rotazione del motore di cambio si possa cambiare senza problemi fra le posizioni estreme della prima, della terza e della quinta marcia e rispettivamente della seconda, della quarta e della marcia indietro.

La figura 10 mostra un diagramma del cinematismo del percorso di selezione. L'angolo di rotazione dell'albero di cambio è riportato qui rispetto all'angolo di rotazione dell'albero dell'indotto del motore di selezione. Conversione del movimento di rotazione del motore di selezione avviene in modo tale che con il campo angolare di rotazione a disposizione si possa cambiare senza problemi fra gli instradamenti di cambio 1/2, 3/4 e 5/R.

La figura 11 mostra l'effetto del movimento di cambio sul cinematismo di selezione.A causa dell'accoppiamento della leva di selezione di cambio al braccio di selezione, un movimento di cambio provoca anche sempre una variazione del movimento di selezione. La figura 11 per le piste di cambio 1/2, 3/4 e 5/R mostra come varia l'angolo di rotazione sulla leva di selezione phi_AH con il movimento di cambio s_SW.

Per la determinazione della posizione entro l'azionamento è prevista una dotazione di sensori incrementale. Se il dispositivo di comando attraverso la dotazione di sensori determina una deviazione dalla posizione nominale, può venire attivata una regolazione automatica degli azionamenti. La soglia a partire dalla quale viene attivata una regolazione, è dipendente dall'isteresi di regolazione, impostata nel dispositivo di comando, e dai giochi presenti nella catena cinematica.

La deviazione massima dell'angolo di rotazione della leva di selezione nel caso di un movimento di cambio è vantaggiosamente minore della somma dei giochi presenti nella catena di selezione. In tal modo viene impedito un riconoscimento dello scostamento da parte della dotazione di sensori contenuta negli azionamenti e quindi l'avviamento di una regolazione.

La cinematica sia del percorso di selezione che anche del percorso di cambio è predisposta in modo tale che sia il più possibile ridotta l'influenza del movimento di cambio sulla posizione di selezione.

La figura 12 mostra la disposizione degli elementi che formano l'elasticità di cambio. L'elasticità di cambio viene formata da due elementi parziali 1204 e 1205 girevoli l'uno rispetto all'altro entro una regione angolare determinata, che sono connessi insieme in modo elastico e smorzato e dei quali uno è in connessione ad accoppiamento di forza e/o di forma con la ruota a vite 1612 e l'altro con l'ingranaggio cilindrico 1614, per esempio per mezzo di dentature 1207 e 1208. Molle e ammortizzatori dell'elasticità del cambio presentano vantaggiosamente curve caratteristiche tali per cui l'azionamento venga isolato dal cinematismo e dai processi di accoppiamento del cambio con corrispondente efficacia, per esempio prima degli urti di forza provocati dai processi di cambio. In particolare nell'esempio presente sono mostrate quattro molle 1210a, 1210b, 1210c e 1210d, che sono collegate in parallelo e le cui rigidità di conseguenza si sommano. Per ottenere la curva caratteristica comune desiderata, può essere vantaggioso che le molle presentino curve caratteristiche uguali. In un altro esempio di esecuzione può essere però vantaggioso impiegare molle con curve caratteristiche differenti. E' vantaggioso l'impiego di molle con una curva caratteristica lineare. Se è necessario può essere vantaggioso però anche l'impiego di molle progressive o regressive. Lo smorzamento avviene nell'esempio di esecuzione presente in modo lineare, esso può avvenire però, in un altro esempio di esecuzione, anche vantaggiosamente in dipendenza del percorso e/o della frequenza.

Con 1201 è mostrato in pianta un esempio di esecuzione, 1202 e 1203 mostrano sezioni A-A e B-B. Dal lato dell'azionamento la trasmissione di forza avviene attraverso la dentatura 1207 all'elemento 1205 lato azionamento, il quale è in connessione girevolmente in un campo angolare determinato con l'elemento 1204 lato presa di moto attraverso molle 1210. Nell'elemento 1204 dal lato della presa di moto è eseguita una dentatura 1208, in cui può venire innestato un ingranaggio 1209. L'ingranaggio 1209 può essere connesso però in modo fisso anche con l'elemento 1204. L'elemento 1206 a mo' di anello è connesso con l'elemento 1205 dal lato dell 'ingresso.

La figura 13 mostra il soffietto 1301 per la chiusura a tenuta del primo stadio del cambio nel cinematismo di selezione. Il soffietto 1301 è insediato con la prima estremità 1304 in una scanalatura sulla sbarra di spintore connessa con la cremagliera. L'altra estremità 1303 è insediata in una scanalatura sulla piastra di base. La piega 1302 presenta un diametro aumentato in confronto alle altre pieghe, per facilitare il montaggio.

In figura 15 è rappresentato l'elemento per la trasmissione di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di selezione. L'elemento è unito articolatamente, ma in modo adeguato per la trasmissione di movimenti assiali, nel percorso di trasmissione; vengono impiegate per esempio connessioni a testa sferica. L'elemento è costituito da una sbarra 1501 con parti 1502 e 1503 colate di una connessione a testa sferica. In questo caso esse sono le sedi sferiche, ma potrebbe essere vantaggioso anche colare le sfere o fabbricare elementi in un sol pezzo di soltanto un materiale.

La sezione 1504 mostra dettagli, in cui si può vedere anche l'esecuzione, formante i sottosquadri, dell'estremità della sbarra, che è colata nell'acetabolo sferico. La connessione può venire effettuata anche in altro modo adeguato. In determinati casi può essere anche opportuno eseguire le parti di connessione 1502 e 1503 girevoli l'uno rispetto all'altro intorno all'asse della sbarra o ruotati in modo fisso ad angolo determinato l'uno rispetto all'altro.

La figura 17 rappresenta la piastra di base 1701 per il fissaggio dei due azionamenti e per il fissaggio sul cambio. Il primo azionamento viene fissato per mezzo di viti, che vengono avvitate nella scatola dell'azionamento attraverso i fori 1702, ove l'asse della ruota a vite dell'azionamento è insediata nel foro 1703. Così viene assicurato un posizionamento preciso dell'azionamento sulla piastra di base 1701 e contemporaneamente viene scaricato il supporto dell'asse.

Il secondo azionamento viene fissato per mezzo di viti, che vengono avvitate nella filettatura 1704, ove l'asse della ruota a vite dell'azionamento è insediata nel foro 1705. Anche qui viene assicurato un posizionamento preciso, con poche tolleranze, dell'azionamento sulla piastra di base 1701.

L'ingranaggio cilindrico, disposto sull'asse del secondo azionamento, è in impegno con una cremagliera, che è guidata longitudinalmente nei fori 1706 e 1707. Per questo stadio di cambio, formato dall'ingranaggio cilindrico e dalla cremagliera, con la cavità 1713 a forma di tasca nella piastra di base è eseguita una scatola; la superficie 1712 forma la sede a tenuta per la scatola dell'azionamento. Verso l'esterno questo stadio di cambio viene protetto dall'insudiciamento per esempio per mezzo di un soffietto, per il cui fissaggio è prevista la scanalatura 1708. Il fissaggio della piastra di base 1701 sul cambio avviene attraverso tre punti di fissaggio, dei quali nella presente vista sono visibili soltanto due, 1709 e 1711. Ha particolare significato il punto di fissaggio 1711, poiché qui contemporaneamente la leva di selezione è fissata al supporto girevole per mezzo dell'elemento ritenuto nei passaggi 1710 e 1711, e quindi la precisione della disposizione ha influenza in particolare misura sulla cinematica del sistema complessivo.

In particolare la presente disposizione assicura un posizionamento a basse tolleranze, degli azionamenti, particolarmente grazie alla posizione assiale, fissata dai fori 1703 e 1705, delle ruote a vite rispetto all'asse dell'elemento di fissaggio, che passa attraverso i fori 1710 e 1711, e grazie al posizionamento preciso dell'intera piastra di base 1701 rispetto al punto di articolazione sull'albero del cambio.

Il piano formato con i punti di fissaggio 1702 e il piano formato con i punti di fissaggio 1704 sono vantaggiosamente paralleli e presentano una certa distanza. In un altro esempio di esecuzione può essere anche però opportuno che i piani non presentino alcuna distanza, e i punti di fissaggio 1702 e 1704 si trovino quindi in un piano.

Una vista laterale della piastra di base 1801 si può vedere in figura 18, 1802, 1803, 1804 e 1805 sono filettature per il fissaggio dell'azionamento di cambio, 1806 e 1807 sono punti di fissaggio della piastra 1801 sul cambio. Nel caso della fabbricazione della piastra di base 1802 come pezzo colato, soltanto per la guida 1811 è necessario l'impiego di uno scorrevole, tutte le altre aperture, nervature ecc, si possono fabbricare - nonostante il non parallelismo del piano 1812 per il fissaggio di uno degli azionamenti e dei piani 1813 e 1814 per il fissaggio al cambio -mediante l'esecuzione dell'utensile di colata, con sfruttamento di smussi di formatura. In particolare le nervature, che contengono le aperture 1808 e 1809, si trovano ad un angolo, rispetto alla direzione principale dell'utensile, tale per cui la loro fabbricazione diviene possibile senza tasselli, anime o simili.

Fra l'altro la nervatura 1810 al montaggio assume la funzione di un ausilio di montaggio, in quanto essa mantiene nella sua posizione l'elemento, innestato attraverso le aperture 1808 e 1809, per la trasmissione assiale del movimento di selezione.

Con a è contraddistinto l'asse della leva del cambio non rappresentata e di una vite di fissaggio, che si trova per il fissaggio sul cambio all'incirca perpendicolarmente ai piani 1813 e 1814.

In un esempio di esecuzione può essere vantaggioso disporre il dispositivo di manovra dell'innesto e dispositivi di comando in una unità costruttiva, ma separatamente dall'unità di manovra del cambio.

In questo caso può essere opportuno prevedere per la connessione di questa unità costruttiva al cambio, una piastra di connessione 2001, come rappresentato in figura 20. La piastra 2001 presenta, in base a considerazioni inerenti alla tecnica di riduzione delle vibrazioni, una elevata rigidità con massa propria ridotta, per smorzare il meglio possibile le vibrazioni nell'unità costruttiva con esso connessa, rispetto alle vibrazioni eccitate per esempio dal cambio di velocità e/o dal motore di azionamento e/o dal funzionamento di marcia; a tal scopo fra l'altro è prevista una pluralità di nervature di irrigidimento, come 2006, e/o un materiale adeguato, come alluminio colato.

Per il fissaggio al cambio la piastra 2001 presenta punti di fissaggio 2005, il componente viene fissato ài punti di fissaggio 2004. Inoltre nella piastra 2001 possono essere previsti punti di fissaggio per ulteriori componenti, come una apertura 2002 per il fissaggio di con serbatoio di riserva per un fluido di esercizio o un foro 2003 per il fissaggio di un alloggiamento per una conduttura di alimentazione e/o per conduttori di segnale.

A seconda della disposizione della unità costruttiva sul cambio può essere sensato prevedere non paralleli i piani formati dai punti di fissaggio 2004 e 2005, per il fissaggio della piastra 2001 al cambio e/o dell'unità costruttiva alla piastra 2001, per rendere possibile un accesso migliore a zone, come punti di collegamento per condutture di alimentazione e/o condutture di segnale, all'unità costruttiva o sul cambio.

Un ulteriore esempio di esecuzione dell'invenzione lo mostrano le figure 21 e 22. Un elemento di supporto 2112, 2201 serve per il fissaggio, insensibile alle tolleranze ma in posizione precisa in particolare per rispetto all'albero di selezione 2113 e all'albero di cambio 2211, degli azionamenti per la manovra rispettivamente di selezione e di cambio sul cambio 2111; l'elemento di supporto 2112 porta contemporaneamente gli elementi del cinematismo di selezione e di cambio. Per il fissaggio degli azionamenti l'elemento di supporto 2112 presenta una pluralità di punti di fissaggio 2109, che presentano vantaggiosamente filettature per l'alloggiamento di viti di fissaggio, ove però può essere anche vantaggioso che queste filettature siano eseguite come fori passanti. Gli azionamenti per la manovra di cambio e di selezione presentano ciascuno, come l'esempio di esecuzione precedentemente descritto, un primo stadio del cambio formato da una vite senza fine e da una ruota a vite integrato nell'azionamento, e rispettivamente un secondo stadio di cambio viene formato da un ingranaggio cilindrico, connesso con la ruota a vite direttamente o indirettamente, e una cremagliera. Per questi secondi stadi di cambio nell'elemento di supporto 2112 sono eseguite zone 2209 e 2210 a mo' di scatola, in cui questi sono alloggiati. Gli azionamenti per la.manovra di selezione e di cambio sono fissati sull'elemento di supporto 2112, 2201 in piani all'incirca paralleli, ove gli azionamenti sono aperti nei loro punti di collegamento e sono a filo a tenuta con le zone 2209 e 2210 dal lato della scatola. La cremagliera per la manovra di selezione è alloggiata mobile assialmente nel foro 2108, all'incirca perpendicolarmente rispetto ad essa si estende in un piano parallelo un foro 2103 per l'alloggiamento della cremagliera per la manovra del cambio. Il piano per il fissaggio dell'azionamento di cambio presenta nell'esempio di esecuzione attuale, a causa della disposizione all'incirca perpendicolare dell'albero di cambio 2211 e dell'albero di selezione 2113 uno rispetto all'altro e a causa della posizione dell'elemento di supporto 2112, 2201, a tal scopo, una distanza maggiore dalla scatola del cambio 2111, rispetto al piano per il fissaggio dell'azionamento di selezione. In un'altra disposizione fra l'albero di cambio e l'albero di selezione l'uno rispetto all'altro in un altro esempio di esecuzione può essere anche opportuno che il piano per il fissaggio dell'azionamento di cambio presenti una distanza minore o uguale dalla scatola del cambio 2111. Il punto di fissaggio 2115 serve per l'alloggiamento di un bilanciere 2101, 2204, orientabile nel piano di fissaggio dell'azionamento di cambio o di un piano parallelo, le cui leve 2101a e 2101b presentemente sono all'incirca di uguale lunghezza, mentre in un altro esempio di esecuzione la cinematica può rendere necessario eseguire la leva 2loia più lunga o più corta della leva 2101b, affinchè venga provocata una determinata trasmissione del movimento.

La figura 23 mostra il cinematismo di selezione della forma di esecuzione esemplificativa dell'invenzione mostrata nelle figure 21 e 22. Per mezzo dell'ingranaggio 2301 azionato dall'azionamento di selezione, la cremagliera 2302 è mobile nel foro 2108. Il movimento viene trasmesso per mezzo di un elemento di trasmissione senza impedimenti di un movimento assiale 2104, 2208, 2303, che è connesso con la cremagliera 2302 per esempio per mezzo di una connessione a testa sferica 2306, incorporata in una colata, mostrata e descritta nelle figure 7a, 7b, 7c, attraverso un elemento a leva 2105, 2207, 2304 all'albero di selezione 21, 2113, 2305, ove per la articolazione mobile dell'elemento 2104, 2208, 2303 all'elemento a leva 2105, 2207, 2304 è prevista una connessione a testa sferica 2114, 2307. La direzione di movimento dei singoli elementi nel caso di una manovra è indicata nella figura da frecce. Gli assi a, b e c si trovano ciascun perpendicolarmente l'uno rispetto all'altro, ove in un sistema di coordinate 2308 cartesiano l'asse a è disposto all'incirca parallelo rispetto all'asse x, l'asse b è disposto all'incirca parallelo rispetto all'asse y, e l'asse c è disposto all'incirca parallelo rispetto all'asse z. Uno sfalsamento del punto di articolazione fra l'elemento 2303 e l'elemento a leva 2304 rispetto all'asse b viene compensato presentemente dall'elemento 2303, articolato in modo mobile da entrambi i lati per mezzo di connessioni a testa sferica 2306 e 2307.

La figura 24 mostra il cinematismo di cambio della esecuzione dell'invenzione esemplificativa mostrata nelle figure 21 e 22. Per mezzo dell'ingranaggio 2401 azionato dall'azionamento di cambio, la cremagliera 2402 è mobile nel foro 2103, 2202. L'elemento 2403 per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali, è eseguito così come descritto e mostrato nelle figure 7a, 7b, 7c e 19, e rende possibile attraverso la connessione a testa sferica 2408 una trasmissione di movimento senza impedimenti al bilanciere 2404 a partire dal quale avviene la trasmissione per mezzo di un elemento 2405, 2205, 2102 di un movimento all'elemento a leva 2406, 2206 connesso con l'albero del cambio 2407, 2211. Il bilanciere 2404 presenta due leve 2404a e 2404b presentemente all'incirca di uguale lunghezza, un fianco 2404c rende possibile un fissaggio girevole in quanto il bilanciere 2404 viene fissato per esempio per mezzo di uno spinotto all'elemento di supporto 2112, 2201. Rispetto ad un sistema di coordinate 2408 cartesiano, gli assi a dell'ingranaggio 2401 e d dell'albero di cambio 2407 sono all'incirca paralleli rispetto all'asse x, gli assi b della cremagliera 2402 e c dell'elemento 2405 sono all'incirca paralleli rispetto all'asse y; la cremagliera 2402 con l'elemento 2403, il bilanciere 2404 e l'elemento 2405 sono almeno approssimativamente in un piano e si muovono in quest'ultimo.

Un movimento di selezione, dipendentemente dall'accoppiamento del cinematismo di selezione e di cambio, ha influenza sull'azionamento del cambio. Il cinematismo perciò è predisposto in modo tale che l'influenza sulla cinematismo di selezione per un movimento di cambio anche in questo esempio di esecuzione sia così ridotta che la rotazione dell'azionamento di selezione per un movimento di cambio completo - tenendo conto dei giochi nel percorso di trasmissione del cinematismo di selezione - rimanga al di sotto di un incremento del sistema sensoriale dell'azionamento di selezione e questa rotazione perciò non venga rilevata, per cui viene impedita una conseguente regolazione dell'azionamento di selezione.

Anche con l'esempio di esecuzione rappresentato nelle figure 21 e 22, in un'altra realizzazione con l'elemento di supporto 2112, 2201 vengono ottenuti gli stessi vantaggi come con la piastra di base 1701, 1801, mostrata e descritta nelle figure 17 e 18.

Inoltre la presente invenzione si riferisce alle precedenti domande DE 19734050, DE 19804214, DE 19804217, DE 19814126, DE 19928263, DE 19930869 e DE 19937544 o loro domande successive, i cui contenuti appartengono espressamente al contenuto descrittivo della presente domanda.

Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio dell'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La Richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori combinazioni di caratteristiche, descritte finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni.

Riflessioni impiegate in sottorivendicazioni rimandano all'altra forma di esecuzione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; esse non sono da intendere come rinuncia all'ottenimento di una protezione oggettiva autonoma per le combinazioni di caratteristiche delle sottorivendicazioni riflesse.

Poiché gli oggetti delle sottorivendicazioni per quanto riguarda lo stato della tecnica alla data di priorità possono formare invenzioni proprie e autonome, la Richiedente si riserva di renderle oggetto di rivendicazioni indipendenti o di depositi divisionali. Esse possono contenere inoltre anche invenzioni autonome, che presentano una esecuzione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.

Gli esempi di esecuzione non sono da intendere come una limitazione dell'invenzione. Invece nell'ambito della presente descrizione sono possibili numerose variazioni e modifiche, in particolare quelle varianti, elementi e combinazioni e/o materiali, che per esempio mediante combinazione o modifica di singole caratteristiche e/o elementi o fasi di procedimento, descritte nella descrizione generale e nelle forme di esecuzione nonché nelle rivendicazioni e contenute nei disegni, sono acquisibili dall'esperto in vista del raggiungimento dello scopo, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto o a nuove fasi di procedimento e/o sequenze di fasi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di prova e di lavoro.

Claims (34)

1. R IV E N D I CA Z IO N I 1. Autoveicolo con un motore di azionamento, un dispositivo di trasmissione di momento torcente, come un innesto a frizione, con un dispositivo di manovra, un cambio di marcia con un dispositivo di manovra ed un dispositivo di comando, ove - la manovra del dispositivo di trasmissione di momento torcente e del cambio avviene in modo comandabile automatizzato mediante il dispositivo di comando o mediante un segnale d'ingresso nel dispositivo di comando, - la manovra del cambio è composta sostanzialmente da una prima componente di movimento, come componente di selezione, e da una seconda componente di movimento, come componente di cambio, - il dispositivo di manovra del cambio presenta un primo e un secondo azionamento, associati a questo primo e secondo movimento; - al cambio uno dei movimenti è un movimento rotatorio e l'altro un movimento traslatorio, caratterizzato dal fatto che il percorso di trasmissione cinematico per la conversione del movimento di uno dei due azionamenti in un movimento di selezione comprende uno stadio del cambio, azionato dall'azionamento, preferibilmente integrato nell'azionamento, come vite senza fine con ruota a vite, un trascinatore, disposto dopo quest'ultimo, per la conversione del movimento rotatorio in un movimento assiale, nonché un elemento per la trasmissione del movimento assiale ed un elemento a leva per la conversione del movimento assiale in un movimento di selezione rotatorio.
2. 2. Autoveicolo con un motore di azionamento, un dispositivo di trasmissione di momento torcente, come un innesto a frizione, con un dispositivo di manovra, un cambio di marcia con un dispositivo di manovra e un dispositivo di comando, ove - la manovra del dispositivo di trasmissione di momento torcente, e del cambio avviene in modo comandabile automatizzato mediante il dispositivo di comando o mediante un segnale d'ingresso nel dispositivo di comando, - la manovra del cambio è composta sostanzialmente da una prima componente di movimento, come componente di selezione, e da una seconda componente di movimento, come componente di cambio, - il dispositivo di manovra del cambio presenta un primo e un secondo azionamento, associati a questo primo e secondo movimento, - sul cambio uno dei movimenti è un movimento rotatorio e l'altro movimento è un movimento traslatorio, caratterizzato dal fatto che il percorso di trasmissione cinematico per la conversione del movimento di uno dei due azionamenti in un movimento di cambio comprende un primo stadio di cambio, azionato dall'azionamento, preferibilmente integrato nell'azionamento, come una vite senza fine con ruota a vite,.una elasticità di cambio integrata preferibilmente nell'azionamento, un successivo secondo stadio di cambio, formato per esempio da un ingranaggio cilindrico e da una cremagliera, che converte il movimento rotatorio in un movimento traslatorio, un elemento per la trasmissione senza impedimenti del movimento assiale, nonché una leva del cambio, con esso connessa, girevole intorno ad un dispositivo di supporto, con connessione senza impedimenti, per la conversione in un movimento di cambio assiale.
3. 3. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di manovra per il cambio comprende una piastra di base attraverso quest'ultima e connesso con il cambio.
4. 4.Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la piastra di base porta il primo e il secondo azionamento.
5. 5.Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che l'asse dell'ingranaggio a vite, associato al primo e/o al secondo azionamento, è alloggiabile almeno come sostegno nella piastra di base.
6. 6.Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la piastra di base forma una scatola per almeno uno stadio di cambio del cinematismo di cambio e/o di selezione.
7. 7.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la piastra di base presenta aperture attraverso le quali viene reso possibile eventualmente un accesso a zone del cambio.
8. 8. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la piastra di base è munita di nervature per rinforzo.
9. 9. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la piastra di base è eseguita come pezzo colato, che presenta nervature, e le nervature si estendono rispetto alla direzione principale dell'utensile secondo un angolo tale per cui è possibile l'esecuzione di apertura attraverso nervature senza elemento supplementare, come tasselli mobili o anime.
10. 10. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che per il fissaggio della piastra di base al cambio viene impiegato fra l'altro un elemento che forma contemporaneamente il supporto per la leva del cambio girevole per la trasmissione del movimento di cambio.
11. 11.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che per il fissaggio della piastra di base viene impiegato fra l'altro un elemento generante un precarico, come una vite o rivetti, che premontato in modo da impedirne la perdita.
12. 12.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il trascinatore per la conversione del movimento rotatorio, in un movimento assiale nel percorso di trasmissione del movimento di selezione viene formato da un elemento a forma di disco o di leva, con una connessione, disposta eccentricamente rispetto all'asse di azionamento, con l'elemento di trasmissione successivo.
13. 13.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'elemento successivo al trascinatore per la trasmissione del movimento assiale è incorporato per mezzo di connessioni a testa sferica nel percorso cinematico.
14. 14.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'ingranaggio cilindrico, il quale con la cremagliera forma il secondo stadio di cambio nel percorso di trasmissione del movimento di cambio, è innestabile nell'elasticità di cambio per la trasmissione di forza ad accoppiamento di forma.
15. 15.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la cremagliera nel percorso di trasmissione del movimento di cambio presenta una zona di un materiale con elevato punto di fusione, come metallo, che porta la dentatura, e una zona di un materiale con punto di diffusione più basso, come materiale con punto di fusione più basso come materiale plastico, che è prevista per la connessione con l'elemento per la trasmissione, senza impedimenti di movimenti assiali.
16. 16. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 14, caratterizzato dal fatto che l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio presenta una zona di un materiale con punto di fusione più alto, come metallo, che è prevista per la connessione con la cremagliera, e una zona di un materiale con punto di fusione più basso, come materiale plastico, che è prevista per la connessione con la leva del cambio.
17. 17. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1, 14 e 15, caratterizzato dal fatto che l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio è connesso con la cremagliera in modo fisso assialmente ma girevole con movimento relativo intorno ad almeno due assi.
18. 18. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio e le cremagliere sono connessi insieme per mezzo di una connessione a testa sferica .
19. 19. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 15 e 17, caratterizzato dal fatto che la connessione a testa sferica viene eseguita mediante colata o stampaggio a iniezione della sfera disposta sull'eiemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio.
20. 20.Autoveiciolo in particolare secondo le rivendicazioni 14, 15 e 18, caratterizzato al fatto che 1'incorporamento nella colata della sfera avviene contemporaneamente alla colata del pezzo della cremagliera, portante la dentatura, e/o del pezzo dell'elemento che è previsto per la connessione con la leva del cambio per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel percorso di trasmissione del movimento di cambio.
21. 21. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la cremagliera e/o l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali nel processo di trasmissione del movimento di cambio è costituita pienamente da materiale plastico.
22. 22.Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che vengono adottati accorgimenti affinchè la connessione fra la cremagliera e l'elemento per la trasmissione senza impedimenti di movimenti assiali sia pienamente mobile nel campo di temperature previsto per il funzionamento.
23. 23.Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 18 e 21, caratterizzato dal fatto che la testa sferica prima del processo di stampaggio a iniezione viene rivestita con un agente distaccante, come per esempio cera.
24. 24.Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 18 e 21, caratterizzato dal fatto che la mobilità fra testa sferica stampata ad iniezione e sede sferica viene raggiunta mediante un processo di raffreddamento definito.
25. 25. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 18 e 21 in connessione con 22 o con 23, caratterizzato dal fatto che il materiale della sede sferica è un materiale plastico con poco ritiro al raffreddamento .
26. 26. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che l'asse della cremagliera si trova nel piano della primitiva della dentatura della cremagliera o almeno nelle sue vicinanze.
27. 27. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la trasmissione senza impedimenti del movimento di cambio dalla leva del cambio girevole ad un elemento per 1'instradamento nell'albero di cambio avviene per mezzo di una connessione a corsoio.
28. 28. Autoveicolo in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che,l'ultimo elemento nel percorso di trasmissione del movimento di selezione prima dell'instradamento nell'albero di cambio è contemporaneamente l'ultimo elemento nel percorso di trasmissione del movimento di cambio prima dell'instradamento nell'albero di cambio.
29. 29. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 26, caratterizzato dal fatto che la variazione della posizione dell'azionamento di selezione, provocata dell'accoppiamento meccanico del cinematismo di cambio e di selezione per un movimento di cambio non viene interpretata dal dispositivo di comando come deviazione dalla posizione.
30. 30. Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1 e 28, caratterizzato dal fatto che il cinematismo di selezione è adattato in modo tale che la variazione della posizione dell'azionamento di selezione per un movimento di cambio sia almeno molto piccola.
31. 31.Autoveicolo in particolare secondo le rivendicazioni 1, 28 e 29, caratterizzato dal fatto che la variazione della posizione dell'azionamento di selezione per un movimento di cambio è minore della somma dei giochi presenti nel cinematismo di selezione.
32. 32. Autoveocolo con un motore di azionamento, un dispositivo di trasmissione del momento torcente, come un innesto a frizione, con un dispositivo di manovra, un cambio con un dispositivo di manovra e un dispositivo di comando, ove - la manovra del dispositivo di trasmissione del momento torcente e del cambio avviene attraverso il dispositivo di comando o mediante un segnale di ingresso nel dispositivo di comando, in modo comandabile automatizzato, - la manovra del cambio è composta sostanzialmente da una prima componente di movimento, come componente di selezione, e da una seconda componente di movimento, come componente di cambio, - il dispositivo di manovra del cambio presenta un primo e un secondo azionamento associati a questo primo e secondo movimento, - nel cambio sia il movimento di selezione che il movimento di cambio è un movimento rotatorio, caratterizzato dal fatto che il percorso di trasmissione cinematico per la conversione del movimento di uno dei due azionamenti in un movimento di selezione comprende un primo stadio di cambio azionato dall'azionamento, preferibilmente integrato nell'azionamento, come vite senza fine con ruota a vite, un successivo secondo stadio di cambio, formato per esempio da un ingranaggio cilindrico e da una cremagliera, che converte un movimento rotatorio in un movimento traslatorio, un elemento per la trasmissione senza impedimenti del movimento assiale nonché una leva di selezione, connessa con un albero di selezione.
33. 33.Autoveicolo con un motore di azionamento, un dispositivo di trasmissione del momento torcente, come un innesto a frizione, con un dispositivo di manovra ed un dispositivo di comando, ove - la manovra del dispositivo di trasmissione al momento torcente e del cambio avviene in modo comandabile automatizzato mediante dispositivo di comando mediante un segnale di ingresso nel dispositivo di comando, - la manovra del cambio è composta sostanzialmente da una prima componente di movimento, come componente di selezione, e da una seconda componente di movimento, come componente di cambio, - il dispositivo di manovra del cambio presenta un primo e secondo azionamento, associati a questo primo e secondo movimento, - nel cambio sia il movimento di selezione che anche il movimento di cambio è un movimento rotatorio, caratterizzato dal fatto che il percorso di trasmissione cinematico per la conversione del movimento di uno dei due azionamenti in un movimento di cambio comprende un primo stadio di cambio azionato dall'azionamento, preferibilmente integrato nell'azionamento, come vite senza fine con ruota a vite, una elasticità di cambio, integrata preferibilmente nell'azionamento, un successivo secondo stadio di cambio, formato per esempio da un ingranaggio cilindrico e da una cremagliera, che converte il movimento rotatorio in un movimento traslatorio, un elemento per la trasmissione priva di impedimenti del movimento assiale, un elemento di trasmissione a bilanciere, un ulteriore elemento per la trasmissione di un movimento assiale nonché una leva del cambio connessa con un albero del cambio.
34. 34.Autoveicolo con un motore di azionamento, un dispositivo di trasmissione di momento torcente come innesto a frizione, con un dispositivo di manovra, un cambio con un dispositivo di manovra ed un dispositivo di comando, ove - la manovra del dispositivo di trasmissione del momento torcente e del cambio avviene in modo automatizzato mediante il dispositivo di comando, - la manovra del cambio è composta sostanzialmente da una prima componente di movimento, come componente di selezione, e da una seconda componente di movimento, come componente di cambio, - il dispositivo di manovra del cambio,presenta un primo e un secondo azionamento, associati a questo primo e secondo movimento, caratterizzato da almeno una caratteristica dei presenti documenti di domanda.