ITMI20001505A1 - Sicurezza contro errori per un cambio di velocita' automatizzato. - Google Patents

Sicurezza contro errori per un cambio di velocita' automatizzato. Download PDF

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ITMI20001505A1
ITMI20001505A1 IT2000MI001505A ITMI20001505A ITMI20001505A1 IT MI20001505 A1 ITMI20001505 A1 IT MI20001505A1 IT 2000MI001505 A IT2000MI001505 A IT 2000MI001505A IT MI20001505 A ITMI20001505 A IT MI20001505A IT MI20001505 A1 ITMI20001505 A1 IT MI20001505A1
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gearbox
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Andreas Rogg
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Luk Lamellen & Kupplungsbau
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    • F16H63/00Control outputs from the control unit to change-speed- or reversing-gearings for conveying rotary motion or to other devices than the final output mechanism
    • F16H63/02Final output mechanisms therefor; Actuating means for the final output mechanisms
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una sicurezza contro errori in particolare per la marcia indietro di un cambio di velocità automatizzato secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Cambi di velocità per autoveicoli sono divenuti noti già in aspetti molteplici. Con il concetto cambio di velocità si sono intesi finora principalmente cambi di velocità manuali, in cui il guidatore di un autoveicolo equipaggiato con un tale cambio ha eseguito il processo di selezione della pista di cambio e di esecuzione del processo di cambio a mano mediante la leva del cambio o simili. Oltre a questi cambi di velocità manuali nel frattempo sono divenuti,noti anche cambi di velocità automatizzati, in cui il processo di selezione e di cambio dello stadio di marcia selezionato si svolge per esempio comandato a programma mediante attuatori previsti nel cambio di velocità. Tramite la posizione della leva del cambio, nel caso di un cambio di velocità manuale noto, il guidatore dell'autoveicolo, in presenza di una catena di trasmissione di forza intatta fra la leva del cambio e gli elementi di azionamento interni al cambio, ha conoscenza dello stadio di marcia in cui trova al momento il cambio. Quando nel percorso di trasmissione di forza fra la leva del cambio e gli elementi di azionamento interni al cambio si verifica un difetto per esempio sotto forma di una rottura di una leva di trasmissione di forza o simili, allora il guidatore può constatare ciò sulla leva del cambio durante la selezione o il cambio. Nel caso di un cambio di velocità automatizzato possono essere previsti attuatori sotto forma di motori elettrici per la selezione e il cambio degli stadi di marcia selezionati, cosicché il guidatore non viene a conoscenza di un difetto come quello menzionato precedentemente. Per il rilevamento del processo di selezione e del processo di cambio per mezzo di per esempio due motori elettrici sul cambio di velocità automatizzato, in questi motori possono avvenire misurazioni di percorso, cosicché un difetto nella meccanica collegata in cascata ai motori, che aziona per esempio un albero del cambio centrale, non possono venire rilevati. Si è quindi dimostrato senz'altro necessario realizzare una sicurezza contro errori per un cambio di velocità automatizzato, che anche nel caso di un guasto degli elementi di trasmissione di forza meccanici fra l'attuatore o gli attuatori sul cambio di velocità automatizzato e gli elementi di azionamento interni al cambio provveda a che non possano venire inseriti stadi di marcia in modo involontario. Questo è valido in particolare per il caso in cui l'azionamento non intenzionale del cambio di velocità automatizzato nella marcia indietro è da evitare in ogni caso.
Alla base della presente invenzione vi è quindi il compito di realizzare una sicurezza contro errori per un cambio di velocità automatizzato equipaggiato con un albero di cambio centrale, la quale impedisca in modo sicuro in particolare il caso di inserzione non intenzionale della marcia indietro.
L'invenzione realizzata per la soluzione di questo compito presenta le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1. Vantaggiose esecuzioni di essa sono descritte nelle ulteriori rivendicazioni.
Secondo l'invenzione è quindi prevista una sicurezza contro errori in particolare per la marcia indietro di un cambio di velocità automatizzato, che è munita di almeno un attuatore per l'azionamento di un albero di cambio centrale per la selezione di uno stadio di marcia da cambiare e per il cambio dello stadio di marcia, ove la sicurezza contro errori è un dispositivo di precarico, che sollecita l'albero di cambio centrale, e cioè in modo tale che l'attuatore per la selezione e/o il cambio dello stadio di marcia debba superare una forza di precarico generata dal dispositivo di precarico. Questa sicurezza contro errori è prevista in particolare per la marcia indietro di un cambio di velocità automatizzato, ma può venire impiegata, a seconda della posizione di montaggio dell'albero di cambio centrale nella scatola del cambio, per gli altri stadi di marcia del cambio di velocità automatizzato.
Il dispositivo di precarico, che è in impegno con l'albero di cambio centrale in modo tale da sollecitare quest'ultimo con una forza di precarico, fa sì che l'albero di cambio centrale non giunga in modo non voluto nel piano di cambio o nella pista di cambio per esempio della marcia indietro del cambio di velocità automatizzato, senza che il movimento di ingresso dell'albero di cambio centrale in questo piano di cambio venga volontariamente provocato da un attuatore, flangiato per esempio sulla scatola del cambio, mediante un comando a programma. Con la sicurezza contro errori secondo 1'invenzione viene quindi ottenuto che anche in caso di uno stadio di marcia inserito per la marcia avanti dell<1 >autoveicolo equipaggiato con il cambio di velocità automatizzato, non si possa cambiare in modo incontrollato nella marcia indietro, ove ciò per esempio potrebbe altrimenti avvenire probabilmente quando è avvenuta una rottura nel percorso degli elementi di azionamento meccanici fra l'attuatore e l'albero di cambio centrale oppure si è verificato un funzionamento difettoso nel comando dell 'attuatore o degli attuatori per l'azionamento dell'albero di cambio centrale per la selezione e/o il cambio dello stadio di marcia.
Quando il guidatore dell'autoveicolo equipaggiato con il cambio di velocità automatizzato desidera inserire la marcia indietro, allora egli a tal scopo aziona per esempio la leva del cambio dell'autoveicolo, cosicché un attuatore per la selezione della pista di cambio, in cui si trova la marcia indietro, viene pilotato da un comando in modo tale da provocare per esempio un movimento assiale dell'albero di cambio centrale nella scatola del cambio. Poiché il dispositivo di precarico si trova in impegno con l'albero di cambio centrale in modo tale da sollecitare quest'ultimo con una forza di precarico, l'attuatore per la selezione della pista di cambio con la marcia indietro deve superare la forza di precarico, cosa che per esempio nel caso di un attuatore a motore elettrico comporta una corrente di carico chiaramente più elevata, che può venire rilevata dal comando e da ciò si può concludere che la pista di cambio della marcia indietro viene selezionata e ciò, anche a motivo della leva del cambio azionata dal guidatore nella posizione corrispondente, corrisponde al desiderio del guidatore.
Secondo un perfezionamento dell'invenzione è previsto che il dispositivo di precarico mantenga l'albero di cambio centrale, quando questo è in uno stato, in cui l'attuatore non sollecita l'albero di cambio centrale, in una posizione folle del cambio o in una posizione, nella quale, a causa di un blocco del cambio, non può venire cambiata alcuna marcia. Per questo scopo l'albero di cambio centrale può possedere una superficie di impegno, con la quale è in impegno il dispositivo di precarico, affinché la forza di precarico, generata dal dispositivo di precarico, venga introdotta attraverso la superficie di impegno nell’albero di cambio centrale. Questa forza, di precarico può assumere naturalmente anche valori soltanto molto piccoli, e consistere per esempio anche soltanto nel fatto che nel caso di una posizione di montaggio verticale dell'albero di cambio centrale nella scatola del cambio, l'accelerazione di gravità agisce sull'albero di cambio centrale, che tramite la sua superficie di impegno appoggia contro il dispositivo di precarico e soltanto un azionamento assiale dell'albero di cambio centrale tramite l'attuatore fa sì che si generi una forza di precarico più elevata, poiché questo azionamento assiale provocato volutamente dell'albero di cambio centrale comporta una sollecitazione del dispositivo di precarico con una forza di precarico, provocata da questo, la cui presenza o anche il cui aumento può venire rilevato mediante una corrente di carico determinata o anche crescente dell'attuatore.
Secondo un perfezionamento dell'invenzione, la superficie di impegno può essere una rientranza o cavità prevista sull'albero di cambio centrale, che è in impegno con il dispositivo di precarico. Nel caso per esempio di un albero di cambio centrale eseguito come pezzo tornito, la superficie di impegno può essere una rastremazione di diametro sul diametro dell'albero di cambio centrale, che presenta uno spallamento che è in impegno, nello stato non sollecitato dell'albero di cambio centrale, con il dispositivo di precarico. Nel caso di un movimento assiale, provocato tramite il comando dell'attuatore, dell'albero di cambio centrale, l'attuatore deve superare la forza di precarico, che risulta dal fatto che il dispositivo di precarico deve superare lo spallamento dell'albero di cambio centrale, affinché l'albero di cambio centrale possa venire spostato nella pista di cambio con la marcia indietro.
Secondo un ulteriore perfezionamento dell'invenzione, la superficie di impegna può presentare due sezioni di forma conica, che confinano l'una con l’altra con le loro superfici minori, cosicché il dispositivo di precarico, a stadio di marcia azionato, e in impegno con le superfici coniche allo scopo di generare una forza di precarico agente in direzione assiale dell'albero di cambio centrale. In altre parole, ciò significa che la superficie di impegno presenta un punto di inversione e cioè nel punto, in cui le due sezioni di forma conica confinano l'una con l'altra con le loro rispettive superfici minori, cosicché il dispositivo di precarico sia in caso di stadio di marcia azionato in marcia avanti sia nel caso di uno stadio di marcia azionato in marcia indietro, giunge contro le superfici coniche delle sezioni di forma conica e conduca quindi ad una forza di precarico determinata, a stadio di marcia azionato, cosicché viene impedito uno scuotimento o una vibrazione dell'albero di cambio centrale a stadia di marcia azionato, che potrebbe instaurarsi per esempio a causa di vibrazioni indotte dal motore a combustione interna dell'autoveicolo o anche in caso di marcia dell'autoveicolo su un piano stradale sconnesso.
Secondo un ulteriore sviluppo dell'invenzione, l'albero di cambio centrale possiede una rientranza, che e portabile in impegno con il dispositivo di precarico per il montaggio dell'attuatore sul cambio per la determinazione della posizione di montaggio dell'attuatore. Dopo il montaggio dell'attuaiore del cambio, a motivo dei percorsi di spostamento affetti da tolleranze, deve aver luogo un processo di apprendimento sui percorsi di spostamento a disposizione. Ciò significa che l'attuatore per la determinazione dei percorsi di spostamento a sua disposizione deve spostarsi avanti e indietro fra le zone di estremità dei percorsi di spostamento, ove per questo scopo il cambio di velocità automatizzato non può trovarsi in uno stadio di marcia azionato, cosicché la rientranza prevista sull'albero del cambio esegue durante il montaggio una funzione di fissaggio in posizione.
Secondo un ulteriore sviluppo dell'invenzione è previsto che il dispositivo di precarico sia una molla di compressione sollecitata da una sfera ed alloggiata in modo spostabile in una scatola dell'attuatore. Un movimento assiale dell 'albero di cambio centrale mediante un attuatore provoca perciò, tramite la sfera che rotola sulla superficie di impegno, una sollecitazione di compressione della molla con una forza di precarico corrispondente, cosicché sulla base della forza di precarico generata dalla molla può venire rilevato un aumento della corrente di un attuatore a motore elettrico attraverso un comando. In modo corrispondente, nel caso di un attuatore per esempio idraulico, ciò provoca un aumento di pressione nell'unità a stantuffo e cilindro dell'attuatore idraulico.
La sicurezza contro errori secondo l invenzione provvede quindi a che vengano impediti una selezione e/o un cambio non voluti di uno stadio di marcia del cambio di velocità automatizzato. Un caso simile potrebbe verificarsi per esempio nel caso di una posizione di montaggio verticale dall'albero di cambio centrale nel cambio di velocità automatizzato a causa dello scivolamento, provocato dalla forza di gravità, dell'albero di cambio nella scatola del cambio, cosicché il cambio anziché trovarsi in una posizione folle si troverebbe nella posizione della pista di cambio selezionata per la marcia indietro. L'invenzione viene illustrata più in dettaglio di seguito in base al disegno. Questo in:
figura 1 mostra un particolare di un albero di cambio centrale con un dispositivo di precarico disposto in impegno con esso;
figura 2 mostra una vista simile a quella secondo la figura 1, ove l'albero di cambio centrale possiede inoltre un foro conico per il fissaggio della posizione di montaggio;
figura 3 mostra una vista della disposizione secondo la figura 2 da sopra;
figura 4 mostra una vista di un albero di cambio centrale con una superficie di impegno modificata;
figura 5 mostra una vista della disposizione secondo la figura 4 da sopra; e
figura 6 mostra due rappresentazioni di schemi di cambio di marcia per illustrare le posizioni della disposizione della sicurezza contro errori.
La figura 1 del disegno mostra una sicurezza contro errori per un cambio di velocità automatizzato secondo una prima forma di esecuzione secondo la presente invenzione.
Un albero di cambio 1 centrale, che è rappresentato soltanto in parte, presenta un corpo di albero 2 di forma cilindrica, su cui è eseguita una rastremazione di diametro 3, che è prevista come superficie di impegno o superficie di contatto per l'impegno o il contatto con un dispositivo di precarico indicato generalmente come 4.
Al di sotto della rastremazione di diametro 3, l'albero di cambio 1 centrale presenta un elemento di azionamento sotto forma di un dito di cambio 5. L'albero di cambio 1 centrale in questo caso può venire spostato assialmente da un attuatore, non rappresentato più in dettaglio, per esempio sotto forma di un motore elettrico, tramite una trasmissione, che può essere un ingranaggio a vite, nella scatola del cambio, in cui è supportato l'albero di cambio 1 centrale, cioè in direzione dell'asse longitudinale dell'albero di cambio 1 centrale, cosa che viene indicata dalla freccia A. Questo movimento dell'albero di cambio 1 centrale in direzione del suo asse longitudinale conduce ad un movimento del dito di cambio 5 nelle differenti piste di cambio del cambio, nelle quali si trova lo stadio di marcia da cambiare. Quando per esempio dalla posizione rappresentata in figura 1 del cambio deve venire inserita la prima marcia, allora dall'attuatore l'albero di cambio 1 centrale viene spostato rispettivamente sollevato assialmente in modo tale che il dito di cambio 5 giunga nella pista di cambio 1-2, in cui si trova il primo stadio di marcia da azionare. Ciò significa in altre parole che nel caso della disposizione secondo la figura 1, l'albero di cambio 1 centrale viene un po' sollevato dall'attuatore, fino a che il dito di cambio 5 dell'albero di cambio 1 centrale non giunge nella pista di cambio indicata con 1-2, cosicché esso viene spostato in una bocca di forcella di cambio, mediante la quale ha luogo allora il cambio o l'inserzione vera e propria della prima marcia mediante un movimento di rotazione dell'albero di cambio 1 centrale, ove per questo scopo l’albero di cambio 1 centrale viene azionato dall attuatore, che è responsabile anche del movimento longitudinale dell'albero di cambio 1 centrale, o anche da un ulteriore attuatore, cosicché detto albero esegue un movimento di rotazione nella sua direzione circonferenziale. Grazie al movimento longitudinale o movimento di sollevamento dell'albero di cambio 1 centrale viene pertanto eseguito il processo di selezione e grazie al movimento di rotazione dell'albero di cambio centrale viene eseguito il processo di cambio, ove è anche possibile impiegare il movimento di sollevamento per il processo di cambio e il movimento di rotazione per il processo di selezione.
Come è senz altro evidente dalla figura 1, l'albero di cambio 1 centrale per la selezione e il cambio degli stadi di marcia da 1 a 5 si sposta in modo tale che il dispositivo di precarico 4 con la sua sfera 6, che viene sollecitata da una molla di compressione 7, scorra nella zona della rastremazione di diametro 3.
Non appena però deve venire inserita la marcia indietro del cambio di velocità automatizzato, l'albero di cambio 1 centrale deve venire spoetato in modo tale che il dito di cambio 5 giunga nella pista di cambio indicata con "R" per la marcia indietro. Per questo scopo, l'attuatore deve spostare l'albero di cambio 1 centrale verso il basso nel piano del disegno, cosicché la sfera 6 viene spostata fuori dalla zona della superficie di impegno, eseguita come rastremazione di diametro 3, sull'albero di cambio 1 centrale. Come è senz’altro visibile, la rastremazione di diametro 3 passa, tramite uno spallamento 8, nella zona, disposta al di sopra della rastremazione di diametro 3, dell'albero di cambio 1 centrale, cosicché la sfera 6 deve superare lo spallamento 8 e deve quindi venire spostata in direzione della molla di compressione 7. Questo movimento della sfera 6 conduce ad un aumento della forza di precarico generata dalla molla di compressione 7, cioè conduce ad un aumento della forza generata dalla molla di compressione 7 al di sopra della forza di compressione generata, nella posizione del cambio rappresentata in figura 1, dal contatto della sfera 6 sullo spallamento 8.
L'attuatore che sposta l'albero di cambio 1 centrale in direzione della freccia A deve superare questa forza di precarico crescente della molla di compressione 7, cosa che nel caso di un attuatore eseguito come motore elettrico conduce ad un aumento della corrente di carico. Questo può venire rilevato da un dispositivo di comando per l'attuatore e cosi si può constatare se la selezione della pista della marcia indietro corrisponde al desiderio del guidatore, quindi per esempio alla posizione della leva del cambio del veicolo. Quando all'attuatore che provoca il movimento assiale dell’albero di cambio 1 centrale non viene alimentata corrente, allora l'albero di cambio 1 centrale, nel caso di una posizione di montaggio verticale, può scendere soltanto fino a che la sfera 6 non giunge a contatto con lo spallamento 8, cosa che può corrispondere alla posizione folle del cambio, e quindi è escluso il caso che l'albero di cambio 1 centrale si sposti involontariamente fino nella zona della pista della marcia indietro "R".
Il dispositivo di precarico 4 può essere montato come arresto nella scatola 9 dell'attuatore, rappresentata soltanto in parte, cosicché la sfera 6 sollecitata da molla preme sull'albero di cambio 1 centrale. La transizione dalla zona della rastremazione di diametro 3 dell'albero di cambio centrale nella zona con diametro maggiore, quindi lo spallamento 8, può corrispondere anche ad una posizione di selezione del cambio di velocità automatizzato, la quale si trova fra la pista della marcia iradietro "R" e la pista 1-2 vicina. Questa posizione di selezione nel centro delle due piste può corrispondere ad un blocco del cambio presente nel cambio, nel caso del quale non può venire inserita alcuna marcia, poiché si preme contemporaneamente su due bocche di forcella di cambio. Quando deve venire inserita la marcia indietro, la sfera 6 sollecitata da molla deve venire spinta tramite lo spallamento 8, eseguito come smusso, vincendo la forza della molla di compressione 7 nella scatola dell'attuatore 9. A tal scopo è necessario un determinato lavoro di azionamento. Lo spallamento 8 obliquo, la sfera 6 e la molla di compressione 7 in questo caso sono dimensionati in modo tale che 1'attuatore responsabile del processo di selezione possa ancora applicare questo lavoro di azionamento anche nel caso peggiore, quindi in presenza di temperature elevate e di un momento del motore al limite di tolleranza più basso, ma in questo caso diminuisce però fortemente di numero di giri, cosicché un comando può riconoscere l'inserzione della marcia indietro rispettivamente la selezione della pista dalla marcia indietro dall'aumento del carico, poiché nessuna selezione delle piste di marcia avanti 1-2, 3-4, 5 è connessa con un carico simile in direzione di selezione. Quando avviene una rottura di un elemento di azionamento fra 1'attuatore e l’albero di cambio 1 centrale, allora l'albero di cambio 1 centrale anche in caso di disposizione perpendicolare non può cadere nella pista della marcia indietro "R". Questa posizione può corrispondere in questo caso ad una posizione folle o anche alla posizione precedentemente descritta del cambio, in cui non può venire inserita alcuna marcia.
Nella forma di esecuzione rappresentata in figura 2 del disegno, l'albero di cambio 1 centrale, oltre alle caratteristiche secondo la figura 1, presenta ancora un foro 10 conico, in cui può innestarsi la sfera 6 quando l'albero di cambio 1 centrale è stato spostato nella direzione della pista della marcia indietro "R". Questo innesto della sfera 6 nel foro 10 serve ad un fissaggio della posizione di montaggio, cioè ad un fissaggio della posizione dell'albero di cambio 1 centrale al montaggio dell'attuatore sul cambio di velocità. Quando la sfera 6 si trova disposta nel foro 10, allora è assicurato che non è inserita alcuna marcia del cambio di velocità, in questa posizione inoltre l'attuatore del cambio per il processo di selezione dopo il suo montaggio nel cambio può eseguire un processo di apprendimento sui percorsi di spostamento a sua disposizione e cioè senza che venga inserita una marcia del cambio. A motivo della scarsa frequenza di cambio della marcia indietro, confrontata con le marce avanti, questo foro 10 può venire previsto all'altezza della pista della marcia indietro "R". Quando quindi l'attuatore del cambio deve venire flangiato al cambio di velocità, l'albero di cambio 1 centrale viene posizionato nel cambio in modo tale che la sfera 6 sollecitata da molla prema nel foro 10 e sia possibile quindi uno spostamento dell'albero di cambio 1 centrale soltanto al superamento della forza di precarico della molla di compressione 7. Con ciò l 'albero di cambio 1 centrale per il montaggio dell'attuatore del cambio è fissato per quanto riguarda la sua posizione. Il processo di cambio vero e proprio da una posizione folle nella marcia indietro viene provocato da un movimento di rotazione dell albero di cambio 1 centrale. La figura 3 del disegno mostra le posizioni della sfera 6 nel foro 10 dell'albero di cambio 1 centrale, quando questo è stato spostato nella pista della marcia "R", cosicché il dito di cambio 5 si impegna in una bocca 11 della forcella di cambio di una sbarra di cambio 12. Nel caso di questa posizione del cambio, non ancora cambiata, quindi una posizione folle "N", la marcia indietro non e ancora azionata, cosicché per provocare l'inserzione della marcia indietro l'albero di cambio 1 centrale deve venire ruotato mediante un attuatore nella sua direzione circonferanziale, cosa che viene indicata dalla freccia "B”, cosicché dalla posizione folle "N" si cambia nella posizione del cambio con marcia indietro "R" azionata.
La figura 4 del disegno infine mostra un albero di cambio 1 centrale con una superficie di impegno 13 di forma conica, che risulta dal fatto che due superiici 14, 15 coniche si estendono l’una verso l’altra in modo tale che le loro superiici con diametro più piccolo confinano l'una con l'altra. Questa esecuzione della superficie di impegno 13 offre il vantaggio che a motivo delle superfici 14, 15 rispettivamente oblique, mediante la sfera 6 e la molla di compressione 7 viene generata una forza di precarico agente nella direzione assiale dell'albero di cambio 1 centrale, e precisamente anche quando il dito di cambio 5 dell’albero di cambio 1 centrale si trova nelle differenti piste di cambio 1-2, 3-4 e 5 e per provocare un cambio l'albero di cambio 1 centrale è stato ruotato nella sua direzione circonferenziale, cosicché viene evitato uno scuotimento o una vibrazione dell'albero di cambio 1 centrale in direzione del suo asse longitudinale e cosi viene impedita una vibrazione dell’albero di cambio 1 centrale, che potrebbe probabilmente condurre ad una estrazione involontaria dello stadio di marcia inserito. Pertanto la forza assiale agente, a marcia inserita, sull'albero di cambio 1 centrale fa sì che il dito di cambio 5 si sostenga sulla bocca della forcella di cambio vicina, cosicché viene impedito uno scuotimento del dito di cambio provocato da una vibrazione dell'albero di cambio 1 centrale, entro il gioco fra il dito di cambio e la delimitazione delle piste.
La figura 5 del disegno mostra una disposizione come è visibile anche dalla figura 3 del disegno, cioè una posizione dell'albero di cambio 1 centrale situata nella pista della marcia indietro "R”. Anche nel caso di un albero di cambio 1 centrale, eseguito con una superficie di impegno 13 di forma conica, il foro 10 conico, previsto per il fissaggio di montaggio dell'albero di cambio 1 centrale, si trova all'altezza del percorso di spostamento dell'albero di cambio 1 centrale, la quale risulta all'atto della selezione della pista della marcia indietro "R". Quando deve venire inserita la marcia indietro, l'albero di cambio 1 centrale viene ruotato in direzione della freccia B, cosicché il dito di cambio 5, disposto nella bocca della forcella di cambio 11, sposta la forcella di cambio 12, e può quindi venire inserita la marcia indietro ”R".
La figura 6 del disegno mostra infine due schemi di cambio a forma di H di un cambio per illustrare la posizione della dispoeizione del fissaggio di montaggio e della sicurezza contro errori per la marcia indietro.
Con il numero di riferimento 16 è indicata di volta in volta la posizione del fissaggio dell'albero di cambio 1 centrale al montaggio dell·'attuatore, mentre il numero di riferimento 17 indica posizione della sicurezza contro errori per la marcia indietro.
Quando deve venire inserita la marcia indietro, allora un comando può comandare un motore di selezione, previsto come attuatore, in modo tale che questo sposti l'albero di cambio centrale in direzione della pista di cambio da selezionare, cioè la posizione di selezione. Se in tal caso il numero di giri del motore di selezione diviene minore di un valore di soglia predeterminato, allora si controlla se la posizione di selezione raggiunta corrisponde alla sicurezza contro errori che funge da blocco per la marcia indietro. Se così non è, allora il comando nell'ambito di questo comando di svolgimento stabilisce che è presente un errore e conclude il comando di svolgimento. Quando la posizione di selezione raggiunta corrisponde alla posizione della sicurezza contro errori, allora viene constatato che il blocco della marcia indietro è stato raggiunto, dopodiché viene nuovamente concluso il comando di svolgimento. Quando invece il numero di giri del motore di selezione non diviene minore del valore di soglia predeterminato, e la posizione di selezione raggiunta corrisponde già alla marcia indietro, cosa che è possibile sulla base di un rilevamento di percorso nel o da parte del motore di selezione, per la qual cosa serve anche il processo di apprendimento precedentemente descritto per il rilevamento dei percorsi di spostamento a disposizione, allora viene stabilito che è presente un errore, dopodiché viene concluso il comando di svolgimento. Quando il numero di giri del motore non scende al di sotto del valore di soglia predeterminato e la posizione di selezione raggiunta non corrisponde già alla marcia indietro, allora il comando comanda il motore di selezione ulteriormente per il movimento dell'albero di cambio centrale.
Un possibile errore nel meccanismo di selezione lungo il percorso di azionamento dal motore di selezione all'albero di cambio centrale può venire riconosciuto tramite un motore di cambio che agisce come attuatore per il processo di cambio. Quando infatti il motore di selezione è stato comandato per lo spostamento nella posizione di selezione e questa è stata raggiunta, allora il motore di cambio può venire comandato per lo spostamento in direzione della posizione finale di marcia. Quando la posizione di cambio raggiunta è maggiore di un valore di soglia predeterminato, allora lungo il percorso per il raggiungimento della posizione di cambio non è stato riconosciuto alcun blocco di cambio ed è stato concluso il comando di svolgimento. Quando invece la posizione di cambio raggiunta è minore del valore di soglia predeterminato, allora è stato riconosciuto un blocco lungo il percorso per il raggiungimento della posizione di cambio, da cui risulta un errore nel meccanismo di selezione, poiché non è stata più raggiunta la posizione di cambio predeterminata.
Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori caratteristiche, rese note finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni .
I riferimenti impiegati nelle sottorivendicazioni rimandano all'ulteriore esecuzione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; esse non sono da intendere come una rinuncia allOttenimento di una protezione oggettiva autonoma per le combinazioni di caratteristiche delle sottorivendicazioni contenenti i riferimenti.
Poiché gli oggetti di queste sottorivendicazioni per quanto riguarda lo stato della tecnica, nel giorno di priorità possono formare invenzioni proprie e indipendenti, la richiedente si riserva di renderli oggetto di rivendicazioni indipendenti o domande divisionali. Essi possono contenere inoltre anche invenzioni autonome, che presentano una configurazione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.
Gli esempi di esecuzione non sono da intendere come limitazione dell'invenzione. Invece nell'ambito della presente descrizione sono possibili numerose variazioni e modifiche, in particolare tali varianti, elementi e combinazioni e/o materiali, che sono rilevabili dall'esperto per quanto riguarda la soluzione del compito per esempio mediante combinazione o modifica di singole caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento descritti in connessione con la descrizione generale e le forme di esecuzione, nonché contenuti nelle rivendicazioni e nei disegni, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto o nuovi passi di procedimento rispettivamente sequenze di passi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di prova e di lavoro.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sicurezza contro errori in particolare per la marcia indietro di un cambio di velocità automatizzato, che è munito di almeno un attuatore per l'azionamento di un albero di cambio centrale per la selezione di uno stadio di marcia da cambiare e per il cambio dello stadio di marcia, caratterizzata dal fatto che la sicurezza contro errori è un dispositivo di precarico, che sollecita l'albero di cambio centrale in modo tale che 1’attuatore per la selezione e/o il cambio dello stadio di marcia debba superare una forza di precarico generata dal dispositivo di precarico.
  2. 2. Sicurezza contro errori in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di precarico mantiene l'albero di cambio centrale, in uno stato non sollecitato dall‘attuatore, in una posizione folle del cambio.
  3. 3. Sicurezza contro errori in particolare secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzata dal fatto che l'albero di cambio centrale possiede una superficie di impegno, con cui è in impegno il dispositivo di precarico.
  4. 4. Sicurezza contro errori in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che la superficie di impegno e una rientranza, con cui è in impegno il dispositivo di precarico.
  5. 5. Sicurezza contro errori in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che la superficie di impegno è una rastremazione di diametro, che presenta uno spallamento, che è in impegno, nello stato non sollecitato, con il dispositivo di precarico.
  6. 6. Sicurezza contro errori in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che la superficie di impegno possiede due sezioni di forma conica, che confinano l'una con l'altra con le loro superfici più piccole, e il dispositivo di precarico, a stadio di marcia azionato, è in impegno con le superfici coniche allo scopo di generare una forza di precarico agente nella direzione assiale dell'albero di cambio .
  7. 7. Sicurezza contro errori in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che l'albero di cambio centrale presenta una rientranza che è portabile in impegno con il dispositivo di precarico per il montaggio dell'attuatore sul cambio per la determinazione della posizione di montaggio dell'attuatore.
  8. 8, Sicurezza contro errori in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di precarico è una molla sollecitata da una sfera ed alloggiata in modo spostabile in una scatola dell'attuatore.
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