ITMC20090195A1 - Sistema strutturale per protezione sismica di edifici. - Google Patents

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ITMC20090195A1
ITMC20090195A1 IT000195A ITMC20090195A ITMC20090195A1 IT MC20090195 A1 ITMC20090195 A1 IT MC20090195A1 IT 000195 A IT000195 A IT 000195A IT MC20090195 A ITMC20090195 A IT MC20090195A IT MC20090195 A1 ITMC20090195 A1 IT MC20090195A1
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    • E04H9/0237Structural braces with damping devices

Description

DESCRIZIONE
"SISTEMA STRUTTURALE PER PROTEZIONE SISMICA DI EDIFICI†.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un sistema strutturale per protezione sismica di edifici. Il sistema strutturale secondo l'invenzione à ̈ particolarmente atto per la messa in sicurezza sismica di edifici esistenti, soprattutto quelli che occupano un ruolo importante, classificati come edifici strategici (ospedali, scuole, caserme, etc..) ed anche edifici di nuova costruzione.
In Fig. 1 viene illustrato un sistema strutturale per la protezione sismica di edifici secondo la tecnica nota.
Nell'edificio (E), che deve essere messo in sicurezza, vengono istallati una pluralità di dispositivi dissipativi (1) atti a dissipare l'energia generata dall'oscillazione dell'edificio in seguito alla scossa sismica. A secondo delle varie tecniche, detti dispositivi dissipativi (1) vengono istallati all’interno dell’edificio (E) oppure esternamente ed in aderenza alle sue facciate.
L'edificio (E) comprende un reticolo della struttura portante. Per reticolo si intende un'intelaiatura costituita da vari solai (S) e da elementi verticali (P), come ad esempio pilastri o pareti portanti, in modo da generare una pluralità di maglie (M).
In ogni maglia (M) di detto reticolo viene istallato almeno un dispositivo dissipativo (1), in una configurazione di controventatura, preferibilmente orientato in direzione diagonale rispetto alla maglia (M).
Ciascun dispositivo dissipativo comprende un mezzo dissipativo (1c) disposto tra due aste rigide.
Una prima estremità (1a) della prima asta del dispositivo dissipativo à ̈ vincolata a una porzione di angolo tra la soletta inferiore (S) del vano e una prima parete laterale dell'edificio, e Una seconda estremità (1b) della seconda asta del dispositivo dissipativo à ̈ vincolata ad una porzione di angolo tra la soletta superiore (S) del vano e una seconda parete intermedia dell'edificio.
Quindi ciascun dispositivo dissipativo (1) si comporta autonomamente e contribuisce a compensare le deformazioni delle pareti di ciascun maglia (M) del reticolo.
Tale sistema strutturale comporta una serie di inconvenienti dovuti al fatto che i dispositivi dissipativi (1) devono essere disposti all'interno dell'edificio.
Scopo della presente invenzione à ̈ di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un sistema strutturale che sia in grado di contrastare le oscillazioni degli edifici dovute a scosse sismiche in modo efficiente ed efficace.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ di fornire un tale sistema strutturale per protezione simica di edifici che sia versatile, e nello stesso tempo di semplice realizzazione, istallazione e manutenzione.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione, con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Secondo l'invenzione, l'edificio da proteggere simicamente, viene affiancato da una struttura specializzata, con il compito di contrastare le azioni sismiche dissipando energia.
Negli interventi sugli edifici esistenti, tali strutture specializzate possono essere semplicemente posizionate esternamente, con il notevole vantaggio di non intervenire all’interno dell’edificio.
La struttura specializzata può consistere in una torre o un telaio od una colonna di adeguata rigidezza, collegati all’edificio mediante pendoli rigidi (asta con due cerniere) posizionati in genere a livello di ogni piano.
D’ora in poi, per semplicità espositiva, si farà sempre riferimento a una struttura specializzata consistente in una torre.
La torre à ̈ vincolata alla base con un giunto sferico o cerniera sferica centrale. La torre à ̈ libera quindi di oscillare attorno alla cerniera sferica in qualunque direzione, ruotando e facendo perno sulla cerniera stessa (centro di rotazione).
Attorno alla base della torre sono applicati dispositivi di dissipazione o dumper che opponendosi con forza alla rotazione e all'oscillazione della torre, subiscono spostamenti, dissipando energia mediante cicli di isteresi.
Per amplificare gli spostamenti (corsa: allungamento ed accorciamento) dei dispositivi dissipativi, si possono prevedere opportuni meccanismi operanti mediante manovellismi.
Il sistema dissipativo complessivo, concentrato nella zona di base della torre, può essere di qualsiasi tipo.
La torre, quindi, ha il compito principale di contrastare gli effetti prodotti dal sisma, dissipando energia nella zona specializzata in cui vengono posizionati i dispositivi dissipativi di tipo generico (dumper).
Il ricentraggio (messa in asse) della torre viene garantito dall'elasticità della struttura dell’edificio ed anche da eventuali organi elastici che possono essere collegati in parallelo ai mezzi dissipatori di energia.
Negli edifici di nuova costruzione, la torre che funge da elemento sismo-resistente-dissipativo può essere inserita internamente all'edificio, (ad esempio nucleo scala-ascensori). Il sistema strutturale secondo l'invenzione comporta diversi vantaggi rispetto ai sistemi noti.
Si ottiene un abbattimento considerevole dei costi rispetto a sistemi tradizionali eseguiti internamente agli edifici che comportano, oltre alle opere strutturali, altre opere connesse.
La struttura sismo-resistente-dissipativa esterna, se à ̈ di tipo spaziale (torre) può tranquillamente costituire nuova volumetria (ampliamento) da utilizzare e non essere quindi un elemento fine a se stesso (solo di tipo strutturale), con ancor più bassa incidenza del costo di adeguamento sismico.
Tale struttura sismo-resistente-dissipativa può anche, ad esempio, costituire un elemento di collegamento verticale (scala, ascensore) od ancora scala di emergenza. Si pensi alla frequente installazione di scale di emergenza in acciaio, posizionate esternamente agli edifici pubblici, che se concepita con il sistema strutturale secondo l'invenzione possono costituire anche un elemento di protezione sismica.
La manutenzione dei dispositivi dissipativi può essere effettuata senza alcuna interruzione dell’utilizzo dell’edificio durante i lavori di manutenzione e quindi si ottiene un risparmio di costi dovuti al temporaneo mancato utilizzo.
L’installazione della struttura specializzata può essere attuata senza interrompere il normale utilizzo dell’edificio cui essa deve essere asservita.
I dispositivi di dissipazione sono concentrati in un'unica zona specializzata molto limitata (base della torre), con conseguente facilità di ispezione e manutenzione.
Per edifici di notevole altezza la zona specializzata di dissipazione può essere posizionata non solo alla base della torre, ma anche a quote superiori.
Il sistema dissipativo secondo l'invenzione garantisce una notevole efficienza, con massimo sfruttamento dei dispositivi e una maggior garanzia sull’efficacia di lavoro dei dispositivi sismo-resistenti concentrati in un'unica zona specializzata rispetto ai metodi noti con dispositivi diffusi sull’edificio, il cui lavoro à ̈ condizionato dall’incertezza sul comportamento sismico dell’edificio nel suo insieme, soprattutto per la presenza di elementi non strutturali (murature in genere, etc.).
La rigidezza delle strutture sismo-resistenti esterne che si sviluppano in elevazione (torre, telaio, colonna) collegate mediante pendoli rigidi all’edificio da proteggere, à ̈ tale da regolarizzare la deformata (spostamenti orizzontali di piano) dell’edificio soggetto ad azioni sismiche, che à ̈ in genere irregolare.
Si ottiene una completa reversibilità del sistema, in quanto non altera per nulla l’edificio, come invece avviene quando si interviene internamente.
Nel caso di plessi ospedalieri e scolastici, se il sistema strutturale secondo l'invenzione à ̈ ben studiato da un punto di vista architettonico, può costituire un miglioramento di immagine ed anche di funzionalità con lo sfruttamento di strutture aggiuntive (nuovi spazi, servizi, etc..). Ciò à ̈ facilitato anche da un'ampia flessibilità formale delle strutture aggiuntive (ad esempio la torre può avere forma planimetrica quadrata, rettangolare, poligonale, circolare, etc.. e mantenersi costante o rastremarsi in elevazione).
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme di realizzazione puramente esemplificative e quindi non limitative, illustrate nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 Ã ̈ una vista schematica in sezione lungo un piano verticale, illustrante un sistema strutturale per protezione sismica di edifici secondo la tecnica nota;
la Fig. 2 Ã ̈ una vista schematica, in sezione lungo un piano verticale, illustrante una prima forma di realizzazione del sistema strutturale per protezione sismica di edifici secondo l'invenzione che prevede una struttura specializzata con sistema di dissipazione di energia distribuito;
la Fig. 3 à ̈ una vista come Fig. 2, ma illustrante una seconda forma di realizzazione del sistema strutturale secondo l'invenzione con struttura specializzata avente un sistema di dissipazione dell’energia concentrato nella sua base;
la Fig. 4 Ã ̈ una vista in pianta del sistema strutturale di Fig. 3;
la Fig. 5 Ã ̈ una vista in prospettiva del sistema strutturale di Fig. 3;
la Fig. 6 à ̈ una vista come Fig. 3, ma illustrante una variante del sistema di dissipazione dell’energia di Fig. 3, che prevede un leverismo moltiplicatore della corsa del dispositivo di dissipazione di energia;
la Fig. 6A Ã ̈ una vista ingrandita del particolare racchiuso nel cerchio (A) di Fig. 6;
la Fig. 7 Ã ̈ una vista come Fig. 6, ma illustrante l'oscillazione del sistema strutturale di Fig. 6 durante una scossa sismica;
la Fig. 7A Ã ̈ una vista ingrandita dei particolari racchiusi nei cerchi (A) ed (A') di Fig. 7;
le Figg. 8 e 9 sono due viste in alzato laterale illustranti una variante del sistema strutturale secondo l'invenzione, in cui la struttura specializzata à ̈ costituita da un telaio planare;
la Fig. 10 Ã ̈ una vista in pianta dei sistemi strutturali delle Figg. 8 e 9;
la Fig. 11 Ã ̈ una vista in sezione lungo un piano verticale, illustrante la struttura specializzata disposta come nucleo entro l'edificio;
le Figg. 12 e 12A sono due viste in alzato laterale illustranti una variante del sistema strutturale secondo l'invenzione, in cui la struttura specializzata à ̈ costituita da una colonna;
la Fig. 13 Ã ̈ una vista in pianta del sistema strutturale di Fig. 12; e
la Fig. 14 Ã ̈ una vista in prospettiva del sistema strutturale di Fig. 12.
Per ora con riferimento a Fig. 2 viene illustrata una prima forma di realizzazione del sistema strutturale per la protezione sismica di edifici secondo l'invenzione.
L'edificio (E) da proteggere comprende una pluralità di piani delimitati tra loro da rispettive solette (S) disposte secondo piani orizzontali. Il sistema strutturale secondo l'invenzione comprende almeno una struttura portante (2) collegata in modo rigido all'edificio (E).
La struttura portante (2) ha un'altezza sostanzialmente uguale a quella dell'edificio (E) ed à ̈ collegata rigidamente all'edificio mediante una pluralità di pendoli rigidi (3). Per pendolo rigido si intende un'asta (3) che ha una prima estremità (3a) incernierata ad una parete dell'edificio (E) ed una seconda estremità (3b) incernierata alla struttura portante (2).
Vantaggiosamente la struttura portante (2) prevede una pluralità di elementi di rinforzo orizzontali (S') disposti alla stessa altezza delle solette (S) dei piani dell'edificio (E). Vantaggiosamente, le aste rigide (3) sono disposte secondo rette orizzontali, in corrispondenza delle solette (S) dell'edificio e dei corrispondenti elementi di rinforzo (S') della struttura portante.
La struttura portante (2) à ̈ una struttura specializzata che comprende un sistema di dissipazione dell’energia atto a dissipare l'energia delle oscillazioni subite dalla struttura portante (2), in seguito a scosse sismiche.
Bisogna considerare che la struttura specializzata (2) à ̈ rigidamente collegata all'edificio (E). Quindi il sistema di dissipazione dell’energia della struttura specializzata riesce a compensare ed ammortizzare anche le oscillazioni subite dall'edificio (E) durante le scosse sismiche.
Nella forma di realizzazione di Fig. 2, la struttura specializzata (2) Ã ̈ una torretta disposta all'esterno dell'edificio (E) e gli elementi di rinforzo orizzontali sono solette (S') della torretta disposte tra una prima parete verticale (2a) rivolta verso l'edificio (E) ed una seconda parete verticale (2b) opposta alla prima parete verticale (2a). In questo modo nella torretta (2) viene definita una fila verticale di vani parallelepipedi (V).
Entro ciascun vano (V) della torretta (2) viene disposto un dispositivo dissipativo (1), in una configurazione di controventatura, in diagonale, in modo da generare un sistema di dissipazione dell’energia della struttura specializzata (2), distribuito lungo tutta l'altezza della struttura specializzata.
Il dispositivo dissipativo incorpora un mezzo di dissipazione dell’energia (1c), disposto tra due aste rigide. Il mezzo di dissipazione di energia (1c) può essere ad esempio una camera contenente un fluido. In parallelo al mezzo di dissipazione di energia (1c) può essere disposto un elemento ammortizzante, quale un mezzo elastico, un mezzo a molla o un damper.
In ciascun vano (V), il dispositivo dissipativo (1) presenta:
- una prima estremità (1a) vincolata a una porzione di angolo tra la soletta inferiore (S') del vano (V) e la prima parete laterale (2a) della torretta, e
- una seconda estremità (1b) vincolata ad una porzione di angolo tra la soletta superiore (S') del vano e la seconda parete laterale (2b) della torretta.
In seguito elementi uguali o corrispondenti a quelli già descritti sono indicati con gli stessi numeri di riferimento e si omette la loro descrizione dettagliata.
Nelle Figg. 3 - 5, viene decritta una seconda forma di realizzazione del sistema strutturale secondo l'invenzione, in cui il sistema dissipativo à ̈ concentrato alla base della torretta (2).
In questo caso, la base della torretta (2) Ã ̈ collegata a un giunto sferico o cerniera sferica (4) montata su un basamento (B) solidale al suolo. L'asse verticale della torretta (2) passa per il centro della cerniera sferica (4).
Una pluralità di dispositivi dissipativi (1) sono disposti perifericamente attorno alla cerniera sferica (4). Ciascun dispositivo dissipativi (1) presenta una prima estremità (1a) vincolata al basamento (B) ed una seconda estremità (1b) vincolata alla base della torretta.
Vantaggiosamente la torretta (2) ha una base (20) a forma di piramide rovesciata, in cui il vertice della piramide à ̈ vincolato alla cerniera sferica (4).
Come mostrato in Fig. 4, per la messa in sicurezza dell'edificio (E), a pianta rettangolare, sono sufficienti due strutture specializzate (2) disposte in corrispondenza dei lati più lunghi opposti dell'edificio, vicino agli angoli opposti dell'edificio.
Il sistema di collegamento della torretta (2) all'edificio (E) comprende, ad ogni piano, quattro aste rigide (3) disposte secondo una configurazione a "W" con tre cerniere (3a) di vincolo sull'edificio (E) e due cerniere (3b) di vincolo sulla torretta.
Come mostrato in Fig. 5, ciascuna torretta (2) Ã ̈ ammortizzata da otto dispositivi dissipativi (1) disposti lungo i quattro angoli della base della torretta, e lungo le mezzerie dei quattro lati della base della torretta.
Con riferimento alle Figg. 6, 6A, 7, e 7A, viene descritta una variante del sistema di dissipazione dell’energia.
Come meglio mostrato in Fig. 6A, in questa variante, ciascun dispositivo dissipativo (1) viene collegato ad un leverismo (5) che ha la funzione di moltiplicare la corsa del dispositivo dissipativo (1), cioà ̈ l'allungamento/accorciamento del dispositivo dissipativo (1) per compensare l'oscillazione della torre (2).
Il leverismo (5) comprende due leve (L1, L2).
La prima leva (L1) viene fulcrata nel suo punto medio (F1) ad una sporgenza (51) di una flangia (50) solidale al basamento (B).
La seconda leva (L1) presenta una prima estremità (La) fulcrata a una sporgenza di una flangia (52) solidale alla base (20) della torretta e una seconda estremità (Lb) fulcrata ad un'estremità della prima leva (L1).
Il dispositivo dissipativo (1) presenta una prima estremità (1a) fulcrata ad una sporgenza della flangia (52) solidale alla base (20) della torretta e una seconda estremità (1b) fulcrata all'altra estremità della prima leva (L1).
Il dispositivo dissipativo (1) a riposo à ̈ sostanzialmente lungo quanto la seconda leva (L2) ed à ̈ disposto parallelo alla seconda leva (L2), in modo che la prima leva (L1), la seconda leva (L2), la flangia (52) ed il dispositivo dissipativo (1) formano un quadrilatero articolato che può oscillare attorno al fulcro (F1).
Con riferimento alle Figg. 7 e 7A, quando l'edifico (E) subisce un'oscillazione a causa di una scossa sismica, anche la torretta (2) che à ̈ rigidamente collegata all'edificio (E) subisce un'oscillazione con uno spostamento in orizzontale (Î ́o) della cima della torretta. Conseguentemente la base (20) della torretta subisce uno spostamento in verticale (Î ́v) che deve essere ammortizzato e compensato dai dispositivi dissipativi (1).
Se Li à ̈ la lunghezza del dispositivo dissipativo a riposo, ed Lf à ̈ la lunghezza del dispositivo dissipativo dopo una compressione o allungamento dovuto all'oscillazione della torretta, la corsa del dispositivo dissipativo à ̈ data dalla relazione
Î ́D= | Li - Lf |
La corsa (Î ́D) del dispositivo dissipativo à ̈ legata al leverismo (5) e allo spostamento verticale ( Î ́v) della base della torre.
(b1) Ã ̈ la distanza tra il fulcro (F1) della prima leva (L1) e il fulcro (Lb) della seconda leva (L2) con la prima leva (L1).
(b2) Ã ̈ la distanza tra il fulcro (F1) della prima leva (L1) e il fulcro (1b) del dispositivo dissipativo (1) con la prima leva (L1).
Come à ̈ evidente dalla Fig. 7A, la corsa del dispositivo dissipativo à ̈ data dalla relazione:
Î ́D= | Li - Lf | = Î ́v* (1 b2/b1) ;Nel caso in cui il fulcro (F1) si trova al centro della prima leva (L1), cioà ̈ (b1 = b2), la corsa del dispositivo dissipativo à ̈ pari a: ;Î ́D= 2* Î ́v
Vale a dire l'allungamento o l'accorciamento del dispositivo dissipativo (1) sarà il doppio dello spostamento verticale (Î ́v) della base (20) della torre.
Con riferimento alle Figg. 8, 9 e 10, viene illustrata una variante del sistema strutturale secondo l'invenzione, in cui la struttura specializzata à ̈ un telaio planare (102) costituito ad esempio da una intelaiatura reticolare.
Anche in questo caso i dispostivi dissipativi (1) possono essere disposti alla base del telaio (102). Il telaio (102) viene ancorato al suolo mediante una cerniera planare (104) anziché un giunto sferico.
Come mostrato in Fig. 10, per mettere in sicurezza un edificio a pianta rettangolare, in questo caso sono necessari quattro telai (102), disposti in corrispondenza dei quattro lati dell'edificio.
Nelle Figure 3, 5, 6, 7, 8 e 9 sono stati illustrati edifici di cinque piani e strutture specializzate (2; 102) aventi un sistema di dissipazione dell’energia concentrato solo alla base della struttura.
Tuttavia, nel caso di edifici di maggiore altezza, ciascuna struttura specializzata può essere realizzata in più parti sovrapposte e vincolate tra loro da una cerniera centrale attorno alla quale sono disposti i dispositivi dissipativi. Vale a dire il collegamento tra le varie parti della struttura portante à ̈ realizzato proprio come il collegamento della base della struttura portante al terreno.
Con riferimento a Fig. 11, nel caso in cui si deve costruire un nuovo edificio (E), la struttura specializzata (202) può essere il nucleo dell'edificio, cioà ̈ una torretta dentro l'edificio che viene collegata rigidamente alle pareti interne dell'edificio.
In questo caso, la torretta (202) prevede un sistema di dissipazione dell’energia specializzato, come i sistemi descritti nelle forme di realizzazione precedenti.
Con riferimento alle Figg. 12 12A, 13 e 14, viene illustrata una variante del sistema strutturale secondo l'invenzione, in cui la struttura specializzata à ̈ una colonna (302).
Anche in questo caso i dispostivi dissipativi (1) possono essere disposti alla base della colonna (302). La colonna (302) viene ancorata al suolo mediante un giunto sferico (4).
In Fig. 12 A viene illustrata una forma di realizzazione in cui la base della colonna (302) Ã ̈ un piano orizzontale al di sotto del quale sono montati i dispositivi dissipativi (1) e i relativi leverismi moltiplicatori (5).
Come mostrato nelle Figg. 13 e 14, per mettere in sicurezza un edificio a pianta rettangolare, in questo caso sono necessari cinque colonne (302), disposte in fila, in corrispondenza dei due lati maggiori dell'edificio. Le colonne (302) sono collegate tra loro mediante aste rigide (303).
Alle presenti forme di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema strutturale per protezione di edifici comprendente almeno una struttura portante (2, 102, 202, 302) collegata ad almeno una parete di detto edificio (E), in cui detta struttura portante (2, 102, 202, 302) Ã ̈ rigidamente collegata alla parete di detto edificio (E), e detta struttura portante (2, 102, 202, 302) Ã ̈ una struttura specializzata comprendente un sistema di dissipazione di energia (1) atto a dissipare l'energia generata dalle oscillazioni della struttura portante dovute a scosse sismiche, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (2, 102, 202, 302) ha una base (20) e detto sistema di dissipazione di energia (1) Ã ̈ disposto tra il suolo e la base (20) di detta struttura portante, la base (20) della struttura portante essendo vincolata al suolo, mediante almeno un giunto sferico (4) o cerniera (104); in cui detto giunto sferico (4) o cerniera (104) Ã ̈ disposto in corrispondenza dell'asse verticale della struttura portante e detti dispositivi di dissipazione di energia (1) sono disposti perifericamente rispetto a detto giunto sferico (4) o cerniera (104).
  2. 2) Sistema strutturale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (2, 102, 202, 302) à ̈ rigidamente collegata alla parete di detto edificio (E) mediante aste rigide (3) che presentano una prima estremità (3 a) collegata alla parete dell'edificio ed una seconda estremità (3b) collegata a detta struttura portante.
  3. 3) Sistema strutturale secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette aste rigide (3) sono disposte secondo piani orizzontali in corrispondenza dei piani (S) di detto edificio e detta struttura portante (2, 102) prevede elementi di rinforzo (S') disposti secondo piani orizzontali, in corrispondenza dei piani (S) di detto edificio.
  4. 4) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di dissipazione di energia comprende una pluralità di dispositivi di dissipazione di energia (1) comprendenti un mezzo di dissipazione di energia (le) disposto tra due aste rigide.
  5. 5) Sistema strutturale secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di dissipazione di energia (1) comprende un elemento ammortizzante disposto in parallelo a detto mezzo di dissipazione di energia (le).
  6. 6) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di dissipazione di energia (1) hanno una prima estremità (la) vincolata al suolo ed una seconda estremità (1b) vincolata alla base (20) di detta struttura portante.
  7. 7) Sistema strutturale secondo, una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5 caratterizzato dal fatto che detto sistema di dissipazione di energia comprende un leverismo (5) atto a moltiplicare la corsa di detti dispositivi di dissipazione di energia (1) durante l'oscillazione di detta struttura portante.
  8. 8) Sistema strutturale secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto leverismo (5) comprende una prima leva (LI) fulcrata ad una flangia solidale al suolo e una seconda leva (LI) avente un'estremità (La) fulcrata alla base della struttura portante ed una seconda estremità (Lb) fulcrata alla prima leva (LI), in cui il dispositivo di dissipazione di energia (1) ha una prima estremità (1a) fulcrata alla base della struttura portante ed una seconda estremità (lb) fulcrata in detta prima leva (LI).
  9. 9) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (2) Ã ̈ una torre esterna all'edificio (E).
  10. 10) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (102) Ã ̈ un telaio planare esterno all'edificio (E).
  11. 11) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (202) Ã ̈ una torre disposta all'interno dell'edificio (E).
  12. 12) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11 8, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (302) Ã ̈ una colonna.
  13. 13) Sistema strutturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (2; 102; 202; 302) à ̈ realizzata in più parti sovrapposte e vincolate tra loro da una cerniera centrale attorno alla quale sono disposti detti dispositivi dissipativi (1).
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