ITFI960256A1 - Sistema per il rientro rapido del filo nei canali degli orditoi con sistema di orditura filo-filo - Google Patents

Sistema per il rientro rapido del filo nei canali degli orditoi con sistema di orditura filo-filo Download PDF

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ITFI960256A1
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Description

"SISTEMA PER IL RIENTRO RAPIDO DEL FILO NEI CANALI DEGLI ORDITOI CON SISTEMA DI ORDITURA FILO-FILO"
DESCRIZIONE
Il trovato riguarda un sistema di sgancio del filo di ordito per orditoi che effettuano la preparazione di orditi con il sistema Filo-Filo, ossia con un solo filo alla volta, del tipo degli orditoi Hergeth o Suzuky o equivalenti per la preparazione dei fili di ordito da avvolgere sui subbi destinati ai telai di tessitura per la produzione di campioni di tessuti.
Uno scopo dell'invenzione ? quello di incrementare la produzione riducendo i tempi morti e consentendo un aumento della velocit? di funzionamento degli orditoi, ed anche di aumentare il numero dei colori dei fili da lavorare.
L'invenzione interviene con modifiche sul sistema impiegato nell'orditura filo-filo, per lo sgancio dei fili di orditura tutte le volte che il disegno di ordito richiede l'immissione di un filo diverso da quello precedentemente avvolto e che deve ritornare nelle condizioni di riposo.
Nelle Figg.l a 9 ,? illustrato in modo molto "schematico una apparecchiatura comprendente 11orditoio in questione, nella realizzazione attuale, per comprendere le attuali modalit? di orditura di un orditoio Filo-Filo come sopra indicato, con riferimento al tipo Suzuky. In particolare la
Fig.l mostra una schema generale del cilindro dell'orditoio, su cui vengono avvolte le spire di filato destinate ad ?ssere poi trasferite sul subbio; la Fig.2 mostra una schema generale dell'impianto; la Fig.3 ? una vista dalla linea III-III della Fig.2; la
Fig.4 ? un particolare ingrandito della zona indicata dalla freccia flV della Fig.2; la
Fig.5 ? una vista laterale secondo la freccia fV della Fig.2; la
Fig.6 ? una vista sostanzialmente secondo VI-VI della Fig.5; la
Fig.7 ? una vista in sezione locale sostanzialmente secondo la linea VII-VII di Fig.2; la
Fig.8 mostra due particolari della sezione secondo le linee VIII-VIII della Fig.7; la
Fig.9 mostra un particolare della zona indicata dalla freccia fix della Fig.5 per illustrare la funzionalit? del congegno di sgancio. La
Fig.10 mostra schematicamente, in modo analogo alla Fig.l, lo schema della macchina tipo Hergeth.
Nello schema rappresentato nelle Figg.l a 9 con 1 ? indicato il gruppo porta-rocche, con 3 la cantra che alimenta i fili provenienti dalle rocche 5 ed erogati da sistemi 7 di tipo conosciuto per la regolare alimentazione alla macchina orditrice 9, che successivamente li assorbe in modo intermittente per la formazione delle spire S di filato destinato poi ad essere avvolto sul subbio 11 (vedi Fig.l). I vari fili FI, F2, F3...FN formano campate relativamente lunghe fra la cantra 3 ed il gruppo di ritegno e di erogazione che ? indicato con 13 e che appartiene all'orditoio. Ciascuno di questi fili FI, F2, F3...FN nella campata libera ? combinato ad un rispettivo sistema di ricupero a polmone che comprende un dischetto forato 15 attraverso il cui foro passa il filo e che ? mobile lungo guide verticali 17 (vedi Figg.2 e 3) in modo tale per cui il peso di ciascun dischetto 15 assicura un sufficiente tensionamento del rispettivo filo sia in assetto di riposo sia in assetto di erogazione.
Per la formazione dell'ordito da trasferire sul subbio 11 in una fase successiva, l'orditoio presenta un supporto 19 che ? cilindrico, ed in corrispondenza dell'asse geometrico orizzontale di questo supporto cilindrico 19 tramite cuscinetto 21 ? montato un braccio portaiilo 23 suscettibile di essere fatto ruotare e alla cui estremit? ? previsto un gancio aw olgifilo o pi? semplicemente guidatilo 25, il quale impegnando il filo da erogare lo trascina con traiettoria cinconferenziale per formare le spire S sul supporto cilindrico 19. Questo supporto cilindrico 19 presenta una serie di cinghiette continue 19A che si sviluppano longitudinalmente e parallelamente all'asse geometrico del supporto cilindrico, e sul tratto esterno delle quali si adagiano le spire S; durante la lavorazione, queste cinghiette continue 19A vengono spostate secondo le frecce fl9 parallelamente all'asse in modo da spostare il complesso delle spire formate e lasciare il posto alla formazione delle nuove spire alla estremit? del supporto cilindrico adiacentemente alla quale ? fatto ruotare il braccio porta filo 23 con il guidatilo 25. Il guidatilo 25 nella sua traiettoria deve afferrare il filo - che gli venga presentato - per richiamarlo dalla cantra 3 lungo la pertinente traiettoria FI, F2, F3?,FN, per depositare le spire nel numero previsto dalla programmazione dell'ordito da formare, compensando le variazioni di traiettoria della campata FY per mezzo del polmone rappresentato dal dischetto 15, il quale si sposta lungo le guide 17 in funzione della variazione della campata libera durante il trascinamento in traiettoria circonferenziale da parte del guidafilo 25; la frequena di questi spostamenti del dischetto forato 15 dipende dalla frequenza di rotazione del braccio porta fil? 23, e le accelerazioni e decelerazioni di questi dischetti sono relativamente contenute anche con una velocit? di rotazione relativamente elevata del braccio porta filo. Al supporto cilindrico 19 viene associato un sistema di incrociatura (Figg,2, 7 ed 8) che presenta almeno una terna o pi? terne di steli 29 che si sviluppano parallelamente ai rami attivi esterni delle cinghiette 19A di trasferimento e che alla loro estremit? pres entano ciascuno un sistema di presa di filo indicato con 29A e 29B, agente in versi opposti con uno spostamento ciclico dell'appendice 29A in modo da far depositare le spire in modo incrociato sugli steli 29 (come ? in particolare mostrato nella Fig.7) in corrispondenza del tratto compreso tra due cinghiette 19A; questa disposizione incrociata delle spire assicura che le spire S non vadano ad accavallarsi fra loro durante la sosta ed il trasferimento longitudinale lungo il supporto cilindrico 19. Al termine della campata libera tra la cantra ed il gruppo 13 di ritegno del filo, viene previsto nel gruppo 13 un complesso di setti 31 e di rispettivi gambi 33, che formano canali per la guida dei rispettivi fili che dalla cantra raggiungono il gruppo 13. Combinati con i canali formati dagli organi 31, 33 sono previsti ganci oscillanti 35 suscettibili di spostarsi fra una posizione 35A di riposo fino ad una posizione opposta 35B attraverso posizioni intermedie, su comando di congegni a solenoide indicati con 35S (vedi Fig.5). I fili idicati con FX nella Fig.4 e 6 sono esclusi dalla traiettoria del guidafilo 25 portato dal braccio porta filo 23 ruotante attorno al cuscinetto 21, mentre un filo FY - spostato dal gancio oscillante 35 che si porta dalla posizione 35A alla posizione 35B - viene intercettato dal guidafilo 25 e da questo prelevato per essere trascinato intorno al supporto cilindrico 19 per la creazione delle spire da costituire con questo filo FY, nel numero programmato. Per assicurare la guida del filo FY in presa da parte del guidafilo 25 che lo abbia afferrato, lungo la periferia del supporto cilindrico 19 e nella zona del gruppo 13 per la presa del filo vengono previste due camme sagomate 37 e 39, comunemente indicate "camma a filo o camma guidafilo" oppure "guidafilo" e "camma a sciabola" rispettivamente, lungo i cui bordi attivi viene fatto scorrere il filo FY quando prelevato e trascinato dal guidafilo 25. Con 41 ? indicato un sistema di sgancio con un organo mobile angolarmente (vedi Figg.5 e 6), il quale ? posizionato a valle del gruppo 13 rispetto al senso di avvolgimento delle spire indicato dalla freccia fA. Questo sitema di sgancio ? unico e distanziato dai singoli organi 31 e 33 che formano i canali di guida dei fili e che cooperano con i rispettivi ganci oscillanti 35. Quando il sistema di sgancio 41 ? portato nella posizione attiva, esso interferisce con il filo FY trascinato dal guidafilo 25 del braccio portatilo 23 ruotante, in modo tale da provocare lo svincolo del filo FY dal guidafilo 25, come indicato in particolare dalla freccia FB della Fig.9. Poich? il sistema di sgancio 41 ? unico per tutti i fili che raggiungono il gruppo 13 di ritegno e di posizionamento dei fili al termine delle campate FI, F2...FN, e poich? questo sitema di sgancio deve essere posizionato ad una consistente distanza da questo gruppo 13, consegue che il filo sganciato dal guidafilo 25 del braccio portatilo 23 ruotante, deve essere ricuperato per essere posizionato come indicato con FX, ricuperando il filo che - abbandonato dal guidafilo 25 - presenta un doppio tratto considerevole fra l'estremit? della traiettoria del detto filo gi? trascinato dal guidafilo 25 ed il suo canale formato dagli elementi 31, 33. Per recuperare questo tratto di filo, fino ad ora ? stato necessario ricorrere al sistema dei dischetti forati 15, per cui il dischetto 15 del filo appena abbandonato dal guidaiilo 25 ad opera del sistema di sgancio 41 deve abbassarsi con una rapidit? maggiore di quella delle oscillazioni periodiche dovute all'avvolgimento della spira, in modo da recuperare il filo e posizionarlo nell'assetto FX prima che il guidaiilo 25 possa raccogliere un differente filo che deve formare le successive spire e che deve essere posizionato tempestivamente dal gancio oscillante 35 che venga spostato nella posizione 35B. In definitiva occorre che la velocit? di rotazione del braccio porta filo 23 sia relativamente contenuta e che il detto braccio porta filo 23 dopo avere abbandonato (ad opera del sistema di sgancio 41) un filo che ha cessato di formare le spire, compie uno o pi? giri prima che il precedente filo abbandonato assuma l'assetto di riposo e che conseguentemente il gancio oscillante 35 del filo che deve iniziare a formare le spire sul supporto cilindrico 19 possa essere portato dal proprio gancio oscillante 35 nella posizione 35B per essere afferrato dal guidatilo 25 in uno dei transiti di questo guidafilo in corrispondenza del gruppo 13. Questa operazione - che richiede un tempo relativamente molto lungo - ? responsabile della limitazione della produzione dell'orditoio, sia perch? deve essere contenuta entro certi limiti la velocit? di rotazione del braccio porta filo 23, sia perch? il detto braccio porta filo 23 deve compiere un certo numero di giri inattivi prima che si raggiungano le condizioni di presa di un nuovo filo per lo spostamento di un gancio oscillante 35 pertinente.
L'oggetto dell'invenzione ? un dispositivo per il rientro rapido del filo negli orditoi nel sistema in oggetto come sopra descritto, per evitare gli inconvenienti sopra lamentati e per quindi aumentare la produttivit? dell'orditoio.
Lo stesso problema (forse ancora maggiormente accentuato) si presenta anche nelle macchine del tipo Hergeth di cui allo schema della Fig.10, nella quale il supporto per le spire anzich? essere un supporto cilindrico come quello 19 sopra descritto, ? costituito da un complesso cinghie 119A rinviate fra tamburi 119B e 119C distanziati fra loro; un gruppo 113 di presentazione e di ritegno dei fili provenienti dalla cantra ? sviluppato lungo la periferia del tamburo 119C dal quale sono rinviate le cinghie 119A ed in cui si trovano quindi gli organi equivalenti a quelli 31 e 33 del gruppo 13 del sistema precedentemente indicato. L'orditoio di produzione Hergeth presenta una diversa forma del supporto che ? realizzato, in questo caso, con sviluppo sostanzialmente verticale anzich? cilindrico. In questo caso il gancio porta filo (equivalente a quello 25) ? portato da una cinghia che si muove tra due pulegge poste all'estremit? opposte del supporto verticale e coassialmente ai tamburi 119B e 119C. Anche in questo caso un insieme di cinghie motorizzate - disposte ortogonalmente rispetto allo sviluppo verticale del supporto - hanno il compito di far avanzare le spire di filo dell'ordito in direzione orizzontale rispetto allo sviluppo verticale del supporto, analogamente a quanto effettuato dalle cinghie 19A.
Un ulteriore inconveniente delle disposioni descritte sopra ed attualmente esistenti ? che il numero di fili che possono essere trattenuti dai congegni previsti nel gruppo 13 o 113 deve essere relativamente contenuto per limitare al massimo la lunghezza dei tratti di filo da recuperare durante il cambio del filo da avvolgere a spire, in modo da ottenere un comportamento relativamente poco differenziato fra i fili che si trovano alle due estremit? dei mezzi di ritegno e di spostamento come quelli 31, 33 e 35 del gruppo 13 o del gruppo 113 equivalente. Ci? limita le possibilit? di formazione dei disegni competenti all'ordito. Il dispositivo in oggetto evita anche questi inconvenienti delle disposizioni conosciute.
In definitiva nei sistemi attuali (Figg.l a 10) l'orditura ? realizzata mediante operazioni che sono di carattere strettamente sequenziale, ossia i diversi fili F che compongono l'ordito sono avvolti su di un supporto 19, 119 in spire S ordinate una accostata all'altra, e l'orditoio avvolge i diversi fili con operazioni diverse e temporalmente successive. I diversi fili sono prelevati dal sistema di deposito (cantra porta rocche 13) solo nell'istante in cui il filo dovr? iniziare ad essere avvolto sull'orditoio, rispettando la sequenza prevista per la realizzazione del disegno di ordito. Il numero dei cambi di filo, il numero dei diversi fili ed in generale il diverso numero dei colori, la sequenza e le frequenze di prelevamento dei fili sono determinati dalla programmazione dell'orditura, che dovr? rispecchiare il progetto tessile dell'ordito del tessuto che sar? realizzato nella successiva fase di tessitura.
Per meglio evidenziare l'utilit? e il contenuto innovativo del trovato in seguito descritto, si riassumono le operazioni svolte dall'orditoio durante la fase di cambio del filo cio? all'atto della richiesta di un nuovo filo. In questa circostanza ? necessario: che il filo, che ha formato per ultimo le spire sia sganciato dal gancio porta filo 25, sia ricollocato dal gancio oscillante 35 in posizione all'interno dei proprio canaie 31, 33; e che solo successivamente il nuovo filo necessario all'orditura sia dal suo gancio oscillante 35 agganciato sul guidafilo 25 del braccio 23. Le dette operazioni ora indicate devono essere effettuate in sequenza prima che la fase attiva di orditura (avvolgimento del filo sul supporto) possa riprendere. Le operazioni descritte richiedono un tempo finito, che ? necessario ad ogni cambio di filo. La frequenza dei cambi di filo ? determinata dalla lunghezza totale dell'ordito, dal numero di fili necessari per la realizzazione dell'orditura e dalle caratteristiche geometriche e cromatiche dell'orditur^ in relazione al tipo di tessuto che sar? realizzato. La somma dei tempi finiti richiesti ? una frazione rilevante del tempo totale di una produzione destinata ad un subbio 11.
I sistemi tradizionali, comuni sia agli orditoi di tipo Suzuky che Hergeth, prevedono un solo sistema 41 di sgancio del filo dal gancio porta filo 25 ed un numero di sistemi 31, 33, 35 di presentazione del filo pari al numero di canali installati sull'orditoio. Al sistema 41 di sgancio del filo ? affidato il compito di sfilare il filo dal gancio porta filo 25 del braccio ruotante 23 (o della cinghia del tipo Hergeth), mentre al sistema 31, 33, 35 di presentazione del filo ? affidato il compito di presentare il filo in modo da essere prelevato dal gancio porta filo 25. Al gancio porta filo 25 ? affidato un compito puramente passivo nei riguardi delle operazioni di sgancio e di aggancio del filo; il suo compito ? unicamente quello di disporre il filo avvolgendolo lungo il supporto di orditura 19 o 119. Poich? il sistema 41 di sgancio del filo ? localizzato in un punto fisso lungo la periferia del supporto di orditura ed a distanza del gruppo 13, ai tempi di attesa connessi alle operazioni di sgancio e di aggancio, precedentemente menzionate, ? necessario sommare i tempi di rientro dell'ansa di filo del filo sganciato; tale ansa si viene a formare poich? il sistema di sgancio ? posizionato ad una certa distanza rispetto al suo canale di presentazione; inoltre tale ansa ha lunghezza variabile in relazione alla distanza del canale rispetto al dispositivo di sgancio e cresce al crescere di quest'ultima. La necessit? di questa attesa deriva dal fatto che - essendo il gancio porta filo 23, 25 totalmente passivo, nei confronti delle operazioni di sgancio e di aggancio - un eventuale filo presentato lungo la direzione di moto di quest'ultima, prima del completo rientro del filo precedente provocherebbe l'aggancio, sul gancio aw olgifilo 25 di tutti i fili sul suo percorso e quindi sia del nuovo filo che di quello precedente.
Con i sistemi attualmente in uso questa ansa di filo ? richiamata facendo scorrere il filo in direzione verso la cantra porta-rocche (e quindi in direzione contraria alla normale direzione di scorrimento del filo lungo la campata libera fra cantra 3 e gruppo 13, durante la fase di orditura vera e propria); tale operazione ? effettuata dal dischetto forato 15 entro il quale scorre il filo, il quale dischetto scorre lungo i binari 17 in senso verticale dall'alto in basso, nella fase di recupero dell'ansa di filo, e viceversa nella fase di aggancio del filo e inizio dell'orditura. Le due posizioni estreme del dischetto 15 verso l'alto o verso il basso corrispondono rispettivamente alla condizione di filo utilizzato per l'orditura oppure di filo non utilizzato e quindi a riposo e pronto ad essere utilizzato. Il moto del dischetto 15 ? affidato unicamente alla gravit? e quindi la velocit? di rientro dell'ansa di filo ? determinata unicamente dal peso del dischetto 15. Per ridurre i tempi di attesa ? quindi necessario appesantire il dischetto; un tale accorgimento ha per? la controindicazione di aumentare notevolmente l'inerzia del filo stesso, obbligato a trascinare anche il dischetto nelle sue due posizioni di finecorsa, ed ? attuabile nei limiti della resistenza del filo.?Tale operazione inoltre avviene in coincidenza di una fase estremamente critica, quando cio? il filo dalla posizione di immobilit? passa a quella di scorrimento veloce in conseguenza dell'aggancio da parte del gancio porta filo. Condizioni di elevata inerzia del dischetto combinate ad elevate velocit? di scorrimento possono provocare la rottura del filo stesso a causa di trazioni superiori al suo limite di rottura. L'operatore deve quindi conciliare diverse esigenze di natura tra loro contrastanti:
- elevata velocit? di scorrimento del filo (elevata velocit? di rotazione del braccio o di moto della cinghia porta filo);
- impiego di dischetti guida filo 15 notevolmente pesanti (per recuperare velocemente l'ansa di filo) al fine di aumentare la produttivit? della macchina;
- contenimento delle sollecitazioni sul filo e quindi del peso dei dischetti 15, perch? dischetti guida-filo pesanti aumentano il rischio di rottura del filo.
Un compromesso tra le opposte esigenze ? ottenuto introducendo almeno un giro a vuoto o pi? giri a vuoto del gancio porta filo 25, per permettere all'ansa di filo di rientrare senza la necessit? di impiego di dischetti troppo pesanti; nel caso di elevate velocit? di rotazione il numero di giri a vuoto ? aumentato in proporzione. Poich? per? il cambio di filo ? un'operazione frequente, tale pratica ha l'inconveniente di abbassare la produttivit? dell'orditoio in misura tanto maggiore quanto maggiore ? il numero di giri a vuoto introdotti.
Pu? essere anche contemplato di programmare la possibilit? di effettuare il od i giri a vuoto ad una velocit? pi? bassa della normale velocit? del braccio 23 ( o della cinghia porta filo) in fase di orditura.
E' anche da considerare che l'esigenza di recuperare l'ansa di filo limita l'impiego di un elevato numero di canali 31, 33 presenti contemporaneamente nell'orditoio; tali canali 31, 33 sono infatti necessariamente disposti lungo il percorso coperto dal movimento del gancio porta filo 25 e quindi si trovano a distanze via via crescenti rispetto alla stazione di sgancio 41, per cui ogni canale former? un'ansa di proporzioni via via maggiori in relazione alla distanza del canale dalla stazione di sgancio, con conseguenti tempi di attesa via via crescenti.
Prima di definire l'oggetto dell'invenzione, giova rilevare che, nei sistemi conosciuti, la movimentazione dell'organo di sgancio 41 e del sistema di presentazione 35 ? affidata ad un sistema meccanico dotato di comando elettrico, tipicamente un solenoide ad azione lineare o rotativa. Nei sist?mi noti ? presente un solo solenoide per lo sgancio e tanti solenoidi per la presentazione quanti sono i canali installati sull 'orditoio.
L'invenzione riduce drasticamente gli inconvenienti sopra indicati. Questi ed altri scopi dell'invenzione risulteranno evidenti dal testo che segue.
L'invenzione riguarda un sistema per il rientro rapido del filo dopo la sua distribuzione in spire destinate al caricamento su di un subbio destinato al telaio di tessitura, in un orditoio filo-filo comprendente un supporto 19 o 119 per le spire; un organo portatilo 23 con guidafilo 25 dotato di moto continuo per trascinare un filo e formare con esso le spire S sul detto supporto 19 o 119; un gruppo 13 per il ritegno e la presentazione dei fili ed il recupero dei fili dal detto organo portatilo 23, 25, con una pluralit? di organismi 31, 33, 35, ciascuno preposto alla manipolazione di un filo proveniente dalla cantra; ed un sistema di sgancio del filo dal guidafilo 25 del detto organo portatilo 23. Secondo l'invenzione, detto sistema di sgancio comprende una pluralit? di dispositivi di sgancio interposti fra detti organismi 31, 33, 35 di detto gruppo, ciascuno di detti dispositivi essendo selettivamente comandato per operare lo sgancio di almeno uno dei d?tti fili.
Il sistema pu? comprendere un numero di detti dispositivi di sgancio pari al numero di detti organismi e dei fili da alimentare, od un numero di dispositivi di sgancio minore o pari a met? del numero dei detti organismi e dei fili da alimentare.
Ciascuno dei detti dispositivi di sgancio pu? essere costituito da un elemento di aggancio che ? comandato da un attuatore a solenoide o simile e che viene spostato da una posizione di riposo ad una posizione di sgancio del filo del detto guidafilo 25 e viceversa, in sincronismo con un gancio oscillante 35 od equivalente che capta il filo prelevato da detto elemento di aggancio.
Il dispositivo oggetto della presente invenzione prevede pertanto che una pluralit? dei detti canali siano corredati di mezzi per ottenere la duplice funzione di presentazione e di sgancio del filo; cio? un sistema di canali autonomi compie le funzioni di aggancio e sgancio del filo; tale sistema sostituisce la funzione centralizzata dell'attuale sistema di sgancio basato sull'utilizzo di un solo congegno di sgancio.
Il trovato verr? meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: le
Figg.l a 10 illustrano le soluzioni precedenti sopra descritte e commentate; la
Fig.ll mostra un particolare della disposizione secondo l'invenzione, in una vista analoga alla Fig.5, la Fig.12 mostra un ingrandimento parziale della Fig.ll; e le
Figg.13, 14, 15, 16 e 17 mostrano varie successive fasi di un ciclo di avvolgimento di un filo, in una vista analoga a quella della Fig.4.
Nelle Figg.ll e seguenti gli organi corrispondenti a quelli di quanto descritto in relazione alle Figg.l a 9 sono mantenuti.
Secondo l'invenzione, viene soppresso l'unico sistema di sgancio 41 ed in sostituzione di questo viene previsto - secondo il disegno - di completare il gruppo 13 con una pluralit? di organi di sgancio 51^ i quali sostituiscono il sistema unico di sgancio 41 e sono disposti in posizioni molto ravvicinate ed intercalati agli organi 31, 33, 35, fino addirittura ad essere previsti uno per ciascuno di questi gruppi 31, 33 e 35.
Nelle Figg.ll e seguenti ? previsto addirittura di affiancare a ciascuno dei gruppi 31, 33, 35 un proprio organo di sgancio 51 comandato ad esempio in senso lineare (od anche angolare) da un corrispondente attuatore 51S ad esempio a comando elettromagnetico a solenoide 51S; non si esclude peraltro un attuatore di altro tipo, ad esempio pneumatico. Pertanto ciascuno degli organi di comando 51 pu? assumere una posizione come indicata a tratto intero in Figg.12, 13 e 17, una posizione sollevata di sgancio come indicata in Fig.14 ed una terza posizione di cessione come indicata nelle Figg.15 e 16, questa posizione di cessione essendo intermedia tra la posizione di riposo e la posizione di sgancio.
Nella Fig.13 ? mostrato un filo FY nelle condizioni di trascinamento da parte del gancio avvolgifilo o guidafilo 25 del braccio porta-filo 23, mentre gli altri fili FX sono in posizione di riposo, come lo ? l'organo di sgancio 51 in assetto abbassato. Al termine della formazione delle spire con il filato FY che deve essere scaricato, l'organo di sgancio 51 pertinente a quel filo viene sollevato nella posizione di sgancio mostrata in Fig.14, mentre il pertinente gancio oscillante 35 viene spostato nella posizione di predisposizione per il prelievo. Quando il guidafilo 25 transita in corrispondenza del gruppo 13, il filo FY ? intercettato dall'organo di sgancio 51 che lo svincola dal gancio guidafilo 25; detto guidafilo prosegue la propria corsa ed ? in condizioni immediatamente di ricevere un altro filo, sia prima di aver compiuto un giro, sia al massimo quando ha compiuto un giro intorno al supporto cilindrico 19. Appena il filo FY ? stato svincolato dal guidaiilo 25 ed impegnato dall'organo di sgancio 51, questo organo di sgancio 51 si abbassa nella posizione intermedia mostrata in Fig.15 trascinando il filo FY fino nell'assetto FZ come indicato in detta figura. A questo punto il gancio oscillante 35 dalla posizione mostrata in Fig.15 viene spostato secondo le freccia fn delle Figg.15 e 16 fino alla posizione indicata in detta Fig.16 per cui il filo FZ viene impegnato da questo gancio oscillante 35 che cos? lo trascina fino alla posizione di riposo FX mostrata nella Fig.17, mentre l'organo di sgancio 51 ? libero di abbassarsi ulteriormente fino a raggiungere anch'esso la posizione di riposo come mostrato in Fig.17, che corrisponde alla condizione degli organi 35 e 51 gi? indicata nella Fig.13.
E' chiaro da quanto sopra che con l'azionamento attuato dall'organo di sgancio 51 adiacente agli organi 31, 33 e 35 predisposti per il filo FY (il quale ha alimentato le ultime spire formate sul supporto cilindrico 19) il detto filo non presenta tratti destinati ad essere necessariamente recuperati come nel caso della soluzioni precedenti illustrate nelle Figg.l a 10, ma rimane nelle condizioni di tensionamento senza dover ricorrere ad alcun intervento da parte del dischetto forato 15 pertinente.
La disposizione pi? vantaggiosa sembra essere quella del posizionamento di tanti organi di sgancio 51 con relativo attuatore 51S quanti sono i gruppi di organi 31, 33, 35 e quindi quanti sono i differenti fili forniti dalle rocche. Peraltro non ? da escludere che si possa prevedere un numero di organi di sgancio 51 minore del numero del gruppo di organi 31, 33, 35 cio? del numero dei fili per ottenere un risultato praticamente equivalente.Il risultato ? dovuto infatti alla esclusione di un organismo di sgancio come quello 41 ed alla presenza di organi di sgancio come quelli 51 in stretta vicinanza ai gruppi di organi 31, 33, 35, fino addirittura ad averne uno per ciascuno di detti gruppi di organi.
La cosiddetta camma a sciabola 39 viene soppressa mentre viene modificato il guidafilo 37, come risulta dal disegno, per costituire appoggio all'organo 35.
I vantaggi dell'invenzione sono evidenti, se comparati con i sistemi tradizionali inizialmente indicati, che sono basati su di un solo dispositivo di sgancio. Fra l'altro ? da rilevare che 1'incremennto di costo ? relativamente modesto, poich? ? solo necessario dotare l'orditoio di un numero ridondante di dispositivi di sgancio 51, 51S realizzati comunque con solenoidi od altri attuatori di basso costo; l'incremento di costo sar? quindi ridotto al puro costo dei solenoidi aggiunti e della meccanica 51 relativamente semplice che essi saranno comandati ad azionare; la parte cinematica dell'azionamento ? peraltro relativamente molto semplice, perch? si riduce ad un organo di comando 51 realizzato in filo metallico nella forma opportuna. L'elettronica di comando non sar? necessarimente complicata a livello logico, per l'azionamento degli attuatori 51S aggiunti, poich? tutte le informazioni relative al canale in uso sono gi? presenti all'interno della logica di comando; in queste condizioni l'incremento dei circuiti elettronici si riduce unicamente ai "driver" di comando di ciascun attuatore.
A fronte di ci?, i vantaggi raggiunti sono molto rilevanti ed i principali d'essi possono cos? riassumersi :
- assenza totale - o ridotta al minimo - delle anse di filo in fase di sgancio e da ricuperare;
- possibilit? di riduzione del tempo di ricupero del filo a valori prossimi allo zero;
- abolizione del ricorso ai dischetti pesanti 15 per il recupero del filo, con conseguente riduzione della loro inerzia;
- possibilit? di utilizzare alte velocit? di rotazione del gancio porta filo 25, in conseguenza della riduzione dell'inerzia del filo per effetto della riduzione - ora possibile - del peso dei dischetti 15; in queste circostanze la velocit? massima di rotazione del braccio 23 e del gancio porta filo 25 sar? determinata unicamente dalle caratteristiche di robustezza del filato; - possibilit? di escludere o ridurre ad un solo giro a vuoto, in ciascuna operazione di scambio del filo;
- possibilit? di incrementare la velocit? anche durante la fase di scambio, in modo da ridurre al massimo i tempi di attesa e quindi non produttivi;
- possibilit? di introdurre un numero virtualmente illimitato di canali, in conseguenza dell'abolizione delle anse di filo e della possibilit? di poter utlizzare un arco di notevole estensione come fronte per accogliere il gruppo 13 dei sistemi di presentazione e di ritegno dei fili 31, 33, 35.
Una stima prudenziale di questi vantaggi permette di ipotizzare un aumento della produttivit? pari al 30%, a parit? di condizioni del tipo di filato.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.
RIVENDICAZIONI
1) Sistema per il rientro rapido del filo dopo la distribuzione in spire destinate al caricamento su di un subbio (11) destinato al telaio di tessitura per campioni, in un orditoio utilizzante un sistema di orditura filo-filo opportunamente programmato, comprendente: un supporto (19; 119) per le spire, un organo portafilo (23) con sgancio aw olgifilo o guidaiilo (25) dotato di moto continuo per trascinare un filo e formare con esso le spire (S) sul detto supporto (19; 119), un gruppo (13) per il ritegno e la presentazione dei fili e per il ricupero dei fili del detto organo portafilo (23, 25) con una pluralit? di organismi (31, 33, 35) ciascuno preposto alla manipolazione di un filo proveniente dalla cantra (1, 3), ed un sistema di sgancio del filo dal guidafilo (25) del detto organo portafilo (23); detto sistema di sgancio essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralit? di dispositivi di sgancio (51, 51S) associati in modo ravvicinato a detti organismi (31, 33, 35) di detto gruppo (13), ciascuno di detti dispositivi (51, 51S) essendo selettivamente comandabile per operare lo sgancio di almeno uno dei detti fili; uno dei detti dispositivi (51, 51S) essendo disposto subito a valle

Claims (7)

  1. rispetto al moto dell ' organo 23 del complesso dei detti organismi 31, 33, 35) per la manipolazione dei fili.
  2. 2) Sistema come da rivendicazione 1, caratterizzato da fatto di comprendere un numero di detti dispositivi di sgancio (51, 51S) pari al numero di detti organismi (31, 33, 35) e dei fili da alimentare.
  3. 3) Sistema come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un numero di detti dispositivi di sgancio (51, 51S) minore del numero di detti organismi (31, 33, 35) e dei fili da alimentare.
  4. 4) Sistema come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un numero di detti dispositivi di sgancio (51, 51S) pari a met? del numero di detti organismi (31, 33, 35) e dei fili da alimentare.
  5. 5) Sistema come almeno da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi (51, 51S) comprende un elemento di aggancio (51) che ? comandato da un attuatore (51S) a solenoide o simile e che viene spostato da una posizione di riposo ad una posizione di sgancio del filo dal detto guidatilo (25) e viceversa, in sincronismo con un gancio oscillante (35) od equivalente che capta il filo prelevato da detto elemento di aggancio (51) e trasportato fino ad una posizione intermedia di detto elemento di aggancio (51).
  6. 6) Sistema come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, comprendente una camma a filo o camma guidatilo o guidatilo (37), caratterizzato dal fatto che detto guidatilo (37) almeno nella zona dei canali (31, 33) ? modificato con un maggiore distanziamento dall'asse del cilindro (19), per formare battuta al detto gancio (35), essendo eliminata la "camma a sciabola" (39).
  7. 7) Sistema per il rientro rapido del filo nei canali degli orditoi con sistema di orditura Filo-Filo; il tutto come sopra descritto e rappresentato per esemplificazione nell'annesso disegno.
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