ITRM20070043A1 - Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo e relativo metodo. - Google Patents

Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo e relativo metodo. Download PDF

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ITRM20070043A1
ITRM20070043A1 IT000043A ITRM20070043A ITRM20070043A1 IT RM20070043 A1 ITRM20070043 A1 IT RM20070043A1 IT 000043 A IT000043 A IT 000043A IT RM20070043 A ITRM20070043 A IT RM20070043A IT RM20070043 A1 ITRM20070043 A1 IT RM20070043A1
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automatic
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto di invenzione avente per titolo:
"Macchina per orditura automatica a campioni con si-stema automatizzato multifilo e relativo metodo"
La presente invenzione riguarda una macchina per orditura automatica a campioni con sistema auto-matizzato multifilo.
L'invenzione riguarda inoltre un metodo che im-piega detto macchina per orditura automatica.
Più dettagliatamente, l'invenzione concerne una macchina per orditura a campioni automatizzata ad al-to rendimento, in particolare utilizzabile per la preparazione alla tessitura
Come è ben noto, il vantaggio di tali macchine, e il motivo stesso della loro proliferazione nel mer-cato, risiede nel fatto che queste consentono di po-ter allestire una piccola catena (numero di fili che costituiscono l'ordito, disposti o avvolti nel numero stabilito, per poi poter essere tessuti a telaio nel-la successiva naturale fase di lavorazione), pur di-sponendo di un numero limitato di rocche, e quindi preparare delle piccole produzioni che nella loro generalità, costituiscono filato per tessere campio-ni, oppure più sporadicamente piccole produzioni.
Le macchine a campioni automatiche disponibili sul mercato possono, in alcuni casi, essere utilizza-te per produzioni più impegnative, anche se in questo caso, rispetto alle macchine tradizionali, si hanno tempi di lavorazione mediamente lunghi.
Il summenzionato processo viene attualmente svolto da macchine che principalmente si basano su due concetti di lavoro
Il primo prevede di avvolgere singolarmente un filo alla volta, scelto tra una rosa limitata di fi-li, generalmente tra un numero minimo di 6 ad un mas-simo di 12 fili. Tale sistema è alimentato da una piccola cantra posta a terra di fronte alla macchina, ovvero nella direzione assiale della botte. Ogni filo viene avvolto da un sistema, che semplificando può essere definito braccio rotante o bracci rotanti, in questo caso disposti a stella concentricamente alla testa della botte, facendo questi ruotare il filo tangenzialmente intorno al cilindro.
Tale sistema presenta una serie di importanti limitazioni, tra cui quella relativa al tempo di pro-duzione, che è molto lungo in misura direttamente proporzionale ai fili della catena e alla sua lun-ghezza, nonché da una tensione sulla superficie av-volta irregolare, in quanto la parte in discesa sul cilindro o botte è molto meno tesa rispetto alla par-te che sale. Ciò è dovuto al fatto che quando il filo si avvolge salendo si tende di più allontanandosi dalla cantra mentre succede il contrario quando scen-de. La selezione dei fili viene decisa tramite un programma di orditura, come anche la lunghezza. Inol-tre, i fili non vengono depositati direttamente sulla superficie di avvolgimento bensì deviati sulla stessa da un sistema che ne devia il percorso verso la stes-sa; ciò da luogo ad una serie di problemi relativi alla qualità dell'ordito, alla densità dei fili nel loro ordine stabilito, difetto tanto più importante nel caso di lavorazioni con filati particolarmente elettrostatici o scivolosi, quali ad esempio viscosa o seta. Talune lavorazioni sono possibili solo accet-tando grandi compromessi.
Un altro sistema noto nella tecnica, complemen-tare a quello descritto in quel che precede, prevede una rosa di rocche, in particolare da 4 a 16 rocche, che vengono fatte ruotare intorno al cilindro o bot-te, potendosi in tal modo ordire con più fili contem-poraneamente, tuttavia con la limitazione, dovuta al numero esiguo di fili (massimo 16), di dover fermare di volta in volta quei fili che la nota di orditura (ordine con cui i vari fili deve essere avvolta) im-pone, rallentandosi proporzionalmente ai fili fermati la produzione.
I sistemi descritti presentano entrambi degli inconvenienti.
In primo luogo, esiste il problema di dover fermare il processo di lavoro ogni volta che si esau-riscono le rocche che alimentano il processo, per cui, essendo poche in numero, si arriva, nel caso di piccole produzioni, a dover interrompere il processo sino a 6/8 volte per poter terminare la catena.
Inoltre, il sistema di deflessione dei fili che viene usato per effettuare 1'invergatura (processo di incrocio dei fili utile per poter predisporre la tes-situra dell'ordito) richiede una preparazione abba-stanza laboriosa in quanto all'interno di questi vi sono dei dispositivi pneumatici ed elettrici che di volta in volta, durante la fase di preparazione, de-vono essere collegati tramite opportuni spinamenti.
Durante la fase di scarico, ovvero quando oc-corre riversare il filo ordito su un subbio per poter andare in tessitura, queste spesso non consentono un tensionamento diretto per ragioni di capacità di tiro limitate (tensionamento dei fili in avvolgimento sul subbio), e pertanto il processo richiede di passare attraverso una fase intermedia, raddoppiando i tempi di scarico, che tra l'altro sono già abbastanza lenti per le prestazioni tipicamente ridotte della insub-biatrice.
Alla luce di quanto sopra, la Richiedente ha realizzato e messo a punto una macchina per orditura automatica che consente di superare i summenzionati inconvenienti.
Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione una macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo compren-dente un orditoio campioni automatico che prevede una unità multifilo, o pettine filo-filo, con disposizio-ne dei fili indipendente nell'ordine orizzontale ri-spetto all'ordine verticale, senza interferenza tra i fili durante lo spostamento, detta unità multifilo comprendendo due unità a pettine con una pluralità di denti, ciascun filo potendo assumere una delle posi-zioni dei denti in base alla posizione di orditura, la macchina secondo l'invenzione prevedendo una unità di controllo elettronica.
In particolare, secondo l'invenzione, dette unità a pettine hanno 32 denti ciascuna.
Preferibilmente secondo l'invenzione detta unità multifilo prevede due bacchette a doppio diapa-son, scorrevoli trasversalmente, una piastra di base, provvista di asole di scorrimento delle cordicelle di comando e di otto perni, quattro dei quali per l'inserimento in batteria di distanziali alternati a lamelle, costituenti la parte fissa del pettine, e i rimanenti quattro supportanti rotelle separate da dette lamelle e da distanziali che consento la rota-zione della parte esterna di dette rotelle.
In particolare dette rotelle su cui scorrono le bacchette a doppio diapason sono sagomate.
Ancora secondo l'invenzione, ogni bacchetta è movimentata indipendentemente rispetto alle altre bacchette mediante una cordicella rinforzata in fibra di carbonio, detta cordicella avendo le due estremità bloccate in due canali realizzati nella porzione cen-trale di detta bacchetta.
In particolare, ciascuna estremità della cordi-cella è guidata tramite un deviatore realizzato nella lamella sottostante.
In una soluzione preferita secondo l'invenzione, ogni cordicella della unità multifilo è comandata mediante una puleggia azionata da un motore passo-passo, la pluralità di pulegge e motori passo passo essendo prevista su due piastre di comando con-trapposte.
In particolare, detti motori possono essere di-sposti secondo una configurazione a V.
Ancora secondo l'invenzione, detta macchina prevede un meccanismo fermafili, detto meccanismo prevedendo il fermo di ciascun filo indipendentemen-te, i fili fermati potendo essere riagganciati al ci-lindro di avvolgimento o aspo tramite un dispositivo a lancia.
In particolare, in detto dispositivo fermafili, i fili richiamati dalla bacchetta presentatrice dell'unità multifilo, vengono agganciati simultanea-mente da un gancio e portati all'interno di una cava, per cui ruotando fa avanzare al suo interno un cono che blocca il filo e lo taglia con un profilo ta-gliente.
Inoltre, secondo l'invenzione, detta macchina comprende inoltre un dispositivo caricatore per l'aggancio dei fili che sono prenotati per il riag-gancio al cilindro di avvolgimento.
In particolare, detto dispositivo caricatore o lancia si trova in prossimità sul lato destro dell'unità multifilo ed ha una forma curvilinea con un punto di tangenza con il cilindro di avvolgimento detto dispositivo di caricamento muovendosi ruotando intorno al cilindro di avvolgimento per un angolo non superiore ai 180°, consentendo l'aggancio al cilindro di avvolgimento dei fili prenotati, evitando a questi ultimi lo strappo dell'aggancio al volo, per evitare rotture.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, tra l'unità multifilo e il cilindro di avvolgimento si possono prevede mezzi di stabilizzazione dei fili, in particolare una coppia di cilindri, girevoli libera-mente attorno al proprio asse e mobili in direzione sostanzialmente perpendicolare alla direzione di mo-vimento dei fili.
L'invenzione riguarda inoltre un metodo di or-ditura impiegante una macchina come descritta in pre-cedenza.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, con particolare ri-ferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 mostra una vista schematica di un pettine filo - filo per una macchina per orditura au-tomatica secondo l'invenzione;
la figura 2 mostra una vista schematica di un dispositivo di comando per una macchina per orditura automatica secondo l'invenzione;
la figura 3 mostra una vista schematica del pettine filo-filo di figura 1 in fase di orditura;
la figura 4 mostra schematicamente una fase operativa del dispositivo secondo l'invenzione;
la figura 5 mostra schematicamente un elemento della macchina per orditura automatica secondo 1'invenzione;
la figura 6 mostra schematicamente il principio di funzionamento del dispositivo fermafili della mac-china per orditura automatica secondo l'invenzione; la figura 7 mostra schematicamente un aspo di una macchina a cono mobile;
la figura 8 mostra il pettine fili-filo secondo l'invenzione in prossimità di un aspo; e
la figura 9 mostra una sezione di aspo con par-ti di una macchina automatica con verghe fisse e cono mobile.
Osservando inizialmente la figura 1, è mostrato un pettine filo-filo per una macchina per orditura automatica secondo l'invenzione, composto da due uni-tà, ognuna delle quali può essere rappresentata come un pettine a 32 denti, in cui ogni filo può istanta neamente assumere una delle 32 posizioni in base alla disposizione di orditura.
Il pettine filo-filo, indicato genericamente con il riferimento A è composto da 32 bacchette a doppio diapason 2, che possono scorrere trasversal-mente essendo vincolate lateralmente su delle rotelle 3 opportunamente sagomate. La struttura del pettine A è formata da una piastra di base 4, su cui sono rica-vate le asole 5 per lo scorrimento delle cordicelle di comando e su cui bloccati otto perni 6, quattro dei quali servono per inserire in batteria dei di-stanziali 7 alternati a delle lamelle 8, che costi-tuiscono la parte fissa del pettine A e che sono ri-chiusi con la piastra superiore 9. Gli altri 4 servo-no per inserire in batteria le rotelle 3 separate dalle stesse lamelle 8 e da dei distanziali che per-mettono la rotazione della parte esterna della rotel-la 3 stessa.
Ogni bacchetta 2 è movimentata indipendentemen-te dalle altre tramite una cordicella 9, rinforzata in fibra di carbonio, che ha le due estremità blocca-te in due canali presenti nella parte centrale della bacchetta 2 stessa.
Ogni estremità della cordicella 9 è guidata tramite un deviatore 10 presente nella lamella 8 sottostante e tramite l'asola 5 presente della piastra di base 4.
Ogni bacchetta 2, movendosi, produce lo sposta-mento di un singolo filo d'ordito, in quanto la sua parte centrale è attraversata dallo stesso.
Venendo ora ad osservare la figura 2, si nota come ogni cordicella del pettine filo-filo è comanda-ta da una puleggia 11 movimentata da un motore passo-passo 12. Si realizzano due piastre di comando 13, montate contrapposte in modo da far rimanere tutto il meccanismo al loro interno.
Ogni piastra di comando 13 ospita sedici motori disposti a V, otto su un lato e otto sull'altro, men-tre il rinvio è realizzato mediante una puleggia fol-le 14. Questa disposizione è stata scelta poiché è quella che ottimizza le dimensioni dell'assieme.
I motori 12 sono comandati mediante azionamenti intelligenti posti in rete tra loro con un'unità di comando di base PC.
Nella fase di orditura vera e propria, (vedere la figura 3) i fili sono disposti a scalare secondo un passo determinato dal numero di fili a centimetro dell'ordito e nell'ordine richiesto dal disegno. Nel caso in cui l'ordito sia unito e si utilizzino tutti i fili, il pettine filo-filo A assume la configurazione mostrata in figura 3, e sulla base delle dimen-sioni del pettine A si può determinare il passo mas-simo impostabile, il passo minimo di orditura dipen-dendo dalla risoluzione del sistema meccanico di co-mando.
Osservando ora la figura 4 si nota la disposi-zione dei fili nel processo di orditura e con quale dispositivo accessorio si può perfezionare tale pro-cesso. Con i riferimenti numerici 21 e 22 si indica la disposizione dei fili nell'ordine verticale: i fi-li rimangono verticalmente separati tra loro e quindi possono assumere un ordine orizzontale indipendente senza incrociarsi. Altro vantaggio è, contrariamente a quanto avviene nel sistema tradizionale di orditu-ra, ovvero con pettine riduttore, che i fili sono ge-neralmente inseriti in ogni dente del pettine in un numero che va da due a quattordici, generalmente in realtà da quattro a otto, per cui si provocano, con filati ritorti o con problemi di torsioni, incroci a spirale causando problemi nella successiva fase di tessitura.
I fili dal pettine A al punto di avvolgimento sono completamente liberi, cosa che, in fase di ordi-tura, potrebbe essere causa di problemi dovuti alla staticità del filato o all'effetto meccanico del vento prodotto dalla rotazione dell'aspo e dal filato stesso. Ciò produce o potrebbe produrre in casi spe-cifici una cattiva qualità dell'ordito.
Questo problema peraltro è sempre presente in misura variabile nelle macchine cosiddette "monofi-lo". In questa applicazione il sistema si risolve predisponendo nel punto indicato con il riferimento numerico 23 un dispositivo come quello mostrato sche-maticamente in figura 5
Due cilindri 24, 25, girano entrambi liberamen-te intorno al proprio asse. Detti cilindri sono nor-malmente chiusi, così come mostrato in figura 5, men-tre nella fase che precede e per tutta la fase di invergatura si aprono, rispettivamente il cilindro 25 nella direzione 26 e il cilindro 24 nella direzione 27.
Il senso di scorrimento dei fili è indicato dalla freccia 28. Come si può notare nel punto indi-cato dal riferimento numerico 29, rappresentante la superficie di avvolgimento dell'ordito, i fili sono ordinatamente ridisposti in senso orizzontale, così come peraltro già avviene nell'orditura sezionale. Ciò garantisce un'alta qualità al processo, con una tecnica di processo ideale.
In questo modo, non si hanno limiti di orditura in termini di metri avvolti, se i limiti imposti dal-le dimensioni dell'aspo e del cono, per cui la mac-china ha una elevata universalità d'impiego, potendo ordire in automatico.
In figura 6 è mostrato il principio di funzio-namento del dispositivo ferma fili, in cui i fili ri-chiamati nella posizione indicata con il riferimento numerico 30 (posizione per escludere il filo dall'orditura) dalla bacchetta 2 presentatrice del pettine filo-filo A, vengono agganciati simultanea-mente dal gancio 31 e portati all'interno della cava 32, in maniera tale che il dispositivo 33, ruotando nella direzione 34, fa avanzare al suo interno un co-no che blocca il filo, mentre lo taglia con il profi-lo tagliente 35. Tale dispositivo 33 può essere rea-lizzato in modi diversi mantenendo la stessa funzio-nalità. Da questa operazione i fili sono fermi e at-tendono di essere prenotati per poter essere di nuovo agganciati al cilindro. Tale operazione si svolge at-traverso il movimento in posizione di aggancio di quelle bacchette 2 del pettine filo-filo A, tale po-sizione consentendo ad una lancia, denominata dispo-sitivo "caricatore", di poter agganciare tutti i fili e successivamente sincronizzandosi con il cilindro (tecnica nota come "taglio al volo") agganciando gli stessi a questo ultimo.
Il dispositivo caricatore si trova in prossimi-tà del lato destro del pettine filo-filo A. Esso ha una forma curvilinea con un punto di tangenza con il cilindro, che si muove ruotando intorno al cilindro di avvolgimento per un angolo non superiore ai 180°, consentendo l'aggancio all'aspo dei fili prenotati, evitando a questi ultimi lo strappo dell'aggancio al volo, al chiaro scopo di evitare rotture.
In sostanza, le bacchette 2 del pettine filo-filo A hanno tre posizioni o zone di lavoro, a) zona di orditura ed invergatura, b) zona di fermo fili, c) zona di aggancio fili.
Nel processo di orditura è necessario che ci sia un movimento continuo tra la posizione di ingres-so dei fili nella macchina per orditura (o posizione della cantra, macchina da cui i fili si svolgono dal-le rocche) e la posizione dell'aspo 40. L'aspo 40 (vedere la figura 7) è formato da una parte conica 42 su cui sono disposti i fili della prima sezione e da una parte cilindrica 41 su cui accumulate tutte le sezioni successive, via via che il movimento descrit-to si sviluppa.
Questo tipo di movimento può essere realizzato con uno spostamento di tutta la macchina per orditura rispetto alla cantra, secondo un procedimento tradizionale, o con lo spostamento del cono 42, con tutte le sezioni di filo precedentemente disposte sull'aspo 40.
Nel primo caso l'aspo 40 è costituito da un'unica entità, mentre nel secondo caso, quale quel-lo mostrato in figura 7, l'aspo 40 è completamente cilindrico e il cono 42 è un'entità indipendente che scorre su di essa tramite delle guide a ricircolo di sfere.
L'aspo 40 presenta delle parti in rilievo su cui sono disposte delle cinghie 43, per cui il filo viene avvolto non direttamente sulla parte cilindrica 41, ma sopra le cinghie 43. Dette cinghie 43 sono poi collegate alla parte conica 42, che, spostandosi, produce una traslazione delle cinghie 43 e un conse-guente spostamento dell'ordito.
Il procedimento di invergatura automatica viene realizzato in un caso mediante delle verghe mobili denominate traini (procedimento noto come "versomat") i quali sono spostati via via che l'ordito è disposto sull'aspo 40 verso la parte cilindrica 41 della mac-china.
Altrimenti sull'aspo 40 sono disposte sedici verghe, sia alte 44 che basse 45, le quali, al con-trario delle macchine tradizionali sono fisse. La parte conica 42 presenta delle asole in cui si può regolare la posizione delle verghe alte 44. Le verghe sono fisse poiché il movimento relativo tra loro e l'ordito viene generato dal movimento di questo ulti-mo.
Per impedire una eccessiva oscillazione delle verghe 44, 45 e delle cinghie 43, quando la parte ci-lindrica 41 è completamente libera dall'ordito, sono disposti lungo il cilindro dei dischi 46 vincolati alla guide con pattini a ricircolo di sfere, e movi-mentati dalle stesse cinghie 43, attraverso dei ri-salti vulcanizzati sulla parte liscia delle cinghie 43.
Il pettine filo-filo A secondo l'invenzione può essere asservito, con opportune modifiche di accesso-ri, alle due tipologie di aspo descritte in quel che precede, assolvendo anche alla funzione di pettine invergatore, in quanto è da solo capace di effettuare le invergature, sfalsando i fili pari dai fili dispa-ri e viceversa sul piano di orditura
In questo caso, come si vede in figura 8, l'estrazione dei traini di vergatura basso 47 e di vergatura alto 48 avviene a carico di altro disposi-tivo. Dalla figura si nota che i fili pari vengono deviati fuori dal traino precedentemente estratto.
Questo consentirà, a causa della forma della cava 49 e la geometria della verga, il loro naturale e successivo scivolamento sotto la stessa, completan-do l'operazione d'invergatura, mentre in alto ciò av-viene analogamente, ma in questo caso virtù della ge-ometria della verga 50. In questo caso il pettine fi-lo-filo A si comporta come un pettine riduttore tra-dizionale, che viene spostato il filato con un movi-mento a spirale secondo un passo di avanzamento pre-stabilito nella direzione B e mantenendosi equidi-stante dal punto di avvolgimento del filato.
Nella figura 8 appaiono inoltre i selettori di filo, indicati genericamente con il riferimento nume-rico 51.
Osservando ora la figura 9, è mostrata una se-zione di aspo 40 e parti di esso per una macchina au-tomatica con verghe fisse e cono mobile. In questo caso, il sistema lavora pressoché allo steso modo del sistema illustrato con riferimento alla figura 8, con la differenza che i traini non vengono estratti, ma è invece l'ordito che si sposta trascinato dalle cin-ghie 43 nella direzione stessa della freccia C. Il cono 42 in questo caso è parte solidale alle cinghie 43, normalmente utilizzate negli orditoi a campioni mononofilo, mentre il fatto che sussista il cono 42 rappresenta un elemento di novità proposto secondo la presente invenzione. Detto cono 42 scorre all'indietro, costituendo un importante elemento d'appoggio e per la costruzione della catena.
Sia nel sistema di figura 8 che nel sistema di Figura 9, al temine dell'avvolgimento il pettine fi-lo-filo A si riporta al punto d'inizio, in basso sul cilindro 41, spostato nel senso inverso alla freccia B della misura corrispondente al rapporto dei fili al cm per il numero dei fili orditi. In entrambi i casi si ha comunque una costruzione dell'ordito pressoché ideale, essendo la superficie d'appoggio dell'ordito conica contrariamente a quanto avviene ad oggi nelle macchine di questa tipologia.
La soluzione tecnica innovativa proposta secon-do la presente invenzione è costituita dall'unità multifilo A, indicata anche come pettine filo-filo, che consente di ordire un numero di fili stabilendo l'ordine di questi e il rapporto, ovvero la misura in cui sono disposti tra loro.
L'ordine orizzontale della disposizione dei fi-li può essere indipendente dall'ordine verticale con cui questi si trovano nel "pettine filo-filo" A, poi-ché nessun filo interferisce con l'altro nello spo-stamento.
Ciò consente ai fili di poter assumere un ordi-ne prestabilito, ma anche di poter assumere fra loro posizione di rapporto variabile, vedi il caso in cui si ordiscano titoli o tipi di filato diversi. Tale operazione può essere effettuata senza arrestare il moto del cilindro avvolgitore o aspo 40.
Inoltre, il sistema prevede un meccanismo ferma fili che consente di fermare ogni filo in modalità indipendente.
I fili fermi possono essere riagganciati all'aspo all'inizio di un nuovo avvolgimento, tramite una lancia, su cui vengono caricati i fili muovendo il pettine filo-filo A tra la posizione di interru-zione del filo e la posizione di orditura, e quindi tramite il dispositivo "caricatore" si agganciano i fili che sono in tal momento prenotati per essere riagganciati all'aspo 40.
Ciò consente di ottenere una serie di innumere-voli vantaggi rispetto alla tecnica anteriore, tra cui quello di poter riagganciare fili che in prece-denza si dovevano fermare per ragioni di disegno o addirittura di agganciare quei fili che sono stati riannodati per ragioni di prossimo esaurimento della rocca, e quindi tornare in orditura riducendo al mi-nimo l'interruzione della produzione solo al momento dell'annodatura di quel filo.
Un sistema elettronico gestirà l'intera logica scalando, e invertendo le invergature se i fili av-volti in quel momento sono dispari.
Tale orditura è di tipo continuo, anche se il sistema può essere adottato su macchine a sezione di-scontinua. L'intera catena viene ordita aggiungendo contiguamente quel numero di fili che si trova nel pettine filo-filo A e il programma stabilisce ogni momento in cui inizia un nuovo avvolgimento dall'inizio del cilindro, e questo vale per l'intera catena.
I vantaggi ottenuti con la soluzione proposta secondo l'invenzione sono innumerevoli, tali da con-sentire di effettuare l'orditura con la gestione del disegno, soluzione oggi possibile solo impiegando macchine a campioni ma con un numero molto più limi-tato di fili (16 fili) e di proseguire l'orditura, senza essere condizionati dal limite di quantità del-le rocche necessarie per la catena rispetto a quelle in presa, e di andare con un numero relativo di fili maggiore in virtù del possibile scambio tra questi.
La tipologia di disegni che si può realizzare con la macchina secondo l'invenzione è infinita, poi-ché è limitata solo dal numero di combinazioni che possono essere ottenute scambiando i fili tra loro. Inoltre il disegno può essere variato praticamente in tempo reale all'inizio di ogni avvolgimento.
Altro vantaggio che si ottiene con la macchina secondo l'invenzione deriva dal fatto che si manten-gono divisi i fili fino alla consegna sul punto di avvolgimento, mentre con le macchine tradizionali im-pieganti il pettine i fili essi vengono raggruppati in un unico dente da un minimo di 2 fili ad un massi-mo di 10 fili per cui si hanno delle torsioni che possono provocare delle sovrapposizioni in fase di avvolgimento.
Il processo di invergatura automatico secondo la presente invenzione si può realizzare in modo mol-to semplice poiché avendo il controllo filo-filo non si ha nessun problema a dividere i fili in due grup-pi, ovverosia i fili che devono andare sopra la verga e quelli che devono andare al di sotto della stessa.
La presente invenzione è stata descritta a ti-tolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo, caratterizzata dal fatto di comprendere un orditoio campioni automatico che prevede una unità multifilo, o pettine filo-filo, con disposizione dei fili indipendente nell'ordine orizzontale rispetto all'ordine vertica-le, senza interferenza tra i fili durante lo sposta-mento, detta unità multifilo comprendendo due unità a pettine con una pluralità di denti, ciascun filo po-tendo assumere una delle posizioni dei denti in base alla posizione di orditura, la macchina secondo l'invenzione prevedendo una unità di controllo elet-tronica.
  2. 2. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette unità a pettine hanno 32 denti ciascuna.
  3. 3. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta unità multifilo prevede due bacchette a doppio diapason, scorrevoli trasversalmente, una pia-stra di base, provvista di asole di scorrimento delle cordicelle di comando e di otto perni, quattro dei quali per l'inserimento in batteria di distanziali alternati a lamelle, costituenti la parte fissa del pettine, e i rimanenti quattro supportanti rotelle separate da dette lamelle e da distanziali che con-sento la rotazione della parte esterna di dette ro-telle.
  4. 4. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 3, caratterizzata dal fatto che dette ro-telle su cui scorrono le bacchette a doppio diapason sono sagomate.
  5. 5. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 3, caratterizzata dal fatto che ogni bacchetta è movimentata indipendentemente rispetto alle altre bacchette mediante una cordicella rinforzata in fibra di carbonio, detta cordicella avendo le due estremità bloccate in due canali realizzati nella porzione centrale di detta bacchet-ta.
  6. 6. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascuna estremità della cordicella è guidata tramite un de-viatore realizzato nella lamella sottostante.
  7. 7. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 3, caratterizzata dal fatto che ogni cordi-cella della unità multifilo è comandata mediante una puleggia azionata da un motore passo-passo, la plura-lità di pulegge e motori passo-passo essendo prevista su due piastre di comando contrapposte.
  8. 8. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti moto-ri sono disposti secondo una configurazione a V.
  9. 9. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta macchina prevede un meccanismo fermafili, detto meccanismo prevedendo il fermo di ciascun filo indipendentemente, i fili fermati potendo essere riagganciati al cilindro di avvolgimento o aspo tra-mite un dispositivo a lancia.
  10. 10. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione 9, caratterizzata dal fatto che in detto dispositivo fermafili, i fili richiamati dalla bac-chetta presentatrice dell'unità multifilo, vengono agganciati simultaneamente da un gancio e portati all'interno di una cava, per cui ruotando fa avanzare al suo interno un cono che blocca il filo e lo taglia con un profilo tagliente.
  11. 11. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta macchina comprende inoltre un dispositivo caricatore per l'aggancio dei fili che sono prenotati per il riaggancio al cilindro di avvolgimento.
  12. 12. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo la riven-dicazione il, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo caricatore o lancia si trova in prossimità sul lato destro dell'unità multifilo ed ha una forma curvilinea con un punto di tangenza con il cilindro di avvolgimento, detto dispositivo di caricamento muovendosi ruotando intorno al cilindro di avvolgimento per un angolo non superiore ai 180°, consentendo l'aggancio al cilindro di avvolgimento dei fili prenotati, evitando a questi ultimi lo strappo dell'aggancio al volo, per evitare rotture.
  13. 13. Macchina per orditura automatica a campioni con sistema automatizzato multifilo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che tra l'unità multifilo e il cilindro di avvolgimento si possono prevede mezzi di stabilizzazione dei fili, in particolare una coppia di cilindri, girevoli liberamente attorno al proprio asse e mobili in dire-zione sostanzialmente perpendicolare alla direzione di movimento dei fili. 15. Metodo di orditura caratterizzato dal fatto di impiegare una macchina secondo ognuna delle riven-dicazioni precedenti 1 - 14.
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