ITBO980682A1 - Apparato per rilevare funzioni relative alla massa di tutte le dosi di prodotto da confezionare in capsule di gelatina dura , per rilevare f - Google Patents

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ITBO980682A1
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    • A61JCONTAINERS SPECIALLY ADAPTED FOR MEDICAL OR PHARMACEUTICAL PURPOSES; DEVICES OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR BRINGING PHARMACEUTICAL PRODUCTS INTO PARTICULAR PHYSICAL OR ADMINISTERING FORMS; DEVICES FOR ADMINISTERING FOOD OR MEDICINES ORALLY; BABY COMFORTERS; DEVICES FOR RECEIVING SPITTLE
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    • A61J3/07Devices or methods specially adapted for bringing pharmaceutical products into particular physical or administering forms into the form of capsules or similar small containers for oral use
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Description

Il trovato fa riferimento alle macchine per il confezionamento di dosi di prodotto medicinale in capsule di gelatina dura ed in particolare alle macchine a funzionamento intermittente, ad esempio del tipo che comprendono almeno una giostra ad asse verticale sulla quale sono fissati col corpo due gruppi di dosatori volumetrici a fustella, tra loro angolarmente distanziati di 180°, anch’essi verticali ed orientati verso il basso con l’estremità aperta della fustella stessa, nella quale è mobile assialmente uno stantuffo spinto verso l’alto da un mezzo elastico, dotato radialmente di un’appendice che sporge dal detto corpo attraverso una feritoia longitudinale e che normalmente appoggia contro un piatto montato sull’asse della detta giostra con mezzi micrometrici di registrazione altimetrica. Agendo su questi mezzi è possibile abbassare o sollevare lo stantuffo dei dosatori e quindi diminuire od aumentare rispettivamente il volume della camera utile dei dosatori stessi e conseguentemente è possibile variare la massa delle dosi di prodotto da questi ciclicamente formate. Nelle macchine di cui trattasi, la giostra coi dosatori viene ciclicamente ruotata di 180° dapprima in un senso e poi nell’altro ed in giusta fase viene sollevata ed abbassata per posizionare alternativamente i due gruppi di dosatori in due diverse stazioni di lavoro. In una di queste stazioni è collocato un magazzino nel quale viene mantenuto un giusto strato del prodotto da confezionare, così che quando in tale magazzino viene tuffato un gruppo di dosatori, la camera inferiore delle loro fustelle si riempie uniformemente di prodotto. In successione di fase, sull’equipaggio mobile dei dosatori abbassati, calano con una corsa prefissata e costante degli spintori, che hanno la funzione di pressare la dose di prodotto isolata negli stessi dosatori, per diminuirne il volume e soprattutto per far sì che tutta la dose di prodotto rimanga per frizione all’interno dei dosatori quando questi vengono estratti dal magazzino di riempimento e trasferiti nell’altra stazione per l’allineamento assiale e per il posizionamento al di sopra dei fondelli delle capsule, portati da una giostra di manipolazione delle capsule di gelatina dura, che in giusta fase ruota a scatti attorno al proprio asse verticale. In questa stazione, i dosatori vengono abbassati ed attestati con la loro bocca a quella dei fondelli, nei quali scaricano le dosi di prodotto in seguito all’intervento di appositi spintori sull’equipaggio mobile degli stessi dosatori. I dosatori svuotati, dopo il sollevamento dei relativi pistoni vengono sollevati e ruotati di 180°, per tornare nella stazione di riempimento e per ripetere il ciclo descritto. Gli spintori di pressatura delle dosi di prodotto e quelli di scarico delle dosi pressate, sono montati con possibilità di registrazione altimetrica su una stessa torretta che in giusta fase col movimento della giostra dei dosatori viene sollevata ed abbassata con una corsa prefissata e costante.
Nel brevetto italiano n. 1.268.383 del 22-4-1994, di proprietà della richiedente, viene descritto come poter autoregolare il volume dei dosatori delle macchine dianzi dette e la posizione in quota degli spintori di pressatura delle dosi di prodotto negli stessi dosatori, in funzione dei risultati di un controllo statistico della massa delle capsule di gelatina riempite di prodotto dalla macchina e scaricate dalla detta giostra di manipolazione delle capsule stesse, essendo tale controllo effettuato per mezzo di bilance elettroniche di precisione alle quali è nota la tara delle capsule vuote. Questo sistema di controllo è tale per cui quando rileva delle imprecisioni, delle capsule non correttamente riempite sono già state scaricate nel flusso delle capsule di massa corretta. Quando nelle capsule vengono confezionati medicinali, il cui dosaggio deve essere estremamente preciso, attualmente si usa il controllo statistico della massa per rilevare eventuali disfunzioni macroscopiche e ripetitive della macchina durante l’intero ciclo produttivo e poi, quando è richiesta una verifica rigorosa, si controllano tutte le capsule prodotte dalla macchina stessa, ad una ad una, con batterie di bilance elettroniche, ad esempio con un apparato del tipo descritto nel brevetto italiano n. 1.285.463 del 21-02-1996 di proprietà della stessa richiedente. E’ evidente come questa soluzione complichi il ciclo di produzione delle capsule e come lo renda più lungo e più costoso.
Va infine rilevato che le confezionatrici del tipo dianzi detto ed altre di tipo intermittente (vedi oltre), vengono spesso impiegate dai centri di ricerca e sviluppo delle società farmaceutiche, per verificare la lavorabilità alle macchine o la cosiddetta macchinabilità dei nuovi prodotti, allo scopo di realizzare miscele macchinabili con facilità, con precisione e con la massima sicurezza, sia da parte delle macchine intermittenti di cui trattasi che dalle più veloci macchine rotative e continue. Per questo scopo, le attuali macchine confezionatrici alle quali si è fatto riferimento, non sono in gradò di fornire ai ricercatori i valori di tutte le variabili necessarie per risolvere tutti i problemi che le varie situazioni propongono.
Il trovato intende risolvere queste ed altre limitazioni della tecnica nota con la seguente idea di soluzione. Agli spintoli preposti alla pressatura delle dosi di prodotto ciclicamente isolate dai gruppi di dosatori volumetrici a fustella, vengono associati dei rispettivi trasduttori di forza principali, in grado di emettere un segnale elettrico proporzionale alla spinta che tali spintori esercitano sull’equipaggio mobile dei dosatori e quindi sulla dose di prodotto da questi ciclicamente isolata, così che a parità di corsa dei detti spintori è possibile rilevare, con un apposito algoritmo, eventuali variazioni di densità e quindi di massa delle dosi di prodotto ciclicamente formate nei dosatori. In questo modo è possibile controllare in modo automatico e veloce le caratteristiche ponderali di tutte le capsule riempite dalla confezionatrice. Per consentire agli operatori di rilevare tutti i parametri necessari per valutare la scorrevolezza e la lavorabilità del prodotto da parte delle dosatrici, vengono previsti dei trasduttori di forza secondari anche sugli spintori che operano nella stazione di scarico delle dosi di prodotto dai dosatori e di inserimento delle stesse nel fondello delle capsule, per generare un segnale elettrico proporzionale alla spinta che tali spintori esercitano nella fase di scarico delle dosi di prodotto dai dosatori. Questo segnale può essere registrato come tutti gli altri segnali e può eventualmente essere usato per implementare l’elaborazione del segnale proveniente dai trasduttori di forza principali.
A valle della giostra di riempimento delle capsule, vengono previsti dei mezzi che separano su rispettivi canali le capsule prodotte dai vari dosatori e che, a comando del processore che governa il funzionaménto della macchina, provvedono a scartare le capsule eventualmente rilevate difettose dai trasduttori primari associati agli spintori di pressatura che operano nella stazione di riempimento dei dosatori. Le capsule che vengono scartate, possono essere sottoposte ad un controllo statistico della massa mediante bilance elettroniche, collegate al processore della macchina, in modo da segnalare eventuali anomalie dell’operato dei detti trasduttori principali. Le capsule che sono ritenute di massa corretta, vengono infine sottoposte ad un controllo statistico della massa mediante i mezzi di precisione noti, collegati al processore che può così confermare o mettere in pregiudicato l’operato dei detti trasduttori di forza primari. In quest’ultimo caso, il processore può implementare l’elaborazione del segnale proveniente dai trasduttori di forza primari, per far si che il risultato finale dell’elaborazione concordi con quello del controllo statistico della massa. Sulla base di tutte queste informazioni, il processore provvederà a regolare il funzionamento della confezionatrice e ad eventualmente arrestarla in caso di irrimediabile mal funzionamento. Attraverso il gruppo di programmazione-interrogazione-registrazione associato al processore, sarà possibile rilevare tutti i dati di un ciclo operativo ed eventualmente effettuare delle autodiagnosi per risalire ad eventuali cause di malfunzionamento della macchina.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti con un apparato le cui caratteristiche ed i cui vantaggi appariranno evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso apparato, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegni, in cui:
- la fig. 1 è una vista laterale e con parti in sezione della giostra dei dosatori nella cooperazione con gli spintori di pressatura e di scarico, corredati dei trasduttori di forza;
- la fig. 2 illustra uno schema a blocchi dell’apparato secondo il trovato, montato su una possibile confezionatrice autoregolabile del tipo di cui trattasi;
- le figg. 3 e 4 sono viste in elevazione laterale e con parti in sezione, rispettivamente di uno spintore di pressatura e di uno spintore di espulsione provvisti di trasduttori di forza;
- le figg. 5 e 6 illustrano ulteriori dettagli degli spintori delle figure 3 e 4, in parte sezionati secondo le rispettive linee V-V e VI- VI.
Nelle figure 1 e 2, con 101 è indicata la piattaforma della torretta 1 di una confezionatrice del tipo di cui trattasi, che porta i registri 2 e 3 coi supporti inferiori 4 e 5 che sostengono i puntali verticali ed orientati verso il basso dei pressori 6 e 7 preposti rispettivamente alla pressatura ed allo scarico delle dosi di prodotto nei e dai gruppi di dosatori volumetrici a fustella 8 e 9, fissati col corpo e con un reciproco distanziamento angolare di 180°, sulla giostra ad asse verticale 10 che da parte di mezzi noti 11 e 12 viene a comando sollevataabbassata e ruotata alternativamente di 180° affinchè un gruppo degli stessi dosatori venga da una parte tuffato nel magazzino del prodotto 13, per isolare delle rispettive dosi volumetricamente predefinite D dello stesso prodotto ed affinchè l’altro gruppo di dosatori, con la dose di prodotto formata nel ciclo precedente, venga attestato sulla bocca superiore dei fondelli CI delle capsule di gelatina dura che coi relativi coperchi C2 sono sostenuti dalle sedi periferiche di una giostra ad asse verticale 14 che ruota a scatti attorno al proprio asse per trasferire dei corrispondenti gruppi delle proprie sedi dapprima vuote in corrispondenza di una stazione non illustrata di alimentazione delle capsule, poi in una stazione successiva di apertura delle capsule stesse, quindi nella stazione di allineamento delle capsule coi gruppi di dosatori in fase di scarico, poi in una successiva stazione in cui il fondello CI delle capsule piene viene chiuso col relativo coperchio C2 ed infine in una stazione in cui le capsule piene e chiuse vengono sollevate dalle relative sedi da sollevatori 15 e scaricate con l’eventuale ausilio di un getto d’aria emesso da ugelli 16, in rispettivi canali di scarico 17. La giostra 14 è anche dotata di una stazione per la pulizia delle proprie sedi e prima e/o dopo la stazione di riempimento è eventualmente dotata di una o più stazioni per rimmissione nel fondello delle capsule, di compresse e/o di cronoidi. Con 29 è indicato il gruppo di moto della giostra 14, con encoder 30 e che attraverso una trasmissione positiva di moto schematicamente indicata con 31, attiva i mezzi 11 e 12 di azionamento della giostra dei dosatori, ed i mezzi 32 di sollevamento-abbassamento della torretta 1 che porta il gruppo degli spintori 6 e 7.
I dosatori volumetrici terminano inferiormente con una relativa fustella 18 nella quale è mobile un pistoncino 19 solidale ad uno stelo superiore con una testa ringrossata 20, essendo tale stelo scorrevole assialmente nel corpo dello stesso dosatore, essendo spinto in alto da una molla 21, ed essendo trattenuto nello stesso corpo del dosatore da un pemetto 22 solidale trasversalmente alla detta testa 20 e che coopera con un’asola di giusta lunghezza 23 prevista longitudinalmente nel medesimo corpo del dosatore. L’asola 23 ha in genere un andamento elicoidale, per far si che quando il pistoncino 19 scorre assialmente nella fustella, questo esegua contemporaneamente una lieve rotazione che evita l’adesione dello stesso pistone alla dose di prodotto isolata nella fustella, sia nella fase di pressatura della dose, sia nella successiva fase di scarico della dose stessa. La distanza del pistone 19 dal bordo inferiore della fustella 18, definisce il volume della fustella stessa disponibile al riempimento di prodotto e determina il conseguente volume e la massa della dose da formare dello stesso prodotto. Questo volume viene definito dal contatto dei perni 22 dei dosatori con un piattello 24 montato sull’asse della giostra con possibilità di regolazione in quota per mezzo di un registro 25 a vite-madrevite, di tipo noto. Nella dosatrice teleregolabile illustrata nella figura 2, predisposta secondo il brevetto italiano n. 1.268.383 citato nell’ introduzione del presente esposto, il registro 25 viene azionato a distanza da un gruppo di moto 26, con controllo della velocità e delle fase, con freno e con encoder 27 e lo spostamento in quota indotto al piattello 24 viene controllato in retroazione con un trasduttore lineare 28 e con un finecorsa 128. Nella stessa dosatrice di cui trattasi, i registri 2 associati agli spintori 6 di pressatura delle dosi di prodotto nei dosatori, sono guidati assialmente sulla piattaforma 101 e sono vincolati ad un registro altimetrico 33 del tipo a vite-madrevite, sostenuto dalla stessa piattaforma 101 e che attraverso una trasmissione positiva di moto 34 è collegata ad un albero verticale 35 integrato nel sistema delle guide verticali della torretta 1 di cui trattasi e che con l’estremità inferiore e longitudinalmente scanalata è collegato ad un gruppo di moto 36 a controllo della velocità e della fase, con freno e con encoder 37, posti con le altre motorizzazioni nella parte inferiore della macchina. Anche al registro 33 è associato un trasduttore di spostamento lineare 38 per il controllo in retroazione dell’operato del motore 36. 1 vari motori della macchina sono governati dall’unità a processore 39, col relativo terminale 139 di interrogazione-programmazione-registrazione. Al processore 39 sono pure collegati i trasduttori 28 e 38 dianzi detti.
Le capsule riempite con la dose prestabilita di prodotto, all’uscita dal trasportatore di scarico 17 vengono ad intervalli prestabiliti prelevate da un dispositivo di scambio 40 e posizionate su bilance elettroniche di precisione 41 che generano un segnale elettrico proporzionale alla massa rilevata e lo trasmettono al processore 39 che confronta il segnale con valori di riferimento minimo e massimo prestabiliti, aH’intemo dei quali le capsule vengono ritenute idonee per l’impiego e poi convogliate nel flusso 42 della produzione di massa accettabile e al di fuori dei quali le stesse capsule vengono convogliate nel flusso dello scarto 43. Se dall’apparato 41 di controllo statistico della massa delle capsule scaricate dalla macchina, vengono rilevati valori inaccettabili, il processore 39 comanda automaticamente il motore 26 per variare adeguatamente il volume dei dosatori 8 e 9 e comanda il motore 36 per variare la posizione in quota degli spintori di pressatura 6, per mantenere ad un valore prefissato la spinta di pressatura esercitata da tali spintori.
In una macchina di questo tipo od in macchine simili e che comportano analoghi problemi di funzionamento, vedi oltre, il trovato prevede i seguenti perfezionamenti.
Almeno gli spintori di pressatura 6 vengono provvisti di rispettivi trasduttori di forza in grado di emettere un segnale elettrico di valore proporzionale alla spinta che tali spintori esercitano sulla dose di prodotto isolata nella fustella dei dosatori, in modo che a parità di corsa degli spintori, coi trasduttori di cui trattasi è possibile rilevare un parametro relativo alla resistenza che gli spintori incontrano nella fase di pressatura, proporzionale quindi alla densità del prodotto trattato ed al volume della dose di prodotto pressata e quindi alla massa della dose stessa. Di preferenza, anche gli spintori 7 di scarico vengono provvisti di rispettivi trasduttori di forza, per rilevare là resistenza che tali spintori incontrano nella fase di scarico della dose di prodotto dai rispettivi dosatori, per rilevare un ulteriore parametro relativo alla densità del prodotto che si sta lavorando. I segnali elettrici prodotti dai trasduttori di forza aggregati agli spintori 6 e 7, vengono amplificati da unità 44, 44’, poi vengono convertiti in forma digitale da unità 45, 45’ e vengono infine inviati al processore 39 che li elabora e li confronta con valori di soglia minima e massima prestabiliti e genera dei segnali conseguenti.
Con questa soluzione, attraverso i trasduttori di forza associati agli spintori di pressatura 6 è possibile disporre di un controllo complessivo della qualità della produzione della confezionatrice, tenendo presente che tale controllo viene poi suffragato o messo in pregiudicato almeno dall’operato dei più precisi mezzi 41 di controllo statistico della massa della stessa produzione.
I segnali provenienti dai trasduttori associati agli spintori di scarico, potranno eventualmente essere impiegati per implementare l’elaborazione dei segnali provenienti dai trasduttori associati agli spintori di pressatura 6.
I segnali di qualità rilevati attraverso i trasduttori abbinati agli spintori 6, potranno essere impiegati dal processore 39 per comandare l’autoregolazione della dosatrice, ad esempio per variare automaticamente il volume dei dosatori e per variare la posizione in quota dei detti spintori di pressatura, nonché per eventualmente deviare verso il flusso di scarto 43 le capsule con le dosi di prodotto ritenute non idonee al consumo. Per questo scopo, come illustrato nella figura 2, sul trasportatore di scarico 17 sono previsti degli scambi 46 azionabili dal processore 39, per mezzo dei quali è possibile convogliare le capsule difettose verso lo scarico 48 e poi nel flusso di scarto 43. Per assicurare all’intero apparato una maggior sicurezza di funzionamento, può essere previsto che anche le capsule che giungono nella linea di scarico 48 vengano controllate tutte od a campione da un sistema di pesatura di precisione 49 (o da quello 41), che trasmette il segnale rilevato al processore 39 per avallare l’operato dei detti trasduttori associati agli spintori 6 o per metterlo in pregiudicato ed eventualmente per determinare attraverso il processore 39 una adeguata correzione dei parametri di elaborazione del segnale proveniente dai detti trasduttori, in modo che i risultati di tale elaborazione siano sempre il più possibilmente uguali.
Il trasportatore di scarico 17 può funzionare a gravità, o può meglio essere di tipo positivo, ad esempio del tipo a transfert od a giostra ed operante per aspirazione, per trattenere positivamente le capsule immediatamente in uscita dalle sedi della giostra 14 e per trasferire le capsule stesse attraverso le successive fasi di scarto se rilevate difettose dai trasduttori legati agli spintori 6, oppure di pesatura statistica o di scarico nel flusso del prodotto buono, con una successione anche diversa da quella testé esposta. Attraverso un encoder associato a questo mezzo di trasporto positivo, sarà possibile conoscere in ogni momento l’esatta posizione nello spazio delle capsule trasportate e conoscere altresì con precisione da quale dosatore ogni capsula proviene. Questa variante non è stata illustrata nei disegni in quanto intuibile e facilmente realizzabile dai tecnici del ramo sulla base della esposizione fatta.
Con riferimento alle figure da 3 a 6 viene ora descritta una possibile realizzazione degli spintori 6 e 7 coi trasduttori di forza. Partendo dall’alto, il corpo degli spintori presenta almeno tre tratti cilindrici di diametro crescente verso il basso, in cui il trato superiore 50 è filetato per il fissaggio ai supporti 4 e 5 ed è assialmente cavo come indicato con 51 per il passaggio dei conduttori elettrici 52 atestati ai trasdutori. Il tratto intermedio 53 è dotato in posizione intermedia di un foro trasversale e passante 54 le cui estremità si aprono su parti spianate, contrapposte, uguali e parallele 55, 55’, sulla parte superiore delle quali sono aperte le estremità di un piccolo foro 56 parallelo a quello 54 e che interseca la cavità 51 per il passaggio dei condutori elettrici 52 collegati ai trasduttori di forza T, T’ fissati sulla parete laterale interna del foro 54 che poi viene riempito con una adatta resina elettricamente isolante ed autoindurente, che mantiene i trasdutori in sito e li sottopone ad una giusta precarica. Il trato 53 del corpo dello spintore, nella porzione intermedia interessata dalle spianature contrapposte 55, 55’, è dotato alle estremità di recessi semicircolari 57 uguali ed opposti, con asse di curvatura parallelo all’asse del foro 54, che hanno la funzione di conferire una sufficiente elasticità allo stesso tratto 53 del corpo dello spintore, così che quando quest’ultimo esercita una spinta sull’equipaggio mobile dei dosatori, i trasduttori T, T’ rilevino la microdeformazione elastica indotta dalla spinta nella sede 54 che li alloggia ed emettano un segnale elettrico di valore proporzionale a quello della stessa spinta.
II tratto intermedio 53 del corpo dello spintore viene rivestito con una boccola 58 di un adatto materiale, ad esempio di materia plastica, che appoggia sul trato inferiore e di maggior diametro 59 dello spintore, provvisto di spianature contrapposte 60 per la cooperazione con una chiave che consente l’avvitamento del trato 50 dello spintore nell’apposita sede di supporto. Gli spintori 6 preposti alla pressatura del prodotto eseguono una corsa di piccola entità nella cooperazione con l’equipaggio mobile dei dosatori, per cui sostanzialmente non rilevano la componente rotatoria di tale equipaggio e terminano con una porzione rastremata 61 che tocca direttamente lo stesso equipaggio, come illustrato nelle figure 1, 3 e 5. Gli spintori 7 di scarico delle dosi di prodotto dai dosatori, compiono invece una corsa di maggior entità nella cooperazione con l’equipaggio mobile degli spintori, per cui rileverebbero la componente rotatoria di tale equipaggio che indurrebbe degli attriti radenti indesiderati nella zona di contatto tra le due parti. Per evitare questi attriti, il tratto 59 degli spintori 7 termina con un codolo filettato 62 come dalle figure 4 e 6, sul quale viene avvitata una boccola 63 che sostiene girevole una testina 64 in parte sporgente dalla stessa boccola e che tocca il detto codolo 62 con l’interposizione di un qualsiasi mezzo 65 in grado di ridurre gli attriti, ad esempio di una sfera o meglio di un piccolo cuscinetto assiale a sfere.
I perfezionamenti qui esposti, debbono intendersi protetti anche per le dosatrici intermittenti del tipo a disco ed a pestelli, ad esempio del tipo descritto in una contemporanea e separata domanda di brevetto a nome della richiedente, nelle quali il disco è dotato sulla periferia di gruppi di fori di dosaggio che orbitano all’interno di un magazzino col prodotto da dosare ed in cui sono previsti dei gruppi statici di pestelli che in fasi successive pressano il prodotto all inte o dei detti fori, per formare compresse della densità voluta. Anche queste macchine possono essere dotate di dischi con fori telescopici e regolabili in altezza al variare delle dosi di prodotto da formare, con relativi mezzi di teleregolazione e possono essere dotate di mezzi per la teleregolazione della posizione in quota dei pestelli. I trasduttori di forza possono essere montati almeno sul gruppo di pestelli di ultima pressatura ed eventualmente anche sui pestelli di scarico.
Resta infine inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni ; i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparato per rilevare funzioni relative alla massa ed alla lavorabilità da parte delle macchine confezionatrici di tipo intermittente, di tutte le dosi di prodotto incoerente da confezionare entro capsule di gelatina dura e per l’eventuale autoregolazione delle stesse confezionatrici, al fine di mantenere entro valori ponderali prestabiliti le capsule con le dosi di prodotto confezionate, essendo le confezionatrici del tipo che comprendono: - una giostra (14) che ruota a scatti attorno al proprio asse verticale, per ricevere dei gruppi di capsule, per aprirle se inizialmente chiuse, per attestarne il fondello in corrispondenza di mezzi di riempimento e poi per chiudere e per trasferire le capsule piene verso mezzi di scarico e verso mezzi di controllo; - dei dosatori volumetrici a fustella (8, 9), od a disco forato, che cooperano con un magazzino (13) di alimentazione del prodotto da dosare, per prelevare da questo delle quantità di prodotto proporzionate al volume delle sedi libere degli stessi dosatori o dei fori perimetrali del detto disco di dosaggio, nel seguito denominate sedi di dosaggio; - degli spintori (4, 5) o dei pestelli per pressare il prodotto nelle sedi didosaggio, per formare dosi di prodotto volumetricamente compatibili coi fondelli delle capsule da riempire e che rimangono integre durante il trasferimento dal magazzino del prodotto ai detti fondelli; - degli eventuali mezzi (25-28) per la teleregolazione del volume delle dette sedi di dosaggio; - degli eventuali mezzi (33-38) per la teleregolazione della posizione in quota degli spintori (6) o dei pestelli di pressatura delle dosi di prodotto nelle dette sedi di dosaggio; - dei mezzi di trasporto (17) per evacuare in modo ordinato le capsule riempite di prodotto dalla giostra di manipolazione (14) e mezzi (40) per ciclicamente deviare le stesse capsule verso mezzi di controllo statistico della massa (41), che emettono un segnale elettrico proporzionale alla massa rilevata; - un processore (39) con relativa unità (139) di programmazione, interrogazione e registrazione, che presiede al funzionamento automatico della dosatrice, che tra l altro riceve i segnali elettrici provenienti dai detti mezzi di controllo statistico della massa e li confronta con dei riferimenti prestabiliti, airintemo dei quali le capsule vengono qualificate idonee all impiego e poi evacuate verso la linea del prodotto utilizzabile (42) ed al di fuori dei quali le stesse capsule vengono deviate verso una linea di scarto (43), mentre il processore provvede a comandare l’eventuale correzione del volume delle sedi di dosaggio e l’eventuale correzione della posizione in quota degli spintori o dei pestelli di pressatura, caratterizzato dal fatto che almeno agli spintori (6) di pressatura delle dosi di prodotto nei dosatori a fustella od almeno ai pestelli di ultima pressatura del prodotto nei fori del disco di dosaggio, sono associati dei trasduttori di forza (T) che emettono un segnale elettrico proporzionale alla spinta che gli stessi spintori o pestelli esercitano sulla dose di prodotto in fase di pressatura e mezzi (44, 45) sono previsti per amplificare, per elaborare e per trasferire tale segnale al processore (39) che lo confronta con parametri prestabiliti e relativi ad una condizione ponderale accettabile delle dosi di prodotto, al di fuori dei quali il processore comanda remissione di un segnale di allarme, predispone l’eventuale regolazione od autoregolazione della confezionatrice e comanda in giusta fase la deviazione verso un flusso di scarto (43) delle capsule contenenti le dosi di prodotto non accettabili mediante mezzi di scambio (46) operanti a valle della stazione di scarico della giostra (14) di manipolazione delle capsule.
  2. 2) Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal comprendere dei mezzi di precisione (49) per controllare anche a campione la massa delle capsule scartate dallo scambio (46) operante a valle della stazione di scarico della giostra di manipolazione delle capsule, e per trasmettere al processore (39) un segnale elettrico proporzionale alla massa rilevata, in modo che questa unità di governo possa controllare l’operato dei trasduttori di forza associati agli spintori di pressatura od ai pestelli di ultima pressatura ed abbia eventualmente a modificare i parametri di elaborazione del segnale emesso da questi componenti nel caso in cui dal controllo di precisione emerga che le capsule hanno una massa accettabile.
  3. 3) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di precisione (49) che controllano la massa delle capsule scartate sulla base del segnale emesso dai trasduttori di forza associati agli spintori di pressatura od ai pestelli di ultima pressatura delle dosi di prodotto nelle sedi di dosaggio, possono essere sostituiti nella loro funzione dagli stessi mezzi (41) di controllo statistico della massa delle capsule confezionate dalla confezionatrice e che hanno oltrepassato il controllo di qualità governato dai detti trasduttori di forza.
  4. 4) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che anche gli spintori (7) od i pestelli di scarico delle dosi di prodotto dalle sedi di dosaggio sono dotati di trasduttori di forza (T, T) che emettono un segnale elettrico proporzionale alla spinta che tali spintori o pestelli esercìtano nella fase di lavoro e mezzi (44’, 45’) sono previsti per amplificare, per elaborare e per trasmetere questo segnale al processore (39) che lo registra per eventualmente renderlo noto e che eventualmente lo può usare per implementare l’elaborazione del segnale proveniente dai trasduttori di forza associati agli spintori di pressatura od ai pestelli di ultima pressatura.
  5. 5) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui gli spintori od i pestelli sono dotati nella parte intermedia del loro corpo di un foro trasversale e passante (54) e sopra e sotto tale foro il detto corpo è dotato di recessi simmetrici di alleggerimento trasversale (57) il tutto in modo da conferire una giusta elasticità alla detta parte del corpo col foro, ed essendo previsto che nello stesso foro (54) siano fissati a parete dei trasduttori di forza (T, T’), essendo tale foro riempito con un qualsiasi adatto materiale utile per tenere in posizione ed opportunamente precaricati i detti trasduttori, ad esempio con una adatta resina, ed essendo previsto che i terminali elettrici (52) dei trasduttori escano da una o dalle opposte estremità del detto foro e che attraversino dei tratti longitudinalmente spianati (55, 55’) del detto corpo, circoscritti da una boccola di protezione (58) e nella parte alta dei quali sono aperti dei fori (56) che vengono attraversati dai detti terminali elettrici e che si attestano in un foro assiale (51) del corpo dello spintore, attraverso il quale gli stessi terminali elettrici escono dallo spintore medesimo per il collegamento agli altri componenti elettrici ed elettronici dello stesso apparato.
  6. 6) Apparato secondo la rivendicazione 5), in cui il corpo degli spintori (6, 7) o dei pestelli, a partire dall’alto presenta tre tratti di diametro crescente verso il basso, in cui il tratto superiore (50) è filettato per l’avvitamento alle piastre di supporto (4, 5), in cui il tratto intermedio (53) è dotato della detta boccola di protezione (58) e porta internamente i detti trasduttori di forza (T, T’), mentre il tratto finale (59) porta delle spianature contrapposte (60) utili per la presa con una chiave che consente l avvitamento del corpo di cui trattasi, essendo previsto che negli spintori per i dosatori a fustella il detto ultimo tratto di corpo (59) sia rastremato ed essendo a base piana per gli spintori (6) di pressatura del prodotto, mentre negli spintori di scarico (7) del prodotto dai dosatori, il detto ultimo tratto (59) termina con una porzione rastremata e filettata (62) sulla quale viene avvitata una boccola (63) da cui sporge inferiormente una testina (64) che appoggia sulla base della detta porzione filettata (62) con l interposizione di mezzi a basso coefficiente d’attrito (65) in modo da poter liberamente ruotare in combinazione con l’equipaggio mobile dei dosatori a fustella quando questo viene portato nella corsa di scarico della dose di prodotto.
  7. 7) Apparato per rilevare funzioni relative alla massa di tutte le dosi di prodotto polverulento e/o granulare da confezionare in capsule di gelatina dura, nonché per rilevare funzioni relative alla lavorabilità del prodotto da parte delle confezionatrici e per l’autoregolazione delle stesse confezionatrici, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle tre tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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