ITBO940175A1 - Dispositivo per la teleregolazione del volume di dosatori montati su una giostra, particolarmente per le macchine adibite al - Google Patents

Dispositivo per la teleregolazione del volume di dosatori montati su una giostra, particolarmente per le macchine adibite al Download PDF

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ITBO940175A1
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IT94BO000175A
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Nerio Mirri
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
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    • A61J3/00Devices or methods specially adapted for bringing pharmaceutical products into particular physical or administering forms
    • A61J3/07Devices or methods specially adapted for bringing pharmaceutical products into particular physical or administering forms into the form of capsules or similar small containers for oral use
    • A61J3/071Devices or methods specially adapted for bringing pharmaceutical products into particular physical or administering forms into the form of capsules or similar small containers for oral use into the form of telescopically engaged two-piece capsules
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
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    • B65B1/385Devices or methods for controlling or determining the quantity or quality or the material fed or filled by volumetric devices or methods by pistons co-operating with measuring chambers moving in an endless path

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale, dal titolo: "Dispositivo per la teleregolazione del volume di dosatori montati su una giostra, particolarmente per le macchine adibite al confezionamento di dosi di prodotti medicinali in capsule di gelatina dura"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato fa riferimento alle macchine per il confezionamento di dosi di prodotto medicinale in capsule di gelatina dura. In particolare il trovato fa riferimento alle macchine a funzionamento intermittente e di tipo composito, dotate di almeno una giostra ad asse verticale sulla quale sono fissati col corpo i dosatori volumetrici a fustella, anch'essi verticali ed orientati verso il basso con l'estremità aperta della fustella stessa, dove è mobile uno stantuffo sollecitato verso l'alto da un mezzo elastico e dotato radialmente di un'appendice che sporge dal detto corpo attraverso una feritoia longitudinale e che normalmente appoggia contro battute portate da un piatto calettato sulla detta giostra ed a questa collegato con mezzi di registro assiale. Intervenendo su tali mezzi di registro, è possibile abbassare o sollevare il detto piatto con le battute, per sollevare od abbassare lo stantuffo dei dosatori e quindi per aumentare o diminuire rispettivamente il volume utile della fustella dei dosatori.
Nelle macchine di cui trattasi, i dosatori a fustella sono montati sulla giostra in due gruppi contrapposti e la giostra stessa viene alternativamente ruotata di 180° e sollevata ed abbassata per inserire la fustella di un gruppo di dosatori in un sottostante magazzino contenente un giusto strato del prodotto in polvere e/od in granuli da dosare, cosi che la camera libera della fustella stessa si riempia uniformemente di prodotto. Attraverso la giostra che li sostiene, i dosatori vengono tuffati nel magazzino del prodotto, vengono poi sollevati, ruotati di 180° ed allineati ai fondelli di capsule portati dalla giostra di manipolazione delle capsule di gelatina dura. Qui, i dosatori con la dose di prodotto vengono abbassati ed attestati al fondello delle capsule nel quale scaricano la dose di prodotto in seguito all'intervento di rispettivi spintori sull’equipaggio mobile dei dosatori. A scarico avvenuto della dose di prodotto, gli spintori si sollevano per consentire allo stantuffo dei' dosatori di ritornare elasticamente nella posizione alta di inizio ciclo, dopo di che gli stessi dosatori vengono pur essi sollevati e riportati nella cooperazione col magazzino del prodotto per la ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro.
Attualmente, per variare la dose di prodotto formata dai dosatori, è necessario operare sulla macchina ferma ed intervenire manualmente sui detti mezzi di registro della posizione assiale degli stantuffi dei dosatori. Questa regolazione deve essere effettuata all'inizio di ogni ciclo di lavoro della macchina e normalmente anche durante uno stesso ciclo di lavoro, a causa di variabili legate ad esempio alla pressione, alla temperatura ed alla umidità dell'ambiente di lavoo o del prodotto impiegato, o ad altri parametri di esercizio, che poesono modificare il peso delle dosi di prodotto formate in .successione dai dosatori, anche se la loro camera di dosaggio rimane volumetricamente invariata. Per limitare queste variabili, vengono mantenuti il più possibilmente sotto controllo tutti i parametri di esercizio della macchina che potrebbero generare le variabili stesse ed è anche noto inserire la macchina in una camera ad atmosfera controllata, essendo questa condizione spesso richiesta anche da esigenze di sterilità nel trattamento del prodotto medicinale da confezionare e/o per evitare dispersioni dello stesso nell 'ambiente esterno nel quale si trovano gli operatori. Per limitare le conseguenze negative che possono derivare sulla produzione, in conseguenza delle dette variabili, è anche noto l'impiego di mezzi che statisticamente provvedono a controllare il peso delle capsule con le dosi, di prodotto formate dai dosatori e che segnalano se il peso rilevato rientra nei valori limite prestabiliti o se supera tali limiti in difetto od in eccesso, fornendo anche l'entità dell'errore. Sulla base di queste segnalazioni, l'operatore può intervenire sui detti mezzi di registro per la regolazione del volume dei dosatori e nei casi gravi, può comandare l'arresto della macchina
I problemi che derivano dalla tecnica nota possono essere cosi compendiati:
- E' richiesta la presenza di personale altamente qualificato per impostare correttamente la giostra dei dosatori all'inizio di ogni ciclo di lavoro, per. controllare la funzionalità operativa della giostra stessa è per effettuare, all 'occorrenza , le necessarie regi· strazioni di volume dei dosatori;
- In caso di necessità di registrazione, occorre arrestare l'intera macchina ed in presenza di camera ad atmosfera controllata, è necessario effettuare la registrazione dall'esterno, attraverso oblò con guanti in gomma e quindi in modo non del tutto comodo;
Gli arresti ciclici della macchina, per effettuare le suddette registrazioni di volume dei dosatori, possono alterare gli equilibri di esercizio della macchina stessa, vanificando o ritardando gli effetti che dovrebbero derivare dalle stesse registrazioni.
Il trovato intende ovviare a questi e ad altri inconvenienti con la seguente idea di soluzione.
L'albero della giostra viene realizzato con forma assialmente cava e nello stesso viene collocato un altro albero che con l'estremità superiore è cinematicamente collegato ai mezzi di registrazione assiale del piatto con le battute di contrasto degli equipaggi mobili dei dosatori a fustella. Le estremità inferiori dei due alberi sono scanalate e sono collegate cinematicamente tra loro per mezzo di due treni di ingranaggi e di un gruppo riduttore-differenziale che porta calettato sull'asse di regolazione un motore elettrico a doppio senso di rotazione. E' inoltre previsto un encoder per rilevare la fase e la velocità di rotazione del detto albero interno della giostra di dosatori. Quando il motore di regolazione è fermo, il cinematismo che comprende il detto gruppo riduttore-differenzia le è tale per cui la rotazione che il motore principale della macchina trasmette al detto albero esterno della giostra dei dosatori, venga trasmessa all'albero interno con ugual velocità e senso. Quando è richiesta la regolazione del volume dei dosatori volumetrici, viene attivato col senso di rotazione necessario il detto motore di regolazione del gruppo riduttore-differenziale, che determina una rotazione nel giusto senso dell'albero interno rispetto a quello esterno e il conseguente spostamento assiale del piatto superiore con le battute per gli equipaggi mobili dei dosatori ai quali viene cosi apportata la correzione necessaria. Questa regolazione può essere effettuata sia che la giostra dei dosatori sia ferma che in rotazione. Un processore, attraverso l'encoder del motore principale della macchina, che indirettamente fornisce la fase e la velocità di rotazione dell'albero esterno della giostra dei dosatori, ed attraverso l'encoder che fornisce la fase e la velocità dell'albero interno della stessa giostra, controlla la velocità di rotazione dei due alberi coassiali e comanda e controlla l'entità dello scorrimento che deve essere impartito a tali alberi, con attivazione dell'albero interno, per realizzare la necessaria correzione di volume dei dosatori. A questo stesso processore vengono forniti i dati per l'impostazione del volume dei dosatori e/o per le necessarie correzioni del volume stesso, attraverso .un gruppo taetiera-video ed attraverso il sistema di pesatura che ciclicamente controlla il peso delle capsule piene di prodotto, chiuse e scaricate dalla macchina.
Maggiori caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d'esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegno, in cui:
- la fig. 1 è una vista laterale, schematica e con parti in sezione, dei componenti medio-superiori della giostra di supporto dei dosatori;
- la fig. 2 illustra lateralmente e con parti in sezione, i componenti inferiori della giostra di supporto dei dosatori;
- la fig. 3 è una vista schematica, semplificata ed in pianta, di una macchina perfezionata secondo il trovato, per il confezionamento automatico di dosi di prodotto in capsule di gelatina dura.
Nella figura 1, con 1 è indicata la giostra di tipo noto per il supporto dei dosatori volumetrici a fustella, il cui albero verticale 2 è sostenuto girevole dal supporto 3 ed è dotato in una parte intermedia di un pignone 4 di altezza opportunamente superiore allo spostamento assiale nel quale tale albero viene ciclicamente portato (vedi oltre) e che tramite l'ingranaggio 5 è collegato ad un dispositivo noto 6 il cui ingresso 7 è collegato al gruppo motore principale 100 (fig. 3) della giostra 200 di manipolazione delle capsule di gelatina dura (vedi oltre) e che ad ogni rotazione di un passo di tale giostra, trasmette al detto albero 2 una rotazione alternata di 180°, come indicato dalla freccia 8. Lo stesso albero 2 è dotato in una parte intermedia di un recesso anulare 9 impegnato dai rullini 10 della estremità forcuta di una leva 11 fulcrata in 12 ad un supporto fisso e che mediante un bottone intermedio 13 coopera col profilo di una camma 14 che ruota sull'asse 15 e che è azionata dal dispositivo noto e schematicamente indicato con 6, collegato in fase con la giostra 200 di manipolazione delle capsule di gelatina dura, il tutto in modo che dopo ogni rotazione alternata di 180°, durante la sosta della detta giostra 200, l'albero 2 venga sollevato ed abbassato di una giusta entità.
Sulla giostra 1 sono montati in modo noto, con equidistanza dall'albero 2, con un distanziamento angolare reciproco di 180° e verticalmente, i corpi di due gruppi di dosaturi volumetrici 16-116, la cui fustella 17 è orientata verso il basso ed è aperta inferiormente. Nelle figure 1 e 3, per semplicità si fa riferimento ad una giostra 1 provvista di due soli dosatori volumetrlci contrapposti 16-116. Nella fustella di tali dosatori, scorre assialmente e con un contenuto gioco radiale, un pistoncino 18 associato ad un equipaggio 19 che sì muove guidato assialmente nel corpo dei dosatori, che è sollecitato verso l'alto da una molla 20 e che nella parte alta è dotato radialmente di una spina 21 che esce dal detto corpo attraverso almeno un'asola longitudinale, non illustrata, e che normalmente appoggia sulle battute 22 di un piatto 23 parallelo alla giostra 1 e dotato di fori 24 per il libero passaggio del corpo dei dosatori. Il piatto 23 è normalmente dotato di boccole di guida 25 attraversate scorrevolmente da spine verticali 26 solidali alla giostra 1 ed è dotato al centro di una madrevite 27 cooperante con la vite 28 che nella tecnica nota è montata girevolmente sulla detta giostra 1. La vite 28 realizza l'accoppiamento assiale del piatto 23 con la giostra 1, mentre le coccole e le spine 25-26 realizzano il necessario calettamento tra le due parti.
La posizione assiale del piatto 23, determina la distanza tra il pistoncino 18 ed il bordo libero inferiore delle fustelle dei dosatori e quindi il volume della camera di dosaggio del prodotto. Per variare questo volume, è necessario avvitare o svitare la vite 28, come detto nell'introduzione del presente esposto.
Secondo la tecnica nota, in seguito alla rotazione alternata della giostra 1, i dosatori a fustella 116 si trovano ad esempio sopra un magazzino 29 con un giusto strato di prodotto 30 nel quale gli stessi dosatori vengono tuffati per far sì che la loro camera inferiore si riempie di prodotto. Successivamente, sull'estremità superiore dell'equipaggio mobile dei dosatori 116, intervengono degli eventuali spintori 31 azionati da appositi attuatori 32 fissi od associati alla giostra 1, i quali sottopongono ad una giusta compattazione la dose di prodotto che ha impegnato la camera inferiore dei dosatori, dopo di che i detti spintori vengono sollevati e la giostra 1 viene anch'eesa sollevata per estrarre i dosatori dal magazzino 29 e viene poi ruotata per trasferire i dosatori 116 al posto di quelli 16 e viceversa. Mentre i dosatori 116 erano in allineamento col magazzino 29 e venivano calati in questo per il prelievo della dose di prodotto, come già detto in precedenza, dalla parte opposta, i dosatori 16 con la dose li prodotto 33 vengono calati sopra un rispettivo fondello 34 di capsule di gelatina dura, sostenuto da una delle sedi angolarmente equidistanziate 35 e radialmente mobili della giostra 200 che provvede alla manipolazione delle capsule stesse (vedi oltre) e che porta sopra le sedi 35, delle rispettive sedi fiese 36 per l'alloggiamento del coperchio 37 delle capsule. Quando i dosatori cooperano con la giostra 200 e vengono su questa calati come nell'esempio di figura 1, intervengono degli spintori 131 associati ad attuatori 132, per spingere assialmente in basso lo stantuffo 18 dei dosatori stessi e per scaricare la dose di prodotto 33 nel fondello 34 della capsula, dopo di che gli spintori 131 vengono risollevati e la giostra 200 ruota di un passo per consentire ai dosatori 16 di ritornare nella condizione utile ai fini del dosaggio del prodotto.
Nella rotazione a scatti della giostra 200 nel senso indicato in figura 3 dalla freccia 201, può essere prevista la cooperazione del fondello delle capsule con più giostre di dosaggio di prodotti diversi, dopo di che i supporti 35 vengono riportati nella posizione di origine che vede il fondello 34 allineato assialmente al coperchio 37, cosi che appositi mezzi possano sollevare il fondello per accoppiarlo al coperchio e per scaricare poi dalla giostra, nella stazione indicata con 300, le capsule di gelatina dura, chiuse e con all'interno la o le dosi di prodotto.. Nella stazione indicata con 301, mezzi anch'essi noti provvedono ad inserire una capsula di gelatina vuota e parzialmente chiusa nelle sedi 35 e 36 tra loro allineate ed in modo che il fondello 34 risulti orientato verso il basso, per sporgere dal fondo della sede 36 ed impegnare parzialmente la sede sottostante 35 nella quale il fondello stesso viene poi trasferito da un sottostante estrattore aspirante, non illustrato in quanto noto.
Sempre nella, tecnica nota, è previsto che le capsule scaricate dalla stazione 300 della giostra 200, giungano ai mezzi di evacuazione 38 attraverso un dispositivo di scambio 39 che ciclicamente viene attivato per deviare le capsule, ad una per volta, verso almeno una unità di pesatura 40 dalla quale le capsule steese vengono poi ritornate ai mezzi di evacuazione 38, se di peso corretto, o, in caso contrario, vengono scaricate in altri mezzi di raccolta. L'unità di pesatura 40 fornisce i dati relativi al peso delle capsule piene di prodotto, che nella tecnica nota vengono impiegati per informare l'operatore sulla eventuale necessità di regolare il volume dei dosatori e che nell'ambito della presente invenzione, vengono impiegati nel modo più avanti detto.
In una macchina del tipo descritto od in tutte quelle macchine che comportano analoghe esigenze, il trovato prevede i seguenti perfezionamenti.
Le parti 27 e 28 (fig. 1) vengono realizzate con componenti di precisione, ad esempio a ricircolo di sfere e come illustrato nella figura 1, la vite 28 viene svincolata dalla giostra 1 e fissata sull'estremità superiore di un albero 41 che attraversa assialmente l'albero 2 allo scopo realizzato cavo. Le estremità inferiori dei due alberi (fig. 2) sono realizzate entrambe con una conformazione scanalata, come indicato con 42 e 43 ed in modo da sporgere una dall'altra e da entrare entrambe, a tenuta laterale, in una scatola fissa 44, nella quale operano a bagno d'olio i cinematismi seguenti. Nella scatola 44 l'estremità scanalata 42 dell'albero 2 coopera col profilo interno e coniugato 142 di una corona dentata 45 sostenuta girevole dal supporto 46, mentre l'estremità scanalata 43 dell'albero 41 coopera col profilo interno e coniugato 143 di una corona dentata 47 sostenuta girevole dal supporto 48, essendo entrambi i supporti 46 e 48 fissati sull'appendice interna 49 della detta scatola 44.
Alla corona dentata 47 è flangiato coaesialmente Un mozzo cavo 50 che esce dal fondo della scatola 44 attraverso mezzi di tenuta laterale 51, che è sostenuto girevolmente coi cuscinetti 52 dal supporto 53 fissato inferiormente alla stessa scatola 44 ed al quale è flangiato inferiormente il corpo di un encoder 54, il cui asse è calettato al mozzo 50 attraverso i mezzi di calettamento 55. Il supporto 53 è ad esempio circoscritto da una robusta boccola 56 flangiata con l'estremità superiore al fondo della scatola 44 e fissata con l'estremità inferiore ad un'apposita estensione del del basamento 57 della giostra 1. Il cavo elettrico dell'encoder 54, attraversa una finestra 58 della detta boccola di supporto 56.
Le cavità assiali delle corone 45-47 e la cavità aseiale del mozzo 50, hanno dimensioni tali da consentire il necessario spostamento assiale dell'albero 2 e dell'annesso albero 41 della giostra 1.
Parallelamente agli alberi 2-41, nella scatola 44 è montato girevolmente mediante cuscinetti opposti 59--60, un albero 61 che esce dal fondo della stessa scatola attraverso mezzi di tenuta laterale 62 e che con l'estremità inferiore è collegato all'albero di un motore elettrico 63, a doppio senso di rotazione, con la interposizione di un qualsiasi adatto dispositivo limitatore di coppia 64. Il motore 63 è flangiato al fondo della scatola 44 mediante la boccola di supporto 65.
Alla parte intermedia dell'albero 61 è calettata con la chiavetta 66, la parte interna 67, il cosiddetto "wave generator" di un riduttore-differenziale HARM0NIC DRIVE tipo HDUA-2F, con un qualsiasi adatto rapporto di riduzione, che non viene descritto nei dettagli costruttivi in quanto noto. Con 68 e 69 sono indicati gli esterni di ingresso e di uscita del moto nel e dal gruppo riduttore-differenziale, denominati rispettivamente "circular apiine" e "dynamic spline". Gli anelli 68 e 69 sono fissati coassialmente a rispettive corone dentate 70-71 montate girevoli sull'albero 61 coi cuscinetti 72-73 e che ingranano con rispettive ruote dentate oziose 74-75 montate liberamente girevoli sull'albero 76 sostenuto dall'appendice interna 49 della scatola 44 e parallelo all'albero 61. Il dimensionamento dell'ingranaggio 45-74-70 e di quello 71-75--47 è funzione del rapporto di riduzione dell'Harmonic Drive impiegato ed è tale per cui, quando il motore 63 è fermo, l'albero interno 41 ruoti esattamente alla stessa velocità e nello stesso senso dell'albero 2 della giostra 1.
Il sistema di figura 2 è anche tale per cui, a macchina in funzione, se si attiva il motore 63 a ruotare in un senso o nell'altro, attraverso l'Harmonic Drive si induce una accelerazione od una decelerazione molto lenta all'albero 41, nel verso utile per realizzare l'avvitamento o lo svitamento della vite 28 ed il conseguente sollevamento od abbassamento del piatto 23 di figura 1, per la voluta regolazione di volume dei dosatori .
Il sistema di figura 2 è anche tale per cui, a macchina ferma, se si attiva il motore 63 a ruotare in un senso o nell'altro, si determina la rotazione lenta dell'albero 41 nell'albero fermo 2, per l'impostazione volumetrica dei dosatori nella condizione di volta in volta richiesta dal ciclo di lavoro (vedi oltre).
Dalla figura. 3 si rileva che i dati provenienti dall'unità di pesatura 40, vengono inviati ad una unità centrale di elaborazione o processore 77 che attraverso apposita interfaccia provvede all'azionamento ciclico dello scambio 39. A tale unità 77 è attestato un gruppo tastiera-video 78 per le operazioni di programmazione e di interrogazione e sono pure collegati l'encoder 54 e tramite apposita interfaccia, il motore 63 dianzi detto, ed è altresì collegato l'encoder 79 che rileva la rotazione e la fase della giostra 200 di manipolazione delle capsule di gelatina dura e di tutte le parti che derivano direttamente il moto da tale giostra, tra cui l'albero esterno 2 della giostra dei dosatori.
Al processore 77 è infine collegato un sensore 80 fissato ad esempio ad un braccio 81 solidale ad una parte fissa della giostra 200 e che, come illustrato in figura 1, è collocato in modo da rilevare la posizione di massimo sollevamento del piatto 23 e la conseguente condizione di massimo volume dei dosatori a fustella della giostra 1.
All'inizio di ogni ciclo di lavoro, il piatto 23 si porta automaticamente nella posizione di massimo sollevamento, nella cooperazione col detto sensore 80.
11 limitatore di coppia 64 consente di arrestare l'escursione del piatto 23 contro arresti di fine corea limite, non illustrati, eenza che il sistema si danneggi. Anche in caso di impedimenti alla regolazione, interviene il limitatore 64.
Attraverso la tastiera 78 si comanda la regolazione di volume dei dosatori al valore prefissato. Il processore 77 comanda l'attivazione nel giusto verso del motore 63, rileva l'entità dello spostamento in corso attraverso l'encoder 54, ed al raggiungimento dei valori prefissati arresta il detto motore.
Quando la macchina è in funzione, il processore 77 rileva le indicazioni di peso delle capsule piene scaricate dalla stazione 300 della macchina 200 e ciclicamente pesate dall'unità 40 e confronta i dati rilevati con quelli inizialmente avuti dalla tastiera 78. Se i dati di peso rilevati differiscono da quelli di programmazione, il processore rileva se tali valori sono in difetto od in eccesso, ne rileva l'entità e, se necessario, comanda la rotazione del giusto verso del motore 63 per effettuare la regolazione richiesta di volume dei dosatori che viene controllata per confronto tra i segnali provenienti dagli encoder 79 e 54, il tutto in modo intuibile e facilmente realizzabile dai tecnici del ramo.
In qualsiasi momento è anche possibile comandare dalla tastiera 78 delle variazioni di volume dei dosatori, In presenza, di gravi anomalie di funzionamento, il processore 77 arresta il funzionamento della macchina e può essere predisposto per segnalare all'unità 78 il motivo che ha determinato l'arresto stesso.
E' evidente come la macchina perfezionata secondo il trovato, possa essere gestita da personale anche non altamente qualificato, come attui automaticamente le regolazioni di volume dei dosatori, senza alcuna necessità d'arresto e come sia in grado di ovviare con la massima sicurezza ed affidabilità tecnologica, a tutti gli inconvenienti della tecnica nota. Tutti i mezzi che realizzano la regolazione di volume dei dosatori, sono collocati fuori e al disotto dell'ambiente di lavoro dei dosatori stessi, nel quale vengono eventualmente realizzate condizioni di atmosfera controllata, cosi da evitare ogni inquinamento di tale ambiente.
Resta inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell'invenzione , come sopra esposto, come illustrato e come a eeguito rivendicato. Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell'ambito di protezione delle medesime rivendicazioni

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la teleregolazione del volume di dosatori a fustella (16-116) montati su una giostra (1) ad asse verticale che coopera in modo noto con una giostra (200) di manipolazione di capsule di gelatina dura, con la quale è azionata in fase da un gruppo di moto centralizzato (100), per inserire nelle capsule stesse delle dosi di prodotto che i detti dosatori prelevano da un apposito magazzino (29), essendo i dosatori stessi dotati esternamente di un'appendice (21) connessa al loro equipaggio mobile (19), che coopera con battute (22) portate da un piatto (23) calettato sulla giostra dei dosatori e dotato di mezzi di spostamento assiale micrometrico, ad esempio a vite-madrevite (27-28), agendo sui quali è possibile variare il volume della camera di dosaggio dei dosatori, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di spostamento assiale (27--28) che consentono le variazioni di volume dei dosatori, sono di precisione e sono operativamente collegati all'estremità superiore di un albero (41) che attraversa assialmente l'albero cavo (2) della giostra dei dosatori e che sporge dall'estremità inferiore di questo e tali estremità inferiori dei due alberi essendo, all'esterno dell'ambiente di lavoro dei dosatori, intercollegate mediante due treni di ingranaggi (45-74-70 e 47-75-71) ed attraverso un gruppo riduttore-differenziale (67-68-69), sul cui asee di regolazione (61) è calettato un piccolo motore elettrico (63) a doppio senso di rotazione, essendo la detta catena cinematica dimensionata in modo tale che quando il detto asse di regolazione è fermo, i due alberi coassiali (2-41) della giostra ruotino alla stessa velocità e nello stesso verso, mentre quando il detto asse di regolazione viene fatto ruotare in un senso o nell'altro, attraverso il detto motore (63), il detto albero interno (41) ruota lentamente in un senso o nell'altro rispetto all'albero esterno, dell'entità necessaria per realizzare la voluta regolazione di volume dei dosatori e tale regolazione essendo possibile, grazie all’impiego del detto gruppo riduttore-differenziale, sia che l'albero esterno (2) della giostra ruoti o sia fermo.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dall'essere dotato di un encoder (54) che rileva la fase e la velocità di rotazione dell'albero interno (41) della giostra dei dosatori e che è attestato ad un processore (77) che attraverso apposita interfaccia provvede all'azionamento del motore dell'asse di regolazione (63) del detto gruppo riduttore--differenziale (67-68-69), ed a tale processore essendo attestato anche un encoder (79) che rileva la fase e la velocità di rotazione della giostra (200) delle capsule e quindi la fase e la velocità di rotazione dell'albero esterno (2) della giostra dei dosatori, ed essendo pure attestato un sensore (80) che rileva una delle posizioni limite di volume dei dosatori, preferibilmente quella massima, il tutto essendo previsto per far sì che all'inizio di ogni ciclo di lavoro i dosatori siano tutti nella posizione di massimo volume e che attraverso la tastiera (78) sia possibile comandare il motore (63) di regolazione del gruppo riduttore-differenziale, per portare i dosatori nella condizione richiesta di volume, la quale viene controllata dal processore attraverso i segnali che gli provengono dall'encoder (54) collegato all’albero interno (41) della giostra dei dosatori stessi, mentre quando la macchina è in funzione, attraverso la tastiera e/od altri adatti mezzi è possibile comandare la regolazione di volume dei dosatori, che viene controllata dal processore (77) con la elaborazione dei dati che gli provengono da entrambi i detti encoder (54-79) e dei dati inizialmente impostati con la programmazione.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2), in cui sono previsti dei mezzi per far sì che il processore (77) provveda all'attivazione ciclica dello scambio noto (39) che devia verso una unità di pesatura (40) le capsule piene prodotte dalla giostra (200) servita dalla giostra dei dosatori ed i dati dedotti da tale unità di pesatura essendo indirizzati al detto processore che li confronta coi dati di programmazione ad inizio ciclo e che, in caso di necessità, comanda automaticamente l'attivazione del motore di regolazione (63) del gruppo riduttore-differenziale (67-68-69) per realizzare la necessaria regolazione di volume dei dosatori.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), in cui il gruppo riduttore-differenziale impiegato è un Harmonic Drive del tipo HDUA-2F, posto in una scatola (44) fissa ed a bagno d'olio, nella quale sono posti i treni d'ingranaggi (45-74-70 e 47-75-71) che collegano le entrate e le uscite del detto gruppo alle estremità inferiori e scanalate (42-43) dei due alberi coassiali (2-41) della giostra dei dosatori.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), in cui l'encoder (54) che rileva la fase e la velocità di rotazione dell'albero interno (41) della giostra dei dosatori, è calettato alla estremità inferiore di un toozzo cavo (50), flangiato con l'estremità superiore sulla corona dentata (47) che col proprio profilo scanalato interno (143) coopera con l'estremità inferiore scanalata del detto albero (41) e che attraversa a tenuta laterale la scatola (44) che contiene il gruppo riduttore-differenziale (67-68-69 ) .
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), in cui l'asse di regolazione (61) del gruppo riduttore--differenziale (67-68-69) è collegato al relativo motore elettrico di regolazione (63) attraverso un limitatore di coppia (64) che interviene ai limiti delle due corse di regolazione massima e minima dei dosatori ed eventualmente anche durante corse intermedie se eventuali ostacoli si oppongono alla regolazione.
  7. 7) Dispositivo per la teleregolazione del volume dei dosatori montati su una giostra, particolarmente per le macchine adibite al confezionamento di dosi di prodotto in capsule di gelatina dura od in altri contenitori, realizzato più in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle tre tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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