ITBO950148A1 - Macchina per il confezionamento di buste-filtro contenenti un prodotto da infusione provviste di etichetta di presa collegata alla busta - Google Patents

Macchina per il confezionamento di buste-filtro contenenti un prodotto da infusione provviste di etichetta di presa collegata alla busta Download PDF

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Abstract

Trattasi di una macchina per confezionamento di buste - filtro (1) contenenti un prodotto di infusione, provviste di etichetta (24) di presa collegata alla busta - filtro (1) mediante un filo (26) intermedio, in cui le buste - filtro (1) sono ottenute da spezzoni tubolari (2) di carta filtro a forma allungata nei quali il prodotto è disposto in quantità dosate e separate lungo lo spezzone (2). La macchina (3) comprende una ruota (4) a pinze (5) con rebbi (6) radiali, girevole a passi in modo da associarsi, in combinazione con il filo (26), successivamente con: - una stazione di piegatura (9) dello spezzone tubolare (2); - una stazione di formatura (20) di una testa (21) ripiegata ricavata sullo spezzone (2) tubolare; - una stazione di taglio (28) del filo (26); - una stazione di alimentazione (23) di etichette (24) di presa; - una stazione di fissaggio (25), mediante annodamento, del filo (26) all'etichetta (24) di presa e alla testa (21) ripiegata della busta - filtro (1).[Fig. 1a].

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MACCHINA PER IL CONFEZIONAMENTO DI BUSTE-FILTRO CONTENENTI UN PRODOTTO DA INFUSIONE PROVVISTE DI ETICHETTA DI PRESA COLLEGATA ALLA BUSTA FILTRO MEDIANTE UN FILO INTERMEDIO, E BUSTA-FILTRO RELATIVA.
Il presente trovato concerne una macchina per il confezionamento di buste-filtro contenenti un prodotto da infusione, provviste di una etichetta di presa collegata alla busta-filtro mediante un filo intermedio, in cui le buste-filtro sono ottenute a partire da spezzoni tubolari di carta filtro a forma allungata, nei quali il prodotto è disposto in quantità dosate e separate lungo lo spezzone. La macchina comprende una ruota a pinze con rebbi radiali girevole a passi associandosi con:
- una stazione di ricevimento di uno spezzone tubolare lungo una direzione sostanzialmente tangenziale alla ruota;
- una stazione di piegatura dello spezzone tubolare in due parti reciprocamente accostate mediante rotazione intorno ad una piega ricavata su una zona dello spezzone tubolare intermedia a sue opposte estremità; la stazione di piegatura essendo provvista di due elementi di appoggio fissi disposti in prosecuzione di detta direzione, aventi pareti reciprocamente convergenti rivolte verso la ruota; la stazione di piegatura è inoltre provvista di elementi di presa bilaterale dello spezzone mobili tra le pareti fisse in avvicinamento ed in allontanamento dalla ruota per prelevare uno spezzone tubolare dalla stazione di ricevimento, ripiegarlo in combinazione con le pareti fisse e trasferirlo tra i rebbi delle pinze.
II trovato si riferisce in particolare al tipo di busta-filtro cosiddetta bilobata nella quale il prodotto da infusione c localizzato su due camere chiuse, delimitate mediante pieghe effettuate sulla carta di costituzione della busta-filtro.
Nel brevetto italiano n. 1.207.630 è descritta una apparecchiatura di confezionamento, realizzata secondo il preambolo della rivendicazione 1. Tale privativa prevede la realizzazione di buste-filtro rivestite di uno strato termosaldabile di materiale termoplastico, le quali presentano una etichetta fissata con un filo trattenuto ad una estremità della bustina, tra due margini tcrmosaldati, avvolto intorno a quest'ultima e fissato all'esterno della bustina attraverso alcuni punti di saldatura.
Per la realizzazione della bustina è necessario utilizzare, almeno parzialmente, della carta o comunque del materiale termosaldabile. Nei confronti di quest'ultimo esistono delle preclusioni legate alla possibilità di migrazione nella infusione, per interferenza con il liquido ad elevata temperatura, di sostanze provenienti dallo strato termoplastico delle saldature.
Un altro inconveniente di questa soluzione è inoltre rappresentato dal maggior costo della carta termosaldabile rispetto alla normale carta filtro.
Nel brevetto US-2.307.998 viene descritta, come appartenente alla tecnica nota, una soluzione che prevede la realizzazione di nodi di connessione tra filo, busta-filtro ed etichetta di presa della busta-filtro.
L'esecuzione dei nodi, secondo l’insegnamento di tale documento, non consente un automazione del processo produttivo con velocità adeguata al confezionamento industriale, in grande scala, di buste-filtro contenenti prodotti da infusione; tantoché, sotto questo profilo, la soluzione industriale più diffusa resta il fissaggio mediante aggraffatura con punti metallici.
Questa soluzione, tuttavia, ha l'inconveniente di introdurre nell'infusione un elemento estraneo la cui presenza è ritenuta sconveniente per evidenti implicazioni di carattere igienico. Inoltre la presenza del punto metallico non è gradita a causa della possibile modificazione delle caratteristiche organolettiche dell'infuso determinata dal metallo.
Nella domanda di brevetto italiana n. B094A000319, a nome della stessa Richiedente, viene descritto un metodo per l'associazione di una etichetta ad una busta-filtro mediante un particolare nodo che permette la realizzazione, su scala industriale, di buste-filtro connesse con relative etichette di presa che superano la necessità di ricorrere alle aggraffature mediante punti metallici.
Lo scopo del presente trovato, così come caratterizzato dalle rivendicazioni, è quello di fornire una macchina per il confezionamento di buste filtro prive di termosaldature, predisposta al tempo stesso per la connessione delle buste alle relative etichette mediante annodamento, in una stazione di fissaggio appositamente provvista di un apparato attuatore del metodo sopra citato.
Tale scopo viene ottenuto mediante le caratteristiche riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, che risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue fatta con riferimento agli uniti disegni, dai quali si rileva peraltro che oltre al vantaggio di permettere l’ottenimento delle buste filtro sopraddette, la macchina si caratterizza per una più semplice realizzazione strutturale e cinematica derivante dalla eliminazione di due alimentazioni concernenti i punti metallici relativi alla connessione del filo all'etichetta e alla busta-filtro.
Tale semplificazione implica ulteriori vantaggiose conseguenze sia in termini di costo, sia in termini di affidabilità della macchina confezionatrice nel suo complesso.
Un'ulteriore semplificazione è altresì dovuta al fatto che la particolare dislocazione e successione delle stazioni operative della macchina consente, nella pratica realizzazione costruttiva della stessa, di attuare l'avvolgimento del filo intorno alla busta praticamente senza necessità di dover predisporre ulteriori appositi organi specificatamente previsti per tale scopo, bastando semplicemente una adeguata scelta dimensionale degli elementi tradizionalmente presenti in tutte le macchine confezionatrici note.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche del trovato saranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente illustrativa e non limitativa in cui :
le figure la, lb illustrano viste parziali che, accostate adeguatamente tra loro consentono una complessiva rappresentazione di insieme di una macchina secondo il trovato illustrata con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
le figure 2a, 2b, 2c, 2d mostrano una vista di insieme, in scala maggiorata, di un primo particolare del trovato rappresentato in alcune caratteristiche situazioni operative;
la figura 3 illustra un esempio di possibile realizzazione di un particolare della macchina di cui alle precedenti figure;
le figure 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 illustrano in forma schematica le fasi operative di una sequenza per l'ottenimento della connessione annodata del filo alla busta-filtro e all'etichetta;
- le figure 11 e 12 illustrano una busta-filtro ottenuta con la macchina secondo il trovato;
- la figura 13 illustra una vista di insieme in scala maggiorata di un esempio di realizzazione di un particolare del trovato.
Conformemente alle figure la, lb il trovato in oggetto si riferisce ad una macchina (3) per il confezionamento di buste-filtro (1) (Fig. 11) contenenti un prodotto da infusione, provviste di una etichetta (24) di presa collegata alla busta-filtro (1) mediante un tratto (47) di filo (26) intermedio che, per evitare il pendolamento dell'etichetta (24), viene avvolto intorno alla busta-filtro (1) e successivamente viene fissato alla etichetta (24) in corrispondenza di un intaglio (48) ivi ricavato.
Le buste-filtro (1) sopraddette vengono ottenute a partire da spezzoni (2) tubolari di carta filtro a forma allungata (Figg. 2a, 2b, 2c) nei quali il prodotto è disposto in quantità dosate e separate lungo lo spezzone (2).
Tali spezzoni (2) tubolari vengono ottenuti in una parte della macchina (3) - globalmente indicata con (49) c rappresentata parzialmente nelle figure la-lb, in quanto non interessante il trovato - in attuazione di un procedimento di formatura particolare del tipo illustrato c descritto ad esempio nel documento DE-1.001.944.
In sintesi, tale procedimento prevede lo svolgimento di una lunga striscia piana di carta filtro, sulla quale delle quantità opportunamente dosate di prodotto da infusione vengono deposte ad opportuna distanza tra loro. La striscia di carta-filtro viene poi progressivamente curvata e chiusa in corrispondenza dei propri bordi longitudinali opposti, mediante piegatura di insieme di questi ultimi, in modo da ottenere un corrispondente tubo continuo che, in una successiva sezione di taglio viene tagliato in spezzoni tubolari (2) di ridotta lunghezza, contenenti ciascuno due dosi di prodotto, che sono poi inviati ad una relativa stazione di ricevimento (7).
A valle della suddescritta parte (49) di preparazione degli spezzoni tubolari (2), la macchina (3) essenzialmente comprende una ruota (4) a pinze (5) con rebbi (6) radiali, girevole a passi in modo da associare progressivamente ciascuna delle pinze (5) con:
- la stazione di ricevimento (7), in cui gli spezzoni (2) tubolari vengono alimentati lungo una direzione (8) sostanzialmente tangenziale alla ruota (4);
- una stazione di piegatura (9) dello spezzone (2) tubolare (Figg. la, 2a, 2b, 2c);
- una stazione di formatura (20) di una testa (21) ripiegata (Figg. la, 11-12) ricavata sullo spezzone (2) tubolare per definire una corrispondente busta-filtro (1) chiusa, a doppia camera (22);
- una stazione di taglio (28) del filo (26) di collegamento della busta-filtro (1) all'etichetta (24) (Figg. la, 11-12);
- una stazione di alimentazione (23) di etichette (24) di presa (Figg. la, 11-12);
- una stazione di fissaggio (25) del tratto (47) di filo (26) alla etichetta (24) di presa ed alla busta-filtro (1).
- una stazione di estrazione (50) delle buste-filtro (1) dalla ruota (4) (Fig. lb), a valle della quale le buste-filtro (1) subiscono ulteriori fasi di confezionamento per l'imballaggio individuale o collettivo.
Nella stazione di piegatura (9) (Figg. 2a, 2b, 2c) lo spezzone (2) tubolare dalla iniziale configurazione rettilinea viene ripiegato in due parti (10, 11) le quali sono reciprocamente accostate mediante rotazione intorno ad una piega (12) a "W" ricavata su una zona dello spezzone (2) tubolare intermedia ad opposte estremità (13, 14) di questo.
Per tale scopo la stazione di piegatura (9) è provvista di due elementi (15, 16) di appoggio fissi, disposti in prosecuzione della direzione (8) di ricevimento degli spezzoni (2) tubolari, aventi pareti (17) reciprocamente convergenti rivolte verso la ruota (4).
E' inoltre provvista di elementi (18, 19) di presa bilaterale dello spezzone (2), aventi estremità operative (52, 53) controsagomate per formare la piega (12) nella zona mediana dello spezzone (2) tubolare e mobili tra le pareti (17) fisse in avvicinamento ed in allontanamento dalla ruota (4) in modo atto a prelevare uno spezzone (2) tubolare dalla stazione di ricevimento (7), a ripiegarlo in combinazione con le pareti (17) e a trasferirlo tra i rebbi (6) della corrispondente pinza (5) sottostante.
La stazione di piegatura (9) comprende inoltre due pressori (29), mobili in coordinazione di moto con gli elementi di presa (18, 19), agenti sulle estremità (13, 14) opposte dell'elemento tubolare (2) a riscontro con le pareti (17) degli appoggi fissi (15, 16) in modo da impedire la fuoriuscita del prodotto dallo spezzone tubolare (2), aperto nel caso della formazione di buste-filtro (1) prive di tcrmosaldature, durante il suo trasferimento dalla stazione di ricevimento (7) alla stazione di piegatura (9).
Preferibilmente i pressori (29) mobili sono mossi a riscontro delle pareti (17) unicamente nell'intervallo di tempo in cui la busta-filtro (1), trasferendosi dalla stazione di piegatura (9) alla ruota (4), si muove con moto accelerato. Si comprende infatti che nel caso in cui la busta-filtro (1) si trovi nella fase di decelerazione, che precede il suo arresto tra i rebbi (6) della pinza (5), le forze d'inerzia agenti sul prodotto tendono a spingere quest'ultimo verso il fondo mantenendolo sicuramente all'interno della busta-filtro (1) in formazione, che può conseguentemente essere abbandonata dai pressori (29).
Come si può osservare dalle Figure la, lb, tra la stazione di piegatura (7) e la ruota (4) viene alimentato il filo (26) per il collegamento dell'etichetta (24) alla busta-filtro (1). Questo è sostenuto, (Figg. 2a, 2b, 2c) in contrapposizione ai rebbi (6), da clementi (30) di supporto associati alla ruota (4) bilateralmente alle pinze (5) e portati dai rebbi (6) medesimi. Più in particolare gli elementi di supporto (30) del filo (26) (Fig. 3) comprendono superfici di frizione (33), reciprocamente contrapposte ed elasticamente contrastate da una molla (51), tra le quali il filo (26), trascinato dalla ruota (4), pur essendo libero di scorrere, resta costantemente tensionato almeno tra due clementi di supporto (30) consecutivi appartenenti ad una medesima pinza (5).
L'interazione del filo (26) con la stazione di piegatura (9) è mostrata con maggiore evidenza dalle Figg. 2a, 2b, 2c. Da queste si rileva, in particolare, che durante la piegatura di uno spezzone tubolare (2), il filo (26) che va svolgendosi da una convenzionale bobina di alimentazione permanendo tensionato tra gli elementi di supporto (30), viene intercettato da uno degli elementi di presa (19) (collocato tra lo spezzone (2) tubolare e la ruota (4)) e trascinato tra i rebbi (6) aperti di una pinza (5) sottostante.
Realizzando tale elemento di presa (19) in due semiparti (34, 35) mutuamente compenetrantisi parallelamente all'asse (36) di rotazione della ruota (4) (Fig, 2d) e mobili l'una rispetto all’altra, da una prima posizione operativa in cui l'elemento di presa (19) si trova collocato tra la busta-filtro (1) e la ruota (4) (Fig. 2b) ad una posizione non operativa in cui si trova invece assialmente traslato rispetto alla ruota (4), è possibile disimpegnare il filo (26) dall'elemento di presa (19) alla fine del trascinamento. Ciò consente al filo (26) di circoscrivere la busta-filtro (1) all'interno dei rebbi (6) (Fig. 2c), permettendo alla ruota (4), dopo il serraggio di questi ultimi, di proseguire nel successivo passo operativo che prevede l'associazione della busta-filtro (1) con la citata stazione di formatura (20) della testa (21) ripiegata.
Nel passaggio attraverso detta stazione di formatura (20) la testa (21) ripiegata viene realizzata in due tempi secondo una procedura convenzionale interamente nota.
In uscita da tale stazione di formatura (20) la testa (21) ripiegata si trova orientata con una angolazione di circa 90* in avanti, secondo il senso di rotazione (X) della ruota (4), rispetto alla restante parte della busta-filtro (1) che, trattenuta dai rebbi (6) in condizione serrata, mantiene invece un orientamento radiale rispetto alla ruota (4).
Per quanto concerne il filo (26), va osservato che nella situazione attuale esso è trattenuto in condizione di tensionamento dagli clementi di supporto (30) bilaterali alla pinza (5) e dai relativi rebbi (6).
Nel passaggio della busta-filtro (1) dalla stazione di formatura (20) della testa (21) alla stazione di alimentazione (23) di etichette (24), il filo (26) attraversa la citata stazione di taglio (28) venendo cosi tagliato tra due pinze (5) consecutive in posizione intermedia agli elementi (30) di supporti adiacenti appartenenti a pinze (5) consecutivamente disposte lungo la ruota (4). In definitiva, quando una generica busta-filtro (1) perviene in associazione con la stazione di alimentazione (23) di etichette (24), intorno alla busta-filtro e tra gli clementi (30) di supporto di questa viene a definirsi il tratto (47) di filo (26), la cui lunghezza è predeterminata per avvolgere completamente la busta-filtro (1), eccedendone il contorno per una lunghezza di filo (26) sufficiente per la realizzazione di due nodi di fissaggio rispettivamente alla busta-filtro (1) e all’etichetta (24), come sarà più chiaro nel seguito.
Allorché la busta-filtro (1) viene associata alla stazione di alimentazione (23) di etichette (24), la pinza (5) si apre leggermente accogliendo tra i suoi rebbi (6) l'etichetta (24) che, in modo noto, viene ripiegata di 90° indietro rispetto al senso di rotazione (X) della ruota (4).
In sintesi, in uscita da tale stazione di alimentazione (23) di etichette (24): la busta-filtro (1) è mantenuta serrata tra i rebbi (6); la testa ripiegata (21) è angolata in avanti giacendo tangenzialmente al corrispondente filo (26) ubicato tra i rebbi (6) e elemento di supporto (30) ad essa adiacente; analoga situazione, ma a posizioni rovesciate aH'indietro, è riscontrabile per l'etichetta (24).
In tale situazione la busta-filtro (1) perviene alla successiva stazione di fissaggio (25) mostrata in maggiore dettaglio in Fig. 4, e comprendente un apparato di annodamento (54) per la connessione contemporanea del tratto (47) di filo (26) all'etichetta (24) e alla busta-filtro (1).
L'apparato di annodamento (54) prevede due teste operatrici (55, 56) strutturate per operare in modo identico sulla testa (21) ripiegata c sulla etichetta (24).
Per semplicità, nei disegni e nella relativa descrizione che segue, si farà riferimento solamente alla testa (55) relativa all'annodamento dell'etichetta (24), giacché quanto detto per questa sarà integralmente riferibile anche all'altra testa (56) che opera invece sulla testa ripiegata (21) della busta-filtro (1).
Con riferimento a tale figura 4, si osserva in particolare che ciascuna delle teste (55, 56) dell'apparato (54) di annodamento prevede:
- un elemento di riscontro (37) associabile all'etichetta (24) e al filo (26), teso tra i rebbi (6) della pinza (5) ed un elemento (30) di supporto adiacente all'etichetta (24); l'elemento di riscontro (37) è mobile trasversalmente alla ruota (4) da una prima posizione operativa in cui è associato alla etichetta (24), ad una posizione inattiva in cui è spostato rispetto alla ruota (4) in condizione di non interferenza con la sua rotazione;
- un pressore (38) associabile alla etichetta (24) in modo da premerla contro l'elemento (37) di riscontro; il pressore (38) è mobile in moto coordinato con l'elemento (37) di riscontro tra una propria posizione attiva, in cui è associato con quest'ultimo, ed una posizione di riposo in cui è allontanato dall'elemento (37) di riscontro collocandosi in una condizione di non interferenza con la rotazione della ruota (4);
- un ago (40) associabile all’elemento (37) di riscontro e al pressore (38) e mobile da una posizione inattiva ad una posizione attiva in cui, attraversata l'etichetta (24), tramite una propria cruna (41) (Figg. 5-6) aggancia il filo (26) facendogli attraversare, con un proprio moto di ritorno verso la posizione inattiva, l'etichetta (24) definendo corrispondentemente un ansa (42) in cui il filo (26) si presenta doppio; l'ago (40) avanzando poi nuovamente verso la propria posizione attiva per una corsa di limitata lunghezza (Y) , ruotando contemporaneamente intorno al proprio asse (57), allarga l'ansa (42) facendole definire una luce (58);
- mezzi posizionatori (43) del filo (26) mobili da una prima posizione inattiva, in cui il filo (26) è tensionato unicamente tra l'elemento (30) di supporto e l'elemento di riscontro (37) ad esso adiacente, fino ad una posizione attiva in cui il filo (26) è tensionato invece in combinazione con l'elemento di supporto (37) c con il pressore (38) in modo da presentare un ramo (44), o corrente, contraffacciato alla luce (58);
- mezzi infilatori (45) (Figg. 6, 7, 8) mobili da una posizione inattiva, collocata lateralmente al ramo (44), ad una posizione attiva in cui intercettano il ramo (44) infilandolo attraverso la luce (58), preliminarmente allo sganciamento dell'ago (40) dal filo (26);
mezzi raddrizzatori (46) (Fig. 9) dell'etichetta (24) atti a trascinare l'etichetta (24) dalla iniziale condizione angolata rispetto alla busta-filtro (1), in una condizione finale di allineamento con la busta-filtro (1); i mezzi raddrizzatori (46) trascinano contemporaneamente l'ansa (42) ed il relativo ramo (44) attraverso l'etichetta (24), annodandovi corrispondentemente, in modo stabile, il tratto (47) di filo (26).
Nella descrizione sopra riportata relativa alla strutturazione dell’apparato (54) di annodamento si è volutamente fatto riferimento ad una descrizione essenzialmente funzionale poiché esistono numerosi possibili modi, tecnicamente equivalenti tra loro, per realizzare praticamente i mezzi posizionatori, infilatori e raddrizzatori (43, 45, 46).
Nella forma di realizzazione, mostrata a scopo esemplificativo c non limitativo in Fig. 13, i mezzi posizionatori (43) del filo (26) sono attuati da una particolare conformazione dei rebbi (6) della pinza (4) i quali sono provvisti di una appendice (66) laterale aggettante verso il filo (26) in modo da operare in combinazione con l'elemento di riscontro (37) consentendo di delimitare sul filo (26) medesimo un ramo (44) o corrente contraffacciato alla luce (58).
I mezzi infilatori (45) sono costituiti, invece, da un elemento intercettatore (67) curvilineo portato da un braccio (68) girevole attorno ad un asse (69) coincidente con il centro di curvatura dello stesso elemento intercettatore curvilineo (67). L'elemento intercettatore (67) è mosso da relativi attuatori non rappresentati (ad esempio del tipo meccanico a camma) in modo da azionare l'elemento intercettatore (67) da una posizione inattiva collocata lateralmente al ramo (44) (vedi parte sinistra della Fig. 13) ad una posizione attiva in cui intercetta, per il tramite della sua estremità (67e) a forma di uncino, il ramo (44) infilandolo attraverso la luce (58) nel modo noto (vedi parte destra della Fig. 13).
Come detto, analoghe considerazioni possono essere fatte per quanto concerne la testa (56) operante sulla testa ripiegata (21) della busta-filtro (1). A questo proposito, tuttavia, occorre rilevare che (Fig. 10) i mezzi raddrizzatori (46) relativi alla etichetta (24), terminata la loro azione, si disimpegnano dal filo (26); successivamente gli analoghi mezzi raddrizzatori (46) della testa ripiegata (21), al termine del raddrizzamento, si spostano lateralmente collocandosi, praticamente, nella medesima posizione occupata precedentemente dai mezzi raddrizzatori (46) dell'etichetta (24), dopodiché si disimpegnano dal filo (26), ad esempio con un movimento parallelo all'asse (36) di rotazione della ruota (4).
Con tale movimento terminale, i mezzi raddrizzatori (46) della testa ripiegata (21) (Fig. 11) inseriscono l'estremità (62) del tratto (47) di filo (26), che è raddoppiata, all'interno dell'intaglio (48), assicurando il collegamento stabile dell'etichetta (24) alla busta-filtro (1).
Allo scopo di assicurare, nelle buste-filtro (1) realizzate con la presente macchina (3), la massima efficacia della chiusura realizzata in corrispondenza della testa ripiegata (21), una preferita realizzazione della busta-filtro (1) mostrata in Fig. 12, prevede la formazione della testa ripiegata (21), all'interno della citata stazione di formatura (20), con almeno tre pieghe (59, 60, 61) reciprocamente sovrapposte e collegate tra loro da un comune punto di fissaggio (63) annodato, realizzato come sopra descritto.
Dopo l'associazione della busta-filtro (1) alla stazione di fissaggio (25), mediante una successiva rotazione di un passo, la busta-filtro (1) viene associata ad una eventuale stazione di imbustamento (64) e alla successiva stazione di estrazione (50).
Dalla descrizione sopra riportata si rileva che una ulteriore caratteristica della macchina (3), secondo il trovato, è da riscontrarsi nella sua versatile strutturazione che consente di adottare, senza apprezzabili modifiche, anche dispositivi di fissaggio tradizionale a punti metallici aggraffati, laddove tale soluzione non venga considerata dall'utenza pregiudizievole per le caratteristiche dell'infuso. Analoghe considerazioni possono essere fatte anche per la possibilità di includere / escludere con estrema facilità anche eventuali altre stazioni supplementari.
II trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti. Nella pratica sono ovviamente possibili delle modifiche e/o delle migliorie rientranti comunque nell'ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per confezionamento di buste-filtro (1) contenenti un prodotto da infusione, provviste di una etichetta (24) di presa collegata alla busta-filtro (1) mediante un filo (26) intermedio, in cui dette buste-filtro (1) sono ottenute a partire da spezzoni (2) tubolari di carta filtro a forma allungata nei quali il prodotto è disposto in quantità dosate e separate lungo lo spezzone (2), detta macchina (3) comprendendo una ruota (4) a pinze (5) con rebbi (6) radiali girevole a passi associandosi con: - una stazione di ricevimento (7) di uno spezzone (2) tubolare lungo una direzione (8) sostanzialmente tangenziale alla ruota (4); - una stazione di piegatura (9) dello spezzone (2) tubolare in due parti (10, 11) reciprocamente accostate mediante rotazione intorno ad una piega (12) ricavata su una zona dello spezzone (2) tubolare intermedia a sue opposte estremità (13, 14), detta stazione di piegatura (9) essendo provvista di almeno due elementi (15, 16) di appoggio fissi disposti in prosecuzione di detta direzione (8), aventi pareti (17) reciprocamente convergenti rivolte verso la ruota (4), detta stazione di piegatura (9) essendo inoltre provvista di elementi (18, 19) di presa bilaterale dello spezzone (2) mobili tra dette pareti (17) fisse in avvicinamento ed in allontanamento da detta ruota (4) per prelevare uno spezzone (2) tubolare dalla stazione di ricevimento (7), ripiegarlo in combinazione con dette pareti (17) e trasferirlo tra i rebbi (6) delle pinze (5), detta macchina (3) caratterizzandosi per il fatto che il filo (26) di collegamento dell'etichetta (24) alla busta-filtro (1) è sostenuto, in contrapposizione ai rebbi (6), da elementi (30) di supporto associati alla ruota (4) bilateralmente alle pinze (5), detto filo (26) svolgendosi da una bobina di alimentazione su trazione esercitata da detta ruota (4), associandosi successivamente almeno con: - detta stazione di piegatura (9) in cui il filo (26) disposto tra detti elementi di appoggio (15, 16) viene intercettato da uno di detti elementi di presa (19) collocato tra lo spezzone (2) tubolare e la ruota (4) venendo trascinato tra i rebbi (6) aperti di una pinza (5) circoscrivendo perifericamente lo spezzone (2) tubolare ripiegato, detto elemento di presa (19) disimpegnandosi successivamente dalla ruota (4) per consentirne la libera rotazione; - una stazione di formatura (20) di una testa (21) ripiegata ricavata su detto spezzone (2) tubolare trattenuto c serrato dai rebbi (6) delle pinze (5) unitamente al filo (26), detta stazione di formatura (20) conformando detto spezzone (2) tubolare in una corrispondente busta-filtro (1) chiusa, a doppia camera (22); - una stazione di taglio (28) in cui detto filo (26) viene tagliato per separare un tratto (47) di filo (26) circoscritto alla busta-filtro (1), unitamente alla quale c serrato tra i rebbi (6), e sostenuto da detti elementi (30) di supporto; - una stazione di alimentazione (23) di dette etichette (24) di presa; - una stazione di fissaggio (25) del tratto (47) di filo (26) all'etichetta (24) di presa e alla testa (21) ripiegata della busta-filtro (1).
  2. 2. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elementi (18, 19) di presa sono controsagomati per formare la piega (12) nella zona mediana dello spezzone (2) tubolare.
  3. 3. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di piegatura (9) comprende almeno due pressori (29), mobili in coordinazione di moto con detti elementi di presa (18, 19), agenti sulle estremità (13, 14) opposte dell'elemento tubolare (2) a riscontro con dette pareti (17), in modo da impedire la fuoriuscita del prodotto da detto spezzone tubolare (2) durante il suo trasferimento dalla stazione di ricevimento (7) alla stazione di piegatura (9).
  4. 4. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elementi di supporto (30) del filo (26) comprendono supcrfici di frizione (33) tra le quali il filo (26), trascinato da detta ruota (4) è libero di scorrere restando tensionato tra clementi di supporto (30) consecutivi.
  5. 5. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dai fatto che almeno un elemento di presa (19), collocato tra lo spezzone tubolare (2) e la ruota (4) è realizzato in due semiparti (34, 35) mutuamente compenetrantisi parallelamente all'asse (36) di rotazione della ruota (4), almeno una di dette semiparti (34, 35) essendo mobile da una prima posizione operativa in cui si trova posta tra la busta-filtro (1) e la ruota (4) ad una posizione non operativa in cui si trova assialmente traslata rispetto alla ruota (4) per consentirne la libera rotazione.
  6. 6. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elementi di supporto (30) sono portati dai rebbi (6) della pinza (5).
  7. 7. Macchina, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti pressori (29) mobili sono mossi a riscontro di dette pareti (17) unicamente nell'intervallo di tempo in cui la busta-filtro (1) trasferendosi da detta stazione di piegatura (9) alla ruota (4) si muove con moto accelerato.
  8. 8. Macchina, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che dette superfici di frizione (33) sono reciprocamente contrapposte ed elasticamente contrastate.
  9. 9. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di fissaggio (25) comprende un apparato (54) di annodamento provvisto di almeno : - un elemento di riscontro (37) associabile alla etichetta (24) e al filo (26) teso tra i rebbi (6) della pinza (5) ed un elemento (30) di supporto adiacente a detta etichetta (24), detto elemento di riscontro (37) essendo mobile trasversalmente alla ruota (4) da una prima posizione operativa in cui è associato alla etichetta (24), ad una posizione inattiva in cui c spostato rispetto alla ruota (4) in condizione di non interferenza con la sua rotazione ; - un pressore (38) associabile alla etichetta (24) in modo da premerla contro l'elemento (37) di riscontro, detto pressore (38) essendo mobile in moto coordinato con l'elemento (37) di riscontro tra una propria posizione attiva in cui è associato a quest'ultimo ed una posizione di riposo di non interferenza con la rotazione della ruota (4); - un ago (40) associabile all'elemento (37) di riscontro e al pressore (38) e mobile da una posizione inattiva ad una posizione attiva in cui, attraversata l'etichetta (24), tramite una propria cruna (41) aggancia il filo (26) facendogli attraversare con un proprio moto di ritorno verso la posizione inattiva, l'etichetta (24) definendo corrispondentemente un ansa (42) in cui il filo (26) si presenta doppio, detto ago (40) avanzando nuovamente verso la propria posizione attiva per una corsa di limitata lunghezza (Y) , ruotando contemporaneamente intorno al proprio asse (57) in modo da allargare l'ansa (42) facendole definire una luce (58); - mezzi posizionatori (43) del filo (26) atti a tensionare quest'ultimo in combinazione con detto elemento di supporto (37) e con detto pressore (38) definendo, sul filo (26), un ramo (44) o corrente contraffacciate alla luce (58); - mezzi infilatori (45) mobili da una posizione inattiva laterale a detto ramo (44) ad una posizione attiva in cui intercettano detto ramo (44) infilandolo attraverso la luce (58) preliminarmente allo sganciamento dell’ago (40) dal filo (26); - mezzi raddrizzatori (46) dell'etichetta (24) atti a trascinare l’etichetta dalla iniziale condizione angolata rispetto alla busta-filtro (1) in una condizione finale di allineamento con la busta-filtro (1), detti mezzi raddrizzatori (46) trascinando contemporaneamente l’ansa (42) ed il relativo ramo (44) attraverso l'etichetta (24) annodandovi corrispondentemente in modo stabile il filo (26),
  10. 10. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta stazione di fissaggio (25) comprende un apparato (54) di annodamento provvisto di almeno : - un elemento di riscontro (37) associabile alla testa (21) ripiegata della busta-filtro (1) e al filo (26) teso tra i rebbi (6) della pinza (5) ed un elemento (30) di supporto adiacente a detta testa ripiegata (21), detto elemento di riscontro (37) essendo mobile trasversalmente alla ruota (4) da una prima posizione operativa in cui è associato alla testa ripiegata (21), ad una posizione inattiva in cui è spostato rispetto alla ruota (4) in condizione di non interferenza con la sua rotazione ; - un pressore (38) associabile alla testa ripiegata (21) in modo da premerla contro l'elemento (37) di riscontro, detto pressore (38) essendo mobile in moto coordinato con l'elemento (37) di riscontro tra una propria posizione attiva in cui è associato a quest'ultimo ed una posizione di riposo di non interferenza con la rotazione della ruota (4); - un ago (40) associabile all'elemento (37) di riscontro e al pressore (38) e mobile da una posizione inattiva ad una posizione attiva in cui, attraversata la testa ripiegata (21), tramite una propria cruna (41) aggancia il filo (26) facendogli attraversare con un proprio moto di ritorno verso la posizione inattiva, l'etichetta (24) definendo corrispondentemente un ansa (42) in cui il filo (26) si presenta doppio, detto ago (40) avanzando nuovamente verso la propria posizione attiva per una corsa di limitata lunghezza (Y) , ruotando contemporaneamente intorno al proprio asse (57) in modo da allargare l'ansa (42) facendole definire una luce (58); - mezzi posizionatori (43) del filo (26) atti a tcnsionare quest'ultimo in combinazione con detto elemento di supporto (37) e con detto pressore (38) definendo sul filo (26) un ramo (44) o corrente contraffacciato alla luce (58); - mezzi infilatori (45) mobili da una posizione inattiva laterale a detto ramo (44) ad una posizione attiva in cui intercettano detto ramo (44) infilandolo attraverso la luce (42) preliminarmente allo sganciamento dell'ago (40) dal filo (26); - mezzi raddrizzatori (46) della testa ripiegata (21) atti a trascinare l'etichetta dalla iniziale condizione angolata rispetto alla busta-filtro (1) in una condizione finale di allineamento con la busta-filtro (1), detti mezzi raddrizzatori (46) trascinando contemporaneamente l'ansa (42) ed il relativo ramo (44) attraverso la testa ripiegata (21) annodandovi corrispondentemente in modo stabile il filo (26).
  11. 11. Macchina, secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi raddrizzatori della testa ripiegata (21) della busta-filtro (1) sono mobili da un posizione di completo raddrizzamento della testa ripiegata (21) della busta-filtro (1) trasversalmente alla etichetta (24) in modo da inserire una estremità (62) raddoppiata del filo (26) in un corrispondente intaglio (48) di detta etichetta (24).
  12. 12. Macchina, secondo la rivendicazione 9, o 10 caratterizzata dal fatto che detti mezzi posizionatori (43) del filo (26) comprendono una appendice (66) portata dai rebbi (6) della pinza (4) in aggetto verso il filo (26), detta appendice (66) cooperando con l'elemento di riscontro (37) in modo da delimitare sul filo (26) un ramo (44) o corrente contraffacciato alla luce (58).
  13. 13. Macchina, secondo la rivendicazione 9, o 10 caratterizzata dal fatto che detti mezzi infilatori (45) comprendono un elemento intercettatore (67) portato da un braccio (68) mobile, detto elemento intercettatore (67) essendo mosso tra una posizione inattiva collocata lateralmente al ramo (44) ad una posizione attiva in cui intercetta il ramo (44) infilandolo attraverso la luce (58).
  14. 14. Busta-filtro caratterizzata dal fatto di essere ottenuta con una macchina (3) realizzata secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni.
  15. 15. Busta filtro, secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto di presentare una testa ripiegata (21) avente almeno tre pieghe (59, 60, 61) reciprocamente sovrapposte collegate tra loro da un comune punto di fissaggio (63).
  16. 16. Busta-filtro, secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto punto di fissaggio (63) è annodato.
  17. 17. Busta-filtro, secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che la testa ripiegata (21) è connessa alla etichetta (24) mediante un filo (26) avvolto intorno alla detta busta-filtro ed inserito in un corrispondente intaglio (48) di detta etichetta (24).
  18. 18. Macchina secondo le rivendicazioni 1-11, e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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