ITBO980536A1 - Macchina perfezionata per il confezionamento di sacchetti filtro conte nenti un prodotto da infusione provvisti di etichetta di presa collega - Google Patents

Macchina perfezionata per il confezionamento di sacchetti filtro conte nenti un prodotto da infusione provvisti di etichetta di presa collega Download PDF

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ITBO980536A1
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Paolo Marzocchi
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I M A Ind Macchine Automatic
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    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MACCHINA PERFEZIONATA PER IL CONFEZIONAMENTO DI SACCHETTI FILTRO CONTE-NENTI UN PRODOTTO DA INFUSIONE PROVVISTI DI ETICHETTA DI PRESA COLLEGATA AL SACCHETTO CON FILO ANNODATO E RELATIVO METODO DI AN-NODAMENTO,
Il presente trovato si riferisce alle macchine per il confezionamento automatico di sacchetti filtro contenenti un prodotto da infusione, come tè camomilla od analoghi prodotti, i quall sacchetti sono, in particolare, realizzati in carta filtro ripiegata e sono chiusi mediante annodamento di un filo che li collega all'etichetta di presa .
Nel confezionamento dei prodotti da infusione, la tecnica di formazione di sacchetti ripiegati e chiusi mediante annodamento del filo di collegamento tra sacchetto filtro ed etichetta di presa viene attualmente impiegata per ottenere confezioni di prodotti di elevata qualità, che si distinguono dalle confezioni similari per il fatto di evitare ii contatto dell'infusione con elementi della confezione che possano implicare, anche se limitatamente, dannosi effetti per la salute o che comunque possano (cosa particolarmente sentita dal lato commerciaie) modificare le caratteristiche organolettiche dell’infuso. Effetti che si riscontrano, ad esempio, nei sacchetti ottenuti mediante incollaggio di fogli di carta filtro provvisti di colla termofusibile od anche nei sacchetti che prevedono la chiusura della testa del sacchetto e l’ancoraggio del filo con punti metallici.
In particolare, il trovato concerne una macchina perfezionata del tipo comprendente una ruota girevole a passi intorno ad un proprio asse di rotazione e provvista di pinze che, nel corso della rotazione delia ruota, vengono associate ad una serie di stazioni operative che circondano la ruota e che comprendono, in particolare, una stazione di piegatura di un semilavorato tubolare in carta filtro contenente il prodotto, convenientemente dosato, ed almeno una stazione di annodamento del filo per la chiusura della testa del sacchetto e per il collegamento della etichetta di presa al sacchetto medesimo. Una macchina siffatta sostanzialmente corrispondente al preambolo della rivendicazione 1, è già ampiamente nota dalla domanda di brevetto italiana B095A000148
Una macchina del tipo sopra citato raggiunge pienamente lo scopo di permettere l'ottenimento di confezioni di alta qualità; tuttavia è suscettibile di significativi miglioramenti in termini di accrescimento della sua produttività.
Scopo del presente trovato è pertanto quello di accrescere la capacità produttiva della macchina mediante un corrispondente accrescimento della sua velocità operativa.
Un tale scopo è raggiungibile impedendo che abbiano a realizzarsi, nella macchina, possibilità di scorrimenti incontrollati del filo che viene alimentato circonferenzialmente alla ruota, tra la ruota medesima e le stazioni operative, scorrimento che deve essere impedito soprattutto durante la piegatura dello spezzone tubolare, nella quale il filo viene tensionato per circoscrivere il sacchetto filtro in formazione.
In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da una macchina perfezionata comprendente mezzi di rinvio del filo i quali operano sul filo alimentato tra coppie di pinze consecutivamente disposte lungo la periferia della ruota.
Nel caso in cui la macchina, in accordo con la rivendicazione 21, comprenda una stazione di annodamento dotata di un apparato di annodamento provvisto di aghi per l’annodamento del filo all’etichetta e alla testa del sacchetto filtro, i quali aghi sono operativamente associati con elementi di riscontro della etichetta e della testa e con rispettivi elementi intercettato ri mobili rispetto agli aghi, lo stesso scopo è raggiungibile inoltre creando, nella stazione di annodamento tra ago, filo ed elementi intercettatori, condizioni di accoppiamento reciproco le quali sono predeterminate da precisi vincoli geometrici che consentono di ottenere condizioni rigorosamente ripetibili anche in corrispondenza di un’elevata velocità operativa della macchina.
In accordo con l’invenzione, l’accrescimento delia velocità operativa viene raggiunto da una macchina perfezionata in cui l’apparato di annodamento è dotato di almeno un ago provvisto di una prima e di una seconda cruna dislocate a diversa distanza dalla propria punta, detto uno o ciascun ago essendo mosso in modo da agganciare il filo con la propria seconda cruna formandovi un’ansa nella quale il filo è associato alla prima cruna, un elemento intercettatore essendo mosso in fase con l’ago in modo da attraversarne la prima cruna e da spingere, corrispondentemente, un tratto di filo in attraversamento dell’ansa suddetta.
In accordo con l’invenzione, lo scopo sopra descritto è altresì raggiunto da un metodo di annodamento del filo all'etichetta e alla testa del sacchetto filtro.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 è una vista di insieme della macchina perfezionata secondo l'invenzione;
la figura 2 è una vista parziale della macchina di figura 1, che illustra la macchina in scala di ingrandimento, con parti asportate per meglio evidenziarne delle altre;
la figura 2a è una vista di un particolare riferito alla figura 2;
le figure 3, 4 e 5, sono rappresentazioni schematiche di una successione caratteristica di fasi operative della macchina secondo l’invenzione;
le figure 6, 7 e 7a sono una vista prospettica di insieme, una vista in alzato ed una vista di un particolare ingrandito di un sacchetto filtro prodotto nella macchina secondo l’invenzione;
le figure 8, 9 e 9a sono viste in scala di ingrandimento di alcuni particolari della macchina relativi alla stazione di piegatura rispettivamente visti in alzato (figure 8 e 9) e visti secondo la direzione k di figura 9;
la figura 10 è una vista in scala di ingrandimento di alcuni particolari della macchina relativi alla stazione di annodamento;
la figura 11 rappresenta, nelle sue varianti da A ad M, una successione di configurazioni operative assunte da alcuni particolari della macchina facenti parte della stazione di annodamento;
la figura 12 è una vista in pianta dal basso di una variante esecutiva di un particolare del trovato;
la figura 13 è una vista laterale del particolare di cui alla figura 12 illustrato in alzato.
Conformemente alle figure dei disegni allegati, il trovato in oggetto si riferisce ad una macchina 1 perfezionata (vedi figura 1) per il confezionamento di un prodotto da infusione in sacchetti filtro 2, in carta filtro ripiegata (vedi figure 6, 7 e 7a), aventi etichetta 3 di presa collegata al sacchetto filtro 2 mediante un tratto 4 di filo 5 annodato alle sue estremità, da un lato al sacchetto filtro 2, e dall'altro all'etichetta 3 di presa; filo 5 che, oltre a collegare l’etichetta 3 ed il sacchetto filtro 2, collega anche rimovibilmente l’etichetta 3 al sacchetto 2 filtro mediante un'ansa 62 ricavata sullo stesso filo 5 che si impegna nell’etichetta 3 di presa e che opera come sarà meglio precisato nel seguito della descrizione.
La macchina 1 è provvista di una ruota 6 (vedi figura 2) che reca una pluralità di pinze 7 periferiche, sostanzialmente radiali, la quale è attorniata da una serie di stazioni operative rispettivamente denominate: stazione di ricevimento 8 di semilavorati; stazione di piegatura 9 dei semilavorati; prima e seconda stazione di formatura 10, 11 di una testa 12 di sacchetto filtro 2; stazione di taglio 13 del filo 5; stazione di alimentazione 14 delle etichette 3; stazione di annodamento 15.
La ruota 6, mossa con moto di rotazione unidirezionale, a passi angolari, intorno al suo asse 16 di simmetria, interagisce in progressione con ciascuna delle stazioni operative fino ad ottenere il prodotto finito (sacchetti filtro 2 con relativa etichetta 3 di presa e filo 5 di collegamento avvolto intorno al sacchetto filtro 2 e trattenuto dalla etichetta 3 tramite l’ansa 62 del filo 5 inserita in un intaglio 65 dell’etichetta 3 - vedi figura 6,7 e 7a) a partire da un semilavorato 20 che viene preparato, in una parte 17 della macchina 1 situata a monte della stazione di ricevimento 8, con modalità non descritte, né illustrate, nella presente domanda di brevetto, in quanto non interessanti il trovato.
Più in particolare, nella stazione di ricevimento 8, la macchina 1 riceve lungo una direzione 18 di alimentazione, sostanzialmente tangenziale alla ruota 6, i semilavorati sotto forma di spezzoni tubolari 20 di carta filtro, rettilinei, di forma allungata, i quali semilavorati : sono ottenuti ripiegando convenientemente i fogli di carta filtro (provenienti da relative bobine di nastro 20n); sono aperti alle opposte estremità; e contengono, infine, due dosi 19 di prodotto da infusione, opportunamente intervallate tra loro lungo la direzione 18 di alimentazione. Ci riferiamo, in questo caso, alla realizzazione della classica bustina denominata a bilobo.
La stazione di ricevimento 8 è provvista di un virtuale piano di ricevimento 21 degli spezzoni 20 definito da tre appoggi 22, 23, 24 consecutivi (vedi figure 8 e 9).
Due appoggi 22, 24 sono fissi e si susseguono tra loro tangenzialmente alla direzione di ricevimento 18 in modo da sostenere due estremità dello spezzone 20; il terzo appoggio 23, che è intermedio ai primi due, invece è mobile trasversalmente alla direzione di ricevimento 18 dello spezzone 20 ed è mosso, in opportuna fase con l’alimentazione degli spezzoni 20, in modo da trovarsi allineato con gli appoggi fissi 22, 24 immediatamente prima che gli spezzoni 20 pervengano alla stazione di ricevimento 8.
Associata alla stazione di ricevimento 8, la macchina 1 include la stazione di piegatura 9 dei semilavorati 20. Quest’ultima è provvista di due pareti 25, 26 continue, che incorporano, ad una loro estremità, gli appoggi 22, 24 fissi della stazione di ricevimento 8 e che si sviluppano nello spazio convergendo progressivamente tra loro verso una zona prossima alla periferia della ruota 6. E’ inoltre provvista di un elemento di presa 27 il quale è contrapposto all’appoggio 23 mobile e collocato, rispetto allo spezzone 20, da parte opposta a quella interessata dall’appoggio mobile stesso.
L’elemento di presa 27 e l’appoggio 23 mobile hanno estremità operative contro sagomate per formare, in una zona collocata tra le opposte estremità dello spezzone 20, quando vengono serrate l’una contro l’altra, una piega 28 a “W" separatrice di due distinti lobi del sacchetto filtro 2; l’elemento di presa 27 e l’appoggio 23 mobile, inoltre, sono unitariamente mobili tra le pareti 25, 26 sia in avvicinamento che in allontanamento dalla ruota 6.
La stazione di piegatura 9 comprende, inoltre, due pressori 29 mobili i quali hanno estremità operative (figura 9a) sagomate in modo da impegnarsi con una sagoma complementare delle pareti 25, 26 fisse definendo un interposto spazio 91 nel quale le opposte estremità aperte dello spezzone 20 tubolare contenente il prodotto da infusione vengono strette in modo da evitare la fuoriuscita del prodotto 19, detti pressori 29 essendo mobili, in coordinazione di moto anche con l’elemento di presa 27 e con l’appoggio 23 mobile ad esso contrapposto.
Nella stazione di piegatura 9, ciascuno spezzone 20 (vedi figura 3A), dopo il ricevimento al disopra degli appoggi 22, 23, 24, dapprima viene streto tra l’appoggio 23 centrale, mobile, e l’elemento di presa 27 per la formazione della piega 28 a “W", poi viene trasferito tra i rebbi 30 aperti di una pinza 8 pervenuta in posizione corrispondente alla stazione di piegatura 9. Durante tale trasferimento, lo spezzone 20, inizialmente in configurazione lineare, si dispone progressivamente in una condizione angolata nella quale i lobi del sacchetto filtro 2 vengono ripiegati su sé stessi (vedi figura 3B). Nel passaggio dalla condizione iniziale alla condizione finale, le estremità opposte dello spezzone tubolare 20 strisciano lungo le pareti fisse 25, 26, strete tra queste ed i pressori 29, in modo tale da restare occluse, come già detto, evitando la fuoriuscita del prodotto contenuto nel sacchetto filtro 2.
Come si può osservare dalla figura 2, tra la stazione di piegatura 9 e la ruota 6 viene alimentato con continuità il filo 5 per il collegamento deH’etichetta 3 al saccheto-filtro 2. Questo è sostenuto in contrapposizione con i rebbi 30 delle varie pinze 7, da elementi di supporto globalmente indicati con 31, i quali sono associati alla ruota 6 bilateralmente alle pinze 7, sono portati dai rebbi 30 medesimi, e comprendono appendici 32 laterali della pinza 7 aggettantisi verso il filo 5.
Gli elementi di supporto 31 del filo 5 comprendono superfici di frizione reciprocamente contrapposte ed elasticamente contrastate da un elemento a molla 32m che, in una preferibile forma di realizzazione, è costituita da una molla a balestra atuata da una lamella elastica, flessibile, associata all'appendice 32 in modo da essere elasticamente deformabile, per flessione, e da premere costantemente contro l’appendice 32. Il filo 5 è trattenuto, per attrito, tra le contrapposte superfici di frizione della lamella e dell’appendice 32 e, pur essendo libero di scorrere tangenzialmente alle superfici di frizione per effetto del trascinamento ad esso impresso dalla rotazione dalla ruota 6 che lo svolge da una bobina 37, resta costantemente tensionato tra gli elementi di supporto 31 consecutivi di una medesima pinza 7.
Tra la pinza 7 pervenuta in corrispondenza della stazione di piegatura 9 e quella posizionata in posizione successiva ed immediatamente adiacente, secondo il verso di rotazione della ruota 6 (posizione che corrisponde alla prima stazione di formatura 10), la macchina 1 prevede dei mezzi di rinvio del filo 5 che includono (figura 2a) una forchetta 33, avente denti 34 allungati, i quali sono orientati parallelamente all’asse di rotazione 16 della ruota 6 e sono portati, in proiezione orizzontale, da un braccio 35 che oscilla nel piano verticale tra una posizione inoperativa in cui i denti 34 sono collocati esternamente al contorno della ruota 6, ed una posizione operativa in cui i denti 34 sono collocati invece internamente al contorno della ruota 6, tra due pinze 7 consecutive di quest’ultima.
I denti 34 hanno facce 36 laterali, piane, mutuamente concorrenti in vertici 67 rispettivamente adiacenti a due pinze 7 consecutive della ruota 6. In corrispondenza della oscillazione del braccio 35 che porta i denti 34 dalla posizione inoperativa verso la posizione operativa interna alla ruota 6, i denti 34 intercettano il filo 5 disposto tra gli elementi di supporto 31 di due pinze 7 consecutive ed impongono a questo una configurazione segmentata che prevede tratti di filo 5 alternati tra loro secondo direzioni preferibilmente corrispondenti al raggio e ad una corda della ruota 6; configurazione che consente di aumentare considerevolmente la lunghezza del filo 5 sottoposto all’azione di ritenuta esplicata dalie superfici di frizione degli elementi di supporto 31, dalle facce 36 e dagli stessi vertici 67.
L’interazione del filo 5 con la stazione di piegatura 9 è mostrata anche dalle figure 8 e 9. Da queste si rileva, in particolare, che durante la piegatura di uno spezzone 20 tubolare, il filo 5 che va svolgendosi dalla bobina 37 di alimentazione, permanendo tensionato tra gli elementi di supporto 31 portati dai rebbi 30 aperti della pinza 7 (pervenuta in posizione sottostante alla stazione di piegatura 9) ed essendo altresì tensionato dalla presenza dei mezzi di rinvio 33,34 che ne impediscono lo scorrimento retrogrado, viene intercettato dall’appoggio 23 mobile (collocato tra lo spezzone 20 tubolare e la ruota 6) e si svolge dalla bobina 37 mentre viene trascinato tra i rebbi 30 della pinza 7 avvolgendo perifericamente il sacchetto filtro 2.
Dal momento che l’appoggio mobile 23 è definito dalla combinazione di due elementi compenetrabili, parallelamente all’asse di rotazione 16 della ruota 6, e mobili l’uno rispetto all’altro, comandando il disimpegno dei due elementi, l’appoggio mobile 23 viene svincolato dalla ruota 6 mediante una conveniente traslazione relativa di almeno uno dei due elementi effetuata secondo il citato asse di rotazione 16. Dopo di ciò, l’appoggio 23 ritorna verso la stazione di ricevimento 8, mentre la ruota 6 viene fatta avanzare verso la prima stazione di formatura 10 della testa 12 del sacchetto filtro 2, con il saccheto filtro 2 stretto tra i rebbi 30 serrati della pinza 7 (figura 3B).
Nella prima stazione di formatura 10 vengono formate due pieghe laterali 38 della testa 12 (vedi figure 3B e 7), mediante intercettazione, effetuata in modo noto, con elementi di batuta fissi disposti esternamente alla ruota 6.
Nella seconda stazione di formatura 11, che viene raggiunta dopo un ulteriore passo angolare delia ruota 6, le pieghe laterali 38 sopraddete vengono nuovamente ripiegate su sé stesse mediante la formazione di una terza piega centrale 39 (vedi figure 3C e 7), sempre mediante l’utilizzo di elementi di batuta noti e non illustrati.
In uscita dalla seconda stazione di formatura 11, la testa 12 del sacchetto filtro 2 forma un angolo di circa 90° con la restante parte del saccheto filtro 2 trattenuta nella pinza 7 ed è orientata in avanti, secondo il verso di rotazione della ruota 6. Per quanto concerne il filo 5, va osservato che, nella situazione attuale, esso è tratenuto in condizione di tensionamento dagli elementi di supporto 31 bilaterali alia pinza 7 (appendici 32 e molle 32m) e dai relativi rebbi 30; inoltre, un suo tratto sostanzialmente diretto lungo una corda della ruota 6 e collocato tra la pinza 7, sostante nella seconda stazione di formatura 11, ed una pinza 7 adiacente e successiva, concordemente al senso di rotazione della ruota 6, (vedasi figura 2) si trova ad attraversare la stazione di taglio 13.
La stazione di taglio 13 viene attivata prima che la pinza 7, in sosta nella seconda stazione di formatura 11, sia fatta avanzare verso la stazione di alimentazione 14 delle etichette 3; cosicché, quando la pinza 7 suddetta raggiunge successivamente la stazione di alimentazione 14 delle etichette 3, il sacchetto filtro 2 si trova ad essere circondato da un tratto 4 di filo avente rami 40 tensionati tra gli elementi a molla 32m ed i rebbi 30, il quale è separato dal filo 5 ininterrotto che è invece ancora associato alle pinze 7 che lo seguono sulla ruota 6.
Nella stazione di alimentazione 14 di etichette 3, la pinza 7 viene leggermente aperta ed immediatamente richiusa in modo da accogliere, tra i suoi rebbi 30, una estremità dell’etichetta 3 che viene poi strettamente trattenuta insieme con il sacchetto filtro 2 (vedi figura 3D).
in sintesi, in uscita dalla stazione di alimentazione 14 di etichette 3, il sacchetto filtro 2 è stretto tra i rebbi 30 serrati della pinza 7; la testa 12 del saccheto filtro 2 è ripiegata in avanti rispetto al senso di rotazione della ruota 6; l’etichetta 3 viene ripiegata indietro ed il trato 4 di filo 5, circondando il sacchetto filtro 2 all’interno della pinza 7, fuoriesce dalla pinza 7 con i due rami 40 che sono tesi rispettivamente tra i due rebbi 30 della pinza 7 ed i relativi elementi a molla 32m adiacenti, portati dalle appendici 32 laterali.
La stazione di annodamento 15 comprende un apparato di annodamento 42 (figure 10, 11) provvisto di due teste operatrici 41 che, in corrispondenza della sosta della ruota 6, risultano disposte bilateralmente al sacchetto filtro 2 e che, in particolare, sono previste per la connessione contemporanea del tratto 4 di filo 5 all'etichetta 3, da un lato, e alla testa 12 del sacchetto filtro 2 dall’altro lato.
Con riferimento alle figure 10 e 11 da A ad I si osserva, in particolare, che ciascuna delle teste operatrici 41 dell’apparato di annodamento 42 comprende rispettivamente un elemento di riscontro 43 per l’etichetta 3 (o per la testa 12 del sacchetto filtro 2, a seconda di quale delle due teste operatrici 41 si voglia considerare); un corpo premitore 50; un pressore 44 ; un ago 45; dei mezzi posizionatori del filo 5; dei mezzi infilatori 54 del filo 5 ed infine dei mezzi raddrizzatori dell’etichetta 3 e della testa 12 del sacchetto filtro 2 rispettivamente indicati con 58a e 58b.
Preferibilmente gli elementi 43 sono solidali e monolitici tra loro e, più in particolare, ciascuno di essi è attraversato da una cavità longitudinale 46, o da una equivalente scanalatura lateralmente aperta, rettilinea avente contorno complementare al contorno degli aghi 45. Questi elementi 43 sono mobili, trasversalmente al piano di giacitura della ruota 6, da una prima posizione operativa in cui uno di esso è associato all’etichetta 3 mentre l’altro è associato alla testa 12 del sacchetto filtro 2, ad una posizione inattiva in cui invece detti elementi 43 sono traslati parallelamente all’asse di rotazione 16 della ruota 6, in una posizione atta a non interferire con la rotazione deila ruota 6 medesima.
Il corpo premitore 50 (che preferibilmente è unico per l’etichetta 3 e per la testa 12 del sacchetto filtro 2) è interposto tra la ruota 6 e i pressori 44 ed è mobile, in direzione radiale alla ruota 6, tra una posizione inoperativa di massimo scostamento dalla periferia della ruota 6 medesima ad una posizione operativa ravvicinata, di massimo accostamento, in cui si colloca in prossimità dell’elemento di riscontro 43. Inoltre prevede due facce 48 curvilinee di riscontro dell'etichetta 3 e della testa 12 del sacchetto filtro 2 concorrenti in un vertice 49 sommitale, sostanzialmente allineato con l’asse della pinza 7 in sosta nella stazione di annodamento 15 e destinato ad introdursi tra l’etichetta 3 e la testa 12 del sacchetto filtro 2, divaricandole tra loro nella propria posizione di massimo accostamento (vedi figure 4E- 4E-1 e figure 10 e 11). Le facce 48 curvilinee sono asimmetriche e presentano distanza diversa tra loro dall’asse 16 di rotazione della ruota 3. Tale caratteristica consente di annodare il filo 5 in punti dell’etichetta 3 e della testa 12 diversamente distanziati dalle estremità dei rebbi 30 della pinza 7, permettendo, in particolare, di annodare la testa 12 del sacchetto filtro 2 in modo da interessare, con un unico nodo, le tre pieghe 38 e 39 della testa 12 (vedi figura 7).
Ciascuno dei pressori 44 comprende un corpo 47 di supporto, attraversato da fori 72 di passaggio per gli aghi 45, allineati alle cavità longitudinali 46 degli elementi di riscontro 43 sovrastanti, nonché con fori 78 del corpo premitore 50. Al corpo 47 di supporto sono connesse due lamelle 68,69 elastiche, vincolate a sbalzo, che proiettano verso gli aghi 45 rispettivi tratti di estremità 70 e 71 prossimi alle relative estremità libere.
l pressori 44 sono mobili, in opportuna fase con il ciclo operativo della macchina 1, tra una loro posizione attiva in cui il corpo premitore 50 è associato all'etichetta 3 e alla testa 12 del sacchetto filtro 2, a contrasto con gli elementi di riscontro 43, ed una propria posizione di riposo in cui sono invece allontanati dalla ruota 6, in una condizione di non interferenza con la rotazione della ruota 6 medesima. Ciascuno degli aghi 45 (figure 4,10 e 11) è provvisto di una prima e di una seconda cruna 51, 52 dislocate a diversa distanza assiale dalla propria punta. Le crune 51, 52 sono localizzate sul contorno degli aghi 45, sono aperte lateralmente e sono orientate in modo da interessare due piani trasversali dell’ago 45 passanti per l’asse longitudinale dell’ago 45 ed orientati ortogonalmente tra loro. Ciascun ago 45 è inoltre mobile in modo sia da traslare bidirezionalmente lungo il proprio asse longitudinale, sia da ruotare intorno a detto asse (vedi figure 4E.1-4).
I mezzi posizionatori del filo 5 sono attuati dagli stessi rebbi 30 della pinza 7, dalle relative appendici 32 adiacenti e dagli elementi a molla 32m conformate a balestra. Infatti, osservando le figure 3 e 10 si rileva che ciascuno dei rami 40 di filo (rappresentazione a tratti) che fuoriesce dai rebbi 30 serrati della pinza 7 è teso, in posizione ben determinata tra i rebbi 30 e gli elementi di supporto 31, potendo collocarsi, come meglio sarà chiarito nel seguito, da un lato, davanti alla cavità 46 longitudinale dell’elemento di riscontro 43 dell’etichetta 3; e dall’altro davanti alla corrispondente cavità 46 dell’elemento di riscontro 43 della testa 12 dèi sacchetto filtro 2.
I mezzi infilatori comprendono, invece, due elementi intercettato ri 54 curvilinei, conformati ad arco di cerchio (uno per ciascuna delle teste operatrici 41), portati da un relativo braccio 55 girevole intorno ad un centro di rotazione 56 sostanzialmente coincidente con il centro di curvatura del rispettivo elemento intercettatore 54.
Ciascun elemento intercettatore 54 è mosso da relativi mezzi attuatori, non rappresentati, in modo da essere azionato da una posizione inattiva collocata lateralmente al rispettivo ramo 40 di filo 5 ad una posizione attiva in cui la sua estremità libera 57, intercetta il ramo 40 di filo 5 e si inserisce, attraversandola, nella cruna 51 dell'ago 45 più prossima alla punta (figura 4 E - 4).
I mezzi raddrizzatori dell’etichetta 3 e della testa 12 del sacchetto filtro 2 sono attuati da spine 58a, 58b allungate, parallelamente all’asse di rotazione 16 della ruota 6, e mosse da opportuni mezzi attuatori. Una delle spine 58a ha contorno cuspidale formante uno spigolo 66 destinato a premere l’etichetta 3 contro una prima faccia di riscontro 48 del corpo premitore 50; l’altra spina 58b ha contorno preferibilmente cilindrico, è portata da una leva 59, ed è destinata a svolgere funzioni che saranno descritte nel seguito della presente descrizione.
Dalle figure 10 e 11 si rileva che la spina 58a relativa all’etichetta 3 è mossa, dai relativi mezzi attuatori, in modo da traslare parallelamente a sé stessa muovendosi lungo una traiettoria 60 curvilinea, sostanzialmente monotona, delimitata da due posizioni estreme, in una delle quali la spina 58a serra sul corpo premitore 50 l’etichetta 3 contribuendo alla sua incurvatura lungo la faccia di riscontro 48; la seconda posizione estrema essendo raggiunta invece dalla spina 58a con etichetta 3 disposta in configurazione piana, configurazione che è favorita dall’avanzamento della spina 58a verso il corpo premitore 50 che frattanto arretra verso la propria posizione non operativa.
La spina 58b relativa alia testa 12 del sacchetto filtro 2 descrive, al contrario (figura 11 M), una traiettoria 61 curvilinea, complessa, che presenta archi aventi concavità variabili ed opposte lungo il suo sviluppo, per gli scopi che saranno meglio chiariti nel seguito della descrizione.
In uso, il funzionamento della stazione di annodamento 15 può essere descritto con riferimento alle schematiche figure 4 E-1/E-6 e con l'ausilio delle figure 10 e 11 a partire da una condizione iniziale nella quale: (figura 11 A) il corpo premitore 50 e i pressori 44 sono posti alla massima distanza dalla periferia della ruota 6; gli elementi intercettato ri 54 sono arretrati in una propria condizione inoperativa, con le proprie estremità 57 collocate alla massima distanza dagli aghi 45; gli elementi di riscontro 43 e le spine 58a, 58b sono spostati dal piano di giacitura della ruota 6, in direzione parallela all’asse 16 di rotazione di questa, ed in condizione di non interferenza con la sua libera rotazione, e la ruota 6 sta facendo transitare nella stazione di annodamento 15 una pinza 7 verso una configurazione di sosta nella quale la pinza 7 si arresterà con le estremità dei propri rebbi 30, serrati sul sacchetto filtro 2 e sostanzialmente allineate, lungo una direzione radiale della ruota 6, con il vertice sommitale 49 del corpo premitore 50 (figura 11 B). In tale condizione iniziale, i rami 40 di filo 5 (rappresentati in figura 10 con linea tratteggiata ) sono tesi tra le estremità dei rebbi 30 e le relative appendici 32 laterali situate rispettivamente sul lato dell'etichetta 3 e sul lato della testa 12 del sacchetto filtro 2 (figure 3D e 11 A).
A partire da tale configurazione di insieme, il corpo premitore 50 inizia ad avanzare verso la posizione di massimo accostamento alla ruota 6 disponendo il vertice sommitale 49 nello spazio fisico esistente tra etichetta 3 e testa 12 del sacchetto filtro 2 (figure 4E e 11B) . Mentre il corpo premitore 50 avanza per un certo tratto della sua corsa di avvicinamento alla propria posizione di massimo accostamento, unitamente ai sottostanti pressori 44, le spine allungate 58a, 58b avanzano parallelamente all'asse 16 di rotazione della ruota 6 interponendosi, da un lato della pinza 7, tra un tratto di filo 40 e l’etichetta 3, e dall'altro lato della pinza 7, tra l’altro tratto di filo 40 e la testa 12 del sacchetto filtro 2. Nella fase terminale della citata corsa di accostamento del corpo premitore 50 (figura 11C), la testa 12 del sacchetto filtro 2 e l’etichetta 3 si adagiano sulle facce di riscontro 48 del corpo premitore 50 assumendo una giacitura corrispondentemente curvilinea; questa giacitura essendo imposta all’etichetta 3, in materiale più rigido del sacchetto filtro 2, con il concorso della spina 58a che interagisce con la contrapposta faccia 48 del corpo premitore 50 che va contemporaneamente accostandosi alla ruota 6 in modo da incurvare l’etichetta 3 adattandola alla faccia di riscontro 48 medesima. Dopo che gli elementi di riscontro 43 sono pervenuti anch’essi nella loro definitiva posizione operativa, mentre la spina 58a rimane in sosta per un brevissimo intervallo di tempo, la spina 58b relativa alla testa 12 del sacchetto filtro 2 viene azionata dalla relativa leva 59 in modo da allontanarsi dalla testa 12 del sacchetto filtro 2 e da avvicinarsi al centro 56 della ruota 6 (figura 11 C, parte destra) . Nel percorrere tale spostamento la spina 58b intercetta il tratto di filo 40 costringendolo a formare, in combinazione con un risalto 76 dell’elemento di riscontro 43, una piccola ansa 64 rappresentata in figura 10 a tratto continuo.
A questo punto, gli elementi intercettori 54 vengono fatti avanzare contemporaneamente verso gli aghi 45 (figure 11 D ed 11 E). Nella parte iniziale del loro movimento di avvicinamento agli aghi 45, i due elementi intercettatori 54 intercettano i rispettivi tratti di filo 40 che, conseguentemente, si dispongono secondo una linea spezzata, mistilinea, e che più in particolare è provvista di un vertice 74 corrispondente alla zona di contatto con il filo 5 dell’estremità 57 degli elementi intercettatori 54.
Dopo un primo tratto della corsa di avvicinamento agli aghi 45, le estremità 57 degli elementi intercettatori 54 pervengono, sui due lati della pinza 7, in corrispondenza dei tratti 70 di estremità delle prime lame elastiche 68 relative rispettivamente all’etichetta 3, e alla testa 12 del sacchetto filtro 2. In tale condizione, il filo 5 viene stretto e trattenuto con i propri vertici 74 tra le estremità 57 degli elementi intercettatori 54 e le lame elastiche 68, che sono orientate tangenzialmente alla traiettoria percorsa dalle estremità 57 e che operano in riscontro con gli elementi intercettatori 54 in guisa di veri e propri mezzi di serraggio a frizione.
In altre parole, (figure 11C,11D) i rami 40 di filo 5 risultano suddivisi in due segmenti consecutivi, separati tra loro dal vertice 74: un primo segmento è teso tra i vertici 74 e le appendici laterali 32 dei rebbi 30 della pinze 7; il secondo segmento è trasversalmente sovrapposto alle cavità 46 degli elementi di riscontro 43, ciò avvenendo, ovviamente, su entrambe le teste 41. Mentre gli elementi intercettatori 54, durante la loro corsa di avvicinamento agli aghi 45, sostano per un breve intervallo di tempo, gli aghi 45 sono fatti avanzare verso la ruota 6 con un movimento di avanzamento lungo il proprio asse longitudinale che li porta ad attraversare rispettivamente l’etichetta 3 e la testa 12 del sacchetto filtro 2 (vedi figure 4E-1 e 11C e 11 D) e a penetrare nelle cavità 46 degli elementi di riscontro 43 con entrambe le.crune 51, 52. L’orientamento degli aghi 45 intorno al proprio asse è tale da determinare l’aggancio dei segmenti di filo interessanti le cavità 46 con la cruna 52 degli aghi 45 più lontana dalla punta. Dopo l’aggancio del filo 5 con la cruna 52, il movimento di traslazione degli aghi 45 viene invertito e gli aghi 45, procedendo in senso inverso (vedi figura 4 E-2 e 11D), costringono i rami 40 di filo 5 ad attraversare rispettivamente l’etichetta 3 e la testa 12 del sacchetto filtro 2 e a formare corrispondenti anse 62 in cui il filo 5 è doppio (figure 4 E-2 e 11 E). Una successiva rotazione degli aghi 45 intorno ai propri assi longitudinali per un angolo di almeno 180°, o per angoli maggiori, ad esempio multipli di tale angolo (vedi figura 4E-3), consente di attorcigliare il filo 5 su sé stesso, di tensionare e di restringere corrispondentemente l’ansa 62 che, serrandosi, associa il filo 5 in adiacenza con la cruna 51 più prossima alla punta e, allo stesso tempo, consente di orientare tale cruna 51 rispetto alla traiettoria degli elementi intercettato ri 54.
Dopo tale orientamento, gli elementi intercettatori 54 riprendono ad avanzare (vedi figura 4E-4 e 11F) verso gli aghi 45 e portano il tratto di filo 5 compreso tra i vertici 74 e le appendici laterali 32 ad attraversare le anse 62 e a formare sul filo 5 un intreccio (il cui serraggio determinerà poi il nodo 63) dietro la spinta degli elementi intercettatori 54, che portano il filo 5 ad attraversare le crune 51 più prossime alle punte degli aghi 45. Dopo l’attraversamento delle anse 62, nella ulteriore prosecuzione della corsa degli elementi intercettatori 54 verso la parte terminale di detta corsa, il filo 5 sospinto dalle estremità 57 è costretto ad interporsi tra i tratti 71 di estremità delle seconde lame elastiche 69 e le corrispondenti contrapposte superfici di riscontro 77 del corpo di supporto 47. Dopo il raggiungimento della finale condizione di massimo avvicinamento agli aghi 45, gli elementi intercettatori 54 invertono il proprio moto e, mentre la loro estremità 57 si dissocia progressivamente dalla seconda lama elastica 69 (figura 11G), il filo 5 viene abbandonato restando trattenuto tra l’estremità 71 della seconda lama elastica 69 e la superficie 77 del corpo di supporto 47, poste reciprocamente a contatto.
Un movimento oscillatorio degli aghi 45 in senso longitudinale (vedi sempre figura 4E-4) ai relativi assi, consente di sganciare le anse 62 dalle crune 52 più lontane dalla punta degli aghi 45, permettendo di giungere all'intreccio di figura 5E-5, dove l'estremità Ubera del filo 5 deve pensarsi trattenuta, come detto dal corpo di supporto 47 (figura 11G).
A questo punto, i pressori 44 ed il corpo premitore 50 effettuano un movimento di allontanamento dalla ruota 6, diretto in senso radiale, verso il punto corrispondente alla loro condizione inoperativa. In conseguenza di tale spostamento, il tratto di filo trattenuto tra la seconda lama elastica 69 e la superficie 77 del corpo di supporto 47 viene dapprima teso producendo il progressivo restringimento dell'intreccio e la successiva formazione del nodo 63, dopodiché, proseguendo ulteriormente il movimento dei pressori 44 e del corpo premitore 50, il tratto di filo si disimpegna dalla seconda lama elastica 69 restando pendulo nello spazio tra la ruota 6 ed il corpo di supporto 47 (figura 11 H) . A seguito del fatto che le seconde lame elastiche 69 relative alle due teste operatrici 41 della stazione di annodamento 15 sono collocate a distanze diverse l’una dall’altra, dall’asse di rotazione 16 della ruota 6, il passaggio allo stato pendu10 dei due tratti 40 di filo avviene in tempi distinti e successivi, cosicché dei mezzi di soffiaggio 90 ad aria, convenientemente diretti, azionati in successione per due volte consentono di sospingere i tratti penduli di filo 5 e di raccogliergli, prima l'uno e poi l’altro, nello spazio fisico esistente tra l'etichetta 3 e la testa 12 del sacchetto filtro 2 (figure 11H e 11I) .
Sulla testa operatrice 41 relativa alla testa 12 del sacchetto filtro 2, frattanto la spina allungata 58b si trova a percorrere la propria traiettoria caratteristica 61 allontanandosi dall’asse di rotazione 16 della ruota 6 (figura 11L). Nel corso della parte terminale di detta traiettoria 61, la spina 58b descrive un movimento che porta il filo 5 a circondare collettivamente la testa 12 e l’etichetta 3 del sacchetto filtro 2 e, in particolare, la piccola ansa 64 formata dall’eccedenza del filo 5 a penetrare nell'Intaglio 65 ricavato sull’etichetta 3 (figura 4 E-6) nella precedente stazione di alimentazione 14 (figura 11 M) . In tale intaglio 65, l’ansa 64 viene poi rilasciata definitivamente a seguito della traslazione che la spina 58b compie parallelamente all’asse 16 di rotazione della ruota 6, procedendo verso la propria posizione inoperativa di libera rotazione della ruota 6; traslazione che avviene contemporaneamente anche per la spina 58a relativa all’etichetta 3.
Nelle successive fasi di figura 5F e 5G, il sacchetto filtro 2, completamente formato subisce ulteriori operazioni tra le quali, ad esempio, il confezionamento in una busta protettiva 65b , operazioni di cui si omette tuttavia la descrizione in quanto non interessanti il presente trovato.
Dalla descrizione di funzionamento sopra riportata si può constatare che gli elementi intercettatori 54 interagendo ripetutamente dapprima con la prima lama elastica 68 e poi con la seconda lama elastica 69 e con la relativa contrapposta superficie 77 del corpo di supporto 47, sono sottoposti a sollecitazione cicliche complesse e di intensità relativamente elevata in considerazione anche con le modeste dimensioni geometriche possedute dagli elementi intercettatori 54. Ciò potrebbe determinare, nel lungo periodo, qualche inconveniente in termini di durata e di affidabilità meccanica degli stessi.
Allo scopo di prevenire tali potenziali inconvenienti, una variante costruttiva, mostrata nelle figure 12 e 13, prevede che detto elemento intercettatore 54 sia conformato a mo' di forchetta curvilinea avente due rebbi 101 e 102 affiancati, che sono conformati e dimensionati diversamente tra loro, e che si proiettano da un medesimo corpo 100 portante.
Un primo rebbio 101 di maggiori dimensioni, presenta una estremità libera 104 di forma trapezia allargata, leggermente prominente rispetto ad una estremità libera 105 molto più sottile del secondo rebbio 102 che, fiancato, è più sottile del primo rebbio 101 e che è provvisto di un rostro 103 destinato ad intercettare il filo 5. Il rostro 103 è collocato sul fianco del secondo rebbio 102 più lontano dal primo rebbio 101 ed è arretrato rispetto alla estremità libera 105 del secondo rebbio 102.
Nella presente variante esecutiva, i rebbi 101 e 102 ed il rostro 103 operano in modo da svolgere funzioni distinte tra loro, rappresentate in particolare dal solo trascinamento del filo 5 da parte del secondo rebbio 102 e dal solo intervento del primo rebbio 101 sul reciproco accostamento o allontanamento delle seconde lamelle 69 dal corpo di supporto 47. Infatti in corrispondenza del caratteristico moto alternativo dell'elemento intercettatore 54, il primo rebbio 101 essendo provvisto di una estremità libera 104 maggiormente sporgente dalla estremità libera 105 del secondo rebbio 102 è in grado di interporsi tra le seconde lame elastiche 69 dei pressori 44 ed il relativo corpo di supporto 47 in anticipo rispetto al sopraggiungere della estremità libera 105 del secondo rebbio 102.
Quest’ultimo viene quindi a transitare tra le seconde lame elastiche 69 ed il corpo di supporto 47, trascinandovi e rilasciandovi corrispondentemente il filo 5 nel modo precedentemente descritto, sempre in condizioni di minima sollecitazione meccanica e senza mai pervenire a condizioni di impuntamento e contrasto con le seconde lame 69.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambita del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (47)

  1. RIVENDICAZ1QNI 1. Macchina perfezionata per confezionamento di sacchetti filtro (2) contenenti un prodotto da infusione, provviste di una etichetta (3) di presa collegata ad una testa (12) del sacchetto filtro (2) mediante un filo (5) intermedio, detta macchina (1) comprendendo una ruota (6) girevole a passi intorno ad un proprio asse (16) di rotazione e provvista di pinze (7), detta ruota (6) associando le pinze (7) ad una serie di stazioni operative comprendenti almeno una stazione di piegatura (9) di un semilavorato (20) tubolare contenente detto prodotto ed almeno una stazione di annodamento (15) del filo (5), caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di rinvio (33, 34, 35) del detto filo (5) i quali operano sul filo (5) alimentato tra coppie di dette pinze (7) consecutivamente disposte lungo la periferia della ruota (6).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che una delle pinze (7) tra le quali operano detti mezzi di rinvio (33, 34, 35) è in posizione corrispondente alla stazione di piegatura (9) del semilavorato (20).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rinvio comprendono una forchetta (33) recante denti (34) allungati, orientati parallelamente all’asse (16) di rotazione della ruota (6), detta forchetta (33) essendo portata da un braccio (35) oscillante tra una posizione inoperativa in cui i denti (34) sono collocati esternamente alla ruota (6) ed una posizione operativa in cui i denti (34) sono invece collocati tra due pinze (7) consecutive della ruota (6).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i denti (34) hanno facce (36) concorrenti in almeno un vertice (67) comune.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che dette facce (36) sono piane.
  6. 6. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rinvio (33, 34, 35) sono congegnati in modo da imporre al filo (5) una configurazione segmentata tra due pinze (7) consecutive della ruota (6).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta configurazione segmentata prevede tratti di detto filo (5) orientati secondo direzioni corrispondenti a raggi e a corde della ruota (6).
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui la stazione di annodamento (15) comprende un apparato di annodamento (42) provvisto di aghi (45) per l’annodamento del filo (5) all’etichetta (3) e alla testa (12) del detto sacchetto filtro (2), detti aghi (45) essendo operativamente associati con elementi di riscontro (43) rispettivamente di detta etichetta (3) e di detta testa (12) e con relativi elementi intercettatori (54) mobili rispetto agli aghi (45), caratterizzata dal fatto che almeno un detto ago (45) è provvisto di una prima e di una seconda cruna (51, 52) dislocate a diversa distanza dalla propria punta, detto uno o ciascun ago (45) essendo mosso in modo da agganciare il filo (5) con la propria seconda cruna (52) formandovi un'ansa (62) nella quale il filo (5) è associato alla prima cruna (51), l’elemento intercettatore (54) essendo mosso in fase con l’ago (45) in modo da attraversarne la prima cruna (51) e da spingere corrispondentemente un tratto di filo (5) in attraversamento della detta ansa (62).
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda cruna (51, 52) sono disposte in corrispondenza di due distinti piani trasversali passanti per l’asse longitudinale dell’ago (45).
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che i piani trasversali passanti per l’asse longitudinale dell'ago (45) e relativi a dette prima e seconda cruna (51, 52) sono mutuamente ortogonali.
  11. 11. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni da 8 a 10, caratterizzata dal fatto che almeno detta prima cruna (51) è lateralmente aperta.
  12. 12. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni da 8 a 11, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole intorno al proprio asse longitudinale.
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole intorno al proprio asse longitudinale di almeno un angolo di 90°.
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole intorno al proprio asse longitudinale almeno di un angolo di 180° o di multipli dello stesso.
  15. 15. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 8 a 14, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole di un angolo la cui ampiezza è tale da permettere ai filo (5) di attorcigliarsi su sé stesso e di determinare un corrispondente tensionamento e restringimento di detta ansa (62).
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto apparato di annodamento (42) comprende un corpo premitore (50) unico per premere l’etichetta (3) e la testa (12) del sacchetto filtro (2) contro detti elementi di riscontro (43).
  17. 17. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che detto corpo premitore (50) è provvisto di facce (48) concorrenti in un vertice (49) comune.
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che le facce (48) del corpo premitore (50) sono curvilinee.
  19. 19. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti elementi di riscontro (43) sono attraversati da una cavità (46) longitudinale conformata in modo da essere percorribile da detti aghi (45).
  20. 20. Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detta cavità (46) longitudinale è aperta lateralmente.
  21. 21. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che la stazione di annodamento (15) comprende pressori (44), mobili in fase con il corpo premitore (50), i quali includono un corpo di supporto (47) a cui sono connesse prime lame elastiche (68) destinate ad interagire con detto elemento intercettatore (54) in modo atto a serrare e trattenere il filo (5) interposto tra detta prima lama elastica (68) e detto elemento intercettatore (54).
  22. 22. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che la stazione di annodamento (15) comprende pressori (44), mobili in fase con il corpo premitore (50), i quali includono un corpo di supporto (47) a cui sono connesse seconde lame elastiche (69) destinate ad interagire con detto elemento intercettatore (54) in modo atto ad essere attraversate unitariamente da detto elemento intercettatore (54) e dal filo (5) e ad essere successivamente disimpegnate da detto elemento intercettatore (54) trattenendone il filo (5) tra detta seconda lama elastica (69) e detto corpo di supporto (47).
  23. 23. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 8 a 23, caratterizzata dal fatto di comprendere due detti elementi intercettatori (54) ubicati a distanza variabile dall’asse di rotazione (16) di detta ruota (6).
  24. 24. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di soffiaggio ad aria il cui azionamento consente di raccogliere tratti penduli di filo (5) nello spazio interposto tra l’etichetta (3) e la testa (12) del sacchetto filtro (2).
  25. 25. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette pinze (7) presentano rispettivi rebbi (30) provvisti di elementi di supporto (31) del filo (5) costituiti da elementi a molla (32m) a balestra atti a trattenere il detto filo (5), per incastro con gli elementi di supporto (31).
  26. 26. Macchina perfezionata per confezionamento di sacchetti filtro (2) contenenti un prodotto da infusione, provviste di una etichetta (3) di presa collegata ad una testa (12) del sacchetto filtro (2) mediante un filo (5) intermedio, detta macchina (1) comprendendo una ruota (6) girevole a passi intorno ad un proprio asse (16) di rotazione e provvista di pinze (7), detta ruota (6) associando le pinze (7) ad una serie di stazioni operative comprendenti almeno una stazione di piegatura (9) di un semilavorato (20) tubolare contenente detto prodotto ed almeno una stazione di annodamento (15) del filo (5), detta stazione di annodamento (15) comprendendo un apparato di annodamento (42) provvisto di aghi (45) per l'annodamento del filo (5) all’etichetta (3) e alla testa (12) del sacchetto filtro (2) operativamente associati con elementi di riscontro (43) di detta etichetta (3) e di detta testa (12) e con rispettivi elementi intercettato ri (54) mobili rispetto agli aghi (45), caratterizzata dal fatto che almeno un detto ago (45) è provvisto di una prima e di una seconda cruna (51, 52) dislocate a diversa distanza dalla propria punta, detto uno o ciascun ago (45) essendo mosso in modo da agganciare il filo (5) con la propria seconda cruna (52) formandovi un'ansa (62) nella quale il filo (5) è associato alla prima cruna (51), l'elemento intercettatore (54) essendo mosso in fase con l'ago (45) in modo da attraversarne la prima cruna (51) e da spingere corrispondentemente un tratto di filo (5) in attraversamento dell’ansa (62).
  27. 27. Macchina secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda cruna (51, 52) sono disposte in corrispondenza di due distinti piani trasversali passanti per l’asse longitudinale dell'ago (45).
  28. 28. Macchina secondo la rivendicazione 27, caratterizzata dal fatto che i piani trasversali passanti per l'asse longitudinale dell'ago (45) e relativi a dette prima e seconda cruna (51, 52) sono mutuamente ortogonali.
  29. 29. Macchina secondo la rivendicazione da 27 o 28, caratterizzata dal fatto che almeno detta prima cruna (51) è lateralmente aperta.
  30. 30. Macchina secondo la rivendicazione da 27 o 28, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole intorno al proprio asse longitudinale.
  31. 31. Macchina secondo la rivendicazione 30, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole intorno al proprio asse longitudinale di almeno un angolo di 90°.
  32. 32. Macchina secondo la rivendicazione 30, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole intorno al proprio asse longitudinale almeno di un angolo di 180° o di multipli dello stesso.
  33. 33. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 26 a 32, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun ago (45) è girevole di un angolo la cui ampiezza è tale da permettere al filo (5) di attorcigliarsi su sé stesso e di determinare un corrispondente tensionamento e restringimento di detta ansa (62) sull’ago (45).
  34. 34. Macchina secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che detto apparato di annodamento (42) comprende un corpo premitore (50) unico per premere l’etichetta (3) e la testa (12) del sacchetto filtro (2) contro detti elementi di riscontro (43).
  35. 35. Macchina secondo la rivendicazione 34, caratterizzata dal fatto che detto corpo premitore (50) è provvisto di facce (48) concorrenti in un vertice (49) comune.
  36. 36. Macchina secondo la rivendicazione 35, caratterizzata dal fatto che le facce (48) del corpo premitore (50) sono curvilinee.
  37. 37. Macchina secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che detti elementi di riscontro (43) sono attraversati da una cavità (46) longitudinale conformata in modo da essere percorribile da detti aghi (45).
  38. 38. Macchina secondo la rivendicazione 33, caratterizzata dal fatto che detta cavità (46) longitudinale è aperta lateralmente.
  39. 39. Macchina secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che dette pinze (7) presentano rispettivi rebbi (30) provvisti di elementi di supporto (31) del filo (5) costituiti da elementi a molla (32m) a balestra atti a trattenere il detto filo (5), per incastro con gli elementi di supporto (31).
  40. 40. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
  41. 41. Metodo di confezionamento di sacchetti filtro (2) contenenti un prodotto da infusione, provviste di una etichetta (3) di presa collegata ad una testa (12) del sacchetto filtro (2) mediante annodamento di un filo (5) intermedio, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di formare un'ansa (62) sul filo (5) mediante almeno un ago (45) provvisto di una prima e di una seconda cruna (51, 52) dislocate a diversa distanza dalla propria punta, mosso in modo da agganciare il filo (5) con la propria seconda cruna (52) associandolo alla prima cruna (51); di attorcigliare il filo (5) su sé stesso e di orientare l’ansa (62) rispetto ad un elemento intercettatore (54) il quale è mosso in fase con l’ago (45) in modo da attraversarne la prima cruna (51) e da spingere corrispondentemente un tratto di filo (5) in attraversamento dell’ansa (62).
  42. 42. Metodo secondo la rivendicazione 41 , caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di ritenuta del filo (5), dopo l’attraversamento dell’ansa (62), tra un elemento intercettatore (54) del filo (5) ed un corpo di supporto (47) il quale è provvisto di una lama (69) elastica associabile all’elemento intercettatore (54) con interposizione del filo (5).
  43. 43. Metodo secondo la rivendicazione 42, caratterizzato dal fatto di comprendere un ulteriore fase di ritenuta del filo (5) tra una seconda lama elastica (69) ed un corpo di supporto (47) ed un fase di serraggio di un nodo (23) del filo (5) attuata dall'allontanamento da detta ruota (6) del detto corpo di supporto (47).
  44. 44. Metodo secondo la rivendicazione 42, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di raccolta del filo (5) tra l’etichetta (3) ed il sacchetto filtro (2) successiva al serraggio del nodo (63).
  45. 45. Metodo, secondo ia rivendicazione 39, caratterizzato dal fatto che detta fase di raccolta è attuata da mezzi di soffiaggio (90) d’aria atti ad operare su tratti penduli di detto filo (5).
  46. 46. Macchina, secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che l'elemento intercettato re (54) è conformato a forchetta ed è provvisto di due rebbi (101, 102) affiancati tra loro ed aventi rispettive estremità libere (104, 105) longitudinalmente sfalsate; in corrispondenza del moto alternativo deil'elemento intercettato re (54) un primo rebbio (101) provvisto di una propria estremità libera (104) maggiormente sporgente essendo atto ad interporsi tra le seconde lame elastiche (69) dei pressori (44) ed il relativo corpo di supporto (47) separandole dal corpo di supporto (47), e viceversa; il secondo rebbio (102) essendo invece destinato a transitare alternativamente tra le seconde lame elastiche (69) ed il corpo di supporto (47) in modo da trascinarvi e da rilasciarvi corrispondentemente il filo (5) in ritardo di fase rispetto al primo rebbio (101) ed in condizioni di minima sollecitazione con dette seconde lame elastiche (69).
  47. 47. Macchina secondo la rivendicazione 46, caratterizzata dal fatto che detto secondo rebbio (102) è provvisto di un rostro (103) di aggancio del filo (5) collocato in corrispondenza di un proprio fianco ed arretrato rispetto aila propria estremità libera (105).
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