ITBO20130489A1 - Metodo ed unita' per la formazione di sacchetti filtro a doppia camera per materiale da infusione. - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

dell'invenzione industriale dal titolo:

"Metodo ed unità per la formazione di sacchetti filtro a doppia camera per materiale da infusione."

La presente invenzione à ̈ relativa ad un metodo ed unità per la formazione di sacchetti filtro a doppia camera per materiale da infusione.

In particolare, la presente invenzione viene vantaggiosamente impiegata per la realizzazione di bustine da tà ̈, o materiale equivalente, in carta filtro del tipo a doppia camera, cui la descrizione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.

In generale, le bustine da tà ̈ a doppia camera vengano prodotte tradizionalmente a partire da un rilascio in successione di dosi di tà ̈ su di un nastro piano di carta filtro avanzante in continuo lungo un percorso di avanzamento orizzontale, seguito dalla formazione di un incarto tubolare tramite la ripiegatura del citato nastro e la chiusura per saldatura longitudinale di due estremità del nastro stesso. In corrispondenza di una stazione operativa di taglio e ripiegatura, disposta lungo il citato percorso, viene quindi effettuato il taglio in successione del citato incarto tubolare in relative singole porzioni, seguito da una piegatura conformata a W di un bordo centrale trasversale di ciascuna porzione.

In sequenza, viene quindi effettuata una ripiegatura in due parti sovrapposte, sostanzialmente uguali fra loro, di ciascuna porzione attorno al citato bordo centrale, in modo che ogni parte contenga al proprio interno una relativa dose di tà ̈. Tale ripiegatura in due parti avviene nel corso e per mezzo di un successivo trasferimento, sostanzialmente trasversale al citato percorso, e relativo bloccaggio di ciascuna porzione fra una relativa pinza di una ruota a pinze radiali, rotante in modo discontinuo e facente parte di una stazione operativa di formazione delle bustine.

Nel corso della rotazione della ruota a pinze, l’estremità superiore opposta al citato bordo ripiegato a W di ciascuna porzione viene quindi chiusa e bloccata, ad esempio con un punto metallico, con punto di cucitura oppure mediante saldatura trasversale, ed un filo con una etichetta di presa viene infine fissato all’estremità superiore stessa, completando in tal modo la formazione della nota bustina da tà ̈ a doppia camera con etichetta di presa.

Secondo tale metodologia nota, ad esempio descritta ed illustrata nei Brevetti Europei EP 762974 B1 e EP 765274 B1, il trasferimento di ciascuna porzione alle pinze della ruota viene effettuato per mezzo degli stessi organi piegatori contrapposti atti a realizzare il citato bordo a W, ed inoltre tramite l’ausilio di un canale sostanzialmente ad imbuto definito da coppia di riscontri fissi di guida, sulle cui superfici curve convesse le estremità della citata porzione in via di ripiegatura sono atte a scivolare, trattenute anche da mezzi pressori, prima di introdursi fra le pinze stesse.

La presenza di tali riscontri fissi di guida determina un notevole inconveniente. Infatti, a causa di strisciamenti ed attriti della carta filtro fra le superfici dei citati riscontri fissi, frequentemente si verifica che le porzioni vengono introdotte fra le pinze in posizione non perfettamente centrata, con il risultato di compromettere l’efficienza delle successive citate fasi di chiusura, e quindi con la conseguente necessità di successivi scarti che compromettono l’efficienza e la velocità produttiva della metodologia di realizzazione.

Scopo della presente invenzione à ̈ quindi quello di eliminare i problemi della tecnica nota sopra esposti.

In particolare, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un metodo per la formazione e la produzione di sacchetti filtro per prodotti da infusione di ottimale qualità e tale da garantire un elevato standard di efficienza produttiva. Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un’unità di formazione di sacchetti filtro attuante il metodo in oggetto.

Le caratteristiche strutturali e funzionali della presente invenzione ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno ancora più chiari ed evidenti dalle rivendicazioni sottostanti, ed in particolare da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni allegati, che mostrano la schematizzazione di una preferita ma non limitativa forma di realizzazione di una unità di formazione di sacchetti filtro attuante il metodo in oggetto, in cui: - la figura 1 illustra in vista schematica frontale una preferita forma di attuazione di un’unità di formazione di sacchetti filtro, rappresentata in una prima posizione operativa;

- la figura 2 illustra l’unità della figura 1 in una seconda posizione operativa; - la figura 3 illustra l’unità della figura 1 in una terza posizione operativa;

- la figura 4 illustra l’unità della figura 1 in una quarta posizione operativa; e - la figura 5 illustra l’unità della figura 1 in una quinta posizione operativa.

Con riferimento alle figure allegate, con U viene globalmente indicata un’unità di formazione di sacchetti filtro per prodotti da infusione, in particolare bustine 1 da tà ̈ del tipo a doppia camera, costituente parte integrante di una nota macchina M confezionatrice di dosi 2 di tà ̈ nelle bustine 1.

L’unità U à ̈ composta da una stazione 3 di taglio di un involucro 4 tubolare in carta filtro contenente le dosi 2 di tà ̈ ed in arrivo alla stazione 3 stessa avanzando in modo noto e non illustrato lungo un percorso di avanzamento K fino ad una stazione 5 di formazione della bustine 1.

Nella stazione 3 à ̈ previsto un cilindro 6 rotante dotato di una lama 7, fuoriuscente radialmente dal cilindro 6 stesso. La lama 7 à ̈ atta ad effettuare il taglio in sequenza dell’involucro 4 sopra un tegolo T per formare una successione di porzioni P dell’involucro 4 stesso, ciascuna porzione P contenente due dosi 2 di tà ̈ distanziate fra loro.

L’unità U comprende inoltre un gruppo piegatore G definito da un piegatore 8 e da un elemento 9 di contrasto contrapposto al piegatore 8 stesso e disposto da banda apposta rispetto a ciascuna porzione P; il piegatore 8 à ̈ mobile da e verso la porzione P ed à ̈ provvisto di un’estremità 8’ conformata ad U rovesciata atta a cooperare in modo noto con un’estremità 9’, conformata a V rovesciata tipo una cuspide, dell’elemento 9 di contrasto anch’esso mobile da e verso la porzione P, per realizzare una piegatura a W di un bordo 10 della porzione P stessa.

In altre parole la piegatura a W del bordo 10 avviene in una posizione intermedia tra le due dosi di ciascuna porzione P e dalla estremità opposta alla piegatura a W la porzione rimane aperta fino ad una sua chiusura che avviene in modo noto in una successiva fase che non à ̈ qui illustrata.

Nella stazione 3 sono previsti, inoltre, dei mezzi Z trattenitori atti a trattenere in posizione stabile l’involucro 4 prima del taglio e a trattenere almeno la relativa porzione P durante la piegatura a W del bordo 10. I mezzi Z trattenitori comprendono un gruppo operativo 19 formato da almeno due elementi pressori 11 e 12 mobili da e verso l'involucro 4 e la porzione P.

Nella stazione 5 di formazione delle bustine 1 à ̈ prevista una ruota 13 rotante con un moto alternato in una direzione antioraria, come indicato dalla freccia V nelle figure 1 e 3. La ruota 13 à ̈ dotata di mezzi operativi 14 comprendenti una pluralità di pinze 14 radiali, ciascuna comprendente due ganasce 15 e 16 contrapposte e fulcrate mobili in modo da oscillare in avvicinamento ed in allontanamento una dall'altra, come indicato dalle frecce f1 e f2 nella figura 2. Per semplicità, la ruota 13 à ̈ illustrata solo parzialmente nella figura 1 e nelle figure da 2 a 5 si mostra solo una pinza 14.

Ciascuna pinza 14 à ̈ atta a ricevere dalla stazione 3, tramite il gruppo G, una relativa porzione P con bordo piegato a W, in modo da definire ed ultimare una ripiegatura attorno al citato bordo 10 della porzione P in due parti P1 e P2, che comprendono due camere sostanzialmente uguali e fra loro sovrapposte in modo che ogni parte P1, P2 contenga all'interno della rispettiva camera una relativa dose 2 di tà ̈.

In particolare, le relative ganasce 15 e 16 presentano, alla loro estremità superiore libera, due bordi 17 e 18 atti a cooperare rispettivamente con gli elementi pressori 11 e 12, mobile da e verso l'involucro 4 e la porzione P nella stazione 3. Ciò consente di mantenere guidata e controllata sia la realizzazione della piegatura a W del bordo 10 sia la successiva ripiegatura nelle due parti P1 e P2 fra le ganasce 15 e 16 stesse.

Con la presente soluzione il passaggio tra la stazione 3 e la stazione 5 risulta, quindi, più corto rispetto alla tecnica nota.

Viene in tal modo ottimizzato e velocizzato il passaggio della porzione P dalla stazione 3 alla stazione 5, senza la presenza di ulteriori elementi costruttivi fissi contro i quale scorrono le due parti P1 e P2, evitando pertanto indesiderati danneggiamenti alle bustine a doppia camera in via di definizione.

In uso, secondo quanto illustrato nelle posizioni operative delle figure 1 e 2, una volta raggiunta la stazione 3, l’involucro 4 viene mantenuto in posizione centrata e stabile dai mezzi trattenitori Z, il cui elemento 11 à ̈ atto a cooperare con il bordo 17 della ganascia 15 ed il cui elemento 12 à ̈ atto a cooperare con il tegolo T per chiudere l’involucro 4 stesso.

Successivamente, l’involucro 4 viene interessato dal contatto con l’estremità 8’ del piegatore 8 del gruppo G e con l’estremità 9’ dell’elemento 9 di contrasto del gruppo G per iniziare la fase di piegatura a W del bordo 10, quindi la lama 7 provvede a tagliare l’involucro 4 stesso, in modo tale che estremità libere opposte P’ e P†della porzione P stessa siano trattenute fra l’elemento 12 ed il tegolo T e, rispettivamente, fra l’elemento 11 ed il bordo 17.

Durante la successiva movimentazione verso il basso del gruppo G piegatore, l’estremità P’ viene interessata dalla presa di contatto con il bordo 18 della ganascia 16, fra il bordo 18 stesso e l’elemento 12, fino progressivamente ad abbandonare il tegolo nel corso del progressivo avvicinamento e chiusura delle ganasce 15 e 16 della pinza 14 (figure 3 e 4).

Il completamento della fase di chiusura delle ganasce 15 e 16 e l’innalzamento del piegatore 8 porta, infine, alla definizione della nota configurazione a doppia camera con le due parti P1 e P2 fra loro sovrapposte e ciascuna contenente una relativa dose 2 di tà ̈ (come si vede in Figura 5).

In uso, il metodo descritto nella presente invenzione per la formazione di sacchetti filtro o bustine 1 per materiale da infusione, comprendente le fasi di tagliare l'involucro 4 tubolare contenente le dosi 2 del detto materiale da infusione in relative porzioni P, di effettuare la piegatura a W di un bordo 10 di ciascuna detta porzione P e la ripiegatura in due parti P1 e P2 sostanzialmente uguali della porzione P stessa, ciascuna detta parte P1 e P2 contenente una

5 relativa detta dose 2, per definire, tramite i mezzi operativi 14 a pinza, un sacchetto 1 a doppia camera; il metodo comprende l’ulteriore fase di trattenere stabilmente sia il detto involucro 4 prima del detto taglio, che la detta porzione P durante le successive dette fasi di piegatura a W e ripiegatura, il detto trattenimento venendo realizzato mediante un gruppo 19 operativo mobile da e

10 verso il detto involucro 4 e la porzione P.

Con la presente invenzione viene pertanto eliminata la possibilità di indesiderate fuoriuscite di tà ̈ dalle estremità aperte delle porzioni P e/o il possibile disallineamento delle porzioni P stesse, evitando di formare delle corrispondenti bustine 1 difettose.

Claims (6)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Metodo per la formazione di sacchetti (1) filtro per materiale da infusione, comprendente le fasi di tagliare un involucro (4) tubolare contenente dosi (2) del materiale da infusione in relative porzioni (P), di effettuare la piegatura a W di un bordo (10) di ciascuna porzione (P) e di effettuare la ripiegatura in due parti (P1, P2) sostanzialmente uguali della porzione (P) stessa, ciascuna detta parte (P1, P2) contenente una relativa dose (2), per definire un sacchetto (1) a doppia camera, tramite mezzi operativi (14) a pinza; caratterizzato dal fatto di comprendere l’ulteriore fase di trattenere stabilmente sia il detto involucro (4) prima della fase di tagliare, sia la detta porzione (P) durante le successive dette fasi di piegatura a W e di ripiegatura, la fase di trattenimento essendo realizzata mediante mezzi (Z) trattenitori atti a trattenere in posizione stabile l’involucro (4) prima del taglio e a trattenere almeno la relativa porzione (P) durante la piegatura a W del bordo (10) e durante la ripiegatura delle dette parti (P1, P2) della porzione (P) stessa.
2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella fase di trattenere i mezzi (Z) trattenitori bloccano le estremità di detto involucro (4) e porzione (P) mediante un gruppo operativo (19) cooperante con i mezzi operativi (14) a pinza.
3. 3) Unità (U) di formazione di sacchetti filtro (1) per materiale da infusione, comprendente mezzi (6, 7) di taglio di un involucro (4) tubolare contenente dosi (2) del detto materiale da infusione in relative porzioni (P), mezzi (G) piegatori atti di effettuare la piegatura a W di un bordo (10) di ciascuna detta porzione (P) e la ripiegatura in due parti (P1, P2) sostanzialmente uguali della porzione (P) stessa, ciascuna detta parte (P1, P2) contenente una relativa detta dose (2), e mezzi operativi (14) a pinza per definire un sacchetto (1) a doppia camera; caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (Z) trattenitori atti a trattenere in posizione stabile l’involucro (4) prima del taglio e a trattenere almeno la relativa porzione (P) durante la piegatura a W del bordo (10) e durante la ripiegatura delle dette parti (P1, P2) della porzione (P) stessa.
4. 4) Unità secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi (Z) trattenitori comprendono un gruppo operativo (19) cooperante con i detti mezzi operativi (14) a pinza per bloccare le estremità di detto involucro (4) e porzione (P).
5. 5) Unità secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi operativi (14) a pinza comprendono due ganasce (15,16) contrapposte e fulcrate mobili in avvicinamento ed in allontanamento una dall'altra e che le due ganasce (15,16) presentano, alla loro estremità superiore libera, due bordi (17,18).
6. 6) Unità secondo le rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzata dal fatto che il gruppo (19) comprende rispettivi elementi pressori (11,12) mobili da e verso l'involucro 4 e la porzione P; gli elementi pressori (11,12) essendo atti a cooperare rispettivamente con i due bordi (17,18) per bloccare le estremità dell'involucro (4) e la porzione (P).