ITBO20000287A1 - Macchina insaccatrice di prodotti , multiformato , perfezionata . - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MACCHINA INSACCATRICE DI PRODOTTI MULTI-FORMATO. PERFEZIONATA.
Il presente trovato concerne una macchina insaccatrice multiformato di prodotti singoli, o collettivamente raggruppati, alimentati in successione in un involucro tubolare di film di imballaggio, particolarmente per il confezionamento di prodotti in rotoli.
Nel confezionamento di numerosi tipi di prodotti, tra i quali ad esempio rotoli di carta per uso domestico o igienico, sono impiegate delle macchine insaccatrici che provvedono ad insaccare i rotoli, o loro insiemi, in involucri tubolari costruiti automaticamente dalla macchina stessa sui prodotti da confezionare. In pratica, la macchina provvede alla formatura dell'involucro a partire da una striscia piana di film di materiale di imballaggio che, mediante particolari elementi piegatori, viene progressivamente ripiegata su sé stessa in modo da generare una forma tubolare, sostenuta dall’interno dell'involucro in formazione da idonei elementi di supporto ed avente lembi longitudinali reciprocamente accostati e sovrapposti tra loro.
Dei mezzi saldatori dislocati anteriormente all'involucro ed orientati trasversalmente alla forma tubolare, permettono poi di saldare l'involucro, trasversalmente, in modo da formarne, in sequenza una estremità anteriore ed una estremità posteriore chiuse. Ulteriori mezzi saldatori, orientati longitudinalmente all’involucro e contraffacciati ai lembi longitudinali, provvedono infine a chiudere l'involucro tubolare anche lateralmente e longitudinalmente.
Contestualmente alla formatura dell’involucro sopra descritta, un certo numero di prodotti, o di loro insiemi, vengono introdotti in modo seriale, l’uno di seguito all’altro fino a pervenire a riscontro -diretto od indiretto - con l’estremità anteriore chiusa dell'involucro. Quest'ultimo, dietro la spinta dei prodotti, viene fatto avanzare poi fino al di là dei saldatori trasversali mentre, contemporaneamente, la sua formazione progredisce man mano che la estremità anteriore chiusa avanza lungo la macchina insieme con i prodotti immessi.
Una ulteriore attivazione dei mezzi saldatori trasversali provvede poi a chiudere l’involucro posteriormente ai prodotti già insaccati; dopodiché dei mezzi di taglio provvedono a separare il sacco dal resto dell'involucro dando cosi inizio ad uno nuovo e successivo ciclo di insaccamento dei prodotti.
Dal momento che gli involucri sono dimensionati rispetto ai prodotti da contenere con un modesto sovra dimensionamento, l'introduzione seriale dei prodotti nell'involucro tubolare determina, nell’aria contenuta tra le pareti laterali dell'involucro e tra l’estremità chiusa dell’involucro oppure tra le pareti laterali e due prodotti successivi, una contropressione che si oppone all’avanzamento dei prodotti che vengono successivamente immessi nell’involucro. Questa aria, benché non sia contenuta in camere stagne, impiega un certo tempo a fuoriuscire, trafilando, dall’ambiente in cui resta confinata: il che implica la necessità di non eccedere con la velocità di introduzione dei prodotti nell’involucro se non si vuole incorrere nel rischio di separare le parti già sovrapposte dei lembi longitudinali dell'involucro, ma non ancora pervenute nella zona di intervento dei mezzi saldatori longitudinali.
Per risolvere queste problematiche una nota soluzione costruttiva prevede l'utilizzo di mezzi di aspirazione dell'aria comprendenti un impianto generatore del vuoto collegato con mezzi di captazione dell’aria associati agli stessi elementi di supporto dell’involucro in formazione.
Una tale soluzione ha fornito all’atto pratico risultati inferiori alle attese e si è rivelata non priva di inconvenienti, tra i quali quello di essere costruttivamente costosa e di non facile gestione funzionale.
Nelle macchine insaccatrici multiformato, ovvero in grado di confezionare prodotti con formati diversi, variabili per esempio per disposizione di insieme dei prodotti, per modalità di reciproca aggregazione o per dimensioni collettive della confezione, la problematica della sovrappressione dell’aria sopra discussa risulta poi ulteriormente aggravata dal fatto che i mezzi saldatori dei lembi longitudinali dell’involucro sono disposti sulla macchina in posizione rigorosamente fissa e prestabilita.
Normalmente, questa posizione viene scelta in relazione con la larghezza del massimo formato dei prodotti che può essere confezionato dalla macchina. Ebbene, per una questione meramente geometrica, legata alla forma dei piegatori che permettono di avvolgere su sé stessa la striscia piana di film di imballaggio, al diminuire della larghezza del formato in confezionamento, la lunghezza del tratto in cui i lembi longitudinali sono sovrapposti cresce proporzionalmente a partire dalla posizione in cui sono localizzati i mezzi saldatori longitudinali, ovvero in cui i lembi longitudinali sono interconnessi tra loro.
In altre parole, quanto più si riduce la larghezza del formato da confezionare tanto più si allunga la porzione di involucro tubolare in cui i prodotti vengono immessi quando ancora i lembi longitudinali del film non sono saldati tra loro.
Da ciò consegue che per evitare che i lembi longitudinali abbiano ad allontanarsi dalla condizione di corretta sovrapposizione reciproca, la velocità di introduzione dei prodotti nell’involucro deve essere proporzionalmente diminuita rispetto alla massima velocità di esercizio della macchina.
Un tale stato di cose implica perciò l'inconveniente di avere, in una macchina multiformato, una efficienza produttiva che è variabile in funzione del formato dei prodotti e che, in particolare, è decrescente dai grandi ai piccoli formati.
Dal momento che queste macchine svolgono funzioni terminali del generale processo di confezionamento dei relativi prodotti, quando esse operano in linea con macchine che eseguono altre fasi del suddetto processo di confezionamento, la necessità di una riduzione della loro velocità di esercizio implica un rallentamento dell'intera linea. Ciò appare ancora più grave se si considera che per avere una produttività costante della linea occorrerebbe aumentare via via la velocità di confezionamento nel passaggio dal formato massimo ai formati di minori dimensioni dei prodotti, e non il contrario come invece succede con le macchine insaccatrici di tipo noto.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare a tali inconvenienti mediante una macchina insaccatrice multiformato in cui l’efficienza produttiva è del tutto indipendente dalle dimensioni del formato di confezionamento in lavorazione.
In accordo con l'invenzione tale scopo viene raggiunto da una macchina multiformato secondo il preambolo della rivendicazione 1 in cui i mezzi saldatori dei lembi longitudinali dell’involucro sono traslabilmente mobili longitudinalmente all’involucro medesimo per poter effettuare la saldatura longitudinale dei lembi a distanza selettivamente variabile dalla saldatura trasversale dell’involucro.
Se la corsa di spostamento dei mezzi saldatori, superiormente ai lembi longitudinali dell'involucro, viene delimitata tra punti estremi rispettivamente corrispondenti ad una distanza minima dai mezzi di saldatura trasversale e relativa al formato massimo e rispettivamente corrispondenti alla distanza massima di tali mezzi di saldatura, corrispondente invece al minimo formato della confezione, la macchina viene ad operare costantemente alle condizioni di massima produttività qualunque sia il formato di confezionamento in lavorazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato saranno meglio evidenti dalla descrizione dettagliata, indicativa e non limitativa, di un esempio di realizzazione del trovato fatta con riferimento agli uniti disegni in cui:
- le figure 1, 2, 3 e 4 illustrano rispettivamente alcuni possibili esempi di confezioni di vario formato ottenibili con un’insaccatrice multiformato secondo l’invenzione;
la figura 5 è una rappresentazione schematica illustrativa della conformazione tipica dell'involucro di confezionamento utilizzato nella macchina secondo il trovato e nelle macchine note di tipo consimile;
le figure 6 e 7 sono rispettivamente una vista della macchina insaccatrice secondo l’invenzione, rappresentata in alzato e in vista laterale.
Con riferimento agli uniti disegni con 1 viene indicata nel suo complesso una macchina insaccatrice, multiformato, per insaccare prodotti 2, singoli o collettivamente raggruppati, alimentati in successione in un involucro 3 tubolare di film di imballaggio; prodotti 2 che in particolare sono rappresentati da rotoli di carta per uso domestico od igienico, alcuni esempi indicativi e non limitativi di formati di confezionamento dei quali sono illustrati nelle figure da 1 a 4.
Qualunque sia il formato in confezionamento, l’involucro 3 viene ottenuto, in modo del tutto noto, - come parzialmente esemplificato in figura 5 - a partire da una striscia piana di film di imballaggio che viene sottoposta nella macchina 1 ad una serie di piegature atte a permettere di ottenere una forma tubolare, a contorno quadrangolare avente lembi longitudinali 4, 5 sovrapposti, aperti ; forma che viene poi chiusa mediante saldature 6, 7 rispettivamente trasversali e longitudinali all’involucro 3.
Più in particolare, le saldature 6, orientate trasversalmente alla forma tubolare, hanno lo scopo di richiudere e formare corrispondenti estremità anteriore e posteriore 8 dell’involucro 3 contenitore dei prodotti 2 o di loro insiemi raggruppati collettivamente. La saldatura 7 longitudinale ha lo scopo di collegare indissolubilmente i lembi longitudinali 4, 5 dell’involucro 3.
Quanto alla sequenza di esecuzione di dette saldature: la saldatura 6 trasversale anteriore dell’involucro viene eseguita per prima; segue poi la saldatura 7 longitudinale che viene eseguita progressivamente man mano che l’involucro 3 avanza lungo la macchina 1; e per ultima, viene eseguita la saldatura 6 trasversale posteriore dell’involucro 3.
Le saldature 6, 7 sono attuate da mezzi saldatori 13, 9 di tipo noto. I mezzi saldatori 13 previsti per formare le saldature trasversali 6 dell'involucro 3 sono rappresentati in figura 6 molto schematicamente; sono individuati con 13 e sono congegnati in modo da integrare nella loro struttura dei mezzi di taglio, anch’essi convenzionali, atti a separare, dopo l'esecuzione delle saldature trasversali 6, spezzoni successivi di involucro 3 contenenti i gruppi di prodotti 2, man mano che questi vengono formati, dalla restante parte posteriore dell’involucro 3 che viene formata con continuità.
I mezzi saldatori 9 previsti per effettuare le saldature longitudinali 7 dei lembi hanno strutturazione e funzionalità note e sono traslabilmente mobili longitudinalmente all'involucro 3 per poter effettuare la saldatura longitudinale 7 dei lembi 4, 5 collocandosi a distanza selettivamente variabile dalla saldatura trasversale 6 dell’involucro 3, distanza che è funzione dei vari formati di confezionamento desiderati per i prodotti 2 e che più in particolare viene scelta in relazione con la larghezza dei formati , indicata nelle figure 3 e 5 con A.
Più in particolare, i mezzi saldatori 9 sono posizionabili superiormente ai lembi longitudinali 4, 5 dell’involucro 3 in un campo di regolazione delimitato da due posizioni limite. Una posizione limite, corrispondente alla distanza minima (dmin) dai mezzi saldatori 13 che effettuano le saldature trasversali 6, è determinata dalla larghezza massima de! formato di confezionamento massimo dei prodotti 2 (dimensione A) insaccabili sulla macchina 1. L’altra posizione limite, corrispondente invece alla distanza massima (dmax) dai mezzi saldatori 13 della saldatura trasversale 6, è determinata invece dal minimo formato in larghezza dei prodotti in confezionamento.
Per l’una e per l’altra di queste posizioni limite la localizzazione dei mezzi saldatori 9 coincide con la zona di sovrapposizione dei lembi longitudinali 4, 5 estrema, più lontana dalla saldatura 6 trasversale anteriore dell'involucro 3 (figure 5 e 6).
La possibilità di regolazione dei mezzi saldatori 9 deriva dal fatto che essi sono montati in condizione di scorrimento su guide 10 sostenute da una struttura di supporto 12 e contro affacciate ai lembi longitudinali 4, 5 dell'involucro 3.
Sulla macchina 1 sono previsti poi dei mezzi di registrazione atti a permettere di variare selettivamente la posizione dei mezzi saldatori 9 lungo i lembi 4 e 5 longitudinali dell’involucro 3, in funzione del formato di confezionamento corrente. I mezzi di registrazione possono essere attuati in numerosi modi diversi e possono ed esempio comprendere semplicemente una vite 15 di bloccaggio Θ sbloccaggio dei mezzi saldatori 9, ad azionamento manuale, integrata da una riga 11 graduata per la misurazione degli spostamenti dei mezzi saldatori 9 lungo le guide 10 medesime; oppure possono assumere forme diverse, più complesse, motorizzate eventualmente gestite anche da un programma per il settaggio automatico della macchina 1 insaccatrice al variare del formato in produzione.
Quanto alla struttura di supporto 12 delle guide 10, dalle figure 6 e 7 è possibile rilevare che essa è traslabile verticalmente, trasversalmente alle guide 10, in allontanamento o in avvicinamento ai lembi longitudinali 4, 5 dell'involucro 3 per permettere la regolazione di distanza dei mezzi saldatori 9 dai lembi 4, 5 dell’involucro 3 contenitore dei prodotti 2.
Il trovato così concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale; inoltre può essere oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina insaccatrice, mu Informato, di prodotti (2), singoli o collettivamente raggruppati alimentati in successione in un involucro (3) tubolare di film di imballaggio, il quale involucro (3) è ottenuto mediante progressive piegature di una striscia piana, continua di film di imballaggio effettuate in modo atto ad ottenere una forma tubolare avente lembi longitudinali (4, 5) sovrapposti e mediante successive saldature (6, 7), una (6) delle quali, orientata trasversalmente alla forma tubolare, ed effettuata da mezzi di saldatura trasversale (13) ne richiude una estremità anteriore (8), un'altra saldatura (7) essendo effettuata longitudinalmente alla forma tubolare da relativi mezzi saldatori (9) per collegarne detti lembi longitudinali (4, 5), caratterizzata dal fatto che detti mezzi saldatori (9) per la saldatura longitudinale sono traslabilmente mobili longitudinalmente all'involucro (3) per poter effettuare la saldatura longitudinale (7) dei lembi (4, 5) a distanza selettivamente variabile dalla saldatura trasversale (6) dell'estremità anteriore (8) dell'involucro (3).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata da) fatto che i mezzi saldatori (9) sono posizionabili superiormente ai lembi longitudinali (4, 5) dell'involucro (3) e mobili tra due posizioni limite, delle quali una prima posizione, corrispondente alla distanza minima (dmin) dai mezzi di saldatura trasversale (13), è correlata con il massimo formato in larghezza dei prodotti (2) insaccabili sulla macchina (1), la seconda di dette posizioni, corrispondente invece alla distanza massima (dmax) dai mezzi di saldatura trasversale (13), essendo correlata invece al minimo formato in larghezza dei prodotti (2) in confezionamento.
  3. 3. Macchina secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi saldatori (9) sono montati su almeno una guida (10) contro affacciata ai lembi longitudinali (4, 5) dell’involucro (3), e dal fatto di comprendere mezzi di registrazione per registrare la posizione dei mezzi saldatori (9) in funzione del formato di confezionamento corrente.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi di registrazione comprendono una riga (11) graduata per la misurazione degli spostamenti dei mezzi saldatori (9) lungo detta almeno una guida (10).
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere una struttura di supporto (12) di detta almeno una guida (10), la quale è traslabile trasversalmente a detta guida (10) in allontanamento o in avvicinamento al lembi longitudinali (4, 5) dell’involucro (3),
  6. 6. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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