ITBO20130474A1 - Metodo e macchina per la lavorazione di componenti di legno o simili - Google Patents
Metodo e macchina per la lavorazione di componenti di legno o similiInfo
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Description
DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“METODO E MACCHINA PER LA LAVORAZIONE DI COMPONENTI DI LEGNO O SIMILI”
La presente invenzione è relativa ad una macchina per la lavorazione di componenti di legno o simili.
Nel settore della lavorazione di componenti di legno o simili, è noto realizzare una macchina comprendente un basamento, che si estende in una prima direzione determinata, e presenta un piano di appoggio per almeno un componente; ed un carroponte, che si estende al disopra del basamento in una seconda direzione trasversale alla prima direzione, è limitato nella prima direzione da due facce laterali parallele ed opposte fra loro, ed è provvisto di una testa operatrice per la lavorazione dei componenti.
Il carroponte è mobile lungo il basamento nella prima direzione tra due stazioni operatrici, ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima stazione per il trasferimento dei componenti sul/dal piano di appoggio ed una seconda stazione per la lavorazione dei componenti tramite la testa operatrice.
La macchina è circondata lungo tre lati del basamento da una barriera di protezione, e presenta, inoltre, in corrispondenza di un quarto lato del basamento, una zona di accesso al piano di appoggio comprendente due regioni, ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima regione affacciata alla prima stazione ed una seconda regione affacciata alla seconda stazione.
Per garantire l’incolumità del personale addetto, la macchina è provvista, inoltre, di un sistema di sicurezza per controllare la presenza di un operatore nella zona di accesso.
I sistemi di sicurezza attualmente noti comprendono, alternativamente o in combinazione fra loro:
almeno un tappeto sensibile adagiato sul suolo per rilevare l’ingresso dell’operatore nella zona di accesso; almeno uno scanner laser o telecamera per rilevare la presenza dell’operatore nella zona di accesso;
una coppia di cuscini di sicurezza (comunemente indicati con il termine di “bumper di sicurezza”) montati sulle due facce laterali del carroponte per arrestare il carroponte quando uno dei cuscini di sicurezza viene attivato da un urto contro l’operatore;
almeno una barriera di fotocellule per rilevare l’ingresso dell’operatore nella zona di accesso.
Quando il sistema di sicurezza comprende sia i cuscini di sicurezza, sia la barriera di fotocellule, il sistema di sicurezza è configurato per ridurre la velocità del carroponte nella prima direzione quando la barriera di fotocellule rileva la presenza dell’operatore nella zona di accesso e per arrestare il carroponte quando uno dei cuscini di sicurezza viene attivato da un urto contro l’operatore stesso.
Dal momento che l’operatore non conosce la larghezza delle due regioni della zona di accesso, le macchine per la lavorazione di componenti di legno o simili note del tipo sopra descritto presentano alcuni inconvenienti principalmente discendenti dal fatto che il trasferimento dei componenti sul/dal piano di appoggio costringe l’operatore a controllare sempre visivamente la posizione del carroponte lungo il basamento in modo da evitare l’urto con il carroponte stesso.
Di conseguenza, il continuo controllo visivo della posizione del carroponte lungo il basamento può compromettere il corretto svolgimento delle mansioni dell’operatore all’interno della prima regione della zona di accesso.
Scopo della presente invenzione è di realizzare una macchina per la lavorazione di componenti di legno o simili che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e che sia di semplice ed economica attuazione.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina per la lavorazione di componenti di legno o simili come rivendicato nelle rivendicazioni da 1 a 9.
La presente invenzione è relativa, inoltre, ad un metodo per la lavorazione di componenti di legno o simili.
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per la lavorazione di componenti di legno o simili come rivendicato nella rivendicazione 10.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica schematica di una preferita forma di attuazione della macchina per la lavorazione di componenti di legno o simili della presente invenzione; e
le figure 2 e 3 illustrano schematicamente in pianta, con parti asportate per chiarezza, la macchina della figura 1 in due posizioni operative differenti.
Con riferimento alle figure 1, 2, e 3, con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina per la lavorazione di componenti di legno o simili definiti, nella fattispecie, da pannelli 2 di forma sostanzialmente piana e rettangolare.
La macchina 1 comprende un basamento 3 allungato, il quale si estende in una direzione 4 orizzontale, è conformato sostanzialmente ad U, e presenta due longheroni 5 laterali di guida paralleli alla direzione 4 stessa.
La macchina 1 comprende, inoltre, un carroponte 6 comprendente, a sua volta, un montante 7 verticale accoppiato in modo noto al basamento 3 per compiere, lungo il basamento 3 stesso e sotto la spinta di un dispositivo di azionamento noto e non illustrato, spostamenti rettilinei nella direzione 4.
Il montante 7 porta collegata ad una sua estremità libera una traversa 8 orizzontale, la quale si estende al disopra del basamento 3 in una direzione 9 trasversale alla direzione 4, e supporta una testa 10 operatrice di tipo noto accoppiata in modo noto alla traversa 8 per compiere, lungo la traversa 8 stessa, spostamenti rettilinei nella direzione 9.
La macchina 1 è provvista, inoltre, di una pluralità di traverse 11, le quali verranno nel seguito indicate con il termine di “piani di lavoro”, si estendono tra i longheroni 5 nella direzione 9, e sono accoppiate in maniera scorrevole ai longheroni 5 per essere spostate, manualmente o tramite un dispositivo di azionamento noto e non illustrato, lungo i longheroni 5 stessi nella direzione I piani di lavoro 11 supportano una pluralità di dispositivi di bloccaggio di tipo noto e non illustrato, la cui disposizione sui relativi piani di lavoro 11 dipende sostanzialmente dalle dimensioni dei pannelli 2 da lavorare e dalle lavorazioni da effettuare sui pannelli 2 stessi.
I dispositivi di bloccaggio (non illustrati) sono accoppiati in modo noto ai relativi piani di lavoro 11 per essere spostati, manualmente o sotto la spinta di un dispositivo di azionamento noto e non illustrato, lungo i relativi piani di lavoro 11 nella direzione 9, e sono conformati per bloccare i pannelli 2 su un piano di appoggio (non illustrato) sostanzialmente orizzontale.
Il carroponte 6 è mobile lungo il basamento 3 nella direzione 4 all’interno di uno spazio determinato e tra due stazioni 12, 13 operatrici, ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima stazione per il trasferimento dei pannelli 2 sul/dal piano di appoggio (non illustrato) ed una seconda stazione per la lavorazione dei pannelli 2 tramite la testa 10.
In altre parole, quando il carroponte 6 e la testa 10 sono disposti nella stazione 13 (figura 2), la stazione 12 definisce una stazione 12a di carico/scarico dei pannelli 2 sul/dal piano di appoggio (non illustrato) e la stazione 13 definisce una stazione 13a di lavorazione dei pannelli 2, mentre, quando il carroponte 6 e la testa 10 sono disposti nella stazione 12 (figura 3), la stazione 12 definisce una stazione 12b di lavorazione dei pannelli 2 e la stazione 13 definisce una stazione 13b di carico/scarico dei pannelli 2 sul/dal piano di appoggio (non illustrato).
La macchina 1 è circondata su tre lati da una barriera 14 di protezione di tipo noto conformata per consentire al personale addetto di accedere al piano di appoggio (non illustrato) unicamente in corrispondenza di un quarto lato della macchina 1 stessa.
La macchina 1 presenta, quindi, una zona 15 di accesso al piano di appoggio (non illustrato) comprendente due regioni 16, 17, ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima regione affacciata alla relativa stazione 12a, 13b ed una seconda regione affacciata alla relativa stazione 12b, 13a.
In altre parole, quando il carroponte 6 e la testa 10 sono disposti nella stazione 13a (figura 2), la regione 16 definisce una regione 16a affacciata alla stazione 12a e la regione 17 definisce una regione 17a affacciata alla stazione 13a, mentre, quando il carroponte 6 e la testa 10 sono disposti nella stazione 12b (figura 3), la regione 16 definisce una regione 16b affacciata alla stazione 12b e la regione 17 definisce una regione 17b affacciata alla stazione 13b.
Ovviamente, la larghezza delle regioni 16a, 17b nella direzione 4 dipende dalla larghezza delle regioni 17a, 16b nella direzione 4 stessa, vale a dire dalla larghezza delle regioni in cui la testa 10 esegue la lavorazione dei pannelli 2.
La larghezza delle due regioni 16a, 17a e, rispettivamente, delle due regioni 16b, 17b viene visualizzata all’operatore da un dispositivo 18 di segnalazione comprendente, nella fattispecie, una pluralità di sorgenti luminose 19 distribuite, nella fattispecie, lungo il basamento 3 nella direzione 4.
Le sorgenti luminose 19 sono collegate con una centralina 20 elettronica di controllo, e sono configurate per accendersi selettivamente in funzione della larghezza delle due regioni 16a, 17a e, rispettivamente, delle due regioni 16b, 17b.
Nella fattispecie, ciascuna sorgente luminosa 19 è configurata per generare selettivamente segnali luminosi di due differenti colori.
In altre parole, alcune sorgenti luminose 19 vengono accese per generare segnali luminosi di un colore (per esempio verde) e segnalare visivamente la larghezza della regione 16a o 17b (vale a dire la regione della zona 15 cui l’operatore può accedere), e le rimanenti sorgenti luminose 19 vengono accese per generare segnali luminosi di un colore differente (per esempio rosso) e segnalare visivamente la larghezza della regione 16b o 17a (vale a dire la regione della zona 15 cui l’operatore non può accedere).
Da quanto sopra esposto discende che l’operatore ha una immediata percezione visiva della regione 16a o 17b (vale a dire la regione della zona 15 cui l’operatore può accedere) e della regione 17a o 16b (vale a dire la regione della zona 15 cui l’operatore non può accedere) e può svolgere in tutta sicurezza le operazioni di carico/scarico dei pannelli 2 sul/dal piano di appoggio (non illustrato).
E’ opportuno precisare, inoltre, che il dispositivo 18 di segnalazione può essere configurato in modo tale che le larghezze delle regioni 16a e 17a o 16b e 17b segnalate dalle sorgenti luminose 19 siano sempre costanti durante un ciclo operativo della testa 10 operatrice nella stazione 12b o 13a oppure siano costanti durante parte di un ciclo operativo della testa 10 operatrice nella stazione 12b o 13a e varino, all’interno di un ciclo operativo della testa 10 operatrice nella stazione 12b o 13a, in funzione della posizione del carroponte 6 lungo il basamento 3 nella direzione 4.
Secondo alcune varianti non illustrate:
le sorgenti luminose 19 sono distribuite lungo il suolo nella direzione 4 in corrispondenza della zona 15; e le sorgenti luminose 19 sono configurate per generare segnali luminosi di un solo colore ed accendersi selettivamente per segnalare di volta in volta la larghezza di una sola delle due regioni 16a, 17a o 16b, 17b.
Secondo ulteriori varianti non illustrate, le sorgenti luminose 19 vengono eliminate e sostituite con:
un cursore di segnalazione accoppiato in modo noto al basamento 3 per compiere spostamenti rettilinei lungo il basamento 3 nella direzione 4 e segnalare visivamente all’operatore, in corrispondenza della zona 15, la larghezza delle regioni 16a e 17a o 16b e 17b; o
un proiettore configurato per proiettare una immagine atta a segnalare visivamente all’operatore, in corrispondenza della zona 15, la larghezza di almeno una delle regioni 16a e 17a o 16b e 17b; o
una pluralità di organi di segnalazione meccanici, i quali sono distribuiti lungo il basamento 3 nella direzione 4, e sono selettivamente mobili, in funzione della larghezza di almeno una delle regioni 16a e 17a o 16b e 17b, tra una posizione di riposo, in cui gli organi di segnalazione meccanici sono sostanzialmente contenuti all’interno del basamento 3, ed una posizione operativa, in cui gli organi di segnalazione meccanici sporgono dal basamento 3.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1.- Macchina per la lavorazione di componenti (2) di legno o simili comprendente un basamento (3), il quale si estende in una prima direzione (4), e presenta un piano di appoggio per almeno un componente (2); un carroponte (6), il quale si estende al disopra del basamento (3) in una seconda direzione (9) trasversale alla prima direzione (4), è provvisto di una testa operatrice (10) per la lavorazione dei componenti (2), ed è mobile lungo il basamento (3) nella prima direzione (4) tra due stazioni operatrici (12, 13), ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima stazione (12a, 13b) per il trasferimento dei componenti (2) sul/dal piano di appoggio ed una seconda stazione (12b, 13a) per la lavorazione dei componenti (2) tramite la testa operatrice (10); ed una zona di accesso (15) per consentire ad un operatore di accedere al piano di appoggio, la zona di accesso (15) comprendendo due regioni (16, 17), ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima regione (16a, 17b) affacciata alla prima stazione (12a, 13b) ed una seconda regione (16b, 17a) affacciata alla seconda stazione (12b, 13a); e caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, un dispositivo di segnalazione visiva (18) per segnalare visivamente all’operatore una larghezza di almeno una delle dette prima e seconda regione (16a, 17b, 16b, 17a) nella prima direzione (4). 2.- Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) è configurato in modo tale che la larghezza segnalata sia sempre costante durante un ciclo operativo della testa operatrice (10) nella seconda stazione (12b, 13a). 3.- Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) è configurato in modo tale che la larghezza segnalata sia costante durante almeno parte di un ciclo operativo della testa operatrice (10) nella seconda stazione (12b, 13a). 4.- Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) è configurato in modo tale che la larghezza segnalata vari durante un ciclo operativo della testa operatrice (10) nella seconda stazione (12b, 13a) in funzione della posizione del carroponte (6) lungo il basamento (3). 5.- Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) comprende una pluralità di unità luminose (19), le quali sono distribuite, in corrispondenza della zona di accesso (15), lungo il basamento (3) o lungo il suolo nella prima direzione (4), e sono configurate per accendersi selettivamente e segnalare visivamente all’operatore la larghezza di almeno una delle dette prima e seconda regione (16a, 17b, 16b, 17a). 6.- Macchina secondo la rivendicazione 5, in cui ciascuna unità luminosa (19) è configurata per generare selettivamente segnali luminosi di due differenti colori. 7.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) comprende un cursore di segnalazione accoppiato al basamento (3) per compiere spostamenti rettilinei lungo il basamento (3) nella prima direzione (4) e segnalare visivamente all’operatore la larghezza delle dette prima e seconda regione (16a, 17b, 16b, 17a). 8.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) comprende un proiettore configurato per proiettare una immagine atta a segnalare visivamente all’operatore la larghezza di almeno una delle dette prima e seconda regione (16a, 17b, 16b, 17a). 9.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui il dispositivo di segnalazione visiva (18) comprende una pluralità di organi di segnalazione meccanici, i quali sono distribuiti lungo il basamento (3) nella prima direzione (4), e sono selettivamente mobili tra una posizione di riposo ed una posizione operativa, in cui gli organi di segnalazione meccanici sporgono all’esterno del basamento (3) per segnalare visivamente all’operatore la larghezza di almeno una delle dette prima e seconda regione (16a, 17b, 16b, 17a). 10.- Metodo per la lavorazione di componenti (2) di legno o simili in una macchina comprendente un basamento (3), il quale si estende in una prima direzione (4), e definisce un piano di appoggio per almeno un componente (2); un carroponte (6), il quale si estende al disopra del basamento (3) in una seconda direzione (9) trasversale alla prima direzione (4), ed è provvisto di una testa operatrice (10) per la lavorazione dei componenti (2); ed una zona di accesso (15) per consentire ad un operatore di accedere al piano di appoggio; il metodo comprendendo la fase di: spostare il carroponte (6) lungo il basamento (3) nella prima direzione (4) tra due stazioni operatrici (12, 13), ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima stazione (12a, 13b) per il trasferimento dei componenti (2) sul/dal piano di appoggio ed una seconda stazione (12b, 13a) per la lavorazione dei componenti (2) tramite la testa operatrice (10); la zona di accesso (15) comprendendo due regioni (16, 17), ciascuna delle quali definisce alternativamente una prima regione (16a, 17b) affacciata alla prima stazione (12a, 13b) ed una seconda regione (16b, 17a) affacciata alla seconda stazione (12b, 13a); ed essendo caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, la fase di: segnalare visivamente all’operatore una larghezza di almeno una delle dette prima e seconda regione (16a, 17b, 16b, 17a) nella prima direzione (4).
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